Alla conquista del respiro perduto

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EDUCAZIONE MEDICA
A cura di Roberto Schiavone *
Alla conquista del
respiro perduto
Impariamo a respirare meglio
a vita oggi è una corsa frenetica verso mete
che spesso ignoriamo purché si faccia tutto
subito ed in fretta.
In questa corsa abbiamo perso il significato
del respiro e di come è meglio respirare.
Se ci soffermiamo una trentina di secondi senza
respirare comprendiamo immediatamente che senza
l’ossigeno che estraiamo dall’aria che respiriamo non
possiamo vivere perché l’ossigeno è la benzina del nostro
corpo e senza benzina la macchina non parte.
Come per la macchina che tutti dobbiamo sottoporre
a revisione per legge, facciamo in modo di sottoporre il nostro
apparato respiratorio ad almeno una auto-revisione.
Nell’ A B C dell’autogestione del nostro
respiro entrano dei concetti basilari quali:
il naso, la bocca ed i muscoli della gabbia
toracica dove sono contenuti i nostri
polmoni.
Il naso è la porta principale
attraverso la quale l’aria viene attratta
nei nostri polmoni. Le sue molteplici
funzioni possono essere riassunte in
filtrazione, riscaldamento ed
umidificazione, cioè rendere l’aria che
respiriamo ( e tutti sappiamo che aria
respiriamo oggi ) la più idonea possibile per
gli scambi che devono avvenire nei nostri polmoni.
La bocca è la porta secondaria del nostro apparato
respiratorio: essa ci consente d’integrare il quantitativo di
aria che entra nei nostri polmoni al momento del bisogno,
però non è provvista delle funzioni descritte per il naso,
quindi la sua reale funzione nella meccanica respiratoria
e quella di modulare la fuoriuscita dell’aria dai polmoni
consentendo loro di svuotarsi dei residui tossici (come la
marmitta della nostra autovettura).
I muscoli della gabbia toracica sono divisi in due
categorie muscolo principale della respirazione o
diaframma e muscoli accessori.
Il diaframma è il muscolo che contraendosi consente
all’aria di essere risucchiata nei nostri polmoni, mentre i
muscoli accessori consentono alla gabbia toracica di aumentare
lo spazio a disposizione dei polmoni per gonfiarsi.
pugliasalute
Una volta compreso qual è il meccanismo base della
respirazione cerchiamo insieme di migliorarlo se necessario
o di mantenerlo attivo in modo da poter fronteggiare
meglio tutte le asperità respiratorie che la vita quotidiana
ci impone.
Il traguardo di ogni progetto di educazione-rieducazione
è rappresentato dal raggiungimento, per ognuno di noi, della
migliore qualità di vita consentita dalla lesione, dalla malattia
o dall’ambiente che ci circonda.
Nel cammino verso il nostro traguardo un ruolo
importante è rappresentato dalle norme d’igiene respiratoria
e dalla cosiddetta respirazione naso-bocca-diaframma.
Le norme d’igiene respiratoria: quando il naso è
chiuso anche solo per un raffreddore la respirazione
è piu difficoltosa, si respira a bocca aperta,
l’aria non è riscaldata, filtrata ed umidificata
ed i bronchi si possono irritare o ammalare
più facilmente.
Il bambino piccolo respira
prevalentemente con il naso per cui averlo
ostruito gli crea più difficolta rispetto
all’adulto anche nell’alimentazione. Per
liberare il naso si puo instillare/spruzzare
della soluzione fisiologica con un
contagocce o una siringa o con appositi
erogatori.
A volte può essere utile provocare lo starnuto, che
è un modo naturale per liberare il naso, lavandolo con acqua
tiepida ed un po’ di sapone neutro (questo serve per
ammorbidire anche le crosticine).
Disostruzione nasale
• per controllare che il naso sia libero si soffia
lentamente, con la bocca chiusa, una narice alla volta
mentre l’altra viene tenuta chiusa;
• il naso non va soffiato chiudendo tutte e due le
narici alla volta, perché così facendo, si provoca lo
spostamento delle secrezioni nei seni paranasali e nella
parte media dell’orecchio;
• è consigliabile disostruire il naso prima dell’attività
fisica e degli esercizi respiratori.
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Per educare il bambino alla espirazione
forzata occorre stimolarlo a:
Promozione della salute dei polmoni
è importante sapere che:
• i bambini vanno incoraggiati a
stare all’aria aperta;
• l’aria fuori è quasi sempre
migliore di quella di casa;
• l’ambiente domestico va tenuto
umidificato ed arieggiato;
• è bene eliminare il più possibile agenti irritanti
(fumo, polveri, ecc.);
• i bambini non vanno vestiti troppo e comunque si
deve permettere loro ampia libertà nei movimenti;
• la tosse è un meccanismo di difesa molto importante
per tenere i polmoni liberi da accumuli di catarro e quindi
va favorita-guidata non repressa-ostacolata;
• l’immobilità, lo stare fermi, non aiuta a risolvere
una malattia respiratoria, ma, anzi, la può favorire;
• impariamo a godere il movimento, i giochi motori, le
passeggiate;
• favoriamo le attività sportive tenendo conto
soprattutto delle preferenze e rispettando i normali desideri
di cambiamento nel tempo ( per esempio, prima il nuoto,
poi il calcio, poi ...).
Respirazione naso-bocca-diaframma
Prima d’intraprendere la strada della buona meccanica
respiratoria e del potenziamento della muscolatura respiratoria
è bene rilassarsi.
L’ambiente dove fare gli esercizi deve possedere i seguenti
requisiti di confort di base:
La respirazione con il diaframma può essere
utile in caso di difficoltà respiratoria eseguendola, per
esempio, nelle seguenti posizioni:
1) sdraiato sul
fianco, leggermente
ruotato in avanti con le
ginocchia piegate; la
gamba di sopra dovrebbe
stare davanti a quella che
sta sotto;
2) seduto o in
ginocchio con la parte alta
del torace sostenuta da
cuscini; la schiena
dovrebbe essere diritta;
3) se si preferisce
stare più su rispetto alla
posizione 1, si possono
mettere tre o quattro
cuscini per rialzare le
spalle; un altro cuscino
può essere messo per riempire il vuoto tra la vita e l’ascella
per evitare di scivolare in giù;
4) seduto appoggiato in avanti
con la schiena diritta, le braccia sulle
cosce con i polsi rilassati.
• luce tenua e diffusa;
• stanza non completamente insonorizzata;
• evitare rumori improvvisi;
• temperatura ambientale gradevole;
• abbigliamento comodo;
• posizione di conforto.
Un corretto rilassamento ci porta ad uno stato generale,
di calma, di tranquillità, mentre lo stato di vigilanza è
conservato, l’ansia e le contratture muscolari vengono
eliminate.
Respirazione naso-bocca-diaframma
Bisogna respirare in modo dolce, rilassare le spalle ed il
torace e percepire le coste più basse che vanno verso il
centro del corpo o che si allontanano da esso. Quando entra
l’aria le coste basse si allontanano e lo stomaco viene in fuori
leggermente e dolcemente.
L’inspirazione dovrebbe essere fatta con il naso e
1’espirazione con il naso o con la bocca. I bambini possono
esercitarsi attraverso il gioco, per esempio immaginando
che la pancia sia un pallone e che quando inspirano si gonfia
e quando espirano si sgonfia, oppure appoggiando una
barchetta di carta sulla pancia e facendo immaginare che,
respirando, questa sia il mare che ondeggia.
pugliasalute
• suonare uno strumento a fiato;
• imitare il vigile a fischiare;
• gonfiare un bel palloncino colorato;
• appannare uno specchio.
Respirazione di base
(fase 1)
Mettetevi con la schiena sul pavimento o su un letto rigido;
mettete una mano al centro del vostro torace e 1’altra sullo
stomaco; tenendo le labbra chiuse, inspirate lentamente con
il naso e cercate di spingere lo stomaco il più in fuori
possibile; se avete inspirato correttamente, la mano sullo
stomaco si muoverà ma non quella sul torace; ora socchiudete
le labbra come per fischiare ed espirate spingendo lo stomaco
in dentro ed in alto verso il capo; anche in questo caso la mano
sul torace non deve muoversi.
Eseguite questo tipo di respirazione per 3 minuti mentre
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Respirazione con l’aiuto di una fascia
(fase 5)
siete orizzontali, provate quindi a farlo per 3 minuti ancora
mentre siete seduti, in piedi, mentre camminate o salite
le scale.
Respirazione di base a ginocchia flesse
(fase 2)
Mettetevi con la schiena sul pavimento o su un letto rigido,
piegate le ginocchia, spingendo i talloni il più vicino possibile
al corpo tenendo i piedi con la pianta appoggiata; eseguite
l’esercizio respiratorio di base per 3 minuti e poi per altri 3
minuti senza usare le mani.
Respirazione di base a ginocchia ripiegate
(fase 3)
Mettetevi con la schiena sul pavimento o su un letto rigido;
sollevate le ginocchia sopra il torace ed unite le dita delle mani
giusto sotto le ginocchia. Inspirate attraverso il naso lasciando
espandere lo stomaco e consentendo alle ginocchia di seguire
il movimento dello stomaco; quindi mentre espirate a labbra
socchiuse spingete le ginocchia il più possibile verso il
torace; ripetetelo per 3 minuti.
Resirazione con l’aiuto di un peso
(fase 4)
Sdraiatevi con la schiena sul pavimento o su un letto rigido,
mettete un peso di circa 1,5 Kg ( per esempio una borsa
dell’acqua calda piena, un libro o un sacchetto di sabbia ) sullo
stomaco ed eseguite la respirazione di base mentre inspirate
provate a spingere lo stomaco in fuori contro il peso;
continuate a fare ciò aumentando di 0,5 - 1 Kg ogni tre giomi
sino a riuscire a compierlo con 13 - 14 Kg o con il peso
massimo sopportato; fate 1’esercizio per 5 - 10 minuti al
giorno all’inizio, aumentando gradualmente sino a 20
minuti.
Prendete una striscia di
tessuto di circa 1,5 mt di
lunghezza da usare come
fascia; sedete eretti e
avvolgete saldamente la
fascia attorno al tronco
appena sotto la gabbia
toracica, incrociando le
estremità in avanti; con le
mani leggermente in avanti
tenete 1’estremità sinistra
della fascia nella mano
destra e viceversa; eseguite
la respirazione di base per 3 minuti lasciando che le vostre
mani e la fascia seguano il movimento dello stomaco quando
respirate.
Ripetete l’esercizio per 3 minuti stando in piedi o
camminando; se camminate provate a fare un passo mentre
inspirate e a farne due mentre espirate.
Respirazione di base con l’ausilio
di una candela
(fase 6)
Sedete con il torace a
circa 30 cm da un tavolo
e mettete una candela con
candeliere sul tavolo a
circa 15 cm dall’estremita
del tavolo; alzate il
candeliere finché
1’estremità della candela
sia all’altezza del mento;
accendete la candela ed
eseguite gli esercizi
respiratori di base
soffiando sino ad
incurvare la fiamma senza spegnerla ogni volta che espirate;
eseguite 1’esercizio per 3 minuti.
Il giorno successivo collocate la candela a 20 cm dal
bordo del tavolo, continuate provando ad aumentare la
distanza ogni giorno do 8 - 10 cm sino a riuscire a piegare
la fiamma da una distanza di 90 - 100 cm. Eseguite
1’esercizio stando in piedi.
I suggerimenti fin qui forniti ci mostrano come con poco
tempo, tanta buona volontà e senza strumenti costosi è possibile
avere una buona respirazione.
Non nascondiamoci dietro falsi pregiudizi o mancanza di
tempo e denaro.
La vita è sempre bella, non asfissiamola con le nostre
idee errate anche perché l’aria è gia abbastanza inquinata.
Buon lavoro a tutti.
* Specialista in Fisiopatologia
e Riabilitazione Respiratoria Dirigente Medico I Livello
U.O. di Pneumotisiologia
Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII AUSL BA/4
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