Relazione tecnica Impianto elettrico

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Relazione tecnica Impianto elettrico – Struttura in Ampliamento-Riv.Edil di Codardo Cosimo
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RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
OGGETTO : PROGETTO ESECUTIVO RELATIVO AD IMPIANTO ELETTRICO A
SERVIZIO DEL PROGETTO DI VARIANTE IN CORSO D’OPERA
DELL’ IMPIANTO PRODUTTIVO DI MATERIALE PLASTICO PER
L’EDILIZIA DELLA DITTA “RIV.EDIL DI CODARDO COSIMO”
Ubicazione: S.P. n. 17, tratto “Salice-Veglie”, km 20+690.
Committente : RIV.EDIL di Codardo Cosimo
Salice Salentino (Le)
Il presente progetto riguarda la realizzazione dei seguenti impianti:
-
impianto distribuzione luce
impianto distribuzione forza motrice
impianto distribuzione illuminazione di emergenza
impianto telefonico
impianto citofonico
impianto TV
impianto di messa a terra
POTENZA ELETTRICA INSTALLATA
Agli effetti del dimensionamento dell'interruttore elettrico generale per la zona in
ampliamento al piano primo e nuovo capannone si è applicato alla somma dei carichi
elettrici un fattore di impianto (rapporto tra la potenza massima richiesta e la potenza totale
installata) pari a 0.7 con fattore di potenza pari a 0.9.
Agli effetti del dimensionamento delle singole utenze si sono utilizzati i seguenti fattori di
contemporaneità:
- linee che alimentano singole utenze in partenza dal quadro generale
fc=1
- linee che alimentano gruppi di utenze dello stesso tipo
fc=1
- illuminazione
fc=1
- prese di energia per usi vari
fc=0.4
- carichi diversi (per lo più singoli)
fc=1
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Per sopperire a prevedibili futuri ampliamenti ai carichi calcolati, in partenza dal quadro
generale viene applicata una maggiorazione del 20%, per una potenza elettrica impegnata
per il fabbricato in ampliamento di 25 kW, trifase.
QUADRI DI DISTRIBUZIONE
L'impianto verrà alimentato dal quadro generale ubicato in corrispondenza del contatore
Enel.
Il sistema di distribuzione sarà del tipo TT con messa a terra e con protezione dei circuiti
tramite coordinamento tra la corrente nominale di intervento dell'interruttore differenziale e
la resistenza dell'impianto di terra.
Il quadro generale a servizio dei locali in oggetto, sarà installato a parete e sarà provvisto di
struttura in metallo, con portella trasparente ed apribile solo con chiave o con attrezzo, i
quadri di settore saranno installati a parete e saranno provvisti di struttura in metallo ed in
resina autoestinguente con portella trasparente ed apribile solo con chiave o con attrezzo,
con grado di protezione IP 40 ed IP 55.
Nel quadro generale e nel quadro di settore, del tipo a parete e a pavimento, saranno presenti
interruttori automatici magnetotermici, interruttori differenziali ed apparecchiature di
comando e di protezione contro i contatti indiretti, le sovracorrenti ed i corto circuiti delle
diverse linee a servizio dell’attività e saranno identificabili con apposite targhette indicatrici
delle funzioni svolte. I quadri elettrici saranno dotati di targhetta che individua il costruttore,
il quale è responsabile della conformità alla Norma del quadro stesso (CEI 17-13/1, CEI 1713/3, CEI 23-49 e CEI 23-51).
Il quadro generale e quelli di settore avranno inoltre la necessaria protezione da polvere ed
umidità, in relazione alle condizioni di impiego e la composizione degli stessi è riportata
nella tavola allegata.
Circa la disposizione degli apparecchi vanno prescritte le seguenti quote di installazione
dalla superficie calpestabile :
- quadro elettrico a parete
160 cm
- suoneria
160 o 205 cm
- prese di corrente, TP e
cassette di derivazione
- comandi luce
≥ 20 cm
- citofono
- prese e comandi luce specchi e
servizi
≥ 120 cm
140 cm
110/120 cm
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LINEE DI ALIMENTAZIONE
L'impianto a partire dal quadro generale si sviluppa in tubazioni in PVC autoestinguente del
tipo pesante e del tipo leggero, tutte sotto traccia in parte sottopavimento, in parte interrate
ed in parte in canale metallico, con linee separate per i singoli circuiti (linea servizi, linee
illuminazione, linee prese ecc.) così come nell'allegato elaborato grafico di progetto.
La soluzione di suddividere i carichi su diverse linee permette una migliore e più facile
gestione degli impianti in quanto eventuali guasti con conseguente intervento delle
protezioni provocheranno la disattivazione della linea o della zona interessata dal guasto o
dal sovraccarico.
ORGANI ILLUMINANTI
L'impianto di illuminazione artificiale è stato progettato tenendo conto dei seguenti parametri:
- tonalità di colore
- resa del colore
- livello di illuminamento
- tipo di lampade
- uniformità di illuminamento
- abbagliamento
allo scopo di consentire adeguate condizioni di visibilità nei singoli locali. Gli apparecchi di
illuminazione, conformi alle Norme CEI 34-21, saranno costituiti da lampade fluorescenti
2x58 W, 2x18 W , 1x18 W in esecuzione protetta e non, del tipo con neon ad alta resa dei
colori tipo Lumilux De lux della Osram, con temperatura di colore di 3300 ÷ 4500 °K, da
riflettori industriali da 1x250 W, e da lampade elettroniche a basso consumo nei locali
destinati a servizi.
Gli apparecchi di illuminazione saranno resistenti alla fiamma ed all'accensione (Norma CEI
34-21 art. 13.3) e quelli sospesi saranno montati in modo che il movimento non possa
danneggiare i cavi di alimentazione. I cavi di alimentazione non saranno sottoposti a
sollecitazioni meccaniche.
Il livello di illuminamento ottenuto nei locali dell’attività sarà in accordo con i livelli di
illuminamento medio previsti dalla Norma UNI EN 12464-1 – Illuminazione nei luoghi di
lavoro.
L'impianto di illuminazione sarà completato da un impianto di sicurezza, in ogni sua parte
indipendente da qualsiasi altro impianto elettrico, realizzato con apparecchi autonomi di
illuminazione di emergenza, conformi alle Norme CEI 34-22 con lampade fluorescenti da 24
W e con una autonomia di 1h completi di pittogrammi verdi indicanti le vie d'uscita, e
lampade di emergenza da 58 W fluorescenti con una autonomia di 1h 30 alimentate
attraverso un inverter installato all'interno delle plafoniere per l'illuminazione dei locali, del
tipo con alimentazione permanente, in modo da mettere in evidenza le uscite ed il percorso
per raggiungerle, onde consentire un ordinato deflusso delle persone, la cui distribuzione è
riportata nelle planimetrie allegate
Saranno alimentati da un circuito indipendente e con propria sorgente autonoma e la loro
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entrata in funzione al mancare dell’alimentazione principale avverrà entro 0,5 s. La
distribuzione degli apparecchi autonomi è riportata nella planimetria allegata.
CARATTERISTICHE GENERALI
L'impianto elettrico sarà realizzato "a regola d'arte" secondo la legge 1/03/1968 n. 186,
tenendo conto delle prescrizioni della Norma CEI 64-8, CEI 64-12 , CEI 64-50, ed in
particolare delle prescrizioni della Norma CEI 64-8/7 sezione 751 "Ambienti a maggior
rischio in caso di incendio" e secondo le Norme CEI 81-10/1- /2-/3-/4 "Protezione di
strutture contro i fulmini" e CEI 31-30 e CEI 31-35 per quanto applicabili.
Tutti i componenti elettrici utilizzatori saranno preferibilmente muniti di Marchio IMQ o di
altro marchio di conformità alle Norme di uno dei Paesi della Comunità Economica
Europea.
In assenza del marchio (o di attestato/relazione di conformità rilasciata da un Organismo
autorizzato ai sensi dell'art. 7 della Legge 791/77) i componenti dovranno essere dichiarati
conformi alle rispettive Norme dal Costruttore e muniti della marcatura CE.
In particolare i componenti dell'impianto avranno le seguenti caratteristiche :
1) I tubi protettivi saranno in PVC, classificati come medi, secondo CEI 23-25 "Tubi
per le installazioni elettriche" recanti il contrassegno del Marchio Italiano di Qualità
(IMQ). Saranno del tipo flessibile se posati sotto traccia, rigido del tipo pesante se
installati a vista, flessibili del tipo pesante se installati sotto pavimento (CEI 64-8/5
art. 522.8.1.6, CEI 23-8 e CEI 23-14) ed avranno un diametro interno almeno 1,3
volte maggiore del fascio dei conduttori contenuti (CEI 64-8/5 art. 522.8.1.1.) con un
minimo nominale di 16 mm. Saranno disposti orizzontalmente o verticalmente
evitando percorsi obliqui.
Allo scopo di conseguire un grado di protezione IP 65 per l’impianto a vista saranno
utilizzati appositi raccordi tubo/tubo, tubo/scatola, tubo/guaina.
La sezione occupata dai cavi di energia nei canali non supera il 50% della sezione
utile del canale stesso. I canali saranno muniti di coperchio e costruiti in conformità
alle relative norme CEI (CEI 23-31 e CEI 23-32) in particolare dovranno avere un
grado di protezione IP 2X.
Nei canali potranno essere usati anche cavi senza guaina, in quanto le Norme relative
ai canali prescrivono che gli stessi devono essere privi di asperità o spigoli.
2) I cavi da installare nelle tubazioni saranno unipolari, flessibili, del tipo N07V-K
con requisiti di non propagazione dell'incendio secondo Norme CEI 20-22 II. I cavi
per posa all'esterno o in tubazione interrata saranno del tipo multipolare flessibile
con guaina (del tipo H07RN-F o G70R/4 o FG70R o N1VV-K ). Tutti saranno in
rame e contraddistinti dai colori previsti dalle tabelle CEI-UNEL 00722, in
particolare il neutro sarà di colore "blu chiaro" e quello di protezione del bicolore
"giallo-verde".
Le condutture elettriche saranno realizzate in uno dei modi (i1,i2,i3) previsti dalla
Norma CEI 64-8/7 art. 751.04.1.
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3) La sezione del conduttore di fase non sarà inferiore a 1,5 mm²; quella del
conduttore di neutro sarà uguale a quella di fase. Il conduttore di protezione
contenuto nel medesimo tubo o facente parte dello stesso cavo avrà la stessa sezione
del conduttore di fase. Per le derivazioni dell’impianto di illuminazione la sezione
minima sarà di 2(1x1,5)+1G1,5 mm², mentre per le prese 10/16 A la sezione minima
sarà di 2(1x2,5)+1G2,5 mm².
4) I conduttori sono stati dimensionati per la potenza totale installata, considerando
un coefficiente di contemporaneità pari ad 1 per i circuiti di illuminazione e 0.4 per i
circuiti prese, onde escludere la possibilità del sovraccarico dovuto ad un eccesso di
utilizzazione.
La densità di corrente sarà quella indicata nelle tabelle CEI-UNEL 35024-1 e 350242, e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l'impianto a pieno carico, non
supera il 4% della tensione nominale. La sezione dei cavi è stata calcolata in
funzione della corrente di impiego, della portata del cavo in dipendenza delle
condizioni di posa e del numero di conduttori installati nella stessa tubazione e/o
canale metallico.
5) Le derivazioni o le giunzioni dei cavi saranno eseguite con morsetti volanti a
cappuccio isolati e tali da assicurare un isolamento elettrico ed una resistenza
meccanica equivalente a quella dei cavi, in relazione alle condizioni di installazione.
I morsetti saranno contenuti in apposite cassette di derivazione con coperchi
rimovibili solo mediante l'uso di un attrezzo.
Le connessioni sono vietate entro i tubi, sono invece ammesse nei canali e nelle
passerelle, purchè le parti in tensione (attive) siano inaccessibili al dito di prova
(grado di protezione almeno IP XXB), inoltre le giunzioni devono unire cavi delle
stesse caratteristiche e dello stesso colore.
6) Le cassette di derivazione saranno in materiale isolante, del tipo ad incasso per
installazione in ambienti ordinari e del tipo a parete negli ambienti speciali o esposti
alle intemperie ed in esecuzione protetta ≥ IP 44.
7) Tutti i circuiti elettrici (illuminazione, prese e servizi vari) saranno protetti dai
corto circuiti e dai sovraccarichi impiegando interruttori automatici magnetotermici
aventi potere di interruzione di cui all’elaborato di progetto e comunque non
inferiore a 6 e 4,5 kA, posti, in particolare, a monte degli ambienti a maggior rischio
in caso di incendio. Detti interruttori sono stati dimensionati secondo la condizione
(art. 433.2 e art.434 CEI 64-8/4)
Ib ≤ In ≤ Iz dove : Ib = corrente di impiego del circuito
In = corrente nominale dell'interruttore
If ≤ 1,45 Iz
Iz = portata delle condutture
If = corrente che assicura l'effettivo funzionamento
del dispositivo di protezione entro il tempo convenz.
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Icn(interruttore) ≥ Icc(linea)
(I²t) ≤ K²S² dove I²t è l'integrale di Joule per la durata del cortocircuito in (A²s)
8) Protezione contro i cortocircuiti
Dalla tabella di dimensionamento dei cavi (Valori dell'integrale di Joule (K²S²) per
cavi in rame), si hanno i valori di energia specifica (K²S²) ammessi dai cavi in
relazione al tipo di isolante ed alla sezione del conduttori.
Dalle curve caratteristiche I²t fornite dal costruttore dell'interruttore si ricava che il
valore di energia specifica sopportata dal cavo è superiore al valore I²t lasciato
passare dall'interruttore.
Tutte le verifiche tra cavo ed interruttore sono positive.
Nei circuiti fase-neutro l'interruttore automatico potrà avere un solo polo protetto
contro le sovracorrenti, ma in tal caso dovrà essere inserito sul conduttore di fase (art.
473.3.1 CEI 64-8/4).
Nei sistemi trifase, quando il conduttore di neutro è di sezione uguale a quella delle
fasi, oppure quando ha una sezione inferiore a quelle delle fasi ma il carico è
sostanzialmente equilibrato, il polo di neutro dell'interruttore quadripolare può non
essere protetto (art. 473.3.2).
9) La protezione dai contatti indiretti è stata realizzata impiegando interruttori
automatici magnetotermici differenziali coordinati con l'impianto di terra :
RE ≤ UL
Idn
dove : RE= Resistenza di terra (in Ω)
UL= 50 = massima tensione di contatto (in V)
Idn= corrente di intervento dei differenziali
10) I cavi di collegamento di apparecchi mobili o trasportabili dovranno avere la
minima lunghezza possibile e per evitare ciò sono state previste prese fisse il più
vicino possibile alla posizione di utilizzo di apparecchi mobili o trasportabili. I cavi
saranno del tipo con guaina antiabrasiva (ad esempio in PVC tipo ky o Rz) e non
propaganti l'incendio secondo Norme CEI 20-22 II.
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DISTRIBUZIONE PRINCIPALE
All'interno dell’attività sono previste cassette di derivazione in numero e posizione tale da
permettere una distribuzione razionale dell'impianto elettrico, con tubazioni incassate
sottotraccia e/o sottopavimento e tubazioni a vista, in pvc autoestinguente ed in canale
metallico così come da planimetria allegata.
Le prese a spina 2P+T 10 A saranno munite di schermi di protezione degli alveoli, scelte ed
installate in modo da prevenire i danneggiamenti che possono derivare dalle condizioni
dell'ambiente e dall'uso. Le prese a spina 2P+T 16 A per l'allacciamento alle utenze fisse
saranno singolarmente protette e sezionate con interruttori bipolari della stessa serie civile da
incasso prevista nel fabbricato.
Le prese a spina di tipo industriale (prese CEE) saranno necessarie per :
- prese a spina monofasi 2P+T con corrente nominale superiore a 16A
- quando è previsto un utilizzo gravoso (urti e vibrazioni)
Le prese a spina con corrente nominale superiore a 16 A saranno del tipo interbloccato,
in esecuzione protetta ≥ IP 44 e con fusibili di protezione abbinate ad un interruttore,
preferibilmente interbloccato con la presa a spina.
Si prevederà inoltre un interruttore a monte della presa a spina per l'alimentazione di
macchine ed apparecchi di potenza superiore a 1000 W.
Nei locali da bagno o per doccia, nessun componente dell'impianto elettrico sarà installato in
posizione tale da poter essere toccato da chi sta nella doccia (art. 701-01 CEI 64-8/7).
IMPIANTO TELEFONICO
All'ingresso del fabbricato saranno installate scatole unificate TELECOM da incasso
adiacenti, intercollegate tra loro, per collocazione del protettore telefonico, della suoneria e
degli altri eventuali accessori, con tubazioni in PVC pesante del diametro di 20 mm, con il
bordo inferiore della cassetta ad una altezza dal pavimento compresa tra 25-35 cm. Le prese
telefoniche saranno installate ad una altezza dal suolo di almeno 17,5 cm e non sopra una
presa di energia.
Le scatole per le prese telefoniche, previste all'interno dei vari locali, saranno collegate tra
loro e con il punto centrale dell'ingresso utilizzando tubi in pvc rigidi e/o flessibili del tipo
pesante di diametro nominale non inferiore a 20 mm. I cavetti di utente saranno del tipo
corrispondente alle prescrizioni della normalizzazione italiana CEI 46-5 II "Cavi, cordoni e
fili per telecomunicazioni isolati con Pvc".
IMPIANTO DI CONVERSAZIONE E DI CHIAMATA
E' prevista la predisposizione di un impianto citofonico con chiamata-conversazioneapricancello tra il posto esterno, in corrispondenza degli accessi pedonali e gli
apparecchi all'interno del Fabbricato .
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L'impianto dovrà essere realizzato con apparecchi e componenti modulari, con posti
esterni in lega di alluminio ossidata e verniciata e citofono in materiale plastico ABS
con apporto di gomma termoplastica nel microtelefono.
I posti esterni, provvisti di tettuccio antipioggia, saranno realizzati da incasso all’interno
delle colonne in cemento armato con scatole e placche a componibilità verticale ed
orizzontale atte al contenimento di pulsantiere modulari.
L'alimentatore sarà a modulo DIN del tipo stabilizzato ed autoprotetto.
I citofoni derivati saranno del tipo unificato sia per installazione a parete che da tavolo e
saranno provvisti di pulsante per apertura cancello elettrico.
I cavi da usare in questi impianti possono essere sia di tipo telefonico sia per energia,
l'alimentazione è a 12 V a bassissima tensione di sicurezza (SELV), con tubazioni e
cassette indipendenti dagli altri impianti.
IMPIANTO DI ANTENNA TV
Nel fabbricato è installato un impianto di antenna TV del tipo a derivazione in grado di
distribuire i segnali ricevibili nel luogo. La linea di alimentazione dell'impianto sarà derivata
dal quadro generale e la colonna discendente sarà contenuta in tubazione in PVC, a
filettatura metrica, IP 55, all'esterno ed in tubazione rigida del tipo pesante e/o canalina in
PVC a più scomparti all'interno del fabbricato. Il cavo coassiale sarà del tipo a basso
coefficiente di invecchiamento e ad alto coefficiente di schermatura e le prese di utenza
saranno della stessa serie civile componibile prevista nel fabbricato.
MISURE DI PROTEZIONE
In corrispondenza delle pareti e dei solai e/o solette attraversate dai cavi si disporranno
adeguati sbarramenti antincendio costituiti da ammassi di lana di roccia, impasti speciali
incombustibili, settori prefabbricati di materiale incombustibile, e la resistenza
all'incendio dello sbarramento sarà almeno pari a quella della parete e/o solaio
attraversato (CEI 64-8/7 art. 751.04.1).
SOVRATENSIONI
Al fine di proteggere l'impianto dalle sovratensioni indotte da un fulmine sulla linea
elettrica di alimentazione in BT dal contatore si prevede l'installazione nel quadro
generale di opportuni limitatori di sovratensione posti all'inizio dell'impianto con potere
di scarica di almeno 20 kA-280 V, onda 8/20 µs, collegati sul quadro principale tra i
conduttori di fase, di neutro e la terra con conduttori di sezione pari a 25 mm2.
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
Tutte le masse degli apparecchi utilizzatori saranno collegate all'impianto di terra,
costituito da una corda di rame nuda da 35 mm² interrata alla profondità di 0,80 m,
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integrato da dispersori in profilato di acciaio zincato a caldo, di dimensioni 50*50*5
mm, L=1500 mm e collegamento all’impianto di messa a terra esistente.
All'impianto di terra sono collegate tutte le masse estranee all'impianto elettrico esistenti
nell'area del fabbricato, quali: tubazioni dell'acqua, le strutture metalliche del fabbricato,
ecc. (art.413.1.2 CEI 64-8/4), mediante morsetti o collari speciali o bulloni saldati alle
strutture.
Gli elementi disperdenti saranno ricoperti con terra o argilla o humus o limo o
bentonite e non con ghiaia o ciottoli o materiale di risulta proveniente dallo scavo. Le
giunzioni tra i diversi elementi soggetti a corrosione, specialmente se posate a contatto
con il terreno, saranno protette contro la corrosione mediante verniciatura bituminosa o
catramatura o nastratura vulcanizzata.
Il collettore principale di terra sarà accessibile per le verifiche tra i conduttori di terra, i
conduttori di protezione ed i conduttori equipotenziali e sarà costituito da una piastra
metallica dello spessore di 3 mm, in acciaio zincato a caldo o in acciaio inox o in rame
preferibilmente stagnato o cadmiato, con morsetti, viti e bulloni per fissare i capicorda
dei conduttori.
Da detto collettore parte la montante singola del conduttore di protezione a servizio dei
locali della sezione di 16 mm2.
DIMENSIONAMENTO CAVI DI ALIMENTAZIONE
NORME DI RIFERIMENTO
- CEI 11.25 - Calcolo delle correnti di corto circuito nelle reti trifasi a corrente alternata
- CEI-UNEL 35024/1 - Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico termoplastico per
tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente
continua.
- Portate di corrente in regime permanente per posa in aria
- CEI 20-21 / IEC 287 - Calcolo delle portate dei cavi elettrici - Regime di carico
permanente.
PROCEDURA DI CALCOLO
Per il dimensionamento dei cavi vengono considerati:
- Calcolo della portata richiesta Ib con la formula Ib = Pmax/1,732*Vn (in cui Vn in
kV e Pmax in kVA) per i circuiti trifase e Ib = Pmax/*Vn per i circuiti monofase ;
- Calcolo Icc MAX
- Rilievo delle portate in aria dei conduttori ed in posa interrata ;
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- Temperature ambiente (media giornaliera) di riferimento (coefficiente K1):
35°C per cavi all’interno dei locali (in aria, posa in tubazioni)
20°C per cavi posati in tubo interrato
- Coeff. riduzione di portata per tipo di posa
- Calcolo della portata effettiva del cavo Iz
- Calcolo della Icc sopportabile dal cavo
- Verifiche Ib ≤ Iz e Icc Max ≤ Icc Cavo con l’utilizzo dei risultati c.s.
- Caduta di tensione massima ammissibile 4%
- Tutte le verifiche relative al coordinamento delle protezioni adottate sono positive.
VERIFICHE
Prima della consegna e della messa in servizio dell'impianto elettrico l'installatore dovrà
eseguire le verifiche necessarie per accertare la rispondenza alle norme stesse.
Le verifiche che l'installatore è tenuto ad effettuare dovranno essere eseguite secondo le
indicazioni contenute nella Norma CEI 64-8/6 e CEI 64-14 e si suddividono :
esame a vista
verifiche
Ove per esame a vista si intende l'esame dell'impianto elettrico per accertare che sia stato
realizzato correttamente senza l'effettuazione di prove strumentali.
Alcuni esami a vista possono essere convenientemente condotti durante la costruzione e
realizzazione dell'impianto.
Per quanto riguarda le procedure, le metodologie e la strumentazione per l'effettuazione delle
prove si rimanda alle Norme CEI 64-8/6 e CEI 64-14.
Il rapporto di verifica dovrà essere completato con l'ubicazione dell'impianto, le generalità del
proprietario e/o committente, dell'installatore, nonchè della data nella quale sono state eseguite
le prove.
Al termine dei lavori sarà esclusivo compito dell'installatore il rilascio della dichiarazione di
conformità come richiesto dal Testo Unico dell’edilizia, per ogni singolo impianto realizzato
e/o adeguato.
La dichiarazione dovrà essere redatta in quattro copie.
In relazione ai quadri elettrici dell'impianto si potranno verificare i seguenti casi:
a) l'impresa installatrice installa quadri forniti e cablati da altra ditta:
L'impresa installatrice dovrà ricevere dal costruttore del quadro la relativa dichiarazione di
conformità, utilizzando il modello di cui alla Norma CEI-EN 45014. La dichiarazione non è
necessaria se la conformità alle Norme CEI 17-13 o CEI 23-51 risulta dal catalogo del
costruttore.
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Tale dichiarazione è preferibile venga allegata alla dichiarazione di conformità dell'impianto.
b) l'impresa installatrice progetta, costruisce e monta il quadro :
In tal caso il costruttore del quadro è la stessa impresa installatrice dell'impianto. La
dichiarazione di conformità dell'impianto è comprensiva di quella relativa ai quadri elettrici,
costruiti dalla stessa impresa installatrice.
c) l'impresa installatrice assiema un quadro fornito da altra ditta:
In tal caso le due ditte devono accordarsi preventivamente per stabilire chi è il costruttore del
quadro.
Alla dichiarazione di conformità dell’impianto dovranno essere allegati (obbligatoriamente) i
seguenti documenti:
relazione con tipologia dei materiali utilizzati;
schema o progetto dell’impianto realizzato;
copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.
Principali Riferimenti Normativi e Legislativi :
Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
c.a e 1500 in c.c. "
Guida CEI 64-50
"Edilizia residenziale Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori,
ausiliari e telefonici"
Norma CEI 64-12
"Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici residenziali e terziario”
Norma CEI 11-17
"Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo"
Guida CEI 20-40
"Guida per l'uso di cavi a bassa tensione"
Norma CEI 17-13/1
"Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per B.T.(quadri BT).
Parte 1- Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)"
Norma CEI 81-10/1- /2-/3-/4
"Protezione di strutture contro i fulmini"
Legge del 01/03/1968 n. 186
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DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37: Regolamento .concernente l'attuazione dell'articolo 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle
disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
(Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12 marzo 2008)
Norma CEI 0-2
"Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici"
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81
“ Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro”. ( GU n. 101 del 30-4-2008 - Suppl. Ordinario n.108 )
Data, MAGGIO 2016
Il Progettista
Ing. Francesco Rizzo
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