Soluzioni per Impianti Fotovoltaici

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Soluzioni per
impianti fotovoltaici
Catalogo
2011 - 2012
Energia e Luce
di Emergenza
4
Soluzioni
per impianti fotovoltaici
Sommario
Introduzione
2
Inverter di stringa
Inverter SunEzy
8
Inverter centralizzati
Inverter serie GT
14
Quadri stringa
SunEzy
Quadri stringa serie GT
18
20
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Introduzione
Gamma SM6
Gamma UNIFLUORC
Gamma T-Cast
Prisma Plus Sistema G
24
28
31
34
36
Soluzioni per il monitoraggio
SCADA
Scada lite
Gli elementi del sistema
Prestazioni di SCADA lite
Alimentatore tensione bus
Caratteristiche tecniche
Ezylog
Gli elementi del sistema
Prestazione di Ezylog
40
43
44
46
49
50
51
52
53
Antintrusione e Videosorveglianza
Generalità
Antintrusione
Videosorveglianza 56
57
61
Componenti per impianti
Tesys DF101PV
C60PV-DC
C60NA-DC
SW60-DC
Esempi di installazione
Compact NS160/400 NA
Twido
Kaedra
Armadi autoventilati IP54 con tetto
Accessori di montaggio
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
Esempi applicativi
Installazione in un edificio residenziale
Installazione in un edificio terziario
Installazione in un campo fotovoltaico
76
77
78
Guida tecnica
Alcuni concetti di base
Protezione contro sovratensioni atmosferiche
Connessione alla rete del distributore
82
86
88
1
Soluzioni per impianti
fotovoltaici...
La produzione di energia da fonti rinnovabili costituisce una risposta
importante al problema dello sviluppo sostenibile, che comporta,
come soluzione a medio/lungo termine, la ricerca di alternative
ai combustibili fossili.
Il 24 agosto 2010 è stato pubblicato il Conto Energia 2011, che fissa
le tariffe incentivanti nel triennio 2011/2013.
Il limite massimo di potenza incentivabile è stato fissato in 3000 MW.
Il nostro Paese gioca un ruolo di primo piano in questo settore,
rappresentando il 2° mercato al mondo.
Possiamo aiutarvi a concretizzare
i vostri progetti
L’unico limite allo sviluppo massivo
del fotovoltaico è il costo di produzione
dei pannelli solari che attualmente è relativamente
elevato, ma che grazie all’aumento vertiginoso
dei volumi di produzione è destinato
a diminuire nel prossimo futuro.
è per questo che sviluppiamo soluzioni dedicate
industrializzate che vi permettono
di ottimizzare le performance
delle vostre installazioni e di ottenere
il miglior rendimento per il raggiungimento
di un rapido ritorno dell’investimento.
2
... dai campi solari
al residenziale
Edifici o campi solari:
un principio di funzionamento
simile, delle aspettative diverse
In linea di massima le soluzioni tecniche
da implementare sono simili.
Ciò che distingue le due installazioni
è la modalità di posa dei pannelli solari:
> installati a terra nei campi fotovoltaici
> installati sul tetto negli edifici con
destinazione d’uso residenziale e terziaria
Scegliere di investire nei diversi ambienti
significa avere differenti aspettative:
> avere un ritorno dell’investimento il più
rapido possibile nel caso di campi solari
> migliorare l’efficienza energetica,
Queste aspettative sono determinanti nella
concezione delle nostre soluzioni, concepite per:
> la riduzione dei costi di investimento
grazie ad un’offerta industrializzata
> la semplificazione dei progetti attraverso
un approccio con partner qualificati o,
in alternativa, di tipo chiavi in mano
> garantire la sicurezza del sito contro
eventuali tentativi di sabotaggio e furto
> l’affidabilità degli apparecchi messi in opera
> l’ottimizzazione di costi di esercizio
> l’innovazione in termini di funzionalità
e di servizio
> un supporto costante attraverso
squadre locali di service.
valorizzare l’immobile e avere un ritorno
dell’investimento in linea con le attese nel caso
di edifici nel residenziale e nel terziario.
3
Una soluzione
per ogni ambiente
Un sistema fotovoltaico è costituito principalmente da moduli solari ed
inverter. Le celle solari trasformano l’energia del sole in corrente continua,
l’inverter a sua volta converte la corrente continua in alternata.
Ecco quindi che è possibile immettere in rete tale energia ricavandone
un profitto derivante dalle tariffe incentivanti.
Questo è il modo più semplice di ottenere benefici economici
ed al contempo preservare l’ambiente attraverso la generazione
di energia da fonte rinnovabile.
SunEzy
4
Residenziale
SunEzy
Piccolo terziario
GT250 E
GT500 E
GT630 E
Campi solari
SunEzy
GT250 E
Terziario/Industriale
5
Inverter
di stringa
Inverter
di stringa
Inverter SunEzy
La gamma di inverter SunEzy
si compone di 7 modelli:
b Potenza nominale AC
da 2 a 6 kW
b 3 modelli dedicati ad installazioni
all’aperto (grado di protezione IP65)
bb Gli inverter SunEzy vengono utilizzati negli impianti connessi in rete
bb La loro tecnologia non necessita di ventilatori interni di raffreddamento, ne consegue una ridotta rumorosità
bb Sono equipaggiati di un display a LCD retroilluminato
bb Rispondono alle principali normative internazionali ed alla prescrizione DK5940.
Inverter SunEzy
bb Leggeri, compatti, silenziosi
bb Senza trasformatore, alto rendimento
bb Display LCD
bb Facile installazione attraverso apposito telaio (fornito di serie)
bb Garanzia 5 anni.
2000 - 2800 - 3300 - 4000 W, IP43
bb Potenza massima d’uscita compresa tra 2200 W e 4400 W.
SunEzy 2001
b Potenza massima 2200 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 2001
SunEzy 2801
b Potenza massima 3000 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 2801
SunEzy 3043
b Potenza massima 3600 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 3043
SunEzy 4043
b Potenza massima 4400 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 4043
8
Inverter
di stringa
Inverter SunEzy
Inverter
SunEzy 2001
SunEzy 2801
SunEzy 3043
SunEzy 4043
Codice
PVSNV12001
PVSNV12801
PVSNV13043
PVSNV14043
Caratteristiche tecniche
Potenza nominale AC
Grado di protezione
Numero di MPPT (1)
2000 W
IP43
1
2800 W
3300 W
4000 W
2300 Wp
da 100 a 450 V
150 V
da 250 a 450 V
500 V
10 A
3200 Wp
3600 Wp
da 100 a 500 V
150 V
da 200 a 450 V
4600 Wp
da 100 a 450 V
13 A
17 A
20 A
2200 W
230 V
8,7 A (10,5 A)
50 Hz
3000 W
3600 W
4400 W
12,2 A (14,3 A)
14,4 A (16,5 A)
17,4 A (20 A)
Caratteristiche elettriche in ingresso (CC)
Potenza massima
Range tensione MPP(2)
Tensione minima
Full Rating Range
Tensione massima in circuito aperto
Corrente di ingresso massima
da 250 a 450 V
Caratteristiche elettriche in uscita (CA)
Potenza massima
Tensione nominale
Corrente di uscita nominale (massima)
Frequenza nominale
Rendimento, assorbimento in stand-by
Rendimento massimo (europeo)
Autoconsumo in servizio
> 96 % (> 95 %)
<7W
Connessioni elettriche
Connettori DC
Numero di connettori DC forniti
Connettori AC
Multicontact MC4 ©
1 coppia
Blinder 692
1 coppia
Morsetti a vite
Caratteristiche meccaniche
Involucro
Temperatura d’esercizio
Umidità relativa
Omologazione
Metallico
da -20 °C a +55 °C
da 0 % a 95 % senza formazione di condensa
DK5940
Dimensioni [mm]
Larghezza
Altezza
Profondità
350
302
120
350
302
135
424
366
120
424
366
120
11,4
12,5
16,4
16,4
Peso [kg]
(1) MPPT: Maximum Power Point Tracking
(2) MPP: Maximum Power Point
9
Inverter
di stringa
Inverter SunEzy
La gamma di inverter SunEzy
si compone di 7 modelli:
b Potenza nominale AC
da 2 a 6 kW
b 3 modelli dedicati ad installazioni
all’aperto (grado di protezione IP65)
4000 - 4600 - 6000 W, IP65
bb Potenza massima d’uscita compresa tra 4000 W e 6000 W
bb Installabili all’esterno
bb 3 Maximum Power Point Trackers MPPT (per il solo modello SunEzy 4665E):
possono gestire separatamente 3 gruppi di stringhe installate su diverse superfici
dell’edificio; in questo modo viene ottimizzata l’energia prodotta. SunEzy 4065E
b Potenza massima 4400 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 4065E
SunEzy 4665E
b Potenza massima 5100 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 4665E
SunEzy 6065
b Potenza massima 6000 W
b Rendimento massimo > 96%
SunEzy 6065
10
Inverter
di stringa
Inverter SunEzy
Inverter
SunEzy 4065E
SunEzy 4665E
SunEzy 6065
Codice
PVSNV14065
PVSNV14665
PVSNV16065
4000 W
IP65
1
4600 W
6000 W
3
1
4600 Wp
da 100 a 450 V
150 V
da 250 a 450 V
500 V
20 A
5400 Wp
da 125 a 700 V
120 V
da 450 a 700 V
750 V
3 x 8,5 A
6300 Wp
da 130 a 550 V
180 V
da 230 a 500 V
550 V
27,5 A
4400 W
230 V
17,4 A (20 A)
50 Hz
5100 W
6000 W
20 A (25 A)
26 A (28,6 A)
96 % (95 %)
<7W
96% (94,5%)
<9W
> 97% (> 95%)
8W
Multicontact MC4 ©
1 coppia
Morsetti a vite
1 coppia per MPPT
2 coppie
Caratteristiche tecniche
Potenza nominale AC
Grado di protezione
Numero di MPPT (1)
Caratteristiche elettriche in ingresso (CC)
Potenza massima
Range tensione MPP(2)
Tensione minima
Full Rating Range
Tensione massima in circuito aperto
Corrente di ingresso massima
Caratteristiche elettriche in uscita (CA)
Potenza massima
Tensione nominale
Corrente di uscita nominale (massima)
Frequenza nominale
Rendimento, assorbimento in stand-by
Rendimento massimo (europeo)
Autoconsumo in servizio
Connessioni elettriche
Connettori DC
Numero di connettori DC forniti
Connettori AC
Caratteristiche meccaniche
Involucro
Temperatura d’esercizio
Umidità relativa
Omologazione
Metallico
da -20 °C a +55 °C
da 0% a 95% senza formazione di condensa
DK5940
Dimensioni [mm]
Larghezza
Altezza
Profondità
434
386
135
430
530
130
430
531
155
19,5
27
34
Peso [kg]
(1) MPPT: Maximum Power Point Tracking
(2) MPP: Maximum Power Point
11
Inverter
centralizzati
Inverter
centralizzati
Inverter serie GT
bb Gli inverter serie GT sono specificamente studiati per la connessione in rete di sistemi fotovoltaici
bb Progettati per essere facilmente installati, presentano funzioni avanzate di accensione, spegnimento e rilevazione guasti. L’utente può facilmente
personalizzare tali funzioni con temporizzazioni variabili ed algoritmi power tracking
in grado di fornire la migliore associazione pannelli solari/inverter
bb Gli inverter serie GT possono essere connessi tra loro in parallelo per realizzare
impianti di elevate dimensioni a mezzo dedicato trasformatore di isolamento BT/BT
per connessione diretta alla rete in bassa tensione, oppure attraverso trasformatore
BT/MT per connessione diretta in media tensione, con soluzione a doppio
avvolgimento secondario, ciascuno dedicato al singolo inverter
bb La configurazione combiner box/master slave, progettata per la connessione in parallelo di due inverter, consente di ottimizzare la generazione di energia durante
i periodi di basso irraggiamento
bb Gli inverter serie GT integrano un algoritmo avanzato di Maximum Power Point
Tracker (MPPT) per massimizzare l’energia generata attraverso i pannelli solari
bb La connessione tra inverter serie GT e trasformatore di isolamento deve essere
realizzata con sistema di distribuzione di tipo IT. La sezione CA dell'inverter deve
essere connessa al secondario del trasformatore di isolamento con centro stella
isolato da terra.
GT250E
GT250E
b Potenza suggerita
impianto campo solare 280 kWp
b Rendimento massimo 97,5%
GT500E
GT500E
b Potenza suggerita
impianto campo solare 560 kWp
b Rendimento massimo 98,1%
14
Inverter
centralizzati
Inverter serie GT
GT630E
b Potenza suggerita
impianto campo solare 705 kWp
b Rendimento massimo 98,4%
GT630E
Inverter
GT250E
GT500E
GT630E
250 kW
315 V
50 Hz
> 0,99(1)
< 3%
460 A
< 100 W
< 100 W
280 kWp
450 V
555 A
880 V
500 kW
630 kW
375 V
Caratteristiche elettriche
Potenza nominale (CA)
Tensione nominale (CA)
Frequenza nominale
Fattore di potenza nominale
Distorsione armonica alla Pnom
Corrente massima (CA)
Perdite in stand-by
Perdite notturne
Potenza massima (CC)
Tensione minima (CC)
Corrente massima (CC)
Tensione massima di circuito aperto
(DC)
Power tracking range (CC)
Rendimento massimo
Rendimento europeo
da 450 a 800 V
97,5%
96,6%
1040 A
560 kWp
705 kWp
575 V
1120 A
930 V
930 V(2)
da 450 a 830 V
98,1%
97,6%
da 575 a 880 V
98,4%
98,2%
IP20
1770 kg
2112 x 2406 x 605
IP20
Caratteristiche generali
Temperatura di utilizzo
Grado di protezione
Peso
Dimensioni (HxLxP) mm
Altitudine
Umidità relativa
da - 10ºC a 45ºC
IP21
1160 kg
2112 x 2006 x 605
fino a 1500 m senza declassamento
da 0 a 95%
Caratteristiche complementari
Metodo di raffreddamento
Tensione nominale
Aria forzata
230 V
Omologazione
DK5940
(1) Per potenza superiore al 20% della nominale.
(2) A richiesta 1000 VDC .
15
Inverter
centralizzati
Inverter serie GT
Quadro Parallelo Master & Slave (MS)
I quadri di parallelo Master & Slave consentono il collegamento delle sezioni
in corrente continua che alimentano due inverter, in modo da ottimizzare il funzionamento degli stessi. Il generatore fotovoltaico solitamente è suddiviso in due sottocampi simmetrici, ed in condizioni normali di funzionamento le stringhe di ogni sottocampo sono connesse in parallelo al rispettivo inverter.
Nella situazione sfavorevole di basso irraggiamento (mattina, sera, condizioni meteo
sfavorevoli) il sistema di regolazione degli inverter interviene effettuando il parallelo
dei due sottocampi e realizzando un unico generatore fotovoltaico sotteso al singolo
inverter. In questa condizione si mantiene elevato il rendimento del generatore
fotovoltaico migliorando il punto di funzionamento dell’inverter attivo e riducendo di conseguenza le perdite totali dell’impianto. Al ripristinarsi delle condizioni ottimali
di irraggiamento il sistema ritorna nella condizione iniziale.
16
Caratteristiche tecniche
MS2x8-1
Tensione massima
Corrente massima
Grado di protezione
1000 VCC
1120 A (per ogni sottocampo)
Grado di protezione contro
impatti meccanici esterni
IK10 CEI EN 50102
Fusibile
N° 8+8 Fusibili NH DC 1100 VCC - 160 A a protezione singola polarità
Altezza [mm]
Larghezza [mm]
Profondità [mm]
Conformità norme
2200
800
600
IEC 61430-1/2 CEI EN 50298
MSLx8-2
IP3X Armadio serie SPACIAL SF
N° 16+16 Fusibili NH DC 1100 VCC - 160 A a protezione di entrambe le polarità
Quadri stringa
Quadri stringa
SunEzy
I quadri stringa SunEzy,
adatti all’utilizzo negli ambienti
residenziali e del terziario,
si compongono di 3 taglie:
b PVSNVAB2
per impianti con 1 o 2 stringhe
b PVSNVAB3
per impianti con 3 stringhe
b PVSNVAB4
per impianti con 4 stringhe
I quadri stringa precablati, sono stati pensati per essere associati agli inverter
SunEzy.
Secondo la norma CEI 64-8/7 la protezione contro sovracorrenti può essere omessa
sui cavi nel lato DC quando la loro portata è uguale o superiore a 1,25 volte la
corrente di corto circuito nel punto di installazione. Dato che nei moduli fotovoltaici la corrente di corto circuito non supera in genere 10 A e che gli stessi sono in grado
di sopportare senza danneggiarsi correnti inverse pari a circa 2,5 volte la corrente di corto circuito, ne deriva che fino a 2 stringhe è sufficiente utilizzare un sezionatore
con categoria di utilizzo DC21 (in grado di interrompere la corrente continua).
Per impianti con 3 e più stringhe è necessario prevedere in aggiunta al sezionatore
un portafusibile per ogni stringa. Tutto ciò trova conferma nella guida CEI 82-25 che suggeriesce il sezionamento e la protezione di ogni singola stringa nel caso di più stringhe in parallelo.
Essendo i portafusibili in categoria DC20 (apertura circuito a vuoto) devono essere
sempre associati alla manovra del sezionatore in categoria DC21 per effettuare il sezionamento delle stringhe.
I quadri stringa SunEzy, basati sui contenitori Kaedra, sono pertanto equipaggiati da:
bb un sezionatore per poter intervenire sull’impianto in tutta sicurezza
bb un limitatore di sovratensione in corrente continua
bb portafusibili (ad eccezione del quadro per 1 e 2 stringhe)
bb morsettiere a vite per facilitare la connessione all’inverter ed ai pannelli solari
bb pressa cavo forniti sciolti all’interno del quadro per consentire l’ingresso tubi in piena libertà (dal basso, dall’alto o dai lati).
PVSNVAB2
per impianti con 1 o 2 stringhe
PVSNVAB3
per impianti con 3 stringhe
PVSNVAB4
per impianti con 4 stringhe
18
SunEzy
Quadri stringa
Con soli 3 codici è possibile coprire tutte le associazioni tra inverter SunEzy e moduli fotovoltaici disponibili sul mercato. Pochi codici significano facilità di scelta
per l’installatore e minori costi logistici per il distributore.
Caratteristiche tecniche
PVSNVAB2
PVSNVAB3
PVSNVAB4
Numero max stringhe
Tensione max
Corrente max
Sezionatore
Limitatore di sovratensione
2
1000 Vcc
32 A
SW60-DC 2P 50 A 1000 Vcc
3
1000 Vcc
40 A
SW60-DC 2P 50 A 1000 Vcc
4
1000 Vcc
40 A
SW60-DC 2P 50 A 1000 Vcc
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
IP65
IK09
280
448
160
IEC 61439-2
3 x DF101PV 10x38 1000 Vcc
IP65
IK09
460
340
160
IEC 61439-2
4 x DF101PV 10x38 1000 Vcc
IP65
IK09
460
448
160
IEC 61439-2
Portafusibile(1)
Grado di protezione
Grado di protezione contro impatti meccanici esterni
Altezza
Larghezza
Profondità
Conformità norme
(1) Fusibili non forniti.
I quadri stringa SunEzy, grazie alle elevate caratteristiche elettriche, si possono
utilizzare con qualsiasi inverter presente sul mercato, infatti tutti i componenti cablati
al loro interno (sezionatore, limitatore di sovratensione, portafusibili, morsetti) sono
specificamente progettati e costruiti per il funzionamento fino a 1000 VCC.
I quadri stringa SunEzy sono costruiti sulla base di Kaedra, un contenitore da tempo
apprezzato dal mercato per le sue elevate caratteristiche di robustezza e modularità.
Tabella di scelta del sistema
La tabella seguente consente di scegliere i quadri stringa precablati in funzione delle
caratteristiche dell’impianto
Numero stringhe
1/2 stringhe
3 stringhe
4 stringhe
3x1 e 3x2 stringhe
3x3 stringhe
3x4 stringhe
Potenza massima
Inverter
Inverter
Installazione da esterno
P≤2300 Wp
2300 Wp<P≤3200 Wp
3200 Wp<P≤4600 Wp
4600 Wp<P≤5400 Wp
P≤2300 Wp
2300 Wp<P≤3200 Wp
3200 Wp<P≤4600 Wp
4600 Wp<P≤5400 Wp
P≤2300 Wp
2300 Wp<P≤3200 Wp
3200 Wp<P≤4600 Wp
4600 Wp<P≤5400 Wp
2300 Wp<P≤5400 Wp
2300 Wp<P≤5400 Wp
2300 Wp<P≤5400 Wp
Installazione da interno
PVSNV12001
PVSNV12801
PVSNV14043
PVSNV14665
PVSNV12001
PVSNV12801
PVSNV14043
PVSNV14665
PVSNV12001
PVSNV12801
PVSNV14043
PVSNV14665
PVSNV14665
PVSNV14665
PVSNV14665
PVSNV14065
PVSNV14665
PVSNV14065
PVSNV14665
PVSNV14065
PVSNV14665
PVSNV14665
PVSNV14665
PVSNV14665
Quadri stringa
PVSNVAB2
PVSNVAB2
PVSNVAB2
PVSNVAB2
PVSNVAB3
PVSNVAB3
PVSNVAB3
PVSNVAB3
PVSNVAB4
PVSNVAB4
PVSNVAB4
PVSNVAB4
PVSNVAB2
PVSNVAB3
PVSNVAB4
19
Quadri stringa
serie GT
Quadri stringa
I quadri stringa sono stati progettati per essere installati all’esterno, l’applicazione più consueta è quella dei campi solari.
Sono pertanto costituiti da una cassetta in poliestere Thalassa in grado di resistere a
condizioni atmosferiche estreme: alto irraggiamento solare, atmosfera salina, elevate
temperature.
La gamma di quadri stringa è composta da 4 modelli con modularità 8, 12, 15 e 20
stringhe singolarmente controllate. Sono disponibili nelle versioni con morsettiera o
con connettori, sia con sviluppo verticale che con sviluppo orizzontale; questi ultimi
sono particolarmente indicati negli impianti a tetto, grazie al loro limitato ingombro che consente un’installazione sotto i moduli. Su richiesta è possibile costruire quadri su misura di qualsiasi modularità in funzione delle specifiche del cliente.
I quadri stringa contengono:
bb un interruttore non automatico Compact NS160NA (Compact NS250NA per la
versione a 15 e 20 stringhe) da 1000 Vcc per poter intervenire sull’impianto in tutta
sicurezza
bb tre limitatori di sovratensione
bb un’unità master per il riporto su linea seriale delle informazioni raccolte dai moduli
di monitoraggio di ogni singola stringa e dall’eventuale modulo di monitoraggio delle condizioni ambientali.
L’unità master è provvista di:
bb porta di comunicazione RS485 protocollo Modbus/Jbus
bb ingresso digitale per il monitoraggio della posizione del sezionatore a 1000 VCC e dei limitatori di sovratensione
bb led di segnalazione stato comunicazione
bb display a 6 DGT
bb bus locale composto dai moduli stringa e dal modulo di monitoraggio delle condizioni ambientali
bb 8/12/15/20 unità per la misura delle variabili di ogni singola stringa con portafusibile
di protezione integrato. Tali unità sono provviste di led per l’indicazione del valore
della corrente istantanea di stringa, fusibile interrotto, polarità invertita, moduli
rimossi.
Caratteristiche tecniche
Numero max stringhe
Tensione max
Corrente max di stringa
Sezionatore
8
1000 VCC
< 8 A/12 A
12
1000 VCC
< 8 A/12 A
15
1000 VCC
< 8 A/12 A
20
1000 VCC
< 8 A/12 A
Compact NS160NA 160A 1000 Vcc
Compact NS160NA 160A
1000 Vcc
Compact NS250NA 250A
1000 Vcc
Compact NS250NA 250A
1000 VCC
Limitatore di sovratenzione
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
PRD40r-1000DC 3P (L+, L- e terra) Inom 15 kA
Grado di protezione
IP54
IK10 CEI EN 50102
IP54
IK10 CEI EN 50102
IP54
IK10 CEI EN 50102
IP54
IK10 CEI EN 50102
1000
750
320
1000
1000
320
1000
1000
320
1250
1000
320
IEC 61439-2
CEI EN 50298
CEI EN 60695-2-1
IEC 439-5
IEC 61439-2
CEI EN 50298
CEI EN 60695-2-1
IEC 439-5
IEC 61439-2
CEI EN 50298
CEI EN 60695-2-1
IEC 439-5
IEC 61439-2
CEI EN 50298
CEI EN 60695-2-1
IEC 439-5
Grado di protezione contro impatti meccanici esterni
Altezza [mm]
Larghezza [mm]
Profondità [mm]
Conformità norme
20
Quadri stringa
Quadri stringa
serie GT
Di seguito sono elencate le versioni disponibili.
Stringhe con corrente Isc < 8 A
Collegamento stringhe con morsetti
Collegamento stringhe
con connettori (1)
Collegamento stringhe
con morsetti
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Collegamento stringhe
con connettori
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Collegamento stringhe
con morsetti
Collegamento stringhe
con connettori
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
8 stringhe
8 stringhe
8 stringhe
8 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
20 stringhe
20 stringhe
20 stringhe
20 stringhe
(1) Anche in versione orizzontale per impianti su tetto.
Stringhe con corrente Isc < 10 A
Collegamento stringhe con morsetti
Collegamento stringhe
con connettori
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
Collegamento stringhe
con connettori
Senza controllo ambientale
Con controllo ambientale
8 stringhe
8 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
12 stringhe
15 stringhe
20 stringhe
20 stringhe
21
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Introduzione
Le Cabine di Trasformazione CT-1 e le Cabine di Interfaccia CE-0 di Schneider
Electric costituiscono una soluzione ideale per l’allacciamento in media tensione
dei campi fotovoltaici di qualunque dimensione e potenza.
Queste cabine preassemblate, completamente allestite, accessoriate e collaudate,
sono concepite per ridurre al minimo i costi di realizzazione dell’impianto, grazie
alla facilità di posa ed alla accurata scelta dei componenti, che essendo tutti
di provenienza Schneider Electric, forniscono un grosso vantaggio in termini
di affidabilità del sistema, perché solo integrando tra loro componenti studiati
per operare correttamente tra loro si ottiene una soluzione con un reale valore
aggiunto per il cliente.
Le cabine sono dotate di ventilazione naturale, questa soluzione, ai fini del
raffreddamento, è quella che presenta la maggior garanzia di continuità di servizio, difatti, sistemi quali ventilazione forzata o condizionamento, in caso di malfunzionamento causano l’arresto dell’impianto con conseguente mancanza di produzione.
è anche la soluzione economicamente più vantaggiosa, sia perchè i costi di
realizzazione sono inferiori, sia perchè non viene sottratta energia per alimentare i servizi ausiliari.
Sono previste opportune griglie di ventilazione di adeguate dimensioni, posizionate
in basso per consentire l’ingresso di aria fresca e in alto per facilitare l’uscita di aria
calda, tale posizionamento, unito ad un attento studio dei flussi di scambio termico
garantisce il raffreddamento ottimale e di conseguenza il corretto funzionamento di inverter e trasformatori.
Le cabine sono realizzate mediante elementi componibili prefabbricati in
calcestruzzo armato vibrato avente classe RCK 350 kg/cm2 con spessore
di 80 mm.
L’armatura metallica interna a tutti i pannelli è realizzata con doppia rete
elettrosaldata e ferro nervato, è previsto il collegamento mediante saldatura di tutte
le armature metalliche in modo da realizzare e garantire una maglia equipotenziale
di terra uniformemente distribuita in tutta la cabina e consentire il collegamento
elettrico all’ impianto di terra esterno.
Le pareti esterne sono tinteggiate con pitture al quarzo ad effetto bucciato e sono
idonee a resistere agli agenti atmosferici anche in ambiente marino, montano e industriale altamente inquinato.
24
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Introduzione
La struttura portante è dimensionata e calcolata per consentire lo spostamento
in cantiere del monoblocco completo delle apparecchiature elettromeccaniche
con estrema facilità.
All’interno dei locali sono stati previsti idonei cunicoli di passaggio cavi separati
per la bassa e la media tensione.
L’intera struttura è interamente assemblata e collaudata in stabilimento, completa
delle apparecchiature elettriche come richiesto dalla Norma CEI EN 61330, pronta
per essere collocata in cantiere per la successiva messa in servizio.
Componenti Cabina di Interfaccia CE-0
b Prefabbricato in C.A.V
b QMT0 - Quadro media tensione isolato in aria con apparecchiature di interruzione
in SF6 o in vuoto e Dispositivo Interfaccia
b QSAC - Quadro Servizi Ausiliari di Cabina con contatori di energia per le misure
fiscali
b QSV0 - Armadio Telecontrollo
Vista frontale
Vista dall'alto
25
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Introduzione
Componenti Cabina di Trasformazione CT-1
b Prefabbricato in C.A.V
b QMT1 - Quadro media tensione isolato in aria con apparecchiature di interruzione
in SF6 o in vuoto
b TMT1 - Trasformatore MT/BT
b QRIF - Quadro di rifasamento
b TSA - Trasformatore Servizi Ausiliari
b QSAT - Quadro Servizi Ausiliari Trasformazione
b UPS
b QPMS - Quadro di Parallelo (Master & Slave)
b QI12 - Quadro Inverter
b QBTI - Quadro Bassa Tensione Inverter
b QSV1 - Quadro Generale Telecontrollo
Vista frontale
Vista dall'alto
26
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Introduzione
Norme di riferimento
bb Norme CEI 11-1 "Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente
alternata"
bb CEI 0-15 - “Manutenzione delle cabine elettriche MT/BT dei clienti/utenti finali”
bb CEI 0-16 ed. II - “Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti AT e MT
bb CEI 11-1 - "Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata”
bb CEI 11-8: Impianti di messa a terra
bb CEI 11-17 -"Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica. Linee in cavo"
bb CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica
bb CEI 11-37 - "Guida per l’esecuzione degli impianti di terra in stabilimenti industriali
di I,II e III”; delle imprese distributrici di energia elettrica”
bb CEI 64-8 - “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”
bb UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici
bb CEI EN 61724: Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici. Linee guida per la misura, lo scambio e l’analisi dei dati
bb IEC 60364-7-712 Electrical installations of buildings - Part 7-712: Requirements
for special installations or locations Solar photovoltaic (PV) power supply systems
bb Guida 11-35 - "Guida all’esecuzione delle cabine elettriche d’utente"
Di seguito vengono descritti i componenti presenti all'interno delle cabine
preassemblate (quadri MT, trasformatori MT/BT, quadro servizi ausiliari BT)
27
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma SM6
Generalità
Presentazione
Il sistema SM6 è composto da una serie di unità di tipo modulare compatte ad isolamento in aria, equipaggiate con apparecchiature di interruzione e sezionamento in SF6:
bb interruttore di manovra-sezionatore
bb interruttore tipo SF1 o SFset
bb sezionatore.
Le unità SM6 permettono di realizzare tutti gli schemi tipici di impianti relativi alla distribuzione fino a 24 kV.
SM6 associa alle sue caratteristiche tecniche una concreta risposta in materia di sicurezza del personale e semplicità di installazione e di esercizio.
La nuova gamma SM6, nella versione standard garantisce di serie la tenuta
all’arco interno sul fronte e sui lati del quadro fino a 12,5 kA per 1s,
a richiesta può essere fornita con tenuta all’arco interno sui 4 lati del quadro
fino a 16 kA per 1s.
Le unità SM6 sono adatte per l’installazione all’interno di locali anche di piccole
dimensioni.
Le dimensioni dell’unità tipo sono:
bb larghezza: 375 mm
bb profondità: 840 mm
bb altezza: 1600 mm.
Il grado di protezione dell'involucro esterno è IP2XC secondo le norme CEI-EN 60529.
Sia il collegamento dei cavi di potenza che le manovre relative all'esercizio e alla manutenzione sono effettuabili dal fronte dell'unità.
Norme e prescrizioni
L’apparecchiatura è conforme alle norme:
bb CEI-EN 62271-200
bb IEC 62271-200
bb CEI-EN 62271-100
bb CEI-EN 62271-102
bb CEI-EN 62271-105
bb CEI-EN 60044
bb CEI-EN 60265
bb CEI-EN 60470
bb CEI-EN 60694
bb D.P.R. 547 del 27.4.1955 e successive modifiche
bb antinfortunistiche vigenti.
Finitura e trattamento della struttura metallica
La struttura metallica della serie SM6 prevede l’impiego di lamiere zincate a caldo
ed elettrozincate.
Le lamiere zincate sono impiegate per le parti interne della struttura e quelle
elettrozincate per le lamiere sottoposte a trattamento di verniciatura.
L’impiego di lamiere zincate ed elettrozincate/verniciate consente una migliore
resistenza alla corrosione.
La verniciatura è realizzata con un impianto automatico a deposizione elettrostatica
di polveri epossipoliestere. Il colore standard è il bianco RAL 9002.
28
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma SM6
Generalità
Sicurezza del personale
La gamma SM6 di serie prevede la tenuta all’arco interno sul fronte e sui lati del
quadro fino a 12,5 kA per 1s. A richiesta può essere fornita con protezione dell’arco
interno sui 4 lati del quadro fino a 16 kA per 1s.
bb una serie di interblocchi, rispondenti alle norme CEI-EN 62271-200, impediscono
un'errata sequenza di manovra:
vv la chiusura dell'interruttore di manovra-sezionatore o del sezionatore è possibile
solo con sezionatore di terra aperto e con pannello frontale montato
vv la chiusura del sezionatore di terra è possibile solo con interruttore di manovra-sezionatore o sezionatore aperto
vv l'asportabilità del pannello di accesso alla cella linea è possibile solo con
sezionatore di terra chiuso
vv l'interruttore di manovra-sezionatore o il sezionatore è bloccato in aperto con il pannello asportato
vv nel caso di unità con interruttore la manovra di apertura e chiusura del sezionatore è possibile solo a interruttore aperto
bb blocchi chiave (fornibili su richiesta) e predisposizione per l’applicazione di lucchetti
bb sezionatore di messa a terra in SF6 con potere di chiusura
bb controllo presenza tensione, realizzato mediante lampade al neon collegate ai divisori capacitivi situati in prossimità dei terminali dei cavi
bb involucro esterno con grado di protezione IP2XC (CEI-EN 60529)
bb grado di protezione IP2X tra le celle
bb continuità elettrica tra tutte le masse metalliche
bb sicurezza del sezionamento:
vv visibilità diretta del sezionamento tramite appositi oblò (D.P.R. 547 del 27.4.1955)
vv interruttore di manovra-sezionatore e sezionatore con un unico equipaggio mobile
che realizza 3 posizioni: chiuso - aperto - messa a terra
vv indicatore di posizione sicuro direttamente montato sull'albero dell'equipaggio
mobile e conforme alla norma CEI-EN 62271-102.
Prove
Le unità SM6 hanno superato le seguenti prove di tipo eseguite in conformità
alle norme vigenti:
bb prove di tensione ad impulso
bb prove di tensione a frequenza industriale
bb prove di riscaldamento
bb prove di corrente di breve durata sui circuiti principali e di terra
bb prove di funzionamento meccanico
bb verifica dei gradi di protezione delle persone contro l'avvicinamento a parti in tensione e parti in movimento.
Su tutte le unità vengono eseguite in fabbrica le seguenti prove di accettazione:
bb prova di tensione a frequenza industriale
bb prova di tensione sui circuiti ausiliari e di comando
bb prove di funzionamento meccanico
bb prova dei dispositivi ausiliari.
Arco interno
La tenuta all’arco interno della gamma SM6 è certificata e conforme alla norma
CEI-EN 62271-200:
bb 12,5 kA per 1s AFL fronte-lati (standard)
bb 16 kA per 1s AFLR fronte-lati-retro (a richiesta)
bb accessibilità di tipo A
bb criteri da 1 a 5.
Facilità di manovra
bb manovre semplici
bb chiusura e apertura manuale o motorizzata dell'apparecchiatura
bb leva di manovra comune a tutte le apparecchiature con dispositivo di “non ritorno”
bb posizione dell'apparecchiatura (IMS o SEZ) evidenziata da un chiaro sinottico
animato.
Continuità di esercizio
bb Utilizzo di organi di manovra e di interruzione in una atmosfera inerte di SF6 e quindi insensibili all'ambiente esterno
bb manutenzione limitata a controlli periodici
bb accesso al compartimento in modo sicuro con la possibilità di manutenzione
mantenendo il compartimento sbarre e le altre unità funzionali in servizio LSC2A
classe PI
bb utilizzo di involucri di resina epossidica "sigillati a vita" per gli interruttori,
interruttori di manovra-sezionatori e sezionatori, che non richiedono controlli e
rabbocchi di SF6 durante l'intera vita elettrica delle apparecchiature.
29
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma SM6
Caratteristiche elettriche
Caratteristiche elettriche principali*
Tensione nominale [kV]
Livello di isolamento
tra fasi e vs. massa
kV
(50 Hz / 1 mn)
sul sezionamento
tra fasi e vs. massa
kV picco
1,2 / 50 µs
sul sezionamento
Corrente nominale [A]
Potere di interruzione
Trasformatore a vuoto [A]
Cavo a vuoto [A]
7,2
12
20
28
23
32
60
75 (1)
70
85
630-800-1250
17,5
24
38
45
95
110
50
60
125
145
16
31,5
25
20
16
12,5
Il potere di chiusura è uguale a 2,5 volte la corrente di breve durata ammissibile.
(1) limitato a 60 kV per unità CRM.
Caratteristiche generali
Massimo potere di interruzione
Tensione nominale [kV]
Unità
IM, IMB(2), IM-U(2), IM-P , NSM(2)
QM
DM1-A, DM1-E, DM1-G, DM1-P,
DM1-R, DM1-J, DM1-K, DM2
AT7-A, AT7-B
CRM con fusibili
(2) Limitata a 630 A.
7,2
12
17,5
630-800 A
25 kA
25 kA
24
20 kA
20 kA
16 kA
25 kA
Durata
Unità
IM, IMB, IM-U, IM-P QM(3), NSM
Durata meccanica
CEI-EN 60265.1
1.000 manovre
classe M1
DM1-A, DM1-E,
DM1-P, DM1-G
DM1-R, DM1-J,
DM1-K, DM2,
AT7-A, AT7-B
Sezionatore
CEI EN 62271-102
1.000 manovre
Interruttore
CEI EN 62271-100
10.000 manovre
classe M2
CRM
Sezionatore
CEI EN 62271-102
1.000 manovre
Rollarc 400
CEI-EN 60470
300.000 manovre
Durata elettrica
CEI-EN 60265.1
100 interruzioni a In,
cos ϕ = 0,7
classe E3
CEI EN 62271-100
40 interruzioni a 12,5 kA
10.000 interruzioni a In,
cos ϕ = 0,7
classe E2
CEI-EN 60470
100.000 interruzioni a 320 A
300.000 interruzioni a 250 A
CEI-EN 60470
100.000 interruzioni a 200 A
Rollarc 400D CEI-EN 60470
100.000 manovre
Interruzioni a 200 A.
(3)
Secondo CEI EN 62271-105, tre interruzioni con cos ϕ =0,2.
Corrente di trasferimento nominale per l’intervento del percussore:
2600 A / 5,5 kV, 1730 A / 12 kV, 1400 A / 24 kV.
Compatibilità elettromagnetica
bb per i relè: tenuta 4 kV sull’alimentazione, secondo le norme IEC 801.4
bb per le celle:
vv campo elettrico:
- 40 dB di attenuazione a 100 MHz
- 20 dB di attenuazione a 200 MHz
vv campo magnetico: 20 dB di attenuazione con valori inferiori a 30 MHz.
Temperatura:
bb di stoccaggio: da -40°C a +70°C
bb di funzionamento: da -5°C a +40°C
bb per altre temperature consultare Schneider Electric.
* Per altitudini superiori a 1000 m, consultare Schneider Electric.
30
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma UNIFLUORC
Generalità
Descrizione generale
I quadri della serie UNIFLUORC sono costruiti utilizzando unità standardizzate
modulari con isolamento misto (aria/gas SF6) del tipo protetto metal enclosed ed
impiegano apparecchiature di sezionamento e messa a terra isolate in gas SF6.
Il dimensionamento del sistema è tale da ridurre al minimo l’ingombro, pur
mantenendo elevate condizioni di sicurezza del personale secondo le vigenti
norme.
La caratteristica peculiare del quadro UNIFLUORC è la riduzione degli spazi e dei
tempi di intervento per l’installazione e per l’ordinaria e straordinaria manutenzione.
I campi di impiego dei quadri UNIFLUORC sono fondamentalmente i seguenti:
bb distribuzione secondaria
bb cabine di trasformazione.
Grazie alle loro ridotte dimensioni, i quadri UNIFLUORC risultano idonei all’utilizzo
in cabine di vario genere (cabine prefabbricate compatte, mobili e sotterranee).
Caratteristiche principali
Quadro UNIFLUORC (configurazione tipica)
Facilità di installazione
Le ridotte dimensioni degli scomparti, unitamente al peso contenuto, consentono la facile movimentazione, posizionamento e messa in opera degli stessi. Il lavoro da eseguirsi per l’assiemaggio di più scomparti è facilitato dalla possibilità di asportare il pannello vano sbarre, posto sopra la porta, lasciando disponibile tutto
il fronte al tecnico montatore.
Per la soluzione a tenuta d’arco interno, le lamiere di tamponamento, fornite per
realizzare il cunicolo di sfogo dei gas facilitano il posizionamento sul lato posteriore,
garantendo così un cunicolo sfogo di circa 130 mm.
Facilità di manovra
Ogni unità è dotata di un sinottico con mimica riproducente lo schema unifilare del quadro e segnalini a mimica variabile riproducenti la reale posizione delle apparecchiature interne.
A fianco delle sedi di manovra la mimica indica il senso di rotazione della leva per eseguire l’operazione richiesta.
A completamento della mimica sulla porta dello scomparto è applicata una targa
sequenza manovre per guidare l’operatore in modo univoco.
Manutenzione
I quadri della serie UNIFLUORC non necessitano di interventi manutentivi durante
tutta la loro vita operativa.
Messa a terra
Tutte le unità sono dotate di una sbarra principale di terra, facilmente accoppiabile
con quella adiacente, alla quale è collegata la messa a terra dell’IMS+ST.
Le parti incernierate sono messe a terra mediante treccia o corda flessibil di rame. I restanti componenti della carpenteria sono realizzati in lamiera zincata (senzimir)
ed uniti mediante chiodatura, in modo da assicurare la continuità di terra di ogni
componente.
Visibilità dei contatti
La porta dello scomparto è dotata di una finestr a griglia rettangolare protetta da
policarbonato e da schermo metallico che permette di verificare lo stato dei terminali
dei cavi e dei fusibili.
31
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma UNIFLUORC
Caratteristiche elettriche
Segregazione dei vani dello scomparto
L’interruttore di manovra sezionatore (tipo FLUORC o FLUVAC) è costituito da un
corpo metallico di acciaio inox e da sei isolatori passanti di supporto dei contatti fissi
e mobili.
L’interruttore viene montato all’interno dell’unità in posizione tale da creare due vani
completamente segregati tra di loro, quello superiore denominato vano sbarre e quello inferiore denominato vano cavi.
L’interruttore costituisce pertanto non solo elemento di separazione e sezionamento,
ma il suo involucro metallico (sigillato) costituisce elemento di segregazione tra i vani
dello scomparto.Questo particolare tipo di costruzione assicura completa protezione
al personale addetto alla manovra e alla manutenzione.
Versatilità
Oltre ai vantaggi già menzionati, i quadri della serie UNIFLUORC hanno grande
versatilità. Possono così fare fronte a vari requisiti, e richieste di personalizzazione.
Un esempio di versatilità è rappresentato dal seguente schema.
Legenda
a.Quadro
b.Interruttore di manovra sezionatore FLUORC
c.Interruttore in vuoto + sezionatore + sezionatore di terra (isolati in SF6) FLUVAC
d.Interruttore fiss VEIVACUUM-L
e.Interruttore rimovibile (sbullonabile) VEIVACUUM-L
f.Interruttore estraibile (sezionabile) VEIVACUUM-L
32
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma UNIFLUORC
Caratteristiche elettriche
UNIFLUORC (quadro)
Ur [kV]
Ud [kV]
12
28
32
17.5
38
45
24
50
60
Tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico
bb verso terra e tra le fasi
bb sulla distanza di sezionamento
Up [kV]
75
85
95
110
125
145
Corrente nominale
Tenuta all’arco interno 1 s
Continuità di servizio
Ir [A]
[kA]
-
400-630-1250
400-630-1250
400-630-1250
21 21 20
LSC2A (in accordo con IEC 62271-200)
Ir [A]
I1-I2a [A]
I3 [A]
I4a-I4b [A]
Ima [kA]
Ik [kA]
Ik [kA]
400-630
400-630
25
25
31.5 - 55
12.5 - 21
16 - 20
100
5
1000
Tensione nominale
Tensione di tenuta a frequenza industriale (50/60 Hz, 1 min)
bb verso terra e tra le fasi
bb sulla distanza di sezionamento
FLUORC (Interruttore di manovra sezionatore)
Corrente nominale
Potere di interruzione di circuiti attivi (cos φ 0,7) e circuiti ad anello a tensione 0,3 Vn
Potere di interruzione di trasformatori a vuoto
Potere di interruzione di linee e cavi a vuoto
Potere di stabilimento nominale
Corrente di breve durata 1 s sui circuiti principale e di terra
Corrente di breve durata 2-3 s sui circuiti principale e di terra
Manovre di apertura/chiusura alla corrente nominale
Numero di chiusure su cortocircuito
Numero di manovre meccaniche
b
b
b
400-630
400-630
25
25
31.5 - 55
12.5 - 21
16
100
5
1000
FLUVAC (Interruttore in vuoto + sezionatore + sezionatore di terra) tutti isolati in gas SF6
Corrente nominale
Corrente di breve durata nominale 3 sec.
Potere di stabilimento nominale su corto circuito
Potere di interruzione nominale su corto circuito
Potere di interruzione nominale di cavi a vuoto
Potere di interruzione di correnti capacitive
Potere di interruzione dei trasformatori a vuoto (a partire da)
Potere di stabilimento nominale
Ciclo di operazioni nominale
Ir [A]
Ik [kA]
Ima [kA]
Isc [kA]
Ic [A]
[A]
[A]
Ima [kA]
-
Numero di manovre di apertura al pieno valore di corto circuito
Numero di manovre di chiusura al pieno valore di corto circuito
Numero di manovre meccaniche
b
VEIVACUUM-L (Interruttore in vuoto)
Tensione di tenuta a frequenza industriale (50/60 Hz, 1 min)
Tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico
Frequenza nominale
Corrente nominale
Potere di interruzione nominale
Corrente di breve durata 3 sec
Potere di stabilimento
Sequenza operazioni
Durata apertura
Durata d’arco
Durata totale di interruzione
Durata chiusura
400-630
400-630
25
25
31.5 - 55
12.5 - 21
16
100
5
1000
b
630
630
21
20
53
50
21
20
25
25
50
50
10
10
53
50
O – 3 min. – CO – 3 min. – CO
O – 0.3 s. – CO – 15 s. – CO
30
30
30
30
10000
10000
Ud [kV]
Up [kV]
fr [Hz]
Ir [A]
Isc [A]
Ik [kA]
Ima [kA]
[ms]
[ms]
[ms]
[ms]
28
38
50
75
95
125
50 / 60
50 / 60
50 / 60
630 / 1250
630 / 1250
630 / 1250
16 - 20 - 25
16 - 20 - 25
16 - 20
16 - 20 - 25
16 - 20 - 25
6 - 20
40 - 50 - 63
40 - 50 - 63
40 - 63
O – 0.3 sec. – CO – 15 sec. – CO – 0.3 sec. – CO
50
50
50
7 / 12
7 / 12
7 / 12
57 / 62
57 / 62
57 / 62
65
65
65
b
630
16
40
16
25
50
10
40
50
50
10000
33
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma T-Cast
Le caratteristiche tecniche e
costruttive dei nostri trasformatori
apportano le vere soluzioni ai
problemi di sicurezza
e di protezione delle persone,
dei beni e dell’ambiente.
I trasformatori di distribuzione MT/BT T-Cast sono il risultato dell’esperienza
ventennale maturata dal Gruppo leader al mondo nella costruzione dei trasformatori
in resina, rappresentano la naturale evoluzione dell’offerta Schneider Electric
in Italia.
Un trasformatore:
b a basso rischio d’inquinamento
b con manutenzione ridotta
b facile da installare
b autoestinguente F1
b resistente alle variazioni
climatiche C2
b resistente all’inquinamento
atmosferico e all’umidità E2
Trasformatore facile da installare a basso rischio
d’inquinamento e con manutenzione ridotta.
34
Generalità
I trasformatori MT/BT sono del tipo trifase a secco, per installazioni d’interno, con avvolgimenti inglobati e colati sotto vuoto con resina epossidica caricata.
Classificati F1-C2-E2 in accordo alle norme CEI EN 60076-11:
bb autoestinguenti con bassa emissioni di fumi F1
bb resistenti alle variazioni climatiche C2
bb resistenti all’umidità e all’inquinamento atmosferico E2.
Applicazioni
I trasformatori in resina MT/BT T-Cast rappresentano la risposta più affidabile per le
installazioni nel settore fotovoltaico, integrandosi alla perfezione con gli inverter di potenza Schneider Electric della serie GT.
Sono particolarmente raccomandati per l’impiego nelle cabine di trasformazione MT/BT di tipo prefabbricato e di dimensioni contenute.
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Gamma T-Cast
Un trasformatore:
b affidabile
b di qualità
b provato e certificato
Norme
Generalità
I trasformatori in resina MT/BT T-Cast sono conformi alle norme:
bb CEI EN 60076-1 a 5
bb CEI EN 60076-11
Documenti armonizzazione CENELEC:
bb HD 538.1 S1.
Qualità e ambiente
I trasformatori sono prodotti, realizzati e collaudati nell’ambito di un Sistema di Qualità certificato secondo UNI EN ISO 9001.
Trasformatori progettati impiegando materiali facilmente separabili e riciclabili,
facilitando così a fine vita lo smaltimento del materiale.
Gamma
Gamma di trasformatori di distribuzione MT/BT in resina con potenze da 160 fino a 2500 kVA e tensioni fino a 24 kV:
bb uscita secondaria compatibile con la tensione degli inverter serie GT
bb possibilità di doppio secondario per ottimizzare l'architettura degli impianti
fotovoltaici
bb possibilità di dotare i trasformatori di uno schermo elettrostatico per diminuire
disturbi, distorsioni e sovratensioni.
Vantaggi
I trasformatori in resina con sistema d’inglobamento e d’impregnazione in classe F hanno i seguenti vantaggi:
In esecuzione a giorno IP00.
nessun rischio d’incendio
I materiali con i quali sono realizzati garantiscono autoestinguibilità immediata.
bb Non devono essere applicate particolari misure per la protezione contro l’incendio.
L’ambiente dove è installato il trasformatore non necessita di barriere antifuoco o
fosse d’estinzione
bb Durante la pirolisi non sono emessi gas nocivi. La tecnica di costruzione non
prevede l’impiego di materiali tossici e inquinanti.
nessun limite d’installazione
Possono essere installati in qualsiasi locale anche se non
necessariamente adibito a cabina elettrica.
bb Installazione possibile anche in prossimità di locali frequentati da persone
bb Non necessitano di vasche o pozzetti per la raccolta dei liquidi isolanti
bb La pianificazione delle installazioni risulta più semplice
bb Le spese d’installazione sono contenute
bb Rumorosità contenuta
bb Manutenzione ridotta.
flessibilità
Il trasformatore insieme al suo armadio di protezione, non necessita di lavori di fondazione: in qualsiasi momento è facile da movimentare.
bb L’impiego di ventilatori addizionali permette di aumentare la potenza nominale del trasformatore fino al 30% in modo da poter sopportare in maniera efficace dei sovraccarichi occasionali di durata limitata.
Con ventilatori addizionali.
35
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Prisma Plus sistema G
Generalità
Il sistema funzionale Prisma Plus consente di realizzare qualsiasi tipo di quadro di distribuzione bassa tensione fino a 630 A, ivi incluso il quadro servizi ausiliari di cabina.
Il concetto di quadro è molto semplice:
bb una struttura per le apparecchiature composta da cassette o quadri associabili
bb Un sistema di ripartizione della corrente composto da ripartitori centralizzati
e sistemi di sbarre verticali, laterali o sul fondo del quadro
bb Delle unità funzionali complete.
Composta attorno ad ogni apparecchio l'unità funzionale comprende:
bb una piastra dedicata per l'installazione dell'apparecchio
bb una piastra frontale per evitare un accesso diretto alle parti sotto tensione
bb collegamenti ai sistemi di sbarre
bb dispositivi per realizzare il collegamento sul posto ed il passaggio dei cavi ausiliari.
Le unità funzionali sono modulari.
Tutto è predisposto per i loro fissaggi meccanici, le alimentazioni elettriche ed i collegamenti sul posto.
I componenti del sistema Prisma Plus e in modo particolare quelli dell'unità
funzionale sono stati progettati e testati tenendo conto delle prestazioni degli apparecchi. Questa particolare attenzione consente di garantire l'affidabilità di funzionamento dell'impianto elettrico ed un livello di sicurezza ottimale per gli utilizzatori.
Il sistema funzionale Prisma Plus.
36
Cabine di Interfaccia
Cabine di Trasformazione
Prisma Plus sistema G
Generalità
Caratteristiche
bb Lamiera acciaio
bb trattamento cataforesi + polveri termoindurenti a base di resine epossidiche e poliestere polimerizzate a caldo, colore bianco RAL 9001.
bb le cassette IP30/40/43
vv contenitori smontabili
vv associabili in altezza e in larghezza
vv 8 altezze da 6 a 27 moduli (1 modulo = 50 mm)
vv larghezze: 595 mm
vv canalina laterale larghezza = 305 mm, associabile in larghezza
vv profondità: 250 mm con porta (205 mm senza porta)
bb gli armadi IP30/40/43
vv contenitori smontabili
vv associabili in larghezza
vv 3 altezze: da 27 a 33 moduli (1 modulo = 50 mm)
vv larghezza: 595 mm
vv canalina laterale larghezza = 305 mm, associabile in larghezza
vv profondità: 250 mm con porta (205 mm senza porta)
bb le cassette IP55
vv contenitori smontabili
vv associabili in altezza e larghezza
vv larghezza: 600 mm
vv 7 altezze: da 7 a 33 moduli (1 modulo = 50 mm)
vv estensione larghezza = 325 mm e 575 mm, associabili in larghezza e in altezza
vv profondità: 260 mm con porta + 30 mm (maniglia).
bb Resistenza meccanica (grado di protezione IK)
La norma CEI EN 62262, definisce la tenuta meccanica IK, che rappresenta la resistenza agli impatti meccanici esterni.
Questa caratteristica meccanica non viene presa in considerazione dalla norma
prodotto CEI EN 60439-1 e nuova norma CEI EN 60439-1-2, il costruttore deve
quindi eseguire le prove come previsto dalla norma CEI EN 50102, per verificare e garantire il comportamento dei propri involucri agli urti meccanici.
Il codice IK viene identificato da due cifre in una scala crescente di 11 valori, da 00 (protezione nulla) a 10 (massima tenuta meccanica).
Sistema Prisma Plus G
Cassetta/armadio
IP30
IP40
IP43
IP55
Tenuta meccanica
IK07
IK08
IK08
IK10
Caratteristiche elettriche
I sistemi Prisma Plus sono conformi alle norme CEI-EN 60439-1 e la nuova norma
CEI EN 61439-1-2 con le seguenti caratteristiche elettriche limite:
tensione nominale d'isolamento del sistema di sbarre principale: 1000 V
bb corrente nominale d'impiego Ie (40°C): 630 A
bb corrente nominale di cresta ammissibile: Ipk 53 kA
bb corrente nominale di breve durata ammissibile: Icw 25 kA eff./1 s
bb frequenza 50/60 Hz.
I vantaggi dei quadri elettrici Prisma Plus
Un'installazione elettrica sicura
La perfetta coerenza tra le apparecchiature Schneider ed il sistema Prisma Plus è un
ulteriore vantaggio in grado di garantire un buon livello di sicurezza dell'impianto.
La concezione del sistema è stata validata con prove di tipo e sfrutta la pluriennale
esperienza maturata da Schneider con i propri clienti.
Un'installazione elettrica capace di evolvere
Costruito attorno ad una struttura modulare, Prisma Plus permette al quadro elettrico
di evolvere facilmente integrando se necessario nuove unità funzionali.
Le operazioni di manutenzione sono pratiche e rapide grazie all'accessibilità totale
alle apparecchiature e all'utilizzo di componenti standard.
Completa sicurezza per gli operatori
L'apparecchio è installato dietro ad una piastra frontale di protezione che lascia
sporgere solamente il comando dell'interruttore.
L'impianto elettrico è protetto e l'operatore è in perfetta sicurezza.
Inoltre i componenti di ripartizione sono isolati IPxxB.
Installato seguendo le indicazione Schneider, il sistema funzionale Prisma
Plus permette la realizzazione di quadri elettrici conformi alla norma
intenazionale IEC 61439-1.
37
Soluzioni
per il monitoraggio
Soluzioni per
il monitoraggio
SCADA
Generalità
Qualsiasi sia la tipologia di impianto, dalla piccola realizzazione residenziale al
grande parco solare, è indispensabile conoscere istante per istante le prestazioni
fornite.
Anche la Guida CEI 82-25 raccomanda il monitoraggio degli impianti per
consentire di rilevare tempestivamente eventuali anomalie dell’impianto e misurare
il rendimento della realizzazione.
Solamente attraverso l’utilizzo di un sistema di telegestione e telecontrollo
completo è possibile avare la piena padronanza dell’impianto e garantire la redditività del piano di investimento relativo.
L’ architettura dello SCADA di Schneider Electric, di tipo radiale, tiene conto di possibili e future integrazioni che saranno possibili mediante opportune modifiche/aggiunte software ed hardware, ma senza un radicale cambiamento
dell'architettura realizzata.
Tutti i dati acquisiti localmente sono riportati centralmente alla RTU intelligente
(PLC) presente nella cabina di trasformazione.
Questa è connessa mediante fibra ottica anche alle apparecchiature presenti nella cabina di interfaccia.
Dalla RTU i dati sono letti e storicizzati localmente da un PC industriale e
trasmessi, mediante tecnologia ADSL, alla postazione di controllo remota.
Generalità
Dal punto di vista hardware lo SCADA risulta composto da due quadri supervisione
posizionati nelle due cabine elettriche.
Il primo quadro supervisione è posizionato nella Cabina Interfaccia e realizza tutte
le funzione di raccolta, analisi locale e trasmissione necessari al controllo e alla gestione dell’impianto.
In particolare sono sottoposte a controllo le seguenti apparecchiature:
bb strumento di misura dell’energia
bb quadro di media tensione e relative apparecchiature
bb quadro di bassa tensione e relative apparecchiature
bb dispositivo di protezione generale (secondo CEI 0-16)
bb dispositivo di interfaccia autoproduttore (secondo CEI 0-16).
Questo armadio contiene:
bb uno switch Connexium per la connessione in fibra con la cabina di trasformazione
bb un’isola di I/O remoti Advantys STB per la raccolta degli stati allarmi da armadi
MT e BT
bb un gateway ETG100 per la lettura dell’unità di protezione Sepam 40.
Il secondo quadro supervisione è posizionato nella Cabina Trasformazione e realizza tutte le funzione di raccolta, analisi locale e trasmissione necessari al controllo e alla gestione dell’impianto.
In particolare sono sottoposte a controllo le seguenti apparecchiature:
bb quadro inverter
bb trasformatore BT/MT
bb quadri di bassa tensione e relative apparecchiature
bb quadro di media tensione e relative apparecchiature
bb quadro di controllo antintrusione e TVCC
bb array-box disposti in campo.
L’armadio in cabina di trasformazione contiene l’elettronica intelligente:
bb un PLC Schneider M340
bb un PC industriale Schneider FlexBox su cui viene installato il sistema di supervisione Citect
bb 3 gateway ETG100 modbus, con connessione ethernet /seriale per comunicare
con gli strumenti installati in cabina e con le varie array box installate in impianto, uno switch Connexiumn.
Per l’acquisizione degli ingressi di stato dagli armadi BT e MT è prevista un’isola di I/O remoti Advantys.
Il PLC Schneider serie M340 installato in cabina di trasformazione raccoglie tutte le informazioni dal campo e dalle cabine, elabora le condizioni di funzionamento e contiene gli algoritmi per il calcolo dei coefficienti di performance del generatore.
Il pacchetto di supervisione Schneider Citect opera su PC industriale ed è dedicato
alla visualizzazione locale ed al trasferimento di dati ed allarmi verso la stazione
operatore remota installata presso la sala controllo.
Citect legge le informazioni utili dal PLC attraverso la rete ethernet locale (modbus su TCP/IP) e le mette a disposizione dell’operatore sia localmente sia presso la stazione di supervisione remota.
Inoltre al PC di supervisione locale è collegato un modem GSM che permette
di inviare gli allarmi via SMS in modo da consetire la piena sorveglianza sul
funzionamento dell’impianto e avvisare immediatamente di eventuali problemi
anche in mancanza di operatore in sala controllo remota.
40
Soluzioni per
il monitoraggio
SCADA
Generalità
è possibile gestire diversi livelli di accessibilità alle funzioni opertative tramite
un sistema di log in utente con diverse priorità di accesso.
La stazione operatore remota è costituita da un normale PC da ufficio con sistema
operativo Windows XP Pro su cui è installato il software di supervisione Citect.
Il PC installato in Cabina Trasformazione e la Stazione Operatore Remota sono
collegati attraverso Internet in banda larga.
L’architettura così realizzata ha il vantaggio di essere facilmente espandibile;
l’aggiunta di un secondo campo fotovoltaico è possibile in modo semplice.
La stazione di supervisione remota può essere moltiplicata per il numero di stazioni
desiderate (ciascuna client della stazione locale).
41
Soluzioni per
il monitoraggio
SCADA
Generalità
Funzioni del Sistema SCADA
La finalità principale del sistema di supervisione è quella di acquisire sia in hardwired che in seriale i dati provenienti dal campo e dai diversi quadri nelle cabine e di riportarli sulla postazione di supervisione e controllo remota.
Tutti i dati acquisiti vengono visualizzati su pagine di sinottico facilmente
consultabili da parte dell’operatore.
Archiviazione e rappresentazione dei dati
Le misure vengono archiviate sul PC locale e sono consultabili in formato grafico
come trend sia localmente sia da remoto.
I dati più importanti, definibili dall’utente durante la fase di parametrizzazione,
possono essere aggregati temporalmente, inviati (ad intervalli di tempo regolari)
alla stazione di controllo remota ed archiviati su un data base SQL.
Tali dati sono poi consultabili ed elaborabili con tutti gli strumenti messi a disposizione da SQL server.
Le misure visualizzate sono le seguenti:
bb Energie orarie giornaliere, mensili, annuali
bb Correnti, tensioni, potenze, cosf, frequenza (valori medi ogni 10 minuti)
bb Irraggiamento, temperatura ambiente, velocità del vento (valori medi ogni minuto)
bb Correnti di stringa (ogni minuto)
bb Grandezze elettriche inverter (ogni minuto).
Così come i dati, anche gli allarmi vengono memorizzati sul Citect locale e
vengono poi immediatamente inviati al Citect client in sala controllo remota.
Lo stato ed i malfunzionamenti degli inverter vengono rilevati e comunicati
attraverso la rete ethernet al sistema di supervisione.
Pagine Video
Sono previste le seguenti pagine video:
bb pagina riassuntiva per l’impianto con i dati essenziali
bb pagina di dettaglio per l’insiene inverter + array box
bb pagina per i sistemi elettrici MT e una per quelli BT con gli unifilari e gli stati di tutti
gli interruttori
bb pagina dettaglio per ciascun inverter
bb pagina dettaglio per ciascun array box.
Inoltre il sistema prevede una pagina di gestione allarmi e diverse pagine di visualizzazione delle grandezze acquisite (trend).
Per valutare le prestazioni del campo fotovoltaico il sistema mette a disposizione
un completo insieme di rendimenti e indici.
I valori di tali indicatori di produttività vengono comparati con una soglia di minimo
al di sotto della quale viene emesso un allarme.
Lo SCADA di Schneider Electric consente inoltre di misurare l’indice di prestazione,
questo parametro è il più importante e definisce il rendimento del generatore
fotovoltaico ai suoi morsetti ideali, quindi senza le perdite di trasformazione.
Norme di riferimento
Di seguito si riportano le normative di tipo impiantistico, le normative che trattano dei vari componenti sono richiamate direttamente nei capitoli dedicati
bb T.U. Sicurezza (D.Lgs. 81/2008)
bb CEI EN 60073 1997 Principi fondamentali e di sicurezza per le interfacce
uomo-macchina, la marcatura e l’identificazione. Principi di codifica per i dispositivi
indicatori e per gli attuatori
bb CEI EN 60447 1997 Interfaccia uomo-macchina. Principi di manovra
bb CEI EN 60439-1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT) (17-13/1)
bb CEI 17-19 “Apparecchiatura industriale a bassa tensione”
bb CEI EN 60204 “Equipaggiamenti elettrici di macchine industriali
bb CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione <1000 VCA e 1500 VCC
bb CEI 65-5 “Compatibilità elettromagnetica per apparati di misura e comando per
processi industriali
bb CEI 82-25 “Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati
alle reti elettriche di media e bassa tensione”.
42
Soluzioni per
il monitoraggio
SCADA lite
Generalità
b SCADA lite è un sistema per il monitoraggio e la gestione della manutenzione
locale o remota di impianti fotovoltaici fissi o ad inseguimento.
b Il sistema è costituito da un apparato hardware installato in ciascun impianto
e da un software di supervisione in grado di dialogare con più impianti
contemporaneamente.
b SCADA lite integra al suo interno un motore domotico che utilizza il protocollo
di comunicazione KNX, l’unico standard mondiale aperto per la home & building
automation conforme alle norme CEI EN 50090 e ISO/IEC 14543.
43
Soluzioni per
il monitoraggio
Gli elementi del sistema
Monitoraggio
Il sistema è costituito da un apparato hardware a basso consumo elettrico,
installato in ciascun impianto fotovoltaico, in grado di acquisire in modo universale
dati e di comunicare con un sistema di home o building automation con standard di comunicazione KNX. Tale dispositivo dispone di un accesso WEB attraverso reti di comunicazione di vario tipo: LAN, cellulari GPRS/UMTS.
Server di monitoraggio multimpianto
Installato in un centro di controllo il server permette il monitoraggio contemporaneo
di più impianti:
bb effettua il monitoraggio in tempo reale del funzionamento dei componenti di un impianto fotovoltaico
bb raccoglie periodicamente i dati provenienti da diversi impianti
bb gestisce archivi storici di più impianti
bb permette l’analisi comparativa dei dati di produzione e rendimento provenienti da diversi impianti
bb gestisce i flussi finanziari generati dagli impianti
bb gestisce lo storico delle manutenzioni per gli aspetti tecnici ed economici.
Architettura di sistema: campo fotovoltaico
44
Soluzioni per
il monitoraggio
Gli elementi del sistema
Architettura di sistema: ambiente terziario
45
Soluzioni per
il monitoraggio
Prestazioni di SCADA lite
bb SCADA lite è in grado di comunicare con inverter Schneider Electric della gamma
SunEzy e inverter di potenza GT250E, GT500E, GT630E per la visualizzazione
delle seguenti grandezze:
vv contatore di Energia Progressivo
vv potenza istantanea
vv tensione, Corrente (DC) provenienti dai moduli fotovoltaici
vv tensione, Corrente (AC) erogata
vv stato di funzionamento.
bb SCADA lite è in grado di comunicare con contatori di energia, misuratori fiscali o analizzatori di rete attraverso porte di comunicazione RS-232 o RS-485 oppure uscite impulsive e di acquisirne le seguenti grandezze:
vv energia prodotta
vv energia ceduta
vv energia prelevata
vv energia assorbita dai carichi.
bb Può inoltre gestire gruppi di inverter in maniera tale da consentire analisi
approfondite su porzioni di impianto.
bb SCADA lite attraverso il bus KNX è in grado acquisire grandezze provenienti da varie tipologie di sensori in commercio e di:
vv Controllare le singole stringhe attraverso array box Schneider Electric dotate di opportuni moduli
vv Monitorare le temperature con impostazione di soglie di allarme
vv Rilevare i parametri ambientali.
bb SCADA lite è in grado di sostituire le funzioni base, tipiche di un sistema di supervisione su standard KNX.
46
Soluzioni per
il monitoraggio
Prestazioni di SCADA lite
bb SCADA lite è accessibile attraverso un browser internet su qualsiasi tipo di
connessione: modem UMTS/HSDPA/GPRS/EDGE o attraverso una rete LAN
bb SCADA lite è in grado di offrire le seguenti funzionalità:
bb Visualizzazione in tempo reale con aggiornamento automatico delle seguenti
grandezze:
vv parametri elettrici quali: potenza istantanea erogata, energia totale erogata
dall’impianto da inizio installazione, energia prodotta nella giornata
vv dati ecologici: emissioni CO2 evitate, alberi equivalenti, litri di petrolio equivalenti
vv dati economici: risparmio in bolletta da inizio installazione impianto, incentivo
accumulato da inizio installazione impianto attraverso il “Conto energia”
vv dati di prestazione: rendimenti
vv parametri ambientali: temperatura, vento, pioggia, luminosità, radiazione solare
vv temperature sui moduli
vv anomalie e stato di funzionamento.
Archiviazione e rappresentazione dei dati
Il sistema raccoglie, memorizza e permette la visualizzazione tabellare o in forma
di grafico dati storici di 20 anni:
bb valori di potenza, energia e rendimento giornalieri, mensili e annuali dell’impianto
nel suo complesso e di ogni singolo inverter
bb valori intraday, giornalieri, mensili e annuali delle grandezze acquisite da ogni
sensore presente nell’impianto
bb valori giornalieri, mensili e annuali dei profitti economici derivanti da incentivo
“Conto energia”, risparmio e vendita dell’energia elettrica
bb valori giornalieri, mensili e annuali delle prestazioni dell’impianto e dei moduli
fotovoltaici
bb anomalie verificatesi sull’impianto.
47
Soluzioni per
il monitoraggio
Prestazioni di SCADA lite
Punti di forza
bb Sistema aperto
Comunicazione garantita con i più diffusi sistemi di conversione e contabilizzazione
dell’energia nonché con sensori standard per la misura di parametri ambientali.
bb Dettaglio delle informazioni tecniche ed economiche
Informazioni precise e dettagliate sulla produzione di energia, sul suo efficiente
utilizzo e sui profitti generati.
bb Manutenzione efficiente
Informazioni in tempo reale degli impianti monitorati per interventi di manutenzione
mirati e tempestivi.
bb Gestione dello storico dei dati
Storici di 20 anni dei dati degli impianti monitorati con un efficace sistema di consultazione.
bb Integrazione con sistemi di home e building automation
La comunicazione con sistemi di automazione dell’edificio è una funzione
strategica che apre la possibilità di gestire carichi, attuare politiche energetiche,
avviare scenari domotici, aumentare l’efficienza energetica dell’edificio. Possibilità di gestire oggetti KNX dei più comuni tipi (bit, byte, floating point ecc.),
possibilità di generare allarmi con logica decisionale dedicata.
bb Simulazione e visualizzazione prestazione attesa
Possibilità di confrontare produzioni reali dell’impianto con quelle attese rispetto
allo studio progettuale.
Due opzioni di fornitura
Sono possibili due alternative: la fornitura di Scada lite come oggetto singolo o
come kit. Nel primo caso viene fornito l’apparato hardware comprensivo di pagine
di supervisione ma senza sensori, lasciando al cliente libera facoltà di scegliere
sonda temperatura e sensore radiazione solare in base alle proprie esigenze. Il kit, viceversa, costituisce una soluzione già preconfigurata e pronta per essere
installata, infatti, oltre all’apparato hardware comprensivo di pagine di supervisione,
include 2 sensori e 3 componenti KNX come di seguito specificato:
Sonda metallica 4..20 mA
Sensore radiazione solare
48
bb sonda metallica 4..20 mA con superficie adesiva per la misurazione della
temperatura di moduli fotovoltaici. La sonda viene connessa al retro del pannello di cui si vuole monitorare la temperatura. Viene fornita con nastro biadesivo da rimuovere per l’installazione e con cavo di lunghezza 2 m. La sonda viene fornita completa di cassetta plastica (dimensioni 50x52x35 mm)
contenente trasmettitore 4..20 mA.
bb sensore radiazione solare al silicio per misurare la radiazione solare.
Fornisce una tensione proporzionale all’irradiazione solare. Ha un amplificatore integrato, perciò il segnale di uscita del sensore è amplificato e
normalizzato. Campo di misura: 0 - 1500 W/m2 , calibrazione: Istituto Fraunhofer,
incapsulamento cella di misura, involucro in materia plastica resistente alle
intemperie e anti UV, fissaggio con viti e fessura posteriore per fascette.
Soluzioni per
il monitoraggio
Alimentatore tensione bus
Alimentatore KNX REG-K/160 mA
Modulo adatto a generare la tensione bus necessaria ad alimentare una linea di
dispositivi. Con bobina di isolamento integrata e pulsante di interruzione e ripristino
della linea. Montaggio su guida DIN EN 60715.
La connessione al bus avviene tramite apposito morsetto.
Non è richiesta una striscia dati.
bb Tensione di rete: CA a 110 - 230 V, 50‑60 Hz
bb Tensione di uscita: CC a 30 V
bb Corrente di uscita: max. 160 mA, a prova di cortocircuito
bb Larghezza dispositivo: 4 TE = circa 72 mm
bb Dotazione: morsetto di collegamento bus e copricavo.
Codici
MTN684016
Ingresso analogico REG-K a 4 canali
Modulo di ingresso per controllare fino ad un massimo di quattro sensori analogici.
Utilizzando la connessione sub-bus è possibile collegare il modulo di estensione
(MTN682192) portando a otto il numero dei sensori controllabili. Per l'installazione su guide DIN EN 50022.
Il bus viene collegato usando l’apposito morsetto di collegamento; non è richiesta
una striscia dati.
L'elaborazione dei valori viene eseguita nell'ingresso analogico.
Con controllo della continuità sugli ingressi 4... 20 mA.
bb Tensione ausiliaria: CA a 24 V (+/-10 %)
bb Ingressi analogici: 4
bb Interfaccia corrente: 0 ... 20 mA, 4 ... 20 mA
bb Interfaccia di tensione: 0 ... 1 V, 0 ... 10 V
bb Uscite: CC a 24 V, 100 mA
bb Controllo della continuità: 4 ... 20 mA
bb Larghezza dispositivo: 4 moduli = circa 72 mm
bb Accessori: modulo di ingresso analogico REG a 4 poli, codice MTN682192.
bb Alimentatore REG, CA a 24 V / 1 A, codice MTN663529.
bb Dotazione: morsetto di collegamento bus e copricavo.
Codici
MTN682191 Grigio chiaro
Alimentatore REG, CA a 24V/1A
Alimentatore per ingressi binari a 24 V, stazione meteorologica REG-K a 4 poli,
modulo per ingresso analogico REG-K a 4 poli, sensore pioggia, sensore eolico
con interfaccia 0 - 10 V e riscaldamento, router KNX/IP REG-K.
Per l'installazione su guide DIN EN50022.
Con fusibile.
bb Alimentatore principale: CA a 230 V, +/- 10 %, 50-60 Hz
bb Tensione di uscita: CA a 24V
bb Corrente di uscita: max. 1 A
bb Fusibile: 5 x 20 mm, 250V, T160 mA
bb Larghezza dispositivo: 5 moduli = circa 90 mm
bb Per fornire alimentazione a: ingresso binario REG-K/4x24 codice MTN644892;
ingresso binario REG-K/8x24 codice MTN644792; stazione meteorologica REG-K a 4 poli, codice MTN682991; ingresso analogico REG a 4 poli codice MTN682191; modulo di ingresso analogico REG a 4 poli, codice MTN682192; comando valvole termoelettriche da 24 V codice MTN639126.
bb Dotazione: fusibile di ricambio.
Codici
MTN663529 Grigio chiaro
49
Soluzioni per
il monitoraggio
Caratteristiche tecniche
La sensoristica viene connessa ai moduli KNX che comunicano direttamente con SCADA lite.
I moduli KNX escono dalla fabbrica già configurati con il software ETS e non necessitano di ulteriore programmazione.
Comunicazione
Max numero inverter
Interfaccia di comunicazione
Max taglia impianto consigliata
Illimitato*
1 x RS232
2 x RS485
1 x KNX
Illimitata
Funzioni di monitoraggio
Monitoraggio singolo inverter
Monitoraggio stato inverter
Visualizzazione Potenza (AC/DC) –
Energia – Rendimento
b
b
b
Consultazione storico giornaliero – mensile
– annuale
b
Gestione gruppi di inverter
Gestione produzione economica
Confronto kWh prodotti su kW di picco
installati
b
b
b
Confronto potenza prodotta / radiazione
solare
b
Gestione prestazioni impianto
Gestione protezione di interfaccia di rete
Collegamento sensori ambientali
b
Attraverso KNX
Temperatura modulo ed Irraggiamento (illimitati)
Gestione contatori di energia
Integrazione videosorveglianza
Comunicazione KNX
Attuazioni attraverso dispositivo KNX
Allarme email e SMS
Rendimento atteso
Multilingue
Temperatura ambiente, locale tecnico, pioggia e velocità vento (singolo)
b
b
b
b
b
b
b
Visualizzazione
Web-server integrato
b
Supporto per visualizzazione su pannelli LCD b
Personalizzazione logo
b
Interfacce
Ethernet
Modem Router HSUPA-HSDPA-UMTSEDGE-GPRS
b
b
Dati generali
Tensione di alimentazione
Temperatura operativa
Case
230 VAC alim. Ext.
-10° / +50° C
Metallo
Storage
Precisione di storage
Ridondanza storage
Capacità media in locale
Valore medio su 15 min
b (opzionale)
20 anni
Codici
PVSNVSCADA
PVSNVKIT
50
Web Server Fotovoltaico
Web Server Fotovoltaico in kit
Soluzioni per
il monitoraggio
Ezylog
bb Ezylog è un sistema per il monitoraggio e la gestione della manutenzione locale o remota di impianti fotovoltaici fissi o ad inseguimento.
bb Il sistema è costituito da un apparato hardware installato in ciascun impianto e da un software di supervisione in grado di dialogare con più impianti
contemporaneamente.
51
Soluzioni per
il monitoraggio
Gli elementi del sistema
Monitoraggio
Il sistema è costituito da un apparato hardware a basso consumo elettrico,
installato in ciascun impianto fotovoltaico in grado di acquisire dati. Tale dispositivo
dispone di un accesso WEB attraverso reti di comunicazione di vario tipo: LAN,
cellulari GPRS/UMTS.
Server di monitoraggio multimpianto
Installato in un centro di controllo il server permette il monitoraggio contemporaneo
di più impianti:
bb effettua il monitoraggio in tempo reale del funzionamento dei componenti di un impianto fotovoltaico
bb raccoglie periodicamente i dati provenienti da diversi impianti
bb gestisce archivi storici di più impianti
bb permette l’analisi comparativa dei dati di produzione e rendimento provenienti a diversi impianti
bb gestisce i flussi finanziari generati dagli impianti
bb gestisce lo storico delle manutenzioni per gli aspetti tecnici ed economici.
Architettura di sistema
52
Soluzioni per
il monitoraggio
Prestazioni di Ezylog
bb Ezylog è in grado di comunicare con inverter Schneider Electric SunEzy per la visualizzazione delle seguenti grandezze:
vv contatore di Energia Progressivo
vv potenza istantanea
vv tensione, Corrente (DC) provenienti dai moduli fotovoltaici
vv tensione, Corrente (AC) erogata
vv stato di funzionamento
bb Ezylog è in grado di comunicare con contatori di energia, misuratori fiscali o
analizzatori di rete attraverso porte di comunicazione RS-232 o RS-485 oppure
uscite impulsive e di acquisirne le seguenti grandezze:
vv energia prodotta
vv energia ceduta
vv energia prelevata
vv energia assorbita dai carichi.
bb Ezylog è accessibile attraverso un browser internet su qualsiasi tipo di
connessione: modem UMTS/HSDPA/GPRS/EDGE o attraverso una rete LAN.
bb Ezylog è in grado di offrire le seguenti funzionalità:
Visualizzazione in tempo reale con aggiornamento automatico delle seguenti
grandezze:
vv parametri elettrici quali: potenza istantanea erogata, energia totale erogata
dall’impianto da inizio installazione, energia prodotta nella giornata
vv dati ecologici: emissioni CO2 evitate, alberi equivalenti, litri di petrolio equivalenti
vv dati economici: risparmio in bolletta da inizio installazione impianto, incentivo
accumulato da inizio installazione impianto attraverso il “Conto energia”
vv dati di prestazione: rendimenti degli inverter
vv anomalie e stato di funzionamento.
Archiviazione e rappresentazione dei dati
Il sistema raccoglie, memorizza e permette la visualizzazione tabellare o in forma
di grafico, dati storici di 10 anni:
bb valori di potenza, energia e rendimento giornalieri, mensili e annuali dell’impianto
nel suo complesso e di ogni singolo inverter
bb valori intraday, giornalieri, mensili e annuali delle grandezze acquisite da ogni
sensore presente nell’impianto
bb valori giornalieri, mensili e annuali dei profitti economici derivanti da incentivo
“Conto energia”, risparmio e vendita dell’energia elettrica
bb anomalie verificatesi sull’impianto.
53
Soluzioni per
il monitoraggio
Ezylog
Punti di forza
bb Sistema aperto
Comunicazione garantita con i più diffusi sistemi di conversione e contabilizzazione
dell’energia.
bb Dettaglio delle informazioni tecniche ed economiche
Informazioni precise e dettagliate sulla produzione di energia, sul suo efficiente
utilizzo e sui profitti generati.
bb Manutenzione efficiente
Informazioni in tempo reale degli impianti monitorati per interventi di manutenzione
mirati e tempestivi.
bb Gestione dello storico dei dati
Storici di 10 anni dei dati degli impianti monitorati con un efficace sistema di consultazione.
Caratteristiche tecniche
Comunicazione
Max numero inverter
Interfaccia di comunicazione
10
Max taglia impianto consigliata
50 kW
3 x RS232
1 x RS485
Funzioni di monitoraggio
Monitoraggio singolo inverter
Monitoraggio stato inverter
b
b
Visualizzazione Potenza (CA/CC) –
Energia – Rendimento
b
Consultazione storico giornaliero – mensile – annuale
Gestione produzione economica
Gestione contatori di energia
Allarme email e SMS
Multilingue
b
b
solo su RS485 comune agli inverter
b
b
Visualizzazione
Web-server integrato
Supporto per visualizzazione su pannelli LCD
b
b
Interfacce
Ethernet – Rete
Modem Router HSUPA-HSDPA-UMTS-EDGE-GPRS
b
b
Dati generali
Tensione di alimentazione
Temperatura operativa
Case
5 VCC (alim. 230VCA incluso)
-10° / +50° C
Metallo
Storage
Precisione di storage
Ridondanza storage
Capacità media in locale
54
Valore medio su 15 min
b (opzionale)
10 anni
Antintrusione e
Videosorveglianza
Antintrusione e
Videosorveglianza
Generalità
Schneider Electric fornisce soluzioni atte a garantire le più diverse esigenze in termini di sicurezza dei siti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni.
Le principali funzioni del sistema sono:
bb sicurezza (Security) degli impianti presenti nel sito, con particolare riferimento alla prevenzione dei furti e degli atti vandalici.
bb sicurezza (Safety) di eventuali persone presenti nel sito, sia per attività lavorativa
sia in conseguenza di intervento a seguito di segnalazione di allarmi.
bb gestione dei servizi di sicurezza ed incremento del livello di efficienza operativa
del personale preposto alla sicurezza del sito, anche tramite remotizzazione delle
informazioni presso servizi di sicurezza locali o presso il centro unico di supervisone
di Schneider Electric.
Funzioni del sistema
Gli obiettivi indicati si raggiungono implementando un sistema che preveda le seguenti funzioni:
bb tempestiva segnalazione dei tentativi di intrusione nel sito, attraverso una
rilevazione di tali tentativi lungo tutto il perimetro del sito stesso
bb tempestiva segnalazione dei tentativi di asportazione dei moduli, attraverso una rilevazione per gruppi di moduli appartenenti ad una sotto-area del sito
bb attivazione locale di segnalazioni luminose (illuminazione sito) ed acustiche tese a creare panico nei malintenzionati e dissuaderli dal procedere nell’atto criminoso
bb centralizzazione delle informazioni relative agli allarmi ed alle immagini del sito, in modo da allertare il personale preposto alla sicurezza del sito e fornirgli gli strumenti per attivarsi nel modo più adeguato
bb registrazione e messa a disposizione di tutte le informazioni (dati, immagini) per eventuali indagini successive agli eventi stessi.
L’implementazione di tali funzioni si sviluppa nella progettazione, installazione e messa in servizio di due applicazioni:
bb Antintrusione e antifurto
bb Videosorveglianza
Le due applicazioni sono tra loro complementari ed eventualmente ampliabili nel tempo in funzione della consistenza del sito.
56
Antintrusione e
Videosorveglianza
Antintrusione
Sottosistema Antintrusione e antifurto
Il sottosistema è realizzato con la seguente architettura:
Centrale
Antintrusione
Centrale
Tastiera
Rilevatore e Contatti
Modulo
I/O
Componenti di campo
Modulo
I/O
Barriere
Le componenti di campo fanno riferimento a tre categorie principali:
bb la difesa del perimetro esterno. Queste componenti operano per segnalare
nel modo più tempestivo possibile i tentativi di intrusione. In particolare l’analisi viene
effettuata nell’area di rispetto (circa 3-4 mt. lineari, in larghezza ed in altezza)
compresa tra la recinzione esterna ed il campo fotovoltaico
bb la difesa dei moduli dall’asportazione. In questo caso le componenti di campo
garantiscono la segnalazione del tentativo di asportazione del modulo appartenente
ad un determinato gruppo
bb la difesa di locali tecnici e di altre aree sensibili coperte, tramite tradizionali
componenti di campo per la rivelazione volumetrica o la rivelazione dell’apertura dei relativi varchi di accesso.
La centrale raccoglie tutte le segnalazioni di allarme e provvede alle segnalazioni
locali e remote, oltre a tutte le altre logiche di integrazione con il sottosistema di videosorveglianza.
Barriere perimetrali
La prima linea di protezione contro le intrusioni di persone non autorizzate
nelle aree da proteggere viene affidata a barriere perimetrali a microonde.
Queste svolgono un ruolo di fondamentale importanza che viene ulteriormente
incrementato combinando le barriere con il sottosistema di videosorveglianza.
L’utilizzo di un sistema integrato nella protezione perimetrale funge da deterrente
all’accesso non autorizzato all’interno del campo e fornisce contemporaneamente
segnalazioni dettagliate sulla zona del perimetro interessata, consentendo verifiche
puntuali e organizzazione delle contromisure.
Il microprocessore interno alla barriera a microonde analizza i segnali ricevuti
secondo la logica fuzzy, con una elevata qualità nella rivelazione e con elevata capacità di discriminare i falsi allarmi. Grazie all'analisi digitale del segnale, la barriera è capace di comparare il segnale ricevuto con quelli prodotti dalle
tipiche intrusioni umane (modelli comportamentali). Inoltre la barriera studia
l’andamento del segnale passo dopo passo, eseguendo una completa analisi
dell’ambiente, permettendo in tal modo di avere caratteristiche extra rispetto ai
rivelatori che usano un’analisi tradizionale del segnale.
Gli allarmi provenienti dalle barriere vengono inviati alla centrale antintrusione
che provvede a gestirle in base alle configurazioni impostate: ad esempio attivare
l’impianto di illuminazione, riprendere con le telecamere la zona allarmata ed inviare l’allarme stesso alla centrale di ascolto remota via GSM.
57
Antintrusione e
Videosorveglianza
Antintrusione
Controllo asportazione moduli
Il principio di funzionamento di questo controllo si basa sull’installazione, “ad anello
chiuso” fra i moduli fotovoltaici, di una fibra ottica plastica, che unisce fra loro in modo solidale gruppi di pannelli fotovoltaici, in modo da renderne impossibile il furto senza interruzione della stessa.
Il tentativo di asportazione del modulo determina la recisione della fibra e quindi l’interruzione della linea, con conseguente segnalazione di allarme.
Gli allarmi vengono inviati alla centrale antintrusione che provvede a gestirle in
base alle configurazioni impostate: ad esempio attivare l’impianto di illuminazione,
riprendere con le telecamere la zona allarmata ed inviare l’allarme stesso alla
centrale di ascolto remota via GSM.
58
Antintrusione e
Videosorveglianza
Videosorveglianza
Sottosistema Videosorveglianza
Il Sottosistema di Videosorveglianza, integrato con il Sottosistema di Antintrusione e Antifurto, completa la funzionalità del sistema aumentandone significativamente il livello di sicurezza.
Punti cardine del sistema di videosorveglianza sono:
bb discriminazione dei falsi allarmi. Grazie alla connessione remota il sistema
è in grado di trasmettere, in tempo reale, le immagini relative alla zona in allarme e, più in generale, all’intero sito. Il personale addetto al servizio di sorveglianza
utilizzerà questa prestazione per analizzare visivamente la zona in allarme (ovvero eventuali immagini registrate prima dell’allarme stesso, qualora le condizioni
di illuminazione lo consentano) e avere conferma della messa in atto di un tentativo
di intrusione/furto
bb sicurezza delle persone. La presenza del sottosistema di videosorveglianza
consente di sorvegliare da remoto l’eventuale intervento in loco del personale di
sicurezza addetto, consentendo una verifica della sua attività e l’avvio di eventuali
azioni di supporto e/o di emergenza
bb analisi a posteriori degli eventi. Il sottosistema di videosorveglianza, grazie
alla funzione di videoregistrazione digitale, consente l’analisi a posteriori di quanto
accaduto, per trarne informazioni utili alla ricostruzione degli eventi ed all’individuazione di eventuali responsabili
bb effetto deterrente. La presenza visibile di un sistema di sorveglianza induce
una sensazione di maggiore sicurezza del sito, riducendo i rischi soprattutto legati ai tentativi di intrusione non condotti da professionisti.
Il sottosistema di videosorveglianza è costituito dai componenti di campo
(telecamere) e da un componente centrale (DVR Digital Video Recorder) preposto
alla raccolta delle immagini, alla loro registrazione e all’invio alle postazioni remote di sorveglianza.
In particolare l’offerta Schneider Electric comprende:
Telecamere brandeggiabili (speed-dome).
Questa tipologia di telecamera, grazie alla possibilità di muoversi ad alta velocità per inquadrare zone diverse, viene utilizzata per analizzare in modo puntuale la zona dove si è verificato un allarme (zona del perimetro, gruppo di moduli). Infatti a ciascun allarme è associato un diverso comportamento della telecamera (o di tutte le telecamere che sono in grado di inquadrare la zona interessata). Inoltre l’operatore, qualora disponga di un collegamento a banda larga con il sito,
può comandare manualmente il movimento delle telecamere per realizzare una analisi personalizzata.
Monitor
DVR
Centrale di videosorveglianza
Componenti di campo
Telecamere
59
Antintrusione e
Videosorveglianza
Videosorveglianza
Unità di ripresa brandeggiabili
La telecamera serie dome SpectraIV ad altissima risoluzione è in grado di riprendere
di riprodurre immagini nitide e definite anche nelle condizioni di ripresa più estreme.
La telecamera commuta automaticamente da colori a bianco e nero o viceversa a seconda delle condizioni di illuminazione che si presentano.
La telecamera orientabile è un sistema Dome composto da un sistema di movimento
PTZ motorizzato a velocità variabile ed elevata, con una rotazione di 360°; ha un CCD a colori e b/n (Day & Night) ad alta risoluzione da ¼”; un sistema zoom
motorizzato, autofocus ed una custodia di contenimento di facile installazione
Unità di ripresa fissa
La telecamera compatta Day & Night ad altissima risoluzione è in grado di riprendere
in un range di illuminazione molto ampio.
La telecamera commuta automaticamente da colori a bianco e nero o viceversa,
inserendo o rimuovendo il filtro meccanico infrarosso, a seconda delle condizioni di
illuminazione che si presentano.
Il menu di programmazione è disponibile on-screen ed è accessibile attraverso un pulsante sulla telecamera stessa. Attraverso il menu è possibile definire profili
specifici e settaggi della telecamera personalizzati
La telecamera compatta ha un attacco per l’ottica di tipo CS ed inoltre è in grado di utilizzare ottiche fisse, manuali, DC autoiris. Le ottiche autoiris sono collegate alla telecamera con un connettore quadrato a 4 pins incluso nell’ottica stessa
Cablaggio con doppino UTP fino a 1100 metri
Per le specifiche esigenze di collegamento a distanza che si verificano abitualmente
in questo tipo di applicazioni, l’applicazione di videosorveglianza prevede l’utilizzo di
ricevitori attivi che consentono la trasmissione di video live attraverso un semplice
collegamento con doppino twistato non schermato (UTP).
La tecnologia adattativa dell'unità regola automaticamente le componenti a bassa/media/alta frequenza del segnale video, consentendo la migliore
trasmissione video possibile.
Questa tecnologia elimina l'esigenza di dover regolare manualmente, garantendo
automaticamente la trasmissione video adeguata, secondo la lunghezza dei cavi
necessaria. L'unità è stata ottimizzata per l'uso con cavo Cat5e e Cat6, sebbene
per distanze più brevi sia possibile usare cavi Cat3 e Cat5.
Il ricevitore è montato su un rack 19” (RK5000PS-3U/RK5000-3U)
60
Antintrusione e
Videosorveglianza
Videosorveglianza
Videoregistratore digitale
Il DVR della famiglia DX registra fino a 480 immagini per secondo (ips) alla risoluzione CIF. Può essere configurato per registrare la singola telecamere o tutte le telecamere in modalità continua, su attivazione di motion detection, o allarme e tramite schedulazione oraria. Il DVR può inoltre essere impostato per registrare ad un frame rate maggiore in caso di allarme.
Con la sua connessione 10/100/1000 megabit, il DVR può operare come parte di una rete alla quale possono essere sono collegati fino a 5 unità.
Per la visualizzazione remota, Il client del sistema permette di visualizzare sia le
immagini live, sia le immagini registrate di qualsiasi telecamera collegata a qualsiasi
DVR, tramite relativi diritti di accesso. Si possono inoltre gestire i controlli PTZ delle
telecamere orientabili. Il software di gestione client è incluso nella fornitura del DVR
è può essere installato su un numero illimitato di postazioni operative.
Con l’aggiunta di un secondo monitor il DVR, con la sua funzionalità server-toserver, è in grado di poter visualizzare simultaneamente fino a 72 canali.
Con l’ausilio di un tool di programmazione drag&drop e di facile utilizzo, si possono
configurare diverse modalità di visualizzazione con qualsiasi telecamera presente
nell’architettura.
L’operatore può facilmente configurare il sistema per esempio assegnando l’uscita
principale alla visualizzazione normale ed l’uscita secondaria per le immagini
“critiche”.
Un ulteriore monitor può essere previsto lontano dal DVR, per esempio come
stazione di visualizzazione di vigilanza, per visualizzare le telecamere posizionate
nelle zone strategiche del sito.
61
Componenti
per impianti
Componenti
per impianti
Tesys DF101PV
La protezione mediante fusibili
è una soluzione affidabile e sicura
contro i cortocircuiti che possono
danneggiare le installazioni
e generare dei rischi per cose
e persone.
bb Protezione IP20 contro i contatti diretti
bb Bloccaggio regolabile per facilitare il montaggio su guida DIN
bb Possibilità di piombaggio in posizione aperta o chiusa per maggiore sicurezza degli operatori
bb Serraggio diretto dei cavi con distanza di isolamento aumentata
bb Dimensioni compatte e conformi agli standard degli equipaggiamenti elettrici
bb Presa ergonomica per facilitare l’apertura
bb Etichetta di identificazione
bb Contatti ausiliari per preapertura e segnalazione fusione fusibile
bb Kit di assemblaggio per realizzare le configurazioni richieste.
I portafusibili DF101PV
sono particolarmente adatti
alla protezione delle stringhe negli
impianti fotovoltaici fino a 1000 VCC
e forniscono una soluzione semplice,
affidabile e compatta grazie
ai fusibili 10x38.
Caratteristiche tecniche generali
bb Adatti a fusibili taglia 10x38 da 0,5 a 32 A
bb Tensione di isolamento fino a 1000 VCC
bb Potere di interruzione elevato
bb Certificazione IEC60947-3 e UL512 CSA 22.2 N.39
bb Conformità alla direttiva RoHS.
I portafusibili DF101PV, essendo
in categoria DC20, devono essere
associati a monte ad un dispositivo
di manovra in grado di operare sotto
carico (interruttore C60PV-DC
o sezionatore SW60-DC).
Corrente termica
convenzionale (lth)
Taglia del fusibile
Composizione
A
32
mm
10 x 38
1P
Dimensioni d’ingombro
Montaggio su guida 7 35 mm
DF101PV
64
Q.tà
12
Riferimento
Peso
DF101PV
kg
0,061
Componenti
per impianti
C60PV-DC
Gli interruttori C60PV-DC sono
adatti alla protezione dei circuiti a
corrente continua degli impianti
fotovoltaici, fino a 650 VCC.
bb Associati al sezionatore del quadro di campo (es. C60NA-DC), gli interruttori
C60PV-DC possono essere installati a protezione della stringa fotovoltaica
bb Assicurano l’isolamento della stringa proteggendola contro la circolazione di correnti inverse (vedere schema di applicazione)
bb Sono bloccabili con lucchetto in posizione "off" per garantire la sicurezza anche in caso di rimozione dell’inverter (vedere accessori C60)
bb Dal momento che la corrente di guasto può scorrere nella direzione opposta alla corrente di funzionamento normale, gli interruttori C60PV-DC sono in grado di rilevare e proteggere le correnti bidirezionali
bb Gli interruttori C60PV-DC sono insensibili alla polarità: i fili (+) e (-) possono
essere invertiti senza alcun rischio.
Curva C
Gli interruttori C60PV-DC sono:
bb compatibili con gli ausiliari elettrici per interruttori C60 (MN, MX, OF, SD…)
bb forniti con separazione dei poli per aumentare la distanza di isolamento tra due
connettori adiacenti.
Caratteristiche tecniche generali
montare
un intercalare
di isolamento
da 9 mm
su ciascun lato"
min
9 mm
9 mm
min
Norme
Categoria
1
3
IN
1 3 2 4
1
3
2
4
IN
IN
OUT
OUT
2
4
OUT
DB122703
d "Necessario
650 VCC
1000 VCC
1.5 kA
6 kV
Dall'alto per Ingresso e Uscita
2P
C
8
DB122506
DB122715
CEI EN 60947-2
e
Tensione d'impiego (Ue)
Tensione d'isolamento nominale (Ui)
Potere di interruzione estremo (Icu)
Tensione di tenuta ad impulso (Uimp)
Collegamento elettrico
Numero di poli
Curva
Larghezza in passi di 9 mm
Schemi per sistemi isolati da terra
CEI EN 60947-2
A (in conformità con le norme CEI EN 60947-2)
Caratteristiche complementari
In [A]
Caduta di tensione [mV] Impedenza [mΩ]
Potenza dissipata [W]
10
16
20
689
656
594
6,89
10,49
11,88
68,9
41
29,7
In [A]
Codici
10
16
20
MGN61650
MGN61651
MGN61652
65
Componenti
per impianti
C60NA-DC
I sezionatori in corrente continua
C60NA-DC sono dedicati al controllo
e isolamento delle stringhe negli
impianti fotovoltaici fino a 650 VCC.
bb Associati a dispositivi di protezione (es.: C60PV-DC o Tesys DF10) possono
essere installati nei quadri di campo (vedere schema di applicazione)
bb Isolano il campo fotovoltaico garantendo la manutenzione dei quadri di campo
e delle protezioni delle singole stringhe (es.: C60PV-DC o fusibili)
bb Sono bloccabili con lucchetto in posizione "off" per garantire la sicurezza
degli interventi
bb In caso di flusso di corrente nella direzione opposta alla corrente di funzionamento
normale i sezionatori C60NA-DC sono in grado di commutare le correnti
multidirezionali
bb I sezionatori C60NA-DC sono insensibili alla polarità: i fili (+) e (-) possono essere
invertiti senza alcun rischio.
I sezionatori C60NA-DC sono:
bb compatibili con gli ausiliari elettrici per interruttori C60 (MN, MX, OF, SD…)
bb forniti con separazione dei poli per aumentare la distanza di isolamento tra due
connettori adiacenti.
Caratteristiche tecniche generali
d "Necessario
montare
un intercalare
di isolamento
da 9 mm
su ciascun lato"
9 mm
66
min
9 mm
min
Norme
Categoria
1 3 2 4
DB122704
DB122715
CEI EN 60947-3
e
Tensione d'isolamento nominale (Ui)
Corrente d’impiego nominale (Ie)
Tensione di tenuta ad impulso (Uimp)
Collegamento elettrico
Numero di poli
Largh. in passi di 9 mm
Schemi per sistemi isolati da terra
20 A: 650 VCC
30 A: 500 VCC
40 A: 400 VCC
50 A: 300 VCC
1000 V CC
50 A
6 kV
Dall'alto per Ingresso e Uscita
2P
8
DB122506
Tensione d'impiego (Ue)
1
3
2
4
IN
IN
OUT
OUT
1
3
IN
2
4
OUT
CEI EN 60947-3
DC 21A
Caratteristiche complementari
In [A]
20
30
40
60
Codice
Caduta di tensione [mV]
100
151
201
251
Impedenza [mΩ]
5,02
5,02
5,02
5,02
MGN61690
Potenza dissipata [W]
2
4,53
8,04
12,55
Componenti
per impianti
SW60-DC
L’interruttore di manovrasezionatore in corrente continua
SW60-DC è dedicato
all’isolamento e al controllo
degli impianti fotovoltaici
fino a 1000 VCC.
bb Associati ai dispositivi di protezione delle stringhe (es. C60PV-DC o Tesys
DF101PV) e ai sezionatori dei quadri di campo (es.: C60NA-DC), i sezionatori
SW60-DC si installano subito a monte dell'inverter in quanto polarizzati e sensibili al verso della corrente (vedere schema di applicazione alla pagina seguente)
bb Essi isolano il campo fotovoltaico per permettere la manutenzione dell’inverter in sicurezza
bb Sono bloccabili con lucchetto in posizione "off" per garantire la sicurezza anche in caso di rimozione dell’inverter (vedere accessori C60)
bb I sezionatori SW60-DC sono sensibili alla polarità: collegare i fili (+) e (-) prestando
attenzione alla polarità ed alla direzione della corrente.
I sezionatori SW60-DC sono:
bb compatibili con gli ausiliari elettrici per interruttori C60 (MN, MX, OF, SD…)
bb forniti con separazione dei poli per aumentare la distanza di isolamento tra due
connettori adiacenti.
Caratteristiche tecniche generali
DB122700
1000 VCC
1000 VCC
50 A
6 kV
Dall'alto per Ingresso e Uscita
2P
8
DB122699
Tensione d'impiego (Ue)
Tensione d'isolamento nominale (Ui)
Corrente d’impiego nominale (Ie)
Tensione di tenuta ad impulso (Uimp)
Collegamento elettrico
Numero di poli
Largh. in passi di 9 mm
Schemi per sistemi isolati da terra
1 2 4 3
Norme
Categoria
1
2
4
3
IN
OUT
OUT
IN
1
2 +4 +3
IN OUT OUT IN
CEI EN 60947-3
DC 21A
Caratteristiche complementari
In [A]
50
Codice
Caduta di tensione [mV]
251
Impedenza [mΩ]
5,02
MGN61699
Potenza dissipata [W]
12,55
CEI EN 60947-3
e
DB122724
d "Necessario
montare
un intercalare
di isolamento
da 9 mm
su ciascun lato"
min
9 mm
9 mm
min
67
Esempio di installazione
DB122553
Componenti
per impianti
Stringhe fotovoltaiche
Quadro di campo
DF
DF
DF
Quando il cavo dell'array
fotovoltaico supera i 30 m,
i limitatori di sovratensione
dovrebbero essere
collegati ad ogni
terminazione
di cavo, uno accanto
all'array FV e l'altro vicino
all'inverter.
Quadro di sezionamento
DF
Inverter
DF
DF
DF
DF
68
Quando il cavo dell'array
fotovoltaico supera i 30 m,
i limitatori di sovratensione
dovrebbero essere collegati
ad ogni terminazione
di cavo, uno accanto
all'array FV e l'altro vicino
all'inverter.
MN, MNx, MNs, MSU,
MX+OF, OF, SD, OF+SD/OF
Componenti
per impianti
Compact NS160/400 NA
Gli interruttori non automatici Compact NS160NA, 250NA, e 400NA 4P trovano la loro naturale collocazione negli impianti fotovoltaici industriali e nei campi solari; in questi casi, infatti, le correnti in gioco sono notevoli ed i relativi quadri stringa
richiedono l’utilizzo di organi di manovra ad alte prestazioni e ridotti ingombri in grado
di operare con tensioni fino a 1000 VCC.
La figura rappresenta il kit per il collegamento in serie dei 4 poli ed il kit isolamento
(coprimorsetti + schermi isolanti), obbligatori per garantire le prestazioni a 1000 VCC.
CEI EN 60947-3
e
Caratteristiche elettriche
NS160NA
NS250NA
NS400NA
Corrente termica convenzionale (A) Ith 60 °C
Tensione nominale di tenuta ad imp. (kV) Uimp
Tensione nominale d’impiego (V) Ue CC
Corrente nominale d’impiego le DC 23 A
160
8
1000
160
250
8
1000
250
400
8
1000
400
140x321x86
2,2
140x321x86
2,2
185x480x110
6,8
30639
29498 x 2
29497
31639
29498 x 2
29497
32757
32868 x 2
32867
NS160NA 4P
Kit collegamento serie NS100/250
Kit isolamento 4P (coprimorsetti + schermi isolanti)
NS250NA 4P
Kit collegamento serie NS100/250
Kit isolamento 4P (coprimorsetti + schermi isolanti)
NS400NA 4P
Kit collegamento serie NS400
Kit isolamento 4P (coprimorsetti + schermi isolanti)
Caratteristiche generali
Dimensioni (mm) LxHxP
Peso (kg)
Codici
Interruttore non automatico 160 A
e relativi accessori
Interruttore non automatico 250 A
e relativi accessori
Interruttore non automatico 400 A
e relativi accessori
69
Componenti
per impianti
Twido
Twido, completo di SW
per il comando di inseguitori solari,
consente di incrementare
il valore dell’energia generata
fino al 30%.
Twido fornisce soluzioni
semplici e veloci garantendo
flessibilità ed apertura verso
qualsiasi tipologia di rete.
Nelle applicazioni dei campi solari, per ottimizzare il rendimento dell’impianto, si utilizza la tecnica dell’inseguimento solare, cioè la rotazione del pannello in modo
da massimizzare la superficie esposta ai raggi solari. L’oggetto in grado di definire gli angoli di rotazione dei pannelli è un PLC, nel nostro caso il Twido.
Osservando dalla Terra , il percorso del Sole assume la forma di un arco che varia sia durante il corso dell’anno che con la latitudine del luogo. Durante il corso dell’anno la durata delle ore di luce ed il percorso del sole subiscono
delle modifiche al variare delle stagioni.
La posizione del sole rispetto ad un punto sulla terra è determinata dall’angolo di altezza solare a e dall’angolo azimutale g.
Il primo è l’angolo verticale che la direzione collimata al sole forma con il piano
orizzontale; il secondo è l’angolo orizzontale tra il piano verticale passante per il sole e la direzione del sud, ed è positivo verso est e negativo verso ovest.
Detto questo, calcolare la posizione del sole conoscendo la latitudine (che caratterizza spazialmente il punto di osservazione), la declinazione (che dipende dal giorno e dal mese in cui si effettua l’osservazione) e l’angolo orario
(che dipende dall’ora in cui si effettua l’osservazione) ci servirà per muovere i pannelli solari.
La possibilità ulteriore di connessione del Twido ad una rete Ethernet permetterà
eventualmente di collegare una molteplicità di pannelli ad un concentratore, dove accedere a tutti i dati diagnostici o statistici che si riterranno.
Caratteristiche tecniche generali
bb Tensione nominale 220 V (esiste anche lo stesso modello a 24 V)
bb 24 ingressi digitali 14 uscite relè e 2 uscite transistor
bb Espandibile con max 7 moduli digitali/analogici
bb Conteggi veloci: 4 a 5 kHz, 2 a 20 kHz
bb Ethernet integrato, modulo disponibile per comunicazione in CANopen
bb Regolazione PID, cartuccia per espansione memoria, funzione orodatario
integrata.
Codici
TWDLCAE40DRF *
* Tutti i PLC della famiglia Twido possono essere utilizzati per l’applicazione descritta.
70
Kaedra
Componenti
per impianti
I centralini Kaedra in tecnopolimero autoestinguente hanno grado di protezione IP65
e sono caratterizzati da un’estetica gradevole per una facile integrazione in tutti gli
ambienti. Rappresentano la soluzione ideale per la realizzazione dei quadri di campo
nelle applicazioni domestiche e del piccolo terziario.
Caratteristiche tecniche generali
bb Costituiti da una scatola di fondo rigida, dotata di particolari appoggi in grado di aderire anche su pareti non perfettamente lisce
bb parete superiore liscia per ingresso con canalina o tubo (fino Ø 32 mm) da forare
in funzione delle esigenze; predisposta per l’alloggiamento delle morsettiere nella parte superiore e inferiore
bb le guide DIN, fissate sull’ apposito telaio, sono ad interasse variabile e permettono
la regolazione anche in profondità
bb gli ampi spazi consentono un’agevole circolazione dei conduttori sia lateralmente
sia sotto la guida DIN
bb la porta può essere equipaggiata con serratura a chiave
bb grado di protezione secondo norme IEC 529 e CEI EN 60529: IP65
bb grado di protezione contro gli impatti meccanici esterni secondo norme CEI EN 50102: IK09
bb resistenza al fuoco e al calore anormale secondo IEC 695-2-1 e CEI 50-11: 650°C (glow wire)
bb caratteristiche di isolamento completo i secondo norme CEI 64-8 e CEI EN 60439-1.
Centralini da parete IP65 per apparecchi modulari
Dimensioni (h x l x p - mm)
150 x 80 x 98
200 x 123 x 112
200 x 159 x 112
200 x 195 x 112
200 x 267 x 112
Moduli da 18 mm
3
4
6
8
12
Passi da 9 mm
6
8
12
16
24
Potenza dissipabile
6W
10 W
11 W
15 W
19 W
Codice
10311
10312
10313
10314
10315
Passi da 9 mm
24
36
48
72
72
108
144
Potenza dissipabile
24 W
34 W
34 W
47 W
46 W
65 W
89 W
Codice
10340
10341
10342
10343
10344
10345
10346
Quadri da parete IP65 per apparecchi modulari
Dimensioni (h x l x p - mm)
280 x 340 x 160
280 x 448 x 160
460 x 340 x 160
460 x 448 x 160
610 x 340 x 160
610 x 448 x 160
842 x 448 x 160
Moduli da 18 mm
12 (1x12)
18 (1x18)
24 (2x12)
36 (2x18)
36 (3x12)
54 (3x18)
72 (4x18)
71
Armadi autoventilati IP54
con tetto
Componenti
per impianti
Le cassette in materiale isolante Thalassa hanno grado di protezione IP54 e trovano
pertanto applicazione all’esterno, dove vi è la necessità di protezione dalle intemperie
(raggi solari, pioggia, ecc.).
Le cassette Thalassa costituiscono la base delle array box nei campi solari.
Caratteristiche della versione PLAT
bb Versione standard con sistema di chiusura con maniglia con inserto doppia barra
5 mm. Diversi tipi di inserti sono disponibili in opzione
bb Apertura porta a 120°
bb Fissaggio diretto a pavimento o tramite uno zoccolo da 60 mm, opzionale
bb Possibilità di fissaggio su zoccolo da 900 mm
bb Staffe di fissaggio a parete opzionali.
Armadio autoventilato con tetto e porta piena.
Parte superiore aperta con tetto
per l’autoventilazione.
Maniglia esterna.
Porta antiaffissione e rinforzo
aggiuntivo.
Numerose impronte per inserti M8.
72
Dimensioni esterne (mm)
Codici degli armadi con porta
Altezza
Larghezza
Profondità
N° di porte
Piena
Antiaffissione
  500
  500
  500
  500
  500
  500
  500
  500
  750
  750
  750
  750
  750
  750
  750
  750
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1250
1250
1250
1250
1250
1250
1250
1250
1500
1500
1500
1500
1500
1500
1500
1500
  500
  500
  750
  750
1000
1000
1250
1250
  500
  500
  750
  750
1000
1000
1250
1250
  500
  500
  750
  750
1000
1000
1250
1250
  500
  500
  750
  750
1000
1000
1250
1250
  500
  500
  750
  750
1000
1000
1250
1250
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
320
420
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
2
2
2
2
NSYPLAT553
NSYPLAT554
NSYPLAT573
NSYPLAT574
NSYPLAT5103
NSYPLAT5104
NSYPLAT5123
NSYPLAT5124
NSYPLAT753
NSYPLAT754
NSYPLAT773
NSYPLAT774
NSYPLAT7103
NSYPLAT7104
NSYPLAT7123
NSYPLAT7124
NSYPLAT1053
NSYPLAT1054
NSYPLAT1073
NSYPLAT1074
NSYPLAT10103
NSYPLAT10104
NSYPLAT10123
NSYPLAT10124
NSYPLAT1253
NSYPLAT1254
NSYPLAT1273
NSYPLAT1274
NSYPLAT12103
NSYPLAT12104
NSYPLAT12123
NSYPLAT12124
NSYPLAT1553
NSYPLAT1554
NSYPLAT1573
NSYPLAT1574
NSYPLAT15103
NSYPLAT15104
NSYPLAT15123
NSYPLAT15124
NSYPLAT553R
NSYPLAT554R
NSYPLAT573R
NSYPLAT574R
NSYPLAT5103R
NSYPLAT5104R
NSYPLAT5123R
NSYPLAT5124R
NSYPLAT753R
NSYPLAT754R
NSYPLAT773R
NSYPLAT774R
NSYPLAT7103R
NSYPLAT7104R
NSYPLAT7123R
NSYPLAT7124R
NSYPLAT1053R
NSYPLAT1054R
NSYPLAT1073R
NSYPLAT1074R
NSYPLAT10103R
NSYPLAT10104R
NSYPLAT10123R
NSYPLAT10124R
NSYPLAT1253R
NSYPLAT1254R
NSYPLAT1273R
NSYPLAT1274R
NSYPLAT12103R
NSYPLAT12104R
NSYPLAT12123R
NSYPLAT12124R
NSYPLAT1553R
NSYPLAT1554R
NSYPLAT1573R
NSYPLAT1574R
NSYPLAT15103R
NSYPLAT15104R
NSYPLAT15123R
NSYPLAT15124R
Nota: il grado IP54 è ottenuto applicando 1 o 2 griglie interne, cod. NSYCAG125LPF,
da ordinare a parte.
Componenti
per impianti
Accessori di montaggio
Accessori di installazione
Pannello di fondo in lamiera
e pannello di fondo in materiale isolante
Pannello di fondo pieno
bb Pannello in lamiera di acciaio galvanizzato
bb Montaggio diretto sugli inserti M8 sul fondo dell’armadio o su guide scorrevoli per
una regolazione in profondità. Gli armadi di altezza ≥ 1000 mm sono dotati di tacche
intermedie per l’installazione dei pannelli di fondo ad un’altezza inferiore (Inserti M8, cod. NSYTEX8, da ordinare a parte)
bb Negli armadi a doppia porta frontale possibilità di montare un pannello unico o due
in associazione
bb Carico massimo ammissibile: 150 kg/m2
bb Spessore: 2,5 mm.
Per armadio (mm)
Codici piastre
di fondo
Altezza (A)
  500
  500
  500
Largh. (B)
  500
  750
1000
  500
1250
  750
  750
  750
  750
1000
1000
1000
1000
1250
1250
1250
1250
1500
1500
1500
1500
  500
  750
1000
1250
  500
  750
1000
1250
  500
  750
1000
1250
  500
  750
1000
1250
Piena
NSYPMM55
NSYPMM75
NSYPMM510
NSYPMM55 +
NSYPMM75
NSYPMM75
NSYPMM77
NSYPMM710
NSYPMM712
NSYPMM105
NSYPMM107
NSYPMM1010
NSYPMM1012
NSYPMM125
NSYPMM127
NSYPMM1210
NSYPMM1212
NSYPMM155
NSYPMM157
NSYPMM1510
NSYPMM1512
Superf. (dm2)
A (mm)
  14
  24
  32
437,5
 -
-
  24
  40
  54
  70
  33
  55
  74
  96
  42
  70
  96
124
  51
  85
118
152
437,5
687,5
437,5
687,5
437,5
687,5
437,5
687,5
73
Esempi applicativi
Installazione in un edificio
residenziale
Esempi applicativi
Dati
bb Installazione monofase, potenza richiesta 3,1 kWp
bb Superficie dei pannelli solari 29 m²
CC
Prodotti usati
Codice
Inverter
Quadro stringa
PVSNV12801
PVSNVAB3
CA
Rete Elettrica BT
SunEzy 2001
Pannelli solari
Quadro Stringa
Costi diretti di impianto
bb Progettazione
bb Apparecchiature
bb Manodopera
bb Connessione alla rete
Altri costi
bb Statali
bb Regionali
bb Comunali
Entrate
bb Vendita dell’energia
bb Allocazione ripartita dell’ammortamento
bb Assicurazione Incentivi
Ritorno dell’investimento:
circa 8,3 anni
76
Bilancio ambientale in 20 anni di esercizio:
6,1 tonnellate di CO2
non emessa
Installazione in un edificio
terziario
Esempi applicativi
Dati
bb Installazione trifase, potenza richiesta 13 kWp
bb Superficie dei pannelli solari 110 m²
CC
Prodotti usati
Codice
Inverter
Quadro stringa
3 x PVSNV14665
9 x PVSNVAB2
CA
SunEzy 4665E
Pannelli solari
Quadri Stringa
CC
CA
Rete Elettrica BT
SunEzy 4665E
Pannelli solari
Quadri Stringa
CC
CA
SunEzy 4665E
Pannelli solari
Quadri Stringa
Costi diretti di impianto
bb Progettazione
bb Apparecchiature
bb Manodopera
bb Connessione alla rete
Altri costi
bb Statali
bb Regionali
bb Comunali
Entrate
bb Vendita dell’energia
bb Allocazione ripartita dell’ammortamento
bb Assicurazione Incentivi
Ritorno dell’investimento:
circa 7,9 anni
Bilancio ambientale in 20 anni di esercizio:
30,26 tonnellate di CO2
non emessa
77
Esempi applicativi
Installazione in un campo
fotovoltaico
Dati
bb Potenza richiesta: 1 MW
Prodotti
usati
Cabina di Consegna
bb Quadro MT SM6 Solar composto da:
vv 1 unità IM
vv 1 unità CM2
vv 1 unità DM1P-SF1
Cabina di Trasformazione
bb Quadro MT SM6 Solar composto da:
vv 1 unità IM
vv 2 unità QM
bb 2 trasformatori T-Cast 630 kVA
bb 2 inverter GT500E 500 kW
Completano la fornitura 8 quadri stringa.
Ciascun quadro gestisce 20 stringhe
singolarmente sezionate, protette e controllate.
Tutti i parametri elettrici vengono inviati via
linea seriale ad un sistema di supervisione e
controllo.
SCADA
Modbus
Fibra ottica
I/O distribuiti
Costi diretti di impianto
bb Progettazione
bb Apparecchiature
bb Manodopera
bb Connessione alla rete
Altri costi
bb Assicurazione Incentivi
bb Statali
bb Regionali
78
Allarme
RTC
GSM
ASDL
SCADA
Ritorno dell’investimento:
circa 8 anni
Bilancio ambientale in 20 anni di esercizio:
2328 tonnellate di CO2
non emessa
Antintrusione perimetrale
Videosorveglianza
Supervisione
> monitoraggio/allarmi tecnici
Rivelazione incendi
Rete MT
Fibra ottica
Locale cabina
di trasformazione:
> Quadro MT
tipo SM6
> Inverter serie GT
> Trasformatore
MT/BT
tipo T-Cast
Quadro Stringa
Quadro Stringa
Quadri stringa
> Compact NS250NA:
sezionamento generale
> DF101PV: protezione
e sezionamento delle stringhe
> PRD40r-1000DC: protezione
contro sovratensioni
Inseguimento solare
> Twido Extreme con
algoritmo di calcolo
Zenith/Azimuth
Pannelli solari
Pannelli solari
79
Guida tecnica
Guida tecnica
Alcuni concetti di base
La cella fotovoltaica è composta da un wafer di silicio le cui cariche positive e
negative, se sottoposte ad irraggiamento solare, generano una differenza di
potenziale e, di conseguenza, una corrente.
Le principali tecnologie costruttive sono:
bb monocristallino (circa 43% del mercato)
bb policristallino (circa 46% del mercato)
bb film sottile (circa 10% del mercato)
Tecnologia
Silicio Monocristallino (m-Si)
Silicio Policristallino (p-Si)
Silicio Amorfo (a-Si)
Rendimento
in condizioni di laboratorio
25%
20%
13%
Rendimento
in condizioni STC
13 ÷ 17 %
11 ÷ 14 %
5 ÷ 9%
Superficie Netta
[m2/kW]
6,2 ÷ 7,7
6,6 ÷ 10
12,5 ÷ 20
STC - Condizioni Standard di prova: 25°C e irraggiamento 1000 W/m2
La tabella seguente riporta le principali caratteristiche delle tre tecnologie.
Nonostante le prestazioni inferiori delle celle a film sottile rispetto a quelle
monocristalline e policristalline, il tasso di sviluppo delle prime è sensibilmente
maggiore; a titolo di esempio all’interno del Programma Quadro di ricerca
dell’Unione Europea circa l’86% del finanziamento nel settore fotovoltaico è stato dedicato allo sviluppo di questa tecnologia.
I
Isc
Ipmax
MPP
Vpmax
Voc
V
La figura seguente rappresenta la caratteristica tipica di una cella fotovoltaica.
La massima tensione per cella è di circa 0,6 V e si ha quando la corrente è nulla, tale tensione viene chiamata tensione di circuito aperto. La corrente massima si verifica quando si cortocircuitano i morsetti della cella. Tra questi due estremi c’è un punto ottimale, caratterizzato dalla massima potenza,
tale punto è comunemente chiamato MPP (punto di massima potenza). 82
Alcuni concetti di base
Guida tecnica
Nel grafico, il punto MPP corrisponde alla zona del rettangolo sotteso alla curva.
L’ MPP varia in funzione della temperatura e dell’irraggiamento. La temperatura di riferimento per le condizioni di prova delle celle fotovoltaiche è di
25°C, l’irraggiamento è 1000 W/m2, la velocità dell’ aria che circola intorno alla cella
è 2 m/s. La massima potenza erogata in queste condizioni (STC) è detta potenza di picco. Come abbiamo detto l’ MPP varia con l’irraggiamento e con la temperatura. Quanto maggiore è l’irraggiamento tanto maggiore sarà la corrente erogata mentre
la tensione cambierà poco. Invece quanto maggiore è la temperatura tanto minore sarà la tensione.
Corrente
Corrente
MPP
1000
800
75°
600
400
MPP
50°
25°
200
0°
Tensione
Tensione
Le figure seguenti rappresentano graficamente tali andamenti.
Nel caso di celle di silicio, con la variazione della temperatura, la corrente aumenta
di circa 0,025 mA /cm2 / °C, mentre la tensione diminuisce di 2,2 mV / °C.
Il decremento complessivo in termini di potenza è di circa 0,4% / °C. Pertanto, maggiore è la temperatura meno efficiente sarà la cella.
Temperatura ed irraggiamento variano continuamente durante il giorno ed
influenzano direttamente le prestazioni del sistema fotovoltaico; l’inverter
fotovoltaico dovrà pertanto essere in grado di inseguire costantemente il punto MPP.
Un altro parametro da considerare è la radiazione solare, cioè l’energia ricevuta in
un determinato periodo di tempo dalla stessa unità di superficie (kWh/m2).
Ad esempio a Catania in un anno la radiazione solare è mediamente di 1500 kWh/m2,
in altri termini si può assumere che sia dovuta ad un irraggiamento “standard” pari a 1 kW/m2 per un tempo pari a 1500 h. La figura seguente rappresenta l’energia generata da un impianto di potenza
nominale pari a 1 kW secondo la sua dislocazione sul territorio italiano. (Fonte: Joint Research Center – JRC Ispra)
Un impianto di 1 kWp in Italia centrale può contribuire a coprire circa il 40% dei consumi elettrici medi di una famiglia (3000 kWh/anno).
83
Guida tecnica
Alcuni concetti di base
Quattro fattori sono determinanti per valutare la quantità di energia elettrica prodotta:
bb La latitudine dell’installazione
bb L’angolo di inclinazione (tilt) del pannello fotovoltaico
bb L’angolo di orientamento (azimut) del pannello fotovoltaico
bb Fenomeni di ombreggiamento
Aumentando la latitudine si riduce l’altezza del sole sull’orizzonte. In Italia l’inclinazione ottimale del modulo è pari all’angolo che esprime la latitudine
diminuito di 10° (approssimativamente 30°).
Per angolo di inclinazione (tilt o b) si intende l’angolo del pannello rispetto
all’orizzontale.
Per l’angolo d’orientamento (g) si intende la deviazione rispetto alla direzione ideale
sud. La deviazione verso est è segnalata con – e quella verso ovest con + . Ad esempio, un pannello esposto a sud ha orientamento 0°; ad est ha orientamento
-90° ed a ovest orientamento +90°. Riguardo alla radiazione riflessa, si deve tenere in conto il fattore di albedo che è il rapporto tra l’energia solare riflessa da una superficie e l’energia solare incidente. La frazione della radiazione incidente che viene riflessa dipende dalla natura e dal
colore della superficie. Tipicamente si assume un fattore di albedo di 0,2; cioè il 20%
della radiazione globale incidente su una superficie orizzontale viene riflessa.
La figura seguente rappresenta i fattori di correzione relativi all’inclinazione ed all’orientamento dei pannelli.
INCLINAZIONE
0°
30°
60°
90°
EST
0,90
0,90
0,78
0,55
SUD-EST
0,93
0,96
0,88
0,66
SUD
0,93
1,00
0,91
0,68
SUD-OVEST
0,93
0,96
0,88
0,66
OVEST
0,93
0,90
0,78
0,55
ORIENTAMENTO
La perdita di producibilità dovuta ad un orientamento dei moduli non ottimale è trascurabile fino a 15° e penalizzante oltre 30°.
Altro componente fondamentale dell’impianto fotovoltaico è l’inverter che converte
la corrente continua dei moduli fotovoltaici in corrente alternata al fine di permettere
il collegamento alla rete di distribuzione elettrica.
In genere, l’inverter si sceglie in base alla seguente relazione:
0,8 ≤
84
P generatore (Wp)
P nominale dell’inverter in AC (W)
< 1,2
Guida tecnica
Alcuni concetti di base
Correnti e tensioni dei moduli determinano la configurazione ottimale ed il corretto
accoppiamento con l’inverter, infatti il numero di moduli in serie su ogni stringa
determina la tensione dell’array fotovoltaico; questa tensione deve soddisfare le caratteristiche di ingresso DC dell’inverter.
STRINGA INVERTER
Voc (a -10°C) < Vmax
Vmpp (a +70°C) > Vmpp min mai inferiore alla Vstart
Inoltre la corrente nominale dell’array fotovoltaico (numero di stringhe in parallelo )
deve rispettare le caratteristiche dell’ingresso DC dell’inverter.
∑ I stringa < I massima dell’inverter
La combinazione dei fattori finora descritti può essere facilmente elaborata
attraverso 2 semplici software di configurazione sviluppati specificamente per le offerte SunEzy e Xantrex.
Le videate seguenti raffigurano un esempio di configurazione sviluppato con SunEzy Design.
85
Protezione contro
sovratensioni atmosferiche
Guida tecnica
I limitatori di sovratensione
di Schneider Electric sono stati
progettati per proteggere gli impianti
fotovoltaici contro le sovratensioni
di origine atmosferica.
In funzione del livello di rischio
e della distanza tra i pannelli solari
e l’inverter, può rendersi necessaria
l’installazion e di uno o più limitatori
di sovratensione, per garantire
un’efficace protezione
di ogni parte di impianto.
1
Protezione di un impianto fotovoltaico contro le fulminazioni di origine atmosferica
Livello di rischio
Descrizione zona circostante l’edificio
Medio
bb area urbana e suburbana
Alto
bb edificio isolato in area pianeggiante
bb zona collinare
Molto alto
bb area con presenza di piloni, alberi
bb zona di montagna
bb zona umida o lacustri
Massimo
bb edifici equipaggiati di parafulmine
bb edifici con impianto
parafulmine su edifici
circostante (a meno di 50 m)
bb edifici situati in
prossimità di rilievi
bb presenza di alte
strutture metalliche
Lunghezza dei cavi tra i pannelli solari ed il quadro
di protezione
< 30 m
< 30 m
< 30 m
> 30 m
< 30 m
> 30 m
n
n
n
> 30 m
> 30 m
Protezione CC
u
1 SPD (I max=40 kA), cod. 16434 (600V), o cod. 16436 (1000 V)
n
(1)
v
1 SPD (I max=40 kA),
cod. 16434 (600V), o cod. 16436 (1000 V)
n
n
n
n
n
(1)
Protezione CA (per impianto monofase (2) )
w
1 Quick PF (I max=10 kA)
cod. 16617
1 Quick PRD40r (Imax=40 kA)
cod. 16292
x
n
1 PRF1 12,5r (I imp = 12,5 kA),
cod. 16632
(1) Scegliere tra i codici16434 e 16436 a seconda del livello di tensione in uscita dalla stringa di pannelli fotovoltaici
(2) Per impianti trifasi sostituire i codici come di seguito: 16617 a 16618, 16292 a 16294 e 16632 a 16634
86
n
n
2
3
4
Limitatori di sovratensione in corrente continua (CC)
Tipo
I max [kA]
In [kA]
Up [kV CC]
Un [V CC]
MC
PRD 40r - 600DC 2P
PRD 40r- 1000DC 2P
40
40
15
15
MD
Uc [V CC]
MC
L+/t
L-/t
L+/L-
1,6
3,9
1,6
3,9
2,8
3,9
600
1000
Uoc stc [V CC]
Codice
600
1000
16434
16436
MD
L+/t
L-/t
L+/L-
600
1230
600
1230
840
1230
b Si raccomanda l’utilizzo di centralini Kaedra IP65
PRD 40r - 600 DC 2P
cod. 16434
PRD 40r - 1000 DC 2P
cod. 16436
Limitatori di sovratensione in corrente alternata (CA)
Tipo
I max [kA]/
I imp [kA]
In [kA]
Up [kV]
Un [V]
Uc [V]
Codice
10 / 40 / - / 12,5-50 (N-PE)
5
20
25
1,5
y 1,5
1,5
230
230
230
275
350
350
16617
16292
16632
10 / 40 / - / 12,5-50 (N-PE)
5
20
25
1,5
y 1,5
1,5
230/400
230/400
230/400
275
350
350
16618
16294
16634
1P + N
Quick PF
Quick PRD40r
PRF1 12,5r
3P + N
Quick PF
Quick PRD40r
PRF1 12,5r
Quick PF1P+N 10 kA
cod. 16617
Quick PF - 3P+N
cod. 16618
Quick PRD40 1P+N
cod. 16292
Quick PRD40 3P+N
cod. 16294
PRF1 12,5r - 1P + N
cod. 16632
PRF1 12,5r - 3P + N
cod. 16634
87
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
I riferimenti normativi per le connessioni di impianti fotovoltaici alla rete del Distributore sono:
bb norma CEI 0-16 seconda Edizione 2008/07
bb regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT
ed MT delle imprese bb distributrici di energia elettric
bb Norma CEI 11-20 quarta Edizione 2000/08 e CEI 11-20 V1
bb impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria
bb regola Tecnica di Connessione DK 5940 Edizione II Febbriao 2006
bb criteri di allacciamento impianti di produzione alla rete BT di Enel distribuzione.
bb Guida 82-25 2010/09
bb Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti
elettriche di Media e Bassa Tensione.
Generalità
Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete del Distributore comprendono sempre i seguenti componenti e sottosistemi:
bb generatore fotovoltaico, costituito dai moduli elettricamente collegati tra loro.
bb inverter (convertitore cc/ca) che converte la corrente da continua ad alternata
con tensione e frequenza compatibili con le caratteristiche della rete elettrica.
bb sistema di interfaccia alla rete del distributore, costituito da dispositivo (DDI) e sistema di protezione di interfaccia (SPI), interposti tra il convertitore cc/ca
e la rete del distributore al fine di salvaguardare la qualità del servizio elettrico ed evitare pericoli per le persone operanti sulla rete e danni alle apparecchiature.
Valori indicativi di potenza di un impianto fotovoltaico collegabile alla rete elettrica,
in ragione del numero delle fasi e della tensione della rete.
Potenza [kW]
<6
< 100
Livelli di tensione della rete
del Distributore
BT (in monofase)
BT
100 - 200
200 - 3000
3000 - 10000
> 10000
BT o MT (1)
MT
MT o AT (1)
AT
Riferimenti
CEI 11-20
AEEG ARG/elt 99/08
CEI 0-16 (Tab. 4)
CEI 0-16 (Tab. 4)
CEI 0-16 (Tab. 4)
CEI 0-16 (Tab. 4)
CEI 0-16 (Tab. 4)
(1) Da concordare con il Distributore in funzione delle caratteristiche della rete e dei carichi
in essa presenti.
88
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Apparecchiatura di consegna
e gruppo di misura
Rete Distributore
Sistema elettrico della produzione
Dispositivo generale
Parte della rete utente non
abilitata al funzionamento
in isola
Dispositivo di interfaccia
Dispositivo del generatore
Generatore
Fotovoltaico
Schema generale di un impianto di produzione Fotovoltaico funzionante in parallelo alla rete
del Distributore.
Dispositivo Generale (DG)
Il DG è costituito da un’apparecchiatura di manovra e sezionamento
(installata all’origine della rete dell’Utente) la cui apertura, comandata dal Sistema
di Protezione Generale, assicura la separazione dell’intero impianto dell’Utente
dalla rete. Il DG interviene per guasto dell’impianto dell’Utente.
Dispositivo di Interfaccia (DDI)
Il DDI è costituito da una (o più) apparecchiature di manovra la cui apertura,
comandata dal Sistema di Protezione di Interfaccia, assicura la separazione
dell’impianto di produzione dalla rete. Il DDI interviene per guasto sulla rete del
Distributore e deve essere dotato di bobina di apertura a mancanza di tensione.
Dispositivo del Generatore (DDG)
Il DDG è costituito da un’apparecchiatura di manovra la cui apertura, comandata
da un apposito sistema di protezione, determina la separazione del Generatore
Fotovoltaico dalla rete.
89
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Connessione alla rete BT del Distributore
La connessione alla rete BT è regolata dalla Norma CEI 0-21. Gli impianti
fotovoltaici connessi alla rete elettrica in BT sono dotati di dispositivo generale
(DG) costituito da un interruttore automatico di massima corrente purché risponda
ai requisiti sul sezionamento CEI 64-8, oppure un interruttore di manovra
sezionatore combinato con fusibili o con interruttore automatico.
Il dispositivo d interfaccia DDI, può essere costituito da uno dei seguenti
componenti che interviene su tutte le fasi e sul neutro:
bb un interruttore automatico con sganciatore di apertura a mancanza di tensione
bb un contattore con sganciatore di apertura a mancanza di tensione, combinato con
fusibili o con interruttore automatico
bb un commutatore (inteso come interruttore di manovra CEI EN 60947-3) combinato
con fusibili o con interruttore automatico
Il Dispositivo di interfaccia (DDI) deve comunque essere rispondente ai requisiti sul
sezionamento della CEI 64-8.
Secondo la CEI 11-20 V1, la funzione di DDI deve essere svolta da un unico
dispositivo asservito alle relative protezioni d’interfaccia (Figura 10.2), ovvero,
qualora l’impianto fotovoltaico preveda una configurazione multi – generatore/
inverter in cui siano presenti più Sistemi di Protezione di Interfaccia (SPI) associati
a diversi apparati, questi dovranno comandare un unico dispositivo di interfaccia
esterno, che escluda tutti i generatori dalla rete pubblica o, in alternativa, si dovrà
impiegare una protezione “dedicata” esterna.
In deroga, secondo la CEI 11-20 V1, se la potenza complessiva (lato c.a.)
dell’impianto fotovoltaico non supera i 20 kW, la funzione del Dispositivo di
Interfaccia (e quindi anche quella del Dispositivo di Generatore) può essere svolta
da più dispositivi distinti fino ad un massimo di tre.
Secondo la CEI 11-20, il Dispositivo del Generatore (DDG) può essere costituito
da un interruttore automatico o da un contattore che interviene su tutte le fasi
interessate e sul neutro. Il Dispositivo Generale può svolgere le funzioni del
Dispositivo di Interfaccia, qualora ne abbia le caratteristiche e a condizione che tra
il punto di consegna e ciascun generatore sia presente almeno un dispositivo di
interruzione automatico, avente le caratteristiche di un Dispositivo Generale.
Secondo la CEI 11-20, il Sistema di Protezione di Interfaccia (PI) associato al DDI
deve presentare le seguenti caratteristiche:
bb massima tensione (59); protezione unipolare/tripolare con valore < 1,2 Vn con
tempo totale di intervento < 100 ms
bb minima tensione (27); protezione unipolare/tripolare con valore > 0,8 Vn con
tempo totale di intervento < 200 ms
bb massima frequenza (81>); protezione unipolare con valore da 50,3 Hz o 51Hz
senza ritardo intenzionale
bb minima frequenza (81<); protezione unipolare con valore 49 Hz o 49,7 Hz senza
ritardo intenzionale
bb derivata di frequenza (81R); protezione unipolare con valore 0,5 Hz/sec senza
ritardo intenzionale.
Le protezioni di massima/minima frequenza e di massima/minima tensione devono
avere in ingresso grandezze proporzionali ad almeno due tensioni concatenate BT.
90
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
bb Esempi di impianto con Dispositivo in Interfaccia (DDI) esterno all’inverter
con rete BT dotata di più inverter.
Rete elettrica di distribuzione in BT
Punto di consegna
E1 E2
Wh
E2 - Energia prelevata dalla rete
E2 - Energia immessa in rete
Dispositivo
Generale
DG
V>
V<
DDI
Dispositivo di
Interfaccia
Wh
Carichi
BT
DDG (1)
f>
f<
SPI
Sistema di
Protezione di
Interfaccia
E3 - Energia prodotta
DDG (2)
DDG (n2)
Convertitore
CA/CC
(inverter)
Generatore
fotovoltaico
91
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
bb Esempi di impianto con Dispositivo in Interfaccia (DDI) esterno all’inverter
con rete BT dotata di un solo inverter.
Il Dispositivo del generatore (DDG) può svolgere anche la funzione di Dispositivo di Interfaccia (DDI), può essere utilizzato un inverter monofase (se la sua potenza
non supera 6 kW) e il Sistema di Protezione di Interfaccia (SPI) con il Dispositivo di Interfaccia (DDI) può essere integrato nell’inverter.
Rete elettrica di distribuzione in BT
Punto di consegna
E1 E2
Wh
DG
E2 - Energia prelevata dalla rete
E2 - Energia immessa in rete
Dispositivo
Generale
Wh
E3 - Energia prodotta
Carichi
BT
V>
V<
Convertitore
CA/CC
(inverter)
f>
f<
DDI = DDG
Generatore
fotovoltaico
92
SPI
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Connessione alla rete MT del Distributore
La connessione alla rete MT è regolata dalla Norma CEI 0-16 (inclusi i fogli di
interpretazione). Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica in MT sono dotati
di dispositivo generale (DG) con circuito di apertura con bobina a minima tensione
oppure con bobina a lancio di tensione con “data logger”, sul quale agisce la protezione generale (PG) con funzioni di protezione ( 51.s1, 51.s2 , 50.s3 , 51N.s1
ed eventualmente in base alla estensione e caratteristiche dell’ impianto utente 51N.
s2 , 67N.s1 , 67N.s2 ).
Analogamente sul dispositivo d interfaccia DDI, equipaggiato con bobina a minima
tensione, agisce la protezione di interfaccia (PI) con funzioni di protezione (27 – 59 – 81< - 81>).
Il (DDI) deve normalmente essere unico e può essere installato in MT oppure in BT.
La scelta è dettata da esigenze impiantistiche. Più (DDI) possono essere previsti
nell’impianto, previo benestare del distributore.
Sul circuito di apertura del (DDG) devono agire le protezioni della generazione
Fotovoltaica (50-51).
Il DDG può svolgere le funzioni del DDI, qualora ne abbia le caratteristiche. È comunque necessario che, fra la generazione e la rete di distribuzione, siano
sempre presenti due interruttori in serie tra loro o, in alternativa, un interruttore ed un contattore.
Un generatore Fotovoltaico non è in grado di sostenere la tensione in caso di
mancanza della tensione di rete del distributore (no funzionamento in isola), pertanto
non è necessario attivare la protezione (59N) compresa nella (PI) e non è
necessario individuare l’interruttore di rincalzo per mancata apertura del dispositivo
di interfaccia (DDI).
Secondo la Norma CEI 0-16, la Protezione di Interfaccia (PI) associata al DDI deve presentare le seguenti caratteristiche:
■ massima tensione (59); valore 1,2 Vn con tempo totale di estinzione del guasto < 170 ms (inteso come somma del tempo di apertura del dispositivo di interfaccia
più ritardo intenzionale max 100ms)
■ minima tensione (27); valore 0,7 Vn con tempo totale di estinzione del guasto < 370 ms (inteso come somma del tempo di apertura del dispositivo di interfaccia
più ritardo intenzionale max 300ms)
■ massima frequenza (81>); valore 50,3 Hz con tempo totale di estinzione del guasto < 170 ms (inteso come somma del tempo di apertura del dispositivo
di interfaccia più ritardo intenzionale max 100 ms)
■ minima frequenza (81<); valore 49,7 Hz con tempo totale di estinzione del guasto
< 170 ms (inteso come somma del tempo di apertura del dispositivo di interfaccia
più ritardo intenzionale max 100 ms)
Le protezioni di massima/minima frequenza e di massima/minima tensione devono
avere in ingresso grandezze proporzionali ad almeno due tensioni concatenate MT
prelevate di conseguenza;
bb dal secondario di TV collegati fra due fasi MT
bb da tensioni concatenate BT.
Le regolazioni delle protezioni avvengono sotto la responsabilità dell’Utente sulla base del piano di regolazione predisposto dal Distributore.
93
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Schema dell’impianto per la connessione
A prescindere dalla soluzione di connessione alla rete del distributore, la sezione di impianto relativa al punto di consegna è costituita dalla Cabina di Consegna,
composta da tre locali, Consegna, Misure, Utente.
La disposizione delle apparecchiature di misura varia secondo il profilo dell’utente
tra Passivo/Attivo o solamente Attivo.
bb Utente Passivo/Attivo
Le apparecchiature di misura sono a carico del distributore, con trasformatori di misura installati nel locale Consegna.
Sistema di misura a carico del distributore.
bb Utente Attivo
Le apparecchiature di misura sono a carico dell’utente, con trasformatori di misura
installati nel locale Utente, appena a valle del dispositivo generale, in posizione tale
da essere protetti (contro le correnti di guasto provenienti dalla rete) dal dispositivo
generale medesimo.
Sistema di misura a carico dell'utente.
94
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Esempi di impianto con Dispositivo in Interfaccia
(DDI) realizzato in Bassa Tensione.
bb Schema Cabina Utente BT1:
Soluzione con un solo montante attivo, con Dispositivo di Interfaccia (DDI) realizzato
in bassa tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha un solo trasformatore BT/MT ed un solo
avvolgimento lato generazione BT. La realizzazione del DDI con la rispettiva PI sul lato generazione BT, comporta un risparmio di spazio e un’ottimizzazione
economica rispetto alla realizzazione sul lato MT. Infatti non sono necessari n. 2 Trasformtori di Tensione con relativa unità. Il conteggio dell’energia immessa in rete è a carico dell’utente, il quale può avvalersi
del distributore, previo il benestare di quest’ultimo, per l’installazione del contatore.
L’ utente rimane comunque responsabile del sistema di misura.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT, componenti
la soluzione Cabina Utente A1.
Fronte quadro
Schema unifilare
95
Connessione alla rete
del distributore
Guida tecnica
bb Schema Cabina Utente BT2:
Soluzione impianto Utente con n.2 montanti attivo e passivo, con Dispositivo di Interfaccia (DDI) realizzato in bassa tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha un solo trasformatore BT/MT ed un solo
avvolgimento lato generazione BT . La realizzazione del DDI con la rispettiva PI sul lato generazione BT, comporta un risparmio di spazio e un risparmio economico
rispetto alla realizzazione sul lato MT. Infatti si risparmia n. 2 Trasformatori di
Tensione con relativa unità. Inoltre questa tipologia di schema permette, in caso di
guasto in corrente di fase e di terra su un montante, l’intervento della (PG) e
conseguentemente del (DG) del relativo montante lasciando alimentato il rimanente.
Il conteggio dell’energia immessa in rete è di competenza del distributore.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT, componenti
la soluzione Cabina Utente BT2.
Fronte quadro
96
Schema unifilare
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
bb Sch ema Cabina Utente BT3:
Soluzione impianto Utente con n.2 montanti attivi, con Dispositivo di Interfaccia
(DDI) realizzato in bassa tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha due trasformatori BT/MT con un solo
avvolgimento lato generazione BT. La realizzazione del DDI con la rispettiva PI
sul lato generazione BT, comporta un risparmio di spazio e un’ottimizzazione
economica rispetto alla realizzazione sul lato MT. Infatti non sono necessari
n. 2 Trasformatori di Tensione con relativa unità. Inoltre questa tipologia di
schema permette, in caso di guasto in corrente di fase e di terra su un montante,
l’intervento della (PG) e conseguentemente del (DG) del relativo montante
lasciando alimentato il rimanente. Il conteggio dell’energia immessa in rete è
a carico dell’utente il quale può avvalersi del distributore, previo il benestare
di quest’ultimo, per l’installazione del contatore. L’utente rimane comunque
responsabile del sistema di misura.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT,
componenti la soluzione Cabina Utente BT3.
Fronte quadro
Schema unifilare
97
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
Esempi di impianto con Dispositivo in Interfaccia
(DDI) realizzato in Media Tensione.
bb Schema Cabina Utente MT1:
Soluzione impianto Utente con n.2 montanti attivo e passivo, con Dispositivo di Interfaccia (DDI) realizzato in Media Tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha più trasformatori BT/MT con uno o due
avvolgimenti lato generazione BT. Questa tipologia di schema permette, in caso di
guasto in corrente di fase e di terra su un montante, l’intervento della relativa (PG)
e conseguentemente del (DG), lasciando in servizio il rimanente. Il conteggio dell’energia immessa in rete è di competenza del distributore. L’utente
può avvalersi del distributore, previo il benestare di quest’ultimo, per l’installazione
del contatore. L’ utente rimane comunque responsabile del sistema di misura.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT,
componenti la soluzione Cabina Utente MT1.
Fronte quadro
98
Schema unifilare
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
bb Schema Cabina Utente MT2:
Soluzione impianto Utente con n.2 montanti attivi, con relativi Dispositivo di Interfaccia (DDI) realizzato in Media Tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha più trasformatori BT/MT con uno o due
avvolgimenti lato generazione BT. Questa tipologia di schema permette, in caso di
guasto in corrente di fase e di terra su un montante, l’intervento della (PG) e
conseguentemente del (DG) del relativo montante lasciando alimentato il rimanente.
Il conteggio dell’energia immessa in rete è a carico dell’utente. L’utente può avvalersi
del distributore, previo il benestare di quest’ultimo, per l’installazione del contatore.
L’ utente rimane comunque responsabile del sistema di misura.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT, componenti
la soluzione Cabina Utente MT2.
Fronte quadro
Schema unifilare
99
Guida tecnica
Connessione alla rete
del distributore
bb Schema Cabina Utente MT3:
Soluzione impianto Utente con n.3 o più trasformatori, con unico dispositivo di Interfaccia (DDI) realizzato in Media Tensione.
Schema consigliato quando l’impianto ha n.3 o più trasformatori BT/MT con uno o due avvolgimenti lato generazione BT. Questa tipologia di schema permette di
utilizzare un avvolgimento secondario dedicato ai fini commerciali (UTF), dei
trasformatori di corrente ubicati nello scomparto DM2 e dei trasformatori di tensione
ubicati nello scomparto CM2. Il conteggio dell’energia immessa in rete è a carico
dell’utente. L’utente può avvalersi del distributore, previo il benestare di quest’ultimo,
per l’installazione del contatore. L’ utente rimane comunque responsabile del sistema
di misura.
Di seguito i relativi fronte quadro e schemi unifilari delle unità di MT e BT, componenti
la soluzione Cabina Utente MT3.
Fronte quadro
Schema unifilare
100
L’organizzazione commerciale Schneider Electric
Aree
Sedi
Uffici
Nord Ovest
Via Orbetello, 140
C.so della Libertà, 71/A
- Piemonte 10148 TORINO
14053 CANELLI (AT)
(escluse Novara e Verbania)Tel. 0112281211Tel. 0141821311
- Valle d’Aosta Fax 0112281311
Fax 0141834596
- Liguria
- Sardegna
Lombardia Ovest
Via Zambeletti, 25
- Milano, Varese, Como
20021 BARANZATE (MI)
- Lecco, Sondrio, NovaraTel. 023820631
- Verbania, Pavia, Lodi
Fax 0238206325
Lombardia Est
Via Circonvallazione Est, 1
- Bergamo, Brescia, Mantova
24040 STEZZANO (BG)
- Cremona, PiacenzaTel. 0354152494
Fax 0354152932
Nord Est
Centro Direzionale Padova 1
- Veneto
Via Savelli, 120
- Friuli Venezia Giulia
35100 PADOVA
- Trentino Alto AdigeTel. 0498062811
Fax 0498062850
Emilia Romagna - Marche
Viale Palmiro Togliatti, 25
Via Gagarin, 208 (esclusa Piacenza)
40135 BOLOGNA
61100 PESARO
Tel. 0516163511Tel. 0721425411
Fax 0516163530
Fax 0721425425
Toscana - Umbria
Via Pratese, 167
Via delle Industrie, 29
50145 FIRENZE
06083 BASTIA UMBRA (PG)
Tel. 0553026711Tel. 0758002105
Fax 0553026725
Fax 0758001603
Centro
Via Silvio D’Amico, 40
S.P. 231 Km 1+890
- Lazio 00145 ROMA 70026 Modugno (BA)
- AbruzzoTel. 06549251Tel. 0805360411
- Molise
Fax 065411863 - 065401479
Fax 0805360425
- Basilicata (solo Matera) - Puglia
Sud
SP Circumvallazione Esterna di Napoli Via Trinacria, 7
- Calabria
80020 CASAVATORE (NA)
95030 TREMESTIERI ETNEO (CT)
- CampaniaTel. 0817360611 - 0817360601 Tel. 0954037911
- Sicilia
Fax 0817360625 Fax 0954037925
- Basilicata (solo Potenza) Supporto logistico e amministrativo
Tel. 011 4073333
Supporto tecnico
Tel. 011 2281203
Schneider Electric S.p.A.
Sede Legale e Direzione Centrale
Via Circonvallazione Est, 1
24040 Stezzano (BG)
Tel. 0354151111
Fax 0354153200
www.schneider-electric.it
LEES CAF 101 DI
In ragione dell’evoluzione delle Norme e dei
materiali, le caratteristiche riportate nei testi e nelle
illustrazioni del presente documento si potranno
ritenere impegnative solo dopo conferma da parte di
Schneider Electric.
1-0411-1C
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