Relazione sulle caratteristiche con dimensionamento preliminare

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UTC LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE DI
DESENZANO DEL GARDA- DIREZIONE DIDATTICA
NUOVA SCUOLA ELEMENTARE
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RELAZIONE TECNICA
IMPIANTI ELETTRICI
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SOMMARIO
PREMESSA ........................................................................................................... 3
1.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ........................................................................ 3
2.
ALIMENTAZIONE........................................................................................... 5
3.
QUADRI ELETTRICI ....................................................................................... 5
4.
DISTRIBUZIONE DORSALE ............................................................................. 5
5.
FORZA MOTRICE........................................................................................... 6
6.
ILLUMINAZIONE NORMALE E D’EMERGENZA ..................................................... 6
7.
DESTINAZIONE D’USO E CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DI PROGETTO. ........ 7
8.
SGANCIO DI EMERGENZA ............................................................................... 7
9.
IMPIANTO TRASMISSIONE DATI E TELEFONICO. ............................................... 7
10.
IMPIANTO TV ............................................................................................... 8
11.
IMPIANTO DI MESSA A TERRA GENERALE E PREDISPOSIZIONE PER IMPIANTO DI
SCARICHE ATMOSFERICHE ............................................................................ 8
12.
IMPIANTO AUTOMAZIONE APERTURE .............................................................. 9
13.
VIDEOCITOFONO .......................................................................................... 9
14.
ANTINTRUSIONE ........................................................................................ 10
15.
RIVELAZIONE INCENDI................................................................................ 10
16.
IMPIANTO DI CHIMATA CITOFONICO TRA LE AULE E LA BIDELLERIA.................. 10
17.
IMPIANTO ALTOPARLANTI DIFFUSIONE MESSAGGI DI ALLARME........................ 10
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PREMESSA
Il presente progetto riguarda gli impianti elettrici e speciali a servizio di un nuovo
insediamento scolastico.
Gli impianti elettrici in una struttura scolastica devono essere progettati e realizzati
secondo la regola dell’arte ed in osservanza alle disposizioni legislative e normative
vigenti. Realizzare gli impianti elettrici a regola d’arte vuol dire osservare la legislazione
tecnica vigente in materia. La legge citata afferma che rispettando quanto prescritto dalle
norme tecniche CEI e dell’UNI si possono realizzare impianti a regola d’arte.
Si ricorda infine che gli edifici scolastici di qualsiasi ordine, grado e tipo, purchè siano
presenti più di 100 persone, rientrano nelle attività soggette al controllo dei Vigili del
Fuoco (DM 16/02/82) e quindi, secondo Norma CEI 64-8/7 Sez. 751, risultano essere
AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’INCENDIO.
1.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Tutti gli impianti elettrici che costituiscono l'oggetto del presente capitolato dovranno
essere eseguiti secondo i più moderni criteri della tecnica impiantistica, a regola d'arte,
nel costante scrupoloso rispetto di tutte le leggi e normative vigenti in materia all'atto
della esecuzione.
In particolare si fa riferimento alle disposizioni seguenti:
1.1.a
Riferimenti legislativi e normativi
Leggi e decreti
Legge 186/68
Obbligo dell’esecuzione a regola d’arte degli impianti (CEI)
DL 37/08
Norme per la sicurezza degli impianti
D. L. 81/08
Relativo alla “Sicurezza nei luoghi di lavoro”
Testo Unico
Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
Legge 791/77
Responsabilità del costruttore
Legge 109/94
Legge Quadro in materia di lavori pubblici con le modifiche
introdotte dalla legge n° 216 del 2.6.1995 e dalla legge n° 415 del
18.11.98;
DM 20.12.82
Attività soggette alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi
DPR 224/88
Responsabilità del costruttore
DPR 554/99
Regolamento di attuazione della citata Legge 109/94 “Legge
Quadro in materia di lavori pubblici” e s.m.
1.1.b Direttive CEE recepite dalla legislazione nazionale con particolare
riferimento alle direttive quadro 89/391 e 92/57.
Caratteristiche generali dell’impianto:
CEI 11-1
Impianti di produzione di energia elettrica Norme generali
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CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000 V
CEI 70-1
Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
Cavi energia B.T.:
CEI 20-21
Calcolo delle portate dei cavi elettrici in regime permanente
CEI 20-22
Prova dei cavi non propaganti l’incendio
CEI 20-36
Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici
Grosse apparecchiature
CEI 17-5
Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici
CEI 17-11
Interruttori di manovra, sezionatori per tensioni inferiori a 1000 V
CEI 17-13
Apparecchiature costruite in fabbrica (quadri elettrici)
CEI 17-50
Apparecchiature B.T.. Contattori e avviatori elettromeccanici
Altre apparecchiature in bassa tensione
CEI 23-3
Interruttori automatici e sovracorrente per usi domestici e similari
CEI 23-5
Prese a spina per usi domestici e similari
CEI 23-8
Tubi protettivi in PVC e loro accessori
CEI 23-9
Apparecchi di comando non automatici (interruttori) fissi
CEI 23-12
Prese a spina per usi industriali
CEI 23-14
Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori
CEI 23-16
Prese a spira di tipi complementari per usi domestici e similari
CEI 23-18
Interruttori differenziali per usi domestici e similari
CEI 23-19
Canali portacavi in materiale plastico e accessori ad uso battiscopa
CEI 23-28
Tubi per le installazioni elettriche. Tubi metallici
CEI 23-31
Sistemi di canali metallici ad uso portacavi e portapparecchi
CEI 23-32
Sistemi di canali in materiale plastico isolante per soffitto e parete
Fusibili
CEI 32-1
Fusibili a tensione inferiore a 1000 V. Prescrizioni generali
CEI 32-4
Fusibili a tensione inferiore a 1000 V. Prescrizioni supplementari
Apparecchiature di illuminazione:
CEI 34-21
Apparecchi di illuminazione. Prescrizioni generali e prove
CEI 34-22
Apparecchi di illuminazione. Apparecchi di emergenza
CEI 31-30
relativa a costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la
presenza di gas Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
Apparecchi di illuminazione. Apparecchi di emergenza
CEI 31-33
relativa a costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la
presenza di gas Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi
Apparecchi di illuminazione. Apparecchi di emergenza
CEI 31-34
relativa a costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la
presenza di gas Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti
elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas
(diversi dalle miniere).
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CEI 31-35
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di
gas Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi.
Impianti di terra:
CEI 64-8/6
Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000 V
Circolari, raccomandazioni, ecc.
.
Raccomandazioni ASL e ISPESL;
.
Norme e prescrizioni delle Società erogatrici dei servizi elettrico e telefonico;
.
Norme e prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente;
.
Tabelle di unificazione UNI - CEI - UNEL;
.
Le prescrizioni dell’Istituto Italiano per il marchio di Qualità per i materiali e le
apparecchiature ammesse all’ottenimento del Marchio;
.
Ogni altra prescrizione, regolamentazione o raccomandazione emanata da eventuali
Enti ed applicabile agli impianti elettrici ed alle loro parti componenti;
2.
ALIMENTAZIONE
La fornitura di energia elettrica del nuovo insediamento scolastico sarà effettuata da parte
dell’ente fornitore in bassa tensione a partire da un’apposito vano contatori sul muro di
cinta e si presume una potenza impiegata di circa 100/120KW.
Il sistema di alimentazione sarà trifase a 380 V con tolleranza ±5% frequenza 50 Hertz.
Il sistema è classificato pertanto di tipo TT e data la tensione di alimentazione gli impianti
elettrici si considerano di categoria "Iª".
La caduta di tensione massima ammessa ai morsetti delle utenze è pari al 4%.
Si presume che la corrente di cortocircuito nel punto di consegna dell’Enel sia circa 6 kA.
3.
QUADRI ELETTRICI
In apposito locale sarà installato un quadro elettrico denominato generale. Sarà realizzato
con carpenteria metallica di tipo ad armadio. Da quest’ultimo partiranno le linee di
alimentazione ai sottoquadri di zona.
I sottoquadri saranno:
- quadro piano terra 1
- quadro piano terra 2
- quadro mensa
- quadro segreteria
- quadro aule 1° piano
- quadro centrale termica
-
4.
DISTRIBUZIONE DORSALE
La distribuzione dorsale sarà realizzata mediante canali metallici posati nel controsoffitto
dei vari corridoi.
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Dai canali partiranno le tubazioni sino all’interno dei vari locali. All’interno dei vari locali la
distribuzione sarà realizzata mediante la posa di tubazioni sottotraccia.
Nella centrale termica, nella cucina della mensa la distribuzione sarà realizzata mediante
tubazioni in PVC a vista.
All’interno dei canali saranno posati cavi di tipo FG7O-R, mentre nelle tubazioni in PVC a
vista oppure sottotraccia saranno posati cavi di tipo N07V-K.
Nelle aule d’informatica sarà invece posata una canalina battiscopa per rendere agevole lo
spostamento di eventuali prese elettriche o trasmissione dati.
5.
FORZA MOTRICE
Nelle aule la dotazione e la posizione delle apparecchiature è sempre la medesima.
Ovviamente sono escluse le aule di tipo speciale dove le dotazioni aumentano.
Nelle aule saranno posate prese di tipo civile 10/16A, sistema di chimata bidello, la presa
Tv e la predisposizione presa trasmissione dati ed il punto termostato.
Nelle aule informatica le prese saranno in numero corrispondente alle postazioni PC che
andranno installate.
Nella cucina della mensa saranno installati quadri prese dotati di prese interbloccate nel
numero necessario. Al momento attuale non si ha ancora il layout delle macchine
necessarie.
Nella centrale termica saranno alimentate tutte le apparecchiature necessarie al
funzionamento del riscaldamento secondo le logiche fornite dal termotecnica. Saranno
alimentate anche le macchine per il trattamento aria presenti.
Le prese elettriche nei corridoi, nella mensa saranno fornite di interruttore di protezione
locale.
Nei bagni handicappati saranno realizzati tutti gli utilizzatori richiesti come il pulsante a
tirante di chiamata, il pulsante di azzeramento e la segnalazione ottico acustica.
6.
ILLUMINAZIONE NORMALE E D’EMERGENZA
In tutti i locali saranno utilizzati dei corpi illuminanti dotati di lampade fluorescenti in
numero sufficiente per garantire i livelli d’illuminaizone previsti dalla norma UNI.
All’esterno perimetralmente saranno posati dei corpi illuminanti dotati di lampade
fluorescenti a parete.
Per illuminare i viali di accesso saranno invece posati dei corpi illuminanti dotati di
lampade ioduri metallici su palo 5-7m fuori terra.
Si rende necessario dotare tutti i luoghi di lavoro di illuminazione di sicurezza che
garantisca il minimo livello sui passaggi sino alle vie di fuga opportunamente
contrassegnate utilizzando lo stesso criterio di illuminazione.
L’illuminazione di emergenza dovrà essere installata anche nelle aule. L’illuminazione
d’emergenza dovrà intervenire automaticamente al mancare dell’illuminazione principale e
quindi sarà dotata di autoalimentazione.
Corpi illuminanti di emergenza dovranno anche essere installati in tutti i locali tecnici, in
prossimità dei quadri di comando e lungo le vie di fuga.
In alcuni casi, come visibile nelle tavole allegate, all’interno dei corpi illuminanti sono
presenti dei gruppi inverter.
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7.
DESTINAZIONE D’USO E CLASSIFICAZIONE DEGLI
AMBIENTI DI PROGETTO.
Nella cucina della mensa, nella centrale termica saranno installate apparecchiature
alimentate a gas metano con potenzialità al focolare superiore alle 30.000kCal ma
inferiore alle 100.000kCal.
I locali saranno classificati secondo la norma CEI 31-30.
La scuola ospiterà un numero di persone superiore a 500.
8.
SGANCIO DI EMERGENZA
L’alimentazione della scuolaè derivata da un’unica fornitura di energia elettrica e quindi
formata da un solo circuito, l’interruzione di emergenza si può realizzare con un
interruttore o altro dispositivo idoneo, installato all’inizio della linea.
L’azionamento del pulsante di sgancio deve aprire con una unica manovra tutte le
alimentazioni.
E’ consigliabile, ma non obbligatorio, alimentare il circuito di comando (sgancio) con un
trasformatore di sicurezza (circuito SELV).
Ovviamente il comando di emergenza non deve interrompere i circuiti di sicurezza, ad
esempio l’illuminazione di sicurezza centralizzata o l’alimentazione delle pompe
antincendio. Nel nostro caso solo l’illuminazione di sicurezza.
Se non è possibile evitare il transito di condutture elettriche non facenti parte
dell’impianto elettrico dell’autorimessa è necessario che anche questa conduttura venga
disalimentata dal comando d’emergenza; in alternativa, o se ciò non fosse possibile,
come, ad esempio, per le condutture del distributore di energia elettrica, è necessario
proteggere tali condutture dall’incendio, ad esempio mediante muratura, con
caratteristiche di resistenza al fuoco almeno uguali a quelle previste per la
struttura del locale. Nel caso appena descritto si considera come se la conduttura fosse
esterna all’autorimessa.
Il pulsante di sgancio sarà dotato di due spie con le seguenti funzioni:
Spia verde per testare che il circuito di emergenza sia attivo;
Spia rossa per indicare la presenza di tensione all’interno della centrale termica.
Il pulsante di sgancio sarà installato nei pressi dell’ingresso della scuola.
9.
IMPIANTO TRASMISSIONE DATI E TELEFONICO.
Per il momento si è preferito predisporre solamente l’impianto con tubazioni e scatole.
Questi tipi d’impianto sono frequentemente migliorati, con conseguente variazione dei
prezzi.
Inoltre non si conoscono le vere esigenze ed il numero delle postazioni delle due aule
informatica.
La predisposizione di un punto tramissione dati è stata inserita in ogni aula.
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10. IMPIANTO TV
Sarà installato un impianto adatto di ricezione formato da un’antenna terrestre e una
parabola per i programmi satellitari.
Nel locale quadri sarà installato il centralino TV SAT atto a ricevere le trasmissioni dei
canali principali terrestri e dal satellite i canali video delle principali stazioni europee. I
segnali saranno di tipo digitale.
L’impianto, del tipo in derivazione, sarà in grado di distribuire all’utenza tutti i segnali
ricevibili dal luogo di installazione.
E’ prevista l’installazione di amplificatori in caso i segnali captati non risulteranno
sufficientemente forti.
Gli eventuali amplificatori saranno alimentati dai quadri locali e protetti adeguatamente.
L’installazione di tutto il materiale sarà eseguito a cura di tecnici specialisti, e risponderà
alle vigenti norme in materia.
La rete di distribuzione sarà costituita da:
- cavo coassiale a basso coefficiente di invecchiamento ed alto coefficiente di schermatura
- derivatori di colonna di tipo induttivo direzionale a basse perdite.
- prese di utenza della stessa serie civile componibile prevista nell’unita abitativa
La tensione utile ammessa sulle prese terminali, non dovrà risultare inferiore inferiore a
66 dB (su 75 Ω di impedenza)
I supporti metallici delle antenne saranno collegati a terra a fini della protezione contro i
fulmini soltanto se questa protezione risulta necessaria in relazione a quanto disposto
dalle norme CEI 81-1; in caso contrario si realizzerà un collegamento equipotenziale fra
detti supporti e il conduttore di protezione principale con conduttore in rame avente
sezione non inferiore a 6mmq.
Il centralino elettronico di amplificazione (se non a doppio isolamento) e lo schermo del
cavo coassiale TV dovranno essere collegati a terra mediante il conduttore di protezione.
Fermo restante il raggiungimento delle prestazioni indicate sarà facoltà della direzione
lavori richiedere la specifca delle forniture e dei sistemi da adottare ed eventualmente
rifiutare i componenti che non ritenga suffientemente adatti a garantire la qualità del
servizio.
11. IMPIANTO DI MESSA A TERRA GENERALE E
PREDISPOSIZIONE PER IMPIANTO DI SCARICHE
ATMOSFERICHE
Gli impianti elettrici di cui all'oggetto dovranno essere dotati di conduttori di protezione di
colore giallo-verde per il collegamento elettrico a terra delle apparecchiature installate.
Essi dovranno essere connessi al nodo collettore di terra del relativo quadro generale che
a sua volta sarà collegato all'impianto di terra generale.
Per la realizzazione dell’impianto disperdente di terra saranno posati dei dispersori di terra
in numero sufficiente a garantire il valore di coordinamento, nella posizione indicativa
visibile negli allegati disegni in pianta. I dispersori saranno collegati tra loro con corda
nuda Cu 35mm².
Alcuni dispersori dovranno essere installati in pozzetti di ispezione. Il percorso della
maglia esterna non è necessariamente quello indicato nel disegno ma deve rispondere alle
seguenti caratteristiche:
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- dispersori verticali nel numero sufficiente per garantire il coordinamento con gli
interruttori con possibilità di ispezione e sezionamento
- collegamento in vari punti dei dispersori naturali quali i ferri dei cementi armati, i
contenitori metallici interrati, i pozzi o altro similare se possibile.
- Predisposizione di risalita alla copertura per la realizzazione di una gabbia di Faraday in
ragione di 16 mt di distanza massima.
Posa della corda nuda a contatto diretto del terreno per utilizzarla come dispersore
orizzontale.
- Collegamento di tutte le barre equipotenziali dei quadri mediante corda giallo verde di
sezione idonea.
Nel caso di posa entro tubazione la corda di collegamento deve essere rivestita in PVC
gialloverde.
Nessuna massa o massa estranea dovrà essere collegata ll’impianto di terra in modo
diretto e non attraverso un nodo principale o secondario. Il nodo principale sarà quello
realizzato nel quadro generale.
L’impresa edile dovrà fornire:
Scavi per la posa del conduttore principale. Essi saranno in prevalenza quelli usati per la
posa delle tubazioni. Pozzetti di ispezione in cui infiggere il dispersore verticale e i
collegamenti principali.
Collaborazione per il collegamento ai ferri di fondazione o ad altri dispersori naturali.
L’installatore dovrà:
Fornire i dispersori e tutti gli accessori di connessione
Posare gli stessi e le corde Cu nude.
Assistere l’impresa edile in tutte le fasi del collegamento ai dispersori naturali.
12. IMPIANTO AUTOMAZIONE APERTURE
All’esterno sarà realizzato il cancello elettrico a due battenti.
Tutte le automazioni dovranno essere conformi alle norme UNI vigenti e complete di tutte
le sicurezze e segnalazioni necessarie. Si ricorda che il complesso delle apparecchiature di
apertura dovrà complessivamente essere marchiato CE.
Per la posa delle automazioni saranno previste tubazioni interrate e linee a partire dal
locale di controllo. Queste tubazioni saranno condivise dall’illuminazione esterna.
13.
VIDEOCITOFONO
L’impianto videocitofonico sarà formato da una postazione esterna nei pressi del cancellino
pedonale con TRE chiamate.
Le postazioni interne saranno TRE: una nella cucina mensa, una in segreteria ed una nel
locale bidelleria. Tutte le unità interne dovranno avere la possibilità di aprire il cancellino
pedonale ed essere intercomunicanti.
I conduttori, con le relative tubazioni, saranno separati da tutti gli altri circuiti elettrici
dell’edificio. L’alimentatore sarà di tipo modulare “DIN” stabilizzato ed autoprotetto.
Il posto esterno dovrà garantire la protezione contro la pioggia e gli atti vandalici nella
versione da incasso.
I collegamenti dovranno essere realizzati secondo lo schema fornito dal costruttore. Le
apparecchiature installate dovranno garantire una buona qualità di segnale audio e video
senza disturbo. Dovrà essere fornita garanzia di mantenimento segretezza comunicazione
fra posto esterno e interno.
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14.
ANTINTRUSIONE
L’impianto antintrusione sarà formato da rilevatori doppia tecnologia installati nelle zone
più sensibile della scuola come la segreteria, le aule computer, zona mensa, nei corridoi e
nei pressi delle zone di accesso.
All’esterno saranno installate delle sirene ed anche all’interno della scuola.
Con il committente dovranno essere scelte le posizioni delle chiavi elettroniche (tastiere
inserimento/disinserimento allarme) e la posizione della centralina antintrusione.
I cavi di collegamento tra le varie apparecchiature dovranno essere posate in condutture
dedicate.
15.
RIVELAZIONE INCENDI
L’impianto rivelazione incendi non sarà realizzato in tutta la scuola, ma in alcuni locali.
I locali dotati di rivelazione incendi saranno gli archivi, i depositi di materiale, le aule
informatica ed i locali tecnici.
All’interno della centrale termica e della cucina saranno installati i rivelatori di gas.
16.
IMPIANTO DI CHIMATA CITOFONICO TRA LE AULE E LA
BIDELLERIA
L’impianto di chiamata sarà realizzato da tutte le aule sino in bidelleria o in altro punto
scelto dalla D.L. Oltre alla chiamata sarà possibile comunicare direttamente con
l’operatore scolastico.
17.
IMPIANTO ALTOPARLANTI DIFFUSIONE MESSAGGI DI
ALLARME
Nelle scuole con oltre 500 persone è obbligatorio installare un sistema di altoparlanti
udibili da ogni punto della scuola. Dagli altoparlanti saranno diffusi i messaggi
preregistrati di allarme incendio, per rendere l’evacuazione dei locali più veloce ed
ordinata. La funzione principale del sistema audio per evacuazione è quella di generare
messaggi vocali chiari e intelligibili, con lo scopo di avvisare tutte le persone presenti del
rilevamento di un principio di incendio da parte del sistema antincendio al quale è
collegato l’impianto audio. La normativa EN 60849 - CEI 100-55, ha per titolo “SISTEMI
ELETTROACUSTICI APPLICATI AI SERVIZI DI EMERGENZA”, ed indica chiaramente i
principi tecnici da adottare negli impianti e nelle apparecchiature, destinati a gestire gli
annunci per una rapida ed ordinata mobilitazione degli occupanti le aree interne, e/o
esterne, di edifici che dovessero
trovarsi in situazioni di emergenza. Un tipico esempio di applicazione può essere
individuato
con i sistemi di messaggistica di evacuazione in caso di incendio.
Esistono alcune norme legislative che impongono, in alcune categorie di edifici,
l’adozione di sistemi di allarme acustico tramite altoparlanti per l’invio di messaggi
di allerta ed evacuazione.
Gli ambiti di applicazione in base alla normativa vigente sono:
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- Centri commerciali con superficie maggiore di 1500 mq. o altezza maggiore di 30 mt.
(CEI 64-51 - vedi anche DM 10/3/98);
- Edifici scolastici di Classe 3, 4, 5 (> 501 persone - DM 26/8/92);
- Edifici di pregio o contenenti opere d’arte (DM 28/5/92);
- Luoghi di pubblico spettacolo (DM 19/8/96);
- Impianti sportivi (DM 18/3/96);
- Metropolitane (DM 11/1/88);
- Strutture sanitarie pubbliche e private (DM 18/9/02);
- Uffici con più di 500 presenze (DM Febbr. 2006).
Per ottemperare alla normativa il sistema di amplificazione per la diffusione della musica
di sottofondo e di messaggistica generica, deve essere in grado di controllare le seguenti
funzioni principali (per tutti i dettagli si rinvia alla normativa stessa):
- controllo del funzionamento degli amplificatori;
- efficienza delle linee altoparlanti distribuiti nelle zone in cui è suddiviso l’impianto;
- invio in modalità manuale/automatica degli annunci di emergenza;
- controllo del funzionamento della base microfonica di emergenza (VV.FF.);
- attivazione degli amplificatori di scorta nel caso di guasto di quelli in servizio;
- garantire l’intelligibilità dei messaggi di emergenza indipendentemente dal rumore di
fondo presente nell’ambiente;
- generare messaggi di allarme preceduti da un segnale di attenzione di una durata
variabile da 4 a 10 secondi;
- in caso di utilizzo di messaggi pre-registrati, gli stessi dovranno essere conservati in
memoria non volatile e monitorati in modo da garantirne la disponibilità
all’occorrenza;
- il sistema di annunci deve poter intervenire entro 3 secondi dall’istante in cui si verifica
un seganle di allarme;
- l’impianto deve essere suddiviso in più zone; possono essere previsti messaggi diversi
per le singole zone.
Dovrà essere disponibile una fonte di energia secondaria.
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