Un approccio sociologico alla violenza di genere

Un approccio sociologico
alla violenza di genere
DALL’ORIGINE
CULTURALE DEL FENOMENO ALLA PREVENZIONE,
ATTRAVERSANDO GLI IMMAGINARI SOCIALI E GLI STEREOTIPI DI GENERE.
Chiara Cretella
Assegnista di ricerca
Università di Bologna
Nel mondo la prima causa
di morte e di invalidità
permanente per le donne
è la violenza degli uomini
(fonte: Onu)
Report femicidi
Indagine della Casa delle donne di Bologna
•
Nel 2012 dati aggiornati all’ 8
novembre = 106 vittime
•
Donne uccise in Emilia-Romagna
nel 2011 = 17 vittime
• In Emilia-Romagna fino a Luglio
2012 = 15 vittime
La violenza contro le donne
“… la violenza contro le donne è la manifestazione di
una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e
donna, che ha portato al dominio dell’uomo sulle
donne e alla discriminazione contro di loro, e ha
impedito un vero progresso nella condizione delle
donne…”
Declaration on the elimination of violence against women, adottata
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 20 december 1993, New York
IL CICLO DELLA VIOLENZA
• Esiste un’asimmetria di potere tra i sessi
rafforzata dagli stereotipi che relegano la
donna quasi esclusivamente ad un ruolo
tradizionale di cura e di sostegno per le
diverse figure maschili.
Stereotipi di genere
Tra tutti i tipi di violenza quella più sottile e difficile da
eradicare, è legata al modellamento dell’identità di genere,
fin da bambine/i.
È una violenza
dai contorni sfumati
Nei depliant che rappresentano le nostre
eccellenze…
Nei luoghi dove le nostre migliori università
dovrebbero premiare il merito…
nelle nostre strade i cartelloni stradali…
Le donne vengono abusate, violentate, maltrattate
e la televisione vede le ragazze così...
Ma quali sono le ricadute
dis/educative di queste
iconografie?
Il corpo delle donne è sempre in svendita…
Assistere alla violenza
genera emulazione
• Il corpo femminile, tagliato e sminuzzato,
venduto e violentato…
• Le relazioni aggressive e le immagini estreme..
• Aumentano le diseguaglianze, la violenza di
genere e i femicidi
• Creano effetti sui minori
Esposizione mediatica
• Il 14% dei bambini dai 9 ai 16 anni che hanno
accesso a Internet si è imbattuto in materiale
pornografico nell'ultimo anno (EU Kids on li-ne,
www.eukidsonline.net , ott. 2010)
• 2,5 miliardi di e-mail a carattere pornografico
vengono scambiate ogni giorno in rete (l'8%
del totale delle e-mail)
Chiedere sanzioni...
Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria
2011 - Protocollo d’Intesa con il Ministero delle pari opportunità per rendere più efficace la
collaborazione nel controllo e ritiro di pubblicità offensive e volgari.
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Se nessuno dei soggetti coinvolti risulta aderire ad una associazione di categoria facente
parte dell’Istituto, né risulta sottoscritta una clausola contrattuale di accettazione del Codice di
Autodisciplina della Comunicazione Commerciale non si può agire... E ancora pochissime
aziende aderiscono!
• Per segnalare una presunta violazione del Codice di autoregolamentazione pubblicitaria si
deve compilare e trasmettere il modulo in linea nel sito: http://www.iap.it
• Oppure tramite il sito del Ministero: [email protected]
BIBLIOGRAFIA
Cretella, C. Venturoli (a cura di), Voci dal verbo violare. Analisi e sfide
educative contro la violenza sulle donne, I libri di Emil, Bologna, 2010.
 A. Levy, Sporche femmine scioviniste. Le donne e l'irresistibile ascesa della
Raunch Culture, Castelvecchi, Roma, 2006.
Giovanna Campani, Veline nyokke e cilici. Femministe pentite senza sex e
senza city, Odoya, Bologna, 2009.
 Judith Tissi Pinnock, Serena Gibbini Ballista, Bellezza femminile e verità.
Modelli e ruoli nella comunicazione sessista, Lupetti, Bologna, 2012,
SITOGRAFIA
•http://unaltradonna.wordpress.com/2012/09/06/violenza-in-immaginiquale-comunicazione/ Blog sull’immagine femminile nei media
• http://www.youtube.com/watch?v=FAL3IZmKQBA Video Se questa è una
donna
Grazie dell’ascolto!