Documento 15 maggio 5B dirigenti Sirio

ISTITUTO D’ISTRUZIONE
“Alcide De Gasperi”
BORGO VALSUGANA
A.S. 2011/2012
DOCUMENTO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
Prot. n. 2745/C29 del 14.05.2012
5a Dirigenti di Comunità
Sez. B corso serale
maggio 2012
INDICE
Premessa
3
Piano di studio
9
Presentazione della classe
11
Programmi:
16
Letteratura Italiana
17
Storia
20
Inglese
21
Tedesco
24
Contabilità e Statistica
25
Economia Domestica
26
Esercitazioni di Economia Domestica
27
Igiene e Puericultura
28
Diritto, Economia e Sociologia
29
Psicologia e Pedagogia (con tirocinio)
32
Programma di Musica
34
Simulazioni della terza prova
35
Composizione del Consiglio di Classe
36
2
PREMESSA
Linee guida
riconoscimento crediti corsi serali
per i diplomi di scuola secondaria superiore1
(documento elaborato dal Gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Emanuela Cardiota, figura
di Sistema per l’Area EDA, presso il Dipartimento dell’Istruzione – Servizio innovazione e
Sviluppo).
prof.ssa Anna Cassol (Istituto “ De Gasperi” . Borgo Valsugana)
prof.ssa Beatrice Paoli (Liceo “Rosmini” di Trento)
prof. Paolo Giovannini (Istituto “ Tambosi” di Trento)
prof.ssa Ilaria Pedrini (Istituto “ don Guetti” di Tione)
prof. Roberto Pennazzato (Istituto “ don Milani” di Rovereto)
1. Premessa
I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche
il sistema formativo si evolva, passando da strutture rigide e standardizzate a modalità più
flessibili e personalizzabili. I progetti che si sono avvalsi di modalità innovative, sia in ambito
nazionale che sul territorio provinciale, hanno significato una risposta più efficace e consona alle
esigenze di coloro che, dopo un periodo di tempo più o meno lungo, intendono rientrare nel
sistema formativo.
Gli studenti adulti sono generalmente caratterizzati da una forte motivazione. Il
conseguimento di un titolo di studi può assumere significati che vanno molto al di là del
semplice diploma ma si rivelano spesso un investimento per la vita e per l’esercizio di una
cittadinanza culturalmente sostenuta, per accedere più facilmente al mondo del lavoro, per
migliorare la propria posizione lavorativa o riconvertirsi professionalmente.
La condizione degli studenti adulti, occupati o in cerca di occupazione, è caratterizzata da
poco o pochissimo tempo da dedicare allo studio a casa, mobilità e turni di lavoro, necessità di
coniugare gli impegni personali, familiari, sociali, lavorativi, che rendono impossibile una
frequenza regolare delle lezioni e richiedono percorsi di formazione personalizzati e flessibili.
Una scuola destinata ad adulti, che tenga presenti le motivazioni degli studenti e i vincoli
derivanti dalla loro condizione, deve quindi avere caratteristiche di adattabilità che mettano gli
studenti in grado di poter esercitare concretamente il diritto allo studio.
Ne sono modalità imprescindibili, già ampiamente sperimentate in provincia di Trento:
- la riduzione dell’orario settimanale di lezione
- la non-obbligatorietà della frequenza
- il riconoscimento di crediti formativi
- la proposta curricolare, anche in forma modulare, centrata sui nodi essenziali delle
discipline
- la possibilità di abbreviazione del percorso formativo
- la possibilità di accesso in corso d’anno
- la valorizzazione delle esperienze culturali e professionali acquisite dagli studenti
- l’utilizzo delle nuove tecnologie per agevolare lo studio anche a distanza
1
Sono state tenute presenti alcune indicazioni del “Progetto SIRIO”.
3
-
il tutoring a orientamento e sostegno dello studente
le metodologie specifiche per l’educazione degli adulti.
2. La valorizzazione delle competenze possedute dagli adulti e il sistema dei crediti
Per favorire il rientro in formazione degli adulti è fondamentale riconoscere le esperienze
di cui sono portatori. L’approccio al sapere in età adulta deve integrare le competenze relative
alla cultura in generale e alla formazione professionale.
La tipologia di esperienze formative pregresse degli studenti che chiedono di accedere ad
un corso serale presenta una consistente eterogeneità: adulti che hanno già conseguito un
diploma o una laurea, o che non hanno alcun titolo di studio; studenti con percorsi scolastici
parziali; persone che hanno usufruito di occasioni formative offerte da corsi di varia natura e
finalità (molto spesso in informatica e lingua straniera inglese, presso enti pubblici e riconosciuti
oppure presso agenzie private); giovani adulti con abbandono scolastico recente (fenomeno
questo che merita una riflessione e sembra acquistare sempre maggiore rilevanza in questi ultimi
anni); adulti stranieri con esigenze di integrazione e qualificazione professionale.
INSERIMENTO
Gli studenti già in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado in Italia, o
di diploma corrispondente conseguito all’estero, possono essere inseriti nel terzo anno di corso,
considerando che il percorso del biennio prevede una formazione culturale di base che si può
ritenere acquisita.
L’inserimento di uno studente in un anno di corso successivo al primo, può avvenire per
decisione del Consiglio di classe anche in presenza di carenze formative (debiti) di disciplina o
di modulo, che devono essere comunicate allo studente e recuperate prima dell’ultimo anno di
corso.
CREDITI FORMATIVI
I crediti formativi permettono la valorizzazione di competenze già possedute dagli
studenti e acquisite in seguito a:
a) studi compiuti e certificati da titoli conseguiti presso istituzioni formative statali e
provinciali o legalmente riconosciute (crediti formali)
b) certificazioni europee, come ECDL e certificazioni linguistiche (crediti formali)
c) esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di
studi scelto (crediti non formali).
Essi consentono una personalizzazione del percorso, con possibilità di accesso a più
livelli nel sistema formativo2.
RICONOSCIMENTO
Il riconoscimento dei crediti spetta al Consiglio di classe.
Esso avviene automaticamente per i crediti formali sulla base dei documenti prodotti
dall’interessato.
Per i crediti non formali lo studente è tenuto ad una specifica richiesta; il Consiglio di
classe individua le modalità di accertamento delle competenze derivanti da apprendimenti non
formali.
2
Per esempio uno studente con una esperienza professionale e con certificazione linguistica può accedere
per qualche disciplina ad un anno superiore al primo (crediti non formali) e non frequentare né essere valutato nella
lingua straniera (credito formale).
4
In sede di riconoscimento dei crediti formali, alla disciplina o ai moduli riconosciuti
vengono assegnate le valutazioni acquisite dai documenti prodotti dall’interessato3.
Dove non possibile (esempio per dizioni “esito positivo”) il Consiglio di classe
attribuisce il voto “sei”, salva la possibilità dell’interessato di sottoporsi ad un accertamento.
Per i crediti non formali il Consiglio di classe attribuisce le valutazioni derivanti
dall’accertamento, su proposta del docente che lo ha effettuato.
PASSAGGIO IN CORSO D’ANNO
Qualora uno studente completi l’iter formativo previsto per la classe nella quale è iscritto,
il Consiglio di classe provvede, su richiesta dello studente, all’ammissione all’anno successivo
anche in corso d’anno.
3. Studenti stranieri
LINGUA MADRE DIVERSA DALL’ITALIANO
La lingua straniera, o la seconda nei corsi in cui è prevista, può essere sostituita nella
frequenza e nella valutazione dalla lingua madre dello studente4, e viene riconosciuta come
credito in base ai documenti prodotti. In mancanza di documenti che attestino il livello di
competenza, il Consiglio di classe deve procedere ad un accertamento anche servendosi di
mediatori linguistici, se nell’Istituto non sono presenti docenti della specifica lingua oggetto del
credito.
ITALIANO L2
La conoscenza dell’italiano per la comunicazione e per lo studio costituisce uno
strumento indispensabile per il successo formativo.
Nel caso in cui il livello minimo non sia acquisito, sarà cura della scuola assumere
iniziative volte a sostenere l’apprendimento della lingua italiana in L25, ai fini dell’inserimento e
del conseguimento del diploma.
3
Qualora i documenti prodotti provengano da percorsi effettuati in tempi remoti, sarà cura del Consiglio di
classe, in un’ottica di corresponsabilità formativa, concordare con lo studente un sostegno al rientro in formazione,
anche con frequenza di discipline o moduli oggetto di credito formale.
4
5
Cfr. Regolamento alunni stranieri …
Cfr. Regolamento …
5
INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO E LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
PER I CANDIDATI CHE SI AVVALGONO DELL’ESONERO (D.M. n. 13 del 20 gennaio
2012, art. 7 comma 9)
Sulla base dell’esperienza maturata e dei colloqui avuti con l’ispettore Crescenzo Latino, si
fornisce la seguente indicazione, relativa allo svolgimento della terza prova:
• tempo concesso per lo svolgimento: in proporzione al numero delle materie per le quali
i candidati devono sostenere la prova;
Fac simile del modello per la richiesta di esonero.
Al Consiglio di Classe
Il/la sottoscritto/a ..............................nato/a a......................................................il
.............................,
candidato/a agli Esami di Stato 2011/2012, iscritto alla classe.............................sez. ....................
chiede di essere esonerato/a dal sostenere la terza prova e il colloquio nelle seguenti materie
(D.M. n. 13 del 20 gennaio 2012, art. 7 comma 9)
Materia
Si/No
voto
ITALIANO
STORIA
LINGUA STRANIERA (.....................................)
PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
DIRITTO, ECONOMIA E SOCIOLOGIA
IGIENE E PUERICULTURA
CONTABILITÀ E STATISTICA
ECONOMIA DOMESTICA
ESERCITAZIONI DI ECONOMIA DOMESTICA
MUSICA
Borgo Valsugana, .................................
Firma leggibile
_____________________________________________________________________________
Il Consiglio di Classe approva
Borgo Valsugana, ......................................
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
dott. Paolo Pendenza
6
Presso la nostra scuola sono stati istituiti i seguenti corsi serali:
INDIRIZZO RAGIONIERI SIRIO (dall’anno scolastico 2003/’04)
INDIRIZZO GEOMETRI SIRIO (dall’anno scolastico 2003/’04)
INDIRIZZO DIRIGENTI DI COMUNITÀ (dall’anno scolastico 2005/’06)
La proposta dei corsi serali ha trovato immediato riscontro da parte dell’utenza, tant’è
che, nel primo anno, si sono iscritte ben 60 persone; nel corso dell’anno successivo sono
pervenute a scuola numerose richieste di attivazione di un corso serale, sul “modello Sirio”, a
vocazione sociale: codesta esigenza era nata, in sostanza, negli ambienti lavorativi dei nostri
stessi studenti, in particolar modo nei centri di assistenza alle fasce più deboli della popolazione.
Dall’anno scolastico 2005/06 è attivo il corso per Dirigenti di Comunità, che ha riscosso
un grande successo nel numero degli iscritti, alcuni dei quali provenienti anche da luoghi che
non fanno parte dell’ambito territoriale del Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino.
Insegnare agli adulti si rivela un’esperienza coinvolgente, sotto tutti i punti di vista:
sul piano della didattica: perché occorre ripensare i contenuti proposti a studenti che
hanno già la loro personalità ben strutturata e che, magari, sono appassionati di
determinati argomenti fino ad esserne praticamente esperti (si pensi, per esempio, quanto
sia alto l’interesse per la storia contemporanea);
sul piano della relazione: lavorare con gli adulti significa mettersi davvero “in gioco”
perché si va attuando un reale scambio sul piano culturale e sulla condivisione di vissuti;
piace sottolineare quanto sia umanamente arricchente condividere momenti positivi, ma
anche fatiche, difficoltà; si instaura, tra i vari studenti, un vero clima di collaborazione:
spesso accade di rispondere a richieste di corsisti volte ad aiutare i compagni che, per
qualche importante ragione, non possono frequentare con assiduità;
sul piano dell’organizzazione del lavoro: la flessibilità, introdotta per la scansione oraria
o tramite la suddivisone in moduli delle diverse discipline, offre davvero opportunità di
cercare di fornire un servizio che possa rispondere nel modo più adeguato alle esigenze,
dettate da problemi oggettivi: i nostri studenti arrivano in istituto dopo una giornata di
lavoro e con la prospettiva di un altro giorno di impegno, magari col turno che inizia alle
prime ore dell’alba.
È emerso altresì questo ulteriore, importante aspetto: gli studenti non ritornano a scuola
solo per la prospettiva del conseguimento del diploma: essi chiedono “cultura”
Per questa ragione, la nostra Scuola ha cercato di coniugare, in questi otto anni di esperienza di
corsi serali, concretamente l’istruzione con la cultura, offrendo significativi “momenti”, tra i
quali:
•
•
•
•
•
lo spettacolo “Monologando d’amore” con la Compagnia “Luisa Mariani” di Roma;
concerto di canti gregoriani con il Trio Ensemble di Feltre;
lo spettacolo teatrale “ Ora X : l’Inferno di Dante” di e con Matteo Belli;
spettacolo teatrale “Cyrano de Bergerac” con la Compagnia “Teatri Possibili” di Milano;
conferenze sul tema del rapporto tra viaggio e letteratura, nell’ambito delle quali è stato
presentato dallo stesso autore – prof. Gianpaolo Romanato dell’Università di Padova, il libro
sulla straordinaria figura di Daniele Comboni;
• la conferenza tenuta dal dott. Nedo Fiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, autore del
libro “Il coraggio di vivere” e consulente scelto dal regista Roberto Benigni per il noto film
“La vita è bella”;
7
• recital “La Forza della Parola. William Shakespeare Hotel – viaggio nel teatro
shakespeariano” a cura di Marco Bernardi e di Orlando Mezzabotta – con Giorgio Dal Piai;
• recital per la “ Giornata della Memoria”;
• presentazione del libro “Clemente Rebora. La parola creata sull’ostacolo” di E.
Grandesso;
• il convegno “Territorio, Istruzione e Cultura. Nuove opportunità per gli adulti”;
• incontro di studio sul tema “Roma nell’opera di Pier Paolo Pasolini“;
• incontro di studio sulla poesia di Dino Campana;
• conferenza sui “Maestri in ombra “ de “La Voce”;
• tre incontri introduttivi alla storia dell'arte “iconamente: vedere con la mente”;
• tre incontri sulla poesia, uno dei quali dedicato all'opera di Antonia Pozzi;
• conferenze sul tema “assistenza, alimentazione e benessere”;
• progetto “impreditorialità ed orientamento”.
Accanto a corsi specifici – calati cioè all’interno delle materie di studio, quali il corso
Autocad per l’indirizzo geometri, i corsi per il conseguimento della patente europea per il
computer (ECDL), un nutrito gruppo di studenti ha colto l’opportunità di partecipare ad un corso
di lettura interpretativa.
Durante questi otto anni sono stati effettuati viaggi d’istruzione e visite guidate:
ad Assisi e dintorni;
ad Urbino;
a Venezia, in occasione della Mostra sull’opera di Salvador Dalì;
a Gardone Riviera , per la visita al Vittoriale;
a Longarone, per la visita alla Diga del Vajont;
a Milano per visitare la mostra dedicata a Magritte, allestita presso il Palazzo Reale;
a Londra;
a Parigi.
8
Dirigente di Comunità
(Corso scolastico tecnico per dirigente di comunità)
Il corso per dirigente di comunità porta ad apprendere, oltre alle discipline di cultura generale,
quelle nozioni che preparano professionalmente e rendono capaci di operare in un settore
delicato, le cui esigenze sono specifiche e ben identificate ed in cui, fino a tutt’oggi, hanno
operato persone provviste dei più diversi titoli di studio e non specialisti con titolo di dirigente di
comunità.
Ambiti di lavoro dei dirigenti sono gli asili nido, le case per gestanti, i soggiorni estivi, i
convitti, i pensionati, le case di riposo (oggi A.P.S.P), cioè tutte le istituzioni permanenti e
specializzate dell’assistenza sociale. In questi settori occupazionali il dirigente ricopre un ruolo
di orientamento organizzativo, di coordinamento e di controllo gestionale.
disciplina
ITALIANO
STORIA
LINGUA STRANIERA
MATEMATICA
CONTABILITA’ E STATISTICA
FISICA
SCIENZE NATURALI, GEOGRAFIA
DISEGNO
ECONOMIA DOMESTICA
ESERCITAZIONI DI EC. DOMESTICA
CHIMICA
IGIENE E PUERICULTURA
DIRITTO, ECONOMIA E
SOCIOLOGIA
PSICOLOGIA E PEDAGOGIA (con
tirocinio)
MUSICA
Totale ore settimanali
Piano degli studi
1° anno
2° anno
5
5
2
2
3
3
3
3
2
3
2
2
2
24
2
3
2
2
2
24
3° anno
3
2
3
4° anno
3
2
3
5° anno
3
2
3
2
2
2
2
2
2
3
2
2
2
2
3
2
2
2
4
2
3
3
4
1
25
1
25
1
25
9
Criteri per il riconoscimento del credito formativo
Per quanto riguarda la valutazione del credito formativo (cfr O.M. n. 30 del 10.03.08), come
disposto dall'art. 12 del D.P.R. 323 del 23 luglio 1998, ogni Consiglio di Classe, in sede di scrutinio
finale, attribuirà ad ogni alunno i crediti formativi dovuti, valutando in particolar modo le attività
extracurricolari ed extrascolastiche che hanno una particolare attinenza con il corso di studi
frequentato.
Criteri di ammissione all’Esame di Stato
(delibera Coll. Doc. 13 dicembre 2010):
Non sono ammessi all’Esame di Stato gli studenti che presentino una di queste situazioni:
1.
2.
due insufficienze gravi e una non grave
quattro insufficienze non gravi
4
5
4
5
5
5
5
La “carenza formativa” (intesa come materia degli anni precedenti senza valutazione almeno
sufficiente) NON COLMATA equivale, nello scrutinio finale, ad una insufficienza.
Nel caso particolare in cui la carenza formativa non colmata riguardi una materia che risulti
insufficiente anche nello scrutinio finale dell’anno scolastico in corso viene computata comunque
come un’ulteriore insufficienza.
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
Con media dei voti minore di 6: si attribuisce il credito scolastico nel punteggio minimo
previsto dalla normativa statale vigente per i casi in cui la media dei voti sia pari a sei.
Pur con insufficienze, ma con media numerica maggiore di 6: si attribuisce il credito
scolastico nel punteggio minimo previsto dalla normativa statale vigente per la media effettiva
riportata dall’alunno.
10
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La composizione della classe ha subìto variazioni, in quanto si sono aggiunti studenti in corso
d’anno, altri iscritti hanno temporaneamente abbandonato per problematiche di carattere
personale.
Si è cercato di curare la preparazione, al fine di offrire a ciascuno la possibilità di inserirsi nel
percorso scolastico, pur avendo compiuto iter formativi differenti ed avendo maturato diverse
esperienze in campo lavorativo; all’atto dell’iscrizione, ma anche successivamente, nell’ambito
dell‘impegno del Coordinatore dei corsi serali, del Comitato Tecnco-scientifico e del Consiglio
di Classe, si è compiuto un lavoro scrupoloso, allo scopo di individuare per ciascuno studente le
indicazioni per potenziare o per completare gli studi, sulla base dell’assegnazione di debiti ed il
riconoscimento di crediti.
Gli studenti altresì hanno potuto avvalersi dei suggerimenti e delle indicazioni dei docenti, anche
durante le ore di ricevimento previste dall’orario settimanale; questo tipo di supporto si è rivelato
particolarmente utile soprattutto per la gestione del lavoro individuale da parte dei corsisti che
non hanno potuto frequentare le lezioni con regolarità.
Due studenti hanno optato per la lingua tedesca, il cui studio è stato supportato dalla prof.ssa
Michela Moser.
LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE
Sulla base della media dei giudizi espressi dai vari docenti del Consiglio di Classe, si ritiene che
il livello di preparazione raggiunto risulta essere disomogeneo. Alcuni studenti hanno partecipato
attivamente alle lezioni raggiungendo una valutazione complessivamente buona. Altri hanno
seguito un percorso discontinuo con risultati nel complesso appena sufficienti. Qualcuno risulta
avere una preparazione insufficiente; si evidenziano l’impegno profuso dai corsisti frequentanti e
l’ottimo rapporto con il corpo docente.
11
ELENCO DEGLI STUDENTI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
ANZELINI GABRIELE
BARRELLA RENATO
BASSETTO ALESSANDRO
BATTISTI ITALO
BERTINATO SABINA
BERTOLINI IONE
BONVECCHIO FRANCA
BRASSAN BARBARA
BROILO PAOLA
BRUNO MARIA CLARA
CAPRI LORETTA
CHIMETTO MICHELA
CHINI STEFANIA
CHIUSOLE LISA
DALLA ROSA NICOLETTA
DE PINTO GIOVANNI
DE ROSSI BARBARA
DI GREGORIO IRENE
FACINELLI CRISTINA
FERRARI CATIA
FRANJA ENXHI
GIORDANI ELISABETTA
GOBBATO ALESSIO
MUSCHIO ANTONELLA
ORLER CHIARA
PASQUAZZO MARIA LUCIA
ROSSO DANILO
SMANIO LISA
TODERO LOREDANA
TORNATORE CARMEN
VARISCO ALESSIO
VIANELLO MONICA
12
ELENCO DEGLI STUDENTI CHE SI AVVALGONO DELL’ESONERO
( )
(D.M. n. 13 del 20 gennaio 2012, art. 7 comma 9 * )
(*)
Per l’anno scolastico 2011/2012, i candidati provenienti da corsi sperimentali di istruzione per adulti, inclusi i
corsi del c.d. “Progetto Sirio” dell’istruzione tecnica, che, in relazione alla sperimentazione stessa e in presenza di
crediti formativi riconosciuti - tra i quali altri titoli conseguiti al termine di un corso di studi di istruzione secondaria
superiore, lauree, esami di abilitazione all'esercizio di libere professioni - siano stati esonerati, nella classe terminale,
dalla frequenza di alcune materie, possono, a richiesta, essere esonerati dall'esame su tali materie nell'ambito della
terza prova scritta e del colloquio. Essi dovranno comunque sostenere la prima prova scritta, la seconda prova scritta
nonché la terza prova scritta e il colloquio.
ANZELINI GABRIELE
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
6
6
6
BONVECCHIO FRANCA
• IGIENE E PUERICULTURA
• MUSICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA
8
7
9
9
CAPRI LORETTA
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA
9
9
9
9
CHIMETTO MICHELA
• MUSICA
7
DI GREGORIO IRENE
• ITALIANO
• STORIA
• INGLESE
8
8
8
FERRARI CATIA
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA
8
8
8
8
FACINELLI CRISTINA
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA
9
9
9
9
13
PASQUAZZO MARIA LUCIA
• ITALIANO
• STORIA
• PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• MUSICA
7
7
7
10
10
10
9
TORNATORE CARMEN
• ITALIANO
• STORIA
• PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
• IGIENE E PUERICULTURA
• CONTABILITÀ A STATISTICA
• ECONOMIA DOMESTICA
• MUSICA
7
7
7
9
9
9
9
14
METODOLOGIE ADOTTATE
Le principali metodologie adottate nel duplice processo insegnamento – apprendimento nel corso
dell’anno scolastico risultano essere le seguenti:
mai
talvolta
lezione frontale
lezione guidata dal docente con l’apporto dei corsisti
lavori di gruppo
utilizzo di mezzi audiovisivi
utilizzo di mezzi informatici
utilizzo di aule speciali/laboratori
partecipazione a conferenze, spettacoli, mostre
spesso
X
X
X
X
X
X
X
TECNICHE DI VERIFICA
Nel corso dell’anno scolastico sono state messe in atto varie tecniche di verifica. Le scelte dei
docenti si sono orientate, mediamente, secondo le seguenti indicazioni:
mai
Esercitazioni scritte
Test a scelta multipla
Valutazione eventuali esercitazioni a casa
Interrogazioni
Interventi nel corso della lezione
talvolta
spesso
X
X
X
X
X
15
PROGRAMMI
16
ITALIANO
prof.ssa Roberta Michelini
Testo di riferimento: S. Guglielmino, H. Grosser, I classici del sistema letterario, Ed. Principato
N° moduli: 4.
Primo modulo: Il decadentismo. Pascoli e D'Annunzio
Ripasso: Il verismo.
Giovanni Verga: vita, opere e poetica.
Letture:
Rosso Malpelo
La roba
Tra Ottocento e Novecento: Il Decadentismo.
Giovanni Pascoli: la vita, le opere e la poetica.
Da “Il fanciullino”: Il fanciullino e il poeta.
Novembre
L'assiuolo
La mia sera
Gabriele D'Annunzio: la vita, le opere, la poetica.
La sera fiesolana.
La pioggia nel pineto.
Secondo modulo: Il romanzo del Novecento.
Il romanzo del Novecento: Svevo e Pirandello.
Italo Svevo: la vita, le opere, la poetica.
Da Una vita: Notte d'amore con Annetta.
Da La coscienza di Zeno: Il fumo.
Luigi Pirandello: la vita, le opere, la poetica.
La poetica dell'umorismo, Il fu Mattia Pascal
Da Il fu Mattia Pascal: Lo strappo nel cielo di carta.
Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
Atto unico: La patente.
Terzo modulo: La poesia del Novecento
Il Novecento.
Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, la poetica.
Veglia
Fratelli
Sono una creatura
San Martino del Carso
I fiumi
Umberto Saba: la vita, le opere, la poetica.
Trieste
Città vecchia
Mio padre è stato per me l'assassino
17
Ulisse
Eugenio Montale: la vita, le opere, la poetica.
I limoni
Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
La casa dei doganieri.
Quarto modulo: Il neorealismo
Il secondo Novecento. Il Neorealismo.
La narrativa neorealista.
Cesare Pavese:
Da La casa in collina: Nessuno sarà fuori dalla guerra.
Italo Calvino: la vita, le opere, la poetica.
Calvino neorealista: Ultimo viene il corvo.
Primo Levi: Letture da: Se questo è un uomo
18
Griglia di valutazione ( prima prova)
studente
classe
modulo
CATEGORIE
SOTTOCATEGORIE
CONTENUTO
PERTINENZA (aderenza alla traccia)
ESAUSTIVITÀ (completezza della
documentazione, qualità e quantità dei
concetti esposti, delle informazioni e
conoscenze utilizzate)
PUNTI
PUNTI
ASSEGNATI
1-5
ORIGINALITA’
FORMA
STRUTTURA COERENZA E DOMINIO LOGICO
1-5
DELLE ARGOMENTAZIONI
(capacità di ideazione e di strutturazione,
organizzazione o pianificazione del
discorso; capacità di elaborazione dei
dati informativi a corredo della traccia)
LINGUAGGIO CORRETTEZZA (correttezza formale,
1-5
possesso delle strutture della lingua)
PROPRIETA’ (proprietà di linguaggio:
ricchezza o vastità del bagaglio lessicale;
adeguatezza del livello e del registro
linguistico alla peculiare esigenza
comunicativa; coerenza tra i parametri
comunicativi stabiliti e le scelte
linguistiche effettuate)
19
STORIA
prof.ssa Roberta Michelini
Testo di riferimento: C. Rossi, La storia per la nuova maturità, ed. Clio.
N° moduli: 3
Primo modulo: La Grande Guerra e l'età dei totalitarismi.
La Prima Guerra Mondiale.
La rivoluzione russa: dalla rivoluzione d'ottobre a Stalin
Il fascismo.
La Repubblica di Weimar.
Hitler e il nazismo.
Secondo modulo: La Seconda Guerra mondiale.
Totalitarismi e democrazie tra le due guerre.
La crisi del '29.
Gli anni Trenta.
La Seconda Guerra mondiale.
Terzo modulo: La Guerra fredda.
Il mondo tra “guerra fredda” e distensione.
L'Italia repubblicana.
Gli anni del “centrismo”.
20
INGLESE
prof.sssa Francesca Perri
Testo adottato:
“Caring for people – English for Social Services” , Bellomarì, Valgiusti, Zanichelli
Modulo 1: CHILDCARE
The description of a Day nursery
Childcare in the UK – Childcare options
Choosing Early Education
Baby Aliments
Childhood diseas
Healthy eating
The food pyramid
Child development
Freud’s theory on child development
Piaget’s theory on child development
Who threats psychiatric disorders in children
Day Nursery checklist
Modulo 2: CARE FOR THE ELDERLY
The description of a Nursing home
Comfort and service
Daily activities
Equipment
Staff
Social centres and Day care centres
Residential facilities
Home care services
Care for the elderly in the UK
Ageing and aliments
Healthy Eating
Physical activity
Modulo 3: HEALTH AND OLD AGE
Diseas
Alzheimer’s disease
Parkinson’s disease
Arthrosis
Osteoporosis
Views on old age: Jung and Erikson
Old age: past and present
Elderly people living alone
Therapies
Becoming a volunteer
Diabetes
Nursing home/day centre checklist
21
Modulo 4: SPECIAL NEEDS – DISABLITIES – MENTAL HEALTH –FAMILY AT
RISK
A residential home
The program of the residential home
Day centre
Services for people with special need
Staff
Down’s syndrome
Autism
Othr Physical and Mental diasbilities
Anxiety disorders and somatoform disorders
Anxiety disorders or neurosis
Somatoform disorders
Schizoprenia
Depression
Teenage problems
Child abuse
Per alcuni degli argomenti previsti nella programmazione, saranno proiettati dei film in lingua
originale nelle prossime settimane.
22
Griglia di valutazione della seconda prova
Alunna________________________
INDICATORI
DESCRITTORI
Classe__________
LIVELLI DI PRESTAZIONE
PUNTI
Punteggio
conseguito
CONOSCENZE
Completezza
del contenuto
Risposta assente o contenuto inadeguato
______________________________________
Contenuto scarso
______________________________________
Contenuto parzialmente svolto
______________________________________
Contenuto adeguato
______________________________________
Contenuto completo
1
______
2
______
3
______
4
_______
5
COMPETENZE
Correttezza
espressiva e
specificità del
linguaggio
Risposta assente o inesistenza del linguaggio
specifico
_____________________________________
Scarsa conoscenza del linguaggio specifico
_____________________________________
Parziale conoscenza
______________________________________
Adeguata conoscenza
______________________________________
Completa conoscenza del linguaggio specifico
1
_______
2
_______
3
_______
4
________
5
Pertinenza della
risposta
Risposta assente o non pertinente
______________________________________
Scarsamente pertinente
______________________________________
Parzialmente pertinente
_______________________________________
Globalmente pertinente
_______________________________________
Completamente pertinente
1
_________
2
_________
3
_________
4
_________
5
CAPACITA’
PUNTEGGIO TOTALE
23
TEDESCO
prof.ssa Michela Moser
La lingua tedesca non è materia curricolare nel triennio del corso Dirigenti di Comunità. Agli
studenti viene però data la possibilità di sostenere le prove e di portare tale disciplina all'Esame
di Stato grazie alla disponibilità di un’insegnante-tutor.
Gli studenti che hanno optato per la lingua tedesca si sono avvalsi della collaborazione della
docente che li ha seguiti in praesentia durante un orario di volta in volta concordato e via
mail/telefono per ulteriori chiarimenti.
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 1 – L’ANZIANO: L’INVECCHIAMENTO DAL PUNTO DI VISTA FISICO
(Essen und trinken, Vitale Funktionen aufrechterhalten, Sehen und hören, Palliativmedizin und pflege)
MODULO 2 – L’ANZIANO: ASPETTI PSICOLOGICI DELL’INVECCHIAMENTO (Sich
beschäftigen, Soziale Bereiche des Lebens sichern, Verwirrtheit, Störung des Selbstwertgefühls,
Machtlosigkeit, Sterben)
MODULO 3 – L’ANZIANO: STRUTTURE E ATTREZZATURE (Sich bewegen, Sich
pflegen, Altersheime und Pflegeheime, Für eine sichere und fördernde Umgebung sorgen)
MODULO 4 – ALTRE STRUTTURE E SERVIZI (strutture e servizi per il bambino (0-3 anni),
il disabile, la casa-famiglia)
LIBRO DI TESTO CONSIGLIATO
K. Menker, C. Waterboer PFLEGETHEORIE UND –PRAXIS, ALTENPFLEGE KONKRET,
Urban und Fischer,
24
CONTABILITÀ E STATISTICA
prof.ssa Graziana Stanca
Testo: Ilaria Ottino. STATISTICA E PROBABILITÀ, a cura di Ghisetti & Corvi, Milano, 2008.
MODULO 1
Introduzione alla statistica
Concetto di statistica
I tipi di statistica
Il metodo statistico
I questionari
Tabelle di frequenza assoluta, relativa e percentuale
Le funzioni di ripartizione e di retroripartizione
Le rappresentazioni grafiche
MODULO 2
Indici di posizione
La moda
La mediana
La media aritmetica semplice e ponderata
La media geometrica semplice e ponderata
La media quadratica semplice e ponderata
La media armonica semplice e ponderata
MODULO 3
Indici di variabilità
La variabilità
Campo di variazione e semidispersione massima
Scarto medio assoluto
Scarto quadratico medio e varianza
Indici relativi e coefficiente di variazione
MODULO 4
I numeri indice e statistica inferenziale
I numeri indice semplici a base fissa e a base mobile
I numeri indice composti
Cenni di statistica inferenziale
I campioni statistici
25
ECONOMIA DOMESTICA E TECNICA ORGANIZZATIVA
prof. Giovanni Izzo
Metodologia didattica
Nella trattazione dei vari argomenti, oltre alla tradizionale lezione frontale breve, si è fatto
ricorso ai metodi propri della “didattica attiva”, quali la lezione dialogata e la discussione
guidata.
In particolare la lezione dialogata ha consentito di:
Coinvolgere gli studenti nello svolgimento della lezione, facendo loro assumere un ruolo
attivo;
Acquisire l’abitudine ad esporre, relazionare e comunicare utilizzando un linguaggio
appropriato;
Attivare ed incoraggiare comportamenti partecipativi e un confronto costruttivo.
Strumenti didattici
Al libro di testo è stato affiancato l'uso di materiale prodotto dal docente al fine di sintetizzare
alcuni argomenti.
Verifiche
Le verifiche sono state svolte mediante colloqui orali talvolta supportati da test scritti.
MODULO 1: La sicurezza degli alimenti
• Generalità su virus, batteri e funghi
• Contaminazione degli alimenti (biologica, chimica e da radionuclidi).
• Principali tossinfezioni alimentari: botulismo, colera, salmonellosi e brucellosi
• Le frodi alimentari
MODULO 2: Conservazione degli alimenti
• Cause d’alterazione degli alimenti (biologiche e fisico-chimiche).
• Metodi di conservazione degli alimenti.
MODULO 3: Cottura degli alimenti
• Modalità di trasmissione del calore.
• Trasformazioni a carico dei nutrienti.
MODULO 4: Alimentazione e patologie
Richiamo dei concetti su: IMC, LARN, MB e peso teorico.
Obesità.
Ipercolesterolemia.
Diabete.
26
ESERCITAZIONI DI ECONOMIA DOMESTICA
prof.ssa Dina Dalledonne
MODULO 1: La sicurezza degli alimenti
• Igiene del personale
• Igiene degli ambienti di lavoro, detersione, disinfezione e disinfestazione
• Le fasi preliminari del HACCP
• I principi del HACCP
• I prodotti tipici DOP e IGP
MODULO 2: Cottura degli alimenti
• Le modificazioni da cottura
• Sistemi di cottura
• Strumenti per la cottura
MODULO 3: Conservazione degli alimenti
• Principali sistemi di conservazione
• Frigorifero
• Affumicatura
• Essiccamento
• Salatura
MODULO 4: Le etichette
• La lettura delle etichette alimentari
• L’etichetta nutrizionale
• Le frodi sanitarie
• Le frodi commerciali
• Il codice del consumo
27
IGIENE E PUERICULTURA
prof.ssa Alessandra Cristofani
OBIETTIVI
Acquisire le competenze relative all’anatomia e alla fisiologia umana, in particolar modo gli
aspetti relativi alle fasi dello sviluppo. Acquisire inoltre le competenze di base per una lettura
dell’ambiente e della sua influenza sull’uomo.
METODI
Lezioni frontali e partecipate con dibattiti pilotati dal docente. Le verifiche saranno effettuate
mediante test scritti e colloqui orali.
CONTENUTI
Modulo 1
• La fecondazione: sviluppo embrionale - fetale, sviluppo annessi fetali
• La gravidanza: fattori dannosi in gravidanza
• Il parto: fasi, anomalie, il parto cesareo
• L’età del lattante e la prima infanzia
Modulo 2
• Fisiologia della lattazione
• Latte materno: composizione, differenza tra latte materno e latte vaccino
• Alimentazione nella prima infanzia: allattamento materno, misto, artificiale
• Il divezzamento
• Alimentazione nella seconda e terza infanzia, adolescenza
• Disturbi dell’alimentazione: obesità, anoressia, bulimia (generalità)
Modulo 3
• A.I.D.S.: generalità, la trasmissione del virus, diagnosi, quadro clinico, prevenzione,
infezioni opportunistiche, terapia, vaccino
• Cardiopatie ischemiche: generalità, fattori di rischio, sintomatologia, diagnosi, terapia,
prevenzione
• Diabete: Generalità, glicemia e insulina, classificazione, sintomatologia, diagnosi, terapia
(dieta, insulina e ipoglicemizzanti orali), complicanze acute, complicanze croniche,
prevenzione ed educazione sanitaria.
• Tumori: generalità, eziologia e fattori di rischio, diagnosi e prognosi, terapia, prevenzione
• Tossicomanie, Tossicodipendenze: generalità, narcotici (eroina), stimolanti (ecstasy),
psicofarmaci
(cocaina),
allucinogeni
e
deliranti(LSD),
canapa
indiana(hashish,marijuana), tabagismo, alcolismo
• Handicap: Definizione e cause, handicap fisici (movimento e linguaggio), handicap
sensoriali (vista e udito), handicap psichici (schizofrenia)
• Demenze, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson: generalità.
Modulo 4
• La senescenza: generalità, teorie biologiche dell’invecchiamento, modificazioni a carica
dei vari organi, modificazioni a carico dei vari organi, cenni sulle malattie ricorrenti
dell’anziano.
28
DIRITTO, ECONOMIA, SOCIOLOGIA
prof. Domenico Aloisi
1. NOZIONE E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
Nozione, oggetto e finalità
Evoluzione del diritto del lavoro
Partizioni
2. LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
Le fonti di diritto internazionale e comunitario
Le fonti statali e regionali
Le fonti contrattuali
3. IL RAPPORTO DI LAVORO: TIPOLOGIE
Il rapporto di lavoro subordinato
Il rapporto di lavoro autonomo
Il rapporto di lavoro parasubordinato e la collaborazione a progetto
Il lavoro occasionale di tipo accessorio
Il rapporto di lavoro associativo e lavoro subordinato
Il contratto di apprendistato; Il contratto di inserimento; Il lavoro intermittente; Il lavoro ripartito
(il cd.job sharing)
4. IL CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO E IL LAVORO A TERMINE
Il contratto di lavoro subordinato
La capacità dei soggetti contraenti
I requisiti del contratto di lavoro: la volontà, la forma, la causa e l’oggetto
Gli elementi accidentali del contratto di lavoro: il patto di prova; il contratto a tempo determinato
5. SERVIZI PER L’IMPIEGO E LE AGENZIE PER IL LAVORO
Il sistema del collocamento pubblico e la sua riforma
I servizi pubblici per l’impiego
Le agenzie per il lavoro; il rapporto di lavoro in regime di somministrazione
Il collocamento obbligatorio
6. DIRITTI E OBLIGHI DEL LAVORATORE
Gli obblighi del lavoratore
Il patto di non concorrenza
I diritti del lavoratore
Le invenzioni e le opere dell’ingegno del lavoratore
Mansioni e inquadramento
7. DIRITTI E OBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
I poteri del datore di lavoro
Il mutamento delle mansioni
Gli obblighi del datore di lavoro: l’obbligo di sicurezza
8. LA RETRIBUZIONE E LE INDENNITA’
La retribuzione: nozione e caratteri
Determinazione della retribuzione
Elementi costitutivi
29
Le tipologie di retribuzione
I requisiti di proporzionalità e sufficienza della retribuzione
9. LA TUTELA DEL LAVORO MINORILE E DELLA GENITORIALITA’
La tutela del lavoro minorile: evoluzione normativa
Requisiti di età e di istruzione per l’accesso al lavoro
La tutela dei minori che lavorano
La tutela della genitorialità nel lavoro: evoluzione normativa; il congedo di maternità; i congedi
parentali; i congedi per malattia del figlio; i riposi giornalieri; divieto di licenziamento,
dimissioni e diritto al rientro
10. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Il sindacato e l’associazionismo sindacale
La libertà sindacale e lo Statuto dei lavoratori
La contrattazione collettiva
Lo sciopero
11. IL SISTEMA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE
La legislazione sociale
La previdenza sociale
Rischi professionali e non professionali
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
L’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti
Le prestazioni assistenziali
12. SOCIOLOGIA
Nozioni elementari di sociologia ( cenni ai concetti teorici)
Problemi sociali e progresso: la socializzazione
I gruppi e i modelli di comportamento
I processi sociali: cooperazione, assimilazione, accomodamento, conflitto
La sociologia della famiglia
Sociologia industriale e del lavoro
Sociologia urbana e rurale
Obiettivi raggiunti:
I risultati raggiunti non sono omogenei, in quanto in parte influenzati dalla frequenza
discontinua, in parte dal poco tempo per studiare, in parte dalle diverse esperienze professionali
di cui già sono portatori gli studenti. Il docente ha ereditato la classe solo nel quarto anno di
corso e rispetto agli obiettivi generali dell’apprendimento, ha osservato che la conoscenza degli
istituti fondamentali del diritto e dell’economia non sempre si presenta solida e senza incertezze.
Maggiore sicurezza si rileva in merito a principi e istituti del quinto anno da parte di studenti che
già sui luoghi di lavoro operavano applicando le norme di riferimento. Quindi, sia pure con
differenze, le conoscenze acquisite vengono utilizzate per portare a termine compiti e risolvere
problemi di non particolare complessità Anche la capacità di produrre atti e documenti relativi
alla prassi del settore di competenza è in parte mancante e in parte limitata ad atti semplici e non
complessi. L’acquisizione di tali abilità e competenze avrebbe richiesto un percorso del triennio
caratterizzato da uniformità sotto il profilo metodologico, ma è innegabile, comunque, che
modalità e tecniche differenti dalla lezione frontale richiederebbero tempi maggiori e non sempre
compatibili con la strutturazione oraria del corso “Sirio”.
30
Testo consigliato : Marra Realino, Lineamenti fondamentali di diritto pubblico, ED. Zanichelli.
Per gli argomenti non trattati nel testo: AA.VV., Elementi di diritto del lavoro, ED. Simone;
Volontè – Lunghi-Magatti – Mora, Concetti, metodi, temi di sociologia, ED. Einaudi.
La valutazione degli apprendimenti è stata effettuata sulle base dei criteri fissati dal Collegio
docenti e contenuti nel Progetto di istituto, attraverso prove orali o la somministrazione di prove
oggettive integrate da domande aperte a risposta sintetica.
Numerosi studenti, per studi compiuti e/o per anticipazione di moduli nel penultimo anno di
corso, sono pervenuti al docente già in possesso di credito totale o parziale nella disciplina
insegnata.
31
PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
Prof. Antonio Di Gregorio
CONTENUTI
Modulo I
La prima età adulta: Cambiamenti fisici. La salute mentale. Le capacità cognitive dei giovani
adulti. L’attaccamento alla famiglia d’origine. Il rapporto di coppia e il matrimonio. Le amicizie.
I rapporti di parentela. Paternità e maternità. Il ruolo di lavoratore. Continuità e cambiamento
nella personalità.
La seconda età adulta:I cambiamenti fisici e cognitivi. Il rapporto di coppia. I rapporti sociali. Il
lavoro. La personalità. Le differenze individuali.
Modulo II
La terza età adulta: I cambiamenti fisici e cognitivi. La salute mentale. La relazione con il
partner. I rapporti con i figli e i parenti. Le amicizie.
Il significato della morte nelle diverse età. Il processo del morire. Dopo la morte: I rituali e il
dolore.
Modulo III
Il decadimento mentale nell’anziano. Le alterazioni cognitive. Le fasi della demenza senile.
Tipologie di servizi socio-sanitari.
Modulo IV
La pedagogia del romanticismo: Hegel. Pestalozzi. Froebel.
La pedagogia del Risorgimento: Aporti. Don Bosco.
Il Cattolicesimo liberale: Lambruschini.
La pedagogia marxista. Makarenko.
La pedagogia non direttiva: Neill.
Modulo V
Il Neoidealismo italiano: Gentile.
L’educazione nella concezione di Freud.
Le scuole nuove e l’Attivismo.
Tolstoj.
Reddie.
Dewey.
Le sorelle Agazzi.
Montessori.
Skinner.
Piaget.
Bruner.
L’antipedagogia di Don Milani.
Letture di approfondimento tratte da “Lettera a una professoressa”, pp.9-30, 117-134-138-140.
METODOLOGIA.
Periodicamente si è proceduto all’accertamento dei processi di apprendimento tramite
interrogazioni orali e verifiche scritte,nonché mediante la simulazione della terza prova scritta
degli Esami di Stato.
Sono state svolte lezioni frontali e, quando possibile, dialogate.
32
CRITERI DI VALUTAZIONE
Livello di conoscenza adeguato agli obiettivi didattici; capacità di presentare gli argomenti con
soddisfacente padronanza di linguaggio e di inserirli in un contesto più ampio. Preparazione
insufficiente: 4; mediocre: 5; sufficiente: 6; discreta: 7; buona: 8; ottima: 9; completa e
approfondita: 10.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
1) Adeguata padronanza del linguaggio specifico;
2) Buon livello di conoscenza degli argomenti trattati;
3) Soddisfacente capacità di analisi e di sintesi.
MATERIALE DIDATTICO:
Libri di testo: H. Bee, La psicologia dello sviluppo. Dall’età prenatale all’età senile, Ed.
Zanichelli
R. Tassi, Itinerari pedagogici, Ed. Zanichelli, Voll. II e III
Dispense fornite dal docente.
33
MUSICA
prof. Erwin Costa
Modulo 1 La musica e il cinema.
Il cinema. L’ascolto di un film.
Lezione 1: Le funzioni della musica nel cinema.
Lezione 2: La colonna sonora.
Lezione 3: I film musicali.
Lezione 4: 2001: scene e musica, analisi.
Lezione 5: 2001: scene e musica, analisi.
Lezione 6: Les Choristes: visione.
Lezione 7: Les Choristes: visione.
Lezione 8: Les Choristes: scene e musica, analisi.
Modulo 2 Attività pratiche in ambito sociale
La musica per il bambino: elaborare filastrocche e canti infantili. Esperienza culturale di concerti
sul territorio. Progettare attività musicali.
Lezione 1: Progettare un’attività musicale.
Lezione 2: Elaborare materiale musicale a scopo didattico. Analisi ed elaborazione del testo di
una filastrocca. Elaborazione sonora di una filastrocca o canto infantile. Musica in
movimento: accompagnamento all’esecuzione di canti o filastrocche con il movimento.
Rapporto gesto/suono.
Lezione 3: Esperienze culturali sul territorio. I concerti.
Lezione 4: I luoghi della musica sul territorio. Prepararsi ad assistere ad un concerto.
Lezione 5: Attività pratica: memorizzazione di un brano ritmico.
Lezione 6: Attività pratica: memorizzazione ed elaborazione di un brano ritmico.
Lezione 7: Attività pratica: memorizzazione ed elaborazione di un brano ritmico.
Lezione 8: Attività pratica: creazione di una performance musicale con il materiale memorizzato
ed elaborato nelle precedenti lezioni.
Modulo 3 La musica come linguaggio artistico.
La musica colta occidentale: profilo storico-musicale.
Il Romanticismo: il lied, l’opera, la sinfonia, gli artisti. Il Novecento: dissoluzione della forma.
Lezione 1: La prima metà del XIX secolo. Contesto storico-culturale. I generi e le forme.
Lezione 2: Lo stile romantico. Gli autori: Ludwig van Beethoven.
Lezione 3: L’opera italiana nell’Ottocento. Gli autori: Giusepe Verdi.
Lezione 4: La musica strumentale.
Lezione 5: La seconda metà del XIX secolo. Contesto storico –culturale. L’impressionismo.
Lezione 6: Le scuole nazionali.
Lezione 7: Il XX secolo.
Lezione 8: La dodecafonia. Arnold Schomberg.
34
SIMULAZIONI PROVE SCRITTE
PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA
Per entrambe è stata effettuata una simulazione della durata di sei ore.
TERZA PROVA
Sono state effettuate due simulazioni della durata di 3 ore ciascuna. La scelta della tipologia è
caduta sulla tipologia B (quesiti a risposta singola), in quanto si ritiene che codesta tipologia
offra al candidato la possibilità di esprimersi al meglio, pur nel rispetto dell’esigenza di sintesi.
data - orario
martedì 27 marzo; 19,30 – 22,30
venerdì 4 maggio; 19,30 – 22,30
materie
igiene e p., statistica, psicologia e ped., musica
es. econ. dom., psicologia e ped., diritto, storia
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Alunno____________________________________________________________
INDICATORI
Pertinenza e conoscenza dei contenuti
Coerenza logica e capacità argomentativa
Correttezza e proprietà di linguaggio
Rielaborazione personale
PUNTEGGIO
PARZIALE
PUNTEGGIO
1
2
3
4
5
1
2
3
4
5
1
2
3
4
1
PUNTEGGIO TOTALE
35
Elenco dei componenti del Consiglio di Classe
Disciplina
Nominativo del docente
ITALIANO
Roberta Michelini
STORIA
Roberta Michelini
INGLESE
Francesca Perri
CONTABILITÀ E STATISTICA
Graziana Stanca
ECONOMIA DOMESTICA
Giovanni Izzo
ESERCITAZ. EC. DOMESTICA
Dina Delladonne
IGIENE E PUERICULTURA
Alessandra Cristofani
DIRITTO, EC. SOCIOLOGIA
Domenico Aloisi
PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
Antonio Di Gregorio
MUSICA
Erwin Costa
Borgo Valsugana, 8 maggio 2012.
Il Dirigente Scolastico
dott. Paolo PENDENZA