N° 5 del 23.12.2011 BIMESTRALE DI INTRATTENIMENTO DELLA CASA CIRCONDARIALE DI PESCARA A CURA DEI DETENUTI DEL LABORATORIO DI SCRITTURA - DOCENTI LORENA DI SERAFINO - FRANCESCO CASTAGNA SARÀ PER SEMPRE NATALE? Questi fogli che compongono il nostro giornale stavolta trattano, come è evidente, la festività del Natale: sicuramente la ricorrenza più sentita in tutto il mondo occidentale e non solo..... Per noi si tratta di un periodo più difficile degli altri, infatti in questa atmosfera natalizia aumenta il peso della detenzione; il tempo si dilata ancor di più e si fa dolorosa oltre modo la lontananza dalle persone care. L'unica “consolazione”, anche se parziale ed amara, si può trovare nell'analisi di queste feste che, ovunque, hanno ormai una valenza essenzialmente affaristico – commerciale; esse, sempre più, rappresentano il trionfo del consumismo: ogni individuo deve inchinarsi alle leggi del mercato ed acquistare, consumare, bruciare le (sempre più spesso) misere risorse economiche. Il Natale, oggi più che mai, perde il suo connotato religioso e si reincarna tra le corsie dei supermercati o nei negozi intasati da uomini e donne stravolti dall'ansia del regalo ad ogni costo. Noi, in fase di redazione, abbiamo cercato di seguire un'altra impostazione, magari più vicina a quello che è il vero significato del Natale. Auguri sinceri a tutti. La redazione Una lacrima scende, interrompe un sorriso mescolato tra gioia e dolore. Vorrei sapervi felici, come se anch'io fossi lì con voi. Ma la paura per quel gelo che io sento possa arrivare fino a voi, oltre il mio viso, ha spento anche i miei sogni. Sarebbe il mio regalo più bello, trovarvi sotto quell'albero che purtroppo non ho. Mi dispiace tantissimo se vi ho fatto vivere questa ipocrisia, spero che un giorno possiate riuscire a perdonarmi. Vi voglio un mondo di bene, vi porterò sempre nel mio cuore. Buon Natale. Con infinito amore, vostro per sempre. Davide Pecoraro Senza di voi Ho il viso spento, gli occhi tristi, lucidi, pieni di lacrime che non vogliono fuoriuscire. Un nodo in gola non lascia spazio alle parole. Avvolto in un silenzio irreale, disturbato a tratti dal rumore assurdo dei miei pensieri più profondi. Disorientato davanti alla finestra. Guardo un cielo ormai buio e offuscato dalla nebbia, che mi gela l'anima. È Natale amore mio, purtroppo non vi sono vicino. Penso a te e a nostra figlia, in quella nostra piccola e umile casa. Vedo le luci dell'albero che, a intermittenza, alternano i tanti colori riflessi alle pareti. Un ciocco di legno si consuma lentamente nel camino e voi che impazienti della Il calligramma è un tipo di componimento fatto per mezzanotte, cercate di essere guardato, oltre che letto. Nel calligramma si coinvolgermi ad aprire già disegna un oggetto con le parole, collegate al tema principale del componimento. i regali. -1- In occasione delle prossime feste, la redazione desidera farVi dono di un presepe pop-up, che potrete realizzare con poche semplici mosse. A tutti voi Buon Natale In questa poesia Umberto Saba (1883-1957), uno dei più grandi poeti italiani, ci mostra la grandezza dell’infinito nell’umiltà delle “creature della vita e del dolore”, che popolano la zona portuale di Trieste. Anche qui, dove “più turpe è la via” il Signore è presente, perché Egli non abbandona mai i suoi figli. Allo scrittore di “Mamma”, non si può non dedicare un famoso aforisma di Honoré de Balzac e cioè “Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono”. Mamma La prima cosa che ho visto, la prima cosa che ho amato, era il tuo caro viso; era il tuo caro volto. Città vecchia Dalle tue mani ho ricevuto, abbracci e carezze con affetto, fin adesso non ho smesso, chiederti di far lo stesso. Spesso, per ritornare alla mia casa prendo un' oscura via di città vecchia. Giallo in qualche pozzanghera si specchia qualche fanale, e affollata è la strada. La prima parola ch'è volata, dalla mia bocca così immacolata, ha scelto di dire il tuo nome unico e carro, e tutto l'altro sempre inutile amaro. Qui tra la gente che viene che va dall'osteria alla casa o al lupanare, dove son merci ed uomini il detrito di un gran porto di mare, io ritrovo, passando, l'infinito nell'umiltà. Mamma gli esseri non hanno, né amore, né il tuo cuore raro, amano per interessi, solo amore falso danno essi. Mamma voglio chiederti perdono, perché ho sprecato il tuo dono, ho creduto e fiducia ho dato, a persone che non mi hanno mai amato. Qui prostituta e marinaio, il vecchio che bestemmia, la femmina che bega, il dragone che siede alla bottega del friggitore, la tumultuante giovane impazzita d'amore, sono tutte creature della vita e del dolore; s'agita in esse, come in me, il Signore. Mamma perdonami per non aver creduto il tuo avviso, che gli esseri amano con falso viso, dicono parole come pillole amare ma dorate, che sono sempre nella loro falsità basate. Vasileios Chatzianastasiou Ecco un'altra bellissima poesia che sale fino in cielo. Gesù Qui degli umili sento in compagnia il mio pensiero farsi più puro dove più turpe è la via. Se alzo gli occhi al cielo vedo te. E il buio nel mio cuore più non c'è. La vita di gran luce rischiarasti, e il canto dell'amore, è dentro di me. Or t'amo signor. Meraviglioso, sei tu solo Gesù. Grande è il tuo amore, ogni giorno di più. Tu sei lo sposo, qui in terra e lassù. Meraviglioso, sei tu solo Gesù. Or sento nel mio cuore, pace vera. Quel velo o ombra nera, più non c'è. Eri un bambino, e nascesti per me. Grazie Signore, Buon Natale anche a te. Davide Pecoraro -2- Gallina fritta La cultura ROM incuriosisce molto per il suo attaccamento alle tradizioni così come la sua cucina è famosa per essere saporita ma, soprattutto, molto molto buona. Nel testo che segue Dario Guarnieri ci guida attraverso il suo Natale e ci arricchisce di due ricette, che vengono spesso preparate durante il periodo natalizio. Ingredienti: 6-7 spicchi di aglio, peperoncino, vino bianco, 1 rametto di rosmarino, 2-3 pezzi di peperone, sale e pepe q.b. Preparazione: Sezionare in vari pezzi la gallina e, unitamente agli spicchi di aglio appena schiacciati, friggerla. Aggiungere peperoncino piccante, 2-3 rametti di rosmarino e in ultimo sfumare con un bicchiere di vino bianco, sale e pepe, q.b. Un Natale Rom Prima che arrivi la mezzanotte di Natale, si raccolgono i regali da scambiare sotto l'albero. È scontato che gli scambi avvengono, di solito, esclusivamente all'interno della famiglia in senso stretto, cioè fratelli, sorelle, genitori e cognati (comunque, almeno cinquanta persone!). La mattina del 25 dicembre i primi auguri sono riservati ai genitori e suoceri, donando loro un grandissimo (dipende dalla disponibilità economica) cesto, riempito con tutto ciò che è ammesso a Natale e cioè panettoni, torroni e dolci. Questo tipo di attenzioni è riservato anche ai compari, che hanno battezzato i propri figli. Mentre si fanno giri per gli auguri e le consegne dei regali, le donne sono a casa per la preparazione della cucina, che inizia il giorno 24 e finisce la sera del 25 (povere donne!). Immancabilmente, quando vai a portare i regali ti offrono da bere, ed altrettanto inevitabilmente, si arriva a casa dei genitori all'ora di pranzo, già più che allegro. I figli maschi, con le loro famiglie, passano il Natale nella casa d'origine. Qui si cena e si pranza, senza più lasciare la famiglia e si finisce il Natale in festa tra musica, balli e canti. I nostri figli, fino a quando non vanno a scuola, chiedono (e ricevono) oggetti di vario interesse, ad esempio pallone e scarpette se giocano a calcio, oppure Playstation, Bambole e trucchi ... Quando imparano a leggere e scrivere (i pochi che vanno a scuola) il giorno di Natale, a pranzo, mettono la letterina sotto il piatto di papà che dà loro degli euro per il pensiero. Da noi Rom non è usanza fare giochi di società, come la tombola; e in verità devo dire che è un peccato, perché l'unico motivo per cui questo tipo di svago non è praticato, è perché alla nostra comunità è sconosciuto. Nei periodi di ricorrenza, così sentiti a livello familiare, come il Natale, devo ammettere, con rammarico, che vige molto maschilismo e si dà poca importanza al gentil sesso, che ha e ricopre un ruolo fondamentale nella famiglia, anche (e non solo) per le tante ore passate a cucinare. Dario Guarnieri Spaghetti patate e rape Ricetta per quattro persone. Ingredienti: 500 g di pomodoro fresco a pezzi, due pelati passati, olio di oliva, aglio, tre patate medie, 500 g di rape, 500 g di spaghetti, prezzemolo. Preparazione: Riscaldare in un tegame olio e aglio trito, aggiungere i pelati passati più il pomodoro fresco a pezzi. Dopo 5 minuti, a parte, riempire una pentola di acqua e portarla ad ebollizione. Immergere le patate divise in 4 pezzi e, dopo una decina di minuti, aggiungere le rape. Aspettare altri 5 minuti e buttare la pasta. Scolare il tutto, al dente, e versare nel tegame. Ripassare nel sugo con una spruzzata di prezzemolo tritato e gustare. Buon appetito! -3- Se il pranzo di Natale è tradizione, la stella ne è il simbolo più fulgido. Qui di seguito riproponiamo il gioco della STELLA NASCOSTA di Samuel Lloyd (1941-1911), uno dei più grandi maestri dei giochi matematici. La stella ha cinque punte e non è realmente nascosta. È sotto i tuoi occhi. Sai trovarla? Mesostico Quale via si dovrà seguire attraverso l'albero per raggiungere il regalo di Natale? È un gioco che consiste nel prendere una parola, scriverla verticalmente in stampatello e poi inserire ciascuna sua lettera in un'altra parola, in modo da formare una frase. Prova anche tu! Acrostico È un gioco che consiste nel prendere una parola, scriverla verticalmente in stampatello e poi comporre una frase usando parole che cominciano con le lettere incolonnate. Prova anche tu! I detti sono brevi frasi, spesso spiritose, conosciute da molti. Ecco una breve selezione di detti natalizi che racchiudono la grande saggezza popolare. -Anno nuovo, vita nuova. -L'Epifania, tutte le feste porta via. -Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi. -Da Santa Lucia a Natale il dì allunga un passo di cane. -Quando l'Angiolo si bagna l'ale, piove fino a Natale. -A Natale, grosso o piccino, su ogni tavolo c'è un tacchino. -Se le rondini vedi a S. Michele, solo dopo Natale, l'inverno viene. Riportate le lettere dei tasselli nella loro giusta posizione ed otterrete un aforisma della scrittrice inglese Taylor Caldwell Ideazione grafica e realizzazione Teodoro Pace Si ringraziano la Direzione di questa C.C., la Polizia Penitenziaria e la Dirigenza dell'Istituto Comprensivo di Pescara 1° -4-