Il Giorno della Memoria

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Anche quest’anno, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) sezione di Castellammare di Stabia, in
collaborazione con la Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia, organizza una giornata per
celebrare “Il Giorno della Memoria”.
Appuntamento è per giovedì 31 gennaio 2013 (ore 20,00), presso il Teatro Supercinema di Castellammare
di Stabia, con una serata dedicata al ricordo dei tragici fatti della Shoah, con la rappresentazione dello
spettacolo “Arbeit Macht Frei”, fortunatissima messa in scena dalla Compagnia degli Sbuffi, che vede sul
palco quattro attori interpretare pezzi tratti da Primo Levi, Anne Frank e altri autori.
“L’iniziativa è rivolta, in prima istanza, alle giovani generazioni – spiegano il presidente della sezione Anpi
stabiese, Antonio Ferrara, e il regista della Compagnia degli Sbuffi, Aldo De Martino - affinché non si
smarrisca il ricordo dei tragici fatti, e si rivolge in generale alla cittadinanza tutta. La serata sarà anche
l’occasione per una breve riflessione introduttiva sulle discriminazioni di qualsiasi genere e sugli anticorpi da
introdurre nella società per assicurare sempre e maggiore convivenza civile a tutti”.
La serata del 31 gennaio sarà anche l’occasione per la Festa del tesseramento 2013: il consiglio direttivo
della sezione Anpi di Castellammare di Stabia fornirà informazioni sulle modalità di iscrizione e richiesta di
adesione all’Anpi, al fine di diffondere un nuovo impegno e una nuova cultura antifascista.
LO SPETTACOLO
“Arbeit Macht Frei”, uno spettacolo di Aldo de Martino
Testi da Primo Levi, Anne Frank ed altri
Scene e costumi Violetta Ercolano
con Nello Provenzano, Melania Esposito, Claudio Benegas, Floriana Cangiano
Nel buio un Uomo seduto su di una vecchia sedia di legno fuma, “Cari amici, qui dico amici / Nel senso vasto
della parola:” lo raggiunge una Donna, nello stesso fascio di luce; “O nessuno, o qualcuno, o forse uno solo,
o tu …”; ma è solo un attimo, dalla platea arriva il fracasso di piatti e tamburo realizzati con vecchi coperchi e
scatole di latta. Due attori si muovono veloci tra il pubblico ricordando, come se si trattasse di un banditore,
le Leggi Razziali emanate dal Regime Fascista: “Il matrimonio del cittadino italiano di razza ariana con
persona appartenente ad altra razza è proibito!”, due fasci di luce li seguono incessantemente in sala.
Tra canti dal vivo, prende così l’avvio uno spettacolo che alterna momenti di tenerezza a momenti di amare
considerazioni sulla vita degli Haflinge; Ironia macabra e pungente sulle “Ricerche Scientifiche Naziste”, e
presentazione dei campi di sterminio come Villaggi Vacanza; i sogni da ragazza normale di Anne Frank e le
deposizioni dal processo di Norimberga.
I materiali usati per lo spettacolo, smontati e rimontati come un puzzle, sono “Se questo è un Uomo” di
Primo Levi, “Il Diario” di Anne Frank, Gli atti del Processo di Norimberga, alcuni racconti lasciati da Rom, e
da Omosessuali sopravvissuti.
Uno spettacolo forte, capace di interessare il giovane pubblico.
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