I COLORI
LA SCOMPOSIZIONE
DELLA LUCE SOLARE
USANDO UN PRISMA DI VETRO SI PUÒ SCOMPORRE LA LUCE BIANCA
SOLARE NEI VARI COLORI DELL’IRIDE
LA RICOMPOSIZIONE
DELLA LUCE SOLARE
LA LUCE BIANCA SOLARE PU0’ ESSERE A FORMARE IL BIANCO, BASTA
USARE UNA LENTE BICONVESSA E CONCENTRARE I RAGGI I UN UNICO
PUNTO DI UNO SCHERMO BIANCO.
LA RICOMPOSIZIONE
DELLA LUCE SOLARE
L’EFFETTO DI RICOMPOSIZIONE PUÒ ANCHE ESSERE OTTENUTO
USANDO IL DISCO DI NEWTON. FACENDO GIRARE RAPIDAMENTE I
DISCHI APPAIONO DI COLORE BIANCO: CIÒ PERCHÉ SI HA LA
SINTESI ADDITIVA DELLE RIFLESSIONI DELLE ONDE DEI COLORI
PRIMARI O SECONDARI.
LA RICOMPOSIZIONE
DELLA LUCE SOLARE
L’EFFETTO DI RICOMPOSIZIONE PUÒ ANCHE ESSERE
OTTENUTO USANDO DISCHI COLORATI, NEI DIVERSI
SETTORI CIRCOLARI, CON COLORI COMPLEMENTARI.
LA SINTESI SOTTRATTIVA
QUESTO FENOMENO SI
OSSERVA QUANDO SI
GUARDANO
CONTROLUCE
MATERIALI
TRASPARENTI
DIVERSAMENTE
COLORATI O ANCHE
SOVRAPPONENDOLI SU
DI UN FONDO BIANCO.
I COLORI DELLA SINTESI SOTTRATTIVA
I COLORI PRIMARI
NELLA SINTESI
SOTTRATTIVA SONO:
• BLU CYAN
• GIALLO
• ROSSO MAGENTA
I COLORI SECONDARI
SONO:
• VERDE
• ROSSO ARANCIO
• VIOLA
QUANDO, PER
OTTENERE UNA
TINTA,
MESCOLIAMO I
COLORI,
OPERIAMO IN
SINTESI
SOTTRATTIVA.
INVECE, QUANDO PROIETTIAMO
SU DI UNA SUPERFICIE BIANCA TRE
LUCI MONOCROMATICHE, OPERIAMO
IN SINTESI ADDITIVA
LA SINTESI ADDITIVA
QUESTO
FENOMENO SI
OSSERVA QUANDO
SI PROIETTANO, AL
BUIO, LUCI
MONOCROMATICHE
DI DIVERSO
COLORE SU DI UNO
SCHERMO BIANCO.
I COLORI DELLA SINTESI ADDITIVA
I COLORI PRIMARI
NELLA SINTESI
ADDITIVA SONO:
• ROSSO ARANCIO
• VIOLA
• VERDE
I COLORI SECONDARI
SONO:
• BLU CYAN
• ROSSO MAGENTA
• GIALLO
IL COLORE DAL PUNTO DI VISTA FISICO
DAL PUNTO DI VISTA FISICO IL COLORE È UN’ONDA.NOI SIAMO
CIRCONDATI DA ONDE CHE, PERÒ, IN GRAN PARTE NON VEDIAMO. CON
I NOSTRI OCCHI RIUSCIAMO A PERCEPIRE SOLO UNA PICCOLISSIMA
PARTE DELLE ONDE CHE CI CIRCONDANO: NOI VEDIAMO SOLO LE ONDE
CHE COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE, CIOE’ LE ONDE DEI COLORI
CHE FORMANO L’ARCOBALENO.
Nell’istogramma vediamo quanto è ridotta la gamma di onde che il nostro occhio
percepisce.
O
DI
A
R
E
ND
O
RO
IC
M
.I.
R
CE
LU
V.
U.
X
A
M
M
GA
LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
CON I NOSTRI OCCHI RIUSCIAMO A PERCEPIRE SOLO UNA PICCOLISSIMA PARTE
DELLE ONDE CHE CI CIRCONDANO: NOI VEDIAMO SOLO LE ONDE CHE
COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE, CIOÈ I COLORI DELL’ARCOBALENO.
λ
T
LA LUNGHEZZA DI UN’ONDA SI INDICA CON LA LETTERA GRECA λ (LAMBDA) E SI MISURA IN
METRI (O SUOI MULTIPLI E SOTTOMULTIPLI).
IL PERIODO DI UN’ONDA È ,INVECE, IL TEMPO CHE L’ONDA IMPIEGA A COMPIERE
UN’OSCILLAZIONE COMPLETA ED È INDICATO CON T
LA FREQUENZA ν(NI) DI UN’ONDA E’ IL NUMERO DI OSCILLAZIONI COMPIUTE NELL’UNITA’
DI TEMPO E SI MISURA IN HERTZ (1Hz=1 OSCILLAZIONE AL SECONDO).
TIPO
ν(Hz)
λ
ONDE
RADIO
DA POCHI DA 10 km
HZ A3x108 A 1 m
MICRO
ONDE
DA 3x108
A 3 x 1011
RAGGI
DA3 x 1011
INFRAROSSI A 4 x 1014
LUCE
DA 4 x1014
A 8 x 1014
RAGGI U.V. DA 8 x1014
A 3 x 1017
RAGGI X
RAGGI
GAMMA
DA 1 m
A 1 mm
DA 1 mm
A 750 nm
DA 750 nm
A 380 nm
DA 380 nm
A 60 nm
DA 3 x1017 DA 60 nm
A 5 x 1019 A 0,6 nm
< 10 nm
> 3 x 1018
EFFETTI
PERMETTONO
LE
TRASMISSIONI
METTONO IN
VIBRAZIONE
H2 O
RISCALDANO
VISIBILI
ALL’OCCHIO
EFFETTI
CHIMICI
ABBRONZANTI
RADIOGRAFIE
(PERICOLOSI)
MOLTO
PERICOLOSI
FREQUENZA E LUNGHEZZA DELLE ONDE CHE
COMPONGONO LA LUCE BIANCA SOLARE
COLORI
ROSSO
ARANCIO
GIALLO
VERDE
AZZURRO
VIOLETTO
ν(Hz)
14
DA 4 x 10 A
4,6 x 1014
DA 4,6x 1014 A
5,1 x 1014
14
DA 5,1 x 10
14
A 5,2 x 10
14
DA 5,2 x 10
A 6,1 x 1014
DA 6,1 x 1014
A 7,1 x 1014
14
DA 7,1 x 10
14
A 8 x 10
l(nm)
DA 750
A 650
DA 650
A 590
DA 590
A 580
DA 580
A 490
DA 490
A 420
DA 420
A 380
LE LUCI MONOCROMATICHE SONO
FORMATE DA SINGOLE ONDE
COLORATE
SE RISCALDIAMO
SULLA FIAMMA DEI
COMPOSTI DI VARI
ELEMENTI,
VEDREMO CHE
OGNUNO DI ESSI
EMETTE UNA LUCE
COLORATA
CARATTERISTICA.
TALE EFFETTO
VIENE SFRUTTATO,
AD ESEMPIO NEI
FUOCHI
ARTIFICIALI.
ANALIZZANDO LE
SINGOLE LUCI
COLORATE EMESSE
CON UNO
SPETTROSCOPIO
(APPARECCHIO OTTICO
COSTITUITO DA UN
PRISMA CHE
SCOMPONE LA LUCE
NELLE VARIE ONDE
CHE LA FORMANO)
VEDREMO DEGLI
“SPETTRI” FORMATI DA
RIGHE DI COLORE
DIVERSO.
OGNI ELEMENTO
PRESENTA UNO
SPETTRO DIVERSO E
CARATTERISTICO.
SPETTRI DI EMISSIONE DI
VARI ELEMENTI
UN OGGETTO BIANCO ILLUMINATO DALLA
LUCE SOLARE RIFLETTE TUTTE LE ONDE
SENZA ASSORBIRNE ALCUNA ….
AL NOSTRO OCCHIO ARRIVANO QUINDI LE ONDE DI TUTTI I
COLORI, E NOI VEDIAMO LA LORO SOMMA, CIOÈ IL BIANCO
QUANDO LA LUCE SOLARE ILLUMINA UN
OGGETTO NERO, TUTTE LE ONDE
VENGONO DA QUESTO ASSORBITE….
AL NOSTRO OCCHIO NON ARRIVA ALCUN’ONDA E QUINDI
NOI VEDIAMO L’OGGETTO DI COLORE NERO (ASSENZA DI
COLORI RIFLESSI). NESSUNA ONDA VIENE INFATTI
RIFLESSA DALLA SUPERFICIE DELL’OGGETTO.
QUANDO LA LUCE SOLARE ILLUMINA UN OGGETTO
COLORATO QUESTO NE ASSORBE SOLO UNA PARTE E
RIFLETTE IL RESTO DELLE ONDE. NOI VEDIAMO IL
COMPLEMENTARE DI QUELLO ASSORBITO…
QUINDI AL NOSTRO OCCHIO ARRIVA L’ ONDA DEL
COLORE COMPLEMENTARE DI QUELLO ASSORBITO.
LA SINTESI CHE L’OCCHIO OPERA E QUELLA ADDITIVA
NEL 1838, A PARIGI, MICHEL EUGENE
CHEVREUL, DIRIGENTE DEL SETTORE
TINTURA DELLA MANIFATTURA DEGLI
ARAZZI “GOBELIN”, PRESENTA IL TRATTATO
“ DE LA LOI DU CONTRASTE SIMULTANÉE
DES COLEURS ET DE SES APPLICATIONS”. IN
ESSO EGLI DESCRIVE SIA ARMONIE
OTTENIBILI CON COLORI SIMILI SIA
ARMONIE OTTENIBILI CON COLORI
CONTRASTANTI, CREANDO SERIE DI
TABELLE SUGLI EFFETTI CROMATICI
OTTENIBILI: NASCE LA “TEORIA DEL
COLORE”.
LE TEORIE DI CHEVREUL INFLUENZARONO
ENORMEMENTE I PITTORI IMPRESSIONISTI
CHE LE SVILUPPARONO APPLICANDOLE ALLA
LORO ARTE.
ALCUNI EFFETTI OTTICI DEI COLORI:
I DUE DISCHI VERDI SONO UGUALI, MA APPAIONO DIVERSI
AI NOSTRI OCCHI, A CAUSA DELLA DIVERSITA’ DEL FONDO: IL
DISCO VERDE CIRCONDATO DI BIANCO SEMBRA PIÙ SCURO.
ECCO UNO DEI TANTI EFFETTI OTTICI DEI
COLORI COMPLEMENTARI:
I DUE DISCHI GRIGI SONO UGUALI, MA APPAIONO DIVERSI
AI NOSTRI OCCHI, ASSUMENDO I TONI DEL COMPLEMENTARE
DEL COLORE CHE LI CIRCONDA: IL GRIGIO PURO DEL DISCO IN
CAMPO VIOLA APPARE LEGGERMENTE GIALLO, MENTRE QUELLO
IN CAMPO GIALLO ASSUME TONI VIOLACEI.
FINE