Lez.13 Elettrotecnica Generalità sul sistema elettrico per l’energia 1 I primi impianti elettrici risalgono agli inizi dell’800 (es. telegrafo) La rapida diffusione è dovuta alla possibilità di convertire con facilità ed elevato rendimento l’energia elettrica in altre forme di energia (meccanica, termica, luminosa) e alla possibilità di sfruttare fonti di energia altrimenti inutilizzabili (es. centrali idroelettriche). L’energia elettrica non è accumulabile in grandi quantitativi (condensatori, induttori). Ne consegue che in ogni momento si deve generare energia pari a quella richiesta. Piccoli squilibri sono ammessi solo per pochi secondi. Il mantenimento di questa condizione è reso difficile dalla richiesta di energia che è fortemente variabile (nelle diverse ore del giorno, durante le stagioni, ecc.). 2 Alternata o continua? Le prime applicazioni elettromagnetiche sono in continua (telegrafo, dinamo, motori in c.c.) Vantaggi dell’alternata: 1. Uso del trasformatore con la possibilità di trasportare energia con elevate tensioni e basse correnti; 2. facilità di interruzione delle correnti per il loro naturale passaggio per lo zero; 3. Impiego per la produzione dell’energia elettrica del generatore sincrono, più affidabile della dinamo. Vantaggi della continua: 1. Facilità di risoluzione delle reti. 3 Monofase o trifase? Vantaggi del sistema trifase: 1. Maggiore semplicità, sicurezza e rendimento del motore asincrono trifase rispetto al monofase; 2. Costi di impianto inferiori a parità di potenza trasferita. Applicazioni monofase: 1. Distribuzione in bassa tensione 2. Trazione ferroviaria Applicazioni in continua 1. Linee di trasmissione sottomarine in cavo per lunghe distanze. 2. Trazione ferroviaria 4 Costituzione del sistema elettrico nazionale Distribuzione primaria Generazione Distribuzione MT Distribuzione BT Trasmissione G 20 kV 20 kV/380 kV MT/AT 380 kV/150 kV 150 kV/20 kV 20 kV/380 V Stazione primaria AT/AT Stazione secondaria AT/MT Cabina MT/BT 5 Produzione Per la produzione di energia elettrica si utilizzano come fonti primarie: energia idraulica, energia termica da combustibili fossili, energia termica da combustibili nucleari, energia solare, energia eolica. Trasmissione e distribuzione Per la trasmissione e distribuzione aerea di energia elettrica sono impiegati conduttori nudi, generalmente di rame o alluminio. Essi hanno un’anima di acciaio per migliorare le proprietà meccaniche. L’alluminio è più leggero del rame (del 30%) e ha una conducibilità minore (circa il 60%). A parità di potenza dissipata per effetto Joule, una linea di alluminio pesa circa la metà di una linea in rame. 6 I conduttori sono mantenuti da sostegni. I sostegni possono essere di legno (sempre più rari), acciaio, cemento armato, vetroresina. Nel campo dell’alta tensione si usano sostegni a traliccio, realizzati con diversi elementi modulari collegati opportunamente. 7 I conduttori nudi non possono essere ovviamente connessi direttamente al sostegno. Per garantire il supporto meccanico e l’isolamento elettrico si usano gli isolatori. Gli isolatori sono sempre caratterizzati da un nucleo di materiale isolante e da elementi metallici ai quali agganciare, da una parte il conduttore e, dall’altra, il sostegno. I materiali isolanti (D) generalmente impiegati sono la porcellana, il vetro, la resina. Un tipico esempio di isolatore è l’isolatore “cappa (C) e perno (P)”, la cui forma consente di agganciare più isolatori tra loro, costituendo una catena con più elementi, da impiegare su linee a differente tensione. 8 Per la distribuzione sotterranea o sottomarina si utilizzano linee in cavo. Un cavo elettrico è costituito da un’anima centrale (il conduttore, per il trasferimento dell’energia), da un’isolante solido (per l’isolamento elettrico), da uno schermo metallico (per uniformare il campo elettrico nel dielettrico), da una guaina di protezione. 9 Condizioni di funzionamento In condizioni di funzionamento normale, il sistema opera con tensioni, correnti e frequenze di progetto. In funzionamento anormale, il sistema opera con tensioni e correnti più elevate di quelle nominali. In tal caso si possono avere sovratensioni e sovracorrenti. 10 Sovratensioni: Sono tensioni maggiori delle nominali. Hanno generalmente carattere transitorio • Sovratensioni interne (manovra). Derivano da cause dipendenti dall’esercizio del sistema, quali apertura o chiusura di interruttori, fenomeni di risonanza, improvvisa riduzione del carico. • Sovratensioni esterne (atmosferiche), dovute generalmente a fenomeni di induzione elettrostatica e/o elettromagnetica. Il caso più grave è quello della fulminazione diretta , quando una linea viene colpita da un fulmine (Vmax=1÷4 MV, Imax=10÷100 kA). Le sovratensioni possono produrre il cedimento dell’isolamento elettrico. Se l’isolamento è solido, esso viene danneggiato irreversibilmente. 11 Sovracorrenti: Sono correnti maggiori delle nominali: • Sovraccarico transitorio (manovre, quale avviamento di motori asincroni, inserzione di trasformatori a vuoto); • Sovraccarico permanente (se vengono inseriti utilizzatori di potenza maggiore di quella di dimensionamento dell’impianto). I sovraccarichi hanno un effetto quasi esclusivamente termico; possono comportare un deterioramento dell’isolamento elettrico e, in casi estremi, provocare un incendio. In genere, se i sovraccarichi sono di durata limitata e non troppo frequenti, allora non sono pericolosi. • Cortocircuito (guasto). E’ un collegamento a bassa impedenza che si instaura tra parti a differenti tensioni (ad esempio tra un conduttore e la terra). E’ fonte di sollecitazioni elettrodinamiche e termiche notevoli. 12