proposta di laboratorio : i saggi alla fiamma

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Progetto di una UdA “flipped”
Titolo: La scala cromatica al flauto traverso: dalla scoperta al repertorio.
Docente: Marta Frigo
Tipo di scuola: Scuola secondaria di primo grado
Materia: Flauto traverso
Classe: Seconda o terza
Scelta dell’argomento curricolare:
(indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la
struttura atomica della materia, la punteggiatura grammaticale, il Congresso di Vienna ecc.)
La scala cromatica al flauto traverso.
Come si intende attivare l’interesse e la curiosità degli allievi:
(indicare come si intende stimolare l’interesse, motivare e coinvolgere gli allievi in modo da renderli parte
attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida che può
consistere nel porre una domanda a cui risponde oppure un problema da risolvere, oppure una ricerca da
effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.)
All'inizio della lezione l'insegnante suona al flauto traverso una scala cromatica, in senso ascendente
e e discendente. Questa tipologia di scala esercita un certo fascino sugli ascoltatori, per le sue
caratteristiche di complessità e tensione pur nella sua scorrevolezza.
Ascoltare l'esecuzione dell'insegnante innesca nei ragazzi la curiosità e il desiderio di provare a
realizzare tale elemento. Questo è proprio il compito che i ragazzi dovranno provare a svolgere.
Prima di lasciare gli alunni all'elaborazione l'insegnante avvia una breve discussione, senza arrivare
però ad una concettualizzazione che, ricordiamo, avverrà nell'ultima fase, dopo che i ragazzi avranno
avuto esperienza allo strumento della scala cromatica. “Che cosa ho suonato?” “Una scala che sale
verso l'alto e poi scende in basso!”. Al più l'insegnante può chiarire che la scala eseguita comprende
tutte le note dello strumento, senza tralasciarne alcuna.
Agli alunni è richiesto di risalire alla scala eseguita dall'insegnante riordinando le note e le posizioni
che conoscono allo strumento, di suonare tale scala utilizzando l'orecchio e di scriverla su un foglio
pentagrammato, per ricordare agevolmente la successione dei suoni.
Quali attività si intendono svolgere prima della lezione:
(indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione d’aula.
Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento, richiamino
preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già affrontate per mettere
meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse utilizzate.)
Non vi sono vere e proprie attività preparatorie da svolgere prima della lezione in aula. Tuttavia alcuni
studenti, particolarmente attratti dalla scala eseguita dall'insegnante, potrebbero iniziarne la ricerca
autonomamente a casa. Inizierebbe così in anticipo la fase di elaborazione per scoperta.
Quali attività si intendono svolgere in aula:
(indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione frontale, lavoro di gruppo,
apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida proposta e
costruire le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.)
Attività 1. La classe di flauto traverso è generalmente composta da sei studenti. Si vanno a creare dei piccoli
gruppi (composti di tre alunni per esempio) eterogenei per livello strumentale raggiunto.
La richiesta che l'insegnante fa ai gruppi in fase di produzione è quella di riordinare i suoni cromatici suonando
lo strumento e procedendo per tentativi ed errori. Questo procedimento sviluppa notevolmente l'orecchio
musicale negli intervalli più piccoli del nostro sistema musicale, ovvero i semitoni.
Un aiuto che può essere suggerito in fase di produzione è la comparazione della scala cromatica sulla
tastiera del pianoforte che è direttamente visibile, alla stessa scala da eseguire al flauto, strumento
in cui le posizioni non sono sempre in successione regolare né tanto meno visibili. Ogni gruppo avrà
perciò a disposizione un pianoforte oppure una tastiera elettrica (si tenga conto che in ogni scuola ad
indirizzo musicale ci sono almeno tre o quattro strumenti di questa tipologia).
Il metodo comparativo flauto- pianoforte favorisce comunque lo sviluppo dell'orecchio musicale.
Attività 2. Il compito affidato ai ragazzi comprende anche la scrittura della scala misteriosa;
procedendo di pari passo tra tentativi flautistici, comparazioni su strumento a tasiera e annotazioni
sul pentagramma il compito può procedere agevolmente.
Di seguito vi è una probabile partitura di scala cromatica (contenente qualche imprecisione) scritta da un
ragazzo nella sua fase di produzione.
Tale scrittura comprende e passa in rassegna tutti e 12 i suoni cromatici che compongono una scala
cromatica, ma la scrittura non è quella corretta dal punto di vista della teoria musicale, poiché
mescola diesis e bemolli in fase ascendente. Questo errore verrà corretto nella terza attività,
l'elaborazione con l'insegnante.
Attività 3. I gruppi si riuniscono portando le loro annotazioni; nel gruppo classe entra anche
l'insegnante. Ha inizio il confronto degli alunni con l'insegnante, la discussione dell'esperienza, la
correzione di eventuali errori e la sistematizzazione dei concetti esplorati.
Dal punto di vista strumentale è bene cominciare con il suono; i gruppi prendendo i flauti traversi e
lentamente fanno sentire a che punto è arrivata la ricerca e il riordino dei suoni sullo strumento.
Anche in questa sede si può procedere con la comparazione dei suoni del flauto con quelli del
pianoforte.
Dopo aver suonato si cerca di sistematizzare l'esperienza. L'insegnante chiede: “Di quanti suoni è
dunque composta la nostra nuova scala?”. La riposta, che i ragazzi hanno maturato sul flauto, su uno
strumento a tastiera e sul pentagramma è “12 suoni”.
L'insegnante chiarisce allora che si tratta di eseguire in maniera ordinata (ascendente o discendente
che sia) i 12 semitoni che compongono il nostro sistema musicale.
“Qual è dunque il nome di questa misteriosa scala? Scala cromatica.”
La scala cromatica è quella successione che comprende tutti i suoni possibili di un sistema musicale.
Nel temperamento equabile, ovvero il nostro sistema musicale a partire dal 1691, la scala cromatica
è definita da 12 semitoni contigui, cioè passando in rassegna tutti i tasti del pianoforte.
A questo punto può essere mostrata alla classe la presentazione realizzata dall'insegnante con il
programma Prezi. https://prezi.com/vfi_q3noxrwm/la-scala-cromatica/
Tornando alle partiture realizzate dai ragazzi e ragionando in termini di alterazioni l'insegnante fa
notare ai ragazzi l'eccessivo uso di diesis, bemolli e bequadro nelle loro annotazioni, invitandoli ad
usare un'unica tipologia di alterazione per la fase ascendente ed un'unica tipologia per quella
discendente. Si avvierà così una discussione sui suoni omologhi. La correzione delle bozze diverrà
allora (uso dei diesis in fase ascendente e dei bemolli in fase discendente):
La misteriosa scala suonata dall'insegnante è stata decodificata ad orecchio dai ragazzi, sperimentata
sul flauto traverso e codificata in scrittura tradizionale; ha ora un nome “scala cromatica”, ha delle
caratteristiche storiche (temperamento equabile) e intrinseche (l'essere costituita dai 12 semitoni).
Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica:
(indicare quali strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per verificare e
consolidare gli apprendimenti e lo sviluppo di competenze.)
L'attività didattica si conclude con l'applicazione della scala cromatica discendente al repertorio dello
strumento. Si tratta in questo caso di un'attività di rinforzo.
Un brano che contiene proprio nell'incipit una scala cromatica discendente (con un ritmo ben preciso) e ben
conosciuto da allievi e pubblico è l'Aria di Carmen dall'opera Carmen di G. Bizet. L'insegnante può chiedere
ora ai piccoli gruppi di suonare assieme l'Aria di Carmen.
Uno strumento di verifica che è possibile utilizzare in itinere e a fine percorso (esecuzione dell'Aria di Carmen)
e che si dimostra estremamente adeguato alla disciplina è la registrazione di file audio tramite piccoli
registratori o smartphones. Ciò può essere realizzato non solo dall'insegnante ma anche dai ragazzi, con loro
somma gioia, stabilendo dei turni di “tecnico del suono”.
In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale?
(indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le differenze.)
Il tradizionale approccio alla scala cromatica avviene per lettura di una partitura musicale che la contenga, che
contenga la successione esatta dei semitoni e la scrittura corretta dal punto di vista della teoria musicale.
Questa UD invece, realizzata secondo l'approccio “Flipped”, prevede una ricerca personale da parte degli
allievi sul tema proposto; non viene data loro una partitura da suonare, devono ricavarla loro riordinando i
suoni. Questo consente un notevole sviluppo dell'orecchio musicale, spesso dimenticato nella mera
decodificazione di una partitura musicale.
La differenza sta proprio in questo: agli alunni viene chiesto di codificare un nuovo elemento musicale, non di
limitarsi alla lettura (decodifica).
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