PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
1.
Latino e greco
1.1.
INTRODUZIONE
La definizione di un curricolo per discipline, quali il Greco e il Latino, che non ricevano
giustificazione nella fruibilità diretta delle competenze acquisite da parte dallo studente (come
avviene per le Lingue straniere o per altre discipline a immediata ricaduta culturale) non può
prescindere da un preventivo interrogarsi sul significato a lungo termine dell’insegnamento
impartito. Si configura infatti il rischio di una pressoché completa assenza di senso, qualora
prevalga una visione meramente letteraria dello studio del mondo classico e il contatto con il
testo quale fonte inesauribile di significati e messaggi da decifrare per la contemporaneità
detenga un ruolo di secondo piano rispetto allo studio di correnti, autori, opere accostate in
traduzione; oppure, non meno insidiosamente, di un finalismo diretto grammatica-traduzione,
qualora alla lettura dei testi in originale non sia attribuito un significato culturale più profondo
della semplice performance traduttiva, in grado di motivare e coinvolgere davvero lo studente.
Lo studente potrà intraprendere il percorso liceale con prospettive di successo, e con
autentica soddisfazione, solo nel convincimento che il Greco e il Latino non siano discipline
meritevoli appena di uno studio passivo e meccanico, quale tributo imposto dalla tradizione nel
curriculum del Liceo Classico, bensì preziosi strumenti “plastici” del pensiero, in grado di
sollecitare continue riflessioni su un comune patrimonio umanistico, sulle matrici del lessico
intellettuale europeo, sulla lingua che parliamo nella quotidianità, ma anche nella settorialità di
professioni specialistiche. Tali riflessioni potranno rivelarsi alimento e incentivo ad approfondire
con criticità il mondo reale, stabilendo un dialogo personale con i testi che stanno alla base della
nostra civiltà, e che dischiudono il proprio significato solo nell’inseparabile convergenza di
lingua e pensiero. Così ogni parola, ogni concetto, ogni ragionamento accostato fra le pareti
dell’edificio scolastico sarà la chiave per un’interpretazione autonoma della realtà, superando il
filtro imposto da una selezione di contenuti eterodiretta.
I FULCRI DELL’ AGIRE DIDATTICO
L’adduzione delle “ragioni delle lingue classiche”, sia a livello intrinseco della riflessione
condotta dal singolo docente, sia a livello estrinseco della motivazione indotta agli studenti, può
conferire nuovo significato e trasformare dall’interno l’esperienza dello studio di queste
discipline a patto che siano adottati coerentemente alcuni accorgimenti nel quotidiano agire
didattico.
Anzitutto è imprescindibile la centralità del testo, da intendersi non solo come laboratorio
esercitativo ove comporre e scomporre la lingua nei suoi elementi costitutivi, ma anche come
frammento di esperienza viva, tassello di civiltà da inserire in un mosaico culturale che si viene
componendo giorno per giorno, che dà senso al percorso grammaticale, necessariamente
rigoroso, arricchendolo di calore e umanità. Al Ginnasio, ad esempio, forse può risultare utile, ai
fini di una puntualizzazione del singolo fenomeno grammaticale e per una verifica mirata della
sua assimilazione da parte degli studenti, la traduzione di frasi decontestualizzate, anche
d’autore: essa è però sostanzialmente improficua se si pensa ad un discorso culturale più ampio.
Dette frasi nell’esercizio casalingo si rivelano tanto più frustranti per lo studente quanto più
brevi, attinte a testi settoriali o specialistici, prive di essenziali coordinate storico-culturali.
L’assenza di un senso della frase tradotta, cioè di una significanza che vada oltre la strumentalità
dell’applicazione pratica del fenomeno morfo-sintattico, finisce con il demotivare lo studente,
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
veicolando il messaggio che principale interesse dell’insegnante sia quello di verificare
l’applicazione di conoscenze grammaticali in una campana di vetro.
Occorre allora un’attenzione al lessico parallela a quella riservata al fenomeno
grammaticale, senza ordine di propedeuticità o di importanza, tale da consentire agli studenti
un’esperienza del testo naturale e non mediata dalla necessità di un continuo ricorso al
dizionario. È assai scoraggiante constatare come alcuni allievi acquisiscano una competenza
talora molto buona del fenomeno morfosintattico, non supportata di contro da una commisurata
padronanza lessicale: “vedono” la struttura, sono in grado di scomporla in termini di grammatica
normativa, ma poi faticano a riempirla di significati. Ciò avviene perché fin dalle prime fasi dello
studio linguistico morfologia, sintassi, lessico e semantica sono rimasti, di fatto, àmbiti isolati e
soggiacenti – più o meno consapevolmente – a un preventivo giudizio di importanza da parte del
docente: padronanza rigorosa di declinazioni e coniugazioni prima di tutto, conoscenza dei
vocaboli come supporto ancillare ai primi esercizî della quarta ginnasio, poi ampia delega al
vocabolario senza distinzione tra ciò che si può, e si deve, verificare (l’accezione specialistica, la
locuzione idiomatica rara) e ciò che si deve conoscere con sicurezza (significato e reggenza di
preposizioni, congiunzioni, verbi ad alta frequenza, connettivi, meccanismi di ripresa anaforica,
usi sintattici dei pronomi, etc.).
Lo studente trarrà vantaggio e godimento dalla sistematica illustrazione dei meccanismi
etimologici, dei rapporti linguistici fra latino e italiano, nonché dell’eccezionale, a prima vista
insospettabile, pervasività del greco nell’italiano e delle strette correlazioni fra greco e latino.
Non deve trattarsi di estemporanea parentesi erudita, a livello di semplice curiosità, ma di un
continuo stimolo alla presa di coscienza dei paralleli fra le tre lingue, immediatamente
funzionale all’acquisizione di una proprietà lessicale e diafasica sempre più solida da parte dello
studente. Quest’ultimo aspetto può essere curato anche manipolando con accortezza vocaboli,
locuzioni e fraseologia, per rendere evidenti le affinità con sempre maggiore piacevolezza nel
progredire delle lezioni, senza l’astrazione di una grammatica normativa comparata.
Centralità del testo, attenzione al lessico e comprensione delle correlazioni esistenti fra
lingue classiche e italiano sono poi elementi di sostrato per l’acquisizione di più ampie
competenze culturali. Lo studio della storia letteraria, che non può comunque prescindere da
precisi quadri cronologici di riferimento, eviterà pertanto un approccio astratto e nozionistico per
privilegiare sempre il contatto diretto con le testimonianze antiche. Solo così è possibile
comprendere a fondo il patrimonio culturale classico e farne esperienza diretta, sentendolo vivo,
fruibile e davvero coinvolgente. In tal senso l’impegnativa palestra d’esercizio ginnasiale troverà
al Liceo piena giustificazione e produrrà i suoi frutti: gli studenti soddisferanno quell’attesa di
senso e di pienezza che è compito del docente stimolare fin dalle prime fasi dello studio.
PROFILO D’USCITA DELLO STUDENTE
Al termine del percorso quinquennale, lo studente del Liceo Classico dovrà aver maturato
quella padronanza della lingua latina e greca che gli permetta di sapersi orientare
consapevolmente nella lettura di testi d’autore, al fine di comprenderli e coglierne i valori storici
e culturali. Dovrà cioè saper affrontare la traduzione in italiano non come meccanico esercizio
applicativo di regole, ma come mezzo insostituibile di comprensione e di interpretazione di un
testo e del pensiero di un autore.
Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e le lingue straniere, dovrà aver
acquisito conoscenza e controllo degli strumenti linguistici e consapevolezza della funzione e del
valore della comunicazione letteraria. Inoltre, dovrà essere in grado di fruire, principalmente
attraverso la lettura diretta in lingua originale, integrata comunque dalla lettura in traduzione, dei
testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle
sue relazioni con le letterature europee; dovrà poi avere acquisito la consapevolezza della
specificità e della complessità del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e
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cultura. Dovrà comprendere il valore fondante della classicità per la tradizione europea e saper
individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, gli aspetti religiosi, politici,
morali ed estetici distintivi del mondo antico.
Lo studente, infine, dovrà essere in grado di analizzare e commentare opere in prosa e in
versi, servendosi degli strumenti dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere
nel rispettivo contesto storico e culturale; dovrà aver assimilato categorie che permettono di
interpretare il patrimonio mitologico, artistico, letterario, filosofico, politico, scientifico comune
alla civiltà europea.
1.2.
COMPETENZE – ABILITÀ - CONOSCENZE
► LATINO
MACRO-COMPETENZA 1:
COMPRENDERE LE RELAZIONI FRA LATINO, GRECO, ITALIANO E LINGUE
EUROPEE.
Si intende puntare l’attenzione sul sistema lessicale della lingua latina, ponendolo in relazione con
il greco, l’italiano e le altre lingue europee, al fine di cogliere elementi di continuità e alterità e
rapporti di derivazione e mutazione.
I biennio (Ginnasio)
Abilità
Conoscenze
• Distinguere gli elementi costitutivi di ogni
lemma (tema, radice, prefissi, suffissi,
desinenze…), individuandone la rispettiva
funzione
• Individuare la corretta accezione dei
vocaboli in rapporto al contesto, consultando
opportunamente il dizionario (anche
etimologico o frequenziale)
• Individuare in un testo parole afferenti alla
stessa area semantica
• Desumere dai radicali tematici il significato
di parole composte
• Attraverso la riflessione sul lessico, cogliere
i valori di riferimento della civiltà latina in
relazione a quella greca
• Rapporti lessicali tra latino e italiano (cenni)
• Etimologie (selezione per famiglie di parole)
• Sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi a più alta
frequenza, anche suddivisi per categorie
(selezione)
• Costrutti dei verbi più frequenti con
variazione di significato determinata dalla
reggenza
• Lessico essenziale dei principali linguaggi
settoriali
II biennio e V anno (Liceo)
Abilità
Conoscenze
• Creare mappe valoriali suggerite da singoli
• Approfondimento e ampliamento del lessico
termini, famiglie di parole, locuzioni
dei principali linguaggi specifici e dei valori
della cultura latina, in ottica sincronica e/o
• Schematizzare e organizzare il sistema
diacronica
lessicale
• Consolidare le abilità acquisite attraverso
testi di graduale complessità
• Perfezionare le strategie di consultazione dei
dizionari
• Utilizzare strumenti multimediali
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MACRO-COMPETENZA 2
COMPRENDERE UN TESTO NEL SUO SIGNIFICATO IN LINGUA ORIGINALE,
NELLE SUE STRUTTURE E NEGLI ASPETTI STILISTICI E RETORICI, PER
GIUNGERE AD UNA RICODIFICAZIONE IN LINGUA ITALIANA.
I BIENNIO (GINNASIO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
• Leggere correttamente il testo.
• Riconoscere le strutture linguistiche,
distinguendone gli elementi morfologici,
sintattici e lessicali.
• Analizzare l’ordine frasale e individuare le
principali relazioni logiche che compongono
l’architettura del testo.
• A partire dal profilo valenziale del verbo
individuare gli elementi completivi e
circostanziali utili all’identificazione del
significato.
• Consultare il vocabolario scegliendo
oculatamente il significato e la traduzione
pertinente al contesto.
FONETICA/FONOLOGIA
• Regole di pronuncia, quantità vocalica e
sillabica; natura e leggi dell’accento.
MORFOLOGIA
• Il sostantivo: desinenze e funzione dei casi.
• L’aggettivo: distinzione fra attributo e
predicato
• Il verbo: tempo, modo, aspetto, diatesi;
coniugazioni.
SINTASSI
• Concetto e meccanismi della concordanza.
• Profilo valenziale dei verbi a più alta
frequenza.
• Elementi essenziali della sintassi del
periodo: funzione dei connettivi,
coordinazione e subordinazione, principali
subordinate (con distinzione fra completive e
circostanziali).
II BIENNIO E V ANNO (LICEO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
• Capacità di affrontare la varietà e la
complessità concettuale dei testi
• Comprendere la funzionalità dello stile e
delle forme retorico-espressive, quali
intenzionali strumenti di comunicazione.
• Effettuare la traduzione come scelta tra
ipotesi diverse, ma sempre in relazione alle
possibilità espressive e stilistiche della
lingua italiana.
• Stabilire eventuali confronti fra traduzioni
(anche d'autore).
• Completamento e approfondimento della
sintassi.
• Elementi di morfo-sintassi storica a partire
dai testi.
• Coordinate di lettura testuale:
codici retorico-stilistici;
tessitura argomentativa;
elementi di metrica e loro funzione
espressiva e comunicativa.
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MACRO-COMPETENZA 3
RICONOSCERE NEL PATRIMONIO CLASSICO LE RADICI STORICO-GIURIDICHE,
LINGUISTICHE, LETTERARIE ED ARTISTICHE DELLA CIVILTÀ EUROPEA,
EVIDENZIANDONE I RAPPORTI DI MUTAZIONE O ANTITESI.
I BIENNIO (GINNASIO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
• Cogliere aspetti caratteristici della società
antica quali strumenti di riflessione e di
confronto con la realtà contemporanea.
• Trarre dai testi di studio antologico elementi
basilari di giudizio.
• Collocare le vestigia del patrimonio
archeologico e/o artistico nel loro contesto
storico-culturale.
• Sviluppo di brevi percorsi
sull’organizzazione della società civile, le
istituzioni politico-amministrative, la
dimensione simbolica.
• Antologia di testi letterari.
II BIENNIO E V ANNO (LICEO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
• Ricostruire il quadro generale di un'epoca
attraverso opere esemplari.
• Leggere i testi individuando argomenti, temi,
motivi, di cui riconoscere persistenza,
attualità e influssi, anche in ambiti non
strettamente letterari.
• Riconoscere gli elementi costitutivi e le
peculiarità stilistiche proprie di ciascun
genere.
• Stabilire rapporti fra generi letterari e
contesti socio-culturali, evidenziandone lo
sviluppo lungo un asse storico-diacronico.
• Stabilire relazioni fra testi classici e
moderni.
• Operare percorsi di ricerca autonoma
nell’ambito della civiltà classica, affinando
capacità critiche di lettura e di analisi.
• Linee di storia letteraria su base testuale,
dalle origini all’avvento del Cristianesimo.
• Ascendenze greche nella cultura latina.
• Il ruolo dell'intellettuale tra filosofia, politica
e letteratura.
• Le caratteristiche dei generi.
• Il rapporto fra mito e storia.
• Argomenti, temi, motivi ricorrenti nei testi e
collocabili in un più ampio orizzonte storicoletterario.
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► GRECO
MACRO-COMPETENZA 1:
COMPRENDERE LE RELAZIONI FRA GRECO, LATINO, ITALIANO E LINGUE
EUROPEE.
Si intende puntare l’attenzione sul sistema lessicale della lingua greca, ponendolo in relazione con
il latino, l’italiano e le altre lingue europee, al fine di cogliere elementi di continuità e alterità e
rapporti di derivazione e mutuazione. Il risultato finale sarà comprendere le relazioni fra le lingue a
partire da famiglie di parole ad alta frequenza che dalla radice di derivazione, attraverso gli esiti
latini, portano a significative permanenze nelle lingue moderne.
I BIENNIO (GINNASIO)
ABILITÀ
• Distinguere gli elementi costitutivi di ogni
lemma (tema, radice, prefissi, suffissi,
desinenze…), individuandone la rispettiva
funzione
• Individuare la corretta accezione dei
vocaboli in rapporto al contesto, consultando
opportunamente il dizionario (anche
etimologico o frequenziale)
• Individuare in un testo parole afferenti alla
stessa area semantica
• Desumere dai radicali tematici il significato
di parole composte
• Attraverso la riflessione sul lessico, cogliere
i valori di riferimento della civiltà greca e le
sue influenze su quella latina
CONOSCENZE
• Rapporti lessicali tra greco, latino e italiano
(cenni)
• Etimologie (selezione per famiglie di parole)
• Sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi a più alta
frequenza, anche suddivisi per categorie
(selezione)
• Costrutti dei verbi più frequenti con
variazione di significato determinata dalla
reggenza
• Lessico essenziale dei principali linguaggi
settoriali
II BIENNIO E V ANNO (LICEO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
• Creare mappe valoriali suggerite da singoli
• Approfondimento e ampliamento del lessico
termini, famiglie di parole, locuzioni
dei principali linguaggi specifici e dei valori
della cultura greca, in ottica sincronica e/o
• Schematizzare e organizzare il sistema
diacronica
lessicale
• Consolidare le abilità acquisite attraverso
testi di graduale complessità
• Perfezionare le strategie di consultazione dei
dizionari
• Utilizzare strumenti multimediali
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
MACRO-COMPETENZA 2:
COMPRENDERE UN TESTO NEL SUO SIGNIFICATO IN LINGUA ORIGINALE,
NELLE SUE STRUTTURE E NEGLI ASPETTI STILISTICI E RETORICI PER
GIUNGERE AD UNA RICODIFICAZIONE IN LINGUA ITALIANA.
I BIENNIO (GINNASIO)
ABILITÀ
CONOSCENZE
FONETICA/FONOLOGIA
• Leggere correttamente il testo.
• Regole di pronuncia, quantità vocalica e
• Riconoscere le strutture linguistiche,
sillabica; natura e leggi dell'accento.
distinguendone gli elementi morfologici,
MORFOLOGIA
sintattici e lessicali.
• Il sostantivo: desinenze e funzione dei casi.
• Analizzare l'ordine frasale e individuare le
principali relazioni logiche che compongono • L'aggettivo: distinzione fra attributo e
l'architettura del testo.
predicato
• A partire dal profilo valenziale del verbo
• Il verbo: tempo, modo, aspetto, diatesi;
individuare gli elementi complementari e
coniugazioni.
circostanziali utili all’identificazione del
SINTASSI
significato.
• Concetto e meccanismi della concordanza.
• Consultare il vocabolario scegliendo
• Profilo valenziale dei verbi a più alta
oculatamente il significato e la traduzione
frequenza.
pertinente al contesto.
• Elementi essenziali della sintassi del
periodo: funzione dei connettivi,
coordinazione e subordinazione, principali
subordinate (con distinzione fra completive e
circostanziali).
II BIENNIO E V ANNO (LICEO)
ABILITÀ
• Capacità di affrontare la varietà e la
complessità concettuale dei testi
• Comprendere la funzionalità dello stile e
delle forme retorico-espressive, quali
intenzionali strumenti di comunicazione.
• Effettuare la traduzione come scelta tra
ipotesi diverse, ma sempre in relazione alle
possibilità espressive e stilistiche della
lingua italiana.
• Stabilire eventuali confronti fra traduzioni
(anche d'autore).
CONOSCENZE
• Completamento e approfondimento della
sintassi.
• Elementi di morfo-sintassi storica a partire
dai testi.
• Coordinate di lettura testuale:
codici retorico-stilistici;
tessitura argomentativa;
elementi di metrica e loro funzione
espressiva e comunicativa.
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
MACRO-COMPETENZA 3:
RICONOSCERE NEL PATRIMONIO CLASSICO LE RADICI STORICO-GIURIDICHE,
LINGUISTICHE, LETTERARIE ED ARTISTICHE DELLA CIVILTÀ EUROPEA,
EVIDENZIANDONE I RAPPORTI DI MUTAZIONE O ANTITESI.
I BIENNIO (GINNASIO)
ABILITÀ
• Cogliere aspetti caratteristici della società
antica quali strumenti di riflessione e di
confronto con la realtà contemporanea.
• Trarre dai testi di studio antologico elementi
basilari di giudizio.
• Collocare le vestigia del patrimonio
archeologico e/o artistico nel loro contesto
storico-culturale.
CONOSCENZE
• Sviluppo di brevi percorsi
sull’organizzazione della società civile, le
istituzioni politico-amministrative, la
dimensione simbolica.
• Antologia di testi letterari.
II BIENNIO E 5°ANNO (LICEO)
ABILITÀ
• Ricostruire il quadro generale di un'epoca
attraverso opere esemplari.
• Leggere i testi individuando argomenti,
temi, motivi, di cui riconoscere persistenza,
attualità e influssi, anche in ambiti non
strettamente letterari.
• Riconoscere gli elementi costitutivi e le
peculiarità stilistiche proprie di ciascun
genere.
• Stabilire rapporti fra generi letterari e
contesti socio-culturali, evidenziandone lo
sviluppo lungo un asse storico-diacronico.
• Stabilire relazioni fra testi classici e
moderni.
• Operare percorsi di ricerca autonoma
nell’ambito della civiltà classica, affinando
capacità critiche di lettura e di analisi.
CONOSCENZE
• Linee di storia letteraria su base testuale,
dalle origini al II secolo d.C.
• Oralità/Auralità/Scrittura
• Influenze della civiltà greca sul mondo
romano
• Il ruolo dell'intellettuale tra filosofia,
politica e letteratura.
• Le caratteristiche dei generi.
• Il rapporto fra mito e storia.
• Argomenti, temi, motivi ricorrenti nei testi e
collocabili in un più ampio orizzonte
storico-letterario.
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
1.3.
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
1.3.1. Primo biennio (Ginnasio)
In coerenza con le prospettive sopra delineate, è possibile ipotizzare una scansione
diacronica della programmazione didattica che risulti il più possibile finalizzata alla competenza
traduttiva, fin dalle prime fasi dello studio ginnasiale. Nel concreto si tratterà di introdurre
precocemente gli argomenti più funzionali a un approccio immediato e già attivo e
trasformativo al testo (pronomi personali, connettivi, meccanismi di ripresa anaforica) e di
rinviare la trattazione sistematica di quelli che presuppongano un certo grado di riflessione
metalinguistica (leggi fonetiche di non immediata applicazione, apofonia vocalica, regole
dell’accento e dell’ènclisi, nozioni di morfologia storica). Essi potrebbero rivelarsi un grave
ostacolo alla motivazione, finendo con il ritardare l’accostamento gratificante ai primi semplici
testi e dando l’impressione che studiare greco e latino significhi acquisire preventivamente una
serie di nozioni capillari che nulla o quasi apportano, almeno nei primi mesi di studio, alla
comprensione del testo. Tali argomenti troveranno collocazione naturale, priva di qualsivoglia
esigenza “giustificativa” da parte del docente, nel momento in cui affiorerà la necessità di
sottoporli alla consapevolezza degli studenti per illustrare un particolare argomento
grammaticale: allora la parentesi tecnico-normativa non sarà percepita dallo studente come una
superflua pedanteria, bensì come una puntualizzazione necessaria per progredire nella
competenza linguistica.
Ulteriore accorgimento che pare opportuno raccomandare in fase di programmazione
didattica è quello di selezionare gli argomenti tenendo in debita considerazione il “peso
specifico” nei testi abitualmente accostati durante il percorso liceale: appare infatti evidente che,
pur a fronte di una sostanziale completezza della panoramica morfo-sintattica auspicabile al
termine del percorso ginnasiale, ben diversa è l’incidenza nei testi, exempli gratia, dell’aoristo
primo o secondo rispetto al presente dei verbi in -µι e, per conseguenza, diversi dovranno essere i
tempi dedicati a tali argomenti, sia nella trattazione normativa, sia nella successiva fase di
fissazione esercitativa. È necessario in sostanza il richiamo continuo all’applicabilità delle
regole: è difficile stimolare gli alunni allo studio di argomenti di particolare tecnicismo, se essi
non si concretizzano immediatamente quale strumento di analisi e comprensione.
Occorre infine premettere che l’articolazione dei contenuti di seguito proposta (così come
successivamente si farà per il Liceo, infra 4.2.) è solo indicativa e non intende affatto limitare la
libertà d’insegnamento dei singoli docenti, che saranno chiamati di volta in volta a valutare
l'effettiva realizzabilità dei percorsi didattici in rapporto ai livelli di preparazione delle classi.
Poiché tuttavia i Piani di Studio si propongono di definire obiettivi e finalità comuni, si ritiene
utile dare indicazione sintetica, aperta, ma anche precisa, dei contenuti ritenuti fondamentali, che
in ogni caso possono essere affrontati scanditi anche diversamente all’interno del periodo di studi
di riferimento (Ginnasio o Liceo). L'articolazione parallela dei contenuti di Latino e Greco per la
quarta ginnasio persegue il fine di illustrare, anche visivamente, i continui richiami
interdisciplinari istituibili nella didattica delle due lingue; analoga strategia è ovviamente
consigliabile anche per la quinta ginnasio, ove peraltro i contenuti sono stati separati a fini
descrittivi.
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
►
I ANNO (IV GINNASIO)
LATINO
GRECO
MORFOLOGIA
SINTASSI COMPARATA
• Regole di pronuncia e di
accentazione
• I declinazione
• Indicativo, imperativo, infinito
presente di sum e delle
coniugazioni attive
• Indicativo, imperativo, infinito
presente delle coniugazioni
passive
• II declinazione
• Aggettivi della I classe e
aggettivi pronominali
• Pronomi personali e riflessivi,
possessivi, dimostrativi
• Indicativo
imperfetto di sum e
coniugazioni attive e passive
• III declinazione
• Futuro indicativo di sum e delle
coniugazioni attive e passive
• Aggettivi della II classe
• Participio presente
• IV e V declinazione
IL NOME
• L'aggettivo sostantivato
• Funzioni dei pronomi indefiniti: uso di quis/τι
• Differenza tra idem e ipse – funzioni di αὐτός
• Elementi generali: concetti di tempo, diatesi, aspetto
• La verbo-dipendenza
LA FRASE COMPLESSA
• Concetto di coordinazione e
• Concetto di complemento
subordinazione
• Principali funzioni logiche dei
• Meccanismi connettivi
casi
• Usi del congiuntivo (e
• Gruppo del soggetto e
dell’oggetto
• Complemento predicativo del
soggetto e dell’oggetto
• Complementi di specificazione
e termine
dell’ottativo, in greco) nelle
proposizioni indipendenti
• Differenza tra subordinate
completive (infinitive, iussive,
volitive...) e circostanziali
(temporali, causali, finali...)
• Dativo di possesso
• Subordinate infinitive e, in
• Complementi di tempo, causa,
greco, dichiarative dipendenti
fine
• Alfabeto: lettura e scrittura
• Spiriti, accenti, interpunzione
• Leggi dell’accento
• Meccanismi di enclisi e proclisi
• Flessione nominale: caso, numero,
genere
IL VERBO
LA FRASE SEMPLICE
MORFOLOGIA
da ὡς e ὅτι
• Numerali cardinali e ordinali ad alta
frequenza
• L’articolo, particelle, connettivi e
relative funzioni
• I e II seconda declinazione, aggettivi
della I classe
• Coniugazione verbale tematica:
presente indicativo, imperativo,
infinito attivo e medio-passivo
• La diatesi: differenza tra medio e
passivo
• Pronomi personali e riflessivi
• Pronomi-aggettivi possessivi
• Pronomi-aggettivi dimostrativi
• Pronomi relativi
• III declinazione: temi in consonante,
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
LATINO
MORFOLOGIA
• Pronomi relativi e relativoindefiniti
• Numerali cardinali e ordinali ad
alta frequenza
• Perfetto indicativo di sum
• Perfetto indicativo attivo e
passivo delle quattro
coniugazioni e dei verbi in –ĭ
• Participio e infinito perfetto
• Supino attivo e passivo
• Piuccheperfetto indicativo attivo
e passivo
• Futuro anteriore attivo e passivo
• Congiuntivo di sum
• Congiuntivo attivo e passivo
GRECO
SINTASSI COMPARATA
• Complementi di luogo, mezzo, • Subordinate temporali,
modo, compagnia, agente,
causa efficiente
• Complemento di paragone e
partitivo
• Rafforzativi di comparativo e
superlativo, comparativo
assoluto
causali, finali
• Subordinate concessive,
consecutive
• Periodo ipotetico del I tipo
• Funzioni del participio:
sostantivato, attributivo,
congiunto, complementare,
assoluto
• La contrazione: leggi e accento
• Nomi contratti
• Indicativo presente verbi contratti
• Sistema del presente tematico:
congiuntivo e ottativo attivo e medio
passivo
• Cum narrativo, in parallelo al
• Sistema del presente di εἰµί
• Flessione dell’imperfetto attivo e
• Proposizione interrogativa
• Introduzione
al sistema dell’aoristo
1
participio congiunto greco
diretta e indiretta
• Elementi di consecutio
temporum e consecutio
modorum
delle quattro coniugazioni
• Comparativo e superlativo
• Pronomi determinativi
• Pronomi-aggettivi indefiniti
• Pronomi-aggettivi interrogativi
1
MORFOLOGIA
vocale, dittongo
L'introduzione al sistema dell'aoristo secondo in quarta ginnasio è giustificata nelle note esplicative, per le quali vedi infra.
medio passivo: verbi tematici, verbi
contratti, εἰµί
secondo
• Participio presente attivo e mediopassivo
• Aggettivi della II classe
• La comparazione: I e II forma
• Pronomi-aggettivi indefiniti
• Pronomi-aggettivi interrogativi
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
►
II ANNO (V GINNASIO)
LATINO
MORFOLOGIA
• Participio futuro
• Gerundio e gerundivo
• Verbi deponenti e semideponenti
• Verbi irregolari, atematici e difettivi
• Verbi composti di sum, eo, fero
• Riepilogo forme nominali del verbo
GRECO
SINTASSI
• Perifrastica attiva
• Perifrastica passiva
• Frasi relative improprie
• Sintassi dei casi
• Determinaz. tempo e luogo
• Congiuntivi indipendenti
MORFOLOGIA
• Costruzione di µέλλω+ infinito • Pronomi reciproci e correlativi
• Usi e funzioni del futuro
• Aoristo primo sigmatico
• Ripresa di usi e funzioni
• Futuro sigmatico
dell’aoristo nei varî modi
• Futuro contratto, attico, dorico
• La proposizione temporale
• Futuro di εἰµί
• La proposizione causale
• La declinazione attica
• Funzione delle congiunzioni ὡς,
• Aoristo primo asigmatico
ἅτε, καίπερ con il participio
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
LATINO
MORFOLOGIA
GRECO
SINTASSI
• Quadro sintetico dell’uso della
particella ἄν [anche in
combinazione: ἐάν, ἐπειδάν]
MODULI DI RIPASSO E POTENZIAMENTO (SINTASSI COMPARATA)
• Sintesi proposizioni completive e circostanziali; completive
dipendenti da verba curandi, cavendi, impediendi, timendi
• Costruzioni peculiari del pronome relativo
• Espressioni di necessità/dovere
• Il periodo ipotetico
• Oratio obliqua
MORFOLOGIA
• Aoristo terzo o atematico
• Verbi con due aoristi: aor. I
trans./causat. e aor. III intrans.
• Completive dipendenti da verba • Aoristo cappatico
curandi, cavendi, impediendi,
• Sistema presente verbi atematici
timendi
• Quadro sintetico delle funzioni • Sistema aoristo e futuro passivi
di ὡς
• Meccanismo e semantica del
raddoppiamento
• L’azione compiuta: aspetto
perfettivo / resultativo
• Sistema del perfetto attivo
• Verbi con due perfetti
• Piuccheperfetto debole e forte
• Perfetto e piuccheperfetto mediopassivi; futuro perfetto
• Aggettivi verbali
► NOTE METODOLOGICHE ESPLICATIVE ◄
Si ritengono opportune alcune precisazioni sullo sviluppo della programmazione relativa alla morfologia.
Nella scansione diacronica dei contenuti della quarta ginnasio, l’anticipazione di alcune categorie di pronomi, in greco e in latino, risponde
all’esigenza di disporre di un bagaglio essenziale di “strumenti deittici” che consentano una consultazione agile del dizionario, e al contempo di
“strumenti anaforici” che offrano adeguata palestra esercitativa per la gestione di una progrediente complessità e coesione testuale.
In secondo luogo, l’anticipazione in greco dell’aoristo secondo si propone di concentrare l’attenzione degli studenti, fin dalle prime fasi di
apprendimento della lingua, sulle affinità con il sistema del presente (identità di terminazioni con l’imperfetto indicativo e con gli altri modi del
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
presente) e sulla differenza tra aspetto puntuativo e durativo nella traduzione dei tempi storici e delle subordinate al congiuntivo e all’ottativo.
L’introduzione dell’aoristo secondo non potrà prescindere, naturalmente, da una fissazione accurata del concetto di tema verbale – e, come corollarî,
dei meccanismi di apofonia, ampliamento suffissale, politematismo – in quanto funzionali all’apprezzamento di una differenza morfologica tra tema
del presente e tema dell’aoristo. Appare evidente che, proprio alla luce di tale funzionalità, saranno scongiurati i rischi di astrattezza o tecnicismo della
trattazione.
Per quanto concerne il lessico, non è ovviamente possibile fornire un quadro dei contenuti. Potrà valere una raccomandazione di massima sulle
priorità didattiche, da riservare a due aspetti:
accorpamento per radici;
frequenzialità.
Nella finalità imprescindibile di “dare un senso” ai testi accostati fin dalle prime settimane della quarta ginnasio, sarà opportuno contestualizzare
il più possibile le frasi o le versioni oggetto d’analisi, fornire agli studenti precisa e costante indicazione della polisemia come tratto caratterizzante del
lessico latino e greco, dell’impossibilità di categorizzare al di fuori di un “profilo semantico” orientativo riconducibile alla radice di ciascun termine.
A partire dal secondo quadrimestre della quarta ginnasio è auspicabile la graduale introduzione del dizionario e il progressivo abbandono dei
repertorî lessicali che rallentano la presa di coscienza, da parte degli studenti, dell’impossibilità di definire univocamente il significato di una parola o
di una locuzione, anche di quelle in apparenza più elementari. Naturalmente l’accostamento al vocabolario necessita dell’opportuna mediazione del
docente, attraverso esercitazioni finalizzate al controllo della complessità e alla sua riconduzione a logiche di ricorsività, analogia, schematismo (che la
stessa veste grafica dei dizionarî di moderna concezione grandemente facilita).
Gradualmente gli studenti potranno essere introdotti al lessico settoriale e specifico di singoli generi letterarî, evitando l’utilizzo di elenchi
preconfezionati di vocaboli o fraseologia e privilegiando invece l’accostamento di testi originali in selezione antologica, sui quali affinare le
competenze di analisi semantica e la sensibilità traduttiva.
In tal senso l’antologia merita di essere riscoperta come “strumento di senso” della didattica ginnasiale e si rivelerà proficuo poiché consentirà
agli studenti di
1) ampliare e approfondire il proprio bagaglio lessicale;
2) acquisire, seppure senza la sistematicità del percorso letterario liceale, essenziali coordinate storico-culturali della lingua greca e latina, a
livello sincronico e diacronico;
3) abituarsi gradualmente alla prosa d’autore, seppur mediata dal docente e filtrata da una serie di note esplicative.
L’artificialità di testi adattati e depurati di particolari asperità morfo-sintattiche o lessicali può infatti alimentare una falsa percezione di facilità
che rischia al triennio di ostacolare lo studente nell’approdo al testo d’autore.
Nel perseguire gli obiettivi delineati, si rileva che compete, naturalmente, ai singoli docenti valutare l'effettiva realizzabilità di parte delle indicazioni
(si veda, ad esempio, l’anticipazione dell’aoristo secondo) in rapporto al livello della singola classe.
PIANI DI STUDIO DEL LICEO CLASSICO “GIOVANNI PRATI”
3.3.2. Secondo biennio e ultimo anno (Liceo)
► Latino
•
II biennio: Storia della letteratura latina dalle origini alla morte di Augusto
Autori fondamentali: Plauto, Terenzio, Cesare, Cicerone, Sallustio, Lucrezio, Catullo, Virgilio,
Orazio, Ovidio, Livio
•
V anno: Storia della Letteratura Latina di età imperiale
Autori fondamentali: Seneca, Petronio, Tacito, Apuleio, Agostino
Generi fondamentali:
Poesia: Epica; Lirica; Teatro (commedia e tragedia); Satira; Epigramma
Prosa: Storiografia; Oratoria/Retorica; Romanzo; Prosa Filosofica
► Greco
•
II biennio: Storia della letteratura greca dalle origini alla morte di Alessandro Magno
Autori fondamentali: Omero, Esiodo, Lirici (antologia), Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane,
Erodoto, Tucidide, Senofonte, Platone, Lisia, Isocrate
•
V anno: Storia della letteratura greca di età ellenistica e imperiale romana
Autori fondamentali: Menandro, Callimaco, Teocrito, Apollonio Rodio, Polibio, Plutarco, Luciano
Generi fondamentali:
Poesia: Epica; Lirica; Teatro (commedia e tragedia); Epigramma
Prosa: Storiografia; Oratoria/Retorica; Romanzo; Prosa Filosofica