ISTITUTO D’ISTRUZIONE “Alcide De Gasperi” BORGO VALSUGANA A.S. 2011/2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Prot. n. 2745/C29 del 14.05.2012 5a Dirigenti di Comunità Sez. B corso serale maggio 2012 INDICE Premessa 3 Piano di studio 9 Presentazione della classe 11 Programmi: 16 Letteratura Italiana 17 Storia 20 Inglese 21 Tedesco 24 Contabilità e Statistica 25 Economia Domestica 26 Esercitazioni di Economia Domestica 27 Igiene e Puericultura 28 Diritto, Economia e Sociologia 29 Psicologia e Pedagogia (con tirocinio) 32 Programma di Musica 34 Simulazioni della terza prova 35 Composizione del Consiglio di Classe 36 2 PREMESSA Linee guida riconoscimento crediti corsi serali per i diplomi di scuola secondaria superiore1 (documento elaborato dal Gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Emanuela Cardiota, figura di Sistema per l’Area EDA, presso il Dipartimento dell’Istruzione – Servizio innovazione e Sviluppo). prof.ssa Anna Cassol (Istituto “ De Gasperi” . Borgo Valsugana) prof.ssa Beatrice Paoli (Liceo “Rosmini” di Trento) prof. Paolo Giovannini (Istituto “ Tambosi” di Trento) prof.ssa Ilaria Pedrini (Istituto “ don Guetti” di Tione) prof. Roberto Pennazzato (Istituto “ don Milani” di Rovereto) 1. Premessa I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea richiedono che anche il sistema formativo si evolva, passando da strutture rigide e standardizzate a modalità più flessibili e personalizzabili. I progetti che si sono avvalsi di modalità innovative, sia in ambito nazionale che sul territorio provinciale, hanno significato una risposta più efficace e consona alle esigenze di coloro che, dopo un periodo di tempo più o meno lungo, intendono rientrare nel sistema formativo. Gli studenti adulti sono generalmente caratterizzati da una forte motivazione. Il conseguimento di un titolo di studi può assumere significati che vanno molto al di là del semplice diploma ma si rivelano spesso un investimento per la vita e per l’esercizio di una cittadinanza culturalmente sostenuta, per accedere più facilmente al mondo del lavoro, per migliorare la propria posizione lavorativa o riconvertirsi professionalmente. La condizione degli studenti adulti, occupati o in cerca di occupazione, è caratterizzata da poco o pochissimo tempo da dedicare allo studio a casa, mobilità e turni di lavoro, necessità di coniugare gli impegni personali, familiari, sociali, lavorativi, che rendono impossibile una frequenza regolare delle lezioni e richiedono percorsi di formazione personalizzati e flessibili. Una scuola destinata ad adulti, che tenga presenti le motivazioni degli studenti e i vincoli derivanti dalla loro condizione, deve quindi avere caratteristiche di adattabilità che mettano gli studenti in grado di poter esercitare concretamente il diritto allo studio. Ne sono modalità imprescindibili, già ampiamente sperimentate in provincia di Trento: - la riduzione dell’orario settimanale di lezione - la non-obbligatorietà della frequenza - il riconoscimento di crediti formativi - la proposta curricolare, anche in forma modulare, centrata sui nodi essenziali delle discipline - la possibilità di abbreviazione del percorso formativo - la possibilità di accesso in corso d’anno - la valorizzazione delle esperienze culturali e professionali acquisite dagli studenti - l’utilizzo delle nuove tecnologie per agevolare lo studio anche a distanza 1 Sono state tenute presenti alcune indicazioni del “Progetto SIRIO”. 3 - il tutoring a orientamento e sostegno dello studente le metodologie specifiche per l’educazione degli adulti. 2. La valorizzazione delle competenze possedute dagli adulti e il sistema dei crediti Per favorire il rientro in formazione degli adulti è fondamentale riconoscere le esperienze di cui sono portatori. L’approccio al sapere in età adulta deve integrare le competenze relative alla cultura in generale e alla formazione professionale. La tipologia di esperienze formative pregresse degli studenti che chiedono di accedere ad un corso serale presenta una consistente eterogeneità: adulti che hanno già conseguito un diploma o una laurea, o che non hanno alcun titolo di studio; studenti con percorsi scolastici parziali; persone che hanno usufruito di occasioni formative offerte da corsi di varia natura e finalità (molto spesso in informatica e lingua straniera inglese, presso enti pubblici e riconosciuti oppure presso agenzie private); giovani adulti con abbandono scolastico recente (fenomeno questo che merita una riflessione e sembra acquistare sempre maggiore rilevanza in questi ultimi anni); adulti stranieri con esigenze di integrazione e qualificazione professionale. INSERIMENTO Gli studenti già in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado in Italia, o di diploma corrispondente conseguito all’estero, possono essere inseriti nel terzo anno di corso, considerando che il percorso del biennio prevede una formazione culturale di base che si può ritenere acquisita. L’inserimento di uno studente in un anno di corso successivo al primo, può avvenire per decisione del Consiglio di classe anche in presenza di carenze formative (debiti) di disciplina o di modulo, che devono essere comunicate allo studente e recuperate prima dell’ultimo anno di corso. CREDITI FORMATIVI I crediti formativi permettono la valorizzazione di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a: a) studi compiuti e certificati da titoli conseguiti presso istituzioni formative statali e provinciali o legalmente riconosciute (crediti formali) b) certificazioni europee, come ECDL e certificazioni linguistiche (crediti formali) c) esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studi scelto (crediti non formali). Essi consentono una personalizzazione del percorso, con possibilità di accesso a più livelli nel sistema formativo2. RICONOSCIMENTO Il riconoscimento dei crediti spetta al Consiglio di classe. Esso avviene automaticamente per i crediti formali sulla base dei documenti prodotti dall’interessato. Per i crediti non formali lo studente è tenuto ad una specifica richiesta; il Consiglio di classe individua le modalità di accertamento delle competenze derivanti da apprendimenti non formali. 2 Per esempio uno studente con una esperienza professionale e con certificazione linguistica può accedere per qualche disciplina ad un anno superiore al primo (crediti non formali) e non frequentare né essere valutato nella lingua straniera (credito formale). 4 In sede di riconoscimento dei crediti formali, alla disciplina o ai moduli riconosciuti vengono assegnate le valutazioni acquisite dai documenti prodotti dall’interessato3. Dove non possibile (esempio per dizioni “esito positivo”) il Consiglio di classe attribuisce il voto “sei”, salva la possibilità dell’interessato di sottoporsi ad un accertamento. Per i crediti non formali il Consiglio di classe attribuisce le valutazioni derivanti dall’accertamento, su proposta del docente che lo ha effettuato. PASSAGGIO IN CORSO D’ANNO Qualora uno studente completi l’iter formativo previsto per la classe nella quale è iscritto, il Consiglio di classe provvede, su richiesta dello studente, all’ammissione all’anno successivo anche in corso d’anno. 3. Studenti stranieri LINGUA MADRE DIVERSA DALL’ITALIANO La lingua straniera, o la seconda nei corsi in cui è prevista, può essere sostituita nella frequenza e nella valutazione dalla lingua madre dello studente4, e viene riconosciuta come credito in base ai documenti prodotti. In mancanza di documenti che attestino il livello di competenza, il Consiglio di classe deve procedere ad un accertamento anche servendosi di mediatori linguistici, se nell’Istituto non sono presenti docenti della specifica lingua oggetto del credito. ITALIANO L2 La conoscenza dell’italiano per la comunicazione e per lo studio costituisce uno strumento indispensabile per il successo formativo. Nel caso in cui il livello minimo non sia acquisito, sarà cura della scuola assumere iniziative volte a sostenere l’apprendimento della lingua italiana in L25, ai fini dell’inserimento e del conseguimento del diploma. 3 Qualora i documenti prodotti provengano da percorsi effettuati in tempi remoti, sarà cura del Consiglio di classe, in un’ottica di corresponsabilità formativa, concordare con lo studente un sostegno al rientro in formazione, anche con frequenza di discipline o moduli oggetto di credito formale. 4 5 Cfr. Regolamento alunni stranieri … Cfr. Regolamento … 5 INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO E LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA PER I CANDIDATI CHE SI AVVALGONO DELL’ESONERO (D.M. n. 13 del 20 gennaio 2012, art. 7 comma 9) Sulla base dell’esperienza maturata e dei colloqui avuti con l’ispettore Crescenzo Latino, si fornisce la seguente indicazione, relativa allo svolgimento della terza prova: • tempo concesso per lo svolgimento: in proporzione al numero delle materie per le quali i candidati devono sostenere la prova; Fac simile del modello per la richiesta di esonero. Al Consiglio di Classe Il/la sottoscritto/a ..............................nato/a a......................................................il ............................., candidato/a agli Esami di Stato 2011/2012, iscritto alla classe.............................sez. .................... chiede di essere esonerato/a dal sostenere la terza prova e il colloquio nelle seguenti materie (D.M. n. 13 del 20 gennaio 2012, art. 7 comma 9) Materia Si/No voto ITALIANO STORIA LINGUA STRANIERA (.....................................) PSICOLOGIA E PEDAGOGIA DIRITTO, ECONOMIA E SOCIOLOGIA IGIENE E PUERICULTURA CONTABILITÀ E STATISTICA ECONOMIA DOMESTICA ESERCITAZIONI DI ECONOMIA DOMESTICA MUSICA Borgo Valsugana, ................................. Firma leggibile _____________________________________________________________________________ Il Consiglio di Classe approva Borgo Valsugana, ...................................... IL DIRIGENTE SCOLASTICO dott. Paolo Pendenza 6 Presso la nostra scuola sono stati istituiti i seguenti corsi serali: INDIRIZZO RAGIONIERI SIRIO (dall’anno scolastico 2003/’04) INDIRIZZO GEOMETRI SIRIO (dall’anno scolastico 2003/’04) INDIRIZZO DIRIGENTI DI COMUNITÀ (dall’anno scolastico 2005/’06) La proposta dei corsi serali ha trovato immediato riscontro da parte dell’utenza, tant’è che, nel primo anno, si sono iscritte ben 60 persone; nel corso dell’anno successivo sono pervenute a scuola numerose richieste di attivazione di un corso serale, sul “modello Sirio”, a vocazione sociale: codesta esigenza era nata, in sostanza, negli ambienti lavorativi dei nostri stessi studenti, in particolar modo nei centri di assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Dall’anno scolastico 2005/06 è attivo il corso per Dirigenti di Comunità, che ha riscosso un grande successo nel numero degli iscritti, alcuni dei quali provenienti anche da luoghi che non fanno parte dell’ambito territoriale del Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino. Insegnare agli adulti si rivela un’esperienza coinvolgente, sotto tutti i punti di vista: sul piano della didattica: perché occorre ripensare i contenuti proposti a studenti che hanno già la loro personalità ben strutturata e che, magari, sono appassionati di determinati argomenti fino ad esserne praticamente esperti (si pensi, per esempio, quanto sia alto l’interesse per la storia contemporanea); sul piano della relazione: lavorare con gli adulti significa mettersi davvero “in gioco” perché si va attuando un reale scambio sul piano culturale e sulla condivisione di vissuti; piace sottolineare quanto sia umanamente arricchente condividere momenti positivi, ma anche fatiche, difficoltà; si instaura, tra i vari studenti, un vero clima di collaborazione: spesso accade di rispondere a richieste di corsisti volte ad aiutare i compagni che, per qualche importante ragione, non possono frequentare con assiduità; sul piano dell’organizzazione del lavoro: la flessibilità, introdotta per la scansione oraria o tramite la suddivisone in moduli delle diverse discipline, offre davvero opportunità di cercare di fornire un servizio che possa rispondere nel modo più adeguato alle esigenze, dettate da problemi oggettivi: i nostri studenti arrivano in istituto dopo una giornata di lavoro e con la prospettiva di un altro giorno di impegno, magari col turno che inizia alle prime ore dell’alba. È emerso altresì questo ulteriore, importante aspetto: gli studenti non ritornano a scuola solo per la prospettiva del conseguimento del diploma: essi chiedono “cultura” Per questa ragione, la nostra Scuola ha cercato di coniugare, in questi otto anni di esperienza di corsi serali, concretamente l’istruzione con la cultura, offrendo significativi “momenti”, tra i quali: • • • • • lo spettacolo “Monologando d’amore” con la Compagnia “Luisa Mariani” di Roma; concerto di canti gregoriani con il Trio Ensemble di Feltre; lo spettacolo teatrale “ Ora X : l’Inferno di Dante” di e con Matteo Belli; spettacolo teatrale “Cyrano de Bergerac” con la Compagnia “Teatri Possibili” di Milano; conferenze sul tema del rapporto tra viaggio e letteratura, nell’ambito delle quali è stato presentato dallo stesso autore – prof. Gianpaolo Romanato dell’Università di Padova, il libro sulla straordinaria figura di Daniele Comboni; • la conferenza tenuta dal dott. Nedo Fiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, autore del libro “Il coraggio di vivere” e consulente scelto dal regista Roberto Benigni per il noto film “La vita è bella”; 7 • recital “La Forza della Parola. William Shakespeare Hotel – viaggio nel teatro shakespeariano” a cura di Marco Bernardi e di Orlando Mezzabotta – con Giorgio Dal Piai; • recital per la “ Giornata della Memoria”; • presentazione del libro “Clemente Rebora. La parola creata sull’ostacolo” di E. Grandesso; • il convegno “Territorio, Istruzione e Cultura. Nuove opportunità per gli adulti”; • incontro di studio sul tema “Roma nell’opera di Pier Paolo Pasolini“; • incontro di studio sulla poesia di Dino Campana; • conferenza sui “Maestri in ombra “ de “La Voce”; • tre incontri introduttivi alla storia dell'arte “iconamente: vedere con la mente”; • tre incontri sulla poesia, uno dei quali dedicato all'opera di Antonia Pozzi; • conferenze sul tema “assistenza, alimentazione e benessere”; • progetto “impreditorialità ed orientamento”. Accanto a corsi specifici – calati cioè all’interno delle materie di studio, quali il corso Autocad per l’indirizzo geometri, i corsi per il conseguimento della patente europea per il computer (ECDL), un nutrito gruppo di studenti ha colto l’opportunità di partecipare ad un corso di lettura interpretativa. Durante questi otto anni sono stati effettuati viaggi d’istruzione e visite guidate: ad Assisi e dintorni; ad Urbino; a Venezia, in occasione della Mostra sull’opera di Salvador Dalì; a Gardone Riviera , per la visita al Vittoriale; a Longarone, per la visita alla Diga del Vajont; a Milano per visitare la mostra dedicata a Magritte, allestita presso il Palazzo Reale; a Londra; a Parigi. 8 Dirigente di Comunità (Corso scolastico tecnico per dirigente di comunità) Il corso per dirigente di comunità porta ad apprendere, oltre alle discipline di cultura generale, quelle nozioni che preparano professionalmente e rendono capaci di operare in un settore delicato, le cui esigenze sono specifiche e ben identificate ed in cui, fino a tutt’oggi, hanno operato persone provviste dei più diversi titoli di studio e non specialisti con titolo di dirigente di comunità. Ambiti di lavoro dei dirigenti sono gli asili nido, le case per gestanti, i soggiorni estivi, i convitti, i pensionati, le case di riposo (oggi A.P.S.P), cioè tutte le istituzioni permanenti e specializzate dell’assistenza sociale. In questi settori occupazionali il dirigente ricopre un ruolo di orientamento organizzativo, di coordinamento e di controllo gestionale. disciplina ITALIANO STORIA LINGUA STRANIERA MATEMATICA CONTABILITA’ E STATISTICA FISICA SCIENZE NATURALI, GEOGRAFIA DISEGNO ECONOMIA DOMESTICA ESERCITAZIONI DI EC. DOMESTICA CHIMICA IGIENE E PUERICULTURA DIRITTO, ECONOMIA E SOCIOLOGIA PSICOLOGIA E PEDAGOGIA (con tirocinio) MUSICA Totale ore settimanali Piano degli studi 1° anno 2° anno 5 5 2 2 3 3 3 3 2 3 2 2 2 24 2 3 2 2 2 24 3° anno 3 2 3 4° anno 3 2 3 5° anno 3 2 3 2 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 3 2 2 2 4 2 3 3 4 1 25 1 25 1 25 9 Criteri per il riconoscimento del credito formativo Per quanto riguarda la valutazione del credito formativo (cfr O.M. n. 30 del 10.03.08), come disposto dall'art. 12 del D.P.R. 323 del 23 luglio 1998, ogni Consiglio di Classe, in sede di scrutinio finale, attribuirà ad ogni alunno i crediti formativi dovuti, valutando in particolar modo le attività extracurricolari ed extrascolastiche che hanno una particolare attinenza con il corso di studi frequentato. Criteri di ammissione all’Esame di Stato (delibera Coll. Doc. 13 dicembre 2010): Non sono ammessi all’Esame di Stato gli studenti che presentino una di queste situazioni: 1. 2. due insufficienze gravi e una non grave quattro insufficienze non gravi 4 5 4 5 5 5 5 La “carenza formativa” (intesa come materia degli anni precedenti senza valutazione almeno sufficiente) NON COLMATA equivale, nello scrutinio finale, ad una insufficienza. Nel caso particolare in cui la carenza formativa non colmata riguardi una materia che risulti insufficiente anche nello scrutinio finale dell’anno scolastico in corso viene computata comunque come un’ulteriore insufficienza. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico Con media dei voti minore di 6: si attribuisce il credito scolastico nel punteggio minimo previsto dalla normativa statale vigente per i casi in cui la media dei voti sia pari a sei. Pur con insufficienze, ma con media numerica maggiore di 6: si attribuisce il credito scolastico nel punteggio minimo previsto dalla normativa statale vigente per la media effettiva riportata dall’alunno. 10 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La composizione della classe ha subìto variazioni, in quanto si sono aggiunti studenti in corso d’anno, altri iscritti hanno temporaneamente abbandonato per problematiche di carattere personale. Si è cercato di curare la preparazione, al fine di offrire a ciascuno la possibilità di inserirsi nel percorso scolastico, pur avendo compiuto iter formativi differenti ed avendo maturato diverse esperienze in campo lavorativo; all’atto dell’iscrizione, ma anche successivamente, nell’ambito dell‘impegno del Coordinatore dei corsi serali, del Comitato Tecnco-scientifico e del Consiglio di Classe, si è compiuto un lavoro scrupoloso, allo scopo di individuare per ciascuno studente le indicazioni per potenziare o per completare gli studi, sulla base dell’assegnazione di debiti ed il riconoscimento di crediti. Gli studenti altresì hanno potuto avvalersi dei suggerimenti e delle indicazioni dei docenti, anche durante le ore di ricevimento previste dall’orario settimanale; questo tipo di supporto si è rivelato particolarmente utile soprattutto per la gestione del lavoro individuale da parte dei corsisti che non hanno potuto frequentare le lezioni con regolarità. Due studenti hanno optato per la lingua tedesca, il cui studio è stato supportato dalla prof.ssa Michela Moser. LIVELLO DI PREPARAZIONE DELLA CLASSE Sulla base della media dei giudizi espressi dai vari docenti del Consiglio di Classe, si ritiene che il livello di preparazione raggiunto risulta essere disomogeneo. Alcuni studenti hanno partecipato attivamente alle lezioni raggiungendo una valutazione complessivamente buona. Altri hanno seguito un percorso discontinuo con risultati nel complesso appena sufficienti. Qualcuno risulta avere una preparazione insufficiente; si evidenziano l’impegno profuso dai corsisti frequentanti e l’ottimo rapporto con il corpo docente. 11 ELENCO DEGLI STUDENTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 ANZELINI GABRIELE BARRELLA RENATO BASSETTO ALESSANDRO BATTISTI ITALO BERTINATO SABINA BERTOLINI IONE BONVECCHIO FRANCA BRASSAN BARBARA BROILO PAOLA BRUNO MARIA CLARA CAPRI LORETTA CHIMETTO MICHELA CHINI STEFANIA CHIUSOLE LISA DALLA ROSA NICOLETTA DE PINTO GIOVANNI DE ROSSI BARBARA DI GREGORIO IRENE FACINELLI CRISTINA FERRARI CATIA FRANJA ENXHI GIORDANI ELISABETTA GOBBATO ALESSIO MUSCHIO ANTONELLA ORLER CHIARA PASQUAZZO MARIA LUCIA ROSSO DANILO SMANIO LISA TODERO LOREDANA TORNATORE CARMEN VARISCO ALESSIO VIANELLO MONICA 12 ELENCO DEGLI STUDENTI CHE SI AVVALGONO DELL’ESONERO ( ) (D.M. n. 13 del 20 gennaio 2012, art. 7 comma 9 * ) (*) Per l’anno scolastico 2011/2012, i candidati provenienti da corsi sperimentali di istruzione per adulti, inclusi i corsi del c.d. “Progetto Sirio” dell’istruzione tecnica, che, in relazione alla sperimentazione stessa e in presenza di crediti formativi riconosciuti - tra i quali altri titoli conseguiti al termine di un corso di studi di istruzione secondaria superiore, lauree, esami di abilitazione all'esercizio di libere professioni - siano stati esonerati, nella classe terminale, dalla frequenza di alcune materie, possono, a richiesta, essere esonerati dall'esame su tali materie nell'ambito della terza prova scritta e del colloquio. Essi dovranno comunque sostenere la prima prova scritta, la seconda prova scritta nonché la terza prova scritta e il colloquio. ANZELINI GABRIELE • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA 6 6 6 BONVECCHIO FRANCA • IGIENE E PUERICULTURA • MUSICA • ECONOMIA DOMESTICA • ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA 8 7 9 9 CAPRI LORETTA • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA • ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA 9 9 9 9 CHIMETTO MICHELA • MUSICA 7 DI GREGORIO IRENE • ITALIANO • STORIA • INGLESE 8 8 8 FERRARI CATIA • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA • ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA 8 8 8 8 FACINELLI CRISTINA • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA • ESERCITAZIONI ECONOMIA DOMESTICA 9 9 9 9 13 PASQUAZZO MARIA LUCIA • ITALIANO • STORIA • PSICOLOGIA E PEDAGOGIA • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA • MUSICA 7 7 7 10 10 10 9 TORNATORE CARMEN • ITALIANO • STORIA • PSICOLOGIA E PEDAGOGIA • IGIENE E PUERICULTURA • CONTABILITÀ A STATISTICA • ECONOMIA DOMESTICA • MUSICA 7 7 7 9 9 9 9 14 METODOLOGIE ADOTTATE Le principali metodologie adottate nel duplice processo insegnamento – apprendimento nel corso dell’anno scolastico risultano essere le seguenti: mai talvolta lezione frontale lezione guidata dal docente con l’apporto dei corsisti lavori di gruppo utilizzo di mezzi audiovisivi utilizzo di mezzi informatici utilizzo di aule speciali/laboratori partecipazione a conferenze, spettacoli, mostre spesso X X X X X X X TECNICHE DI VERIFICA Nel corso dell’anno scolastico sono state messe in atto varie tecniche di verifica. Le scelte dei docenti si sono orientate, mediamente, secondo le seguenti indicazioni: mai Esercitazioni scritte Test a scelta multipla Valutazione eventuali esercitazioni a casa Interrogazioni Interventi nel corso della lezione talvolta spesso X X X X X 15 PROGRAMMI 16 ITALIANO prof.ssa Roberta Michelini Testo di riferimento: S. Guglielmino, H. Grosser, I classici del sistema letterario, Ed. Principato N° moduli: 4. Primo modulo: Il decadentismo. Pascoli e D'Annunzio Ripasso: Il verismo. Giovanni Verga: vita, opere e poetica. Letture: Rosso Malpelo La roba Tra Ottocento e Novecento: Il Decadentismo. Giovanni Pascoli: la vita, le opere e la poetica. Da “Il fanciullino”: Il fanciullino e il poeta. Novembre L'assiuolo La mia sera Gabriele D'Annunzio: la vita, le opere, la poetica. La sera fiesolana. La pioggia nel pineto. Secondo modulo: Il romanzo del Novecento. Il romanzo del Novecento: Svevo e Pirandello. Italo Svevo: la vita, le opere, la poetica. Da Una vita: Notte d'amore con Annetta. Da La coscienza di Zeno: Il fumo. Luigi Pirandello: la vita, le opere, la poetica. La poetica dell'umorismo, Il fu Mattia Pascal Da Il fu Mattia Pascal: Lo strappo nel cielo di carta. Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato Atto unico: La patente. Terzo modulo: La poesia del Novecento Il Novecento. Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, la poetica. Veglia Fratelli Sono una creatura San Martino del Carso I fiumi Umberto Saba: la vita, le opere, la poetica. Trieste Città vecchia Mio padre è stato per me l'assassino 17 Ulisse Eugenio Montale: la vita, le opere, la poetica. I limoni Non chiederci la parola Spesso il male di vivere ho incontrato La casa dei doganieri. Quarto modulo: Il neorealismo Il secondo Novecento. Il Neorealismo. La narrativa neorealista. Cesare Pavese: Da La casa in collina: Nessuno sarà fuori dalla guerra. Italo Calvino: la vita, le opere, la poetica. Calvino neorealista: Ultimo viene il corvo. Primo Levi: Letture da: Se questo è un uomo 18 Griglia di valutazione ( prima prova) studente classe modulo CATEGORIE SOTTOCATEGORIE CONTENUTO PERTINENZA (aderenza alla traccia) ESAUSTIVITÀ (completezza della documentazione, qualità e quantità dei concetti esposti, delle informazioni e conoscenze utilizzate) PUNTI PUNTI ASSEGNATI 1-5 ORIGINALITA’ FORMA STRUTTURA COERENZA E DOMINIO LOGICO 1-5 DELLE ARGOMENTAZIONI (capacità di ideazione e di strutturazione, organizzazione o pianificazione del discorso; capacità di elaborazione dei dati informativi a corredo della traccia) LINGUAGGIO CORRETTEZZA (correttezza formale, 1-5 possesso delle strutture della lingua) PROPRIETA’ (proprietà di linguaggio: ricchezza o vastità del bagaglio lessicale; adeguatezza del livello e del registro linguistico alla peculiare esigenza comunicativa; coerenza tra i parametri comunicativi stabiliti e le scelte linguistiche effettuate) 19 STORIA prof.ssa Roberta Michelini Testo di riferimento: C. Rossi, La storia per la nuova maturità, ed. Clio. N° moduli: 3 Primo modulo: La Grande Guerra e l'età dei totalitarismi. La Prima Guerra Mondiale. La rivoluzione russa: dalla rivoluzione d'ottobre a Stalin Il fascismo. La Repubblica di Weimar. Hitler e il nazismo. Secondo modulo: La Seconda Guerra mondiale. Totalitarismi e democrazie tra le due guerre. La crisi del '29. Gli anni Trenta. La Seconda Guerra mondiale. Terzo modulo: La Guerra fredda. Il mondo tra “guerra fredda” e distensione. L'Italia repubblicana. Gli anni del “centrismo”. 20 INGLESE prof.sssa Francesca Perri Testo adottato: “Caring for people – English for Social Services” , Bellomarì, Valgiusti, Zanichelli Modulo 1: CHILDCARE The description of a Day nursery Childcare in the UK – Childcare options Choosing Early Education Baby Aliments Childhood diseas Healthy eating The food pyramid Child development Freud’s theory on child development Piaget’s theory on child development Who threats psychiatric disorders in children Day Nursery checklist Modulo 2: CARE FOR THE ELDERLY The description of a Nursing home Comfort and service Daily activities Equipment Staff Social centres and Day care centres Residential facilities Home care services Care for the elderly in the UK Ageing and aliments Healthy Eating Physical activity Modulo 3: HEALTH AND OLD AGE Diseas Alzheimer’s disease Parkinson’s disease Arthrosis Osteoporosis Views on old age: Jung and Erikson Old age: past and present Elderly people living alone Therapies Becoming a volunteer Diabetes Nursing home/day centre checklist 21 Modulo 4: SPECIAL NEEDS – DISABLITIES – MENTAL HEALTH –FAMILY AT RISK A residential home The program of the residential home Day centre Services for people with special need Staff Down’s syndrome Autism Othr Physical and Mental diasbilities Anxiety disorders and somatoform disorders Anxiety disorders or neurosis Somatoform disorders Schizoprenia Depression Teenage problems Child abuse Per alcuni degli argomenti previsti nella programmazione, saranno proiettati dei film in lingua originale nelle prossime settimane. 22 Griglia di valutazione della seconda prova Alunna________________________ INDICATORI DESCRITTORI Classe__________ LIVELLI DI PRESTAZIONE PUNTI Punteggio conseguito CONOSCENZE Completezza del contenuto Risposta assente o contenuto inadeguato ______________________________________ Contenuto scarso ______________________________________ Contenuto parzialmente svolto ______________________________________ Contenuto adeguato ______________________________________ Contenuto completo 1 ______ 2 ______ 3 ______ 4 _______ 5 COMPETENZE Correttezza espressiva e specificità del linguaggio Risposta assente o inesistenza del linguaggio specifico _____________________________________ Scarsa conoscenza del linguaggio specifico _____________________________________ Parziale conoscenza ______________________________________ Adeguata conoscenza ______________________________________ Completa conoscenza del linguaggio specifico 1 _______ 2 _______ 3 _______ 4 ________ 5 Pertinenza della risposta Risposta assente o non pertinente ______________________________________ Scarsamente pertinente ______________________________________ Parzialmente pertinente _______________________________________ Globalmente pertinente _______________________________________ Completamente pertinente 1 _________ 2 _________ 3 _________ 4 _________ 5 CAPACITA’ PUNTEGGIO TOTALE 23 TEDESCO prof.ssa Michela Moser La lingua tedesca non è materia curricolare nel triennio del corso Dirigenti di Comunità. Agli studenti viene però data la possibilità di sostenere le prove e di portare tale disciplina all'Esame di Stato grazie alla disponibilità di un’insegnante-tutor. Gli studenti che hanno optato per la lingua tedesca si sono avvalsi della collaborazione della docente che li ha seguiti in praesentia durante un orario di volta in volta concordato e via mail/telefono per ulteriori chiarimenti. PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1 – L’ANZIANO: L’INVECCHIAMENTO DAL PUNTO DI VISTA FISICO (Essen und trinken, Vitale Funktionen aufrechterhalten, Sehen und hören, Palliativmedizin und pflege) MODULO 2 – L’ANZIANO: ASPETTI PSICOLOGICI DELL’INVECCHIAMENTO (Sich beschäftigen, Soziale Bereiche des Lebens sichern, Verwirrtheit, Störung des Selbstwertgefühls, Machtlosigkeit, Sterben) MODULO 3 – L’ANZIANO: STRUTTURE E ATTREZZATURE (Sich bewegen, Sich pflegen, Altersheime und Pflegeheime, Für eine sichere und fördernde Umgebung sorgen) MODULO 4 – ALTRE STRUTTURE E SERVIZI (strutture e servizi per il bambino (0-3 anni), il disabile, la casa-famiglia) LIBRO DI TESTO CONSIGLIATO K. Menker, C. Waterboer PFLEGETHEORIE UND –PRAXIS, ALTENPFLEGE KONKRET, Urban und Fischer, 24 CONTABILITÀ E STATISTICA prof.ssa Graziana Stanca Testo: Ilaria Ottino. STATISTICA E PROBABILITÀ, a cura di Ghisetti & Corvi, Milano, 2008. MODULO 1 Introduzione alla statistica Concetto di statistica I tipi di statistica Il metodo statistico I questionari Tabelle di frequenza assoluta, relativa e percentuale Le funzioni di ripartizione e di retroripartizione Le rappresentazioni grafiche MODULO 2 Indici di posizione La moda La mediana La media aritmetica semplice e ponderata La media geometrica semplice e ponderata La media quadratica semplice e ponderata La media armonica semplice e ponderata MODULO 3 Indici di variabilità La variabilità Campo di variazione e semidispersione massima Scarto medio assoluto Scarto quadratico medio e varianza Indici relativi e coefficiente di variazione MODULO 4 I numeri indice e statistica inferenziale I numeri indice semplici a base fissa e a base mobile I numeri indice composti Cenni di statistica inferenziale I campioni statistici 25 ECONOMIA DOMESTICA E TECNICA ORGANIZZATIVA prof. Giovanni Izzo Metodologia didattica Nella trattazione dei vari argomenti, oltre alla tradizionale lezione frontale breve, si è fatto ricorso ai metodi propri della “didattica attiva”, quali la lezione dialogata e la discussione guidata. In particolare la lezione dialogata ha consentito di: Coinvolgere gli studenti nello svolgimento della lezione, facendo loro assumere un ruolo attivo; Acquisire l’abitudine ad esporre, relazionare e comunicare utilizzando un linguaggio appropriato; Attivare ed incoraggiare comportamenti partecipativi e un confronto costruttivo. Strumenti didattici Al libro di testo è stato affiancato l'uso di materiale prodotto dal docente al fine di sintetizzare alcuni argomenti. Verifiche Le verifiche sono state svolte mediante colloqui orali talvolta supportati da test scritti. MODULO 1: La sicurezza degli alimenti • Generalità su virus, batteri e funghi • Contaminazione degli alimenti (biologica, chimica e da radionuclidi). • Principali tossinfezioni alimentari: botulismo, colera, salmonellosi e brucellosi • Le frodi alimentari MODULO 2: Conservazione degli alimenti • Cause d’alterazione degli alimenti (biologiche e fisico-chimiche). • Metodi di conservazione degli alimenti. MODULO 3: Cottura degli alimenti • Modalità di trasmissione del calore. • Trasformazioni a carico dei nutrienti. MODULO 4: Alimentazione e patologie Richiamo dei concetti su: IMC, LARN, MB e peso teorico. Obesità. Ipercolesterolemia. Diabete. 26 ESERCITAZIONI DI ECONOMIA DOMESTICA prof.ssa Dina Dalledonne MODULO 1: La sicurezza degli alimenti • Igiene del personale • Igiene degli ambienti di lavoro, detersione, disinfezione e disinfestazione • Le fasi preliminari del HACCP • I principi del HACCP • I prodotti tipici DOP e IGP MODULO 2: Cottura degli alimenti • Le modificazioni da cottura • Sistemi di cottura • Strumenti per la cottura MODULO 3: Conservazione degli alimenti • Principali sistemi di conservazione • Frigorifero • Affumicatura • Essiccamento • Salatura MODULO 4: Le etichette • La lettura delle etichette alimentari • L’etichetta nutrizionale • Le frodi sanitarie • Le frodi commerciali • Il codice del consumo 27 IGIENE E PUERICULTURA prof.ssa Alessandra Cristofani OBIETTIVI Acquisire le competenze relative all’anatomia e alla fisiologia umana, in particolar modo gli aspetti relativi alle fasi dello sviluppo. Acquisire inoltre le competenze di base per una lettura dell’ambiente e della sua influenza sull’uomo. METODI Lezioni frontali e partecipate con dibattiti pilotati dal docente. Le verifiche saranno effettuate mediante test scritti e colloqui orali. CONTENUTI Modulo 1 • La fecondazione: sviluppo embrionale - fetale, sviluppo annessi fetali • La gravidanza: fattori dannosi in gravidanza • Il parto: fasi, anomalie, il parto cesareo • L’età del lattante e la prima infanzia Modulo 2 • Fisiologia della lattazione • Latte materno: composizione, differenza tra latte materno e latte vaccino • Alimentazione nella prima infanzia: allattamento materno, misto, artificiale • Il divezzamento • Alimentazione nella seconda e terza infanzia, adolescenza • Disturbi dell’alimentazione: obesità, anoressia, bulimia (generalità) Modulo 3 • A.I.D.S.: generalità, la trasmissione del virus, diagnosi, quadro clinico, prevenzione, infezioni opportunistiche, terapia, vaccino • Cardiopatie ischemiche: generalità, fattori di rischio, sintomatologia, diagnosi, terapia, prevenzione • Diabete: Generalità, glicemia e insulina, classificazione, sintomatologia, diagnosi, terapia (dieta, insulina e ipoglicemizzanti orali), complicanze acute, complicanze croniche, prevenzione ed educazione sanitaria. • Tumori: generalità, eziologia e fattori di rischio, diagnosi e prognosi, terapia, prevenzione • Tossicomanie, Tossicodipendenze: generalità, narcotici (eroina), stimolanti (ecstasy), psicofarmaci (cocaina), allucinogeni e deliranti(LSD), canapa indiana(hashish,marijuana), tabagismo, alcolismo • Handicap: Definizione e cause, handicap fisici (movimento e linguaggio), handicap sensoriali (vista e udito), handicap psichici (schizofrenia) • Demenze, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson: generalità. Modulo 4 • La senescenza: generalità, teorie biologiche dell’invecchiamento, modificazioni a carica dei vari organi, modificazioni a carico dei vari organi, cenni sulle malattie ricorrenti dell’anziano. 28 DIRITTO, ECONOMIA, SOCIOLOGIA prof. Domenico Aloisi 1. NOZIONE E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO Nozione, oggetto e finalità Evoluzione del diritto del lavoro Partizioni 2. LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO Le fonti di diritto internazionale e comunitario Le fonti statali e regionali Le fonti contrattuali 3. IL RAPPORTO DI LAVORO: TIPOLOGIE Il rapporto di lavoro subordinato Il rapporto di lavoro autonomo Il rapporto di lavoro parasubordinato e la collaborazione a progetto Il lavoro occasionale di tipo accessorio Il rapporto di lavoro associativo e lavoro subordinato Il contratto di apprendistato; Il contratto di inserimento; Il lavoro intermittente; Il lavoro ripartito (il cd.job sharing) 4. IL CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO E IL LAVORO A TERMINE Il contratto di lavoro subordinato La capacità dei soggetti contraenti I requisiti del contratto di lavoro: la volontà, la forma, la causa e l’oggetto Gli elementi accidentali del contratto di lavoro: il patto di prova; il contratto a tempo determinato 5. SERVIZI PER L’IMPIEGO E LE AGENZIE PER IL LAVORO Il sistema del collocamento pubblico e la sua riforma I servizi pubblici per l’impiego Le agenzie per il lavoro; il rapporto di lavoro in regime di somministrazione Il collocamento obbligatorio 6. DIRITTI E OBLIGHI DEL LAVORATORE Gli obblighi del lavoratore Il patto di non concorrenza I diritti del lavoratore Le invenzioni e le opere dell’ingegno del lavoratore Mansioni e inquadramento 7. DIRITTI E OBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO I poteri del datore di lavoro Il mutamento delle mansioni Gli obblighi del datore di lavoro: l’obbligo di sicurezza 8. LA RETRIBUZIONE E LE INDENNITA’ La retribuzione: nozione e caratteri Determinazione della retribuzione Elementi costitutivi 29 Le tipologie di retribuzione I requisiti di proporzionalità e sufficienza della retribuzione 9. LA TUTELA DEL LAVORO MINORILE E DELLA GENITORIALITA’ La tutela del lavoro minorile: evoluzione normativa Requisiti di età e di istruzione per l’accesso al lavoro La tutela dei minori che lavorano La tutela della genitorialità nel lavoro: evoluzione normativa; il congedo di maternità; i congedi parentali; i congedi per malattia del figlio; i riposi giornalieri; divieto di licenziamento, dimissioni e diritto al rientro 10. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI Il sindacato e l’associazionismo sindacale La libertà sindacale e lo Statuto dei lavoratori La contrattazione collettiva Lo sciopero 11. IL SISTEMA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE La legislazione sociale La previdenza sociale Rischi professionali e non professionali L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali L’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti Le prestazioni assistenziali 12. SOCIOLOGIA Nozioni elementari di sociologia ( cenni ai concetti teorici) Problemi sociali e progresso: la socializzazione I gruppi e i modelli di comportamento I processi sociali: cooperazione, assimilazione, accomodamento, conflitto La sociologia della famiglia Sociologia industriale e del lavoro Sociologia urbana e rurale Obiettivi raggiunti: I risultati raggiunti non sono omogenei, in quanto in parte influenzati dalla frequenza discontinua, in parte dal poco tempo per studiare, in parte dalle diverse esperienze professionali di cui già sono portatori gli studenti. Il docente ha ereditato la classe solo nel quarto anno di corso e rispetto agli obiettivi generali dell’apprendimento, ha osservato che la conoscenza degli istituti fondamentali del diritto e dell’economia non sempre si presenta solida e senza incertezze. Maggiore sicurezza si rileva in merito a principi e istituti del quinto anno da parte di studenti che già sui luoghi di lavoro operavano applicando le norme di riferimento. Quindi, sia pure con differenze, le conoscenze acquisite vengono utilizzate per portare a termine compiti e risolvere problemi di non particolare complessità Anche la capacità di produrre atti e documenti relativi alla prassi del settore di competenza è in parte mancante e in parte limitata ad atti semplici e non complessi. L’acquisizione di tali abilità e competenze avrebbe richiesto un percorso del triennio caratterizzato da uniformità sotto il profilo metodologico, ma è innegabile, comunque, che modalità e tecniche differenti dalla lezione frontale richiederebbero tempi maggiori e non sempre compatibili con la strutturazione oraria del corso “Sirio”. 30 Testo consigliato : Marra Realino, Lineamenti fondamentali di diritto pubblico, ED. Zanichelli. Per gli argomenti non trattati nel testo: AA.VV., Elementi di diritto del lavoro, ED. Simone; Volontè – Lunghi-Magatti – Mora, Concetti, metodi, temi di sociologia, ED. Einaudi. La valutazione degli apprendimenti è stata effettuata sulle base dei criteri fissati dal Collegio docenti e contenuti nel Progetto di istituto, attraverso prove orali o la somministrazione di prove oggettive integrate da domande aperte a risposta sintetica. Numerosi studenti, per studi compiuti e/o per anticipazione di moduli nel penultimo anno di corso, sono pervenuti al docente già in possesso di credito totale o parziale nella disciplina insegnata. 31 PSICOLOGIA E PEDAGOGIA Prof. Antonio Di Gregorio CONTENUTI Modulo I La prima età adulta: Cambiamenti fisici. La salute mentale. Le capacità cognitive dei giovani adulti. L’attaccamento alla famiglia d’origine. Il rapporto di coppia e il matrimonio. Le amicizie. I rapporti di parentela. Paternità e maternità. Il ruolo di lavoratore. Continuità e cambiamento nella personalità. La seconda età adulta:I cambiamenti fisici e cognitivi. Il rapporto di coppia. I rapporti sociali. Il lavoro. La personalità. Le differenze individuali. Modulo II La terza età adulta: I cambiamenti fisici e cognitivi. La salute mentale. La relazione con il partner. I rapporti con i figli e i parenti. Le amicizie. Il significato della morte nelle diverse età. Il processo del morire. Dopo la morte: I rituali e il dolore. Modulo III Il decadimento mentale nell’anziano. Le alterazioni cognitive. Le fasi della demenza senile. Tipologie di servizi socio-sanitari. Modulo IV La pedagogia del romanticismo: Hegel. Pestalozzi. Froebel. La pedagogia del Risorgimento: Aporti. Don Bosco. Il Cattolicesimo liberale: Lambruschini. La pedagogia marxista. Makarenko. La pedagogia non direttiva: Neill. Modulo V Il Neoidealismo italiano: Gentile. L’educazione nella concezione di Freud. Le scuole nuove e l’Attivismo. Tolstoj. Reddie. Dewey. Le sorelle Agazzi. Montessori. Skinner. Piaget. Bruner. L’antipedagogia di Don Milani. Letture di approfondimento tratte da “Lettera a una professoressa”, pp.9-30, 117-134-138-140. METODOLOGIA. Periodicamente si è proceduto all’accertamento dei processi di apprendimento tramite interrogazioni orali e verifiche scritte,nonché mediante la simulazione della terza prova scritta degli Esami di Stato. Sono state svolte lezioni frontali e, quando possibile, dialogate. 32 CRITERI DI VALUTAZIONE Livello di conoscenza adeguato agli obiettivi didattici; capacità di presentare gli argomenti con soddisfacente padronanza di linguaggio e di inserirli in un contesto più ampio. Preparazione insufficiente: 4; mediocre: 5; sufficiente: 6; discreta: 7; buona: 8; ottima: 9; completa e approfondita: 10. OBIETTIVI RAGGIUNTI: 1) Adeguata padronanza del linguaggio specifico; 2) Buon livello di conoscenza degli argomenti trattati; 3) Soddisfacente capacità di analisi e di sintesi. MATERIALE DIDATTICO: Libri di testo: H. Bee, La psicologia dello sviluppo. Dall’età prenatale all’età senile, Ed. Zanichelli R. Tassi, Itinerari pedagogici, Ed. Zanichelli, Voll. II e III Dispense fornite dal docente. 33 MUSICA prof. Erwin Costa Modulo 1 La musica e il cinema. Il cinema. L’ascolto di un film. Lezione 1: Le funzioni della musica nel cinema. Lezione 2: La colonna sonora. Lezione 3: I film musicali. Lezione 4: 2001: scene e musica, analisi. Lezione 5: 2001: scene e musica, analisi. Lezione 6: Les Choristes: visione. Lezione 7: Les Choristes: visione. Lezione 8: Les Choristes: scene e musica, analisi. Modulo 2 Attività pratiche in ambito sociale La musica per il bambino: elaborare filastrocche e canti infantili. Esperienza culturale di concerti sul territorio. Progettare attività musicali. Lezione 1: Progettare un’attività musicale. Lezione 2: Elaborare materiale musicale a scopo didattico. Analisi ed elaborazione del testo di una filastrocca. Elaborazione sonora di una filastrocca o canto infantile. Musica in movimento: accompagnamento all’esecuzione di canti o filastrocche con il movimento. Rapporto gesto/suono. Lezione 3: Esperienze culturali sul territorio. I concerti. Lezione 4: I luoghi della musica sul territorio. Prepararsi ad assistere ad un concerto. Lezione 5: Attività pratica: memorizzazione di un brano ritmico. Lezione 6: Attività pratica: memorizzazione ed elaborazione di un brano ritmico. Lezione 7: Attività pratica: memorizzazione ed elaborazione di un brano ritmico. Lezione 8: Attività pratica: creazione di una performance musicale con il materiale memorizzato ed elaborato nelle precedenti lezioni. Modulo 3 La musica come linguaggio artistico. La musica colta occidentale: profilo storico-musicale. Il Romanticismo: il lied, l’opera, la sinfonia, gli artisti. Il Novecento: dissoluzione della forma. Lezione 1: La prima metà del XIX secolo. Contesto storico-culturale. I generi e le forme. Lezione 2: Lo stile romantico. Gli autori: Ludwig van Beethoven. Lezione 3: L’opera italiana nell’Ottocento. Gli autori: Giusepe Verdi. Lezione 4: La musica strumentale. Lezione 5: La seconda metà del XIX secolo. Contesto storico –culturale. L’impressionismo. Lezione 6: Le scuole nazionali. Lezione 7: Il XX secolo. Lezione 8: La dodecafonia. Arnold Schomberg. 34 SIMULAZIONI PROVE SCRITTE PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA Per entrambe è stata effettuata una simulazione della durata di sei ore. TERZA PROVA Sono state effettuate due simulazioni della durata di 3 ore ciascuna. La scelta della tipologia è caduta sulla tipologia B (quesiti a risposta singola), in quanto si ritiene che codesta tipologia offra al candidato la possibilità di esprimersi al meglio, pur nel rispetto dell’esigenza di sintesi. data - orario martedì 27 marzo; 19,30 – 22,30 venerdì 4 maggio; 19,30 – 22,30 materie igiene e p., statistica, psicologia e ped., musica es. econ. dom., psicologia e ped., diritto, storia GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Alunno____________________________________________________________ INDICATORI Pertinenza e conoscenza dei contenuti Coerenza logica e capacità argomentativa Correttezza e proprietà di linguaggio Rielaborazione personale PUNTEGGIO PARZIALE PUNTEGGIO 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 1 PUNTEGGIO TOTALE 35 Elenco dei componenti del Consiglio di Classe Disciplina Nominativo del docente ITALIANO Roberta Michelini STORIA Roberta Michelini INGLESE Francesca Perri CONTABILITÀ E STATISTICA Graziana Stanca ECONOMIA DOMESTICA Giovanni Izzo ESERCITAZ. EC. DOMESTICA Dina Delladonne IGIENE E PUERICULTURA Alessandra Cristofani DIRITTO, EC. SOCIOLOGIA Domenico Aloisi PSICOLOGIA E PEDAGOGIA Antonio Di Gregorio MUSICA Erwin Costa Borgo Valsugana, 8 maggio 2012. Il Dirigente Scolastico dott. Paolo PENDENZA