La mia avventura presso la Universidad Complutense de Madrid Mi sono recata presso la Universidad Complutense de Madrid nell’ anno accademico 2012-2013, e lì ho sostenuto tre esami: diritto tributario, diritto commerciale e teoria del diritto. Premesso che non vi sono dubbi sul fatto che consiglierei a chiunque di provare questa esperienza, devo innanzitutto prepararvi psicologicamente a quanti vi diranno: “Andare un anno all’ estero ti fa solo perdere tempo utile per studiare”. Io mi sono appassionata tanto alla lingua spagnola, al punto che, una volta tornata in Italia, ho conseguito l’ esame di spagnolo al livello C1, che è un livello di eccellenza. Ho inserito nel mio cv il suddetto esame, e questo mi ha permesso di essere selezionata da un’ azienda di traduzioni giuridiche in Spagna per un tirocinio di 6 mesi. Ovviamente è solo una “practica”, però credo che sia un buon punto di partenza per inserirsi nel mondo del lavoro, quindi non fidatevi di chi vi sfida a restare in Italia: l’ erasmus potrebbe essere il primo passo verso il conseguimento di un lavoro all’ estero! Accademicamente parlando, il sistema è completamente diverso da quello italiano: a Madrid le lezioni sono anche pratiche, e ci sono i compiti per casa da svolgere di settimana in settimana. I professori fanno l’appello e danno voti in decimi, un po’ come al nostro liceo. Ho apprezzato il metodo di insegnamento spagnolo, perché conta molto il rapporto con il professore, aspetto meno rilevante in Italia. In Spagna, infatti, si discute con il professore del materiale utilizzato, dei compiti a casa, il professore chiede il parere degli studenti sull’argomento e interroga volta per volta. Scendendo ad analizzare la mia esperienza dal punto di vista umano, devo dire che l’impatto con Madrid è stato particolarmente forte: io sono nata e cresciuta a Pisa, una città decisamente a portata d’ uomo, e mi sono ritrovata catapultata in una capitale europea, una metropoli piena di persone da tutto il mondo. Inizialmente è stato difficile ambientarmi, anche perché non spiccicavo una parola di spagnolo pur vivendo con due ragazze spagnole. Nel giro di due mesi ho cominciato a masticare la lingua e ho incontrato Marta, una ragazza di Madrid con la quale mi sento e mi vedo tuttora, a distanza di anni. E’ difficile farsi amici veri in una metropoli in cui tutto si muove velocemente, in cui la gente va e viene, per cui sono stata fortunata a incontrare Marta. Per il resto, ho frequentato tanti erasmus e persone da varie parti del mondo, per cui posso dire che anche la vita notturna e i viaggi non sono mancati! In sintesi, l’ erasmus è un’ esperienza da fare, che arricchisce il cv di una persona che sia orientata a trovare lavoro all’estero, aiuta a sviluppare un forte senso di adattamento, e permette di conoscere culture differenti. In bocca al lupo! Aurora