DSM-IV-TR DISTURBO DI SOMATIZZAZIONE DISTURBO SOMATOFORME DISTURBO DI CONVERSIONE DISTURBO ALGICO IPOCONDRIA DISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREO DISTURBO SOMATOFORME NAS FATTORI PSICHICI CHE INFLUENZANO UNA CONDIZIONE MEDICA (asse III) martedì 27 marzo 2012 DISTURBO DI SOMATIZZAZIONE: lamentele fisiche con almeno quattro sintomi dolorosi con localizzazioni diverse DISTURBO SOMATOFORME INDIFFERENZIATO: una o più lamentele fisiche della durata di almeno sei mesi DISTURBO DI CONVERSIONE: uno o più sintomi di funzioni motorie volontarie o sensitive che suggeriscono una condizione neurologica, il cui esordio e' preceduto da situazioni conflittuali o stressanti DISTURBO ALGICO: dolore che se associato a una condizione medica, i fattori psicologici hanno un ruolo nell'esordio e mantenimento IPOCONDRIA: paura legata alla preoccupazione o convinzione di avere una malattia grave DISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREO: preoccupazione per un difetto nell'aspetto fisico DISTURBO SOMATOFORME NAS: lamentele fisiche non giustificate da altre condizioni di durata inferiore ai sei mesi martedì 27 marzo 2012 ICD-10 sindromi somatoformi F 45 • SINDROME DI SOMATIZZAZIONE F 45.0 • SINDROME SOMATOFORME INDIFFERENZIATA F 45.1 • SINDROME IPOCONDRIACA F 45.2 • DISFUNZIONE VEGETATIVA SOMATOFORME F 45.3 • SINDROME SOMATOFORME DA DOLORE PERSISTENTE F 45.4 • ALTRE SINDROME SOMATOFORMI F 45.8 • SINDROME SOMATOFORME NON SPECIFICATA F 45.9 martedì 27 marzo 2012 VERSO IL DSM V (maggio 2013) SOMATIC SYMPTOM DISORDERS • Complex Somatic Symptom Disorder • Simple Somatic Symptom Disorder • Ilness Anxiety Disorder • Functional Neurological Disorder (Conversion Disorder) • Psychological Factors Affecting Medical Disorder • Unspecificied Somatic Symptom Disorder martedì 27 marzo 2012 COMPLEX SOMATIC SYMPTOM DISORDER • Uno o più sintomi angoscianti e/o che alterano significativamente la vita quotidiana • Eccessivi pensieri, sentimenti e comportamenti relativi per almeno due delle seguenti: • Elevata ansia relativa alla salute • Sproporzionate e persistenti preoccupazioni circa la gravità medica dei propri sintomi • Tempo ed energie eccessive dedicate ai sintomi o ai problemi di salute • Durata dei sintomi almeno 6 mesi • Quadro clinico • Disturbi somatici predominanti (disturbo di somatizzazione dsm IV) • Ansia salute predominante (ipocondria dsm IV) • Dolore predominante: alla schiena, articolazioni, testa, stomaco, intestinale, respiro, vertigini (disturbo algico dsm IV) martedì 27 marzo 2012 SIMPLE SOMATIC SYMPTOM DISORDER • Unica variazione la durata sintomi deve essere maggiore di 1 mese. • ILLNESS ANXIETY DISORDER (ipocondria senza sintomi somatici) • I sintomi somatici non sono presenti • Preoccupazione di avere una malattia • Ansia di avere una malattia, si allarmano subito • • • Assume comportamenti eccessivi di controllo di segni sul corpo o cercando rassicurazioni su internet, evita visite mediche, non va a visitare parenti malati, non fa esercizio fisico per timore che faccia male. Lo stato di preoccupazione dura da almeno 6 mesi Riguarda il 20% degli ipocondriaci (dsm IV), il resto è inserito nel disturbo complesso di sintomi somatici. martedì 27 marzo 2012 FUNCTIONAL NEUROLOGICAL DISORDER (CONVERSION DISORDER) • Uno o più sintomi neurologici, come alterazioni motorie volontarie, funzioni sensoriali, cognitive • Il sintomo non ha una condizione medica • I segni fisici sono incongruenti con un disturbo neurologico riconosciuto • Il sintomo causa disagio significativo nella realtà sociale od occupazionale. martedì 27 marzo 2012 PSYCHOLOGICAL FACTORS AFFECTING MEDICAL CONDITION (fattori psicologici che influenzano una condizione medica) • • E' presente una condizione medica generale Fattori psicologici e comportamentali che influiscono negativamente sulla malattia, ad es. un disturbo depressivo che ritarda un recupero dopo un infarto o intervento chirurgico, disturbi ansiosi che aumentano le crisi d'asma, personalità A che predispone alle malattie cardiovascolari, comportamenti di cattiva salute come l'eccesso di cibo o mancanza di attività fisica che influisce su una malattia, lo stress che aumenta forme ipertensive, ulcera o emicrania. martedì 27 marzo 2012 OTHER SPECIFIED SOMATIC SYMPTOM DISORDER • Non previsto nel DSM IV-R (Ancora in discussione se inserirvi i Disturbi fittizi, le Dismorfofobie e altri). UNSPECIFIED SOMATIC SYMPTOM DISORDER • • • PSEUDOCYESIS: falsa credenza di essere incinta con segni obiettivi di gravidanza Sintomi psicotici ipocondriaci di durata inferiore ai 6 mesi Disturbi fisici inspiegabili come la debolezza o stanchezza, di durata inferiore ai 6 mesi che non sono causa di altro disturbo mentale. martedì 27 marzo 2012 DISTURBI DI SOMATIZZAZIONE IN ETA' EVOLUTIVA (Balottin 2003) • TURBE FUNZIONALI DEL LATTANTE Coliche idiopatiche del primo trimestre (8g-3° mese) Vomiti del primo semestre Insonnie precoci (I trimestre) Eczema precoce (II trimestre) Mericismo (II semestre) Anoressia del II semestre Spasmi da pianto (6-18 mesi) Asma del lattante (II trimestre) martedì 27 marzo 2012 • TURBE DALLA PRIMA INFANZIA ALLA PUBERTA' Otorinolaraingoiatriche e Respiratorie asma affezioni allergiche (orticaria) Dermatologiche eczema alopecia Del tratto digestivo anoressia mentale vomiti acetonemici ulcera peptica rettocolite ulcero-emorragica dolori addominali periodici Altre Emicrania e cefalee idiopatiche martedì 27 marzo 2012 EPIDEMIOLOGIA • • • • • • (Altamura 1998): in Italia la diagnosi più comune negli adulti è Disturbo Somatoforme NAS (66%) (Marino e Battaglia 1999: Disturbi somatoformi in età evolutiva. In Cassano, Panchieri: Trattato italiano di psichiatria. Masson) su 540 bambini sani il 25% lamenta cefalea, il 23% astenia, il 21% mialgie, il 17% sintomi addominali settimanalmente, ma solo l'1% ha i requisiti per una diagnosi di Disturbo da Somatizzazione. (Offord 1987) la prevalenza tra i 4 e 11 anni è nulla, dai 12 ai 16 anni è del 4,5% nei maschi e del 10,7% nelle femmine. (Starfield 1980) parla di 8-10% di bambini in età pediatrica. (Siegel 1986) afferma che il disturbo di conversione in bambini ricoverati con consulenza psichiatrica va dal 4 al 22%, con prevalenza adolescenziale. (Capozzi 2008): (comorbilità), i disturbi somatoformi compaiono precocemente ed esprimono meccanismi di ansia sociale. martedì 27 marzo 2012 • • • • • (Davidson 1990)il disturbo di conversione è raro prima dei 6 anni, la cefalea 10-30%, le vertigini 15%,le pseudo-crisi epilettiche, svenimenti un po' meno e i disturbi della marcia e le alterazioni della sensibilità meno ancora. (Marino, Battaglia 1999) i disturbi somatoformi sono spesso transitori, benigni e isolati, possono essere visti come causa invece che conseguenza di altri disturbi (fobia scolare) . Spesso c'è comorbilità, 11 bambini su 13 con dolori addominali ricorrenti, avrebbero un Disturbo d'Ansia e 5 di questi una Depressione Maggiore. (Masi 2000)Su 162 minori giunti alla NPI per disturbi psichiatrici il 69% presentava disturbi somatoformi. (Ruggerini 1999) in uno studio sulla consulenza psichiatrica richiesta in soggetti tra gli 1 e 17 anni ricoverati la diagnosi di Disturbo Somatoforme vine fatta nel 39% dei casi rispetto al 5% in soggetti adulti. (Wilcutt 2000): (comorbilità), i disturbi somatoformi possono essere reazioni secondarie ad insuccessi e frustrazioni scolastiche. martedì 27 marzo 2012 PROGNOSI • (Ruggerini e al:2004) Disturbi somatoformi. Lambruschi Psicoterapia cognitiva dell'età evolutiva. Boringhieri. Bambini con dolori addominali ricorrenti continuerebbero a soffrirne in età adulta tra il 25-50%, i bambini con sintomi di conversione migliorano nel 50-100% dei casi. martedì 27 marzo 2012 MODELLI PSICODINAMICI • • • • • (Marty e M'Uzan 1963): pensiero operatorio, carenza di fantasia e creatività, contatto con l'esterno privo di emozioni e di empatia, centrato sul concreto. (Sifneos 1973): personalità alessitimica, difficoltà nel riconoscere le emozioni e descriverle, difficoltà a discriminare tra sentimenti e sensazioni corporee. (McDougall 1990): la psicosomatosi si avvicina molto alla psicosi per ciò che riguarda le angosce legate alla loro insorgenza. Il corpo si comporta in modo delirante, diventa folle: o iperfunziona o si inibisce. (Maudsley): quando il dolore non trova sfogo nelle lacrime, altri organi piangono. (Lemma 2011- Sotto la pelle. Psicoanalisi delle modificazioni corporee. Raffaello Cortina): pensare il corpo, le cicatrici come reclami, il sintomo della bruttezza e la tirannia della bellezza, la pelle come una tela, essere visti o essere guardati? martedì 27 marzo 2012 • (Fava, Rafanelli 1995): criteri per l'alessitimia, almeno 3 dei seguenti. 1 incapacità di usare parole appropriate per descrivere le emozioni 2 tendenza a descrivere i dettagli più che gli stati d'animo (circostanze di un evento piuttosto che le sensazioni) 3 mancanza di un ricco mondo fantastico 4 il contenuto del pensiero associato più ad eventi esterni che alla fantasia o alle emozioni 5 inconsapevolezza delle comuni reazioni somatiche che accompagnano l'esperienza di vari stati d'animo 6 scoppi occasionali ma violenti e spesso inappropriati di comportamento affettivo martedì 27 marzo 2012 (Apfel, Sifneos 1979): contenuti colloquio del paziente alessitimico. Lamentele iniziali: descrizione senza fine di sintomi fisici, a volte non connessi a una sottostante malattia medica. • • • • Altre lamentele: tensione, irritabilità, frustrazione, dolore, noia, vuoto, irrequietezza, agitazione, nervosismo. Contenuto di pensiero: sorprendente assenza di fantasie e descrizione elaborata di particolari ambientali banali (pensiero operatorio) . Linguaggio: netta difficoltà a trovare le parole appropriate per descrivere i sentimenti. Pianto: raro, a volte copioso ma privo di connessione con un sentimento appropriato, come tristezza o rabbia. • Attività onirica: rara. • Affettività: inappropriata. • Attività: tendenza ad agire in modo impulsivo, l'azione sembra essere una modalità prevalente di vita. martedì 27 marzo 2012 • • • • • Relazioni interpersonali: scarse, con tendenza verso una dipendenza o preferenza per la solitudine e l'evitamento delle persone. Struttura di personalità: narcisistica, chiusa, passivo-aggressiva o passivo-dipendente, psicopatica. Postura: rigida. Controtransfert: il terapeuta è generalmente annoiato dal paziente, che è terribilmente monotono. Relazione con il contesto sociale: nessuno martedì 27 marzo 2012 • • • • (Trombini, Baldoni 1999): c'è un continuum tra l'alessitimia con sintomi fisici non simbolici, l'ipocondria con sintomi psicologici e l'isteria da conversione con sintomi fisici simbolici. (Freud): divide le nevrosi attuali in: nevrastenia caratterizzata da affaticamento fisico, cefalea, ecc.., nevrosi d'angoscia dove predomina l'ansia acuta e cronica con equivalenti somatici come vertigini, sudorazione, aumento battiti cardiaci, ipocondria in cui prevalgono i dolori e preoccupazioni corporee. (Alexander 1950): se è la ricerca di cure e protezione ad essere bloccata si sviluppa (sistema nervoso parasimpatico) ulcera peptica, stipsi, diarrea, colite, astenia, asma. Se gli impulsi aggressivi di lotta o fuga sono bloccati si sviluppa (sistema nervoso simpatico) emicrania, ipertensione, ipertiroidismo, artrite, diabete. (Trombini, Baldoni 1999): tono parasimpatico (ritiro-conservazione) personalità tipo C predisposta a malattie autoimmuni, cancro. Tono simpatico (lotta-fuga) personalità tipo A predisposta a malattie cardiovascolari. martedì 27 marzo 2012 • (Fava 1995): TIPO A, almeno 5 dei seguenti 9. 1 eccessivo coinvolgimento nel lavoro e schiacciato dalle scadenze 2 sensazione costante e pervasiva dell'incalzare del tempo 3 modalità espressive con parlata rapida ed esplosiva, bruschi movimenti del corpo, tensione dei muscoli facciali, gesticolazione, indicativi dell'essere sopraffatti dal tempo. 4 ostilità e cinismo 5 umore irritabile 6 tendenza ad accelerare le attività fisiche 7 tendenza ad accelerare le attività mentali 8 alto grado di ambizione di successo e riconoscimento 9 alta competitività martedì 27 marzo 2012 • (Teomoshok 1985): atteggiamenti non verbali martedì 27 marzo 2012 tipo C tipo A Giù Su Coartato Instabile Lento Veloce Paziente Impaziente Meticoloso Frettoloso Passivo Attivo Triste Arrabbiato Mite Veemente Rinunciatario Combattivo Inerme Padrone di sé Disperato Speranzoso Tranquillo Sobbalzante Pacifico Ostile Tipo C Tipo A • Irritazione quando fa la fila No Si • Irritazione se chi guida va piano No Si • Sentimenti di pressione e responsabilità sul lavoro No Si • Il soggetto si arrabbia più di una volta alla settimana No Si • La rabbia è spesso diretta dentro Si No • (Grassi 1987): i pazienti con patologia tumorale (personalità C) hanno spesso una infanzia di carenze ed abbandoni, storia con eventi dolorosi e di perdita. Tendono a non affrontare i problemi ma ricorrono a rimozione e negazione. Scarsa introspezione e atteggiamento relazionale conformista. Esprimono meno i sentimenti ed inibiscono l'aggressività. Tendono ad affrontare la malattia con accettazione passiva, senso di sfiducia (hopelessness) e di abbandono (helplessness). martedì 27 marzo 2012 MODELLI COGNITIVISTI • • Attaccamento ansioso: rendersi drammaticamente visibili attraverso il corpo (più simile al disturbo di conversione) Attaccamento evitante: il corpo disinvestito (più simile ad aspetti di alessitimia) MODELLI FENOMENOLOGICI • (Oyebode 2009): nei disturbi della consapevolezza del corpo è utile distinguere tra l'indebita preoccupazione di malattia (ipocondria), l'indebita preoccupazione per l'aspetto (narcisismo), il disgusto per il corpo (dismorfofobia) e la distorsione dell'immagine del corpo (anoressia e obesità). martedì 27 marzo 2012 MODELLI SISTEMICI • Minuchin: Invischiamento: membri familiari ipercoinvolti, confini generazionali labili, confusione di ruoli Iperprotettività: preoccupazione ed interesse reciproco, quando il paziente designato ha un sintomo, l'intera famiglia lo protegge e così soffoca eventuali conflitti, perciò la malattia del paziente designato ha una funzione protettiva della famiglia. Rigidità: la famiglia è resistente al cambiamento, si presenta come famiglia unita in cui non esistono problemi al di fuori della malattia del paziente. Mancanza di risoluzione del conflitto: bassa tolleranza del conflitto, lo evitano appena si presenta, anche con l'ausilio del sintomo. • Papp: terapia familiare con uso di sculture. martedì 27 marzo 2012 Disturbo di conversione • • (Goodyear 1986): l'isteria è un comportamento inadeguato di malattia, che ogni bambino può adottare quando si trova in una condizione psicologica insostenibile a causa di un evento che non sa come affrontare. Questa strategia avrà successo se nella famiglia esiste un mito a proposito della malattia, una qualche storia importante del passato a cui il comportamento del bambino può essere accomunato e se esiste un modello che questi può imitare c con cui identificarsi. Se i genitori percepiscono se stessi come impotenti, chiameranno gli esperti che l'autore mette in guardia contro il rischio di convalidare con il loro interessamento, l'esistenza di una malattia reale. (Bateson 1964): i sintomi isterici ritraducono il linguaggio digitale in linguaggio analogico (es. lacrime da pianto o da riso), in famiglia, uno drammatizza e l'altro ridimensiona o al contrario; c'è bisogno del coro che faccia da eco in teatro. martedì 27 marzo 2012 • • (Guaraldi 1995) l'ISTERIA EPIDEMICA (o di massa) ha una rapida diffusione e dura qualche giorno. L'età più a rischio è tra i 9 e 13 anni e prevalenza femminile. I motivi possono essere diversi, lo “stimolo accelerante” che suggestiona può essere un odore, un segno sul muro, un oggetto nuovo presente in classe. Il “caso-indice” in cui compare per primo il sintomo è di solito una persona dominante nel gruppo, più grande di età, se contagia una sola persona più remissiva si parla di “folie à deux”. Le persone hanno spesso una esperienza di perdita e forte stress. Vi sono due forme: una motoria (cadute, urla, riso irrefrenabile) e una ansiosa (dolori, cefalea, problemi respiro, bruciore o disgusto e disosmia). Enfasi dei mass media nel provocare panico. (Levi 2004): Occorre affinare la diagnosi differenziale. Le sindromi istrioniche spesso iniziano come disturbi di condotta atipici. Spesso sia l'isteria che l'ipocondria ha una comorbidità con i disturbi depressivi e ansiosi. Atteggiamenti ipocondriaci e istrionici sono favoriti in soggetti a rischio psicosociale martedì 27 marzo 2012 IPOCONDRIA • (Condini 1985): deve essere sempre associata a un fondo depressivo e a crisi d'angoscia, altrimenti è uno stato psicoastenico. E' un cuscinetto tra reazioni isteriche e deliri di tipo psicotico. Nell'adolescente occorre distinguere tra l'ipocondria e gli episodi acuti indice di scompenso d'angoscia e di natura psicotica. Nel bambino piccolo c'è accompagnamento di uno stato di timore ansioso, nell'adolescente l'area è quella cardiaca a differenza dell'adulto che è prevalentemente gastro-intestinale. Ricerca di attenzioni e approvazione. E' indice di essere male accudito e insoddisfatto delle cure e della protezione. Spesso ci sono in famiglia, malattie che portano ad uno stato di apprensione per la salute. Occorre non negare la malattia nel tentativo di rassicurarlo (unico modo che ha di condurre l'esistenza), né riparare solo i disturbi somatici intervenendo sul corpo come fosse solo uno strumento. Presenza di elementi narcistici prepsicotici. Povertà di motivazione al successo. Il nucleo patogeno inizia verso i 3-4 anni nel processo di individuazione-separazione. (immagine di un bambino che per scaldarsi si scotta alla fiamma. L'ipocondriaco conosce una sola modalità relazionale somatica, non il piacere, ma la sofferenza). martedì 27 marzo 2012 CEFALEA IN ETA' EVOLUTIVA • (Shinnar 1981)dal 10 al 20% in età prescolare • (Epstein 1975) nel periodo post-puberale c'è prevalenza femminile (2:1) • (Bille 1962) esordio più precoce nei maschi • • • (Merikangas 1990) l'emicrania con aura è spesso associata con ansia e fobia, quella senza aura invece con ansia e disturbi dell'umore (con un andamento iniziale di ansia, poi compare l'emicrania ed infine evolve in disturbi dell'umore). Le forme tensive non hanno associazioni psichiatriche. (Fabrizi 1997) per la prognosi della cefalea: il 50% negli anni migliora, il 30% presenta remissione, il 13% rimane ed il 7% peggiora. In particolare le emicranie con aura e le tensive croniche non hanno remissione. (Levi 1995) bambini con cefalea tensiva cronica sono inizialmente ansiosi, competitivi e perfezionisti, all'inizio dell'adolescenza la cefalea tende a scomparire o a ridursi ed iniziano a chiudersi e a disinteressarsi della scuola, manifestando una depressione nevrotica, con crisi nei momenti di difficoltà. martedì 27 marzo 2012 • • • • • Guidetti (1996) comorbilità tra cefalea tensiva con ansia e disturbi dell'umore e tra emicrania con ansia. Nella cefalea c'è una vulnerabilità alle frustrazioni, componente narcisistica e fissazione orale. Battistella (1986): nell'emicranico prevale la tendenza al perfezionismo e al successo, con la cefalea muscolo tensiva invece l'ansia e la sicurezza. Lanzi (1985): personalità dell'emicranico in età evolutiva con ansia, eccessiva dipendenza dalle figure parentali, ambizione, senso di inadeguatezza, uso della negazione. (Spagnolo 1985): L'età media dell'insorgenza della cefalea è 8 anni. Gli eventi significativi al primo anno sono l'allattamento artificiale, il parto cesareo, i disturbi del sonno e le minacce di aborto. Scompare verso i 10 anni per lasciare posto a forme come l'asma ed il sonnambulismo. (Barbone 1986): prevalenza del 6% tra i 10 e 20 anni. Dopo i 14 anni le femmine sono più colpite. L'età media di insorgenza è 10 anni per i maschi e 12 per le femmine. Equivalente dell'emicrania (dolori addominali e vomito) prima dei 10 anni, poi scomparsi quando subentra l'emicrania. martedì 27 marzo 2012 COLITE ULCEROSA • (Zavattini 1991): picco di frequenza tra i 15 e 35 anni, solo il 10% è al di sotto dei 15 anni, prevalenza del sesso femminile. Fissazione alla fase anale, personalità ossessiva, ipersensibilità al rifiuto e alle ostilità, aspetti paranoidei e aggressività repressa e scaricata con “diarrea”. Aspetto che viene negato dal paziente. Madri più dominanti e padri più passivi. Fratelli in posizione marginale e con inquietudine. Pazienti hanno scarsa attitudine a vivere il conflitto da protagonista, ma sempre come spettatori. martedì 27 marzo 2012 COLON IRRITABILE E CELIACHIA • • (Galati 1989): nel colon irritabile ci sono eventi stressanti come la morte di persone care, separazioni prolungate e conflitti familiari. La privazione di un cibo da parte dei genitori è vissuto come “ricerca del colpevole del disturbo”. Sono benvoluti dagli insegnanti a discapito dei coetanei, ambivalenti invece con i genitori. Il rendimento scolastico e l'impegno è buono. Giochi più solitari. La famiglia non riconosce gli aspetti psicologici e lo vede solo come aspetto organico. (Galati 1989): i celiaci presentano tratti anoressici ed irritabilità, sono consapevoli di essere portatori di una patologia che tutti conoscono sia nel nome che nelle caratteristiche, conflitto con il cibo (negazione di diversità con i coetanei e sofferenza per le limitazioni), precocemente responsabilizzati dalla gestione della malattia, hanno atteggiamenti adultiformi e buoni rapporti sia con coetanei che con adulti. Socievoli e profitto scolastico variabile. martedì 27 marzo 2012 • ARTRITE REUMATOIDE (Venuta 1989): (tra i 5 e 15 anni) appaiono depressi, scarsa emotività, poche lamentele, tratti ossessivi, senso di inferiorità per la malattia. Le bambine a partire dai 10 anni tendono a sovrainvestire l'immagine del corpo arricchendolo come riparazione narcisistica. Rapporto col dolore relativo ad una malattia di cui non è conosciuta la natura del disturbo. Clima familiare ansioso, fratelli cercano di dare affetto e attenzione ai genitori. Un terzo ha difficoltà scolastiche. Timidi ed introversi nei rapporti con i coetanei. Riacutizzazione in coincidenza di eventi significativi come lutti, separazioni adozioni. martedì 27 marzo 2012 ALOPECIA AREATA INFANTILE • (Aronne 1989): eventi stressanti sono lo svezzamento traumatico, minacce di abbandono, nascite di fratelli, perdita di relazioni significative. Mancanza di indipendenza, madri iperprotettive e tendenza all'aggressività. Negazione di aspetti psichici per i genitori. Pazienti sentono vergogna, vulnerabilità. L'alopecia diventa simbolo di perdita, sacrificio, resa, rinuncia. Sono insicuri, con tratti depressivi e ipomaniacali, chiusi, si lamentano e se ne fanno una colpa, nello stesso momento riversano la colpa su chi sta loro attorno. Li accusano perché non vengono aiutati. martedì 27 marzo 2012 ASMA INFANTILE • • • (Balottin 2003): nel 7% dei bambini, con un picco del 75% nei primi tre anni di vita. Fragilità emotiva con reazione di crisi ad una piccola separazione. Bisogno intenso di aggrapparsi alle persone, sostituire subito la figura di attaccamento e ridurre la propria aggressività negandola. Intolleranza alle situazioni conflittuali, le nega. Nell'età scolare inizia il sintomo di “controllo del pianto” che è il vero linguaggio della crisi asmatica. (Spagnolo 1989): la maggior frequenza di comparsa delle malattie psicosomatiche è intorno ai 2 anni. L'asma ha l'età media di insorgenza tra i 2 e 4 anni, con rapporto madre-bambino delicato. Bambino rigido, sottomesso ai genitori, deciso, sempre proteso a fare il meglio. (Santacroce 1998): genitori di bambini con asma tendono a riferire dei sintomi o come non importanti o segni di malessere fisico, ma non di irrequietezza o sfogo. martedì 27 marzo 2012 IL CORPO CRESCE, LA MENTE CAMBIA Cambiamenti e sofferenza del corpo nella clinica infantile. Riuscire a fare la diagnosi con il sintomo corporeo che il bambino porta in consultazione • Differenze tra: • - corpo ammalato (interventi chirurgici, oncologici) • - corpo interrotto (malformazioni, nanismo..) • - corpo da curare (farmacodipendenza, farmacoresistenza e farmacofobia) • - corpo che fa preoccupare (ipocondria, dismorfofobia) • - corpo esibito (isteria da conversione, narcisismo) • - corpo che comunica (disturbi psicosomatici) • - corpo che si arrabbia (acting out, disturbo del comportamento) • - corpo che si regola (sonno, movimento, cibo, evacuazione, identità sessuale) martedì 27 marzo 2012