STAGIONE 2013/14 LA GRANDE GUERRA 1914-1918 In occasione del centenario della Grande Guerra (1914-2014), Zelda - compagnia teatrale professionale vi propone due spettacoli. Il primo, CUORI DI PAGLIA - visioni dalla Grande Guerra, è il riallestimento del monologo visionario LE COSE MUTE scritto, diretto e interpretato da Filippo Tognazzo, realizzato dopo un percorso di ricerca e approfondimento svoltosi tra Gorizia e Cortina con la collaborazione e la consulenza del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, dell’Ufficio Cultura e territorio della Provincia di Gorizia e della Comunità Montana della Valle del Boite (BL). La seconda proposta, una nuova produzione della stagione 2013/14, è una lettura d’attore con accompagnamento musicale che ripropone il libro di Memorie di Emilio Lussu UN ANNO SULL’ALTIPIANO, ambientato sull’Altopiano di Asiago e considerato una delle principali opere di letteratura italiana sulla Grande Guerra. La nostra compagnia è autonoma di service audio e luci, il preventivo fornito ne indica il costo. In caso di situazioni specifiche quali spazi aperti, teatri con oltre 300 posti in platea e altre location particolari verrà fornito un preventivo specifico, se necessario. Forniamo il documento unico di regolarità contributiva (DURC) e regolare agibiità Inps - ex Enpals (o relativa certificazione di esenzione). Garantiamo la corretta contrattualizzazione delle maestranze coinvolte e l’espletamento degli adempimenti relativi alla sicurezza sul lavoro (POS, DUVRI). Offriamo, infine, il servizio di gestione ed espletamento delle pratiche SIAE. Per informazioni: Zelda - compagnia teatrale professionale via Sambughè 240 31022 Preganziol (Tv) www.zeldasrl.com [email protected] CUORI DI PAGLIA visioni dalla Grande Guerra teatro d’attore, monologo riallestimento dello spettacolo LE COSE MUTE prodotto nel 2008 di e con FIlippo Tognazzo progetto scenico: Giulio Magnetto realizzazione a cura del laboratorio scenografico del Teatro Sociale di Rovigo prodotto da Zelda – compagnia teatrale professionale in collaborazione con Associazione Experimenta con il contributo di Provincia di Padova – Assessorato al piano dell’offerta formativa, Regione del Veneto, Comune di Limena – Assessorato alla Cultura Si ringraziano per la consulenza e la collaborazione: Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Ufficio Cultura e territorio della Provincia di Gorizia, Comunità Montana della Valle del Boite (BL). LE COSE MUTE è stato ospitato da: Teatro Falcone Borsellino - Comune di Limena (Pd), Carichi Sospesi di Padova, Comune di Maserada sul Piave (Tv), Comune di Sernaglia della Battaglia (Tv), Comune di Teolo (Pd), Comune di Bastia di Rovolon (Pd), Piccolo Teatro di via Asolo di Padova, Opera Estate Festival di Bassano del Grappa - Comune di Paderno del Grappa (Tv), Teatro Binotto di Villa Pisani - Comune di Montebelluna (Tv), Forti in scena Festival 2009, - Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza, Forti in scena Festival 2010 - Comune di Nervesa della Battaglia (Tv). “Da dove parto, io, ignorante per raccontare la Grande Guerra?”, si domanda il protagonista del monologo, Claudio Simone, professore di storia deriso dagli alunni perché “impara la storia dai libri” invece di impararla dalla realtà. Per colmare questa lacuna Claudio partirà per un viaggio fra il Piave e le Dolomiti alla ricerca di tracce, di “cose mute” che sappiano raccontargli nuovamente quegli eventi. Dopo essersi perso fra boschi e crode, viene ritrovato dalla polizia mentre vaga in stato confusionale e, nel corso di un surreale interrogatorio, dalle sue parole prenderanno vita gli spettri della Grande Guerra: studenti, telegrafisti, contadini, soldati semplici, a comporre un’umanità ancora presente e viva. Prodotto in occasione dei 90 anni dalla fine della Prima Guerra mondiale, CUORI DI PAGLIA non è uno spettacolo commemorativo e si differenzia dai precedenti lavori di Tognazzo per l’assenza di parti narrative. L’attore padovano ha deciso di porre al centro del suo lavoro la profonda trasformazione delle coscienze all’inizio del XX secolo, soffermandosi sul conflitto fra tecnica artigianale e tecnologia militare e industriale e sulla paura di un nemico sconosciuto ma con il quale si condivide un destino di sofferenza. Per la stesura del copione è stato svolto un attento lavoro di ricerca condotto lungo la parte del fronte della prima guerra mondiale compresa fra Gorizia e Cortina, avvalendosi della qualificata consulenza di storici ed enti museali. Rinunciando a ogni intento descrittivo, l’allestimento sceglie perciò la via della suggestione e dell’evocazione, calando lo spettatore nella confusione di un improbabile commissariato, proiezione della mente confusa del protagonista che confessa così la sua colpa: “Immaginazione, commissario, e della più fervida”. La scenografia, una sorta di scatola mentale dalle pareti in cemento, è la metafora della fantasia mutevole del protagonista, un archivio confuso di nozioni dove risuonano gli echi distorti della battaglia. UN ANNO SULL’ALTIPIANO di Emilio Lussu lettura d’attore con accompagnamento musicale dal vivo produzione 2014 con FIlippo Tognazzo Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel ‘38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L’Altipiano è quello di Asiago, l’anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac». Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l’orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto. Sinossi tratta da Einaudi.it Il giornale di Vicenza 18 luglio 2009 Il Giornale di Spettacoli spettacoli pag. 45 Vicenza Pag. 45 18 luglio 2009 Pubblicazione Opera Estate Festival Veneto estate 2008