Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto

La contabilità degli immobilizzi Lezione n. 4 Acquisizione delle
immobilizzazioni
materiali: acquisto
Premessa Le immobilizzazioni, sia esse materiali che immateriali, possono entrare a far parte del patrimonio aziendale in tre modi diversi:
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in seguito al loro acquisto;
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in seguito alla loro costruzione all’interno dell’impresa detta costruzione in economia;
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in seguito all’apporto dell’imprenditore (in caso di impresa individuale) o di un socio (nel caso di società). Il diverso modo in cui il bene affluisce all’impresa si riflette sulla determinazione del valore al quale esso deve essere iscritto in contabilità e sulle registrazioni da effettuare in partita doppia. Per questa ragione affronteremo questi argomenti in tre distinte lezioni: in questa ci occuperemo del caso in cui l’immobilizzazioni materiale giunge all’impresa in seguito all’acquisto. Nelle successive due lezioni vedremo il caso della costrizione in economia e dell’apporto dell’immobilizzazione materiale. L’acquisto In genere l’impresa diventa proprietaria di un’immobilizzazione materiale in
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La contabilità degli immobilizzi Lezione n. 4 seguito al suo acquisto da parte di terzi. Il fornitore del bene, in questo caso, rilascia una fattura nella quale risulta il prezzo di acquisto e l’IVA dovuta dall’impresa acquirente. La fattura deve essere registrata nel registro delle fatture di acquisto al fine di poter dedurre l’IVA pagata. Al tempo stesso essa deve essere registrata sul libro giornale in modo da rilevare il costo sostenuto. La registrazione da effettuare in partita doppia è la seguente: Nel nostro esempio abbiamo ipotizzato che l’impresa abbia acquistato un impianto e, di conseguenza, il conto di costo movimentato in DARE è stato il conto IMPIANTI E MACCHINARIO. Chiaramente se fosse stato acquistato un terreno sarebbe stato movimentato il conto TERRENI. Se fosse stato acquistato un fabbricato sarebbe stato movimentato il conto FABBRICATI e così via. Il costo di acquisto Soffermiamoci ora sul valore al quale il bene deve essere iscritto in contabilità: nel nostro esempio si tratta di 50.000 euro. Diciamo a tale proposito che il Codice civile prevede, in caso di acquisto di una immobilizzazione, che essa sia iscritta in contabilità al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori (art.2426). Il costo di acquisto è rappresentato dal prezzo effettivo di acquisto che risulta, in genere, dal contratto o dalla fattura. Va detto, però, che al costo di acquisto devono essere aggiunti gli oneri
Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati 2 Lezione n. 4 La contabilità degli immobilizzi accessori di diretta imputazione, cioè quegli oneri che l’impresa deve comunque sostenere affinché possa utilizzare l’immobilizzazione. Così, ad esempio, nel caso di acquisto di fabbricati sono oneri accessori di diretta imputazione le spese notarili per la redazione dell'atto di acquisto, le tasse per la registrazione dell'atto, gli onorari per la progettazione dell'immobile, i costi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria poste dalla legge obbligatoriamente a carico del proprietario, i compensi di mediazione. Nel caso di impianti e macchinario rientrano tra gli oneri accessori le spese di progettazione, le spese di trasporto, i dazi su importazione, le spese di installazione, le spese e gli onorari di perizie e collaudi, le spese di montaggio e di posa in opera, le spese di messa a punto. Nel caso di mobili sono oneri accessori di diretta imputazione le spese di trasporto, i dazi su importazione. L’IVA non va mai ad aumentare il costo del bene, ad eccezione del caso di IVA indetraibile. Questa ipotesi sarà esaminata in modo più chiaro in una successiva lezione del corso. Normalmente non vengono aggiunti al costo del bene gli oneri finanziari sostenuti su finanziamenti ottenuti per l’acquisto dell’immobilizzazione. Essi, infatti, rappresentano nella maggioranza dei casi di costi di esercizio. Tuttavia la capitalizzazione degli oneri finanziari è consentita a determinate condizioni ed entro determinati limiti. La capitalizzazione è possibile se si riferisce ad interessi passivi sostenuti per capitali presi a prestito specificamente per l'acquisizione di immobilizzazioni e a condizione che il finanziamento sia stato realmente utilizzato per l'acquisizione dei cespiti. In questa ipotesi gli interessi capitalizzabili sono solamente quelli maturati durante il periodo che va dall'esborso dei fondi ai fornitori dei beni e servizi relativi ai cespiti fino al momento in cui il cespite è pronto per l'uso, sempre che tale periodo di tempo risulti essere significativo. In caso contrario la capitalizzazione non è consentita. Il tasso di interesse da utilizzare per la capitalizzazione è quello realmente sostenuto per il finanziamento impiegato Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati per l’acquisizione
3 La contabilità degli immobilizzi Lezione n. 4 dell’immobilizzazione materiale. Nel caso di diversi finanziamenti usati per l’acquisto del bene con tassi diversi, per la capitalizzazione è bene usare la media ponderata dei tassi per il periodo che va dall'esborso dei fondi ai fornitori dei beni e servizi relativi ai cespiti fino al momento in cui il cespite è pronto per l'uso. Vanno a ridurre il costo del bene eventuali sconti commerciali concessi dal fornitore all’impresa, cioè sconti incondizionati e sconti di quantità. Sono sconti incondizionati gli sconti accordati dal fornitore in fattura senza che la loro concessione sia subordinata al verificarsi di una data condizione. Sono sconti di quantità quelli concessi nel caso di acquisti di determinati quantitativi di bene. La concessione di sconti di quantità sono poco frequenti nel caso di acquisti di immobilizzazioni di rilevante valore, mentre possono verificarsi più facilmente nel caso di attrezzature di modesto valore. I documenti da redigere al momento dell’acquisto Al momento dell’acquisto, la fattura di acquisto deve essere registrata, come abbiamo detto, sul registro Iva acquisti e sul libro giornale. Le imprese che tengono la contabilità con un apposito software non hanno bisogno di effettuare due registrazioni. Al momento della registrazione della fattura di acquisto, verranno richieste anche le informazioni necessarie per compilare la scritture in partita doppia e per redigere il registro dei beni ammortizzabili.
Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati 4 Lezione n. 4 La contabilità degli immobilizzi Fattu ra di acquisto REGI STRA ZI ON E Registro I VA acquisti Libro gio rnale
Registro beni ammortizzab ili Ecco come apparirà il libro cespiti dopo la registrazione della fattura appena vista: Nell’esempio precedente si è ipotizzato che il bene sia stato acquisto il 1° settembre 2006. Nelle imprese di maggiori dimensioni possono essere compilate anche le schede di lavoro e le schede di manutenzione e riparazione. Acquisto di un’unità economico­tecnica Può accadere che l’impresa acquisti più immobilizzazioni materiali insieme, come può essere nel caso in cui l’acquisto si riferisca ad un’intera linea di Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati 5 La contabilità degli immobilizzi Lezione n. 4 produzione. Se le parti concordato prezzi distinti per i diversi beni oggetto dell’acquisto non ci sono particolari differenze rispetto a quanto detto con riferimento all’acquisto di una singola immobilizzazione materiale. Nel caso, invece, che le parti stabiliscano un prezzo unico occorre determinare il valore al quale le singole immobilizzazioni devono essere iscritte in contabilità. Per fare questo occorre fare riferimento ai prezzi di mercato tenendo conto dello stato delle immobilizzazioni acquistate. Ad esempio se si acquista un’immobilizzazione usata non si può fare un semplice riferimento al prezzo di mercato degli stessi beni, ma nuovi. La somma dei valori attribuiti alle varie immobilizzazioni che formano l’unità potrebbe essere superiore o inferiore rispetto al prezzo concordato. Se tale somma risulta superiore occorre procedere ad una riduzione dei valori di mercato su base proporzionale, al fine di ragguagliare l'ammontare complessivo dei valori delle varie immobilizzazioni al prezzo dell'intera unità. Se, invece, la somma dei prezzi di marcato delle diverse immobilizzazioni risulta inferiore al prezzo dell'intera unità, la differenza va in aumento proporzionale ai valori di mercato delle singole immobilizzazioni, in quanto si tratta di un costo realmente sostenuto. Facciamo un esempio. Si supponga di aver acquistato due immobilizzazioni:
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immobilizzazione A;
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immobilizzazione B. Il prezzo complessivamente pattuito ammonta a 30.000 euro. I prezzi di mercato sono i seguenti:
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A: 15.000
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B: 7.500 La somma dei due valori è pari a 22.500 meno rispetto a 30.000. Occorre, allora, aumentare proporzionalmente i valori di mercato delle due immobilizzazioni. Ecco come fare:
Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati 6 Lezione n. 4 La contabilità degli immobilizzi Bene A Valore di mercato Valore di mercato Prezzo pattuito Prezzo del bene complessivo del bene complessivo 22.500 : 15.000 = 30.000 : x Prezzo pattuito Prezzo del bene x= (30.000 x 15.000)/ 22.500 = 20.000 Bene B Valore di mercato Valore di mercato complessivo del bene complessivo 22.500 : 7.500 = 30.000 : x x= (30.000 x 7.500)/ 22.500 = 10.000 Si ipotizzi ora che i prezzi di mercato siano i seguenti:
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A: 25.000
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B: 15.000 La somma dei due valori è pari a 40.000, quindi di più rispetto a 30.000. Occorre, allora, diminuire proporzionalmente i valori di mercato delle due immobilizzazioni. Ecco come fare: Bene A Valore di mercato Valore di mercato Prezzo pattuito Prezzo del bene complessivo del bene complessivo 40.000 : 25.000 = 30.000 : x Prezzo pattuito Prezzo del bene
x= (25.000 x 30.000)/ 40.000 = 18.750 Bene B Valore di mercato Valore di mercato complessivo del bene complessivo Rosanna Marchegiani ­ Manuali.Net © 2007 Tutti i diritti riservati 7 Lezione n. 4 La contabilità degli immobilizzi 40.000 : 15.000 = 30.000 : x x= (15.000 x 30.000)/ 40.000 = 11.250 Acquisto di immobilizzazioni materiali in valuta estera Può accadere che l’impresa acquisti un immobilizzazione materiale da un fornitore che risiede in un paese al di fuori dell’Unione europea. In questi casi il prezzo può essere pattuito nella moneta dell’acquirente (quindi in euro), nella moneta del fornitore o in una terza moneta. Se il prezzo è stabilito in una moneta diversa dall’euro, in contabilità occorre iscrivere l’immobilizzazione in euro effettuando la conversione in base al tasso di cambio al momento dell’acquisto. In contabilità va iscritto il valore ottenuto dalla conversione arrotondato al secondo decimale. Così, ad esempio, ipotizziamo che sia stato acquistato un impianto di 30.000 dollari. Il cambio relativo al giorno dell’acquisto è di 1,25 dollari per euro, ciò significa che l’impresa deve spendere 1 euro per comprare 1,25 dollari. Quindi il costo del bene ammonta a: Importo in euro 1 : Importo in dollari 1,25 = Importo Importo complessivo in complessivo in euro dollari x : 30.000 x= (30.000 x 1)/ 1,25 = 24.000 euro.
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