www.VIENNA.info
“L’anelitoalla
L’anelito
allafelicità
felicitàsisiplaca
placacon
conlalapoesia,
poesia,ililFregio
FregiodidiBeethoven
Beethoven(dettaglio)
(dettaglio)”
2012
Care lettrici, cari lettori,
certo, si possono dire molte cose della tipica
atmosfera di Vienna. Ma quasi tutte le affermazioni convincenti, in un modo o nell’altro,
faranno riferimento alla molteplicità della città. ed ai suoi “apparenti” contrasti. apparenti
perché Vienna ha una capacità quasi magica
di armonizzare anche le dissonanze più manifeste. ecco, forse è questa la caratteristica più
tipica di Vienna: quest’incredibile armonia
dei contrasti...
Per esempio, non si può mancare di osservare la combinazione armonica e stimolante tra
tradizione e modernità. e così è sempre stato.
infatti da sempre l’avanguardia viennese ha
voluto contrapporsi allo status quo, in tutti
i campi, dall’arte alla cucina. ad esempio il
Modernismo viennese del primo novecento,
che rivoluzionò sia la produzione artistica
che la vita quotidiana, in ciò non era diverso
dall’avanguardia di oggi.
e proprio questo rende così interessanti le
riflessioni che accompagnano le grandi rassegne allestite a Vienna in omaggio a Klimt. nel
2012 ricorre il 150esimo anniversario della
nascita del geniale esponente dello Jugendstil,
il liberty viennese. È perciò che dedichiamo
particolare attenzione a Klimt e alla sua rivoluzione “aurea”. anche questo è uno dei
tanti esempi di contrasti in armonia. inoltre
abbiamo pregato alcuni ViP contemporanei
molto legati a Vienna di illustrare per noi alcune di queste contrapposizioni: vi accompagneranno dunque nella lettura di questo
giornale di Vienna la diva dell’opera lirica
Elīna Garanča, l’archistar Jean Nouvel, la direttrice del Belvedere agnes Husslein-arco ed
il direttore dell’architekturzentrum Dietmar
Steiner.
Cordialmente,
norbert Kettner
ente per il turismo di Vienna
www.VI E N NA.I N fo
alcool, buona cucina e belle donne:
gustav Klimt era un gran viveur. ed
un pittore che rivoluzionò il mondo
dell’arte viennese tra ottocento e novecento. nel 2012 ricorre il 150esimo
anniversario della sua nascita: per
i musei di Vienna una grande occasione per allestire eccezionali retrospettive. La tela più nota di Klimt,
“il bacio”, è esposta al Belvedere, di
cui abbiamo intervistato la direttrice,
agnes Husslein-arco, che ci spiega
l’importanza di Klimt, oggi come allora. inoltre: trovate qui tutte le date
delle rassegne 2012.
nel 1910 Vienna era la quinta città
al mondo per dimensioni. La letteratura, le arti visive, l’architettura,
le scienze e la musica erano al culmine. L’élite degli intellettuali si
incontrava nei caffè. otto Wagner
divenne il maggiore esponente
dell’architettura liberty. adolf Loos
era il simbolo del Modernismo (vedi
l’articolo di Dieter Steiner, direttore dell’architekturzentrum Wien).
e la Wiener Werkstätte, fondata nel
1903, continua ad influenzare il design ancora oggi.
La Vienna
KLiMt 2012 – intorno aL
Vienna ono- 1900 – ViViara un genio MoLa oggi
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a tu Per tu
DaLLa
Con iL DeSign trattoria
L’illustre architetto francese Jean
aL teMPio
nouvel disegna una collezione per
il mobilificio Wittmann. L’azienda Dei gourMet
Backhausen, della Wiener Werkstätte, incarica artisti austriaci di disegnare stoffe, tappeti e mobili. L’arte
e l’artigianato a Vienna sono da sempre strettamente ed armoniosamente
legati. e ciò si nota anche nello shopping: nei flagship store delle case di
moda internazionali, ma anche nelle
botteghe degli artigiani, nelle boutique e negli atelier dei giovani stilisti.
Vienna? Che bontà! Su questo sono
tutti d’accordo. e non è una vanteria ma il risultato della ricca offerta
culinaria della città. ad alcuni piace
gustarsi le specialità direttamente al
mercato, dove compresa nel prezzo
è anche l’atmosfera esotica. altri
apprezzano la semplicità delle trattorie. o il lusso dei ristoranti per
buongustai. e per i ghiottoni di dolci, a Vienna non c’è che l’imbarazzo
della scelta: nei tradizionali caffè,
nelle pasticcerie di quartiere ed in
quelle più eleganti, e nelle graziose
confetterie.
La Vienna imperiale affascina milioni di persone in tutto il mondo.
il mito “Sisi” non ha perso nulla del
suo fascino. e il tesoro e la reggia di
Schönbrunn non fanno sognare soltanto i più romantici. Ma oltre a queste celebri attrazioni Vienna ha anche
tante tesori nascosti, nelle cantine e
nelle cripte della città ad esempio.
aria fresca spira invece in diversi
centri espositivi di arte contemporanea, nuovi o appena riaperti. Moderno e antico, fianco a fianco...
SigHtSeeing
tra KitSCH,
CuLt e
CuLtura
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traDiZionaLi
noVità:
Heuriger,
CaFFÈ & Bar
Le eleganti enoteche in centro città
ne sono una testimonianza: il Vino
Viennese non lo si sorseggia solamente all’Heuriger, al limite della città. negli ultimi anni infatti la cultura
del vino, nei sobborghi di Vienna,
ha abbandonato la sua immagine un
po’ ammuffita. Il “Novello Viennese”
è un vino novello trendy ed al contempo un simbolo della moderna
cultura dell’Heuriger. anche i caffè
di Vienna sono al passo con i tempi. non in contrapposizione, ma a
braccetto con la tradizione. ed i bar
trendy di Vienna sono tradizionali –
e cioé sempre nuovi...
La mezzosoprano lettone Elīna
Garanča adora Vienna e ce ne spiega
il motivo. in fondo questa città propone 24 ore al giorno, sette giorni
alla settimana e 52 settimane all’anno esperienze musicali di tutti i tipi.
ogni sera 10.000 spettatori assistono
alle rappresentazioni di diverse sale
da concerto. e chi si aggira per le stradine del centro storico scoprirà ogni
due passi abitazioni grondanti di storia e storie, dove alloggiarono in passato noti musicisti. Vi consigliamo di
tendere l’orecchio.
24 ore Di
MuSiCa
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a Vienna c’è musica per tutte le orecchie. gli animali da party si immergono nella vita notturna dei leggendari club, gli amanti della tranquillità
si rilassano lungo le spiagge urbane
della metropoli. gli appassionati di
pop, rock, world music e jazz migrano di locale in locale. e si scatenano
ai numerosi festival organizzati lungo l’arco dell’anno. Chi preferisce la
tradizione sceglierà i balli viennesi,
che però non sono più “solamente”
ciò che erano un tempo. Qui i balli
infatti vivono uno splendido revival.
nigHtLiFe
in taCCHi a
SPiLLo e
inFraDito
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QuanDo La
Vienna 24 ore
natura e
Su 24...
non vi piantiamo in asso. Per questo
L’arCHitetvi forniamo un paio di suggerimenti
fare i primi passi in città e vi motura Vanno per
striamo così come scoprire Vienna
modo più divertente: in battello,
a BraCCetto nel
in tram, in calesse e in bici. e per
allorché negli anni ottanta l’artista
Friedensreich Hundertwasser prese
a trasformare tristi case comunali in
verdi oasi urbane, suscitò scalpore.
oggi a Vienna l’armonia tra architettura e natura si può toccare con
mano: dai giardini barocchi alle facciate coperte dal verde fino ad una
natura urbana spontanea, a Vienna
si trova di tutto. a vantaggio della
flora e fauna cittadina. Il Giornale di
Vienna vi invita ad un safari urbano...
scegliere anche il periodo migliore
per il vostro viaggio di scoperta, vi
consigliamo di consultare il nostro
calendario delle manifestazioni. e
a proposito: per www.vienna.info è
sempre il momento giusto. Qui troverete informazioni d’attualità 24 ore
su 24.
Vienna
onora
un
genio
Alcool, buona cucina e belle donne. Gustav Klimt era un gran viveur. Ma Klimt era anche un
eccezionale pittore che rivoluzionò il mondo dell’arte viennese a cavallo tra Ottocento e Novecento. Oggi Klimt è uno dei più noti artisti austriaci. Nel 2012 ricorre il 150esimo anniversario
della sua nascita.
La Vienna a cavallo tra ottocento e novecento era ricca di fermenti. La città era il centro culturale
della Mitteleuropa. e proprio in questa fase operò gustav Klimt (1862-1918), il cui 150esimo anniversario della nascita ricorre il 14 luglio 2012. i suoi lavori, le sue tele sono una testimonianza
della rivoluzione che toccò allora la pittura: dall’arte decorativa dell’era della ringstrasse si andava verso l’astrazione. agnes Husslein-arco, direttrice del Belvedere, sottolinea nell’intervista:
“nel suo operato Klimt riuscì a liberare come nessuno prima di lui l’ornamento dal suo contesto
artigianale-decorativo e ad innalzarlo allo status di oggetto iconografico autonomo.” Il suo stile
rivoluzionò la pittura.
al Belvedere di Vienna si può ammirare “il bacio”, il suo più noto quadro. nel 2012, l’anno dedicato a Klimt, saranno esposti a Vienna ben 800 dei suoi lavori: dipinti, disegni, schizzi etc. ... Mai
prima d’ora è stato esposto un tale numero di opere klimtiane come nel 2012 a Vienna.
Klimt, il Don giovanni
Sono in particolare i ritratti femminili a colpire, oggi come allora: emilie Flöge, Fritza riedler,
Sonja Knips, sono queste solo alcune delle donne che Klimt ritrasse, e le cui raffigurazioni ci permettono di comprendere l’ascesa della borghesia agli inizi del novecento. e che anche ai nostri
tempi continuano ad accendere le speculazioni sulla vita amorosa del pittore. Le donne infatti
erano la grande passione del maestro. Gli si attribuiscono numerose relazioni, diversi figli cercarono di far valere i loro diritti dopo la sua morte. egli ne riconobbe solo tre e non volle mai sposarsi.
Sembra però che avesse trovato nella stilista emilie Flöge la compagna della sua vita. nulla si sa
del grado di intimità del loro rapporto. Certo è soltanto che realizzavano vestiti e spesso trascorrevano le vacanze assieme.
La maggior parte del tempo però Klimt era a Vienna. nella sua prima fase creativa realizzò dipinti
decorativi al Burgtheater ed al Kunsthistorisches Museum (Museo delle Belle Arti). Poi si adoperò
nell’ambito di cooperazioni con altri artisti, tra cui quella con l’architetto Josef Hoffmann (con il
quale collaborò ad esempio per l’allestimento del Palazzo Stoclet a Bruxelles; i suoi disegni sono
oggi esposti al Museo di arti applicate – MaK), e realizzò le sue famose tele nei suoi atelier. L’ultimo di essi, all’indirizzo Feldmühlgasse, nel 13esimo distretto di Vienna, verrà riaperto al pubblico
in tempo per festeggiare la ricorrenza della nascita del pittore.
un modello per Schiele e Kokoschka
Gustav Klimt (1911/12 all’incirca) con uno
dei suoi gatti nell’atelier in Josefstädter
Strasse 21, nell’ottavo distretto di Vienna.
Le giornate di Klimt erano molto regolari (ma non ascetiche): sveglia di primo mattino, attività
fisica, un’abbondante prima colazione. Poi spesso per ore Klimt dipingeva senza interruzione, e la
sera si recava a teatro, a feste private o anche in trattorie e caffè. Lì beveva soprattutto spumante e si
gustava i manicaretti della saporita cucina viennese. La sua contemporanea, alma Mahler-Werfel,
disse di Klimt: “incredibile quanto mangia.” e il suo approccio alla pittura era simile. in senso
positivo. oskar Kokoschka ed egon Schiele lo consideravano un modello ed anch’essi sono ora tra
i maggiori artisti del 20esimo secolo.
Klimt disse di se stesso: “Sono convinto di non essere particolarmente interessante come persona.
Chi vuole sapere qualcosa di me come artista, l’unico aspetto interessante, osservi con attenzione
le mie opere e cerchi di capire chi sono e cosa voglio.” – nel 2012 i visitatori di Vienna avranno
un’occasione unica per farlo.
www.klimt2012.info
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iL MegLio Di
KLiMt a Vienna
5
“iL Maggiore
artiSta DeL
Suo teMPo”
Al Belvedere ha sede la più
vasta raccolta del mondo
di dipinti di Klimt. Intervista con la direttrice Agnes
Husslein-Arco sull’importanza di Klimt, allora e oggi.
Il bacio (1907/08), Belvedere:
il dipinto più noto di Klimt
nacque nel suo “periodo aureo” e fu esposto alla Kunstschau nel 1908. Raffigura una
coppia unita in un bacio.
Ritratto di Emilie Flöge
(1902), Wien Museum:
emilie Flöge fu la compagna
di Klimt. La sua rappresentazione è il primo ritratto femminile in cui l’ornamento assume
una sua valenza autonoma.
Quale importanza assume Gustav Klimt nel mondo dell’arte e della cultura di Vienna a
cavallo tra Ottocento e Novecento?
egli rivestì un ruolo centrale
nel mondo culturale della città
in quanto presidente dell’associazione di artisti della Secessione viennese fondata
nel 1897. Ma non fu solo l’influenza esercitata dal suo stile, ma
anche e soprattutto il suo impegno a sostegno di giovani artisti
che fecero di Klimt una guida per le successive generazioni, in
particolare per oskar Kokoschka ed egon Schiele.
Che rilevanza hanno i lavori di Klimt al giorno d’oggi, in particolare “Il bacio”?
La tela “il bacio” di gustav Klimt già nell’anno in cui fu eseguita,
il 1908, fu presentata al pubblico come un’icona, in una sala della
rassegna Kunstschau definita “Chiesa klimtiana dell’arte moderna”. Fino ad oggi non è cambiato l’effetto che questo capolavoro
esercita sul suo osservatore. nel periodo a cavallo tra ottocento e
novecento Klimt era già considerato un leader tra gli artisti della
sua epoca, oggi il suo operato è il simbolo di quest’epoca.
In che modo la Secessione viennese, di cui Klimt fu confondatore, ha influenzato in maniera duratura il mondo dell’arte e della
cultura?
L’ideale della Secessione di affermare, con l’unione di tutte le discipline dell’arte, l’idea di opera d’arte totale portò al crollo del
secolare primato della pittura rispetto alle altre discipline artistiche. non a caso sopra il portale del palazzo della Secessione di
Vienna le parole Pittura, Scultura ed architettura sono allineate
una accanto all’altra. L’idea di un collegamento tra arte ed artigianato artistico ispirata al movimento inglese arts and Crafts
continuò a vivere nella lega tedesca degli artigiani Werkbund e
nella scuola del Bauhaus.
Nuda Veritas (1899), Museo
austriaco del Teatro:
Lo specchio rivolto verso l’osservatore della “nuda verità”
diviene una dichiarazione
programmatica. La citazione
di Schiller tratta dalle “Xenien” è un manifesto a favore
dell’autenticità dell’arte.
Con la Wiener Werkstätte Gustav Klimt e Josef Hoffmann hanno
influenzato il design in modo duraturo. Queste influenze si avvertono ancora oggi?
il design della Wiener Werkstätte continua a vivere nelle attività
delle aziende Backhausen, augarten, Lobmeyr e Wiener Silber
Manufactur ad esempio, e funge anche da fonte d’ispirazione per
giovani artisti. negli archivi di queste aziende si trovano spesso
ancora le bozze originali della Wiener Werkstätte. Per la mostra
del Belvedere “gustav Klimt/Josef Hoffmann – Pionieri del Modernismo” l’azienda Backhausen ha potuto ad esempio ritessere
i tappeti disegnati da Josef Hoffmann per il Palazzo Stoclet più
di cento anni dopo la loro creazione.
Morte e vita (1910/15), Leopold Museum:
Klimt definì questo quadro la sua maggiore opera figurativa. In
essa tematizza il destino umano. nel 1911 con la sua prima versione della tela vinse il primo premio all’esposizione internazionale di arte a roma.
Il Fregio di Beethoven (dettaglio, 1902), Secessione:
Klimt realizzò questa pittura murale lunga più di 34 metri per
una rassegna della Secessione dedicata al compositore Ludwig
van Beethoven.
Rassegne straordinarie su Klimt nel 2012
• Gustav Klimt / Josef Hoffmann. Pionieri del Modernismo al Belvedere inferiore (25.10.2011-4.3.2012)
• Gustav Klimt al Kunsthistorisches Museum
(14.2.-6.5.2012)
• Gustav Klimt. Un viaggio (nel tempo) al Museo Leopold
(24.2.-11.6.2012)
• Klimt – I disegni all’albertina (14.3.-10.6.2012)
• Contro Klimt. La “Nuda Veritas” e il suo difensore
Hermann Bahr al Museo austriaco del teatro (10.5.29.10.2012)
• Klimt. La collezione del Wien Museum
al Wien Museum (16.5.-16.9.2012)
• Oggetti in primo piano: la raccolta di campioni tessili
di Emilie Flöge al Museo austriaco del Folclore
(25.5.-14.10.2012)
• Gustav Klimt ed il Künstlerhaus al Künstlerhaus
(6.7.-2.9.2012)
La Secessione, costruita nel 1898 secondo i progetti di Joseph Maria Olbrich,
fu il primo centro espositivo della Mitteleuropa dedicato all’arte moderna.
La Vienna
intorno
aL ’900
All’improvviso non erano più in voga gli sfarzosi palazzi dove
l’aristocrazia amava festeggiare le sue feudali feste. L’era della Ringstrasse stava volgendo al termine. I gusti si rivolgevano
verso edifici al passo con i tempi, moderni. E l’élite intellettuale
della nazione si incontrava nei caffè per animate discussioni. Il
Modernismo era iniziato, e Vienna era una delle sue culle.
nel 1910 Vienna era la quinta città del mondo per dimensioni.
Vivevano qui, in una metropoli in cui la letteratura, le arti visive,
l’architettura, le scienze e la musica erano al culmine, due milioni di persone. in questo biotopo intellettuale operava anche
gustav Klimt. nelle sue opere si riconoscono ancora oggi i fermenti dell’epoca.
Soprattutto la borghesia assunse un ruolo sempre più importante. Mentre le “cerchie elette” della nobiltà sorseggiavano champagne nei loro feudali palazzi, l’élite intellettuale di Vienna si
ritrovava nei caffè della città. Lì, alla fine dell’Ottocento si incontravano pittori, musicisti, architetti, attori, scrittori e giornalisti:
al Café griensteidl, al Café Central o al Café Museum. intorno
al 1890 il griensteidl era il punto d’incontro degli scrittori Hermann Bahr ed Hugo von Hofmannsthal. anche Karl Kraus era
tra gli assidui frequentatori del caffè.
gli intellettuali dell’epoca erano molto legati, tutti si conoscevano. anche se non tutti si amavano, i talenti artistici sembravano
fondersi l’uno nell’altro. L’obiettivo più importante era creare
qualcosa di grande, qualcosa che durasse, che fosse al passo con
i tempi e che si allontanasse dallo storicismo. il canto del cigno
dei bei vecchi tempi dell’impero era già iniziato da un pezzo.
La Cassa di Risparmio
austriaca lungo la
Ringstrasse di Vienna fu
eretta secondo i disegni di
Otto Wagner. Un museo
illustra il suo operato.
Vivere la Vienna della svolta del secolo
La Vienna intorno al 1900 viene associata a personalità di spicco,
basti pensare ai compositori gustav Mahler, arnold Schönberg,
alban Berg ed alexander Zemlinsky, all’inventore della psicanalisi Sigmund Freud, sul cui divano si distesero diversi viennesi, al pittore gustav Klimt ed agli architetti otto Wagner, Josef
Hoffmann, Joseph Maria Olbrich ed Adolf Loos. Tutti influenzarono in modo decisivo l’atmosfera dell’epoca e continuano a forgiare l’immagine della città e della cultura viennese fino ad oggi.
La Vienna a cavallo tra ottocento e novecento la si può scoprire
in molti luoghi, anche nel 2012. i caffè di Vienna ad esempio
emanano il fascino di allora, le grandi sale da concerto hanno
regolarmente in programma Mahler, Schönberg & co. i musei di
Vienna propongono arte e design dell’epoca. ed anche la Vienna di oggi è caratterizzata da numerosi edifici in stile liberty,
efficaci testimoni dei fermenti del periodo. Uno dei maggiori
esponenti dell’epoca fu otto Wagner. egli era consapevole delle nuove, moderne esigenze che animavano la popolazione. nel
1895 egli disse: “tutto ciò che è creato con criteri moderni deve
corrispondere ai nuovi materiali e alle esigenze del presente, se
vuole adattarsi all’umanità moderna, deve rappresentare la parte
migliore di noi, la nostra indole democratica, riflessiva, consapevole del proprio valore e tener conto delle colossali conquiste
tecniche e scientifiche, nonché dell’ininterrotta tradizione della
cultura pratica che attraversa la storia umana – così dev’essere!”
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Servizio da tè della Wiener Werkstätte del 1903. Design di
Josef Hoffmann, realizzazione di Konrad Koch.
arCHiStar
DeL PriMo
noVeCento
A chi non conosce Otto Wagner si consiglia di fare qualche passo nel centro storico di Vienna, numerosi sono gli edifici eretti
secondo i suoi progetti.
“Wagner era un talento eccezionale che strappò l’architettura
alla mancanza di idee dello storicismo, e sviluppò un nuovo
concetto di architettura, il primo Modernismo”, analizza Monika Wenzl-Bachmayer, direttrice del museo Wagner:WerK.
otto Wagner (1841-1918) era urbanista, architetto, progettista,
professore e teorico di architettura.
Pochi altri architetti del suo tempo hanno plasmato in maniera così duratura l’immagine della città: la Cassa di risparmio
postale, i Padiglioni dell’ex-metropolitana, la “Stadbahn” (oggi
fermate delle linee u6 e u4), la Chiesa am Steinhof. egli fu anche l’architetto responsabile dell’allestimento del Canale del Danubio di Vienna, oggi un’area di ricreazione e di locali. Persino
Francesco giuseppe fu (inizialmente) un ammiratore di questo
anticonvenzionale architetto. nel 1879 Wagner progettò la decorazione per la festa delle nozze d’argento della coppia imperiale.
Quando però crebbe l’influsso dell’erede al trono Francesco Ferdinando, Wagner cominciò a perdere il favore della casa imperiale. il principe detestava il Modernismo. altri furono incaricati
della costruzione di edifici pubblici. Uno schiaffo per Wagner fu
la disdetta dell’incarico per la progettazione del gigantesco museo civico dedicato a Francesco giuseppe che avrebbe dovuto
sorgere al posto dell’odierno Wien Museum. egli lottò dieci anni
per ottenere l’incarico. Anche il magnifico viale che dal centro
città, passando per il Naschmarkt, avrebbe dovuto arrivare fino a
Schönbrunn, rimase incompiuto. Solamente le tre case edificate
lungo la Wienzeile accennano alla splendida visione di Wagner.
e tuttavia: Wagner fu molto importante per Vienna. nel 1911
aveva superato il 70esimo anno di età quando la “neue Freie
Presse” scrisse: Wagner si può considerare il “simbolo del progresso più progredito, della modernità più moderna.”
La Chiesa am Steinhof è una prova particolarmente notevole della moderna
visione di Otto Wagner: funzionale ma allo stesso tempo arredata con arte.
Il progetto di Wagner per il museo civico dedicato a Francesco Giuseppe non fu
attuato. Oggi il modello si trova al Padiglione di Otto Wagner in Karlsplatz.
Vaso verde della Wiener Werksätte secondo un disegno di Josef Hoffmann
(1923 all’incirca), realizzato in Boemia (1923–28).
Dietmar Steiner, Az W
aDoLF LooS –
Pioniere DeL
MoDerniSMo
(1870-1933)
Quest’uomo sa di cosa parla: dal 1993 Dietmar Steiner è a capo
dell’Architekturzentrum Wien (Az W). Egli è inoltre presidente
della Confederazione internazionale dei Musei d’Architettura
ICAM. Nel Giornale di Vienna ci parla di Adolf Loos.
Chi ai giorni nostri visita Vienna riconoscerà in molti punti la firma di
adolf Loos. Fortunatamente le circostanze hanno voluto che i suoi raffinati allestimenti di interni realizzati
oltre un secolo fa si siano conservati
fino ad oggi. In un mondo consumista, da sempre caratterizzato da ristrutturazioni e rinnovamenti, la soprintendenza per i beni architettonici
ha fornito un significativo contributo,
ed ha fatto sì che ancora oggi possiamo ammirare gli interni progettati da
adolf Loos. in Michaelerplatz si trova il primo scandalo architettonico
della città. La facciata priva di ornamenti dell’edificio in Michaelerplatz
scandalizzò nel 1911 la società bene
di Vienna. L’edificio fu definito “la casa senza sopracciglia” e
si disse che sembrava la griglia di un tombino. in un’epoca in
cui l’ornamento aveva fatto la fortuna dello stile liberty viennese
non c’era posto nei gusti della gente per una facciata così semplice. a difendere adolf Loos fu niente di meno che otto Wagner.
ai giorni nostri si può visitare il suggestivo atrio negli orari di
apertura della banca che vi ha sede. nelle vicinanze, lungo il
Graben, si trova la boutique di moda da uomo Kniže. Chi ci ha
fatto l’occhio in Michaelerplatz, riconoscerà da Kniže il tipico
rivestimento in marmo usato da Loos. una piccola meraviglia a
sè stante è l’american Bar, anch’esso nelle vicinanze, che a Vienna è chiamato spesso anche “Loos Bar” (all’indirizzo Kärntner
Durchgang 10). I fotografi non sono mai riusciti a rendere giustizia a questa miniatura di adolf Loos. un motivo in più per
convincersi della sua bellezza direttamente in loco.
www.azw.at
Wiener WerKStÄtte
La Wiener Werkstätte che fu creata nel 1903 come cooperativa di
pittori e scultori si era prefissata l’obiettivo di cambiare il design
in modo duraturo. a fondarla furono Josef Hoffmann, Kolo Moser e Fritz Wärndorfer. il gruppo produceva oggetti per tutti gli
ambiti dell’arredamento e della vita quotidiana, dalla casa alla
teiera. La figura dell‘artigiano si trasformò in quella del moderno
designer. nel 1932 però la Wiener Werkstätte dovette chiudere a
causa delle ripercussioni della crisi economica mondiale. il Museo austriaco di arti applicate/arte contemporanea – MaK conserva oggigiorno il suo lascito e ne espone preziose realizzazioni.
La casa di Adolf Loos in Michaelerplatz a Vienna (“Loos-Haus”)
fu, a detta di Dietmar Steiner, “Il primo scandalo architettonico
della città”.
L’american bar di Adolf Loos è uno dei più piccoli cocktail
bar della città. Loos stesso amava frequentarlo.
La Reggia di Schönbrunn: la particolare tonalità ocra dorata della sua facciata
era un tempo utilizzata per tutti i palazzi di rappresentanza dell’impero.
CuLto
iMPeriaLe
& SiSi
SHoW
Chi desidera ripercorrere a Vienna le tracce di Sisi & co, troverà tante cose interessanti anche al di là delle “piste battute”.
Un viaggio di scoperta tra kitsch, cult e cultura...
gli uomini indossano parrucche bianche con tanto di treccia e
livree “imperiali”. abbigliati come all’epoca di Mozart vendono
davanti al portale di Santo Stefano biglietti per concerti in ambiente imperiale. Qualche metro più in là, all’inizio della zona
pedonale Kärntner Strasse un pittore propone acquarelli che raffigurano castelli e palazzi viennesi. Nella vetrina del negozio di
souvenir è esposta tutta una serie di oggetti che fanno la felicità
degli ammiratori di Sisi: bambole di Sisi, palline da golf di Sisi,
tazze di Sisi, tutto ciò che il buon gusto permette e anche di più.
Culto e kitsch imperiale...
a pochi passi la Hofburg. Qui sono esposte raccolte che permettono di avvicinarsi con maggiore serietà allo sfarzo imperiale.
il contrasto è notevole... al Museo di Sisi i curiosi passeggiano attraverso una suggestiva messa in scena di luci e di oggetti
originali. La Camera del Tesoro confonde i neofiti della storia
imperiale: il portale corazzato infatti protegge ben due corone
imperiali “autentiche”, una del decimo secolo, l’altra di Jan
Vermeyen, un capolavoro dell’oreficerica. Al Museo delle Argenterie di Corte attende i visitatori il centrotavola di Milano:
30 metri di oro. Più pomposo non si può. D’altra parte una cena
con l’imperatore Francesco giuseppe più che altro era fonte di
ansia: l’anziano signore viveva infatti in modo spartano – negli
Appartamenti imperiali si può ammirare ancora oggi il suo letto
di ferro – e mangiava poco e velocemente. Quando aveva finito,
anche gli ospiti dovevano smettere di mangiare. etichetta di corte! Di solito ci si alzava da tavola affamati.
Più di un must
a prescindere dai “must” imperiali la Hofburg ha anche molte
attrazioni meno note da proporre. ad esempio il Salone di Gala
della Biblioteca nazionale austriaca, un gioiello dell’architettura
barocca: questa “sinfonia” formata da 200.000 pregiatissimi volumi
documenta la passione della casa imperiale per il collezionismo e
la lettura. imponenti scaffalature incorniciano la sala alta ben venti
metri dove un tempo si esibì in concerto il dodicenne Mozart.
al Palazzo Mollard, situato nelle vicinanze, il Museo dei Mappamondi, unico al mondo nel suo genere, espone duecento globi del
cielo, della terra e dei pianeti, dall’esemplare in formato borsetta
del 1750 (7 cm di diametro) fino al globo celeste che persino due
uomini adulti fanno fatica ad abbracciare.
I lampadari a corona
nella Reggia di
Schönbrunn con le
eleganti lampadine LED
che imitano il tremolio
della fiamma delle
candele.
Poco noto è anche lo Josephinum, una sorta di versione più antica del Museo delle Cere Madame tussauds, una raccolta imperiale in quello che un tempo era un sobborgo di Vienna. Le statue di
cera in grandezza naturale forse scioccheranno i visitatori, manca loro infatti la pelle! tra di esse una graziosa fanciulla dal viso
angelico che porta una collana di perle: la “Venere incinta”, dal
ventre apribile.
Che meraviglia
una folla di gente che vocifera in diverse lingue ed ovunque macchine fotografiche: è ciò che si vede nell’esteso cortile d’onore,
l’ehrenhof, davanti alla Reggia di Schönbrunn. Migliaia di persone lo attraversano, da sole, in due o in gruppi, tutte dirette verso
gli interni. Ogni anno affluiscono qui quasi 2,5 milioni di visitatori. il “giallo Schönbrunn” della facciata della reggia splende
sereno su tutti loro. Fu un decreto ad imporre questa precisa tonalità di giallo ocra dorato per tutte le costruzioni di rappresentanza
dell’impero. Da allora la si riconosce in tutta europa sui palazzi
degli asburgo.
anche all’interno della reggia, che conta 1.441 stanze, si potranno
scoprire tante cose poco note, alcune con l’aiuto dell’audioguida.
una vera meraviglia: un parquet lucidissimo, lampadari a corona
dotati di lamapdine LeD della nota azienda Swarovski e perfettamente in regola con le norme europee, che riescono persino ad
imitare il tremolio della fiamma delle candele.
un contrappunto: l’ex pasticceria di corte allestita esattamente
come un tempo ed ancora in attività. ora porta il nome di Café residenz e vi si può anche imparare a preparare lo strudel di mele,
per poi assaggiarlo caldo di forno. un po’ più in là il Museo delle
Carrozze con il carro funebre nero che nel 1989 condusse Zita,
l’ultima imperatrice, attraverso il centro storico fino alla Cripta
imperiale.
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Il Salone di Gala della Biblioteca nazionale austriaca, un gioiello barocco:
200.000 preziosi tomi documentano la passione per la lettura della casa imperiale.
La Saliera di Benvenuto Cellini (1500-1571) – I pezzo forte della
Camera dell’Arte al Kunsthistorisches Museum, che riaprirà alla fine
del 2012.
aVVenture in
ProFonDità
Le Buone
ragioni...
Sembra che all’epoca dell’imperatore un tunnel segreto conducesse dalla Hofburg alla Reggia di Schönbrunn – quasi cinque
chilometri in linea d’aria. Forse una leggenda... Molto più reali
sono invece le attrazioni sotterranee della città.
...per venire a visitare i musei e le collezioni di Vienna sono
numerose quanto le perle che si possono ammirare alla Camera del Tesoro. Chi è alla ricerca di buone ragioni per un breve
soggiorno culturale a Vienna, a prescindere dalla ricca offerta
di rassegne dedicate a Klimt, le trova qui.
Sotto l’intero centro storico di Vienna si trova una profonda rete
sotterranea: la fermata del metrò Stephansplatz, in pieno centro,
a 28 metri di profondità, corrisponde ad un nono piano sotterraneo. e sotto il Burggarten si estendono i monumentali archivi
della Biblioteca nazionale. non c’è da stupirsi se alcuni dei giri
turistici abbiano luogo sotto terra. nelle Catacombe sotto il Duomo di Santo Stefano si trovano 56 urne in rame che contengono
le interiora della famiglia imperiale, nonché gli scheletri di migliaia di defunti che giacevano un tempo nel camposanto che
circondava la chiesa. Qualche cenno ancora più macabro? nella
cripta sotto la Michaelerkirche, grazie al particolare microclima, i cadaveri sono mummificati e portano ancora i loro abiti
barocchi. al confronto la Cripta dei Cappuccini con i suoi quasi
150 sarcofagi degli Asburgo è un luogo piacevole ed accogliente.
anche se Maria teresa non apprezzava molto questo tipo di
comfort: la reggente, che da anziana era robustina, rimase una
volta bloccata nell’ascensore della Cripta realizzato apposta per
lei. al Museo romano in Hoher Markt le rovine sotterranee ricordano gli albori della storia Vienna. e la visita guidata sulle tracce
del classico del cinema “Il terzo uomo” permette di esplorare
un piccolo tratto della rete delle fognature di Vienna (2.400 km).
una passeggiata che però non piacerà a tutti, anche orson Welles, attore protagonista del film aveva difficoltà a sopportare la
puzza in questo mondo sotteraneo. e per questo si fece sostituire da una controfigura per qualche inseguimento. Chi desidera
rilassarsi sotto terra in pieno centro, lo potrà fare al ristorante
Esterházykeller, che ispirò già Joseph Haydn.
una prova convincente di quanto sia interessante l’arte contemporanea la forniscono tre centri espositivi aperti o riaperti recentemente: il Museo di Arte moderna – MUMOK, dopo la sua
ristrutturazione, presenta la collezione in un nuovo allestimento (“Museo dei Desideri”, fino all’8 gennaio 2012), nonché una
brillante retrospettiva dedicata a Claes oldenburg (4 febbraio-27
maggio 2012). L’ex 20er Haus, costruito nel 1958 per l’esposizione universale, e sede fino al 2001 del Museo di Arte Moderna, è
stato anch’esso rinnovato e riapre i battenti come 21er Haus; le
sue sale sono dedicate all’arte austriaca del 20esimo e del 21esimo secolo.
L’ex 20er Haus, recentemente riaperto come 21er Haus, uno statement
a favore dell’arte contemporanea austriaca.
Al Museo delle Cere Madame Tussauds si può essere a tu per
tu con i ViP – anche quelli viennesi. accanto ad esso: la ruota
panoramica ed il parco dei divertimenti del Prater.
Il Kunsthistorisches Museum, una delle maggiori collezioni di
opere d’arte del mondo, vanta una delle più significative raccolte di dipinti di Bruegel e, a partire dal dicembre 2012, esporrà
anche i tesori della Camera dell’arte, tra cui la Saliera di Cellini.
Il MuseumsQuartier con i suoi caffè e ristoranti è uno dei luoghi
d’incontro più trendy della città. e con la raccolta del Leopold
Museum (Schiele) ed il museo di architettura è una delle maggiori aree culturali al mondo.
Sammlung Westlicht: “Fotografia in scena”, è questo lo slogan
della Collezione Westlicht che non comprende solo pregiate antiche macchine fotografiche e macchine fotografiche speciali, ma
allestisce anche rassegne fotografiche ed aste. Alla fine del maggio 2011 è stata venduta qui la macchina fotografica più costosa
del mondo, una Leica del 1923, al prezzo di 1,32 milioni di euro.
L’Albertina ospita la maggiore raccolta grafica del mondo (tra
cui “La lepre” di albrecht Dürer) ed interessantissime rassegne straordinarie, tra cui quella sull’imperatore Massimiliano i.
(14 settembre 2012-13 gennaio 2013).
Il Festival del Cinema Viennale propone invece cinema d’essai con una preferenza per le produzioni più recenti (25.107.11.2012).
La Vienna sotterranea propone anche visite guidate sulle tracce del
“Terzo uomo” attraverso la rete delle fognature.
Il MuseumsQuartier, un’importante area culturale, nonché popolare
luogo d’incontro d’estate e d’inverno.
SUGGERIMENTI
• L’antica Farmacia di corte in reitschulgasse, di fronte
alla Hofburg, si è trasformata in un nostalgico caffè, gli
arredi sono rimasti uguali però. Perfetto per sorseggiare
una Melange imperiale...
• Scoprire il mondo degli Asburgo cliccando su
www.habsburger.net. Con i suoi feature interattivi il sito ha
vinto il Premio austriaco per i contenuti multimediali.
La grande sala del Musikverein è denominata anche Sala dorata ed è la
sede del Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker.
ore Di
MuSiCa ...
… sette giorni alla settimana, 52 settimane all’anno: questa
è Vienna, una città della musica di primo livello, se non LA
città della musica. “Ovunque io guardi, le strade e le case qui
respirano musica!”, afferma entusiasta l’applauditissima diva
dell’opera lirica Elīna Garanča.
L’onnipresenza della musica a Vienna la si può soprattutto “udire”. il fatto che sera dopo sera le varie sale da concerto siano
occupate da diecimila entusiasti spettatori, fa tendere l’orecchio
quanto il fatto che Vienna, per il numero di spettacoli operistici
annuali, occupi il primo posto, prima di Berlino, Londra e new
York.
La Vienna della Garanča
Queste le cifre. nel corso dell’intervista con il giornale di Vienna
Elīna Garanča, la mezzosoprano lettone che da anni vive a
Vienna, ci spiega meglio cosa renda Vienna così unica dal punto
di vista musicale:
“Vienna è per me una delle più incredibili città della musica. In
fondo Vienna è la patria delle più grandi orchestre e di uno dei
teatri dell’opera migliori al mondo. Qui tutti possono vedere ed
ascoltare i più illustri compositori, direttori d’orchestra e cantanti del mondo. E non dimentichiamo il Musikverein, famoso in
ogni Paese anche per il Concerto di Capodanno. Ovunque io mi
trovi a Vienna, le strade e le case respirano musica.”
Sono dunque le orchestre Wiener Philharmoniker, Wiener Symphoniker, orF radio-Symphonieorchester Wien e le tradizionali istituzioni musicali ad attirare a Vienna i migliori musicisti:
l’opera di Stato e la Volksoper – ambedue guidate da direttori
di nome “Meyer”, uno Dominique, l’altro robert –, il theater an
der Wien, il Musikverein, il Konzerthaus.
Che la musica qui sia proprio nell’aria, è qualcosa che si può avvertire anche di giorno, passeggiando in giro per la città, quando
gli strumenti per il concerto serale tacciono. Seguiteci dunque
lungo quattro vie del centro cittadino particolarmente “dense”
dal punto di vista musicale (ispirati al libro di David L. nelsons
“Wien für den Musikliebhaber” (Vienna per amanti della musica). non cesserete di stupirvi di quanto siano grondanti di storie
musicali, metro dopo metro. Così capirete anche Elīna Garanča
quando dice che strade e stradine qui “respirano musica”.
Musica ogni 63 metri
Ludwig van Beethoven alloggiò all’inizio dell’ottocento agli indirizzi tiefer graben 2 e 8-10, Wolfgang amadeus Mozart nel
1773 con il padre al numero 18, e si esibì in concerto nel 1762
al numero 19 insieme alla sorella nannerl, si trasferì nello stesso
anno al numero 20 e suonò nel 1773 in un convento all’angolo
con la Wipplingerstrasse.
Proseguendo per la Wipplingerstrasse si giunge al numero 2,
dove il “principe dei lieder” Schubert nel 1818-21 risiedette al
numero 2, il compositore di opere liriche Donizetti nel 1843-45
al numero 5, Mahler nel 1882 al numero 12, Mozart nel 1782-83
al numero 14 e nel 1788-90 al numero 16, Schubert nel 1821 al
numero 21, mentre Schönberg lavorò nel 1891 in quella che era
stata una banca al numero 39. in tuchlauben 6 si trovava un’altra
abitazione di Mozart, al numero 8 nacque il 9 febbraio 1885 Berg, al
numero 12 fu aperta la prima sala da concerto di Vienna, al numero 16-18 e 26 visse Schubert ed al numero 27 nel 1787-88 alloggiò
Mozart. in Kohlmarkt 6 si trovava il caffè Milani di cui Beethoven
era un assiduo frequentatore, al numero 7 abitavarono Mozart e
Elīna Garanča: “Ovunque io mi trovi
a Vienna, le strade e le case respirano
musica.”
Constanze nel 1783, nella casa accanto Chopin (1831), e un edificio
più in là Haydn (1750).
Se prendiamo queste quattro strade possiamo dire che qui si trova
un luogo di rilevanza musicale ogni 63 metri. Si consiglia di fare
una passeggiata con una delle guide viennesi, che sanno condire
questo giro musicale di aneddoti e esploreranno con voi i locali
che si sono conservati: la Mozarthaus Vienna (l’unica abitazione
viennese di Mozart giunta fino ad oggi), la Haydnhaus, l’Appartamento di Beethoven, i luoghi commemorativi dedicati a Strauss e
tante altre cose ancora.
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L’Opera di Stato di Vienna trasmette all’aperto numerosi spettacoli:
opere liriche gratuite all’aperto per tutti.
VienneSe e
noto in tutto
iL MonDo
I grandi eventi musicali di
Vienna vengono trasmessi
alla TV di fronte a milioni
di spettatori. I “prodotti”
viennesi conquistano tutto il
mondo, dai Piccoli Cantori di
Vienna fino ai musical di successo. Diamoci un’occhiata.
Nel settembre 2012, in occasione del ventesimo anniversario della sua
prima, il musical “Elisabeth” ritorna a Vienna al Raimund Theater.
avete un’idea di dove la
maggior parte degli austriaci
abbia trascorso la mattinata
del primo giorno del 2011?
Davanti alla tV per assistere
alla trasmissione in diretta del
concerto dei Wiener Philharmoniker nella Sala dorata del
Musikverein. Lo share nazionale era del 65 %, 600 milioni
di spettatori in 70 diversi Paesi erano occupati allo stesso
modo. anche il secondo megaspettacolo
dell’orchestra,
il loro Concerto di una notte
d’estate al parco della reggia di Schönbrunn all’inizio
dell’estate, sta raggiungendo
lo stesso grado di notorietà. e
ben trenta emittenti televisive
trasmettono il galà natalizio
“Christmas in Vienna” dal
Konzerthaus di Vienna.
ambasciatori musicali di particolare riguardo durante le
loro tournée sono le orchestre
viennesi ed i Piccoli Cantori
di Vienna, poiché un concerto dal vivo è di certo un’esperienza ancora più intensa della registrazione più bella.
grande successo all’estero riscuotono anche i musical viennesi: “elisabeth”, che narra la
storia dell’imperatrice degli
asburgo soprannominata Sisi,
ha fatto emozionare in cinque
anni oltre tre milioni di giapponesi ed oltre 8,2 milioni di
spettatori in tutto il mondo. ed
ora la buona notizia: dopo ben
vent’anni “elisabeth” ritorna
a Vienna, nel settembre 2012
al raimund theater. inoltre
all’inizio dell’anno i gatti danzeranno nel tendone nero di
“Cats”. al ronacher è in programma il musical celestiale
“Sister act”, per la coproduzione di Whoopi goldberg,
la protagonista della versione
cinematografica.
L’ORF Radio-Symphonieorchester Wien è un’orchestra specializzata
nell’esecuzione di opere del tardo Romanticismo e del Modernismo.
VogLia Di
MuSiCa
Forse non siete ancora a tu per
tu con il mondo concertistico
ed avete una certa ritrosia, del
resto comprensibile, di fronte
al primo concerto. Una ritrosia
che implica un po’ di tutto:
cosa mettersi, come comportarsi, quando applaudire etc.
Per fare i primi passi in tutta
tranquillità nel mondo della
musica dal vivo (ma anche per
esperti) si consigliano particolarmente le seguenti manifestazioni: nei mesi caldi l’opera di
Stato di Vienna trasmette alcuni
dei suoi spettacoli sulla piazza
accanto al palazzo. L’iniziativa
si chiama “oper für alle” (opere liriche per tutti) ed è gratuita. Con
un po’ di fortuna si può assistere a trasmissioni open air di “anna
Bolena” di Donizetti (2011) in cui dive dell’opera lirica come anna
Netrebko e Elīna Garanča se esibiscono insieme. La prossima volta
ci si rivedrà all’interno…
Al Festival della Musica su Schermo i
piaceri del cinema si sposano a quelli
del palato sulla piazza di fronte al
Municipio.
Da maggio ad ottobre, ogni sabato, la tradizionale banda originale Hoch- und Deutschmeister sfila con tanto di uniforme imperiale lungo il Kohlmarkt per giungere fino alla Hofburg. Qui ha
luogo un concerto con melodie di Strauss, Lanner & co. Spesso
alcune coppie si lanciano spontaneamente in un valzer.
in luglio ed agosto merita recarsi alla piazza di fronte al Municipio dove, in occasione del Festival della Musica su Schermo,
si proiettano su un maxischermo filmati di note opere liriche,
operette, balletti e jazz, e dove i numerosi chioschi propongono
specialità culinarie da tutto il mondo.
anche il festival estivo Jazz Fest Wien propone sempre, oltre a
spettacoli delle grandi star come nel 2011 quelli di Liza Minnelli e di Cyndi Lauper, alcuni concerti all’aperto gratuiti. non è
escluso che i suoni del jazz facciano proprio al caso vostro.
Un ventaglio di festival primaverili a Vienna
• Resonanzen (musica antica al Konzerthaus, 14-22.1.2012)
• Vienna Blues Spring (festival del blues, 20.3.-30.4.2012)
• OsterKlang Wien (festival di musica classica, 31.3.-8.4.2012)
• Wiener Frühlingsfestival (festival della primavera al
Konzerthaus, 2.3.-13.5.2012)
• Wiener Festwochen (festival di Vienna/teatro e musica,
11.5.-17.6.2012)
• Festwochenkonzerte (concerti al Musikverein, 6.5.-17.6.2012)
• Jazz Fest Wien (29.6.-9.7.2012)
• Wiener Operettensommer (estate viennese dell’operetta,
open air, 3.7.-10.8.2012)
• Vienna Jazzfloor Festival (festival del jazz, novembre 2012)
• Wien Modern (festival della musica, 22.10.-fine novembre)
Quando al Volkstheater cala il sipario, al ritrovo Rote Bar, al piano
superiore, inizia la vita notturna.
nigHtLiFe in
taCCHi a
SPiLLo e
inFraDito
Vienna ha qualcosa da offrire sia ai festaioli che agli amanti
del relax. Gli uni si immergono nella nightlife dei leggendari
club viennesi tra cui il Pratersauna, gli altri si rilassano lungo
le spiagge urbane della metropoli, lungo il Canale del Danubio.
Fare della notte il giorno: è questo l’obiettivo implicito dei festaioli
che frequentano i giovani e scatenati club di Vienna. tra i ritrovi
più trendy ci sono la leggendaria discoteca u4 – anche la star della
musica pop Falco ne ha parlato nella sua canzone “Ganz Wien” –,
il Flex con musica di generi diversi alternativa al mainstream, i
ritrovi fluc e fluc_wanne, dove, nel bel mezzo di un ambiente essenziale, si balla al suono di ritmi elettronici. e ci si diverte anche
nei locali sotto le arcate del tracciato dell’ex-metropolitana, dove
oggi viaggia la linea u6 del metrò: B72, rhiz, Chelsea & co sono
noti soprattutto per i loro concerti. il WuK punta tutto sull’interculturalità, lo stesso vale per l’ost Klub in Schwarzenbergplatz.
Hot spot per cool party
un club viennese che è un gioiello nel suo genere è il club Pratersauna, come attesta pure la rivista tedesca “De:Bug Magazin für
elektronische Lebensaspekte”, specializzata in musica elettronica, i cui lettori hanno assegnato nel 2010 all’ex-sauna il secondo
posto tra i migliori club europei. Qui si suonano soprattutto musica elettronica e techno, e il locale emana ancora il fascino degli
anni Sessanta. nessun altro club in città vanta in giardino una
piscina così bella per rinfrescarsi nelle calde notti.
Nelle raffinate sale del Volkstheater si cela il ritrovo Rote Bar con
il suo chic inimitabile fatto tutto di marmo, stucco e velluti. La
sera ci si rilassa sotto gli eleganti lampadari a corona al suono
della musica, e talvolta vi hanno luogo anche concerti, clubbing
e serate culturali.
una discoteca di gran classe è il Passage, che in realtà è un exsottopassaggio pedonale della ringstrasse. L’ambiente è futuristico: l’utilizzo del complesso impianto di illuminazione fa credere di trovarsi in un’astronave e non nel bel mezzo della Vienna
imperiale.
Il Motto am Fluss,
un nuovo hot spot
lungo il Canale
del Danubio, si fa
notare per cucina
ed architettura.
D’estate e d’inverno gli amanti del techno e della musica elettronica si
ritrovano al club Pratersauna. Un tempo qui si sudava tutto l’anno.
i Viennesi sono molto attirati dall’acqua. il vivacissimo mondo
dei ritrovi lungo il Canale del Danubio, un ramo del grande fiume a soli pochi passi dal centro storico, dimostra che è assolutamente trendy trascorrere le calde serate estive con una buona cena, sorseggiando bibite rinfrescanti ed ascoltando musica
all’aperto. al locale Strandbar Herrmann, presso l’osservatorio
dell’urania, sulla spiaggia di sabbia sono state sistemate numerose sdraio che attendono solo di essere occupate. un po’ più a
monte si trovano due popolari oasi sull’acqua: i ristoranti Motto
am Fluss ed il battello balneare Badeschiff nel quale si possono
gustare ottimi cocktail comodamente seduti in coperta, mentre
nella stiva ci si scatena nelle danze. Di fronte ci sono i locali
adria Wien e tel aviv Beach, nonché il ristorante Schützenhaus,
che con i loro DJ e la cucina israeliana rappresentano amati punti
d’incontro. ancora più a monte si trova l’area Summer Stage che
propone una riuscita combinazione tra enogastronomia, sport e
cultura, nonché una rilassante vista sull’acqua.
anche alla discoteca Volksgarten Clubdisco sono benvenuti
i nottambuli. L’hot spot del mondo dei party viennese ha ben
180 anni di storia alle spalle ed un ambiente tutto anni Cinquanta. nelle notti estive ci si trasferisce nel bellissimo giardino. il
programma musicale alterna house a R‘n‘B, reggae a hip hop.
Brezza marina compresa
Vienna è una città di mare. È solo che l’acqua salata si è ritirata
già 17 milioni di anni fa. enormi squali, balene e sirenii sguazzavano in quello che era il Mare Pannonico. Le paludose insenature circondate da foreste vergini tropicali erano popolate da
cinghiali.
Un locale un po’
stravagante è il
Tanzcafé Jenseits –
con musica
soul, funk, pop e
superhit.
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Sdraio sulle sabbia, bibite rinfrescanti, tramonti: sono questi gli ingredienti dell’urbano ritrovo Strandbar Herrmann lungo il Canale del Danubio.
Il festival ImPulsTanz popone danze creative tra cui nel 2011 l’ardente
performance di Jan Fabre ispirata al Prometeo.
BeLLo o
StraVagante
trenDY &
CooL
Le tradizioni a Vienna sono intoccabili. E a ragione, se si
pensa ai festival della musica classica o alla Stagione dei Balli.
La città però si evolve: le novità crescono bene su un terreno
creativo fertile e si reinterpreta semplicemente ciò che è passé.
Nel mondo viennese pop, rock, world e jazz si possono “gustare” ogni sera nei locali della città o al palazzetto Stadthalle,
ma anche gli annuali festival hanno loro riservato un posto
fisso.
L’immagine è solenne: nella sala da ballo le coppie, con indosso stupendi abiti lunghi e frac, ondeggiano a passo di valzer. il
ballo dura fino alle prime ore del mattino: alcuni, con un buon
bicchiere di vino viennese in mano, preferiscono osservare il variopinto spettacolo, altri non si staccano più dalla pista.
La Stagione dei Balli viennesi propone oltre trecento manifestazioni di questo tipo: Ballo dell’opera, Ballo dei Filarmonici,
Ballo dei Caffettieri, Ballo dei Fiori, Ballo dei Bonbon… e dal
2010 alla Scuola di equitazione spagnola, dove abitualmente
sono i Lipizzani ad esibirsi nelle
loro danze, ha luogo uno splendido ballo, la Fête impériale.
La più grande festa viennese è al contempo anche il maggiore
party all’aperto in europa: la Festa dell’isola del Danubio. Vi affluiscono fino a tre milioni di persone. Su numerosi palcoscenici
per tre giorni di seguito ci si scatena a più non posso, con pop,
rock, superhit, latin, soul, jazz, blues, hip hop, electronic ed hard
rock. Sempre all’inizio dell’estate ha luogo a Vienna il Popfest
Wien, ancora alle sue prime edizioni. Qui si ritrovano gli appassionati della musica pop viennese contemporanea meno nota,
l’ingresso è libero.
Vienna vanta anche alcuni eventi
“bizzarri”, dei quali andrebbero
fieri anche Strauss o Mozart, che
erano entrambi tutt’altro che seriosi: in occasione del 20esimo Life
Ball, il chiassoso evento di beneficienza a favore della lotta contro
l’aiDS nelle sale del Municipio e
tutto attorno, notissime star, artisti
e modelle si scatenano tutti insieme.
La Fête Impériale alla Scuola di Equitazione Spagnola: un elegante ballo estivo dove
la pista da ballo è lì dove abitualmente si esibiscono nei balletti i Lipizzani.
anche nell’ambito dei festival
non ci si annoia: il sound:frame si
dedica alla visualizzazione della
musica elettronica. i visual ormai
sono un elemento indispensabile per un party quanto il sound.
imPulstanz, il maggiore festival
di danza contemporanea, presenta prime, interessanti newcomer,
illustri coreografi e compagnie di
danza. il pubblico internazionale
si ritrova ai party serali e partecipa
attivamente ai diversi workshop.
non mancano però in città nemmeno i festival multiculturali di
minor dimensione ma di lunga durata. Di solito sono caratterizzati dalla prossimità e dal contatto con il pubblico, e dalla
diversità dei suoni multiculturali appunto. Questo genere di piacere musicale live è certamente una delle più belle esperienze
musicali.
al KlezMore Festival i suoni ebraici della musica klezmer trascinano il pubblico. il Festival della Fisarmonica propone l’omonimo strumento e le sue poliedriche applicazioni. Balkan
Fever presenta musica del sud-est europeo nelle sue tonalità più
brillanti, al centro di Salam orient ci sono musica, danze e poesie orientali. Wean hean (ascoltare Vienna) è il festival della
canzone viennese e Voice Mania non mancherà di stupire gli
ascoltatori con l’incredibile gamma tonale della voce umana.
Jean Nouvel ha ideato per
Wittmann con la collezione di
mobili “Vienna” una serie di
moduli minimalisti liberamente
combinabili.
a tu Per tu
Con iL DeSign
Le tradizionali aziende viennesi non sono per niente antiquate
e amano cooperare con grandi designer. Ad esempio con l’architetto francese Jean Nouvel che ha ideato per il mobilificio
Wittmann la collezione “Vienna”.
il design a Vienna non solo vanta una lunga tradizione, ma oggi
è anche omnipresente. in particolare l’epoca dello stile liberty e
della Wiener Werkstätte ha lasciato ovunque le sue tracce. nel
periodo a cavallo tra ottocento e novecento si assistette ad una
grandissima fioritura di arte ed artigianato. Aziende come la manifattura di porcellane augarten, il produttore di oggetti in vetro
Lobmeyr, il negozio di argenterie Wiener Silber Manufactur ed
il produttore di stoffe Backhausen cooperavano allora intensamente con la Wiener Werkstätte. Queste tradizionali aziende
puntano, ora come allora, alla cooperazione con designer contemporanei.
Lampada “Basket” di
Marco Dessi per J. & L. Lobmeyr
Design moderno allo shop della
manifattura di porcellane Augarten in
Spiegelgasse.
Jean nouvel progetta “Vienna”
La collezione di mobili “Vienna” del noto architetto francese Jean Nouvel per il mobilificio Wittmann è uno spettacolare
esempio di cooperazione con una tradizionale azienda viennese.
Da oltre un secolo Wittmann è simbolo di tradizionale artigianato artistico. L’idea della collezione di mobili “Vienna” nacque in
occasione di un progetto comune di Jean nouvel e Wittmann per
il Sofitel di Vienna. La collezione di divani e poltrone modulare
si distingue nelle sue linee per eleganza, minimalismo e radicalità. Cosa la associ a Vienna, Jean nouvel lo ha spiegato nel corso
di un’intervista con il quotidiano “Der Standard”: “Vienna è il
simbolo di molte cose che oggi altrove sono cadute nell’oblio.
Mi piacciono i dettagli di questa città ed il modo in cui le diverse
forme artistiche si fondono l’una nell’altra”.
Campioni, lampadari, porcellane
anche l’azienda Backhausen, nota per la sua vasta gamma di disegni realizzati per la Wiener Werkstätte, pur con i suoi 160 anni
di storia alle spalle segue percorsi anticonvenzionali. nell’ambito
del progetto “Wiener Musterzimmer” (camera modello viennese)
il tradizionale produttore di stoffe aveva invitato noti artisti austriaci ad ideare disegni per stoffe, tappeti e mobili. gilbert Bretterbauer, Peter Kogler, Florian Pumhösl, gerwald rockenschaub,
Lisa ruyter ed esther Stocker accolsero l’invito di Backhausen. i
disegni per la camera modello viennese furono esposti al Belvedere e fanno ora parte della collezione Backhausen.
Backhausen, Wittmann, Lobmeyr ed augarten cooperano anche
con la giovane generazione di designer di cui LuCY.D, Polka o
Marco Dessi sono solo alcuni rappresentanti. Con la lampada
“Basket” ideata per J. & L. Lobmeyr Marco Dessi reinterpreta il
lampadario a corona, per augarten ha disegnato il servizio in
porcellana “orbit”.
tutto nuovo
all’augarten
il nuovo Museo delle Porcellane augarten propone una vasta rassegna sulla storia della porcellana viennese dal Settecento ad oggi. Anche il nuovo flagship
store augarten, in Spiegelgasse, nel centro storico di Vienna, merita assolutamente una visita. L’allestimento del negozio è firmato Philipp Bruni, che con il suo vaso “Pinocchio” ha realizzato
per augarten un vero best seller.
“Wiener Musterzimmer”, la camera modello viennese: una rassegna del
Belvedere in cooperazione con l’azienda Backhausen interior textiles
ed il mobilificio Wittmann.
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Elganti copricapo della
cappelleria Mühlbauer
gioVani
StiLiSti
CHe
Fanno
Furore
Oltre ai suoi capi in
stile anni Cinquanta la
stilista Lena Hoschek
crea anche i tipici
“Dirndl”.
Il mondo dei giovani creativi a Vienna lo si trova al di là delle
grandi vie commerciali. In particolare nel settimo distretto e
nella zona del Naschmarkt si sono sistemati stilisti con i loro
shop ed atelier.
Con ago e
FiLo
Accanto ai noti marchi internazionali la città propone con le
aziende artigianali viennesi un’esperienza di shopping diversa.
nel centro storico di Vienna e lungo la via commerciale Mariahilfer Strasse si possono trovare tutti i grandi marchi internazionali.
una vasta scelta per tutte le tasche, a Vienna ce n’è per tutti: negozi con una lunga tradizione ed una grande storia alle spalle tra cui
la boutique di moda per uomo Kniže, situata in un gioiello dell’architettura ideato da adolf Loos, sono qui porta a porta con templi
dello shopping dall’allestimento modernissimo. e solo a Vienna
si è riusciti a sistemare la catena di abbigliamento H&M nelle sale
tutelate dalla soprintendenza ai beni culturali di una tradizionale
azienda lungo il graben, in pieno centro storico.
Accanto a questi negozi d’abbigliamento fioriscono anche le
botteghe di artigianato viennese. alcune classiche manifatture
si sono reinventate e sono più richieste che mai. La manifattura
di cappelli Mühlbauer ne è un ottimo esempio: un tradizionale
cappellaio si è trasformato in un marchio trendy. Persino star
mondiali tra cui Brad Pitt o Madonna portano gli eleganti modelli! Dal 1903 Mühlbauer realizza a mano cappelli che si vendono
in un raffinato negozio del centro storico.
Vienna è nota anche per gli articoli in pelle fatti a mano. Che si
tratti di scarpe o di borse, la qualità è eccellente, grazie anche alla
lunga tradizione. Dall’ex-fornitore di corte imperial-regio Scheer
si possono acquistare impeccabili calzature su misura, prodotte secondo la tradizionale arte dei calzolai. Per fare a mano una
scarpa ci vogliono ben 60 ore. nell’atrio di Scheer si possono
anche ammirare le forme per scarpe dell’imperatore Francesco
giuseppe. Chi le scarpe fatte a mano le vuole avere subito si rechi
invece da Ludwig reiter. Qui si possono trovare scarpe in classico stile viennese, inoltre vi si producono calzature cucite a mano
secondo un tradizionale processo di lavorazione.
Valigetta veniquattrore Ferdinand, borsa da caccia Sisi o cartella
norbert: alla pelletteria artigianale Wallmann nel 14esimo distretto una giovane pellettiera esperta della cucitura a mano realizza
raffinati accessori in pelle secondo i dettami dell’antica arte della
pelletteria. Anche da R. Horn‘s
si coltiva un’antica lavorazione
chiamata “Wiener einschlag”,
in cui tutti gli orli vengono dotati di una doppia cucitura in
modo da nascondere i margini.
gli articoli in pelle, dalla valigetta ventiquattrore all’involucro per iPhone sono dunque
molto resistenti. ed anche la stilista Susanne Kitz fa realizzare
le sue raffinate borse da esperti
artigiani viennesi.
Alla pelletteria
Wallmann si cuce ancora
a mano.
e non è un caso che la stilista Lena Hoschek si sia stabilita con la
sua boutique nel settimo distretto. Questo è infatti il distretto creativo per eccellenza, dove quasi ad ogni angolo si trovano negozietti trendy. Lena Hoschek ha un debole per le sottogonne, la cultura
rockabilly ed i tipici abiti folcloristici “Dirndl”. La sua femminile
moda stile anni Cinquanta entusiasma persino star come Katy
Perry. nella stessa area ha stabilito il suo salone anche la stilista
Susanne Bisovsky. La rinnovatrice della “tracht”, l’abbigliamento tradizionale austriaco, ha una capacità unica di trasformare folclore in alta moda. ambedue le stiliste hanno fornito un notevole
contributo al rilancio di questi abiti. Per l’abbigliamento firmato
nel settimo distretto non c’è che l’imbarazzo della scelta. il distretto creativo vanta un’alta densità di shop con abiti, borse ed accessori dall’elegante allo stravagante. La via Lindengasse è divenuta
un centro della moda giovane, ma merita fare un giro anche nelle
vie neubaugasse, Kirchengasse e Zollergasse.
Un’altra area creativa è il sobborgo del quarto distretto che confina
con il naschmarkt. in Schleifmühlgasse esiste un vivace mondo
di gallerie, inoltre qui è situata anche la boutique Flo – Nostalgische Mode, uno dei migliori indirizzi al mondo per moda vintage.
Praticamente dietro l’angolo si trovano gli showroom del marchio
Elfenkleid ed il negozio Samstag-Shop che propone marchi austriaci come superated e Hartmann Nordenholz.
Lena Hoschek, una stilista di Graz che vive e
lavora a Vienna, apprezza materiali pregiati e
tradizionale artigianato: Lena at work.
Design by superated,
una delle firme austriache che si possono
acquistare al SamstagShop nel sobborgo
“Schleifmühl-Viertel”.
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Moda e design a più non posso alle
seguenti manifestazioni:
Modepalast aprile/maggio 2012: www.modepalast.com
12 festival for fashion & photography giugno 2012:
www.12festival.at
MQ Vienna Fashion Week settembre 2012:
www.mqviennafashionweek.com
Vienna Design Week ottobre 2012:
www.viennadesignweek.at
Blickfang ottobre 2012: www.blickfang.com
La Cucina Viennese è l’unica al mondo a portare il nome di una
città. A fare la parte del leone sono le pietanze impanate, lo dimostra
anche la popolarità del “Wiener Schnitzel”, la cotoletta viennese.
PoSti Per
goDerSi
La Vita
Il periodo dei mercati ortofrutticoli di Vienna dura tutto l’anno. Essi riflettono infatti il fascino della città, a seconda della
stagione, e propongono specialità da tutto il mondo. Ed i ritrovi nell’area dei mercati non sono solo dei centri culinari per
ogni gusto, che offrono prelibatezze freschissime, ma anche
popolari luoghi d’incontro.
Verdura e frutta da tutto il mondo, fiori variopinti e pesce fresco,
e qua e là una botte piena di “Sauerkraut”, i tipici crauti, e tante
spezie profumate: i mercati viennesi sono un mix inimitabile di
bazar orientale e tipica atmosfera viennese. Questo vivace mondo attira gente di tutte le età: si passeggia, si confrontano i prezzi
e la qualità delle mele, o ci si ferma in un locale per osservare l’andirivieni: infatti, nell’area dei mercati esiste un animato
mondo di bar e ristoranti.
La vita dei mercati
al Karmelitermarkt ai Viennesi piace andare ai locali
Marktachterl o al Madiani. tipici di questo mercato sono negozietti come Kaas am Markt, un mix tra negozio di specialità
e ristorantino. Qui si vendono in particolare prodotti austriaci,
spesso biologici.
Più semplice è invece il Brunnenmarkt. il mercato multiculturale è avvolto in un’atmosfera del sud e l’adiacente piazzetta
Yppenplatz è un sobborgo pieno di vita. Qui si ama incontrarsi
ad esempio ai ristoranti Wetter, Rasouli ed An-Do.
il più noto ed anche il più esteso mercato di Vienna è il naschmarkt, incastonato tra suggestivi palazzi in stile liberty. Dal punto di vista culinario qui c’è di tutto: dalla Cucina Viennese al fast
food asiatico. Locali trendy e tipici ritrovi viennesi convivono
qui pacificamente. Chi ad esempio fa una sosta alla trattoria Zur
Eisernen Zeit conoscerà Vienna dal suo lato più tradizionale. Chi
vuole mettersi in mostra preferisce forse locali più trendy come
il Do-An, il Naschmarkt Deli o il Neni. il weekend l’atmosfera è
animata anche dai DJ di turno. e nei ritrovi attendono i visitatori
pietanze esotiche, indiane, vietnamite o altro. il sabato accanto al
naschmarkt ha luogo un mercatino delle pulci che è ormai cult.
Si possono trovare qui piccole rarità ed oggetti antichi.
un piacere dalla mattina alla sera
Fast Food alla viennese: al “Würstelstand”, il chiosco
delle salsicce, tutte le fasce della soclietà si ritrovano
per gustare salsicce “Käsekrainer” & co.
Nelle belle giornate i mercati di Vienna sono, dal mattino fino a
tarda sera, un enorme caffè-ritrovo con tavolini all’aperto. Si sta
seduti fuori, si gustano gli ottimi piatti e bibite e si osserva l’allegro andirivieni del mercato. il fascino dei mercati inoltre attira
anche il mondo creativo: vi si sono stabiliti tanti artisti e designer, ne sono un esempio le numerose gallerie in Schleifmühlgasse, a due passi dal naschmarkt.
www.VI E N NA.I N fo
17
In posizione idilliaca, nel bel mezzo dello Stadtpark, si trova il
ristorante pluripremiato Steirereck.
Atmosfera rilassata e cucina creativa all’Holy Moly sul battello
balneare Badeschiff.
una CuCina
PreMiata
Vienna,
La DoLCe
Vienna è una metropoli internazionale e non vi manca un’offerta gastronomica di gran classe: dalla creativa cucina in
atmosfera confortevole fino al raffinato tempio per buongustai.
I dolci a Vienna fanno capolino ovunque: nei caffè e nelle
pasticcerie di quartiere e in quelle più eleganti, nelle graziose
confetterie e, d’estate in numerose gelaterie.
ottima cucina per tutte le tasche a Vienna la si può trovare praticamente ad ogni angolo, ad esempio nelle tipiche trattorie. in
confronto ad altre metropoli qui però anche l’offerta culinaria
più raffinata è avvicinabile. Ne sono un esempio i nuovi locali
lungo il Canale del Danubio, tutti premiati e vicinissimi al centro storico. il Canale, un braccio laterale del Danubio, da percorso per jogging si è trasformato in una vivace arteria della città
con tanto di ristoranti per buongustai: il Le Loft al 18esimo piano
del nuovo grattacielo ideato da Jean Nouvel offre, oltre alla raffinata cucina francese, una stupenda vista sulla città. L’Holy Moly
sul battello balneare Badeschiff è l’audace progetto di un grande
chef de cusine e sorprende con una cucina ricca di idee in un
ambiente rilassato (tavoli senza tovaglia!). Qualche passo più in
là, all’imbarcadero del twin City Liner, ha sede l’elegante Motto
am Fluss: sopra caffè, sotto un ristorante top allestito secondo il
gusto degli anni Cinquanta.
a Vienna non c’è bisogno di cercare a lungo i tipici dolci e torte
viennesi: “gugelhupf”, “Sachertorte” ed “apfelstrudel” fanno
parte dell’offerta standard di tanti caffè e pasticcerie. Luoghi di
culto viennesi come Sacher, Demel e Gerstner celebrano la grande arte della pasticceria dall’epoca dell’imperatore. Dal pasticcere imperial-regio Demel a vendere e servire le leccornie è solo
personale femminile, le cosiddette “Demelinerinnen”. accanto
ai tradizionali negozi è anche il mondo tutto rosa della pasticceria Aida con le sue numerose filiali ed il fascino retrò degli anni
Cinquanta e Sessanta a caratterizzare l’immagine di Vienna. Da
provare sono i “süsse gläser”, i bicchieri dolci, e le paste della
raffinata pasticceria Zum Schwarzen Kameel. Merita fare un salto anche all’incantevole Chocolaterie Fruth, i cui dessert, torte e
tartufi sono tra i migliori di Vienna.
al vertice dell’arte culinaria locale da anni c’è lo Steirereck, ai
giardini dello Stadtpark. Di recente gli sono state assegnate due
stelle Michelin per la sua cucina austriaca moderna e di altissimo livello. Michelin ha assegnato le sue stelle anche al ristorante Walter Bauer, alla cucina mediterranea del Novelli ed al
Mraz & Sohn, un affascinante e creativo ristorante a conduzione
familiare. Chi vuole spingersi fino al 20esimo distretto si potrà
immergere, presso la famiglia Mraz, in un’opera d’arte totale con
tanto di stupendo giardino.
anche il Palais Coburg è sulla corsia di sorpasso dal punto di
vista culinario: ambiente e cucina eccezionali offrono una lussuosa cultura del piacere. Le pietanze si accompagnano ai vini
dell’enoteca, nota in tutto il mondo.
Chi vuole immergersi completamente nel mondo del cioccolato
e dei cioccolatini passi da Altmann & Kühne: i mini-cioccolatini
fatti a mano inseriti in stupendi cofanetti sono piccole opere
d’arte. Dal Schokoladekönig, il re del cioccolato, si vendono, in
omaggio alla precedente funzione del negozio – qui si vendevano bottoni – bottoncini di cioccolato fatti a mano e specialità tra
cui i “Wiener Herzen”, i cuori viennesi. Più moderna la Xocolat
Manufaktur con le sue creazioni di cioccolatini e tartufi dal sapore innovativo.
tradizionali negozi di dolciumi come Engelecke o anche Zum
süssen Eck sono oggigiorno una rarità. Con la loro vastissima
offerta sono un vero eldorado per i golosi. Vi si possono trovare classici dolci come le “Krachmandeln”, mandorle pralinate,
“Fruchtzuckerl”, caramelle al gusto di frutta, e “Wiener Schichtnougat”, cremini alla nocciola, ma anche specialità da tutto il
mondo. un classico sono i wafer alla nocciola “Mannerschnitten”, ormai popolari anche all’estero. Lí si trova anche, insieme
ad altri oggetti dal design Manner, il negozio Manner, accanto al
Duomo di Stanto Stefano.
D’estate Vienna diviene la metropoli del gelato. Già alla fine del
19esimo secolo vi si installarono i primi gelatai italiani. ai giorni
nostri Vienna vanta la maggiore densità di gelatai in europa, ed
una qualità del gelato senza eguali. a Vienna nascono i nuovi
trend del gelato, in rotenturmstrasse c’è ad es. anche un gelataio
che vende gelato fatto solo con latte biologico.
La Xocolat-Manufaktur apre nuove vie: ad es. con raffinate variazioni di
tartufi e bastoncini di cioccolato fatti a mano.
Alla pasticceria imperial-regio Demel dal 1786 le “Demelinerinnen”
servono raffinatissimi dolci viennesi.
SUGGERIMENTI
• Settimana gastronomica
Due volte all’anno il mondo delle buona cucina di
Vienna partecipa alla Settimana gastronomica DiningCity:
i migliori ristoranti di lusso propongono un menu ad un
conveniente prezzo fisso.
www.restaurantwoche.at
• Festival del Piacere
in maggio il Festival del Piacere presenta ai giardini dello
Stadtpark specialità culinarie made in austria
(11-13.5.2012).
www.genuss-festival.at
iL PiaCere DeL Vino:
WorK in ProgreSS
Che il vino a Vienna sia buono solo all’Heuriger al limite della
città non è vero, e lo dimostra un numero crescente di winebar
ed enoteche situate nel bel mezzo della città. D’altra parte
anche il tradizionale Heuriger diviene sempre più moderno.
Facciamo un sopralluogo.
Sabato a pranzo nel centro storico di Vienna. Mentre nelle stradine è tutto un via vai di gente in giro per compere, nel winebar
Zum Schwarzen Kameel l’atmosfera è tranquilla. al bancone il
proprietario si adopera affinché tutti si sentano a loro agio. La luce
indiretta rischiara le bottiglie verdi allineate dietro al bancone. ai
tavolini si chiacchiera e si beve, le tartine fanno venire l’acquolina
in bocca, ed in cantina sono sistemate ben 800 vini in bottiglia.
il locale Zum Schwarzen Kameel è una delle circa 80 enoteche
della città. nessuno ne conosce il numero esatto, le maggiori però
sono note a tutti: ad esempio qualche metro più in là Meinl‘s
Weinbar in Naglergasse, un raffinato locale sistemato in una cantina al di sotto del fornitissimo negozio di vini. Poi c’è Artner in
Franziskanerplatz, un elegante tempio per buongustai con una
stupenda illuminazione, 3-Hacken-Magazin, che propone diversi
tipi di prosciutto appena affettato, per accompagnare il vino, Eulennest in operngasse, Vis-a-vis in una stretta stradina in pieno
centro, ed i bar nelle filiali della catena di negozi di vini Wein &
Co. che ricordano un po’ un bistro. a ciò si aggiungono i ristoranti
con ampia offerta di vini tra cui Hajszan e Kulinarium 7, dove si
sorseggia il vino, accompagnandolo ad ottime pietanze nel mezzo
di un piacevolissimo ambiente. e non si dimentichi il Weinbar
im Palais Coburg (al Basteigarten), con 60.000 bottiglie, che vanta
una delle più fornite cantine di vini in europa, tra cui vini rari
degli ultimi quattro secoli, ed il Wieno, di fronte al Municipio, che
propone oltre 30 Vini Viennesi bianchi e rossi, anche sfusi.
il volto nuovo dell’Heuriger
il cortile nell’ottavo distretto, un distretto borghese della città,
non dista molto dal Wieno. Qui le foglie di edera ricoprono le
mura, da una costruzione in legno si scrosta un po’ di vernice, il
muschio cresce sulla statuetta in pietra della fontana. alle semplici tavolate tra i nodosi alberi e gli arbusti di lillà stanno sedute
Il vino arriva in città: raffinate
enoteche ed eleganti winebar
integrano l’offerta del
tradizionale Heuriger.
diverse persone. Si sente il rumore dei passi sulla ghiaia quando
il proprietario della Weinstube Josefstadt porta le caraffe. anche questo è il mondo del vino a Vienna. Questo Heuriger, noto
solo agli intenditori e poco distante dal centro, non ha nulla da
invidiare alle classiche località vinicole alla periferia di Vienna
grinzing, Sievering, Heiligenstadt, nussdorf e neustift.
al limite della città la maggior parte dei 230 viticoltori viennesi
hanno appeso una frasca alla porta, così segnalano che il locale è
aperto. non dimentichiamo che Vienna è l’unica città al mondo
con una viticoltura degna di nota all’interno dei limiti urbani. ogni
anno si producono qui 1,7 milioni di litri di vino, soprattutto vino
bianco. Viticoltori di spicco tra cui Fritz Wieninger ed i suoi colleghi del consorzio WienWein (Christ, edlmoser, Zahel, Cobenzl, rotes Haus) hanno dato alla cultura enologica locale un’immagine del
tutto nuova. ed ai loro Heuriger un allestimento interno moderno.
Così Zahel, in piazza Maurer Hauptplatz, ha ampliato l’antico e
pittoresco edificio in legno della sua azienda vitivinicola, dotandolo di una moderna pressa, la cui parte frontale è tutta in vetro.
Da Wiltschko, un moderno edificio dalle linee sobrie, situato al
limite di un vigneto, nel sobborgo viennese di Mauer, ci si può
godere la vista sulle colline a sud della città. La sobrietà è anche
la caratteristica di Christ a grossjedlersdorf, dove in un winebar
annesso al resto del complesso, si mettono perfettamente in scena i migliori vini.
essenziale è anche lo stile del nuovo Heuriger Göbel, in alto
alla viuzza Stammersdorfer Kellergasse. Lungo questa stradina
lastricata le romantiche cantine si susseguono una dopo l’altra. e
dopo qualche passo all’improvviso ci si trova nel bel mezzo dei
vigneti che ricoprono la collina del Bisamberg. e si ha la città ai
piedi...
www.VI E N NA.I N fo
iL riLanCio DeL
CaFFÈ
BeSt oF BarS
Classico: Barfly‘s Club: american bar frequentato dal mondo
trendy dove ha preso l’avvio l’attuale moda degli american bar a
Vienna // Specialità: uno dei 1.200 whisky
il profumo del caffè aleggia nell’aria ed un’abbagliante luce al
neon illumina il bancone. Qualcuno aziona una slot machine
appoggiata ad una parete. Sui tavoli tazze di caffè, bicchieri di
birra e di vino. ad un tavolo occupato da avventori abituali si
discute animatamente. È ciò che accade giorno dopo giorno in
uno dei 600 bar anonimi di Vienna. un antipodo rispetto a tradizionali caffè come Central, Demel o Griensteidl, a cui si ispirano
altri 1.500 altri caffè “come si deve”.
il tradizionale caffè viennese
è poliedrico e sempre al passo
con i tempi. nel 2006 l’albergatore Manfred Stallmajer divenne gestore del Café Drechsler,
lungo il mercato naschmarkt,
ed incaricò il designer londinese Sir terence Conran di
idearne il nuovo allestimento.
“il nostro obiettivo per l’allestimento del Drechsler”, spiega Conran, “era in primo luogo
quello di afferrare l’essenza
del classico caffè viennese, per
poter anche portare avanti la
tradizione, creando al contempo un ambiente che fosse adeguato
al 21esimo secolo.”
La 25hours Lounge con la sua
fantastica vista
L’ambiente dei bar viennesi è svariato quanto il variopinto
mondo dei cocktail. Chi si lancia alla loro scoperta, troverà
certamente il ritrovo ideale...
Tra il semplice baretto alla periferia di Vienna e gli eleganti
caffè lungo la Ringstrasse il divario è enorme. Lo colmano
tradizionali caffè, dal classico al moderno...
La loro funzione principale è quella di offrire alla clientela abituale un’estensione del soggiorno di casa. Ciò vale ad esempio
per il Westend, di fronte alla stazione ferroviaria Westbahnhof,
per lo spazioso Hummel, per il Blaustern, un caffè trendy che
propone tra l’altro un’eccellente prima colazione ed una marca
di caffè proprio. Ma vale anche per il Weimar presso la Volksoper, dove talvolta in serata ci si rilassa al suono del pianoforte.
o per il Theatercafé lungo la Wienzeile, dove all’architetto Hermann Czech è riuscito un perfetto mix tra caffè, american bar e
bistro.
19
Con una ricchissima offerta: Planter‘s Club: 1.700 alcolici –
probabilmente la più vasta offerta del genere in europa //
Specialità: Planter‘s Punch (un drink fruttato al rum)
Elegante: Onyx Bar: bar mondano in centro città con vista
sul Duomo di Santo Stefano // Specialità: French Connection
(champagne rosato, liquore al sambuco, almdudler)
Futurististico: The Red Room: cocktail bar nella cantina del
ristorante Comida // Specialità: Persian Mule (vodka, cetriolo,
lemon grass)
Grandangolo: 25hours Lounge: in realtà un attico da dove il
giovane mondo stylish può godersi la vista panoramica sulla
Vienna notturna // Specialità: creazioni attuali come il rhabarber
Bellini (Bellini al rabarbaro)
Sir Terence Conran ha dato al Drechsler
un nuovo volto.
Leggendario: Loos Bar: classico american bar, allestito nel 1908
da adolf Loos // Specialità: Bobe Special (un cocktail fruttato
al gin)
Notissimo: First Floor: un acquario senza pesci domina
l’arredamento ideato da eichinger oder Knechtl // Specialità:
Koriander Mojito (coriandro, gin)
Ricco di prospettive: Sky Bar: grandi vetrate ed una terrazza con
veduta sui tetti della città // Specialità: Skyline (gin, sciroppo di
lampone, limette fresche)
Trendy: Bar Italia: caffè, prosecco, drink e cocktail – bar e
lounge dal design elegante // Specialità: gurke-Fizz (drink con
gin e cetriolo)
Universale: Lutz – die Bar: comprende un bar ed un club
molto “in” // Specialità: tennessee rush (bourbon, liquore al
mandarino, mirtillo, limette
Stylish: il Blaustern....
Questa è stata anche la filosofia seguita per il recente riallestimento del Café Museum, di fronte alla Secessione. il caffè era
stato arredato nel 1899 da adolf Loos in maniera forse un po’
troppo spartana, ora gli è stata riconferita la piacevole immagine
degli anni trenta. “Volevamo rifarci ai modelli originali”, racconta irmgard Querfeld che gestisce il caffè, “per questo ci fu
d’aiuto il Museo del Mobile. Poi trovammo fotografie alla Biblioteca nazionale austriaca, ma nessuna piantina.” il resto altro non
fu che un’attenta ricostruzione guidata dall’antica famiglia di
caffettieri Querfeld, che gestisce anche i caffè Landtmann, Mozart, Hofburg e Residenz. La continuità della cultura del caffè a
Vienna è garantita.
...classico: il Demel
Da più di cent’anni uno dei più
raffinati american bar – il leggendario Loos Bar
La Serra delle Palme nei giardini del Burggarten risale al 1822 ed é
una delle più belle costruzioni in acciaio e vetro dell’epoca.
QuanDo La natura
e L’arCHitettura
Vanno a BraCCetto
Vienna, centro storico. È primavera. In piazza Morzinplatz
delle piantine sbucano tra le pietre del selciato, delle erbe,
persino degli alberelli, spuntano tra le fessure del muro.
Negli angoli ombreggiati cresce il muschio. In piazza Freyung
prospera il dente di leone. In Minoritenplatz fioriscono le
rose selvatiche, l’olivello spinoso e la buddleja. Passeggiando
attraverso Vienna si capisce: la natura conquista la città – ed
anche alcuni edifici...
esattamente 150 anni fa furono inaugurati a Vienna i giardini dello Stadtpark. il primo parco pubblico della città era un luogo particolare con una particolarità bizzarra: fino al 1956 la gente, per
utilizzare le sedie del parco, doveva pagare! oggi una cosa impensabile. in fondo oltre la metà dell’area urbana viennese è zona
verde. non sono solo i parchi però a formare questo polmone. anche le piante selvatiche danno il loro contributo. ne è un esempio
tipico l’auer-Welsbach-Park, allestito nel 1890 secondo il gusto
inglese, volutamente in contrapposizione ai giardini barocchi di
Schönbrunn: qui la natura può crescere indisturbata su una superficie di 2.500 m²: un’area di verde selvatico in città che è un habitat irrinunciabile per flora e fauna… e nel bel mezzo di Vienna.
riconciliazione tra grigio e verde
una cosa è certa: ogni tipo di spazio verde migliora la qualità della vita. e così a Vienna si aiuta la natura a riconquistarsi la città
con iniziative come “guerilla gardening”, giardini comunitarie
e rinverdimenti dei tetti. L’idea di combinare la natura all’architettura non è nuova. già negli anni ottanta del secolo scorso
Lo Stadtpark è il parco di Vienna più ricco di monumenti e sculture. Prati, specie erboree rare ed un esteso stagno ne
fanno un’oasi verde in centro città.
l’artista austriaco Friedensreich Hundertwasser fece furore con
fiori sui tetti, pareti curve e facciate variopinte, creando opere
uniche come l’“Hundertwasserhaus”, il “Kunst Haus Wien” o
il termovalorizzatore di Spittelau. oggi il nuovo trend si chiama
rinverdimento verticale. Di che cosa si tratta? La risposta non è
molto lontana dall’“Hundertwasserhaus”, ma lungo la sponda
opposta del Danubio: nel cortile interno dell’edificio progettato
dall’architetto Jean Nouvel si trova una parete la cui superficie
misura 600 m² e che è ricoperta di edera e vite vergine. L’ha ideata l’illustre botanico Patrick Blanc.
naturalezza programmata
Lungo il Canale del Danubio coesistono armoniosamente ambiente metropolitano e natura. Da un lato questo braccio del Danubio,
un tempo chiamato “acque di Vienna”, avvicina molto la natura al
centro storico: nelle prime ore del mattino ad esempio le anatre passeggiano qui lungo le rive; e non mancano nemmeno gli appassionati di pesca con l’amo, silenziosamente immersi nella loro attività.
Dall’altro sono state qui erette negli ultimi anni delle costruzioni
moderne e di grande interesse architettonico. ne è un esempio recente l’imbarcadero Wien-City, un porto fluviale urbano futuristico
per il twin City Liner ed i battelli della compagnia DDSg.
un’altro esempio di come natura ed architettura si coniughino
perfettamente è il complesso therme Wien. Questo impianto
termale urbano, il più esteso ed il più moderno in europa, è adagiato al centro dello stupendo parco termale di oberlaa, allestito
nel 1974 in occasione della Mostra internazionale del giardinaggio; esso offre oggi su un’area di 850.000 m² relax allo stato puro.
Un’altra zona naturale realizzata artificialmente è l’Isola del Danubio, forse la più nota tra tutte le aree ricreative. Questo progetto urbanistico, il maggiore mai attuato a Vienna, dagli anni
Settanta del secolo scorso ha la funzione primaria di proteggere la città dalle inondazioni con un’isola creata dall’uomo. Con
42 km di rive, le piacevoli piste ciclabili, i romantici angoli grill
e gli estesi prati l’isola ha conquistato ben presto il cuore dei
Viennesi... a Vienna la natura e l’architettura vanno a braccetto!
www.VI E N NA.I N fo
21
La ruota
PanoraMiCa gira
nei BoSCHi
FLuViaLi
“È un parco? No. È un prato? No. Un bosco? No. Un parco dei divertimenti? No!
Ma cos’è? Il Prater è tutto ciò insieme!”
Così Adalbert Stifter descrisse nel 1830
questo eccezionale spazio dedicato alla
ricreazione ed al divertimento.
Il Prater … parco dei divertimenti ed oasi verde al
contempo. Qui si trova anche il nostalgico castelletto Lusthaus, menzionato spesso in canzoni viennesi,
ad esempio nella canzone dei fiacre di Gustav Pick.
Voglia di Vienna dall’alto? Dai
252 metri d’altezza della Torre del
Danubio potete godervi una vista a
360 gradi sull’Isola del Danubio e su
tutta Vienna.
L’ex-riserva di caccia imperiale fu aperta
al pubblico nel 1766. Da allora esiste anche il parco “Wurstelprater” che con le sue
250 attrazioni fa divertire grandi e piccini.
un po’ più in là inizia il Prater verde, la
cui idilliaca atmosfera funse da ispirazione
per la canzone di robert Stolz, “al Prater
rifioriscono gli alberi”. E infatti gli alberi
non mancano: ai lati del viale Hauptallee
(4,5 km) se ne trovano ben 2.500. Percorrono quotidianamente questo viale che
conduce diritto al castelletto del Lusthaus,
oggigiorno sede di un popolare ristorante,
sia fiacre che centinaia di sportivi in bici o
a piedi. Cosa offre ancora il Prater: dal 1878
corse al trotto all’ippodromo della Krieau
con le più antiche tribune in cemento armato in europa, grandi eventi sportivi allo
stadio Ernst Happel, tuffi in piscina allo
stabilimento balneare Stadionbad, un romantico ambiente lungo le acque dell’Heustadlwasser…
Volete vedere tutto in una volta questo parco grande ben sei milioni di m²? Fate un
giro con la ruota panoramica e godetevi la
vista su Vienna da un’altezza di 65 metri!
In epoca barocca si voleva che la natura penetrasse anche all’interno degli edifici. Ne
sono un esempio tipico le pitture paesaggistiche nelle Stanze Bergl di Schönbrunn: un
viaggio in un mondo popolato da uccelli ed altri animali esotici.
reggia e
giarDini – una
CoMBinaZione
PerFetta
Vienna
FarFaLLona
Vienna è la capitale mondiale delle farfalle. Qui danzano e
svolazzano 135 specie protette che si possono vedere ovunque
in città.
Con Schönbrunn ed il Belvedere Vienna dispone di due tipici
esempi dell’arte del giardinaggio barocca. La formula: i giardini e l’architettura sono indissolubilmente legati e si completano a vicenda.
in ambedue i parchi regna una decisa rigidità formale: una raffinata suddivisione data da siepi e viali, sentieri a raggiera che
attirano abilmente lo sguardo verso i pezzi forti del complesso.
e nel mezzo non mancano le soprese: lo sapevate ad esempio
che il Belvedere ospita il giardino alpino più antico del mondo
in cui crescono 4.000 diverse specie vegetali alpine? o che la
Serra delle Palme, nel mezzo dei giardini di Schönbrunn, è l’ultima e la più estesa del suo genere in europa? Se si continuano a
seguire le vie abilmente tracciate dai giardinieri, si giunge in un
favoloso mondo fatto di labirinti e di fontane, si passa di fianco
alla rovina romana, la Casa del Deserto e l’orangerie. Per un
momento di “bestiale” divertimento c’è il giardino zoologico di
Schönbrunn con la sua superstar, il cucciolo di panda Fu Hu.
già per la seconda volta lo zoo più antico del mondo è riuscito a
far riprodurre naturalmente questa specie di orsi in via di estinzione, impresa non facile. Chi inoltre vuole godersi una bella
vista ha due possibilità: percorrere il sentiero sopraelevato (10 m
di altezza), tra le chiome degli alberi delle propaggini del Bosco
Viennese, o recarsi sulla collinetta dove si erge la gloriette, per la
cui costruzione si utilizzarono, su ordine di Maria teresa, parti
del castello rinascimentale viennese di neugebäude. il premio
per chi arriva in cima: lo sguardo potrà spaziare fino alla collina
del Kahlenberg!
• Nel loro habitat naturale: sul prato Himmelwiese, al giardino
delle farfalle nei parchi fioriti di Hirschstetten o al Donaupark.
• Sulle colline: lungo il sentiero dedicato alle farfalle del Cobenzl
si può seguirne il ciclo di vita, dall’uovo all’insetto adulto.
Vienna ha dato il nome ad una falena del
tutto particolare, la saturnia del pero che
qui si chiama occhio notturno del pavone
viennese, “Wiener Nachtpfauenauge”. Questa falena della famiglia Saturniidae, con la
sua apertura alare che arriva a 16 cm, è la
più grande farfalla europea.
• Nell’ambiente barocco: al giardino botanico del Belvedere si
intrecciano i voli di cento famiglie di farfalle.
• Nel fascino liberty: la Serra delle Palme nei giardini del Burggarten è un’oasi tropicale nel mezzo di Vienna ed ospita, oltre
ad un caffè-ristorante, anche la Casa delle Farfalle con 600 diversi esemplari.
SUGGERIMENTI
• Salon Jardin al parco del Castello di Hetzendorf:
11-13.5.2012
• Giornate viennesi degli Agrumi all’orangerie di
Schönbrunn: 17-20.5.2012
• Giornata della Biodiversità al Cobenzl: 15 e 16.6.2012
• Giornata viennese della Passeggiata enologica:
22 e 23.9. 2012
CoSa C’È Da
SaPere Su Vienna
informazioni su Vienna
Conoscere Vienna
Prima del viaggio
Con i giri guidati in autobus, accompagnati da esperte guide
viennesi, potrete conoscere le più note attrazioni della città.
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Tutti i giorni 9 – 19
e-mail: [email protected]
a Vienna
Tourist-Info Vienna
Informazioni, prenotazioni hotel, Vienna Card, opuscoli, souvenir,
allacciamento wi-�i gratuito.
Vendita biglietti per spettacoli a Vienna e per visite guidate in città
presso l’agenzia di vendita biglietti Jirsa. Last minute ticket per
spettacoli che si svolgono la sera stessa dell’acquisto del biglietto
per alcuni teatri e sale da concerto viennesi.
Centro storico, primo distretto
Albertinaplatz / angolo Maysedergasse
Tutti i giorni 9 – 19
Tourist-Info aeroporto di Vienna
Settore arrivi
Tutti i giorni 6 – 23
Le linee di autobus Hop On Hop Off percorrono regolarmente
tre itinerari sightseeing della città. Salite e scendete a piacere alle
diverse fermate.
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Le passeggiate guidate in città permettono di dare uno sguardo
dietro le quinte della città e di assaporare l’atmosfera viennese.
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I fiacre sono semplicemente parte integrante di Vienna. Un modo
romantico di scoprire la città. Stazioni di partenza dei calessi nel
centro storico: Stephansplatz, Petersplatz, Albertinaplatz, Heldenplatz, Burgtheater
in internet
I giri in battello lungo il Danubio partono dall’imbarcadero Wien
City. Imbarcatevi in piazza Schwedenplatz in un battello turistico
che, passando per Marina Wien, giunge �ino al ponte Reichsbrücke.
www.ddsg-blue-danube.at
La guida ufficiale per Vienna fornisce informazioni su
attrazioni ed eventi, nonché suggerimenti per il soggiorno a
Vienna e le prenotazioni online.
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Il Twin City Liner, un rapido catamarano che viaggia sul Danubio,
parte dall’imbarcadero Wien City ed in 75 minuti vi conduce a
Bratislava.
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Il Vienna Ring Tram e l’unico tram che percorre un giro completo
della Ringstrasse e propone inoltre anche informazioni audiovisive
sui maestosi palazzi che costeggiano il magni�ico viale.
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informazioni del Comune di Vienna
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Conoscere Vienna con la Vienna Card
Dal cellulare
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Vienna sull’iPad
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cui musei, caffè, Heuriger, negozi, teatri e sale da concerto
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i maggiori
eventi del 2012
L’Incanto del Ghiaccio invita dal 19 gennaio al 4 marzo a
lanciarsi in volteggi sul ghiaccio:
su una pista di 6.000 m² situata
davanti al Municipio e con tanto
di sentieri di ghiaccio che si snodano per il parco.
La Ruota panoramica è considerata il simbolo della città e si
trova all’ingresso del Prater di
Vienna, il popolarissimo parco
dei divertimenti con le sue 250
attrazioni.
Il Ballo dell’Opera il 16 febbraio è il culmine del Carnevale
a Vienna: VIP del mondo della
cultura, dell’economia e della politica si incontrano qui al ritmo di
tre quarti. “Alles Walzer!”
I celebri Lipizzani della Scuola di Equitazione spagnola si
possono ammirare nella splendida ambientazione barocca
della Ho�burg. Le visite guidate
permettono di dare uno sguardo anche dietro le quinte di
questa “istituzione” fondata ben
430 anni fa..
Ben 42 chilometri situati lungo le maggiori attrazioni della
città attendono i partecipanti
alla 29esima edizione della Vienna City Marathon, il
15 aprile. I 250.000 tifosi renderanno sicuramente vivacissima
l’atmosfera lungo il tracciato.
I Piccoli Cantori di Vienna
sono gli ambasciatori musicali della città. A Vienna li si può
ascoltare nelle più note sale da
concerto. Inoltre, alla Cappella
della Ho�burg, cantano ogni setttimana la messa domenicale.
Il Festival di Vienna presenta
dall’11 maggio al 17 giugno produzioni teatrali, di danza e performance contemporanei. La solenne inaugurazione l’11 maggio attira migliaia
di spettatori sulla piazza di fronte al
Municipio, che ospita la sezionemusicale del Festival. Al Musikverein,
si esibiscono i migliori musicisti del
mondo (6 maggio–17 giugno).
nel 2010 il Giardino zoologico di Schönbrunn fu premiato
come migliore zoo in europa.
grazie all’esperta cura degli
animali nello zoo più antico del
mondo (1752) è avvenuta per
due volte anche la riproduzione
naturale di copppie panda: il cucciolo di panda Fu Hu è attualmente il pupillo dei visitatori.
Af�luiscono ogni anno alla Festa
dell’Isola del Danubio circa tre
milioni di visitatori. 2.000 musicisti che propongono in totale
600 ore all’incirca di programma
garantiranno anche nel 2012 un
evento eccezionale (22.6-24.6).
Al Capodanno Viennese si
inizia in bellezza il nuovo anno
lungo il Percorso di San Silvestro, nel centro storico di Vienna,
con tanto di palcoscenici, tendoni, chioschi gastronomici e
musica dal pop al dance�loor.
Il 19 maggio tutta Vienna pulsa
al ritmo del ventesimo Life Ball.
Ogni anno sono presenti a questo evento di bene�icenza a favore della lotta contro l’AIDS divi
e personaggi di spicco internazionali tra cui ad es. Bill Clinton,
Janet Jackson, Heidi Klum, Naomi
Campbell, Sharon Stone, Dita von
Teese e Liza Minnelli.
A partire dalla metà di novembre �ino a Natale la Magia
dell’Avvento
viennese con il mercatino di Gesù
Bambino subito davanti al Municipio crea un’atmosfera da �iaba.
Da non perdere: i mercatini
dell’Avvento davanti alla Reggia
di Schönbrunn, al Belvedere ed in
piazza Maria-Theresien-Platz.
23
Edito da
Ente per il Turismo di Vienna, A-1020 Vienna
Obere Augartenstrasse 40
www.vienna.info
Ideazione & redazione
Ente per il Turismo di Vienna, Andrea Kostner;
Consulenza PR: Paul Daniel
Testi
Susanna Burger, Paul Daniel, Susanne Kapeller,
Andrea Krems, Robert Seydel, Susanne Sommer
Selezione fotografie
Anna-Elisabeth Menz
Ricerca fotografie
Elisabeth Freundlinger
Art direction e veste grafica
Christian Begusch (JvM/Donau)
Stampato in Austria presso Druckerei Berger
2581 / 11 / 25
Fonti immagini
Copertina: L’anelito alla felicità si placa con
la poesia, il Fregio di Beethoven (dettaglio):
Belvedere, Vienna (prestito alla Secessione,
Vienna)
Pag. 2: Foto di Norbert Kettner: WTV/Peter
Rigaud
Pag. 3: Dettagli delle immagini seguenti, vedi
relative immagini
Pag. 4: Moritz Nähr, Gustav Klimt, 1912
all’incirca: Belvedere, Vienna
Pag. 5: Nuda Veritas (1899): KHM, Museo
austriaco del Teatro; Il bacio (1907-1908):
Belvedere, Vienna; Emilie Flöge (1902): Wien
Museum; foto di Agnes Husslein: Belvedere,
Vienna; Morte e Vita (1910-1915): Leopold
Museum, Vienna; il Fregio di Beethoven
(dettaglio), Questo bacio a tutto il mondo
(1901/1902): Belvedere, Vienna (prestito alla
Secessione, Vienna)
Pag. 6: Entrambe le fotogra�ie WTV/Manfred
Horvath
Pag. 7: Chiesa am Steinhof: WTV/Karl Thomas;
museo civico dedicato a Francesco Giuseppe,
progetto 1903: Wien Museum; servizio da tè
di Josef Hoffmann: Gerald Zugmann/MAK; foto
di Dietmar Steiner: Pez Hejduk; vaso di Josef
Hoffmann: Wolfgang Woessner/MAK; Casa di
Loos: WTV/Peter Koller; Loos American Bar:
WTV/Günther Ezsöl
Pag. 8: Reggia di Schönbrunn: WTV/MAXUM;
Grosse Galerie, lampadario: Schloss Schönbrunn
Kultur- und Betriebsges.m.b.H.
Pag. 9: Biblioteca nazionale austriaca: WTV/
MAXUM; la Saliera di Benvenuto Cellini:
Kunsthistorisches Museum, Vienna; 20er Haus:
Belvedere, Vienna; Giro del Terzo Uomo: Felicitas
Matern;
MuseumsQuartier: WTV/Peter Rigaud
Pag. 10: Musikvereinssaal: WTV/Peter Rigaud;
foto di Elīna Garanča: Gabo/Deutsche Grammophon
Pag. 11: Maya Hakvoort nel ruolo di
Elisabeth: VBW/Rolf Bock; Oper live Opera
di Stato di Vienna/Michael Pöhn; Orf RadioSymphonieorchester: ORF/Thomas Ramstorfer;
Festival della Musica su Schermo: WTV/Karl
Thomas
Pag. 12: Rote Bar al Volkstheater: WTV/Peter
Rigaud; Pratersauna: Pratersauna; Tanzcafé
Jenseits: WTV/Peter Rigaud; Motto am Fluss,
Österreich Werbung Deutschland GmbH
Pag. 13: Strandbar Herrmann: WTV/Peter
Rigaud; ImPulsTanz Troubleyn/Jan Fabre (BE)
Prometheus – Landscape II: Wonge Bergmann;
Fête Impériale: Fête Impériale/Andreas Tischler
Pag. 14: Jean Nouvel + Wittmann: Niels
Stoltenborg; Augarten �lagshipstore: Augarten;
Lobmeyr Basket M. Dessi: Lobmeyr/Klaus
Fritsch; Wiener Musterzimmer 2009: Belvedere
Wien/Eva Würdinger
Pag. 15: Shopping, Mühlbauer: WTV/Peter
Rigaud; Lena Hoschek Dirndl: Lena Hoschek;
Lena at work: Lupi Spuma; Ulf Wallmann;
superated/Josef Weiland
Pag. 16: Wiener Schnitzel: WTV/Peter Rigaud;
Naschmarkt: WTV/Peter Rigaud; chiosco delle
salsicce: Bitzinger/Franco Winter
Pag. 17: Steirereck; Holy Moly: Badeschiff/
Citronenrot; Xocolat-Manufaktur: xocolat/
Herbert Lehmann; dessert al cioccolato: WTV/
Peter Rigaud
Pag. 18: Bottiglie di vino: WTV/Lukas Beck; wine
bar: Julius Meinl am Graben; Schwarzes Kameel:
WTV/Peter Rigaud
Pag. 19: Facciata café Drechsler: Café Drechsler;
25hours hotels; Sir Terence Conran: John
Parkinson Agency; Loos American Bar: WTV/
Peter Rigaud; Blaustern; Demel: WTV/Peter
Rigaud
Pag. 20: Burggarten con Serra delle Palme:
WTV/Lois Lammerhuber; allo Stadtpark: WTV/
Peter Rigaud
Pag. 21: Vista dalla Torre del Danubio su Vienna:
WTV/Popp & Hackner; Lusthaus, Prater: WTV/
Popp & Hackner; stanze Berglzimmer: Schloss
Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H./
Alexander Koller; saturnia del pero: MA 49/
Lammerhuber
Pag. 22: Vista dal Justizcafé al Parlamento: WTV/
Peter Rigaud
Pag. 23: Incanto del Ghiacco viennese: WTV/
Günther Ezsöl; Ballo dell’Opera: WTV/MAXUM;
Vienna City Marathon: WTV/Peter Koller;
Festival di Vienna: WTV/F 3; Life Ball: Jürgen
Hammerschmid/Life Ball; Festa dell’Isola del
Danubio: WTV/Karl Thomas; Ruota panoramica:
WTV/Claudio Alessandri; Scuola di Equitazione
spagnola: WTV/Lois Lammerhuber; Piccoli
Cantori di Vienna: WTV/Daniela Stallinger;
Giardino zoologico di Schönbrunn: Daniel
Zupanc; Magia dell’Avvento viennese: WTV/Peter
Rigaud; Capodanno viennese: V
TB/Karl Thomas
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