PIANO DI LAVORO DIDATTICO MODULARE DI ECONOMIA ED ESTIMO CLASSE: ANNO SCOLASTICO : I LAVORATORI STUDENTI : IVa A Geom. Ser. Sirio 2009 - 2010 ________________________ ________________________ ________________________ REDATTO DALL' INSEGNANTE : Trento, lunedì 14 settembre 2009 Gretter Beniamino Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 2 _____________________________________________________________________________________________________________ Vere novo, gelidus canis cum montibus umor liquitur et zephyro putris se glaeba resolvit, depresso incipiat iam tum mihi taurus aratro ingemere et sulco attritus splendescere vomer. Illa seges demum votis respondet avari agricolae, bis quae solem, bis frigora sensit; illius immensae ruperunt horrea messes. Publio Virgilio Marone - GEORGICHE I, 43, 49. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 3 _____________________________________________________________________________________________________________ PIANO DI LAVORO DIDATTICO MODULARE DI ECONOMIA ED ESTIMO IVa A Geom. Ser. Sirio Anno scolastico 2009 - 2010 PER LA CLASSE PREMESSA Il programma didattico rappresenta il quadro di riferimento degli insegnanti e dei lavoratori studenti per attuare il migliore sistema di insegnamento apprendimento possibile. Dopo aver preso in considerazione i livelli di partenza e dopo aver riassunto le finalità dell' insegnamento si passa alla programmazione vera e propria. Quest' ultima si apre con l' inquadramento degli obiettivi di apprendimento; prosegue con l' individuazione della metodologia didattica; continua con la definizione dei criteri di valutazione; riporta infine la descrizione dei contenuti con l' indicazione dei tempi previsti. 1) DESCRIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA La situazione di partenza coincide con i livelli discreti raggiunti nel precedente anno di corso. La situazione di partenza dovrebbe essere rilevata a mezzo di un test di ingresso volto a valutare le conoscenze e le capacità maturate durante il percorso scolastico fino al terzo anno. I lavoratori studenti, provvisti di conoscenze di base inerenti soprattutto la Matematica e ricchi di esperienze professionali, affronteranno nel quarto anno lo studio dell' Economia ed Estimo, saranno così gettate alcune basi conoscitive per affrontare lo studio di alcuni capitoli dell' Estimo civile e rurale, dell' Estimo catastale e dell' Estimo territoriale ed ambientale. Lo studio della materia Economia, che nel quarto anno è soprattutto Microeconomia e Macroeconomia, dovrebbe permettere allo studente lavoratore da un lato di analizzare la realtà socio-economica nella quale già opera attivamente come cittadino, produttore e consumatore; dall' altro lato garantire un supporto per la acquisizione, nel quinto anno, di conoscenze ed abilità professionali della sfera estimativa, gestionale e contabile. L' Economia del quarto anno dovrebbe infatti fornire i modelli interpretativi della realtà aziendale ed imprenditoriale e preparare allo studio dell' Estimo, soprattutto dell' Estimo civile e rurale, ma anche di quello catastale, territoriale ed ambientale. Lo studio dell' Estimo, che nel quarto anno è soprattutto Matematica finanziaria, dovrebbe consentire all' estimatore -dopo un rigoroso percorso secondo criteri e metodi della teoria e della pratica estimativa- di concludere la stima esprimendo un quantum in termini monetari. 2) FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO Nel sistema insegnamento apprendimento si realizza e si completa l' istruzione dei lavoratori studenti che, insieme alla ricerca, sono risorse fondamentali per creare nuova ricchezza, sviluppo, lavoro. Il futuro dipende dall' istruzione. Si crede che l' insegnante, lungi dal dipingerlo come un eroe e senza dare adito a mistificazioni, possa ancora fare molto in questa direzione, mettendo le sue conoscenze a disposizione dei discenti ed interagendo con loro. Le finalità dell' insegnamento della disciplina Economia ed Estimo sono ancora quelle di promuovere la conoscenza all' interno dell' I.T.G. ed in un contesto interdisciplinare. La disciplina oggetto del presente piano di riferimento programmatico si uniforma innanzi tutto alle finalità della scuola: 1. Contribuire alla formazione della personalità nelle sue componenti individuali e sociali ( dimensioni di cittadino, di produttore e di consumatore); contribuire ad educare a quel potere che significa responsabilità pubblica. 2. Contribuire a realizzare l' uguaglianza di opportunità e/o possibilità, mediante il riconoscimento della diversità e attraverso la promozione dell' eccellenza individuale. Contribuire a costruire una personalità democratica. 3. Contribuire a preparare al mondo del lavoro nelle dimensioni: valoriale, economica, tecnologica e strutturale organizzativa. Questa finalità veniva ritenuta meno nobile rispetto alle prime due e collocata tranquillamente al terzo posto; nella situazione drammatica ed inquietante dei nostri tempi si rivela cruciale. Contribuire a riqualificare gli studenti lavoratori già inseriti professionalmente. In secondo luogo anche la disciplina Economia ed Estimo si inserisce in un sistema di insegnamento apprendimento che è unitario, si ricordano i termini di questa unitarietà. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 4 _____________________________________________________________________________________________________________ LA MULTILATERALITA' ORGANICA DELLA CONOSCENZA E' d' obbligo superare le comode suddivisioni delle materie basate su criteri funzionali (discipline umanistiche, discipline scientifiche, discipline professionali) e dare a ciascuna pari dignità sul piano culturale. La conoscenza si esprime in una molteplicità di forme; deduttiva, empirica, multimediale, estetica, etica, metempirica, di coscienza e di fede. Ogni espressione è considerata significativa, degna d' essere scoperta, valida per la promozione umana. In questo quadro di multilateralità organica si inseriscono gli obiettivi valoriali delle sfere cognitiva, affettiva e psicomotoria. La forma della conoscenza della disciplina Economia (Microeconomia e Macroeconomia) è di tipo prevalentemente deduttivo. La scienza economica è autonoma e costituisce un sistema concettuale derivato per deduzione dallo studio del comportamento dell' Homo oeconomicus. Per la disciplina Economia sono fondamentali le Scienze Matematiche che permettono di costruire dei modelli interpretativi della realtà coerenti ed ordinati. La forma della conoscenza della disciplina Estimo (Matematica finanziaria) è di tipo prevalentemente deduttivo, è infatti Aritmetica ed Algebra applicata ai problemi economici, finanziari ed estimativi. Le scienze economiche e l' Estimo, al servizio delle quali si pone la Matematica finanziaria, sono esse pure di tipo prevalentemente deduttivo in quanto costituiscono dei sistemi concettuali derivati, per deduzione, dallo studio del comportamento dell' Homo oeconomicus. Per l' Estimo sono comunque fondamentali anche le conoscenze empiriche di numerose realtà -immobiliare, rurale, edilizia, territoriale ed ambientale- nell' ambito delle quali l' estimatore esprime il suo giudizio di stima per rispondere a delle esigenze pratiche. LA NECESSITA' DI SAPER GESTIRE LA COMPLESSITA' Gestire la complessità significa privilegiare l'adozione di mediatori didattici simbolici, i quali permettono di ragionare per concetti e teorie. Si cerca di radicare una capacità simbolica (pensare a simboli) per mettere il lavoratore studente nelle condizioni di saper accomodare le novità che saranno acquisite in futuro nel quadro di quanto appreso a scuola e di quanto appreso direttamente nel mondo del lavoro (ratio del Progetto "Sirius"). Questa operazione può apparire in controcorrente con il messaggio culturale dominante che vede la schiacciante vittoria dei mezzi multimediali, i quali utilizzano soprattutto mediatori attivi ed iconici a scapito di quelli analogici e simbolici. Non abbiamo paura del disorientamento o peggio della schiavitù culturale e della disaggregazione intellettuale, anche se ne avvertiamo i pericoli latenti. Non è un retorico tentativo di restaurazione, bensì la ferma volontà di bilanciare correttamente i media cercando di non perdere gli indiscussi vantaggi della capacità di astrazione: il senso critico e l' indipendenza di giudizio. L' ESIGENZA DI UNA MENTALITA' DEMOCRATICA Si tenta di sottolineare, nella quotidianità del comportamento, i valori che distinguono la società democratica: la libertà, la neutralità, l' imparzialità, il dialogo, la convivenza, la solidarietà, la fiducia, la tolleranza, l'interdipendenza ( fra persone, fra gruppi, fra sistemi), la capacità di relazione. Si tenta di realizzare un mutuo scambio continuo fra le proposte didattiche dell' insegnante e le attese legittime di ciascun lavoratore studente. L' INNOVAZIONE Organizzare l'insegnamento in funzione dell' innovazione significa industriarsi per stimolare il senso critico, la creatività, l' immaginazione, il cambiamento, l' iniziativa, la competenza, la cultura del lavoro per uno scopo, la cultura del progetto per un fine. Sempre nell' intento di costruire nel lavoratore studente un quadro valido dentro al quale possa egli inserire autonomamente le novità che matureranno nell' ambito disciplinare nonché le conoscenze acquisite sul campo (ratio del Progetto "Sirius"). LA TRADIZIONE L' insegnamento apprendimento di ciascuna materia, quindi anche della Economia ed Estimo, deve attuarsi giorno dopo giorno nel rispetto della tradizione dell' I.T.G. "A. Pozzo". Per questo ci si riserva di stabilire e mantenere i contatti con gli insegnanti del gruppo didattico che rappresentano la continuità di un modello di insegnamento che caratterizza l' I.T.G. (P.E.I. – Carta dei Servizi – Reg. d’Istituto). ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 5 _____________________________________________________________________________________________________________ 3) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E' necessario ricordare come gli obiettivi didattici minimali specifici della disciplina Economia ed Estimo debbano essere individuati e prefissati nel rispetto degli obiettivi verticali al Piano degli studi adottato dall' Istituto Tecnico per Geometri "A. Pozzo" e rispettando il quadro degli obiettivi trasversali od orizzontali alle diverse discipline delle classi terze geometri dell' I.T.G. Di seguito vengono riportati gli obiettivi di apprendimento ordinati su tre livelli gerarchici. OBIETTIVI VERTICALI Gli obiettivi verticali al Piano degli studi adottato dall' Istituto Tecnico per Geometri "A. Pozzo" sezioni serali si ricavano dai programmi del PROGETTO SIRIO (Fig. 2) per la maturità tecnica per geometri. Si rimanda pertanto alla consultazione di quei documenti nel pieno rispetto dei quali si sviluppa il piano di lavoro della materia Economia ed Estimo. Il settore di competenza dello studente dell' Istituto Tecnico per Geometri è quello del rilievo topografico e della conseguente restituzione; della rappresentazione e lettura cartografica; delle tecniche di fabbricazione dei manufatti; della progettazione integrale di costruzioni edili e stradali (limitatamente alle dimensioni che rientrano nelle attuali competenze del Geometra libero professionista); della pratica amministrativa e contabile del cantiere edile; dell' estimo urbano (o civile), legale, rurale, forestale, industriale, procedurale, catastale, territoriale ed ambientale. Questo ampio settore consente l' acquisizione di conoscenze e capacità, quindi di competenze, anche in materia di gestione dell' ambiente in senso ecologico e di gestione del territorio in senso urbanistico. Appare opportuno un richiamo sull' evoluzione subita dal filone disciplinare agrario, economico ed estimativo. Tradizionalmente l' insegnamento aveva come fulcro i problemi della gestione delle aziende agricole (Fig. 1), per rispondere ad una struttura socio economica caratterizzata dalla prevalenza del rurale sull' urbano, dell' agrario sul territoriale-ambientale. Col passare del tempo, essenzialmente per la necessità di trovare nuovi equilibri fra le attività che usano il suolo e gli spazi (agricoltura, selvicoltura, verde pubblico) e quelle che più propriamente li consumano (edilizia a vari livelli, trasporti, attività minerarie), le tradizionali discipline Tecnologia rurale ed Economia e contabilità ed Estimo si sono arricchite di nuovi i contenuti e gli insegnanti si sono dati altri obiettivi. Si parla ora, più propriamente, di filone od area disciplinare del territorio. Infatti, con l' entrata in crisi dei collaudati modelli, improntati alla razionalità scientifica, di certo non superati ma fortemente ridimensionati a tutti i livelli, si è reso d' obbligo un approccio integrato alla soluzione dei problemi connessi con le attività umane, soprattutto di quelle che incidono fortemente sugli equilibri degli ecosistemi (insediamenti abitativi e produttivi, trasporti, discariche, depuratori). In quest' ottica, quella del PERITO TERRITORIALE, che integra le moderne tecnologie -del rilievo (fotogrammetria), della progettazione (disegno assistito dall' elaboratore elettronico) e delle costruzioni- con la capacità di leggere il territorio e gli ecosistemi, diventerebbe una professione di base moderna, suscettibile di essere sfruttata capillarmente. In questo contesto ed in prospettiva la ricerca disciplinare nell' area del territorio deve, da un lato approfondire i blocchi tematici classici quali la matematica finanziaria, la microeconomia, la macroeconomia, la contabilità, i capitoli dell' estimo e dall' altro lato orientarsi ai problemi della ruralistica, della pianificazione territoriale, dell' ecologia, della salvaguardia delle risorse irriproducibili, della valutazione degli impatti, dei giudizi di compatibilità e fattibilità, della gestione del territorio in senso urbanistico e dell' ambiente -meglio dire degli ecosistemi- in senso ecologico, dello SVILUPPO SOSTENIBILE. Le sperimentazioni didattiche introdotte più o meno recentemente -progetto "Brocca", progetto "Cinque" e progetto "Sirius"- tengono conto di questi cambiamenti, di questi arricchimenti e del conseguente diverso profilo professionale da formare. Il progetto "Sirius" (Fig. 2); che per quanto concerne i contenuti disciplinari, non si discosterebbe molto dall' impostazione del progetto "Cinque"; rappresenta una novità assoluta per le finalità e per la metodologia e si caratterizza per uno spirito nuovo, volto al recupero ed alla valorizzazione delle conoscenze già acquisite allo scopo di facilitare il cosiddetto rientro nel sistema formativo. Di seguito si mettono a confronto il quadro orario tradizionale (Fig. 1), in vigore attualmente nelle sezioni serali dell' I.T.G. ed il quadro orario del Progetto "Sirius" (Fig. 2). ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 6 _____________________________________________________________________________________________________________ (Figura 1) Quadro orario dell' I.T.G. tradizionale per il filone disciplinare agrario". I. T. G. TRADIZIONALE D.P.R. 30.09.61 N° 1222; D.P.R. 01.05.72 N° 825 E CIRC. RI - M.P.I. CLASSI ED ORE SETTIMANALI MATERIE D' INSEGNAMENTO PROVE CLASSE 058/A (LXXXIV) TERZA QUARTA QUINTA Tecnologia rurale 4 / / orale Economia e Contabilità 3 2 / orale Estimo / 2 5 scritto ed orale Fonte: Programmi scolastici Pirola N° 923, L. di G. Pirola Milano, 1973 (Figura 2) Quadro orario proposto dal progetto "Sirius". PROGETTO "SIRIUS" TRIENNIO RIENTRI FORMATIVI - INDIRIZZO GEOMETRI MATERIE D' INSEGNAMENTO CLASSE 058/A (LXXXIV) CLASSI ED ORE SETTIMANALI PROVE TERZA QUARTA QUINTA Ecologia e geopedologia 3 / / orale Economia ed Estimo / 4 / sc./gr. ed orale Geopedologia, Economia, Estimo / / 4 sc./gr. ed orale Fonte: Progetto "Sirius" Materiali a circolazione interna (1996), I.T.G. "A. Pozzo" Trento Il superamento dell’esame di stato conclusivo all’I.T.G. consente l' accesso al praticantato professionale -nelle attività professionali inerenti il patrimonio immobiliare come prevedono i regolamenti professionali- ed agli esami di Stato per l' esercizio della libera professione di Geometra (D.M. 15.03.1986, G.U. 22.05.1986 n. 117 e D.M. 14.07.1987, G.U. 21.07.1987, n. 168). Il diploma di geometra è equipollente agli altri diplomi ai fini della prosecuzione degli studi in ambito universitario. Nell' intento di precisare gli obiettivi non si può non tenere conto della lunga tradizione vantata dall' I.T.G. "A. Pozzo". Il raggiungimento del diploma presso l' I.T.G. "A. Pozzo" rappresenta dunque l' Obiettivo Verticale riconosciuto giuridicamente ed al quale sono sotto ordinati gli altri obiettivi. Nel rispetto di quell' obiettivo verticale lo studio della Economia del quarto anno permette allo studente lavoratore: di capire i comportamenti dei soggetti microeconomici; di prendere coscienza della complessità delle tematiche macroeconomiche; di conoscere le tappe del pensiero economico; di acquisire familiarità con i problemi monetari, commerciali, finanziari e fiscali; di avere padronanza con le categorie e gli schemi interpretativi della azienda-impresa; di acquisire infine sufficiente dimestichezza con i problemi contabili. Altri nuclei concettuali portanti della materia sono da ricercarsi nel bilancio aziendale e nei giudizi di convenienza all' effettuazione di investimenti. Nel rispetto di quell' obiettivo verticale lo studio dell' Estimo del quarto anno permette allo studente di apprendere l' uso della matematica finanziaria uno strumento al servizio di tutti i capitoli estimativi che saranno oggetto d' indagine nel quinto anno. In sostanza gli studenti, al termine del quarto anno, dovrebbero avere in mano gli strumenti matematici e di indagine al fine di essere pronti ad applicare, nel quinto anno, tali fondamenti nei vari ambiti estimativi: urbano (o civile), legale, rurale, forestale, industriale, procedurale, catastale, territoriale ed ambientale. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 7 _____________________________________________________________________________________________________________ OBIETTIVI TRASVERSALI OD ORIZZONTALI Gli obiettivi trasversali alle diverse discipline della classe quarta sezione serale geometri dell' I.T.G sono stati estrapolati in seguito ai contatti avuti con i colleghi anziani e vengono di seguito elencati, evidenziando in grassetto gli obiettivi per il raggiungimento dei quali, a nostro giudizio, la materia Economia ed Estimo si presta particolarmente (Riunioni del gruppo didattico del serale). SAPER ESSERE: OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI 1- Saper essere autonomi nei propri giudizi. (avere senso critico, discernimento). Saper essere flessibili (aperti sul piano intellettuale e professionale). 2- CONOSCENZE: OBIETTIVI DI TIPO COGNITIVO (SAPERE) 3- Sapere i nuclei concettuali portanti dell' Economia e dell' Estimo (limitatamente alla micro-macroeconomia ed alla matematica finanziaria). COMPETENZE: OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO COGNITIVO (SAPER UTILIZZARE) 4- Sapere attivare percorsi di auto apprendimento (Acquisire un metodo di studio; imparare da soli). Sapere scegliere e programmare itinerari individuali di studio e lavoro. Sapere comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici ( micro-macroeconomia e mat. finanziaria) Sapere operare per obiettivi e progetti (itinerari individuali, lavori di ricerca e progetto, area di progetto). 567- CAPACITA': OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO COGNITIVO (SAPER FARE; AVERE ABILITA') 8910 11 12 - Sapere utilizzare i depositi di informazione (analisi, sintesi e collegamento). Sapere elaborare testi e/o documenti e/o progetti e rappresentarli in modo efficace rispetto a differenti finalità (itinerari individuali). Sapere documentare adeguatamente il proprio lavoro con l' uso dei pacchetti software più diffusi (itinerari individuali, area di progetto). Sapere eseguire capitalizzazioni e distribuzioni finanziarie. (mutui, piani di ammortamento, valori capitali di immobili ed aziende). Saper formulare giudizi di convenienza economica (miglioramenti fondiari, progetti di microfiliere) ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 8 _____________________________________________________________________________________________________________ OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Con la definizione degli obiettivi didattici specifici della materia Economia ed Estimo si entra nella programmazione didattica vera e propria. Personalmente non vorremmo arrogarci il diritto -nonché l' onere e le responsabilità connesse- di fissare obiettivi di sorta. E' infatti arduo delineare il punto di arrivo ideale del processo formativo proprio in nome della libertà e della indipendenza di giudizio delle quali si parlava a proposito delle finalità dell' insegnamento. Vedremmo di buon occhio una scuola dove gli obiettivi derivassero strada facendo dall' influenza reciproca e dall' interazione fra gli insegnanti ed i lavoratori studenti, lasciando a questi ultimi la facoltà di esprimere le loro sensibilità ed idealità. Pertanto l' insieme degli obiettivi didattici specifici deriva per il momento da una scelta dell' insegnante e rappresenta una proposta suscettibile di cambiamenti ed anche di stravolgimenti. Questi obiettivi didattici specifici vengono ridefiniti ogni anno, alcuni vengono meglio precisati; altri, rivelatisi troppo ambiziosi, vengono abbandonati a favore di quelli realizzabili: per la eventuale ridefinizione e/o per il ridimensionamento degli obiettivi si fa riferimento all' esperienza degli insegnanti anziani del corso serale. Dal momento che la materia Economia (Macoeconomia e Microeconomia) è da ritenersi prevalentemente propedeutica ed a contenuto prevalentemente conoscitivo-formativo, gli obiettivi sintetici sono: 1. 2. 3. 4. 5. Abituare i lavoratori studenti all' uso appropriato del lessico tecnico-economico. Facilitare l' analisi dei principali problemi microecomici (comportamento del consumatore e del produttore) e microeconomici (comportamento delle famiglie, delle imprese e dello Stato). Stimolare i lavoratori studenti ad un reale interessamento ai fatti economici attuali in ambito locale, provinciale, nazionale ed internazionale. Per la parte relativa alla contabilità i lavoratori studenti dovranno acquisire sufficienti conoscenze dei principali Titoli di Credito, Conti Correnti, Inventari, Sistema Patrimoniale; Sistema del Reddito. Saper determinare le varie poste di bilancio (bilancio di esercizio economico e bilancio di esercizio estimativo) ed analizzare i risultati della loro elaborazione sia ai fini economici (formulazione di giudizi di convenienza all' effettuazione di miglioramenti fondiari; progetti di microfiliere) che estimativi (valori capitali di immobili ed aziende). La materia Estimo (Matematica finanziaria) è da ritenersi a prevalente valenza professionale e fornisce gli strumenti ed i metodi per la concreta applicazione, anche se, come ogni disciplina contribuisce alla maturazione culturale dell' uomo. Gli obiettivi sintetici della materia Estimo (Matematica finanziaria) sono: 1. 2. 3. Abituare i lavoratori studenti all' uso corretto della simbologia e delle formule specifiche della matematica finanziaria quale strumento di base per i fini estimativi (mutui; piani di ammortamento; valori capitali di immobili ed aziende). Introdurre gli studenti all' utilizzo della simbologia matematica (italiana ed internazionale), delle tavole finanziarie e dei calcolatori elettronici. Consentire ai lavoratori studenti l' acquisizione della metodologia di base e gli strumenti di indagine di mercato. Abituare i lavoratori studenti alla consultazione appropriata e sistematica delle fonti di informazioni tecniche: manuali e prontuari. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 9 _____________________________________________________________________________________________________________ 4) METODOLOGIA DIDATTICA L' azione dell' insegnante si uniforma allo schema cosiddetto matetico (µαθητησ è colui che apprende) suggerito da G. Ferrazzi che a nostro giudizio permette di realizzare un modello di tipo collaborativo-tutoriale (ratio del Progetto "Sirius") (Fig. 3). Lo stile di insegnamento viene approntato nella convinzione che il lavoratore studente deve apprendere ad apprendere, deve tessere una sorta di rete che gli permetterà da un lato di valorizzare e sistematizzare quanto già acquisito sul campo (ratio del Progetto "Sirius") e dall' altro lato di trattenere sempre maggiori conoscenze anche in futuro. Il comportamento dell' insegnante è volto a stimolare nel lavoratore studente una mentalità di studio auto gestito, così da rispettare le finalità e così da riuscire nell' intento di perseguire gli obiettivi. Se si vuole questo liberismo didattico è indispensabile che il lavoratore studente possa scegliere se stare attento o meno alle lezioni frontali e se partecipare attivamente o meno alle lezioni ed alle esercitazioni (altri impegni e priorità). Le ore di lezione previste dall' orario settimanale sono 4. Le settimane utili per il primo quadrimestre sono 15, ne consegue che le ore a disposizione per l' insegnamento della materia Economia ed Estimo sono 60 nel primo quadrimestre (4 ore/settimana X 15 settimane/quadrimestre = 60 ore/quadrimestre). Lo stesso computo vale per il secondo quadrimestre. Le ore di lezione annue sono in totale 120. Convinti dell' utilità dell' esperienza diretta, potendo disporre, seppure saltuariamente, di un laboratorio e di una sala audiovisivi, si provvede ad organizzare il lavoro didattico prevedendo una parte teorica e alcune esercitazioni. Le due parti sono complementari per quanto è attinente alle finalità dell'insegnamento e agli obiettivi di apprendimento; si differenziano circa la forma del lavoro didattico e circa gli stili di apprendimento. Nella parte teorica l'avvicinamento alla conoscenza è deduttivo/espositivo; l'approccio ai problemi è analitico e i mediatori didattici (analogici e simbolici) consentono lo studio di modelli della realtà; lo stile di apprendimento, dal punto di vista del lavoratore studente, va dal generale al particolare. La partecipazione degli studenti lavoratori alle lezioni frontali viene incoraggiata, con occhio alle finalità dell' insegnamento, facendo in modo che gli argomenti trattati risultino: - significativi per la disciplina (obiettivi e contenuti) - significativi per i valori da trasmettere (finalità) - significativi per lo studente lavoratore (stimolanti l'interesse – che tengano svegli – onirico-stimolanti) Durante le lezioni frontali l' insegnante si sforza di concentrare le energie sui nuclei concettuali portanti della materia tenendo conto del fatto che si tratta di un corso serale al quale accedono studenti lavoratori. I lavoratori studenti sono invitati a prendere appunti stilandoli su un quaderno di formato grande e possibilmente ad anelli onde poter agevolmente integrare i fogli di eventuali appunti forniti dagli insegnanti. Gli appunti forniti dall' insegnante saranno datati e numerati progressivamente dall' inizio dell' anno così da poter essere archiviati agevolmente ed integrati con gli appunti personali Durante le esercitazioni i contenuti disciplinari sono affrontati seguendo un percorso induttivo/esperienziale; l'approccio ai contenuti disciplinari è sintetico, per problemi, per progetti, i mediatori didattici (attivi e iconici) consentono di studiare la realtà con l'esperienza diretta e con le immagini; lo stile di apprendimento, dal punto di vista del lavoratore studente, va dal particolare al generale, dal singolo problema alla sistemizzazione delle conoscenze. Ed è proprio in questo ambito che si vorrebbero sfruttare media didattici moderni quali le fotografie ed i filmati ed accedere alle banche dati esterne all' I.T.G. Fra i MEDIA utilizzati nel lavoro didattico sono comprese le eventuali visite d' istruzione "assistite", gli eventuali incontri con esperti, i siti della rete. Per l' impostazione di qualunque azione didattica si fa ricorso alle indicazioni metodologiche ed all' esperienza didattica degli insegnanti anziani del corso serale. Il libro di testo adottato è il principale strumento di lavoro e verrà utilizzato costantemente. Taluni argomenti potranno essere anticipati rispetto ad altri e ciò sarà fatto ogniqualvolta sarà ritenuto opportuno per assicurare continuità ed omogeneità alla trattazione di argomenti affini e correlati nei contenuti. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 10 _____________________________________________________________________________________________________________ Libro di testo adottato per la materia Economia ed Estimo TESTO ADOTTATO: S. Amicabile "CORSO DI ECONOMIA ED ESTIMO" Editore Hoepli - edizione 2002 Euro 23,50 ISBN-88-203-2671-X "CORSO DI ECONOMIA ED ESTIMO - PRONTUARIO" S. Amicabile Editore Hoepli - edizione 2002 Prezzo compreso volume precedente, non vendibile separatamente ISBN 88-203-2671-X Principali testi messi a disposizione degli studenti interessati 1 3 4 5 6 ESTIMO "ESERCIZIARIO DI ESTIMO" ediz. 1994 -S. Amicabile (Editore Hoepli) "ESTIMO GENERALE - SPECIALE - CATASTALE" ediz. 1996 -P. Rebasti- (Marietti Scuola; Petrini Editore) "ESTIMO AGRARIO - URBANO - CONVENZIONALE - CATASTALE" ediz. 1994 -V. D' Angelo- (Hoepli) "TRATTATO DI ESTIMO" ediz. 1987 -I. Michieli- (Edagricole) "PRONTUARIO DI ESTIMO" ediz. 1994 -S. Amicabile (Editore Hoepli) ECONOMIA 7 "ECONOMIA GLI STRUMENTI-MICROECONOMIA-MACROECONOMIA-ECONOMIA INTERNAZIONALE" ediz. 1990 Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch (Hoepli) 8 "ECONOMIA" ediz. 1987 -P. A. Samuelson, W. D. Nordhaus- (Zanichelli Editore) 9 "ECONOMIA AGRARIA E DEL TERRITORIO" ediz. 1995 -Olinto Fabbris- (Edizioni Calderini) 10 "ECONOMIA POLITICA E CONTABILITA'"ediz. 1995 -Olinto Fabbris- (Edizioni Calderini) 11 "ECONOMIA DELLA AZIENDA AGRARIA"ediz. 1979 -M. De Benedictis, V. Cosentino- (Il Mulino) 12 "FONDAMENTI DI ECONOMIA POLITICA, AGR. E DEL TERRITORIO" 1996 -O. Ferro, M. Loviscek - (Liviana) 11 "ECONOMIA AGRARIA" 1984 -G. Favaretti- (Centrostampa Palazzomaldura) Padova 12 "RAGIONERIA GENERALE"ediz. 1983 -Astolfi & Negri- (Tramontana) 13 "MANUALE CREMONESE DEL GEOMETRA" ediz. 1992 -AA. vari- (Edizioni Cremonese) 14 "LA GRANDE TRASFORMAZIONE" - Karl Polanyi - 1974 - Ed. Einaudi 15 "REDDITO INTERESSE INFLAZIONE" Franco Modigliani - 1987 - Ed. Einaudi 16 "IL TERRITORIO CONTESO" - Flavio Boscacci" Ed. Il mulino (1996) - Ausili per la programmazione delle lezioni di Economia ed Estimo 1) 2) 3) - I.T.G. A. Pozzo – Trento - I.T.G. A. Pozzo – Trento Istituti Tecnici per Geometri - Orari e programmi di insegnamento - D.P.R 30.09.1961 n° 1222; D.P.R. 01.05.1972 n. 825; Circolare M.P.I. n. 96 del 30.03.1973 e successive. Programi scolastici Pirola N° 923 anno 1973 Casa Editrice L. di G. Pirola 4) Regolamento degli esami di Stato per l' abilitazione all' esercizio della libera professione di Geometra D.M. 15.03.1986, G.U. 22.05.1986 n. 117 e D.M. 14.07.1987, G.U. 21.07.1987, n. 168 5) Progetto "Cinque" M. P. I. - D. G. I. T. - Indirizzo costruzioni, territorio ed ambiente negli I.T.G. 6) Progetto "Sirius" M. P. I. - D. G. I. T. - Sperimentazione coordinata corsi serali - Indirizzo geometri 7) "PROGETTARE L' INSEGNAMENTO" di G. Bertelli 8) Una esperienza nell' insegnamento delle materie del filone agrario, economico ed estimativo. Relazione sulle esperienze di formazione e didattiche - 1996, B. Gretter 9) Dispense ed appunti dell' Incontro di Studio: PROGETTO SIRIO - ASPETTI OPERATIVI - Istituto Agrario S. Michele a/A. - 12 giugno 1998 CARTA DEI SERVIZI REGOLAMENTO D’ISTITUTO ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 11 _____________________________________________________________________________________________________________ Rete internet Si propone la costruzione di un percorso personale che permetta di accedere alle informazioni. A titolo di esempio si riportano alcuni siti della rete. Estimo, Catasto, Tavolare http://web.tiscalinet.it/Didattica/esami/index2.htm http://web.tiscalinet.it/Didattica/esami/sest00o.htm http://web.tiscalinet.it/Didattica/esami/mest96o.htm http://web.tiscalinet.it/Didattica/esami/a99.htm http://intercity.shiny.it/~suniapd/catast.htm http://www.tolomeo.it/~itg-pertini/siti/si_agri.htm http://www.studiotomasin.it/testiunici/tuir22-40.htm http://utenti.tripod.it/TheAdidas/estimo.html http://www.datavision.it/ http://www.jus.unitn.it/faculty/guida/corsi/dir_civ_ca.ht ml Economia, Mat. Finanziaria, Contabilità http://www.bve.com/ http://www.unibocconi.it/bocconi/didattica/corsi/des/des1.htm http://www.economia.unige.it/istituti/matematica/scient.h tml http://www.gelso.unitn.it/~faculty/ Geopedologia ed Ecologia http://web.tiscalinet.it/adanto/homepage.htm http://www.cealp.it/ http://www.wwf.it/chisiamo/dele/trentino.html http://www.agrobiotronic.idrabel.it/ http://www.agrigest.it/ Scuole ed università http://www.igpozzo.it http://www.itcgfontana.it http://www.boku.ac.at/indexe.html http://info.uibk.ac.at/c/c7/basics/c741-en.html http://www.unibz.it/ http://www.unitn.it/ Enti camerali ed istituti (prezzi, mercati) http://www.camcom.it/ http://www.hk-cciaa.bz.it/camerali/agricoltura14.htm http://www.inea.it/pdf/mercat97.pdf Bollettini delle leggi http://www.aziendalex.kataweb.it/ http://www.dnn.it/sommario.asp http://www.lex24.ilsole24ore.it/ Banche http://www.adusbef.it/index.html http://www.sanpaolo.it/news/gruppo.html http://www.infoborsa.com/ Edilizia (Concessione ed autorizzazione edilizia) http://www.comune.trento.it http://www.itea.tn.it/ http://www.platone.com/ http://www.edilizia.it/ Professione del geometra http://space.tin.it/economia/luimora/index.htm http://www.pegacity.it/informa/case/4338/index.htm Agricoltura in Trentino e Sudtirolo http://www.provinz.bz.it/laimburg/index.html http://www.beratungsring.org http://www.agrios.it http://www.ismaa.it http://www.sbb.it/frame/index.htm http://www.sisfo.it/linksita.html http://www.agrobiotronic.idrabel.it/ http://www.agrigest.it/ Altri siti http://www.gce.it/ http://www.youpy.com/index.jsp http://www.europa.eu.int/index-it.htm http://web.tiscalinet.it/adanto/homepage.htm ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 12 _____________________________________________________________________________________________________________ (Figura 3) Lo "schema matetico" sulla base del quale progettare le situazioni formative ispirate ad un modello collaborativo-tutoriale del rapporto tra discente e docente. (µαθητησ è colui che apprende). MOTIVAZIONE PROBLEMATIZZAZIONE CONTRATTO ATTIVITA' DISCUSSIONE CONFRONTO FONTI AUTOREVOLI REGISTRAZIONE (INVENTARIO) VALUTAZIONE ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 13 _____________________________________________________________________________________________________________ 5) CRITERI GENERALI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Si tratteggiano di seguito gli scopi, la tendenza e gli strumenti del processo di valutazione. La valutazione diretta (sommativa; formale; tests) e la valutazione indiretta (valutazione continua) coinvolgono maggiormente i docenti quali controllori del processo di apprendimento. La autovalutazione costituisce la tendenza immanente del lavoro didattico, volto a stimolare nei lavoratori studenti un comportamento autovalutativo. SCOPI DELLA VALUTAZIONE VALUTAZIONE INDIRETTA (VALUTAZIONE CONTINUA) La valutazione continua è costantemente messa in atto, senza tradursi puntualmente in voti. Gli scopi della valutazione indiretta sono di seguito esposti. - Individuare ed analizzare le difficoltà e gli ostacoli che impediscono al lavoratore il desiderato ed atteso processo di acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità. - Proporre allo studente (o indurlo a scoprire) strategie che gli consentano un progresso. VALUTAZIONE DIRETTA (V. SOMMATIVA; V. FORMALE) La valutazione diretta è attuata tramite questionari e colloqui orali opportunamente formalizzati, in precisi momenti programmati e concordati, e si traduce puntualmente in voti.Gli scopi della valutazione diretta sono di seguito esposti. - Informare studente d insegnante sul livello raggiunto in ordine agli obiettivi didattici minimali specifici, indicati genericamente come conoscenze come competenze o come abilità operative o capacità (abilità e metodologia operativa). - Valutare indirettamente la misura in cui sono stati raggiunti gli obiettivi trasversali nel rispetto dei quali sono stati individuati gli obiettivi didattici minimali specifici. - Valutare: chiarezza espositiva, precisione di calcolo, organizzazione del lavoro individuale, ordine e pulizia grafica, progettualità, partecipazione al dialogo educativo, assiduità nel prendere appunti, attitudini professionali e costanza. TENDENZE DELLA VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE - Indurre nello studente corretti comportamenti autovalutativi attraverso il mutuo confronto tra Lavoratori Studenti, Insegnanti ed Esperti. - Sollecitare ciascun studente affinché superi il livello di prestazione raggiunto in ordine agli obiettivi. - Sollecitare gli studenti affinché aiutino l'istituzione scolastica e l'I.T.G. a migliorare ulteriormente in vista degli obiettivi e nel rispetto delle finalità. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 14 _____________________________________________________________________________________________________________ STRUMENTI DI VALUTAZIONE Al termine di ogni percorso unitario è prevista la valutazione diretta (sommativa; formale), utilizzando tracce da sviluppare, tests, problemi di calcolo a soluzione chiusa, colloqui, combinazioni di quesiti (vero-falso; multiple choice ed altri) in dipendenza del contratto formativo. Per quanto riguarda gli indicatori, i punteggi ed i voti e per quanto riguarda i descrittori ed i livelli si vedano le TABELLE 1 e 2. Si è deciso deciso di tradurre le valutazioni in decimi, voto da 1 (uno) a 10 (dieci), allo scopo di avere uniformità di scale valutative. I voti di Economia ed Estimo sono due: un voto scritto/grafico ed un voto orale, che concorrono ad un unico voto finale (fatte salve ulteriori indicazioni del consiglio di classe). Per addivenire al voto scritto/grafico si propongono agli studenti degli esercizi di matematica finanziaria e di economia e degli esercizi estimativi. Gli esercizi proposti durante i compiti scritti (almeno un compito scritto per quadrimestre) sono in numero sufficiente (da uno a quattro esercizi per ciascun compito scritto) per permettere l' uso di una sufficientemente ampia scala di valutazione, per lo stesso motivo gli esercizi presentano un grado di difficoltà confrontabile fra loro e paragonabile a quello degli esercizi svolti in aula. Dal calcolo della media aritmetica dei voti scritti di ciascun quadrimestre e dalla valutazione di ogni altro elemento utile di natura oggettiva e soggettiva si perviene al voto scritto/grafico finale di ciascun quadrimestre. Per addivenire al voto orale vengono utilizzati dei questionari (almeno uno a quadrimestre) preparati dall'insegnante allo scopo di valutare in quale misura siano stati raggiunti gli obiettivi cognitivi indicati genericamente come conoscenze (parte teorica) e come abilità operative o capacità (eventuali esercitazioni addestrative). Ciascun questionario (almeno uno per quadrimestre) si compone di un numero adeguato di quesiti, generalmente 15-20, su problemi chiusi strutturati sulla falsariga degli obiettivi specifici di apprendimento delineati in itinere. La struttura dei quesiti è quella prevista per le simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323; D.M. 18 settembre 1998, n. 357). Oltre ai quesiti ministeriali (Tipologie A, B, C, D, E ed F) si utilizzeranno anche quesiti del tipo Vero/Falso (V/F). I punteggi parziali attribuiti ai quesiti saranno differenziati: da 0 a 5 punti per la tipologia A; da 0 a 3 punti per la tipologia B; da 0 ad 1 punto per le tipologie C e V/F; da 0 a 10 o da 0 a 15 per le tipologie D, E ed F). Dalla somma dei punteggi parziali attribuiti ai vari quesiti si ottiene il punteggio globale e da questo ultimo, a mezzo di una proporzione, si ottiene il voto in quindicesimi, ed infine, a mezzo di un criterio di conversione non proporzionale, il voto in decimi, possibilmente intero per approssimazione, da registrare negli atti. Sarà valutato anche ogni altro elemento oggettivo e soggettivo ritenuto utile. Con questo sistema si rende la valutazione un po' più oggettiva. Se possibile si adotta anche la classica interrogazione. Dal calcolo della media aritmetica dei voti orali di ciascun quadrimestre -questionari, esercitazioni, visite guidate, escursioni, prodotti- e dalla valutazione di ogni altro elemento utile di natura oggettiva e soggettiva si perviene al voto orale finale di ciascun quadrimestre. Il voto unico finale dell' anno scolastico (o del quadrimestre) deriva dalla media aritmetica tra voto scritto/grafico e voto orale del secondo quadrimestre e dalla valutazione di ogni altro elemento utile di natura oggettiva e soggettiva. Si farà riferimento alle delibere del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe competente per le questioni relative al saldo dei debiti formativi eventualmente accumulati. In generale, verrà sottoposto a valutazione del superamento del debito lo studente che non ha affrontato la valutazione prevista o che ha avuto una valutazione gravemente insufficiente. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 15 _____________________________________________________________________________________________________________ INDICATORI, PUNTEGGI E VOTI IN ECONOMIA ED ESTIMO INDICATORE PUNTEGGIO (da uno a dieci) (da 1 a 10) OSSERVAZIONI 1) ASPETTO FORMALE REDAZIONALE Ordine generale; pulizia grafica; chiarezza; consequenzialità; articolazione dell' esercizio (o della stima) in parti e sottoparti. 2) ASPETTO FORMALE FINANZIARIO Formule di matematica finanziaria; uso dell' espressione algebrica; precisione nel calcolo aritmetico; legenda; uso di tabelle. 3) ASPETTO FORMALE ECONOMICO-ESTIMATIVO Terminologia tecnica; riferimenti giuridici, economici, amministrativi e contabili; inquadramento del problema (persone, fatti, e beni). 4) INDIVIDUAZIONE DELLO SCOPO DELLA STIMA Comprensione delle relazioni fra persone, fatti e beni oggetto di stima; individuazione delle finalità per cui è richiesto il giudizio di stima. 5) INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DEL BENE STIMANDO Riferimenti catastali; riferimenti tavolari; riferimenti urbanistici; caratteristiche intrinseche ed estrinseche; ordinamenti. 6) INDIVIDUAZIONE DEL METODO DI STIMA Confronto con il mercato; percezione del mercato; aderenza ai dati di mercato reali od a quelli assunti con giusto criterio. 7) INDIVIDUAZIONE DELL' ASPETTO ECONOMICO Individuazione degli aspetti economici in relazione allo scopo della stima; esplicitazione della utilità del bene e della configurazione estimativa. 8) PROCEDIMENTO SINTETICO (a) OD ANALITICO (b) DI STIMA a) Giustificazione dei dati; elaborazione dei dati. b) Stesura del bilancio di esercizio estimativo; determinazione dei saggi i ed r; capitalizzazione. 9) RISOLUZIONE DEL QUESITO ESTIMATIVO E CONCLUSIONI Aggiunte; detrazioni; scorte; frutti pendenti; porte aperte/chiuse; cancello aperto/chiuso; determinazione del quantum. STIMA IN CIFRE (VOTO DA UNO A DIECI - DA 1 A 10) (Per la corrispondenza con i livelli si veda la Tabella 2) media aritmetica (Tabella 1) Sono riportati i 9 (nove) indicatori utilizzati e la forbice del punteggio attribuibile per la stima in cifre degli elaborati scritti e dei questionari di Economia ed Estimo e per la formulazione dei voti espressi in decimi. Non sempre si riesce ad utilizzare tutti gli indicatori, soprattutto nei questionari composti da quesiti su problemi chiusi, nei quali si preferisce dare un punteggio come spiegato più sopra. Anche il compito scritto -la stima o l' esercizio- rappresenta spesso un unicum difficilmente sezionabile ai fini della valutazione, il che costringe l' insegnante a valutare altri elementi sia di natura oggettiva che di natura soggettiva. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 16 _____________________________________________________________________________________________________________ DESCRITTORI E LIVELLI IN ECONOMIA ED ESTIMO ........ student ........ affronta la traccia (quesiti-colloquio) con (1) .............................................. si esprime con (2) ................................................................................................................... dimostrando di conoscere le problematiche economiche, matematico-finanziarie ed estimative sviluppate (3)......................................................................................................................... Inoltre (4) ....................................................................................................................... .............................. (e di) (ed) effettuare utili collegamenti logici fra gli aspetti giuridici, economici, matematico-finanziari ed estimativi coinvolti. Il livello raggiunto è stimato complessivamente: (5) ..................................................................... __________________________________________________________________________ (1) un ottimo grado di sicurezza (e/o disinvoltura ed/od autonomia), un buono ..., un discreto ..., un idoneo ..., un adeguato ..., un sufficiente ..., uno scarso (inadeguato) ..., un insufficiente ..., un gravemente insuff.te ... . (2) un' ottima proprietà di linguaggio tecnico (ed/od ottimo registro giuridico-economico-finanziarioestimativo), una ricercata ..., un' efficace ..., un' accurata ..., una buona ..., una discreta ..., un' adeguata ..., una sufficiente ..., una scarsa ..., un' inadeguata ..., un' insufficiente ..., una poco efficace ..., una poco convincente ..., una gravemente insufficiente ... . (3) ... in modo approfondito ed organico. ... completo. ... bene. ... discretamente. ... sufficientemente. ... in modo lacunoso. ... in maniera stentata. ... in modo settoriale. ... in modo superficiale. ... in modo insufficiente. ... in modo gravemente insufficiente. (4) sa contestualizzare la teoria economico estimativa nel caso specifico -ed/od è capace di sostenere le sue tesi in contraddittorio, e/o dimostra idonee capacità di sintesi e di collegamento intra-inter-transdisciplinare, e/o dimostra idonee abilità di analisi ed investigazione analitica, e/o sa utilizzare il linguaggio specifico dell economia e dell' estimo, e/o sa cogliere i nuclei concettuali portanti della disciplina- ..., è sempre in grado (sa, dimostra, utilizza, coglie) ..., quasi sempre è in grado (sa, dimostra, utilizza, coglie) ..., non è sempre in grado (di dimostrare, di utilizzare) ..., incontra qualche difficoltà (nella analisi, nella sintesi) ..., solo in parte sa (dimostra, utilizza, coglie) ..., sa (dimostra, utilizza, coglie) ad un livello sufficiente ..., solo se guidato (aiutato) riesce ad esprimersi (a dimostrare, ad utilizzare, a cogliere) ..., con grave difficoltà sa (utilizza, dimostra, coglie) ..., non è in grado (non sa, non dimostra, non utilizza) ..., (5) SCALA DEI LIVELLI E CORRISPONDENZA CON I VOTI IN DECIMI. Ottimo (9,6 - 10,0). Distinto (8,6 - 9,0 - 9,5). Buono (7,6 - 8,0 - 8,5). Discreto (6,6 - 7,0 - 7,5). Più che Sufficiente (6,1 - 6,5) (corrispondente al classico 6+). Sufficiente (5,6 - 6,0 - 6,5). Quasi Sufficiente -o Appena o Non del tutto- (5,6 - 5,9) (corrispondenti ai classici 5/6 e 6-) Insufficiente (4,6 - 5,0 - 5,5). Gravemente Insufficiente (< 4,6 - 1,0). __________________________________________________________________________ (Tabella 2) Sono riportati i quattro descrittori (1) (2) (3) (4) che guidano l' insegnante di Economia ed Estimo nella individuazione e nella stima del livello raggiunto (5), nella formulazione dei voti espressi in decimi e nella formulazione dei giudizi. Si noti la corrispondenza fra i livelli ed i voti. Sono evidenziati in grassetto i descrittori ed il livello reputato minimale in considerazione degli obiettivi specifici della disciplina. Le modulazioni espresse per il livello Sufficiente -Più che ... e Quasi ... (o Appena ... o Non del tutto ...)- valgono per tutti i livelli, anche se di preferenza si usa il voto intero. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 17 _____________________________________________________________________________________________________________ 6) DESCRIZIONE DEI CONTENUTI IN SEDE PREVENTIVA (!) PREMESSA: I contenuti della disciplina Economia ed Estimo vengono scelti dando la priorità ai temi che consentono di afferrare i nuclei concettuali portanti della materia (in accordo con quanto detto a proposito della metodologia didattica). La scansione temporale prevista non è rigida causa la scarsa capacità di controllare il fattore tempo -tanto più che il PROGETTO SIRIO è a regime da pochi anni- e causa la necessità di avere un congruo numero di voti formali come stabilito dal Consiglio di classe e dalle esigenze di segreteria. ECONOMIA ED ESTIMO MODULI - UNITA' MODULO 5 TEMI TRATTATI A LEZIONE MATEMATICA FINANZIARIA DI BASE unità didattica 1 unità didattica 2 Valutazione Problemi finanziari all' interesse semplice Problemi finanziari all' interesse composto Compito scritto e Questionario 6 unità didattica 1 unità didattica 2 unità didattica 3 Valutazione MODULO 7 unità didattica 1 unità didattica 2 Valutazione MICROECONOMIA 8 unità didattica 1 unità didattica 2 unità didattica 3 unità didattica 4 Valutazione MODULO 9 unità didattica 1 unità didattica 2 unità didattica 3 Valutazione MACROECONOMIA MODULO MODULO ORE DI LEZIONE Storia del pensiero economico Le teorie neoclassiche del consumo Le teorie neoclassiche della produzione Questionario 8 10 2 20 8 5 10 2 25 13 15 2 30 8 5 5 5 2 25 5 5 8 2 20 MATEMATICA FINANZIARIA AVANZATA I valori periodici (annualità e poliannualità) Le capitalizzazioni ed i valori capitali Compito scritto e Questionario Il mercato (leggi della domanda e dell' offerta Teorie macroeconomiche di J. M. Keynes e seguaci La contabilità nazionale ed il regime fiscale I sistemi monetari (moneta e banche) Questionario ECONOMIA APPLICATA Il Bilancio di Esercizio Stesura del Bilancio di Esercizio Miglioramenti e giudizi di convenienza Compito scritto e Questionario 120 Sono state usate delle tavole di programmazione a sei colonne. Nella colonna b ( OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE ) sono prefigurati i quesiti che a grandi linee saranno proposti in sede di valutazione -VALUTAZIONE DIRETTA (V. SOMMATIVA; V. FORMALE)-. Ove possibile gli obiettivi saranno definiti indicando in modo chiaro e rigoroso le tre parti (A, B e C); ad esempio: A B C LA PRESTAZIONE ATTESA Saper risolvere, Riassumere, Analizzare, Analizzare, LA CONDIZIONE DI REALIZZAZIONE dato il testo del problema, le tavole finanziarie e consentito l' uso di un calcolatore non programmabile. discorsivamente, in maniera discorsiva e facendo uso di grafici, in maniera discorsiva e facendo uso di grafici, IL CRITERIO DI VALUTAZIONE problemi all' interesse semplice ed interesse composto. all' la storia del pensiero economico. il comportamento del produttore. l' andamento della produttività marginale. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 18 _____________________________________________________________________________________________________________ PIANO DI LAVORO - METODO DI STUDIO - Consegna di copia integrale del piano di lavoro preventivo ed esame dello stesso Il metodo di studio (richiami) La raccolta delle informazioni a lezione (gli appunti) La pianificazione del lavoro individuale (lo studio domestico) La verifica in classe (questionari, compiti scritti, valutazioni orali, prodotti) MODULO N. 5 MATEMATICA FINANZIARIA DI BASE (PAG. 209-225 DEL TESTO) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 5 Unità didattica n. 5.1 Problemi finanziari all' interesse semplice (PAG. 209-219 DEL TESTO) EQUIVALENZA FINANZIARIA - Consegna copia integrale piano di lavoro equivalenza finanziaria. Esercit.ne Lavagna - Il principio dell' equivalenza - Definire i concetti di addestr.va Lucidi finanziaria capitale, interesse e saggio - La matematica finanziaria come Compito strumento al servizio dell' Estimo di interesse. scritto in CAPITALE ED INTERESSE - Analizzare i diversi regimi classe Il capitale di interesse o regimi di - Il prezzo d' uso del capitale o capitalizzazione (semplice e Quest. rio "fitto" od interesse composto). - Il saggio d' interesse o tasso o ragione o piede L. frontale Testo INTERESSE SEMPLICE - Saper risolvere; dato il - L' interesse semplice ed i 5.1.2 testo letterale del problema, Discussione Appunti Lavagna problemi relativi date le tavole finanziarie e Esercit.ne addestr.va Lucidi - Il calcolo dell' Interesse, del consentito l' uso di un Compito Saggio d' interesse, del Capitale, del calcolatore non scritto in Tavole Montante, dello Sconto e del Valore classe finanziarie scontato, anticipazioni e programmabile; problemi Quest. rio posticipazioni ad interesse semplice all' interesse semplice. Calcolatore - Esercizi - Enunciare, definire e 5.1.1 spiegare il principio dell' 5.1.3 - Saper sommare finanziariamente dei valori rateali. - Saper calcolare il canone annuo di un immobile locato a partire dal canone mensile. L. frontale Testo Discussione Appunti Esercit.ne addestr.va Compito scritto in classe 8 ore Tavole finanziarie VALORI RATEALI - La sommatoria di valori regolarmente distribuiti nel tempo Calcolatore (regolarmente rateizzati) - Esercizi ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 19 _____________________________________________________________________________________________________________ Esercit.ne addestrativ a 5.1.4 - Saper scontare valori. - Saper contestualizzare lo sconto finanziario nelle modalità di pagamento che Compito coinvolgono titoli di credito scritto in (cambiali, ricevuta bancaria classe assegni). SCONTO SEMPLICE - Lo sconto razionale - Lo sconto commerciale ed i Calcolatore problemi relativi alle cambiali - Valore scontato - Esercizi Tavole finanziarie a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 5 Unità didattica n. 5.2 Problemi finanziari all' interesse composto (PAG. 221-225 L. frontale - Saper risolvere; dato il 5.2.1 testo letterale del problema, Discussione date le tavole finanziarie e Esercit.ne addestrativ consentito l' uso di un a calcolatore non programmabile; problemi all' interesse composto discontinuo annuo. Esercit.ne addestrativ a - Saper anticipare e 5.2.2 posticipare valori all' interesse composto discontinuo annuo. - Saper convertire il saggio 5.2.3 nominale annuo in saggio effettivo annuo. Compito scritto in classe Quest. rio Compito scritto in classe Esercit.ne addestrativ a Compito scritto in classe Testo Appunti Lavagna Lucidi Tavole finanziarie DEL TESTO) INTERESSE COMPOSTO D.A. - L' interesse composto discontinuo annuo - Il calcolo del Capitale, del Montante, dell' Interesse e dello Sconto. 10 ore Calcolatore SCONTO COMPOSTO - Anticipazioni e posticipazioni ad interesse composto discontinuo Calcolatore annuo - Esercizi Tavole finanziarie Tavole finanziarie INTERESSE C. CONVERTIBILE - L' interesse composto convertibile - Il saggio annuo nominale ed il Calcolatore saggio effettivo annuo - Esercizi / Valutazione C. scritto / Valutazione Quest.rio 1 ora 1 ora MODULO N. 5 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: risolvere problemi di matematica finanziaria, nei regimi di interesse semplice e composto. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 20 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 6 MICROECONOMIA (PAG. 03-30 DEL TESTO) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 6 Unità didattica n. 6.1 Storia del pensiero economico (PAG. 03-05 - Riassumere la storia del 6.1.1 pensiero economico. - Configurare ciascuna scuola di pensiero, elencandone le teorie ed i punti di vista a riguardo di Stato, imprenditori, lavoratori, capitale. - Spiegare, in modo discorsivo ed a mezzo di grafici, il pensiero della scuola neoclassica o marginalista. - Spiegare i rispettivi ambiti 6.2.1 di studio delle scienze economiche. - Riportare una serie completa di fenomeni microeconomici ed una serie completa di fenomeni macroeconomici. L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lucidi DEL TESTO) SCUOLE ECONOMICHE - Il problema economico - La storia del pensiero economico - Elementi di storia della scienza economica. - Le scuole: classica, storica, marxiana, cristiano-sociale, neoclassica o marginalista, keynesiana 8 ore - Confronto fra le varie scuole di pensiero La scuola neoclassica o marginalista L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio CLASSIFICAZIONE - La microeconomia - La macroeconomia - Economia applicata Lavagna Lucidi - Fenomeni microeconomici - Fenomeni macroeconomici. MODULO N. 6 Unità didattica n. 6.2 Le teorie neoclassiche del consumo (PAG. 09-14 - Riassumere il 6.2.1 comportamento del consumatore. - Analizzare, in maniera discorsiva e facendo uso di grafici, la legge dell' utilità marginale decrescente. a b L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lucidi c d DEL TESTO) COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE - I bisogni ed i beni - L' utilità totale - L' utilità marginale - Legge dell' utilità marginale decrescente e 5 ore f ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 21 _____________________________________________________________________________________________________________ NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 6 Unità didattica n. 6.3 Le teorie neoclassiche della produzione (PAG. 18-30 L. frontale - Riassumere il 6.3.1 comportamento del produttore. - Analizzare, in maniera discorsiva e facendo uso di grafici, l' andamento della produzione totale, dei costi variabili, dei costi fissi e dei costi totali. - Analizzare, in maniera discorsiva e facendo uso di grafici, l' andamento della produttività marginale, del costo marginale e del costo medio unitario. - Mettere in relazione le 6.3.2 figure economiche con le rispettive mansioni ed i rispettivi compensi. - Riportare i compensi di spettanza dell' imprenditore puro e del lavoratore intellettuale. / Valutazione Testo Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lucidi DEL TESTO) COMPORTAMENTO DEL PRODUTTORE - La produzione: azienda, impresa, fattori produttivi - Le caratteristiche dei fattori produttivi - Le leggi della produzione 10 ore - La legge della produttività marginale. - L' analisi dei costi - Il costo variabile, il costo fisso, il costo totale, il costo unitario medio, il costo marginale - Le economie di scala L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lucidi IL REDDITO AZIENDALE - La formazione del reddito aziendale - La distribuzione del reddito aziendale: figure economiche e compensi (simbologia) - Il prodotto netto, il salario, lo stipendio, il beneficio fondiario, l' interesse - Il tornaconto ed il reddito dell' imprenditore concreto - La rendita e la quasi rendita Quest.rio 2 ore MODULO N. 6 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: riassumere l’evoluzione del pensiero economico; analizzare, secondo i modelli neoclassici, il comportamento delle figure economiche (consumatore e produttore). ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 22 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 7 MATEMATICA FINANZIARIA AVANZATA (PAG. 227-261 DEL TESTO) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 7 Unità didattica n. 7.1 I valori periodici (annualità e poliannualità) (PAG. 227-248 - Saper classificare i valori L. frontale Discussione 7.1.1 periodici. Esercit.ne - Saper risolvere; dato il addestrativ testo letterale del problema, a date le tavole finanziarie e consentito l' uso di un calcolatore non programmabile; problemi inerenti valori annuali e poliennali. - Saper capitalizzare valori periodici. - Enunciare e spiegare il 7.1.2 concetto di reintegrazione di un capitale.. - Calcolare la quota di reintegrazione di un capitale. - Enunciare e spiegare il 7.1.3 concetto di ammortamento di un capitale.. - Calcolare la quota di ammortamento di un capitale. - Calcolare il debito residuo di un mutuo. - Redigere il piano di ammortamento di un mutuo con il metodo cosiddetto alla "francese". Compito scritto in classe Quest. rio Esercit.ne addestrativ a Compito scritto in classe Esercit.ne addestrativ a Compito scritto in classe DEL TESTO) I VALORI PERIODICI 13 - La classificazione dei valori ore periodici (schema sinottico) - Le accumulazioni finali, iniziali ed intermedie di annualità Tavole - Le accumulazioni finali, iniziali finanziarie ed intermedie di periodicità o poliannualità Calcolatore - Il valore di capitalizzazione - Esercizi Testo Appunti Lavagna Lucidi Tavole finanziarie REINTEGRAZIONE DI CAPITALI - Il caso pratico delle macchine a logorio parziale (l' obsolescenza) Calcolatore - Esercizi - Intervento di recupero in itinere Tavole finanziarie AMMORTAMENTO DI CAPITALI - Il caso pratico del mutuo per la prima casa (estinzione graduale) Calcolatore - La rata o quota di ammortamento - Il debito residuo - Stesura di un piano di ammortamento - Piano di ammortamento alla francese, all' italiana ed all' americana - Esercizi - Intervento di recupero in itinere ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 23 _____________________________________________________________________________________________________________ a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 7 Unità didattica n. 7.2 Le capitalizzazioni ed i valori capitali (PAG. 256-261 L. frontale Discussione Esercit.ne - Saper risolvere; dato il addestrativ testo letterale del problema, a - Definire il concetto di 7.2.1 capitalizzazione. date le tavole finanziarie e consentito l' uso di un calcolatore non programmabile; problemi di capitalizzazione. - Definire il valore 7.2.2 potenziale attuale di un immobile (Vpa). - Saper calcolare il valore potenziale attuale di un immobile suscettibile di miglioria. - Definire i valori relativi gli 7.2.3 arboreti autonomi specializzati a governo poliennale (Vo; Vm; Vs). Saper calcolare il valore di arboreti autonomi specializzati a governo poliennale. Compito scritto in classe Quest. rio Esercit.ne addestrativ a Compito scritto in classe Esercit.ne addestrativ a Compito scritto in classe DEL TESTO) Testo Appunti Lavagna CAPITALIZZAZIONE D. REDDITI - Il valore di capitalizzazione: casi diversi - La capitalizzazione di redditi Tavole illimitati e variabili nel tempo finanziarie - Il procedimento matematico o diretto Calcolatore - Il procedimento estimativo od indiretto - Esercizi 15 ore Tavole finanziarie VALORI POTENZIALI - Il procedimento matematico o diretto Calcolatore - Il procedimento estimativo od indiretto - Casi di stima ed esercizi Tavole finanziarie ARBORETI COETANEI - La relativa importanza pratica e l' utilità didattica Calcolatore - La stima analitica dei frutteti; calcolo di: Vo; Vm; Vs - I miglioramenti fondiari: giudizi di convenienza - Casi di stima ed esercizi / Valutazione C. scritto / Valutazione Quest.rio 1 ora 1 ora MODULO N. 7 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: eseguire piani di reintegrazione di capitali, redigere piani di ammortamento di mutui; capitalizzare effetti finanziari; calcolare valori capitali. ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 24 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 8 MACROECONOMIA (PAG. 34-156 DEL TESTO) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 8 Unità didattica n. 8.1 Il mercato (leggi della domanda e dell' offerta) (PAG. 34-47 - Spiegare, discorsivamente L. frontale Testo 8.1.1 e graficamente, la legge della domanda e dell' offerta Discussione Appunti ed il prezzo di equilibrio. Quest. rio Lavagna - Analizzare le diverse Lavagna forme di marcato. luminosa - Definire il mercato libero e concorrenziale. Lucidi - Definire il monopolio. - Riassumere in maniera grafica la relazione fra le due curve IS-LM. DEL TESTO) IL MERCATO - Il mercato: scambio, valore, prezzo dei beni - Il prezzo di equilibrio - Le diverse forme di mercato - La relazione fra prezzo e costo di produzione 8 ore MODULO N. 8 Unità didattica n. 8.2 Teorie macroeconomiche di J. M. Keynes e seguaci (APPUNTI) - Riassumere il pensiero di 8.2.1 J.M. Kejnes a proposito dell' intervento dello Stato nella vita economica. - Spiegare le relazioni fra risparmio, investimento e sviluppo. - Spiegare le modalità dell' intervento statale nelle situazioni di espansione, di boom, di recessione e di crisi dello sviluppo economico. .. L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lavagna luminosa TEORIA DELLO SVILUPPO - Dalla Microeconomia alla Macroeconomia - La teoria dello sviluppo di Keynes - I fattori e gli effetti dello sviluppo - I cicli economici e la politica anticiclica 5 ore f Lucidi a b c d e NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 25 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 8 Unità didattica n. 8.3 La contabilità nazionale ed il regime fiscale (PAG. 51-96; 140-156 DEL TESTO) L. frontale - Riassumere l' utilità del 8.3.1 Prodotto Interno Lordo e Discussione del Reddito Nazionale Netto. Quest. rio - Riassumere l' utilità della bilancia commerciale e della bilancia dei pagamenti.. Appunti Lavagna Lavagna luminosa Lucidi Testo CONTABILITA' NAZIONALE - La contabilità nazionale - Il commercio internazionale La bilancia commerciale e la bilancia dei pagamenti - Importazioni ed esportazioni - Il cambio - La svalutazione e la rivalutazione 5 ore IL REGIME FISCALE - Il regime fiscale italiano - La classificazione delle imposte e - Classificare le imposte e le Discussione Appunti delle tasse tasse. Quest. rio Modelli per - Le imposte dirette ed indirette - Analizzare i concetti di le dich. ni - La denuncia dei redditi - L' I.R.PE.F. (Mod. Unico/2001) reddito imponibile, di Lavagna - L' I.R.PE.F. (Mod. 730/2001) aliquota e di imposta.. - Riassumere il regime L. frontale Testo 8.3.2 fiscale italiano. - Spiegare il sistema dell' autodichiarazione del reddito imponibile e dell' imposta. - "Fare" una fattura (emettere una fattura). Lavagna luminosa Lucidi - L' I.V.A. (Regimi diversi) - La fatturazione e la registrazione - L' I.C.I. (Dichiarazioni) MODULO N. 8 Unità didattica n. 8.4 I sistemi monetari (moneta e banche) (PAG. 99-138 DEL TESTO) - Riassumere la storia della 8.4.1 moneta e dei sistemi monetari - Riassumere il sistema monetario ed il sistema bancario attualmente vigenti. - Leggere ed analizzare i titoli di credito. / Valutazione Lezione Testo frontale + Appunti Discussione Lavagna Lavagna luminosa Lucidi Quest.rio LA MONETA - La moneta: funzioni e requisiti - I sistemi monetari - Il potere d' acquisto della moneta e l' inflazione - La politica di rivalutazione monetaria LE BANCHE - Le banche - La Banca d' Italia - I titoli di credito - Gli assegni e le cambiali - Azioni ed obbligazioni - La borsa e le società fnanziarie 5 ore 2 ore ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 26 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 8 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: analizzare il mercato secondo i modelli neoclassici; riassumere le teorie macroeconomiche keynesiane (eventualmente anche le teorie monetariste); impostare la compilazione delle dichiarazioni fiscali. MODULO N. 9 (Sviluppato in una area di Progetto in codocenza con Diritto) ECONOMIA APPLICATA a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 9 Unità didattica n. 9.1 Il Bilancio di Esercizio (APPUNTI) - Riassumere i concetti di 9.1.1 azienda e di impresa. - Mettere in relazione le figure economiche con le rispettive mansioni ed i rispettivi compensi. L. frontale Test o Discussione Appunti Quest. rio Lavagna Lavagna luminosa - Classificare le tipologie di L. frontale 9.1.2 bilancio di esercizio. Discussione - Riassumere l' utilità pratica e le modalità di Quest. rio redazione dei Bilanci di Esercizio Contabile, Economico ed Estimativo. - Riassumere l' utilità dell' inventario patrimoniale. - Scrivere ed analizzare le equazioni utilizzate nella redazione dei bilanci. Lucidi Testo Appunti Bilanci svolti Lavagna Lavagna luminosa Lucidi L' AZIENDA E L' IMPRESA - Il concetto di azienda - Il concetto di impresa - L' impresa orientata al marketing - I fattori produttivi e le persone economiche - I compensi spettanti alle figure economiche - Il capitale fondiario - Il capitale agrario IL BILANCIO DI ESERCIZIO - L' utilità gli scopi dei bilanci - I diversi tipi di bilancio: - Bilancio di Esercizio Contabile (Fondamentale) - Bilancio di Esercizio Economico (Derivato) 5 ore - Bilancio di Esercizio Estimativo (Derivato) - Il Bilancio di Esercizio Economico ed il piano di miglioramento materiale - La ricerca dei dati utili per i Bilanci LO STATO PATRIMONIALE - Lo Stato Patrimoniale e gli Inventari (Connesso con il Bilancio. di Esercizio Contabile) a b c d e NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE f ORE ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 27 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 9 Unità didattica n. 9.2 Stesura del Bilancio di Esercizio (APPUNTI) - Leggere Bilanci di L. frontale Testo 9.2.1 Esercizio Economico già Discussione Appunti predisposti. - Riassumere le modalità di Quest. rio Bilanci calcolo delle varie poste del svolti Bilancio di Esercizio Lavagna economico. - Saper ricercare i dati utili Lavagna alla stesura dei bilanci luminosa (manualistica, fonti statistiche). Lucidi - Calcolare le singole voci dell' equazione del bilancio, utilizzando i criteri proposti dalla manualistica. - Calcolare il Prodotto 9.2.2 Netto aziendale, il Reddito Netto aziendale ed il Reddito da Lavoro. L. frontale Testo Discussione Appunti Quest. rio - Mettere in relazione bilanci pre-miglioria, bilanci post-miglioria e piani di investimento relativi ad aziende agricole di diverso ordinamento produttivo. Bilanci svolti Lavagna Lavagna luminosa Lucidi LA DETERMINAZIONE DELLE 5 VOCI DEL BILANCIO DI ore ESERCIZIO ECONOMICO - La determinazione della produzione lorda vendibile - La determinazione dell' utile lordo di stalla - La determinazione delle spese varie - La determinazione delle quote: di reintegra, di manutenzione e di assicurazione - La determinazione delle imposte, delle tasse e dei contributi - La determinazione dei salari e degli stipendi - La determinazione degli interessi (Direttiva C.E.E./U.E.) - La determinazione del beneficio fondiario (L.P. 27 febbraio 1982, n. 33) LA DETERMINAZIONE DEGLI INDICI DI REDDITO - La determinazione del Prodotto Netto aziendale (PN) Reddito Netto aziendale (RN) e del Reddito da Lavoro (RL) - Bilancio di Esercizio Economico: - Az. Agr. ad Indirizzo Frutticolo - Az. Agr. ad Indirizzo Viticolo - Az. Agr. ad Indirizzo Zootecnico (da carne e da latte) - Az. Agr. ad Indirizzo Agroindustriale a b c d e NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE f ORE ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 28 _____________________________________________________________________________________________________________ MODULO N. 9 Unità didattica n. 9.3 Miglioramenti e giudizi di convenienza (Reg. C.E. 2081/'93) (APPUNTI) L. frontale - Riassumere l' utilità dei 9.3.1 bilanci in vista dei un Discussione miglioramento aziendale. - Elaborare giudizi di Quest. rio convenienza in termini di reddito, in termini di valore di trasformazione ed in termini di tasso di rendimento interno (T.I.R.). Testo Appunti Bilanci svolti Lavagna Lavagna luminosa Lucidi / Valutazione C. scritto / Valutazione Quest.rio IL GIUDIZIO DI CONVENIENZA - L' analisi di efficienza aziendale a mezzo di indici - Confronto fra reddito ante e reddito post miglioria - Valore di trasformazione - Valore Attuale Netto (V.A.N.) e Tasso di Rendimento Interno (T.I.R.) - I giudizi di convenienza al miglioramento - Reg. C.E. 2081/'93 e microfiliere nel settore agroindustriale. 8 ore 1 ora 1 ora MODULO N. 9 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: redigere un Bilancio di Esercizio Economico; ricavare i più importanti indici di reddito; dare giudizi di convenienza all’effettuazione di miglioramenti fondiari. MODULO N. 12 (quinta classe) (Sviluppato in una area di Progetto in codocenza con Topografia) ESTIMO CATASTALE (PAG. 675-713 DEL TESTO) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 12 Unità didattica n. 12.1 Il Catasto Fondiario (ex austriaco) ed il Catasto Terreni (italiano) (APPUNTI E PAG. 675-693 DEL TESTO) 12.1.1 - Analizzare il processo di costituzione di un Catasto con riferimento al Catasto Rustico Italiano o Catasto Terreni (C.T. o N.C.T.). L. frontale Testo Discussione Appunti Quest.rio terza prova Lavagna Lucidi COSTITUZIONE DI UN CATASTO TERRENI 8 ore - Le fasi di costituzione del catasto con riferimento al Catasto Terreni - Formazione - Pubblicazione ed attivazione - Conservazione ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 29 _____________________________________________________________________________________________________________ 12.1.2 12.1.3 - Stimare, dati il testo delle leggi, i manuali ed un calcolatore, le tariffe d' estimo (R.D.) ed R.A.) con riferimento ad una azienda viticola ordinaria. L. frontale Discussione Esercit.ne addestr.va - Introdurre al Catasto Fondiario (ex-austriaco) una nuova unità immobiliare uso civile abitazione. L. frontale Discussione Esercit.ne addestr.va Manuali Codice Civile Leggi speciali Calcolatore Quest.rio terza prova Testo Appunti Lavagna Lucidi Quest.rio terza prova . 12.1.4 - Eseguire un tipo di frazionamento (Mod. F) per il Catasto Fondiario (exaustriaco). Manuali Codice Civile Leggi speciali Modulistica Calcolatore Quest.rio terza prova . 12.1.5 L. frontale Discussione Esercit.ne addestr.va - Riassumere i caratteri del Catasto Rustico Italiano o Catasto Terreni (C.T.). L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Quest.rio Lucidi terza prova a b c d NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE D' ESTIMO DEL CATASTO TERRENI - La stima del Valore della tariffa di reddito dominicale (R.D.) - La stima del Valore della tariffa di reddito agrario (R.A.) - Il problema dell' aggiornamento delle tariffe d' estimo per i terreni CATASTO FONDIARIO - Gli atti del Catasto Fondiario - La probatorietà del Catasto Fondiario - Complementarietà fra Catasto Fondiario e Libro Fondiario - Le variazioni nel possesso: la volturazione nel Catasto Fondiario - Le variazioni nello stato nel Catasto Fondiario FRAZIONAMENTO -- La redazione del tipo di frazionamento per il C.F. - Mod. F del C.F. - Il pretrattamento geometrico dei dati del rilievo con PRE-GEO in codocenza con Topografia - La dimostrazione del frazionamento CATASTO RUSTICO ITALIANO - Gli atti del Catasto Terreni (o Catasto Rustico Italiano o C.T. o N.C.T.) - La non probatorietà del Catasto Terreni e CONTENUTI DELLA LEZIONE f ORE MODULO N. 12 Unità didattica n. 12.2 Il Libro Fondiario e la pubblicità immobiliare (APPUNTI) 12.2.1 - Riassumere la storia della pubblicità immobiliare. L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Quest.rio Lucidi terza prova LA PUBBLICITÀ IMMOBILIARE 5 ore - La storia dei sistemi di pubblicità immobiliare - I sistemi di pubblicità immobiliare ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 30 _____________________________________________________________________________________________________________ 12.2.2 12.2.3 - Definire e spiegare il funzionamento del sistema patrio di pubblicità immobiliare. - Riassumere la funzione delle conservatorie dei registri immobiliari ed il ruolo dei notai. - Definire e spiegare il funzionamento del sistema austro-germanico di pubblicità immobiliare. L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Quest.rio Lucidi terza prova Manuali Codice Civile Leggi speciali Legge tavolare L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Quest.rio Lucidi terza prova SISTEMA PATRIO DI PUBBLICITÀ IMMOBILIARE - Il principio della opponibilità delle registrazioni - Funzione delle conservatorie dei registri immobiliari - Ruolo della professione notarile SISTEMA AUSTRO-GERMANICO DI PUBBLICITÀ IMMOBILIARE - Il principio della costitutività della iscrizione tavolare - La Legge Tavolare Manuali Codice Civile Leggi speciali Legge tavolare 12.2.4 - Riassumere la funzione del Libro Fondiario. - Riassumere il ruolo del giudice tavolare ed il ruolo del notaio. L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Lucidi Quest.rio terza prova Manuali Codice Civile Leggi speciali Legge tavolare LIBRO FONDIARIO E SISTEMA TAVOLARE - Il ruolo del giudice tavolare - Il ruolo della professione notarile - Interdipendenza e complementarietà fra Libro Fondiario e Catasto Fondiario- Le parti del Libro Fondiario (o L.F. o Sistema Tavolare) a b c d e f NR. LEZ. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE MODALITÀ DI LAVORO DIDATTICO STRUMENTI DI LAVORO DIDATTICO CONTENUTI DELLA LEZIONE ORE MODULO N. 12 Unità didattica n. 12.3 Il Catasto Edilizio Urbano (PAG. 698-713 12.3.1 12.3.2 - Analizzare il processo di costituzione di un Catasto con riferimento al Catasto Rustico Italiano o Catasto Terreni (C.T. o N.C.T.). L. frontale Testo Discussione Appunti Lavagna Quest.rio Lucidi terza prova - Stimare, dati il testo delle leggi, i manuali ed un calcolatore, la tariffa d' estimo (R.C.) con riferimento ad una unità immobiliare uso civile abitazione. L. frontale Discussione Esercit.ne addestr.va Testo Appunti Lavagna Lucidi Quest.rio terza prova Manuali Leggi speciali Calcolatore DEL TESTO) COSTITUZIONE DI UN CATASTO EDILIZIO URBANO 5 ore - Le fasi di costituzione del Catasto Edilizio Urbano - Formazione - Pubblicazione ed attivazione - Conservazione - Gli atti del Catasto Edilizio Urbano (o C.E.U.) DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE D' ESTIMO DEL CATASTO EDILIZIO - La stima del Valore della tariffa di rendita catastale (R.C.) - Tariffa a vano catastale - Tariffa a metro quadrato ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 31 _____________________________________________________________________________________________________________ 12.3.3 - Introdurre al Catasto Edilizio Urbano una nuova unità immobiliare uso civile abitazione. . / L. frontale Discussione Esercit.ne addestr.va Testo Appunti Lavagna Lucidi Quest.rio terza prova Manuali Codice Civile Leggi speciali Modulistica Calcolatore CENSIMENTO DI UNA UNITÀ IMMOBILIARE AL. CATASTO EDILIZIO URBANO - L' accatastamento di una unità immobiliare urbana al C.E.U. con DOCFA - La dichiarazioni di unità immobiliare civile - Elaborati Planimetrici (Mod. D, Mod. Am) - Mod. BN (Scheda Planimetrica) - Mod. 55 M (Foglio Partita) - Mod. 1Na - Parte Ia - Mod. 1Na - Parte IIa. Quest.rio Valutazione 2 ore MODULO N. 12 COMPETENZE ACQUISITE Il lavoratore studente sa: impostare la pratica inerente un frazionamento di una particella del Catasto Fondiario (C.F.); impostare la pratica inerente la dichiarazione di una unità immobiliare al Catasto Edilizio Urbano (C.E.U.); utilizzare gli archivi del Catasto Fondiario (C.F.), del Catasto Edilizio Urbano (C.E.U.) e del Libro Fondiario (L.F.). VERIFICHE: COMPITI SCRITTI I° Questionario II° Questionario III° Questionario IV° Questionario Il presente piano di lavoro e gli appunti di rimando sono stati copiati sul server della scuola a disposizione dei lavoratori studenti per copiature o trasferimenti. Trento, lunedì 14 settembre 2009 I Rappresentanti dei Lavoratori Studenti: L' insegnante: Gretter Beniamino _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter - Economia ed Estimo - Quarta A Geometri Serale Sirio - Anno Scolastico 2009/2010 Pag. 32 _____________________________________________________________________________________________________________ Andamento di Ricavo marginale, Costo marginale e Costo unitario medio 140 Rm - Cm - C.u.m. (Euro) 120 100 80 Rm Cm C.u.m. 60 40 20 0 0 5 10 15 Qt (quantità di bene prodotto - es. nr. di camicie) ______________________________________________________________________________________________________________ - ECONOMIA ED ESTIMO: PIANO DI LAVORO IN SEDE PREVENTIVA - B. Gretter -