Cos'è la luce? Un esempio di luce che quasi tutti giorni si può vedere è la luce del sole; essa è bianca e induce a pensare che sia monocromatica, formata in altre parole da un solo colore. Eppure, se si guarda l’arcobaleno o se si osserva una pozzanghera colpita da un raggio di Sole, ci si accorge che la luce è scomposta in tanti diversi colori. La luce, apparentemente bianca, è in realtà formata da una mescolanza di colori diversi che, nel loro insieme, costituiscono lo spettro solare o luminoso. Questi colori, che sono più comunemente conosciuti come colori dell’arcobaleno o colori dell’iride, sono sette Rosso Arancio Giallo Verde Blu Indaco Violetto Il fenomeno della scomposizione della luce nei sette colori dell’iride è detto dispersione e fu osservato e descritto per la prima volta nel 1666 da Newton. La dispersione viene spiegata ammettendo che la luce solare visibile è costituita da un gruppo di onde con lunghezza d'onda variabile da 0,76 a 0,38 micron. Per valori maggiori di 0,76 micron si hanno i raggi infrarossi, per valori minori si hanno i raggi ultravioletti; entrambe queste radiazioni non sono visibili all'occhio umano. Che cos'è il colore? Il colore di un corpo è visibile solo in presenza di luce. Tutto ciò fa pensare che il colore di un oggetto dipenda dalla quantità di luce che riflette e assorbe. Ricordando che i colori opachi riflettono e assorbono la luce, almeno in parte, e che la luce bianca è ottenuta alla sovrapposizione di sette radiazioni di diversa lunghezza d'onda, si può allora capire qual è il meccanismo della visione dei colori. Un corpo colorato assorbe tutte le radiazioni tranne quella che viene riflessa determinandone il colore. In altre parole, un oggetto appare, per esempio, rosso perché assorbe tutte le radiazioni tranne quella corrispondente al colore rosso che, riflessa, arriva agli occhi di chi osserva determinando la visione del colore rosso. Inoltre, un corpo è bianco perché diffonde tutte le radiazioni luminose ed è nero perché le assorbe tutte. I gammadi sono corpi trasparenti, cioè incolori, perché lasciano passare tutte le radiazioni e quindi non ne assorbono nessuna. Ce anche da dire che un corpo può assorbire o riflettere più di una radiazione e ciò da luogo a una grande varietà di toni, di sfumature e di colori composti. Riccardo 2ªOIRM