22 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Le storie Bergamo senza confini L’iniziativa Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected]. «DaBonateSopra allaRomania Vivosullepunte lamagiadiNatale» DI ANGELO MONZANI Sara Previtali, 25 anni, si prepara a portare in scena «Lo schiaccianoci» Il libretto è ambientato nella notte della Vigilia sulle note di Ciaikovskij Il debutto al «Teatrul De Balet Sibiu» dove vive e lavora insieme a Manuel Formatasi all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, si è esibita sui palcoscenici di mezzo mondo, da Seul a Sarajevo fino al Teatro Eliseo di Roma primi passi di danza classica li ha mossi a 5 anni nella scuola di ballo non lontano da casa. Da Bonate Sopra, do­ ve è nata, è volata via leggera sulle punte per perfezionarsi all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e da lì non si è più fermata. Le tappe artistiche di Sara Previtali, 25 anni, si de­ vono seguire sulle carte geogra­ fiche del mondo: Sarajevo in Bo­ snia ed Erzegovina, Seul, in Co­ rea del Sud, Londra in Gran Bre­ tagna, l’isola di Cipro, in Italia a Bologna e Roma, fino in Roma­ nia, a Sibiu. In ognuno di questi posti è salita sul palco per fare quello che più desidera nella vita: danzare sulle note di Ciaikovskij, Bizet o Verdi. Da qualche mese vive e lavora a Sibiu in Romania dove è entrata a far parte della compagnia di danza classica del «Teatrul De Balet Sibiu»: mentre porta in scena «Giselle» e «Il lago dei cigni» ripercorre, lei giovanissi­ ma, una carriera lunga 20 anni. Dietro le quinte sta provando i passi de «Lo schiaccianoci»: su­ gli spartiti della celeberrima Danza russa, del Valzer dei fiori e della Danza della Fata confetto metterà in scena uno dei più bei libretti sul Natale. Farà rivivere la notte della Vigi­ lia portandoci nella cameretta di Clara e del fratello Fritz, alle prese con un regalo animato, uno schiaccianoci. Ci farà vince­ re con Clara la battaglia con Re Topo grazie ai soldatini animati di Fritz e, a colpi di passi di dan­ za, sulle note di Ciaikovskij ab­ braccerà (come nelle fiabe più belle) il Principe azzurro. I Sacrifici e tenacia Sara è felice, di questo suo Nata­ le speciale, e di questa passione per la danza che l’ha portata così lontano da Bergamo. Un risulta­ La scheda Sara Previtali BALLERINA, 25 ANNI, AL «TEATRUL DE BALET SIBIU» IN ROMANIA Nata a: Bonate Sopra Vive a: Sibiu (Romania) La frase: «Ballare è sempre stato il mio sogno: per realizzarlo però ci sono voluti sacrifici e tenacia. Mi alleno per ore tutti i giorni senza sosta, poi però quando sono sul palco la fatica scompare e il calore del pubblico mi ripaga di tutto» to raggiunto con tenacia e tanto sacrificio fin da quando a 11 anni è entrata a far parte di una delle scuole di danza più qualificate, quella dell’Accademia del Tea­ tro alla Scala di Milano, quella, per intenderci, in cui sono cre­ sciuti Carla Fracci e Roberto Bolle. «Sono entrata a 11 anni alla Scuola di ballo dell’Accademia Teatro della Scala – racconta –: i miei genitori, per la verità, era­ no un po’ perplessi ma non mi hanno ostacolato. La danza era stata la passione anche di mia madre: lei però non ha avuto la possibilità di perseguirla fino in fondo per cui temeva che acca­ desse anche a me». Bergamo senza confini è un progetto de «La mia famiglia pensava che mi stancassi – continua Sara – e invece io mi appassionavo ogni giorno di più: ho ottenuto ben tre borse di studio per prosegui­ re i corsi. Intanto frequentavo il liceo linguistico e mi sono im­ pegnata molto per dimostrare ai miei genitori che la danza non comprometteva i risultati scola­ stici. Sono stati anni di duro sa­ crificio, costanza e tenacia, sem­ pre in una continua competizio­ ne con gli altri. Era un continuo lavoro per plasmare il corpo e piegarlo all’arte della danza. Do­ vevo cercare di raggiungere la perfezione, giorno dopo giorno, per poter superare le rigide sele­ zioni – conferma Sara –. Mi alle­ navo dalle cinque alle sei ore al giorno. Questi sacrifici però era­ no ripagati ogni volta che salivo sul palco; quei momenti mi re­ galavano forti emozioni e senti­ re il calore del pubblico era esal­ tante». Da Milano a Londra E così a 16 anni Sara lascia l’Ac­ cademia del Teatro alla Scala di Milano, dopo aver studiato di­ sciplina del contemporaneo, un tipo di ballo che deriva dal clas­ sico ma che valorizza l’espres­ sione di movimento, per andare a Londra, con l’obiettivo di im­ parare la lingua inglese e appro­ fondire lo «studio contempora­ neo» per arrivare alla perfezio­ ne del ballo contemporaneo e classico. Durante questo perio­ do partecipa a numerosi spetta­ coli e inizia le prime esperienze di teatro. Nel 2007 consegue la laurea in BA (Hons) in Ballet and Contemporary Dance pres­ so la celeberrima Rambert School di Londra & University of Kent. Inizia un periodo intenso e inte­ ressante per Sara dove le espe­ rienze artistiche la portano a in collaborazione con 1 2 3 Sara Previtali, 25 anni, ballerina di danza classica, da Bonate Sopra alla Romania 1. Sara Previtali ha iniziato a danzare sulle punte quando aveva 5 anni e da allora non ha mai smesso, solcando i teatri di mezzo mondo; 2. Con il fidanzato Manuel Di Pietro, 27 anni, davanti all’«Universal Ballet Theatre» di Seul in Corea del Sud; 3. In una foto con Manuel: i due condividono la passione per la danza ormai diventata anche un progetto di vita insieme collaborare con prestigiose compagnie di ballo. Inizialmen­ te a Bologna, presso la compa­ gnia «Leggere Strutture», con­ quistando l’attenzione del pub­ blico e della critica con le sue interessanti e originali produ­ zioni. Sara vede decollare la sua carriera. Dopo le prime esperienze in compagnie inglesi, viene assun­ ta presso il Teatro nazionale dell’Opera di Sarajevo in Bosnia ed Erzegovina nel 2009, dove si esibisce in «Giselle», «Carmen» e «La signora delle camelie»; poi viene chiamata al Teatro Eliseo di Roma nella produzione de «Il lago dei cigni». La compagnia neoclassica «Neo Ballet di Lon­ dra» e l’«Universal Ballet Thea­ tre» di Seul (Corea del Sud) la richiedono nelle produzioni de «Il lago dei cigni» e «Lo schiac­ cianoci». L’incontro con Manuel È sul palco di Sarajevo che Sara incontra Manuel Di Pietro, 27 anni, e con lui condivide la pas­ sione per la danza ma anche un progetto di vita insieme. Nel 2010 riescono persino a esibirsi a Bonate Sopra dove Sara ha mosso i suoi primi passi di dan­ za. Nel 2013 sono sul palco a Seul in Corea del Sud all’«Universal Ballet», il teatro più importante del Paese asiatico. E poi ancora a Londra, Cipro e Romania. E c’è da immaginarli, mentre si allenano sulle note de «Lo schiaccianoci», esibirsi in un Pas de deux come il Principe e la Fata confetto, al culmine di una notte magica. Ma anche quando il sogno finisce, Clara si sveglia con il suo schiaccianoci ed è pronta a guardare il futuro. Proprio come Sara. n ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sul sito web TUTTE LE STORIE DAL MONDO LE PUOI TROVARE SU: l www.ecodibergamo.it