Supplemento editoriale a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica – Anno XIII - N. LXII - Direttore Responsabile Gianni Cameroni
SPECIALE
SARZANA 18 • 22 maggio 2011
XIV Acoustic Guitar Meeting CATALOGO 2011
ALL’INTERNO GUIDA MAPPA DELL’ESPOSIZIONE
Pubb. Sarzana 1 19/04/11 15:58 Pagina 1
U
L
na domenica di marzo, sfogliando
’acoustic guitar meeting
Repubblica, rimanevo senza parole di
di quest’anno è il più granfronte a due pagine a colori dedicate
de di sempre. Nel numero
ai tre liutai newyorkesi che hanno fatto la storia
di espositori, nella superficie impiedelle archtop: John D’Angelico, Jimmy D’Acquisto
gata, nella ricchezza degli appuntae John Monteleone. A parte il titolo pittoresco (“Spamenti che si alternano a getto conghetti Chitarra”!), le foto di strumenti meravigliosi e le storie/leggentinuo in tutti gli spazi disponibili.
de dei tre italo-americani –che pur conoscevo bene– mi hanno rapiÈ significativo che questa fioritura,
to per l’ennesima volta. La voglia di essere al Metropolitan Museum di
a cui la manifestazione di Sarzana
New York, dove li celebra una mostra favolosa, era tanta.
ci ha abituato da anni, diventi semDei tre, in vita e ancora giovane ed energico, c’è il grande John
pre più concreta nel momento in cui,
Monteleone. Mi sono detto: incredibile, tra poco lo vedrò,
a causa del perdurare della crisi, molte
quest’anno è con noi per la seconda volta in 5 anni! Che soddiistituzioni e4 altrettanti organizzatori di
sfazione, che gioia sapere che questo maestro terrà un corso in
eventi si vedono costretti a sforbiciare carFortezza e si intratterrà con chi vorrà incontrarlo per chietelloni, annullare appuntamenti, annunciadergli i segreti della sua arte, del perché Mark Knopfler un
re dolorose ritirate strategiche.
giorno abbia detto: “Ho incontrato John Monteleone ed è
Il successo dell’Acoustic Guitar Meeting finisce
stato come incontrare Stradivari”.
quindi per sollevare delle domande: a cosa si
E poi non è solo, con lui ci sarà l’australiano Steve Gildeve? Perché qui le cose funzionano?
christ, lo “Stradivari” dei mandolini, e poiché John porLa ragione non va cercata solo nella bellezza
terà anche i suoi, potranno confrontarli e scambiarsi opidella Fortezza e della città, nella fortuna menioni... succede solo a Sarzana! Che dire poi se dopo la
teorologica, nell’abitudine dei visitatori, nella
loro lezione ci sarà quella del più grande costruttore di
ricca offerta commerciale. Questi
banjo al mondo: Greg Deering, della Deering Banjo Company?
elementi concorrono alla chimica
Ecco cos’è l’Acoustic Guitar Meeting: un castello medievale splendido,
del successo. Ma il fattore deterquasi magico, un’atmosfera di creatività e di energia produttiva vitale
minante è dato dalle emozioni che
dove si confrontano geni della liuteria e operatori, attenti ad offrire al
solo un evento di così ampio spespubblico il meglio degli strumenti acustici a corde.
sore culturale sa dare ai visitatori.
L’area diventa sempre più vasta, nel numero e nella qualità delle proDa Sarzana si eleva quindi un
poste. Vedremo e parleremo di chitarre acustiche, ma anche di banjo e
messaggio destinato idealmente
mandolini, senza dimenticare l’ukulele, che ormai a Sarzana si è ritaa tutto il mercato: il settore delgliato uno spazio su misura straordinario: l’Ukulele Village.
lo strumento musicale –con le fiNon è tutto. La scelta di premiare due artisti di musica popolare qualiere addentellate delle edizioli Victor Jara e Violeta Parra, il primo vittima di una dittatura scelleni musicali, della discografia,
rata, sottolinea come con una chitarra si trasmettano emozioni e mesdegli accessori, degli eventi– vive
saggi importanti, con grande responsabilità nei confronti del pubblico
di emozioni, di cultura, di profone dei giovani. La musica è divertimento, crea evasione e sollievo, ma è
dità. Ignorare questi valori vuol
anche una cosa molto seria.
dire uccidere alla radice l’interesCon queste idee –e con tanto lavoro di preparazione– diamo inizio alla
se verso la musica e lo strumento
14a edizione, salutando quanti contribuiranno a rendere i 5 giorni a
musicale. Investire su di essi porSarzana un’esperienza piacevole e costruttiva nell’arte, nella formaziota inevitabilmente ad una crescita.
ne e nel mercato. Ringraziamo tutti, partner e sponsor istituzionali e
Anche –direi quasi sopratprivati, organizzazioni chitarristiche che interverranno e che ci aiutano
tutto– in tempo di
nella promozione; e salutiamo gli amici della Disma, con i quali realizcrisi.
ziamo questo splendido catalogo e con cui speriamo di collaborare ancora più assiduamente in futuro negli altri grandi appuntamenti nazioCristiano
nali. La “Città delle Chitarre” apre le sue porte!
Cameroni
Alessio Ambrosi
publishing, instruments & audio
Milano • Paris • Madrid • Hamburg
w w w. c a r i s c h . c o m
3
XIV Acoustic Guitar Meeting
Da distruttore a... costruttore. John Monteleone
Banjos... Deering Style
Una garanzia per tutti
16.
22.
23.
24.
28.
31.
L’importanza della formazione
14.
a cura della Redazione
Passeggiando fra gli stand
di Cristiano Cameroni
Parlando con... Beppe Gambetta
a cura della Redazione
Da Sarzana a L’Aquila... e ritorno
di Marco Cristofaro
di Cristiano Cameroni
di Cristiano Cameroni
a cura della Redazione
di Silvana Antonioli
Supplemento editoriale a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica – Anno XIII - N. LXII - Direttore Responsabile Gianni Cameroni
Que viva Ukulele!
di Roy McAlister
di Alessandra De Fino
a cura della Redazione
13.
Hanno collaborato a questo numero:
Alessio Ambrosi • Silvana Antonioli •
Marco Cristofaro • Caterina De Gregori
Alessandra De Fino
Storia (americana) di una chitarra... italiana
Stampa: Terra Promessa
Novara
Le voci della libertà
Progetto grafico e impaginazione:
S&G Partners srl
8.
10.
Direttore Editoriale:
Cristiano Cameroni
La Parola alle Istituzioni
Direttore Responsabile:
Gianni Cameroni
6.
Redazione: S&G Partners srl
Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo - MB
tel 0362 583672 - fax 0362 544356
www.sgstudio.it
di Alessio Ambrosi e Cristiano Cameroni
Supplemento editoriale a
Dismamusica Magazine
Anno XIII - numero 62 (Maggio 2011)
In apertura
Speciale Catalogo
Acoustic Guitar Meeting
3.
SARZANA 18 • 22 maggio 2011
SPECIALE
XIV Acoustic Guitar Meeting CATALOGO 2 0 1 1
ALL’INTERNO GUIDA MAPPA DELL’ESPOSIZIONE
LA PAROLA ALLE ISTITUZIONI
Dal 1998, quattordici edizioni dell’Acoustic Guitar Meeting ed i contenuti, seguiti dai numeri delle presenze, vanno sempre in crescendo. Una soddisfazione per un’Amministrazione che fin dall’inizio
ha creduto in questo progetto e lo ha visto crescere anno dopo
anno. La sensibilità dimostrata nel premiare la canzone popolare
cilena, e i suoi interpreti per eccellenza Victor Jara e Violeta Parra, conferisce poi ulteriore spessore ad un cartellone già di per sé ricco di proposte e contenuti.
Con l’Acoustic Guitar Meeting parte la stagione dei grandi eventi culturali e di spettacolo di Sarzana, che fanno della Città una meta ambita per tutti, abitanti e turisti, che amano bellezze architettoniche, arte e cultura del “buon vivere”.
Dall’Amministrazione un saluto di benvenuto a liutai, espositori, artisti, appassionati e visitatori che per i cinque giorni si intratterranno sul nostro territorio.
Massimo Caleo
Sindaco di Sarzana
L’ Acoustic Guitar Meeting, giunto quest’anno alla sua XIV edizione, si conferma una delle più importanti ed attrattive manifestazioni cittadine. Il livello qualitativo degli incontri che ne caratterizzano il calendario è tale da
attrarre ogni anno in città moltissimi visitatori, stimati nelle ultime edizioni
tra le 8 e le 10mila presenze.
Al numerosissimo pubblico si aggiungono i circa 400 addetti ai lavori che, a
ogni livello, si occupano della realizzazione degli incontri. Questi numeri si traducono in
flussi turistici che, nei giorni della manifestazione e non solo, si riversano nella nostra città, a conferma –ancora una volta– di quanto gli eventi culturali di qualità possano fungere
da traino alla crescita economica, e nella fattispecie turistica, di Sarzana.
Ed è anche un ottimo esempio di sinergia positiva tra la nostra amministrazione e gli organizzatori privati, ai quali va il nostro doveroso plauso e ringraziamento.
Sono certo che, anche quest’anno, verrà confermato il successo della manifestazione, destinata in un certo qual modo ad aprire una lunga stagione di eventi che si svolgeranno a
Sarzana nei prossimi mesi.
Juri Michelucci
Assessore al Turismo di Sarzana
XIV Acoustic Guitar Meeting
6
Da oltre un decennio, l’Associazione Armadillo organizza quello che ormai si è definitivamente affermato come
un evento di rilievo internazionale, l’Acoustic Guitar
Meeting che quest’anno è arrivato alla sua quattordicesima edizione.
È un impegno encomiabile che si conferma e che, sono sicuro, ancora una volta
porterà a Sarzana musicisti, maestri liutai e anche semplici appassionati da tutto il mondo. Un beneficio per il nostro territorio ma soprattutto un contributo
importante alla cultura musicale in genere, troppo spesso incredibilmente poco
considerata nel nostro Paese.
In particolare, ritengo di grande importanza che una manifestazione di pochi giorni preveda al suo interno una importante sezione dedicata alla didattica musicale, con ben quaranta ore di corsi di formazione di liuteria e didattica per chitarra acustica, mandolino e banjo. L’Acoustic Guitar Meeting è molto
altro ancora, tra concerti, incontri, aree espositive, workshop, eventi per i bambini e attenzione per i giovani esordienti, troppo spesso in difficoltà nel trovare
momenti e spazi in cui esprimersi.
La Regione Liguria anche per questa edizione partecipa, con la Città di Sarzana,
all’assegnazione del premio “Corde e Voci per Dialogo e Diritti”, per questa terza
edizione dedicato alla memoria di due grandi artisti cileni, Victor Jara e Violeta
Parra, per ricordare che la musica, oltre a essere un fondamentale elemento della cultura di ognuno di noi, è spesso strumento potente di impegno
nella difesa della libertà dei popoli e dei diritti in genere.
Claudio Burlando
Presidente Regione Liguria
Unità di
INTENTI
R
ispondo volentieri all’invito di
Alessio Ambrosi, e anche quest’anno confermo la mia presenza a
Sarzana durante i vivaci giorni
dell’Acoustic Guitar Meeting, una consuetudine che è entrata nel nostro immaginario
collettivo, un luogo dove incontrare amici e
appassionati della chitarra acustica e della
musica in genere.
Come ogni anno, Sarzana, anche nel 2011,
offre un programma di grande spessore, una
serie di appuntamenti di formazione e di
approfondimento che ne fanno uno degli irrinunciabili “must” europei del settore.
Un appuntamento italiano
Come Presidente Dismamusica sono orgoglioso che questo appuntamento, che sempre più esce dai confini territoriali come
adesioni, si sia sviluppato in Italia, e si svolga
all’interno di un luogo, la Fortezza Firmafede, che, abbandonando la destinazione militare voluta da Lorenzo il Magnifico, esprime oggi i valori culturali e indiscutibilmente
pacifici della musica, seguendo una tradizione artigianale di grande valore: la liuteria.
Condivido le scelte portate avanti caparbiamente da Alessio Ambrosi, che da anni
si impegna per affiancare al momento più
specificamente espositivo i grandi momenti di spettacolo, le clinic, le demo e una serie
sempre interessante di “lezioni” e convegni
che ruotano intorno all’argomento centrale del Meeting: la chitarra acustica. E condivido anche le “contaminazioni” che musicalmente scaturiscono dall’impegno di liutai, distributori, importatori e rivenditori,
contaminazioni fatte dall’affiancamento alle
chitarre acustiche dell’intero mondo degli
strumenti a pizzico e non solo.
Voglia di fare musica
Tutto questo si trova e si prova ogni anno
a Sarzana, con l’impazienza che si percepisce nel pubblico, con la voglia di mettere le
mani sugli strumenti, di sentirli, di sentirsi
coinvolti. È proprio questo aspetto che spiega il successo dell’Acoustic Guitar Meeting.
Un appuntamento che vede la sempre più
convinta partecipazione da parte di molti associati a Dismamusica legati al mondo della chitarra acustica: Aramini, Carisch,
Dogal Strings, Gruppo Eko, M. Casale
Bauer, Michelangeli Editore, Reference Laboratory (in ordine rigorosamente alfabetico). E che vede anche il costante impegno
della redazione di Dismamusica Magazine e
dell’Ufficio Stampa della nostra Associazione per realizzare proprio le pagine che state sfogliando e leggendo: il catalogo ufficiale della manifestazione.
Buona visita a chi è presente e, per chi leggerà queste parole dopo la manifestazione,
un caldo invito a non mancare alla prossima edizione!
Claudio Formisano
Presidente DISMAMUSICA
Distribuzione, Industria
Strumenti Musicali e Artigianato
Costituita nel 1982, DISMAMUSICA è
l’Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali, aderente al sistema Confcommercio.
DISMAMUSICA intende promuovere costantemente e attentamente le realtà
del mercato in tutte le sue sfaccettature ed esigenze, con l’obiettivo di dare
risposte concrete a queste esigenze,
fermo restando il fine primario di valorizzare la pratica musicale quale forte
mezzo educativo, formativo, sociale e ludico, con lo scopo di incrementare il numero di coloro che fanno musica nel nostro Paese.
Con queste finalità l’Associazione svolge
opera di sensibilizzazione verso le istituzioni, allo scopo di favorire l’adozione
dello strumento musicale nei programmi di istruzione musicale della scuola;
attiva iniziative per promuovere la pratica musicale e promuove attività di formazione professionale a favore delle
aziende associate e dei propri addetti,
anche coinvolgendo il canale della distribuzione al dettaglio. •
7
XIV Acoustic Guitar Meeting
Le voci
DELLA LIBERTà
di Alessandra De Fino
P
er il terzo anno consecutivo, l’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana è il
teatro della consegna di un premio
speciale che celebra la canzone popolare di impegno sociale e i suoi interpreti
per eccellenza: la voce e la chitarra acustica. Il Premio, dal titolo significativo Corde & Voci per Dialogo & Diritti, è intitolato
alla Città di Sarzana e alla Regione Liguria; viene infatti consegnato dai rappresentanti delle due Amministrazioni ed è a tutti
gli effetti l’espressione di un riconoscimento corale.
“L’evento”, spiega l’organizzatore Alessio Ambrosi, “vuole celebrare il contributo
apportato dalla musica per chitarra e dalla
canzone popolare all’affermazione dei diritti civili e del dialogo all’interno delle varie
società e culture”.
Che questo avvenga all’interno del più
importante appuntamento italiano dedicato alla chitarra acustica e alla straordinaria cultura che ruota attorno ad essa è
perfettamente naturale; ma lo è anche, e
a maggior ragione, se si considera la tradizione locale di Sarzana, “una Città” –
per dirla con le parole del sindaco Massimo Caleo– “con una lunga storia (...) di
luogo fortemente votato al progresso civile, attraverso una politica attenta al sociale, all’interculturalità, al dialogo, alla crescita culturale”.
Valori, questi, che si confermano anno dopo
anno di stringente attualità. Non solo per
la loro forte carica universale, ma anche in
considerazione degli sviluppi più recenti
della politica globale.
È davvero sorprendente:
nell’anno che verrà probabilmente ricordato a lungo come quelle delle rivoluzioni che hanno cambiato
il volto politico delle regioni nordafricane, il Premio
Corde & Voci per Dialogo
& Diritti è consegnato alla
memoria di due musicisti che hanno vissuto in prima persona il fermento della ri-
voluzione, fino ad offrire la propria vita a
testimonianza dei valori in cui credevano.
V ioleta P arra
Ad accogliere le targhe in bronzo del grande
scultore Luigi Mainolfi non
sono però le sponde nordafricane, ma le regioni del Cile.
Da dove provengono due figure fondamentali della storia della musica moderna:
Victor Jara e Violeta Parra.
“La piccola grande Violeta”,
racconta Alessio Ambrosi, “è
nel mondo l’emblema della musica popolare cilena degli anni sessanta. Violeta è sta-
Con il Patrocinio dell’Ambasciata del Cile
“Ho il piacere di concedere
il patrocinio morale dell’Ambasciata del Cile in Italia alla
Manifestazione chitarristica
internazionale Acoustic Guitar Meeting, che si svolgerà il 21 maggio a Sarzana,
nel corso della quale verrà
XIV Acoustic Guitar Meeting
8
conferito un premio alla memoria a
due grandi artisti cileni, Victor Jara e
Violeta Parra”.
Sono le parole della lettera inviata
da Santiago Elordi, Addetto Culturale dell’Ambasciata del Cile, agli
organizzatori dell’Acoustic Guitar
Meeting.
I rappresentanti dell’ambasciata sono
presenti la sera di sabato 21 maggio
alle ore 21, durante la cerimonia di
consegna del premio che vede protagonista Angel Parra a nome della
madre Violeta e di Victor Jara, su mandato della moglie Joan Jara e della
Fondazione Victor Jara. •
Il premio
e le sue motivazioni
tiillimani, i Quilapajun e Victor Jara. La vita
le fu grata, e lei disse Grazie alla Vita, Gracias a la vida, congedandosi da lei per scelta e
prematuramente. Violeta ha lasciato un’eredità artistica imponente a figli, nipoti e artisti impegnati a proseguire, in
tutto il mondo, il cammino da
lei iniziato con il recupero e la
diffusione della canzone popolare cilena”.
ta fautrice della Pena de los Parra, un vero e
proprio fenomeno culturale dove si confrontavano le idee e i fermenti di artisti come
Angel e Isabel Parra (figli di Violeta), gli In-
V ictor J ara
Più drammatica la vicenda personale di Victor Jara, arrivato
a testimoniare con il martirio
i valori su cui aveva impernia-
Nati in Riva al Mondo
La consegna del premio alla memoria a Victor
Jara e Violeta Parra è dovuta in gran parte anche
alla collaborazione fra Acoustic Guitar Meeting e
l’Associazione Culturale Nati in riva al mondo.
Coordinata dal musicista Mauro Di Domenico
(nella foto a centro pagina, con Angel Parra), si propone di “annodare sollecitazioni emotive e musicali, arte e spirito, affinché si possa stimolare
sempre l’utilizzo della memoria e della riflessione”. •
to non soltanto la propria strada di musicista, poeta, uomo di teatro, ma l’intera propria esistenza. Victor Jara ha cantato i diritti
e le lotte dei lavoratori nelle miniere cilene, ha cantato l’amore per il proprio paese e
l’amore allo stato puro. Ucciso
brutalmente dai militari di Pinochet nel 1973, è uno dei simboli mondiali della lotta a tutte
le dittature.
La
consegna del premio
A ritirare il premio, in apertura del concerto di sabato 21
maggio, c’è Angel Parra (nella foto a fianco, assieme al musicista Mauro Di Domenico). Angel è figlio
di Violeta, ed è in Italia anche su mandato
della moglie di Victor Jara, Joan Jara –e della Fondazione Victor Jara.
“La consegna del premio”, conclude Alessio
Ambrosi, “rappresenta per tutti noi un momento estremamente emozionante. Questo
evento, nato tre anni fa come iniziativa collaterale del Meeting, sta diventando sempre
più importante, vuoi per la sua rilevanza internazionale, vuoi perché insiste sui valori
universali più profondi che la chitarra riesce a trasmettere a tutte le generazioni”. •
Il premio Città di Sarzana - Regione Liguria Corde & Voci per Dialogo & Diritti giunge quest’anno alla
terza edizione. Il Premio consiste
in un’opera del grande scultore italiano Luigi Mainolfi, che verrà consegnata dal Sindaco di Sarzana e
dall’Assessore alla Cultura della
Regione Liguria sul palco centrale
la sera del 21 maggio.
L’assegnazione alla memoria di
Victor Jara e Violeta Parra avviene
con questa motivazione: “Per la
loro opera di recupero e diffusione
della canzone popolare cilena e per
l’impegno profuso a combattere le
ingiustizie sociali attraverso la musica e le canzoni; impegno che ha
caratterizzato tutta la loro vita artistica, arrivando, nel caso di Victor
Jara, fino al martirio ed elevando
le Corde & Voci dei due artisti ad
esempi di valore universale”. •
9
XIV Acoustic Guitar Meeting
Storia (americana) di una
CHITARRA... ITALIANA
di Roy McAlister
C’
è una chitarra, in questi
giorni a Sarzana, che non
assomiglia a nessun’altra.
D’accordo... lo si può dire della stragrande maggioranza degli strumenti
artigianali presenti fra le mura della Fortezza. In questo caso, però, la
differenza c’è ed è anche molto importante.
Stiamo parlando infatti della chitarra che Roy McAlister, il maestro liutaio che ormai si può quasi considerare un “ospite fisso”
dell’Acoustic Guitar Meeting, ha
costruito e regalato al festival.
Come ha avuto modo di dimostrare in più di una occasione, Roy
è rimasto estasiato dall’esperienza
di Sarzana; e ha per questo deciso di donare parte di sé alla manifestazione.
Quale modo migliore, dunque, di
una chitarra personalizzata? Uno
strumento unico al mondo, con tanto di logo intarsiato? Per renderci ancora più partecipi di questa sua straordinaria iniziativa, Roy ha scattato varie
foto durante le diverse fasi di lavorazione, commentandole una ad una. Foto
che noi pubblichiamo con piacere...
XIV Acoustic Guitar Meeting
10
Ecco le parti fondamentali del
body della chitarra che esporrò
a Sarzana. Le fasce e il fondo
sono già stati modellati in matrice, ma l’incatenatura non è
ancora stata incollata.
La tavola è pronta, ma non ancora intonata. L’intonazione avverrà tramite dentellatura, ma
con i quattro rinforzi esterni affusolati, così da ottenere
un suono più deciso per il fingerstyle più moderno.
La cassa completata
e incollata interamente,
con i bordi rifiniti,
pronta per l’applicazione
del nastro.
Qui vediamo tutti i componenti della cassa in fase di
incollaggio… tavola, fondo e
fasce vengono incollate contemporaneamente.
La cassa viene incollata mentre è ancora ben ferma in
matrice con gli “spreaders”
ancora al loro posto. Saranno rimossi successivamente
attraverso la buca quando la
colla sarà asciutta e la chitarra liberata dalla matrice.
I giunti per l’incollaggio sono stati
tagliati e sto procedendo nell’operazione di assemblaggio. L’incollaggio
del fondo è stato effettuato e sto procedendo al fissaggio della tavola.
Si possono distinguere facilmente i
listelli di tavola e fasce ancora da incollare. Utilizzo un nastro molto forte
in fase di assemblaggio per mantenere le varie parti insieme in
attesa che la colla si asciughi. Il materiale che utilizzo è il palissandro brasiliano… I listelli sono di una fibra di spessore 0.30” nero/
bianco/nero per le fasce e il fondo e di una combinazione di questi
ultimi e agrifoglio per la tavola.
Ho approntato il manico e incollato la tastiera, e ora sono pronto a rifinire il manico
stesso.
Qui potete vedere la morsa che utilizzo durante questa fase... serve semplicemente a
tenere fermo il manico mentre procedo
con l’intaglio, fino ad ottenere il profilo
che cerco.
Qui invece sto controllando gli spessori
del manico... la larghezza del capotasto,
lo spessore ed il profilo.
È uno step fondamentale, per garantire
che lo strumento sia suonabile e comodo
sotto le dita.
Una volta che la colla è asciutta, il nastro viene
rimosso e il corpo così assemblato è rifinito e limato. Dopodiché do al tutto una leggera spruzzata di sigillante.
Questa foto è stata scattata all’interno della
cabina-spray, ad applicazione del sigillante terminata.
In questa foto mi vedete mentre intaglio il manico. Utilizzo per tale scopo la buona, vecchia tecnica del coltello “a petto” per ottenere la giusta
forma e spessore.
Un dettaglio davvero
importantissimo:
all’undicesimo capotasto,
ecco come appare il logo
Sarzana 2011 intarsiato
nel manico.
11
XIV Acoustic Guitar Meeting
...e questo sono io (uomo vecchio e grasso!) mentre rifinisco il tallone
sul corpo dello strumento utilizzando un cesello,
così da ottenere la forma migliore.
Infine, un controllo qualitativo dell’insieme,
per assicurarmi che il manico sia ben saldo
e nella giusta sede e che la tastiera
sia correttamente allineata con la buca.
Una volta terminata questa fase
potrò finire il lavoro con
l’applicazione della lacca.
Ormai tutto è pronto... per il Meeting!
Con la chitarra per la ricerca spirituale: torna “Essere Suono”
Per il quinto anno consecutivo, Acoustic Guitar Meeting ospita il seminario pratico-esperienziale Essere
Suono tenuto da Max Ormea.
“Il seminario di quest’anno”, racconta Ormea, chitarrista e animatore della fondazione Art of Living, “si
preannuncia sorprendente.
Si parlerà, si mediterà, ci si
interesserà di consapevolezza, armonia, creatività,
ritmo interno, emissione sonora, improvvisazione, salute psicofisica, sempre con la
chitarra come protagonista.
Sarà un’esperienza musicale innovativa, che utilizzerà i suoni e le vibrazioni, il
sanscrito ed i mantra, l’ascolto meditativo e il canto”.
XIV Acoustic Guitar Meeting
12
I temi portanti di questa edizione del seminario saranno il Nada Yoga (o Yoga del Suono) e l’Ayurveda, o
Scienza della Vita. Ai partecipanti verranno proposte
esperienze innovative –come i massaggi di suono
con le tavole sonanti, o i trattamenti rilassanti proposti da Sri Sri Ayurveda.
Al centro dell’attenzione
ci saranno poi le proposte
dell’ospite di quest’anno,
il virtuoso di Sarod indiano
Soumik Datta.
Al seminario si parlerà infine di un importante appuntamento in programma
quest’estate: il World Culture Festival, in cartellone
allo Stadio Olimpico di Berlino dal 2 al 3 luglio.
“Si tratta di un festival organizzato per il trentennale
della Fondazione Art of Living. Una manifestazione
che vuole celebrare la pace, i valori umani e l’armonia nella diversità; un evento che si aprirà la sera del
2 luglio con una performance di oltre 2.000 chitarristi amatoriali e professionisti da oltre 150 Paesi. •
Que Viva
UKULELE!
Entrato quasi in sordina
due anni fa, protagonista
solare di performance
all’aperto l’anno scorso,
in questa edizione
dell’Acoustic Guitar Meeting
l’ukulele ha ormai
fatto propria
una posizione
di grande rilievo.
Con grande soddisfazione
di piccoli e grandi...
A
ssieme agli splendidi strumenti
che giungono a Sarzana con Daniela Gaidano e il suo Mercatino
dell’Ukulele, “sbarcano” quest’anno
all’interno della Fortezza Firmafede le coinvolgenti proposte di alcuni grandi artisti.
Come potrete verificare di persona, ci sono
proposte per tutti i gusti: musica da ascoltare, da suonare, da ballare.
Saranno le dimensioni ridotte, i colori, le
sonorità o la facilità con cui uno strumento
così apparentemente “innocente” finisce tra
le mani più curiose: sta di fatto che la febbre
dell’ukulele è contagiosa...
La
sezione espositiva
Come l’anno scorso, la maggior parte delle
proposte legate a questo strumento prende
forma all’interno dell’Ukulele Village, lo spazio speciale allestito in prossimità dell’area
padiglioni dove è più facile “ritagliare” uno
spazio di tranquillità per gustare appieno le
note serene dei “piccoli” ukulele.
La parte espositiva è qui rappresentata da
diversi distributori. In primo piano ci sono
le proposte del Mercatino dell’Ukulele, affiancate dagli strumenti di Ohana Ukuleles,
Davoli e Domus Musica. Tutti, naturalmente, da provare, magari sotto la guida dei musicisti e degli animatori sempre presenti in
quest’area.
Per una scelta di strumenti
ancora più raffinati e di proposte da collezione si può
inoltre fare riferimento allo
stand “proprietario” del Mercatino dell’Ukulele, nell’area
della Torre.
I l palco e le
proposte artistiche
Indipendentemente dall’offerta espositiva, l’ukulele si
fa notare per tutta la durata
della manifestazione grazie alla non-stop di
concerti, eseibizioni e workshop allestita fra
sabato e domenica dagli artisti che si danno convegno all’Ukulele Village. Il palco viene gestito da Ukulollo, vincitore di numerosi video contest e artista presente sulla scena
internazionale.
Nel corso dei due giorni si alternano a getto
continuo Ken Middleton, il duo Veronica
Sbergia - Max De Bernardi e la coppia formata da Luca Cocchiere e Marta Terribile.
Ken Middleton tiene workshop sulla mano
destra fingerpicking, il duo Sbergia - De
Bernardi propone come di consueto il proprio applauditissimo repertorio. Interessanti
sono poi le lezioni di charleston e di danza
Hula che Marta Terribile affianca ai workshop di ukulele tenuti con Luca Cocchiere e
destinati soprattutto ai bambini.
Infine, sono da ricordare due partecipazioni di grande impatto: i Sinfonico Honolulu –un gruppo di otto ragazzi cantanti e suonatori di ukulele, attesi nel pomeriggio di
sabato– e i Progetto Quote Latte. Questo
gruppo, in cartellone domenica, propone il
repertorio di Georges Brassens, il cantautore
francese di cui ricorrono proprio quest’anno
il novantesimo anniversario dalla nascita e il
trentesimo dalla scomparsa. •
13
XIV Acoustic Guitar Meeting
L’importanza della
FORMAZIONE
John Monteleone,
Steve Gilchrist,
Greg Deering.
I nomi più prestigiosi
della scena
internazionale
della liuteria
intervengono
nei corsi dedicati
alla liuteria.
Un elemento
di grande
profondità culturale
che conferma
la tradizione di valore
dell’Acoustic Guitar
Meeting.
D
ate un’occhiata alle foto di
questa pagina... non sono immagini di repertorio, né tantomeno istantanee di poco valore. Sono, viceversa, alcune anteprime
che il più celebrato costruttore mondiale di mandolini, l’australiano Steve Gilchrist, ci ha inviato qualche settimana fa
per documentare, con la viva forza di una
photostory “rubata” al suo stesso laboratorio, le fasi di preparazione degli strumenti
destinati all’Acoustic Guitar Meeting.
Il
mondo della grande liuteria
All’attesissimo maestro australiano si affiancano quest’anno numerosissimi “pezzi da novanta” della liuteria mondiale, in quello che è sicuramente uno dei corsi di formazione dedicati
alla liuteria a pizzico più ricchi in assoluto –e non stiamo parlando esclusivamente della storia
dell’Acoustic Guitar Meeting.
Nella lunga apertura della manifestazione, da mercoledì 18 maggio a venerdì 20, si alternano infatti, nei locali della Fortezza Firmafede dedicati alle attività di formazione, tre grandissimi nomi
della scena internazionale. Oltre a Steve Gilchrist, gli americani John Monteleone (esperto costruttore di chitarre archtop e mandolini; potete
leggere una divertente chiacchierata con lui nelle prossime pagine) e Greg Deering (fondatore
e proprietario della Deering Banjo Company, è
presente in Italia insieme alla moglie Janet, con
cui discorriamo della “filosofia Deering” a pagina 18).
“L’arrivo di questi grandi maestri”, spiega con visibile emozione Alessio Ambrosi, “rappresenta un momento importantissimo per l’Acoustic
Guitar Meeting. Per due buone ragioni: intanto,
XIV Acoustic Guitar Meeting
14
Prosegue nel 2011 il “Progetto di Educazione alla Chitarra
Acustica e alle Musiche del Mondo”, il progetto della nostra
Associazione Culturale inserito nel ProgettoMusica 2011 della Fondazione Carispe.
Dopo molti anni di interventi nelle scuole elementari e secondarie inferiori della Provincia della Spezia, quest’anno
cerchiamo di focalizzare le energie verso gli Istituti Superiori, fornendo laboratori che prevedono conferenze sulla
storia e sulle tecniche esecutive della chitarra, sulle tecniche di costruzione ed elementi di liuteria, portando i maestri liutai a contatto con gli studenti, e offrendo concerti ed
incontri con artisti di valore internazionale. Tutto ciò con lo
scopo di approfondire e meglio indirizzare le conoscenze
musicali di adolescenti che spesso approcciano la musica
contemporanea in modo superficiale o divengono inconsapevolmente soggetti di fruizione musicale nella sola logica
commerciale.
All’interno dei laboratori si affronterà anche l’argomento della musica e dell’organizzazione di eventi musicali come fonte di risorsa economica, per la possibilità di offrire una futura professione e un’occasione di sviluppo turistico-culturale
del territorio, sul percorso-esempio dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana. •
si tratta di nomi di portata internazionale, che tutti i festival mondiali ci invidieranno.
E poi perché la loro presenza porta un’altra apertura importante: per la prima volta da
quando esistono, i Corsi di liuteria non si limitano allo scenario della sola chitarra acustica, ma aprono a nuove, stimolanti direzioni: nella fattispecie, il mandolino e il banjo”.
Le sessioni dei corsi si svolgono al mattino –con orario dalle 9.00 alle 13.00– e al pomeriggio –dalle 15.00 alle 17.00. La formula è sempre quella delle lezioni di gruppo, a cui
si affiancano dimostrazioni, esercitazioni pratiche e discussioni.
A chiudere il tour de force di quest’anno interviene infine il liutaio argentino (ma italianissimo da sempre) Carlos Michelutti, con un seminario –in programma sabato 21
maggio– sulla messa a punto delle chitarre acustiche.
La
sezione della didattica
per chitarra
In piena coerenza con l’apertura dei corsi di liuteria ai “mondi paralleli”, anche la sezione dedicata
alla didattica dello strumento vede l’introduzione,
quest’anno, di corsi legati al mondo del mandolino e
del banjo. Al centro dell’attività didattica c’è Massimo Gatti:
un maestro riconosciuto, esperto di mandolini e di strumenti a corde in genere, che proprio per questa sua curiosità e perizia è stato scelto come coordinatore dei
nuovi corsi “aperti” ad un ampio ventaglio
di strumenti.
Ci sono poi Davide Mastrangelo, che dall’alto della
sua esperienza (è fondatore e direttore del Centro Studi Fingerstyle di Arezzo) è ormai un protagonista fisso dell’Acoustic Guitar Meeting.
Accanto a Mastrangelo compaiono poi altri grandi nomi della scena internazionale: Beppe Gambetta (parliamo del suo Trattato di chitarra Flatpicking a
pagina 28), Mike Marshall, Jens Kruger.
Mike Marshall (nella foto in alto a destra) è un concertista americano, fra
i massimi esponenti mondiali del mandolino. Jens Kruger (fonto in basso),
svizzero di nascita ma americano di adozione, è invece uno straordinario virtuoso del banjo, che lavora a stretto contatto con Greg Deering e che, anche
in quest’occasione, sfrutterà la vicinanza del maestro liutaio per allargare ulteriormente le prospettive del
suo programma didattico.
I corsi sono organizzati come sempre
dall’associazione culturale Armadillo Club, ideatrice dell’Acoustic Guitar
Meeting, in collaborazione con l’associazione ValdiMagra Formazione e
la Provincia della Spezia. •
15
XIV Acoustic Guitar Meeting
Da distruttore a... costruttore
JOHN MONTELEONE
di Cristiano Cameroni
È
È l’ultimo maestro
della grande scuola
dei costruttori di Archtop.
Protagonista insieme
a D’Angelico e D’Aquisto
della bellissima mostra
“Guitar Heroes” al
Metropolitan di New York,
John Monteleone
è a Sarzana.
Dove si racconta
con un pizzico di ironia.
Un’occasione davvero unica.
XIV Acoustic Guitar Meeting
tardi, mancano pochi giorni alla
chiusura della rivista e non sono
ancora riuscito a scrivere a John
Monteleone. Un po’ di cose si
sono messe di traverso: prima fra tutte, la
soggezione che provo nei confronti di questo grande maestro. Che appartiene, come
dicono i giornali, alla “santa triade” dei liutai di New York.
Non si può più aspettare, però. Istintivamente realizzo che una email non sarà mai
sufficiente a rompere il ghiaccio. Aspetto le
tre del pomeriggio, quindi alzo la cornetta e
compongo un numero dell’elenco telefonico
di Islip, NY. Dall’altra parte del filo –e del
mondo– risuona una voce calda, gioviale.
Hallo... I’ve noticed you did break a guitar
when you were a child... Ho sentito che hai
rotto una chitarra, quando eri ragazzo.
Il ghiaccio è rotto.
L’intervista
John Monteleone è in effetti molto simile alla sua voce: cordiale, aperto, ironico.
E anche un po’ italiano, visto che –passato il primo smarrimento e capito che non si
trattava di uno scherzo ma di una intervista
per Sarzana– mi ha salutato con un roton-
16
dissimo ciao! L’episodio della chitarra spezzata, che chiunque può leggere con gusto
direttamente dalle pagine del suo sito personale (www.monteleone.net), è realmente
accaduto e fa da apripista anche alla nostra
chiacchierata.
CC «Dalle tue note biografiche abbiamo
notato un particolare davvero curioso: la
tua carriera come Maestro Liutaio ha avuto inizio con la… distruzione di una chitarra acustica che tu stesso hai definito
brutta, di scarso valore e in definitiva pericolosa. Non lo si direbbe un inizio incoraggiante per un maestro liutaio; ma da quei
primi passi maldestri è nata una carriera
straordinaria. Come è stato possibile?»
JM «In effetti la tua domanda riflette un avvenimento realmente accaduto. C’è da sottolineare che all’epoca avevo dieci anni, e
come tutti i ragazzi curiosi ho dovuto “distruggere” quella che in realtà era una
archtop davvero mediocre, per soddisfare la mia curiosità di sapere “come era fatta
dentro”. Sebbene sapessi che non si trattava probabilmente di un capolavoro di chitarra, e che non era di grande valore, era
però parte del panorama della nostra sala
da pranzo. Se ne stava lì, appoggiata nel suo
angolo, con la sola speranza di venire prima o poi notata da qualcuno. È diventata il
mio agnello sacrificale quando l’ho aperta
per portare all’esterno il suo interno: fatto
che mi ha rivelato l’esistenza di un mondo
Pubb. Sarzana 2 19/04/11 15:57 Pagina 1
sconosciuto. È stato allora che ho capito che
l’interno di una chitarra è importante almeno quanto l’esterno, e che tutto si muove insieme. Ed è stato allora che ho capito che le
catene e i rinforzi interni avevano un loro
preciso motivo di esistere, che avrei pienamente compreso solo molto tempo dopo.
D’altra parte non c’è alcun motivo di essere distruttivi se non si hanno
risultati positivi. Quella chitarra, in quelle condizioni, non avrebbe più
potuto essere suonata, ma
ha avuto per me un effetto straordinariamente più
elevato. Chi mai avrebbe detto che sarei diventato liutaio, e che un giorno sarei stato addirittura invitato in un posto piacevole
come Sarzana per condividere la mia personale esperienza con i visitatori e i frequentatori dell’Acoustic Guitar Meeting?»
CC «Parliamo del workshop. Se diamo retta
a quanto dicono di te liutai, musicisti e visitatori che in questi giorni sono qui a Sarza46 LA DOMENICA DI REPUBBLICA
DOMENICA 20 MARZO 2011
SPETTACOLI
George Benson, Jim Hall, Mark Knopfler,
Django Reinhardt, Andrés Segovia:
i più grandi musicisti del Novecento
hanno incrociato l’arte che i nostri immigrati
si tramandavano da generazioni. Ora una mostra
TEARDROP 1993
a New York celebra questi “guitar heroes”
che abbandonarono il mandolino per dedicarsi
allo strumento che avrebbe cambiato la musica
È la chitarra
a forma di goccia
realizzata
da James
D’Aquisto
ANGELO AQUARO
I
SUN KING
La chitarra
più famosa
firmata John
Monteleone
NEW YORK
mmaginatevi la scena. Da una parte c’è lui, Andrés Segovia, nato Andrés Torre Segovia Marqués de Salobrena, il più grande chitarrista
classico del Novecento: un mito. Dall’altra
Maccaferri Mario, da Cento, provincia di
Ferrara, emigrato a Parigi, Londra, finalmente New York, che sarà anche liutaio e
imprenditore geniale, però da tempo ha
messo da parte l’ebano e l’arte per inseguire i milioni che gli porta quel materiale che
sta facendo impazzire il mondo: la plastica.
«Ecco, Andrés, ti prego, devi provarla, è bellissima, l’ho realizzata per te». E certo che è
bellissima: ma è di plastica. «Guarda, Andrés, se la suoni soltanto una volta, in con-
certo, è fatta». E certo che sarebbe fatta. Siamo agli inizi degli anni Sessanta e il mercato delle chitarre è alle stelle grazie a quei
quattro ragazzi che si fanno chiamare Beatles. Tutti vogliono strimpellare. E se perfino Segovia poggia le dita divine su una
Maccaferri — sai che botto?
No: Segovia non si azzardò mai. E per i
musicisti di tutto il mondo le chitarre di plastica restarono da allora quello che effettivamente sono: chitarre di plastica. Giocattoli. Peccato? Dipende. Maccaferri Mario è
comunque passato alla storia come l’uomo
che introdusse la plastica negli strumenti
musicali, in primis l’ancia dei fiati, benedetta perfino da Benny Goodman. E poi la
sua avventura è solo un capitolo di quell’irresistibile libro che è la storia degli Stradivari del rock: i continuatori di quella italica
tradizione che dal Settecento arriva ai gior-
Spaghetti
Chitarra
I liutai italiani
che diedero al rock
l’arma perfetta
TRI PORT
Ricorda un mandolino la Tri Port
di John Monteleone che iniziò
proprio come creatore di mandolini
per musicisti folk negli anni Settanta
na, tu rappresenti di fatto una vera leggenda
vivente. Quale può essere il rapporto tra una
“leggenda vivente” e i giovani liutai? Cosa farai durante il tuo attesissimo workshop?»
JM «Mi aspetto che i “giovani liutai” che
parteciperanno ai miei seminari sappiano
porre domande utili, in
un’atmosfera rilassata che
possa aiutarli a comprendere come usare quelle informazioni per migliorare
i loro strumenti. Sono veramente felice di vedere e
di incontrare i giovani liutai che, ovunque ho partecipato a eventi analoghi, si impegnano per
migliorare la qualità della liuteria. Si tratta di una vera comunità di persone che condividono la passione per la realizzazione di
strumenti raffinati, destinati a un crescente numero di musicisti. Sarà bello discutere di storia delle chitarre e dei mandolini, e
sarà bello comprendere ancora più a fondo da
dove vengono, cosa hanno generato e dove
stanno andando. E non solo...» •
A proposito della mostra di New York
La mostra del Metropolitan e il libro fotografico in edizione limitata che la accompagna hanno davvero fatto molto parlare di sé, Oltreoceano come in Italia. Lo testimonia
ad esempio la doppia pagina che il quotidiano nazionale La
Repubblica ha dedicato ai grandi liutai italo-americani il 20
marzo scorso. In primo piano c’è proprio la TriPort, uno dei
modelli più celebri fra quelli costruiti da John Monteleone.
Ed è qui che il nostro viene presentato come uno dei “tre
grandi” della “santa triade” della liuteria di New York.
Nella foto in alto, un modello speciale sul tavolo da lavoro di
John, pronto per essere portato a Sarzana. •
publishing, instruments & audio
Milano • Paris • Madrid • Hamburg
w w w. c a r i s c h . c o m
Repubblica Nazionale
17
XIV Acoustic Guitar Meeting
Banjos...
DEERING STYLE
di Cristiano Cameroni
I
Per noi, la loro venuta
a Sarzana è un evento
memorabile.
Per loro, americani
di Kenora Drive (California)
e fondatori di uno
dei più celebri
marchi mondiali
di banjos, è un sogno
ad occhi aperti.
Ecco perché...
XIV Acoustic Guitar Meeting
ncontriamo Janet e Greg Deering a
Francoforte, nello stand all’ingresso del
padiglione dedicato alle chitarre acustiche. Quel punto, per tutti gli operatori,
è da sempre “il” corner Deering. Sull’unica
scrivania, in un tripudio di banjos raffinatissimi, una zuppierina di biscotti tondi, squisiti. Fra uno e l’altro prende forma la nostra
conversazione...
CC «Nei mesi che hanno preceduto l’apertura dell’Acoustic Guitar
Meeting, la notizia della vostra
partecipazione è stata motivo di grande interesse per
gli appassionati. Se posso dire la mia, a me sembra che la sola vostra presenza in Fortezza aggiunga
una prospettiva importante
al Meeting. Assieme ai grandi
marchi di chitarre acustiche,
ai piccoli liutai, al mondo degli ukulele e del basso acusti18
co, i vostri straordinari banjos contribuiscono a “chiudere il cerchio” e permettono
all’Acoustic Guitar Meeting di offrire una
panoramica completa sulla cultura dello
strumento. Detto questo, quali sono le vostre aspettative nei confronti della manifestazione? Cosa vi ha convinti ad intraprendere il lungo viaggio verso l’Italia?»
JD «L’Italia vanta una ricchissima tradizione nel settore della costruzione di strumenti musicali di qualità. Una delle
ragioni per cui saremo a Sarzana
è che desideriamo conoscerla
ed imparare, in uno scambio
ideale fra la tradizione italiana e la nostra esperienza
come costruttori di banjos di
grande qualità. Non a caso, per
i giorni immediatamente precedenti il Meeting, abbiamo pianificato una visita a Cremona, la
città da dove viene la grande
maggioranza dei migliori vio-
lini della storia... Davvero,
non vediamo l’ora di immergerci nella ricchissima
cultura del vostro Paese».
CC «Esposte a Sarzana
ci sono centinaia, forse migliaia di chitarre.
Ciascuna ha un’anima, un’identità inconfondibile. Ci sono decine e decine di liutai...
ciascuno ha uno stile e una filosofia che lo rendono unico. Naturalmente
ci aspettiamo di vedere anche molti banjos,
sul palco e nell’area espositiva: e sono certo
che i vostri si faranno notare, un po’ perché
rappresentano una novità per i visitatori, un
po’ perché sono fra i più apprezzati al mondo. Ora... qual è la “magia” nascosta nei vostri strumenti? Qual è
il loro modo di essere
unici?»
JD «Mi piace il concetto di “magia”, mi
ci ritrovo... Tutti noi
siamo convinti che
quelli che costruiamo non siano soltanto dei banjos. Con il
nostro lavoro rendiamo possibile la magia
della musica; quella stessa magia che le
persone condividono quando suonano un
banjo di qualità. Da qui discendono i valori che ci contraddistinguono rispetto agli
altri costruttori: la passione che riversiamo
nel nostro lavoro e l’impegno costante per
la produzione di banjos con il livello qualitativo più alto in assoluto. Cerchiamo sempre nuovi perfezionamenti, perché siamo
convinti che un suono migliore e una migliore qualità costruttiva possano
aiutare il banjo a conquistare il posto che si merita fra gli strumenti musicali».
CC «In che senso? Trovate
che il banjo sia uno strumento ancora così sottovalutato?»
JD «Se guardiamo alla tipologia generale,
il banjo –un tamburo e delle corde tese–
è senz’altro uno degli strumenti musicali più antichi mai inventati dall’uomo: lo
si ritrova in Asia già nei dipinti di epoca preistorica. Il Modern American Banjo, invece, è uno strumento relativamente giovane: è stato
inventato negli anni
Quaranta dell’Ottocento da Joel Sweeney ed è quindi molto più “giovane” della
chitarra o del violino. La sua storia è
ancora breve, e molte pagine attendono ancora di essere scritte: e la nostra
missione consiste nel
miglioramento continuo della sua qualità acustica. Ogni miglioramento costruttivo e di progettazione contribuisce
a svelare la vera voce di questo strumento così straordinariamente risonante. Un
passo dopo l’altro, sono sempre più numerose le persone che in tutto il mondo
apprezzano questo suono così caratteristico –e così affascinante!».
C
M
Novità
Tipbook
Chitarra classica e acustica
Guida completa al tuo strumento
Consigli per l’acquisto, lo studio,
l’esecuzione
Come scegliere e montare le corde
Manutenzione e accordatura
Comparazione fra marchi, modelli,
prezzi
Diagrammi degli accordi
Appunti sulla storia dello strumento
Glossario
Fonti e risorse per approfondimenti
Tipcode per accedere ai file audio e
video su www.edizionicurci.it/tipbook
Y
CM
MY
CY
CMY
K
edizionicurci.it
19
XIV Acoustic Guitar Meeting
CC «Il vostro stand, qui a Francoforte, è letteralmente strapieno di strumenti bellissimi. Ce ne sono di ogni misura, per non
parlare della ricchissima combinazione di
essenze e sonorità. Come si fa a non perdersi? Come trovare lo strumento più
adatto alla propria musicalità? C’è un
modello da cui voi consigliereste di partire?»
JD «A chi si avvicina per la prima volta al nostro catalogo consiglierei di
cominciare con un modello Goodtime in acero. Ha un design
semplicissimo, è leggero e
produce un suono decisamente gradevole. Fra l’altro è il modello che proponiamo nell’ambito dello
starter pack che comprende anche un accordatore, una tracolla, una borsa e
un DVD didattico. Ai profes-
XIV Acoustic Guitar Meeting
20
sionisti consiglierei invece di dare
un’occhiata al modello Eagle: è
uno strumento di grande qualità che non costa molto e che può
contare su un suono capace di riempire le sale da concerto. Al collezionista, infine, proporrei senz’altro il
modello speciale che abbiamo prodotto
per il 35esimo anniversario della nostra
fondazione. È dorato, intagliato e impreziosito da un bellissimo intarsio in pietra
che lo fa letteralmente brillare! Ci sono
poi modelli speciali a sei corde, che possono essere accordati e suonati come chitarre tradizionali ma che sono a tutti gli effetti dei banjos! Insomma, ce n’è per tutti:
ci sforziamo di produrre banjos per tutte le
tasche: e in tutte le fasce di prezzo offriamo strumenti con un suono di alta qualità
e grande facilità d’uso. Spesso ci capita di ricevere lettere da clienti che
ci ringraziano per come il banjo
ha cambiato la loro vita e per la
felicità che il semplice fatto di
suonarlo dà loro. Sono questi
commenti, sono queste soddisfazioni a farci dire che il nostro impegno è stato ripagato.
Sono anni e anni di fatiche e di
costante miglioramento: ma ne
vale davvero la pena...» •
Una garanzia...
S
PER TUTTI
ono davvero pochi i chitarristi che
oggi, al “calcio di
inizio” di Acoustic
Guitar Meeting 2011, non
conoscono il sistema Fast
Lock di Eko. Era il 2010
quando l’azienda presentava per la prima volta, in
occasione della fiera di
Francoforte, il brevetto
di un sistema per il miglioramento funzionale della
chitarra
elettrica
ed acustica che
si rivelava a dir
di Marco Cristofaro
poco rivoluzionario. E che soprattutto è stato il frutto di studi e ricerche di un team tutto italiano. Ma di cosa si tratta precisamente, e quali sono le sue possibili applicazioni?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Varini, ormai
per tutti una leggenda della chitarra elettrica e
(più di recente) acustica del panorama italiano e internazionale, presente ad Acoustic Guitar Meeting agli stand Eko e Martin.
Massimo, per prima cosa, per i pochi che ancora non lo conoscessero, che cos’è il Fast
Lock System e quali sono i suoi vantaggi?
M.V. Il Fast Lock System altro non è che un
efficace sistema di fissaggio del manico della
chitarra alla cassa (assemblaggio in “bolt on”)
con una sola vite. L’esigenza che ha spinto Eko
a questo progetto è stata quella di permettere
ai chitarristi di settare autonomamente il manico (e di conseguenza di regolare liberamente l’action delle corde) della chitarra, a seconda
della comodità personale, della scelta del repertorio o in caso di esigenze di tipo organologico (che spesso, ahinoi, siamo chiamati ad
affrontare!) senza dover necessariamente ricorrere ad una lunga e spesso onerosa operazione di liuteria.
Dacci qualche dettaglio tecnico in più. Dove
si colloca precisamente il Fast Lock sulla chitarra?
M.V. È semplicissimo. Il manico della chitarra che monta Fast Lock presenta all’opposto
del 15° tasto una bussola di ottone avvitata radialmente alla fibra del legno. Questo è fondamentale per garantire la massima tenuta meccanica alla sollecitazione di trazione. In questo
modo il fissaggio del manico alla cassa è meccanicamente perfetto, e si rivela sicuramente
superiore ai sistemi di collaggio normalmente utilizzati (“dovetail”, o bolt-on con viti autofilettanti).
Conosciamo tutti la Eko “Mia”, una chitarra
acustica costruita su tue direttive, che monta di
serie il sistema Fast Lock: quali sono i
punti di forza di questo strumento?
M.V. Cominciamo col dire
che “Mia” è una chitarra comoda, con un ottimo rapporto qualità-prezzo e che dà immediatamente soddisfazione.
Ho voluto per questa chitarra
un top in cedro, materiale che
come tutti sanno non ha bisogno di molto tempo per funzionare al meglio e proiettare un suono forte
e corposo, mantenendo comunque elasticità e
apprezzabili sfumature timbriche. Ho chiesto
inoltre che la cassa avesse uno spessore leggermente minore rispetto agli standard, così che
la chitarra risultasse comoda da imbracciare e
più suonabile. Un’ottima chitarra per registrare
in studio ma anche per il live. Io stesso, spesso
e volentieri, la porto con me insieme alle mie
“preferite” e la utilizzo tranquillamente.
E Fast Lock come risponde su una chitarra
che vista così sembra già pronta e finita?
M.V. Fast Lock è il vero punto di forza, in realtà. La possibilità di agire, col solo aiuto di
una brugoletta, sull’assetto del manico e del
ponticello è fondamentale per permettere al
chitarrista di scegliere l’action preferita delle
corde. Un semplice mezzo giro e possiamo alzare o abbassare a nostro
piacimento il manico. Poi non
resta che perfezionare l’assetto agendo sul ponticello, perché, ci tengo a sottolinearlo, una chitarra
con un assetto perfetto si ottiene solo agendo
su entrambi gli elementi. In questo modo, autonomamente, il chitarrista si
crea la chitarra “perfetta” senza dover ricorrere al liutaio, risparmiando così qualche soldo.
Il che non guasta… Grazie Massimo, sei stato come sempre chiaro e prezioso. Ci vediamo sul palco! •
21
XIV Acoustic Guitar Meeting
Da Sarzana a L’Aquila...
...e RITORNO
Ricordate lo stand delle
Due chitarre per L’Aquila?
Nella parte finale dell’area
“padiglioni”, due maestri
liutai hanno impiegato
i cinque giorni
dell’Acoustic Guitar Meeting
2010 per costruire
due chitarre da donare
alle scuole della città
colpita dal terremoto.
Oggi, quegli strumenti
tornano a Sarzana.
Per suonare...
XIV Acoustic Guitar Meeting
S
egnatevi data e ora: c’è un appuntamento, domenica alle 11.30 sul
palco centrale, al quale non dovete
mancare. Se siete in Fortezza Firmafede, naturalmente...
A quell’ora, infatti, è prevista l’esibizione di
due... strumenti particolarissimi. Sì, avete
letto bene: due strumenti. Che saranno proposti dalle mani degli allievi dell’Accademia
Chitarristica Aquilana, della Scuola di Musica Icarus e dell’Area Sonora.
U na
storia lunga un anno ...
Le due chitarre in questione avranno, ora di
domenica, un anno esatto di vita. E si troveranno a pochi metri dal luogo che le ha viste
nascere: l’area espositiva dei Padiglioni, dove
l’anno scorso sorgeva lo stand dedicato all’iniziativa Due chitarre per l’Aquila. Ricordate?
Proprio in fondo al corridoio, appena prima
della mostra e del palco di Fingerpicking.net,
due maestri liutai, in lotta contro il tempo, incollavano, tagliavano, lucidavano, rifinivano...
per dare alla luce due chitarre acustiche da
donare agli allievi delle scuole della città colpita dal terremoto.
Per la cronaca, si trattava dei Maestri Liutai Leonardo Petrucci e Franco Di Filippo
(nella foto al centro, scattata l’anno scorso
22
al termine della... maratona, con gli strumenti terminati).
U n ’ idea
semplice ...
e geniale
L’idea, in fondo, era semplice: il tempo e la
professionalità messi a disposizione nel corso dei workshop di
liuteria potevano essere sfruttati non soltanto per condividere
informazioni tecniche
sulle fasi di progettazione e costruzione
di uno strumento, ma
anche per portare a
termine un’operazione che potremmo definire generosa e necessaria al tempo stesso.
La
musica per ricostruire
Sarzana si è mossa in effetti in piena sintonia con l’intero mondo della musica e
dello strumento musicale, che ha risposto
alla chiamata delle vittime del terremoto
d’Abruzzo con una serie di azioni comuni di grande efficacia (ricordiamo, oltre alla
grande canzone per il fund-raising che ha
coinvolto decine di artisti e interpreti ita-
liani, le iniziative di singole aziende o le
proposte delle associazioni –come quella di
AIARP, l’Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti, che ha donato un
coda al conservatorio dell’Aquila).
Se possiamo dirlo, l’Acoustic Guitar Meeting
ha però fatto qualche
passo in più. Perché,
fedele alla vocazione artistica e all’idea
secondo cui alla chitarra acustica vanno
offerte occasioni per
farsi conoscere, il patròn Alessio Ambrosi ha voluto che i due
strumenti tornassero a suonare dal palco della Fortezza Firmafede nelle mani dei
destinatari finali.
... con
una importante prospettiva
Il progetto, peraltro, non è concluso: le
aziende presenti all’Acoustic Guitar Meeting
possono ancora donare nuovi strumenti per
gli studenti aquilani. Il coordinamento è
a cura dell’Associazione SuonoImmagine
dell’Aquila, sotto la direzione di Claudio
Mastracci. •
SR Technology
SR Technology guarda ancora avanti
GUARDA AL FUTURO
C
onoscete
una
gamma di amplificatori
per
chitarra acustica
più completa, più ricca e più
apprezzata di quella offerta
da SR Technology?
Gli inconfondibili esemplari dalla livrea lignea la fanno ormai da padrone, qui e
ovunque risuonino le note
di una chitarra acustica. Ma
se pensavate di conoscere a
fondo tutti gli ampli costruiti a Recanati dovete proprio
ricredervi... Il 2011 vede infatti il lancio, da parte di SR
Technology, di una nuovissima linea di prodotti che
allarga ulteriormente l’arsenale sonoro a disposizione di chitarristi, bassisti e...
non solo. Ne abbiamo parlato con Ferdinando ed Emanuele Canale, padre e figlio,
fondatori e proprietari della
Casa italiana.
«In questi ultimi anni, SR
Technology ci ha abituati
ad un vero e proprio proliferare di novità: l’ampli re-
sofonico, la linea di amplificatori per basso... per finire
con i sistemi modulari presentati quest’anno. In che
modo l’innovazione continua si sposa con la tradizione? Come riuscite a
mantenere anche nei nuovi prodotti l’immagine di
un’azienda con una forte
anima “artigianale”?»
«Quando alla SR Technology
si esplorano nuove tecnologie,
lo scopo è sempre quello di
realizzare un prodotto qualitativamente eccellente, quindi
niente che non sia stato ampiamente studiato e compreso
dal nostro staff tecnico viene
impiegato nella realizzazione di un nuovo prodotto. Siamo convinti che la tecnologia
non debba sostituire la qualità, ma aiutarla a crescere e diventare ogni giorno più “userfriendly”.
L’anima artigianale si ha in
tutti i prodotti in cui, dalla progettazione alla realizzazione del pezzo finito,
si ha un continuo controllo
da parte non solo dei tecnici e delle nuove leve, ma anche di chi ha fondato e conosce fin dall’inizio la storia
dell’azienda. Sebbene le tecniche di progettazione siano
passate da quelle di un’azienda artigiana a quelle di un’industria, la cura è sempre la
stessa, profonda e “maniacale”, di un artigiano che lavora
il suo prodotto fino a renderlo
quasi un’opera unica nel suo
genere. SR Technology non
si limita a realizzare articoli che piacciano, ma realizza
prodotti di cui l’azienda stessa possa andare fiera».
«Il binomio SR Technology - Acoustic Guitar Meeting è un dato di fatto sul
quale nessuno oserebbe
mai avanzare dubbi. Cosa
vi rende così vicini?»
«Nella realizzazione dei prodotti e nelle manifestazioni
a cui prendiamo orgogliosamente parte siamo molto vicini agli artisti; il fatto di toccare con mano il mondo del
musicista è sicuramente un
punto a nostro favore. Per
uno strumento acustico, inoltre, è importante non alterare
il timbro in nessun modo una
volta che questo viene amplificato: questa ricerca di un
suono reale e presente è sempre stata nel DNA della SR
Technology».
«I prodotti SR Technology hanno una caratteristica importante: sono sempre molto riconoscibili, e
27
questo è il chiaro segnale
dell’esistenza di una filosofia produttiva forte e rigorosa. Qual è il segreto della vostra forza?»
«Dal punto di vista dello stile sonoro, ogni prodotto che
viene realizzato viene testato anche da musicisti e artisti
di vario genere ed estrazione.
Ogni osservazione viene fatta prima che il prodotto arrivi
sul mercato e viene accuratamente presa in considerazione. Per questo tutti i prodotti SR Technology non sono
solo “tecnicamente” corretti,
ma anche molto “musicali”.
Inoltre, dal punto di vista estetico e del design crediamo di aver raggiunto un
equilibrio stilistico sobrio ed
elegante, che non viene mai
stravolto ma “aggiornato” ed
adattato alle esigenze di ogni
nuovo prodotto». •
XIV Acoustic Guitar Meeting
Beppe Gambetta
TRATTATO di CHITARRA Flatpicking
Parlando con...
Non esiste una ricetta didattica precisa per scrivere un libro che
insegni la tecnica ma anche l’amore per la buona musica. Il Trattato
è un tentativo di avvicinare questi aspetti, una sintesi di tante
esperienze e lavori precedenti che è anche un diario della mia vita.
Il libro nasce ispirandosi al mio percorso artistico, tenendo conto delle
emozioni che ho provato in questi anni di musica vissuta in viaggio e
delle diverse esperienze di insegnamento, ricerca e produzione
musicale indipendente.
Beppe Gambetta
La chitarra a plettro è in grado di esprimere ritmo e passione, di
mantenere in vita temi popolari indimenticabili, di accompagnare e
fornire spunti compositivi alla canzone d’autore, di comporre melodie
ispirate. Esiste infatti un filo comune di poesia, ma anche di tecnica,
che accomuna i repertori sviluppati nelle tradizioni popolari e urbane.
Percorrendo e allacciando questo filo in modi diversi si ha la
possibilità di scoprire parti inesplorate della propria creatività in un
viaggio che transita ben lontano dai modelli artistici propinati dal
cosiddetto main stream dei media televisivi.
Lo scopo del libro è quello di un viaggio nel mondo della chitarra
acustica a plettro, partendo dal mio repertorio ma non solo,
approfondendo e confrontando esempi da tradizioni diverse con una
visione libera e trasversale.
Beppe Gambetta
ISBN 978-88-50717-35-4
Reduce dalla fatica
dell’Acoustic Night 2011,
pronto ad intervenire
all’Acoustic Guitar Meeting,
Beppe Gambetta
si racconta.
E ci parla del suo nuovo
metodo per chitarra
Flatpicking.
Naturalmente,
è molto più
di un semplice
manuale...
XIV Acoustic Guitar Meeting
S
e c’è un personaggio che non ha
bisogno di grandi presentazioni, questi è probabilmente Beppe Gambetta. Il chitarrista italiano, che “ha fatto del viaggio un’arte”, come
si legge nell’esauriente biografia che accompagna il suo sito internet, ha alle spalle quarant’anni di carriera. Undici dischi, libri,
DVD... ma soprattutto la stima e il rispetto di una vastissima schiera di musicisti in
ogni parte del mondo.
Nonostante sia piuttosto facile ascoltarlo
(ad esempio venerdì sera, in Fortezza Firmafede, insieme allo straordinario polistrumentista Mike Marshall), è piuttosto rara
l’occasione di parlargli di persona.
28
9 788850 717354
ML 3098
Eppure Gambetta di cose ne ha da raccontare, soprattutto in relazione all’irripetibile percorso artistico di ricerca e
di evoluzione che lo ha portato a suonare con i musicisti più rappresentativi della scena acustica mondiale, fino a diventare un loro pari.
Un
evento memorabile
L’uscita di un suo libro rappresenta quindi
una grande occasione; soprattutto se il libro in questione –che si intitola Trattato di
Chitarra Fingerpicking e che verrà presentato sabato alle ore 16.00 presso lo stand Carisch– è uno scrigno nel quale si trovano,
accanto agli esercizi e ai brani di repertorio, testimonianze preziose sui suoi percorsi artistici e sul suo personalissimo modo di
pensare la musica.
“Scrivere questo libro”, ci ha raccontato Gambetta con la sua voce pacata e cortese, “non è stato facile. La mia vita on the
road mi porta fuori casa duecentocinquanta giorni all’anno. E quando sei sempre via
non è facile trovare la concentrazione per
portare avanti un lavoro di scrittura così
complesso. La sua forma, la sua identità...
x13
addirittura le sue dimensioni hanno preso
consistenza strada facendo. Alla fine, con
l’editore abbiamo deciso di chiamarlo Trattato: era l’idea giusta per un volume che non
è solo una raccolta di brani, ma un viaggio
appassionato che vuole sì dare una prospettiva di tipo didattico, ma che punta ad insegnare ad amare la chitarra, a voler bene alla
musica, ad aprire nuove strade per lo sviluppo della creatività”.
U nire
le due sponde dell ’O ceano
In questa dichiarazione d’intenti c’è già
tutto il pensiero di Gambetta. La sua poetica del viaggio è in realtà una ricerca continua di nuovi incontri: e non è un caso che
sia proprio lui, in un passaggio della lunga chiacchierata che mi regala, a definire il
Trattato di chitarra Flatpicking “un filo che
unisce le due sponde dell’Oceano”.
Nelle duecentoventi pagine di cui si compone trovano posto elementi della musica
degli Stati Uniti come grandi eredità della
tradizione europea. “L’America”, prosegue
Gambetta, “è il crogiolo dove si è sviluppata, vorrei quasi dire è esplosa, la grande cultura musicale del Novecento. Ma non dobbiamo dimenticare che tutti gli ingredienti
originali –le forme, gli strumenti, gli accordi– sono nati sull’altra sponda dell’Atlantico. La musica popolare –altrimenti detta
roots music– rappresenta un’eredità culturale
sterminata, che esercita ancora oggi un’influenza importantissima sul nostro modo di
fare musica. Pensiamo soltanto a quello che
sono le accordature aperte: modi diversi di
interpretare lo strumento, nati magari per
aggirare i suoi limiti fisici ma capaci di aprire strade del tutto inaspettate alla creatività di generazioni di compositori. Insisto... la
musica popolare, la nostra musica popolare,
è oggi ampiamente sottostimata: e questo è
molto grave”.
U n ’ opera
didattica di rilievo
Mentre parla, Beppe scorre l’indice del
suo Trattato: i primi capitoli trattano dei
movimenti e della posizione della mano,
della ricerca del tono; poi si passa agli
esercizi di ginnastica e riscaldamento
(“sono nati per me, li ho scoperti uno ad
uno con fatica, rigore e serietà”, ci dice a
questo proposito Gambetta).
Si arriva quindi alla lettura delle prime
semplici melodie, al Crosspicking e alle
prime trascrizioni: e qui il nostro interrompe la rassegna per porre di nuovo
l’accento sull’incrocio delle tradizioni.
“Ci sono canzoncine americane, melodie tradizionali italiane, czarde ungheresi, polke, quadriglie e musiche sarde...
La musica popolare per chitarra acustica
custodisce temi di straordinaria bellezza che possono essere studiati con grande
facilità. Questo repertorio è efficace nella
didattica e bello da suonare: dà soddisfazione e aiuta a crescere”.
Acoustic Guitar Metting
2011: tutti i volti
di Beppe Gambetta
D al
solista all ’ orchestra ...
e viceversa
La serie dei capitoli prosegue lungo un
asse che sembra condurre dall’esplorazione solistica dello strumento alle esperienze di gruppo più complesse: nelle pagine del libro si affacciano, uno alla
volta, il duo, l’ensemble, l’orchestra.
“Anche questa è una scelta significativa”, commenta Gambetta. “Nell’immaginazione della gente, la chitarra è quasi sempre associata all’idea del passaggio
da virtuoso. La chitarra è naturalmente uno strumento straordinario, che offre
a chi la suona anche la possibilità di fare
del virtuosismo estremo. Ma non è solo
di questo che si tratta: un buon musicista
deve essere capace di condurre un’idea
musicale sia da solo che in rapporto ad
altri. Non a caso, gli ultimi capitoli del
Trattato si occupano dell’arrangiamento: è il culmine di un percorso di sviluppo della creatività che può portare anche
ad una rilettura importante del pensiero solistico”.
A
proposito
dell ’A coustic
G uitar M eeting
Ad indice concluso, mi limito a chiedere a
Beppe in che modo un’opera come questa
possa essere messa in rapporto con il mondo acustico che si dà convegno a Sarzana
in questi giorni.
La risposta è illuminante: “Il libro ha un
aspetto trasversale che vuole coprire un
territorio immenso. Questo aspetto, questa
completezza, si ritrovano anche nell’Acoustic Guitar Meeting, che a mia memoria è
il più completo evento legato alla chitarra
che io conosca nel mondo”.
Detto da un artista che ha fatto del viaggio
il centro della propria poetica e che suona con regolarità praticamente in tutti i
continenti –eccetto l’Africa, almeno per il
momento– non ci sembra un complimento da poco... •
Attraverso gli appuntamenti in programma in questi giorni sul
palco, negli ambienti dedicati ai workshop di formazione e
presso gli stand sono
rappresentate tutte le sfaccettature della
ricchissima figura artistica di Beppe Gambetta.
Per primo, l’ambito dei Workshop sulla didattica della chitarra lo vede protagonista
in qualità di docente –con la presentazione
del Trattato, peraltro replicata sabato alle
ore 16.00 presso lo stand Carisch.
A seguire, è la volta del palco: l’appuntamento è per venerdì 20, quando Beppe suona in compagnia di Mike Marshall: un virtuoso, compositore, studioso di musiche
tradizionali di altissima levatura, oltre che
un grande amico per Beppe (di lui ci ha detto: “sarà una festa suonare con lui!”).
Non manca l’aspetto legato agli strumenti:
Beppe Gambetta è infatti di scena ripetutamente presso lo stand Taylor.
Last but not least, c’è anche un’importante anima discografica, con la presentazione ufficiale del cd Live at teatro Della Corte: The First 10 Years (la copertina è in altro
a destra). Si tratta di una produzione americana che “indaga” la prima decade di vita
dell’Acoustic Night. Davvero, non c’è che
l’imbarazzo della scelta... •
29
XIV Acoustic Guitar Meeting
Ricordo di
sei corde... scordate
di Gianni Cameroni
T
orino, novembre 1970-gennaio 1971: ospedale militare. Premetto: stavo benissimo. Ero stato solo inserito in un corso per il conseguimento del diploma di
Aiutante di Sanità (o infermiere, che dir si voglia), e
la scuola era presso l’Ospedale Militare di Torino. Struttura piuttosto fatiscente, camerata immensa (ci stavamo, larghi: eravamo
50 soldatini, ciascuno con la propria branda e l’armadietto, e quasi un metro e mezzo di spazio tra una branda e l’altra), impegno
solo al mattino. Adunata, colazione, lezioni teoriche e pratiche,
pranzo. Poi, nel pomeriggio, nulla da fare. Le pulizie le facevano altri militari della caserma interna, i medici erano impegnati all’ospedale (quello vero) e noi allievi del corso eravamo lì (al
gelo: quell’inverno Torino ha toccato i -12 gradi già a metà dicembre) a cercare di far passare il tempo.
Io ero l’unico con i libri dell’Università (filosofia morale, storia moderna e contemporanea, letteratura italiana), altri erano lì con la Settimana Enigmistica, Tex, Diabolik e una raccolta di fotoromanzi (sì
avete letto bene: in caserma si leggevano i fotoromanzi!), e nessuno
con una radiolina. La TV
non c’era, il computer doveva essere ancora inventato e la cosa più intelligente (per militari destinati al
Genio Ferrovieri, ai Carristi e alla fanteria d’assalto)
era giocare a battaglia navale su foglietti a quadretti rimediati saccheggiando
i blocchi degli appunti. Ero
anche bravino a disegnare, e
mi cimentavo con schizzi in
bianco e nero a carboncino.
XIV Acoustic Guitar Meeting
30
U no
strano ... accordo
Verso la fine di novembre, il sergente di giornata mi si presenta davanti con una chitarra in mano, priva di due corde (o
meglio, le corde c’erano, ma erano spezzate e pendule). Con
mia immensa sorpresa, guardando il disegno che stavo facendo (un pitone avvolto su un robusto ramo) mi propone uno
scambio: “Se ti do questa chitarra, mi vendi il tuo disegno? C’è
anche la sua custodia”.
Per me era una manna: di disegni come quello avrei potuto farne
altri dieci in meno di due giorni, ma una chitarra vera mi avrebbe effettivamente aiutato a far passare un po’ il tempo. Anche se,
in effetti, prima avrei dovuto imparare a tirarci fuori qualcosa da
quella scatola provvista di un manico, un grande foro e quattro
corde… Accettai lo scambio.
Da
quattro a sei
La prima cosa che feci quella stessa sera, in libera uscita, fu
quella di procurarmi una muta di corde. Mi recai in un negozio del centro di Torino e il commesso mi aiutò immensamente. Intanto mi chiese che tipo di chitarra fosse: “Acustica, classica o elettrica?”. Pensando che classica fosse sinonimo di “cara”
e certissimo del fatto che non si trattava di una chitarra elettrica, affermai con decisione “Acustica!”. Mi diede le corde e una
serie di schemi per riconoscere le note e provare a fare qualche
accordo, aiutandomi con un po’ di esempi direttamente lì in negozio. Non so se era per effetto della divisa da Aiutante di Sanità (avevamo la croce rossa sul braccio e le mostrine rosse) o
per la mia faccia smarrita, ma per vendermi una muta di corde
il commesso mi dedicò più di un’ora: come si accorda, come si
trova il “LA” (bastava, allora, sollevare la cornetta di un telefono: il tono era più o meno un LA), come si tiene in mano, come
si appoggiano le dita…
Tornai alla mia branda baldanzoso e felicissimo, e, accantonati per un attimo i volumi di filosofia, mi impegnai innanzitutto a cambiare le corde (la paletta però era diversa da quella vista in negozio…) e poi ad accordare la mia chitarra. Ci riuscii in
qualche modo, salvo poi scoprire (e me lo dissero i polpastrelli tagliati e sanguinanti) che la mia era una chitarra classica, e
che avrei fatto meglio a prendere corde in nylon… Ma questa
è un’altra storia.
In qualche giorno imparai il famoso e scontato “giro di DO”, e
per alcuni pomeriggi la camerata risuonò di timidi tentativi di
suonare La gatta, Sapore di Mare e altre arie sul giro più facile del mondo. In poche settimane scoprii le Settime, il DO e il
barré (e arrivarono Il mondo in Mi7, Summertime, e una nutrita
serie di pezzi di De André). Beh, non ci crederete: mi sembrava
di essere il più bravo del mondo. Riuscivo a tirare fuori da una
scatola con un lungo manico e un grande foro al centro qualcosa che somigliava alla musica! Per un militare di leva chiamato a occuparsi di attività infermieristica era davvero il massimo.
Il resto è storia personale, ed è poco legata alla musica suonata. Però ancora oggi riesco a tirare fuori qualche accordo dalla
chitarra (ora possiedo una acustica vera, oltre a un paio di classiche e un paio di elettriche alle quali si aggiunge una semiacustica) e riesco a rimanere incantato a sentire chi suona per davvero. Senza invidia, continuo, quando ho tempo, a riprendere in
mano una chitarra e a strimpellare, accompagnandomi canticchiando. Anche questo poco aiuta a migliorare la mia vita.
Non so quella degli altri… •
...passeggiando fra gli stand
Imparare la musica, a Sarzana
Nel mese di aprile, il centro storico di Sarzana ha visto l’apertura di una nuova scuola di musica. È Live
Music Academy, ventiseiesima filiale del network Music
Academy. La sede si
trova all’interno di
un antico immobile completamente
ristrutturato.
Nata grazie all’impegno di Fabio
Anicas e Silvia
Miracca, Live Music Academy può
vantare uno staff di
docenti altamente qualificati, grazie ai quali offrirà corsi di musica
moderna nelle aree di canto, chitarra, batteria, basso e
LIVE MUSIC ACADEMY
tastiere. L’offerta didattica
parte dai laboratori di propedeutica musicale dedicati
ai bambini dai 3 ai 6 anni, e
si sviluppa progressivamente attraverso i corsi di strumento e canto per
bambini dai 7 ai 12
anni e per ragazzi
dai 12 ai 14 anni.
A completamento
ideale del percorso
formativo ci sono
quindi i corsi accademici, certificati e
non, riservati a ragazzi a partire dai
15 anni.
La certificazione viene rilasciata da Edexcel (Ente
Britannico) ed è un titolo
di studio riconosciuto non
Acustiche, resofoniche
e non solo: da Davoli!
solo in Italia, bensì anche in
tutti i Paesi della comunità
europea.
Al di là dei corsi “istituzionali”, per gli amanti della chitarra c’è un’ulteriore
interessante opportunità:
il corso “Professione: chitarrista” con il tutor docente
Fabio Anicas. Questo corso è basato sull’omonimo
metodo di Massimo Varini ed edito da Carisch. E
proprio Massimo Varini,
alla fine del ciclo di lezioni,
certificherà personalmente
gli studenti di “Professione:
Chitarrista”. •
www.livemusicacademy.it
Sarzana
Blues & Accordature aperte:
tutte le novità di Volonté & Co.
Ci sono esemplari dell’intera gamma Blueridge da provare.
Dove? Presso lo stand Davoli, naturalmente. Il distributore di Parma ha infatti inserito nel ricchissimo paniere della propria offerta commerciale i nuovi modelli dello storico marchio, che viene quindi riproposto in Italia per la gioia
degli appassionati.
“A Sarzana portiamo esemplari delle linee PreWar, Historic, Contemporary e Slope Shoulder”, ci confida con la consueta cortesia Willy Davoli. Che prosegue: “Sono tutti strumenti di grande qualità, realizzati con grande attenzione ai
dettagli ed alla sonorità ed a prezzi... abbordabili. Il che, di
questi tempi, non è certo trascurabile!”.
A completamento dell’offerta Wilder c’è poi la consueta cascata di accessori e di parti di ricambio. Oltre, naturalmente, ad una attenta selezione di strumenti che propone marchi di liuteria da tutto il mondo. Su tutti segnaliamo l’ampia
gamma di chitarre a marchio
National.
“È una bella occasione per gli
occhi e le orecchie dei sempre più numerosi malati di
resofonica”, conclude Davoli, “che avranno la possibilità,
nello spazio Wilder, di metterle a confronto. E di divertirsi di conseguenza...”. •
WILDER DAVOLI
www.wilderdavoli.it
Sono molto interessanti gli ultimi volumi “chitarristici” usciti per i
tipi della Volonté & Co. e distribuiti da Carisch. Si parte con Accordature aperte, un trattato a firma di Alessandro Diaferio che presenta
il ricco patrimonio degli open tunings. Michael Edges, Joni Mitchell,
Crosby, Stills, Nash & Young, ma anche Knopfler, Hendrix o Clapton le hanno usate per allargare le possibilità creative, tecniche ed
espressive... proprio come l’autore del volume insegna a fare.
Basic Blues Guitar è invece una vera guida all’esecuzione di parti ritmiche
di chitarra blues, con tanto di voicing e licks in tutte le chiavi. •
Parma
VOLONTÈ & CO.
www.volonte-co.com
Milano
31
XIV Acoustic Guitar Meeting
...passeggiando fra gli stand
BOSS: quando l’elettronica è al servizio dell’acustica...
Una guida completa
alla chitarra. Classica
e acustica...
TIPCODE
Viene presentato
Tipbook
proprio in questi
Tipbook Chitarra classica e acustica
giorni dalle Edi-vIDEO
classica e acustica
zioni Curci l’interessante Tipbook “
dedicato alla chi”
tarra classica e
“
acustica. Si tratta
”
di un libro “esteGuida completa
al tuo strumento!
so” (nel senso che
una parte aggiuntiva dei contenuti è disponibile online)
che si propone un obiettivo ambizioso:
trattare in modo semplice e pragmatico
tutte le questioni tecniche che ruotano
“intorno” alla chitarra.
Fra le sue pagine si nascondono preziosi consigli relativi alla scelta dello strumento, alle buone abitudini in materia
di manutenzione, alla cura delle unghie, ai princìpi di acustica e alle diverse accordature da impiegare in relazione
al repertorio e alle scelte creative. Non
mancano capitoli dedicati agli accessori e al confronto fra modelli e marche...
Scritto in collaborazione con affermati
musicisti, insegnanti, tecnici ed esperti
di settore, il TipBook dedicato alla chitarra offre quindi una panoramica completa sullo strumento, e può essere letto con profitto sia da chi muove i primi
passi nella conoscenza della chitarra che
dai più esperti. Basti per convincersene
la lusinghiera recensione che ne ha fatto una prestigiosa rivista come Vintage
Guitar: “Perfetto, efficace. Colpisce davvero nel segno!” •
Hugo Pinksterboer
tipb
ook
Hugo Pinksterboer
izi
it/
.e d
audio
e video c ur
www
TIPCODE
nic
ci.
i
TIPCODE
auDIO E
Guida completa
Una guida completa di riferimento
con tutto ciò che ti serve sapere sulla
chitarra classica e acustica.
Tipcode per accedere ai file audio e video sul sito
www.edizionicurci.it/tipbook
• consigli pratici per la scelta dello
strumento, lo studio e l’esecuzione
• come scegliere e montare le corde
• diagrammi degli accordi
• consigli sulla manutenzione
e l’accordatura
• comparazioni fra marchi, modelli e prezzi
• appunti sulla storia dello strumento
• glossario dei termini tecnici
• fonti e risorse per i tuoi approfondimenti
Co
ntie
de ne i
gli dia
a cc g r
o rd a m
i! mi
Tipbook Chitarra classica e
acustica contiene:
Decine di illustrazioni
Cover design: Gijs Bierenbroodspot – The Tipbook Company
Tipbook Chitarra classica e acustica
Pratica, maneggevole, facile, diretta, Tipbook
Chitarra classica e acustica è la guida ideale
per chi vuole ottenere il massimo dal suo
strumento. Tipbook Chitarra classica e acustica fornisce preziose informazioni pratiche e
consigli su come scegliere una chitarra, quali
corde montare, la manutenzione e l’accordatura. Scritto in collaborazione con insegnanti,
musicisti, tecnici e altri esperti, Tipbook Chitarra classica e acustica è per tutti i chitarristi:
principianti, studenti, professionisti. Completano il volume i Tipcode: esempi audio e video
sugli argomenti affrontati nel libro, accessibili
dal sito www.edizionicurci.it/tipbook.
Chitarra
i.it /t
ipbook
Guida completa
Un libro incredibilmente
completo, che affronta tutto
quello che c’è da sapere sulle sei
corde: dai principi acustici
dello strumento ai consigli
per la cura delle unghie
– Matt Blackett, rivista Frets
Perfetto, efficace.
Colpisce davvero nel
segno!
– rivista Vintage Guitar
EC 11716
www.edizionicurci.it
audio
e video
urc
Euro 14,90
COV Aguit IT.indd 1
XIV Acoustic Guitar Meeting
Co
n ti
de e ne i
gli di
a cc a g r
o rd a m
i! m i
ion
o
w w w. e d i z
23-04-11 17:10
32
Sono sempre più numerose, e di livello, le
proposte con cui il mondo dell’elettronica
viene in supporto all’universo acustico, vuoi
per assicurare una ripresa e un’amplificazione accurata del suono, vuoi per offrire a musicisti e compositori nuovi percorsi creativi.
Proprio quest’ultima prospettiva emerge
con particolare evidenza se assistete, presso lo stand Tomassone, ad
una delle dimostrazioni che
ogni giorno, a ciclo continuo,
vedono protagonista Tony
Marrale.
Al centro della presentazione
ci sono i looper RC-3 e RC30 (il modello della foto qui
a fianco). Ultima incarnazione dell’apprezzatissima famiglia di effetti a
pedale della serie LoopStation, offrono en-
trambi una notevole capacità in termini di
memoria. Garantiscono infatti fino a tre ore
di registrazione stereo di altissima qualità:
un tempo immenso, che può essere organizzato con facilità grazie alle 99 posizioni di
memoria interne.
Dotati di una porta USB 2.0 per il trasferimento diretto su computer delle registrazioni, i due looper possono
essere impiegati anche come
praticissimi recorder, oltre che come strumenti per
la creazione di tracce di accompagnamento per le performance di sovrapposizione
multitraccia dal vivo. Il modello superiore, a due pedali, è dotato di un ingresso XLR con alimentazione phantom e permette l’applicazione
di effetti audio di altissima qualità.
Di particolare interesse
sono poi, oltre ai Guitar
Synth GR55, i nuovi
amplificatori
per basso della serie CUBE XL.
Con potenze da 20 a 120 Watt RMS, sono
equipaggiati con modelli COSM per l’emulazione del suono degli amplificatori storici
e includono una unità effetti con sette preset, fra cui i nuovi Drive e Poly Octave.
Il modello superiore della serie, da 120W,
include anche un looper integrato per registrare un numero illimitato di overdub. •
ROLAND ITALY
www.roland.it
Arese (MI)
KIANA: voce & chitarra dalle Hawaii
Arriva da Honolulu la voce inconfondibile di Kiana, una cantante, autrice e compositrice che predilige la chitarra acustica,
anche in abbinamento al pianoforte, e che a fronte di successi
incoraggianti sulle scene mondiali in ambito pop ama suonare
anche per chi non può permettersi di andare ad un suo concerto, come gli homeless che sostiene ad Honolulu.
Nel suo curriculum ci sono la collaborazione in Giappone e Usa con molte band J-Pop e con i Gipsy Kings,
e il tour europeo nel 2010 come solista in Germania, Scozia, Olanda e Italia. Il suo repertorio è un blend di
brani originali e di cover che spaziano dal pop / folk degli Anni Sessanta agli esiti più interessanti della produzione contemporanea. Tra i CD pubblicati, due EP di Pop acustico: Vertigo e A New Way. Kiana sarà in
Italia il 26 giugno prossimo: a Pieve di Solingo, nell’ambito della 18esima convention ADGPA. •
KIANA MUSIC
www.kianamusic-fanclub.org
335 6602234
... ACUSTICHE GIBSON ...
MA NON SOLO GIBSON !!!
ND:
A
T
S
O
R
T
S
O
N
VIENI AL
ICS
DEMO E CLIN O!!!
TINU
A GETTO CON
2° DEALER
IN EUROPA
DIVISIONE MONTANA
ACOUSTIC
Taylor - Martin - Yamaha - Takamine - Ovation - Cort - Larrivée - Ibanez - Jam Hub - Collings Guitars - Santa Cruz - ecc.ecc.
...passeggiando fra gli stand
Acoustic Guitar Meeting in CD:
la chitarra acustica è tutta qui
D u e C D,
uno più bello
dell’altro.Basterebbe questo a presentare il
cofanetto “The best of Acoustic Guitar
Meeting Vol. 2”. La raccolta offre alcune
tra le più convincenti interpretazioni catturate sul palco di Sarzana in un arco di
tempo che va dal 2003 al 2007. I nomi –e
le chitarre– sono di assoluto riferimento:
John Sebastian, Clive Carroll, Bob Brozman, Tuck & Patti, Diane Ponzio... ma
anche i nostri Franco Morone, Stefano
Rosso, Massimo Gatti –e molti altri che
vi lasciamo scoprire direttamente sull’originale.
Al di là del dato tecnico –per il quale ci
limitiamo ad osservare che esecuzioni
e registrazioni sono praticamente sempre impeccabili, ad ulteriore dimostrazione dell’altissima qualità che ormai è
un segno imprescindibile dell’Acoustic
Guitar Meeting– quello che lascia senza
fiato, durante e dopo l’ascolto di questo
strepitoso doppio cd, è la ricchezza del
panorama.
Decine di stili diversi, decine di interpretazioni dello “strumento” chitarra, decine di tradizioni si alternano fra le tracce
di questo doppio album, a testimonianza
del fatto che la manifestazione di Sarzana non è un semplice Guitar Show, ma il
luogo per eccellenza dove il mondo della
chitarra acustica si comunica, si fa conoscere, si fa studiare.
Tra le pieghe del sound si mischiano
senza soluzione di continuità il passato,
il presente e il futuro dell’universo della
chitarra acustica. Per concludere, e in risposta alle note con cui Armadillo Club,
nel libretto, ringrazia anche Dismamusica e la nostra redazione per la vicinanza
all’Acoustic Guitar Meeting, ci sia concesso
di ringraziare a nostra volta tutto lo staff,
e Alessio Ambrosi in prima persona, per
il continuo entusiasmo con cui regala da
anni al nostro Paese uno scorcio in prospettiva su uno dei più vivi e stimolanti
settori della musica moderna. •
Reference Laboratory, ovvero dell’importanza del cavo
Di ritorno da un evento internazionale (il
Palme Middle East) dove sono stati invitati
a tenere un corso di formazione sull’importanza del cavo di segnale nella progettazione
di un impianto audio, gli esperti di Reference Laboratory sono nuovamente a Sarzana
per continuare nell’opera di sensibilizzazione riguardo all’importanza dei cavi di se-
gnale di qualità. La “prova del cavo”, dove lo
stesso setup è testato alternativamente con
cavi economici e con l’Acoustic Guitar Cable
progettato e costruito per Sarzana, è sicuramente un appuntamento da non perdere.
Assieme ai microfoni Audix per strumenti
acustici e alle chitarre acustiche e semiacustiche Caimbé. •
La nuova sede di Liuteria Alvermann si
nota subito. Prima, se dovevate andare da
Cisco nel suo punto vendita, eravate quasi
in centro a Cirié, in una via tradizionalmente dedicata all’artigianato e al commercio e in un punto vendita riconoscibile
dall’inconfondibile insegna con il pifferaio
di Hamelin, da sempre logo di Alvermann
(in effetti mi sono sempre chiesto perché
un liutaio abbia come simbolo un pifferaio: ma la musica è anche questo).
Oggi Cisco ha cambiato sede. Si è spostato in Corso Nazioni Unite, 82 in un nuovo più grande e luminoso punto vendita.
“Sono passato dai 20 metri quadri di
prima agli oltre 100 di adesso”, mi
confida al telefono, “e quello che è
sorprendente è che sono riuscito
a riempirlo tutto”.
In effetti il “magazzino nascosto” di Alvermann era molto
importante, ma nei metri quadrati del negozio la merce non
ci stava. E c’era anche il problema del laboratorio, con
spazi angusti che dovevano essere integrati da altri
locali destinati ad accogliere altrove i macchinari ingombranti...
“Oggi il retro del
nuovo negozio è
abbastanza ampio da poter accogliere anche
il laboratorio di
liuteria e di riparazione, ed è un
modo diverso di lavorare, anche per dare
un servizio migliore ai clienti!”.
È un Cisco rinfrancato che parla, e che
aggiunge quasi confidandosi: “Prima i
clienti vedevano gli strumenti esposti e
rimanevano quasi delusi. Ora mi è già
capitato più di una volta di vedere un
cliente illuminarsi davanti a una chitarra
e acquistarla quasi di getto. Senza sapere che quella chitarra l’avevo con me già
da due o tre anni, e che prima era sempre
stata ‘nascosta’ in magazzino”.
Poi aggiunge un recente aneddoto che lo
ha divertito molto “Un cliente e amico ha
fatto la battuta migliore fino ad oggi. Mi
ha detto, la prima volta che ha visto il nuovo negozio: Faccio un giretto per guardarmi un po’ in giro... beh, se mi perdo vieni a
cercarmi!”.•
LIUTERIA ALVERMANN
REFERENCE LABORATORY
www.referencelaboratory.com
XIV Acoustic Guitar Meeting
ALVERMANN e il trasloco
Osimo (AN)
34
www.liuteria-alvermann.com
Ciriè (TO)
...passeggiando fra gli stand
Regina dei legni: Liuton Tulip, modello Charlie
I visitatori di lungo corso dell’Acoustic
Guitar Meeting non possono non riconoscerla: con la sua linea personalissima, la chitarra disegnata e costruita dalla Liuton è senz’altro uno strumento che
si fa notare già dalla forma. Da sempre
impegnato nella ricerca sull’abbinamento delle essenze, Marcoliutaio –come ama
firmarsi– presenta quest’anno una nuova
versione del modello Charlie.
“Provo a presentarvela”, ci ha
raccontato Marco, “attirando la
vostra attenzione su alcune sfumature che sviluppano parallelamente risultato sonoro, armonia
estetica e praticità d’uso. Lo sforzo è stato quello di migliorare
ulteriormente la risposta timbrica ed il volume dello strumento”.
La tavola è in abete rosso con
“maschiature” trasversali lasciate in evidenza. La cassa, in
palissandro indiano, con i 105
mm del suo punto più profondo risulta leggermente aumentata rispetto ai
95 mm tradizionali.
Il manico in tre pezzi è in acero fiammato con
un inserto in ebano filettato ai lati all’incontro con l’acero; la tastiera è
in palissandro; la paletta in
cipresso, come del resto anche gli spigoli.
“Ora”, prosegue Marco, “parliamo degli intarsi. Partiamo dalla tastiera, i
cui segnatasti sono in madreperla e abalone. Passia-
mo quindi alla buca, dalla forma di vela
e leggermente più ampia che in passato;
qui potete trovare uno spicchio di rhus
(giallo), uno di padduk (rosso) ed uno di
maggiociondolo (verde scuro)”.
Sono, evidentemente, i tre “baffi” del particolare che riproduciamo nella foto a fondo
pagina.
“Il tallone del manico”, conclude Marco, “è
arricchito con padduk e olivo. Il logo nella paletta è in palissandro. Ma la novità più
importante è il legno del ponte, conosciuto
come il legno più duro del bosco: il corniolo. Questo, in particolare, è il corniolo sanguinello:
un legno molto singolare, dalla
crescita lentissima, di un bel color ciclamino tenue e dal gradevole profumo di prugna
durante la lavorazione”.
Come Marco ci fa osservare
non senza una certa soddisfazione, il suono della nuova
Tulip Charlie è molto profondo,
con un sustain che lo stesso liutaio definisce “impressionante”. I bassi
sono migliorati rispetto ai modelli precedenti, medi e cantini risultano sempre molto presenti. Per dirla con le sue stesse parole, “il suono della Tulip non è aperto,
è piuttosto nasale ma particolare, bilanciato... per farvi capire, è un mix tra una
chitarra semiacustica, una
manouche ed un sitar... incredibile”. Naturalmente,
per conoscerla davvero occorre provare di persona! •
LIUTON
www.liuton.it
Barbarano di Salò (BS)
35
XIV Acoustic Guitar Meeting
...passeggiando fra gli stand
Weissenborn con... vista
Un trionfo di materiali particolari: lo stand di
Roberto Reani –il liutaio comasco specializzato
in steel guitars (ma non solo...) è davvero capace
di sorprendere per la ricchezza dei modelli esposti, spesso realizzati con essenze e scelte costruttive alternative.
È il caso, ad esempio, della nuova gamma di steel guitars in stile weissenborn, arricchita da modelli in legni alternativi. Come lo stesso Roberto
ci ha anticipato, “non mancano comunque i consueti esemplari in koa con venature spettacolari... e una novità ulteriore: un modello a goccia”.
Ai modelli acustici si affianca l’offerta delle
elettriche, con una lap steel che, spiega ancora
Roberto, “unisce le linee art deco delle vecchie National e Supro ad una
costruzione innovativa che abbina legno e alluminio (un materiale usato per le steel guitars
fin dagli anni ’20 del secolo scorso) lavorato a CNC”. La nuova lap steel, ci ha raccontato
non senza un certo giustificatissimo orgoglio il liutaio comasco, è già al lavoro a Nashville
nelle mani di Cindy Cashdollar: ne è una testimonianza la foto che pubblichiamo in alto a
destra. ma non è tutto: perché il profilo di questo strumento è stato utilizzato dalla European Steel Guitar Hall of Fame per il proprio logo.
Inconfondibile nel disegno e negli accostamenti cromatici, questo modello va ad affiancare
quelli di foggia più chitarristica, con e senza camere tonali, ad uno o due pick ups, già visti
in precedenza e presenti comunque in vari abbinamenti di legni ed elletroniche.
Tutti, conclude Roberto, nascono nel nuovo
laboratorio vista lago (di
cui, fra parentesi, è orgogliosissimo).
“Non saranno le Hawaii”, conclude con ironia Reani, “ma l’acqua
c’è”. Come pure, aggiungiamo noi, gli strumenti giusti... •
REANI GUITARS
+39 3338944195
XIV Acoustic Guitar Meeting
36
Moltrasio (CO)
Esalta il suono
della tua chitarra.
Roland AC
Acoustic Chorus
Suono stereo ricco e potente
Coni al neodimio
Effetti incorporati
Cabinet leggero
Facilità di trasporto
AC-90
AC-60
r
AC-33
www.roland.it
Roland AC-33
Il primo amplificatore per chitarra
acustica con possibilità di utilizzo
a batterie, dotato di una nuova
tecnologia per ridurre l’impatto
ambientale. Vincitore del m.i.p.a.
Musikmesse International Press
Awards 2011 come "Migliore
amplificatore per chitarra acustica".
...passeggiando fra gli stand
Un servizio … a scatola chiusa!
Carisch: quando la chitarra acustica
diventa una linea editoriale
sto tutti, o quasi,
i nomi di riferimento del panorama tricolore:
Beppe
Gambetta, Massimo
Varini,
Paolo
Giordano, Pino
Russo,
Davide Mastrangelo,
Andrea Braido
(la lista potrebbe continuare a
lungo...) pubblicano tutti con la casa editrice
del Gruppo Monzino. E quasi tutti faranno capolino prima o poi
presso lo stand per
suonare di persona
i propri pezzi, parlarne con i visitatori, firmare dediche e
autografi.
Fra le novità più
interessanti
di
quest’anno ci sono
senz’altro il Trattato di chitarra Flatpicking di Beppe
Gambetta (ne parliamo con l’illustre
chitarrista a pagiTRATTATO di CHITARRA Flatpicking
Siete alla ricerca di nuova musica
per chitarra acustica? Volete verificare di persona lo stato dell’arte della nuova produzione italiana? Fate un salto
allo stand Carisch
e... divertitevi!
La Casa editrice milanese, da
anni uno dei partner più autorevoli
dell’Acoustic Guitar Meeting, si
presenta infatti a Sarzana con
un vero e proprio... fiume in
piena di novità.
“All’Acoustic Guitar Meeting”, ci ha
confidato Germano Dantone, “ci
troviamo benissimo, perché condividiamo stile e
ideali: portare alla
grande platea dei
chitarristi italiani
ed internazionali il meglio della
nuova produzione musicale acustica”.
Non c’è quindi da stupirsi se
nell’aggiornatissimo catalogo Carisch trovano po-
Non esiste una ricetta didattica precisa per scrivere un libro che
insegni la tecnica ma anche l’amore per la buona musica. Il Trattato
è un tentativo di avvicinare questi aspetti, una sintesi di tante
esperienze e lavori precedenti che è anche un diario della mia vita.
Il libro nasce ispirandosi al mio percorso artistico, tenendo conto delle
emozioni che ho provato in questi anni di musica vissuta in viaggio e
delle diverse esperienze di insegnamento, ricerca e produzione
musicale indipendente.
Beppe Gambetta
La chitarra a plettro è in grado di esprimere ritmo e passione, di
mantenere in vita temi popolari indimenticabili, di accompagnare e
fornire spunti compositivi alla canzone d’autore, di comporre melodie
ispirate. Esiste infatti un filo comune di poesia, ma anche di tecnica,
che accomuna i repertori sviluppati nelle tradizioni popolari e urbane.
Percorrendo e allacciando questo filo in modi diversi si ha la
possibilità di scoprire parti inesplorate della propria creatività in un
viaggio che transita ben lontano dai modelli artistici propinati dal
cosiddetto main stream dei media televisivi.
Lo scopo del libro è quello di un viaggio nel mondo della chitarra
acustica a plettro, partendo dal mio repertorio ma non solo,
approfondendo e confrontando esempi da tradizioni diverse con una
visione libera e trasversale.
Beppe Gambetta
ISBN 978-88-50717-35-4
9 788850 717354
ML 3098
x13
na 28), un vero
e proprio must
have; e poi un
libro sullo stile
di Andrea Braido e i due volumi della monumentale collana
didattica diretta da Massimo
Varini e dedicati, rispettivamente, alla chitarra ritmica e
alla chitarra acustica nel pop.
L’interesse attorno a questi titoli è tale che, a poche settimane dalla presentazione ufficiale, si contano già due ristampe.
Un altro “punto caldo” del catalogo Carisch è infine quello
sviluppatosi in seguito alla collaborazione con la comunità di
Fingerpicking.net. Mentre andiamo in stampa
sono in uscita un
testo dedicato alla
chitarra bottleneck
–a firma di Paolo Giordano– e un
volume sulla chitarra blues. Entrambi, evidentemente, destinati a
diventare classici
della didattica... •
Due righe di e-mail per spiegare il problema (indicando anche il
modello, magari) e in pochissimi
giorni ecco arrivare l’imballo ideale per la spedizione del prezioso strumento. Costo dell’operazione? Pochissimi euro, forse meno di
quelli che si dovrebbero spendere
in cartone, pluriball e nastro adesivo per il nostro imballo di fortuna.
Poi è rassicurante leggere, in fondo alla pagina delle istruzioni per
la richiesta e il pagamento: “La
nostra scatola garantisce una protezione ottimale e sicura. In oltre
due decenni di spedizioni non abbiamo mai avuto danneggiamenti
dovuti alla mancanza di protezione dell’imballaggio. Tuttavia potete assicurare la spedizione alle
condizioni sopra riportate”.
A scanso di equivoci, infine, Manne propone anche una sequenza
fotografica per evidenziare come
va realizzata la scatola e come va
protetto lo strumento.
Visitate il sito: l’indirizzo è
www.manne.com.
A parte la scatola, ci sono
notizie, informazioni sugli strumenti in produzione e sulle nuove realizzazioni, sugli artisti che usano gli
strumenti di Andrea “Manne” Ballarin e sugli appuntamenti ai quali sarebbe davvero un peccato non
partecipare! •
MANNE
CARISCH
www.carisch.it
XIV Acoustic Guitar Meeting
Se visitate il sito di Manne –liutaio, restauratore e riparatore di rara
maestria– potete trovare anche
una serie di inattese “attenzioni” al
suo pubblico di affezionati clienti. Un dettaglio simpatico e utilissimo è ad esempio legato a una curiosa domanda: “Devi spedirci uno
strumento e non hai la scatola?”.
Effettivamente, se ci pensate, non
è sempre normale avere l’imballo originale della chitarra. Spesso la custodia è morbida e inadatta
alle spedizioni, la scatola originale
è persa e ci si deve arrangiare a costruirsi un contenitore di fortuna,
con chili di nastro adesivo, rinforzi inventati, carta da giornale, pluriball recuperato e via discorrendo.
La domanda di Andrea Manne
è illuminante: “Devi spedirci uno
strumento e non hai la scatola?”.
Fantastico!
Lainate (MI)
38
www.manne.com
Recanati (MC)
...passeggiando fra gli stand
Perfezione da ascoltare
Nel 2006 Dana ha deciso di costruire una
nuova chitarra per se stesso. Durante la fase
di progettazione ha disegnato una nuova rosetta e un nuovo herringbone (quel particolare motivo spigato che accompagna , impreziosendolo, il bordo della chitarra) per
abbinarli perfettamente alla esclusiva decorazione posteriore. Inoltre ha deciso di scegliere le essenze sopratutto in funzione della
timbrica: l’Abete Adirondack e il Palissandro
Madagascar selezionati per la sua DB Signature sono tra i migliori in assoluto dal punto
di vista sonoro. È nata così la Bourgeois DB
Signature Dreadnought.
A proposito del Palissandro del Madagascar, lo stesso Dana Bourgeois ha dichiarato: “Il
palissandro del Madagascar è quanto di più prossimo ci sia al suono del palissandro brasiliano, ma a una frazione del suo costo. Questa qualità propone la stessa ricchezza di gamma armonica con la sola differenza di un leggero maggior peso del legno. Dobbiamo solo
selezionare con cura il top e il manico, per ottimizzare le caratteristiche di risposta dello strumento”.
Il risultato è da ascoltare: uno strumento che spesso sorprende anche il più esperto esecutore. Un commento tra tutti, rilasciato da un professionista: “Che chitarra meravigliosa! La
mia decisione di acquistarla è stata immediata. (…) Alle mie
orecchie il bilanciamento tra le fondamentali e
le armoniche rasenta una
rara perfezione…”.
Notevole anche la finitura
estetica curata nei più piccoli dettagli: tradizionali inserti “Square & Diamonds” in Avorio fossile,
binding in Acero ricciuto,
meccaniche Waverly dorate, pins in osso e battipenna premium. •
440Hz Distribution
www.440hz.it
Varese
Ogni chitarrista ha bisogno di un banjo
•
•
•
Per espandere la tua cultura musicale con il potere sconfinato e espressivo
di uno degli strumenti più singolari che esistano al mondo
Per aggiungere una nuova dimensione alla tua musica, non importa quale
sia il tuo stile o la tua tecnica
Per liberare lo spirito musicale che “suona” nella tua anima: quel desiderio
incontenibile di qualcosa di nuovo ed eccitante
Non è più
solamente per
“bluegrass”!!
Suonare il banjo è una nuova e forte avventura nel meraviglioso mondo della musica,
un'avventura che apre spazi inesplorati e liberi. Inizia oggi!
Chitarristi che suonano il Banjo Deering:
Beppe Gambetta
Doc Watson
Joe Satriani
Harvey Reid
Taj Mahal
39
Joe Perry
Keith Urban
David Hidalgo
Nils Lofgren
Hans Theessink
XIV Acoustic Guitar Meeting
...passeggiando fra gli stand
Walden Signature Paolo Gianolio
A proposito della Paolo Gianolio Signature,
nel Comunicato Stampa diramato da Casale
Bauer si legge: “Le chitarre Walden si
sono affermate il tutto il mondo per
la qualità e per il prezzo particolarmente contenuto, soprattutto se riferito alle caratteristiche
tecniche di alto livello di ogni
strumento. Per dimostrare questo abbiamo pensato di premiare un artista di altissimo livello,
già endorser Casale Bauer da
molti anni, sottoponendo al suo
insindacabile giudizio uno strumento
costruito seguendo le sue dirette indicazioni. Da questa iniziativa è nata la
Walden Paolo Gianolio Signature.”
Se si guardano le caratteristiche della chitarra, si può già apprezzare la scelta globale effettuata in fase di progettazione: la base è il
modello Grand Auditorium, con piano
armonico in massello di cedro rosso,
fondo e fasce in massello di mogano
africano, catenatura “Pre-War” Scalloped-X. Il manico è in mogano con
capotasto in osso e tastiera in massello di palissandro, mentre il trussrod è regolabile a doppia azione.
Proposta al pubblico con astuccio rigido e umidificatore incorporato,
la Walden Paolo Gianolio Signature viene esposta a Sarzana con una particolare
evidenza, e riserva agli appassionati molte sorprese. •
Casale Bauer
www.casalebauer.com
Cadriano di Granarolo (BO)
Aria nuova in casa Cordova Guitars
Dalla lettera che Carlos Michelutti ci ha inviato in redazione si coglie sia la determinazione artistica di un liutaio
raffinato quale da anni lo conosciamo, sia l’orgoglio del padre
che vede, nel figlio, il perpetuarsi di una tradizione artistica e musicale.
La lettera di Carlos si apre
con le parole: “Caro Gianni, in
questo anno trascorso, abbiamo fatto tanti cambi e anche la
trasformazione dalla Cordova
Guitars a Micheluttis, nel quale
non sono più solo a lavorare. Adesso ho la collaborazione di mio figlio Francesco”.
È già da qualche anno che incontriamo anche Francesco a Sarzana, e ogni anno che passa è più alto, più sicuro, con lo sguardo determinato e, negli occhi, la stessa passione che
anima il padre, giustamente orgoglioso.
Le attività che i due Michelutti stanno portando
avanti sono già importanti e certamente significative: hanno collaborato con il bassista di Mario Biondi, con il bassista di Giusy Ferreri, con il
chitarrista di Grignani e con i chitarristi di Dalla
e De Gregori. Non solo, nel campo del restauro
(settore in cui la perizia di Carlos è ormai universalmente riconosciuta) i due liutai hanno restaurato la Gibson di Zucchero “Sugar” Fornaciari,
sistemando anche gli strumenti della band in generale.
Accanto a questo però i due Michelutti, forti ora
della dislocazione su Cremona e della possibilità
di respirare l’aria della grande tradizione liutaria,
continuano a proporre strumenti di altissimo livello per il mondo dei singoli musicisti e degli appassionati. •
MICHELUTTIS
[email protected]
XIV Acoustic Guitar Meeting
40
Cremona
JAM
JAM
SERIES
SERIES
Amplificatori
compatti
Amplificatori
compattie epotenti,
potenti,con
con
mixer
onboard,
biamplificati,
mixer
onboard,
biamplificati,ideali
idealiper
peri i
setset
musicali
più
diversi.
musicali
più
diversi.
Il Mixer
di di
cuicui
sono
dotati
Il Mixer
sono
dotatipermettono
permettono
l’utilizzo
di di
questi
combo
l’utilizzo
questi
comboa apiù
piùmusicisti
musicisti
contemporaneamente,mantenendo
mantenendouna
una
contemporaneamente,
resa
acustica
corposae eincisiva.
incisiva.
resa
acustica
corposa
Ottimi
anche
per
l’utilizzo
studioe e
l’utiliz ininstudio
l’utiliz
Ottimi
anche
per
l’utilizzo
come
monitor
palconelle
nelleperformance
performance
come
monitor
didi
palco
vivo.
daldal
vivo.
Tutto
questo
un
amplificatoredidi
Tutto
questo
inin
un
amplificatore
dimensioni
peso
estremamente
dimensioni
ee
peso
estremamente
contenuti!
contenuti!
BASS FIDELITY
FIDELITY
SERIES
SERIES
SR TECHNOLOGY srl
SR TECHNOLOGY srl
via Ceccaroni, 1
via Ceccaroni, 1
62019 Recanati - MC - ITALY
62019 Recanati - MC - ITALY
tel. +39 071 7573720
tel. +39 071 7573720
fax +39 071 7577240
fax +39 071 7577240
www.sr-tech.net - [email protected]
www.sr-tech.net - [email protected]
Quattro combo, una testata e tre cabiQuattro combo, una testata e tre cabinets, differenti per caratteristiche, ma acnets, differenti per caratteristiche, ma accumunati dalla qualità e dalla resa reale
cumunati dalla qualità e dalla resa reale
del timbro.
del timbro.
Un set completo di in ed oute permette
Un set completo di in ed oute permette
di utilizzare facilmente gli amplificatori sia
di in
utilizzare
facilmente gli amplificatori sia
casa che sul palco, mentre i controlli
in
casa
che
sul palco,
mentre il
i controlli
del pre provvedono
a plasmare
suono
del pre provvedono
a
plasmare
il suono
secondo i gusti del musicista.
secondo i gusti del musicista.
Peculiarità dei BASS FIDELITY, il controllo
PBBSh,
eculiarità
dei BASS FIDELITY,
il controllo
un particolare
filtro studiato
dalla
BBSh,
un particolare
studiato
dalla
SR TECHNOLOGY
che filtro
modifica
con una
SR TECHNOLOGY
che modifica
con una
speciale
funzione matematica
la risposta
speciale
matematica
risposta
sulle
bassefunzione
frequenze,
per donarelaad
ogni
sulle
basse
donare
ad ogni
basso
la frequenze,
"presenza" per
di cui
ha bisogno.
basso la "presenza" di cui ha bisogno.
Tutto il know-how SR TECHNOLOGY,
Tutto il know-how
SR TECHNOLOGY,
ora anche
per basso.
ora anche per basso.
...passeggiando fra gli stand
La “contaminazione” di Paolo Coriani
«È consuetudine cercare di partecipare ai Festival con nuovi strumenti, ma non sempre gli strumenti disponibili da esporre sono i
più significativi della produzione, si devono fare i conti con gli ordini, con i ritardi ormai divenuti consuetudine e con le chitarre che si
hanno a disposizione.
Quest’anno la “novità Coriani” è una chitarra molto particolare. Si
tratta in effetti quasi di una sfida, che vuole proporre ai palati raffinati di Sarzana la copia della più vecchia, famosa e rappresentativa chitarra classica mai costruita: la chitarra chiamata “La Leona”
costruita da Antonio Torres nel 1856.
Perché costruire oggi una chitarra come questa? Beh… la motivazione prima è stata quella di aver potuto ascoltare, nel
corso degli anni, numerosi concerti suonati con la chitarra
originale. E sto parlando di esecuzioni proposte da chitarristi come Stefano Grondona e Wulfin Lieske…
Ma è anche stata l’emozione di aver conosciuto
Benno Streu, l’ultimo restauratore della “Leona”, oggi purtroppo scomparso, ed è stata
la grande emozione di avere potuto tener in
mano lo strumento originale, alcuni anni fa,
proprio durante un mio personale incontro
con Benno Streu.
L’idea di cercare di “imitare” la chitarra, di avvicinarsi a quel suono, con
tutti i problemi che
una costruzione così
particolare comportava
è stata una molla scattata
da sola, una sfida interna a
me stesso che ho voluto accettare e
provare a vincere. In più, all’età di 56 anni costruire una chitarra copia di una
chitarra straordinaria costruita nel 1856 mi sembrava quasi un segno del destino, capace di fare combaciare bene semplicemente alcuni numeri. In altre
parole, era l’anno giusto.
Se poi a qualcuno potrà sembrare quasi fuori luogo presentare una chitarra classica all’Acoustic Guitar Meeting, mi spiace, ma non mi trova d’accordo.
Stiamo pur sempre parlando di uno strumento con sei corde e un buco, anzi un tubo.
La contaminazione è di tutti i giorni, i confini sono sempre più labili e allora una chitarra al confine tra chitarra romantica e moderna, una chitarra classica ma realizzata in
cipresso –legno per chitarre Flamenco per antonomasia– a mio parere ci può stare benissimo! L’importante è non lasciare contaminarci la mente e il cuore.
Buon festival a tutti!!!» •
PAOLO CORIANI
www.corianipaolo.it
Per contattare la redazione:
www.dismamusica.it
chitarre acustiche ed elettriche  bassi  strumenti a corde  impianti audio  accessori  sale prova  service
IL NUOVO NEGOZIO DI MUSICA
A 2 KM DA SARZANA
La musica è la nostra passione,
vogliamo aiutarti a farla diventare la tua realtà!
G&G GUITAR - SOUND CENTER
Via Aurelia Nord, 336 ARCOLA (SP) - Tel: 0187 1997983 - 335 1401230
[email protected] www.guitarsoundcenter.com
XIV Acoustic Guitar Meeting
42
Modena
APRIAMO
A FINE MAGGIO
VI ASPETTIAMO
NUMEROSI!
Known for pure tone,
played for pure pleasure.
Ph. Davide Nuti
Davide Mastrangelo plays Bourgeois guitars and Cleartone strings.
www.440hz.it
+39 0332 281 355
...passeggiando fra gli stand
Le novità, le sorprese e le certezze di ARAMINI
Aramini Strumenti Musicali ha da poco festeggiato i 30 anni di attività sul mercato musicale italiano. L’azienda cresce, e con rinnovata passione
aggiunge un’altra perla al suo già vastissimo catalogo di strumenti distribuiti. E anche quest’anno è
presente all’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana con
molte novità decisamente “gustose”.
Su tutte svetta l’acquisizione
della gamma Larrivée. Questo marchio blasonato, simbolo del noto costruttore canadese di chitarre acustiche
ed elettriche riconosciute dai
musicisti di tutto il mondo
come strumenti pregiati dalla fattura e dal suono unici, è distribuito da Aramini
in Italia dallo scorso mese
di aprile (nella foto in basso, un dettaglio di uno degli ultimi modelli).
Non mancherà naturalmente la consueta esposi-
zione delle acustiche Lakewood, altro prodotto tedesco di
ottima qualità conosciuto e rinomato nel mondo.
Dulcis in fundo, presso lo stand
Aramini è possibile sentire le
nuove corde Dr Dragon-Skin: le
corde con rivestimento invisibile
per chitarra acustica che suonano
con la stessa brillantezza cristallina delle corde non rivestite. Alcuni musicisti che le hanno testate si sono stupiti del suono di queste corde: suonano bene, se non
meglio delle loro pari caratteristiche corde “nude”.
Affermano che sono le uniche rivestite a non suonare “ovattate”. I riconosciuti vantaggi del rivestimento delle corde si palesano con una sensibile
durata nelle performance e resistenza alla corrosione aumentata nel tempo, senza contare una protezione della pelle del musicista nei casi di allergie
o intolleranze a metalli come fosforo, nickel e/o
bronzo. •
New entry a Sarzana, ma da trentacinque anni presente
sul mercato italiano:
a Recanati, nel cuore del distretto musicale marchigiano,
la Frenexport Spa
viene infatti fondata
nel 1976. La sua vocazione è quella di
essere una trading
company
votata
all’esportazione di manufatti italiani.
Negli ultimi anni, a seguito del ricambio generazionale, Frenexport
diventa importatrice e distributrice sul mercato interno di prodotti esteri.
Nel 2005 viene fondato da Frenexport SOUNDSATION: un marchio creato proprio cercando un
neologismo capace di evocare anche l’emozione stessa della musica. Soundsation è infatti un nome
di fantasia scaturito dalla fusione
dei termini inglesi sound e sensation, col significato
di “sensazione sonora”. La denominazione evoca in
modo efficace sia i
prodotti offerti che
il ruolo emozionale che questi possono trasmettere. La
scelta effettuata sul
mercato mondiale per la distribuzione offre oggi,
con questo marchio, un’amplissima gamma di strumenti di qualità selezionata ad un
prezzo ragionevole. Attualmente Frenexport, grazie alla
sua organizzazione giovane e flessibile, serve in maniera efficiente più di 1.200
clienti in tutta Europa.
La prima volta di Frenexport all’Acoustic Guitar
Meeting di Sarzana
è segnata dalla presentazione, a fianco
del proprio brand
Soundsation, di
strumenti e accessori a marchio Bedell,
Blade (Gary
L evinson),
Kay e Timber Tone. •
FRENEXPORT
ARAMINI STRUMENTI MUSICALI
www.aramini.net
XIV Acoustic Guitar Meeting
New entry a Sarzana: Frenexport
Cadriano di Granarolo (BO)
44
www.frenexport.it
Recanati (MC)
Elenco alfabetico espositori 2011
Tutti gli
Fingerpicking.net www.fingerpicking.net
Modern Music Institute Sarzana (SP) - www.myspace.com/mmilaspezia
Franco Ori – dipinti di blues, jazz, rock Modena - www.francori.it
M-Picks Brembate di Sopra (BG) - www.m-picks.com
Frenexport Porto Recanati (MC) - www.frenexport.it
Mr. Blues Dischi Firenze - 338 2701806
Fusion School - Scuola di Liuteria Roma - www.fusionschool.it
Musicastrada Festival www.musicastrada.it
G. & G. Guitar-Sound Center Arcola (SP) - www.guitarsoundcenter.com
Music Store Sarzana (SP) - www.musicstoresarzana.com
Accademia La Voce La Spezia www.myspace.com/accademialavocelaspezia
Gold Music Bruino (TO) - www.gold-music.it
Musikalia – Dr. Alfio Leone S. Agata Li Battiati (CT) www.musikalia.it
Accademia Lizard www.lizardaccademie.net
Gottschall Guitars Germania - www.gottschall-guitars.de
Narada Suoni dal Mondo Capolona (AR) - www.naradasuoni.com
Accordo www.accordo.it
Guitareal Roma - www.guitareal.com
Ohana Ukuleles USA - www.ohana-music.com
ADGPA of Italy www.adgpa.it
Herrmann Lapsteel Guitars S. Pietro Viminario - www.weissenbornguitar.com
Olivier Planchon Liutaio Francia - www.olivierplanchon.com
Aramini Strumenti musicali Cadriano di Granarolo (BO) - www.aramini.net
Iacopo Nesi Guitars Vitiano (AR) - www.iacoponesi.it
Pagine Musica www.paginemusica.it
Armadillo Club Sarzana (SP) - www.armadilloclub.org
Il Manifesto www.ilmanifesto.it
Patrick James Eggle Guitars Regno Unito - www.eggle.co.uk
Associazione Vacanza in Musica Como - www.vacanzainmusica.com
Illotta Aldo Liutaio Borgosesia (VC) - wwwitalianguitars.com
Pepe Toldo Guitar Workshop Svizzera - [email protected]
Bachmann Guitars & Tonewood Antholz (BZ) - www.bachmann-guitars.com
Indaco arredamenti – prodotti naturali Sarzana (SP) - www-indaco-sarzana.it
Pistella Mario Liutaio Roma - www.myspace.com/pistella
BGuitars Sestri Levante (GE) - 338 9132602
Intrepid Traveller Records Torino - 011 8986779
Provincia della Spezia www.provincia.sp.it
Bonardi Fabio Liutaio Brescia - www.falpius.com
I-Spira pickups Rimini - www.i-spira.com
440Hz distribution Varese - www.440hz.it
Bose Italia Roma - www.bose.it
James Goodall Guitars - Cabibbe Milano - www.danielecabibbe.com
Ragghianti Fabio Guitars Pietrasanta (LU) - www.fabioragghianti.com
Caffè Del Teatro Sarzana (SP) - 0187 620243
John Monteleone Guitars USA - www.monteleone.net
Reani Guitars Maslianico (CO) - www.reaniguitars.com
Carisch S. Giuliano Milanese (MI) - www.carisch.com
John Pearse Strings USA - www.jpstrings.com
Reference Laboratory Osimo (AN) - www.referencelaboratory.com
CentroStudiFingerstyle www.centrostudifingerstyle.com
Kiana Music Gerosa (BG) - www.kianamusic.com
Regione Liguria www.regione.liguria.it
Chatelier Frères Guitares Francia - www.chatelierfreres.com
K Yairi Guitars BBT Distribution Francia - www.yairi-france.com
Rivista “Chitarre” www.chitarre.com
Chitarra Lampo Rimini - www.chitarralampo.com
La Nave Strumenti Etnici Montafia (AT) - www.lanavestrumentimusicali.com
Rivista “Dismamusica Magazine” www.dismamusica.it
Chitarre Ceretti Barge (CN) - www.myspace.com/cerettiroberto
Liuteria Alvermann Ciriè (TO) - www.liuteria-alvermann.com
Rivista “Folk Bulletin” www.evolusuoni.it
Circolo Fotografico Sarzanese www.circolofotograficosarzanese.it
Liuteria Borghino Desenzano del Garda (BS) - www.borghinoguitars.com
Rivista “Insound” – “GTR & B” Auditorium Edizioni www.insound.it
Ciresa Val di Fiemme Tesero (TN) - www.ciresafiemme.it
Liuteria Buscarini Osimo (AN) - www.buscariniguitars.com
Rivista “Sei corde” www.seicorde.it
Circa Guitars Usa - www.circaguitars.com
Liuteria Canova S. Vito di Leguzzano (VI) - www.liuteriacanova.it
Rivista “Strumenti Musicali” www.tecnichenuove.com
Cordova Guitars Gubbio (PG) - www.cordovabymicheluttis.com
Liuteria D’Insieme Milano - www.liuteriadinsieme.it
Rivista “Suonare News” www.suonare.it
Coriani Paolo Liutaio Modena - www.corianipaolo.it
Liuteria Gargiulo Castel Del Piano (GR) - www.gargiuloguitars.it
Rock Tribe La Spezia La Spezia - www.rocktribe.eu
Crismusic Milano - www.crismusic.com
Liuteria Le Planaie Castelnuovo (SP) www.facebook.com/pages/Liuteria-Le-Planaie
Rozawood Repubblica Ceca - www.rozawood.cz
Deering Banjo Company Usa - www.deeringbanjos.com
Liuteria MN Guitars Avegno (GE) - www.mnguitars.it
RPT di Ramponi Paolo Pieve di Cento (BO) www.rptlegno3d.it
De Santis Guitars Genova - 347 7811769
Liuteria Resofonica Civera Romano di Lombardia (BG) - www.liuteriaresofonicacivera.it
Serracini Davide Liutaio Ciampino - (RM) www.serracini.it
Diapason Musica Manta (CN) - www.diapasonmusica.com
Liuteria Riccobono Povegliano Veronese (VR) - www.giuseppericcobono.it
Solidbody di Giorgione Michele Mutignano (TE) - www.solidbody.it
DiesiScuola di musica La Spezia - www.diesiservice.com
Liuton di Tonoli Marco Barbarano di Salò (BS) - www.liuton.it
SR Technology Sound System Recanati (MC) - www.sr-tech.net
Dogal Strings Venezia - www.dogalstrings.it
Live Music Academy Sarzana Sarzana (SP) - www.livemusicacademy.it
Steve Gilchrist Mandolins USA - www.gilchristmandolins.com
Droplay Custodie Tavo di Vigodarzere (PD) - www.droplay.it
M. Casale Bauer Cadriano di Granarolo (BO) - www.casalebauer.com
Tascini Guitars Padova - [email protected]
Drum Code Studio Sesta Godano (SP) - www.drumcodestudio.it
Madame Guitar Festival www.folkclubbuttrio.com
Taylor Guitars USA - www.taylorguitars.com
Eko Music Group – Martin Guitars - Fishman Montelupone (MC) - www.eko.it
Mc Alister Guitars USA - www.mcalisterguitars.com
The Sound of the Valve www.thesoundofthevalve.it
Elephants Books Caselle di Sommacampagna (VR) - www.elephantsbooks.com
Manne Guitars Schio (VI) - www.manne.com
Tiberi HiFi Sarzana (SP) - www.tiberisound.com
Essere Suono www.artedivivere.it
Materiali Musicali - MEI www.meiweb.it
Tomassone Strum. Musicali Bologna - www.tomassone.it
Essetipicks Santa Maria in Stelle (VR) - www.essetipick.com
Maxmonte Guitars Abano Terme (PD) - www.maxmonte.com
Tom Bills Custom Guitars USA - www.tbguitars.com
Fabio Gianardi Fotografo Sarzana (SP) - www.fabiogianardi.com
Megatalogo Dischi Sarzana - 338 3610473
Tonewood International Cremona - www.tonewoodinternational.com
Filbo Legnami Mariano Comense (CO) - www.filbosnc.it
Melo Custom Instruments Spagna - www.meloguitars.com
Voodoo Guitars Frascati (RM) - [email protected]
Fine Guitars di Federico Olia Genova - www.myspace.com/olialiuteria
Mercatino dell’Ukulele Caldogno (VI) - www.mercatinodellukulele.it
Wilder- Davoli strumenti musicali Parma - www.wilderdavoli.it
ESPOSITORI
XIV Acoustic Guitar Meeting
46