Sapienza, primo ateneo italiano in Coursera Al via tre corsi online

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Roma, 21/02/2012
COMUNICATO STAMPA
La Sapienza unica università italiana in Coursera
La Sapienza ha stipulato un accordo con Coursera, prestigioso consorzio di atenei internazionali
che offre corsi on line gratuiti a quasi 3 milioni di iscritti in tutto il mondo
La Sapienza è la prima università italiana ad entrare in Coursera, lo spin off universitario nato nell’aprile del
2012 su iniziativa di due docenti dell’Università di Stanford, Daphne Koller e Andrew Ng, con l’obiettivo di
creare uno spazio sul web dove chiunque possa partecipare a corsi on-line gratuiti su diverse materie.
Coursera dispone di una delle prime piattaforme per il cosiddetto “massive open online course” (MOOC), che
tanto interesse sta suscitando in tutto il mondo come mezzo innovativo per la formazione a distanza a larga
scala. Coursera vanta il supporto di ben 62 università: tra queste, ad esempio, Princeton, Pennsylvania,
Michigan, Stanford, l’Ecole Polytechnique, Technische Universität München, Hong Kong, Tokyo. Gli utenti
registrati in Coursera hanno la possibilità non solo di seguire i corsi, ma anche di mettersi alla prova con
esercizi e di partecipare ad un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti. L’iniziativa sta riscuotendo
grande successo in quasi 3 milioni di iscritti. Si tratta di un bacino di utenti proveniente da tutto il mondo, in
particolare dai cosidetti Brics (Brasile, Russia, India e Cina), cioè dai paesi che sono in questo momento le
maggiori fucine di innovazione e imprenditorialità. La Sapienza, unica università italiana a partecipare al
progetto, attingerà dalle sue numerose eccellenze per offrire corsi su diverse discipline. In questa prima fase
i corsi previsti sono tre, due in lingua inglese su materie umanistiche ed uno in italiano sulla fisica. “Early
Renaissance Architecture in Italy: from Alberti to Bramante”, sarà a cura del prof. Francesco Paolo Fiore,
“Recovering the Humankind Past and Saving the Universal Heritage”, sarà a cura del prof. Paolo Matthiae e
“La visione del mondo della relatività e della meccanica quantistica”, erogato in italiano, bverrà curato dal
prof. Carlo Cosmelli. Le lezioni dei corsi predisposto dalla Sapienza saranno disponibili a partire dal
prossimo autunno.
Tanti gli argomenti trattati su Coursera: da un corso introduttivo su algoritmi a quello sulla “Game theory”, da
uno sulle neuroscienze ad uno su sport e società. Le lingue utilizzate per le lezioni sono l’inglese, il francese,
lo spagnolo, il cinese e, adesso, anche l’italiano.
Comunicato stampa inglese Coursera
http://www2.marketwire.com/mw/release_html_b1?release_id=988276
Pagina Sapienza su Coursera
https://www.coursera.org/sapienza
Sapienza, primo ateneo italiano in Coursera Al via tre corsi online gratui...
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Sapienza, primo ateneo italiano in Coursera
Al via tre corsi online gratuiti di arte e fisica
Accordo tra l'università e lo spin off di atenei internazionali che offre lezioni a distanza a quasi 3 milioni di
iscritti in tutto il mondo
Lo leggo dopo
La Sapienza sbarca in "Coursera". E' il primo ateneo
italiano ad entrare nel consorzio di università nato
nell'aprile del 2012 su iniziativa di due docenti
dell'Università di Stanford, Daphne Koller e Andrew Ng,
con l'obiettivo di creare uno spazio sul web dove chiunque
possa partecipare a corsi on-line gratuiti su diverse
materie. Coursera dispone infatti di una delle prime
piattaforme per il cosiddetto "massive open online course"
(MOOC), un mezzo innovativo per la formazione a distanza
a larga scala.
Sono ben 62 le università a oggi che hanno stipulato
accordi col consorzio. Tra queste, ad esempio, Princeton,
Pennsylvania, Michigan, Stanford, l'Ecole Polytechnique,
Technische Universität München, Hong Kong, Tokyo.
Gli studenti, quasi 3milioni di iscritti provenienti soprattutto
dai "Brics" (Brasile, Russia, India e Cina), possono seguire i corsi, mettersi alla prova con esercizi e di
partecipare ad un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti.
La Sapienza, unica università italiana a partecipare al progetto, attingerà dalle sue numerose eccellenze per
offrire corsi su diverse discipline. In questa prima fase i corsi previsti, che sranno attivati dal prossimo
autunno, sono tre, due in lingua inglese su materie umanistiche ed uno in italiano sulla fisica: "Early
Renaissance Architecture in Italy: from Alberti to Bramante" a cura del professor Francesco Paolo Fiore,
"Recovering the Humankind Past and Saving the Universal Heritage" a cura del professor Paolo Matthiae e
"La visione del mondo della relatività e della meccanica
quantistica", in italiano, curato dal prof Carlo Cosmelli.
Ma gli argomenti trattati su 'Coursera' e ai quali chiunque
può iscriversi sono molti: da un corso introduttivo sugli
algoritmi a quello sulla "Game theory", da uno sulle
neuroscienze ad uno su sport e società. Le lingue utilizzate
per le lezioni sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il
cinese e, adesso, anche l'italiano.
(22 febbraio 2013)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Universita': La Sapienza primo ateneo italiano
in 'Coursera'
10:46 22 FEB 2013
(AGI) - Roma, 22 feb. - La Sapienza e' la prima universita' italiana a entrare in 'Coursera', il
consorzio di universita' nato nell'aprile 2012 su iniziativa di due docenti dell'Universita' di Stanford,
Daphne Koller e Andrew Ng, con l'obiettivo di creare uno spazio sul web dove chiunque possa
partecipare a corsi on line gratuiti su diverse materie.
Coursera dispone di una delle prime piattaforme per il cosiddetto "massive open online course"
(MOOC), che tanto interesse sta suscitando in tutto il mondo come mezzo innovativo per la
formazione a distanza a larga scala.
Coursera vanta il supporto di 62 universita': tra queste, quelle di Princeton, Pennsylvania,
Michigan, Stanford, l'Ecole Polytechnique, Technische Universitat Munchen, Hong Kong, Tokyo.
Gli utenti registrati in Coursera hanno la possibilita' non solo di seguire i corsi, ma anche di mettersi
alla prova con esercizi e di partecipare a un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti.
L'iniziativa sta riscuotendo grande successo in quasi 3 milioni di iscritti. Si tratta di un bacino di
utenti proveniente da tutto il mondo, in particolare dai cosidetti Brics (Brasile, Russia, India e
Cina), cioe' dai paesi che sono in questo momento le maggiori fucine di innovazione e
imprenditorialita'. La Sapienza, unica universita' italiana a partecipare al progetto, attingera' dalle
sue numerose eccellenze per offrire corsi su diverse discipline.
In questa prima fase i corsi previsti sono tre, due in lingua inglese su materie umanistiche e uno in
italiano sulla fisica.
"Early Renaissance Architecture in Italy: from Alberti to Bramante", sara' a cura di Francesco
Paolo Fiore, "Recovering the Humankind Past and Saving the Universal Heritage", sara' a cura di
Paolo Matthiae e "La visione del mondo della relativita' e della meccanica quantistica", erogato in
italiano, verra' curato da Carlo Cosmelli. Le lezioni dei corsi predisposto dalla Sapienza saranno
disponibili a partire dal prossimo autunno. Tanti gli argomenti trattati su Coursera: da un corso
introduttivo su algoritmi a quello sulla "Game theory", da uno sulle neuroscienze ad uno su sport e
societa'.
Le lingue utilizzate per le lezioni sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il cinese e, adesso, anche
l'italiano.
(AGI) .
Universita': accordo Sapienza-Coursera, al via corsi online gratuiti - ...
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http://www.asca.it/news-Universita___accordo_Sapienza_Coursera__a...
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Campania
***Sapienza e' la prima universita'
(ASCA) - Roma, 22 feb - La
italiana ad entrare in Coursera, il consorzio di universita' nato nell'aprile del 2012 su iniziativa di due docenti
dell'Universita' di Stanford, Daphne Koller e Andrew Ng, con l'obiettivo di creare uno spazio sul web dove chiunque
possa partecipare a corsi online gratuiti su diverse materie. Lo comunica una nota dell'Universita' La Sapienza.
Emilia Romagna
Coursera, aggiunge la nota, dispone di una delle prime piattaforme per il cosiddetto ''massive open online course''
(Mooc), che tanto interesse sta suscitando in tutto il mondo come mezzo innovativo per la formazione a distanza a
larga scala. Coursera vanta il supporto di ben 62 universita': tra queste, ad esempio, Princeton, Pennsylvania,
Michigan, Stanford, l'Ecole Polytechnique, Technische Universitat Munchen, Hong Kong, Tokyo. Gli utenti registrati in
Coursera hanno la possibilita' non solo di seguire i corsi, ma anche di mettersi alla prova con esercizi e di partecipare
ad un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti.
Lazio
L'iniziativa sta riscuotendo grande successo in quasi 3 milioni di iscritti.
Molise
Si tratta di un bacino di utenti proveniente da tutto il mondo, conclude la nota, in particolare dai cosidetti Brics (Brasile,
Russia, India e Cina), cioe' dai paesi che sono in questo momento le maggiori fucine di innovazione e imprenditorialita'.
La Sapienza, unica universita' italiana a partecipare al progetto, attingera' dalle sue numerose eccellenze per offrire
corsi su diverse discipline. In questa prima fase i corsi previsti sono tre, due in lingua inglese su materie umanistiche
ed uno in italiano sulla fisica.
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La Sapienza: “Corsi online
per diffondere nel mondo
le eccellenze dell’università italiana”
E’ il primo ateneo del nostro paese ad aderire al network internazionale di elearning Coursera, con tre corsi gratuiti di storia dell’architettura, archeologia e
fisica
LUCA CASTELLI
La Sapienza di Roma sarà la prima università italiana ad aderire a Coursera, uno dei principali network
internazionali di e-learning (che offre lezioni gratuite online di 62 università a 2.8 milioni di iscritti).
L’ateneo romano proporrà tre corsi , due in inglese e uno in italiano: “Early Renaissance. Architecture
in Italy: from Alberti to Bramante” del professor Francesco Paolo Fiore (storia dell’architettura),
“Recovering the Humankind Past and Saving the Universal Heritage” del professor Paolo Matthiae
(archeologia) e “La visione del mondo della Relatività e della Visione Quantistica” del professor Carlo
Cosmelli (fisica).
“L’idea è quella di proporre alcuni corsi in inglese, rivolti al pubblico internazionale, in materie –
archeologia, arte, architettura – che hanno un legame naturale forte con il territorio e la tradizione
italiana”, spiegano il professor Cosmelli e il professor Maurizio Lenzerini, responsabile del progetto. “Il
corso in italiano, un esperimento a cui è molto interessata la stessa Coursera, che finora non offriva
alcun contenuto nella nostra lingua, sarà invece in una materia – la fisica – che è già coperta da diversi
ottimi corsi in inglese e che ci permetterà di valutare la reazione degli studenti in Italia”.
Il fenomeno dell’e-learning, in particolare dei corsi di alta formazione MOOC (Massive Open Online
Course) , sta attraversando un momento di grande vivacità. Oltre a storie di successo “dal basso”
(Khan Academy ) sono numerosi i servizi che offrono lezioni proposte da istituzioni e università
rinomate (Coursera , Udacity , il progetto edX targato Harvard/MIT). L’espansione è
accompagnata da una vibrante discussione tra addetti ai lavori, esperti ed esponenti del mondo
accademico, attorno all’idea stessa dell’educazione online “di massa”, alla sua sostenibilità economica,
alla qualità, al rapporto con modelli e strutture universitarie tradizionali. Discussioni che spesso
sfociano nell’inevitabile semplificazione conflittuale: i corsi online si affiancheranno o sostituiranno
l’insegnamento classico?
“Sono due cose fondamentalmente diverse”, risponde Cosmelli. “I corsi online, come quelli di Coursera,
sono utilissimi soprattutto in due campi. Possono servire da “precalculus”, cioè come una specie di
riassunto dei saperi minimi che gli studenti devono conoscere prima di accedere all’università e che
magari non sono uniformi dopo la maturità. Oppure, possono aiutare a orientare gli studenti stessi nelle
loro scelte, servire da introduzione alla materia. Inoltre, Internet si presta benissimo come archivio di
grandi lezioni extra-corso: ce ne sono alcune classiche di fisica di Richard Feynman che sono dei veri
spettacoli. Ma la lezione frontale è un’altra cosa: in classe non si leggono solo formule, ma si trasmette
qualcosa agli studenti, confrontandosi con loro e guardandoli direttamente negli occhi. Questa parte
non potrà mai essere sostituita.”
“Non bisogna confondere i due piani”, aggiunge Lenzerini, che insegna nel dipartimento di Ingegneria
Informatica dell’università romana e vanta esperienze nell’apprendimento a distanza. “Una cosa sono i
corsi in classe, per studenti che pagano le tasse, per i quali devono essere garantiti livelli di qualità
altissima. Un’altra sono i corsi online, nei quali puntiamo sempre a offrire la qualità massima, ma che
sono pensati come investimento per diffondere la cultura a livello internazionale. Per quanto riguarda
l’aspetto della sostenibilità economica, in effetti è una incognita dei corsi MOOC. E si lega a un rischio
da evitare: che i politici e gli amministratori pensino che l’online possa soppiantare del tutto la vita
universitaria”.
Il modello più diffuso nel campo del MOOC, al momento, prevede che l’iscrizione e la partecipazione ai
corsi online sia gratuita. Così sarà anche per le lezioni curate da La Sapienza. Per quanto riguarda il
rapporto tra l’ateneo e Coursera, “abbiamo scelto il contratto più semplice, privo di qualsiasi voce
economica”, spiega Lenzerini. “E’ un esperimento: l’università non prenderà nulla, i professori hanno
accettato di partecipare a titolo gratuito e le uniche spese saranno per garantire la realizzazione tecnica
delle lezioni video e per seguire la fase di tutoring online, il rapporto con gli iscritti al corso”. La
struttura messa in piedi da La Sapienza prevede che i tre docenti siano affiancati da un tutor ciascuno
(pagato tramite borse di studio). Altre tre persone costituiranno il team tecnico, mentre ulteriore
supporto/consulenza sarà offerto da una professoressa esperta di “blended learning” (apprendimento
ibrido) e da un suo collaboratore. Lenzerini fungerà da coordinatore.
Per i docenti dei tre corsi, una delle grandi sfide risiede nella M iniziale di MOOC: “massive”.
Raccontando la genesi del network Udacity, il professore tedesco Sebastien Thrun ricordò il momento
in cui si rese conto della differenza tra l’insegnare a duecento persone in classe e il rivolgersi a milioni di
studenti online. Meno di una settimana dopo la presentazione e a diversi mesi dall’inizio delle lezioni, il
corso di fisica del professor Cosmelli ha già 395 preiscrizioni: “E’ vero che sono gratuite, non implicano
alcun obbligo e bisognerà valutare chi effettivamente seguirà il corso, ma non sappiamo ancora
nemmeno la data d’inizio! Il volume dei partecipanti è uno degli elementi più stimolanti del progetto.
Gestire l’interazione con gli studenti via email non è un problema o una novità: io consiglio sempre a chi
segue il mio corso di Fisica 2 di non presentarsi al ricevimento ogni volta che ha un dubbio. Spesso
basta un rapido scambio via email per risolverlo. Questo corso online avrà tuttavia un approccio più
umanistico, sarà legato alla filosofia, alcuni temi potrebbero richiedere una discussione più
approfondita. Dobbiamo provare per sapere”.
Al termine del corso, gli studenti che avranno frequentato le lezioni e superato il test finale riceveranno
un attestato, che non avrà tuttavia valore legale. Le lezioni verranno registrate nei prossimi mesi e
l’obiettivo è partire con il primo corso entro la fine dell’estate, con gli altri a ruota. Altri tre corsi sono in
cantiere, sempre distribuiti attraverso Coursera. “Ma non abbiamo un contratto in esclusiva con loro”,
dice Lenzerini. “Stiamo semplicemente iniziando a muovere i primi passi in un’area in cui Coursera è
ben avviata e riconosciuta a livello internazionale. In futuro, potremmo proporre lezioni anche su altri
network. L’obiettivo, da un lato, è di obbedire al dettato dell’università pubblica e rendere un servizio
culturale. Dall’altro, di provare a raggiungere studenti in tutto il mondo, diffondendo quelle eccellenze
che all’università italiana non mancano affatto”.
26 febbraio 2013
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Pubblicato
il 01 marzo 2013 da Redazione
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Un progetto nato nel 2012 a Stanford al quale partecipano 62 atenei nel mondo
Corsi gratuiti in tante discipline, spesso non serve neanche iscriversi
Numerose università europee, fra cui la Sapienza di Roma, hanno aderito a Coursera, il network nato nell’aprile del 2012 su iniziativa di due docenti
dell’Università di Stanford, Daphne Koller e Andrew Ng, con l’obiettivo di creare uno spazio sul web dove chiunque possa partecipare a corsi on-line gratuiti su diverse materie e in varie lingue.
Il consorzio di atenei dispone di una piattaforma per il “Massive open online course” (Mooc), un mezzo assai innovativo per la formazione a distanza su larga scala. Con questo avveniristico sistema di diffusione del
sapere non si paga nulla per accedere ai corsi e in alcuni casi non è neanche necessario iscriversi.
A Coursera partecipano ben 62 università di tutto il mondo, tra cui Princeton, Pennsylvania, Michigan, Stanford, Honh Kong e Tokyo. Gli atenei europei sono ben rappresentati da un nutrito gruppo di università, fra cui
l’Ecole Polytechnique di Parigi, la Technische Universität München, l’olandese Leiden University,la Technical University of Denmark e l’University of Copenhagen, l’Universitat Autònoma de Barcelona e la IE Business
School, sempre spagnola. Gli studenti di Coursera, oltre a seguire i corsi online, possono mettersi alla prova con esercizi e partecipare a un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti provenienti da ogni parte
del globo.
Il network ha avuto un successo straordinario, raccogliendo in meno di un anno quasi 3 milioni di iscritti in tutto il mondo. Molti utenti di Coursera provengono dai cosidetti Brics – Brasile, Russia, India e Cina – che
sono in questo momento i paesi dove maggiore è la richiesta di innovazione e imprenditorialità, ma si contano anche parecchi iscritti provenienti dall’Europa e dagli Usa. Tanti gli argomenti trattati dalle università
europee su Coursera: da un corso introduttivo sugli algoritmi a quello sulla “Game theory”, dalle neuroscienze alla psicologia, allo sport e alla società. Le lingue utilizzate per le lezioni sono l’inglese, il francese, lo
spagnolo, l’italiano e il cinese.
La Sapienza, unica università italiana a partecipare al progetto, ha predisposto tre corsi per questa prima fase, due in lingua inglese su materie umanistiche ed uno di fisica in italiano. “Early Renaissance Architecture
in Italy: from Alberti to Bramante”, è il corso curato dal professor Francesco Paolo Fiore; “Recovering the Humankind Past and Saving the Universal Heritage”, è invece a cura del professor Paolo Matthiae
(l’archeologo scopritore della città di Ebla in Siria, per intenderci); “La visione del mondo della relatività e della meccanica quantistica”, è infine il corso di fisica in lingua italiana tenuto dal professor Carlo Cosmelli. Le
lezioni avranno inizio il prossimo autunno.
“I corsi online rappresentano qualcosa in più e di diverso dai corsi tradizionali – spiega il professor Cosmelli – un qualcosa che difficilmente potrà sostituire il ruolo dei corsi frontali”. Tuttavia la loro utilità è indiscutibile.
“Penso a due tipologie di lezioni: – continua il docente – intanto i corsi di base o preparatori che forniscono le conoscenze necessarie per accedere ai corsi standard, come i corsi di pre-calculus offerti da Coursera,
che rappresentano una sorta di ripasso delle nozioni del liceo. Oppure ci sono i corsi che danno un’idea generale di una certa area tematica, per creare una base culturale e per informare su cosa si studia in un certo
ambito”.
I corsi di Coursera o iniziative analoghe potrebbero diventare, in prospettiva, un valido aiuto dell’Europa e degli U.s.a. per lo sviluppo sociale e culturale dei paesi emergenti? “Lo scambio è sicuramente utile”,
conferma il docente della Sapienza, “il miglioramento futuro, però, penso che dipenderà da quanto ogni singolo paese vorrà investire in cultura, università e ricerca”.
Laura Gobbo
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Tags | cosmelli, coursera, gobbo, la sapienza, stanford university, università
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06/03/2013 10.45
Sapienza entra in Coursera: online corsi gratuiti
1 di 1
http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/19824_sapienza-entra-in...
MERCOLEDÌ 06 MARZO 2013
Direttore Responsabile: Gildo Campesato
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Sapienza entra in Coursera: online corsi gratuiti
Accordo tra l'università romana e lo spin off di atenei internazionali che offre lezioni a distanza a quasi 3 milioni di
iscritti in tutto il mondo
di F.Me.
Passo avanti per l'e-learning in Italia. L'Università La Sapienza di Roma annuncia di aver stipulato un accordo
con Coursera, il prestigioso spin off di atenei internazionali che offre corsi on line gratuiti a quasi 3 milioni di
iscritti in tutto il mondo. Con questo accordo, spiega l'ateneo, Sapienza è la prima università italiana ad entrare in
Coursera, il consorzio di università nato nell'aprile del 2012 su iniziativa di due docenti dell'Università di Stanford,
Daphne Koller e Andrew Ng, con l'obiettivo di creare uno spazio sul web dove chiunque possa partecipare a
corsi on-line gratuiti su diverse materie.
Coursera dispone di una delle prime piattaforme per il cosiddetto “massive open online course” (Mooc), che tanto
interesse sta suscitando in tutto il mondo come mezzo innovativo per la formazione a distanza a larga scala.
Coursera vanta il supporto di ben 62 università, tra cui Princeton, Pennsylvania, Michigan, Stanford, l'Ecole
Polytechnique, Technische Universitat Munchen, Hong Kong, Tokyo. Gli utenti registrati in Coursera hanno la possibilità non solo di seguire i corsi, ma anche
di mettersi alla prova con esercizi e di partecipare ad un forum per confrontarsi con docenti e altri studenti. E l'iniziativa sta riscuotendo grande successo in
quasi 3 milioni di iscritti.
Si tratta di un bacino di utenti proveniente da tutto il mondo, in particolare dai cosiddetti Brics (Brasile, Russia, India e Cina), cioè dai paesi che sono in questo
momento le maggiori fucine di innovazione e imprenditorialità. Sapienza, unica università italiana a partecipare al progetto, sottolinea che attingerà dalle sue
eccellenze per offrire corsi su diverse discipline ed, in questa prima fase, i corsi previsti sono tre, due in lingua inglese su materie umanistiche ed uno in italiano
sulla fisica, con corsi a partire dal prossimo autunno.
22 Febbraio 2013
TAG: università sapienza, coursera, Daphne Koller, Andrew Ng
Quotidiano online d'informazione sull'ICT: notizie, approfondimenti e analisi sul mondo dell'Information Technology,
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1 di 1
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Cultura - Storia e sociologia
27 Febbraio 2013 ore 16:40
MOOC, la rivoluzione nel campo dell'istruzione
di Elisabetta De Carli
Sapete cosa si intende quando si parla di MOOC, ovvero di "massive open online course"? Di corsi online in un innumerevole varietà di materie,
dalla filosofia all’ingegneria, e di cui chiunque, grazie a una semplice connessione Internet, può usufruire. Gratuitamente.
Il fenomeno di corsi a distanza non è nuovo, basti infatti pensare ai vecchi corsi per corrispondenza. Tuttavia, oggi assume proporzioni ben diverse,
soprattutto grazie a uno dei più noti fornitori di questi servizi, Coursera. I corsi non sono tenuti da dilettanti allo sbaraglio, ma da professori
appartenenti ad alcune delle più prestigiose università del mondo (tra cui Stanford, La Sapienza, Princeton…) che, volontariamente, decidono di
prestare il proprio servizio. Lavorano gratis loro? Sì, pare che ne guadagnino in soddisfazione personale.
"Sorprendentemente, si sono iscritti 160mila studenti […]. Questo significa che siamo riusciti a insegnare a un numero di studenti maggiore di quanti tutti i professori nel mondo
messi insieme abbiano fatto nella stessa materia", afferma Sebastian Thrun, professore a Stanford. "Ha cambiato la mia vita".
L’unica barriera, per ora, è quella linguistica: i corsi sono tutti in inglese (anche se di recente è stato annunciato il primo corso in lingua francese). Più che un ostacolo, però, anche
in questo caso si potrebbe parlare di opportunità per mettersi alla prova e acquisire degli strumenti in più, anche terminologici. Inoltre, è possibile scaricare la trascrizione in
inglese di tutte le lezioni, perciò se avete problemi a comprendere un particolare accento, potreste sempre dare una sbirciata al materiale scritto.
Per il resto, come funziona? È semplice. Basta andare sulla piattaforma del sito, creare un proprio profilo e iniziare a scegliere quali corsi si desidera frequentare. A qualche giorno
dall’inizio delle lezioni si riceve un’email di promemoria e, una volta arrivato il fatidico giorno, si inizia. I corsi possono essere seguiti quando e come si desidera: si compongono
di lezioni video, slide e link che riportano a materiale sul web accessibile a tutti. Per questo, si possono frequentare a qualsiasi ora del giorno e della notte. Unico vincolo? Se si
vuole ottenere il certificato finale, bisogna rispettare i tempi per consegnare eventuali prove di esame o superare i test.
Questi certificati non hanno ancora un valore legale, ma stanno comunque a dimostrare un effettivo interesse della persone ed eventuali conoscenze acquisite, senza contare che
già si stanno muovendo i primi passi perché la situazione possa cambiare.
Vi sono poi molte altre risorse a cui attingere, per esempio la possibilità di confrontarsi con altri studenti di tutto il mondo tramite i vari forum di discussione o con la nuova
tecnologia di Google (Google Hangout) o con quelli presenti magari nella propria città organizzando un incontro attraverso la piattaforma di Meetup.
"Penso che aprendo a tutti, nel mondo, le porte dell’istruzione, faremo sì che la formazione di alto livello si trasformi da privilegio in diritto umano di base, così che tutti, a
prescindere dalle loro circostanze sociali, economiche o familiari, abbiano accesso alla preparazione migliore", spiega Daphne Koller, professoressa a Stanford.
Chi paga per tutto questo? Per ora nessuno. Eppure alcune grandi aziende, come Google, stanno iniziando a finanziare la fornitura di corsi specialistici su materie di loro
interesse. Coursera, ad esempio, ha iniziato a guadagnare grazie all’interesse di potenziali datori di lavoro desiderosi di trovare brillanti studenti da assumere. Altri suggeriscono
invece che una forma di finanziamento potrebbe in futuro derivare dall’eventuale approvazione dei crediti ottenuti online nelle varie università di riferimento.
Sia quel che sia, è un fenomeno interessante, che ha tutti i numeri per creare dei cambiamenti molto importanti sul modo di intendere l’istruzione, di usufruirne e di fornirla. Nel
frattempo, meglio approfittarne.
------------------------------------------------IlGiornaleWeb
http://www.ilgiornaleweb.it
06/03/2013 10.58
PI: Coursera, La Sapienza è entrata nel gruppo
2 di 4
http://punto-informatico.it/3726356/PI/Brevi/coursera-sapienza-entrata-...
di Mauro Vecchio
venerdì 22 febbraio 2013
Commenti (8)
L'ateneo romano aderisce all'iniziativa avviata alla Stanford University per la
formazione a distanza su larga scala. Tre corsi previsti, due in lingua inglese e
uno in quella italiana
Roma - È la prima università italiana ad entrare in Coursera, il consorzio di atenei
internazionali nato nella primavera dello scorso anno su iniziativa di due docenti alla
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Stanford University. La Sapienza di Roma ha così annunciato un accordo con la prestigiosa
piattaforma MOOC (Massive Online Open Course) per la formazione a distanza su larga
scala.
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Tre i corsi previsti dall'ateneo capitolino nella prima fase della sua partnership con Coursera.
Due saranno in lingua inglese su materie umanistiche, il terzo (in italiano) sulla relatività
e la meccanica quantistica. La Sapienza si aggiungerà così al già nutrito gruppo di università
con l'obiettivo di sfruttare gli ampi spazi digitali in ambito e-learning.
Caso Vividown, finalmente le
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Ad oggi, lo spin off Coursera ha guadagnato qualcosa come 3 milioni di studenti
registrati, offrendo non soltanto materiale educativo, ma anche esercitazioni in tempo reale
e un forum per entrare in contatto con i docenti. L'iniziativa statunitense ha riscontrato un
ottimo successo nei paesi Brics (Brasile, Russia, India e Cina). (M.V.)
Stuxnet, le origini
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a leggere è di carattere
molto fazioso. Mela marcia
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ha la pretesa di [...]
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Uno dei mali più facilmente eliminabili con enormi risparmi sono le lezioni dei
professori in aula: enormi perdite di tempo per tutti e una pletora di professori inutili
per fare questo.
Le lezioni on-line DEVONO portare almeno al dimezzamento dei professori, così
l'università italiana avrà molto soldi da investire meglio. Fra questi anche una serie di
tutor per creare un dialogo con gli studenti.
massimo1940
9
Scritto il 23/02/2013 alle 0.28
Segnala abusi
Per caso il 1940 del tuo nick si riferisce alla tua data di nascita?
Se questo é tutto quello che hai capito di questa iniziativa penso proprio di si.
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06/03/2013 10.54
Studiare all'estero, fallo dal divano di casa
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Commenti
Tommaso Caldarelli 22 febbraio 2013
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Sapienza, Università di Roma, che a breve
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farà partire tre corsi interamente online. E'
il caso di ribadirlo, non si tratta di
ultime stanze inserite
E-Learning curato da società esterne, ma
corsi specifici tenuti da docenti degli atenei,
corsi di livello universitario interamente
fruibili da casa: come si usa? Ci si iscrive al
sito, si sceglie un corso, si aspetta che
inizino le lezioni (alcuni corsi sono in inglese, altri in francese, altri in spagnolo) e si
seguono le videolezioni e le attività didattiche interattive. Il problema, ovviamente, è che
questi corsi non rilasciano né lauree né titoli.
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umanistiche, artistiche, legali, economiche: l'intero spettro della scienza umana portato
dentro le nostre case, sul nostro computer attraverso videolezioni interattive ed un
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metodo di insegnamento che secondo Coursera è la vera forza del progetto: "Un dato
chiave nel nostro sistema è l'uso massiccio di esercizi interattivi, che crediamo essere
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particolarmente importanti per coinvolgere gli studenti ed imparare. Anche nei nostri
video, ci sono opportunità multiple per l'interazione: spesso il video si ferma, e gli
studenti devono rispondere a semplici domande per verificare se stanno seguendo il
materiale", spiega il sito del progetto.
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UNA VERIFICA DIVERSA - Il sistema si propone poi di seguire con attenzione gli studenti,
06/03/2013 10.59
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06/03/2013 10.59
La Sapienza aderisce a Coursera: corsi gratuiti online aperti a tutti
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Home » News » Tecnologia
Tecnologia
23 febbraio 2013 / Maria Russo
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Tag: corsi gratuiti universita sapienza
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La Sapienza offrirà corsi gratuiti online. È il primo
ateneo italiano ad aderire a Coursera
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Adesso in Coursera si parlerà anche l’italiano, grazie
all’Università “La Sapienza” di Roma, il primo
ateneo del nostro Paese ad aderire al consorzio che
offre corsi gratuiti online aperti a chiunque desideri
parteciparvi. Lo spin-off accademico promosso da
due docenti dell’Università di Stanford, Daphne
Koller e Andrew Ng, è attivo dall’aprile 2012 e da
CURIOSITÀ
Il Campus Bio-Medico lancia “Dr.
Rob”. Tra gli ospiti della web series
anche Osvaldo e Destro della Roma
Video choc su Repubblica.it:
lacrimogeni lanciati dalle finestre del
Ministero della Giustizia durante la
mobilitazione del 14 novembre
La Sapienza e Fondazione Cinema
per Roma lanciano The FestivalTube:
tutto il Festival di Roma sul proprio
computer
allora ha raccolto quasi tre milioni di iscritti in tutto
il mondo.
Il successo di Coursera e dei cosiddetti “massive
open online courses” (MOOC) sembra inarrestabile. I
corsi gratuiti online attraggono studenti da tutto il mondo, in particolare dai cosiddetti BRICS (Brasile,
Russia, India e Cina), e tra i seguaci di questo innovativo tipo di formazione a distanza c’erano già due
gruppi di studenti italiani, ma finora nessun ateneo del nostro Paese era ancora entrato nel consorzio.
Sulla piattaforma di Coursera è possibile seguire in maniera totalmente libera lezioni di moltissime
discipline in inglese, francese, spagnolo, cinese e presto, grazie all’Università “La Sapienza”, anche in
italiano. Il consorzio riunisce attualmente 62 atenei, alcuni dei quali sono ai vertici delle classifiche
mondiali, come Princeton, Stanford, l’Ecole Polytechnique e la Technische Universität München. La
partecipazione al progetto Coursera consentirà all’università capitolina di dare risalto a livello
internazionale ad alcune delle sue numerose eccellenze.
L’Università “La Sapienza” offrirà tre corsi gratuiti online, due in inglese e uno in italiano, che saranno
fruibili a partire dal prossimo autunno. I due corsi in inglese, dal titolo “Early Renaissance Architecture
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imparare meglio l’inglese
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fa online
Incerto sulla scelta del corso di
laurea? Prova i test di orientamento
di Universita.it
in Italy: from Alberti to Bramante” e “Recovering the Humankind Past and Saving the Universal
Heritage”, saranno curati rispettivamente dal prof. Francesco Paolo Fiore e dal prof. Paolo Matthiae.
Quello in italiano, invece, riguarderà la fisica (la sua denominazione sarà “La visione del mondo della
relatività e della meccanica quantistica”) e sarà tenuto dal prof. Carlo Cosmelli. Come accade per tutti
Mauritia come Atlantide, scoperto
continente sommerso in fondo
all’oceano tra India e Madagascar
gli altri corsi gratuiti online proposti da Coursera, oltre a seguire le videolezioni gli utenti avranno la
possibilità di interagire tra di loro e con i professori attraverso un forum.
SONDAGGIO
Sei già orientato sul percorso
universitario che intraprenderai dopo il
diploma?
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insegnante di italiano
Sì, ho già deciso.
No, sono ancora incerto.
Università italiana: taglio dei corsi di
laurea, offerta formativa verso il minimo
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