SASSOFONO SOPRANO, CONTRALTO e TENORE

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 SASSOFONO SOPRANO,
CONTRALTO e TENORE
Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax, è uno strumento musicale aerofono ad ancia semplice. Il
sassofono è inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di
metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene talvolta impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi
antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura ma non il materiale. Il belga Antoine Joseph
Sax costruì uno strumento che univa l'imboccatura ad ancia semplice del clarinetto e il corpo dell'oficleide,
uno strumento della famiglia degli ottoni di forma conica e dotato di un sistema di chiavi simile al clarinetto,
all'oboe e al flauto traverso. Questo "ibrido", pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la
flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni.
Il sassofono è composto da cinque elementi principali:
▪ il bocchino, il collo normalmente separati vengono montati sul corpo prima che lo strumento venga
suonato. L'emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un'ancia che viene montata sul bocchino.
▪ il fusto, le chiavi e la campana, costituiscono un corpo unico. La lunghezza della colonna d'aria vibrante (e
quindi l'altezza del suono prodotto) viene modificata grazie alle chiavi che permettono l’apertura o la
chiusura dei fori sul fusto dello strumento.
Il sassofono fece la sua prima apparizione pubblica nel 1841. La famiglia dei sassofoni, come concepita dal
suo inventore, ha 14 membri, di cui solo sei sono ancora in uso.
Tra questi in particolare troviamo:
▪ Il sassofono contralto, a volte abbreviato alto. Tra tutti gli strumenti della famiglia, è quello che offre il
miglior compromesso tra dimensioni, peso, imboccatura, ergonomia delle mani e problemi d'intonazione.
Infatti è il sax virtuoso per eccellenza: la sua espressività nelle mani di un bravo strumentista è duttile, la
sua agilità come quella dei flauti, oltre al poter raggiungere un'elevata intensità; le sue applicazioni musicali
sono molteplici.
▪ Il sassofono soprano, è normalmente diritto. I problemi di costruzione (i fori portavoce sono molto piccoli)
lo hanno reso per molto tempo uno strumento con gravi problemi d'intonazione limitandone l'uso. Oggi,
grazie al miglioramento delle tecniche di costruzione, il problema dell'intonazione è stato superato e lo
troviamo quindi protagonista sia nell'ambito
del jazz ma anche in brani di musica leggera. Il
timbro è tipicamente nasale e sottile. Si tratta del
più acuto sassofono di uso comune.
▪ Il sax tenore incarna l'immagine del
sassofono nell'iconografia popolare ed è
riconoscibile per via della caratteristica "gobba"
del collo. Il sassofono tenore agli inizi era usato
principalmente come strumento nella banda
militare, diventò noto al grande pubblico
attraverso il suo uso frequente nella musica jazz.
▪ Il sassofono baritono si distingue per le
dimensioni e la caratteristica voluta del collo, che
serve a limitare l'altezza complessiva dello
strumento, che è comunque considerevole. Il sax
baritono è impiegato nella musica classica, raro il
suo uso in campo orchestrale, importante è
invece la presenza in situazioni bandistiche, nelle
ensemble jazz e nelle orchestre leggere dove
spesso rimpiazza (o raddoppia) la tuba dando
supporto ritmico all'esecuzione.
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