Buon Natale - istituto comprensivo cogoleto

21
dicembre
2015
Speciale
Natale
Fool News
IL NATALE PER PAPA FRANCESCO
“Il Natale di solito è una festa rumorosa: ci farebbe bene
un po’ di silenzio per ascoltare la voce dell’Amore.
L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti
e alle diffcoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu
quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua
vita. La campana di Natale sei tu quando chiami,
congreghi e cerchi di unire. Sei anche luce di Natale
quando illumini con la tua vita il cammino degli altri
con la bontà la pazienza l’allegria e la generosità. Gli
angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un
messaggio di pace di giustizia e di amore Sei anche i re
magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a
chi lo dai. La musica di Natale sei tu quando conquisti
l’armonia dentro di te. Il regalo di Natale sei tu quando
sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani. Gli
auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la
pace anche quando soffri. Il cenone di Natale sei tu
quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di
fanco. Tu sei la notte di Natale. Tu sei la notte di
Natale”.
NATALE IN BRASILE
In Brasile, il Natale si festeggia in estate. Le tradizioni
portate dagli immigranti si sono mescolate tra di loro con
quelle locali e, per quanto riguarda la gastronomia, molte
delle pietanze caloriche portate dall'inverno del nord del
mondo sono state revisionate e adeguate alla stagione e ai
prodotti locali, così come nel menù si sono inserite frutta
fresca e pietanze locali.
Si monta l'albero il giorno dell'Immacolata Concezione, l'8
dicembre, e si disfa il 6 gennaio, "Dia de Reis", ovvero
l'Epifania. L'albero si decora con pezzettini di cotone per
simulare la neve e si allestiscono presepi molto curati.
Si festeggia la vigilia ("ceia de Natal"), il pranzo ("almoço
de Natal") e chi porta i regali è "Papai Noel" (Babbo
Natale).
I festeggiamenti cominciano con la cena di Natale e la
Messa della Vigilia ("Missa do Galo").
Giulia Canepa
Papa Francesco Con le parole di Papa Francesco la redazione di Fool
News augura a tutti
Buon Natale
NATALE E' …
Per molti è il periodo più meraviglioso dell'anno, per
altri può essere anche molto triste.
Il Natale è una festa fatta di rituali antichi che si ripetono
anno dopo anno e, in tutto il mondo, le celebrazioni natalizie rifettono culture e tradizioni locali. I festeggiamenti
sono diversi da Paese a Paese, ma tutti esaltano gli aspetti
della Natività sia che si stia celebrando Sheng Dan Jiehi
in Cina o Pere Noel in Francia.
Si tratta, in tutti i casi, della magia del Natale.
Mattia Pirrello
Guinnes World Record di Natale
Con 518.838 lucine, l'albero di Natale di Canberra, in
Australia ha stabilito un nuovo record mondiale, conquistando un posto nel Guinnes World Record battendo
la Universal Studios Japan di Osaka ferma a 374.280
lucine. Alto 22 metri e con una struttura in acciaio, il
maestoso albero servirà a raccogliere fondi per la
sindrome della morte improvvisa dei neonati.
Veronica Ferraro
Chi è Babbo Natale
A Gubbio, in Umbria, il Natale è un connubio che dura
dal 1981, da quando sulle pendici del Monte Ingino si
decise di costruire, in onore del patrono S. Ubaldo, un
albero di Natale alto oltre 650 metri con con più di 250
punti luminosi di colore verde, 300 luci multicolore e sulla
sommità una stella dalla superfcie di 1000 m² disegnata
da 200 luminarie.
Una realizzazione tale non poteva certo passare
inosservata, ed infatti nel 1991 entrò nel Libro dei
Guinness dei Primati come "The World's Largest
Christmas Tree".
L'albero di Natale viene acceso ogni anno alla vigilia
dell'Immacolata e rimane per tutto il periodo delle feste,
fno al giorno dell'Epifania o poco oltre.
Babbo Natale che tutti i bimbi del mondo aspettano
durante la notte di Natale, altro non è che Santa Claus (in
italiano San Nicola) che, tradizionalmente, è il protettore
degli studenti e dei bambini.
La leggenda narra che Babbo Natale provenisse da una
famiglia turca di nobili origini e molto ricca. La sua bontà ha origini molte lontane. Si narra, infatti, che l’uomo
abbia salvato tre giovani ragazze, appartenenti ad una
famiglia caduta in rovina, che per portare a casa un po’
di denaro erano costrette a vendersi. Ebbene, Santa Claus
donò loro tre sacchi colmi di monete come dote
matrimoniale. L’uomo trovò la porta di casa chiusa e, per
consegnare i tre sacchi alla povera famiglia, decise di
farli cadere dal camino.
Da allora Babbo Natale consegna i suoi doni passando
dal camino delle case di tutti i bambini del mondo.
Aurora Marino
Marco Petrosino
L'albero più grande del mondo
Perché sull’albero di Natale appendiamo le
palline colorate?
Le palline colorate poste sull’albero di Natale simboleggiano le abilità di un vecchio giocoliere. La tradizione
vuole che, a Betlemme, un povero artista si esibisse
durante il periodo natalizio. L’artista era molto povero e
si rammaricava di non avere nulla da offrire al Bambino
Gesù. Ebbene, il giocoliere decise di donare a Gesù la
sua arte preziosa allestendo uno spettacolo solo per lui.
Il giocoliere riuscì, grazie alle sue palline colorate, a far
sorridere il Bambin Gesù.
Marco Petrosino
Natale in Calabria
Natale in Calabria, signifca soprattutto Natale in famiglia. Tradizionalmente questa festa riesce a raccogliere
tutta la famiglia intorno alla tavola imbandita con le
portate della cucina calabrese.
Dopo la celebrazione della festa dell’Immacolata, l’8
dicembre, si inizia a preparare con molto calore il santo
Natale. Per tutto il periodo natalizio, si riscoprono e si
ripropongono le tradizioni antiche, tramandate dagli
antenati. Una di queste sono i dolci ovviamente fatti in
casa delle nonne e dai nipoti. Un dolce tipico è la
“pitta'nchiusa”. Il nome deriva dall'ebraico e dall'arabo pita, che signifca schiacciata. I suoi ingredienti sono farina di grano duro, zucchero, olio, spremuta di
arancia dolce, vermouth, cannella, chiodi di garofano,
bucce d'arancia essicate e per il ripieno: noci, uva
sultanina, mandarinetto, liquore aromatico misto,
chiodi di garofano, cannella e zucchero.
In molte case oltre alla preparazione del tradizionale
albero, ci si mette in movimento sin dai primi di
dicembre per preparare ancora una volta per il Natale il
presepe e raccontare simbolicamente la storia della
Santa Natività e dei valori da essa derivanti.
La leggenda del panettone
Numerose sono le leggende legate alla nascita del panettone. Una in particolare sembra la più accreditata. Ve la
racconto:
Siamo a Milano, al tempo dei Visconti e degli Sforza.
24 Dicembre: tutta la corte è radunata per festeggiare la
Vigilia di Natale. Un lussuoso banchetto ha lasciato gli
ospiti senza parola; tutti attendono il dolce, che vista
l'accuratezza delle portate , deve essere per forza ottimo e
originale. Quel dolce così atteso però si è bruciato e i
cuochi sono estremamente impauriti pensando alle crudeli punizioni che il Duca darà loro.
Ed ecco che un piccolo sguattero di nome Toni si avvici-na
al capocuoco e con un flo di voce gli dice che ha realizzato, per sé e per i suoi amici, con gli avanzi dell'impasto del dolce bruciato un dolce nuovo. Niente di che. Vi
ha aggiunto delle uova, dello zucchero, un po' di uvetta e
cedro candito.
Il capocuoco, notando che il dolce è originale nella sua
insolita forma a cupola e che emana un delizioso profumino non ci pensa due volte e lo fa portare al Duca.
E' la duchessa a tagliarlo e ad assaggiarlo per prima: è
ottimo. Gli invitati ne vanno pazzi e il Duca si complimenta col cuoco che tace sulla paternità del dolce.
Le bugie però si sa hanno le gambe corte e si diffonde la
verità: il dolce delizioso è “en pan du Toni”, che col tempo
si è trasformato nel vocabolo “panettone”.
Fabiana Scippa
NATALE NEL MONDO
Il pandoro è un tipico dolce veronese , che viene
consumato soprattutto durante le festività natalizie.
Insieme al panettone è uno dei dolci natalizi più tipici
in Italia.
La pasta è soffce e di colore dorato per la presenza
delle uova e profuma di vaniglia, la forma è a tronco
con rilievi a forma di stella, di solito ha otto punte. Fra
gli ingredienti principali vi sono: farina, zucchero,
uova, burro, burro di cacao e lievito.
Il panettone ha una base cilindrica che termina in una
forma a cupola; è ottenuto da un impasto lievitato a
base di acqua, farina, burro, uova, al qua-le si
aggiungono frutta candita, scorzette di arancio, cedro
e uvetta.
Il torrone è un dolce principalmente natalizio ed è
composto da albume d’uovo, miele e zucchero, inoltre
è farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole
tostate.
Francia: le celebrazioni in Francia cominciano il 5 dicembre con San Nicola, ma il momento più importante è quello della vigilia di Natale. Le campane delle chiese e le voci
dei cori intonano canti francesi chiamati “Noels”. Il giorno di Natale le famiglie vanno in chiesa e godono poi di
una festa ricca di piatti ottimi che terminano con il tradizionale “Buche de Noel”, una crema di burro glassata e a
forma di torta.
Inghilterra: la vigilia di Natale è molto impegnativa per
le famiglie inglesi. Avvolgono regali, cuociono biscotti,
appendono calze sopra il camino. Poi tutti si raccolgono
attorno all’albero e viene raccontata una classica storia
natalizia, come ad esempio “A Christmas Carol” o “The
night before Christmas”. I bambini, dopo aver scritto la
letterina a Babbo Natale, la gettano nel fuoco, così che i
loro desideri possano andare su per il camino ed essere
“letti” durante la sua visita notturna.
Cina: il piccolo numero di cristiani in Cina chiama il Natale “Sheng Dan Jieh”, che tradotto signifca “Festival della Santa Nascita”. Essi decorano le loro case con piante
sempreverdi, manifesti, carta e catene luminose. L’albero
di Natale non manca, ma è chiamato “albero di luce” e
viene decorato con lanterne, fori bellissimi, catene di carta rossa che simboleggiano la felicità. Ritagli a forma di
pagode rosse vengono incollati alle fnestre e lanterne di
carta illuminano le case.
Messico: il clima messicano è caldo e mite durante il periodo natalizio. Le famiglie girano per negozi in cerca di
regali e ornamenti, nonché cose buone da mangiare, nelle
bancarelle dei mercati detti “puestos”. Le case sono decorate con gigli sempreverdi. I membri della famiglia intagliano intricati disegni in sacchetti di carta marrone per
farne delle lanterne dette “farolitos”. Viene quindi posta
una candela all’interno dei sacchetti ed i farolitos vengono
posati lungo i marciapiedi, sui davanzali, sui tetti, per
illuminare la comunità con lo spirito del Natale.
Sara Riveruzzi
Marta Moschella
Michela Caccavano
I DOLCI NATALIZI
IN PRINCIPIO ERA SAN NICOLA
NATALE IN AUSTRALIA
In principio era san Nicola, un greco nato intorno al 280
d.C. che divenne vescovo di Mira, cittadina romana del
sud dell’Asia Minore, l’attuale Turchia.
Si sono tramandate diverse sue immagini, ma nessuna
somiglia troppo all’omone allegro, sovrappeso e dalla
barba bianca che oggi attribuiamo a Babbo Natale.
E' ancora un mistero come questo santo mediterraneo si
sia spostato al Polo Nord e sia stato associato al Natale.
In realtà per molti secoli il culto di san Nicola - e la tradizione di fare regali ai bambini - si continuò a celebrare il 6
dicembre. Col tempo al santo vennero attribuite alcune
caratteristiche tipiche di divinità pagane preesistenti, come vecchi dalla barba bianca in grado di volare.
Gli immigrati nordeuropei portarono con sé queste leggende quando fondarono le prime colonie nel Nuovo
Mondo e nei primi decenni dell’Ottocento, diversi poeti e
scrittori cominciarono a impegnarsi per trasformare il
Natale in una festa di famiglia, recuperando anche la leggenda di san Nicola.
Il libro “The Children’s Friend”, fu la prima vera apparizione di Santa Claus, associato al Natale e con le sembianze di un uomo corpulento, con la barba bianca e i vestiti
rossi rivestiti di pelliccia bianca.
La fgura di Santa Claus torna in Europa con molti nomi
diversi, come Père Noel, Father Christmas o Babbo Natale, sostituendo un po’ ovunque i vecchi portatori di doni
diventando l'idolo di molti bambini.
La particolarità del Natale in Australia è che trovandosi
nell’emisfero sud del globo, cade in periodo estivo,
benché si siano adottate in tutto e per tutto le tradizioni
europee invernali.
Anche il pranzo di Natale è ricco e sostanzioso, tipicamente invernale, nonostante sia consumato spesso sotto
l’ombrellone.
L’unica variante introdotta dagli australiani è la macedonia di frutta, sempre presente sulle tavole australiane,
fondamentale per chiudere il pranzo del 25 dicembre.
Come in tutti i Paesi, anche qui, la festa è tipicamente
familiare e le persone fanno svariate decine o centinaia
di chilometri pur di passarlo tra parenti e persone care,
accendendo, invece del tradizionale caminetto, un barbecue sulla spiaggia e, per cena, ci si ritrova a mangiare
tacchino, prosciutto e carne di maiale arrosto.
Oggi molti rinunciano a queste cene luculliane, poco
adatte al clima estivo, per optare in favore di una cena a
base di frutti di mare o piatti freddi con tacchino e
insalate.
Il dolce di Natale per eccellenza è il pudding preparato
secondo la tradizione mescolando a turno l’impasto e
affdandogli a turno uno speciale desiderio. Spesso vi si
nasconde dentro una fede d’argento, come garanzia di
felicità coniugale, e una carta da gioco o una monetina,
come simbolo di fortuna e ricchezza.
Un altro dolce tipico del Natale è la paylova, cucinata
con fragole, frutto della passione e panna montata.
Stefano Giacinti
Francesca Giusto Mariafrancesca Tridico
Leggende di Natale in Francia
In Francia i bambini dispongono le loro scarpe ordinamente, poiché Gesù Bambino passerà la notte del 24 a
riporre i suoi doni dentro di esse. Addobberà anche l'albero con frutta e dolci.
È tradizione accendere un ceppo di legna per scaldare il
bambino che gira nella notte fredda.
Da questa usanza, deriva anche uno dei dolci natalizi più
diffusi, ovvero la “bùche de Noel”.
Il presepio in Francia è molto curato; sono particolarmente famosi i presepi della Provenza, composti da
statuine d'argilla vestite con costum realizzati a mano.
Leggende di Natale in Spagna
Il giorno festeggiato è il 28 dicembre, giorno in cui i
los Reyes arrivano. A cavallo o su carri distribuisco i
regali. Nei presepi oltre le statuine viene messo anche
un tronchetto d'albero.
Valentina Pesce
LA TRADIZIONE DELL'ALBERO DI NATALE
Leggende di Natale in Polonia
La vigilia di Natale è chiamata Festa della stella, e la
tradizione vuole che sino a quando non compare in cielo
la prima stella non si debba iniziare a cenare.
Le famiglie polacche celebrano il Natale con un pasto di
12 portate.
Leggende di Natale in Germania
I festeggiamenti iniziano presto, ovvero l'11 novembre.
È tradizione costruire per quel giorno delle lanterne, che
i bambini porteranno in processione.
Come in Italia, i tedeschi hanno il calendario dell'avvento
dove ogni giorno fno al 24 aprono una fnestrella e promettono di compiere una buona azione.
In un villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino
si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo da bruciare nel
camino, come voleva la tradizione.
Venuto il buio, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa.
Per giunta cominciò a nevicare. Il ragazzino si sentì assalire
dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso
quel Natale.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò sotto ad esso: era un abete. Il piccolo cominciò a sentirsi stanco quindi si addormentò.
L'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fno a far toccare loro il
suolo in modo da proteggerlo dalla neve a dal freddo.
La mattina dopo il bambino si svegliò, sentì in lontananza le
voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua
ricerca e, uscito dal suo riparo, poté riabbracciare i suoi
compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso
spettacolo che si presentava: la neve, caduta nella notte,
posatasi sui rami, aveva formato dei festoni che, alla luce del
sole, sembravano luci sfavillanti.
In ricordo di quell'abete, l'albero venne adottato a simbolo di
Natale.
Gaia Angius