Supplemento editoriale a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica – Anno XIII - N. LXII - Direttore Responsabile Gianni Cameroni SPECIALE SARZANA 18 • 22 maggio 2011 XIV Acoustic Guitar Meeting CATALOGO 2011 ALL’INTERNO GUIDA MAPPA DELL’ESPOSIZIONE Pubb. Sarzana 1 19/04/11 15:58 Pagina 1 U L na domenica di marzo, sfogliando ’acoustic guitar meeting Repubblica, rimanevo senza parole di di quest’anno è il più granfronte a due pagine a colori dedicate de di sempre. Nel numero ai tre liutai newyorkesi che hanno fatto la storia di espositori, nella superficie impiedelle archtop: John D’Angelico, Jimmy D’Acquisto gata, nella ricchezza degli appuntae John Monteleone. A parte il titolo pittoresco (“Spamenti che si alternano a getto conghetti Chitarra”!), le foto di strumenti meravigliosi e le storie/leggentinuo in tutti gli spazi disponibili. de dei tre italo-americani –che pur conoscevo bene– mi hanno rapiÈ significativo che questa fioritura, to per l’ennesima volta. La voglia di essere al Metropolitan Museum di a cui la manifestazione di Sarzana New York, dove li celebra una mostra favolosa, era tanta. ci ha abituato da anni, diventi semDei tre, in vita e ancora giovane ed energico, c’è il grande John pre più concreta nel momento in cui, Monteleone. Mi sono detto: incredibile, tra poco lo vedrò, a causa del perdurare della crisi, molte quest’anno è con noi per la seconda volta in 5 anni! Che soddiistituzioni e4 altrettanti organizzatori di sfazione, che gioia sapere che questo maestro terrà un corso in eventi si vedono costretti a sforbiciare carFortezza e si intratterrà con chi vorrà incontrarlo per chietelloni, annullare appuntamenti, annunciadergli i segreti della sua arte, del perché Mark Knopfler un re dolorose ritirate strategiche. giorno abbia detto: “Ho incontrato John Monteleone ed è Il successo dell’Acoustic Guitar Meeting finisce stato come incontrare Stradivari”. quindi per sollevare delle domande: a cosa si E poi non è solo, con lui ci sarà l’australiano Steve Gildeve? Perché qui le cose funzionano? christ, lo “Stradivari” dei mandolini, e poiché John porLa ragione non va cercata solo nella bellezza terà anche i suoi, potranno confrontarli e scambiarsi opidella Fortezza e della città, nella fortuna menioni... succede solo a Sarzana! Che dire poi se dopo la teorologica, nell’abitudine dei visitatori, nella loro lezione ci sarà quella del più grande costruttore di ricca offerta commerciale. Questi banjo al mondo: Greg Deering, della Deering Banjo Company? elementi concorrono alla chimica Ecco cos’è l’Acoustic Guitar Meeting: un castello medievale splendido, del successo. Ma il fattore deterquasi magico, un’atmosfera di creatività e di energia produttiva vitale minante è dato dalle emozioni che dove si confrontano geni della liuteria e operatori, attenti ad offrire al solo un evento di così ampio spespubblico il meglio degli strumenti acustici a corde. sore culturale sa dare ai visitatori. L’area diventa sempre più vasta, nel numero e nella qualità delle proDa Sarzana si eleva quindi un poste. Vedremo e parleremo di chitarre acustiche, ma anche di banjo e messaggio destinato idealmente mandolini, senza dimenticare l’ukulele, che ormai a Sarzana si è ritaa tutto il mercato: il settore delgliato uno spazio su misura straordinario: l’Ukulele Village. lo strumento musicale –con le fiNon è tutto. La scelta di premiare due artisti di musica popolare qualiere addentellate delle edizioli Victor Jara e Violeta Parra, il primo vittima di una dittatura scelleni musicali, della discografia, rata, sottolinea come con una chitarra si trasmettano emozioni e mesdegli accessori, degli eventi– vive saggi importanti, con grande responsabilità nei confronti del pubblico di emozioni, di cultura, di profone dei giovani. La musica è divertimento, crea evasione e sollievo, ma è dità. Ignorare questi valori vuol anche una cosa molto seria. dire uccidere alla radice l’interesCon queste idee –e con tanto lavoro di preparazione– diamo inizio alla se verso la musica e lo strumento 14a edizione, salutando quanti contribuiranno a rendere i 5 giorni a musicale. Investire su di essi porSarzana un’esperienza piacevole e costruttiva nell’arte, nella formaziota inevitabilmente ad una crescita. ne e nel mercato. Ringraziamo tutti, partner e sponsor istituzionali e Anche –direi quasi sopratprivati, organizzazioni chitarristiche che interverranno e che ci aiutano tutto– in tempo di nella promozione; e salutiamo gli amici della Disma, con i quali realizcrisi. ziamo questo splendido catalogo e con cui speriamo di collaborare ancora più assiduamente in futuro negli altri grandi appuntamenti nazioCristiano nali. La “Città delle Chitarre” apre le sue porte! Cameroni Alessio Ambrosi publishing, instruments & audio Milano • Paris • Madrid • Hamburg w w w. c a r i s c h . c o m 3 XIV Acoustic Guitar Meeting Da distruttore a... costruttore. John Monteleone Banjos... Deering Style Una garanzia per tutti 16. 22. 23. 24. 28. 31. L’importanza della formazione 14. a cura della Redazione Passeggiando fra gli stand di Cristiano Cameroni Parlando con... Beppe Gambetta a cura della Redazione Da Sarzana a L’Aquila... e ritorno di Marco Cristofaro di Cristiano Cameroni di Cristiano Cameroni a cura della Redazione di Silvana Antonioli Supplemento editoriale a DISMAMUSICA MAGAZINE - Organo Ufficiale Associazione Dismamusica – Anno XIII - N. LXII - Direttore Responsabile Gianni Cameroni Que viva Ukulele! di Roy McAlister di Alessandra De Fino a cura della Redazione 13. Hanno collaborato a questo numero: Alessio Ambrosi • Silvana Antonioli • Marco Cristofaro • Caterina De Gregori Alessandra De Fino Storia (americana) di una chitarra... italiana Stampa: Terra Promessa Novara Le voci della libertà Progetto grafico e impaginazione: S&G Partners srl 8. 10. Direttore Editoriale: Cristiano Cameroni La Parola alle Istituzioni Direttore Responsabile: Gianni Cameroni 6. Redazione: S&G Partners srl Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo - MB tel 0362 583672 - fax 0362 544356 www.sgstudio.it di Alessio Ambrosi e Cristiano Cameroni Supplemento editoriale a Dismamusica Magazine Anno XIII - numero 62 (Maggio 2011) In apertura Speciale Catalogo Acoustic Guitar Meeting 3. SARZANA 18 • 22 maggio 2011 SPECIALE XIV Acoustic Guitar Meeting CATALOGO 2 0 1 1 ALL’INTERNO GUIDA MAPPA DELL’ESPOSIZIONE LA PAROLA ALLE ISTITUZIONI Dal 1998, quattordici edizioni dell’Acoustic Guitar Meeting ed i contenuti, seguiti dai numeri delle presenze, vanno sempre in crescendo. Una soddisfazione per un’Amministrazione che fin dall’inizio ha creduto in questo progetto e lo ha visto crescere anno dopo anno. La sensibilità dimostrata nel premiare la canzone popolare cilena, e i suoi interpreti per eccellenza Victor Jara e Violeta Parra, conferisce poi ulteriore spessore ad un cartellone già di per sé ricco di proposte e contenuti. Con l’Acoustic Guitar Meeting parte la stagione dei grandi eventi culturali e di spettacolo di Sarzana, che fanno della Città una meta ambita per tutti, abitanti e turisti, che amano bellezze architettoniche, arte e cultura del “buon vivere”. Dall’Amministrazione un saluto di benvenuto a liutai, espositori, artisti, appassionati e visitatori che per i cinque giorni si intratterranno sul nostro territorio. Massimo Caleo Sindaco di Sarzana L’ Acoustic Guitar Meeting, giunto quest’anno alla sua XIV edizione, si conferma una delle più importanti ed attrattive manifestazioni cittadine. Il livello qualitativo degli incontri che ne caratterizzano il calendario è tale da attrarre ogni anno in città moltissimi visitatori, stimati nelle ultime edizioni tra le 8 e le 10mila presenze. Al numerosissimo pubblico si aggiungono i circa 400 addetti ai lavori che, a ogni livello, si occupano della realizzazione degli incontri. Questi numeri si traducono in flussi turistici che, nei giorni della manifestazione e non solo, si riversano nella nostra città, a conferma –ancora una volta– di quanto gli eventi culturali di qualità possano fungere da traino alla crescita economica, e nella fattispecie turistica, di Sarzana. Ed è anche un ottimo esempio di sinergia positiva tra la nostra amministrazione e gli organizzatori privati, ai quali va il nostro doveroso plauso e ringraziamento. Sono certo che, anche quest’anno, verrà confermato il successo della manifestazione, destinata in un certo qual modo ad aprire una lunga stagione di eventi che si svolgeranno a Sarzana nei prossimi mesi. Juri Michelucci Assessore al Turismo di Sarzana XIV Acoustic Guitar Meeting 6 Da oltre un decennio, l’Associazione Armadillo organizza quello che ormai si è definitivamente affermato come un evento di rilievo internazionale, l’Acoustic Guitar Meeting che quest’anno è arrivato alla sua quattordicesima edizione. È un impegno encomiabile che si conferma e che, sono sicuro, ancora una volta porterà a Sarzana musicisti, maestri liutai e anche semplici appassionati da tutto il mondo. Un beneficio per il nostro territorio ma soprattutto un contributo importante alla cultura musicale in genere, troppo spesso incredibilmente poco considerata nel nostro Paese. In particolare, ritengo di grande importanza che una manifestazione di pochi giorni preveda al suo interno una importante sezione dedicata alla didattica musicale, con ben quaranta ore di corsi di formazione di liuteria e didattica per chitarra acustica, mandolino e banjo. L’Acoustic Guitar Meeting è molto altro ancora, tra concerti, incontri, aree espositive, workshop, eventi per i bambini e attenzione per i giovani esordienti, troppo spesso in difficoltà nel trovare momenti e spazi in cui esprimersi. La Regione Liguria anche per questa edizione partecipa, con la Città di Sarzana, all’assegnazione del premio “Corde e Voci per Dialogo e Diritti”, per questa terza edizione dedicato alla memoria di due grandi artisti cileni, Victor Jara e Violeta Parra, per ricordare che la musica, oltre a essere un fondamentale elemento della cultura di ognuno di noi, è spesso strumento potente di impegno nella difesa della libertà dei popoli e dei diritti in genere. Claudio Burlando Presidente Regione Liguria Unità di INTENTI R ispondo volentieri all’invito di Alessio Ambrosi, e anche quest’anno confermo la mia presenza a Sarzana durante i vivaci giorni dell’Acoustic Guitar Meeting, una consuetudine che è entrata nel nostro immaginario collettivo, un luogo dove incontrare amici e appassionati della chitarra acustica e della musica in genere. Come ogni anno, Sarzana, anche nel 2011, offre un programma di grande spessore, una serie di appuntamenti di formazione e di approfondimento che ne fanno uno degli irrinunciabili “must” europei del settore. Un appuntamento italiano Come Presidente Dismamusica sono orgoglioso che questo appuntamento, che sempre più esce dai confini territoriali come adesioni, si sia sviluppato in Italia, e si svolga all’interno di un luogo, la Fortezza Firmafede, che, abbandonando la destinazione militare voluta da Lorenzo il Magnifico, esprime oggi i valori culturali e indiscutibilmente pacifici della musica, seguendo una tradizione artigianale di grande valore: la liuteria. Condivido le scelte portate avanti caparbiamente da Alessio Ambrosi, che da anni si impegna per affiancare al momento più specificamente espositivo i grandi momenti di spettacolo, le clinic, le demo e una serie sempre interessante di “lezioni” e convegni che ruotano intorno all’argomento centrale del Meeting: la chitarra acustica. E condivido anche le “contaminazioni” che musicalmente scaturiscono dall’impegno di liutai, distributori, importatori e rivenditori, contaminazioni fatte dall’affiancamento alle chitarre acustiche dell’intero mondo degli strumenti a pizzico e non solo. Voglia di fare musica Tutto questo si trova e si prova ogni anno a Sarzana, con l’impazienza che si percepisce nel pubblico, con la voglia di mettere le mani sugli strumenti, di sentirli, di sentirsi coinvolti. È proprio questo aspetto che spiega il successo dell’Acoustic Guitar Meeting. Un appuntamento che vede la sempre più convinta partecipazione da parte di molti associati a Dismamusica legati al mondo della chitarra acustica: Aramini, Carisch, Dogal Strings, Gruppo Eko, M. Casale Bauer, Michelangeli Editore, Reference Laboratory (in ordine rigorosamente alfabetico). E che vede anche il costante impegno della redazione di Dismamusica Magazine e dell’Ufficio Stampa della nostra Associazione per realizzare proprio le pagine che state sfogliando e leggendo: il catalogo ufficiale della manifestazione. Buona visita a chi è presente e, per chi leggerà queste parole dopo la manifestazione, un caldo invito a non mancare alla prossima edizione! Claudio Formisano Presidente DISMAMUSICA Distribuzione, Industria Strumenti Musicali e Artigianato Costituita nel 1982, DISMAMUSICA è l’Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali, aderente al sistema Confcommercio. DISMAMUSICA intende promuovere costantemente e attentamente le realtà del mercato in tutte le sue sfaccettature ed esigenze, con l’obiettivo di dare risposte concrete a queste esigenze, fermo restando il fine primario di valorizzare la pratica musicale quale forte mezzo educativo, formativo, sociale e ludico, con lo scopo di incrementare il numero di coloro che fanno musica nel nostro Paese. Con queste finalità l’Associazione svolge opera di sensibilizzazione verso le istituzioni, allo scopo di favorire l’adozione dello strumento musicale nei programmi di istruzione musicale della scuola; attiva iniziative per promuovere la pratica musicale e promuove attività di formazione professionale a favore delle aziende associate e dei propri addetti, anche coinvolgendo il canale della distribuzione al dettaglio. • 7 XIV Acoustic Guitar Meeting Le voci DELLA LIBERTà di Alessandra De Fino P er il terzo anno consecutivo, l’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana è il teatro della consegna di un premio speciale che celebra la canzone popolare di impegno sociale e i suoi interpreti per eccellenza: la voce e la chitarra acustica. Il Premio, dal titolo significativo Corde & Voci per Dialogo & Diritti, è intitolato alla Città di Sarzana e alla Regione Liguria; viene infatti consegnato dai rappresentanti delle due Amministrazioni ed è a tutti gli effetti l’espressione di un riconoscimento corale. “L’evento”, spiega l’organizzatore Alessio Ambrosi, “vuole celebrare il contributo apportato dalla musica per chitarra e dalla canzone popolare all’affermazione dei diritti civili e del dialogo all’interno delle varie società e culture”. Che questo avvenga all’interno del più importante appuntamento italiano dedicato alla chitarra acustica e alla straordinaria cultura che ruota attorno ad essa è perfettamente naturale; ma lo è anche, e a maggior ragione, se si considera la tradizione locale di Sarzana, “una Città” – per dirla con le parole del sindaco Massimo Caleo– “con una lunga storia (...) di luogo fortemente votato al progresso civile, attraverso una politica attenta al sociale, all’interculturalità, al dialogo, alla crescita culturale”. Valori, questi, che si confermano anno dopo anno di stringente attualità. Non solo per la loro forte carica universale, ma anche in considerazione degli sviluppi più recenti della politica globale. È davvero sorprendente: nell’anno che verrà probabilmente ricordato a lungo come quelle delle rivoluzioni che hanno cambiato il volto politico delle regioni nordafricane, il Premio Corde & Voci per Dialogo & Diritti è consegnato alla memoria di due musicisti che hanno vissuto in prima persona il fermento della ri- voluzione, fino ad offrire la propria vita a testimonianza dei valori in cui credevano. V ioleta P arra Ad accogliere le targhe in bronzo del grande scultore Luigi Mainolfi non sono però le sponde nordafricane, ma le regioni del Cile. Da dove provengono due figure fondamentali della storia della musica moderna: Victor Jara e Violeta Parra. “La piccola grande Violeta”, racconta Alessio Ambrosi, “è nel mondo l’emblema della musica popolare cilena degli anni sessanta. Violeta è sta- Con il Patrocinio dell’Ambasciata del Cile “Ho il piacere di concedere il patrocinio morale dell’Ambasciata del Cile in Italia alla Manifestazione chitarristica internazionale Acoustic Guitar Meeting, che si svolgerà il 21 maggio a Sarzana, nel corso della quale verrà XIV Acoustic Guitar Meeting 8 conferito un premio alla memoria a due grandi artisti cileni, Victor Jara e Violeta Parra”. Sono le parole della lettera inviata da Santiago Elordi, Addetto Culturale dell’Ambasciata del Cile, agli organizzatori dell’Acoustic Guitar Meeting. I rappresentanti dell’ambasciata sono presenti la sera di sabato 21 maggio alle ore 21, durante la cerimonia di consegna del premio che vede protagonista Angel Parra a nome della madre Violeta e di Victor Jara, su mandato della moglie Joan Jara e della Fondazione Victor Jara. • Il premio e le sue motivazioni tiillimani, i Quilapajun e Victor Jara. La vita le fu grata, e lei disse Grazie alla Vita, Gracias a la vida, congedandosi da lei per scelta e prematuramente. Violeta ha lasciato un’eredità artistica imponente a figli, nipoti e artisti impegnati a proseguire, in tutto il mondo, il cammino da lei iniziato con il recupero e la diffusione della canzone popolare cilena”. ta fautrice della Pena de los Parra, un vero e proprio fenomeno culturale dove si confrontavano le idee e i fermenti di artisti come Angel e Isabel Parra (figli di Violeta), gli In- V ictor J ara Più drammatica la vicenda personale di Victor Jara, arrivato a testimoniare con il martirio i valori su cui aveva impernia- Nati in Riva al Mondo La consegna del premio alla memoria a Victor Jara e Violeta Parra è dovuta in gran parte anche alla collaborazione fra Acoustic Guitar Meeting e l’Associazione Culturale Nati in riva al mondo. Coordinata dal musicista Mauro Di Domenico (nella foto a centro pagina, con Angel Parra), si propone di “annodare sollecitazioni emotive e musicali, arte e spirito, affinché si possa stimolare sempre l’utilizzo della memoria e della riflessione”. • to non soltanto la propria strada di musicista, poeta, uomo di teatro, ma l’intera propria esistenza. Victor Jara ha cantato i diritti e le lotte dei lavoratori nelle miniere cilene, ha cantato l’amore per il proprio paese e l’amore allo stato puro. Ucciso brutalmente dai militari di Pinochet nel 1973, è uno dei simboli mondiali della lotta a tutte le dittature. La consegna del premio A ritirare il premio, in apertura del concerto di sabato 21 maggio, c’è Angel Parra (nella foto a fianco, assieme al musicista Mauro Di Domenico). Angel è figlio di Violeta, ed è in Italia anche su mandato della moglie di Victor Jara, Joan Jara –e della Fondazione Victor Jara. “La consegna del premio”, conclude Alessio Ambrosi, “rappresenta per tutti noi un momento estremamente emozionante. Questo evento, nato tre anni fa come iniziativa collaterale del Meeting, sta diventando sempre più importante, vuoi per la sua rilevanza internazionale, vuoi perché insiste sui valori universali più profondi che la chitarra riesce a trasmettere a tutte le generazioni”. • Il premio Città di Sarzana - Regione Liguria Corde & Voci per Dialogo & Diritti giunge quest’anno alla terza edizione. Il Premio consiste in un’opera del grande scultore italiano Luigi Mainolfi, che verrà consegnata dal Sindaco di Sarzana e dall’Assessore alla Cultura della Regione Liguria sul palco centrale la sera del 21 maggio. L’assegnazione alla memoria di Victor Jara e Violeta Parra avviene con questa motivazione: “Per la loro opera di recupero e diffusione della canzone popolare cilena e per l’impegno profuso a combattere le ingiustizie sociali attraverso la musica e le canzoni; impegno che ha caratterizzato tutta la loro vita artistica, arrivando, nel caso di Victor Jara, fino al martirio ed elevando le Corde & Voci dei due artisti ad esempi di valore universale”. • 9 XIV Acoustic Guitar Meeting Storia (americana) di una CHITARRA... ITALIANA di Roy McAlister C’ è una chitarra, in questi giorni a Sarzana, che non assomiglia a nessun’altra. D’accordo... lo si può dire della stragrande maggioranza degli strumenti artigianali presenti fra le mura della Fortezza. In questo caso, però, la differenza c’è ed è anche molto importante. Stiamo parlando infatti della chitarra che Roy McAlister, il maestro liutaio che ormai si può quasi considerare un “ospite fisso” dell’Acoustic Guitar Meeting, ha costruito e regalato al festival. Come ha avuto modo di dimostrare in più di una occasione, Roy è rimasto estasiato dall’esperienza di Sarzana; e ha per questo deciso di donare parte di sé alla manifestazione. Quale modo migliore, dunque, di una chitarra personalizzata? Uno strumento unico al mondo, con tanto di logo intarsiato? Per renderci ancora più partecipi di questa sua straordinaria iniziativa, Roy ha scattato varie foto durante le diverse fasi di lavorazione, commentandole una ad una. Foto che noi pubblichiamo con piacere... XIV Acoustic Guitar Meeting 10 Ecco le parti fondamentali del body della chitarra che esporrò a Sarzana. Le fasce e il fondo sono già stati modellati in matrice, ma l’incatenatura non è ancora stata incollata. La tavola è pronta, ma non ancora intonata. L’intonazione avverrà tramite dentellatura, ma con i quattro rinforzi esterni affusolati, così da ottenere un suono più deciso per il fingerstyle più moderno. La cassa completata e incollata interamente, con i bordi rifiniti, pronta per l’applicazione del nastro. Qui vediamo tutti i componenti della cassa in fase di incollaggio… tavola, fondo e fasce vengono incollate contemporaneamente. La cassa viene incollata mentre è ancora ben ferma in matrice con gli “spreaders” ancora al loro posto. Saranno rimossi successivamente attraverso la buca quando la colla sarà asciutta e la chitarra liberata dalla matrice. I giunti per l’incollaggio sono stati tagliati e sto procedendo nell’operazione di assemblaggio. L’incollaggio del fondo è stato effettuato e sto procedendo al fissaggio della tavola. Si possono distinguere facilmente i listelli di tavola e fasce ancora da incollare. Utilizzo un nastro molto forte in fase di assemblaggio per mantenere le varie parti insieme in attesa che la colla si asciughi. Il materiale che utilizzo è il palissandro brasiliano… I listelli sono di una fibra di spessore 0.30” nero/ bianco/nero per le fasce e il fondo e di una combinazione di questi ultimi e agrifoglio per la tavola. Ho approntato il manico e incollato la tastiera, e ora sono pronto a rifinire il manico stesso. Qui potete vedere la morsa che utilizzo durante questa fase... serve semplicemente a tenere fermo il manico mentre procedo con l’intaglio, fino ad ottenere il profilo che cerco. Qui invece sto controllando gli spessori del manico... la larghezza del capotasto, lo spessore ed il profilo. È uno step fondamentale, per garantire che lo strumento sia suonabile e comodo sotto le dita. Una volta che la colla è asciutta, il nastro viene rimosso e il corpo così assemblato è rifinito e limato. Dopodiché do al tutto una leggera spruzzata di sigillante. Questa foto è stata scattata all’interno della cabina-spray, ad applicazione del sigillante terminata. In questa foto mi vedete mentre intaglio il manico. Utilizzo per tale scopo la buona, vecchia tecnica del coltello “a petto” per ottenere la giusta forma e spessore. Un dettaglio davvero importantissimo: all’undicesimo capotasto, ecco come appare il logo Sarzana 2011 intarsiato nel manico. 11 XIV Acoustic Guitar Meeting ...e questo sono io (uomo vecchio e grasso!) mentre rifinisco il tallone sul corpo dello strumento utilizzando un cesello, così da ottenere la forma migliore. Infine, un controllo qualitativo dell’insieme, per assicurarmi che il manico sia ben saldo e nella giusta sede e che la tastiera sia correttamente allineata con la buca. Una volta terminata questa fase potrò finire il lavoro con l’applicazione della lacca. Ormai tutto è pronto... per il Meeting! Con la chitarra per la ricerca spirituale: torna “Essere Suono” Per il quinto anno consecutivo, Acoustic Guitar Meeting ospita il seminario pratico-esperienziale Essere Suono tenuto da Max Ormea. “Il seminario di quest’anno”, racconta Ormea, chitarrista e animatore della fondazione Art of Living, “si preannuncia sorprendente. Si parlerà, si mediterà, ci si interesserà di consapevolezza, armonia, creatività, ritmo interno, emissione sonora, improvvisazione, salute psicofisica, sempre con la chitarra come protagonista. Sarà un’esperienza musicale innovativa, che utilizzerà i suoni e le vibrazioni, il sanscrito ed i mantra, l’ascolto meditativo e il canto”. XIV Acoustic Guitar Meeting 12 I temi portanti di questa edizione del seminario saranno il Nada Yoga (o Yoga del Suono) e l’Ayurveda, o Scienza della Vita. Ai partecipanti verranno proposte esperienze innovative –come i massaggi di suono con le tavole sonanti, o i trattamenti rilassanti proposti da Sri Sri Ayurveda. Al centro dell’attenzione ci saranno poi le proposte dell’ospite di quest’anno, il virtuoso di Sarod indiano Soumik Datta. Al seminario si parlerà infine di un importante appuntamento in programma quest’estate: il World Culture Festival, in cartellone allo Stadio Olimpico di Berlino dal 2 al 3 luglio. “Si tratta di un festival organizzato per il trentennale della Fondazione Art of Living. Una manifestazione che vuole celebrare la pace, i valori umani e l’armonia nella diversità; un evento che si aprirà la sera del 2 luglio con una performance di oltre 2.000 chitarristi amatoriali e professionisti da oltre 150 Paesi. • Que Viva UKULELE! Entrato quasi in sordina due anni fa, protagonista solare di performance all’aperto l’anno scorso, in questa edizione dell’Acoustic Guitar Meeting l’ukulele ha ormai fatto propria una posizione di grande rilievo. Con grande soddisfazione di piccoli e grandi... A ssieme agli splendidi strumenti che giungono a Sarzana con Daniela Gaidano e il suo Mercatino dell’Ukulele, “sbarcano” quest’anno all’interno della Fortezza Firmafede le coinvolgenti proposte di alcuni grandi artisti. Come potrete verificare di persona, ci sono proposte per tutti i gusti: musica da ascoltare, da suonare, da ballare. Saranno le dimensioni ridotte, i colori, le sonorità o la facilità con cui uno strumento così apparentemente “innocente” finisce tra le mani più curiose: sta di fatto che la febbre dell’ukulele è contagiosa... La sezione espositiva Come l’anno scorso, la maggior parte delle proposte legate a questo strumento prende forma all’interno dell’Ukulele Village, lo spazio speciale allestito in prossimità dell’area padiglioni dove è più facile “ritagliare” uno spazio di tranquillità per gustare appieno le note serene dei “piccoli” ukulele. La parte espositiva è qui rappresentata da diversi distributori. In primo piano ci sono le proposte del Mercatino dell’Ukulele, affiancate dagli strumenti di Ohana Ukuleles, Davoli e Domus Musica. Tutti, naturalmente, da provare, magari sotto la guida dei musicisti e degli animatori sempre presenti in quest’area. Per una scelta di strumenti ancora più raffinati e di proposte da collezione si può inoltre fare riferimento allo stand “proprietario” del Mercatino dell’Ukulele, nell’area della Torre. I l palco e le proposte artistiche Indipendentemente dall’offerta espositiva, l’ukulele si fa notare per tutta la durata della manifestazione grazie alla non-stop di concerti, eseibizioni e workshop allestita fra sabato e domenica dagli artisti che si danno convegno all’Ukulele Village. Il palco viene gestito da Ukulollo, vincitore di numerosi video contest e artista presente sulla scena internazionale. Nel corso dei due giorni si alternano a getto continuo Ken Middleton, il duo Veronica Sbergia - Max De Bernardi e la coppia formata da Luca Cocchiere e Marta Terribile. Ken Middleton tiene workshop sulla mano destra fingerpicking, il duo Sbergia - De Bernardi propone come di consueto il proprio applauditissimo repertorio. Interessanti sono poi le lezioni di charleston e di danza Hula che Marta Terribile affianca ai workshop di ukulele tenuti con Luca Cocchiere e destinati soprattutto ai bambini. Infine, sono da ricordare due partecipazioni di grande impatto: i Sinfonico Honolulu –un gruppo di otto ragazzi cantanti e suonatori di ukulele, attesi nel pomeriggio di sabato– e i Progetto Quote Latte. Questo gruppo, in cartellone domenica, propone il repertorio di Georges Brassens, il cantautore francese di cui ricorrono proprio quest’anno il novantesimo anniversario dalla nascita e il trentesimo dalla scomparsa. • 13 XIV Acoustic Guitar Meeting L’importanza della FORMAZIONE John Monteleone, Steve Gilchrist, Greg Deering. I nomi più prestigiosi della scena internazionale della liuteria intervengono nei corsi dedicati alla liuteria. Un elemento di grande profondità culturale che conferma la tradizione di valore dell’Acoustic Guitar Meeting. D ate un’occhiata alle foto di questa pagina... non sono immagini di repertorio, né tantomeno istantanee di poco valore. Sono, viceversa, alcune anteprime che il più celebrato costruttore mondiale di mandolini, l’australiano Steve Gilchrist, ci ha inviato qualche settimana fa per documentare, con la viva forza di una photostory “rubata” al suo stesso laboratorio, le fasi di preparazione degli strumenti destinati all’Acoustic Guitar Meeting. Il mondo della grande liuteria All’attesissimo maestro australiano si affiancano quest’anno numerosissimi “pezzi da novanta” della liuteria mondiale, in quello che è sicuramente uno dei corsi di formazione dedicati alla liuteria a pizzico più ricchi in assoluto –e non stiamo parlando esclusivamente della storia dell’Acoustic Guitar Meeting. Nella lunga apertura della manifestazione, da mercoledì 18 maggio a venerdì 20, si alternano infatti, nei locali della Fortezza Firmafede dedicati alle attività di formazione, tre grandissimi nomi della scena internazionale. Oltre a Steve Gilchrist, gli americani John Monteleone (esperto costruttore di chitarre archtop e mandolini; potete leggere una divertente chiacchierata con lui nelle prossime pagine) e Greg Deering (fondatore e proprietario della Deering Banjo Company, è presente in Italia insieme alla moglie Janet, con cui discorriamo della “filosofia Deering” a pagina 18). “L’arrivo di questi grandi maestri”, spiega con visibile emozione Alessio Ambrosi, “rappresenta un momento importantissimo per l’Acoustic Guitar Meeting. Per due buone ragioni: intanto, XIV Acoustic Guitar Meeting 14 Prosegue nel 2011 il “Progetto di Educazione alla Chitarra Acustica e alle Musiche del Mondo”, il progetto della nostra Associazione Culturale inserito nel ProgettoMusica 2011 della Fondazione Carispe. Dopo molti anni di interventi nelle scuole elementari e secondarie inferiori della Provincia della Spezia, quest’anno cerchiamo di focalizzare le energie verso gli Istituti Superiori, fornendo laboratori che prevedono conferenze sulla storia e sulle tecniche esecutive della chitarra, sulle tecniche di costruzione ed elementi di liuteria, portando i maestri liutai a contatto con gli studenti, e offrendo concerti ed incontri con artisti di valore internazionale. Tutto ciò con lo scopo di approfondire e meglio indirizzare le conoscenze musicali di adolescenti che spesso approcciano la musica contemporanea in modo superficiale o divengono inconsapevolmente soggetti di fruizione musicale nella sola logica commerciale. All’interno dei laboratori si affronterà anche l’argomento della musica e dell’organizzazione di eventi musicali come fonte di risorsa economica, per la possibilità di offrire una futura professione e un’occasione di sviluppo turistico-culturale del territorio, sul percorso-esempio dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana. • si tratta di nomi di portata internazionale, che tutti i festival mondiali ci invidieranno. E poi perché la loro presenza porta un’altra apertura importante: per la prima volta da quando esistono, i Corsi di liuteria non si limitano allo scenario della sola chitarra acustica, ma aprono a nuove, stimolanti direzioni: nella fattispecie, il mandolino e il banjo”. Le sessioni dei corsi si svolgono al mattino –con orario dalle 9.00 alle 13.00– e al pomeriggio –dalle 15.00 alle 17.00. La formula è sempre quella delle lezioni di gruppo, a cui si affiancano dimostrazioni, esercitazioni pratiche e discussioni. A chiudere il tour de force di quest’anno interviene infine il liutaio argentino (ma italianissimo da sempre) Carlos Michelutti, con un seminario –in programma sabato 21 maggio– sulla messa a punto delle chitarre acustiche. La sezione della didattica per chitarra In piena coerenza con l’apertura dei corsi di liuteria ai “mondi paralleli”, anche la sezione dedicata alla didattica dello strumento vede l’introduzione, quest’anno, di corsi legati al mondo del mandolino e del banjo. Al centro dell’attività didattica c’è Massimo Gatti: un maestro riconosciuto, esperto di mandolini e di strumenti a corde in genere, che proprio per questa sua curiosità e perizia è stato scelto come coordinatore dei nuovi corsi “aperti” ad un ampio ventaglio di strumenti. Ci sono poi Davide Mastrangelo, che dall’alto della sua esperienza (è fondatore e direttore del Centro Studi Fingerstyle di Arezzo) è ormai un protagonista fisso dell’Acoustic Guitar Meeting. Accanto a Mastrangelo compaiono poi altri grandi nomi della scena internazionale: Beppe Gambetta (parliamo del suo Trattato di chitarra Flatpicking a pagina 28), Mike Marshall, Jens Kruger. Mike Marshall (nella foto in alto a destra) è un concertista americano, fra i massimi esponenti mondiali del mandolino. Jens Kruger (fonto in basso), svizzero di nascita ma americano di adozione, è invece uno straordinario virtuoso del banjo, che lavora a stretto contatto con Greg Deering e che, anche in quest’occasione, sfrutterà la vicinanza del maestro liutaio per allargare ulteriormente le prospettive del suo programma didattico. I corsi sono organizzati come sempre dall’associazione culturale Armadillo Club, ideatrice dell’Acoustic Guitar Meeting, in collaborazione con l’associazione ValdiMagra Formazione e la Provincia della Spezia. • 15 XIV Acoustic Guitar Meeting Da distruttore a... costruttore JOHN MONTELEONE di Cristiano Cameroni È È l’ultimo maestro della grande scuola dei costruttori di Archtop. Protagonista insieme a D’Angelico e D’Aquisto della bellissima mostra “Guitar Heroes” al Metropolitan di New York, John Monteleone è a Sarzana. Dove si racconta con un pizzico di ironia. Un’occasione davvero unica. XIV Acoustic Guitar Meeting tardi, mancano pochi giorni alla chiusura della rivista e non sono ancora riuscito a scrivere a John Monteleone. Un po’ di cose si sono messe di traverso: prima fra tutte, la soggezione che provo nei confronti di questo grande maestro. Che appartiene, come dicono i giornali, alla “santa triade” dei liutai di New York. Non si può più aspettare, però. Istintivamente realizzo che una email non sarà mai sufficiente a rompere il ghiaccio. Aspetto le tre del pomeriggio, quindi alzo la cornetta e compongo un numero dell’elenco telefonico di Islip, NY. Dall’altra parte del filo –e del mondo– risuona una voce calda, gioviale. Hallo... I’ve noticed you did break a guitar when you were a child... Ho sentito che hai rotto una chitarra, quando eri ragazzo. Il ghiaccio è rotto. L’intervista John Monteleone è in effetti molto simile alla sua voce: cordiale, aperto, ironico. E anche un po’ italiano, visto che –passato il primo smarrimento e capito che non si trattava di uno scherzo ma di una intervista per Sarzana– mi ha salutato con un roton- 16 dissimo ciao! L’episodio della chitarra spezzata, che chiunque può leggere con gusto direttamente dalle pagine del suo sito personale (www.monteleone.net), è realmente accaduto e fa da apripista anche alla nostra chiacchierata. CC «Dalle tue note biografiche abbiamo notato un particolare davvero curioso: la tua carriera come Maestro Liutaio ha avuto inizio con la… distruzione di una chitarra acustica che tu stesso hai definito brutta, di scarso valore e in definitiva pericolosa. Non lo si direbbe un inizio incoraggiante per un maestro liutaio; ma da quei primi passi maldestri è nata una carriera straordinaria. Come è stato possibile?» JM «In effetti la tua domanda riflette un avvenimento realmente accaduto. C’è da sottolineare che all’epoca avevo dieci anni, e come tutti i ragazzi curiosi ho dovuto “distruggere” quella che in realtà era una archtop davvero mediocre, per soddisfare la mia curiosità di sapere “come era fatta dentro”. Sebbene sapessi che non si trattava probabilmente di un capolavoro di chitarra, e che non era di grande valore, era però parte del panorama della nostra sala da pranzo. Se ne stava lì, appoggiata nel suo angolo, con la sola speranza di venire prima o poi notata da qualcuno. È diventata il mio agnello sacrificale quando l’ho aperta per portare all’esterno il suo interno: fatto che mi ha rivelato l’esistenza di un mondo Pubb. Sarzana 2 19/04/11 15:57 Pagina 1 sconosciuto. È stato allora che ho capito che l’interno di una chitarra è importante almeno quanto l’esterno, e che tutto si muove insieme. Ed è stato allora che ho capito che le catene e i rinforzi interni avevano un loro preciso motivo di esistere, che avrei pienamente compreso solo molto tempo dopo. D’altra parte non c’è alcun motivo di essere distruttivi se non si hanno risultati positivi. Quella chitarra, in quelle condizioni, non avrebbe più potuto essere suonata, ma ha avuto per me un effetto straordinariamente più elevato. Chi mai avrebbe detto che sarei diventato liutaio, e che un giorno sarei stato addirittura invitato in un posto piacevole come Sarzana per condividere la mia personale esperienza con i visitatori e i frequentatori dell’Acoustic Guitar Meeting?» CC «Parliamo del workshop. Se diamo retta a quanto dicono di te liutai, musicisti e visitatori che in questi giorni sono qui a Sarza46 LA DOMENICA DI REPUBBLICA DOMENICA 20 MARZO 2011 SPETTACOLI George Benson, Jim Hall, Mark Knopfler, Django Reinhardt, Andrés Segovia: i più grandi musicisti del Novecento hanno incrociato l’arte che i nostri immigrati si tramandavano da generazioni. Ora una mostra TEARDROP 1993 a New York celebra questi “guitar heroes” che abbandonarono il mandolino per dedicarsi allo strumento che avrebbe cambiato la musica È la chitarra a forma di goccia realizzata da James D’Aquisto ANGELO AQUARO I SUN KING La chitarra più famosa firmata John Monteleone NEW YORK mmaginatevi la scena. Da una parte c’è lui, Andrés Segovia, nato Andrés Torre Segovia Marqués de Salobrena, il più grande chitarrista classico del Novecento: un mito. Dall’altra Maccaferri Mario, da Cento, provincia di Ferrara, emigrato a Parigi, Londra, finalmente New York, che sarà anche liutaio e imprenditore geniale, però da tempo ha messo da parte l’ebano e l’arte per inseguire i milioni che gli porta quel materiale che sta facendo impazzire il mondo: la plastica. «Ecco, Andrés, ti prego, devi provarla, è bellissima, l’ho realizzata per te». E certo che è bellissima: ma è di plastica. «Guarda, Andrés, se la suoni soltanto una volta, in con- certo, è fatta». E certo che sarebbe fatta. Siamo agli inizi degli anni Sessanta e il mercato delle chitarre è alle stelle grazie a quei quattro ragazzi che si fanno chiamare Beatles. Tutti vogliono strimpellare. E se perfino Segovia poggia le dita divine su una Maccaferri — sai che botto? No: Segovia non si azzardò mai. E per i musicisti di tutto il mondo le chitarre di plastica restarono da allora quello che effettivamente sono: chitarre di plastica. Giocattoli. Peccato? Dipende. Maccaferri Mario è comunque passato alla storia come l’uomo che introdusse la plastica negli strumenti musicali, in primis l’ancia dei fiati, benedetta perfino da Benny Goodman. E poi la sua avventura è solo un capitolo di quell’irresistibile libro che è la storia degli Stradivari del rock: i continuatori di quella italica tradizione che dal Settecento arriva ai gior- Spaghetti Chitarra I liutai italiani che diedero al rock l’arma perfetta TRI PORT Ricorda un mandolino la Tri Port di John Monteleone che iniziò proprio come creatore di mandolini per musicisti folk negli anni Settanta na, tu rappresenti di fatto una vera leggenda vivente. Quale può essere il rapporto tra una “leggenda vivente” e i giovani liutai? Cosa farai durante il tuo attesissimo workshop?» JM «Mi aspetto che i “giovani liutai” che parteciperanno ai miei seminari sappiano porre domande utili, in un’atmosfera rilassata che possa aiutarli a comprendere come usare quelle informazioni per migliorare i loro strumenti. Sono veramente felice di vedere e di incontrare i giovani liutai che, ovunque ho partecipato a eventi analoghi, si impegnano per migliorare la qualità della liuteria. Si tratta di una vera comunità di persone che condividono la passione per la realizzazione di strumenti raffinati, destinati a un crescente numero di musicisti. Sarà bello discutere di storia delle chitarre e dei mandolini, e sarà bello comprendere ancora più a fondo da dove vengono, cosa hanno generato e dove stanno andando. E non solo...» • A proposito della mostra di New York La mostra del Metropolitan e il libro fotografico in edizione limitata che la accompagna hanno davvero fatto molto parlare di sé, Oltreoceano come in Italia. Lo testimonia ad esempio la doppia pagina che il quotidiano nazionale La Repubblica ha dedicato ai grandi liutai italo-americani il 20 marzo scorso. In primo piano c’è proprio la TriPort, uno dei modelli più celebri fra quelli costruiti da John Monteleone. Ed è qui che il nostro viene presentato come uno dei “tre grandi” della “santa triade” della liuteria di New York. Nella foto in alto, un modello speciale sul tavolo da lavoro di John, pronto per essere portato a Sarzana. • publishing, instruments & audio Milano • Paris • Madrid • Hamburg w w w. c a r i s c h . c o m Repubblica Nazionale 17 XIV Acoustic Guitar Meeting Banjos... DEERING STYLE di Cristiano Cameroni I Per noi, la loro venuta a Sarzana è un evento memorabile. Per loro, americani di Kenora Drive (California) e fondatori di uno dei più celebri marchi mondiali di banjos, è un sogno ad occhi aperti. Ecco perché... XIV Acoustic Guitar Meeting ncontriamo Janet e Greg Deering a Francoforte, nello stand all’ingresso del padiglione dedicato alle chitarre acustiche. Quel punto, per tutti gli operatori, è da sempre “il” corner Deering. Sull’unica scrivania, in un tripudio di banjos raffinatissimi, una zuppierina di biscotti tondi, squisiti. Fra uno e l’altro prende forma la nostra conversazione... CC «Nei mesi che hanno preceduto l’apertura dell’Acoustic Guitar Meeting, la notizia della vostra partecipazione è stata motivo di grande interesse per gli appassionati. Se posso dire la mia, a me sembra che la sola vostra presenza in Fortezza aggiunga una prospettiva importante al Meeting. Assieme ai grandi marchi di chitarre acustiche, ai piccoli liutai, al mondo degli ukulele e del basso acusti18 co, i vostri straordinari banjos contribuiscono a “chiudere il cerchio” e permettono all’Acoustic Guitar Meeting di offrire una panoramica completa sulla cultura dello strumento. Detto questo, quali sono le vostre aspettative nei confronti della manifestazione? Cosa vi ha convinti ad intraprendere il lungo viaggio verso l’Italia?» JD «L’Italia vanta una ricchissima tradizione nel settore della costruzione di strumenti musicali di qualità. Una delle ragioni per cui saremo a Sarzana è che desideriamo conoscerla ed imparare, in uno scambio ideale fra la tradizione italiana e la nostra esperienza come costruttori di banjos di grande qualità. Non a caso, per i giorni immediatamente precedenti il Meeting, abbiamo pianificato una visita a Cremona, la città da dove viene la grande maggioranza dei migliori vio- lini della storia... Davvero, non vediamo l’ora di immergerci nella ricchissima cultura del vostro Paese». CC «Esposte a Sarzana ci sono centinaia, forse migliaia di chitarre. Ciascuna ha un’anima, un’identità inconfondibile. Ci sono decine e decine di liutai... ciascuno ha uno stile e una filosofia che lo rendono unico. Naturalmente ci aspettiamo di vedere anche molti banjos, sul palco e nell’area espositiva: e sono certo che i vostri si faranno notare, un po’ perché rappresentano una novità per i visitatori, un po’ perché sono fra i più apprezzati al mondo. Ora... qual è la “magia” nascosta nei vostri strumenti? Qual è il loro modo di essere unici?» JD «Mi piace il concetto di “magia”, mi ci ritrovo... Tutti noi siamo convinti che quelli che costruiamo non siano soltanto dei banjos. Con il nostro lavoro rendiamo possibile la magia della musica; quella stessa magia che le persone condividono quando suonano un banjo di qualità. Da qui discendono i valori che ci contraddistinguono rispetto agli altri costruttori: la passione che riversiamo nel nostro lavoro e l’impegno costante per la produzione di banjos con il livello qualitativo più alto in assoluto. Cerchiamo sempre nuovi perfezionamenti, perché siamo convinti che un suono migliore e una migliore qualità costruttiva possano aiutare il banjo a conquistare il posto che si merita fra gli strumenti musicali». CC «In che senso? Trovate che il banjo sia uno strumento ancora così sottovalutato?» JD «Se guardiamo alla tipologia generale, il banjo –un tamburo e delle corde tese– è senz’altro uno degli strumenti musicali più antichi mai inventati dall’uomo: lo si ritrova in Asia già nei dipinti di epoca preistorica. Il Modern American Banjo, invece, è uno strumento relativamente giovane: è stato inventato negli anni Quaranta dell’Ottocento da Joel Sweeney ed è quindi molto più “giovane” della chitarra o del violino. La sua storia è ancora breve, e molte pagine attendono ancora di essere scritte: e la nostra missione consiste nel miglioramento continuo della sua qualità acustica. Ogni miglioramento costruttivo e di progettazione contribuisce a svelare la vera voce di questo strumento così straordinariamente risonante. Un passo dopo l’altro, sono sempre più numerose le persone che in tutto il mondo apprezzano questo suono così caratteristico –e così affascinante!». C M Novità Tipbook Chitarra classica e acustica Guida completa al tuo strumento Consigli per l’acquisto, lo studio, l’esecuzione Come scegliere e montare le corde Manutenzione e accordatura Comparazione fra marchi, modelli, prezzi Diagrammi degli accordi Appunti sulla storia dello strumento Glossario Fonti e risorse per approfondimenti Tipcode per accedere ai file audio e video su www.edizionicurci.it/tipbook Y CM MY CY CMY K edizionicurci.it 19 XIV Acoustic Guitar Meeting CC «Il vostro stand, qui a Francoforte, è letteralmente strapieno di strumenti bellissimi. Ce ne sono di ogni misura, per non parlare della ricchissima combinazione di essenze e sonorità. Come si fa a non perdersi? Come trovare lo strumento più adatto alla propria musicalità? C’è un modello da cui voi consigliereste di partire?» JD «A chi si avvicina per la prima volta al nostro catalogo consiglierei di cominciare con un modello Goodtime in acero. Ha un design semplicissimo, è leggero e produce un suono decisamente gradevole. Fra l’altro è il modello che proponiamo nell’ambito dello starter pack che comprende anche un accordatore, una tracolla, una borsa e un DVD didattico. Ai profes- XIV Acoustic Guitar Meeting 20 sionisti consiglierei invece di dare un’occhiata al modello Eagle: è uno strumento di grande qualità che non costa molto e che può contare su un suono capace di riempire le sale da concerto. Al collezionista, infine, proporrei senz’altro il modello speciale che abbiamo prodotto per il 35esimo anniversario della nostra fondazione. È dorato, intagliato e impreziosito da un bellissimo intarsio in pietra che lo fa letteralmente brillare! Ci sono poi modelli speciali a sei corde, che possono essere accordati e suonati come chitarre tradizionali ma che sono a tutti gli effetti dei banjos! Insomma, ce n’è per tutti: ci sforziamo di produrre banjos per tutte le tasche: e in tutte le fasce di prezzo offriamo strumenti con un suono di alta qualità e grande facilità d’uso. Spesso ci capita di ricevere lettere da clienti che ci ringraziano per come il banjo ha cambiato la loro vita e per la felicità che il semplice fatto di suonarlo dà loro. Sono questi commenti, sono queste soddisfazioni a farci dire che il nostro impegno è stato ripagato. Sono anni e anni di fatiche e di costante miglioramento: ma ne vale davvero la pena...» • Una garanzia... S PER TUTTI ono davvero pochi i chitarristi che oggi, al “calcio di inizio” di Acoustic Guitar Meeting 2011, non conoscono il sistema Fast Lock di Eko. Era il 2010 quando l’azienda presentava per la prima volta, in occasione della fiera di Francoforte, il brevetto di un sistema per il miglioramento funzionale della chitarra elettrica ed acustica che si rivelava a dir di Marco Cristofaro poco rivoluzionario. E che soprattutto è stato il frutto di studi e ricerche di un team tutto italiano. Ma di cosa si tratta precisamente, e quali sono le sue possibili applicazioni? Lo abbiamo chiesto a Massimo Varini, ormai per tutti una leggenda della chitarra elettrica e (più di recente) acustica del panorama italiano e internazionale, presente ad Acoustic Guitar Meeting agli stand Eko e Martin. Massimo, per prima cosa, per i pochi che ancora non lo conoscessero, che cos’è il Fast Lock System e quali sono i suoi vantaggi? M.V. Il Fast Lock System altro non è che un efficace sistema di fissaggio del manico della chitarra alla cassa (assemblaggio in “bolt on”) con una sola vite. L’esigenza che ha spinto Eko a questo progetto è stata quella di permettere ai chitarristi di settare autonomamente il manico (e di conseguenza di regolare liberamente l’action delle corde) della chitarra, a seconda della comodità personale, della scelta del repertorio o in caso di esigenze di tipo organologico (che spesso, ahinoi, siamo chiamati ad affrontare!) senza dover necessariamente ricorrere ad una lunga e spesso onerosa operazione di liuteria. Dacci qualche dettaglio tecnico in più. Dove si colloca precisamente il Fast Lock sulla chitarra? M.V. È semplicissimo. Il manico della chitarra che monta Fast Lock presenta all’opposto del 15° tasto una bussola di ottone avvitata radialmente alla fibra del legno. Questo è fondamentale per garantire la massima tenuta meccanica alla sollecitazione di trazione. In questo modo il fissaggio del manico alla cassa è meccanicamente perfetto, e si rivela sicuramente superiore ai sistemi di collaggio normalmente utilizzati (“dovetail”, o bolt-on con viti autofilettanti). Conosciamo tutti la Eko “Mia”, una chitarra acustica costruita su tue direttive, che monta di serie il sistema Fast Lock: quali sono i punti di forza di questo strumento? M.V. Cominciamo col dire che “Mia” è una chitarra comoda, con un ottimo rapporto qualità-prezzo e che dà immediatamente soddisfazione. Ho voluto per questa chitarra un top in cedro, materiale che come tutti sanno non ha bisogno di molto tempo per funzionare al meglio e proiettare un suono forte e corposo, mantenendo comunque elasticità e apprezzabili sfumature timbriche. Ho chiesto inoltre che la cassa avesse uno spessore leggermente minore rispetto agli standard, così che la chitarra risultasse comoda da imbracciare e più suonabile. Un’ottima chitarra per registrare in studio ma anche per il live. Io stesso, spesso e volentieri, la porto con me insieme alle mie “preferite” e la utilizzo tranquillamente. E Fast Lock come risponde su una chitarra che vista così sembra già pronta e finita? M.V. Fast Lock è il vero punto di forza, in realtà. La possibilità di agire, col solo aiuto di una brugoletta, sull’assetto del manico e del ponticello è fondamentale per permettere al chitarrista di scegliere l’action preferita delle corde. Un semplice mezzo giro e possiamo alzare o abbassare a nostro piacimento il manico. Poi non resta che perfezionare l’assetto agendo sul ponticello, perché, ci tengo a sottolinearlo, una chitarra con un assetto perfetto si ottiene solo agendo su entrambi gli elementi. In questo modo, autonomamente, il chitarrista si crea la chitarra “perfetta” senza dover ricorrere al liutaio, risparmiando così qualche soldo. Il che non guasta… Grazie Massimo, sei stato come sempre chiaro e prezioso. Ci vediamo sul palco! • 21 XIV Acoustic Guitar Meeting Da Sarzana a L’Aquila... ...e RITORNO Ricordate lo stand delle Due chitarre per L’Aquila? Nella parte finale dell’area “padiglioni”, due maestri liutai hanno impiegato i cinque giorni dell’Acoustic Guitar Meeting 2010 per costruire due chitarre da donare alle scuole della città colpita dal terremoto. Oggi, quegli strumenti tornano a Sarzana. Per suonare... XIV Acoustic Guitar Meeting S egnatevi data e ora: c’è un appuntamento, domenica alle 11.30 sul palco centrale, al quale non dovete mancare. Se siete in Fortezza Firmafede, naturalmente... A quell’ora, infatti, è prevista l’esibizione di due... strumenti particolarissimi. Sì, avete letto bene: due strumenti. Che saranno proposti dalle mani degli allievi dell’Accademia Chitarristica Aquilana, della Scuola di Musica Icarus e dell’Area Sonora. U na storia lunga un anno ... Le due chitarre in questione avranno, ora di domenica, un anno esatto di vita. E si troveranno a pochi metri dal luogo che le ha viste nascere: l’area espositiva dei Padiglioni, dove l’anno scorso sorgeva lo stand dedicato all’iniziativa Due chitarre per l’Aquila. Ricordate? Proprio in fondo al corridoio, appena prima della mostra e del palco di Fingerpicking.net, due maestri liutai, in lotta contro il tempo, incollavano, tagliavano, lucidavano, rifinivano... per dare alla luce due chitarre acustiche da donare agli allievi delle scuole della città colpita dal terremoto. Per la cronaca, si trattava dei Maestri Liutai Leonardo Petrucci e Franco Di Filippo (nella foto al centro, scattata l’anno scorso 22 al termine della... maratona, con gli strumenti terminati). U n ’ idea semplice ... e geniale L’idea, in fondo, era semplice: il tempo e la professionalità messi a disposizione nel corso dei workshop di liuteria potevano essere sfruttati non soltanto per condividere informazioni tecniche sulle fasi di progettazione e costruzione di uno strumento, ma anche per portare a termine un’operazione che potremmo definire generosa e necessaria al tempo stesso. La musica per ricostruire Sarzana si è mossa in effetti in piena sintonia con l’intero mondo della musica e dello strumento musicale, che ha risposto alla chiamata delle vittime del terremoto d’Abruzzo con una serie di azioni comuni di grande efficacia (ricordiamo, oltre alla grande canzone per il fund-raising che ha coinvolto decine di artisti e interpreti ita- liani, le iniziative di singole aziende o le proposte delle associazioni –come quella di AIARP, l’Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti, che ha donato un coda al conservatorio dell’Aquila). Se possiamo dirlo, l’Acoustic Guitar Meeting ha però fatto qualche passo in più. Perché, fedele alla vocazione artistica e all’idea secondo cui alla chitarra acustica vanno offerte occasioni per farsi conoscere, il patròn Alessio Ambrosi ha voluto che i due strumenti tornassero a suonare dal palco della Fortezza Firmafede nelle mani dei destinatari finali. ... con una importante prospettiva Il progetto, peraltro, non è concluso: le aziende presenti all’Acoustic Guitar Meeting possono ancora donare nuovi strumenti per gli studenti aquilani. Il coordinamento è a cura dell’Associazione SuonoImmagine dell’Aquila, sotto la direzione di Claudio Mastracci. • SR Technology SR Technology guarda ancora avanti GUARDA AL FUTURO C onoscete una gamma di amplificatori per chitarra acustica più completa, più ricca e più apprezzata di quella offerta da SR Technology? Gli inconfondibili esemplari dalla livrea lignea la fanno ormai da padrone, qui e ovunque risuonino le note di una chitarra acustica. Ma se pensavate di conoscere a fondo tutti gli ampli costruiti a Recanati dovete proprio ricredervi... Il 2011 vede infatti il lancio, da parte di SR Technology, di una nuovissima linea di prodotti che allarga ulteriormente l’arsenale sonoro a disposizione di chitarristi, bassisti e... non solo. Ne abbiamo parlato con Ferdinando ed Emanuele Canale, padre e figlio, fondatori e proprietari della Casa italiana. «In questi ultimi anni, SR Technology ci ha abituati ad un vero e proprio proliferare di novità: l’ampli re- sofonico, la linea di amplificatori per basso... per finire con i sistemi modulari presentati quest’anno. In che modo l’innovazione continua si sposa con la tradizione? Come riuscite a mantenere anche nei nuovi prodotti l’immagine di un’azienda con una forte anima “artigianale”?» «Quando alla SR Technology si esplorano nuove tecnologie, lo scopo è sempre quello di realizzare un prodotto qualitativamente eccellente, quindi niente che non sia stato ampiamente studiato e compreso dal nostro staff tecnico viene impiegato nella realizzazione di un nuovo prodotto. Siamo convinti che la tecnologia non debba sostituire la qualità, ma aiutarla a crescere e diventare ogni giorno più “userfriendly”. L’anima artigianale si ha in tutti i prodotti in cui, dalla progettazione alla realizzazione del pezzo finito, si ha un continuo controllo da parte non solo dei tecnici e delle nuove leve, ma anche di chi ha fondato e conosce fin dall’inizio la storia dell’azienda. Sebbene le tecniche di progettazione siano passate da quelle di un’azienda artigiana a quelle di un’industria, la cura è sempre la stessa, profonda e “maniacale”, di un artigiano che lavora il suo prodotto fino a renderlo quasi un’opera unica nel suo genere. SR Technology non si limita a realizzare articoli che piacciano, ma realizza prodotti di cui l’azienda stessa possa andare fiera». «Il binomio SR Technology - Acoustic Guitar Meeting è un dato di fatto sul quale nessuno oserebbe mai avanzare dubbi. Cosa vi rende così vicini?» «Nella realizzazione dei prodotti e nelle manifestazioni a cui prendiamo orgogliosamente parte siamo molto vicini agli artisti; il fatto di toccare con mano il mondo del musicista è sicuramente un punto a nostro favore. Per uno strumento acustico, inoltre, è importante non alterare il timbro in nessun modo una volta che questo viene amplificato: questa ricerca di un suono reale e presente è sempre stata nel DNA della SR Technology». «I prodotti SR Technology hanno una caratteristica importante: sono sempre molto riconoscibili, e 27 questo è il chiaro segnale dell’esistenza di una filosofia produttiva forte e rigorosa. Qual è il segreto della vostra forza?» «Dal punto di vista dello stile sonoro, ogni prodotto che viene realizzato viene testato anche da musicisti e artisti di vario genere ed estrazione. Ogni osservazione viene fatta prima che il prodotto arrivi sul mercato e viene accuratamente presa in considerazione. Per questo tutti i prodotti SR Technology non sono solo “tecnicamente” corretti, ma anche molto “musicali”. Inoltre, dal punto di vista estetico e del design crediamo di aver raggiunto un equilibrio stilistico sobrio ed elegante, che non viene mai stravolto ma “aggiornato” ed adattato alle esigenze di ogni nuovo prodotto». • XIV Acoustic Guitar Meeting Beppe Gambetta TRATTATO di CHITARRA Flatpicking Parlando con... Non esiste una ricetta didattica precisa per scrivere un libro che insegni la tecnica ma anche l’amore per la buona musica. Il Trattato è un tentativo di avvicinare questi aspetti, una sintesi di tante esperienze e lavori precedenti che è anche un diario della mia vita. Il libro nasce ispirandosi al mio percorso artistico, tenendo conto delle emozioni che ho provato in questi anni di musica vissuta in viaggio e delle diverse esperienze di insegnamento, ricerca e produzione musicale indipendente. Beppe Gambetta La chitarra a plettro è in grado di esprimere ritmo e passione, di mantenere in vita temi popolari indimenticabili, di accompagnare e fornire spunti compositivi alla canzone d’autore, di comporre melodie ispirate. Esiste infatti un filo comune di poesia, ma anche di tecnica, che accomuna i repertori sviluppati nelle tradizioni popolari e urbane. Percorrendo e allacciando questo filo in modi diversi si ha la possibilità di scoprire parti inesplorate della propria creatività in un viaggio che transita ben lontano dai modelli artistici propinati dal cosiddetto main stream dei media televisivi. Lo scopo del libro è quello di un viaggio nel mondo della chitarra acustica a plettro, partendo dal mio repertorio ma non solo, approfondendo e confrontando esempi da tradizioni diverse con una visione libera e trasversale. Beppe Gambetta ISBN 978-88-50717-35-4 Reduce dalla fatica dell’Acoustic Night 2011, pronto ad intervenire all’Acoustic Guitar Meeting, Beppe Gambetta si racconta. E ci parla del suo nuovo metodo per chitarra Flatpicking. Naturalmente, è molto più di un semplice manuale... XIV Acoustic Guitar Meeting S e c’è un personaggio che non ha bisogno di grandi presentazioni, questi è probabilmente Beppe Gambetta. Il chitarrista italiano, che “ha fatto del viaggio un’arte”, come si legge nell’esauriente biografia che accompagna il suo sito internet, ha alle spalle quarant’anni di carriera. Undici dischi, libri, DVD... ma soprattutto la stima e il rispetto di una vastissima schiera di musicisti in ogni parte del mondo. Nonostante sia piuttosto facile ascoltarlo (ad esempio venerdì sera, in Fortezza Firmafede, insieme allo straordinario polistrumentista Mike Marshall), è piuttosto rara l’occasione di parlargli di persona. 28 9 788850 717354 ML 3098 Eppure Gambetta di cose ne ha da raccontare, soprattutto in relazione all’irripetibile percorso artistico di ricerca e di evoluzione che lo ha portato a suonare con i musicisti più rappresentativi della scena acustica mondiale, fino a diventare un loro pari. Un evento memorabile L’uscita di un suo libro rappresenta quindi una grande occasione; soprattutto se il libro in questione –che si intitola Trattato di Chitarra Fingerpicking e che verrà presentato sabato alle ore 16.00 presso lo stand Carisch– è uno scrigno nel quale si trovano, accanto agli esercizi e ai brani di repertorio, testimonianze preziose sui suoi percorsi artistici e sul suo personalissimo modo di pensare la musica. “Scrivere questo libro”, ci ha raccontato Gambetta con la sua voce pacata e cortese, “non è stato facile. La mia vita on the road mi porta fuori casa duecentocinquanta giorni all’anno. E quando sei sempre via non è facile trovare la concentrazione per portare avanti un lavoro di scrittura così complesso. La sua forma, la sua identità... x13 addirittura le sue dimensioni hanno preso consistenza strada facendo. Alla fine, con l’editore abbiamo deciso di chiamarlo Trattato: era l’idea giusta per un volume che non è solo una raccolta di brani, ma un viaggio appassionato che vuole sì dare una prospettiva di tipo didattico, ma che punta ad insegnare ad amare la chitarra, a voler bene alla musica, ad aprire nuove strade per lo sviluppo della creatività”. U nire le due sponde dell ’O ceano In questa dichiarazione d’intenti c’è già tutto il pensiero di Gambetta. La sua poetica del viaggio è in realtà una ricerca continua di nuovi incontri: e non è un caso che sia proprio lui, in un passaggio della lunga chiacchierata che mi regala, a definire il Trattato di chitarra Flatpicking “un filo che unisce le due sponde dell’Oceano”. Nelle duecentoventi pagine di cui si compone trovano posto elementi della musica degli Stati Uniti come grandi eredità della tradizione europea. “L’America”, prosegue Gambetta, “è il crogiolo dove si è sviluppata, vorrei quasi dire è esplosa, la grande cultura musicale del Novecento. Ma non dobbiamo dimenticare che tutti gli ingredienti originali –le forme, gli strumenti, gli accordi– sono nati sull’altra sponda dell’Atlantico. La musica popolare –altrimenti detta roots music– rappresenta un’eredità culturale sterminata, che esercita ancora oggi un’influenza importantissima sul nostro modo di fare musica. Pensiamo soltanto a quello che sono le accordature aperte: modi diversi di interpretare lo strumento, nati magari per aggirare i suoi limiti fisici ma capaci di aprire strade del tutto inaspettate alla creatività di generazioni di compositori. Insisto... la musica popolare, la nostra musica popolare, è oggi ampiamente sottostimata: e questo è molto grave”. U n ’ opera didattica di rilievo Mentre parla, Beppe scorre l’indice del suo Trattato: i primi capitoli trattano dei movimenti e della posizione della mano, della ricerca del tono; poi si passa agli esercizi di ginnastica e riscaldamento (“sono nati per me, li ho scoperti uno ad uno con fatica, rigore e serietà”, ci dice a questo proposito Gambetta). Si arriva quindi alla lettura delle prime semplici melodie, al Crosspicking e alle prime trascrizioni: e qui il nostro interrompe la rassegna per porre di nuovo l’accento sull’incrocio delle tradizioni. “Ci sono canzoncine americane, melodie tradizionali italiane, czarde ungheresi, polke, quadriglie e musiche sarde... La musica popolare per chitarra acustica custodisce temi di straordinaria bellezza che possono essere studiati con grande facilità. Questo repertorio è efficace nella didattica e bello da suonare: dà soddisfazione e aiuta a crescere”. Acoustic Guitar Metting 2011: tutti i volti di Beppe Gambetta D al solista all ’ orchestra ... e viceversa La serie dei capitoli prosegue lungo un asse che sembra condurre dall’esplorazione solistica dello strumento alle esperienze di gruppo più complesse: nelle pagine del libro si affacciano, uno alla volta, il duo, l’ensemble, l’orchestra. “Anche questa è una scelta significativa”, commenta Gambetta. “Nell’immaginazione della gente, la chitarra è quasi sempre associata all’idea del passaggio da virtuoso. La chitarra è naturalmente uno strumento straordinario, che offre a chi la suona anche la possibilità di fare del virtuosismo estremo. Ma non è solo di questo che si tratta: un buon musicista deve essere capace di condurre un’idea musicale sia da solo che in rapporto ad altri. Non a caso, gli ultimi capitoli del Trattato si occupano dell’arrangiamento: è il culmine di un percorso di sviluppo della creatività che può portare anche ad una rilettura importante del pensiero solistico”. A proposito dell ’A coustic G uitar M eeting Ad indice concluso, mi limito a chiedere a Beppe in che modo un’opera come questa possa essere messa in rapporto con il mondo acustico che si dà convegno a Sarzana in questi giorni. La risposta è illuminante: “Il libro ha un aspetto trasversale che vuole coprire un territorio immenso. Questo aspetto, questa completezza, si ritrovano anche nell’Acoustic Guitar Meeting, che a mia memoria è il più completo evento legato alla chitarra che io conosca nel mondo”. Detto da un artista che ha fatto del viaggio il centro della propria poetica e che suona con regolarità praticamente in tutti i continenti –eccetto l’Africa, almeno per il momento– non ci sembra un complimento da poco... • Attraverso gli appuntamenti in programma in questi giorni sul palco, negli ambienti dedicati ai workshop di formazione e presso gli stand sono rappresentate tutte le sfaccettature della ricchissima figura artistica di Beppe Gambetta. Per primo, l’ambito dei Workshop sulla didattica della chitarra lo vede protagonista in qualità di docente –con la presentazione del Trattato, peraltro replicata sabato alle ore 16.00 presso lo stand Carisch. A seguire, è la volta del palco: l’appuntamento è per venerdì 20, quando Beppe suona in compagnia di Mike Marshall: un virtuoso, compositore, studioso di musiche tradizionali di altissima levatura, oltre che un grande amico per Beppe (di lui ci ha detto: “sarà una festa suonare con lui!”). Non manca l’aspetto legato agli strumenti: Beppe Gambetta è infatti di scena ripetutamente presso lo stand Taylor. Last but not least, c’è anche un’importante anima discografica, con la presentazione ufficiale del cd Live at teatro Della Corte: The First 10 Years (la copertina è in altro a destra). Si tratta di una produzione americana che “indaga” la prima decade di vita dell’Acoustic Night. Davvero, non c’è che l’imbarazzo della scelta... • 29 XIV Acoustic Guitar Meeting Ricordo di sei corde... scordate di Gianni Cameroni T orino, novembre 1970-gennaio 1971: ospedale militare. Premetto: stavo benissimo. Ero stato solo inserito in un corso per il conseguimento del diploma di Aiutante di Sanità (o infermiere, che dir si voglia), e la scuola era presso l’Ospedale Militare di Torino. Struttura piuttosto fatiscente, camerata immensa (ci stavamo, larghi: eravamo 50 soldatini, ciascuno con la propria branda e l’armadietto, e quasi un metro e mezzo di spazio tra una branda e l’altra), impegno solo al mattino. Adunata, colazione, lezioni teoriche e pratiche, pranzo. Poi, nel pomeriggio, nulla da fare. Le pulizie le facevano altri militari della caserma interna, i medici erano impegnati all’ospedale (quello vero) e noi allievi del corso eravamo lì (al gelo: quell’inverno Torino ha toccato i -12 gradi già a metà dicembre) a cercare di far passare il tempo. Io ero l’unico con i libri dell’Università (filosofia morale, storia moderna e contemporanea, letteratura italiana), altri erano lì con la Settimana Enigmistica, Tex, Diabolik e una raccolta di fotoromanzi (sì avete letto bene: in caserma si leggevano i fotoromanzi!), e nessuno con una radiolina. La TV non c’era, il computer doveva essere ancora inventato e la cosa più intelligente (per militari destinati al Genio Ferrovieri, ai Carristi e alla fanteria d’assalto) era giocare a battaglia navale su foglietti a quadretti rimediati saccheggiando i blocchi degli appunti. Ero anche bravino a disegnare, e mi cimentavo con schizzi in bianco e nero a carboncino. XIV Acoustic Guitar Meeting 30 U no strano ... accordo Verso la fine di novembre, il sergente di giornata mi si presenta davanti con una chitarra in mano, priva di due corde (o meglio, le corde c’erano, ma erano spezzate e pendule). Con mia immensa sorpresa, guardando il disegno che stavo facendo (un pitone avvolto su un robusto ramo) mi propone uno scambio: “Se ti do questa chitarra, mi vendi il tuo disegno? C’è anche la sua custodia”. Per me era una manna: di disegni come quello avrei potuto farne altri dieci in meno di due giorni, ma una chitarra vera mi avrebbe effettivamente aiutato a far passare un po’ il tempo. Anche se, in effetti, prima avrei dovuto imparare a tirarci fuori qualcosa da quella scatola provvista di un manico, un grande foro e quattro corde… Accettai lo scambio. Da quattro a sei La prima cosa che feci quella stessa sera, in libera uscita, fu quella di procurarmi una muta di corde. Mi recai in un negozio del centro di Torino e il commesso mi aiutò immensamente. Intanto mi chiese che tipo di chitarra fosse: “Acustica, classica o elettrica?”. Pensando che classica fosse sinonimo di “cara” e certissimo del fatto che non si trattava di una chitarra elettrica, affermai con decisione “Acustica!”. Mi diede le corde e una serie di schemi per riconoscere le note e provare a fare qualche accordo, aiutandomi con un po’ di esempi direttamente lì in negozio. Non so se era per effetto della divisa da Aiutante di Sanità (avevamo la croce rossa sul braccio e le mostrine rosse) o per la mia faccia smarrita, ma per vendermi una muta di corde il commesso mi dedicò più di un’ora: come si accorda, come si trova il “LA” (bastava, allora, sollevare la cornetta di un telefono: il tono era più o meno un LA), come si tiene in mano, come si appoggiano le dita… Tornai alla mia branda baldanzoso e felicissimo, e, accantonati per un attimo i volumi di filosofia, mi impegnai innanzitutto a cambiare le corde (la paletta però era diversa da quella vista in negozio…) e poi ad accordare la mia chitarra. Ci riuscii in qualche modo, salvo poi scoprire (e me lo dissero i polpastrelli tagliati e sanguinanti) che la mia era una chitarra classica, e che avrei fatto meglio a prendere corde in nylon… Ma questa è un’altra storia. In qualche giorno imparai il famoso e scontato “giro di DO”, e per alcuni pomeriggi la camerata risuonò di timidi tentativi di suonare La gatta, Sapore di Mare e altre arie sul giro più facile del mondo. In poche settimane scoprii le Settime, il DO e il barré (e arrivarono Il mondo in Mi7, Summertime, e una nutrita serie di pezzi di De André). Beh, non ci crederete: mi sembrava di essere il più bravo del mondo. Riuscivo a tirare fuori da una scatola con un lungo manico e un grande foro al centro qualcosa che somigliava alla musica! Per un militare di leva chiamato a occuparsi di attività infermieristica era davvero il massimo. Il resto è storia personale, ed è poco legata alla musica suonata. Però ancora oggi riesco a tirare fuori qualche accordo dalla chitarra (ora possiedo una acustica vera, oltre a un paio di classiche e un paio di elettriche alle quali si aggiunge una semiacustica) e riesco a rimanere incantato a sentire chi suona per davvero. Senza invidia, continuo, quando ho tempo, a riprendere in mano una chitarra e a strimpellare, accompagnandomi canticchiando. Anche questo poco aiuta a migliorare la mia vita. Non so quella degli altri… • ...passeggiando fra gli stand Imparare la musica, a Sarzana Nel mese di aprile, il centro storico di Sarzana ha visto l’apertura di una nuova scuola di musica. È Live Music Academy, ventiseiesima filiale del network Music Academy. La sede si trova all’interno di un antico immobile completamente ristrutturato. Nata grazie all’impegno di Fabio Anicas e Silvia Miracca, Live Music Academy può vantare uno staff di docenti altamente qualificati, grazie ai quali offrirà corsi di musica moderna nelle aree di canto, chitarra, batteria, basso e LIVE MUSIC ACADEMY tastiere. L’offerta didattica parte dai laboratori di propedeutica musicale dedicati ai bambini dai 3 ai 6 anni, e si sviluppa progressivamente attraverso i corsi di strumento e canto per bambini dai 7 ai 12 anni e per ragazzi dai 12 ai 14 anni. A completamento ideale del percorso formativo ci sono quindi i corsi accademici, certificati e non, riservati a ragazzi a partire dai 15 anni. La certificazione viene rilasciata da Edexcel (Ente Britannico) ed è un titolo di studio riconosciuto non Acustiche, resofoniche e non solo: da Davoli! solo in Italia, bensì anche in tutti i Paesi della comunità europea. Al di là dei corsi “istituzionali”, per gli amanti della chitarra c’è un’ulteriore interessante opportunità: il corso “Professione: chitarrista” con il tutor docente Fabio Anicas. Questo corso è basato sull’omonimo metodo di Massimo Varini ed edito da Carisch. E proprio Massimo Varini, alla fine del ciclo di lezioni, certificherà personalmente gli studenti di “Professione: Chitarrista”. • www.livemusicacademy.it Sarzana Blues & Accordature aperte: tutte le novità di Volonté & Co. Ci sono esemplari dell’intera gamma Blueridge da provare. Dove? Presso lo stand Davoli, naturalmente. Il distributore di Parma ha infatti inserito nel ricchissimo paniere della propria offerta commerciale i nuovi modelli dello storico marchio, che viene quindi riproposto in Italia per la gioia degli appassionati. “A Sarzana portiamo esemplari delle linee PreWar, Historic, Contemporary e Slope Shoulder”, ci confida con la consueta cortesia Willy Davoli. Che prosegue: “Sono tutti strumenti di grande qualità, realizzati con grande attenzione ai dettagli ed alla sonorità ed a prezzi... abbordabili. Il che, di questi tempi, non è certo trascurabile!”. A completamento dell’offerta Wilder c’è poi la consueta cascata di accessori e di parti di ricambio. Oltre, naturalmente, ad una attenta selezione di strumenti che propone marchi di liuteria da tutto il mondo. Su tutti segnaliamo l’ampia gamma di chitarre a marchio National. “È una bella occasione per gli occhi e le orecchie dei sempre più numerosi malati di resofonica”, conclude Davoli, “che avranno la possibilità, nello spazio Wilder, di metterle a confronto. E di divertirsi di conseguenza...”. • WILDER DAVOLI www.wilderdavoli.it Sono molto interessanti gli ultimi volumi “chitarristici” usciti per i tipi della Volonté & Co. e distribuiti da Carisch. Si parte con Accordature aperte, un trattato a firma di Alessandro Diaferio che presenta il ricco patrimonio degli open tunings. Michael Edges, Joni Mitchell, Crosby, Stills, Nash & Young, ma anche Knopfler, Hendrix o Clapton le hanno usate per allargare le possibilità creative, tecniche ed espressive... proprio come l’autore del volume insegna a fare. Basic Blues Guitar è invece una vera guida all’esecuzione di parti ritmiche di chitarra blues, con tanto di voicing e licks in tutte le chiavi. • Parma VOLONTÈ & CO. www.volonte-co.com Milano 31 XIV Acoustic Guitar Meeting ...passeggiando fra gli stand BOSS: quando l’elettronica è al servizio dell’acustica... Una guida completa alla chitarra. Classica e acustica... TIPCODE Viene presentato Tipbook proprio in questi Tipbook Chitarra classica e acustica giorni dalle Edi-vIDEO classica e acustica zioni Curci l’interessante Tipbook “ dedicato alla chi” tarra classica e “ acustica. Si tratta ” di un libro “esteGuida completa al tuo strumento! so” (nel senso che una parte aggiuntiva dei contenuti è disponibile online) che si propone un obiettivo ambizioso: trattare in modo semplice e pragmatico tutte le questioni tecniche che ruotano “intorno” alla chitarra. Fra le sue pagine si nascondono preziosi consigli relativi alla scelta dello strumento, alle buone abitudini in materia di manutenzione, alla cura delle unghie, ai princìpi di acustica e alle diverse accordature da impiegare in relazione al repertorio e alle scelte creative. Non mancano capitoli dedicati agli accessori e al confronto fra modelli e marche... Scritto in collaborazione con affermati musicisti, insegnanti, tecnici ed esperti di settore, il TipBook dedicato alla chitarra offre quindi una panoramica completa sullo strumento, e può essere letto con profitto sia da chi muove i primi passi nella conoscenza della chitarra che dai più esperti. Basti per convincersene la lusinghiera recensione che ne ha fatto una prestigiosa rivista come Vintage Guitar: “Perfetto, efficace. Colpisce davvero nel segno!” • Hugo Pinksterboer tipb ook Hugo Pinksterboer izi it/ .e d audio e video c ur www TIPCODE nic ci. i TIPCODE auDIO E Guida completa Una guida completa di riferimento con tutto ciò che ti serve sapere sulla chitarra classica e acustica. Tipcode per accedere ai file audio e video sul sito www.edizionicurci.it/tipbook • consigli pratici per la scelta dello strumento, lo studio e l’esecuzione • come scegliere e montare le corde • diagrammi degli accordi • consigli sulla manutenzione e l’accordatura • comparazioni fra marchi, modelli e prezzi • appunti sulla storia dello strumento • glossario dei termini tecnici • fonti e risorse per i tuoi approfondimenti Co ntie de ne i gli dia a cc g r o rd a m i! mi Tipbook Chitarra classica e acustica contiene: Decine di illustrazioni Cover design: Gijs Bierenbroodspot – The Tipbook Company Tipbook Chitarra classica e acustica Pratica, maneggevole, facile, diretta, Tipbook Chitarra classica e acustica è la guida ideale per chi vuole ottenere il massimo dal suo strumento. Tipbook Chitarra classica e acustica fornisce preziose informazioni pratiche e consigli su come scegliere una chitarra, quali corde montare, la manutenzione e l’accordatura. Scritto in collaborazione con insegnanti, musicisti, tecnici e altri esperti, Tipbook Chitarra classica e acustica è per tutti i chitarristi: principianti, studenti, professionisti. Completano il volume i Tipcode: esempi audio e video sugli argomenti affrontati nel libro, accessibili dal sito www.edizionicurci.it/tipbook. Chitarra i.it /t ipbook Guida completa Un libro incredibilmente completo, che affronta tutto quello che c’è da sapere sulle sei corde: dai principi acustici dello strumento ai consigli per la cura delle unghie – Matt Blackett, rivista Frets Perfetto, efficace. Colpisce davvero nel segno! – rivista Vintage Guitar EC 11716 www.edizionicurci.it audio e video urc Euro 14,90 COV Aguit IT.indd 1 XIV Acoustic Guitar Meeting Co n ti de e ne i gli di a cc a g r o rd a m i! m i ion o w w w. e d i z 23-04-11 17:10 32 Sono sempre più numerose, e di livello, le proposte con cui il mondo dell’elettronica viene in supporto all’universo acustico, vuoi per assicurare una ripresa e un’amplificazione accurata del suono, vuoi per offrire a musicisti e compositori nuovi percorsi creativi. Proprio quest’ultima prospettiva emerge con particolare evidenza se assistete, presso lo stand Tomassone, ad una delle dimostrazioni che ogni giorno, a ciclo continuo, vedono protagonista Tony Marrale. Al centro della presentazione ci sono i looper RC-3 e RC30 (il modello della foto qui a fianco). Ultima incarnazione dell’apprezzatissima famiglia di effetti a pedale della serie LoopStation, offrono en- trambi una notevole capacità in termini di memoria. Garantiscono infatti fino a tre ore di registrazione stereo di altissima qualità: un tempo immenso, che può essere organizzato con facilità grazie alle 99 posizioni di memoria interne. Dotati di una porta USB 2.0 per il trasferimento diretto su computer delle registrazioni, i due looper possono essere impiegati anche come praticissimi recorder, oltre che come strumenti per la creazione di tracce di accompagnamento per le performance di sovrapposizione multitraccia dal vivo. Il modello superiore, a due pedali, è dotato di un ingresso XLR con alimentazione phantom e permette l’applicazione di effetti audio di altissima qualità. Di particolare interesse sono poi, oltre ai Guitar Synth GR55, i nuovi amplificatori per basso della serie CUBE XL. Con potenze da 20 a 120 Watt RMS, sono equipaggiati con modelli COSM per l’emulazione del suono degli amplificatori storici e includono una unità effetti con sette preset, fra cui i nuovi Drive e Poly Octave. Il modello superiore della serie, da 120W, include anche un looper integrato per registrare un numero illimitato di overdub. • ROLAND ITALY www.roland.it Arese (MI) KIANA: voce & chitarra dalle Hawaii Arriva da Honolulu la voce inconfondibile di Kiana, una cantante, autrice e compositrice che predilige la chitarra acustica, anche in abbinamento al pianoforte, e che a fronte di successi incoraggianti sulle scene mondiali in ambito pop ama suonare anche per chi non può permettersi di andare ad un suo concerto, come gli homeless che sostiene ad Honolulu. Nel suo curriculum ci sono la collaborazione in Giappone e Usa con molte band J-Pop e con i Gipsy Kings, e il tour europeo nel 2010 come solista in Germania, Scozia, Olanda e Italia. Il suo repertorio è un blend di brani originali e di cover che spaziano dal pop / folk degli Anni Sessanta agli esiti più interessanti della produzione contemporanea. Tra i CD pubblicati, due EP di Pop acustico: Vertigo e A New Way. Kiana sarà in Italia il 26 giugno prossimo: a Pieve di Solingo, nell’ambito della 18esima convention ADGPA. • KIANA MUSIC www.kianamusic-fanclub.org 335 6602234 ... ACUSTICHE GIBSON ... MA NON SOLO GIBSON !!! ND: A T S O R T S O N VIENI AL ICS DEMO E CLIN O!!! TINU A GETTO CON 2° DEALER IN EUROPA DIVISIONE MONTANA ACOUSTIC Taylor - Martin - Yamaha - Takamine - Ovation - Cort - Larrivée - Ibanez - Jam Hub - Collings Guitars - Santa Cruz - ecc.ecc. ...passeggiando fra gli stand Acoustic Guitar Meeting in CD: la chitarra acustica è tutta qui D u e C D, uno più bello dell’altro.Basterebbe questo a presentare il cofanetto “The best of Acoustic Guitar Meeting Vol. 2”. La raccolta offre alcune tra le più convincenti interpretazioni catturate sul palco di Sarzana in un arco di tempo che va dal 2003 al 2007. I nomi –e le chitarre– sono di assoluto riferimento: John Sebastian, Clive Carroll, Bob Brozman, Tuck & Patti, Diane Ponzio... ma anche i nostri Franco Morone, Stefano Rosso, Massimo Gatti –e molti altri che vi lasciamo scoprire direttamente sull’originale. Al di là del dato tecnico –per il quale ci limitiamo ad osservare che esecuzioni e registrazioni sono praticamente sempre impeccabili, ad ulteriore dimostrazione dell’altissima qualità che ormai è un segno imprescindibile dell’Acoustic Guitar Meeting– quello che lascia senza fiato, durante e dopo l’ascolto di questo strepitoso doppio cd, è la ricchezza del panorama. Decine di stili diversi, decine di interpretazioni dello “strumento” chitarra, decine di tradizioni si alternano fra le tracce di questo doppio album, a testimonianza del fatto che la manifestazione di Sarzana non è un semplice Guitar Show, ma il luogo per eccellenza dove il mondo della chitarra acustica si comunica, si fa conoscere, si fa studiare. Tra le pieghe del sound si mischiano senza soluzione di continuità il passato, il presente e il futuro dell’universo della chitarra acustica. Per concludere, e in risposta alle note con cui Armadillo Club, nel libretto, ringrazia anche Dismamusica e la nostra redazione per la vicinanza all’Acoustic Guitar Meeting, ci sia concesso di ringraziare a nostra volta tutto lo staff, e Alessio Ambrosi in prima persona, per il continuo entusiasmo con cui regala da anni al nostro Paese uno scorcio in prospettiva su uno dei più vivi e stimolanti settori della musica moderna. • Reference Laboratory, ovvero dell’importanza del cavo Di ritorno da un evento internazionale (il Palme Middle East) dove sono stati invitati a tenere un corso di formazione sull’importanza del cavo di segnale nella progettazione di un impianto audio, gli esperti di Reference Laboratory sono nuovamente a Sarzana per continuare nell’opera di sensibilizzazione riguardo all’importanza dei cavi di se- gnale di qualità. La “prova del cavo”, dove lo stesso setup è testato alternativamente con cavi economici e con l’Acoustic Guitar Cable progettato e costruito per Sarzana, è sicuramente un appuntamento da non perdere. Assieme ai microfoni Audix per strumenti acustici e alle chitarre acustiche e semiacustiche Caimbé. • La nuova sede di Liuteria Alvermann si nota subito. Prima, se dovevate andare da Cisco nel suo punto vendita, eravate quasi in centro a Cirié, in una via tradizionalmente dedicata all’artigianato e al commercio e in un punto vendita riconoscibile dall’inconfondibile insegna con il pifferaio di Hamelin, da sempre logo di Alvermann (in effetti mi sono sempre chiesto perché un liutaio abbia come simbolo un pifferaio: ma la musica è anche questo). Oggi Cisco ha cambiato sede. Si è spostato in Corso Nazioni Unite, 82 in un nuovo più grande e luminoso punto vendita. “Sono passato dai 20 metri quadri di prima agli oltre 100 di adesso”, mi confida al telefono, “e quello che è sorprendente è che sono riuscito a riempirlo tutto”. In effetti il “magazzino nascosto” di Alvermann era molto importante, ma nei metri quadrati del negozio la merce non ci stava. E c’era anche il problema del laboratorio, con spazi angusti che dovevano essere integrati da altri locali destinati ad accogliere altrove i macchinari ingombranti... “Oggi il retro del nuovo negozio è abbastanza ampio da poter accogliere anche il laboratorio di liuteria e di riparazione, ed è un modo diverso di lavorare, anche per dare un servizio migliore ai clienti!”. È un Cisco rinfrancato che parla, e che aggiunge quasi confidandosi: “Prima i clienti vedevano gli strumenti esposti e rimanevano quasi delusi. Ora mi è già capitato più di una volta di vedere un cliente illuminarsi davanti a una chitarra e acquistarla quasi di getto. Senza sapere che quella chitarra l’avevo con me già da due o tre anni, e che prima era sempre stata ‘nascosta’ in magazzino”. Poi aggiunge un recente aneddoto che lo ha divertito molto “Un cliente e amico ha fatto la battuta migliore fino ad oggi. Mi ha detto, la prima volta che ha visto il nuovo negozio: Faccio un giretto per guardarmi un po’ in giro... beh, se mi perdo vieni a cercarmi!”.• LIUTERIA ALVERMANN REFERENCE LABORATORY www.referencelaboratory.com XIV Acoustic Guitar Meeting ALVERMANN e il trasloco Osimo (AN) 34 www.liuteria-alvermann.com Ciriè (TO) ...passeggiando fra gli stand Regina dei legni: Liuton Tulip, modello Charlie I visitatori di lungo corso dell’Acoustic Guitar Meeting non possono non riconoscerla: con la sua linea personalissima, la chitarra disegnata e costruita dalla Liuton è senz’altro uno strumento che si fa notare già dalla forma. Da sempre impegnato nella ricerca sull’abbinamento delle essenze, Marcoliutaio –come ama firmarsi– presenta quest’anno una nuova versione del modello Charlie. “Provo a presentarvela”, ci ha raccontato Marco, “attirando la vostra attenzione su alcune sfumature che sviluppano parallelamente risultato sonoro, armonia estetica e praticità d’uso. Lo sforzo è stato quello di migliorare ulteriormente la risposta timbrica ed il volume dello strumento”. La tavola è in abete rosso con “maschiature” trasversali lasciate in evidenza. La cassa, in palissandro indiano, con i 105 mm del suo punto più profondo risulta leggermente aumentata rispetto ai 95 mm tradizionali. Il manico in tre pezzi è in acero fiammato con un inserto in ebano filettato ai lati all’incontro con l’acero; la tastiera è in palissandro; la paletta in cipresso, come del resto anche gli spigoli. “Ora”, prosegue Marco, “parliamo degli intarsi. Partiamo dalla tastiera, i cui segnatasti sono in madreperla e abalone. Passia- mo quindi alla buca, dalla forma di vela e leggermente più ampia che in passato; qui potete trovare uno spicchio di rhus (giallo), uno di padduk (rosso) ed uno di maggiociondolo (verde scuro)”. Sono, evidentemente, i tre “baffi” del particolare che riproduciamo nella foto a fondo pagina. “Il tallone del manico”, conclude Marco, “è arricchito con padduk e olivo. Il logo nella paletta è in palissandro. Ma la novità più importante è il legno del ponte, conosciuto come il legno più duro del bosco: il corniolo. Questo, in particolare, è il corniolo sanguinello: un legno molto singolare, dalla crescita lentissima, di un bel color ciclamino tenue e dal gradevole profumo di prugna durante la lavorazione”. Come Marco ci fa osservare non senza una certa soddisfazione, il suono della nuova Tulip Charlie è molto profondo, con un sustain che lo stesso liutaio definisce “impressionante”. I bassi sono migliorati rispetto ai modelli precedenti, medi e cantini risultano sempre molto presenti. Per dirla con le sue stesse parole, “il suono della Tulip non è aperto, è piuttosto nasale ma particolare, bilanciato... per farvi capire, è un mix tra una chitarra semiacustica, una manouche ed un sitar... incredibile”. Naturalmente, per conoscerla davvero occorre provare di persona! • LIUTON www.liuton.it Barbarano di Salò (BS) 35 XIV Acoustic Guitar Meeting ...passeggiando fra gli stand Weissenborn con... vista Un trionfo di materiali particolari: lo stand di Roberto Reani –il liutaio comasco specializzato in steel guitars (ma non solo...) è davvero capace di sorprendere per la ricchezza dei modelli esposti, spesso realizzati con essenze e scelte costruttive alternative. È il caso, ad esempio, della nuova gamma di steel guitars in stile weissenborn, arricchita da modelli in legni alternativi. Come lo stesso Roberto ci ha anticipato, “non mancano comunque i consueti esemplari in koa con venature spettacolari... e una novità ulteriore: un modello a goccia”. Ai modelli acustici si affianca l’offerta delle elettriche, con una lap steel che, spiega ancora Roberto, “unisce le linee art deco delle vecchie National e Supro ad una costruzione innovativa che abbina legno e alluminio (un materiale usato per le steel guitars fin dagli anni ’20 del secolo scorso) lavorato a CNC”. La nuova lap steel, ci ha raccontato non senza un certo giustificatissimo orgoglio il liutaio comasco, è già al lavoro a Nashville nelle mani di Cindy Cashdollar: ne è una testimonianza la foto che pubblichiamo in alto a destra. ma non è tutto: perché il profilo di questo strumento è stato utilizzato dalla European Steel Guitar Hall of Fame per il proprio logo. Inconfondibile nel disegno e negli accostamenti cromatici, questo modello va ad affiancare quelli di foggia più chitarristica, con e senza camere tonali, ad uno o due pick ups, già visti in precedenza e presenti comunque in vari abbinamenti di legni ed elletroniche. Tutti, conclude Roberto, nascono nel nuovo laboratorio vista lago (di cui, fra parentesi, è orgogliosissimo). “Non saranno le Hawaii”, conclude con ironia Reani, “ma l’acqua c’è”. Come pure, aggiungiamo noi, gli strumenti giusti... • REANI GUITARS +39 3338944195 XIV Acoustic Guitar Meeting 36 Moltrasio (CO) Esalta il suono della tua chitarra. Roland AC Acoustic Chorus Suono stereo ricco e potente Coni al neodimio Effetti incorporati Cabinet leggero Facilità di trasporto AC-90 AC-60 r AC-33 www.roland.it Roland AC-33 Il primo amplificatore per chitarra acustica con possibilità di utilizzo a batterie, dotato di una nuova tecnologia per ridurre l’impatto ambientale. Vincitore del m.i.p.a. Musikmesse International Press Awards 2011 come "Migliore amplificatore per chitarra acustica". ...passeggiando fra gli stand Un servizio … a scatola chiusa! Carisch: quando la chitarra acustica diventa una linea editoriale sto tutti, o quasi, i nomi di riferimento del panorama tricolore: Beppe Gambetta, Massimo Varini, Paolo Giordano, Pino Russo, Davide Mastrangelo, Andrea Braido (la lista potrebbe continuare a lungo...) pubblicano tutti con la casa editrice del Gruppo Monzino. E quasi tutti faranno capolino prima o poi presso lo stand per suonare di persona i propri pezzi, parlarne con i visitatori, firmare dediche e autografi. Fra le novità più interessanti di quest’anno ci sono senz’altro il Trattato di chitarra Flatpicking di Beppe Gambetta (ne parliamo con l’illustre chitarrista a pagiTRATTATO di CHITARRA Flatpicking Siete alla ricerca di nuova musica per chitarra acustica? Volete verificare di persona lo stato dell’arte della nuova produzione italiana? Fate un salto allo stand Carisch e... divertitevi! La Casa editrice milanese, da anni uno dei partner più autorevoli dell’Acoustic Guitar Meeting, si presenta infatti a Sarzana con un vero e proprio... fiume in piena di novità. “All’Acoustic Guitar Meeting”, ci ha confidato Germano Dantone, “ci troviamo benissimo, perché condividiamo stile e ideali: portare alla grande platea dei chitarristi italiani ed internazionali il meglio della nuova produzione musicale acustica”. Non c’è quindi da stupirsi se nell’aggiornatissimo catalogo Carisch trovano po- Non esiste una ricetta didattica precisa per scrivere un libro che insegni la tecnica ma anche l’amore per la buona musica. Il Trattato è un tentativo di avvicinare questi aspetti, una sintesi di tante esperienze e lavori precedenti che è anche un diario della mia vita. Il libro nasce ispirandosi al mio percorso artistico, tenendo conto delle emozioni che ho provato in questi anni di musica vissuta in viaggio e delle diverse esperienze di insegnamento, ricerca e produzione musicale indipendente. Beppe Gambetta La chitarra a plettro è in grado di esprimere ritmo e passione, di mantenere in vita temi popolari indimenticabili, di accompagnare e fornire spunti compositivi alla canzone d’autore, di comporre melodie ispirate. Esiste infatti un filo comune di poesia, ma anche di tecnica, che accomuna i repertori sviluppati nelle tradizioni popolari e urbane. Percorrendo e allacciando questo filo in modi diversi si ha la possibilità di scoprire parti inesplorate della propria creatività in un viaggio che transita ben lontano dai modelli artistici propinati dal cosiddetto main stream dei media televisivi. Lo scopo del libro è quello di un viaggio nel mondo della chitarra acustica a plettro, partendo dal mio repertorio ma non solo, approfondendo e confrontando esempi da tradizioni diverse con una visione libera e trasversale. Beppe Gambetta ISBN 978-88-50717-35-4 9 788850 717354 ML 3098 x13 na 28), un vero e proprio must have; e poi un libro sullo stile di Andrea Braido e i due volumi della monumentale collana didattica diretta da Massimo Varini e dedicati, rispettivamente, alla chitarra ritmica e alla chitarra acustica nel pop. L’interesse attorno a questi titoli è tale che, a poche settimane dalla presentazione ufficiale, si contano già due ristampe. Un altro “punto caldo” del catalogo Carisch è infine quello sviluppatosi in seguito alla collaborazione con la comunità di Fingerpicking.net. Mentre andiamo in stampa sono in uscita un testo dedicato alla chitarra bottleneck –a firma di Paolo Giordano– e un volume sulla chitarra blues. Entrambi, evidentemente, destinati a diventare classici della didattica... • Due righe di e-mail per spiegare il problema (indicando anche il modello, magari) e in pochissimi giorni ecco arrivare l’imballo ideale per la spedizione del prezioso strumento. Costo dell’operazione? Pochissimi euro, forse meno di quelli che si dovrebbero spendere in cartone, pluriball e nastro adesivo per il nostro imballo di fortuna. Poi è rassicurante leggere, in fondo alla pagina delle istruzioni per la richiesta e il pagamento: “La nostra scatola garantisce una protezione ottimale e sicura. In oltre due decenni di spedizioni non abbiamo mai avuto danneggiamenti dovuti alla mancanza di protezione dell’imballaggio. Tuttavia potete assicurare la spedizione alle condizioni sopra riportate”. A scanso di equivoci, infine, Manne propone anche una sequenza fotografica per evidenziare come va realizzata la scatola e come va protetto lo strumento. Visitate il sito: l’indirizzo è www.manne.com. A parte la scatola, ci sono notizie, informazioni sugli strumenti in produzione e sulle nuove realizzazioni, sugli artisti che usano gli strumenti di Andrea “Manne” Ballarin e sugli appuntamenti ai quali sarebbe davvero un peccato non partecipare! • MANNE CARISCH www.carisch.it XIV Acoustic Guitar Meeting Se visitate il sito di Manne –liutaio, restauratore e riparatore di rara maestria– potete trovare anche una serie di inattese “attenzioni” al suo pubblico di affezionati clienti. Un dettaglio simpatico e utilissimo è ad esempio legato a una curiosa domanda: “Devi spedirci uno strumento e non hai la scatola?”. Effettivamente, se ci pensate, non è sempre normale avere l’imballo originale della chitarra. Spesso la custodia è morbida e inadatta alle spedizioni, la scatola originale è persa e ci si deve arrangiare a costruirsi un contenitore di fortuna, con chili di nastro adesivo, rinforzi inventati, carta da giornale, pluriball recuperato e via discorrendo. La domanda di Andrea Manne è illuminante: “Devi spedirci uno strumento e non hai la scatola?”. Fantastico! Lainate (MI) 38 www.manne.com Recanati (MC) ...passeggiando fra gli stand Perfezione da ascoltare Nel 2006 Dana ha deciso di costruire una nuova chitarra per se stesso. Durante la fase di progettazione ha disegnato una nuova rosetta e un nuovo herringbone (quel particolare motivo spigato che accompagna , impreziosendolo, il bordo della chitarra) per abbinarli perfettamente alla esclusiva decorazione posteriore. Inoltre ha deciso di scegliere le essenze sopratutto in funzione della timbrica: l’Abete Adirondack e il Palissandro Madagascar selezionati per la sua DB Signature sono tra i migliori in assoluto dal punto di vista sonoro. È nata così la Bourgeois DB Signature Dreadnought. A proposito del Palissandro del Madagascar, lo stesso Dana Bourgeois ha dichiarato: “Il palissandro del Madagascar è quanto di più prossimo ci sia al suono del palissandro brasiliano, ma a una frazione del suo costo. Questa qualità propone la stessa ricchezza di gamma armonica con la sola differenza di un leggero maggior peso del legno. Dobbiamo solo selezionare con cura il top e il manico, per ottimizzare le caratteristiche di risposta dello strumento”. Il risultato è da ascoltare: uno strumento che spesso sorprende anche il più esperto esecutore. Un commento tra tutti, rilasciato da un professionista: “Che chitarra meravigliosa! La mia decisione di acquistarla è stata immediata. (…) Alle mie orecchie il bilanciamento tra le fondamentali e le armoniche rasenta una rara perfezione…”. Notevole anche la finitura estetica curata nei più piccoli dettagli: tradizionali inserti “Square & Diamonds” in Avorio fossile, binding in Acero ricciuto, meccaniche Waverly dorate, pins in osso e battipenna premium. • 440Hz Distribution www.440hz.it Varese Ogni chitarrista ha bisogno di un banjo • • • Per espandere la tua cultura musicale con il potere sconfinato e espressivo di uno degli strumenti più singolari che esistano al mondo Per aggiungere una nuova dimensione alla tua musica, non importa quale sia il tuo stile o la tua tecnica Per liberare lo spirito musicale che “suona” nella tua anima: quel desiderio incontenibile di qualcosa di nuovo ed eccitante Non è più solamente per “bluegrass”!! Suonare il banjo è una nuova e forte avventura nel meraviglioso mondo della musica, un'avventura che apre spazi inesplorati e liberi. Inizia oggi! Chitarristi che suonano il Banjo Deering: Beppe Gambetta Doc Watson Joe Satriani Harvey Reid Taj Mahal 39 Joe Perry Keith Urban David Hidalgo Nils Lofgren Hans Theessink XIV Acoustic Guitar Meeting ...passeggiando fra gli stand Walden Signature Paolo Gianolio A proposito della Paolo Gianolio Signature, nel Comunicato Stampa diramato da Casale Bauer si legge: “Le chitarre Walden si sono affermate il tutto il mondo per la qualità e per il prezzo particolarmente contenuto, soprattutto se riferito alle caratteristiche tecniche di alto livello di ogni strumento. Per dimostrare questo abbiamo pensato di premiare un artista di altissimo livello, già endorser Casale Bauer da molti anni, sottoponendo al suo insindacabile giudizio uno strumento costruito seguendo le sue dirette indicazioni. Da questa iniziativa è nata la Walden Paolo Gianolio Signature.” Se si guardano le caratteristiche della chitarra, si può già apprezzare la scelta globale effettuata in fase di progettazione: la base è il modello Grand Auditorium, con piano armonico in massello di cedro rosso, fondo e fasce in massello di mogano africano, catenatura “Pre-War” Scalloped-X. Il manico è in mogano con capotasto in osso e tastiera in massello di palissandro, mentre il trussrod è regolabile a doppia azione. Proposta al pubblico con astuccio rigido e umidificatore incorporato, la Walden Paolo Gianolio Signature viene esposta a Sarzana con una particolare evidenza, e riserva agli appassionati molte sorprese. • Casale Bauer www.casalebauer.com Cadriano di Granarolo (BO) Aria nuova in casa Cordova Guitars Dalla lettera che Carlos Michelutti ci ha inviato in redazione si coglie sia la determinazione artistica di un liutaio raffinato quale da anni lo conosciamo, sia l’orgoglio del padre che vede, nel figlio, il perpetuarsi di una tradizione artistica e musicale. La lettera di Carlos si apre con le parole: “Caro Gianni, in questo anno trascorso, abbiamo fatto tanti cambi e anche la trasformazione dalla Cordova Guitars a Micheluttis, nel quale non sono più solo a lavorare. Adesso ho la collaborazione di mio figlio Francesco”. È già da qualche anno che incontriamo anche Francesco a Sarzana, e ogni anno che passa è più alto, più sicuro, con lo sguardo determinato e, negli occhi, la stessa passione che anima il padre, giustamente orgoglioso. Le attività che i due Michelutti stanno portando avanti sono già importanti e certamente significative: hanno collaborato con il bassista di Mario Biondi, con il bassista di Giusy Ferreri, con il chitarrista di Grignani e con i chitarristi di Dalla e De Gregori. Non solo, nel campo del restauro (settore in cui la perizia di Carlos è ormai universalmente riconosciuta) i due liutai hanno restaurato la Gibson di Zucchero “Sugar” Fornaciari, sistemando anche gli strumenti della band in generale. Accanto a questo però i due Michelutti, forti ora della dislocazione su Cremona e della possibilità di respirare l’aria della grande tradizione liutaria, continuano a proporre strumenti di altissimo livello per il mondo dei singoli musicisti e degli appassionati. • MICHELUTTIS [email protected] XIV Acoustic Guitar Meeting 40 Cremona JAM JAM SERIES SERIES Amplificatori compatti Amplificatori compattie epotenti, potenti,con con mixer onboard, biamplificati, mixer onboard, biamplificati,ideali idealiper peri i setset musicali più diversi. musicali più diversi. 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Peculiarità dei BASS FIDELITY, il controllo PBBSh, eculiarità dei BASS FIDELITY, il controllo un particolare filtro studiato dalla BBSh, un particolare studiato dalla SR TECHNOLOGY che filtro modifica con una SR TECHNOLOGY che modifica con una speciale funzione matematica la risposta speciale matematica risposta sulle bassefunzione frequenze, per donarelaad ogni sulle basse donare ad ogni basso la frequenze, "presenza" per di cui ha bisogno. basso la "presenza" di cui ha bisogno. Tutto il know-how SR TECHNOLOGY, Tutto il know-how SR TECHNOLOGY, ora anche per basso. ora anche per basso. ...passeggiando fra gli stand La “contaminazione” di Paolo Coriani «È consuetudine cercare di partecipare ai Festival con nuovi strumenti, ma non sempre gli strumenti disponibili da esporre sono i più significativi della produzione, si devono fare i conti con gli ordini, con i ritardi ormai divenuti consuetudine e con le chitarre che si hanno a disposizione. Quest’anno la “novità Coriani” è una chitarra molto particolare. Si tratta in effetti quasi di una sfida, che vuole proporre ai palati raffinati di Sarzana la copia della più vecchia, famosa e rappresentativa chitarra classica mai costruita: la chitarra chiamata “La Leona” costruita da Antonio Torres nel 1856. Perché costruire oggi una chitarra come questa? Beh… la motivazione prima è stata quella di aver potuto ascoltare, nel corso degli anni, numerosi concerti suonati con la chitarra originale. E sto parlando di esecuzioni proposte da chitarristi come Stefano Grondona e Wulfin Lieske… Ma è anche stata l’emozione di aver conosciuto Benno Streu, l’ultimo restauratore della “Leona”, oggi purtroppo scomparso, ed è stata la grande emozione di avere potuto tener in mano lo strumento originale, alcuni anni fa, proprio durante un mio personale incontro con Benno Streu. L’idea di cercare di “imitare” la chitarra, di avvicinarsi a quel suono, con tutti i problemi che una costruzione così particolare comportava è stata una molla scattata da sola, una sfida interna a me stesso che ho voluto accettare e provare a vincere. In più, all’età di 56 anni costruire una chitarra copia di una chitarra straordinaria costruita nel 1856 mi sembrava quasi un segno del destino, capace di fare combaciare bene semplicemente alcuni numeri. In altre parole, era l’anno giusto. Se poi a qualcuno potrà sembrare quasi fuori luogo presentare una chitarra classica all’Acoustic Guitar Meeting, mi spiace, ma non mi trova d’accordo. Stiamo pur sempre parlando di uno strumento con sei corde e un buco, anzi un tubo. La contaminazione è di tutti i giorni, i confini sono sempre più labili e allora una chitarra al confine tra chitarra romantica e moderna, una chitarra classica ma realizzata in cipresso –legno per chitarre Flamenco per antonomasia– a mio parere ci può stare benissimo! L’importante è non lasciare contaminarci la mente e il cuore. Buon festival a tutti!!!» • PAOLO CORIANI www.corianipaolo.it Per contattare la redazione: www.dismamusica.it chitarre acustiche ed elettriche bassi strumenti a corde impianti audio accessori sale prova service IL NUOVO NEGOZIO DI MUSICA A 2 KM DA SARZANA La musica è la nostra passione, vogliamo aiutarti a farla diventare la tua realtà! G&G GUITAR - SOUND CENTER Via Aurelia Nord, 336 ARCOLA (SP) - Tel: 0187 1997983 - 335 1401230 [email protected] www.guitarsoundcenter.com XIV Acoustic Guitar Meeting 42 Modena APRIAMO A FINE MAGGIO VI ASPETTIAMO NUMEROSI! Known for pure tone, played for pure pleasure. Ph. Davide Nuti Davide Mastrangelo plays Bourgeois guitars and Cleartone strings. www.440hz.it +39 0332 281 355 ...passeggiando fra gli stand Le novità, le sorprese e le certezze di ARAMINI Aramini Strumenti Musicali ha da poco festeggiato i 30 anni di attività sul mercato musicale italiano. L’azienda cresce, e con rinnovata passione aggiunge un’altra perla al suo già vastissimo catalogo di strumenti distribuiti. E anche quest’anno è presente all’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana con molte novità decisamente “gustose”. Su tutte svetta l’acquisizione della gamma Larrivée. Questo marchio blasonato, simbolo del noto costruttore canadese di chitarre acustiche ed elettriche riconosciute dai musicisti di tutto il mondo come strumenti pregiati dalla fattura e dal suono unici, è distribuito da Aramini in Italia dallo scorso mese di aprile (nella foto in basso, un dettaglio di uno degli ultimi modelli). Non mancherà naturalmente la consueta esposi- zione delle acustiche Lakewood, altro prodotto tedesco di ottima qualità conosciuto e rinomato nel mondo. Dulcis in fundo, presso lo stand Aramini è possibile sentire le nuove corde Dr Dragon-Skin: le corde con rivestimento invisibile per chitarra acustica che suonano con la stessa brillantezza cristallina delle corde non rivestite. Alcuni musicisti che le hanno testate si sono stupiti del suono di queste corde: suonano bene, se non meglio delle loro pari caratteristiche corde “nude”. Affermano che sono le uniche rivestite a non suonare “ovattate”. I riconosciuti vantaggi del rivestimento delle corde si palesano con una sensibile durata nelle performance e resistenza alla corrosione aumentata nel tempo, senza contare una protezione della pelle del musicista nei casi di allergie o intolleranze a metalli come fosforo, nickel e/o bronzo. • New entry a Sarzana, ma da trentacinque anni presente sul mercato italiano: a Recanati, nel cuore del distretto musicale marchigiano, la Frenexport Spa viene infatti fondata nel 1976. La sua vocazione è quella di essere una trading company votata all’esportazione di manufatti italiani. Negli ultimi anni, a seguito del ricambio generazionale, Frenexport diventa importatrice e distributrice sul mercato interno di prodotti esteri. Nel 2005 viene fondato da Frenexport SOUNDSATION: un marchio creato proprio cercando un neologismo capace di evocare anche l’emozione stessa della musica. Soundsation è infatti un nome di fantasia scaturito dalla fusione dei termini inglesi sound e sensation, col significato di “sensazione sonora”. La denominazione evoca in modo efficace sia i prodotti offerti che il ruolo emozionale che questi possono trasmettere. La scelta effettuata sul mercato mondiale per la distribuzione offre oggi, con questo marchio, un’amplissima gamma di strumenti di qualità selezionata ad un prezzo ragionevole. Attualmente Frenexport, grazie alla sua organizzazione giovane e flessibile, serve in maniera efficiente più di 1.200 clienti in tutta Europa. La prima volta di Frenexport all’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana è segnata dalla presentazione, a fianco del proprio brand Soundsation, di strumenti e accessori a marchio Bedell, Blade (Gary L evinson), Kay e Timber Tone. • FRENEXPORT ARAMINI STRUMENTI MUSICALI www.aramini.net XIV Acoustic Guitar Meeting New entry a Sarzana: Frenexport Cadriano di Granarolo (BO) 44 www.frenexport.it Recanati (MC) Elenco alfabetico espositori 2011 Tutti gli Fingerpicking.net www.fingerpicking.net Modern Music Institute Sarzana (SP) - www.myspace.com/mmilaspezia Franco Ori – dipinti di blues, jazz, rock Modena - www.francori.it M-Picks Brembate di Sopra (BG) - www.m-picks.com Frenexport Porto Recanati (MC) - www.frenexport.it Mr. Blues Dischi Firenze - 338 2701806 Fusion School - Scuola di Liuteria Roma - www.fusionschool.it Musicastrada Festival www.musicastrada.it G. & G. Guitar-Sound Center Arcola (SP) - www.guitarsoundcenter.com Music Store Sarzana (SP) - www.musicstoresarzana.com Accademia La Voce La Spezia www.myspace.com/accademialavocelaspezia Gold Music Bruino (TO) - www.gold-music.it Musikalia – Dr. Alfio Leone S. Agata Li Battiati (CT) www.musikalia.it Accademia Lizard www.lizardaccademie.net Gottschall Guitars Germania - www.gottschall-guitars.de Narada Suoni dal Mondo Capolona (AR) - www.naradasuoni.com Accordo www.accordo.it Guitareal Roma - www.guitareal.com Ohana Ukuleles USA - www.ohana-music.com ADGPA of Italy www.adgpa.it Herrmann Lapsteel Guitars S. Pietro Viminario - www.weissenbornguitar.com Olivier Planchon Liutaio Francia - www.olivierplanchon.com Aramini Strumenti musicali Cadriano di Granarolo (BO) - www.aramini.net Iacopo Nesi Guitars Vitiano (AR) - www.iacoponesi.it Pagine Musica www.paginemusica.it Armadillo Club Sarzana (SP) - www.armadilloclub.org Il Manifesto www.ilmanifesto.it Patrick James Eggle Guitars Regno Unito - www.eggle.co.uk Associazione Vacanza in Musica Como - www.vacanzainmusica.com Illotta Aldo Liutaio Borgosesia (VC) - wwwitalianguitars.com Pepe Toldo Guitar Workshop Svizzera - [email protected] Bachmann Guitars & Tonewood Antholz (BZ) - www.bachmann-guitars.com Indaco arredamenti – prodotti naturali Sarzana (SP) - www-indaco-sarzana.it Pistella Mario Liutaio Roma - www.myspace.com/pistella BGuitars Sestri Levante (GE) - 338 9132602 Intrepid Traveller Records Torino - 011 8986779 Provincia della Spezia www.provincia.sp.it Bonardi Fabio Liutaio Brescia - www.falpius.com I-Spira pickups Rimini - www.i-spira.com 440Hz distribution Varese - www.440hz.it Bose Italia Roma - www.bose.it James Goodall Guitars - Cabibbe Milano - www.danielecabibbe.com Ragghianti Fabio Guitars Pietrasanta (LU) - www.fabioragghianti.com Caffè Del Teatro Sarzana (SP) - 0187 620243 John Monteleone Guitars USA - www.monteleone.net Reani Guitars Maslianico (CO) - www.reaniguitars.com Carisch S. Giuliano Milanese (MI) - www.carisch.com John Pearse Strings USA - www.jpstrings.com Reference Laboratory Osimo (AN) - www.referencelaboratory.com CentroStudiFingerstyle www.centrostudifingerstyle.com Kiana Music Gerosa (BG) - www.kianamusic.com Regione Liguria www.regione.liguria.it Chatelier Frères Guitares Francia - www.chatelierfreres.com K Yairi Guitars BBT Distribution Francia - www.yairi-france.com Rivista “Chitarre” www.chitarre.com Chitarra Lampo Rimini - www.chitarralampo.com La Nave Strumenti Etnici Montafia (AT) - www.lanavestrumentimusicali.com Rivista “Dismamusica Magazine” www.dismamusica.it Chitarre Ceretti Barge (CN) - www.myspace.com/cerettiroberto Liuteria Alvermann Ciriè (TO) - www.liuteria-alvermann.com Rivista “Folk Bulletin” www.evolusuoni.it Circolo Fotografico Sarzanese www.circolofotograficosarzanese.it Liuteria Borghino Desenzano del Garda (BS) - www.borghinoguitars.com Rivista “Insound” – “GTR & B” Auditorium Edizioni www.insound.it Ciresa Val di Fiemme Tesero (TN) - www.ciresafiemme.it Liuteria Buscarini Osimo (AN) - www.buscariniguitars.com Rivista “Sei corde” www.seicorde.it Circa Guitars Usa - www.circaguitars.com Liuteria Canova S. Vito di Leguzzano (VI) - www.liuteriacanova.it Rivista “Strumenti Musicali” www.tecnichenuove.com Cordova Guitars Gubbio (PG) - www.cordovabymicheluttis.com Liuteria D’Insieme Milano - www.liuteriadinsieme.it Rivista “Suonare News” www.suonare.it Coriani Paolo Liutaio Modena - www.corianipaolo.it Liuteria Gargiulo Castel Del Piano (GR) - www.gargiuloguitars.it Rock Tribe La Spezia La Spezia - www.rocktribe.eu Crismusic Milano - www.crismusic.com Liuteria Le Planaie Castelnuovo (SP) www.facebook.com/pages/Liuteria-Le-Planaie Rozawood Repubblica Ceca - www.rozawood.cz Deering Banjo Company Usa - www.deeringbanjos.com Liuteria MN Guitars Avegno (GE) - www.mnguitars.it RPT di Ramponi Paolo Pieve di Cento (BO) www.rptlegno3d.it De Santis Guitars Genova - 347 7811769 Liuteria Resofonica Civera Romano di Lombardia (BG) - www.liuteriaresofonicacivera.it Serracini Davide Liutaio Ciampino - (RM) www.serracini.it Diapason Musica Manta (CN) - www.diapasonmusica.com Liuteria Riccobono Povegliano Veronese (VR) - www.giuseppericcobono.it Solidbody di Giorgione Michele Mutignano (TE) - www.solidbody.it DiesiScuola di musica La Spezia - www.diesiservice.com Liuton di Tonoli Marco Barbarano di Salò (BS) - www.liuton.it SR Technology Sound System Recanati (MC) - www.sr-tech.net Dogal Strings Venezia - www.dogalstrings.it Live Music Academy Sarzana Sarzana (SP) - www.livemusicacademy.it Steve Gilchrist Mandolins USA - www.gilchristmandolins.com Droplay Custodie Tavo di Vigodarzere (PD) - www.droplay.it M. Casale Bauer Cadriano di Granarolo (BO) - www.casalebauer.com Tascini Guitars Padova - [email protected] Drum Code Studio Sesta Godano (SP) - www.drumcodestudio.it Madame Guitar Festival www.folkclubbuttrio.com Taylor Guitars USA - www.taylorguitars.com Eko Music Group – Martin Guitars - Fishman Montelupone (MC) - www.eko.it Mc Alister Guitars USA - www.mcalisterguitars.com The Sound of the Valve www.thesoundofthevalve.it Elephants Books Caselle di Sommacampagna (VR) - www.elephantsbooks.com Manne Guitars Schio (VI) - www.manne.com Tiberi HiFi Sarzana (SP) - www.tiberisound.com Essere Suono www.artedivivere.it Materiali Musicali - MEI www.meiweb.it Tomassone Strum. Musicali Bologna - www.tomassone.it Essetipicks Santa Maria in Stelle (VR) - www.essetipick.com Maxmonte Guitars Abano Terme (PD) - www.maxmonte.com Tom Bills Custom Guitars USA - www.tbguitars.com Fabio Gianardi Fotografo Sarzana (SP) - www.fabiogianardi.com Megatalogo Dischi Sarzana - 338 3610473 Tonewood International Cremona - www.tonewoodinternational.com Filbo Legnami Mariano Comense (CO) - www.filbosnc.it Melo Custom Instruments Spagna - www.meloguitars.com Voodoo Guitars Frascati (RM) - [email protected] Fine Guitars di Federico Olia Genova - www.myspace.com/olialiuteria Mercatino dell’Ukulele Caldogno (VI) - www.mercatinodellukulele.it Wilder- Davoli strumenti musicali Parma - www.wilderdavoli.it ESPOSITORI XIV Acoustic Guitar Meeting 46