Corso di Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Facoltà di Scienze della formazione 1 FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Nel 50° della sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Brescia città dell’educazione Per una cultura dell’incontro Ore 9.30 Indirizzi di saluto FRANCO ANELLI, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore EMILIO DEL BONO, Sindaco di Brescia MONS. GIACOMO CANOBBIO, Delegato Vescovile per la cultura, Diocesi di Brescia MONS. CLAUDIO GIULIODORI, Assistente Ecclesiastico Generale, Università Cattolica del Sacro Cuore LUIGI PATI, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 10.30 Tappe e protagonisti di un cammino: 1965-2015 LUCIANO CAIMI, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 11.00 Testimonial Video-interviste a laureati della Facoltà PAOLA BIGNARDI, Responsabile educativa Casa Famiglia S. Omobono – Cremona ALBINO CLAUDIO BOSIO, Preside della Facoltà di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore SILVIA BONIZZONI, Dirigente Servizi alla Persona, Comune di Brescia LAURA QUARANTA, Responsabile Politiche Attive del Lavoro e Risorse Ore 14.30 Next. La città che apprende Introduce DANIELE MONTANARI, Università Cattolica del Sacro Cuore Interviene PIERLUIGI MALAVASI, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 15.00 I luoghi dell’incontro: esperienze e immagini Famiglia MONICA AMADINI, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIA VILLA ALLEGRI, Presidente ANFFAS Brescia Scuola CRISTINA BIRBES, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIO MAVIGLIA, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia Lavoro ALESSANDRA VISCHI, Università Cattolica del Sacro Cuore MARIO UBIALI, Amministratore Delegato Zinco Service Umane Apindustria, Brescia Chiesa Mons. GIACOMO CANOBBIO, Predetto MICHELE BONETTI, Presidente Fondazione Tovini, Brescia Ore 11.30 La città dell’incontro Introduce DOMENICO SIMEONE, Università Cattolica del Sacro Cuore Editoria PIERPAOLO TRIANI, Università Cattolica del Sacro Cuore ILARIO BERTOLETTI, Direttore editoriale Editrice La Scuola e Morcelliana Intervengono CLAUDIA MAZZUCATO, Università Cattolica del Sacro Cuore MANLIO MILANI, Casa della Memoria, Brescia Carcere MADDALENA COLOMBO, Università Cattolica del Sacro Cuore FRANCESCA PAOLA LUCREZI, Direttrice Carcere di Verziano, Brescia Video La città resiliente Intervista di JEAN-PIERRE POURTOIS, Università di Mons-Hainaut a BORIS CYRULNIK, Università di Toulon-Var Convegno Giovedì 21 aprile 2016 Aula Magna, ore 9.30 Via Trieste, 17 - Brescia 2 1991 Facoltà di Magistero CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE D.M. 11 Febbraio 1991 “disattiva C.d.L. Pedagogia ed istituisce il C.d.L. in Scienze dell’Educazione e i relativi indirizzi” Insegnante di Educatore Esperto nei processi Scienze Professionale formativi dell’Educazione Extrascolastico 1995 FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE D.M. 2 Febbraio 1995 del MURST “Modificazione dell’ordinamento didattico Universitario relativamente alla trasformazione della Facoltà di Magistero in Scienze della Formazione” 1999 NUOVO ORDINAMENTO UNIVERSITARIO SCIENZE DELLA FORMAZIONE (3+2) D.M. 509/99, Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei. Prima applicazione dell’Accordo di Bologna in Italia Modificato con D.M. 270/04 La formazione dell’educatore e del pedagogista presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Classe di Denominazione laurea Città Iscritti L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Milano 328 (963) L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Brescia 111 (330) L-19 Scienze dell’educazione e della formazione Piacenza 61 (209) LM-50 Consulenza Pedagogica per la disabilità e la marginalità Milano 98 (228) LM-85 Scienze pedagogiche Milano 48 (96) LM-50 Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane Brescia 36 (61) LM--50 Progettazione pedagogica nei servizi per minori Piacenza 41 (78) 6 LT in Scienze dell’educazione e della formazione Servizi alla persona Educazione per l’infanzia Formazione degli adulti 7 I anno CFU Pedagogia generale o Pedagogia della persona 10 Storia della pedagogia o Storia delle istituzioni educative 10 Sociologia e ricerca nei servizi educativi o Sociologia dell’educazione 10 Psicologia del ciclo di vita o Psicologia generale 10 Storia della filosofia o Filosofia morale o Filosofia della prassi umana 10 Cultura e istituzioni del Medioevo europeo o Storia della civiltà moderna o Storia del mondo contemporaneo 10 Lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, tedesco) 5 ICT e società dell’informazione 5 8 II anno CFU Pedagogia sociale e interculturale o Pedagogia della famiglia 10 Storia dell’educazione o Storia della lettura e della letteratura per l’età evolutiva o Pedagogia del ciclo di vita 5 Elementi di didattica e pedagogia speciale o Progettazione didattica e delle attività speciali o Metodologia delle attività formative speciali 10 Antropologia filosofica o Elementi di bioetica o Elementi di filosofia politica 5 Psicologia sociale o Psicologia dei gruppi o Psicologia dei legami famigliari 5 Sociologia della famiglia e dell’infanzia o Antropologia culturale ed etnologia o Sociologia dei processi associativi e del terzo settore 10 Letteratura italiana moderna o Letteratura italiana contemporanea o Lingua italiana nella comunicazione letteraria e giornalistica 10 Tirocinio 5 Laboratorio di progettazione 1 9 III anno CFU Ricerca nel lavoro educativo o Metodi e strumenti per la sperimentazione educativa o Ricerca e formazione 10 Metodologie educative per la prevenzione della marginalità o Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento o Storia della comunicazione educativa 5 Psicologia clinica dello sviluppo o Psicologia dell’infanzia o Psicologia giuridica e processi di sviluppo 5 Sociologia dei servizi alla persona o Sociologia del disagio e della devianza o Teorie e istituzioni della cittadinanza in eà̀ moderna e contemporanea 5 Elementi di diritto della famiglia e dei minori(3) o Storia dell’Italia contemporanea 5 Tirocinio 5 Laboratorio di gestione delle relazioni 1 Ai piani di studio sopra riportati bisogna aggiungere: Insegnamenti a libera scelta 15 Prova finale 3 10 EDUCATORE NEI SERVIZI ALLA PERSONA EDUCATORE PER L’INFANZIA facilitatore di processi di cambiamento professionista impegnato nel promuovere, realizzare e valutare percorsi di cambiamento e miglioramento attraverso relazioni di cura lungo tutto l’arco della vita. 11 Gli sbocchi professionali educatore domiciliare educatore nei servizi socioeducativi educatore di comunità educatore nei servizi extrascolastici educatore di micro-nido, asilo nido, sez. primavera 12 FORMATORE facilitatore dell’apprendimento professionista impegnato nel promuovere, realizzare e valutare percorsi di crescita e di miglioramento continui rivolti ad adulti in ambito lavorativo e preparazione professionale. 13 Gli sbocchi professionali tutor d'aula e/o on-line progettista di formazione formatore nell'impresa, nei servizi, nella PA selezionatore del personale esperto nei processi di valutazione esperto nei processi di orientamento 14 Tirocinio Obiettivi formativi Osservare, sperimentare e approfondire alcune competenze chiave della professione Rielaborare criticamente le azioni compiute e ricercare senso e significato dall’esperienza Sperimentare il gruppo come luogo di crescita e di formazione Valutare il proprio percorso formativo in relazione alle competenze professionali 15 Obiettivi inerenti la professione Facilitare l’apprendimento di prassi, tecniche e strumenti metodologici nelle diverse fasi dell’intervento educativo-formativo Promuovere la conoscenza della figura professionale traguardo Esplorare i diversi contesti di possibile esercizio della professione Sviluppare le competenze di base necessarie alla gestione delle relazioni educative e formative Favorire forme di auto-riflessione in riferimento all’attività professionale 16 Tirocinio 2° anno Finalità: introdurre ai temi fondamentali della professionalità educativa e formativa, presentando alcune esperienze lavorative significative. colloqui individuali incontri di gruppo testimonianze visiting tirocinio nell’ente rielaborazione personale 17 Tirocinio 2° anno studente Progetto formativo per tirocinio nell’ente tutor ente tutor università 18 Tirocinio 3° anno Tirocinio nell’ente colloqui individuali incontri di gruppo rielaborazione personale 19 Spazio tirocinio in Blackboard http://blackboard.unicatt.it Username > cognome.matricola Password > utente Aggiornare indirizzo e-mail! Cosa troverete in Bb? • Avvisi • Materiale didattico • Forum di discussione 20 I Laboratori Promuovere la conoscenza e la sperimentazione di singoli elementi della professionalità. Stimolare il confronto tra i fondamenti teorici e metodologici delle diverse fasi del processo formativo e dell’intervento educativo. Supportare il processo di orientamento culturale e professionale. APPRENDERE dal FARE Manipolare Riflettere Analizzare Formalizzare Provarsi in situazione protetta I temi II ANNO PROGETTAZIONE 4 incontri da 5 ore III ANNO GESTIONE DELLE RELAZIONI 4 incontri da 5 ore IL LAVORO DELL’EDUCATORE TRA ENGAGEMENT E BURNOUT Formazione e costruzione dell’identità professionale L’EDUCATORE: PROFESSIONE COMPLESSA IN CERCA D’IDENTITÀ • Dimensioni del lavoro socio-educativo: lavoro in rete e il lavoro di prossimità sempre più complessi • Fragilità del profilo professionale: identità professionali debole e riconoscimento economico e sociale scarso • Pluralità dei percorsi di formazione: assenza di un quadro professionale definitivo e di un ordine professionale Gli educatori di fonte ad una sfida Alta motivazione Mancanza di riconoscimento Burnout • Strategia difensiva accompagnata da una caduta motivazionale dell'operatore impegnato in una relazione professionale di aiuto che gli impone un elevato costo emotivo, e che può indurre reattivamente un atteggiamento di indifferenza nei confronti dell’utenza esaurimento emotivo depersonalizzazione realizzazione personale Burnout e stress lavorativo • Sindrome tipica delle professioni di aiuto • Insieme di cambiamenti di atteggiamento e di comportamento innescati da eccessive richieste lavorative • Effetto di un processo reattivo-difensivo che avviene nell’ambito del proprio ruolo professionale e di una situazione organizzativa vissuta come ambivalente, conflittuale e deludente sul piano dell’identità personale e professionale (Salvini, Malagnino e Turchi, 2000) Modello di sviluppo del burnout (Maslach e Goldberg, 1998) Richieste dell’ambiente di lavoro Risorse Carenza di Sostegno sociale Competenze professionali Autonomia Coinvolgimento nelle decisioni Coping passivo Sovraccarico lavorativo Conflitti Burnout Costi Turnover Assenteismo Salute Prestazioni professionali Una prospettiva ecologica Il burnout è il segnale di un malessere diffuso nell’organizzazione, che può essere compreso e affrontato solo se lo si considera in una prospettiva ecologica. Contesto culturale Territorio Ente, Unità operativa Operatore Il continuum tra engagement e burnout Engagement Burnout Le aree della vita lavorativa Aree della vita lavorativa Job Engagement Job Burnout Carico di lavoro Carico sostenibile Sovraccarico di lavoro Controllo Esperienza di scelta e di controllo Mancanza di controllo Riconoscimento Riconoscimento Riconoscimenti insufficienti Integrazione sociale Senso di integrazione sociale Crollo dell’integrazione sociale Equità Equità, rispetto, giustizia Assenza di equità Valori Lavoro significativo Conflitto di valori Dare significato al proprio lavoro La possibilità di cogliere il significato del proprio lavoro è un prerequisito fondamentale per l’attività professionale. Perché questo avvenga è necessario che il proprio lavoro sia: • Vario (tipologia dei compiti) • Ricco di occasioni formative • Sostenuto da continui feedback sul progresso degli utenti e sul funzionamento istituzionale Strategie d’intervento Modificare il contesto lavorativo e potenziare gli operatori Tra emergenza personale… Persona Ruolo Gruppo Organizzazione ..ed emergenza di sistema Indicatori di analisi dei bisogni Livelli Dimensioni Psico-fisica Relazione con l’utente Competenza professionale Aspettative esistenziali Individuale Ruolo Gruppo Organizzazione Riconoscimento e gestione stress Cura del sé Carico di lavoro Attese di ruolo Rapporto risorse/ compiti Stile di supporto Richieste contradditorie Gestione/diffusione potere (empowerment) Livello di coinvolgimento Competenze empatiche Capacità comunicative Professionalità Capacità in rapporto alla attese di ruolo Rapporto con altri ruoli Strategia educativa condivisa Modalità relazionali Opportunità di miglioramento Allineamento attese organizzative e di ruolo Coerenza tra servizio offerto e attese dell’utenza Pianificazione del lavoro Gestione del tempo Gestione eventi inattesi Senso di efficacia Obiettivi, attività compiti Partnership Qualità e quantità di lavoro Specializzazione Progetti di sviluppo professionale Nuovi obiettivi Gestione trasformazioni Competenza manageriale Opportunità di sviluppo Partecipazione scelte gestionali Rapporto impegno e attese professionali Sensazione di equità e giustizia Aspettative verso la professione Attese di riconoscimento Livello di integrazione Ideali e valori Strategie di lungo periodo Cultura organizzativa Valori e vision Tipologia di interventi formativi Per ridare senso e significato alle pratiche di lavoro Individuale Consulenza educativa Counselling Ruolo Coaching Comunità di pratica omogenea Gruppo Organizzazione Action learning Change Supervisione Laboratory Learning Laboratory Senso e significato alle pratiche di lavoro