Dipartimento scienze aziendali e sociali
Bachelor of Science
in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Andrea Aiani
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Economia della Felicità e
Social Business: due facce della stessa
medaglia?
Relatore:
Luca Crivelli
Fioritura umana
L'immagine scelta per rappresentare il lavoro di tesi è una
rappresentazione artistica della fioritura umana.
I temi da me scelti per svolgere il presente lavoro di tesi sono l'Economia della
Felicità ed il Social Business. Il primo tema, ha catturato il mio interesse perché
ritengo che la felicità dovrebbe tornare a ricoprire un ruolo centrale nelle
organizzazioni economiche e sociali dei diversi paesi. Il secondo tema, orientato alle
problematiche sociali, reputo sia particolarmente importante poiché il fine ultimo
delle imprese dovrebbe essere quello di migliorare la qualità dell'esperienza di vita
delle persone.
Abstract
L’Economia della Felicità è un ambito di ricerca all’interno del quale,
negli ultimi anni, diversi esponenti del mondo delle scienze sociali hanno
deciso di indagare. Molti studiosi, partendo da prospettive diverse,
hanno rivolto i propri sforzi per comprendere in maniera scientifica cosa
sia la felicità e cosa influisce su di essa. Il Social Business, d’altro canto, è
un modello d’impresa del tutto nuovo il cui fine è di massimizzare i
profitti sociali, rimanendo però autosufficiente. Esso combina le qualità
dell’impresa tradizionale con gli scopi sociali tipici delle organizzazioni
non a scopo di lucro. Attraverso questo lavoro, si mirano ad identificare
e comprendere i legami e le dinamiche che intercorrono tra l’Economia
della Felicità ed il Social Business. Per rendere possibile ciò, in un primo
momento, è stata effettuata una ricerca della letteratura esistente sui
due temi. In seguito, è stata svolta un’analisi congiunta. Infine, sono
stati discussi i risultati emersi dalla ricerca, delineando il modo in cui il
Social Business può portare alla fioritura umana.
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Gregory Amadò
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Responsabilità sociale d'impresa nel settore
degli alcolici: implicazioni ed opportunità
di marketing.
Relatore:
Alessandro Siviero
The Telegraph. Retail and Consumer.
www.telgraph.co.uk (consultato il 30 settembre 2013).
Il mio grande interessamento alle varie lezioni di marketing, sia a quelle di RSI ed
Economia ed Etica, ha generato l’ideazione del presente lavoro, dove il tema focale
vede intrecciarsi la disciplina del marketing a quella della RSI. In effetti, questi due
rami aziendali sono spesso in contrapposizione l’uno dall’altro, ma vorrei evidenziare
che la RSI ha grandi potenzialità di sviluppo e affidandole il giusto peso potrebbe
costituire il futuro vantaggio competitivo di un’azienda. Queste, per gli uomini di
marketing, sono opportunità che devono essere colte.
Abstract
L’alcol è una bevanda fermentata o distillata solitamente da frutti e
cereali. In alcune culture è un pilastro portante per l’intera società,
soprattutto come mezzo di celebrazione e socializzazione. Inoltre per
alcune località è un bene che ha un’importanza economica rilevante.
Nella storia dell’alcol però, si sono verificati gravi episodi che hanno
determinato problemi di ordine sociale e sanitario. Queste
problematiche, che si verificano tutt’oggi, come per esempio l’alcolismo,
la violenza domestica, gli incidenti stradali, ecc., sono sempre state
controllate e regolamentate dagli Stati, ai fini di limitare la portata delle
conseguenze negative che l’alcol può provocare. Queste politiche però,
potrebbero danneggiare molto i prodotti alcolici e dunque l’intero
settore. Dal dopoguerra ad oggi, parte di queste esternalità sono state
attribuite al marketing delle imprese produttrici, che tramite attività di
comunicazione e distribuzione eticamente poco corrette, hanno
influenzato il comportamento di consumo di molte persone. Le
comunicazione accattivanti, l’uso del corpo femminile, l’associazione
dell’alcol con il successo e lo sviluppo di prodotti per giovani, sono solo
alcune delle tecniche che gli operatori di marketing utilizzavano per
vendere maggiorente. Con la nascita della responsabilità sociale
dell’impresa (RSI) come disciplina aziendale, e dall’inasprimento delle
leggi contro l’alcol, le aziende produttrici hanno dovuto rivedere le
proprie strategie di marketing, soprattutto nell’ottica della
comunicazione. Oggi la RSI è diventata un’opportunità per moli settori,
particolarmente accentuato in quello dell’alcol. Grazie ai programmi di
RSI, che oltre a promuovere i prodotti tramite iniziative sociali e
ambientali, le aziende l’hanno potuta adoperare per promuovere l’uso
intelligente del prodotto, cosa che va a beneficio sia al consumatore sia
all’azienda stessa. Con il presente lavoro, intendo proporre una sintesi
delle fonti teoriche e di quelle empiriche, in modo da poter dare una
visione d’insieme sul tema di ricerca nell’ambito della comunicazione,
della distribuzione e delle varie attività di RSI, e come quest’ultime siano
state utilizzate dagli operatori di marketing del settore.
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Alessio Antonietti
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
L'implementazione della
Weissgeldstrategie nella Legge sul
riciclaggio di denaro.
Relatore: Samuele Vorpe
Palazzo federale, Berna
All'interno di palazzo federale si preme per una piazza
finanziaria fiscalmente conforme.
La tematica della Weissgeldstrategie oltre a suscitare il mio interesse ed essere
correlata alla mia attività professionale, rappresenta a parer mio, la base del futuro
degli istituti finanziari. La tematica della lotta all'evasione fiscale non può passare
inosservata a noi impiegati della piazza finanziaria.
Abstract
All’interno degli istituti finanziari non può passare inosservata la
Weissgeldstrategie presentata dal Consiglio federale ad inizio 2012. La
lotta contro l’evasione fiscale ricopre le prime pagine dei giornali ed
occupa parte dei dibattiti televisivi. La ricerca tocca con mano il
rapporto del Consiglio federale, all’interno del quale annuncia la
Weissgeldstrategie; la volontà di rendere la piazza finanziaria svizzera
fiscalmente conforme. Gli strumenti messi a disposizione dal Consiglio
federale sono tre. Accordi che prevedono un’imposta alla fonte con
effetto liberatorio, una migliore assistenza amministrativa e degli
obblighi di diligenza estesi per gli istituti finanziari. Quest’ultimo
strumento è l’oggetto principale del mio lavoro. Gli obblighi di diligenza
estesi per evitare la presenza di valori patrimoniali presso i nostri istituti
finanziari sono stati presentati nell’avamprogetto di modifica alla Legge
sul riciclaggio di denaro lo scorso 27 febbraio 2013. Gli istituti finanziari
ed in particolar modo le banche saranno confrontate ad ulteriori
controlli e processi evidentemente generando ulteriori costi. Il ruolo da
ispettore degli intermediari finanziari diventerà ancora più forte. Oltre a
schierarsi contro le problematiche di riciclaggio devono combattere, in
prima persona, anche la problematica dell’evasione fiscale. Dall’AP-LRD
possiamo leggere come siano necessari degli ulteriori chiarimenti per
essere in grado di valutare la relazione dal punto di vista fiscale. In caso
di sospetto che i valori non siano dichiarati presso la propria autorità
fiscale gli istituti finanziari devono verificare con il cliente la correttezza
fiscale dei valori patrimoniali, e nel caso in cui non siano stati dichiarati
presso l’autorità fiscale l’istituto finanziario rifiuta la relazione d’affari, se
si tratta di un nuovo cliente, mentre lascia un congruo termine per
regolarizzare il tutto nel caso in cui la relazione d’affari sia già esistente.
Se alla scadenza del termine il cliente non ha dichiarato i propri averi
l’istituto finanziario dovrà sciogliere la relazione.
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Nel caso in cui tale legge dovesse entrare in vigore inevitabilmente gli
istituti finanziari subiranno inizialmente un contraccolpo; dato
soprattutto dallo lievitare dei costi da sostenere. Solamente in un
secondo tempo potranno beneficiare della conformità fiscale della
piazza finanziaria.
La volontà di garantire un’attività irreprensibile ai sensi dell’art. 3 della
Legge federale sulle banche e le casse di risparmio ha spinto gli istituti
finanziari a prendere delle contromisure, questo nonostante non sia
ancora presente alcun testo di legge. Gli interessi di ripulire la piazza
finanziaria svizzera sono molti; dunque ritengo che, come sta già in
parte accadendo, gli istituti finanziari prenderanno delle contromisure
senza che esse siano iscritte all’interno di un testo di legge. Ciò
permetterebbe di arrivare al medesimo risultato con conseguenze
meno drammatiche per gli istituti finanziari i quali oltre a rivestire i
panni dell’autorità fiscale hanno compiti di primaria importanza per
l’economia del nostro paese.
Sebastian Bäschlin
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
I social media nel settore del non profit.
Analisi di 4 casi esemplari con 4 differenti
strumenti derivati dai social media ed il
caso ATFA.
Relatore:
Giovanni Camponovo
Social media
Rappresentazione del mondo dei social media a disposizione
del settore non profit.
L'autore ha voluto combinare due tematiche che negli ultimi anni stanno suscitando
molto interesse, e ritagliando un posto importante nella società: la comunicazione
attraverso i social media e il settore non profit. Cercando le possibile combinazione
per per una strategia vincente.
Abstract
Viviamo in una società interconnessa, nella quale non è più pensabile
escludere Internet, sia nella sfera privata che in quella professionale. Le
tecnologie del web 2.0 hanno ormai modificato il nostro stile di vita.
Il settore del non profit si sta ritagliano sempre di più un ruolo
fondamentale all’interno dell’economia mondiale, le problematiche che
affliggono l’umanità, guerre, fame, questioni ambientali, crisi finanziaria
ed economica, ecc... sono sotto gli occhi di tutti e hanno accresciuto
una coscienza globale che intende reagire e contrastare tali situazioni.
In questo senso le organizzazioni non profit stanno crescendo di
importanza, guadagnando sempre più sostenitori. Affinché la loro causa
venga sostenuta e supportata, è importante che una NPO non si limiti
ad agire sul campo, ma deve impegnarsi ad informare ed influenzare i
comportamenti attivando dunque le leve della comunicazione e quelle
del social marketing, sfruttando gli strumenti offerti dalle tecnologie del
web 2.0.
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Le radici della comunicazione del settore non profit sono quelle
utilizzate per la comunicazione tradizionale lo stesso principio vale
anche per il social marketing e il marketing aziendale. Quale è la
situazione attuale, quale influsso hanno i social media nella politica dei
vari attori succitati?
In questa tesi viene fatta un’analisi della letteratura sui principi della
comunicazione e del marketing nel settore non profit considerando la
combinazione con i social media. Per comprendere meglio l’utilizzo di
questi strumenti da parte delle NPO sono stati analizzati quattro casi
più un quinto caso dove l’associazione in causa non utilizza questi
strumenti, per comprendere le possibili implementazioni.
Marco Ballabio
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il rilancio di una società sportiva giovanile.
Il caso Basket Club Vedeggio.
Relatrice:
Daniela Willi-Piezzi
Cosa deve fare il BCV?
Sun Tzu, nella sua massima "Una volta colte, le opportunità si
moltiplicano", sottolinea la necessità di afferrare le occasioni al
volo. Il Basket Club Vedeggio, vista la situazione in cui si trova,
deve quindi prendere il toro per le corna e cogliere
l'opportunità di rinnovarsi e ridefinirsi.
Dopo diciassette anni che il Basket Club Vedeggio, in modi diversi e con diversi gradi
d'impegno, è parte della mia vita, credo sia giunto il momento di restituirgli qualcosa.
Questo, assieme al desiderio di dare una mano a chi la società la dirige ormai da
anni, mi ha spinto a dedicare il lavoro di tesi al rinnovo ed al rilancio della società.
La scelta di curare gli aspetti strategici ed organizzativi del club, è nato dal mio
interesse personale per questi elementi della gestione delle società.
Abstract
Il presente lavoro di tesi, mira a dare delle soluzioni di livello strategico
ed organizzativo per permettere il rilancio della società ticinese di
basket giovanile Basket Club Vedeggio. Il progetto ha anche l’obiettivo
di comprendere il mondo cestistico ticinese e le società che vi operano,
rivolgendo particolare attenzione al BCV. Questo, perché non vi è
miglior base per sviluppare una strategia vincente se non conoscere se
stessi, il proprio avversario ed il terreno in cui si svolgerà lo scontro.
Per il raggiungimento dell’obiettivo sono state usate le teorie della
Stakeholder Theory, del Management Sportivo e del Marketing
Sportivo, nonché delle interviste a personaggi rilevanti del settore, dei
questionari sottoposti ai membri della società presa in considerazione e
dei dati quantitativi di fonte secondaria.
Il risultato della proposta di soluzione non è ancora noto, viste le
implicazioni temporali di una simile riorganizzazione. Tuttavia, chi scrive
auspica che, quanto proposto, sia d’aiuto ai dirigenti della società per il
rilancio della stessa.
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Eleonora Bernasconi
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Analisi dei Consigli di Amministrazione di
sette istituti finanziari attraverso la
Corporate Governance.
Relatrice:
Flavia Giorgetti Nasciuti
City of London
In questa foto è ritratto un quartiere di Londra, chiamato
"City". Esso è il primo centro finanziario d'Europa ed è qui che
hanno sede principali o succursali tutte le banche analizzate in
questo lavoro di ricerca.
Il tema di questa tesi ha preso spunto da un corso svolto durante l'ultimo semestre:
ho voluto cercare un argomento che potesse approfondire i concetti teorici appresi
durante il mio percorso di studio e che mi stimolasse durante la redazione della tesi.
L'ambito bancario mi interessa particolarmente, quindi ho approfondito uno degli
organi principali che è a capo della gestione degli istituti finanziari, ovvero il Consiglio
di Amminsitrazione. Spero in futuro di poter lavorare in questo settore, sviluppando
così maggiormente le mie conoscenze sul tema.
Abstract
La Corporate Governance, negli ultimi anni, è un tema sempre più
presente nella gestione quotidiana delle aziende. Essa riguarda l’insieme
di leggi e di regole di autodisciplina che, se rispettate, portano beneficio
ad un corretto funzionamento della società. Le regole di Corporate
Governance, in genere, riguardano i vari stakeholder che vengono a
contatto con l’azienda, in particolare dettano anche dei principi chiave
riferiti al Consiglio di Amministrazione.
Nello specifico in questa ricerca verranno presi in analisi quelli
appartenenti a sette istituti finanziari, quali: UBS, Credit Suisse, BSI,
Banca Stato, HSBC, Barclays ed BNP Paribas.
Gli obiettivi di questa ricerca riguardano il comprendere il ruolo, la
formazione, le funzioni e le competenze del Consiglio di
Amministrazione, rapportando il tutto alla legge e alle normative di
autodisciplina vigenti.
Nonostante tutte le banche esaminate rispettino ampiamente le
principali norme della Corporate Governance, vi sono delle differenze, le
quali portano ad importanti riflessioni.
I principali aspetti emersi riguardano la numerosità dell’organo di
gestione, la variegata formazione universitaria dei consiglieri e la loro
appartenenza ad altri Consigli di Amministrazione; curando questi
aspetti, unitamente al lavoro svolto dalla Direzione Generale, si
potrebbe trovare un equilibrio tale da consentire un’ottimale gestione
dell’azienda.
Infine, questo scritto può essere utilizzato come base o spunto di
riflessione per altre ricerche sul tema.
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Fabia Bertolotti
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Analisi empirica dei valori di stima del
Cantone Ticino: questi valori riflettono il
valore di mercato?
Relatore:
Samuele Vorpe
Valore degli immobili
Il confronto dei dati sui valori immobiliari del Canton Ticino
secondo le stime di un istituto bancario di primaria
importanza sul territorio con i relativi valori di stima ufficiale
evidenzia una marcata discrepanza fra questi ultimi e il valore
venale, valore con il quale, secondo la legge, dovrebbe essere
valutata la sostanza, sia immobiliare che mobiliare.
Ho scelto questo tema perché volevo capire da cosa dipendesse la discrepanza che si
riscontra tra i valori di stima ufficiale e il valore di mercato degli immobili.
Abstract
Nell’ambito della politica fiscale svizzera, il valore di stima ufficiale della
sostanza immobiliare è utilizzato quale base di calcolo ai fini
dell’imposta sulla sostanza, della tassazione del reddito derivante dal
valore locativo nonché per la calibratura di sussidi, assegni, borse di
studio e contributi vari.
In base alle normative in vigore e alla giurisprudenza del Tribunale
federale, la sostanza andrebbe di regola stimata secondo il suo valore
venale. Nel caso delle stime immobiliari è dunque lecito chiedersi se il
valore ufficiale di stima degli immobili corrisponde al suo valore venale.
Di recente, il Consiglio di Stato, dopo aver preso conoscenza di una
perizia del Professor Peter Locher (giudice del Tribunale federale)
secondo la quale la stima ufficiale dei fondi edificati ed edificabili in
vigore in Ticino non è conforme alla Costituzione federale e alla Legge
federale sull’armonizzazione delle imposte dirette, ha costituito un
gruppo di lavoro che avrà il compito di analizzare le leggi interessate.
È quindi evidente la direzione presa dal Governo, volta a sanare una
situazione non conforme alle leggi in vigore.
Ricostruendo l’iter legislativo che ha portato alle vigenti norme in
materia di stima immobiliare e analizzando una banca dati di
valutazioni immobiliari eseguite da un Istituto di credito di primaria
importanza a livello cantonale, si è voluta verificare empiricamente,
tramite il confronto dei dati, l’interrogazione iniziale, vale a dire se i
valori di stima immobiliare riflettono il valore di mercato.
I risultati ottenuti mostrano, in maniera piuttosto marcata, che i valori
di stima ufficiale sono sensibilmente inferiori al valore di mercato, una
situazione non conforme con le normative in vigore e in contrasto con il
principio di eguaglianza, sancito dalla Costituzione federale, poiché la
sostanza immobiliare risulta imposta in modo privilegiato rispetto alla
sostanza mobiliare.
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All’autorità politica spetterà quindi il compito di adeguare i valori di
stima ufficiale avvicinandoli maggiormente ai valori di mercato, secondo
quanto stabilito dalla legge, così come dovrà risolvere il problema di
adeguare le molte leggi che fanno capo a questo valore, cercando di
limitare l’impatto fiscale che l’aumento delle stime produrrà e senza per
questo penalizzare i proprietari di una casa primaria.
Nicola Boscacci
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
La crisi della New Economy:
cause e conseguenze.
Relatore:
Pietro Nosetti
New Economy
Questa scelta è stata fatta per un interesse personale verso le crisi finanziarie in
generale. La preferenza per questa crisi e non di un'altra, è dovuta al fatto che, ho la
possibilità di affrontare più tematiche, visti i diversi fattori che hanno contribuito ad
un evoluzione economica senza precedenti.
Il lavoro che voglio intraprendere mi dà così la possibilità di analizzare cosa in realtà
possa accadere all’interno della società, andando in questo modo ad ampliare le mie
conoscenze su aspetti che a scuola non vengono trattati.
Abstract
La New Economy, fenomeno del quale ancora oggi si beneficia, si è
innalzata a seguito delle prerogative di crescita economica attestatesi
negli anni Novanta, le rivoluzioni tecnologiche e il capitale di rischio.
Il tutto è partito da un’accelerazione del settore tecnologico, alimentato
a sua volta da ingenti capitali volti a farlo crescere rapidamente,
tantoché le aziende del settore iniziarono ad avere un’esplosione
soprattutto nell’economia finanziaria, dove i prezzi dei titoli salivano
sempre più. Questo era dovuto al fatto che si stava gonfiando una bolla
speculativa sul Nasdaq, dove questi titoli sono quotati. Il fenomeno
finanziario amplificato non fu comunque parallelo all’economia reale,
ma spinse l’innovazione e la produzione, i quali raggiunsero alti livelli.
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Quando questa straordinaria crescita finì, inizialmente ci fu il crollo dei
mercati finanziari, e in seguito quello dell’economia reale, il quale non è
stato uno dei più duri, paragonato anche alla più recente crisi finanziaria
globale. Il divario tra la crescita registrata antecedentemente alla crisi e
quella che si registrò in seguito fu importante, fatto che influì sulla
percezione della crisi.
Queste affermazioni possono essere fatte in quanto si sono analizzate
in un primo momento le caratteristiche della crisi, in seguito le cause e
infine le conseguenze.
Gli obiettivi principali sono stati raggiunti con l’ausilio di letteratura
importante riguardante il tema ed analizzando alcuni dati essenziali
pubblicati da istituzioni economiche e finanziarie, costruendo una
possibile tesi della New Economy.
Serena Carlino
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Mappatura dei processi aziendali
Analisi e proposte di miglioramento: il caso
Karen SA.
Relatore: Alberto Gandolfi
Diagramma di flusso
La mappatura dei processi come strumento di analisi e di
supporto per la gestione delle attività.
La scelta di questo tema è scaturita dalla realtà aziendale in cui lavoro. Per
differenziarsi dalle altre aziende, puntare alla qualità e alla massima soddisfazione
della clientela, è necessario dotarsi di un'organizzazione strutturale e procedurale
solida. L'analisi dei processi aziendali di Karen SA è orientata a questo, favorendo il
raggiungimento degli obiettivi strategici.
Abstract
L’analisi dei processi aziendali può essere affrontata mediante strumenti
e metodologie diverse.
Lo studio di una piccola media impresa attiva nell’aviazione civile, nella
fattispecie Karen SA, ha delineato, per dimensione, struttura e mercati
in cui opera, la scelta di una precisa metodologia di lavoro, pertinente e
ripetibile, per eseguire il Process Mapping.
La mappatura dei processi è uno strumento essenziale per valutare i
processi esistenti ed evidenziare eventuali criticità, attività senza valore
aggiunto e per migliorarne la performance.
Gli obiettivi dell'elaborato sono quelli di portare al Management delle
proposte d’intervento sui processi ritenuti più critici, al fine di migliorare
il servizio e la qualità dell’azienda, ottenendo un vantaggio competitivo
e ottimizzando le prestazioni dell’operatività.
Convertire un’azienda alla visione per processi è un’azione complicata.
Questo elaborato si interpone come primo approccio al business
process orientation, creando, da un lato, consenso al cambiamento
attraverso la partecipazione attiva e l’informazione, e nel contempo di
risolvere problematiche e criticità all’interno dei processi stessi.
La metodologia proposta consiste in fasi di lavoro chiare e definite, con
il supporto di strumenti specifici. Questa verrà applicata al caso pratico
di due processi di Karen SA, infine, verranno proposti dei miglioramenti,
sulla base degli obiettivi e della strategia aziendale.
Il lavoro di analisi ha portato a dei benefici e alla presa di coscienza della
necessità urgente di implementare i processi.
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Lorenzo Casalena
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Le modalità di finanziamento delle micro
e piccole medie imprese ticinesi.
Relatrice:
Ornella Piana
Il finanziamento
Il finanziamento è un aspetto di fondamentale importanza per
imprenditori che desiderano fondare e sviluppare un'azienda.
I motivi per cui ho scelto questo tema di tesi sono due. Innanzitutto il finanziamento
è un argomento di grande importanza che ha sempre destato il mio interesse. Infatti,
senza finanziamento le aziende non potrebbero nascere e crescere con successo.
Inoltre ho voluto approfondire le modalità di finanziamento delle PMI ticinesi,
considerando che quest'ultime rappresentano il modello aziendale più diffuso.
Abstract
Nell’attuale sistema di libero mercato il finanziamento è di
fondamentale importanza, poiché favorisce la nascita di nuove imprese,
oltre che il successo e la continuità di quelle esistenti. Questa tesi di
Bachelor si prefigge di analizzare le modalità di finanziamento delle PMI
ticinesi, studiandone le caratteristiche e le peculiarità. Questo modello
aziendale rappresenta infatti la tipologia di azienda più diffusa, con una
quota pari al 99.7% di tutte le imprese, le quali offrono circa i due terzi
degli impieghi. L’indagine diventa dunque significativa per comprendere
uno spaccato importante dell’economia regionale.
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Gli obiettivi principali del presente lavoro sono tre. Il primo consiste
nella descrizione teorica delle forme di finanziamento utilizzabili dalle
aziende, realizzata attraverso una ricerca e un’analisi della letteratura
esistente. Il secondo è finalizzato a individuare quali forme di
finanziamento sono più usate dalle PMI ticinesi, tramite l’invio di un
questionario strutturato sottoposto a un campione di PMI. Il terzo mira
a identificare i motivi per cui una o più forme di finanziamento sono
maggiormente utilizzate: a tal riguardo sono stati intervistati un
operatore bancario e una PMI.
Dalle analisi è emerso che non tutte le modalità di finanziamento
esposte nella letteratura sono impiegate dalle PMI. In particolar modo il
prestito obbligazionario e il factoring non hanno trovato un riscontro
nella realtà aziendale. Inoltre, all’interno del campione di PMI, è stata
osservata una differenza nell’utilizzo delle forme di finanziamento tra
micro, piccole e medie imprese.
Tatiana Cataldo
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Packaging: una leva relazionale dominante
nell’era digitale.
Relatrice:
Daniela Willi-Piezzi
Packaging e interazione
Il packaging come possibile mezzo per interagire con i
consumatori dell'era digitale.
Il packaging prende parte alla decisione di acquisto di un prodotto, assumendo
spesso un ruolo rilevante. La continua evoluzione dell'ambiente circostante ne ha
determinato inoltre alcuni cambiamenti nel tempo. In un contesto attuale in cui
tutto sembra divenire maggiormente virtuale e quindi immateriale, si potrebbe
quindi vedere un destino incerto ma anche alcune opportunità. L'interesse si è
pertanto focalizzato sul ruolo del packaging nella relazione con il consumatore.
Abstract
Il packaging è considerato oggi come strumento di comunicazione che
va oltre all’essere un elemento del marketing mix del prodotto. Le sue
funzioni di base continuano a ricoprire un ruolo rilevante, ma nel tempo
sono state affiancate da funzioni sempre più complesse. Le modalità
con cui quest’ultimo cerca di raggiungere il consumatore sono
aumentate e cercano di andare a pari passo con le nuove esigenze del
mercato e del consumatore. Il contesto è infatti altamente mutevole a
causa della velocità con cui si muove l’innovazione tecnologica. Il
mondo sempre più digitale ha permesso alle imprese di sviluppare nuovi
prodotti e nuove modalità per migliorare l’offerta globale e sopravvivere
in un contesto altamente competitivo. Le imprese che continuano ad
operare con successo si sono però accorte che i prodotti non bastano, si
è quindi diffusa la consapevolezza che mantenere solide relazioni con i
propri clienti permette di allontanarli dalla concorrenza.
L’obiettivo di questo lavoro è pertanto quello di comprende se il
packaging può risultare una leva relazionale che permette alle imprese
di sviluppare un vantaggio competitivo. Al fine di determinarlo sono
state analizzate in primo luogo le modalità con cui le imprese entrano
in contatto con i propri avventori e sono stati poi elaborati i possibili
fattori di successo per farlo nell’era digitale. In seguito è stata analizzata
l’evoluzione del ruolo del packaging nel settore alimentare, mettendo in
risalto le funzioni che oggi svolge ed indicando alcuni trend. Unendo
questi due aspetti è stato possibile sviluppare un modello di interazione
attraverso il packaging, evidenziando come le diverse funzioni di
quest’ultimo permettano di entrare in contatto con il consumatore in
differenti momenti dell’esperienza con la marca. Infine con l’ausilio di
due casi pratici è stato possibile appurare che il packaging, se integrato
nella strategia globale dell’impresa e se ricopre un ruolo in tutte le fasi
dell’esperienza, potrebbe risultare vincente nell’instaurazione di relazioni
durature fra consumatore e azienda.
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Sacha Cattelan
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
L’imposizione del capital gain in Svizzera:
discussione sulla circolare nr. 36 emanata
dall’Amministrazione federale delle
contribuzioni.
Relatore:
Samuele Vorpe
The capital gain
Un’immagine molto espressiva in merito al tema della mia tesi
“L’imposizione del capital gain in Svizzera”. I termini "tax" e
"gains" sono disposti parallelamente. Ciò è coerente con il
principio secondo il quale ogni fonte di guadagno che
incrementa la capacità contributiva di un contribuente, debba
essere imposta. La parola "capital" invece, trafigge i due
termini e quindi questo principio.
Interessante è notare come “tax” sia illuminato; è quindi
evidente la necessità di chiarezza che questo argomento esige.
L’interesse per gli strumenti finanziari e per la finanza in generale, nonché quello per
le conseguenze fiscali ad essa connesse, sono all’origine della scelta per il tema della
mia tesi. Sono dell’avviso che ogni persona che come me gestisce la sua sostanza
privata, compiendo talvolta anche compravendite di titoli, debba essere a
conoscenza delle implicazioni a livello fiscale. Ho dunque deciso di approfondire
l’argomento, acquisendo al contempo un know-how molto importante su questo
tema, che sarà indubbiamente utile per la mia formazione futura in ambito fiscale.
Abstract
L’imposizione degli utili in capitale in Svizzera, è un tema che da ormai
oltre tre decenni dà adito a molteplici dibattiti tra politici ed esponenti
del settore economico. Non disponendo a tutt’oggi di un articolo di
legge che sancisca in modo chiaro e definito la delimitazione fra attività
lucrativa indipendente (imponibile) e una mera amministrazione della
sostanza privata (esente da imposta), la certezza e l’equità del nostro
diritto sembrano essere compromesse. L’imposizione o l’esenzione degli
utili in capitale avviene pertanto sulla base di sentenze emesse dal
Tribunale federale (TF), applicando così la giurisprudenza esistente.
L’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) ha ripreso gli indizi
giurisprudenziali elaborati nel corso degli anni dal TF, emanando
dapprima la circolare nr. 8 (21 giugno 2005) e in seguito, in sostituzione
della precedente, la nr. 36 (27 luglio 2012). La circolare dovrebbe fungere
da supporto alle autorità fiscali, permettendo loro di escludere
un’attività lucrativa indipendente nell’ambito di un esame preliminare
prima di procedere con la prassi giurisprudenziale.
La mia tesi verte a fornire una visione chiara della situazione attuale e,
quando vi è la possibilità, a indicare una proposta di miglioramento.
Vengono inizialmente analizzate le basi legali in vigore e i tentativi da
parte del Consiglio federale (CF), dell’Unione svizzera dei sindacati (USS)
e delle Commissioni incaricate di modificare la prassi attuale
introducendo un nuovo articolo di legge con l’intento di garantire una
parità di trattamento e una certezza del diritto. Dalle analisi svolte
emerge che le Camere parlamentari non sono riuscite ad appianare le
divergenze riguardo all’introduzione di un’eventuale nuova disposizione
nelle leggi federali e cantonali, lasciando così un vuoto legislativo, che
deve essere colmato dal TF e dall’AFC. La situazione è quindi sempre più
insostenibile, vista l’incertezza che crea in merito ad un tema tanto
importante per la piazza finanziaria svizzera.
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Il lavoro si focalizza in seguito sull’analisi critica della circolare nr. 36, in
particolare sui cinque criteri che permettono alle autorità fiscali di
escludere un’attività lucrativa indipendente. Il risultato del mio lavoro
indica che, nonostante i criteri oggettivi di questa circolare la rendano
talvolta molto stringente nei confronti del contribuente, l’AFC si è
mossa nell’interesse del contribuente, poiché permette alle autorità
fiscali, in presenza di casi chiari e lampanti, di escludere la presenza di
un’attività lucrativa indipendente, ancor prima di dover ricorrere alla
prassi giurisprudenziale. La tesi si conclude con l’esame della situazione
attuale e delle prospettive future, dal quale scaturisce che una soluzione
ideale e che soddisfi tutti non esiste. Le difficoltà presenti riguardo il
tema dell’imposizione del capital gain evidenziano la necessità di una
decisione da parte del potere legislativo che permetta di non doversi più
confrontare con una circolare non retta da una base legale ben chiara e
quindi non sufficiente a garantire né una certezza del diritto né
tantomeno una parità di trattamento.
Cora Crivelli
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il management e le tecniche antistress più
efficaci per aumentare la creatività,
risolvere problemi e comunicare meglio con
i propri stakeholder.
Relatrice:
Loretta Bert
Felicità in azienda
L'immagine simboleggia una condizione lavorativa ideale: un
team felice, affiatato, creativo, collaborativo, performante e
con il sorriso sulle labbra.
Lo stress è un problema sempre più sofferto nelle realtà lavorative. Questa tesi nasce
dalla necessità di portare in azienda delle soluzioni in grado di alleggerire questa
condizione e contemporaneamente migliorare l'ambiente lavorativo, la
comunicazione, le performance, la creatività e apportare numerosi altri benefici.
Abstract
Lo stress è un problema sempre più diffuso nelle realtà lavorative.
I manager, per far fronte all’attuale crisi economica, sono costretti a
portare sempre più risultati per mantenere competitiva
l’organizzazione. Le condizioni lavorative e le responsabilità che
quotidianamente devono affrontare generano stress e le emozioni da
loro percepite sono inevitabilmente trasmesse al team, generando dei
costi sia a livello individuale, con la percezione di disagi fisici e
psicologici, sia a livello aziendale.
L’obiettivo di questo elaborato è di aiutare i manager a ridurre lo stress
lavorativo e assumere un comportamento manageriale positivo, reso
possibile grazie all’introduzione in azienda di opportune tecniche
antistress, quali Yoga della Risata, Training Autogeno, Meditazione
Trascendentale e Tai Chi Chuan, in grado di migliorare l’ambiente
lavorativo, la performance, la creatività, la comunicazione e apportare
numerosi altri benefici.
Il mio lavoro di tesi inizierà con una panoramica sul tema dello stress,
analizzandone i costi individuali e aziendali, in seguito, l’attenzione sarà
spostata sul ruolo del manager nel trasmettere lo stress ai dipendenti.
Nella seconda parte della tesi, sarà esposta l’importanza del
comportamento manageriale positivo, delle tecniche antistress e dei
benefici che apporterebbero in azienda.
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Pavel Epichev
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il Sistema di Controllo Interno:
Studio della circolare FINMA.
Relatrice:
Flavia Giorgetti-Nasciuti
Strumenti di lavoro
Il corso di «Legal & Compliance» tenutosi durante l’ultimo semestre, ha evidenziato la
complessità del controllo interno e la sua pertinenza a tutti i settori e livelli di una
banca, attirando la mia attenzione sull’argomento. La scelta di questo tema è stata
guidata inoltre dal mio desiderio di lavorare in banca dopo aver conseguito la laurea
e questo argomento quindi mi permette di approfondire le mie conoscenze relative
alla struttura di una banca e al suo funzionamento interno.
Abstract
In questo elaborato ho cercato di comprendere lo SCI attraverso tre
documenti: il COSO, lo Schema per i sistemi di controllo interno del
Comitato di Basilea e la Circolare FINMA № 2008/24. Dopo avere
esposto in breve le fondamenta e presentato i documenti in analisi sono
passato a formulare una mia definizione del SCI. In seguito i punti
principali della definizioni sono stati descritti con maggiore dettaglio.
La mia analisi si è poi soffermata sulla circolare della FINMA, la quale
risulta essere meno specifica sull’argomento. Questo fatto mi ha
portato a studiarla più approfonditamente ma anche ad indagare nella
sua storia per cercare capire i motivi della sua differenza dagli altri
documenti.
In seguito ho presentato un caso accaduto ad UBS, nel quale si
contestava alla banca delle carenze nello SCI. Dopo aver illustrato in
breve quanto successo ho provato a svolgere un’analisi attraverso l’uso
della teoria presentata nella prima parte del mio lavoro.
Durante la stesura di questo lavoro mi sono accorto dell’importanza che
un sistema informatico racchiude in se per la buona riuscita del SCI.
Quindi ho deciso di proporre un documento che viene usato per
l’integrazione dei processi IT con i processi dell’impresa.
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Valentina Fasoletti
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il leasing come modalità di finanziamento
per le PMI ticinesi.
Relatrice:
Ornella Piana
Leasing aziendale
Il leasing è visto come una valida alternativa di finanziamento
per le piccole e medie imprese ticinesi.
Siccome le PMI rappresentano l’ossatura del tessuto economico svizzero, si é
ritenuto interessante capire come esse si finanziano e quali problematiche possono
riscontrare. In particolare, si è voluto focalizzare l'attenzione sul leasing aziendale. Il
motivo è da ricondurre alle sue particolari caratteristiche interessanti da analizzare e
dall’importanza che sta assumendo negli ultimi anni sia in Ticino che in Svizzera.
Abstract
Il leasing aziendale ha assunto particolare importanza soprattutto negli
ultimi decenni e, in questa situazione economica complessa, sta
diventando una valida alternativa di finanziamento per le piccole e
medie imprese ticinesi, le quali devono sopravvivere alla forte pressione
concorrenziale.
Questo strumento permette alle aziende di finanziare interamente i
beni con capitale di terzi, preservando quindi la liquidità per altri tipi di
finanziamento. Inoltre, le aziende possono soddisfare maggiormente le
loro esigenze aziendali, in quanto il leasing offre la possibilità di
personalizzare alcuni elementi contrattuali (per esempio la durata, il
valore residuo, i canoni di leasing, ecc.).
L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di descrivere il fenomeno del
leasing aziendale nelle PMI ticinesi. Per rispondere in modo esaustivo
alla domanda di ricerca, si è reso necessario abbinare una metodologia
quantitativa ad un’analisi qualitativa. Infatti, oltre ad esporre una solida
base teorica del leasing, è stato svolto un sondaggio quantitativo ad un
campione di 530 PMI ticinesi e sono state realizzate sei interviste a
persone specializzate su un particolare aspetto del leasing.
I risultati principali ottenuti dal sondaggio e dalle interviste, mostrano
che tutte le imprese possono accedere al leasing salvo quelle costituite
da pochi anni, in quanto le banche necessitano di almeno 3 anni di
bilancio per un’analisi della solvibilità aziendale. Inoltre, il leasing
immobiliare è poco diffuso tra le PMI, a causa delle particolari
condizioni minime che esige la banca. Infine, si può affermare che la
maggior parte delle imprese ticinesi utilizza esclusivamente il Codice
delle obbligazioni per contabilizzare le operazioni di leasing.
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Mattia Fenu
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il nuovo diritto contabile
Novità e applicazione dei nuovi articoli a un
conto annuale
Relatore:
Claudio Cereghetti
Analisi di un cash flow
L’interesse verso l’argomento è scaturito in modo spontaneo durante le ore di
attività nella fiduciaria in cui lavoro dal 2007 da discussioni con i colleghi, sia durante
l’orario di lavoro, sia in pausa, in relazione a diverse pubblicazioni in nostro possesso
e a corsi effettuati da alcuni di noi. Questi confronti sono nati per cercare di capire
cosa potrebbe succedere fra pochi mesi quando inizieremo a chiudere i primi bilanci
con le nuove norme contabili.
Abstract
Ogni Stato possiede un proprio diritto commerciale indipendente. In
questo mondo sempre più globalizzato, vi è la necessità di uniformare i
vari diritti commerciali per facilitare il confronto e la valutazione dei
conti annuali. In questa ottica nascono dei principi contabili
internazionali. Questi ultimi sono sempre in continua evoluzione.
Per questa ragione il Parlamento svizzero ha deciso di modificare il
proprio diritto commerciale per allinearsi il più possibile a questi principi
internazionali e a una presentazione fedele, più vicina alla realtà.
Tuttavia, le autorità federali hanno voluto preservare alcune
particolarità proprie della contabilità svizzera quale, ad esempio, la
creazione delle riserve latenti.
In questo elaborato, viene effettuata un’analisi della letteratura per
presentare al lettore le peculiarità principali contenute nel nuovo diritto
contabile svizzero.
Vengono quindi presentate le novità a cui le aziende dovranno attenersi
al momento della chiusura dei propri conti annuali. Le stesse novità
sono state illustrate e applicate attraverso un caso di studio.
Infine, attraverso il caso di studio e la ricerca personale, si vuole
comprendere e dimostrare se effettivamente, come preventivato dal
Parlamento svizzero, la riforma del diritto commerciale svizzero sia
fiscalmente neutrale.
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Daniele Ferrara
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Teoria del prospetto e soluzioni di finanza
comportamentale alle anomalie dei mercati
finanziari: home bias ed equity premium
puzzle.
Relatore:
Fabiano Cavadini
La mente finanziaria
Immagine metaforica volta ad illustrare il comportamento
attuato dagli individui di fronte ad una scelta in ambito
finanziario.
Le motivazioni per cui ho trattato questa tematica sono da ricercarsi nel forte
interesse al voler comprendere come un individuo, di fronte ad una scelta, tende a
comportarsi e quali fattori entrano in gioco in relazione a tale decisione. Inoltre la
grande passione verso il mondo bancario e in relazione a quanto appreso durante il
major di Banking & Finance, hanno fatto sì che la scelta inerente la tesi andasse
verso questi argomenti.
Abstract
I mercati finanziari, in alcune circostanze, si sono mostrati poco
rispettosi del paradigma sostenuto dall’ipotesi dei mercati efficienti, per
cui gli individui dovrebbero operare secondo un principio di piena
razionalità. La teoria decisionale dell’utilità descrive in termini normativi,
sulla base degli assiomi di razionalità, come andrebbero adottate le
decisioni in condizione di incertezza. Tuttavia, sembra che le scelte
vengano adottate in funzione della Teoria del Prospetto, la quale
contempla la razionalità limitata degli agenti economici e la
conseguente determinazione di alcune anomalie tra le quali l’home bias
e l’equity premium puzzle.
In questo lavoro si vuole rivisitare queste due anomalie, osservando
quali caratteristiche cognitive legate alla Teoria del Prospetto e alla
disciplina della finanza comportamentale forniscono delle spiegazioni
plausibili ai due fenomeni analizzati.
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Emil Ferrari
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Analisi del sistema scolastico ticinese e
della spesa pubblica per l'istruzione.
Relatrice:
Amalia Mirante
Istruzione è futuro
La presente immagine rappresenta due cartelli stradali
indicanti che l'istruzione e il futuro vanno dalla stessa
direzione.
Le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere come tema di tesi l’analisi del sistema
scolastico ticinese e della spesa pubblica per l'istruzione, sono molteplici. La presente
tesi è stata un’opportunità per approfondire un tema spesso oggetto di discussione e
d’attualità, come l’istruzione, poiché sono dell’opinione che riguardi una parte
fondamentale per la nostra società sia per il presente, ma soprattutto per il futuro.
Abstract
L’istruzione pubblica rientra nelle istituzioni garantite e fornite dallo
Stato sociale, concedendo l’opportunità a tutti i cittadini di studiare,
poiché fornendo un’istruzione adeguata, è possibile puntare
all’eguaglianza sociale. I temi riguardanti la scuola e la relativa spesa per
l’istruzione, sono spesso oggetti d’attualità, sia nel panorama svizzero
sia nel panorama ticinese; questo elaborato ha come obiettivi principali
quelli di analizzare l’istruzione pubblica ticinese e nel contempo di
quantificare la spesa in questione.
In un primo tempo si analizza il sistema scolastico ticinese attuale, e la
relativa storia della scuola del Cantone Ticino, che agli albori ha
riservato diverse difficoltà a chi volesse garantire un’educazione a tutta
la popolazione del cantone. Per poter avere un’istruzione pubblica di
qualità sul territorio ticinese occorre che nel contempo lo sia pure a
livello nazionale, questo è possibile valutarlo facendo qualche paragone
con il panorama internazionale.
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L’analisi della spesa pubblica per l’istruzione è un passo decisivo al fine di
poter valutare quale peso economico dà il Ticino alla scuola,
raffrontando il tutto con gli altri 26 cantoni svizzeri. Da questa analisi si
può notare come il Ticino in un’ipotetica graduatoria svizzera (rapporto
tra spesa per l’istruzione e uscite cantonali totali) è situato tra gli ultimi
cantoni.
Infine l’intervista all’Onorevole Manuele Bertoli, Direttore del
Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport è fondamentale
per comprendere al meglio alcune tematiche d’attualità della scuola
ticinese.
Manuele Ferrari
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Elaborazione di uno strumento per la stima
degli onorari dei servizi di contabilità sulla
base del nuovo diritto contabile.
Relatore:
Claudio Cereghetti
Offerta di preventivo
Immagine a cura di Manuele Ferrari.
L'inasprimento della concorrenza obbliga ogni azienda ad una particolare attenzione
ai processi svolti: la realizzazione di un’offerta è uno dei più delicati. L’elaborazione di
uno strumento per la stima dei preventivi degli onorari di contabilità permetterà di
calcolare il prezzo ideale del servizio. L'incertezza delle conseguenze portate
dall'introduzione del nuovo diritto contabile mi hanno spinto a realizzare uno
strumento che unisse la due problematiche.
Abstract
Modelli di preventivo nel settore terziario sono raramente presenti,
solitamente l’offerta viene effettuata manualmente sulla base delle
proprie conoscenze. Il motivo principale è l’eterogeneità del servizio che
non permette una standardizzazione dell’operato. Il compimento di un
preventivo rimane una fase molto importane, soventemente viene però
sottovalutato, ed alcuni fattori esterni rischiano di alterare l’offerta.
L’obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è la realizzazione di uno
strumento per la stima degli onorari dei servizi di contabilità da parte di
uno studio fiduciario. Il processo non potrà essere completamente
automatico, l’intervento dell’uomo atto a correggere eventuali eccezioni
rimane infatti essenziale.
A partire dal 2015 entrerà definitivamente in vigore il nuovo diritto
contabile. Dall’analisi della letteratura è apparso probabile che
l’introduzione delle nuove norme porteranno ad un incremento degli
oneri dei servizi di contabilità. Il secondo obiettivo è dunque l’analisi e la
quantificazione dell’eventuale aumento di tempo impiegato per la
gestione di un mandato contabile.
www.supsi.ch
L’introduzione di questo capitolo si è resa necessaria dal momento che
il modello per effettuare preventivi dei servizi di contabilità verrà
utilizzato negli anni futuri, e per questo motivo è stato doveroso
considerare tale cambiamento.
Dopo lo studio dedicato alle nuove norme contabili la ricerca sarà
composta da una campionatura atta a scoprire le variazioni degli
onorari contabili al mutamento dell’azienda. Sulla base dei risultati
emersi, e di varie prove pratiche, è stato realizzato il modello.
Il risultato prodotto è contenuto in un documento del software
Microsoft Excel: dopo aver riempito semplici campi con le informazioni
riguardanti l’azienda in questione, verrà automaticamente quantificato,
mediante specifici calcoli, la stima dell’onorario contabile. Una parte
successiva è stata riservata al calcolo manuale di mansioni
supplementari ed a contenere eventuali correzioni dovute allo
scostamento del mandato dallo standard inserito nello strumento
realizzato.
Stella Gadotti
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Come scegliere il metodo di valutazione
aziendale più adeguato.
Il caso della AR Industrial Fans S.A.
Relatrice:
Laura Luoni
Financial planning
La scelta del tema della valutazione aziendale, deriva principalmente da un interesse
personale che ho sviluppato durante il corso di corporate finance e durante quattro
anni di esperienza lavorativa in un fondo d’investimento.
Abstract
La globalizzazione porta a una continua crescita del numero di fusioni,
acquisizioni, OPA e finanziamenti, con un conseguente aumento della
domanda di servizi di valutazione di azienda, elemento che ricopre un
ruolo centrale nel mondo finanziario.
La valutazione aziendale non si limita a un semplice calcolo ma
comprende un processo di definizione di obbiettivi, di raccolta e analisi
di informazioni dell’ambiente esterno e interno di un’impresa. Questa
tesi si prefigge due principali obiettivi; il primo è la descrizione del
processo di valutazione aziendale presentandone i principali metodi
(patrimoniali, reddituali, misti, finanziari basati su flussi di cassa e dei
multipli di mercato) per evidenziare come tutte le fasi del processo e le
differenze tra i vari modelli possono influire nella scelta del metodo di
valutazione più adatto. Il secondo obbiettivo è la valutazione
dell’azienda AR Industrial Fans S.A. attraverso il processo che è stato
descritto. Il metodo utilizzato per svolgere questa tesi è qualitativo, data
l’ampiezza del tema e la sua significativa soggettività. Nella prima parte
dell’elaborato, l’autrice analizza la letteratura concernente la descrizione
del processo di valutazione e nella seconda parte sviluppa un caso di
studio.
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Il presente elaborato cerca di dimostrare che non esiste un unico
metodo di valutazione che può essere considerato adatto per tutte le
situazioni. Per determinare il/i metodo/i di valutazione più confacente/i,
è necessario tener conto del motivo per il quale si svolge la valutazione,
della tipologia di business e dei fattori interni e esterni all’impresa. Nel
processo di valutazione di AR, in seguito ad aver definito l’obbiettivo
della valutazione e analizzato le informazioni disponibili, i metodi
ritenuti più idonei sono quello dei multipli di mercato e del discounted
free cash flow.
Marina Garic
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Progetto per lo sviluppo turistico nella
regione di Bellinzona e dell'Alto Ticino
nell'ambito del turismo sportivo e del
tempo libero.
Relatore:
Luca Berla
Panorama Bellinzona
La ricchezza della regione di Bellinzona e Alto Ticino è data
dalla natura che la circonda e dagli aspetti culturali che la
compongono.
La scelta di avere come argomento principale per la tesi il turismo nasce dal fatto
che questo argomento mi appassiona da sempre. Per questo motivo ho deciso di
mettere in pratica la teoria appresa durante i corsi del Major di Marketing & Sales,
per formulare un progetto che permetterebbe di valorizzare la regione presa in
considerazione e di renderla competitiva.
Abstract
Il turismo nel Canton Ticino è un argomento di attualità che ogni anno
ripropone delle sfide sia per gli attori che lo compongono, sia per le
autorità cantonali. Per combattere la crisi che caratterizza il settore
negli ultimi anni, nel 2015 verrà introdotta una riforma sulla Legge sul
Turismo (LTur). Il cambiamento maggiore che avverrà è la fusione degli
enti turistici locali in enti turistici regionali. Da questa situazione si è
formulato un piano di marketing nell’ambito del turismo sportivo e del
tempo libero per la regione di Bellinzona e Alto Ticino. Un possibile
destinatario del lavoro è il futuro Ente Turistico Regionale di Bellinzona
e Alto Ticino.
www.supsi.ch
Con la teoria appresa nei corsi del Major di Marketing & Sales ed
un’analisi dei dati a disposizione sul settore del turismo in Ticino, si sono
individuate delle opportunità di sviluppo e delle strategie che
permetterebbero alla regione di differenziarsi rispetto le restanti del
Cantone.
Le soluzioni principali individuate concernono la creazione di un sistema
di prodotto specifico, che permetta di offrire la pratica di attività
correlate in tutta la regione, e l’implementazione di una promozione
ben mirata.
Daniele Gianinazzi
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Esperienze di acquisto ed emozioni.
Il marketing sensoriale come approccio
esperienziale.
Relatore:
Alessandro Siviero
I cinque sensi
Influenzare il comportamento d'acquisto dei consumatori
attraverso l'utilizzo dei cinque canali sensoriali principali.
L'approccio esperienziale sta assumendo un ruolo principale nell'esperienza di
acquisto dei consumatori. Perciò, ognuno di noi si trova confrontato con una nuova
offerta economica, capace di influenzare le nostre decisioni ma soprattutto il nostro
comportamento di acquisto attraverso l'impiego del marketing sensoriale. Per
verificare l'impatto e l'influenza di tale approccio sensoriale, si è deciso di esaminare
più da vicino il caso Abercrombie & Fitch.
Abstract
Oggigiorno le imprese si trovano a operare in un mercato in cui
l’approccio esperienziale risulta essere l’elemento trainante, in quanto
beni e servizi non sono più sufficienti per avere successo nella società
postmoderna. Le scelte di consumo sono guidate sempre più spesso da
desideri ed emozioni, che rappresentano la risposta più adatta alle
attuali esigenze dei consumatori. Infatti, riuscire a creare un’esperienza
d’acquisto, significa adoperarsi per coinvolgere emotivamente il
consumatore. Pertanto, quando s’instaurano delle relazioni con i propri
clienti, bisogna essere consapevoli che essi non agiscono
esclusivamente in maniera razionale, ma inconsciamente vengono
guidati da altri fattori che inducono all’acquisto.
A tale proposito, gli aspetti sensoriali giocano un ruolo essenziale,
poiché capaci di colpire il cliente in maniera emotiva, portandolo ad
assumere comportamenti particolari nelle diverse situazioni in cui si
trova catapultato. A conferma della loro importanza, il caso
Abercrombie & Fitch ha cercato di mostrare il loro reale effetto e
potenziale su un campione di 104 intervistati. Dall’analisi effettuata si è
osservato che i soggetti del campione (non rappresentativo), in alcune
circostanze sono stati influenzati nel loro comportamento d’acquisto.
Ciò ha permesso di evidenziare che i sensi possono giocare un ruolo di
primo attore in questa nuova Economia dell’Esperienza.
www.supsi.ch
Ivana Karlovic
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
IL MARKETING DELLO STUDIO LEGALE.
Analisi teoriche, evidenze pratiche e
strumenti: il caso dello Studio legale Mecca
e Regazzi.
Relatrice:
Michela Ornati
Rappresentazione grafica
a cura dell'artista Honorè Daumier.
La decisione di approfondire il tema del marketing all’interno delle professioni
intellettuali, deriva dal desiderio di fornire una visione più innovativa e moderna del
servizio legale. Da diversi anni lavoro come assistente presso uno Studio legale e
grazie alle nozioni acquisite durante il mio percorso formativo ho percepito un
cambiamento in questo mercato che, sebbene tuttora ancorato al passato, inizia a
dimostrare interesse verso nuove discipline.
Abstract
Professione forense e marketing. Conservatori conto mercantilisti,
due realtà opposte, lontane e diverse, ma siamo proprio sicuri che non
possano in nessun modo coesistere?
In Ticino sono attivi 1’400 professionisti che giornalmente
contribuiscono a risolvere controversie sia di natura legale, sia di natura
notarile. Considerata la materia trattata e le rigide regole professionali,
gli Studi legali hanno sempre beneficiato di una posizione di riguardo,
venendo percepiti dai clienti come una classe superiore: il così detto
“ceto forense”.
La crisi economica, l’aumento della concorrenza e le maggiori
disponibilità di informazioni sul web hanno aumentato le capacità di
scelta dei clienti, modificando di conseguenza l’atteggiamento nei
confronti dei professionisti. Il “ceto forense” deve ora far fronte a questi
cambiamenti per essere concorrenziale e al passo con i tempi.
A tal fine, in USA e in altri paesi precursori (Inghilterra, Italia,..) si è
sviluppata una nuova disciplina, il marketing legale, che aiuta i
professionisti, attraverso tecniche organizzative specifiche, ad acquisire
nuovi clienti e conquistare così quote di mercato.
www.supsi.ch
La presente tesi è stata sviluppata in modo tale da comprendere se e
come, questa disciplina, possa essere implementato nel mercato
ticinese. Dopo una prima parte volta a definire con chiarezza gli aspetti
teorici, si passa, attraverso il confronto di due realtà, alle evidenze
pratiche. Infine si suggeriscono una serie di strumenti applicabili al
mercato ticinese dei servizi legali.
Dalla presente tesi è emerso che il marketing non deve
necessariamente essere accostato a grandi realtà aziendali ma può
essere sviluppato anche da piccole - medie imprese. L’importante è
declinare le attività in funzione della realtà locale, rispettando il codice
deontologico e le leggi vigenti.
Decidere di fare marketing all’interno della professione legale vuol dire
abbracciare una nuova filosofia e un metodo di lavoro diverso, che
implica necessariamente conoscenza e un investimento di tempo non
indifferente. Esso può infatti rappresentare la chiave di svolta per fornire
una visione più innovativa e moderna della professione forense.
In conclusione, per rispondere alla domanda posta in ingresso, lo Studio
legale e il marketing non solo possono coesistere, ma insieme possono
raggiungere il successo.
Defrim Krasniqi
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
La formazione bancaria in Svizzera:
struttura, relazione con il settore
finanziario e prospettive. Un confronto con
il caso britannico.
Relatore:
Pietro Nosetti
Education is future
Formazione elemento fondamentale per il futuro.
La scelta di effettuare il lavoro di progetto su questo tema deriva dal fatto che ho
sempre beneficiato dell'offerta formativa, specialmente in ambito bancario, senza
mai soffermarmi nell'analizzare le varie possibilità di formazione. In aggiunta a
questo, potrebbe essere un'utile guida per tutti coloro che sono interessati a
conseguire una formazione in ambito bancario.
Abstract
Ormai da diversi anni a questa parte riconosciamo il tema legato alla
formazione come un punto fondamentale sia per le persone singole che
per le aziende, qualsiasi lavoro e in qualsiasi settore necessita a monte
un’istruzione per poter svolgere l’attività quotidiana in maniera
ottimale. Il mercato del lavoro richiede risorse umane con una buona
base di conoscenze e competenze che si possono ottenere formandosi
oppure lavorando. In aggiunta a questo, viene anche richiesto un
costante aggiornamento durante la carriera lavorativa per non
rimanere indietro coi tempi.
La globalizzazione e la facilità di mobilità degli studenti, fa si che anche
nel settore della formazione si stia vivendo un aumento di concorrenza
dovuto allo “slittamento” del mercato formativo a livello internazionale.
Visto l’ampiezza del campo della formazione, ci concentreremo
solamente sull’offerta formativa dedicata al settore bancario. In questo
ambito si confronterà il sistema formativo svizzero con quello
britannico che risulta essere il più prestigioso ed importante a livello
europeo.
Lo scopo di questo lavoro di ricerca è analizzare le principali differenze
tra il sistema formativo svizzero e quello britannico in ambito bancario.
Per fare questo è stata analizzata inizialmente la struttura formativa dei
due paesi e la rispettiva offerta formativa in ambito bancario, in un
secondo momento sono stati definiti i principali attori di tale settore
con le rispettive relazioni con il sistema finanziario. Infine è stata
analizzata la possibilità del modello formativo di reagire ai cambiamenti
del settore finanziario e si sono identificate alcune possibili misure per
contribuire al rafforzamento del settore formativo in ambito bancario
svizzero. In aggiunta a questo sono stati organizzati alcuni incontri con
individui del settore formativo, bancario e studenti che hanno condiviso
la loro esperienza in merito alle varie questioni trattate.
www.supsi.ch
Sabrina Kriesi
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Stakeholder engagement:
creare e coinvolgere una rete di contatti
a beneficio dell'economia ticinese.
Relatrice:
Michela Ornati
Stakeholder engagement
La motivazione dietro alla scelta del tema di questo lavoro di ricerca è legata a tre
aspetti di mio particolare interesse: lo stakeholder engagement (nozioni teoriche); il
settore economico; un caso di studio rappresentativo (applicazione pratica dello
stakeholder engagement).
È per me motivante poter confrontare la teoria (“quello che si studia in aula”) e la
pratica professionale (“quello che si svolge effettivamente nella realtà aziendale”), per
comprendere meglio entrambi i contesti (formazione e professione).
Abstract
L’obiettivo di questo mio lavoro di ricerca è quello di verificare se gli
aspetti teorici dello stakeholder engagement trovano reale applicazione
nella pratica professionale e, più in particolare, nell’attività del Delegato
delle relazioni esterne per le Associazioni economiche ticinesi (caso di
studio).
L’analisi del caso di studio ha dimostrato che, se ben applicato, lo
stakeholder engagement è un importante strumento di lavoro che
porta la creazione di valore sia all’impresa promotrice del
coinvolgimento degli stakeholder, sia agli altri attori coinvolti.
Il lavoro di ricerca è articolato in 5 parti; comprende una parte teorica,
un caso di studio, e una valutazione critica che confronta la teoria e le
evidenze empiriche emerse.
In seguito ho inserito una riflessione sulla possibilità di istituire, in un
settore diverso da quello economico, ovvero nel settore ospedaliero, il
ruolo del “Responsabile del engagement” (o “Delegato”). Questa
proiezione mi ha permesso di dare un’ulteriore prova della validità dello
stakeholder engagement (sia come strumento di lavoro sia come ruolo
professionale) in situazioni di grandi cambiamenti.
In conclusione questa ricerca dimostra, con reali segnali di successo, il
valore aggiunto creato dall’applicazione dello stakeholder engagement
da parte del Delegato economico. Un coinvolgimento attivo degli
stakeholder che fornisce soluzioni concrete alle complesse e mutevoli
problematiche che oggigiorno il settore economico ticinese deve
affrontare.
Per l’analisi della teoria si sintetizzano i concetti fondamentali
estrapolati dall’ampia letteratura esistente sul tema.
Mentre per l’analisi empirica si raccolgono dati primari, direttamente
“sul campo” (presso la Camera di commercio a Lugano), tramite due
essenziali interviste mirate e strutturate. Inoltre si elaborano dati
secondari, tratti da comunicati stampa e da articoli di giornale relativi al
caso di studio.
www.supsi.ch
I metodi presi in considerazione per indagare le domande di ricerca
sono prevalentemente di tipo qualitativo, ed in parte minore di tipo
quantitativo (per quanto riguarda gli indicatori di misurazione del valore
aggiunto creato dall’attività svolta dal Delegato delle relazioni esterne).
Simona Luiselli
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2012
AMB nel mercato delle telecomunicazioni:
analisi di marketing ed elaborazione di
opzioni strategiche
Relatrice:
Daniela Willi-Piezzi
Diverse le strade che AMB può intraprendere ma solo una sarà
quella vincente.
Le AMB hanno raggiunto un accordo con Swisscom per la realizzazione congiunta di
una rete in fibra ottica nel Bellinzonese; gli utenti del comprensorio potranno quindi
beneficiare rapidamente di un’innovativa infrastruttura di telecomunicazioni ad
altissima velocità e di conseguenza di svariati servizi multimediali. In merito a questa
nuova importante sfida intrapresa dalle AMB mi è stato proposto di prendere parte
alla realizzazione di un piano di marketing al fine di trovare la giusta offerta da
proporre ai propri clienti.
Abstract
La comunicazione ha sempre assunto un ruolo centrale nella società in
quanto indispensabile per intrattenere relazioni con il prossimo.
Nel corso degli anni i mezzi utilizzati per comunicare sono mutati
radicalmente e l’avvento del progresso tecnologico ha permesso di
semplificare e agevolare il passaggio di informazioni.
Il settore delle telecomunicazioni assume così un ruolo centrale nella
vita quotidiana di ogni individuo, sia persona fisica sia giuridica, e
proprio per la sua importanza si è deciso di analizzare questo mercato e
individuare nuovi sbocchi e nuove offerte sempre più mirate alle
esigenze del cliente finale e in linea con le innovazioni tecnologiche.
La centralità di questo settore e la sua costante crescita l’hanno reso
molto attrattivo, sfida che hanno deciso di intraprendere anche le
Aziende Municipalizzate Bellinzona che da oltre sei anni sono attive in
questo mercato con l’introduzione di un servizio internet supportato
dalla fibra ottica.
Questo innovativo sistema permette una connessione ottimale, a
velocità sostenuta e che supporta l’utilizzo simultaneo di più servizi
multimediali.
Attraverso un’accurata analisi del mercato di riferimento, individuando i
bisogni dei clienti finali e analizzando le strategie adottate dai principali
concorrenti, vengono proposte delle possibili opzioni strategiche che
AMB dovrebbe implementare per rimanere competitiva sul mercato.
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Ivan Lukic
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il passaggio dalle norme IFRS a Swiss GAAP
FER per le aziende quotate sul mercato
azionario svizzero (SIX).
Relatore:
Claudio Cereghetti
Analisi conti annuali
Quantificazione del fenomeno, motivi e analisi delle differenze
sulla rendicontazione.
La scelta del tema di tesi ha come motivazioni principali la grande curiosità e
l'interesse personale per le tematiche legate al financial reporting. La stesura
dell'elaborato mi ha inoltre permesso di sviluppare e approfondire competenze in
materia di normative contabili internazionali, in maniera tale da comprendere le
differenze con le raccomandazioni Swiss GAAP FER.
Abstract
Il tema concernente il passaggio delle aziende quotate alla borsa di
Zurigo dalle norme IFRS alle raccomandazioni Swiss GAAP FER è
oggetto di attualità. Negli ultimi anni alcune aziende svizzere hanno
scelto di cambiare lo standard di rendicontazione, soprattutto piccole e
medie imprese ma anche in tempi recenti un’azienda multinazionale
delle dimensioni di The Swatch Group AG. Il passaggio alle
raccomandazioni FER comporta il cambiamento del segmento di
quotazione al SIX Swiss Exchange, nello specifico da quello principale a
quello domestico.
In tale contesto di riferimento risulta importante l’elaborazione di
un’analisi che permetta di determinare: la quantificazione del
fenomeno, le motivazioni alla base del cambiamento, e le principali
differenze a livello di rendicontazione dei conti rideterminati secondo
Swiss GAAP FER del periodo contabile precedente. Oggetto di
approfondimento sono le differenze principali rilevate, in particolare per
quel che riguarda il goodwill e gli impegni previdenziali. Nel lavoro sono
stati quantificati anche gli impatti sul capitale proprio e sul conto
economico rideterminati in base alle raccomandazioni FER.
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Sara Martinez
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Creazione di un Sistema di Controllo
Interno per un'impresa di costruzione.
Relatore: Domenico Ferrari
Controlli automatizzati
L’automazione dei controlli è possibile con un sistema IT, in
modo di garantire l’efficienza del Sistema di Controllo Interno
sul reporting finanziario.
I motivi che mi hanno spinto alla scelta hanno uno stretto legame sia con la
mia attività professionale – infatti, l’impresa è sottoposta a revisione ordinaria e,
quindi, l’ufficio di revisione deve verificare l’esistenza del Sistema di Controllo Interno,
sistema di cui ad oggi non è dotata – sia con la mia scelta del Major in Accounting &
Controlling all’interno del percorso Bachelor.
Abstract
Dal 1. gennaio 2008 sono state introdotte nuove disposizioni nel codice
delle obbligazioni svizzero, tra queste troviamo la verifica
dell’esistenza del Sistema di Controllo Interno (SCI) da parte
dell’ufficio di revisione per le società quotate in borsa, debitrici di un
prestito obbligazionario e che oltrepassano le seguenti soglie: somma di
bilancio di 20 milioni di franchi, cifra d’affari di 40 milioni di franchi e 250
posti di lavoro a tempo pieno in media annua per due anni consecutivi.
L’obiettivo del SCI è l’allestimento di un conto annuale privo di anomalie
significative.
Inizialmente è stato necessario creare il documento di concetto, per
capire il raggio d’azione e gli obiettivi che volevano essere raggiunti.
In seguito è stata effettuata un’analisi quantitativa e qualitativa del
conto annuale, questo ha permesso di capire quali fra le voci del conto
annuale fossero le più significative. Per ogni voce del conto annuale
significativa è stato identificato il rischio chiave e valutati la probabilità e
l’impatto di questo, i rischi sono stati inseriti in una matrice dei rischi
che ha rappresentato i punti di forza e di debolezza dell’impresa.
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Successivamente sono stati selezionati i processi chiave in base alle voci
significative, i processi scelti sono stati quindici e sono quelli
maggiormente utilizzati dall’impresa. La selezione dei processi
chiave ha permesso di effettuare la creazione vera e propria del
SCI, formalizzando i processi ed i controlli esistenti con il supporto dei
responsabili di processo.
Il risultato della formalizzazione ha fatto emergere delle debolezze
nell’automazione dei controlli e nella separazioni delle funzioni.
Per garantire l’efficienza del SCI è stato proposto un processo di
monitoraggio.
Infine sono stati proposti dei miglioramenti che si sono
concentrati soprattutto in un utilizzo più completo ed idoneo
dell’infrastruttura IT.
Christopher Micucci
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Retail Customer Experience:
casi e opportunità per le case
automobilistiche in Europa.
Relatore:
Alessandro Siviero
Showroom Nissan
Nuovo format previsto per i Showroom Nissan. Progetto
pilota ad Oxford (UK).
Il tema della Customer Experience, ha suscitato in me particolare interesse durante il
mio percorso universitario ed è per tale motivo che ho deciso focalizzare la mia tesi
sulla Retail Customer Experience nel settore automotive in Europa. Quest’ultimo è
stato da me scelto per due motivi principali, ovvero, la passione che ho per le
automobili e l’opportunità di poter comprendere se le esperienze, intese come nuova
offerta economica, possano o meno aiutare un settore in crisi.
Abstract
Il tema della Customer Experience diviene sempre più importante,
soprattutto in settori come quello automobilistico, il quale nel Vecchio
Continente sta attraversando un periodo negativo.
Attraverso la presente tesi si è dunque voluto comprendere se, la
creazione di esperienze nel retail del settore automotive, possa o meno
aiutare a sostenere o addirittura rilanciare le vendite in Europa.
Per raggiungere tale obiettivo è stato prevalentemente adottato un
metodo qualitativo, mentre il metodo quantitativo è stato utile per
l’analisi del settore in Europa e in Svizzera. Un ruolo di considerevole
rilevanza lo ha svolto il caso di studio “Nissan Europa”, dal quale ho
ricavato importanti informazioni riguardo l’applicazione della Customer
Experience da parte delle case automobilistiche operanti in Europa. Il
case study mi ha inoltre permesso di entrare in contatto con alcuni
collaboratori della marca, i quali hanno fornito all’elaborato un grande
valore aggiunto.
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Durante questo percorso di ricerca sono giunto ad importanti risultati, i
quali confermano l’enorme influenza che la costruzione di esperienze
memorabili, all’interno delle concessionarie, ha sulle vendite di
automobili.
Nijaz Pepeljak
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Microcredito come possibile soluzione nella
riduzione delle asimmetrie informative per
le persone non bancabili?
Relatore: Pietro Nosetti
Crescita
Immagine che vuole rappresentare la crescita tramite la
concessione di prestiti di importo ridotto.
La scelta di sviluppare il mio lavoro di tesi su questa tematica deriva dal fatto che mi
reputo una persona che cerca di vedere oltre ai normali schemi legati all’economia e
mi piace vedere soprattutto le cose positive che l’economia e i suoi strumenti
possono portare al mondo intero per cercare di migliorarlo.
Abstract
Nella tesi vengono descritte le varie teorie legate alle asimmetrie
informative, le quali vengono confrontate con le teorie del microcredito.
In seguito, viene presentato il caso della Grameen Bank, attraverso il
quale si indaga se vi siano state delle riduzioni delle asimmetrie
informative oppure no.
Obiettivo del lavoro è quello di osservare se grazie al microcredito vi sia
stata una riduzione delle asimmetrie informative presenti nel mercato
del credito in Bangladesh.
Il documento è strutturato in quattro parti: la prima parte presenta i
problemi legati all’accesso del credito in Bangladesh; la seconda parte si
focalizza sull’aspetto teorico, presentando le varie teorie legate alle
asimmetrie informative; la terza parte tratta il caso della Grameen Bank
e nell’ultima parte vengono riportati i principali effetti del microcredito e
le riflessioni personali riguardo alle tematiche sollevate.
Il lavoro porta a concludere come sia possibile affermare, verificato
tramite la raccolta della documentazione esistente relativa alla teoria
che spiega le asimmetrie informative e la raccolta della
documentazione sul caso della Grameen Bank, che vi sia stata una
riduzione della presenza delle asimmetrie informative nel mercato del
credito in Bangladesh grazie allo sviluppo del microcredito.
Inoltre non è possibile affermare empiricamente che vi sia una
correlazione tra sviluppo del microcredito e diminuzione della povertà,
tuttavia l’analisi svolta ne permette un’ipotesi.
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Chiara Pianezzi
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Universo digitale: nuove tecnologie e forme
di comunicazione nel settore del lusso.
Caso di studio: Burberry.
Relatrice:
Social media
Michela Ornati
Il tema centrale, attorno al quale ruota la mia tesi, prende avvio dal settore del lusso
e più precisamente da come le aziende si sono adattate ai nuovi canali di
comunicazione, utilizzando strategie e strumenti della tecnologia dell'ICT. Il mio
approccio alle aziende è garantito in gran parte dai canali digitali e, in qualità di
studente, ho utilizzato tali canali per studiare il mondo del lusso. Finito il mio
percorso di studio mi piacerebbe poter lavorare nel settore, dove potrei applicare
quanto appreso durante il progetto di ricerca.
Abstract
Negli anni si è assistito ad un mutamento dei benefici che i consumatori
ricercano nell’acquistare i beni di lusso: una volta nei prodotti di lusso si
ricercava uno status symbol, ora l’acquirente vuole essere coinvolto
emotivamente, poter accrescere il proprio benessere personale e
affermare la propria personalità attraverso esperienze uniche. Questo
nuovo scenario ha fatto sì che il lusso diventasse accessibile a più classi
sociali, spingendo diversi autori a generare nuovi filoni teorici. Si è fatto
riferimento ad una teoria specifica, la quale suddivide il lusso attraverso
tre nuove dimensioni: lusso inaccessibile, lusso intermedio e lusso
accessibile.
L’elaborato è stato basato sulle aziende operanti nel settore del lusso
intermedio ed è stato preso in considerazione il segmento dei personal
luxury goods. Più precisamente sono stati analizzati i nuovi canali di
comunicazioni e le tecnologie che si sono evolute all’interno del settore
abbigliamento e accessori del lusso. In tale ambito si inserisce
l’evoluzione dell’impresa oggetto dell’indagine, quale caso di studio,
ossia Burberry.
Il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
ha permesso alle aziende del lusso di implementare nuovi canali di
comunicazione; valorizzando i social media e altre forme di
comunicazione sul web 2.0. La diffusione di queste nuove tecnologie ha
impattato notevolmente sull’esperienza di condivisione delle
informazioni aziendali e d’uso del prodotto. L’universo digitale ha
cambiato la sua natura iniziale, non rispecchia più solo un canale di
vendita o mezzo attraverso cui visionare rapidamente i prodotti o i
servizi, ma è diventato una piattaforma di comunicazione che permette
la partecipazione e la socializzazione degli utenti, attraverso la
produzione e la condivisione di contenuti da parte dei brand, dei suoi
dipendenti e da parte dei clienti. I fattori che hanno permesso di
operare in questa nuova realtà sono dovuti alla creazione di broadband
digitali, all’implementazione di nuove piattaforme condivise e
all’introduzione della rete Wi-Fi che permette di collegare i dispositivi
ed avere internet su vasta scala, portando sempre più persone/utenti ad
avere la possibilità di accesso.
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In base a questo nuovo scenario le aziende operanti nel lusso si sono
adeguate, modificando gli strumenti di marketing a loro supporto e
generando nuove strategie di comunicazione. A queste spetta quindi di
aprire dialoghi creativi e mirati verso i clienti, i quali permettano di
influire sulla loro partecipazione nella definizione di nuovi prodotti e
servizi. Il marketing online delle aziende deve quindi basarsi anche sui
social media, i quali riescono a valorizzare i brand nel mondo digitale
attraverso il coinvolgimento degli utenti con offerte di esperienze
uniche, memorabili e irrepetibili in relazioni con i valori aziendali. Le
aziende del lusso devono avere una visione integrata dei social media, in
modo da inserirli nelle proprie strategie aziendali relazionandoli con
tutti gli altri punti di contatto che esse offrono, rendendo così la
navigazione online un luogo dove immergersi nel mondo unico ed
esclusivo del lusso.
Gabriele Rabaglio
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Balanced Scorecard in una banca moderna:
l'esempio di BSI SA.
Relatore:
Domenico Ferrari
1. Il violino
2. Puzzle
3. BSI SA
1. Il violino Guarneri del Gesù, Panette, 1737, è il simbolo che
rappresenta visivamente il marchio BSI, ne riflette i valori ed è
l’anima della comunicazione.
Lo strumento infatti evoca emozioni, cuore, passione,
creatività, stile ma anche valori più razionali quali la
tecnologia, la tradizione, la competenza, la stabilità e la
continuità.
Denota inoltre l'impegno che BSI SA dedica alla cultura.
2. Nella Balanced Scorecard è importante valutare l'insieme
dell'azienda da più prospettive, in modo tale che ogni pezzo
del mosaico risulti correttamente al proprio posto. Se
dimentichiamo un tassello, il puzzle risulterà infatti
incompleto.
3. Il logo BSI è la metafora di quello che il nostro Istituto è e
vuole essere: la Banca svizzera con passione.
Il nero tendente al blu, riflette i valori caratteristici dell’essere
una banca svizzera. È sinonimo di solidità, sicurezza e
tradizione.
Il rosso che spunta vivace sulla “i” che ruota rappresenta la
passione e il dinamismo.
Le motivazioni personali per la scelta di questa tematica sono sia professionali che
personali. Le due sono complementari: una legata all'attività lavorativa quotidiana
dal momento che sono attivo nella banca in qualità di controller ed in aggiunta
ritengo un simile lavoro una sfida valida dal punto di personale: per imparare nuove
conoscenze e creare uno strumento concredo che possa essere apprezzato dai
clienti interni della banca.
Abstract
Nell’attuale contesto di business, le aziende si vedono costrette ad
utilizzare sistemi di controllo sempre più evoluti rispetto al passato.
L'attenzione rivolta verso indicatori di tipo economico-finanziario è
sicuramente indispensabile per la sopravvivenza dell'impresa, ma non è
tuttavia più sufficiente. In effetti, l'evoluzione dei mercati e la rapidità
con la quale le aziende devono muoversi per affrontare i continui
cambiamenti di regole nel gioco competitivo, stanno portando ad un
sostanziale ripensamento nel modo di misurare le performance
aziendali.
La consapevolezza che nessun indicatore sia in grado di misurare in
modo esaustivo la complessità dei fattori che determinano la
performance dell'azienda, ha portato allo studio di nuovi sistemi e
modelli di valutazione che potessero colmare questa lacuna, arrivando
così alla creazione della Balanced Scorecard.
La seguente ricerca ha l’obiettivo di verificare l’attuale Balanced
Scorecard presente presso banca BSI SA e studiarne una possibile
variante futura.
Una volta verificato che la soluzione corrente non è basata su di una
mappa strategica, si è proceduto alla redazione della stessa, basata sulla
strategia aziendale e quindi validata tramite incontri con alcuni
componenti del management ed altre figure chiave all'interno della
banca.
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Questa mappa strategica composta da diversi macro obiettivi, per
ognuno dei quali sono stati individuati dei congrui indicatori per
misurarne il grado di raggiungimento, è stata quindi completata tramite
relazioni di causa-effetto in grado di mostrare il percorso per arrivare ai
tanti ricercati obiettivi finanziari.
Una delle problematiche emerse è stata quella della traduzione di
strategia in obiettivi concreti, così come l'identificazione di misure per
alcuni obiettivi, soprattutto quelli più qualitativi e più difficilmente
misurabili.
La BSC è sicuramente uno strumento valido ma per funzionare deve
essere applicato seriamente ed avere il commitment in primis del
management, ma anche del resto della banca. Deve quindi esserci la
volontà e collaborazione da parte di tutti nel voler applicare questo
strumento.
Adottandolo l'azienda sarà in grado di ampliare le proprie vedute,
identificando i relativi fattori critici di successo e uscendo dallo schema
classico di focalizzazione solamente sulla parte finanziaria.
Aleksandar Ranic
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
La Svizzera e l'assistenza amministrativa in
materia fiscale per domande raggruppate.
Relatore:
Samuele Vorpe
Il segreto bancario
Immagine metaforica che rappresenta sia il segreto bancario,
sia la Svizzera stessa, per le pressioni subite negli ultimi anni
sotto il profilo dell'assistenza amministrativa in materia fiscale.
La scelta del tema nasce dal mio interesse generale per il diritto e per la politica.
L'argomento è di assoluta attualità e riempie le pagine dei nostri quotidiani, con le
conseguenze politiche ed economiche degli sviluppi in corso ancora tutti da valutare,
il che mi ha stimolato ad approfondire l'argomento. Inoltre, lavorando presso un
istituto finanziario, sono stato direttamente coinvolto, e lo sono tutt'ora, con la
tematica.
Abstract
L’assistenza amministrativa in materia fiscale, da quando è scoppiata la
crisi finanziaria dei mutui sub-prime nel 2007 negli USA, è tornata ad
essere un tema di cruciale importanza per i governi dei paesi
economicamente più sviluppati. In particolare paesi come la Svizzera
hanno subito una forte pressione affinché fossero più collaborativi nel
fornire informazioni su capitali presenti nei propri istituti finanziari. Da
parte della Confederazione, da sempre molto restia a collaborare e
strenua sostenitrice e tutrice del proprio segreto bancario, si è vista per
la prima volta un’inversione di tendenza. Si è infatti assistito ad una
apertura, con la Svizzera pronta ad adeguarsi gradualmente agli
standard in materia di assistenza amministrativa, secondo il modello
dell’OCSE e del TIEA, nonché l’adesione all’Accordo FATCA proposto
dagli USA.
Questo lavoro ha come obiettivo di dare una visione chiara e mirata sui
nuovi standard in materia di assistenza amministrativa, ai quali la
Svizzera si sta adeguando, esplicitandone le peculiarità di maggiore
rilevanza, attraverso un’analisi della legislatura esistente, dell’art. 26 del
Modello OCSE e 5 del TIEA, dell’Accordo FATCA e delle leggi interne
svizzere per rendere possibili questi adeguamenti, oltre che di una
cronologia con relativa spiegazione degli eventi che hanno portato alla
situazione odierna. Questi nuovi standard, introdotti nel Modello OCSE
il 17 luglio 2012, sono principalmente incentrati sulla possibilità
effettuare delle richieste di informazioni fiscali per gruppi di
contribuenti, cioè presentare delle domande ad uno Stato estero che
contengono delle richieste di informazioni su persone assoggettate nel
proprio paese per le quali si ha il sospetto fondato di infrazioni o reati
fiscali, secondo un modello di comportamento. Inoltre verrà descritto
l’Accordo FATCA siglato con gli USA il 14 febbraio 2013, il quale ha come
scopo la trasmissione di informazioni su conti bancari di persone da
parte di istituti finanziari esteri all’IRS, l’organo fiscale nazionale
statunitense, con l’obiettivo di tassare tutti i conti detenuti in paesi
esteri da individui assoggettati illimitatamente all’obbligo fiscale negli
USA.
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Il raggiungimento degli obiettivi prefissati, menzionati nelle righe
precedenti è stato a mio parere raggiunto. La difficoltà più grande
riscontrata risiedeva nell’evoluzione continua della tematica, durante la
stesura di questo lavoro; per determinati paragrafi è stato necessaria
una rielaborazione causata appunto da novità degli ultimi mesi.
Si evince dall’analisi dei testi presi in esame una progressiva apertura
della Confederazione sulla collaborazione tra Stati in materia di
informazioni fiscali, per ora solo su richiesta, ma con la concreta
possibilità, a mio parere, di un futuro adeguamento allo scambio
automatico.
Ancora da definire per la Svizzera se sarà possibile e in che misura
limitare la retroattività delle domande raggruppate, cioè la possibilità di
effettuare richieste di assistenza amministrativa per periodi precedenti
alle firme degli accordi di scambio di informazioni, per i quali si sono
fornite alcune varianti e interpretazioni verosimili.
Luca Rielo
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Responsabilità sociale d'impresa, un
posizionamento competitivo.
Relatrice:
Caterina Carletti
CSR
Collage di immagini rappresentanti la Corporate Social
Responsability, nei differenti ambiti d'intervento.
Nel primo anno della mia formazione presso la SUPSI ho frequentato un corso molto
interessante sulla Responsabilità Sociale delle Imprese. Questo tema ha attirato fin
da subito la mia curiosità ed attenzione. Grazie quindi a quanto appreso nel mio
percorso scolastico, ho voluto contribuire allo sviluppo di tale approccio, presentando
un caso pratico molto interessante.
Abstract
Il presente lavoro ha come obiettivo di analizzare il ruolo della CSR nel
processo innovativo, quale stimolo alla competitività dell’impresa.
Inizialmente la tesi, grazie ad un’attenta analisi della letteratura,
affronta il fenomeno della CSR nei differenti contesti, focalizzandosi poi
sull’importanza degli strumenti da utilizzare per una corretta gestione
responsabile dell’impresa. Il caso pratico, basato sul gruppo Elmec, mi
ha permesso di comprendere meglio i cambiamenti da attuare per
poter diventare socialmente responsabili, ma anche di capire quali
vantaggi possano portare queste iniziative se gestite correttamente,
con particolare riferimento alle iniziative attuate nel settore ambientale.
Grazie al focus del caso pratico si riesce a dare la giusta importanza a
questo approccio, sempre più fonte di un vantaggio competitivo
duraturo e solido. Incentrando la propria cultura aziendale in questa
direzione e adottando determinati valori, l’azienda, composta di
individui, anch’essi coinvolti in tale processo, riesce a creare un profitto
sfruttando le potenzialità della comunità creatasi in essa.
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La mia personale considerazione tratta da questo lavoro, ma
soprattutto da quanto appreso durante il mio ciclo di studio è la
seguente:
“Profit is generally the most important goal that an organization wants
to realize, but today a company has also to take care also of its
stakeholders, people who are influenced by the company’s activities and
who can influence its behaviour and success”.
Giovanni Sassu
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il trattamento fiscale dei trust, in
riferimento alla disciplina tributaria
italiana. Conseguenze fiscali e criticità.
Relatore: Paolo Arginelli
Le pressioni internazionali sul mantenimento del segreto bancario e l'imminente
applicazione della cosidetta "weissgeldestrategie" stanno avendo ripercussioni sul
mercato del Private Banking elvetico, in particolar modo quello ticinese fortemente
legato alla clientela italiana. Il trust è uno strumento che, se usato correttamente,
può risolvere i problemi legati al passaggio generazionale e alla tutela del patrimonio
familiare, fornendo cosi uno strumento fondamentale a disposizione degli operatori
finanziari ticinesi per intercettare flussi di risparmio della vicina penisola e non solo.
Abstract
In un contesto dove la tutela della sfera privata viene messa a dura
prova dalle stringenti necessità di lotta all’evasione ed elusione fiscale, la
conoscenza di strumenti idonei alla segregazione patrimoniale quali il
trust diventa una priorità per coloro i quali desiderano avere una
corretta pianificazione fiscale, salvaguardando il passaggio
generazionale.
Nonostante il riconoscimento della Convenzione dell’Aja, le differenti
interpretazioni dottrinali sono la dimostrazione di come il tentativo di
legiferare in materia di trust nei paesi civil law sia estremamente
complesso e lasci sovente spazi di interpretazione non in linea e non
coerenti con lo scopo cercato dal disponente in trust, al contrario di
quanto avvenga nei paesi di Common Law, contraddistinti da una
notevole esperienza giuridica nelle materie di negozi fiduciari.
Partendo da una doverosa introduzione sulle origini dell’istituto, fatte le
dovute distinzioni tra i negozi giuridici a disposizione per tutelare la
sfera privata, lo scopo di questo lavoro scientifico, senza alcuna
presunzione di esaustività, è quello di identificare le conseguenze fiscali
in capo a tutte le figure coinvolte nella vita di un trust, sulla base della
copiosa normativa tributaria italiana.
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Al fine di raggiungere lo scopo, nel presente lavoro si è ritenuto
opportuno fornire, grazie ad un lavoro di ricerca meticoloso ed esteso
anche alle riviste specialistiche, un riassunto strutturato delle numerose
pronunciazioni dei vari organi dell’Amministrazione fiscale italiana,
contestualizzando le conseguenze tributarie in un’ottica internazionale,
riportando alcuni cenni riguardo al possibile abuso elusivo dell'istituto.
Infatti, nonostante le linee generali di gestione possano essere
correttamente definite nell’atto costitutivo, spesso le diverse
interpretazioni fiscali e legislative pongono notevoli limiti alla gestione
del trust.
Nel capitolo finale, oltre ad evidenziare le differenze tra diversi negozi
giuridici assimilabili al trust, verranno riassunte le principali
problematiche emerse, con un’analisi critica delle possibili soluzioni.
Laura Schena
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
La creatività nelle aziende ticinesi.
Una "best practice" da seguire per imprese
che vogliono distinguersi?
Relatore: Siegfried Alberton
Non è solo un'idea!
Come l'uomo è in grado di avere un'idea, egli sarà anche in
grado di trasformarla in realtà.
È un tema che mi ha sempre affascinato; fin da quando ero bambina mi piaceva
disegnare, pitturare, costruire modellini di carta, giocare con i lego, ecc., solo che
quando si cresce, si cambia e si dimentica un po’ come eravamo un tempo.
In questa tesi mi piacerebbe ritrovare quella creatività in parte persa con gli anni
passati e, in vista del mio futuro professionale nel mondo dell’economia aziendale,
m’interesserebbe dunque approfondire maggiormente il tema della “creatività in
azienda” poiché è anche parte fondamentale del successo imprenditoriale.
Abstract
La situazione attuale in cui le imprese ticinesi si trovano ad operare è
diventata sempre più complessa e meno sicura per questo motivo
un’azienda non può venire colta di sorpresa o impreparata poiché deve
possedere delle organizzazioni flessibili e che interagiscono con
l’ambiente esterno. All’interno delle organizzazioni è presente il capitale
umano il quale, senza considerare la propria posizione lavorativa, ha la
capacità di generare pensieri originali e creativi volti a portare
innovazione.
L’obiettivo di questo lavoro è stato di capire se, come e perché la
creatività viene gestita all’interno di dieci imprese attive sul suolo
ticinese. In particolar modo capire l’esistenza di un processo creativo
basato su: preparazione, generazione idee, incubazione e
consolidamento, valutazione e verifica. Attraverso una metodologia
qualitativa sul campo si è cercato di identificare lo stato dell’arte di
queste dieci imprese in maniera da identificarne i principali punti di
miglioramento. L’obiettivo ultimo della presente tesi, sulla base
dell’indagine emersa, è stato quello di costruire una “best practice” per
aziende che vogliono fare creatività a loro interno.
Grazie alla letteratura scientifica, ai dati statistici e alle interviste
effettuate sul campo questo lavoro ha evidenziato principalmente
l’esistenza di un potenziale creativo in ogni persona e se quest’ultimo
viene sfruttato pienamente dalle imprese è in grado di generare un’idea
che può portare innovazione.
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La Svizzera per quanto riguarda la creatività si trova al quattordicesimo
posto ma puntando la lente d’ingrandimento sulla realtà ticinese
emerge dall’indagine l’esistenza di un processo creativo in tutte le dieci
aziende intervistate. Per la prima fase del processo creativo le imprese
tendono a preparare il proprio terreno e ad avere una base salda per
approntarsi al passo successivo. Nella stessa fase compare il bisogno di
confrontarsi ma senza lasciare a casa il dipendente per prepararsi alla
fase di generazione idee. Per la fase due le imprese tendono a servirsi di
strumenti quali il brainstorming e la tecnica della provocazione e
utilizzano quest’ultima soprattutto per movimentare le idee in fase di
esaurimento. Inoltre tendono a considerare idee definite bizzarre e
rischiose. Se un dipendente propone un’idea originale e che funzioni le
aziende premiano i propri dipendenti in diversi modi, ma non utilizzano
nessun tipo d’incentivo per la loro generazione. Per la fase tre i tempi di
selezione possono variare a dipendenza dell’idea e nello stesso modo
anche i criteri di scelta. Nell’ultima fase le imprese tendono a
confrontarsi con i colleghi, i clienti e i team di esperti considerando gli
aspetti positivi e negativi durante la valutazione.
Al fine di continuare a generare idee volte a produrre innovazione le
aziende dovrebbero considerare anche le persone che sono veramente
creative come gli artisti. Essi dovrebbero essere invitati nelle aziende e
pensare con loro affinché la creatività possa essere non solo un mezzo
per produrre innovazione ma anche uno stile di vita.
Stefano Schira
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Valutazione della procedura di conteggio
semplificata.
Relatore:
Andrea Pedroli
Colonna portante
Contro il lavoro nero, una colonna per il sostegno di
un'economia sostenibile e socialmente corretta.
La scelta di questo tema di Tesi è stata dettata dall'interesse personale ad argomenti
di natura tributaria. L'analisi della procedura di conteggio semplificata, oltre ad aver
approfondito gli aspetti inerenti i vantaggi di questa procedura, ha fatto emergere
come il lavoro nero, soprattutto negli ambiti dell'economia domestica, possa essere
di estrema negatività per lo Stato in relazione al mancato indotto, ma soprattutto al
lavoratore stesso che perde in caso di bisogno la maggior parte delle tutele che lo
stato e gli altri enti sociali forniscono.
Abstract
Il problema del lavoro in nero in Svizzera è un problema conosciuto da
molti anni se non da sempre e le ripercussioni negative per la
Confederazione, i Cantoni ed i cittadini stessi sono molteplici.
Con l’introduzione della nuova Legge federale concernente i
provvedimenti in materia di lotta contro il lavoro nero (LLN) e la relativa
procedura semplificata si mira a far diminuire le attività lavorative
dipendenti non dichiarate e a ridurre l’onere amministrativo per i datori
di lavoro.
La Tesi, dopo un’introduzione del tema nel Capitolo 1, in cui si definisce il
quadro concettuale teorico di riferimento, definendo il lavoro in nero e
le conseguenze a livello economico e sociale, analizza nel Capitolo 2 la
LLN e le conseguenze che la Legge ha introdotto in materia di controllo
e di coordinamento tra i vari uffici cantonali. Inoltre viene introdotta la
procedura di conteggio semplificata, metodo utilizzato per incentivare i
datori di lavoro e i lavoratori ad annunciare alle autorità competenti le
proprie attività lavorative, in particolar modo nel settore delle economie
domestiche.
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Nel Capitolo 3 vengono individuati e analizzati gli organi cantonali di
controllo, con l’obiettivo di conoscere quali sono gli uffici responsabili a
livello ticinese per l’attuazione e la sorveglianza della LLN e in
riferimento alla procedura di conteggio semplificata.
Nel Capitolo 4 vengono studiate in modo individuale la tassazione
ordinaria, la tassazione dell’imposta alla fonte e la procedura di
conteggio semplificata. L’approfondimento permette di collegare gli
aspetti teorici e pratici studiati all’interno di questa Tesi.
Con il Capitolo 5 viene svolta una comparazione tra le diverse tipologie
di tassazione al fine di facilitare la comprensione, per mezzo di un
esempio pratico riassuntivo, delle molteplici differenze riscontrate sotto
gli aspetti fiscali, come le varie aliquote, gli oneri d’imposta, et cetera.
Il Capitolo 6 fornisce delle conclusioni e degli spunti su possibili lavori di
approfondimento.
Olmo Simioni
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Age management: politiche aziendali per la
valorizzazione dei lavoratori senior.
Ricerca di un modello strategico ottimale.
Relatore:
Andrea Martone
Age diversity
L'immagine rappresenta un lavoratore senior emarginato da
un gruppo di lavoro multi-generazionale. Gli stereotipi
negativi nei confronti dei più anziani sono spesso fonte di
discriminazioni e ostacolano il cammino durante l'ultima fase
del ciclo di vita professionale.
Il motivo della scelta di questo argomento di tesi nasce dal mio interesse per la
gestione delle risorse umane. Gestire il personale significa anche avere un occhio di
riguardo verso le differenze culturali di cui è composta la forza-lavoro di un'impresa
e di conseguenza anche per quanto attiene al fattore "età". Con questo elaborato si
sono voluti analizzare gli aspetti critici e le opportunità aziendali derivanti
dall'impiego dei lavoratori senior.
Abstract
La transizione demografica in atto e il fenomeno dell’invecchiamento
attivo pongono seri quesiti sull’impiego dei lavoratori senior.
L’incremento della partecipazione dei lavoratori anziani al mercato del
lavoro viene considerato un aspetto importante per ottenere uno
sviluppo economico e sociale maggiormente sostenibile.
Nel corso dei prossimi decenni, l’età media della popolazione attiva si
innalzerà ulteriormente, mentre il numero di individui in età lavorativa
decrescerà, venendosi così a creare il rischio di un non ricambio
generazionale nell’assetto demografico aziendale.
La sfida consisterà nell’individuare le modalità di sviluppo delle
competenze e dell’occupazione, conservando salute, motivazione e
capacità dei lavoratori man mano che avanzano negli anni.
Occorre dunque intervenire per combattere la discriminazione e gli
stereotipi negativi sui lavoratori più anziani, ma soprattutto, le
condizioni di lavoro e le opportunità d’impiego devono essere adeguate
ad una forza-lavoro che comprende una diversità di età sempre più
accentuata.
Paradossalmente però, succede che i lavoratori senior scoprono di
essere diventati troppo vecchi per il mondo del lavoro e avvertono pian
piano l’allontanamento dall’attività lavorativa.
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Alla luce di queste considerazioni, le aziende si vedono costrette ad
affrontare la problematica dell’età e devono sviluppare strategie in
grado di gestire la demografia aziendale.
Lo studio empirico sul quale si è basato questo lavoro di tesi ha
individuato una serie di buone prassi di tipo politico-aziendale volte alla
valorizzazione dei lavoratori senior nonché alla promozione
dell'invecchiamento attivo.
Daniele Stival
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Integrazione di Case per anziani nel
Mendrisiotto.
Relatore:
Carlo De Pietro
Abstract
L’invecchiamento della popolazione porta a cercare nuove
soluzioni per far fronte a differenti problematiche come l’aumento
delle patologie e il maggior bisogno di accoglienza e di cure.
Problematiche che attualmente si combinano con la scarsità di
risorse da parte dei finanziatori pubblici. Una possibile risposta
ad entrambe le questioni è l’integrazione di istituti per anziani,
incrementando qualità ed efficienza e ampliando l’offerta. Il
presente lavoro espone inizialmente una descrizione del settore
e del finanziamento degli istituti per anziani in Ticino; in seguito
viene definita una rete tra istituti sanitari e socio-sanitari
utilizzando il contributo di differenti fonti della letteratura ed
esempi facenti parte della realtà ticinese. Si focalizza infine su
come potrebbe strutturarsi un progetto d’integrazione di quattro
case per anziani del Mendrisiotto dal profilo di governance,
processi e offerta, indagando e analizzando le opinioni degli
attori coinvolti raccolte con delle interviste sul campo.
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Marco Tripodina
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Marketing trends: il futuro del
consumatore.
Relatore: Alessandro Siviero
Shopping online
Immagine che rappresenta una tastiera del computer, la quale
permette di collegarsi immediatamente allo shopping online
(trend di marketing).
La definizione del tema è nata dalla curiosità di sviluppare dei temi trattati in diversi
moduli nella Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). La
curiosità ha spinto a voler conoscere maggiormente quelli che sono i trend di
marketing presenti in tutto il pianeta e conoscere quale tra questi è il più significativo
sia per i consumatori sia per le aziende.
Abstract
Il mondo marketing è entrato a contatto con diversi trend che hanno
radicalmente trasformato il comportamento dei consumatori e delle
imprese. L’obiettivo del progetto è stato quello di comprendere se i
giovani ticinesi sono attualmente colpiti dai nuovi trend di marketing e
se nel futuro gli stessi trend giocheranno un ruolo ancora centrale nelle
loro attitudini. Prima di creare un ipotetico profilo del consumatore del
futuro (per quello che riguarda il campione intervistato) è stato
necessario individuare e descrivere quali sono i principali trend di
marketing in circolo. La principale difficoltà è stata l’enorme quantità di
informazioni presenti sia in versione cartacea sia in versione elettronica,
infatti, è stata resa necessaria una lunga scrematura del materiale
scovato. Per avere le informazioni desiderate si è deciso di ricorrere ad
un’indagine quantitativa che ha visto come protagonista un campione
non probabilistico all’interno del quale hanno fatto parte solo ticinesi
con età compresa tra i 21 e i 25 anni. Tramite le interviste al campione si
è potuto notare come vi siano dei trend che hanno colpito
positivamente (brand experience e ecostenibilità) e altri che ancora non
si conoscono bene oppure ritenuti ininfluenti nelle scelte per gli acquisti
(rispettivamente codice QR e celebrity marketing).
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Oltre ad osservare quali trend sono maggiormente presenti all’interno
del Canton Ticino è stato rilevato qual’è il comportamento di un famoso
marchio d’abbigliamento (GUESS) per quello che concerce il trend di
marketing più diffuso: il marketing digitale. Grazie a delle interviste
faccia a faccia a due collaboratrici (e-commerce manager e ecommerce web marketing coordinator) si è potuto conoscere quelli che
sono gli strumenti utilizzati nel web e carpire il motivo che ha convinto
GUESS ad usarli così assiduamente nell’ultimo periodo.
I risultati di entrambe le ricerche hanno mostrato come, attualmente, il
digitale sia importante per i consumatori e fondamentale per l’azienda
GUESS, la quale anche in futuro continuerà a proporre continue novità
nel campo del digitale.
Alan Vismara
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
Il ruolo dell’architettura delle scelte nel
sistema di donazione d’organi in Svizzera.
Relatore:
Luca Crivelli
Default
L'opzione di default gioca un ruolo importante nel processo
decisionale delle persone. È infatti stato dimostrato come gli
individui manifestano una decisa preferenza per lo status quo,
preferendo di fatto l'alternativa di default, che a volte è scelta
da terze persone.
Già durante il progetto in azienda mi sono avvicinato al tema della finanza
comportamentale e più in generale dell'economia comportamentale. Dopo aver letto
del legame esistente fra questa disciplina e il tasso di donazione d'organi, è nato il
desiderio di approfondire la tematica. Nello specifico trovavo incredibile come una
diversa architettura delle scelte (o formulazione delle domande), potesse influenzare
i processi decisionali degli individui. Ho quindi deciso di approfondire il tema
rivolgendo la mia attenzione alla Svizzera.
Abstract
L’economia comportamentale è una disciplina che cerca di capire come
gli individui prendano le proprie decisioni e in che modo i sistemi
cognitivi siano influenzati da elementi apparentemente trascurabili ai
fini di una data decisione. Secondo alcuni studiosi, l’irrazionalità degli
esseri umani potrebbe essere all’origine della scarsità di donatori
d’organi in paesi che godono di un sistema sanitario e di
un’organizzazione ospedaliera all’avanguardia. Nello specifico si ritiene
che il modello del consenso presunto possa aumentare la percentuale di
donatori d’organi rispetto al modello del consenso informato. Se così
fosse, chi ha il compito di definire l’architettura delle scelte, ovvero lo
Stato, avrebbe il dovere di definire l’opzione di default in modo da
massimizzare l’utilità della società nel suo insieme.
In questo lavoro di ricerca, oltre ad introdurre la disciplina dell’economia
comportamentale, si è cercato di fare il punto della situazione su un
tema di grande attualità in Svizzera: la donazione di organi. In
particolare si è cercato di rispondere alle seguenti domande: qual è il
tasso attuale di donazione? Esistono differenze regionali? Come si
presenta il nostro paese nel confronto europeo? Dopo aver ricapitolato
la letteratura concernente l’economia comportamentale, analizzato i
dati sulla donazione di organi in Svizzera e discusso i sistemi di
consenso adottati da diversi paesi, l’obiettivo è stato mostrare che due
aree tematiche apparentemente distati fra loro, come economia
comportamentale e bioetica, sono in realtà così interconnesse da
spingere alcuni autori ad attribuire all’architettura delle scelte un ruolo
decisivo nella decisione di diventare donatori. Per sostenere questa
ipotesi sono stati approfonditi concetti quali la Teoria del Prospetto, la
propensione per lo status quo, l’effetto framing e l’effetto dotazione.
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Da un prezioso confronto con i pareri di quattro esperti del settore (un
medico-chirurgo, un politico, un giurista sanitario e un esperto di
bioetica), raccolti tramite interviste semi-strutturate, si è potuto
appurare che gli individui sono effettivamente condizionati nel loro
processo decisionale dall’architettura delle scelte, ma che nel caso
specifico della donazione d’organi non sussiste un’evidenza
sufficientemente chiara per ritenere che il modello di consenso possa
influire in modo determinante sul tasso di donazione di un paese. In
effetti altri fattori quali l’informazione alla popolazione, la fiducia dei
cittadini nelle istituzioni, l’organizzazione delle strutture sanitarie e la
formazione di personale qualificato sembrerebbero giocare un ruolo
ancor più importante ai fini della donazione e alcuni di questi fattori
potrebbero essere messi a repentaglio dal dibattito pubblico che si
renderebbe necessario per portare a termine un cambiamento
legislativo.
Meltem Yenigün
Bachelor of Science in Economia aziendale
Tesi di Bachelor 2013
I rapporti Impresa - Stakeholder analizzati
attraverso il prospetto di distribuzione del
valore aggiunto.
Relatrice:
Laura Luoni
Il rendiconto sociale
Calcolo del valore monetario distribuito ad ogni Stakeholder.
Ho sempre avuto interesse nella responsabilità sociale d’impresa e nel mio percorso
formativo ho potuto conoscere gli strumenti di comunicazione, che rappresentano
un pilastro importante per il successo. È risaputo che le aziende impegnate al
coinvolgimento degli Stakeholder sono in aumento, e visto che in futuro farò parte in
una di queste, mi interessa analizzare le relazioni, in termini monetari, esistenti tra
l’impresa e i suoi Stakeholder.
Abstract
La responsabilità sociale d’impresa è un argomento ampio e diffuso che
mostra l’interesse di un’impresa nell’ascolto, nell’interazione e nel
coinvolgimento degli stakeholder. Lo strumento ideale per trasmettere i
valore aziendali e comunicare il proprio impegno verso gli stakeholder è
il bilancio sociale. Questa tesi mira ad analizzare i rapporti tra le
organizzazioni e gli stakeholder attraverso i prospetti della
determinazione e della distribuzione del valore aggiunto, i quali
indicatori si trovano nella dimensione economica del bilancio sociale
secondo il modello del Gruppo di Studio per la statuizione dei Principi di
redazione del Bilancio Sociale (GBS). Il valore aggiunto si riferisce alla
ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio con riferimento agli attori
che partecipano alla sua distribuzione, ovvero gli stakeholder. Lo scopo
del lavoro è capire quale è l’utilità dei prospetti di determinazione e
distribuzione del valore aggiunto nel misurare le relazioni, in termini
monetari, tra le imprese e i suoi stakeholder.
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La prima parte del lavoro è teorica: dedicata principalmente alla
contestualizzazione della responsabilità sociale d’impresa, a quali sono
gli Stakeholder, quali sono i vantaggi nell’allestire un bilancio sociale e,
infine, come si calcolano i prospetti di creazione e di distribuzione del
valore aggiunto.
La seconda parte, invece, è empirica e si concentra nella scelta delle
aziende da tenere in considerazione nell’analisi dell’indicatore del valore
aggiunto. Per questo si è deciso di selezionare un campione all’interno
delle società quotate italiane, ovvero si sono scelte le aziende che
hanno pubblicato un bilancio sociale nel 2011 con all’interno l’indicatore
del valore aggiunto, ottenendo 41 società di otto settori diversi.