ESTIMO CATASTALE collana a cura di Massimo Curatolo ANTONIO IOVINE MC2 MASSIMO CURATOLO La stima degli immobili rurali: casi APPROFONDIMENTI SUI SEGUENTI CASI DI STIMA: terreno agricolo con metodo sintetico comparativo azienda agraria con metodo sintetico comparativo azienda agraria ad indirizzo produttivo zootecnico appezzamenti di terreno agricolo con soprassuolo fondo agricolo con procedimento statistico matematico valore residuale di azienda oggetto di esproprio parziale quota di reintegra o di costituzione di un capitale quota di ammortamento di un capitale ISBN e-book formato pdf : 978-88-95578-16-3 edizioni GUIDE OPERATIVE professionisti pubblica amministrazione DR. ING. ANTONIO IOVINE DR. ING. MASSIMO CURATOLO La stima degli immobili rurali approfondimenti su casi di stima Copyright © 2011 Exeo S.r.l. Diritti di e-book riservati. È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Prima edizione: marzo 2011 collana: ESTIMO CATASTALE, a cura di Massimo Curatolo codice: MC2 formato e-book: pdf ISBN: 978-88-95578-16-3 Antonio Iovine, ingegnere consulente in materia di catasto ed estimo, attualmente direttore scientifico rivista informatica www.catastonline.it. E’ stato dirigente dell’Agenzia del territorio, responsabile dell’Area per i servizi catastali della Direzione centrale cartografia, catasto e pubblicità immobiliare, membro della Commissione Censuaria Centrale. Autore/coautore di vari testi in materia di catasto, topografia ed estimo, ha svolto numerosi incarichi di docenza per conto della Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze e di altre strutture pubbliche o private tra cui, Scuola delle Autonomie locali, Consiel, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Verona. Massimo Curatolo, ingegnere attualmente fa parte del Comitato Tecnico Scientifico della rivista informatica www.catastonline.it ed è membro di numerose commissioni di congruità presso enti pubblici. E’ stato capo area presso la struttura centrale della Agenzia del Territorio che si occupava di Osservatorio del mercato immobiliare. Ha diretto l’ufficio tecnico erariale di Isernia e di Viterbo. E’ stato capo del Servizio Tecnico 1° della Direzione Centrale dei SS.TT.EE. Autore/coautore di numerose pubblicazioni sia in campo estimale che catastale. Ha svolto numerosi incarichi di docenza. EXEO s.r.l. REA CCIAA PD 337549 - ROC 15200 - P. IVA 03790770287 sede legale: piazzetta Modin 12, 35129 Padova c.s.i.v.: € 10.000,00 c.p. 76/a 35028 Piove di Sacco (PD) tel. 049 9711446 martedi e giovedi dalle 12:30 alle 14:00 fax 049 9711446 [email protected] - www.exeoedizioni.it network TERRITORIO.IT: www.territorio.it - il governo del territorio www.urbium.it - l'urbanistica e l'edilizia www.patrimoniopubblico.it - il demanio e il patrimonio pubblico www.esproprionline.it - l'espropriazione per pubblica utilità www.e-stimo.it - l'estimo immobiliare www.catastonline.it - il catasto e la cartografia professionisti pubblica amministrazione 2 Introduzione Il testo contiene alcune esemplificazioni su casi di stima concernente il segmento immobiliare degli immobili rurali. I casi trattati considerano non solo gli aspetti più rilevanti dal punto di vista metodologico, ma la selezione viene sempre integrata da richiami o note che consentono al professionista di individuare criteri, procedimenti, formule adottate. I dati utilizzati negli esempi non sono aderenti alla realtà, ma esclusivamente utili alla sviluppo ed alla risoluzione degli stessi. Lo scopo è di fornire ai professionisti uno schema di ausilio valido per la redazione di una perizia nella quale viene indicato in maniera trasparente il processo seguito, lo scopo, le caratteristiche, la metodologia dottrinale, l’elaborazione delle indagini effettuate, le conclusioni. I procedimenti adottati per la determinazione del valore sono generalmente quelli classici ovvero di tipo statistico. Gli esempi di perizia tecnico-estimativa riportati sono stati quindi elaborati a fini didattici e di studio, per illustrare le metodologie operative applicabili come modello di base nei casi concreti similari, salvo i necessari adattamenti derivanti dalle particolari tipologie degli immobili da disposizioni degli strumenti urbanistici nonché, in relazione alla natura e alle caratteristiche del mercato immobiliare, nelle fattispecie interessate. 3 INDICE PREMESSA METODOLOGICA PER LA REDAZIONE DI UNA STIMA DI QUALITA’ 5 Esempio n. 1 - Stima di un terreno agricolo (valore di mercato con metodo sintetico comparativo). Esempio n. 2 - stima di una azienda agraria 7 13 Esempio n. 3 - Stima di una azienda agraria ad indirizzo produttivo zootecnico 51 Esempio n. 4 - stima di piccoli appezzamenti di terreni agricoli 78 Esempio n. 5 : Stima del più probabile valore di mercato di un fondo agricolo (Stima per comparazione con applicazione del procedimento statistico matematico della deviazione standard) 90 Esempio n. 6 : Stima del valore residuale di una azienda agraria oggetto di esproprio parziale 108 Esempio 7 Quota di reintegra o di costituzione di un capitale 130 Esempio 8 Quota di ammortamento di un capitale 132 Bibliografia 136 4 PREMESSA METODOLOGICA PER LA REDAZIONE DI UNA STIMA DI QUALITA’ Il valore di un immobile, secondo la dottrina estimativa, dipende generalmente dallo scopo richiesto. Il professionista quindi non solo deve conoscere lo scopo, ma lo stesso tecnico, per dare all’elaborato “qualità”, deve seguire un’opportuna e necessaria standardizzazione dei processi che, associata ad un’adeguata formazione professionale consentirà di raggiungere i risultati di: reperimento di soluzioni già sperimentate che consentano di superare problematiche estimali complesse o inusuali; innalzare la qualità complessiva della stima. Articolazione del processo di valutazione Per quanto riguarda l’articolazione del processo di valutazione, viene proposto uno schema che consente di dare all’elaborato estimale le richieste caratteristiche di qualità e trasparenza. Il fine è, in definitiva, quello di fornire ai professionisti non solo un vademecum per la redazione di una perizia particolareggiata, ma anche un modello nel quale viene indicato, in maniera trasparente, il processo valutativo da seguire. La relazione peritale deve, in definitiva, contenere opportuni paragrafi descrittivi che esplicitino, secondo lo schema proposto, la premessa, la parte generale, lo scopo della stima, le caratteristiche del suolo, la metodologia dottrinale, l’elaborazione delle indagini effettuate, le conclusioni. Come meglio si evidenzia, l’articolazione individuata deve essere sempre corredata dalla “Motivazione del giudizio di stima” e la stessa relazione estimale deve sempre adottare, come già indicato, una “Nomenclatura” univocamente riconosciuta. In definitiva il professionista nella relazione deve di norma seguire il seguente processo ed articolare la propria perizia nei seguenti capitoli (1) : a) Premessa, parte generale ed identificazione dell’immobile; b) Caratteristiche estrinseche ed intrinseche con riferimento all’ordinamento colturale; c) Atti documentali e tecnici; d) Determinazione della consistenza e le metodologie utilizzate (Norma UNI 10750, D.P.R.n.138/98, altro) per i fabbricati aziendali; e) Analisi e gli indicatori del mercato immobiliare; f) Indagini di mercato; g) Sopralluogo; h) Definizione del procedimento valutativo, specificando se vengono utilizzati: (1) Tratto dal Manuale del tecnico Estimatore edizione DEI 5 Criteri classici di stima; Stima diretta per comparazione o per confronto diretto; Stima diretta per punti di merito; Stima indiretta per capitalizzazione dei redditi; Stima indiretta: incidenza percentuale del valore dell’area sulla costruzione; Procedimenti di stima evoluti o finanziari; i) Riconciliazione dei valori; l) Conclusioni. processo Riconciliazione dei valori e conclusioni Condizioni limitative, diritti proprietà ecc Definizione dell’incarico Valutazione fabbricati, bestiame macchinari ecc Attrezzi, macchinari, arredi scorte vive e morte, ecc Identificazione oggetto, epoca, scopo della stima Caratteristiche (regime idraulico, giacitura, impianti ecc) Valutazione suolo e soprassuolo Criteri e metodologie I soprassuolo, tipologie colture e fertilità, Consistenza e caratteristiche terreni e fabbricati Atti e documenti tecnici e amministrativi indagini di mercato 6 Esempio n. 1 - Stima di un terreno agricolo (valore di mercato con metodo sintetico comparativo). Elementi metodologici per la risoluzione del quesito estimativo. Si deve determinare il valore di mercato di un piccolo appezzamento di natura agricola al fine di un probabile acquisto per destinarlo a “Centro Comunale di Raccolta Rifiuti”, una contrattazione bonaria, piuttosto che attraverso una procedura espropriativa. Per la determinazione è stata adottata la metodologia classica del criterio del valore di mercato con utilizzazione del procedimento sintetico comparativo. Definizioni e concetti Il valore dei beni immobili dipende dai loro caratteri estrinseci ed intrinseci. I primi concernono fattori ambientali generali della zona im cui è ubicato il bene, mentre i caratteri intrinseci sono specifici del bene in esame. Per i beni rurali i principali caratteri sono: Fattori estrinseci - i caratteri igienici quali la salubrità dell’aria; - i caratteri topografici come zona di pianura, depressa, montana, ecc., che incidono sul clima e sui trasporti e le opere di sistemazione; - i caratteri climatici, quali la piovosità, ventosità, possibilità e frequenza di gelate o di grandinate; - i caratteri geologici concernenti la natura dei terreni superficiale e sottostante strato agrario (questa ultima importante sul trattenimento delle acque); - i caratteri idrologici, come la presenza di fiumi, canali, invasi, falde freatiche, ecc. ai fini di valutare la possibilità di irrigazione; - i caratteri demografici ed economici, quali la densità della popolazione, influente sul mercato dei prodotti agricoli e disponibilità di manodopera, la dotazione di infrastrutture e vie di comunicazione, lo sviluppo economico; - i caratteri politici, cioè l’azione dello Stato nel campo economico e sociale, che sebbene unitaria nelle sue linea generali, può presentare differenziazioni locali (bonifiche, agevolazioni, incentivazioni, ecc.); - i caratteri agrari quali quelli relativi alla grandezza e numero dei fondi agricoli, agli ordinamenti colturali praticati, ai sistemi di conduzione, ecc. Fattori intrinseci - la posizione rispetto ai centri abitati, mercati agricoli, centri stoccaggio e trasformazione prodotti, corsi d’acqua, l’altitudine, la giacitura, l’esposizione, ecc.; - la superficie; - la forma geometrica del terreno intesa sia come regolarità del confine per consentire un ordinario uso delle macchine agricole, sia come accorpamento particellare; 7 Fattori intrinseci - la fertilità, determinata dallo spessore dello strato coltivabile, dalla tessitura, dalla capacità a mantenere l’acqua, dal contenuto in sostanza organica; presenza di acqua nel sottosuolo - sistemazione del terreno (opere di scolo, difesa, ecc.) e viabilità poderale; presenza di piantagioni arboree, loro età, essenza, sistemazione e ciclo produttivo (annuale o poliennale) - presenza di fabbricati rurali, loro ampiezza, distribuzione, qualità edilizia e stato di conservazione; indirizzo produttivo e ordinamento colturale; - presenza di vincoli, servitù attive e passive; - particolari condizioni che determino posizioni di comodo o scomodo rispetto ad altri fondi similari. Indice della perizia 1. Oggetto e scopo della stima 2 Caratteristiche generali della zona e descrizione del terreno 3 Identificativi catastali 4 Norme di piano regolatore 5 Scelta del criterio di stima 6 Indagine e ricerche di mercato 7 Determinazione del valore unitario di mercato 8 Valutazione 9 Conclusioni Allegati: - Stralcio aerofotogrammetrico - Stralcio catastale - Rilievo fotografico 8 1. OGGETTO E SCOPO DELLA STIMA. Io sottoscritto ing. ………………, con studio in ………………, via ……………………, iscritto all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di ……………….. ed all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di …………………., ho ricevuto incarico dal Comune di………….., con nota del 14/10/2005, prot.n.2379, e successiva nota del 12/11/2005, prot. n. 3765, per la determinazione del più probabile valore di mercato di un appezzamento di terreno (2) sito in …………., contrada Carruba, di proprietà privata, al fine di un probabile acquisto per destinarlo a “Centro Comunale di Raccolta Rifiuti”. Con la prima nota, il Comune di ……………ha trasmesso, unitamente alla richiesta di stima, la seguente documentazione: disponibilità a vendere avanzata dal Signor ……………….., proprietario del terreno di che trattasi; atto di compravendita del 17/11/1991 Notaio Marco Rossi Rep. 118214, con il quale il Sig. ………………. acquistava la proprietà del terreno in esame; avviso di ricerca di immobili del Comune di ……….., in esecuzione della delibera di G.M. n. 131 del 21/06/2005. Con la seconda nota, il Comune di …………… ha integrato la documentazione trasmessa, facendo pervenire la certificazione urbanistica relativa al terreno per il quale è stata richiesta la stima. In data 24/11/2005 è stato esperito sopralluogo al fine di formulare l’offerta per l’evasione della consulenza richiesta. Durante il sopralluogo è stata fatta una ricognizione del terreno in esame è sono stati effettuati rilevamenti fotografici. 2. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA ZONA E DESCRIZIONE DEL TERRENO Il terreno oggetto della presente consulenza estimativa è ubicato in agro del Comune di ………………., contrada ……………, a poca distanza (circa 800 metri) dalla periferia Est del centro abitato. La zona è caratterizzata da terreni la cui destinazione ordinaria è quella di “seminativi”. A poche centinaia di metri dal terreno in esame vi è un agglomerato caratterizzato da edilizia abusiva oggetto di sanatoria. Detto terreno ha forma irregolare, con giacitura in lieve pendio. Il lato nord, corrispondente al lato più lungo, confina per tutta la sua lunghezza con la strada denominata “ strada di collegamento Campitello” da cui vi si accede. (2) Valore di mercato (tratto dal sito dell’agenzia del territorio) Secondo l’International Valuation Standards e l’European Valuation Standards: “Il valore di mercato è il più probabile prezzo di mercato al quale una determinata proprietà immobiliare può essere compravenduta alla data della stima, posto che l’acquirente e il venditore hanno operato in modo indipendente, non condizionato e nel proprio interesse, dopo un’adeguata attività di marketing durante la quale entrambe le parti hanno agito con eguale capacità, con prudenza e senza alcuna costrizione”. 9 La suddetta strada risulta consente il collegamento in direzione Ovest con il centro urbano (circa 800 metri) ed in direzione Est con la S.S. …. (…………….. – …………….). Dal punto di vista urbanistico il terreno, per come si rileva dal certificato di destinazione urbanistica n.871/05 (prot.n.14321/2005 del 12/10/2005), ricade in zona “E” (agricola) del P.R.G. del Comune di ……….. Alla data del sopralluogo (24/11/2005) il terreno si presentava “incolto”. 3. IDENTIFICATIVI CATASTALI L’appezzamento di terreno in esame risulta identificato al Catasto Terreni del Comune di ……………….. al foglio 71 con la particella 137. Dall’ispezione della banca dati informatizzata, per la suddetta particella si rilevano i seguenti dati censuari: qualità: seminativo, classe 3; superficie: are 86,30; Reddito Dominicale, € 28,97 - Reddito Agrario € 11,14. La particella risulta intestata alla ditta: “………………. nato a ………. il 04/03/1961 – proprietà per 1000/1000”. 4. DESTINAZIONE URBANISTICA E NORME DI PIANO REGOLATORE Il Comune di …………….., per la particella in esame, - visto il PRG con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, approvato con Decreto Dir. N.1321/DRU del 17/04/2001, notificato al Comune di ………………… il 22/05/2001 e pubblicato sulla GURS parte I^ n. 21 del 29/05/2002, 10 - vista la delibera di Consiglio Comunale n. 128 del 20/11/2002 di presa d’atto degli elaborati del PRG, delle prescrizioni esecutive e del Regolamento Edilizio modificati in conseguenza dell’approvazione dello strumento urbanistico, in data 12/10/2005 prot.n. 14321/2005 ha rilasciato la seguente attestazione: “l’area definita dalla particella sopra riportata ricade in zona “E”- Le parti del territorio destinate ad usi agricoli. Sono consentiti a mezzo di singole concessioni: fabbricati per abitazioni; fabbricati a servizio dell’agricoltura (edifici rurali per la conservazione delle attrezzature e dei prodotti agricoli); Interventi produttivi nel verde agricolo: fabbricati destinati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici ed allo sfruttamento a carattere artigianale di riserve naturali. Sulla particella insiste il vincolo “R1” – Le parti del territorio destinate a zone di rispetto stradale. Non sono ammesse costruzioni. Sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici esistenti. 5 SCELTA DEL CRITERIO DI STIMA La dottrina estimativa riconosce vari aspetti economici distinti, con i quali è possibile soddisfare qualunque problema pratico di stima “ordinaria”. Tra i vari aspetti economici si ritiene, per la determinazione del congruo valore del terreno in parola, procedere con quello a “valore di mercato”. Il valore di mercato determinato con il criterio “sintetico comparativo” rappresenta il più probabile valore che, a giudizio del perito, un bene spunterebbe, date le sue caratteristiche, sul mercato che gli compete. Consiste nella previsione della somma di moneta che con maggiore probabilità verrebbe scambiata con il bene se questo fosse posto in vendita. Ciò presuppone che vi sia un mercato attivo con un certo numero di transazioni tali da consentire la formazione di un significativo campione di riferimento. Nella fattispecie non si riscontra detto mercato, pur tuttavia è possibile reperire informazioni relative a terreni aventi stessa destinazione urbanistica per poi tenere conto delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche proprie del bene oggetto di stima. 6 INDAGINI E RICERCHE DI MERCATO Indagini dirette: si è proceduto al reperimento di informazioni presso operatori economici del settore immobiliare e presso tecnici che operano nella zona. Dalle indagini effettuate è emerso che per terreni ricadenti in zona “E” (destinazione agricola) i valori mediamente oscillano tra - Vmin €/Ha 10.000,00; - Vmax €/Ha 20.000,00. Detti valori sono riferiti ad appezzamenti di terreno caratterizzati da qualità “seminativi” distanti dal centro urbano ed estesi mediamente da 2 a 5 Ettari. Dalle indagini effettuate è emerso altresì che per la zona ove ricade il terreno in esame non è possibile definire compiutamente una range di valori minimo-massimo atteso che si è in 11 presenza di terreni che risentono di una maggiore appetibilità dovuta alla vicinanza al centro urbano (circa 800 metri) alla vicinanza alla Strada Statale n………… (………… – …………) e nel caso in specie al fatto che il lato più lungo della particella in esame, confina per tutta la sua lunghezza con la strada denominata “strada di collegamento Campitello”. Al solo fine informativo si riportano i valori di mercato relativi al 1° semestre 2005 contenuti nell’Osservatorio del Mercato Immobiliare edito a cura dell’Agenzia del Territorio riguardanti i terreni agricoli ubicati nel territorio del Comune di ………..: Comune: ………..; Fascia: Rurale; Zona: R1; Descrizione: Tutti i fogli di mappa –Microzona 1; Descrizione Coltura: Seminativo Valore minimo: €/Ha 7.750,00; Valore massimo: €/Ha 15.000,00. 7 DETERMINAZIONE DEL VALORE UNITARIO DI MERCATO DEL TERRENO In relazione alle indagini di mercato effettuate si ritiene, considerate le caratteristiche intrinseche proprie del terreno in esame con particolare riferimento a: vicinanza al centro urbano del Comune di ………………., vicinanza alla Strada Statale n………… (………… – …………) confine del lato più lungo con strada carrabile di collegamento “Campitello”, si ritiene attribuire il doppio del valore massimo riscontrato nelle indagini di mercato e precisamente il valore di €/Ha 40.000,00. 8 VALUTAZIONE Per quanto sopra detto si procede alla determinazione del più probabile valore di mercato all’attualità. Sulla base dei dati e delle considerazioni sopra esposte si ha: V terreno = €/Ha 40.000,00 x 0,8630 Ha = € 34.520,00 che in c.t. = €.34.500,00 (euro trentaquattromilacinquecento/00). 9 CONCLUSIONI Con la presente perizia tecnico-estimativa si determina come più dell’appezzamento di terreno sito in …………….. in contrada Catasto Terreni del suddetto Comune al foglio 71, particella 137, mq., all’attualità e nello stato in cui si trova, l’importo trentaquattromilacinquecento/00). …………………., Lì ………… probabile valore venale ………….. - censito al per l’estensione di 8.630 di € 34.500,00 (euro IL TECNICO 12 Esempio n. 2 - stima di una azienda agraria Elementi metodologici per la risoluzione del quesito estimativo. Si tratta di determinare il valore di mercato di un piccolo appezzamento di natura agricola. al fine di un probabile acquisto per destinarlo a “Centro Comunale di Raccolta Rifiuti”. Per la determinazione è stata adottata: -la metodologia classica del criterio del valore di mercato con utilizzazione del procedimento “sintetico comparativo” per valori tipici, data la complessità della composizione in diversi cespiti dell’azienda in esame, valutando relativi comodi e scomodi ed aggiunte e detrazioni rispetto ai prezzi di riferimento rilevati dal mercato. Le aggiunte apportate hanno in particolare riguardato, i fabbricati aziendali, il bestiame, le macchine e attrezzi e le quote e premi per la produzione di tabacchi. Definizioni e concetti Le Aggiunte e detrazioni sono costituite da componenti immobiliari, autonomamente valutabili, il cui valore va tenuto presente (aggiunto o detratto da quello base del fondo) qualora tali componenti siano assenti nel set di immobili assunti a riferimento ai fini della stima. Nel seguito si elencano le principali casistiche che determinano aggiunte o detrazioni al valore dei fondi agricoli. Aggiunte: - maggiori dotazioni fondiarie rispetto all’ordinario (fabbricati, sistemazioni, impianti irrigui,…) - redditi transitori superiori all’ordinario - maggiori dotazioni di scorte aziendali rispetto all’ordinario - anticipazioni colturali, frutti pendenti, fertilità residua, scorte aziendali (nella valutazione a cancelli chiusi) servitù attive Detrazioni : - minori dotazioni fondiarie rispetto all’ordinario (fabbricati, sistemazioni, impianti irrigui,……) maggiori spese straordinarie rispetto all’ordinario - servitù passive - ipoteche ed altri oneri reali - minori redditi transitori rispetto all’ordinarietà. Segue pagina 13 Segue da pagina precedente…. I comodi e scomodi sono costituite da caratteristiche immobiliari, non autonomamente valutabili, il cui valore va tenuto presente (normalmente con incrementi o decrementi percentuali) qualora tali caratteristiche siano assenti nel set di immobili assunti a riferimento ai fini della stima. Nel seguito si elencano le principali casistiche che determinano comodi o scomodi al valore dei fondi agricoli. Comodi : - ubicazione dei fabbricati aziendali in zona elevata o panoramica; - ubicazione in vicinanza dei centri abitati; - accesso agevole; - forma regolare; - esposizione dei terreni favorevole; - ecc. Scomodi : - ubicazione dei fabbricati aziendali in zona depressa, ombrosa, umida; - difficile accesso; - insalubrità della zona; - ecc. 14 Indice della perizia 1. Oggetto e scopo della stima 2. Descrizione 2.1. Terreni 2.2. Fabbricati 2.3. Bestiame 2.4. Quote e premi 2.5. Attrezzi agricoli, macchinari vari e arredi 2.6. Riserva di caccia 3. Individuazione del criterio e della metodologia di stima 4. Valutazione 4.1 Indagini di mercato 4.2 Valutazione terreni Terreni boschivi Terreni seminativi Rimesse e mangiatoie Pascoli Terreni agricoli in uso a cooperative 4.3 Valutazione fabbricati 4.4 Valutazione bestiame 4.5 Valutazione quote e premi 4.6 Valutazione attrezzi agricoli, macchinari vari e arredi 5 Conclusioni Allegati Allegato n. 1 Elenco identificativi catastali dell’azienda Allegato n. 2 Elenco macchine e attrezzi Allegato n. 3 Elenco attrezzi officina e automezzi Allegato n. 4 Elenco impianti d’irrigazione Allegato n. 5 Elenco mobili e arredi Allegato n. 6 Planimetrie d’insieme scala 1:8000 15 Relazione di stima 1. OGGETTO E SCOPO DELLA STIMA. Io sottoscritto ing. ………………, con studio in ………………, via ……………………, iscritto all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di ……………….. ed all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di …………………., ho ricevuto incarico dalla proprietà, Soc. …………….. di valutare i beni immobili citati in epigrafe e nel seguito illustrati nel dettaglio, in vista di un probabile acquisto da parte …………………….. In relazione allo scopo della stima e alle motivazioni già riportate in premessa il sottoscritto ritiene di dovere procedere alla stima attraverso la ricerca del più probabile valore di mercato, con la metodologia descritta nel paragrafo 3. La composizione dell’azienda con tutti i suoi beni economici, sia immobili che mobili, ha indotto a strutturare la presente relazione secondo un preciso ordine metodologico, per rendere organico e facilmente consultabile il suo contenuto. In una prima parte, sono stati individuati tutti i beni che hanno valenza economica; è stata effettuata la loro descrizione ed elencazione, raccogliendo in appositi paragrafi ogni singola tipologia. All’interno di ogni paragrafo, sono stati inoltre individuati dei segmenti omogenei per singolo bene, anch’essi identificati da apposita didascalia iniziale. Terminata la descrizione, si è proceduto alla valutazione del complesso aziendale seguendo, nella valutazione, lo stesso ordine e suddivisione con cui sono stati descritti i beni. Sono stati ben chiariti i criteri valutativi adottati e sono stati indicati i riferimenti di mercato prescelti, in base ai quali sono state eseguite le comparazioni. Inoltre, la relazione è stata integrata con una planimetria d’insieme, scala 1:8000 dove è riportata tutta l’estensione dell’azienda, i centri aziendali, il castello, la rete viaria, i boschi, etc. Oltre alla suddetta documentazione, la sezione fabbricati, ai fini di una corretta individuazione di ogni singolo cespite, è stata arricchita di ulteriori planimetrie, che riportano le sagome dei fabbricati, ciascuna delle quali è individuabile da un numero, che si ripete sia nel prospetto di valutazione degli immobili relativo allo specifico gruppo, che nella documentazione fotografica allegata, quest’ultima quando presente. Completata la valutazione, un prospetto riepilogativo sintetizza i singoli valori determinati ed il complessivo valore di stima. La perizia è corredata da tavole in allegati riportanti gli identificativi catastali dei beni immobili dell’azienda, l’elenco delle macchine e degli attrezzi, l’elenco degli attrezzi di officina, l’elenco dei componenti l’ impianto di irrigazione e l’elenco dei mobili e arredi. 16 2. Descrizione L’azienda agricola di ……………… è costituita da una grossa estensione di terreno che occupa tutta la parte nord del comune di ……………, a confine con i comuni di ……….. e ……….. Tale azienda, nella direttrice nord-sud, è attraversata e delimitata da corsi d’acqua che per buona parte costituiscono sia i confini dell’azienda stessa che quelli del territorio comunale. In particolare ad est, vi è il fosso della ………… mentre a ovest la delimitazione è costituita dal fosso del ……………. e dal fiume ………….. Anche la zona sud, a confine con il restante territorio del comune di …………………., è delimitata dal fosso ……………… dove il suddetto corso d’acqua la separa da una vasta area boschiva che fa parte di un esteso comprensorio rurale, non abitato, adibito a poligono militare. L’intero territorio ha forma regolare, allungata lungo la direttrice nord-sud e occupa un pianoro solcato da più fossi che, nel corso del tempo, hanno formato vallette, spalle ricoperte di alberi e piani, conferendo a tutto l’insieme un piacevole aspetto connesso alla variabilità del paesaggio. Trasversalmente alla direttrice principale, in corrispondenza della zona centrale, l’azienda è attraversata dalla strada provinciale ……………….. (dal Km ………… al Km ……..), che la suddivide in due parti di estensione pressoché equivalente. Tale strada costituisce il principale accesso alla tenuta e lungo di essa, in località …………, è posizionato il centro aziendale principale con la direzione. L’azienda nel suo complesso è composta da beni immobili costituiti da terreni, fabbricati e relative sistemazioni fondiarie, e mobili quali attrezzature, arredi, bestiame e quote bestiame, che vengono descritti nelle varie parti della presente relazione. In particolare nell’ambito dell’azienda è presente un fabbricato di interesse artistico-storico, risalente al XVI secolo, denominato “Castello di ……….”, che la caratterizza in modo spiccato rispetto alle altre aziende della zona conferendole un elemento di spiccata singolarità con riflessi economici positivi sulla quotazione di mercato. I terreni ricadono nella zona omogenea “E” del P.R.G. del Comune di ------------. Alcuni fabbricati dell’azienda ricadono in zone “A” dello strumento urbanistico comunale, le cui specifiche tecniche attuative sono riportate nel seguito nella sezione descrittiva dedicata ai fabbricati. 2.1. Terreni L’azienda si estende su una superficie complessiva di Ha 2598.70.80 ripartita in base alle specifiche destinazioni colturali, come indicato nella seguente tabella n. 1. 17 Tabella n. 1 - Ripartizione superficie fondiaria Destinazione colturale Superficie Seminativi Ha 933.00.00 Rimesse con mangiatoie Ha 29.00.00 Bosco Ceduo Ha 1.251.65.50 Pascolo Cespugliato Ha 145.00.00 Centri aziendali, strade e tare Ha 110.14.78 Terreni in uso a cooperative Ha 139.91.80 Totale superficie tenuta Ha 2.608.72.08 Durante i sopralluoghi, tali destinazioni sono state verificate in linea di massima, anche con riferimento alla cartografia scala 1:8000, allegata alla presente relazione, dove sono rappresentati i terreni, con le indicazioni delle colture boschive, la rete viaria con la denominazione delle strade e i centri aziendali con i relativi edifici. L’individuazione catastale di tali terreni è riportata nell’allegato 1, dal quale si riscontra una piccola differenza tra le risultanze della banca dati e la superficie fornita dall’azienda. Risulta evidente come una elevata porzione della superficie dell’azienda è occupata da boschi. Queste aree si sviluppano su una superficie complessiva di Ha 1251.65.50 corrispondente a circa la metà di quella totale. Le porzioni destinate a seminativo, si sviluppano su una superficie di Ha 933.00.00 e risultano distribuite in più parti sul territorio aziendale, adeguandosi al naturale andamento idrografico e plano-altimetrico del comprensorio. In parte risultano essere irrigue. La restante superficie è costituita da piccole valli, spallette dei fiumi, pascoli ed aree adibite a rimesse per animali costituite da recinti e tettoie. Tali zone vengono utilizzate per l’allevamento allo stato brado del bestiame. Per quanto riguarda la natura agronomica dei suoli, è evidente che l’elevata estensione aziendale comporta la presenza di terreni di diversa origine e tipologia. Si trovano infatti terreni autoctoni di origine vulcanica che vanno dal tenace al medio impasto, fertili terreni alluvionali in prossimità dei fossi e terreni coerenti e ricchi di scheletro nelle zone sottratte al bosco. Tutti risultano comunque profondi e ben drenati dato l’efficiente sistema di deflusso delle acque meteoriche in eccesso, che vengono smaltite dalla fitta rete di fossi e torrenti. 18 Terreni occupati dai boschi Queste aree costituiscono un vasto comprensorio che dalla zona nord, denominata ………….., si estende su tutta la fascia ovest della tenuta individuate con le località ……… ,…………, ………………, ………….. e ……….., tagliando fuori tutti i terreni seminativi assegnati alla cooperativa. Altimetricamente presentano un andamento pianeggiante e risultano facilmente accessibili in ogni porzione mediante una estesa rete viaria interna. In particolare la zona nord della provinciale ……………….. è servita da una strada principale, cosiddetta di ………………….., di agevole percorribilità, costituita da strato in macadam in buono stato di manutenzione, che costeggia ad est questa parte del bosco e dalla quale partono altre strade, prevalentemente a fondo naturale, che consentono di raggiungere ogni parte del bosco stesso. La striscia boschiva a sud della provinciale invece, è praticamente suddivisa in due parti dalla strada del ………………… che partendo dalla provinciale suddetta termina in corrispondenza del fosso del ………………. Anche questa strada interna è di agevole percorribilità; ha le stesse caratteristiche di quella di …………………. e versa in buone condizioni di manutenzione. Tale struttura è collegata sia alla viabilità interna al bosco, che essenzialmente si presenta come fondo naturale, sia ad altra strada che, in località ………………., consente di raggiungere il Castello della ……………………… Il soprassuolo del bosco è rappresentato prevalentemente da specie quercine come cerro, rovere, roverella ed altre minori, la forma di governo è il ceduo matricinato sottoposto a regolari turni di taglio. Il preesistente piano dei tagli prevedeva la suddivisione del bosco in 15 sezioni della superficie di 80.00 ettari l’una, con turno di taglio quindicennale, che garantisce una resa annua di rilievo continua, corrispondendo il numero delle zone al turno che, ordinariamente nella zona, viene praticato per le essenze coltivate. La vigente normativa, limitando le superfici massime di taglio a 40.00 ettari, ha comportato la necessità di provvedere ad una ulteriore suddivisione delle zone che è attualmente in fase di studio e realizzazione. 19 Le varie sezioni risultano in parte recintate e pertanto agevolmente utilizzabili per la stabulazione libera del bestiame. Tale sistema di allevamento viene eseguito nelle zone prossime al taglio, salvaguardando il rinnovo della massa boschiva e al tempo stesso, ottimizzando le risorse vegetali ai fini dell’allevamento, con conseguente limitazione dello sviluppo del sottobosco, aspetto quest’ultimo particolarmente rilevante per le operazioni di accesso, lavorazione, accumulo e trasporto del legname tagliato. Sono presenti inoltre aree boschive minori rappresentate prevalentemente da spallette di fossi, non inserite nel piano dei tagli, che comunque vengono periodicamente sottoposte a taglio di sfollamento e mantenute pulite dagli animali al pascolo. Da quanto descritto è evidente l’importanza economica che riveste un bosco così assestato nel complesso bilancio aziendale. L’andamento pianeggiante, l’agevole accesso interno e il razionale piano di utilizzazione, consentono infatti di contenere al massimo le spese di taglio e di ottenere pertanto elevati ricavi. Terreni destinati a seminativo Le aree destinate a seminativo, vanno ad occupare più zone del territorio aziendale e sono ubicate nelle località ………………., …………….., ……………., ……………. e ……………. Questi terreni sono tutti caratterizzati da un andamento altimetrico pianeggiante o in lieve pendio, da un suolo fertile e profondo ed in parte vanno a costituire delle valli circoscritte dal bosco e dai corsi d’acqua. I terreni in località …………….., si raggiungono tramite l’omonima strada che si diparte in direzione nord dalla Provinciale ………………. all’altezza della cantoniera, ed hanno un andamento in leggero pendio formando un compluvio verso il fosso del ……………. Essi possono essere raggiunti anche dalla provinciale …………………, attraverso la comunale della ……………, ad esse collegata. I terreni in località …………., ………………, ……………….. fino a …………………, hanno un andamento pianeggiante, sono delimitati verso est dal fosso della ……… e verso ovest dal fosso del ………………… e sono attraversati nella loro interezza dalla strada di ………………….. che dalla Provinciale ………………………… giunge fino alla Rocca. Le porzioni individuate con le località ……………………, ……………………, ……………….. e …………………. hanno tutte un andamento pianeggiante e sono delimitati dalla Provinciale all’altezza del centro aziendale di ……………….., dal fosso del ………………… verso est fino ad arrivare ai margini del bosco in direzione sud……………. disposti a schiena d’asino tra il fosso del ………….. e il fosso ……………, così come l’appezzamento di ………………, circoscritto interamente dal bosco a cui si giunge percorrendo l’omonima strada. Tutti i terreni sono facilmente raggiungibili dalle strade aziendali di ……………, della …………, di ……………. e della …………., che sono di buona percorribilità e versano in buono stato di manutenzione. Buona parte di questi terreni, ed in particolare quelli ubicati in prossimità dei principali centri aziendali, risultano essere irrigui in quanto beneficiano della presenza di varie sorgenti e pozzi artesiani. La superficie potenzialmente irrigabile è pari a 271 ettari dei quali circa 110 coperti annualmente, ripartiti secondo la tabella sotto riportata. 20 Tabella n. 2 - Dotazioni di pozzi e impianti per l'irrigazione dei campi Ubicazione Campo ……………. Profondita’ (m) Portata Pozzi (l /sec) Sup. servita (Ha) Sup. coperta (Ha) 50 20 47 35 50 – 55 19 – 19 106 35 42 10 33 15 85 271 25 110 Campo ……………. Campo …………… Campo …………….. 42 19 Totali Gli impianti di irrigazione sono costituiti in parte da una rete fissa interrata a cui si allaccia una serie di irrigatori semoventi. L’indirizzo colturale di questi terreni è principalmente cerealicolo estensivo e sono ovviamente soggetti a rotazione agraria, ad eccezione di alcune porzioni dove ormai da tempo si effettua esclusivamente la coltivazione del tabacco. Le superfici messe a coltura, relativamente alle annate agrarie 2002/2003, risultano così ripartite: Tabella n. 3 - Riepilogo superfici a seminativi Colture Superficie (Ha) 1 Grano duro 370.00.00 2 Orzo 8.00.00 3 Girasole 5.00.00 4 Asparago 5.00.00 5 Granturco 136.00.00 6 Tabacco 33.00.00 7 Medicaio 98.00.00 8 Erbai autunno vernini 202.00.00 9 Prati naturali 18.00.00 10 Set – aside obbligatorio 10% 58.00.00 Totale sup. seminativa 933.00.00 Rimesse per animali Lungo il territorio aziendale sono disposte delle aree destinate al raduno ed alla stabulazione del bestiame presente. Questi terreni vanno ad occupare zone per lo più marginali caratterizzate da vallette o costoni difficilmente utilizzabili per altre attività produttive. Le rimesse risultano delimitate con pali in legno e filo spinato e sono spesso provviste di tettoie e mangiatoie per provvedere al controllo sanitario e alla distribuzione periodica di mangimi ed integratori alimentari. Tali aree interessano una superficie aziendale di complessivi 29 ettari così ripartiti per località: - …………….. 5.00.00 Ha - …………….. 2.00.00 Ha - …………….. 4.00.00 Ha 21 - …………….. - …………….. - …………….. - …………….. 4.00.00 Ha 4.00.00 Ha 6.00.00 Ha 4.00.00 Ha Vallette e coste Il fondo, come precedentemente descritto, pur presentando un andamento altimetrico pianeggiante, risulta attraversato da numerosi corsi d’acqua che nel tempo hanno inciso il terreno andando a formare vallette, forre e costoni alberati. Queste aree pur caratterizzando il paesaggio con la loro bellezza e variabilità, risultano difficilmente utilizzabili ai fini produttivi e vengono destinate esclusivamente al pascolo e, quando presente vegetazione arborea, alle operazioni di taglio periodico. 2.2. Fabbricati I fabbricati dell’Azienda Agricola di ………………., sono ubicati in sei diverse località sul territorio aziendale, così denominate: “……………”, “………….”, “……………...”, “…………”, “…………….”, “……………….”. Tutti gli edifici, una volta completamente a servizio dell’attività agricola svolta dall’azienda, erano tutti da ritenersi rurali. Attualmente alcuni di essi hanno perso questa peculiarità essendo utilizzati per uso diverso da quello agricolo e, per tale motivo, essi dovrebbero essere oggetto di denuncia al Catasto Urbano. Rientrano in questo gruppo il ristorante di ……………….., l’abitazione soprastante e il Castello di ………………………, etc. Di seguito vengono descritti gli edifici che formano tali centri. Centro agricolo di ……………………. I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto con “Comune di ………………”, foglio 4, particella 33. Rappresenta il vero e proprio centro aziendale, accogliendo i fabbricati di rappresentanza e gli uffici della direzione. Posto sulla S.P. …………., al KM ………… in direzione ……………., è situato pressoché al centro della tenuta. Dalla provinciale si entra nel borgo originario, disposto a formare un grande quadrilatero, delimitato a ovest dalla chiesa di “……………………”. Sul lato nord, disposto lungo la sede viaria della provinciale, è posizionato il fabbricato della ex scuola e la palazzina dove erano ubicati una volta il bar e lo spaccio. Attualmente quest’ultimo edificio è stato trasformato in ristorante al pianoterra, mentre al piano soprastante vi è una abitazione. Ad est è posto l’edificio degli uffici, con due abitazioni soprastanti. Racchiudono il lato sud un edificio con quattro abitazioni autonome, disposte due per piano, più due edifici destinati agli accessori agricoli. Dietro quest’ultimi fabbricati, in direzione sud, si forma un altro piazzale racchiuso dall’officina, da un’altra rimessa per mezzi, posto carburanti e pesa. Proseguendo ancora in 22 direzione sud si trovano due stalle per bovini a poste fisse, ora utilizzate per l’essiccazione del tabacco con metodo naturale, una tettoia con struttura metallica e due silos in trincea. Oltre le stalle è ubicata una scuderia per equini direttamente collegata con le rimesse. Le abitazioni poste sopra gli uffici e quella sopra il ristorante, sono state oggetto di lavori di piccola ristrutturazione e sono dotate di impianto di riscaldamento fisso. Quelle poste nell’edificio sul lato sud, presentano ancora le finiture dell’epoca di costruzione. Spostandosi ad est del nucleo originario, in prossimità della provinciale, si trova l’ampliamento del centro aziendale in esame, realizzato a partire dal 1985, con la costruzione di un capannone prefabbricato per il deposito dei materiali affiancato da una tettoia con struttura metallica per il ricovero degli attrezzi. Di seguito c’è l’impianto per la produzione di mangime fioccato, ubicato in un capannone prefabbricato con altezza di ml 10,00 e collegato a quattro silos esterni. Dietro il mangimificio è stata realizzata una tettoia con struttura metallica e di seguito si trovano due batterie, comprendenti dieci forni prefabbricati per l’essiccazione del tabacco. In direzione sud-est, in posizione è ubicato lo stabilimento per la mattazione dei capi bovini, da anni in disuso, ora non più utilizzabile salvo lavori di radicale ristrutturazione strutturale e impiantistica che lo rendano conforme alle vigenti norme in materia. Centro agricolo “loc ……………..” I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto nel “Comune di ……………….”, foglio 4, particelle 20, 21, 23, 22 e foglio 5, particella 4. Al Km ……… circa, della S.P. ……….. in direzione …………, in località “………..” si imbocca la strada della ………… che percorsa per circa due chilometri porta al centro aziendale omonimo. Superato il ponte sul fosso del ………….., sulla destra si trova una tettoia con struttura metallica, dopodiché ci si immette in una corte di conformazione rettangolare, delimitata ad est dal villino della …………, un’abitazione padronale di tre piani fuori terra. Al piano terreno, interrato sul lato nord, sono ubicati i locali accessori, mentre al piano primo e secondo si trova un’unica abitazione, derivante dalla fusione delle due unità abitative originarie. Il villino, salvo il rifacimento dei bagni e alcune modifiche interne, presenta ancora le caratteristiche di finitura dell’epoca di costruzione. 23 Di seguito, sullo stesso lato è ubicato un capannone in muratura, ex stalla aperta, ora a servizio del villino. Il lato nord è racchiuso da un edificio ad uso deposito composto del solo piano terreno. Dietro quest’ultimo, formata da una serie di tettoie, in muratura e con struttura metallica, è ubicata una stalla per l’allevamento di bovini da carne, con box a pavimento grigliato e raccolta meccanizzata dei liquami con trasporto alla vasca liquami prefabbricata, dotata di impianto di scarico. Sul lato ovest della corte sopra detta, sono posti due edifici contenenti ciascuno quattro abitazioni autonome disposte su due piani, identici a quello gia descritto per il centro del ………………….. Le abitazioni non hanno subito ristrutturazioni sostanziali rispetto all’epoca di costruzione. Di seguito, sullo stesso lato, è posto un fabbricato con forma molto allungata, dove sono ubicate quattro abitazioni a schiera, nelle condizioni originarie, più una serie di locali accessori all’attività agricola. Ancora più ad ovest sono state realizzate due tettoie metalliche, ora utilizzate per l’essiccazione naturale del tabacco. Edifici in loc. …………. I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto nel “Comune di ………………”, foglio 1, particella 12. Appena superato il centro del …………, procedendo verso ……………., si imbocca la strada di …………………. che porta alla località omonima. Qui è stata costruita una tettoia in muratura che, direttamente collegata con le rimesse per il bestiame, è utilizzata come stalla aperta. In epoca più recente sono stati realizzati un piccolo deposito/ricovero prefabbricato e una tettoia con struttura metallica. Edifici in loc. ……………. I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto nel “Comune di ……………………”, foglio 5, particella 21. Questa località, posta sulla strada interpoderale omonima, è servita da un capannone in muratura e una tettoia con struttura metallica, realizzati a margine della strada detta. Edifici minori circostanti il Castello I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto nel “Comune di ……………………”, foglio 7, particelle 23, 31, 34, 35. Nell’area circostante il castello seicentesco, si trovano una serie di fabbricati costruiti per i fini agricoli. Dietro il castello, ad est si trova un fabbricato di un solo piano fuori terra, formato da due piccole abitazioni in scadente stato di manutenzione. Più ad ovest sono ubicate le vecchie fornaci per il tabacco, costituite da costruzioni in muratura di tufo, ora semidiroccate. Di fianco si trova una tettoia in muratura per il ricovero del bestiame. Sul lato ovest della rocca si trova una tettoia con struttura metallica e una stalla per bovini a poste fisse di tipo tradizionale. Ancora più a nord, sullo stesso lato, è ubicata una tettoia in muratura in parte scavata nel masso tufaceo e ancora più oltre è stata posta in opera una tettoia con struttura metallica. La restante area circostante il castello, è destinata alle rimesse con dotazione di mangiatoie coperte. 24 Edifici in loc. ………………………… I fabbricati insistono sul terreno, individuato in Catasto nel “Comune di ……………….”, foglio 7, particella 21. In questa località, posta appena sotto il castello, sulla strada della ……………. è insiste una serie di rimesse dotate di mangiatoie coperte, a servizio delle quali è stata posta in opera una tettoia con struttura metallica per lo stoccaggio del foraggio. Castello di ………………………………… E’ un edificio di rilevante emergenza storica che può ritenersi senza alcun dubbio la struttura più importante e di rilievo dell’intera azienda. Generalità e cenni storici II castello sorge nelle vicinanze della vecchia Rocca ………………….. dell'XI secolo situata ai margini del tracciato stradale della via …………., che univa ……………. a ……….. Quest’ultima a causa del cedimento del terreno di fondazione, costituito da un friabile blocco tufaceo, era soggetta a frane che provocavano lesioni e instabilità della struttura. Nonostante alcuni interventi di consolidamento il fenomeno non venne fermato e, causa il continuo degradamento statico, gli abitanti furono costretti ad abbandonare la Rocca, ridotta oggi ad un rudere e chiamata, stante il suo aspetto, " Roccaccia ". Con l'abbandono dell’edificio, nel 1606, furono iniziati i lavori dell'attuale castello (che ha conservato il nome della più vecchia costruzione), che sono stati ultimati intorno alla metà del 1600. Esso fu destinato a residenza del governatore della tenuta e probabilmente anche di funzionari e contadini. Tale utilizzazione si è protratta nel tempo, ma trovandosi l'edificio fuori dalle vie di comunicazione più importanti, la direzione aziendale è stata spostata e l'immobile ha perso a poco a poco l'importanza sotto l'aspetto abitativo fino ad essere di fatto inabitato ad eccezione di una piccola parte. Notizie del piano regolatore Nel piano regolatore generale del Comune di ……………….. il castello ricade nella sottozona A2, che comprende gli edifici di interesse storico artistico situati al di fuori del centro abitato. In base alla deliberazione N° ……. del …………… della Giunta Regionale, tale destinazione è stata unificata con la sottozona A1 - centro storico - in un'unica zona A, per la quale si prevede: Zona A - Centro Storico Tale zona comprende quelle parti di territorio ove esistono particolari valori ambientali ed opere di notevole carattere storico architettonico vincolati o da vincolare. Sottozona AI - Centro Storico Sebbene di epoca recente (Colonia Agricola del Pio Istituto …………………), il nucleo originale del paese riveste notevole interesse storico e tipologico. In tale zona gli interventi di ristrutturazione e di restauro conservativo sono demandati alla realizzazione di un opportuno piano particolareggiato. Saranno soltanto consentiti in attesa di esso, operazioni di consolidamento e di normale manutenzione edilizia o bonifica igienico-sanitaria. Più dettagliatamente tali operazioni consistono in: 25 a) rifacimenti di intonaci, pavimenti e tinteggiature con l'obbligo nel caso di esterni d-i mantenere il carattere originario sia nel colore che nell'uso dei materiali; b) rifacimento e sostituzione di infissi interni ed esterni, mantenendo i tipi originari con divieto di aprire nuovi vani o di modificare gli esistenti; e) rifacimento di solai di calpestio o di coperture fatiscenti con l'obbligo di mantenere caratteristiche dei manti di copertura ed i comignoli, con divieto di incrementare le superfici o modificare le quote di imposta dei solai stessi; d) esecuzione di tramezzi interni, anche allo scopo di realizzare servizi igienici (per i quali è ammessa la ventilazione artificiale), con divieto di modificare la struttura muraria esistente». Per le operazioni di risanamento non è consentito superare le altezze degli edifici preesistenti, computate senza tener conto di sopraelevazione recente. Per le eventuali trasformazioni e nuove costruzioni l'altezza massima di ogni edificio non può superare l'altezza degli edifici circostanti, di carattere storico artistico. Le distanze tra gli edifici per le operazioni di risanamento e ristrutturazione non potranno essere inferiori a quelle risultanti tra gli edifici preesistenti computate senza tener conto di costruzioni di epoca recente prive di valore storico-artistico-ambientale. Per quanto riguarda la distanza delle strade esistenti le eventuali nuove costruzioni dovranno essere allineate con il più arretrato degli edifici circostanti. Sottozona A2 - Edifici di interesse storico artistico Comprende appunto edifici che rivestono tale carattere situati al di fuori del centro storico. Per essi valgono in generale le stesse norme della sottozona AI ed in particolare quelle previste per quegli edifici particolari da salvaguardare, ubicati all'interno del centro storico. Elementi catastali II castello fa parte dell'azienda agricola denominata Rocca ……………….. Per tale motivo in sede di formazione del Catasto è stato riconosciuto preminente l'aspetto rurale del bene considerando l'immobile come una pertinenza dei terreni dell'azienda e connesso alla loro conduzione agricola. Pertanto il castello è censito soltanto al Nuovo Catasto Terreni, dove è individuato con la particella 50 del foglio 7, Comune di …………….. Descrizione generale dell’immobile Il castello è posizionato su di una piccola altura naturale che emerge dalle vallate tracciate dai fossi del ………….. e del ……………... Vi si accede attraverso due strade interne all'azienda agraria denominate rispettivamente di ……………… e della …………., che lo collegano entrambe alla provinciale ………….. – …………., rispettivamente in località ………………… e ………….. In quest'ultima località è situato l'omonimo centro agricolo e da qui parte l’accesso principale al castello. Il percorso è agevole e veloce. La strada è sufficientemente larga ed il fondo in macadam è in piena efficienza ed in buono stato di manutenzione. Poco dopo aver lasciato il centro aziendale la sagoma del castello è subito visibile, emergendo con evidenza sulla circostante campagna. La conformazione planimetrica dell'edificio è raffigurabile con tre corpi uniti a formare una C. Il prospetto principale guarda verso il centro aziendale di ……………. E' la parte di castello che è stata completamente ristrutturata. E' composta da tre piani fuori terra e da un 26 seminterrato. Ai suoi lati due torri si inseriscono parzialmente nell'edificio rimanendo avanzate rispetto alla restante struttura. Perpendicolarmente alla parte sopra descritta vi sono le due ali che si sviluppano su tre piani soltanto in adiacenza al corpo principale, passando poi bruscamente ad un solo livello. Al termine delle ali, sul retro dell'edificio, vi e un muro che le unisce, completando il perimetro di cinta di tutto il manufatto e che delimita internamente un ampio cortile. Lungo il muro è inserita una piccola costruzione a pianta regolare che nella parte superiore un tempo veniva utilizzata come colombaia. Tutte le parti di edificio sommariamente indicate sono coperte con un tetto con tegole del tipo a coppi. Il castello costituiva un tempo il centro aziendale; in esso vi avevano sede gli uffici della direzione e, data l'ampia disponibilità dei suoi vani, veniva utilizzato anche per le dimore dei dipendenti del Pio Istituto………………... Recentemente è stato oggetto di ristrutturazione con trasformazione di parte delle vecchie destinazioni e con realizzazione di ambienti abitativi che hanno reso il complesso idonea struttura ricettiva atta ad ospitare convegni, manifestazioni e cerimonie. La ristrutturazione ha riguardato le trasformazioni al piano terra dove, al posto di magazzini, sono stati ricavati un salone ristorante con la relativa cucina, alcune aule, uffici, sale riunioni e alcuni ambienti abitabili, autonomi rispetto agli altri locali del piano, e altri lavori che hanno interessato l’intero edificio. Quest’ultimi consistono in interventi di manutenzione straordinaria del tetto di copertura, la realizzazione di due impianti di ascensore posizionati nelle torri d’angolo, inviluppati da altrettante scale in cemento armato, che collegano anch’esse il piano terra primo e secondo. Inoltre sono stati posti in opera pavimenti in cotto, sono stati ripresi gli intonaci e tinteggiate le pareti, sono stati posti in opera infissi in alluminio anodizzato, con vetri camera e sono stati realizzati numerosi bagni. Consistenze dell’immobile L'accesso primario al castello è situato sul fronte principale dell'edificio ed avviene da un grande portone in legno cinto da un artistico portale bugnato, rustico, in peperino. Esso è situato al termine di un piccolo-ponte che passa sopra il fossato. Si accede quindi in un androne con soffitto a volta a botte, che immette direttamente in un porticato e da qui nel cortile interno. Dall'altro ingresso, posto sul retro dell'edificio lungo il muro di cinta, si accede, tramite un piccolo ponte sul fossato, in una tettoia in muratura e da questa direttamente nel cortile. Sul lato sinistro del porticato, entrando dall'ingresso principale, si nota un cancello in ferro battuto che consente l'accesso ai piani superiori, ai quali si perviene salendo delle scale a rampa parallele, interrotte da pianerottoli di sosta molto spaziosi e ben illuminati da ampie finestre che guardano sul sottostante cortile interno. Dal cortile si raggiunge il seminterrato attraverso un corridoio piuttosto buio, il cui accesso è posto sull'ala di sinistra del fabbricato, in corrispondenza e sotto il vano scala sopra descritto. Di seguito viene descritto l'immobile in argomento per piani e riassunte le relative consitenze. - Piano Seminterrato Questo è posto al livello del fondo del fossato. Al termine del passaggio interno che lo collega al piano terra si raggiunge il locale d'angolo del corpo principale della costruzione nel quale è inserita la torre. Da qui partono una sequenza di ambienti molto regolari, comunicanti 27 tra loro attraverso porte situate al centro dei muri divisori. Dopo aver percorso tali ambienti si perviene in un vano nel quale si inserisce l'altra torre, rispondendo ad una configurazione simmetrica già manifestata sul prospetto e che si ripete anche nei piani superiori. Tutti gli ambienti sono insufficientemente illuminati da alte finestre di limitate dimensioni. Le murature non sono intonacate ed i pavimenti sono in terra battuta. Non esistono infissi di porte e di finestre e mancano completamente gli impianti. La superficie utile di tutti i locali, ad eccezione della rampa d'accesso, è di m2 265. Il soffitto è a volta e le altezze interne variano da m.2,10 all'imposta a circa m. 4,00 al centro. - Piano Terra E' il piano più esteso del castello. Comprende il corpo principale, le due ali, il portico ed il cortile interno. Il corpo principale è costituito da due parti simmetriche separate dall'androne. Entrambe comprendono sei ambienti disposti su due file ed il vano torre di piano. Detti locali di forma regolare e di ampia superficie sono stati resi parzialmente autonomi dopo la ristrutturazione. I soffitti a volta, di altezze interne considerevoli che vanno da m. 4,00 all'imposta a m. 6,20 sono stati ribassati. Gli ambienti sono tutti dotati di finestre molto spaziose prospicienti o il cortile o l'esterno del castello. Gli infissi sono protetti da grate in ferro. Si accede agli ambienti dall'androne tramite due porte per zona o direttamente dal portico. Le rifiniture degli ambienti sono quelle di carattere generale comune a tutte le altri parti dell’edificio. Oltre agli ambienti sopra descritti, il piano terra comprende due ali. Quella di sinistra, entrando nel castello dall'ingresso principale (situata a sud) è composta da due stanze e servizi, costituendo unità abitativa autonoma, e da quattro magazzini, non comunicanti tra loro ma con ingresso autonomo che avviene dal cortile interno. Nel centro dei primi due locali vi sono due grandi colonne che sorreggono delle arcate a tutto sesto, le quali a loro volta sostengono il piano di copertura. Sempre in questi due locali sono situati due monumentali camini in peperino di notevole ampiezza. Le altezze interne variano da m. 5,10 a m. 6,85. La forma degli ambienti è regolare. Gli altri due locali sono stati utilizzati per la localizzazione della centrale idrica e di riscaldamento e presentano rifiniture allo stato rustico. L'altra ala ospita la sala ristorante, la cucina e i bagni (il tutto ottenuto dalla ristrutturazione). Il portico è posto a ridosso del corpo principale e si sviluppa tra le due ali. Quattro grandi colonne rettangolari sorreggono sul lato cortile degli archi a tutto sesto, mentre internamente volte a crociera costituiscono la sua copertura. Il pavimento è formato da ciotolame legato con malta. Il portico si affaccia sul cortile interno che nel suo insieme oltre a completare l'edificio, svolge funzioni di collegamento tra le varie parti ed ambienti dell'immobile. E' pavimentato parte in ciottolame e parte in mattoncini posti in opera a spina di pesce. In posizione quasi centrale è situato un pozzo circolare realizzato con conci in pietra. Completa l'intero piano terra un piccolo torrino molto caratteristico, inserito nel muro di cinta. E' costituito da un ambiente situato a livello di m. 1,40 dal piano del cortile sotto il quale vi è un piccolo vano e superiormente la colombaia. Le consistenze caratteristiche delle parti dell'immobile misurate in mq di superficie utile vengono riportate nel prospetto seguente: 28 Residenze, sale riunioni, uffici Magazzini ala sud Locali ristorante cucina Androne Portico Cortile interno m2. m2. m2. m2. m2. m2. 475,00 328,00 294,00 61,96 102,52 854,32 - Piano Primo Può essere considerato il piano nobile dell'edificio. Si accede ad esso attraverso la scala situata sul lato sinistro del portico. Dal pianerottolo di sosta del primo piano si accede, tramite due porte, a due zone ove sono stati ricavati alcuni ambienti dotati di servizi igienici, alcuni dei quali sono anche soppalcati e all’ampio loggiato coperto che ha sul lato sinistro cinque ampie finestre, le cui aperture sono poste in corrispondenza della sommità degli archi del sottostante portico. Le finestre si affacciano sul cortile e ben illuminano l'interno in una zona dove sono stati creati dei servizi di uso comune e altri ambienti abitativi, simmetrici per posizione e caratteristiche, a quelli situati sul lato opposto. La distribuzione originaria degli ambienti del piano si ripete corrispondentemente a quella del piano sottostante. Si differenzia da quest'ultimo per la presenza di un ampio salone la cui estensione comprende il sottostante androne stesso e le due camere adiacenti situate sulla parte sinistra dell'androne, entrando nell'edificio. Il salone detto di " …………. " è la parte del castello che possiede i maggiori aspetti storici e artistici dell'intero complesso. L'ampiezza dell'ambiente è di rilievo; esso ha forma rettangolare e le sue dimensioni sono di m. 13,15 x 11,00 mentre l'altezza è di m. 8,20. Originariamente quattro porte, due delle quali sono ora tamponate, poste ai margini dei due lati più lunghi immettevano nel locale. L'illuminazione del salone è assicurata da tre finestre che si aprono sul prospetto principale. Il salone è comunicante con il loggiato tramite un portone che costituisce l'ingresso principale al salone stesso. All'interno dall'ambiente, nella parete sud, vi è un monumentale camino in pietra locale, a cappa interna, con montanti decorati con figure in rilievo che sorreggono il portale sul quale sono inseriti due putti che mostrano l'emblema della famiglia dei “……….”, stemma della famiglia proprietaria all'epoca in cui il castello veniva completato. Il soffitto è a cassettoni in legno. Ogni lacunare è ornato al centro con quattro riquadri nei quali alternativamente in rilievo sono rappresentate la doppia croce del Santo Spirito e il giglio fiorentino. Sugli angoli dei cassettoni una croce formata da listelli in legno, delimita una colomba in rilievo, stemma del Santo Spirito. Tutti i riquadri dei lacunari ed i lacunari stessi sono contornati da cornici in legno in rilievo. Al centro del soffitto vi è il grande stemma del precettore che riprende quello sorretto dai putti, posto a decorazione del camino. Il salone è in buono stato di manutenzione e conservazione e unitamente al loggiato, con cui comunica, può proficuamente essere utilizzato per cerimonie, convegni ed altro. 29