NUOVE ACQUE S.p.A.

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NUOVE ACQUE S.p.A.
Direzione Investimenti
Loc. Poggio Cuculo, Patrignone 52100 Arezzo
COMUNE DI CAPOLONA
Provincia di Arezzo
Progettista:
Via Galileo Ferraris 53 - Arezzo
Tel. 0575-295691
Fax 0575-372290
e-mail: [email protected]
Dott. Ing. Mauro Paci
PROGETTO DEFINITIVO
IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE IN LOCALITA’ BUSENGA
ELABORATO:
R-06
Relazione tecnica impianti elettrici
Luglio 2008
AGGIORNAMENTI
MOTIVO AGGIORNAMENTO
N.
0.0
a
1 EMISSIONE
FILE
R06_Relazione impianti elettrici
DATA
Nuove Acque S.p.A
Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
INDICE
1) INTRODUZIONE...................................................................................................................................2
2) DATI DI PROGETTO DI CARATTERE GENERALE......................................................................2
3) RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO.....................5
4) CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE ..................................................................................................6
5) QUALITA’ DEI MATERIALI ................................................................................................................6
6) DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DEGLI INTERVENTI PREVISTI ........................................7
6.1) ALIMENTAZIONI PRINCIPALI DALLA RETE ENEL E RETE DI DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE ....7
6.2) TRASFORMATORI .............................................................................................................................8
6.3) QUADRI ELETTRICI B.T. ...................................................................................................................8
6.4.) ALTRI QUADRI ELETTRICI B.T. ........................................................................................................9
6.5) GRUPPO ELETTROGENO ...............................................................................................................10
6.6) UPS ..............................................................................................................................................10
6.7) QUADRI ELETTRO-PNEUMATICI E RELATIVA DISTRIBUZIONE .........................................................12
6.8) DISTRIBUZIONE ELETTRICA NORMALE, PRIVILEGIATA (DA GRUPPO ELETTROGENO) E CONTINUITÀ
(DA UPS)...............................................................................................................................................13
6.9) SGANCIO GENERALE D’EMERGENZA DI CABINA E ALTRI COMANDI D’EMERGENZA .......................19
6.10) COMANDI LOCALI .........................................................................................................................20
6.11) IMPIANTO PRESE F.M..............................................................................................................20
6.12) IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE INTERNA ......................................................................................20
6.13) IMPIANTO D’ILLUMINAZIONE ESTERNA .....................................................................................22
6.14) IMPIANTO DI TERRA .................................................................................................................22
6.15) IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE .......................................................26
6.16) DOTAZIONI ELETTRO-STRUMENTALI DI PROCESSO .....................................................................26
6.17) IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA ..............................................................................................27
6.18) IMPIANTO DI GESTIONE E COMUNICAZIONE .................................................................................30
7) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI .......................................................................33
8) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI ...........................................................................34
9 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI SENSI DELLA LEGGE 46/90, DM 37/08 E
SUCCESSIVE MODIFICHE...................................................................................................................35
Allegato 1
Relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini
Allegato 2
Calcoli illuminotecnici
Allegato 3
Sistema di gestione e comunicazione
Studio Associato Paci
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Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
1) INTRODUZIONE
La presente relazione tecnica sulla consistenza e tipologia delle installazioni
elettriche, conformemente alle prescrizioni ed indicazioni di cui all’art.4 comma
2 del DPR 447/91, è redatta sulla base delle indicazioni fornite dalla Guida CEI
0-2 e dalle Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano. La relazione riguarda, in
estrema sintesi, tutte le installazioni elettriche che riguarderanno il realizzando
nuovo impianto di potabilizzazione di Capolona.
La stesura del presente documento è necessaria in quanto gli interventi relativi
alla realizzazione dell’impiantistica elettro-strumentale relativa al nuovo
insediamento succitato rientra fra la tipologia di quelli per i quali sussiste
l’obbligo di progettazione ai sensi dal vigente D.M. 37/08 (nuova legge 46/90).
La documentazione di progetto, costituita, oltre che dalla presente relazione, da
una serie di elaborati grafici e di calcolo, di seguito elencati, conterrà tutte le
specifiche tecniche e le prescrizioni di sicurezza, previste dalla Legislazione e
Normativa vigenti.
2) DATI DI PROGETTO DI CARATTERE GENERALE
La presente relazione tecnica di progetto ha come oggetto la descrizione degli
interventi per la realizzazione degli impianti elettrici negli ambienti di processo e
di servizio che costituiscono l’impianto, in particolare si precisa che esso sarà
alimentato dall’Ente erogante in Media tensione che consegnerà l’energia nella
cabina di ricezione, ubicata a circa 30m dall’edificio di trattamento.
Con una linea in cavo interrata direttamente nel terreno, si procederà a
collegare il quadro QMTR, ubicato in cabina di ricezione, al quadro QMTT
ubicato nella cabina di trasformazione, all’interno dell’edificio di trattamento, che
provvederà ad alimentare i due trasformatori TR1 e TR2 che funzioneranno,
normalmente,
in parallelo, alimentando, ciascuno, il 50% del carico totale
istantaneo. Essi, infatti, sono stati dimensionati in modo da essere in riserva
reciproca del 100%.: ciò significa che l’impianto può funzionare correttamente
anche con uno solo di essi in funzione.
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Tale scelta progettuale deriva dalla necessità di privilegiare la continuità di
servizio di un impianto non presidiato e strategico per la collettività, e di
scongiurare i disservizi derivanti da un eventuale guasto al sistema di
alimentazione.
Dalla stessa necessità è nata la scelta di procedere all’installazione di un
gruppo elettrogeno in grado di alimentare, in emergenza, (mancanza
dell’energia di rete) l’intero impianto, ad eccezione delle utenze preposte al
cotrolavaggio dei filtri: attività che può essere rinviata al ritorno dell’energia di
rete.
I trasformatori TR1 e TR2 alimenteranno il quadro QBTG ,a mezzo di
blindosbarre e da tale quadro si procederà ad alimentare tutte le utenze che
costituiscono l’impianto, e desumibili dall’elenco allegato, includendo in tale
affermazione anche gli impianti di servizio previsti a progetto e dimensionati con
i criteri indicati dalla Legislazione e Normativa Vigente.
Ci si riferisce, in particolare, a:
-
impianti di ventilazione cabina e sala quadri
-
impianto di rifasamento automatico
-
impianto prese F.M.
-
impianti d’illuminazione interna ed esterna
-
servizi del gruppo elettrogeno
La
logica
di
funzionamento
automatico
dell’impianto
sarà
gestita
e
supervisionata da un PLC installato nel quadro QSI-PLC a cui perverranno tutti i
segnali necessari ed in particolare:
-
le caratteristiche della rete elettrica
-
le caratteristiche dell’acqua trattata e da trattare rilevata dalla
strumentazione di processo prevista a progetto
-
le condizioni di stato / allarme di tutte le utenze
Tramite apposito pannello “Touch Screen” l’operatore potrà visualizzare, con
l’ausilio di pagine video dedicate alle singole sezioni dell’impianto tutte le
misure, gli stati e gli allarmi insorti e decidere le azioni più adeguate.
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Durante l’assenza dell’operatore l’impianto potrà essere monitorato via modem,
con accesso a Internet da unità remota dove potranno, altresì essere duplicati,
gli allarmi più significativi.
Per la criticità del tipo d’impianto si è ritenuto di prevedere l’installazione di un
sistema antintrusione con telecamere di ripresa a circuito chiuso e finecorsa
sulle porte per segnalazione d’allarme antintrusione.
DATI DI PROGETTO SISTEMI DI ALIMENTAZIONE
I calcoli e i relativi coordinamenti delle protezioni con le linee saranno eseguiti
sulla base dei seguenti dati:
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE MT
Ente erogatore e tipo di fornitura
ENEL
Punto di consegna
Cabina di ricezione
Tensione nominale e massima variazione
15kV ± 10%
Frequenza nominale e massima variazione 50 ± 2% Hz
Stato del neutro
Non distribuito
Corrente di cortocircuito di riferimento per
la consegna a 15 kV (di riferimento per il 12.5 kA
dimensionamento di impianto)
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA UTILIZZATORE BT
Tensione nominale
400 V (3 Fasi + Neutro)
Frequenza nominale
50 Hz
Tensione di distribuzione
400 V e 230 V
Stato del neutro
Francamente a terra
Sistema
TN-S
Massima caduta di tensione ammissibile
4% (15 % in fase di avviamento
delle utenze)
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3)
RIFERIMENTI
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NORMATIVI
E
LEGISLATIVI
E
DOCUMENTI
DI
RIFERIMENTO
Per i singoli componenti saranno applicate le disposizioni normative e
legislative riportate nei rispettivi paragrafi.
Anche se non espressamente indicato, saranno rispettate le norme e le leggi
vigenti al momento della definizione dell’appalto, e in particolare:
ƒ Norme emanate dal CEI; in particolare CEI 64.8 CEI 11.8 CEI 11.17 e
CEI 11.1
ƒ Direttiva comunitaria 93/68/EEC “Bassa Tensione”
CEI 20.22 CEI 70.1
ƒ Direttiva comunitaria 89/336/EEC “Direttiva EMC”
ƒ Legge 46/90, D.M. 37/08 e successive modifiche.
3.1) Elaborati di Riferimento
Gli elaborati grafici e progettuali di riferimento, per la presente Relazione
Tecnica, sono i seguenti:
-
Elaborato R-06 Allegato 1
Relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini
-
Elaborato R-06 Allegato 2
Calcoli illuminotecnici
-
Elaborato R-06 Allegato 3
Sistema di gestione e comunicazione
-
Elaborato AM-02
Specifiche tecniche dei materiali e degli impianti
ƒ Apparecchiature prefabbricate con involucro metallico per
tensioni da 1 a 52 KV.
ƒ Trasformatori di potenza M.T / B.T. 15/0,4 KV
ƒ Gruppo elettrogeno
ƒ Quadri MCC a cassetti fissi
− Elaborati grafici, Impianto elettrico
− Impianto elettrico, planimetria Generale
E-01
− Particolare edificio trattamento, pianta e sezioni
E-02
− Schema unifilare generale
E-03
− Viste quadri elettrici
E-04
− Dettagli impianto di messa a terra
E-05
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− Architettura sistema di gestione e comunicazione
E-06
4) CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE
Analizzando le prescrizioni e le normative vigenti, con riferimento alle CEI 64-8
parte 7, 64-2 e CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) per l’individuazione degli ambienti
speciali, si possono sviluppare le considerazioni qui di seguito esposte.
Le aree interessate dagli impianti elettrici, oggetto del presente progetto, sono
da considerarsi ambienti di tipo “ordinario”.
In base alle indicazioni emerse in fase di analisi dei luoghi, si è provveduto alla
valutazione degli ambienti interessati alle opere in merito alle caratteristiche che
li distinguono e li rendono, di conseguenza, eventualmente soggetti a particolari
prescrizioni previste ed indicate dalle normative vigenti.
S’individua come ”luogo a maggior rischio in caso di incendio” la zona
adiacente al gruppo elettrogeno funzionante a gasolio (vedi norma CEI 64-8/7),
di cui, peraltro, è prevista l’installazione all’aperto.
Tutti i materiali impiegati nelle cabine elettriche e nelle sale quadri saranno
autoestinguenti, sia per la componentistica elettrica che per quella strutturale (in
particolar modo serramenti e strutture realizzanti i pavimenti galleggianti nelle
cabine elettriche e nelle sale quadri stesse).
Non risultano inoltre presenti ambienti, luoghi, edifici o sale che possano essere
classificate come luogo con potenziale rischio di esplosione, ai sensi della
Legislazione e Norma vigente.
5) QUALITA’ DEI MATERIALI
Nell’esecuzione
dell’impianto
elettrico
saranno
impiegati
solo
materiali
rispondenti alla regola d’arte in conformità alla legge 186/68 del 1.3.1968 «
Disposizioni concernenti la produzione di materiali , apparecchiature ,
macchinari , installazioni e impianti elettrici ed elettronici». Tali materiali
saranno di ottima qualità, primaria e robusta costruzione, adatti, con ampio
margine, alle condizioni d’impiego (valori di tensione e di corrente nominali,
gradi di protezione ecc.) alle quali saranno destinati.
Le caratteristiche ed i dati tecnici saranno conformi alle specifiche norme CEI ;
nel caso in cui non esistano tali specifiche, essi dovranno rispondere ai requisiti
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di sicurezza previsti dalla legge 791/77 del 18.10.1977 «Attuazione delle
direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il
materiale elettrico».
6) DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DEGLI INTERVENTI PREVISTI
6.1) Alimentazioni principali dalla rete ENEL e rete di distribuzione in
media tensione
La consegna principale di energia elettrica, viene effettuata, dall’Ente erogante
all’interno della cabina di ricezione ad un livello di tensione di 15 kV. Tale punto
di consegna rappresenta il limite di fornitura dell’intera dotazione elettrostrumentale di progetto.
Da tale stazione di ricevimento si procederà ad alimentare, a mezzo di cavi
M.T. di sezione e formazione indicati, il quadro QMTT, ubicato all’interno della
cabina di trasformazione, ricavata, nell’ambito dell’edificio di trattamento. Da
tale quadro si procederà ad alimentare i trasformatori TR1 e TR2:
Le caratteristiche generali dei quadri di media tensione sopraccitati saranno le
seguenti:
•
Costruzione
:
tipo prefabbricato
•
Tipo
:
Metal Enclosed IP30
•
Norme di riferimento
:
NORME CEI EN 60298
NORME CEI EN 60694
•
Tensione nominale
:
24 kV
•
Tensione di esercizio
:
15 kV
•
Tensione di prova ad impulso
:
125 kV
•
Tensione di prova 1 min.
:
50 kV
•
Corrente di breve durata
:
16 kA per 1 sec.
•
Corrente nominale
:
630A
Su ciascun scomparto di media tensione verranno realizzati degli interblocchi
meccanici fra gli
organi
di
manovra e fra questi e la porta, tali che le
manovre per la messa in servizio e la messa fuori servizio possano essere
effettuate solo in condizioni di sicurezza per l’operatore.
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Per ulteriori indicazioni tecniche riguardanti i quadri in parola e le caratteristiche
e modalità di installazione si faccia riferimento agli elaborati progettuali indicati
nel punto 3.1.
6.2) Trasformatori
Per procedere alla alimentazione delle utenze incluse nel progetto sono stati
previsti, n° 2 trasformatori di potenza MT/BT (15000/400-230V)in resina: da
250KVA denominati TR1 e TR2.
Come già detto in precedenza tali trasformatori funzioneranno in parallelo.
Essi saranno forniti completi di targhe di identificazione, di certificati e rapporti
prove individuali e di tipo, e completi di tutti gli accessori di installazione e di
messa in servizio. All’interno di ciascuna cella trasformatore saranno alloggiati i
condensatori per il rifasamento a vuoto di ogni trasformatore. I condensatori
saranno alloggiati in apposita cassetta di contenimento con grado di protezione
IP-55 (per esterno) e protetti con sezionatore sottocarico e fusibili. Tensione
500V - 50 Hz e saranno connessi, a mezzo cavi della sezione adeguata, ai
terminali B.T. del rispettivo trasformatore.
Per ulteriori indicazioni tecniche riguardanti le apparecchiature in parola e le
caratteristiche e modalità di installazione si faccia riferimento agli elaborati
progettuali indicati nel punto 3.1.
6.3) Quadri elettrici B.T.
La distribuzione primaria e secondaria, per l’alimentazione delle utenze, viene
effettuata attraverso il quadro QGBT. Da tale quadro si effettueranno le
alimentazioni alle utenze di processo e di servizio ubicate in campo.
Nel quadro saranno installati i soft-starters e l’inverter previsti a progetto.
Le caratteristiche generali di tale quadro saranno le seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
TENSIONE NOMINALE CIRC. PRINC. :
FREQUENZA NOMINALE :
CORRENTE NOMINALE
TENSIONE NOMINALE CIRC. AUX. :
CORRENTE DI BREVE DURATA TEORICA :
CORRENTE DI BREVE DURATA DI
DIMENSIONAMENTO :
CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE :
FORMA COSTRUTTIVA :
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400/230 V
50 HZ
500A
110 V
10.7KA
20KA
PER INTERNO
4° E 2a
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•
•
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GRADO DI PROTEZIONE ESTERNA :
GRADO DI PROTEZIONE INTERNA :
IP 31
IP 20
Tale quadro è stato dimensionato per consentire eventuali ampliamenti futuri
nella dimensione massima del 20%.
Tutti gli interruttori scatolati saranno inseriti entro scomparti separati e segregati
in forma 4 mentre lutti gli avviatori saranno contenuti in carpenterie di tipo
tradizionale con portella unica per più utenze dotata di blocco. Poiché il quadro
sarà ubicato in posizione centrale con accesso posteriore, tutte le morsettiere
saranno accessibili dal retro del quadro.
Tutti i motori saranno protetti da interruttore automatico magnetotermico con
termica regolabile adatti per protezione motori e saranno comandati tramite
contattori con corrente nominale in AC3 superiore del 30% alla portata del
motore da comandare.
Per ogni utenza saranno previsti almeno tre ingressi a PLC (contatto di marcia,
selettore in posizione di automatico, contatto di avaria termico ed eventuali altre
sicurezze) ed una uscita per il comando.
Ulteriori caratteristiche sono desumibili dagli elaborati progettuali indicati nel
punto 3.1.
6.4.) Altri quadri elettrici B.T.
Sarà inoltre installato un quadro di rifasamento automatico in bassa tensione di
tipo da commercio, opportunamente dimensionato
per il contenimento del
fattore di potenza complessivo dell’impianto entro i limiti previsti dalla
Legislazione e dalla Normativa vigente.
Esso sarà costituito da :
-
interruttore generale
-
centralina
elettronica a gradini per l'inserzione e la disinserzione delle
batterie di condensatori
-
batterie di condensatori e relativi contattori che saranno dimensionate in
modo da rifasare il fattore di potenza del carico prelevato ad un valore non
inferiore a 0,92 .
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6.5) Gruppo elettrogeno
E’ prevista, inoltre, l’installazione sull’impianto di un Gruppo Elettrogeno. Esso
sarà di tipo cofanato, insonorizzato, idoneo per installazione all’aperto e sarà
preposto alla alimentazione, in emergenza, (mancanza energia di rete) di tutti i
carichi attivi installati (riserve escluse) ad eccezione delle utenze preposte al
controlavaggio dei filtri
Le caratteristiche generali del Gruppo Elettrogeno che verrà installato
sull’impianto, saranno:
DATI ELETTRICI
•
Tensione Nominale Circ. Princ. :
400/230 V
•
Frequenza Nominale :
50 Hz
•
Potenza apparente in emergenza
220KVA
•
POTENZA ATTIVA EROGATA A COSϕ 0.8
176KW
ALTRE CARATTERISTICHE
•
Motore diesel a 4 tempi.
•
Motorino d'avviamento a 24 Vcc. e batteria accumulatori al piombo;
•
Carica batterie con raddrizzatore statico stabilizzato completo di alternatore
di ricarica;
Si precisa che il gruppo di telecommutazione rete-gruppo sarà installato nel
quadro QGBT
Ulteriori caratteristiche del gruppo elettrogeno in parola sono desumibili dagli
elaborati progettuali indicati nel punto 3.1.
6.6) UPS
All’interno della sala quadri, in prossimità del quadro QGBT, è stata prevista
l’installazione di un UPS per l’alimentazione “senza soluzione di continuità” dei
carichi privilegiati ed in particolare:
- Protezioni quadri QMT
- Protezioni Trasformatori
- Protezioni quadro QBTG e circuiti trascinamento
- PLC
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- Sistema TVCC
DATI ELETTRICI
•
Tensione Nominale (in ingresso/uscita) :
230 V (con neutro)
•
Frequenza Nominale :
50 Hz
•
Potenza apparente
4KVA
•
Autonomia batterie
10’
ALTRE CARATTERISTICHE
•
I componenti saranno contenuti in armadi metallici dotati eventualmente di
estrattori e di prese d'aria corredate di filtri con ingresso dei cavi prevedibile
dal basso.
•
Parti interne in tensione, morsetti principali e ausiliari, barrature, isolati
contro i contatti diretti con calotte di materiale isolante di tipo
autoestinguente.
•
Accesso ai punti di prova e alle regolazioni, con sistema alimentato, reso
possibile con l'apertura delle portelle a mezzo di chiave a brugola.
•
Presenza di dispositivi di protezione dei componenti contro il sovraccarico
ed il corto circuito, con garanzia che un guasto non pregiudichi
contemporaneamente l'erogazione dell'inverter e/o della rete. I dispositivi di
protezione devono essere scelti in relazione alle caratteristiche della rete di
alimentazione, riportate sui documenti di progetto.
•
Dispositivo di sincronizzazione di tensione e frequenza in uscita dall'inverter
su quelle della rete all'ingresso dell'interruttore statico (o su proprio
oscillatore in caso di mancanza rete).
•
Raddrizzatore stabilizzato costituito da ponte trifase stabilizzato a diodi
controllati per l'alimentazione dell'invertitore e per la carica della batteria in
tampone, filtro di uscita, logica di regolazione, comando e controllo dello
stato di carica della batteria, voltmetro c.a. con commutatore a 4 posizioni
per misura della tensione concatenata di rete, voltmetro in cc. per tensione
batteria, amperometro quadrante unico con zero centrale per corrente di
carica e scarica batteria, manipolatori o pulsanti per inserzione /
disinserzione, manipolatori o pulsanti per carica a fondo batteria;
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•
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Invertitore statico costituito da invertitore statico di potenza a transistori,
logica di comando e controllo, dotazione di voltmetro con commutatore per
la misura delle tensioni in uscita, con fusibili di protezione e amperometro
per la misura della corrente erogata;
6.7) Quadri elettro-pneumatici e relativa distribuzione
E’ prevista la fornitura di quadretti elettro-pneumatici per il contenimento delle
elettrovalvole previste a progetto ed in particolare:
•
Quadri locali elettrovalvole azionamento valvole pneumatiche della sezione
pressurizzazione
•
Quadri locali elettrovalvole della sezione filtrazione
Tutti questi quadretti saranno costituiti da:
•
Cassetta in policarbonato, di dimensioni adeguate, con grado di protezione
IP66
•
Eventuale supporto di sostegno in acciaio zincato
•
Sezionatore generale monofase 2x10A
•
Elettrovalvole con bobina a 110V- 50Hz, in quantità adeguata a comandare
le valvole pneumatiche relative
•
Collegamenti pneumatici in tubo di nylon
•
Rele ausiliari
•
Morsetti sezionabili con fusibili per protezione strumenti
•
Cablaggi elettrici interni ed accessori
Tra i quadretti pneumatici e le dorsali di distribuzione dell’aria servizi, nonché
con le valvole pneumatiche relative, si svilupperà la rete pneumatica realizzata
con l’impiego di:
•
Filtri riduttori d’aria per gruppo valvole e quadri locali
•
Riduttori su stacchi da collettori con valvole di radice 1 ½”
•
Gruppi di distribuzione aria strumenti costituiti da 10 stacchi in acciaio al
carbonio zincato attacchi ¼”
•
Tubo “rilsan”
•
Accessori vari d’installazione
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6.8) Distribuzione Elettrica normale, privilegiata (da gruppo elettrogeno) e
continuità (da UPS)
La distribuzione elettrica sarà effettuata per mezzo di conduttori che, seguendo
un percorso attraverso tubazioni in pvc interrate e/o cunicoli ispezionabili e/o
passerelle in acciaio zincato posate a vista, arriveranno sino in prossimità dei
punti di alimentazione delle utenze stesse. Gli stacchi terminali, a queste ultime
saranno effettuati con tubazioni dedicate, in acciaio zincato o in PVC a seconda
delle condizioni d’installazione e pressacavo terminale.
PROTEZIONE DEI
SOVRACORRENTI
CAVI
ELETTRICI
B.T.
DI
POTENZA
DALLE
I conduttori saranno protetti da uno o più dispositivi che interrompono
automaticamente l'alimentazione quando si produce un sovraccarico od un
corto circuito, con la sola eccezione del caso in cui la sorgente di alimentazione
non sia in grado di fornire una corrente superiore alla loro portata (come ad
esempio alcuni trasformatori per suonerie ed alcuni tipi di gruppi elettrogeni).
Si ricorda che s’intende per:
-
“SOVRACORRENTE” ogni corrente che supera il valore nominale (per i
conduttori, il valore nominale è la portata).
-
“SOVRACCARICO” è una sovracorrente che si verifica in un circuito
elettricamente integro.
-
“CORTOCIRCUITO” una sovracorrente che si verifica in seguito a un
guasto d’impedenza trascurabile fra due punti di un circuito fra i quali esiste
tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
a)
Protezione
dei
condutturi
dalle
SOVRACORRENTI
e
dai
SOVRACCARICHI
Le caratteristiche di funzionamento dei dispositivi di protezione dei conduttori
dai sovraccarichi dovranno rispondere alle seguenti condizioni:
IB ≤ In ≤ Iz
If ≤ 1,45 Iz
dove:
IB = corrente di impiego del circuito.
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In = corrente nominale del dispositivo di protezione (se il dispositivo è
regolabile In è la corrente di regolazione)
Iz = portata in regime permanente delle condutture
If
=
corrente che assicura l'intervento del dispositivo entro il tempo
convenzionale in condizioni definite.
Il dispositivo che protegge una conduttura contro i sovraccarichi può essere
posto lungo il percorso di questa conduttura se nel tratto di conduttura tra il
punto in cui si presenta una variazione di sezione, di materiale o modo di
posa, ed il punto in cui è posto il dispositivo di protezione non vi siano né
derivazioni né prese a spina.
Non è necessario prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi
per:
•
i circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il
funzionamento degli impianti interessati (i circuiti di eccitazione
delle macchine rotanti, di alimentazione degli elettromagneti di
sollevamento,
secondari
dei
trasformatori
di
corrente,
che
alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio)
•
le condutture situate a valle di variazioni di sezioni, di diverso
materiale o modi di posa, quando siano protette da dispositivi di
protezione posti a monte.
•
le condutture che alimentano apparecchi utilizzatori od altri circuiti
che non possono dar luogo a correnti di sovraccarico.
•
gli impianti di telecomunicazione, comando, segnalazione e simili.
Tuttavia può essere conveniente prevedere dispositivi di protezione contro i
sovraccarichi per cautelarsi contro i rischi derivanti dalla corrente presunta di
cortocircuito minima (Iccmin.) di fondo linea.
Tale valore di corrente può essere determinato con le formule empiriche
fornite dalla Norma CEI 64-8 e qui di seguito riportate :
b) Protezione dei conduttori dai CORTOCIRCUITI
Ogni dispositivo di protezione dai cortocircuiti:
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•
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avrà un potere di interruzione non inferiore alla corrente di
cortocircuito presunta nel
punto di installazione, a meno che a
monte non sia installato un altro dispositivo avente il necessario
potere di interruzione e che l'energia che entrambi lasciano passare
non sia tale da danneggiare il dispositivo posto a valle.
•
sarà in grado di interrompere la corrente di cortocircuito che si
presenta in un punto qualsiasi del circuito in un tempo non
superiore a quello che porti i conduttori alla temperatura
limite
ammissibile, per i cortocircuiti di durata non superiore a 5s la
condizione da soddisfare è la seguente:
I²t ≤ K²S²
dove:
I²t = è l'integrale di Joule per la durata del cortocircuito, in A²s.
K
= è un coefficiente i cui valori sono fissati dalla Norma CEI 64-8
(434.3.2)
S = è la sezione dei conduttori, in mm².
Tipi di cavi previsti a progetto
Per la realizzazione dei circuiti di distribuzione F.M. sono stati previsti i
seguenti tipi di cavo:
• per le sezioni di impianto in media tensione
RG7H1R 8.7/15KV
cavo unipolare isolato in gomma elastomerica
ad alto modulo G7 e guaina in PVC di qualità
RZ,
colore rosso
• per quelle in bassa tensione:
FG7R 0.6/1KV
cavo uni-multipolare con isolamento e guaina
in gomma elastomerica ad alto modulo G7
con guaina in PVC (per la distribuzione di
potenza) ed aux
FROR0,45/0,75
cavo multipolare schermato con isolamento e
guaina in PVC (per i per il riporto dei segnali
analogici degli strumenti in campo)
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Tutti i conduttori precedentemente citati saranno del tipo non propaganti
l’incendio.
Saranno in ogni caso installati (in funzione del tipo di cavo suddetto e della
relativa condizione di posa) cavi aventi portata adeguata all’uso cui saranno
destinati, determinando le sezioni in funzione delle correnti di impiego (Ib),
delle portate dei cavi (Iz), tenendo conto della temperatura dell’ambiente di
posa, della caduta di tensione globale massima ammissibile e del numero dei
conduttori/cavi attivi posati all’interno dello stesso tubo/canalizzazione.
Le sezioni minime dei cavi e dei conduttori, relativamente alla distribuzione in
bassa tensione, non sarà inferiore a :
• 1,5 mm²
per i circuiti ausiliari
• 1,5 mm²
per le derivazioni ai singoli corpi illuminanti
• 2,5 mm²
per i circuiti FM
Tutti i cavi ed i conduttori in generale saranno di costruzione da parte di case
primarie, dovranno rispondere alle Norme costruttive stabilite dalla UNEL,
saranno marchiati del Marchi Italiano di Qualità (IMQ).
I terminali di partenza e di arrivo di ogni cavo saranno opportunamente
numerati ed identificati in modo univoco, secondo le specifiche delle Norme
CEI 16-1 e 16-4.
TIPI DI POSA
In tutti gli impianti di distribuzione saranno eseguite le seguenti prescrizioni
per la posa dei cavi e dei conduttori.
Per la distribuzione sotto pavimento galleggiante sanno utilizzati cavi con
guaina protettiva esterna.
Per le condutture a vista saranno utilizzati esclusivamente tubi protettivi in
PVC, serie pesante e filettabile IP55 e/o passerelle in acciaio zincato .
La sezione occupata dai cavi di energia nei canali non sarà superiore al 50%
della sezione utile del canale stesso
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Stipamento dei cavi nei tubi e nelle passerelle
Tubo
a Canale
Condotto circolare
sezione
Rapporto tra il diametro D / D ≥ 1,3
-
D / D ≥ 1,4
interno D ed il diametro
«d» del fascio di cavi
Stipamento dei cavi nei tubi e nelle passerelle
Rapporto
tra
la -
A/S≥2 -
superficie retta utile del
condotto
«A»
superficie
e
la
retta
occupata dal fascio di
cavi «S»
CASSETTE E CONNESSIONI
Le cassette di derivazione saranno marcate IMQ e idonee al tipo di
impianto e di ambiente cui saranno destinate.
Il grado di protezione delle cassette e le modalità di imbocco delle tubazioni
saranno tali da garantire il grado di protezione di progetto.
Le modalità di installazione deve consentire il facile allacciamento dei cavi
nelle cassette stesse e garantisce una agevole ispezionabilità e quindi
facile rimozione e fissaggio del coperchio.
Nelle cassette di derivazione i conduttori possono anche transitare senza
essere interrotti, essi saranno attestati su morsettiere di sezione adeguata,
realizzate, di norma con morsetti in materiale termoplastico isolante
autoestinguente con lamella, montati su guida DIN
o tramite morsetti
isolanti che garantiscono un grado di protezione minimo IP2X.
Le cassette di derivazione saranno impiegate negli impianti ogni volta che
dovrà essere eseguita una derivazione uno smistamento di conduttori e
tutte le volte che lo richiedono le dimensioni, la forma e la lunghezza di un
tratto di tubazione, affinché i conduttori contenuti nel tubo risultino
agevolmente sfilabili.
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TUBI IN ACCIAIO ZINCATO PER CAVI ELETTRICI
Saranno conformi alle tabelle UNI 3824 di tipo trafilato (conduit),
abbondantemente zincati per immersione, secondo le tabelle UNI 5745.
Risulteranno privi di cordoni interni, di asperità esterne ed interne, di
sbavature alle estremità.
Agli effetti della installazione detti tubi saranno:
-
solidalmente fissati alle strutture per mezzo di supporti, graffette e
collari
-
tutta la raccorderia dovrà esser adeguata alle tubazioni impiegate e le
tenute dovranno garantire un grado di protezione non inferiore a IP55;
-
accuratamente filettati secondo le tabelle UNI 339, e le estremità
accuratamente sbavate e rifinite, per evitare danneggiamenti dei
conduttori durante la posa delle reti;
-
posati e completati in ogni parte prima dell’infilaggio dei conduttori;
-
dotati di pressacavo terminale in ottone
TUBI IN PVC SERIE PESANTE E FILETTABILE
I tubi in PVC pesante tipo rigido resistente alla fiamma saranno conformi
alla Norma CEI 23-25 e contrassegnati con il Marchio Italiano di Qualità
(IMQ).
Le tubazioni posate a vista, dovranno seguire per quanto possibile percorsi
rettilinei, senza repentini cambi di direzione o peggio accavallamenti.
Saranno sostenuti con appositi supporti ancorati nelle strutture con tasselli
a espansione, distanziati di non più di 70 cm e comunque presenti nei punti
di installazione di derivazioni e dove saranno realizzati cambi di direzione.
Saranno interrotti solo tramite curve, raccordi e cassette in Policarbonato, al
fine di realizzare cambiamenti di direzione, giunzioni, eventuali rompi tratta
e connessioni.
L’imbocco di scatole e involucri sarà realizzato con idonei accessori in
modo da garantire il grado di protezione di progetto.
La lunghezza delle tratte e i diametri delle tubazioni saranno tali da
garantire una agevole sfilabilità dei conduttori. Anche i tubi in PVC
garantiranno un grado di protezione meccanica IP55
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CANALIZZAZIONI PORTACAVI IN ACCIAIO ZINCATO
(Riferimento Normativo CEI 23-31 (1990) «Sistemi di canali metallici e loro
accessori ad uso portacavi»
La sezione complessiva dei cavi contenuti, non deve superare il 60% della
sezione utile del canale stesso.
Se uno stesso canale è utilizzato per cavi di energia e cavi di segnale, sarà
munito di setti separatori, in alternativa si possono utilizzare cavi di segnale
isolati per la tensione nominale dei cavi di energia, oppure posarli in tubo
protettivo.
Entro le canale, i cavi saranno collocati in ordinato allineamento evitando
grovigli ed accavallamenti.
Al loro interno i cavi saranno fissati tra loro e alle passerelle mediante
fascette in PVC, dotate di cartellini d’identificazione del circuito di
appartenenza.
Le canalizzazioni saranno fissate alle strutture a mezzo di staffe di
sostegno e/o supporti.
Le canalizzazioni saranno comunque comprensive di elementi speciali quali
:
• elementi di giunzione;
• curve piane, di discesa e di salita con varie angolazioni;
• derivazioni a T piane, di discesa e di salita;
• derivazioni a croce;
• elementi di riduzione;
• testate di chiusura;
• staffe di sostegno;
• bulloneria varia;
e quant’altro necessita per una perfetta installazione.
6.9) Sgancio generale d’emergenza di cabina e altri comandi d’emergenza
Il comando di emergenza, atto a disattivare, in caso di pericolo, l’intero impianto
elettrico derivato da ogni singola cabina elettrica, sarà realizzato mediante
pulsante di sgancio, installato in custodia stagna con vetro a frangere ubicato
all’esterno di ogni cabina M.T. (.ricezione e trasformazione)
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6.10) Comandi locali
In prossimità di ciascun motore saranno installate stazioni di comando locale
che ne consentiranno l’azionamento locale
Tali comandi agiranno sul circuito ausiliario, predisposto nel rispettivo cassetto
del quadro QGBT in modo da consentirne:
•
l’arresto istantaneo d’emergenza
•
l’impedimento al funzionamento durante le attività di manutenzione.
Ogni comando locale sarà costituito da :
•
selettore “LOC-0-DIST” (la pos. LOC è instabile e con ritorno a molla in
posizione di 0), interbloccabile in posizione 0, a mezzo di apposito
lucchetto, in custodia stagna IP55 .
•
eventuale supporto di sostegno, anche cumulativo per più cassette di
custodia, in acciaio zincato a caldo.
Si precisa che il selettore “LOC-0-DIST” sarà del tipo a doppio pacco per
segnalare al sistema di supervisione che l’utenza relativa è azionata localmente
(abbandono della pos. DIST)
6.11) Impianto prese F.M.
Sull'area dell'impianto e all’interno dell’edificio di trattamento saranno previsti
punti prese equipaggiate ciascuno con:
•
presa CEE
in custodia IP55 trifase, completa di
spina e di singola
protezione a mezzo fusibili, da 16A
•
presa c.s.d. ma monofase da 16A
Tali gruppi prese saranno alimentati da linee dorsali derivate dalla sezione S.A.
quadro QGBT.
6.12) Impianto d’illuminazione interna
In coerenza con quanto previsto dalla legislazione e Normativa vigente gli
impianti d’illuminazione interna sono stati dimensionati sulla base dei seguenti
livelli d’illuminamento medi
Aree di processo:
200 lux
Magazzini:
200 lux
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Sale quadri elettrici:
350 lux
Utilities:
200 lux
Tali livelli d’lluminamento saranno assicurati dagli apparecchi illuminanti previsti
a progetto, ed in particolare;
•
di tipo fluorescente 2x36W con riflettore in acciaio per anaforesi e
diffusore in policarbonato prismatizzato internamente, in esecuzione
IP65, completi di lampade, cablati e rifasati, installati, a mezzo di appositi
supporti a soffitto.
Tali corpi illuminanti saranno completi di tutti gli accessori d’installazione
e saranno in quantità sufficiente a raggiungere i livelli d’illuminamento
previsti dalle Norme.
Tutta la distribuzione ai corpi illuminanti ed ai punti di comando
sopraccitati sarà effettuata con linee dorsali in conduttori FG7OR posati
all’interno delle passerelle previste per la rete di distribuzione F.M. e
derivazioni in cavo N07V-K posato in tubazioni in PVC serie pesante e
filettabile posata a vista .
Tutti i corpi illuminanti saranno alimentati in derivazione dalla sezione
S.A. del quadro QGBT, già citato in precedenza.
•
Alcuni dei corpi illuminanti di tipo fluorescente precedentemente citati
saranno previsti in versione d’emergenza e cioè completi di inverters e
batterie ricaricabili, con autonomia di circa 60min.
Tali corpi illuminanti avranno, quindi, un duplice impiego: illuminazione
normale, in caso di presenza energia di rete e illuminazione d’emergenza
in caso della sua assenza.
Le lampade d’emergenza assicureranno l’illuminamento minimo di 5lux
delle zone prospicienti le vie virtuali d’accesso/uscita da tali ambiti .
Anche in questo caso la distribuzione relativa si svilupperà con l’impiego
di conduttori del tipo sopra descritto posati all’interno di passerelle e/o
tubazioni posate a vista.
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Gli allacciamenti finali ai corpi illuminanti saranno effettuati con l’impiego
di scatole di derivazione e pressatavi terminali
•
In prossimità di ogni accesso e nei punti più critici, dal punto di vista della
sicurezza degli operatori, nell’eventualità di mancanza energia di rete,
saranno installati corpi illuminanti fluorescenti 1x18W, completi di inverter
e batterie ricaricabili, con autonomia di 90min. completi di targhette
adesive di colore verde con la scritta “USCITA”
Anche in questo caso la distribuzione relativa si svilupperà con l’impiego
di conduttori posati all’interno di passerelle e tubazioni in PVC posate a
vista
•
Infine, nei servizi igienici e negli spogliatoi sono previste corpi illuminanti
a parete completi di lampade ad incandescenza da 100W
La distribuzione luce in sala quadri B.T. includerà l’alimentazione di alcuni punti
prese di tipo civile ripasso (2x10/16A)
Anche i frutti relativi ai punti prese di tipo civile sopraccitati saranno alloggiati
all’interno di custodie idonee per installazione a vista IP55
6.13) Impianto d’illuminazione esterna
Sarà costituito complessivamente da pali in acciaio zincato, con altezza di circa
8m. , equipaggiati con armature stradali di tipo stagno IP55 con attacco testapalo, lampade S.A.P. da 70W, reattori-accenditori autorifasati ed ogni altro
accessorio necessario al loro corretto funzionamento.
Alcuni dei corpi illuminanti, di tipo analogo a quello precedentemente descritto,
saranno fissati alle strutture degli edifici, a mezzo di appositi supporti, così
come indicato nella documentazione progettuale allegata.
Tutti i corpi illuminanti, fin qui descritti, saranno alimentati in derivazione dalla
sezione S.A. del quadro QGBT, a cui farà, altresì, capo anche l’interruttore
crepuscolare preposto alla loro accensione automatica
6.14) Impianto di terra
In coerenza con quanto indicato nelle tavole progettuali allegate l'impianto
generale di terra sarà di tipo misto, nel senso che i conduttori relativi faranno
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parte, sia dell’impianto di terra di funzionamento, che dell’impianto di terra di
protezione .
Esso sarà costituito da :
•
dispersore orizzontale di terra di tipo ad anello magliato
•
dispersori verticali
e dovrà risultare, nel suo complesso, rispondente al requisito fondamentale di
garantire gradienti di tensione accettabili sulla base dei dati di progetto e dalle
condizioni fisiche del terreno.
DISPERSORE ORIZZONTALE DI TERRA DI TIPO AD ANELLO MAGLIATO
Sarà realizzato con l'impiego di corda di rame nuda direttamente interrata nel
terreno , di sezione adeguata al valore della corrente di guasto da disperdere ,
secondo quanto previsto, in proposito , dalla Legislazione e Normativa vigente .
A tale dispersore saranno interconnessi :
•
tutti i dispersori verticali
•
tutti i dispersori di fatto costituiti dai ferri d’armatura del manufatto esistente
•
tutti i conduttori costituenti gli impianti di terra di funzionamento, per il
tramite delle sbarre di terra di tutti i quadri previsti a progetto
•
tutti conduttori di protezione di protezione, per il tramite di tutte le piastrine
di terra
•
le calate verticali degli organi di captazione (gabbie di Faraday)
•
le interconnessioni di equipotenzializzazione
Le derivazioni alle singole apparecchiature saranno realizzate con corda di
rame isolata di sezione adeguata e , comunque , non inferiore a 16 mm².
L’impianto di messa a terra del neutro dovrà sopportare gli effetti termici dovuti
al passaggio di eventuali correnti di guasto secondo i criteri definiti dalle norme
CEI.
L’impianto di equipotenzializzazione ha lo scopo di limitare sovratensioni indotte
in zone di impianto per guasti in zone non direttamente interessate dall’impianto
stesso.
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DISPERSORI
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VERTICALI
In coerenza con quanto indicato nelle tavole progettuali allegate saranno
previsti una serie di dispersori verticali posizionati all’interno di pozzetti
ispezionabili e predisposti per interconnessione a mezzo di morsetti di tipo
“crimpit” al dispersore orizzontale sopraccitato .
Il valore dell’impianto di terra, nel suo complesso sarà coerente con quanto
previsto in proposito dalla Legislazione e dalla Normativa vigente .
Al termine dei lavori saranno effettuate prove di verifica sull’idoneità dello
stesso , tali rilievi saranno riassunti in un apposito elaborato ed allegati alla
dichiarazione di Conformità dell’Impianto alla Legislazione e Normativa vigente
La sezione minima dei conduttori di protezione in rame non dovrà essere
inferiore a quanto determinabile con uno dei metodi qui di seguito illustrati.
Metodo n.1 (Art. 543.1.1 Norma CEI 64-8/5):
Sp =
2
I t
K
dove:
Sp
sezione conduttore di protezione
I
valore efficace della corrente di guasto che può percorrere
il conduttore di protezione per un guasto di impedenza
trascurabile (A)
tempo di intervento del dispositivo di protezione (s)
t
K
coefficiente variabile in relazione al tipo di isolante del
cavo e precisamente:
143
166
176
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Valori di K per cavi unipolari
per cavi in Cu isolati in PVC
per cavi in Cu isolati in gomma naturale o butilica
per cavi in Cu isolati in gomma etilenpropilenica o
polietilene reticolato
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115
135
143
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Valori di K per cavi multipolari
per cavi in Cu isolati in PVC
per cavi in Cu isolati in gomma naturale o butilica
per cavi in Cu isolati in gomma etilenpropilenica o
polietilene reticolato
Metodo n.2 (Art. 543.1.2 Norma CEI 64-8/5):
Sp=S
16 mm2
Sp=S/2
S ≤ 16 mm2
16< S ≤ 35
mm2
S > 35 mm2
dove :
S
sezione conduttore di fase
Sp
sezione conduttore di protezione
Inoltre ogni conduttore di protezione in rame che non faccia parte della
conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a
(Art. 543.1.3 Norma CEI 64-8/5):
•
•
2,5 mm². se è prevista una protezione meccanica
4 mm². se non è prevista una protezione meccanica
Per la consistenza di tali impianti si faccia riferimento agli elaborati
progettuali allegati
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Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
SEZIONI MINIME DEI CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI PRINCIPALI
Sezione del maggiore
Sezione del conduttore
dei conduttori di
protezione
Fino a 10 mm²
6 mm²
Fino a 16 mm²
10 mm²
Fino a 25 mm²
16 mm²
Fino a 35 mm² ed oltre
metà di quello di fase
DIMENSIONI MINIME DEI COMPONENTI DEL DISPERSORE
Materiale
Rame
Acciaio
Corda
≥ 35 mm²
≥ 50 mm²
Picchetto tubolare
ø 30 mm spessore 3 ø
40
mm
mm
spessore 2,5
mm
Picchetto a croce
larghezza
50
mm larghezza 50
spessore 5 mm
mm spessore
5 mm
Bulloni
ø ≥ 10 mm
6.15) Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche
Dalla relazione tecnica relativa alla protezione contro i fulmini dell’edificio di
trattamento, allegata alla documentazione di progetto, non risulta necessario
procedere alla realizzazione di un impianto di protezione dalle scariche
atmosferiche poiché l’impianto non è presidiato. In ogni caso si procederà a
disporre la legatura dei ferri d’armatura dei pilastri indicati nella documentazione
progettuale allegata, al fine di realizzarne la continuità elettrica e consentirne
l’utilizzo, come calate verticali di un sistema di captazione, realizzabile, in
futuro, nel caso in cui l’impianto diventasse presidiato.
Tutte le strutture metalliche che possono essere sedi di tensioni elettrostatiche
saranno interconnesse a terra per il tramite del dispersore intenzionale di terra
orizzontale sopraccitato .
6.16) Dotazioni elettro-strumentali di processo
Generalita'
I sistemi di controllo dell'impianto sono stati concepiti secondo i criteri citati, in
linea generale, in precedenza, in ogni caso si precisa che nella sala quadri sarà
installato un quadro “Strumenti e Interfaccia” denominato QSI-PLCda cui si
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Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
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procederà ad alimentare tutta la strumentazione di processo prevista a
progetto.
A sua volta, il quadro QSI-PLC sarà alimentato dalla sbarra “Continuità” (UPS)
della sezione S.A. del quadro QGBT.
Sarà impiegata principalmente strumentazione elettronica a due o quattro fili, a
seconda delle necessità e delle condizioni d’installazione. Per le caratteristiche
di dettaglio degli strumenti si rimanda alla documentazione progettuale relativa
alle specifiche delle apparecchiature elettromeccaniche. .
I segnali deboli in mA verranno convogliati a mezzo di cavi schermati che
saranno posati all’interno di tubazioni dedicate.
Oltre agli strumenti veri e propri, di cui alle specifiche delle apparecchiature
elettromeccaniche,sono, in ogni caso, da intendersi inclusi nella fornitura:
- Collegamenti primari al processo
- Collegamenti secondari elettrici
- Vie cavi in passerelle zincate e tubo conduit
- Posa dei cavi e collegamenti elettrici
- Impianto di messa a terra per dotazioni strumentali
-.Fornitura preparazione e posa in opera di tutta la carpenteria, (supporti, staffe,
paline telai, di protezione, ecc.) necessaria per il fissaggio degli strumenti,
delle EJB, dei quadri, delle vie cavi e di quanto altro necessario per il corretto
funzionamento di tutti gli strumenti in parola.
6.17) Impianto di videosorveglianza
Il sistema di videosorveglianza ha lo scopo di tutelare le aree del presente
insediamento industriale mediante presenza di una serie di telecamere con
controllo a 360 ° e fine corsa per segnalazione d’allarme per intrusione .
I
seguenti
punti,
sintetizzano
gli
interventi
necessari
per
il
corretto
funzionamento del sistema.
•
Installazione di 3 telecamere speed dome ad ampio raggio di
visualizzazione con relativi supporti e custodie di protezione.
•
Realizzazione di una rete ad anello mediante cavo a fibra ottica.
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•
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Possibilità di disporre oltre che di un sistema di visione anche di una
registrazione continua 24 ore con archiviazione delle riprese per almeno
una settimana.
•
Realizzazione di una postazione centrale principale con ampia capacità
di gestione e supervisione all’ interno della sala controllo.
•
Integrazione del sistema di controllo a telecamere con finecorsa
d’allarme applicati alle porte di accesso all’edificio di trattamento e di
accesso ai locali più significativi ai fini del corretto funzionamento
dell’impianto.
•
In prossimità delle due porte principali d’accesso all’edificio di
trattamento saranno previste serrature elettroniche di disattivazione del
sistema di controllo per consentire l’ingresso del personale di
manutenzione.
INFRASTRUTTURA
L’ infrastruttura si basa totalmente su una rete dati di carattere digitale TCP / IP
in grado di offrire ottimi risultati quantitativi e qualitativi grazie alle progredite
tecnologie applicate a simili sistemi .
I segnali digitali proposti dal sistema permetterà di ottimizzare la gestione dei
flussi
dati
verso
il
centro
di
controllo
favorendo
l’efficienza
della
videoregistrazione .
COMPONENTI DEL SISTEMA
Il sistema di videosorveglianza progettato si basa sull’ impiego dei seguenti
componenti di base :
•
Telecamere speed dome Day & Night
visualizzazione
;
possibilità
di
Ethernet ad ampio raggio di
orientamento
e
zoom
su
zone
particolarmente interessate da fenomeni di intrusione ; funzione di autotraking con inseguimento del movimento dell’ eventuale intrusione ;
alimentazione 12 V d.c. con impiego di alimentatore 220 V – 50 Hz / 12
vV d.c. ; possibilità di registrazione delle immagini su scheda di memoria
SD ; zoom ottico 22 x ; risoluzione VGA 640 x 480 ; illuminazione
minima 0,7 lux .
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•
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Una unità centrale NDR [ Network Disk Recorder ] per la registrazione di
filmati in formato digitale mpeg4 fino a 960 immagini al secondo ;
alimentazione 220 V – 50 Hz ; potenza 85 W ; il videoregistratore può
essere gestito completamente in remoto da un Personal Computer
dedicato alla videoregistrazione e dotato di apposita licenza software ;
con possibilità di generare allarmi a mezzo e-mail o sms mediante
connessione ad Internet e modulo combinato GSM .
•
Un Personal Computer connesso direttamente all’ NDR via TCP / IP
avente lo scopo di effettuare configurazioni e programmazioni dell’ unità .
•
Un monitor LCD 19” per le operazioni di configurazione del sistema e
visione delle registrazioni ; tastiera e mouse a corredo .
•
Una rete a fibra ottica con configurazione ad anello interno all’ impianto
avente lo scopo di interconnettere le telecamere e l’unità centrale NDR .
•
Pali per il sostegno delle telecamere in acciaio zincato a caldo completi
di accessori meccanici e staffe di supporto .
•
Unità di alimentazione e trasduzione del segnale analogico / digitale
delle telecamere costituite cadauna da una cassetta in metallo avente
grado di protezione IP-55 ; alimentatori 220 V-50 Hz / 12 V d.c. e
trasduttori cavo rame / fibra ottica ; morsettiere , cablaggi ed accessori di
montaggio elettrico e meccanico .
•
Unità di concentrazione e realizzazione dell’ anello a fibra ottica più
numero 1 unita per il collegamento dell’ NDR .
•
Finecorsa per porte a struttura metallica, completi di cavi in rame di
collegamento
•
Serrature
elettroniche
alfanumerica
e
azionabili
complete
di
con
leds
di
chiavi
speciali,
segnalazioni,
o
tastiera
custodie
di
contenimento IP55 e cavi di collegamento
•
Attivazione e test di collaudo del sistema hardware e software .
UTILIZZO E FUNZIONALITA’ DEL POSTO CENTRALE
Le funzioni principali che si possono ottenere dal posto centrale sono le
seguenti :
•
Visualizzare video dal vivo su monitor o doppio monitor in opzione .
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•
Visualizzare gruppi di telecamere in successione .
•
Salvare video dal vivo e istantanee di determinate immagini .
•
Visualizzare video registrati .
•
Effettuare una ricerca nei filmati registrati in precedenza .
•
Individuare i movimenti rilevati nelle varie sezioni nel caso di filmati .
•
Visualizzare e gestire gli allarmi e gli eventi accaduti nel sito .
•
Registrazione per singola telecamera, in continuo, ad orari prestabilit.
6.18) Impianto di gestione e comunicazione
ARCHITETTURA
Come anticipato in precedenza, nella sala quadri BT, all’interno del quadro
QSI_PLC è prevista l’installazione un PLC, preposto alla gestione del
funzionamento automatico di tutte le utenze elettriche previste a progetto
Esso sarà dotato di CPU e pannello operatore, di tipo “Touch Screen”, montato
sul fronte del quadro QSI-PLC sopraccitato
MODALITÀ’ DI FUNZIONAMENTO
L’impianto sarà in grado di funzionare autonomamente in modo automatico,
indipendentemente da eventuali guasti o disservizi
Per questo il PLC. sarà programmato in modo da assicurare la gestione in
piena autonomia delle rispettive utenze.
Il software di funzionamento sarà localmente memorizzato e dovrà rispettare la
filosofia progettuale generale che prevede per ogni utenza
le seguenti
possibilità di funzionamento :
1. TEST
In tale condizione l’utenza funziona liberamente senza alcun asservimento,
determinato da dispositivi e/o da consensi provenienti da altre utenze, ma
subordinatamente al mancato intervento degli interblocchi di sicurezza e
protezione che devono salvaguardare la macchina in qualsiasi tipo di
funzionamento .
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Tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di
manutenzione e può essere attuata solo manualmente agendo sull’apposito
selettore MAN-0-AUT a quadro e/o selettore TEST-0-DIST in campo
2. MANUALE VINCOLATO
Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza con le stesse
modalità descritte in precedenza.
Essa differisce dalla precedente solo per il fatto che può essere attuata
tramite il PLC.
La scelta di tale opzione di funzionamento potrà essere effettuata
dall’operatore
in
sala
quadri
agendo
sul
pannello
operatore
precedentemente citato
Le istruzioni impartite dall’operatore potranno essere eseguite solo se :
•
l’apposito selettore a quadro MAN-0-AUT sopraccitato è in posizione
AUT
•
il selettore locale è in posizione DIST
•
il PLC è funzionante
Il termine “vincolato” deriva appunto dalla imprescindibilità di tali
presupposti
Anche tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di
manutenzione.
3. AUTOMATICO
Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza sulla base delle
sequenze automatiche (asservimenti) richiesti dal processo
Anche in questo caso le istruzioni impartite automaticamente dal sistema di
supervisione potranno essere eseguite solo se :
•
l’apposito selettore (a quadro o in campo) MAN-0-AUT sopraccitato è
in posizione AUT
•
il selettore locale è in posizione DIST
•
il PLC è funzionante
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Da quanto sopra esposto si evidenzia che ogni utenza (di quelle non escluse)
potrà essere comandata da tre punti :
•
TEST (in prossimità della macchina)
•
Da QUADRO QGBT (subordinato al consenso del comando locale)
•
DA SALA COMANDI : tramite pannello operatore
In aggiunta a tali istruzioni il PLC subordinerà il funzionamento di ogni utenza al
contenimento delle correnti di spunto nell’ambito dei limiti ammissibili dai
trasformatori di potenza installati e dal Gruppo Elettrogeno.
Ciò significa che, in caso di primo avviamento dell’impianto, ad ogni inserzione
del gruppo elettrogeno e ad ogni suo riavviamento, conseguente ad una
mancanza tensione di rete, la ripartenza delle singole utenze verrà fatta a
scalare, con priorità per le utenze con potenza installata superiore, e,
comunque, mai in sovrapposizione: nel senso che non sarà mai possibile
l’avviamento contemporaneo di due utenze.
In coerenza con tale principio la posizione TEST dei selettori locali di ogni
utenza sarà di tipo a ritorno a molla in posizione di 0.
I dati di set-point potranno essere modificati dal pannello operatore e saranno
memorizzati nel PLC. anche in caso di perdurante mancanza di tensione.
Sarà comunque sempre possibile riprendere anche i dati di “Default”.
In fase costruttiva verranno individuati
gli interventi da operare in caso di
disservizio dei PLC in modo da garantire:
•
il massimo grado di affidabilità del servizio
•
la limitazione massima del danno alle persone
•
la limitazione massima del danno all’impianto e alle cose
•
il mantenimento di una situazione accettabile per il processo di
trattamento
La gestione delle singole utenze da pannello operatore sarà effettuata mediante
pagine grafiche
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Il pannello operatore provvederà, inoltre, alla gestione degli allarmi e delle
funzioni storico-statistiche (giornale d’impianto), così come specificato in
dettaglio negli elaborati progettuali allegati.
Gli allarmi potranno anche essere remotati a distanza, poiché Nuove Acque
doterà l’impianto di un sistema di telecontrollo (standard per tutti gli impianti) al
quale si dovrà collegare il PLC tramite una porta seriale.
Per le caratteristiche di dettaglio di tale impianto vedere la specifica tecnica
corrispondente.
7) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La protezione contro i contatti indiretti sarà assicurata mediante la interruzione
automatica della alimentazione; un dispositivo di protezione interromperà
automaticamente l’alimentazione al circuito od al componente elettrico, che lo
stesso dispositivo protegge contro i contatti indiretti, in modo che, in caso di
guasto, nel circuito o nel componente elettrico, tra una parte attiva ed una
massa o un conduttore di protezione, non possa persistere, per una durata
sufficiente a causare un rischio di effetti fisiologici dannosi in una persona in
contatto con parti simultaneamente accessibili, una tensione di contatto
presunta superiore a 50 V valore efficace in c.a. od a 120 V in c.c. non
ondulata.
Essendo il sistema di tipo TN, il dispositivo preposto alla protezione contro i
contatti indiretti interromperà automaticamente l'alimentazione al circuito od al
singolo componente elettrico, in modo che, in caso di guasto nel circuito o nel
componente, tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di protezione,
non potrà persistere, per una durata sufficiente a causare un rischio di effetti
fisiologici dannosi in una persona in contatto con parti simultaneamente
accessibili, una tensione di contatto presunta superiore a 50 V valore efficace in
c.a. od a 120 V in c.c. non ondulata.
Nel sistema TN le caratteristiche dei dispositivi di protezione e le impedenze dei
circuiti sono state dimensionate in modo tale che in caso di guasto di
impedenza trascurabile in qualsiasi parte dell’impianto tra un conduttore di fase
ed un conduttore di protezione o una massa, l’interruzione automatica
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dell’alimentazione
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avvenga
entro
il
tempo
specificato
dalle
Norme,
soddisfacendo la seguente condizione:
Zs x Ia ≤ Uo
dove:
Zs = è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende la
sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore
di protezione tra il punto di guasto e la sorgente.
Ia = è la corrente che provoca l’intervento del dispositivo di
protezione entro il tempo definito nella tabella 41A della norma CEI
64-8 art. 413.1.3.3 in funzione della tensione nominale Uo oppure,
nelle
condizioni
di
cui
all’art.
413.1.3.5,
entro
un
tempo
convenzionale non superiore a 5 s; se si utilizza un interruttore
differenziale Ia è la corrente differenziale nominale Idn;
Uo = è la tensione nominale in c.a., valore efficace tra fase e terra,
in Volt.
8) PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Tutte le parti attive, in tensione, saranno completamente ricoperte con un
isolamento che potrà essere rimosso solo mediante distruzione o impiego di
attrezzi particolari.
Tutti i quadri e le apparecchiature installate hanno un grado di protezione
almeno IPXXB per le superfici verticali e IPXXD per quelle orizzontali a portata
di mano. Oltre a ciò per alcune utenze sarà previsto l'impiego di interruttori
differenziali ad alta sensibilità (30 mA), che riducono il rischio per eventuali
contatti con parti in tensione fornendo una protezione addizionale contro i
contatti diretti.
La protezione parziale contro i contatti diretti (che si applica in luoghi accessibili
solo a persone addestrate e quindi solo nelle officine elettriche) può essere
assicurata mediante ostacoli, oppure mediante distanziamento delle parti attive:
•
mediante OSTACOLI si impedirà l’avvicinamento non intenzionale del corpo
a parti attive oppure il contatto non intenzionale con parti attive durante
lavori sotto tensione nel funzionamento ordinario.
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•
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Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
mediante DISTANZIAMENTO le parti simultaneamente accessibili a
tensione diversa non saranno a portata di mano.
9
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI SENSI DELLA LEGGE 46/90,
DM 37/08 E SUCCESSIVE MODIFICHE
Ad opere completate, dopo le prove, i collaudi e la messa in funzione degli
impianti verrà presentata regolare «Dichiarazione di conformità» in base
all’articolo 9 della Legge 46/90, allegata al progetto, con tutte le eventuali
modifiche effettuate durante l’esecuzione dei lavori.
La «Dichiarazione di conformità» sarà completa di tutti gli allegati obbligatori e
di tutta la documentazione finale (schemi come costruito, manuali di
funzionamento, garanzie etc.) che le normative vigenti richiedono a
giustificazione dei lavori elettrici eseguiti.
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Allegato 1
Relazione tecnica relativa alla protezione contro i
fulmini
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Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
Allegato 2
Calcoli illuminotecnici
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Parametri di progetto
Dimensioni dell' ambiente
X [m] : 12,70
Y [m] : 2,35
Z [m] : 2,80
Reticolo di calcolo
H piano lavoro [m]
: 0,20
Larghezza fascia [m] : 0,00
C. manutenzione
: 0,80
Coeff. Riflessione (%)
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Parametri di calcolo
20
60
40
40
40
40
X : 14
Y : 14
Z: 3
Illuminamenti medi [lux]
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Valori sul piano di lavoro
210
69
136
161
136
161
Lumen per m× : 897,97
Watt per m×
: 9,65
UGR Longitud. : N.C.
UGR Trasvers. : N.C.
Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )
N° Apparecchio
4 951 FL 2X36
DLux 5.2
N° Lampada
8 FL36/4/3B
Flusso
26,80
N° Lampada
Flusso
0
0,00
1
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Dettaglio apparecchi installati
N° Apparecchio
1
2
3
4
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
DLux 5.2
Lampada
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
Flusso Lampada
3350
3350
3350
3350
Flusso X [m]
0
0
0
0
1,59
4,76
7,94
11,11
Y [m]
1,18
1,18
1,18
1,18
Z [m]
2,80
2,80
2,80
2,80
I.NS°
0
0
0
0
I.EO°
0
0
0
0
Rot.°
90
90
90
90
Stato Dimmer
On
On
On
On
2
100%
100%
100%
100%
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Isolux 3D sul piano di lavoro
Illuminamento
Minimo
Massimo
X [m]
0,45
5,90
Y [m]
2,27
1,09
E [lux]
153,32
241,16
(0,5-2,3)
(0,5-0,1) Min
Max
X
300
Sezione orizzontale a1,09 [m]
300
270
270
240
240
210
210
180
180
150
150
120
120
90
90
60
60
30
30
lux
0,45[m]
DLux 5.2
12,25[m]
lux
(12,2-2,3)
Y
(12,2-0,1)
Sezione verticale a5,90 [m]
0,08[m]
2,27[m]
3
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Tabella lux Piano di lavoro
2,27
2,10
1,93
1,76
1,59
1,43
1,26
1,09
0,92
0,76
0,59
0,42
0,25
0,08
153
159
165
170
173
176
177
177
176
173
170
165
159
153
174
182
190
196
202
205
207
207
205
202
196
190
182
174
190
199
207
214
220
224
226
226
224
220
214
207
199
190
201
209
217
223
229
232
234
234
232
229
223
217
209
201
201
211
219
226
232
236
238
238
236
232
226
219
211
201
201
211
219
227
233
237
239
239
237
233
227
219
211
201
206
215
223
230
236
239
241
241
239
236
230
223
215
206
206
215
223
230
236
239
241
241
239
236
230
223
215
206
201
211
219
227
233
237
239
239
237
233
227
219
211
201
201
211
219
226
232
236
238
238
236
232
226
219
211
201
201
209
217
223
229
232
234
234
232
229
223
217
209
201
190
199
207
214
220
224
226
226
224
220
214
207
199
190
174
182
190
196
202
205
207
207
205
202
196
190
182
174
153
159
165
170
173
176
177
177
176
173
170
165
159
153
[m]
0,45
1,36
2,27
3,18
4,08
4,99
5,90
6,80
7,71
8,62
9,52
10,43
11,34
12,25
Valori caratteristici
Emed [lux]
Emax [lux]
Emin [lux]
DLux 5.2
: 210
: 241
: 153
Valori di uniformita
Emin/Emed : 0,73
Emin/Emax : 0,63
Emax/Emed : 1,15
Valori vari
C. utilizzazione
: 0,29
4
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Isolux Piano di lavoro
157 166 175
184
193
202
202
193
184
175 166 157
175
175
229
220
211
166
157
166
157
[m]
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Valori delle sezioni [lux]
157,0
166,0
175,0
DLux 5.2
184,0
193,0
202,0
211,0
220,0
229,0
5
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Layout Piano di lavoro
1
2
3
4
[m]
0
1
DLux 5.2
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
6
Ambiente
: Locale pressurizzazione
Area di calcolo : Area Totale
Scheda tecnica apparecchio + lampada
Codice
Descrizione
Costruttore
N° Lampade
:
:
:
:
951 FL 2X36
951 Hydro - elettronico
Disano
2
Dimensioni apparecchio [mm]
Dati vari apparecchio
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Area abbagliante [m×]
Sup. esposta al vento [cm×]
: 1300,0
: 170,0
: 110,0
: 0,0
: 0,0
Lampada : FL36/4/3B
Costruttore
Codice ILCOS
Flusso [lumen]
Temperatura colore [°C]
Indice resa colore
Potenza [Watt]
Perdite [Watt]
Dimensione massima [mm]
Durata [h]
Attacco
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
FD
3350
4000
0
36,00
0,00
1200
6000
G13
Codici listino
Codice
164417-00
164437-00
164437-09
164437-51
164437-52
166445-52
DLux 5.2
Colore
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
Cablaggio
CEL-F
CEL-F
CELF-E
CELF-D
CEL-D
CEL-D
7
951 Hydro - elettronico
Conf. Cablaggio
Pezzi CEL-F
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
1
DLux 5.2
Versione
EL EL
EL EL EL
EL
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL
EL
EL
EL
EL
EL
Kg
Watt
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
Attacco Colore
base
grigio
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
G13
Prezzo
unitario
Codice
164433-00
164434-00
164435-00
164436-00
164437-00
164438-00
164434-51
164435-51
164436-51
164437-51
164438-51
164433-09
164434-09
164435-09
164436-09
164437-09
164438-09
164434-52
164435-52
164436-52
164437-52
164438-52
166442-52
166443-52
166445-52
166446-52
164433-88
164434-88
164435-88
164436-88
164437-88
164438-88
8
Diagramma polare 951 FL 2X36
115°
115°
105°
105°
95°
95°
15
85°
75°
85°
75°
45
65°
65°
75
55°
55°
105
135
45°
45°
165
cd/klm
35°
25°
15°
5°
195
5°
15°
25°
35°
C=90
η
=61.2%
= 6.5%
η
s
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
η
=67.7%
tot
37
67
C=45
86
90
68
K
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
RSC 7 7 7
7 7
7 7
7 8
8 8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
DLux 5.2
9
Diagramma cartesiano 951 FL 2X36
cd/klm
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
-180
-150
-120
-90
-60
-30
0
30
60
90
120
150
180
C=90
=61.2%
= 6.5%
η
η
i
s
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
K
DDR
RSC
DLux 5.2
η
tot
=67.7%
37
C=45
67
86
90
68
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
.24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
7
7
7
7
7
7
7
7
8
8
8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
10
Diagramma zonale 951 FL 2X36
Zf %
Zf = 67.8
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
30
DLux 5.2
60
90
120
150
γ
11
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
A(1.15)
2000
B(1.5 )
1000
500
<300
2000
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
C(1.85)
D(2.2 )
<300
E(2.55)
<300
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme CIE 29/2)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
12
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
1
2000
1000
750
2
500
<300
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
3
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme DIN 5035)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
13
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Parametri di progetto
Dimensioni dell' ambiente
X [m] : 38,80
Y [m] : 5,50
Z [m] : 3,50
Reticolo di calcolo
H piano lavoro [m]
: 0,20
Larghezza fascia [m] : 0,00
C. manutenzione
: 0,80
Coeff. Riflessione (%)
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Parametri di calcolo
20
60
40
40
40
40
X : 14
Y : 14
Z: 3
Illuminamenti medi [lux]
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Valori sul piano di lavoro
191
63
75
168
75
168
Lumen per m× : 627,93
Watt per m×
: 6,75
UGR Longitud. : 20,12
UGR Trasvers. : 18,52
Totale apparecchi installati 20 con 40 lampade ( Flusso totale [Klm] 134,00 [klm] )
N° Apparecchio
20 951 FL 2X36
DLux 5.2
N° Lampada
40 FL36/4/3B
Flusso
134,00
N° Lampada
Flusso
0
0,00
1
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Dettaglio apparecchi installati
N° Apparecchio
Lampada
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
DLux 5.2
Flusso Lampada
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
Flusso X [m]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1,94
5,82
9,70
13,58
17,46
21,34
25,22
29,10
32,98
36,86
1,94
5,82
9,70
13,58
17,46
21,34
25,22
29,10
32,98
36,86
Y [m]
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
1,38
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
4,13
Z [m]
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
I.NS°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
I.EO°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Rot.°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Stato Dimmer
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
On
2
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Isolux 3D sul piano di lavoro
Illuminamento
Minimo
Massimo
X [m]
Y [m]
37,41
9,70
0,20
2,55
E [lux]
144,83
224,54
(1,4-5,3)
(1,4-0,2)
Max
Min
(37,4-5,3)
X
Y
(37,4-0,2)
250
Sezione orizzontale a2,55 [m]
250
225
225
200
200
175
175
150
150
125
125
100
100
75
75
50
50
25
25
lux
1,39[m]
DLux 5.2
37,41[m]
lux
Sezione verticale a9,70 [m]
0,20[m]
5,30[m]
3
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Tabella lux Piano di lavoro
5,30
4,91
4,52
4,13
3,73
3,34
2,95
2,55
2,16
1,77
1,38
0,98
0,59
0,20
145
154
163
170
177
183
186
186
183
177
170
163
154
145
161
169
178
185
193
200
205
205
200
193
185
178
169
161
169
178
187
195
204
210
215
215
210
204
195
187
178
169
175
186
196
204
214
221
225
225
221
214
204
196
186
175
170
180
189
197
206
212
217
217
212
206
197
189
180
170
168
177
185
193
201
208
212
212
208
201
193
185
177
168
174
185
195
203
212
219
223
223
219
212
203
195
185
174
174
185
195
203
212
219
223
223
219
212
203
195
185
174
168
177
185
193
201
208
212
212
208
201
193
185
177
168
170
180
189
197
206
212
217
217
212
206
197
189
180
170
175
186
196
204
214
221
225
225
221
214
204
196
186
175
169
178
187
195
204
210
215
215
210
204
195
187
178
169
161
169
178
185
193
200
205
205
200
193
185
178
169
161
[m]
1,39
4,16
6,93
9,70
12,47
15,24
18,01
20,79
23,56
26,33
29,10
31,87
34,64
Valori caratteristici
Emed [lux]
Emax [lux]
Emin [lux]
DLux 5.2
: 191
: 225
: 145
Valori di uniformita
Emin/Emed : 0,76
Emin/Emax : 0,64
Emax/Emed : 1,18
145
154
163
170
177
183
186
186
183
177
170
163
154
145
37,41
Valori vari
C. utilizzazione
: 0,38
4
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Isolux Piano di lavoro
148
156
164
172
172
172
172
164
156
148
180
180
172
164
156
148
212
204
196
188
172
172
164
156
148
172
[m]
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38
Valori delle sezioni [lux]
148,0
156,0
164,0
DLux 5.2
172,0
180,0
188,0
196,0
204,0
212,0
5
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Layout Piano di lavoro
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
[m]
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38
DLux 5.2
6
Ambiente
: Locale trattamento
Area di calcolo : Area Totale
Scheda tecnica apparecchio + lampada
Codice
Descrizione
Costruttore
N° Lampade
:
:
:
:
951 FL 2X36
951 Hydro - elettronico
Disano
2
Dimensioni apparecchio [mm]
Dati vari apparecchio
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Area abbagliante [m×]
Sup. esposta al vento [cm×]
: 1300,0
: 170,0
: 110,0
: 0,0
: 0,0
Lampada : FL36/4/3B
Costruttore
Codice ILCOS
Flusso [lumen]
Temperatura colore [°C]
Indice resa colore
Potenza [Watt]
Perdite [Watt]
Dimensione massima [mm]
Durata [h]
Attacco
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
FD
3350
4000
0
36,00
0,00
1200
6000
G13
Codici listino
Codice
164417-00
164437-00
164437-09
164437-51
164437-52
166445-52
DLux 5.2
Colore
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
Cablaggio
CEL-F
CEL-F
CELF-E
CELF-D
CEL-D
CEL-D
7
951 Hydro - elettronico
Conf. Cablaggio
Pezzi CEL-F
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
1
DLux 5.2
Versione
EL EL
EL EL EL
EL
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL
EL
EL
EL
EL
EL
Kg
Watt
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
Attacco Colore
base
grigio
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
G13
Prezzo
unitario
Codice
164433-00
164434-00
164435-00
164436-00
164437-00
164438-00
164434-51
164435-51
164436-51
164437-51
164438-51
164433-09
164434-09
164435-09
164436-09
164437-09
164438-09
164434-52
164435-52
164436-52
164437-52
164438-52
166442-52
166443-52
166445-52
166446-52
164433-88
164434-88
164435-88
164436-88
164437-88
164438-88
8
Diagramma polare 951 FL 2X36
115°
115°
105°
105°
95°
95°
15
85°
75°
85°
75°
45
65°
65°
75
55°
55°
105
135
45°
45°
165
cd/klm
35°
25°
15°
5°
195
5°
15°
25°
35°
C=90
η
=61.2%
= 6.5%
η
s
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
η
=67.7%
tot
37
67
C=45
86
90
68
K
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
RSC 7 7 7
7 7
7 7
7 8
8 8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
DLux 5.2
9
Diagramma cartesiano 951 FL 2X36
cd/klm
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
-180
-150
-120
-90
-60
-30
0
30
60
90
120
150
180
C=90
=61.2%
= 6.5%
η
η
i
s
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
K
DDR
RSC
DLux 5.2
η
tot
=67.7%
37
C=45
67
86
90
68
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
.24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
7
7
7
7
7
7
7
7
8
8
8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
10
Diagramma zonale 951 FL 2X36
Zf %
Zf = 67.8
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
30
DLux 5.2
60
90
120
150
γ
11
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
A(1.15)
2000
B(1.5 )
1000
500
<300
2000
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
C(1.85)
D(2.2 )
<300
E(2.55)
<300
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme CIE 29/2)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
12
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
1
2000
1000
750
2
500
<300
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
3
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme DIN 5035)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
13
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Parametri di progetto
Dimensioni dell' ambiente
X [m] : 3,80
Y [m] : 4,90
Z [m] : 3,50
Reticolo di calcolo
H piano lavoro [m]
: 0,20
Larghezza fascia [m] : 0,00
C. manutenzione
: 0,80
Coeff. Riflessione (%)
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Parametri di calcolo
20
60
40
40
40
40
X : 14
Y : 14
Z: 3
Illuminamenti medi [lux]
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Valori sul piano di lavoro
261
89
221
240
221
240
Lumen per m× : 1439,31
Watt per m×
: 15,47
UGR Longitud. : N.C.
UGR Trasvers. : N.C.
Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )
N° Apparecchio
4 951 FL 2X36
DLux 5.2
N° Lampada
8 FL36/4/3B
Flusso
26,80
N° Lampada
Flusso
0
0,00
1
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Dettaglio apparecchi installati
N° Apparecchio
1
2
3
4
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
DLux 5.2
Lampada
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
Flusso Lampada
3350
3350
3350
3350
Flusso X [m]
0
0
0
0
0,95
2,85
0,95
2,85
Y [m]
1,23
1,23
3,68
3,68
Z [m]
3,50
3,50
3,50
3,50
I.NS°
0
0
0
0
I.EO°
0
0
0
0
Rot.°
0
0
0
0
Stato Dimmer
On
On
On
On
2
100%
100%
100%
100%
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Isolux 3D sul piano di lavoro
Illuminamento
Minimo
Massimo
X [m]
0,14
1,76
Y [m]
0,18
2,28
E [lux]
205,80
306,97
(0,1-4,7)
(3,7-4,7)
Y
Max
Min
(0,1-0,2)
X
350
Sezione orizzontale a2,28 [m]
(3,7-0,2)
350
315
315
280
280
245
245
210
210
175
175
140
140
105
105
70
70
35
35
lux
0,14[m]
DLux 5.2
3,66[m]
lux
Sezione verticale a1,76 [m]
0,18[m]
4,72[m]
3
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Tabella lux Piano di lavoro
4,72
4,38
4,03
3,68
3,33
2,98
2,63
2,28
1,93
1,58
1,23
0,88
0,53
0,18
206
215
225
232
240
246
249
249
246
240
232
225
215
206
216
227
237
245
254
261
264
264
261
254
245
237
227
216
225
237
248
257
267
274
278
278
274
267
257
248
237
225
233
245
257
267
278
285
289
289
285
278
267
257
245
233
238
252
265
275
286
294
298
298
294
286
275
265
252
238
242
257
270
280
292
300
304
304
300
292
280
270
257
242
244
259
272
283
295
303
307
307
303
295
283
272
259
244
244
259
272
283
295
303
307
307
303
295
283
272
259
244
242
257
270
280
292
300
304
304
300
292
280
270
257
242
238
252
265
275
286
294
298
298
294
286
275
265
252
238
233
245
257
267
278
285
289
289
285
278
267
257
245
233
225
237
248
257
267
274
278
278
274
267
257
248
237
225
216
227
237
245
254
261
264
264
261
254
245
237
227
216
206
215
225
232
240
246
249
249
246
240
232
225
215
206
[m]
0,14
0,41
0,68
0,95
1,22
1,49
1,76
2,04
2,31
2,58
2,85
3,12
3,39
3,66
Valori caratteristici
Emed [lux]
Emax [lux]
Emin [lux]
DLux 5.2
: 261
: 307
: 206
Valori di uniformita
Emin/Emed : 0,79
Emin/Emax : 0,67
Emax/Emed : 1,18
Valori vari
C. utilizzazione
: 0,23
4
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Isolux Piano di lavoro
210
221
232
243
243
243
232
298
221
210
243
287
232
232
276
265
221
221
254
210
[m]
210
0
1
2
3
Valori delle sezioni [lux]
210,0
221,0
232,0
DLux 5.2
243,0
254,0
265,0
276,0
287,0
298,0
5
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Layout Piano di lavoro
[m]
DLux 5.2
0
3
4
1
2
1
2
3
6
Ambiente
: Locale dos. Biossido
Area di calcolo : Area Totale
Scheda tecnica apparecchio + lampada
Codice
Descrizione
Costruttore
N° Lampade
:
:
:
:
951 FL 2X36
951 Hydro - elettronico
Disano
2
Dimensioni apparecchio [mm]
Dati vari apparecchio
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Area abbagliante [m×]
Sup. esposta al vento [cm×]
: 1300,0
: 170,0
: 110,0
: 0,0
: 0,0
Lampada : FL36/4/3B
Costruttore
Codice ILCOS
Flusso [lumen]
Temperatura colore [°C]
Indice resa colore
Potenza [Watt]
Perdite [Watt]
Dimensione massima [mm]
Durata [h]
Attacco
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
FD
3350
4000
0
36,00
0,00
1200
6000
G13
Codici listino
Codice
164417-00
164437-00
164437-09
164437-51
164437-52
166445-52
DLux 5.2
Colore
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
Cablaggio
CEL-F
CEL-F
CELF-E
CELF-D
CEL-D
CEL-D
7
951 Hydro - elettronico
Conf. Cablaggio
Pezzi CEL-F
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
1
DLux 5.2
Versione
EL EL
EL EL EL
EL
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL
EL
EL
EL
EL
EL
Kg
Watt
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
Attacco Colore
base
grigio
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
G13
Prezzo
unitario
Codice
164433-00
164434-00
164435-00
164436-00
164437-00
164438-00
164434-51
164435-51
164436-51
164437-51
164438-51
164433-09
164434-09
164435-09
164436-09
164437-09
164438-09
164434-52
164435-52
164436-52
164437-52
164438-52
166442-52
166443-52
166445-52
166446-52
164433-88
164434-88
164435-88
164436-88
164437-88
164438-88
8
Diagramma polare 951 FL 2X36
115°
115°
105°
105°
95°
95°
15
85°
75°
85°
75°
45
65°
65°
75
55°
55°
105
135
45°
45°
165
cd/klm
35°
25°
15°
5°
195
5°
15°
25°
35°
C=90
η
=61.2%
= 6.5%
η
s
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
η
=67.7%
tot
37
67
C=45
86
90
68
K
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
RSC 7 7 7
7 7
7 7
7 8
8 8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
DLux 5.2
9
Diagramma cartesiano 951 FL 2X36
cd/klm
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
-180
-150
-120
-90
-60
-30
0
30
60
90
120
150
180
C=90
=61.2%
= 6.5%
η
η
i
s
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
K
DDR
RSC
DLux 5.2
η
tot
=67.7%
37
C=45
67
86
90
68
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
.24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
7
7
7
7
7
7
7
7
8
8
8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
10
Diagramma zonale 951 FL 2X36
Zf %
Zf = 67.8
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
30
DLux 5.2
60
90
120
150
γ
11
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
A(1.15)
2000
B(1.5 )
1000
500
<300
2000
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
C(1.85)
D(2.2 )
<300
E(2.55)
<300
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme CIE 29/2)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
12
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
1
2000
1000
750
2
500
<300
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
3
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme DIN 5035)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
13
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Parametri di progetto
Dimensioni dell' ambiente
X [m] : 2,85
Y [m] : 4,90
Z [m] : 3,50
Reticolo di calcolo
H piano lavoro [m]
: 0,85
Larghezza fascia [m] : 0,00
C. manutenzione
: 0,80
Coeff. Riflessione (%)
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Parametri di calcolo
20
60
40
40
40
40
X : 14
Y : 14
Z: 3
Illuminamenti medi [lux]
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord :
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Valori sul piano di lavoro
408
119
333
234
333
234
Lumen per m× : 1919,08
Watt per m×
: 20,62
UGR Longitud. : N.C.
UGR Trasvers. : N.C.
Totale apparecchi installati 4 con 8 lampade ( Flusso totale [Klm] 26,80 [klm] )
N° Apparecchio
4 951 FL 2X36
DLux 5.2
N° Lampada
8 FL36/4/3B
Flusso
26,80
N° Lampada
Flusso
0
0,00
1
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Dettaglio apparecchi installati
N° Apparecchio
1
2
3
4
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
DLux 5.2
Lampada
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
Flusso Lampada
3350
3350
3350
3350
Flusso X [m]
0
0
0
0
0,71
2,14
0,71
2,14
Y [m]
1,23
1,23
3,68
3,68
Z [m]
3,50
3,50
3,50
3,50
I.NS°
0
0
0
0
I.EO°
0
0
0
0
Rot.°
90
90
90
90
Stato Dimmer
On
On
On
On
2
100%
100%
100%
100%
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Isolux 3D sul piano di lavoro
Illuminamento
Minimo
Massimo
X [m]
0,10
1,32
Y [m]
0,18
2,28
E [lux]
329,08
460,37
(0,1-4,7)
(2,7-4,7)
Y
Max
Min
(0,1-0,2)
X
550
Sezione orizzontale a2,28 [m]
(2,7-0,2)
550
495
495
440
440
385
385
330
330
275
275
220
220
165
165
110
110
55
55
lux
0,10[m]
DLux 5.2
2,75[m]
lux
Sezione verticale a1,32 [m]
0,18[m]
4,72[m]
3
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Tabella lux Piano di lavoro
4,72
4,38
4,03
3,68
3,33
2,98
2,63
2,28
1,93
1,58
1,23
0,88
0,53
0,18
329
355
377
393
404
410
412
412
410
404
393
377
355
329
336
364
387
405
416
422
424
424
422
416
405
387
364
336
343
372
398
416
428
434
436
436
434
428
416
398
372
343
348
378
405
424
437
443
445
445
443
437
424
405
378
348
353
386
413
433
446
452
454
454
452
446
433
413
386
353
355
388
416
437
450
456
457
457
456
450
437
416
388
355
357
390
418
439
452
458
460
460
458
452
439
418
390
357
357
390
418
439
452
458
460
460
458
452
439
418
390
357
355
388
416
437
450
456
457
457
456
450
437
416
388
355
353
386
413
433
446
452
454
454
452
446
433
413
386
353
348
378
405
424
437
443
445
445
443
437
424
405
378
348
343
372
398
416
428
434
436
436
434
428
416
398
372
343
336
364
387
405
416
422
424
424
422
416
405
387
364
336
329
355
377
393
404
410
412
412
410
404
393
377
355
329
[m]
0,10
0,31
0,51
0,71
0,92
1,12
1,32
1,53
1,73
1,93
2,14
2,34
2,54
2,75
Valori caratteristici
Emed [lux]
Emax [lux]
Emin [lux]
DLux 5.2
: 408
: 460
: 329
Valori di uniformita
Emin/Emed : 0,81
Emin/Emax : 0,72
Emax/Emed : 1,13
Valori vari
C. utilizzazione
: 0,27
4
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Isolux Piano di lavoro
336
350
350
336
336
364
378
392
406
406
448
392
434
420
378
364
350
350
336
336
[m]
0
1
2
Valori delle sezioni [lux]
336,0
350,0
364,0
DLux 5.2
378,0
392,0
406,0
420,0
434,0
448,0
5
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Layout Piano di lavoro
[m]
DLux 5.2
0
3
4
1
2
1
2
6
Ambiente
: Cabina di trasformazione
Area di calcolo : Area Totale
Scheda tecnica apparecchio + lampada
Codice
Descrizione
Costruttore
N° Lampade
:
:
:
:
951 FL 2X36
951 Hydro - elettronico
Disano
2
Dimensioni apparecchio [mm]
Dati vari apparecchio
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Area abbagliante [m×]
Sup. esposta al vento [cm×]
: 1300,0
: 170,0
: 110,0
: 0,0
: 0,0
Lampada : FL36/4/3B
Costruttore
Codice ILCOS
Flusso [lumen]
Temperatura colore [°C]
Indice resa colore
Potenza [Watt]
Perdite [Watt]
Dimensione massima [mm]
Durata [h]
Attacco
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
FD
3350
4000
0
36,00
0,00
1200
6000
G13
Codici listino
Codice
164417-00
164437-00
164437-09
164437-51
164437-52
166445-52
DLux 5.2
Colore
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
Cablaggio
CEL-F
CEL-F
CELF-E
CELF-D
CEL-D
CEL-D
7
951 Hydro - elettronico
Conf. Cablaggio
Pezzi CEL-F
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
1
DLux 5.2
Versione
EL EL
EL EL EL
EL
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL
EL
EL
EL
EL
EL
Kg
Watt
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
Attacco Colore
base
grigio
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
G13
Prezzo
unitario
Codice
164433-00
164434-00
164435-00
164436-00
164437-00
164438-00
164434-51
164435-51
164436-51
164437-51
164438-51
164433-09
164434-09
164435-09
164436-09
164437-09
164438-09
164434-52
164435-52
164436-52
164437-52
164438-52
166442-52
166443-52
166445-52
166446-52
164433-88
164434-88
164435-88
164436-88
164437-88
164438-88
8
Diagramma polare 951 FL 2X36
115°
115°
105°
105°
95°
95°
15
85°
75°
85°
75°
45
65°
65°
75
55°
55°
105
135
45°
45°
165
cd/klm
35°
25°
15°
5°
195
5°
15°
25°
35°
C=90
η
=61.2%
= 6.5%
η
s
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
η
=67.7%
tot
37
67
C=45
86
90
68
K
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
RSC 7 7 7
7 7
7 7
7 8
8 8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
DLux 5.2
9
Diagramma cartesiano 951 FL 2X36
cd/klm
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
-180
-150
-120
-90
-60
-30
0
30
60
90
120
150
180
C=90
=61.2%
= 6.5%
η
η
i
s
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
K
DDR
RSC
DLux 5.2
η
tot
=67.7%
37
C=45
67
86
90
68
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
.24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
7
7
7
7
7
7
7
7
8
8
8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
10
Diagramma zonale 951 FL 2X36
Zf %
Zf = 67.8
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
30
DLux 5.2
60
90
120
150
γ
11
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
A(1.15)
2000
B(1.5 )
1000
500
<300
2000
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
C(1.85)
D(2.2 )
<300
E(2.55)
<300
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme CIE 29/2)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
12
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
1
2000
1000
750
2
500
<300
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
3
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme DIN 5035)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
13
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Parametri di progetto
Dimensioni dell' ambiente
X [m] : 9,65
Y [m] : 4,90
Z [m] : 3,50
Reticolo di calcolo
H piano lavoro [m]
: 0,20
Larghezza fascia [m] : 0,00
C. manutenzione
: 0,80
Coeff. Riflessione (%)
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord
:
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Parametri di calcolo
20
60
40
40
40
40
X : 14
Y : 14
Z: 3
Illuminamenti medi [lux]
Piano di lavoro :
Soffitto
:
Parete Est
:
Parete Nord
:
Parete Ovest :
Parete Sud
:
Valori sul piano di lavoro
318
109
178
293
178
293
Lumen per m× : 1275,25
Watt per m×
: 13,70
UGR Longitud. : 20,20
UGR Trasvers. : 17,87
Totale apparecchi installati 9 con 18 lampade ( Flusso totale [Klm] 60,30 [klm] )
N° Apparecchio
9 951 FL 2X36
DLux 5.2
N° Lampada
18 FL36/4/3B
Flusso
60,30
N° Lampada
Flusso
0
0,00
1
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Dettaglio apparecchi installati
N° Apparecchio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
951 FL 2X36
DLux 5.2
Lampada
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
FL36/4/3B
Flusso Lampada
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
3350
Flusso X [m]
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1,61
4,83
8,04
1,61
4,83
8,04
1,61
4,83
8,04
Y [m]
0,82
0,82
0,82
2,45
2,45
2,45
4,08
4,08
4,08
Z [m]
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
3,50
I.NS°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
I.EO°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Rot.°
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Stato Dimmer
On
On
On
On
On
On
On
On
On
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
2
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Isolux 3D sul piano di lavoro
Illuminamento
Minimo
Massimo
X [m]
0,34
4,48
Y [m]
0,18
2,28
E [lux]
226,46
383,18
(0,3-4,7)
(9,3-4,7)
Max
(0,3-0,2)Min
Y
X
(9,3-0,2)
450
Sezione orizzontale a2,28 [m]
450
405
405
360
360
315
315
270
270
225
225
180
180
135
135
90
90
45
45
lux
0,34[m]
DLux 5.2
9,31[m]
lux
Sezione verticale a4,48 [m]
0,18[m]
4,72[m]
3
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Tabella lux Piano di lavoro
4,72
4,38
4,03
3,68
3,33
2,98
2,63
2,28
1,93
1,58
1,23
0,88
0,53
0,18
226
237
246
254
261
265
268
268
265
261
254
246
237
226
258
272
284
295
304
310
314
314
310
304
295
284
272
258
280
297
310
323
333
340
345
345
340
333
323
310
297
280
292
309
323
336
346
353
358
358
353
346
336
323
309
292
298
315
330
342
353
360
365
365
360
353
342
330
315
298
305
322
338
351
362
369
374
374
369
362
351
338
322
305
311
329
345
359
369
378
383
383
378
369
359
345
329
311
311
329
345
359
369
378
383
383
378
369
359
345
329
311
305
322
338
351
362
369
374
374
369
362
351
338
322
305
298
315
330
342
353
360
365
365
360
353
342
330
315
298
292
309
323
336
346
353
358
358
353
346
336
323
309
292
280
297
310
323
333
340
345
345
340
333
323
310
297
280
258
272
284
295
304
310
314
314
310
304
295
284
272
258
226
237
246
254
261
265
268
268
265
261
254
246
237
226
[m]
0,34
1,03
1,72
2,41
3,10
3,79
4,48
5,17
5,86
6,55
7,24
7,93
8,62
9,31
Valori caratteristici
Emed [lux]
Emax [lux]
Emin [lux]
DLux 5.2
: 318
: 383
: 226
Valori di uniformita
Emin/Emed : 0,71
Emin/Emax : 0,59
Emax/Emed : 1,20
Valori vari
C. utilizzazione
: 0,31
4
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Isolux Piano di lavoro
234
251
268
285
302
302
285
268
251
234
268
268
370
353
251
251
336
234
319
234
[m]
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Valori delle sezioni [lux]
234,0
251,0
268,0
DLux 5.2
285,0
302,0
319,0
336,0
353,0
370,0
5
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Layout Piano di lavoro
7
8
9
4
5
6
1
2
3
[m]
0
DLux 5.2
1
2
3
4
5
6
7
8
9
6
Ambiente
: Sala quadri
Area di calcolo : Area Totale
Scheda tecnica apparecchio + lampada
Codice
Descrizione
Costruttore
N° Lampade
:
:
:
:
951 FL 2X36
951 Hydro - elettronico
Disano
2
Dimensioni apparecchio [mm]
Dati vari apparecchio
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Area abbagliante [m×]
Sup. esposta al vento [cm×]
: 1300,0
: 170,0
: 110,0
: 0,0
: 0,0
Lampada : FL36/4/3B
Costruttore
Codice ILCOS
Flusso [lumen]
Temperatura colore [°C]
Indice resa colore
Potenza [Watt]
Perdite [Watt]
Dimensione massima [mm]
Durata [h]
Attacco
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
FD
3350
4000
0
36,00
0,00
1200
6000
G13
Codici listino
Codice
164417-00
164437-00
164437-09
164437-51
164437-52
166445-52
DLux 5.2
Colore
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
grigio
Cablaggio
CEL-F
CEL-F
CELF-E
CELF-D
CEL-D
CEL-D
7
951 Hydro - elettronico
Conf. Cablaggio
Pezzi CEL-F
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-D
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CELF-E
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-D
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
CEL-F
1
1
DLux 5.2
Versione
EL EL
EL EL EL
EL
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
EL+EM
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
DIMM.
EL
EL
EL
EL
EL
EL
Kg
Watt
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x36
FL 2x58
FL 1x18
FL 1x36
FL 1x58
FL 2x18
FL 2x36
FL 2x58
1.50
2.50
2.90
2.00
3.60
5.30
Attacco Colore
base
grigio
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
grigio
G13
G13
Prezzo
unitario
Codice
164433-00
164434-00
164435-00
164436-00
164437-00
164438-00
164434-51
164435-51
164436-51
164437-51
164438-51
164433-09
164434-09
164435-09
164436-09
164437-09
164438-09
164434-52
164435-52
164436-52
164437-52
164438-52
166442-52
166443-52
166445-52
166446-52
164433-88
164434-88
164435-88
164436-88
164437-88
164438-88
8
Diagramma polare 951 FL 2X36
115°
115°
105°
105°
95°
95°
15
85°
75°
85°
75°
45
65°
65°
75
55°
55°
105
135
45°
45°
165
cd/klm
35°
25°
15°
5°
195
5°
15°
25°
35°
C=90
η
=61.2%
η
= 6.5%
s
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
η
=67.7%
tot
37
67
C=45
86
90
68
K
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
DDR .24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
RSC 7 7 7
7 7
7 7
7 8
8 8
8
DLux 5.2
C=0
C=180
C=225
C=270
9
Diagramma cartesiano 951 FL 2X36
cd/klm
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
-180
-150
-120
-90
-60
-30
0
30
60
90
120
150
180
C=90
η
=61.2%
= 6.5%
s
η
i
BZ=7/3.0-8
UTE=0.61G+0.06T
CIE Flux Code [N1...N5]
K
DDR
RSC
DLux 5.2
η
=67.7%
tot
37
C=45
67
86
90
68
0.6 0.8 1.0 1.3 1.5 2.0 2.5 3.0 4.0 5.0 10. 20.
.24 .31 .38 .45 .50 .58 .64 .68 .74 .78 .87 .92
7
7
7
7
7
7
7
7
8
8
8
8
C=0
C=180
C=225
C=270
10
Diagramma zonale 951 FL 2X36
Zf %
Zf = 67.8
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
30
DLux 5.2
60
90
120
150
γ
11
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
A(1.15)
2000
B(1.5 )
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
C(1.85)
<300
D(2.2 )
<300
E(2.55)
<300
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme CIE 29/2)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
12
Diagramma di Soellner 951 FL 2X36
Luminanza [Cd/m2]
γ [°]:
45
50
55
60
65
70
75
80
85
C 0-180:
5834
5617
5214
5019
5027
5614
6273
6840
7354
C90-270:
4195
3957
3817
3477
3135
2774
2716
2311
1943
Classe
Illuminamento [lx]
1
2000
1000
750
2
500
<300
2000
1000
500
<300
2000
1000
500
3
<300
85
8
6
4
75
3
65
2
55
45
10
2
2
3
4 5 6
8 10
3
2
3
4 5 6
8 10
4
1
2
3
4
Luminanza [Cd/m2] -->
C=90
Lunghezza (mm): 1275
Larghezza (mm) : 150
Altezza (mm)
: 50
Flusso (Lm)
: 6700
(Secondo norme DIN 5035)
DLux 5.2
C=0
C=180
C=270
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Nuove Acque S.p.A
Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
Allegato 3
Sistema di gestione e comunicazione
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Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
Allegato 3
INDICE
1) ARCHITETTURA DEL SISTEMA ......................................................................................................2
2) CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE ..................................................................2
3) CARATTERISTICHE DEL QUADRO QSI-PLC...............................................................................3
4) LOGICA COMANDI..............................................................................................................................4
5) CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEL PANNELLO OPERATORE..........................................5
6) ACQUISIZIONE E GESTIONE DEGLI ALLARMI...........................................................................6
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Impianto di potabilizzazione in Loc. Busenga, Capolona
Progetto Definitivo – Relazione tecnica impianti elettrici
Allegato 3
1) ARCHITETTURA DEL SISTEMA
Nella sala quadri è prevista l’installazione di un PLC per la gestione dell’intero
impianto.
Esso è equipaggiato con CPU, un pannello operatore a colori per la
rappresentazione delle pagine video raffiguranti schematicamente le varie
sezioni dell’impianto ed utilizzabili per l’impostazione dei parametri operativi, per
l’azionamento delle singole utenze e per l’elaborazione di trend utili alla
visualizzazione dell’andamento del processo dell’ impianto.
Il sistema potrà comunicare, tramite scheda seriale con telecontrollo fornito
dalla società Nuove Acque.
Il software di funzionamento del PLC. sarà localmente memorizzato e rispetterà
le necessità operative richieste dal processo.
2) CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE
Il PLC avrà struttura modulare aperta, sarà, cioè, costituito da uno o più rack
entro i quali verranno inseriti i moduli di servizio, unità centrale, comunicazione
e I/O, espandibili per gli ampliamenti futuri o per aggiustamenti in corso di
realizzazione della presente opera.
Le CPU saranno dotate di moduli di memoria permanente EPROM
adeguatamente dimensionate, in rapporto all’applicazione prevista e, pertanto,
in grado di gestire in totale sicurezza le esigenze di processo.
Assolverà poi anche alle seguenti specifiche:
-
Funzionamento garantito per umidità relativa fino al 95%, con range di
temperatura 0-60°C max
-
Separazione galvanica degli I/O
-
Segnalazione dello stato I/O su LED frontali
-
Connettori dei segnali di I/O facilmente rimovibili
-
Capacità di operare in standalone o come nodo integrato di rete
-
Mappatura degli I/O
-
Molteplicità dei linguaggi di programmazione
-
Vasta libreria di funzioni quali:
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o regolatori PID
o blocchi di calcolo logico
o blocchi di calcolo numerico
o temporizzatori
o contatori
o soglie
Esso sarà corredato della documentazione standard e specifica, pienamente
corrispondente con l’hardware ed il software impiegato.
3) CARATTERISTICHE DEL QUADRO QSI-PLC
Il PLC sarà montato in un quadro adatto al montaggio a rack.
Le sue caratteristiche costruttive meccaniche, il grado di protezione e la
verniciatura saranno identiche a quelle del quadro QGBT installato a fianco.
I cavi saranno saldamente ancorati in prossimità delle morsettiere.
L’apparecchiatura sarà montata in modo che sia facilmente accessibile e che
possano essere fatte agevolmente tutte le operazioni di verifica, manutenzione
e programmazione in loco.
Le morsettiere saranno sezionabili e suddivise funzionalmente nei seguenti
gruppi: alimentazioni, comandi, segnali, allarmi e misure.
L’elenco completo dei segnali digitali di input/output (comandi e segnalazioni) e
dei segnali analogici di input/output (misure) è rilevabile dalla documentazione
progettuale allegata.
Le segnalazioni di stato riguarderanno:
•
•
•
•
•
•
•
Stato della rete elettrica
Stato delle protezioni dei quadri elettrici più significativi
Stato dei dispositivi di protezione ed in particolare delle soglie di
allarme
Stato dei motori (Fermo/In marcia)
Stato dei carichi o degli apparati (Disinserito/Inserito)
Selezione dei carichi (Indisponibile/Disponibile)
Stato delle valvole (Aperta/Chiusa)
I comandi riguardano:
•
•
•
Motori (Arresto/Marcia)
Carichi o Apparati (Disinserzione/Inserzione)
Valvole (Apertura/Chiusura)
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Le misure elettriche riguardano: Tensioni – Correnti – Fattore di potenza della
rete nel punto di consegna all’impianto.
Le misure di processo riguardano:
1.
2.
3.
4.
5.
Livelli
Portate
Temperature
Concentrazioni
Analisi
Il quadro sarà munito delle opportune sicurezze in relazione all’apertura delle
porte, e di tutte le segnalazioni e le scritte di identificazione delle
apparecchiature e della cavetteria.
I conduttori saranno tutti flessibili, e con caratteristiche di isolamento e
colorazioni delle guaine rispondenti alla Normativa Vigente.
4) LOGICA COMANDI
La filosofia progettuale generale che prevede, per ogni utenza la seguente
logica di gestione:
MANUALE LOCALE
In tale condizione l’utenza funziona liberamente senza alcun asservimento,
determinato da dispositivi e/o da consensi provenienti da altre utenze, ma
subordinatamente al mancato intervento degli interblocchi di sicurezza e
protezione che devono salvaguardare la macchina in qualsiasi tipo di
funzionamento .
Tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di
manutenzione e può essere attuata solo manualmente agendo sull’apposito
selettore MAN-0-AUT a quadro e/o selettore TEST-0-DIST in campo
MANUALE VINCOLATO (tramite pannello operatore)
Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza con le stesse modalità
descritte in precedenza.
Essa differisce dalla precedente solo per il fatto che può essere attuata tramite
il sistema di gestione (PLC) .
La scelta di tale opzione di funzionamento potrà essere effettuata dall’operatore
in sala controllo agendo sulle icone di comando dell’utenza prescelta
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Anche tale condizione operativa è utile per lo svolgimento delle attività di
manutenzione.
AUTOMATICO
Tale condizione consente il funzionamento dell’utenza sulla base delle
sequenze automatiche (asservimenti) richieste dal processo
Da quanto sopra esposto si evidenzia che ogni utenza (di quelle non escluse)
potrà essere comandata da tre punti :
•
•
•
LOCALE (in prossimità della macchina)
Da QUADRO QGBT
DA PANNELLO OPERATORE
5) CARATTERISTICHE E FUNZIONI DEL PANNELLO OPERATORE
Come già anticipato in precedenza sul fronte del quadro QSI-PLC è prevista
l’installazione di un pannello operatore a colori di tipo “Touch Screen” per la
visualizzazione delle pagine grafiche rappresentanti, in modo sintetico, lo
schema funzionale dell’impianto.
Tali pagine consentiranno la visualizzazione degli stati di tutte le utenze e dei
valori misurati dalla strumentazione prevista.
Tramite il pannello l’operatore potrà:
- accedere alle diverse pagine grafiche previste che visualizzeranno tutte
le informazioni inerenti la parte d’impianto visualizzata ed in particolare:
•
•
•
lo stato istantaneo (marcia/arresto)
il tipo di funzionamento selezionato
il n° delle ore di funzionamento di ogni utenza
nel caso di misure il valore istantaneo con il range di normalità (minimo
e massimo valore accettabile) e le eventuali soglie operative e d’allarme
- introdurre di tutti i parametri funzionali (tempi, set-points, ecc.) per la
gestione automatizzata dell’impianto,
- forzare il programma di gestione al fine di determinare il funzionamento
dell’utenza prescelta in manuale vincolato,
L’accesso al sistema potrà essere protetto da passwords in modo da
consentire al gestore del sistema di controllarne e discriminarne l’utilizzo.
I dati di set-point potranno essere modificati dall’operatore, tramite il
pannello e dovranno restare memorizzati nel PLC. anche in caso di
perdurante mancanza di tensione.
Sarà comunque sempre possibile riprendere anche i dati di “Default”.
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6) ACQUISIZIONE E GESTIONE DEGLI ALLARMI
Alcune segnalazioni o alcune soglie relative a misure assumono il
significato di Allarmi.
Essi riguardano:
•
•
•
•
•
•
•
Allarme anomalia per mancanza tensione alternata d’alimentazione
Allarme anomalia per n° trasformatori in esercizio insufficiente
Allarme anomalia su motore per scatto termico o per qualsiasi altra
causa
Allarme anomalia su carico o apparato per qualsiasi causa
Allarme su grandezza misurata per valore uscente dal range di
normalità
Allarme su soglia digitale per intervento della stessa
Allarme generale per autodiagnostica PLC.
La presenza di eventuali allarmi sarà immediatamente rilevabile su un
campo riservato del monitor del pannello operatore. La ricerca della
pagina video corrispondente sarà automatica per azionamento di un tasto
comune dedicato a questo preciso scopo.
Gli allarmi saranno registrati, all’istante della loro comparsa, della loro
acquisizione e della loro scomparsa, così come gli eventi corrispondenti.
La definizione temporale del tempo di acquisizione sarà inferiore al
decimo di secondo.
Normalmente tutta la cronologia della gestione degli allarmi e degli eventi
conseguenti sarà memorizzata e, se del caso, remotata a distanza.
Il sistema sarà corredato di tutte le necessarie licenze d’uso dei Softwares
installati.
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