GIACINTO ANGELO FAVARIN progettazione e consulenza impianti elettrici Via Antonio Gramsci, 5 Sovico (MB) Tel. 039-2013231 o 335-6636639 Bello Clara - Bello Pietro Varedo (MB) UBICAZIONE FABBRICATO FG. 10 MAPP. 373/374 Comune di Varedo (MB) Progettista Favarin Per. Ind. Giacinto Angelo iscritto al n° 267 Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Laureati della Provincia di Monza e Brianza Ambito del progetto definitivo Nuovo impianto elettrico d’illuminazione esterna N° PROTOCOLLO DATA 102-11 17-02-2011 INDICE: Premessa ____________________________________________________ 2 1. Relazione tecnica ________________________________________ 2 1.1 Disposizioni legislative e norme di riferimento riguardanti gli impianti elettrici in oggetto _________________________________________ 2 1.1.1 Principali disposizioni legislative ______________________________ 2 1.1.2 Norme CEI di riferimento per gli impianti elettrici _________________ 2 1.2 Classificazione ambienti ____________________________________ 3 2. Distinta tecnica __________________________________________ 4 2.1 Dati tecnici_______________________________________________ 4 2.1.1 Consistenza dell'impianto ___________________________________ 4 2.2 Requisiti generali dell’impianto elettrico ________________________ 5 2.2.1 Generalità _______________________________________________ 5 2.2.2 Condutture elettriche _______________________________________ 6 2.2.3 Quadri elettrici ___________________________________________ 13 2.2.4 Apparecchi di illuminazione_________________________________ 13 2.3 Provvedimenti per la sicurezza ______________________________ 14 2.3.1 Protezione contro il sovraccarico e corto circuito ________________ 14 2.3.2 Protezione contro i contatti diretti ____________________________ 14 2.3.3 Protezione contro i contatti indiretti ___________________________ 14 2.4 Protezione con impiego di componenti di classe II _______________ 15 Fanno parte integrante di questa relazione i seguenti allegati: Q.E.1 - Schema elettrico quadro generale; fogli n° 2 EL01-102.11 - Planimetria disposizione illuminazione; fogli n° 1 Premessa Scopo del presente documento, quale progetto definitivo/esecutivo, è la realizzazione degli impianti elettrici relativi all’illuminazione esterna nel parcheggio pubblico sito nel Comune di Varedo (MB) FG. 10 MAPP. 373/374. 1. Relazione tecnica 1.1 Disposizioni legislative e norme di riferimento riguardanti gli impianti elettrici in oggetto 1.1.1 Principali disposizioni legislative • DLgs 81/08 “Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” • Legge 186/68 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici” • LR 17/00 (Regione Lombardia) “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” e successive modificazioni. • Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 03/03/1999 “Razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici”. 1.1.2 Norme CEI di riferimento per gli impianti elettrici • Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”. • Norma CEI 23-51 “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare” • Norma CEI 11-47 “Impianti tecnologici sotterranei – Criteri generali di posa”. 2 1.2 Classificazione ambienti La classificazione attribuita ritiene che gli impianti tecnici installati, oltre a quello elettrico, siano rispondenti alle relative norme tecniche. Agli effetti della classificazione degli ambienti, si assumono, di fatto, le condizioni di seguito elencare: LUOGO CLASSIFICAZIONE PROTEZIONE Esterno Luogo Grado di protezione ordinario IP55 3 2. Distinta tecnica 2.1 Dati tecnici Sistema di distribuzione iniziale con fornitura Ente distributore energia T-T Sistema di collegamento Impianto di illuminazione Parallelo Tensione di alimentazione 230 V Frequenza 50 Hz Corrente di corto circuito presunta nel punto di inserzione 6 kA Potenza massima di progetto 3 kW Condizioni normali di servizio: Temperatura 400C Temperatura minima -50C Umidità relativa max a 250C 90% 2.1.1 Consistenza dell'impianto • Linee luci • Quadro elettrico generale QE1 Il presente elaborato non considera: • Bordi macchina 4 2.2 Requisiti generali dell’impianto elettrico 2.2.1 Generalità Le opere descritte, così come le varianti in corso d’opera, dovranno essere realizzate secondo la regola dell’arte e nel rispetto delle Norme CEI. Sarà installato materiale conforme alle rispettive Norme CEI, marcato CE e certificato dal marchio IMQ o equivalente. La struttura dell'impianto elettrico è di tipo radiale con linee attestate al quadro generale. L'energia elettrica è consegnata dall'Ente distributore energia all’esterno in bassa tensione 230V F+N. Gli schemi elettrici allegati definiscono le caratteristiche elettriche dei componenti dell'impianto pertanto le specifiche particolari devono fare riferimento a loro. La sicurezza dell'impianto è affidata ad organi di manovra adatti ad interrompere sovraccarichi superiori alla portata nominale delle condutture e corto circuiti generanti alti valori di corrente; i guasti verso terra sono controllati per mezzo di impianto in classe II (doppio isolamento). Non sono stati previsti particolari interventi atti a garantire la continuità di servizio dell’impianto, considerando che eventuali mancanze, nell'alimentazione dell’energia elettrica, non comportano danni se non quelli connessi alla mancata illuminazione del luogo. I criteri di progetto pertanto sono conformi a quest’ipotesi. Dal punto di vista funzionale, l'impianto realizzato con criteri che ricercano l'affidabilità dell'esercizio e la sicurezza. 5 2.2.2 Condutture elettriche Le condutture elettriche non devono essere installate in prossimità di servizi non elettrici che producono calore o fluidi che potrebbero essere dannosi per le condutture stesse, purché non siano protette da tali effetti dannosi mediante schermi. Negli allacciamenti in tubo protettivo si deve evitare la trasmissione delle vibrazioni che possono causare la rottura del tubo stesso o l’allentamento delle giunzioni, ad esempio utilizzando tratti di tubo flessibile. Posa entro tubazione interrata Le tubazioni isolanti devono essere sempre posate ad una profondità di almeno 0,5 m, anche se di tipo pesante, con una protezione meccanica supplementare. Non è richiesta una profondità minima di posa se il cavo è posto entro un tubo protettivo che resista ai normali attrezzi di scavo, ad esempio un idoneo tubo metallico. Figura 1.1 - I tubi protettivi in pvc devono essere posati ad una profondità di almeno 0,5 m ed avere una protezione meccanica supplementare. Non è richiesta una profondità minima di posa per i cavi entro idonea tubazione metallica. 6 La norma CEI 23-46 "Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche – Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati", prevede per le tubazioni a due prove meccaniche una di schiacciamento e l'altra d'urto. La prova d'urto per il tubo di tipo normale, è condotta con un martello di 5 kg, lasciato cadere da un'altezza variabile con il diametro del tubo; per tubi da 80 mm l'altezza di caduta è di 400 mm. Per i tubi di tipo leggero, il martello è da 3 kg e l'altezza di caduta è minore, ad esempio per tubi da 80 mm l'altezza di caduta è di 200 mm. Questi urti non sono certo paragonabili a quelli di un piccone o di una vanga, occorre quindi una protezione meccanica supplementare sopra i tubi protettivi isolanti. Posa in condotto interrato Per condotto s’intende un manufatto di tipo edile, apribile o non apribile, ad uno o più fori (polifora), prefabbricato o gettato in opera. Per i condotti non è richiesta una profondità minima di posa. Pozzetti e raggi di curvatura Il raggio minimo di curvatura dei cavi senza rivestimento metallico deve essere almeno 12D, dove D è il diametro esterno del cavo. Per i cavi con rivestimento metallico il limite sale a 14D. Il raggio minimo di curvatura può essere anche ridotto su precisa indicazione del costruttore del cavo stesso. Ad esempio, alcuni costruttori di cavi in gomma (G7) indicano un raggio minimo di curvatura di 6D per i cavi rigidi e 4D per i cavi flessibili. Lungo la tubazione devono essere predisposti pozzetti di ispezione in corrispondenza delle derivazioni, dei centri luminosi, dei cambi di direzione, ecc. in modo da facilitarne la posa, rendere l'impianto sfilabile e accessibile per riparazioni, o ampliamenti. 7 Figura 1.2 - Nei cambiamenti di direzione la disposizione delle tubazioni e le dimensioni del pozzetto (visto in pianta nella figura) devono essere tali da rispettare il raggio minimo di curvatura dei cavi. I pozzetti devono avere dimensioni tali da permettere l'infilaggio dei cavi rispettando il raggio minimo di curvatura ammesso, fig. 1.2. Per cavi unipolari di sezione fino a 95 mm2, sono sufficienti pozzetti di dimensioni interne 40x40 cm in rettifilo e 50x50 cm negli angoli. I chiusini dei pozzetti devono essere di tipo carrabile quando sono ubicati su strada o su passi carrai. Durante l'infilaggio, la forza di tiro deve essere esercitata sui conduttori e non sull'isolante del cavo; inoltre, per evitare di danneggiare il cavo, è opportuno che non superi 60 N/mm2 (con riferimento alla sezione totale dei conduttori in rame). 8 Distanze di rispetto dei cavi interrati I cavi interrati in prossimità d’altri cavi o di tubazioni metalliche di servizi (gas, telecomunicazione, ecc.) o di strutture metalliche particolari, come cisterne per depositi di carburante, devono osservare prescrizioni particolari e distanze minime di rispetto. Per gli attraversamenti di ferrovie, tranvie, filovie, strade statali o provinciali si rinvia alla norma CEI 11-17. Distanza dai cavi di telecomunicazione Nell'incrocio tra cavi di energia e di telecomunicazione direttamente interrati, la distanza deve essere di almeno 0,3 m; il cavo posto superiormente deve essere protetto per la lunghezza di 1 m. La protezione deve essere realizzata con cassetta, oppure in tubo, preferibilmente in acciaio zincato o inossidabile, di spessore almeno 2 mm. Ove per giustificati motivi tecnici non sia possibile rispettare la distanza minima di 0,3 m la protezione deve essere applicata anche al cavo posto inferiormente. Se uno dei due cavi è posto entro tubazione ed è possibile sostituire il cavo senza effettuare scavi (cavo sfilabile), non è necessario rispettare le prescrizioni di cui sopra. Nei parallelismi tra cavi di energia e di telecomunicazione, la distanza in pianta deve essere almeno 0,3 m. Quando non è possibile rispettare questa distanza, occorre installare una protezione supplementare (tubo o cassetta metallici) sul cavo a quota superiore; se la distanza è inferiore a 0,15 m, la protezione va installata su entrambi i cavi. Cavi di energia e di telecomunicazione possono essere posati in fori separati della medesima polifora, ma devono far capo a pozzetti indipendenti o ad uno stesso pozzetto provvisto di setti separatori. Se i cavi di energia e di telecomunicazione sono posati entro tubazioni, cavidotti, o cunicoli, non sono richieste particolari distanze di rispetto o protezioni. Di regola i cavi di energia sono disposti al di sotto dei cavi di telecomunicazione. 9 Distanza dalle tubazioni metalliche diverse dai gasdotti Un cavo di energia direttamente interrato, che incrocia una tubazione metallica, deve essere posto ad una distanza di almeno 0,5 m dalla tubazione stessa. Tale distanza può essere ridotta a 0,3 m se il cavo, o il tubo metallico, è contenuto in un manufatto di protezione non metallico, oppure se nell'incrocio è interposto un elemento separatore anch'esso non metallico ad esempio una lastra di calcestruzzo o di materiale rigido isolante (la protezione deve estendersi per almeno 30 cm oltre la zona di sovrapposizione). Le eventuali connessioni sui cavi direttamente interrati devono distare almeno 1 m dal punto d’incrocio con la tubazione metallica se non siano attuate le misure di protezione suindicate. Nei parallelismi, la distanza in pianta tra cavi e tubazioni metalliche, o tra eventuali manufatti di protezione, deve essere almeno 0,3 m. Previo accordo fra gli esercenti le condutture, la distanza in pianta tra cavi e tubazioni metalliche può essere minore di 0,3 m se la differenza di quota è superiore a 0,5 m o se è interposto fra cavo e tubazione un elemento separatore non metallico. Distanza dai serbatoi di fluidi infiammabili I cavi di energia direttamente interrati devono distare almeno 1 m dalle superfici esterne di serbatoi interrati contenenti liquidi o gas infiammabili. Distanza dai gasdotti Quando i cavi sono direttamente interrati, le distanze di rispetto dalle condotte del gas sono le stesse prescritte per le tubazioni metalliche riportate in precedenza. Se i cavi sono posati entro tubo o condotto le distanze di sicurezza dai gasdotti sono stabilite dal DM 24/11/1984 "Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8”. Le condotte di gas naturale (densità < 0,8) sono suddivise in 7 specie, secondo la pressione massima di esercizio, tabella 1.A. 10 Tabella 1.A - Specie della condotta di gas in relazione alla pressione (p) massima di esercizio. SPECIE DELLA CONDOTTA PRESSIONE MASSIMA DI ESERCIZIO (bar) 1a 24 < p 2a 24 < p ≤ 24 3a 5 < p ≤ 12 4a 1,5 < p ≤ 5 5a 0,5 < p ≤ 1,5 6a 0,04 < p ≤ 0,5 7a p ≤ 0,04 Nei centri abitati le condotte del gas sono generalmente a pressione inferiore a 5 bar e sono quindi di 4a, 5a, 6a, 7a specie. La specie della condotta del gas non è riconoscibile a vista, occorre pertanto chiedere informazioni alla società che gestisce l'impianto. Negli incroci, la distanza delle condutture elettriche dalle condotte di gas di 4a e Sa specie, superiori o inferiori, deve essere almeno 0,5 m. Se non è possibile rispettare la distanza di 0,5 m, negli incroci devono essere interposti, fra condotta del gas e condutture elettriche, elementi separatori non metallici, come ad esempio lastre di calcestruzzo, di pvc, prolungati da una parte e dall'altra dell'incrocio per almeno 1 m nei sovrapassi e 3 m nei sottopassi. La riduzione della distanza deve comunque essere concordata con il proprietario o concessionario della condotta di gas. Le distanze di rispetto negli incroci verso le condotte di 6a e 7a specie devono essere tali da consentire interventi di manutenzione su entrambe. Nei parallelismi si consiglia di posare le condutture elettriche alla maggior distanza possibile dalla condotta del gas. La distanza tra le condotte di gas di 4a e 5a specie e la conduttura elettrica deve essere almeno 0,5 m. Nel caso non sia possibile rispettare tale distanza minima, possono essere concordate riduzioni con i proprietari, o concessionari del servizio, ma devono comunque essere interposti diaframmi di separazione continui in materiale non metallico. 11 Non sono prescritte distanze di rispetto fra condotte di 6a e 7a specie e condutture elettriche, ma la distanza deve essere tale da permettere interventi di manutenzione, come negli incroci. Le Linee Le linee saranno realizzate con cavo del tipo FG7R 0,6/1 kV 2x4 posato in tubi di PVC interrati. La colorazione dei conduttori dovrà rispondere alla norma CEI-UNEL, pertanto l’isolamento principale dei cavi di protezione sarà: giallo verde dei cavi di neutro: blu chiaro. Il dimensionamento delle condutture sarà effettuato ipotizzando una caduta di tensione massima pari al 4%. 12 2.2.3 Quadri elettrici PRESCRIZIONI GENERALI Il quadro elettrico generale potrà fare riferimento alla Norma CEI 23-51. All'interno del singolo quadro dovrà essere possibile identificare i singoli circuiti ed i loro dispositivi di protezione. Le linee partenti dal suddetto quadro dovranno presentare cartellini di identificazione con scritta indelebile. I segni di identificazione dei componenti devono essere identici a quelli riportati sugli schemi di collegamento forniti col progetto. Gli apparecchi facenti parte il quadro dovranno avare distanze di isolamento conformi a quelle specificate dal costruttore e devono rimanere inalterate nelle condizioni normali di servizio. I quadri dovranno essere provvisti di una targa recante: • nome o marchio del costruttore • sigla o altro mezzo di identificazione del tipo di quadro • tensione di funzionamento • grado di protezione • corrente nominale Le opere descritte, così come le varianti in corso d’opera, dovranno essere realizzate secondo la regola dell’arte e nel rispetto delle Norme CEI. Sarà installato materiale conforme alle rispettive Norme CEI, marcato CE e certificato dal marchio IMQ o marchio equivalente. 2.2.4 Apparecchi di illuminazione Saranno utilizzati apparecchi di illuminazione di tipo stradale conformi alla Legge Regionale 17/00 (Regione Lombardia) “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso” e successive modificazioni. L’utilizzo di apparecchi di illuminazione marca Guzzini tipo Delo con palo di altezza 5m e ottica stradale ST risultano conformi alle richieste della Legge sopra citata. 13 2.3 Provvedimenti per la sicurezza 2.3.1 Protezione contro il sovraccarico e corto circuito Ogni conduttura è protetta dal corto circuito da interruttori automatici magnetotermici in grado di sopportare la corrente di corto circuito presunta nel punto d'installazione, e dal sovraccarico con i medesimi interruttori con il coordinamento tra condutture e dispositivi di protezione è dato da: • IB ≤ In ≤ Iz • If ≤ 1,45 ≤ Iz • IB = corrente d'impiego • In = portata della conduttura a temperatura di regime • Iz = corrente nominale del dispositivo di protezione • If = corrente di sicuro intervento del dispositivo di protezione 2.3.2 Protezione contro i contatti diretti E’ prevista la protezione totale mediante involucri o barriere. Le parti attive devono essere poste entro involucri o dietro barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IPXXB. Non sono ammessi conduttori a vista; dovranno essere posati in tubi portacavi in PVC, salvo prescrizioni particolari o cavi in doppio isolamento (FROR). Tutte le connessioni dovranno essere realizzate solo all'interno di scatole, di derivazione e dovranno essere protette con morsetti a cappuccio preisolati. 2.3.3 Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti sarà effettuata mediante; isolamento in classe II pertanto tutti i componenti elettrici dovranno essere a doppio isolamento. 14 2.4 Protezione con impiego di componenti di classe II Gli impianti di illuminazione esterna possono essere costruiti utilizzando apparecchi con isolamento doppio o rinforzato (apparecchi di classe II) e cavi di classe II. Negli impianti di illuminazione pubblica e similari si ritengono tali i cavi con tensione nominale 0,6/1 kV, ad esempio NlVV-K o FG7R.Nell'installazione del cavo si deve fare particolare attenzione all'ingresso nel palo, per evitare danneggiamenti o abrasioni dell'isolamento, fig. 1.3. L'eventuale morsettiera alla base del palo deve essere anch'essa di classe II. Gli apparecchi di classe II non richiedono la messa a terra, anzi la loro messa a terra è proibita. L'esperienza ha, infatti, dimostrato che la probabilità che sull'involucro metallico siano riportate tensioni pericolose per l'inefficienza dell'impianto di terra è maggiore della probabilità che la messa a terra sia utile in caso di cedimento dell'isolamento doppio o rinforzato.La protezione con componenti di classe II permette di evitare la denuncia dell'impianto di terra all'USL e le relative verifiche periodiche. Figura 1.3 – Ingresso nel palo di cavi protetti con una guaina flessibile supplementare. 15 ALLEGATI