Anno XXVII, num. 52. (Conto corrente colla Posta) Un numero. centesimi H. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi. v u dei Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: IN ITALIA E ALL'ESTERO — Il progetto di legge con cui il governo è autorizzato a concedere, a trattativa privata, alle società cooperative r appalto di lavori non eccedenti la spesa di lire 200,000 ha trovato favorevole accoglienza nel seno della commissione incaricata di esaminarlo. Le disposizioni della legge però, su proposta dell' on. Minelli, sono state estese agli appalti pei lavori dei consorzii idraulici di difesa arginale e di irrigazione; e su proposta degli on. Arrivabene e Gamba. a quelli per le istituzioni di pubblica beneficenza. — La Gazzetta ufficiale ha pubblicato la legge che stabilisce la tassa sulla fabbricazione delle polveri piriche e dei prodotti esplodenti. La detta tassa è stabilita come segue : Per ogni chilogramma di polvere pirica da caccia, lire 1,50. Per ogni chilogramma di polvere da mina e da fuochi artificiali, lire 0,60. Per ogni chilograrnma di qualsiasi altro prodotto esplodente: da caccia e da carica di armi in genere lire 2; da mina e da fuochi artificiali, lire 1,10. La tassa è dovuta qualunque sia la potenza esplosiva. la forma, il grado di lavorazione delle polveri e degli altri prodotti, e l' uso al quale possono essere destinati. È esente da tassa solameute la fabbricazione di polveri ed altri esplodenti eseguita negli opifici esercitati direttamente dai ministri della guerra e della marina. Queste tasse sono esenti dalle sovrimposte comunali e provinciali. in ;i — Si dice che il governo (lei!' Eritrea, concedette gratuitamente una proprieta di certa estenzione di terreno ad Ailet a una società italiana che si propone di costruire uno stabilimento di salute in questa località rinomatissima per le acque termali, apprezzate dagli indigeni che vi arrivano dai punti più lontani. ra e li SI re di cio è 3r se aatft ai , — All' inaugurazione della casa centrale agricola del circondario di Teltow, l' imperatore Guglielmo. finito il banchetto, rispose prima al brindisi direttogli, dicendo: « Spero che non soltanto gli agricoltori di questa provincia, ma di tutto l' impero avranno il Sentimento che ci apparteniamo l' uno all' altro e che lavoreranno tneco. Il vecchio motto degli Hotienzollern « suurn cuique » è applicabile al massimo grado anche agli agricoltori. Viva il circondario di Teltow » L'imperatore, ricevendo poseia la comunicazione che il Reichstag aveva approvati i trattati di commercio, pronunziò un discorso annunziante la promozione del cancelliere Caprivi a conte e dicente che i trattati sono essenzialmente dovuti all'attività del cancelliere. Crede che la conclusione dei trattati sia per i contemporanei e pei posteri un avvenimento storico dei più notevoli. È convinto che non soltanto la Germania, mit i milioni di sudditi degli altri paesi della grande unione doganale benediranno questo giorno e il concetto virile del conte Caprivi. — Si ha da Parigi, che la lega francoitaliana offrì un banchetto ai deputati che assistettero alle feste di Nizza in onore di Garibaldi. - (Conto corrente colla Posta) N IA Dl PIS PUBBLICAZIONE: Nel giorno di G IOVEDI d' ogni settimana. L'Amministrazione, F.11i Vannucchi. risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. .G1E. NT 1)I Giolz.N.\ iJ rouriao-A.Nott N i sTRAirtv 24 dicembre 1891 ABBUONAMENTI: Un anno, lire 5; un semestre, lire 2,50: per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postali, INSERZIONI: el corpo del giornale, cent. 50 per linea o spazio di linea. Dopo la firma' del gerente, cent. 25 cs. Per gli annunzi in -La pagina (esclusi quelli dalestero, o di articoli esteri) si fissa compenso GIÀ PFIGIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE Presiedeva il senatore Trarieux ed erano presenti 70 commensali fra cui il generale Tiirr, gli onorevoli Hubbard, Raiberti, Passy, Douville Maillefeu, Delpge segretario della loga - franco-italiana e numerosi deputati e notabilità della colonia italiana. Trarieux pronunziò un discorso con cui cercò di dissipare i malintesi tra le due nazioni e disse: « Noi non soffriremo mai che una minaccia contro l' Italia esca da una bocca francese ». Un' espresse identici sentimenti e disse che tutte le cause dei dissensi italo-francesi dovevano sparire per far posto ad una unione che deve servire all' interesse dei due paesi. Douville-Maillefeu narrò le accoglienze ricevute a Roma e disse che il re lo ricevette molto cordialmente. Raiberti, Hubbard e Passy fecero discorsi analoghi e resero omaggio alla cortesia della popolazione italiana. Durante il loro soggiorno in Italia in occasione del congresso per la pace costatarono l'amicizia che anima l' Italia verso la Francia. Trarieux, rispondendo alla, domanda di Lubini, segretario della camera di coniniercio italiana, espresse la speranza che sarà applicata ali' Italia la tariffa minintum. — Alla camera francese hanno avuto luogo nuove discussioni sulle tariffe doganali, re- sultato delle quali, aspettato del resto, è stato il pieno trionfo del movimento in senso protezionista. Col l° febbraio prossimo la Francia entrerà nella nuova via che si è tracciata ; al regime dei trattati, vien sostituito un sistema di gravosissime tariffe, a mezzo del quale si presume di proteggere e di sviluppare gli interessi di quel gran paese. La prova è grave ; il nuovo regime contrasta talmente in confronto all'altro preesistente che non pochi protezionisti del!' oggi hanno inquietanti dubbi su quanto potranno trovarsi a constatare in un prossimo avvenire ; l' esempio degli Stati Uniti non è tale da dare affidamento ad essi di un sicuro successo. — Si ha da Parigi : Gli sforzi dei libero-scambisti a nulla valsero. Dopo viva discussione, oggi la camera autorizzò il governo ad applicare la tariffa minima soltanto a quei paesi, che hanno con venzioni commerciali colla Francia: per gli altri il governo non potrà applicare la tariffa minima che dopo autorizzato dalla camera. < Voi mettete l' Italia e gli Stati Uniti in quarantena ! » osservò Deloncle. Il ministro del commercio Roche lo negò, dichiarando che il governo non rinuncia al diritto di negoziare la tariffa minima con tutti gli stati; ma siccome l' applicazione resta subordinata al volere dalla camera, così la facolta accordata al governo rimane illusoria. In complesso la discussione, durante la quale afferrnossi sempre più il protezionismo, lascia alli Italia poche speranze d'intendersi con la Francia. — Si annuncia la morte di monsig nor Freppel, il focoso vescovo deputato, che ha rappresentato in questi ultimi anni una parte politica così notevole, e che anche nelle ultime discussioni sui rapporti del clero col governo si è fatto distinguere pel suo calore. — L' Agence libre, sempre immaginosa, pretende che il presidente del consiglio bulgaro Stambuloff esiga la partenza del console francese anche da Filippopoli, mentre il ministro Ribot vuol mantenervelo, considerando che la .Romelia orientale è una provincia turca, illegai niente riunita alla Bulgaria. - Journal de Saint-Petersbourg dice: « Sopra l'incidente di Sofia i giornali fanno molti commenti. Una cosa è indiscutibile: cioè, che, in virtù dei trattati internazionali, i governanti di Sofia orario obbligati a ricorrere all'agente diplomatico di Francia. Tale omissione costituisce un'infrazione flagrante alle capitolazioni ». — La camera di commercio di Liverpool ha rifiutato di prender parte alcuna all'Esposizione di Chicago perchè, in seguito ali' aumento delle tariffe americane, i negozianti di Liverpool non hanno affari con Chicago, e siccome i modelli degli espositori inglesi sarebbero copiati dagli americani, così sarebbe un danno, uno spreco di tempo per essi partecipare alla detta esposizione. IL CATENACCIO per volta, e senza impegno di rinnovo. zioni dell'altro, e assiso arbitro tra lo nazioni guardò oltre il Quarnaro, « Che Italia chiude e i suoi termini bagna » e di qua e di là vide una la pato umana, uno il diritto, proporzione naturale di umno ad uomo, e l' uomo — duvutique e sempre — destinato a rigenerarsi, colui apparve simbolo più che persona: e più sparve retta la persona, più crebbe universale il simbolo. « Dove le sue ossa posano non è terra di una nazione ; o il mausoleo che lo farà venerabili sorgerà tempio unico d' una futura cos opo li. « Nessuna gente espulse dal Convito; laico ed universale ideò lo stato. laico ed universale fece il giudizio; l'antichità cui si volse fu latina, la posterità a cui parlò fu umana — quella che in tutte le lingue lo sente e in nessuna può tradurlo. « E questa posterità, cencorrondo ad erigere il mausoleo sulle ossa che, vive, descrissero fondo all' universo, e, morte, consacrano la cognazione umana , riafferma l' unità delle umane origini e del destino. « Bovio » La camera dei deputati, dopo avere chiuso con un voto di fiducia al ministero, il pro- getto di legge sul catenaccio, passava alla discussione degli articoli che si è fatta in alcune sedute. Nella seduta di lunedì condusse a termine la discussione stessa e fu vivacissima specialmente circa i dazi sui semi oleosi e sugli zuccheri, e sull'abbuono agli spiriti ; e dette luogo a varie votazioni. Sui semi oleosi, ad esempio, la camera sorpassò nella misura il dazio proposto dal governo, talchè per euritmia si doveva dopo aumentare anche i dazi sugli olii non nominati. Le votazioni sul dazio degli zuccheri e per l'abbuono della tassa sullo spirito di vino furono fatte per appello nominale, ad istanza la prima dell'estrema sinistra e la seconda più specialmente dell'on. Imbriani. In fine della quale la camera si è aggiornata al 14 gennaio. La votazione a scrutinio segreto della legge sul catenaccio non ha variato le previsioni che gli appelli nominali avevano fatto concepire. Difetti su 282 votanti vi furono soltanto 75 voti contrari. •a• Bovio per Ina,nte Il comitato promotore della sottoscrizione mondiale per l'erezione di un mausoleo a Dante Alighieri in Ravenna, ci comunica il seguente scritto che Giovanni Bovio, presidente onorario dal comitato, inviava alla commissione esecutiva del mausoleo, e che è come la sintesi dell'alta impresa : Sorgono le nazioni e sorgono con esse i monumenti ai precursori nazionali. « Oggi un pensiero umano soprasta alle nazioni e trae seco il bisogno di un simbolo universale. « Di questo pensiero sono i congressi per la pace, gli arbitrati, l' internazionale dei lavoratori, le vasta emigrazioni, e lo sforzo di foggiare come che sia una lingua universale. Ora si cerca il simbolo. « Se vi fu uomo che, messo tra due evi, strinse le tradizioni dell' uno e le rivendica- 6 Pisa e la sua provincia Calcolando i resultati che si osservano a riguardo delle varie cagioni delle morti, si ottengono i seguenti dati. I morti per le cagioni considerate nella prima classe furono nello stesso numero dell'anno 1889. Allorquando si amasse entrare in discussioni di patologia, e teratologia, questa classe fornirebbe materia a lunga discussione che non trovo conveniente di fare. Voglio avvertire che i morti di questa classe sarebbero minori, se avessi scrupolosamente seguìto l'elenco ministeriale, che colloca le morti dei bambini per deficente sviluppo, nella classe delle morti per malattie costituzionali : siccome si tratta di bambini che hanno vissuto minuti, ore, qualche giorno, e perivano più per difetto di sviluppo nella vita intrauterina, che per altre cause, così mi è sembrato più logico collocarle in questa anzichè nella terza classe. L' anno 1889 deve considerarsi come eccezionalissimo, avuto riguardo alle malattie osservate. E ciò può dirsi non per questa regione soltanto tua per molta parte dell' Italia, e senza esagerare anche dell' Europa. In questo tempo dominarono le febbri catarrali epidemiche (grippe o influenza), le quali al cominciar dell' anno e in tempo brevissimo si manifestarono nel mondo intiero. Non vi fu veruno dei grandi continenti che ne rimanesse incolume, riducendosi la sola differenza al numero della persone colpite, e alla gravità manifestata dal male nelle regioni diverse. Perchè in alcune fu mite, e la mortalità non ascese al massimo di 4 o 5 morti per ogni mille ammalati; in altri luoghi invece la mortalità si quadruplicò, e quintuplicò ancora. Di tale epidemia avendone reso conto a suo tempo, non credo occorra cli' io ne faccia più I ungo discorso. Fra le malattie che frequentemente si diffondono nella penisola, tiene il primo posto la rosolia o morbillo. In tutto il regno furono denunziati negli ultimi anni i casi nel numero qui indicato. Morbillo Anni n. dei casi 1888. . . 221130 1889. . . 133700 . 131397. 1890. • '11 • moicesamairawirazahiglI Tale malattia non deve considerarsi come indifferente, pesando invece con cifre non lievi nella statistica mortuaria. In media nel1' Italia, sopra ogni 10000 abitanti, ne periscono sette per morbillo. La mortalità nei seguenti anni fu come qui noto. Morti Anno . 23768 1887 . 1888 . . 20961 1889 . . . 13839. La malattia, come fu indicato a suo tempo, dominò più nello frazioni rurali, che nella città; e specialmente in quelle di Barbaricina, S. Giovanni al Gatano, e nelle altre poste dalla parte meridionitle della campagna pisana. Non manca anno che il morbillo o poco o molto faccia la sua visita. Talora il numero delle persone colpite è insignificante, in altro tempo avviene il contrario. Nel 1883 l'epidemia fu grave, e furono di media intensità quelle avvenute negli anni 1884 e 1886; non differente da queste ultime quella dell' anno corrente. Se la mortalità media per r Italia dovuta a questa causa è di circa sette su diecimila abitanti, quella di questi anno sarebbe di 4,80, vale a dire non eccessiva in modo straordinario. Senza che si abbiano resultati allarmanti pure anche le altre malattie infettive hanno fornito il loro contingente. Di vaiuolo non si sono avute a registrare perdite di sorta, e insignificanti sono quelle di altre malattie dovute a germi speciali come potrà vedersi dall' elenco generale. La difterite e il croup hanno datu un numero di morti approssimativo al morbillo. Però bisogna ricordare che nel morbillo la morbidità è grandissima, la mortalità si mantiene in limiti ristretti mentre è il contrario per le altre malattie. Come ho fatto osservare in altro tempo, ipertosse o tosse canina, che dalla gente del popolo si trascura, non lascia di mandare al sepolcro buon numero di fanciulletti nella prima età, e in questo tempo ve ne furono 'diciannove. Ma la malattia infettiva che ha avuto ona importanza straordinaria, è stata la febbre tifoide. E la sua importanza non fu lieve sia che si studi la cagione che venne imputata della sua diffusione e il numero assai rilevante degli ammalati. Ho nei mesi precedenti dato alcune notizie intorno a ciò, e che ora completerò e commenterò brevemente. La comparsa di una malattia in modo epidemico è un avvenimento gravissimo, il quale affligge seriamente ogni persona di sentire delicato ed onesto. Il conoscere le sofferenze fisiche, il riflettere al dolore morale di tante famiglie, ascoltare le perdite che via via vanno facendosi di persone amatissime, utili e non di rado benemerite e rispettabili, tutto ciò è cagione fortissima di dolore. Però contro tali dolorosi avvenimenti non bisogna mai perdere la calma, e occorre conservarsi tranquilli e sereni, sia per il bene che ciò arreca individualmente, quanto per poter essere di vera utilità agli afflitti dal male. La notizia che andava incominciando una epidemia, se poteva affliggere, non doveva poi meravigliare e molto meno i medici. 11 genere umano è state ripetute volte colpito da malattie gravi, nè vedremo ceSSare questo dominio, nè lo vedranno i posteri. Questa meraviglia, il ridicolo stupore della gente, avveniva per la semplice ragione che à' ignorava la istoria delle epidemie, e in partieolar modo quella riguardante il dominio di tali febbri in Toscana. La importanza storica della febbre tifoide, come osserva r Hirsch, è cominciata soltanto nel secolo presente, e mentre andava a farsi meno frequente il tifo esantematico, cresceva l' altra nialattin. Non già che tali febbri mancassero mai ma perche venivano denómitiate divertimento, e chiamate febbri ptitride; sinochi' putridi,' febbri maligne, febbri dissolutive, e SO :li trova fatta parola anche dalli scrittotrin d011a più remota antichità. Le epidemie delle febbri muceose di Gottinga, delle biliose a Losantia, le febbri gastriche degli scrittori delle epoche Passate, le lento nervose e simili, devono considerarsi quali forme del processo tifoideo e nulla più. Erroneamente si comincia la storia delle epidemie di tale malattia soltanto dal comin- 4,~111~1111~ ciare del nostro secolo lo che non esprime la realtà dei fatti. Le febbri acute putride, o febbri maligne, asserisce il Targioni che furono frequentissime in Toscana e specialmente in Firenze. Nella isteria della grave epidemia dell' anno 1767, quel dotto medico enumerò varie delle medesime. Le più antiche notizie che si abbiano sono quelle di due epidemie in Firenze del 1186, e del 1196. Nel 1325 la malattia fu in Firenze, Pistoia e in tutta la Val di Nievole Negli anni 1329 e 1339, dopo gravi carestie si osservò in Siena. Nell'anno 1340 avveniva lo stesso inFirenze e Pistoia, e per cagione identica, Nel 1496 e 1497 la influenza epidemica si estese a tutta la Toscana, gravissima fu in Firenze, dove fece strage fra il popolo minuto. Nel 1505 si manifestò una epidemia per tutta l' Italia di febbri gravi maligne, e nelle quali si resero manifeste e prevalenti le petecchie, per cui ricevette il nome di tifo petecchiale. Ben si sa come alcuni propendano a considerarle come due malattie distinte, mentre altri medici distintissimi continuino anche oggi a riguardarle come gradazioni di uno stesso processo morboso. Il Fracastoro in particolar modo scrive intorno a quella epidemia, che fu grave assai. Ma da quell'epoca il tifo petecchiale non cessò mai di dominare in Italia non solo ma per tutta l' Europa, di modo che nei tre secoli susseguenti si contano a centinaia le invasioni di questo male in regioni diverse (Acerbi, Morbo petecchiale, p. 205). Nel 1511 la Toscana fu colpita da grave carestia, e poiché alla medesima succedeva sempre qualche malattia popolare, così avveniva allora realmente, tanto che le febbri maligne si osservarono per tutta la Toscana, e la mortalità fu assai grande; perchè fra la città di Firenze e il suo contado le vittime furono oltre trentamila. (continua) La stampa e la diffamazione La cassazicne unica riporta nel numero odierno, con la solita encomiata sollecitudine, una recente importantissima sentenza della corte di ca ssazione di Roma. Con essa viene, — con nuova giurisprudenza equa. che meriterà certo la lode di tutta la stampa onesta italiana, — a stabilirsi la massi ma che l' aniMUS iniurandi deve esistere sempre nei delitti contro l' onore. E che perciò non vi ha reato di diffa mozione quando, per le speciali circostanze del caso, il dolo è escluso. La sentenza è dovuta alla penna dell' illustre cornm Parenti, uno dei più colti e liberali magistrati che vanti l' Italia. Piccola enciclopedia Hoepli È uscito il 60 fascicolo di 160 pagine di questa interessante e modernissima pubblicazione dell'editore Hoepli di Milano, diretta dal professore Garollo. È nel formato stesso d ei notissimi suoi Mennali: ogni mese ne uscirà regolarmente uno ; l'opera sarà finita nell' ottobre del prossimo anno. Si possono avere gratis alcune pagine di saggio, indirizzandosi all'editore. Questo fascicolo comincia da Collio e arriva sino a Davus sum. L' opera è redatta da distinti scienziati italiani, fra cui citiamo il senatore Schiapparelli, il Ferrini, il Cosse, il Melani, il Golgi, il Vidari, ecc.; essa riassume una intiera biblioteca e torna quindi indispensabile ad ogni persona colta. . ' er 7.1151 U.4[10) 1k °It — Sabato scorso nella sala dei reduci delle patrie battaglie ebbe luogo una importante adunanza, alla quale assisteva l' on. Ferrali autore del monumento a Giuseppe Garibaldi, il sindaco di Pisa cav. Nardi-Dei e tutto il consiglio 'direttivo dei reduci, sedente quale commissione esecutiva. Il presidente cav. Benvenuti aprì l' adunanza riepilogando i precedenti atti del comitato ed aprì la discussione i ntorno a quello che resta a farsi per erigere in Pisa il monumento. La discussione fu breve e concisa. Concretate le modalità del monumento, di cui farà parte un maestoso bassorilievo, quale c' è da attendersi da un artista come l'on. Ferrari, fu allogato il lavoro murario al signor G. Antonini. Venne fissata l'epoca dell'inaugurazione pel mese di giugno 1892. Gl'impegni contratti dal comitato sono tali, che richiederanno un appello finale alla cittadinanza di tutta la provincia pisana, la quale siamo sicuri che risponderà all' invito onde così sciogliere un voto, nel modo migliore, conforme è desiderio generale. — Il consiglio di amministrazione della cassa sovvenzioni per gli studenti meno favoriti dalla sorte, presieduto dall' avv. A. Lecci, ha deliberato di aprire un concorso ad alcuni sussidi ordinari per l'anno 1892, fra gli studenti della R. università di Pisa meno favoriti dalla . fortuna, con le norme seguenti : o) i concorrenti invieranno alla presidenza, piazza Mazzini, 1, istanza in carta libera corredata dalla tessera universitaria o del certificato di _ condizione economica della famiglia rilasciato dal sindaco e dall' agente delle imposte del loro domicilio, di tutti quelli altri documenti che reputino opportuni a giustificare sia la disagiata condizione familiare sia gli studi già fatti; b) la presidenza riservasi assumere tutte le informazioni sui concorr enti nei modi che crederà migliori; c) il concorso rimane aperto fino al 20 gennaio 1892; d) i sussidi sono mensili, pagabili posticipati e duraturi dal 1° gennaio al 30 giugno 1892. — Avvertiamo il pubblico che col 31 decembre 1891 cessano di essere ammessi al cambio i francobolli speciali per i pacchi e le cartoline per pacchi da centesimi 50 e 75. Dal 1° gennaio p. v. cessano di aver corso e si ammetteranno al cambio per tutto l'anno 1892, le cartoline ed i francobolli stati già trasformati, di cui segue l' elenco : 1° cartoline per l'estero da centesimi 15 e 30 trasformate in altre da centesimi 10 per la corrispondenza; 2' cartoline per pacchi da centesimi 75 trasformate in altre da centesimi 60 per pacchi; 30 francobolli per la corrispondenza da centesimi 30 e 50 trasformati in altri da centesimi 20 per la corrispondenza; 4" francobolli speciali per i pacchi trasforiàti in altri da centesimi 2 per corrispondenza; 5" francobolli per la co'rrispondenza da centesimi 5, trasformati in altri da centesimi 2. . 5 Oli 4íj — La direzione generale delle ferrovie previene il pubblico che nella ricorrenza delle feste natalizie e di capo d'anno, la validità dei normali biglietti di andata e ritorno, tanto in servizio cumulativo colle ferrovie, tramvie e laghi in corrispondenza sarà prorogata come segue: 1. Quelli che verranno distribuiti nei giorni dal 23 al 28 corrente saranno valevoli per il ritorno a tutto il 29 detto; 2. Quelli che verranno distribuiti nei giorni dal 30 corrente al 3 gennaio p. v. saranno valevoli per il ritorno fino a tutto il 4 successivo. Gli stessi termini di validità sono concessi per i biglietti di andata e ritorno festivi che, come di regola, saranno distribuiti nei giorni festivi 25 e 27 corrente mese e 1" e 3 gennaio prossimo. La proroga di validità di cui sopra non è estesa ai biglietti di andata e ritorno festivi per il lago Maggiore ed il lago dì Como, i quali continueranno perciò ad essere validi soltanto fino al termine dello stesso giorno festivo nel quale verranno distribuiti. 4 leg En Ma f el Ag 1 io. stE de I' Is gli tet e lar Ot — 11 pubblico dibattimento contro Saturno del fu Giuseppe Bellini, di cui ci occupammo nello scorso numero, ebbe termine con la condanna del Bellini stesso alla pena di dodici anni di reclusione, compresi due dì segregazione. Incominciò poi il pubblico dibattimento contro: Del Genovese Angelo del fu Francesco, di Avane, Del Genovese Francesco di Angelo, di Avane, Del Genovese Luigi del fu Francesco, di Limiti, Ferretti Ranieri di Giovanni, di Livorno, domiciliato a Cascina, e Micheli .Aniceto del fu Pietro. Accusati respettivaniente di associazione di malfattori, omicidio, omicidio mancato e di furti qualificati. Sono difesi dagli avvocati Serafino Serafini, Ranieri Castelli e Luigi Rossi. Il processo occuperà molti giorni e non potrà essere terminato che dopo le feste del Natale. - eh ist RI se e L va e e i Il lir m se PE cu 4( STA.'.e0 CIV Dal di 16 al dì 22 dicembre 1891 inclus:ve. NASCITE DENUNZIATE: MItSCIli n. 26. — Femmine n. 21. MATRIMONI Protti Leonardo, vedovo, di S. Stefano extra moenia, e Picchi Eugenia, nubile, di Pisa — Bonini Serafino, di Pisa, con Bartolozzi Ida, di Pisa, vedovi — Retti prof. Giovanni, di Loano, con Rigoli Emma, di Pisa, celibi — Colombini Procida, vedovo, di San Marco alle Cappelle, con Pieroni Marianna, nubile, di Pisa — Lagueni Armando, di San Biagio a Cisanello, con Mori Bianca, di San Michele degli Scalzi, celibi — Tessieri Alfredo, di S. Marco alle Cappelle, con Cecclietti Ersilia, di S. Michele degli Scalzi, celibi. mette.; Simili Zaira, 7, di S. Michele degli Scalzi — Di Beo vedova Gagliardi Giuseppa, 7, di Pisa — Rossi Giuseppe,. celibe, 4a, di Mocchie — Berti negli Aleszandri, 5.1, di Pisa — Venturi vedova Galiberti Leonilda, 90, (li Pisa — Possenti nei Grassitti Emilia, 63, di Pisa — Allegranti vedova Rutini Maria, '75, di S. Stefano extra nioehia — Tamburini Maria, nubile, 39, di Pisa — Catnpani Ranieri, coniugato, 74, di Madonna dell'Acqua — Ceccarelli Angiolo, coniugato, 57, o r■osomm L_ di Putignano — Davini Giuseppe, coniugato, 41, di Pisa. Più n. 15 al disotto di 5 anni. CAMBIAMENTI DI RESIDENZA. (Immigrati). Fornasero Giuseppe, da Foligno — AL legretti Giuseppe, da Firenze — Faggiani Emilia, da Novara — Turchi Rodolfo, e Mazzaatini Flatninio, da Livorno — Manfredini Santi, da Pieve Pelago — Bianchi Agostino, da Grosseto. (Emigrati). Garinei Enrico, a Empoli — Picciati Giulio, a Sassoferrato. ' 14: A,' .n, L impresa del R. teatro nuovo per la stagione di carnevale darà tre opere, prima delle quali La traviata, seconda La sonnambula; la terza è da destinarsi. Ne sarà protagonista la rinomata signora Isabella Svicher, la quale avrà a compagni gli esimi artisti signori Pasquale Lazzarini tenore e Giuseppe Pacini baritono. Per le altre parti sono state scritturate le signore Malvina Del Ponte e Allea Orlandini , ed i signori Alessandro Frediani, Gaetano Martini e Cesare Arzilli. Maestro concertatore e direttore d' orchestra è il sig. Augusto Franzoni. Maestro istruttore dei cori è il signor Enrico Situi. Rammentatore il maestro Raffaele Bergamini. I prezzi d' abbonamento per n. 20 rappresentazioni sono i seguenti: ingresso alla platea e palchi L. 18 ; posti distinti, oltre l' ingresso, L. 18: poltrone, oltre l' ingresso, lire 30. I prezzi dei biglietti serali, suscettibili a variazioni, sono i seguenti: ingresso alla platea e palchi, lire 1,50; per militari di bassa forza e ragazzi, centesimi 75 ; posti distinti, oltre l'ingresso lire 1,50; poltrone, oltre l' ingresso, lire 2,50 ; loggione, cent. 75. La prima rappresentazione avrà luogo doMani sera, 25, salvo casi imprevisti. Ieri sera ebbe luogo la prova generale al seguito della quale crediamo di poter ritenere per certo il successo di questo spettacolo a cui non potrà mancare un pubblico numeroso. CÀSSi ÀGPile()I,A INIVSTRIMY IN PISA SOCIETÀ ANONIMA POPOLARE COOPERATIVA A CAPITALE ILLIMITATO costituita con atto 17 luglio 188i3 Con sedi, succursali e agenzie a Firenze, Empoli, Tedi, Volto ra. Viareggio, Firenzeola, Fucecchio. Itosignano, Calci, Chianni, TUperbene, Vicopisano. CORRISPONDENTE DELLA BANCA NAZIONALE NEL REGNO E DELLA BANCA NAZIONALE TOSCANA Situazione dei soci al 23 dicembre 1891. Capitale sottoscritto. Id. versato Fondo di riserva . . L. 748,700,00 „ 683,075,32 „ 40,561,43 Operazioni della cassa. Sconti — Conti correnti con garanzia — Anticipazioni contro pegno — Aaticipazione dei canoni d' affitto — Mutui per miglioramenti agricoli e trasformazioni di coltura — Miglioramenti agricoli e affitti eseguiti direttamente dalla cassa per proprio conto o per conto dei soci — A minieistrazione di beni agricoli per conto del soci — Macchine agrarie a nelo o in vendita — Somministrazioni di derrate e generi alimentari agli agricoltori, coloni, fittaioli e lavoratori — Servizio di cessa ed teettorie — Depositi :t conto corrente, a scadenza fissa e di risparmio — Depositi a custodia ed in amministrazione — Obbligazioni — Rappresentanza d' istituti di, credito e industriali. — Operazioni di creditOe fondiario (1Presetiti con ipoteca). - lì Le sottoscrizioni delle azioni si ricevono alla sede della cassa in Pisa, Via S. Martino, n. 20, primo piano. Gli uffici della cassa sono aperti dalle ore 10 ant. alle ore 2 pom. di ciascun giorno. 13epusi t i di risparmi«). Per il servizio dei depositi a risparmio la pena anche nei Azioy-a foséti- CI1SSZi Sfflt' vi dalle «,ro t) mitnIIt 1•2 infw. Sui depositi a risparmio la cassa corrispon(ie intereeee kl 4,25 per %. I)epoesi t i in '<vil t<> CM/1•I4'11re. e'eii depositi a conto ciaTente la cassa corrisponde l'interesse del 3,25 per %. Sono pagabili a vista fino a L. 3000; con tre giorni (ti preavviso le 5000. 1:e1)asi t i frutti feri. Interesse 4.50 per 5/0 , ritiro con preavviso di 15 giorni. < -1 (ext t i correnti vinet)lati. l'er ir e mesi, interesse 4,60 per °/0 . Disdetta 15 gnneti prima (bella scadenza. Per sei tneei, intereese 4,75 per °,-/o . Disdetta 20 giorni prima della scadenza. Per un anno, interesse 5 per 04. Disdetta 30 giorni prima della scadenza. - 13noni fru tti Ceri a sc adenza fI sn. A sei mesi, interesse 4,60 per 0/0 . A un anno, interesse 4,75 per %• 4 Non si emettono buoni per somma inferiore a L. 2000. ATTI (-31U DIZI ARI I .Svnee deeo/i atti legali inseriti nel n. 48 (l 5 dicembre 18911 del supplemento et I foglio periodico della R. prefettura di Pisa. — Seconda denunzia di smarrimento di due certificati per tre azioni ciascuno della banca popolare cooperativa di Pisa, intestati a favore del sig. Giov. Domestico Pardini. — L' intendenza di finanza di Pisa avvisa che colla fine del 1891 scade il trientlio in corso per denunziare le variazioni nella rendita imponibile degli enti morali soggetti alla tassa di manomorta. e rammenta ai rappresentanti ed ara ministratori degli enti già soggetti alla tassa ed a quelli che finora ne sono andati esenti, l'obbligo di notificare entro il mese corrente le variazioni occorse affinchè non sia fatto luogo all' applicazione di pene pecuniarie ed altre disposizioni di legge. — — L'esattore comunale di Pisa rende noto che la mattina del 20 gennaio 1892, avanti la R. pretore locale poeta via dell'Olmo n. 1, sarà proceduto alla vendità in tanti separati e distinti lotti dei qui sotto indicati beni. 1' lotto — Una casa posta in città via Garibaldi, intestata a Giuseppe, Francesco e Dante Cristiani: viene esposta al prezzo minimo di lire 660. 20 lotto — Una casa con botteghe posta in S. Giovanni al Gatano, di proprietà del sig Giovacchino Maggini: per il prezzo di lire 2635. 30 lotto — Una casa posta in S. Michele degli Scalzi, intestata a Gradulfo Galli: per il prezzo di lire 3475. 40 lotto — Una casa posta in via Calcesana, intestata ad Agostino e Armando Giusti e Isola Braccini vedova Giusti: per il prezzo di lire 585. 5 0 lotto — Una casa con botteghe e sodo, posta in S. Giovanni al Gatano, intestata a Emma ed Elettra Grillai ed Emilia Nannicini Vedova Grillai: per il prezzo di lire 6145. 6° lotto — Una casa con sodo ed orto, Posta in S. Michele degli Scalzi, intestata a Sara Carolina Tuzier-Cayla; per il prezzo di lire 17,170. 70 lotto — Una casa con bottega, vi'messa, stanza per uso colonico e due piccoli appezzamenti di terreno, posta fuori la porta Nuova, intestata ad Angiolo e Andrea Manzetti : per il prezzo di lire 2035. 8' lottee -- tiri fabbricato con capannone annesso per laboratorio di falegname, posto sulla via regia fiorentina, intestato a Francesco Orsini„knastasio e Simone Santi, Adolfo ed altri Bianchi: per il prezzo di Iir't 10,970. 3 iti3 * 0 0 lotto — Tre appezzatnenti di teire1 lavurativi, vitati, posti nel popolo di Putignano. intestati a Graziano Petrini e livellavi al conservatorio di S. Anna di Pisa per il prezzo di lire 600. 10 0 lotto — Una casa con resedio ed un appezzatnento di terreno, posti lungo la via Calcesana, intestati a Sofia e Alessandro Ripoli e livellari alla pia casa di carità di Pisa : per il prezzo di lire 925. — EI tribunale civile e penale di Volterra in sede commerciale ha, con sentenza del IO dicembre corte, dichiarato Galiberto cioni rappresentante e proprietario della ditta G. Bellincioni fu T. di Cecina in stato di fallimento, delegato alla procedura il giudice sig Vincenzo Gale ffi, ordinata l' apposizione dei sigilli, nominato a curatore provvisorio il Augasto Randelli, fissato il 30 dicembre per l'adunanza dei creditori, stabilito il 20 gennaio 1892 per la chiusura del processo verbale, e si è riservato di precisare la data dell'avvenuta cessazione dei pagamenti. — Avviso di convocazione dell'adunanza generale ordinaria della società cooperativa fra i muratori e manuali in Pisa. Sunto degli atti legali inseriti nel n. 49 (18 dicembre 1891 ) del supplemento stesso. — L'esattore comunale di Monteverdi rende noto che nel di 13 gennaio 1892, avanti la R. pretura di Campiglia Marittima, verranno posti a pubblico incanto gl' immobili di che appresso, di spettanza del signor Francesco Bussotti Giannelli. Un vasto tenimento di terra con case coloniche ed un mulino da grano, con casa. posto in luogo detto Consalvo ; della superficie di ettari 180.88.48 : viene esposto al prezzo di lire 11,602. nel mercato del 23 dicembre 1891. NB, I pre zz i segnati nella La colonna sono relativi ai generi venduti in partita fuori dazi*o. I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardano i generi veaduti in dettaglio lntio compreio. , Cereali L. e C. L. e C. Grano gentile la q. rete . Detto di 2.a . . . . Detto mazzocchio 1.a qual. . 23,60 23,60 23,25 23,25 21,60 . a 29,50 Concorre, senza Serie e senza Categoria, alle quattro Estrazioni che avranno luogo Irrevocabilmente Dicembre corrente, il 30 Aprile, 31 Agosto, e 31 Dicembre 1892. il 31 Vince L. 100,000 nella prima Estrazione, continua a concorrere alle estrazioni successive colla certezza di poter vincere altre L. 100,000 nella seconda - L. 100,000 nella terza - L. 200,000 nella quarta. Pochi Biglietti rimangono disponibili per cui è prossima la Chiusura della Vendita. e continuano a concorrere alle estrazioni fino a tanto che venga loro assegnata la vincita del rimborso a premio o del rimborso a capitale, le Obbligazioni del prestito ▪ Prossima estrazione 31 DICEMBRE CORRENTE. Le obbligazioni costano L. 12,50 12,65 12,30 . Fave nostrali Vett. . Fagiu oli biatic h i grossi :icor i 1.a qualità Vett. Detti mezzani . Detti tendini Detti coll'occhio Ceci cremici. . Lupini. .. 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