Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? 2./ CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ = Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ? 3./ INNATO VS. APPRESO ? = Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo ? 4./ DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? = Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività 1 cognitiva ? Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? COSA si sviluppa ? Tutte le teorie dello sviluppo hanno fornito una risposta a questa domanda, proponendo una particolare visione del sistema cognitivo. Livello descrittivo Specificare qual è la natura e l’organizzazione del sistema cognitivo nel corso del tempo Cosa cambia in gruppi di età diverse. 2 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? COME avviene lo sviluppo ? Domanda assai più complessa, a cui non tutti gli approcci teorici hanno saputo rispondere. Quali sono i meccanismi responsabili dei cambiamenti cui il sistema cognitivo va incontro nel corso del tempo, ossia la loro natura e le loro modalità di funzionamento. 3 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? TEORIE STRUTTURALI Teorie che, a partire dal comportamento del bambino, inferiscono qual è l’ORGANIZZAZIONE del sistema cognitivo alle diverse età. TEORIE FUNZIONALI Teorie che, a partire dal comportamento del bambino, inferiscono COME FUNZIONA il sistema cognitivo alle diverse età. NB: Lo studio della mente, così come del suo sviluppo, è avvenuta, per lungo 4 tempo, in modo relativamente separato dai dati neurofisiologici. LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni? Burrhus Frederic Skinner Qualsiasi abilità che è appropriata all’età può essere insegnata: -fornendo a colui che apprende RINFORZI immediati e POSITIVI. -SUDDIVIDENDO IL COMPITO in passi successivi sufficientemente semplici -RIPETENDO le istruzioni il più possibile “Gli insegnanti devono imparare come insegnare. E’ necessario che gli vengano insegnati metodi di insegnamento più efficaci”. Il RINFORZO POSITIVO è più efficace della PUNIZIONE nel determinare una modificazione di comportamento. La conseguenza della punizione è apprendere ad evitare la punizione stessa, piuttosto che apprendere la modalità di comportamento corretta. 5 LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni? Ciò che si sviluppa è la catena di associazioni tra stimoli e risposte. Il cambiamento riguarda singole unità di comportamento osservabile, indipendenti l’una dall’altra, ciascuna delle quali è sotto il controllo di singole variabili comportamentali. Lo sviluppo avviene grazie al funzionamento di un complesso di leggi di associazione innate che legano gli stimoli esterni alle risposte comportamentali del soggetto. 6 LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni? Ciò che si sviluppa è la struttura del sistema cognitivo nella sua totalità: lo sviluppo cognitivo implica una modificazione sostanziale delle strutture mentali che il bambino utilizza per interagire con la realtà Il passaggio da uno stadio all’altro dello sviluppo avviene grazie ad una serie di meccanismi generali determinati biologicamente (adattamento, organizzazione, equilibrazione). 7 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo? RISPOSTA COMPLESSA !!! In termini generali… lo sviluppo cognitivo viene inteso come lo sviluppo dei processi che manipolano l’informazione, accompagnato dall’incremento nella capacità di creare rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente Processi: regole, strategie, capacità di elaborazione Rappresentazioni prodotti dell’elaborazione (conoscenza di base)8 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo? RISPOSTA COMPLESSA !!! CAMBIA IL CODICE RAPPRESENTAZIONALE AUMENTA LA CAPACITÀ DI ELABORAZIONE SI MODIFICANO LE STRATEGIE INCREMENTA LA CONOSCENZA DI BASE SI SVILUPPA LA METACOGNIZIONE 9 Lo sviluppo cognitivo come cambiamento del Codice rappresentazionale Sviluppo cognitivo inteso come sviluppo dell’abilità di creare rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente Bruner [1973] durante lo sviluppo la conoscenza è mediata da 3 codici rappresentazionali diversi: 1) Codice ESECUTIVO (azione) 2) Codice ICONICO (immagine) [0-2 anni] [dai 2 ai 6 anni] 3) Codice SIMBOLICO (linguaggio) [dai 6/7 anni] 10 La RETE RAPPRESENTAZIONALE degli esperti contiene un numero maggiore di concetti, di proprietà associate ai concetti e di connessioni tra concetti e tra proprietà NON ESPERTO ESPERTO Esempio: Chi e Koeske (1983), bambino di 4 anni esperto di dinosauri 11 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo? Risposta complessa, che chiama in causa un insieme diversificato di competenze Con l’età i bambini acquisiscono : una capacità sempre maggiore di prestare attenzione, e quindi di codificare l’informazione rilevante, delle regole o delle strategie sempre più efficienti e sofisticate, un patrimonio di conoscenza di base sempre più vasto una conoscenza e una comprensione metacognitiva del funzionamento della propria mente sempre maggiore. N.B. attenzione ai rapporti tra i cambiamenti che avvengono nelle diverse componenti 12 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 1) Come avviene lo sviluppo? LO SVILUPPO COME AUTOMODIFICAZIONE Il sistema cognitivo si automodifica attraverso il suo stesso funzionamento Ruolo dei meccanismi di autoregolazione interni, attraverso i quali l’individuo modifica il proprio funzionamento cognitivo alla luce del feedback prodotto dalle proprie operazioni mentali o dalle proprie azioni N.B. ruolo primario del feedback negativo nello stimolare il cambiamento 13 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? 2./ CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ = Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ? 3./ INNATO VS. APPRESO ? = Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo ? 4./ DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? = Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività 14 cognitiva ? Le domande centrali della psicologia dello sviluppo 2./ CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ = Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ? Che cosa cambia e che cosa rimane costante nel tempo ? E’ possibile individuare delle funzioni o dei processi che rimangono stabili e che non si modificano nel corso dello sviluppo ? Lo sviluppo può essere descritto come un processo: QUANTITATIVO E CONTINUO Lo sviluppo viene descritto come somma e accumulazione di piccoli cambiamenti nel tempo (Es., comportamentismo) I cambiamenti quantitativi si riferiscono a cambiamenti di frequenza e grado di un certo comportamento (Es. produzione linguistica). QUALITATIVO E DISCONTINUO Lo sviluppo viene visto in termini di comparsa di nuove capacità (Es., Piaget) I cambiamenti qualitativi comportano cambiamenti nella struttura e nell’organizzazione del sistema cognitivo (Es. Sviluppo della memoria) 15 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o viceversa discontinuo e improvviso? CONTINUO DISCONTINUO al tempo stesso continui e discontinui Cambiamento Quantitativo Posizioni intermedie Cambiamento Qualitativo (coinvolge l’organizzazione di base e/o le modalità di funzionamento del sistema) 16 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Il problema continuità/discontinuità rimanda al problema del rapporto tra… STRUTTURE FUNZIONI Funzioni stabili, strutture discontinue (i.e., Piaget) Strutture stabili, processi che si modificano (i.e., HIP) 17 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Il problema continuità/discontinuità rimanda al problema del rapporto tra… PRESTAZIONI cambiamenti osservabili nelle abilità e nei comportamenti COMPETENZE processi sottostanti a tali cambiamenti Comportamenti diversi possono essere mediati dallo stesso processo sottostante (i.e., attività rappresentativa) Comportamenti simili possono essere mediati da processi diversi (i.e., grasping) Una teoria può essere contemporaneamente continua e discontinua (es. Piaget) 18 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo CURVE a “U” I cambiamenti nel formato rappresentazionale (COMPETENZA), non portano di necessità a un corrispondente incremento nell’efficienza del comportamento (PRESTAZIONE), che, al contrario, può andare incontro a un momentaneo deterioramento, producendo una tipica curva di sviluppo a U. 19 Es. Iperregolarizzazione dei verbi - Aperto/Aprito (Brown, 1973; Marcus et al., 1992). cambiamento comportamentale trasformazioni nel formato delle rappresentazioni PRESTAZIONE 1. Forma passata dei verbi irregolari COMPETENZA OK 1. Ripetizione 2. Forma passata dei verbi irregolari NO 2. Regola (iperregolarizzazione) 3. Forma passata dei verbi irregolari OK 3. Regola + eccezioni 20 CURVE EVOLUTIVE a “U”: una sfida per la psicologia dello sviluppo I cambiamenti nel formato rappresentazionale (COMPETENZA), non portano di necessità a un corrispondente incremento nell’efficienza del comportamento (PRESTAZIONE), che, al contrario, può andare incontro a PRESTAZIONE PRESTAZIONE un momentaneo deterioramento, producendo una curva di sviluppo a U. TEMPO TEMPO 21 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo CONTINUITA’: Persistenza di funzioni e processi nel corso dello sviluppo (modelli cognitivisti) CONTINUITA’ STABILITA’ Permanere nel tempo delle differenze individuali osservate all’interno di un gruppo. Come si misura ? Correlazioni significative tra le prestazioni di uno stesso soggetto nello stesso compito o in compiti diversi in momenti successivi dello sviluppo. 22 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Continuità OMOTIPICA: la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione A2 dello stesso soggetto perché vi è identità di comportamento. 23 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Continuità omotipica: A1 A2 Bornstein e Sigman, 1986 24 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo Continuità OMOTIPICA: la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione A2 dello stesso soggetto perché vi è identità di comportamento. Continuità ETEROTIPICA: la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione B2 dello stesso soggetto in un compito diverso perché, pur essendo comportamenti diversi, vi è identità nel processo sottostante. (Es. durata attenzione visiva prima infanzia capacità intellettive e verbali in età scolare). . 25 Le domande centrali della psicologia dello sviluppo CONTINUITA’ PREDITTIVITA’ E’ possibile prevedere l’andamento dello sviluppo di un dato aspetto del comportamento sulla base delle conoscenze che si hanno sul suo stato attuale ? Solo se si assume l’esistenza di una certa continuità nello sviluppo. Continuità eterotipica: A1 B2 26 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo 4) Lo sviluppo è un processo continuo o discontinuo? LO SVILUPPO COME PROCESSO CONTINUO Lo sviluppo cognitivo è inteso come un processo continuo e quantitativo poichè consiste nell’incremento dell’efficienza con la quale i processi di base o di controllo manipolano l’informazione, e in un conseguente aumento delle rappresentazioni, ossia della conoscenza che deriva dal funzionamento dei processi stessi Idea di sviluppo come passaggio graduale dalla condizione di INESPERTO ESPERTO 27 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? 2./ CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ = Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ? 3./ INNATO VS. APPRESO ? = Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo ? 4./ DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? = Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività 28 cognitiva ? 4./ DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? = Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività cognitiva ? 29 LO SVILUPPO COGNITIVO è sostenuto da un’architettura della mente DOMINIO-GENERALE o DOMINIO-SPECIFICA? Fodor (1983) mente “dominio-generale” mela mente “dominio-specifica” arancia DOMINIO l’insieme specializzato delle rappresentazioni che fanno da supporto ad una specifica area della conoscenza, e delle procedure che servono per manipolare tali rappresentazioni (es. linguaggio, matematica, fisica…) MICRODOMINI all’interno di ciascun dominio è possibile individuare dei sottoinsiemi di conoscenze (es. comprensione delle parole, conservazione del numero…) 30 Lo sviluppo dell’attività cognitiva è sostenuto da un’architettura della mente e da una struttura neurale indipendente dal dominio dominio-specifica o modulare In ogni momento dello sviluppo, l’attività cognitiva è sostenuta da un’unica struttura cognitiva sottostante che controlla in modo unitario tutto il funzionamento mentale. La struttura cognitiva che vincola l’attività cognitiva è costituita da un insieme di elaboratori che funzionano in modo autonomo, e che processano solo alcuni tipi di informazioni relative a una specifica area della conoscenza. Quando in un’area della conoscenza si verifica un cambiamento, ne vengono simultaneamente influenzati tutti i domini cognitivi (es.: Piaget; modelli comportamentisti) Lo sviluppo ha luogo secondo modalità diverse per ogni dominio dell’attività cognitiva (es.: modelli cognitivisti dell’HIP) 31 LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o avviene in modo diverso all’interno dei diversi domini? La struttura dell’attività cognitiva è rappresentata da una catena di associazioni tra stimoli e risposte che si formano attraverso processi di apprendimento di ambito generale che si applicano a tutte le aree della conoscenza (domini). Le associazioni si formano grazie all’esistenza di un insieme di sistemi fisiologici, di carattere ereditario, e di un complesso di leggi di associazione. 32 Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o avviene in modo diverso all’interno dei diversi domini? LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO La teoria piagetiana può essere considerata un esempio rappresentativo di una visione dello sviluppo dominio-generale. Lo sviluppo implica cambiamenti di ambito generale nelle strutture cognitive sottostanti il comportamento e il pensiero del bambino, perché i processi funzionali che producono il cambiamento agiscono nello stesso modo su tutti gli aspetti del sistema cognitivo secondo modalità simili da dominio a dominio. 33 LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo LO SVILUPPO COME PROCESSO DOMINIO-SPECIFICO Lo sviluppo è un processo che riguarda singoli domini, all’interno dei quali il bambino diviene capace di creare rappresentazioni sempre più sofisticate dell’informazione e di sviluppare procedure sempre più specializzate. Sviluppo cognitivo = sv. di domini specializzati, sostenuto da un’architettura cognitiva generale N.B. superamento del concetto di STADIO 34 CLASSIC STUDIES: I NEONATI PREFERISCONO I VOLTI Goren, Sarty, & Wu, 1975 Morton & Johnson, 1991 Valenza, Simion, Macchi Cassia, & Umiltà, 1996 35 I volti schematici possono essere descritti come una collezione di proprietà strutturali e configurali (see Johnson & Morton, 1991, p.135, Box 6.1) Asimmetria nella distribuzione degli elementi nella parte superiore vs. inferiore della configurazione (più elementi nella parte superiore) Una relazione spaziale congruente tra la distribuzione degli elementi interni e la forma del contorno esterno. 36 Upright vs upside-down geometrical configurations UPRIGHT UPSIDE-DOWN Tecnica • Preferenza visiva Variabili dipendenti: • numero di risposte di orientamento • tempo totale di fissazione Risultati: Numero di risposte di orientamento: UPRIGHT 21.8 p<.01 UPSIDE-DOWN 18.4 Tempo totale di fissazione: UPRIGHT 85.5 s p<.005 UPSIDE-DOWN 54.2 s 37 Simion et al., 2002. Developmental Science. Variabili dipendenti: > Numero di Tempo totale di orientamenti fissazione (sec) UPRIGHT FACE 16 101 INVERTED FACE 12 71 Tecnica: Preferenza visiva 20 newborns > p<.03 TOP-HEAVY CONFIG. 16 115 BOTTOM-HEAVY CONFIG. 12 80 p<.01 p<.001 UPRIGHT FACE 13 78 TOP-HEAVY CONFIG. 13 91 n.s. n.s. 20 newborns = p<.02 20 newborns 38 (Turati, Simion, Milani, Umiltà, 2002. Developmental Psychology; Macchi Cassia, Turati, & Simion , 2004. Psychological Science) 1./ COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste modificazioni ? 2./ CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ = Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ? 3./ INNATO VS. APPRESO ? = Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo ? 4./ DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? = Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività 39 cognitiva ? 3./ INNATO vs. APPRESO ? = Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo ? Cosa determina il cambiamento? NATURA ESPERIENZA Dibattito Nature - Nurture Fattori genetici Fattori ambientali Es. Chomsky Es. Teorie comportamentiste 40 Empirismo: John Locke (1632-1704) “Tabula rasa” Esperienza Progressivo accumularsi di conoscenze William James (1842-1910) Esperienza “Terribile e rumorosa confusione” Ordine e conoscenza 41 * Posizione intrinsecamente evolutiva Empirismo: Concezione meccanicistica: Lo sviluppo è causato da forze esterne ed agenti che agiscono su una mente passiva simile ad una macchina. Capacità predittiva completa: lo sviluppo è causato da forze esterne. L’individuo è passivo. 42 LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO Qual è il rapporto tra i fattori biologici e l’esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo? Il cambiamento e lo sviluppo sono provocati interamente dall’apprendimento. Viene presupposto un organismo predisposto all’apprendimento, che possiede la capacità innata di associare uno stimolo a una risposta. La mente del neonato è bombardata da un insieme caotico di stimolazioni e non contiene conoscenze innate e predeterminate (tabula rasa). Il bambino è un passivo accumulatore di conoscenza 43 1. Alla nascita non c’è alcuna conoscenza innata 2. L’acquisizione delle conoscenze avviene attraverso i sensi 3. Lo sviluppo procede mediante esperienza associativa 4. Tutta la conoscenza deriva dall’esperienza Stimoli Sensazioni corporee Mondo percettivo Associazioni Attraverso le associazioni, le sensazioni - grezze e separate - si aggregano in percezioni 44 dotate di significato Empirismo moderno La mente umana si sviluppa grazie all’informazione che proviene dall’ambiente. La struttura dell’ambiente esterno determina la forma che la mente prenderà nel corso dello sviluppo. La conoscenza prende forma grazie all’estrazione delle regolarità statistiche presenti nell’ambiente esterno (Es. connessionismo). 45 Kirkham, Slemmer & Johnson (2002). Visual statistical learning in infancy: evidence for a domain-general learning mechanism, Cognition, 83, 35-42. - bambini di 2, 5, 8 mesi - abituazione visiva Sequenza random di elementi Sequenza di coppie di elementi Sequenza di triplette di elementi 46 Innatismo: La conoscenza non può essere acquisita solo per apprendimento in un tempo così breve. Cartesio (1596-1659) Kant (1724-1804) La mente sin dalla nascita impone un ordine agli input sensoriali, trasformando le sensazioni in percezioni dotate di significato. Gli individui sono dotati sin dalla nascita di idee o categorie di conoscenza in grado di garantire il funzionamento percettivo. Posizione Forma Categorie Percettive Innate Grandezza 47 Movimento Innatismo: Concezione organismica (Leibniz, 1646-1716): L’enfasi va posta sull’intero piuttosto che sulle parti. Il mondo è composto di unità organizzate, intrinsecamente e spontaneamente attive e autoregolantisi. Piuttosto che soffermarsi sulle cause antecedenti, la visione organismica prende in considerazione proprietà intrinseche. L’uomo, per natura, è un’unità attiva e organizzata in continuo cambiamento. 48 Innatismo: Un organismo attivo dà forma alla propria esperienza piuttosto che prendere forma da essa. Gli organismi attivi sono dotati di scopi e sanno prestare attenzione, ragionare, e percepire in maniera selettiva. Tutto questo fa sì che l’organismo attivo sia in grado di selezionare modificare o respingere influenze provenienti dall’ambiente (White, 1976) 49 Innatismo moderno L’ontogenesi ricapitola la filogenesi. Lo sviluppo è il processo attraverso il quale le istruzioni contenute nel nostro patrimonio genetico, selezionate nel corso della filogenesi, vengono eseguite in assenza di perturbazioni esterne. Alcuni contenuti di conoscenza sono specificati per via innata, e lo sviluppo consiste in un processo di puro arricchimento di questo iniziale nucleo di conoscenze. (Es. Innatismo rappresentazionale, Spelke) L’ambiente e l’esperienza fungono da “innesco”, attraverso il quale le conoscenze specificate per via innata si manifestano. L’ambiente non può alterare in nessun modo il corso dello sviluppo 50 Approccio interazionista SVILUPPO prodotto dell’interazione tra fattori innati e fattori acquisiti attraverso l’esperienza NB: Una data influenza ereditaria può comportare diversi effetti comportamentali in ambienti diversi e, viceversa, un dato ambiente può avere 51 effetti diversi su persone con diverso patrimonio genetico. LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO Qual è il rapporto tra i fattori biologici e l’esperienza nella determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello sviluppo? La posizione costruttivista di Piaget è intermedia tra quella innatista e quella empirista. Attraverso l’esperienza, il bambino costruisce il proprio sistema cognitivo a partire da pochi riflessi innati. L’esperienza ha un ruolo cruciale nel consentire al bambino di costruire la propria conoscenza: viene interpretata attraverso le strutture cognitive già esistenti. Tali strutture cognitive vengono costruite attraverso l’esperienza. 52 La teoria di Piaget Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente interna Piaget respinge Piaget propone Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente ambientale Teoria organismica L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze 53 MAIN EFFECT MODEL AMBIENTE PATRIMOINIO GENETICO + - + + - AMBIENTE + - + - - EMPIRISMO INNATISMO * + + + Lo sviluppo è unidirezionale APPROCCIO INTERAZIONISTA AMBIENTE PATRIMONIO GENETICO * + - + + MEDIUM - MEDIUM - Il patrimonio genetico e l’ambiente interagiscono, ma l’interazione tra i due fattori è statica 54 POSSIBILI ESITI EVOLUTIVI LIVELLO DI SVILUPPO - MATURAZIONE Modello di Aslin, 1981 Mantenimento Perdita Facilitazione Mantenimento Perdita Induzione ASSENZA DI MATURAZIONE NASCITA ESPERIENZA Nessun effetto ETA’ ADULTA I possibili esiti che l’intervento dell’esperienza può produrre a seconda del livello di maturazione raggiunto da una determinata abilità a base biologica: 1) mantenimento 2) facilitazione 3) perdita 4) induzione 55 Critica: Il modello è unidirezionale, perché prevede che l’esperienza possa modificare le capacità determinate geneticamente, ma non formula alcuna previsione circa le possibili modalità attraverso le quali le abilità determinate geneticamente possono influenzare l’apprendimento di nuove conoscenze. Descrive l’influenza dell’esperienza sulle funzioni determinate geneticamente ma…. non prevede la possibilità che il livello di maturazione delle funzioni determinate geneticamente possa influenzare natura e qualità dell’esperienza di cui l’individuo può usufruire Esempio: il livello di maturazione e di funzionalità raggiunto dal sistema visivo alla nascita determina il tipo di informazioni visive che il bambino è in grado di selezionare e influenza di conseguenza le possibilità di apprendimento di cui il neonato dispone 56 nell’ambiente visivo. * (Sameroff, 1975) Dotazione genetica ed esperienza co-determinano lo sviluppo, influenzandosi reciprocamente in un processo di interazione dinamica. Nel corso dello sviluppo, attraverso l’interazione tra gli elementi preesistenti e l’ambiente esterno, emergono meccanismi e processi che non facevano parte del patrimonio biologico innato del soggetto. 57 Lo sviluppo ontogenetico … … consiste nel processo attraverso il quale i geni interagiscono con l’ambiente a vari livelli per produrre strutture organiche complesse come il cervello e i processi cognitivi che esso supporta Livelli di interazione Tipo di ambiente Molecolare Ambiente interno Cellulare Ambiente interno Organismo Ambiente tipico della specie Ambiente tipico dell’individuo *Non c’è nessun aspetto dell’individuo che può essere definito “genetico” in senso stretto. *Esistono molti tipi di ambienti che esercitano la loro influenza a diversi livelli. 58 Hamer (2002) 59 L’attività genetica non segue un programma strettamente preordinato, ma è regolata da segnali che provengono sia dall’ambiente interno che dall’ambiente esterno. Nei canarini: Espressione del gene ZENK, coinvolto nella regolazione dell’attività sinaptica. Attività motoria legata al canto Incremento nell’espressione di questo gene nelle aree motorie Esposizione al canto di altri canarini Incremento nell’espressione di questo gene nelle aree uditive (Jarvis et al., 1997). Il grado di espressione del gene dipende dal tipo di canto a cui è esposto: Canto della propria specie > espressione maggiore Canto di altre specie > espressione minore (Mello et al., 1992). L’espressione genetica è fortemente influenzata dalla specifica esperienza a cui l’individuo è esposto. 60 Gottlieb (1995) 61 62 Concetto di EPIGENESI processo per il quale da uno stato di relativa globalità, indifferenziazione e disorganizzazione, ogni sistema biologico complesso passa a uno stato di progressiva diversificazione e maggiore complessità, attraverso continui scambi bidirezionali tra organismo e ambiente. 63 Gottlieb (1992) distingue tra: EPIGENESI PREDETERMINATA: il rapporto tra struttura e funzione nel corso dello sviluppo è di tipo unidirezionale Geni Strutture neurali Funzioni psichiche * Ontogenesi ricapitola la filogenesi Esperienza Es. Approccio maturazionista L’informazione procede lungo una sola direzione dai geni alle proteine. Crick, 1958: DNA RNA proteine Il genoma costituisce una sorta di impronta, di piano preordinato per la costruzione e la determinazione dell’organismo. Nel 1960: Retrovirus: RNA DNA Il più noto è il virus dell'immunodeficenza umana (HIV) Un’enzima di trascrittasi inversa è in grado di retrotrascrivere il genoma del virus da RNA a DNA. 64 Gottlieb (1992) distingue tra: EPIGENESI PROBABILISTICA: il rapporto tra struttura e funzione nel corso dello sviluppo è di tipo bidirezionale Geni Strutture neurali Funzioni psichiche Esperienza Es. Neuroscienze cognitive dello sviluppo Il genoma è parte di un sistema di sviluppo olistico e bidirezionale dell’organismo, aperto ai segnali che hanno origine dall’interno della cellula stessa (citoplasma) o dall’esterno della cellula (ormoni), così come dai segnali che provengono dall’ambiente esterno all’organismo. Il genoma si esprime in maniera appropriata solo in risposta alla stimolazione che ha origine dall’interno e dall’esterno dell’organismo. Es. In alcune specie di rettili, temperatura di incubazione determina il sesso dell’individuo. Nematodi, presenza o assenza di cibo, facilitazione o inibizione della trascrizione del genoma. Specie umana, esposizione a fattori di rischio (fumo, dieta), sviluppo di malattie a cui si è predisposti. Nel feto, madri esposte a forte stress, maggior probabilità di parti pretermine o neonati sottopeso 65 (ormoni relati allo stress raggiungono il feto attraverso la placenta). EPIGENESI PROBABILISTICA Lo sviluppo è caratterizzato da momenti di instabilità nei quali le potenzialità sono massime, e da momenti di successiva stabilità. A partire da un iniziale stato di equipotenzialità, lo sviluppo consiste nel progressivo restringimento dei percorsi e degli esiti evolutivi possibili. Lo stato finale dipende dall’ insieme specifico di vincoli che hanno agito in momenti precisi dello sviluppo. 66 * “PAESAGGIO EPIGENETICO” (Waddington, 1957) A partire da un iniziale stato di equipotenzialità, lo sviluppo consiste nel progressivo restringimento dei percorsi e degli esiti evolutivi possibili. Lo stato finale dipende dall’ insieme specifico di vincoli che hanno agito nel corso dello sviluppo * Sfera organismo che si sviluppa Disposizione delle colline e delle valli possibili percorsi dello sviluppo Il paesaggio impone dei VINCOLI sui movimenti della sfera che rotola lungo la discesa. I punti di transizione tra le valli rappresentano i punti critici dello sviluppo: a seconda dei fattori ambientali che intervengono in quei momenti, lo sviluppo successivo potrà assumere forme differenti. Pendenza delle valli ritmo dei processi di sviluppo Forte pendenza: rapido cambiamento, Lieve pendenza: stato relativamente stabile 67 * Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie. Posizione innatista: il cervello dell’anatroccolo può essere dotato di un meccanismo INNATO predefinito in grado di riconoscere il richiamo dei conspecifici. VANTAGGI: - risposta veloce e immediata (non serve apprendimento) - risposta impermeabile a possibili associazioni errate (non vi è la possibilità di un errato apprendimento) SVANTAGGI: - la risposta richiede un preciso “stimulus matching” (difficile definire a priori tutte le caratteristiche del richiamo al quale l’anatroccolo deve rispondere, è possibile che la risposta sia troppo selettiva o al contrario troppo generalizzata) - la risposta richiede una prespecificazione genetica, potrebbe essere sensibile a minime pertubazioni che avvengono nel complesso 68 processo di traduzione dell’informazione genetica * Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie. Posizione empirista: il cervello può semplicemente associare ciò che vede (la mamma) e ciò che sente (il richiamo della mamma) fino a che non sviluppa una appropriata rappresentazione del canto della mamma. VANTAGGI: - risposta molto flessibile SVANTAGGI: - apprendimento lento, per prove ed errori - apprendimento suscettibile all’interferenza di associazioni sbagliate (ad es, l’anatroccolo sente il canto di altre specie). 69 * Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie. Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata dall’esperienza. VANTAGGI: - il processo di sviluppo è protetto da eventuali perturbazioni - La canalizzazione assicura che importanti caratteristiche tipiche della specie emergano in tutti gli individui che appartengono a quella specie, nonostante l’ampia variabilità nelle condizioni ambientali e nella dotazione genotipica. 70 * Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie. Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata dall’esperienza. Anatroccoli allevati in incubatrici, privati dell’esperienza del canto materno, manifestano cmq una preferenza per il richiamo materno. INNATO ? Risposta: NO: il fattore chiave è la precoce esposizione al PROPRIO RICHIAMO, in cui sono rappresentate tutte le caratteristiche acustiche della propria specie. Se l’anatroccolo è deprivato della possibilità di udire le proprie vocalizzazioni, in seguito non è in grado di dare una risposta preferenziale al richiamo della mamma (Gottlieb, 1991). 71 * Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie. Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata dall’esperienza. Fattori genetici 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato vocale dell’anatroccolo 2. Tendenza dell’anatroccolo a produrre richiami 3. Capacità uditive dell’anatroccolo Fattori esperenziali: 1. E’ l’esperienza del proprio canto il fattore cruciale. 72