Diocesi di Forlì -Bertinoro CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO Verbale dell'incontro CPD del 18 Settembre 2013 Presentazione della bozza delle linee pastorali anno 2013/2014 "Famiglia, speranza e futuro per la società". Dopo la preghiera di Vespri, Mons. Lino Pizzi presenta la bozza del testo delle linee pastorali 2013/14, inviata ai consiglieri con la convocazione. Siamo nel decennio dedicato all'educazione, chiamati alla verifica delle prassi educative. In diocesi abbiamo fondato questa verifica sull'Eucarestia, con riferimento anche agli ambiti del Convegno di Verona del 2006. L'anno scorso altro tema centrale è stata la famiglia, alla luce dell'insegnamento del Concilio Vaticano 2. Siamo ancora nell'anno della fede (termina il 24 novembre di quest'anno). Benedetto XVI ci ha chiesto di riprendere in mano i documenti del Concilio e il Catechismo della Chiesa. E' stato proprio il CPD a chiedere di dedicare due anni al tema della famiglia. La Settimana Sociale suggerisce proprio il tema della famiglia, speranza e futuro della società italiana. Se non si riparte dalla famiglia si gira a vuoto. E' l'ambito in cui ci si prepara ad essere cittadini attivi. La famiglia ha compito sociale di vitale importanza, ma non è aiutata dalla politica. Dobbiamo riprendere in mano la dottrina sociale della Chiesa. Ci sono già esperienze significative in diocesi in favore della famiglia. Primo filone è quindi quella della famiglia. Secondo filone è quello delle Unità Pastorali. Pensiamo alla nostra diocesi: due terzi degli abitanti vive in città. Su 128 parrocchie, 50 non superano i 500 abitanti. Da sole difficilmente possono continuare a vivere. Con le UP possiamo camminare insieme. Occorre una conversione, sia da parte dei preti che dei laici. Le parrocchie senza parroco residente sono già tante, e destinate ad aumentare. Su 97 preti, 39 hanno più di 75 anni (24 più di 80). Solo 11 hanno meno di 50 anni. Nei prossimi 8 anni al massimo avremo 5 nuovi preti. L'era della parrocchia autosufficiente è finita (vale anche per le parrocchie grandi). Non è cristiano guardare solo ai numeri. Le 70 persone che trovo andando a celebrare a S.Benedetto in Alpe non sono confrontabili con le 300 che trovo in una parrocchia cittadina: hanno fatto molta più strada. Non si può continuare a fare in tutte le parrocchie quello che si è sempre fatto. Già 100 diocesi in Italia stanno lavorando sulle UP. C'è spazio largo per i laici. Dobbiamo promuovere una ministerialità più diffusa, perché i preti facciano i preti e non altre cose. Abbiamo individuato tre tipologie di UP, in base a come sono formate: a) una parrocchia grande con altre più piccole b) varie parrocchie medio/piccole simili c) unione di più parrocchie medio - grandi Abbiamo immaginato che tra 5 anni ci sia almeno un prete in ogni UP (tra 10 anni dovrebbero esserci circa 40 preti attivi in tutto). Nelle parrocchie dove non c'è parroco residente, stiamo sollecitando la nascita delle equipe pastorali (gruppo di laici che aiuta il parroco nella pastorale di una parrocchia). Un rosario o una Via Crucis possono essere animate anche senza preti. Cerchiamo di valorizzare le tradizioni, a preservare gli edifici delle parrocchie anche se piccole. Ci vuole chi stia dietro al catechismo, agli ammalati. Parroco deve sapere di avere un gruppetto di cui affidarsi. Occorre vivere la corresponsabilità. Ci sono poi una serie di anniversari: - 10 anni dalla morte di Annalena Tonelli - 50 anni dalla morte di Benedetta - 50 anni della traslazione reliquie di S.Ruffillo - 200 anni della nascita di S.Giovanni Bosco che scandiranno l'anno con momenti forti. Non inventiamoci tante cose nuove, ma cerchiamo di vivere in pieno quelle già previste come la GMG diocesana, la giornata del malato, la giornata della famiglia a maggio e le altre date previste esplicitamente nelle "linee pastorali". Elezione della nuova segreteria del CPD Ugo Mazzetti, quale membro della segreteria del precedente consiglio, ha spiegato ruolo e impegni della Segreteria, sulla base dello Statuto e del Regolamento. Don Pietro Fabbri ha spiegato la modalità di voto. Verbale Consiglio Pastorale Diocesano - 18 settembre 2013 Pag. 1 di 5 Ad ogni membro presente è stato quindi consegnata la scheda anonima per l'indicazione di due nomi per la segreteria. Dibattito e proposte Lo scrutinio ha dato questo risultato: nr. votanti 52, risultano eletti Ugo Mazzetti, Arianna Pivi, Francesco Ortali. Si mette ai voti se si intende proseguire il dibattito in assemblea o dividersi in tre sottogruppi. Il voto palese fa prevalere il confronto assembleare (24) invece della divisione in gruppi (22). Come previsto dal Regolamento, il Vescovo ha nominato tra i tre il "segreterio" del CPD, individuandolo in Ugo Mazzetti. Primi resoconti della Settimana Sociale Don Franco Appi presenta una serie di suggestioni come sintetico resoconto della Settimana Sociale di Torino. E' stato un grande convegno ecclesiale, con 1.300 partecipanti, molti vescovi e preti. Bagnasco ha citato per la prima volta in un ambito ecclesiale ufficiale il concetto di "genere": una provocazione da non lasciar cadere. Zamagni ha sottolineato la soggettività della famiglia rispetto alla società, che oggi invece pensa a tutto in termini di individuo. Dare effettivo ruolo alla famiglia avrebbe grande rilevanza sociale e politica (es: i genitori votano anche per i figli minorenni). Ci sono state 8 assemblee tematiche, alcune più consuete, altre di grande interesse. Grande importanza data alle "alleanze educative". Giovani e lavoro è stato molto incentrato sulla formazione professionale. Sul tema della pressione fiscale e welfare si è parlato dell'ipotesi della "autogestione" , ma non è semplice. Accompagnare le famiglie immigrate, che sono una presenza ineluttabile. Qualcuno ha suggerito di parlare di settimane sociale non "dei cattolici italiani", ma "dei cattolici in Italia". Non noi per loro, ma noi con loro. Far maturare la consapevolezza dell'appartenenza. Vale anche per lo "ius soli": non si può riconoscere uno come cittadino italiano perché nato in Italia se non c'è anche una famiglia dietro che vuole appartenere. E' un cammino che si promuove con la partecipazione. GP2 parlava di "ibridazione delle culture", non di "assorbimento". Papa Francesco, come i predecessori, spinge i cattolici a impegnarsi in politica. Se c'è un problema non basta solo pregare, dobbiamo anche cercare di agire. Alcuni di questi punti diventeranno argomento della scuola di formazione sociale e politica in diocesi. Don Pietro Fabbri introduce il dibattito: il CPD deve dare indicazioni precise su come questi temi (famiglia e società) possono essere approfonditi e attuati nella nostra diocesi. Rilegge quanto scritto nelle "Linee pastorali", sul compito assegnato al CPD e agli uffici diocesani Famiglia, Sociale e Lavoro, Caritas. Mons. Vescovo: raccomando 1 o 2 iniziative da proporre alla città sul tema della famiglia. Se la famiglia sta bene ne gode anche la società. Gabriella Pivi (UP Cava-Villanova): ci siamo confrontati all'interno della Commisione Famiglia e proponiamo una integrazione del testo delle linee pastorali. (vedi allegato 1). Le meditazioni durante il Rosario il prossimo 28 settembre (inizio anno pastorale), sono state prese dal documento preparatorio di Torino sulla famiglia. Il 2 ottobre incontreremo i referenti Gruppi Famiglia di ogni UP, per definire insieme un percorso che ci porti (preparati e insieme) al convegno del 25 di maggio. Dal 29/9 riprenderà l'iniziativa della "Preghiera per la famiglia", come l'anno scorso presso le Clarisse. A febbraio i coniugi Zamagni terranno qui in seminario alcuni incontri su temi economici e famiglia, che sarebbe bene estendere a tutti. Don Pietro Fabbri: è importante che ogni ufficio operi in modo coordinato con gli altri, arrivando ad un programma omogeneo, unitario. Sauro Bandi (presidente Caritas): come organismo non abbiamo ancora definito un percorso comune. Il nostro contributo è promuovere la cura delle relazioni, ad ogni livello. Valorizzare i segni presenti nel territorio. Diventare capaci di relazioni generative forti, di comunione di vita. Abbiamo un programma interno per gli operatori, con occasioni sia formative che progettuali, per qualificarli. Saper rispondere ai bisogni psicorelazionali, non solo "materiali". Verso l'esterno intendiamo definire un percorso comune con gli altri uffici, da proporre al Verbale Consiglio Pastorale Diocesano - 18 settembre 2013 Pag. 2 di 5 territorio. Abbiamo proposte per i giovani insieme alla pastorale giovanile. Continuare l'impegno a fianco delle caritas parrocchiali, invitandole a cammini unitari e coordinati. Creare reti collaborative: magazzino emporio, famiglie diffuse, famiglie tutor, ricerca opportunità lavorative. Con le istituzioni siamo presenti nel tavolo dei "Piani di zona", dove si affronta il tema delle relazioni pubblico-privato. Collaborazioni interessanti non solo con il Comune di Forlì, ma anche con altri enti del territorio. Ariano Baccarini (pastorale salute): è importante costruire relazioni significative, è Vangelo. Non limitarci però alle relazioni tra noi, ma occorre spostarsi verso la periferia (chi non frequenta, le persone in situazione irregolari, le famiglie di extracomunitari che facciamo così fatica ad avvicinare). Sino alle famiglie con malati e disabili, che rischiano di sentirsi sole. L'anno della famiglia diventi un andare verso i lontani. GP2 nella Familiaris Consortio lo diceva: Gesù continua ad avere compassione dei poveri attraverso la famiglia. Paolo Ghini (UP Cappuccinini-S:Paolo): cita l'esperienza della Consulta delle Famiglie del Comune di Forlì. Nella consulta operano da protagonisti molti gruppi e movimenti ecclesiali. Opera dal 1996, collabora con la giunta nel proporre e valutare iniziative che abbiano rilevanza per le famiglie. Quest'anno si sta approfondendo il tema di un sistema tariffario più "amico" delle famiglie. E' stata la prima realtà in Italia, seguita da tante altre. Nelle linee pastorali sono proposti troppi argomenti. Con 8 tematiche ci disperdiamo. Propongo di ridurle almeno a metà. Lo dice anche il Vescovo: "troppi cantieri pastorali aperti". Presentare questi aspetti non solo alla diocesi ma anche al territorio. Trovo non chiari gli obiettivi di questo lavoro. Iolanda Zanetti (Pastorale Scuola): l'alleanza educativa tra famiglie e scuola è fondamentale. Come consulta della scuola stiamo formulando un programma che potremmo coordinare con gli altri uffici. Pensavamo ad un itinerario educativo per gli insegnanti cattolici, sull'esempio dello IECI di Bologna. Pino Briccolani : noi siamo tutti d’accordo sul concetto di famiglia, ma fuori ? Dovremmo specificarlo meglio nei nostri documenti. L'anno scorso il gesto della "Preghiera per la famiglia"; nel nostro vicariato 2 parrocchie l'hanno fatto, 2 no. Se non riusciamo a cogliere una cosa così semplice, come pregare, come potremo fare altro ? Don Franco Appi (pastorale sociale): noi quando parliamo di famiglia parliamo di famiglia "normocostituita". Abbiamo presente le conseguenze delle famiglie disastrate. Certo per noi è necessaria la famiglia "normocostituita", ma dobbiamo prendere a cuore anche le altre famiglie, quelle dove la separazione produce sofferenza e povertà. Pregando per le persone che soffrono. Ma la necessità dell'unità della famiglia inizia a essere capita, anche fuori. Da tempo è teorizzata la società degli individui, e della mancanza di scelte definitive. Noi invece vogliamo concepire le relazioni come la base della società. Relazione positiva, del dono. Non solo assistenza, anche un progetto politico. Possiamo costruire insieme dei progetti, discuterne insieme. Perché vogliamo fermentare questa società. I tanti titoli nelle linee pastorali, sono quelli delle settimane sociali. 6 di questi, i più politici, verranno trattati nella scuola di formazione politica e sociale. Roberta Castagnoli (migrantes): Papa Francesco ci chiede di andare nelle periferie. Anche il centro storico è pieno di famiglie immigrate, single, convivenze. UP in centro hanno una conformazione sociale diversa rispetto alle UP di periferia, teniamolo presente. Mirko Samorì (aggregazione laicali): parlo anche per la Consulta socio assistenziali. L'anno pastorale che ci aspetta è denso, con tanti temi. C'è pericolo della dispersione (troppi cantieri aperti). Come Consulte vorremmo far partire una riflessione interna sulla famiglia come risorsa sociale, entro dicembre. Vorremmo organizzare un evento, il titolo in bozza potrebbe essere "Abitare la città", rivolto alla città, da organizzare insieme agli altri uffici. Come tappa intermedia, verso metà gennaio, vorremmo organizzare incontri pubblici sui primi due temi della settimana sociale: con Miano (presidente AC) sulla "missione educativa" e Bontero (presidente AGESC) sulle "alleanze educative" A fine maggio nel convegno famiglie vorremmo tirare un po' le file. Vogliamo coordinarci con altri. Padre Dino Marconi (C.I.S.M.): cammino con le famiglie immigrate, solidarietà intergenerazionale, sistema di welfare. Verbale Consiglio Pastorale Diocesano - 18 settembre 2013 Pag. 3 di 5 Dobbiamo andare alle origini, occorre una solidarietà globale, che vada alla radice dei problemi. Don Enrico Casadei Garofani (cultura, università e scuola): la data del 23 gennaio (presentazione libro di Zarri su biografia Benedetta Bianchi Porro), è ancora una ipotesi. Benedetta è una credente che ha trovato un senso alla sua malattia. Vorremmo riflettere con i non credenti il tema del senso della sofferenza, con un taglio culturale. In questi incontri cercheremo di tenere conto che il malato vive in una famiglia; la malattia di un individuo tocca tutta la famiglia. Don Pietro Fabbri: c'è la volontà di proporre le tradizionali "schede" sul tema della famiglia e società, da usare negli incontri dei gruppi. Saranno fatte in collaborazione tra i vari uffici. Raccomando i rappresentanti di UP che vadano a casa con il desiderio di approfondire il tema della famiglia, aderendo alle iniziative nate in diocesi, cercando come attuarlo nel vostro territorio. Ugo Mazzetti: invita chi avesse dei temi da proporre per i prossimi incontri del CPD. Don Loriano Valzania (Vicariato Fo Ovest): (contributo scritto pervenuto alla segreteria): Il CPD supporta insieme agli altri organismi, soprattutto il C.Presbiterale nella guida pastorale della Diocesi. Credo che il CPD per il prossimo incontro debba puntualizzare e concretizzare ulteriormente il tema di questo anno pastorale, poi negli incontri del 2013 debba essere "laboratorio" di preparazione del tema del Commino Pastorale 2014-2015 che se non erro è la "pastorale giovanile". Il CPD dovrebbe quindi, ricevuti gli input, lavorare per il piano pastorale 2014-15 per essere pronti alle sfide urgenti del nostro territorio verso questo tempo pastorale importantissimo. Calendario prossimi incontri CPD Merc. 20 nov. 2013 (era il 13, è stato spostato) Mercoledì 15 gennaio 2014 Mercoledì 19 marzo 2014 Mercoledì 4 giugno 2014 ALLEGATI: - integrazione del testo delle Linee Pastorali proposta dalla Commissione Famiglia Don Quinto Fabbri: primo compito della segreteria è fare sintesi, centralizzare alcuni argomenti, ce ne sono già tanti. Occorre rileggere le tante provocazioni uscite anche stasera, non fermiamoci all'aspetto organizzativo, ma abbiamo bisogno di un fondo teologico-ecclesiale. Mons. Vescovo: segreteria cercherà di fare sintesi. Occorre che funzioni la trasmissione tra CPD e UP. Sono ben accetti suggerimenti su come approfondire sia dal punto di vista dottrinale che pratico. La scuola di formazione politica scelga i tempi più importanti. I lunedì di Coriano saranno ancora i momenti chiave per tutti. Famiglia non è solo l'ambito degli affetti, ma educa alla socialità, il luogo che educa all'impegno concreto. Famiglia non è solo oggetto di intervento, ma è soggetto della società. Non possiamo solo lamentarci dei nostri politici. Possiamo incidere. Noi abbiamo un vantaggio, tante occasioni per incontrare la nostra gente, approfittiamone in senso positivo. Dobbiamo "tirare fuori la famiglia dalla famiglia", che si renda conto che è responsabile della vita sociale. Chi avesse dei temi, richieste, suggerimenti da proporre al CPD mandatele alla segreteria. Verbale Consiglio Pastorale Diocesano - 18 settembre 2013 Pag. 4 di 5 ALLEGATI Linee pastorali 2013-2014. Integrazione del testo, proposto da Commissione Famiglia (in occasione dell'incontro CPD del 18 settembre 2013) Verbale Consiglio Pastorale Diocesano - 18 settembre 2013 Pag. 5 di 5