www.VIENNA.info “L’anelitoalla L’anelito allafelicità felicitàsisiplaca placacon conlalapoesia, poesia,ililFregio FregiodidiBeethoven Beethoven(dettaglio) (dettaglio)” 2012 Care lettrici, cari lettori, certo, si possono dire molte cose della tipica atmosfera di Vienna. Ma quasi tutte le affermazioni convincenti, in un modo o nell’altro, faranno riferimento alla molteplicità della città. ed ai suoi “apparenti” contrasti. apparenti perché Vienna ha una capacità quasi magica di armonizzare anche le dissonanze più manifeste. ecco, forse è questa la caratteristica più tipica di Vienna: quest’incredibile armonia dei contrasti... Per esempio, non si può mancare di osservare la combinazione armonica e stimolante tra tradizione e modernità. e così è sempre stato. infatti da sempre l’avanguardia viennese ha voluto contrapporsi allo status quo, in tutti i campi, dall’arte alla cucina. ad esempio il Modernismo viennese del primo novecento, che rivoluzionò sia la produzione artistica che la vita quotidiana, in ciò non era diverso dall’avanguardia di oggi. e proprio questo rende così interessanti le riflessioni che accompagnano le grandi rassegne allestite a Vienna in omaggio a Klimt. nel 2012 ricorre il 150esimo anniversario della nascita del geniale esponente dello Jugendstil, il liberty viennese. È perciò che dedichiamo particolare attenzione a Klimt e alla sua rivoluzione “aurea”. anche questo è uno dei tanti esempi di contrasti in armonia. inoltre abbiamo pregato alcuni ViP contemporanei molto legati a Vienna di illustrare per noi alcune di queste contrapposizioni: vi accompagneranno dunque nella lettura di questo giornale di Vienna la diva dell’opera lirica Elīna Garanča, l’archistar Jean Nouvel, la direttrice del Belvedere agnes Husslein-arco ed il direttore dell’architekturzentrum Dietmar Steiner. Cordialmente, norbert Kettner ente per il turismo di Vienna www.VI E N NA.I N fo alcool, buona cucina e belle donne: gustav Klimt era un gran viveur. ed un pittore che rivoluzionò il mondo dell’arte viennese tra ottocento e novecento. nel 2012 ricorre il 150esimo anniversario della sua nascita: per i musei di Vienna una grande occasione per allestire eccezionali retrospettive. La tela più nota di Klimt, “il bacio”, è esposta al Belvedere, di cui abbiamo intervistato la direttrice, agnes Husslein-arco, che ci spiega l’importanza di Klimt, oggi come allora. inoltre: trovate qui tutte le date delle rassegne 2012. nel 1910 Vienna era la quinta città al mondo per dimensioni. La letteratura, le arti visive, l’architettura, le scienze e la musica erano al culmine. L’élite degli intellettuali si incontrava nei caffè. otto Wagner divenne il maggiore esponente dell’architettura liberty. adolf Loos era il simbolo del Modernismo (vedi l’articolo di Dieter Steiner, direttore dell’architekturzentrum Wien). e la Wiener Werkstätte, fondata nel 1903, continua ad influenzare il design ancora oggi. La Vienna KLiMt 2012 – intorno aL Vienna ono- 1900 – ViViara un genio MoLa oggi 4 Pagina 14 Pagina 6 Pagina 16 Pagina a tu Per tu DaLLa Con iL DeSign trattoria L’illustre architetto francese Jean aL teMPio nouvel disegna una collezione per il mobilificio Wittmann. L’azienda Dei gourMet Backhausen, della Wiener Werkstätte, incarica artisti austriaci di disegnare stoffe, tappeti e mobili. L’arte e l’artigianato a Vienna sono da sempre strettamente ed armoniosamente legati. e ciò si nota anche nello shopping: nei flagship store delle case di moda internazionali, ma anche nelle botteghe degli artigiani, nelle boutique e negli atelier dei giovani stilisti. Vienna? Che bontà! Su questo sono tutti d’accordo. e non è una vanteria ma il risultato della ricca offerta culinaria della città. ad alcuni piace gustarsi le specialità direttamente al mercato, dove compresa nel prezzo è anche l’atmosfera esotica. altri apprezzano la semplicità delle trattorie. o il lusso dei ristoranti per buongustai. e per i ghiottoni di dolci, a Vienna non c’è che l’imbarazzo della scelta: nei tradizionali caffè, nelle pasticcerie di quartiere ed in quelle più eleganti, e nelle graziose confetterie. La Vienna imperiale affascina milioni di persone in tutto il mondo. il mito “Sisi” non ha perso nulla del suo fascino. e il tesoro e la reggia di Schönbrunn non fanno sognare soltanto i più romantici. Ma oltre a queste celebri attrazioni Vienna ha anche tante tesori nascosti, nelle cantine e nelle cripte della città ad esempio. aria fresca spira invece in diversi centri espositivi di arte contemporanea, nuovi o appena riaperti. Moderno e antico, fianco a fianco... SigHtSeeing tra KitSCH, CuLt e CuLtura 8 Pagina 18 Pagina traDiZionaLi noVità: Heuriger, CaFFÈ & Bar Le eleganti enoteche in centro città ne sono una testimonianza: il Vino Viennese non lo si sorseggia solamente all’Heuriger, al limite della città. negli ultimi anni infatti la cultura del vino, nei sobborghi di Vienna, ha abbandonato la sua immagine un po’ ammuffita. Il “Novello Viennese” è un vino novello trendy ed al contempo un simbolo della moderna cultura dell’Heuriger. anche i caffè di Vienna sono al passo con i tempi. non in contrapposizione, ma a braccetto con la tradizione. ed i bar trendy di Vienna sono tradizionali – e cioé sempre nuovi... La mezzosoprano lettone Elīna Garanča adora Vienna e ce ne spiega il motivo. in fondo questa città propone 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana e 52 settimane all’anno esperienze musicali di tutti i tipi. ogni sera 10.000 spettatori assistono alle rappresentazioni di diverse sale da concerto. e chi si aggira per le stradine del centro storico scoprirà ogni due passi abitazioni grondanti di storia e storie, dove alloggiarono in passato noti musicisti. Vi consigliamo di tendere l’orecchio. 24 ore Di MuSiCa 10 Pagina 20 Pagina 3 a Vienna c’è musica per tutte le orecchie. gli animali da party si immergono nella vita notturna dei leggendari club, gli amanti della tranquillità si rilassano lungo le spiagge urbane della metropoli. gli appassionati di pop, rock, world music e jazz migrano di locale in locale. e si scatenano ai numerosi festival organizzati lungo l’arco dell’anno. Chi preferisce la tradizione sceglierà i balli viennesi, che però non sono più “solamente” ciò che erano un tempo. Qui i balli infatti vivono uno splendido revival. nigHtLiFe in taCCHi a SPiLLo e inFraDito 12 Pagina 22 Pagina QuanDo La Vienna 24 ore natura e Su 24... non vi piantiamo in asso. Per questo L’arCHitetvi forniamo un paio di suggerimenti fare i primi passi in città e vi motura Vanno per striamo così come scoprire Vienna modo più divertente: in battello, a BraCCetto nel in tram, in calesse e in bici. e per allorché negli anni ottanta l’artista Friedensreich Hundertwasser prese a trasformare tristi case comunali in verdi oasi urbane, suscitò scalpore. oggi a Vienna l’armonia tra architettura e natura si può toccare con mano: dai giardini barocchi alle facciate coperte dal verde fino ad una natura urbana spontanea, a Vienna si trova di tutto. a vantaggio della flora e fauna cittadina. Il Giornale di Vienna vi invita ad un safari urbano... scegliere anche il periodo migliore per il vostro viaggio di scoperta, vi consigliamo di consultare il nostro calendario delle manifestazioni. e a proposito: per www.vienna.info è sempre il momento giusto. Qui troverete informazioni d’attualità 24 ore su 24. Vienna onora un genio Alcool, buona cucina e belle donne. Gustav Klimt era un gran viveur. Ma Klimt era anche un eccezionale pittore che rivoluzionò il mondo dell’arte viennese a cavallo tra Ottocento e Novecento. Oggi Klimt è uno dei più noti artisti austriaci. Nel 2012 ricorre il 150esimo anniversario della sua nascita. La Vienna a cavallo tra ottocento e novecento era ricca di fermenti. La città era il centro culturale della Mitteleuropa. e proprio in questa fase operò gustav Klimt (1862-1918), il cui 150esimo anniversario della nascita ricorre il 14 luglio 2012. i suoi lavori, le sue tele sono una testimonianza della rivoluzione che toccò allora la pittura: dall’arte decorativa dell’era della ringstrasse si andava verso l’astrazione. agnes Husslein-arco, direttrice del Belvedere, sottolinea nell’intervista: “nel suo operato Klimt riuscì a liberare come nessuno prima di lui l’ornamento dal suo contesto artigianale-decorativo e ad innalzarlo allo status di oggetto iconografico autonomo.” Il suo stile rivoluzionò la pittura. al Belvedere di Vienna si può ammirare “il bacio”, il suo più noto quadro. nel 2012, l’anno dedicato a Klimt, saranno esposti a Vienna ben 800 dei suoi lavori: dipinti, disegni, schizzi etc. ... Mai prima d’ora è stato esposto un tale numero di opere klimtiane come nel 2012 a Vienna. Klimt, il Don giovanni Sono in particolare i ritratti femminili a colpire, oggi come allora: emilie Flöge, Fritza riedler, Sonja Knips, sono queste solo alcune delle donne che Klimt ritrasse, e le cui raffigurazioni ci permettono di comprendere l’ascesa della borghesia agli inizi del novecento. e che anche ai nostri tempi continuano ad accendere le speculazioni sulla vita amorosa del pittore. Le donne infatti erano la grande passione del maestro. Gli si attribuiscono numerose relazioni, diversi figli cercarono di far valere i loro diritti dopo la sua morte. egli ne riconobbe solo tre e non volle mai sposarsi. Sembra però che avesse trovato nella stilista emilie Flöge la compagna della sua vita. nulla si sa del grado di intimità del loro rapporto. Certo è soltanto che realizzavano vestiti e spesso trascorrevano le vacanze assieme. La maggior parte del tempo però Klimt era a Vienna. nella sua prima fase creativa realizzò dipinti decorativi al Burgtheater ed al Kunsthistorisches Museum (Museo delle Belle Arti). Poi si adoperò nell’ambito di cooperazioni con altri artisti, tra cui quella con l’architetto Josef Hoffmann (con il quale collaborò ad esempio per l’allestimento del Palazzo Stoclet a Bruxelles; i suoi disegni sono oggi esposti al Museo di arti applicate – MaK), e realizzò le sue famose tele nei suoi atelier. L’ultimo di essi, all’indirizzo Feldmühlgasse, nel 13esimo distretto di Vienna, verrà riaperto al pubblico in tempo per festeggiare la ricorrenza della nascita del pittore. un modello per Schiele e Kokoschka Gustav Klimt (1911/12 all’incirca) con uno dei suoi gatti nell’atelier in Josefstädter Strasse 21, nell’ottavo distretto di Vienna. Le giornate di Klimt erano molto regolari (ma non ascetiche): sveglia di primo mattino, attività fisica, un’abbondante prima colazione. Poi spesso per ore Klimt dipingeva senza interruzione, e la sera si recava a teatro, a feste private o anche in trattorie e caffè. Lì beveva soprattutto spumante e si gustava i manicaretti della saporita cucina viennese. La sua contemporanea, alma Mahler-Werfel, disse di Klimt: “incredibile quanto mangia.” e il suo approccio alla pittura era simile. in senso positivo. oskar Kokoschka ed egon Schiele lo consideravano un modello ed anch’essi sono ora tra i maggiori artisti del 20esimo secolo. Klimt disse di se stesso: “Sono convinto di non essere particolarmente interessante come persona. Chi vuole sapere qualcosa di me come artista, l’unico aspetto interessante, osservi con attenzione le mie opere e cerchi di capire chi sono e cosa voglio.” – nel 2012 i visitatori di Vienna avranno un’occasione unica per farlo. www.klimt2012.info www.VI E N NA.I N fo iL MegLio Di KLiMt a Vienna 5 “iL Maggiore artiSta DeL Suo teMPo” Al Belvedere ha sede la più vasta raccolta del mondo di dipinti di Klimt. Intervista con la direttrice Agnes Husslein-Arco sull’importanza di Klimt, allora e oggi. Il bacio (1907/08), Belvedere: il dipinto più noto di Klimt nacque nel suo “periodo aureo” e fu esposto alla Kunstschau nel 1908. Raffigura una coppia unita in un bacio. Ritratto di Emilie Flöge (1902), Wien Museum: emilie Flöge fu la compagna di Klimt. La sua rappresentazione è il primo ritratto femminile in cui l’ornamento assume una sua valenza autonoma. Quale importanza assume Gustav Klimt nel mondo dell’arte e della cultura di Vienna a cavallo tra Ottocento e Novecento? egli rivestì un ruolo centrale nel mondo culturale della città in quanto presidente dell’associazione di artisti della Secessione viennese fondata nel 1897. Ma non fu solo l’influenza esercitata dal suo stile, ma anche e soprattutto il suo impegno a sostegno di giovani artisti che fecero di Klimt una guida per le successive generazioni, in particolare per oskar Kokoschka ed egon Schiele. Che rilevanza hanno i lavori di Klimt al giorno d’oggi, in particolare “Il bacio”? La tela “il bacio” di gustav Klimt già nell’anno in cui fu eseguita, il 1908, fu presentata al pubblico come un’icona, in una sala della rassegna Kunstschau definita “Chiesa klimtiana dell’arte moderna”. Fino ad oggi non è cambiato l’effetto che questo capolavoro esercita sul suo osservatore. nel periodo a cavallo tra ottocento e novecento Klimt era già considerato un leader tra gli artisti della sua epoca, oggi il suo operato è il simbolo di quest’epoca. In che modo la Secessione viennese, di cui Klimt fu confondatore, ha influenzato in maniera duratura il mondo dell’arte e della cultura? L’ideale della Secessione di affermare, con l’unione di tutte le discipline dell’arte, l’idea di opera d’arte totale portò al crollo del secolare primato della pittura rispetto alle altre discipline artistiche. non a caso sopra il portale del palazzo della Secessione di Vienna le parole Pittura, Scultura ed architettura sono allineate una accanto all’altra. L’idea di un collegamento tra arte ed artigianato artistico ispirata al movimento inglese arts and Crafts continuò a vivere nella lega tedesca degli artigiani Werkbund e nella scuola del Bauhaus. Nuda Veritas (1899), Museo austriaco del Teatro: Lo specchio rivolto verso l’osservatore della “nuda verità” diviene una dichiarazione programmatica. La citazione di Schiller tratta dalle “Xenien” è un manifesto a favore dell’autenticità dell’arte. Con la Wiener Werkstätte Gustav Klimt e Josef Hoffmann hanno influenzato il design in modo duraturo. Queste influenze si avvertono ancora oggi? il design della Wiener Werkstätte continua a vivere nelle attività delle aziende Backhausen, augarten, Lobmeyr e Wiener Silber Manufactur ad esempio, e funge anche da fonte d’ispirazione per giovani artisti. negli archivi di queste aziende si trovano spesso ancora le bozze originali della Wiener Werkstätte. Per la mostra del Belvedere “gustav Klimt/Josef Hoffmann – Pionieri del Modernismo” l’azienda Backhausen ha potuto ad esempio ritessere i tappeti disegnati da Josef Hoffmann per il Palazzo Stoclet più di cento anni dopo la loro creazione. Morte e vita (1910/15), Leopold Museum: Klimt definì questo quadro la sua maggiore opera figurativa. In essa tematizza il destino umano. nel 1911 con la sua prima versione della tela vinse il primo premio all’esposizione internazionale di arte a roma. Il Fregio di Beethoven (dettaglio, 1902), Secessione: Klimt realizzò questa pittura murale lunga più di 34 metri per una rassegna della Secessione dedicata al compositore Ludwig van Beethoven. Rassegne straordinarie su Klimt nel 2012 • Gustav Klimt / Josef Hoffmann. Pionieri del Modernismo al Belvedere inferiore (25.10.2011-4.3.2012) • Gustav Klimt al Kunsthistorisches Museum (14.2.-6.5.2012) • Gustav Klimt. Un viaggio (nel tempo) al Museo Leopold (24.2.-11.6.2012) • Klimt – I disegni all’albertina (14.3.-10.6.2012) • Contro Klimt. La “Nuda Veritas” e il suo difensore Hermann Bahr al Museo austriaco del teatro (10.5.29.10.2012) • Klimt. La collezione del Wien Museum al Wien Museum (16.5.-16.9.2012) • Oggetti in primo piano: la raccolta di campioni tessili di Emilie Flöge al Museo austriaco del Folclore (25.5.-14.10.2012) • Gustav Klimt ed il Künstlerhaus al Künstlerhaus (6.7.-2.9.2012) La Secessione, costruita nel 1898 secondo i progetti di Joseph Maria Olbrich, fu il primo centro espositivo della Mitteleuropa dedicato all’arte moderna. La Vienna intorno aL ’900 All’improvviso non erano più in voga gli sfarzosi palazzi dove l’aristocrazia amava festeggiare le sue feudali feste. L’era della Ringstrasse stava volgendo al termine. I gusti si rivolgevano verso edifici al passo con i tempi, moderni. E l’élite intellettuale della nazione si incontrava nei caffè per animate discussioni. Il Modernismo era iniziato, e Vienna era una delle sue culle. nel 1910 Vienna era la quinta città del mondo per dimensioni. Vivevano qui, in una metropoli in cui la letteratura, le arti visive, l’architettura, le scienze e la musica erano al culmine, due milioni di persone. in questo biotopo intellettuale operava anche gustav Klimt. nelle sue opere si riconoscono ancora oggi i fermenti dell’epoca. Soprattutto la borghesia assunse un ruolo sempre più importante. Mentre le “cerchie elette” della nobiltà sorseggiavano champagne nei loro feudali palazzi, l’élite intellettuale di Vienna si ritrovava nei caffè della città. Lì, alla fine dell’Ottocento si incontravano pittori, musicisti, architetti, attori, scrittori e giornalisti: al Café griensteidl, al Café Central o al Café Museum. intorno al 1890 il griensteidl era il punto d’incontro degli scrittori Hermann Bahr ed Hugo von Hofmannsthal. anche Karl Kraus era tra gli assidui frequentatori del caffè. gli intellettuali dell’epoca erano molto legati, tutti si conoscevano. anche se non tutti si amavano, i talenti artistici sembravano fondersi l’uno nell’altro. L’obiettivo più importante era creare qualcosa di grande, qualcosa che durasse, che fosse al passo con i tempi e che si allontanasse dallo storicismo. il canto del cigno dei bei vecchi tempi dell’impero era già iniziato da un pezzo. La Cassa di Risparmio austriaca lungo la Ringstrasse di Vienna fu eretta secondo i disegni di Otto Wagner. Un museo illustra il suo operato. Vivere la Vienna della svolta del secolo La Vienna intorno al 1900 viene associata a personalità di spicco, basti pensare ai compositori gustav Mahler, arnold Schönberg, alban Berg ed alexander Zemlinsky, all’inventore della psicanalisi Sigmund Freud, sul cui divano si distesero diversi viennesi, al pittore gustav Klimt ed agli architetti otto Wagner, Josef Hoffmann, Joseph Maria Olbrich ed Adolf Loos. Tutti influenzarono in modo decisivo l’atmosfera dell’epoca e continuano a forgiare l’immagine della città e della cultura viennese fino ad oggi. La Vienna a cavallo tra ottocento e novecento la si può scoprire in molti luoghi, anche nel 2012. i caffè di Vienna ad esempio emanano il fascino di allora, le grandi sale da concerto hanno regolarmente in programma Mahler, Schönberg & co. i musei di Vienna propongono arte e design dell’epoca. ed anche la Vienna di oggi è caratterizzata da numerosi edifici in stile liberty, efficaci testimoni dei fermenti del periodo. Uno dei maggiori esponenti dell’epoca fu otto Wagner. egli era consapevole delle nuove, moderne esigenze che animavano la popolazione. nel 1895 egli disse: “tutto ciò che è creato con criteri moderni deve corrispondere ai nuovi materiali e alle esigenze del presente, se vuole adattarsi all’umanità moderna, deve rappresentare la parte migliore di noi, la nostra indole democratica, riflessiva, consapevole del proprio valore e tener conto delle colossali conquiste tecniche e scientifiche, nonché dell’ininterrotta tradizione della cultura pratica che attraversa la storia umana – così dev’essere!” www.VI E N NA.I N fo 7 Servizio da tè della Wiener Werkstätte del 1903. Design di Josef Hoffmann, realizzazione di Konrad Koch. arCHiStar DeL PriMo noVeCento A chi non conosce Otto Wagner si consiglia di fare qualche passo nel centro storico di Vienna, numerosi sono gli edifici eretti secondo i suoi progetti. “Wagner era un talento eccezionale che strappò l’architettura alla mancanza di idee dello storicismo, e sviluppò un nuovo concetto di architettura, il primo Modernismo”, analizza Monika Wenzl-Bachmayer, direttrice del museo Wagner:WerK. otto Wagner (1841-1918) era urbanista, architetto, progettista, professore e teorico di architettura. Pochi altri architetti del suo tempo hanno plasmato in maniera così duratura l’immagine della città: la Cassa di risparmio postale, i Padiglioni dell’ex-metropolitana, la “Stadbahn” (oggi fermate delle linee u6 e u4), la Chiesa am Steinhof. egli fu anche l’architetto responsabile dell’allestimento del Canale del Danubio di Vienna, oggi un’area di ricreazione e di locali. Persino Francesco giuseppe fu (inizialmente) un ammiratore di questo anticonvenzionale architetto. nel 1879 Wagner progettò la decorazione per la festa delle nozze d’argento della coppia imperiale. Quando però crebbe l’influsso dell’erede al trono Francesco Ferdinando, Wagner cominciò a perdere il favore della casa imperiale. il principe detestava il Modernismo. altri furono incaricati della costruzione di edifici pubblici. Uno schiaffo per Wagner fu la disdetta dell’incarico per la progettazione del gigantesco museo civico dedicato a Francesco giuseppe che avrebbe dovuto sorgere al posto dell’odierno Wien Museum. egli lottò dieci anni per ottenere l’incarico. Anche il magnifico viale che dal centro città, passando per il Naschmarkt, avrebbe dovuto arrivare fino a Schönbrunn, rimase incompiuto. Solamente le tre case edificate lungo la Wienzeile accennano alla splendida visione di Wagner. e tuttavia: Wagner fu molto importante per Vienna. nel 1911 aveva superato il 70esimo anno di età quando la “neue Freie Presse” scrisse: Wagner si può considerare il “simbolo del progresso più progredito, della modernità più moderna.” La Chiesa am Steinhof è una prova particolarmente notevole della moderna visione di Otto Wagner: funzionale ma allo stesso tempo arredata con arte. Il progetto di Wagner per il museo civico dedicato a Francesco Giuseppe non fu attuato. Oggi il modello si trova al Padiglione di Otto Wagner in Karlsplatz. Vaso verde della Wiener Werksätte secondo un disegno di Josef Hoffmann (1923 all’incirca), realizzato in Boemia (1923–28). Dietmar Steiner, Az W aDoLF LooS – Pioniere DeL MoDerniSMo (1870-1933) Quest’uomo sa di cosa parla: dal 1993 Dietmar Steiner è a capo dell’Architekturzentrum Wien (Az W). Egli è inoltre presidente della Confederazione internazionale dei Musei d’Architettura ICAM. Nel Giornale di Vienna ci parla di Adolf Loos. Chi ai giorni nostri visita Vienna riconoscerà in molti punti la firma di adolf Loos. Fortunatamente le circostanze hanno voluto che i suoi raffinati allestimenti di interni realizzati oltre un secolo fa si siano conservati fino ad oggi. In un mondo consumista, da sempre caratterizzato da ristrutturazioni e rinnovamenti, la soprintendenza per i beni architettonici ha fornito un significativo contributo, ed ha fatto sì che ancora oggi possiamo ammirare gli interni progettati da adolf Loos. in Michaelerplatz si trova il primo scandalo architettonico della città. La facciata priva di ornamenti dell’edificio in Michaelerplatz scandalizzò nel 1911 la società bene di Vienna. L’edificio fu definito “la casa senza sopracciglia” e si disse che sembrava la griglia di un tombino. in un’epoca in cui l’ornamento aveva fatto la fortuna dello stile liberty viennese non c’era posto nei gusti della gente per una facciata così semplice. a difendere adolf Loos fu niente di meno che otto Wagner. ai giorni nostri si può visitare il suggestivo atrio negli orari di apertura della banca che vi ha sede. nelle vicinanze, lungo il Graben, si trova la boutique di moda da uomo Kniže. Chi ci ha fatto l’occhio in Michaelerplatz, riconoscerà da Kniže il tipico rivestimento in marmo usato da Loos. una piccola meraviglia a sè stante è l’american Bar, anch’esso nelle vicinanze, che a Vienna è chiamato spesso anche “Loos Bar” (all’indirizzo Kärntner Durchgang 10). I fotografi non sono mai riusciti a rendere giustizia a questa miniatura di adolf Loos. un motivo in più per convincersi della sua bellezza direttamente in loco. www.azw.at Wiener WerKStÄtte La Wiener Werkstätte che fu creata nel 1903 come cooperativa di pittori e scultori si era prefissata l’obiettivo di cambiare il design in modo duraturo. a fondarla furono Josef Hoffmann, Kolo Moser e Fritz Wärndorfer. il gruppo produceva oggetti per tutti gli ambiti dell’arredamento e della vita quotidiana, dalla casa alla teiera. La figura dell‘artigiano si trasformò in quella del moderno designer. nel 1932 però la Wiener Werkstätte dovette chiudere a causa delle ripercussioni della crisi economica mondiale. il Museo austriaco di arti applicate/arte contemporanea – MaK conserva oggigiorno il suo lascito e ne espone preziose realizzazioni. La casa di Adolf Loos in Michaelerplatz a Vienna (“Loos-Haus”) fu, a detta di Dietmar Steiner, “Il primo scandalo architettonico della città”. L’american bar di Adolf Loos è uno dei più piccoli cocktail bar della città. Loos stesso amava frequentarlo. La Reggia di Schönbrunn: la particolare tonalità ocra dorata della sua facciata era un tempo utilizzata per tutti i palazzi di rappresentanza dell’impero. CuLto iMPeriaLe & SiSi SHoW Chi desidera ripercorrere a Vienna le tracce di Sisi & co, troverà tante cose interessanti anche al di là delle “piste battute”. Un viaggio di scoperta tra kitsch, cult e cultura... gli uomini indossano parrucche bianche con tanto di treccia e livree “imperiali”. abbigliati come all’epoca di Mozart vendono davanti al portale di Santo Stefano biglietti per concerti in ambiente imperiale. Qualche metro più in là, all’inizio della zona pedonale Kärntner Strasse un pittore propone acquarelli che raffigurano castelli e palazzi viennesi. Nella vetrina del negozio di souvenir è esposta tutta una serie di oggetti che fanno la felicità degli ammiratori di Sisi: bambole di Sisi, palline da golf di Sisi, tazze di Sisi, tutto ciò che il buon gusto permette e anche di più. Culto e kitsch imperiale... a pochi passi la Hofburg. Qui sono esposte raccolte che permettono di avvicinarsi con maggiore serietà allo sfarzo imperiale. il contrasto è notevole... al Museo di Sisi i curiosi passeggiano attraverso una suggestiva messa in scena di luci e di oggetti originali. La Camera del Tesoro confonde i neofiti della storia imperiale: il portale corazzato infatti protegge ben due corone imperiali “autentiche”, una del decimo secolo, l’altra di Jan Vermeyen, un capolavoro dell’oreficerica. Al Museo delle Argenterie di Corte attende i visitatori il centrotavola di Milano: 30 metri di oro. Più pomposo non si può. D’altra parte una cena con l’imperatore Francesco giuseppe più che altro era fonte di ansia: l’anziano signore viveva infatti in modo spartano – negli Appartamenti imperiali si può ammirare ancora oggi il suo letto di ferro – e mangiava poco e velocemente. Quando aveva finito, anche gli ospiti dovevano smettere di mangiare. etichetta di corte! Di solito ci si alzava da tavola affamati. Più di un must a prescindere dai “must” imperiali la Hofburg ha anche molte attrazioni meno note da proporre. ad esempio il Salone di Gala della Biblioteca nazionale austriaca, un gioiello dell’architettura barocca: questa “sinfonia” formata da 200.000 pregiatissimi volumi documenta la passione della casa imperiale per il collezionismo e la lettura. imponenti scaffalature incorniciano la sala alta ben venti metri dove un tempo si esibì in concerto il dodicenne Mozart. al Palazzo Mollard, situato nelle vicinanze, il Museo dei Mappamondi, unico al mondo nel suo genere, espone duecento globi del cielo, della terra e dei pianeti, dall’esemplare in formato borsetta del 1750 (7 cm di diametro) fino al globo celeste che persino due uomini adulti fanno fatica ad abbracciare. I lampadari a corona nella Reggia di Schönbrunn con le eleganti lampadine LED che imitano il tremolio della fiamma delle candele. Poco noto è anche lo Josephinum, una sorta di versione più antica del Museo delle Cere Madame tussauds, una raccolta imperiale in quello che un tempo era un sobborgo di Vienna. Le statue di cera in grandezza naturale forse scioccheranno i visitatori, manca loro infatti la pelle! tra di esse una graziosa fanciulla dal viso angelico che porta una collana di perle: la “Venere incinta”, dal ventre apribile. Che meraviglia una folla di gente che vocifera in diverse lingue ed ovunque macchine fotografiche: è ciò che si vede nell’esteso cortile d’onore, l’ehrenhof, davanti alla Reggia di Schönbrunn. Migliaia di persone lo attraversano, da sole, in due o in gruppi, tutte dirette verso gli interni. Ogni anno affluiscono qui quasi 2,5 milioni di visitatori. il “giallo Schönbrunn” della facciata della reggia splende sereno su tutti loro. Fu un decreto ad imporre questa precisa tonalità di giallo ocra dorato per tutte le costruzioni di rappresentanza dell’impero. Da allora la si riconosce in tutta europa sui palazzi degli asburgo. anche all’interno della reggia, che conta 1.441 stanze, si potranno scoprire tante cose poco note, alcune con l’aiuto dell’audioguida. una vera meraviglia: un parquet lucidissimo, lampadari a corona dotati di lamapdine LeD della nota azienda Swarovski e perfettamente in regola con le norme europee, che riescono persino ad imitare il tremolio della fiamma delle candele. un contrappunto: l’ex pasticceria di corte allestita esattamente come un tempo ed ancora in attività. ora porta il nome di Café residenz e vi si può anche imparare a preparare lo strudel di mele, per poi assaggiarlo caldo di forno. un po’ più in là il Museo delle Carrozze con il carro funebre nero che nel 1989 condusse Zita, l’ultima imperatrice, attraverso il centro storico fino alla Cripta imperiale. www.VI E N NA.I N fo 9 Il Salone di Gala della Biblioteca nazionale austriaca, un gioiello barocco: 200.000 preziosi tomi documentano la passione per la lettura della casa imperiale. La Saliera di Benvenuto Cellini (1500-1571) – I pezzo forte della Camera dell’Arte al Kunsthistorisches Museum, che riaprirà alla fine del 2012. aVVenture in ProFonDità Le Buone ragioni... Sembra che all’epoca dell’imperatore un tunnel segreto conducesse dalla Hofburg alla Reggia di Schönbrunn – quasi cinque chilometri in linea d’aria. Forse una leggenda... Molto più reali sono invece le attrazioni sotterranee della città. ...per venire a visitare i musei e le collezioni di Vienna sono numerose quanto le perle che si possono ammirare alla Camera del Tesoro. Chi è alla ricerca di buone ragioni per un breve soggiorno culturale a Vienna, a prescindere dalla ricca offerta di rassegne dedicate a Klimt, le trova qui. Sotto l’intero centro storico di Vienna si trova una profonda rete sotterranea: la fermata del metrò Stephansplatz, in pieno centro, a 28 metri di profondità, corrisponde ad un nono piano sotterraneo. e sotto il Burggarten si estendono i monumentali archivi della Biblioteca nazionale. non c’è da stupirsi se alcuni dei giri turistici abbiano luogo sotto terra. nelle Catacombe sotto il Duomo di Santo Stefano si trovano 56 urne in rame che contengono le interiora della famiglia imperiale, nonché gli scheletri di migliaia di defunti che giacevano un tempo nel camposanto che circondava la chiesa. Qualche cenno ancora più macabro? nella cripta sotto la Michaelerkirche, grazie al particolare microclima, i cadaveri sono mummificati e portano ancora i loro abiti barocchi. al confronto la Cripta dei Cappuccini con i suoi quasi 150 sarcofagi degli Asburgo è un luogo piacevole ed accogliente. anche se Maria teresa non apprezzava molto questo tipo di comfort: la reggente, che da anziana era robustina, rimase una volta bloccata nell’ascensore della Cripta realizzato apposta per lei. al Museo romano in Hoher Markt le rovine sotterranee ricordano gli albori della storia Vienna. e la visita guidata sulle tracce del classico del cinema “Il terzo uomo” permette di esplorare un piccolo tratto della rete delle fognature di Vienna (2.400 km). una passeggiata che però non piacerà a tutti, anche orson Welles, attore protagonista del film aveva difficoltà a sopportare la puzza in questo mondo sotteraneo. e per questo si fece sostituire da una controfigura per qualche inseguimento. Chi desidera rilassarsi sotto terra in pieno centro, lo potrà fare al ristorante Esterházykeller, che ispirò già Joseph Haydn. una prova convincente di quanto sia interessante l’arte contemporanea la forniscono tre centri espositivi aperti o riaperti recentemente: il Museo di Arte moderna – MUMOK, dopo la sua ristrutturazione, presenta la collezione in un nuovo allestimento (“Museo dei Desideri”, fino all’8 gennaio 2012), nonché una brillante retrospettiva dedicata a Claes oldenburg (4 febbraio-27 maggio 2012). L’ex 20er Haus, costruito nel 1958 per l’esposizione universale, e sede fino al 2001 del Museo di Arte Moderna, è stato anch’esso rinnovato e riapre i battenti come 21er Haus; le sue sale sono dedicate all’arte austriaca del 20esimo e del 21esimo secolo. L’ex 20er Haus, recentemente riaperto come 21er Haus, uno statement a favore dell’arte contemporanea austriaca. Al Museo delle Cere Madame Tussauds si può essere a tu per tu con i ViP – anche quelli viennesi. accanto ad esso: la ruota panoramica ed il parco dei divertimenti del Prater. Il Kunsthistorisches Museum, una delle maggiori collezioni di opere d’arte del mondo, vanta una delle più significative raccolte di dipinti di Bruegel e, a partire dal dicembre 2012, esporrà anche i tesori della Camera dell’arte, tra cui la Saliera di Cellini. Il MuseumsQuartier con i suoi caffè e ristoranti è uno dei luoghi d’incontro più trendy della città. e con la raccolta del Leopold Museum (Schiele) ed il museo di architettura è una delle maggiori aree culturali al mondo. Sammlung Westlicht: “Fotografia in scena”, è questo lo slogan della Collezione Westlicht che non comprende solo pregiate antiche macchine fotografiche e macchine fotografiche speciali, ma allestisce anche rassegne fotografiche ed aste. Alla fine del maggio 2011 è stata venduta qui la macchina fotografica più costosa del mondo, una Leica del 1923, al prezzo di 1,32 milioni di euro. L’Albertina ospita la maggiore raccolta grafica del mondo (tra cui “La lepre” di albrecht Dürer) ed interessantissime rassegne straordinarie, tra cui quella sull’imperatore Massimiliano i. (14 settembre 2012-13 gennaio 2013). Il Festival del Cinema Viennale propone invece cinema d’essai con una preferenza per le produzioni più recenti (25.107.11.2012). La Vienna sotterranea propone anche visite guidate sulle tracce del “Terzo uomo” attraverso la rete delle fognature. Il MuseumsQuartier, un’importante area culturale, nonché popolare luogo d’incontro d’estate e d’inverno. SUGGERIMENTI • L’antica Farmacia di corte in reitschulgasse, di fronte alla Hofburg, si è trasformata in un nostalgico caffè, gli arredi sono rimasti uguali però. Perfetto per sorseggiare una Melange imperiale... • Scoprire il mondo degli Asburgo cliccando su www.habsburger.net. Con i suoi feature interattivi il sito ha vinto il Premio austriaco per i contenuti multimediali. La grande sala del Musikverein è denominata anche Sala dorata ed è la sede del Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker. ore Di MuSiCa ... … sette giorni alla settimana, 52 settimane all’anno: questa è Vienna, una città della musica di primo livello, se non LA città della musica. “Ovunque io guardi, le strade e le case qui respirano musica!”, afferma entusiasta l’applauditissima diva dell’opera lirica Elīna Garanča. L’onnipresenza della musica a Vienna la si può soprattutto “udire”. il fatto che sera dopo sera le varie sale da concerto siano occupate da diecimila entusiasti spettatori, fa tendere l’orecchio quanto il fatto che Vienna, per il numero di spettacoli operistici annuali, occupi il primo posto, prima di Berlino, Londra e new York. La Vienna della Garanča Queste le cifre. nel corso dell’intervista con il giornale di Vienna Elīna Garanča, la mezzosoprano lettone che da anni vive a Vienna, ci spiega meglio cosa renda Vienna così unica dal punto di vista musicale: “Vienna è per me una delle più incredibili città della musica. In fondo Vienna è la patria delle più grandi orchestre e di uno dei teatri dell’opera migliori al mondo. Qui tutti possono vedere ed ascoltare i più illustri compositori, direttori d’orchestra e cantanti del mondo. E non dimentichiamo il Musikverein, famoso in ogni Paese anche per il Concerto di Capodanno. Ovunque io mi trovi a Vienna, le strade e le case respirano musica.” Sono dunque le orchestre Wiener Philharmoniker, Wiener Symphoniker, orF radio-Symphonieorchester Wien e le tradizionali istituzioni musicali ad attirare a Vienna i migliori musicisti: l’opera di Stato e la Volksoper – ambedue guidate da direttori di nome “Meyer”, uno Dominique, l’altro robert –, il theater an der Wien, il Musikverein, il Konzerthaus. Che la musica qui sia proprio nell’aria, è qualcosa che si può avvertire anche di giorno, passeggiando in giro per la città, quando gli strumenti per il concerto serale tacciono. Seguiteci dunque lungo quattro vie del centro cittadino particolarmente “dense” dal punto di vista musicale (ispirati al libro di David L. nelsons “Wien für den Musikliebhaber” (Vienna per amanti della musica). non cesserete di stupirvi di quanto siano grondanti di storie musicali, metro dopo metro. Così capirete anche Elīna Garanča quando dice che strade e stradine qui “respirano musica”. Musica ogni 63 metri Ludwig van Beethoven alloggiò all’inizio dell’ottocento agli indirizzi tiefer graben 2 e 8-10, Wolfgang amadeus Mozart nel 1773 con il padre al numero 18, e si esibì in concerto nel 1762 al numero 19 insieme alla sorella nannerl, si trasferì nello stesso anno al numero 20 e suonò nel 1773 in un convento all’angolo con la Wipplingerstrasse. Proseguendo per la Wipplingerstrasse si giunge al numero 2, dove il “principe dei lieder” Schubert nel 1818-21 risiedette al numero 2, il compositore di opere liriche Donizetti nel 1843-45 al numero 5, Mahler nel 1882 al numero 12, Mozart nel 1782-83 al numero 14 e nel 1788-90 al numero 16, Schubert nel 1821 al numero 21, mentre Schönberg lavorò nel 1891 in quella che era stata una banca al numero 39. in tuchlauben 6 si trovava un’altra abitazione di Mozart, al numero 8 nacque il 9 febbraio 1885 Berg, al numero 12 fu aperta la prima sala da concerto di Vienna, al numero 16-18 e 26 visse Schubert ed al numero 27 nel 1787-88 alloggiò Mozart. in Kohlmarkt 6 si trovava il caffè Milani di cui Beethoven era un assiduo frequentatore, al numero 7 abitavarono Mozart e Elīna Garanča: “Ovunque io mi trovi a Vienna, le strade e le case respirano musica.” Constanze nel 1783, nella casa accanto Chopin (1831), e un edificio più in là Haydn (1750). Se prendiamo queste quattro strade possiamo dire che qui si trova un luogo di rilevanza musicale ogni 63 metri. Si consiglia di fare una passeggiata con una delle guide viennesi, che sanno condire questo giro musicale di aneddoti e esploreranno con voi i locali che si sono conservati: la Mozarthaus Vienna (l’unica abitazione viennese di Mozart giunta fino ad oggi), la Haydnhaus, l’Appartamento di Beethoven, i luoghi commemorativi dedicati a Strauss e tante altre cose ancora. www.VI E N NA.I N fo 11 L’Opera di Stato di Vienna trasmette all’aperto numerosi spettacoli: opere liriche gratuite all’aperto per tutti. VienneSe e noto in tutto iL MonDo I grandi eventi musicali di Vienna vengono trasmessi alla TV di fronte a milioni di spettatori. I “prodotti” viennesi conquistano tutto il mondo, dai Piccoli Cantori di Vienna fino ai musical di successo. Diamoci un’occhiata. Nel settembre 2012, in occasione del ventesimo anniversario della sua prima, il musical “Elisabeth” ritorna a Vienna al Raimund Theater. avete un’idea di dove la maggior parte degli austriaci abbia trascorso la mattinata del primo giorno del 2011? Davanti alla tV per assistere alla trasmissione in diretta del concerto dei Wiener Philharmoniker nella Sala dorata del Musikverein. Lo share nazionale era del 65 %, 600 milioni di spettatori in 70 diversi Paesi erano occupati allo stesso modo. anche il secondo megaspettacolo dell’orchestra, il loro Concerto di una notte d’estate al parco della reggia di Schönbrunn all’inizio dell’estate, sta raggiungendo lo stesso grado di notorietà. e ben trenta emittenti televisive trasmettono il galà natalizio “Christmas in Vienna” dal Konzerthaus di Vienna. ambasciatori musicali di particolare riguardo durante le loro tournée sono le orchestre viennesi ed i Piccoli Cantori di Vienna, poiché un concerto dal vivo è di certo un’esperienza ancora più intensa della registrazione più bella. grande successo all’estero riscuotono anche i musical viennesi: “elisabeth”, che narra la storia dell’imperatrice degli asburgo soprannominata Sisi, ha fatto emozionare in cinque anni oltre tre milioni di giapponesi ed oltre 8,2 milioni di spettatori in tutto il mondo. ed ora la buona notizia: dopo ben vent’anni “elisabeth” ritorna a Vienna, nel settembre 2012 al raimund theater. inoltre all’inizio dell’anno i gatti danzeranno nel tendone nero di “Cats”. al ronacher è in programma il musical celestiale “Sister act”, per la coproduzione di Whoopi goldberg, la protagonista della versione cinematografica. L’ORF Radio-Symphonieorchester Wien è un’orchestra specializzata nell’esecuzione di opere del tardo Romanticismo e del Modernismo. VogLia Di MuSiCa Forse non siete ancora a tu per tu con il mondo concertistico ed avete una certa ritrosia, del resto comprensibile, di fronte al primo concerto. Una ritrosia che implica un po’ di tutto: cosa mettersi, come comportarsi, quando applaudire etc. Per fare i primi passi in tutta tranquillità nel mondo della musica dal vivo (ma anche per esperti) si consigliano particolarmente le seguenti manifestazioni: nei mesi caldi l’opera di Stato di Vienna trasmette alcuni dei suoi spettacoli sulla piazza accanto al palazzo. L’iniziativa si chiama “oper für alle” (opere liriche per tutti) ed è gratuita. Con un po’ di fortuna si può assistere a trasmissioni open air di “anna Bolena” di Donizetti (2011) in cui dive dell’opera lirica come anna Netrebko e Elīna Garanča se esibiscono insieme. La prossima volta ci si rivedrà all’interno… Al Festival della Musica su Schermo i piaceri del cinema si sposano a quelli del palato sulla piazza di fronte al Municipio. Da maggio ad ottobre, ogni sabato, la tradizionale banda originale Hoch- und Deutschmeister sfila con tanto di uniforme imperiale lungo il Kohlmarkt per giungere fino alla Hofburg. Qui ha luogo un concerto con melodie di Strauss, Lanner & co. Spesso alcune coppie si lanciano spontaneamente in un valzer. in luglio ed agosto merita recarsi alla piazza di fronte al Municipio dove, in occasione del Festival della Musica su Schermo, si proiettano su un maxischermo filmati di note opere liriche, operette, balletti e jazz, e dove i numerosi chioschi propongono specialità culinarie da tutto il mondo. anche il festival estivo Jazz Fest Wien propone sempre, oltre a spettacoli delle grandi star come nel 2011 quelli di Liza Minnelli e di Cyndi Lauper, alcuni concerti all’aperto gratuiti. non è escluso che i suoni del jazz facciano proprio al caso vostro. Un ventaglio di festival primaverili a Vienna • Resonanzen (musica antica al Konzerthaus, 14-22.1.2012) • Vienna Blues Spring (festival del blues, 20.3.-30.4.2012) • OsterKlang Wien (festival di musica classica, 31.3.-8.4.2012) • Wiener Frühlingsfestival (festival della primavera al Konzerthaus, 2.3.-13.5.2012) • Wiener Festwochen (festival di Vienna/teatro e musica, 11.5.-17.6.2012) • Festwochenkonzerte (concerti al Musikverein, 6.5.-17.6.2012) • Jazz Fest Wien (29.6.-9.7.2012) • Wiener Operettensommer (estate viennese dell’operetta, open air, 3.7.-10.8.2012) • Vienna Jazzfloor Festival (festival del jazz, novembre 2012) • Wien Modern (festival della musica, 22.10.-fine novembre) Quando al Volkstheater cala il sipario, al ritrovo Rote Bar, al piano superiore, inizia la vita notturna. nigHtLiFe in taCCHi a SPiLLo e inFraDito Vienna ha qualcosa da offrire sia ai festaioli che agli amanti del relax. Gli uni si immergono nella nightlife dei leggendari club viennesi tra cui il Pratersauna, gli altri si rilassano lungo le spiagge urbane della metropoli, lungo il Canale del Danubio. Fare della notte il giorno: è questo l’obiettivo implicito dei festaioli che frequentano i giovani e scatenati club di Vienna. tra i ritrovi più trendy ci sono la leggendaria discoteca u4 – anche la star della musica pop Falco ne ha parlato nella sua canzone “Ganz Wien” –, il Flex con musica di generi diversi alternativa al mainstream, i ritrovi fluc e fluc_wanne, dove, nel bel mezzo di un ambiente essenziale, si balla al suono di ritmi elettronici. e ci si diverte anche nei locali sotto le arcate del tracciato dell’ex-metropolitana, dove oggi viaggia la linea u6 del metrò: B72, rhiz, Chelsea & co sono noti soprattutto per i loro concerti. il WuK punta tutto sull’interculturalità, lo stesso vale per l’ost Klub in Schwarzenbergplatz. Hot spot per cool party un club viennese che è un gioiello nel suo genere è il club Pratersauna, come attesta pure la rivista tedesca “De:Bug Magazin für elektronische Lebensaspekte”, specializzata in musica elettronica, i cui lettori hanno assegnato nel 2010 all’ex-sauna il secondo posto tra i migliori club europei. Qui si suonano soprattutto musica elettronica e techno, e il locale emana ancora il fascino degli anni Sessanta. nessun altro club in città vanta in giardino una piscina così bella per rinfrescarsi nelle calde notti. Nelle raffinate sale del Volkstheater si cela il ritrovo Rote Bar con il suo chic inimitabile fatto tutto di marmo, stucco e velluti. La sera ci si rilassa sotto gli eleganti lampadari a corona al suono della musica, e talvolta vi hanno luogo anche concerti, clubbing e serate culturali. una discoteca di gran classe è il Passage, che in realtà è un exsottopassaggio pedonale della ringstrasse. L’ambiente è futuristico: l’utilizzo del complesso impianto di illuminazione fa credere di trovarsi in un’astronave e non nel bel mezzo della Vienna imperiale. Il Motto am Fluss, un nuovo hot spot lungo il Canale del Danubio, si fa notare per cucina ed architettura. D’estate e d’inverno gli amanti del techno e della musica elettronica si ritrovano al club Pratersauna. Un tempo qui si sudava tutto l’anno. i Viennesi sono molto attirati dall’acqua. il vivacissimo mondo dei ritrovi lungo il Canale del Danubio, un ramo del grande fiume a soli pochi passi dal centro storico, dimostra che è assolutamente trendy trascorrere le calde serate estive con una buona cena, sorseggiando bibite rinfrescanti ed ascoltando musica all’aperto. al locale Strandbar Herrmann, presso l’osservatorio dell’urania, sulla spiaggia di sabbia sono state sistemate numerose sdraio che attendono solo di essere occupate. un po’ più a monte si trovano due popolari oasi sull’acqua: i ristoranti Motto am Fluss ed il battello balneare Badeschiff nel quale si possono gustare ottimi cocktail comodamente seduti in coperta, mentre nella stiva ci si scatena nelle danze. Di fronte ci sono i locali adria Wien e tel aviv Beach, nonché il ristorante Schützenhaus, che con i loro DJ e la cucina israeliana rappresentano amati punti d’incontro. ancora più a monte si trova l’area Summer Stage che propone una riuscita combinazione tra enogastronomia, sport e cultura, nonché una rilassante vista sull’acqua. anche alla discoteca Volksgarten Clubdisco sono benvenuti i nottambuli. L’hot spot del mondo dei party viennese ha ben 180 anni di storia alle spalle ed un ambiente tutto anni Cinquanta. nelle notti estive ci si trasferisce nel bellissimo giardino. il programma musicale alterna house a R‘n‘B, reggae a hip hop. Brezza marina compresa Vienna è una città di mare. È solo che l’acqua salata si è ritirata già 17 milioni di anni fa. enormi squali, balene e sirenii sguazzavano in quello che era il Mare Pannonico. Le paludose insenature circondate da foreste vergini tropicali erano popolate da cinghiali. Un locale un po’ stravagante è il Tanzcafé Jenseits – con musica soul, funk, pop e superhit. www.VI E N NA.I N fo 13 Sdraio sulle sabbia, bibite rinfrescanti, tramonti: sono questi gli ingredienti dell’urbano ritrovo Strandbar Herrmann lungo il Canale del Danubio. Il festival ImPulsTanz popone danze creative tra cui nel 2011 l’ardente performance di Jan Fabre ispirata al Prometeo. BeLLo o StraVagante trenDY & CooL Le tradizioni a Vienna sono intoccabili. E a ragione, se si pensa ai festival della musica classica o alla Stagione dei Balli. La città però si evolve: le novità crescono bene su un terreno creativo fertile e si reinterpreta semplicemente ciò che è passé. Nel mondo viennese pop, rock, world e jazz si possono “gustare” ogni sera nei locali della città o al palazzetto Stadthalle, ma anche gli annuali festival hanno loro riservato un posto fisso. L’immagine è solenne: nella sala da ballo le coppie, con indosso stupendi abiti lunghi e frac, ondeggiano a passo di valzer. il ballo dura fino alle prime ore del mattino: alcuni, con un buon bicchiere di vino viennese in mano, preferiscono osservare il variopinto spettacolo, altri non si staccano più dalla pista. La Stagione dei Balli viennesi propone oltre trecento manifestazioni di questo tipo: Ballo dell’opera, Ballo dei Filarmonici, Ballo dei Caffettieri, Ballo dei Fiori, Ballo dei Bonbon… e dal 2010 alla Scuola di equitazione spagnola, dove abitualmente sono i Lipizzani ad esibirsi nelle loro danze, ha luogo uno splendido ballo, la Fête impériale. La più grande festa viennese è al contempo anche il maggiore party all’aperto in europa: la Festa dell’isola del Danubio. Vi affluiscono fino a tre milioni di persone. Su numerosi palcoscenici per tre giorni di seguito ci si scatena a più non posso, con pop, rock, superhit, latin, soul, jazz, blues, hip hop, electronic ed hard rock. Sempre all’inizio dell’estate ha luogo a Vienna il Popfest Wien, ancora alle sue prime edizioni. Qui si ritrovano gli appassionati della musica pop viennese contemporanea meno nota, l’ingresso è libero. Vienna vanta anche alcuni eventi “bizzarri”, dei quali andrebbero fieri anche Strauss o Mozart, che erano entrambi tutt’altro che seriosi: in occasione del 20esimo Life Ball, il chiassoso evento di beneficienza a favore della lotta contro l’aiDS nelle sale del Municipio e tutto attorno, notissime star, artisti e modelle si scatenano tutti insieme. La Fête Impériale alla Scuola di Equitazione Spagnola: un elegante ballo estivo dove la pista da ballo è lì dove abitualmente si esibiscono nei balletti i Lipizzani. anche nell’ambito dei festival non ci si annoia: il sound:frame si dedica alla visualizzazione della musica elettronica. i visual ormai sono un elemento indispensabile per un party quanto il sound. imPulstanz, il maggiore festival di danza contemporanea, presenta prime, interessanti newcomer, illustri coreografi e compagnie di danza. il pubblico internazionale si ritrova ai party serali e partecipa attivamente ai diversi workshop. non mancano però in città nemmeno i festival multiculturali di minor dimensione ma di lunga durata. Di solito sono caratterizzati dalla prossimità e dal contatto con il pubblico, e dalla diversità dei suoni multiculturali appunto. Questo genere di piacere musicale live è certamente una delle più belle esperienze musicali. al KlezMore Festival i suoni ebraici della musica klezmer trascinano il pubblico. il Festival della Fisarmonica propone l’omonimo strumento e le sue poliedriche applicazioni. Balkan Fever presenta musica del sud-est europeo nelle sue tonalità più brillanti, al centro di Salam orient ci sono musica, danze e poesie orientali. Wean hean (ascoltare Vienna) è il festival della canzone viennese e Voice Mania non mancherà di stupire gli ascoltatori con l’incredibile gamma tonale della voce umana. Jean Nouvel ha ideato per Wittmann con la collezione di mobili “Vienna” una serie di moduli minimalisti liberamente combinabili. a tu Per tu Con iL DeSign Le tradizionali aziende viennesi non sono per niente antiquate e amano cooperare con grandi designer. Ad esempio con l’architetto francese Jean Nouvel che ha ideato per il mobilificio Wittmann la collezione “Vienna”. il design a Vienna non solo vanta una lunga tradizione, ma oggi è anche omnipresente. in particolare l’epoca dello stile liberty e della Wiener Werkstätte ha lasciato ovunque le sue tracce. nel periodo a cavallo tra ottocento e novecento si assistette ad una grandissima fioritura di arte ed artigianato. Aziende come la manifattura di porcellane augarten, il produttore di oggetti in vetro Lobmeyr, il negozio di argenterie Wiener Silber Manufactur ed il produttore di stoffe Backhausen cooperavano allora intensamente con la Wiener Werkstätte. Queste tradizionali aziende puntano, ora come allora, alla cooperazione con designer contemporanei. Lampada “Basket” di Marco Dessi per J. & L. Lobmeyr Design moderno allo shop della manifattura di porcellane Augarten in Spiegelgasse. Jean nouvel progetta “Vienna” La collezione di mobili “Vienna” del noto architetto francese Jean Nouvel per il mobilificio Wittmann è uno spettacolare esempio di cooperazione con una tradizionale azienda viennese. Da oltre un secolo Wittmann è simbolo di tradizionale artigianato artistico. L’idea della collezione di mobili “Vienna” nacque in occasione di un progetto comune di Jean nouvel e Wittmann per il Sofitel di Vienna. La collezione di divani e poltrone modulare si distingue nelle sue linee per eleganza, minimalismo e radicalità. Cosa la associ a Vienna, Jean nouvel lo ha spiegato nel corso di un’intervista con il quotidiano “Der Standard”: “Vienna è il simbolo di molte cose che oggi altrove sono cadute nell’oblio. Mi piacciono i dettagli di questa città ed il modo in cui le diverse forme artistiche si fondono l’una nell’altra”. Campioni, lampadari, porcellane anche l’azienda Backhausen, nota per la sua vasta gamma di disegni realizzati per la Wiener Werkstätte, pur con i suoi 160 anni di storia alle spalle segue percorsi anticonvenzionali. nell’ambito del progetto “Wiener Musterzimmer” (camera modello viennese) il tradizionale produttore di stoffe aveva invitato noti artisti austriaci ad ideare disegni per stoffe, tappeti e mobili. gilbert Bretterbauer, Peter Kogler, Florian Pumhösl, gerwald rockenschaub, Lisa ruyter ed esther Stocker accolsero l’invito di Backhausen. i disegni per la camera modello viennese furono esposti al Belvedere e fanno ora parte della collezione Backhausen. Backhausen, Wittmann, Lobmeyr ed augarten cooperano anche con la giovane generazione di designer di cui LuCY.D, Polka o Marco Dessi sono solo alcuni rappresentanti. Con la lampada “Basket” ideata per J. & L. Lobmeyr Marco Dessi reinterpreta il lampadario a corona, per augarten ha disegnato il servizio in porcellana “orbit”. tutto nuovo all’augarten il nuovo Museo delle Porcellane augarten propone una vasta rassegna sulla storia della porcellana viennese dal Settecento ad oggi. Anche il nuovo flagship store augarten, in Spiegelgasse, nel centro storico di Vienna, merita assolutamente una visita. L’allestimento del negozio è firmato Philipp Bruni, che con il suo vaso “Pinocchio” ha realizzato per augarten un vero best seller. “Wiener Musterzimmer”, la camera modello viennese: una rassegna del Belvedere in cooperazione con l’azienda Backhausen interior textiles ed il mobilificio Wittmann. www.VI E N NA.I N fo 15 Elganti copricapo della cappelleria Mühlbauer gioVani StiLiSti CHe Fanno Furore Oltre ai suoi capi in stile anni Cinquanta la stilista Lena Hoschek crea anche i tipici “Dirndl”. Il mondo dei giovani creativi a Vienna lo si trova al di là delle grandi vie commerciali. In particolare nel settimo distretto e nella zona del Naschmarkt si sono sistemati stilisti con i loro shop ed atelier. Con ago e FiLo Accanto ai noti marchi internazionali la città propone con le aziende artigianali viennesi un’esperienza di shopping diversa. nel centro storico di Vienna e lungo la via commerciale Mariahilfer Strasse si possono trovare tutti i grandi marchi internazionali. una vasta scelta per tutte le tasche, a Vienna ce n’è per tutti: negozi con una lunga tradizione ed una grande storia alle spalle tra cui la boutique di moda per uomo Kniže, situata in un gioiello dell’architettura ideato da adolf Loos, sono qui porta a porta con templi dello shopping dall’allestimento modernissimo. e solo a Vienna si è riusciti a sistemare la catena di abbigliamento H&M nelle sale tutelate dalla soprintendenza ai beni culturali di una tradizionale azienda lungo il graben, in pieno centro storico. Accanto a questi negozi d’abbigliamento fioriscono anche le botteghe di artigianato viennese. alcune classiche manifatture si sono reinventate e sono più richieste che mai. La manifattura di cappelli Mühlbauer ne è un ottimo esempio: un tradizionale cappellaio si è trasformato in un marchio trendy. Persino star mondiali tra cui Brad Pitt o Madonna portano gli eleganti modelli! Dal 1903 Mühlbauer realizza a mano cappelli che si vendono in un raffinato negozio del centro storico. Vienna è nota anche per gli articoli in pelle fatti a mano. Che si tratti di scarpe o di borse, la qualità è eccellente, grazie anche alla lunga tradizione. Dall’ex-fornitore di corte imperial-regio Scheer si possono acquistare impeccabili calzature su misura, prodotte secondo la tradizionale arte dei calzolai. Per fare a mano una scarpa ci vogliono ben 60 ore. nell’atrio di Scheer si possono anche ammirare le forme per scarpe dell’imperatore Francesco giuseppe. Chi le scarpe fatte a mano le vuole avere subito si rechi invece da Ludwig reiter. Qui si possono trovare scarpe in classico stile viennese, inoltre vi si producono calzature cucite a mano secondo un tradizionale processo di lavorazione. Valigetta veniquattrore Ferdinand, borsa da caccia Sisi o cartella norbert: alla pelletteria artigianale Wallmann nel 14esimo distretto una giovane pellettiera esperta della cucitura a mano realizza raffinati accessori in pelle secondo i dettami dell’antica arte della pelletteria. Anche da R. Horn‘s si coltiva un’antica lavorazione chiamata “Wiener einschlag”, in cui tutti gli orli vengono dotati di una doppia cucitura in modo da nascondere i margini. gli articoli in pelle, dalla valigetta ventiquattrore all’involucro per iPhone sono dunque molto resistenti. ed anche la stilista Susanne Kitz fa realizzare le sue raffinate borse da esperti artigiani viennesi. Alla pelletteria Wallmann si cuce ancora a mano. e non è un caso che la stilista Lena Hoschek si sia stabilita con la sua boutique nel settimo distretto. Questo è infatti il distretto creativo per eccellenza, dove quasi ad ogni angolo si trovano negozietti trendy. Lena Hoschek ha un debole per le sottogonne, la cultura rockabilly ed i tipici abiti folcloristici “Dirndl”. La sua femminile moda stile anni Cinquanta entusiasma persino star come Katy Perry. nella stessa area ha stabilito il suo salone anche la stilista Susanne Bisovsky. La rinnovatrice della “tracht”, l’abbigliamento tradizionale austriaco, ha una capacità unica di trasformare folclore in alta moda. ambedue le stiliste hanno fornito un notevole contributo al rilancio di questi abiti. Per l’abbigliamento firmato nel settimo distretto non c’è che l’imbarazzo della scelta. il distretto creativo vanta un’alta densità di shop con abiti, borse ed accessori dall’elegante allo stravagante. La via Lindengasse è divenuta un centro della moda giovane, ma merita fare un giro anche nelle vie neubaugasse, Kirchengasse e Zollergasse. Un’altra area creativa è il sobborgo del quarto distretto che confina con il naschmarkt. in Schleifmühlgasse esiste un vivace mondo di gallerie, inoltre qui è situata anche la boutique Flo – Nostalgische Mode, uno dei migliori indirizzi al mondo per moda vintage. Praticamente dietro l’angolo si trovano gli showroom del marchio Elfenkleid ed il negozio Samstag-Shop che propone marchi austriaci come superated e Hartmann Nordenholz. Lena Hoschek, una stilista di Graz che vive e lavora a Vienna, apprezza materiali pregiati e tradizionale artigianato: Lena at work. Design by superated, una delle firme austriache che si possono acquistare al SamstagShop nel sobborgo “Schleifmühl-Viertel”. • • • • • Moda e design a più non posso alle seguenti manifestazioni: Modepalast aprile/maggio 2012: www.modepalast.com 12 festival for fashion & photography giugno 2012: www.12festival.at MQ Vienna Fashion Week settembre 2012: www.mqviennafashionweek.com Vienna Design Week ottobre 2012: www.viennadesignweek.at Blickfang ottobre 2012: www.blickfang.com La Cucina Viennese è l’unica al mondo a portare il nome di una città. A fare la parte del leone sono le pietanze impanate, lo dimostra anche la popolarità del “Wiener Schnitzel”, la cotoletta viennese. PoSti Per goDerSi La Vita Il periodo dei mercati ortofrutticoli di Vienna dura tutto l’anno. Essi riflettono infatti il fascino della città, a seconda della stagione, e propongono specialità da tutto il mondo. Ed i ritrovi nell’area dei mercati non sono solo dei centri culinari per ogni gusto, che offrono prelibatezze freschissime, ma anche popolari luoghi d’incontro. Verdura e frutta da tutto il mondo, fiori variopinti e pesce fresco, e qua e là una botte piena di “Sauerkraut”, i tipici crauti, e tante spezie profumate: i mercati viennesi sono un mix inimitabile di bazar orientale e tipica atmosfera viennese. Questo vivace mondo attira gente di tutte le età: si passeggia, si confrontano i prezzi e la qualità delle mele, o ci si ferma in un locale per osservare l’andirivieni: infatti, nell’area dei mercati esiste un animato mondo di bar e ristoranti. La vita dei mercati al Karmelitermarkt ai Viennesi piace andare ai locali Marktachterl o al Madiani. tipici di questo mercato sono negozietti come Kaas am Markt, un mix tra negozio di specialità e ristorantino. Qui si vendono in particolare prodotti austriaci, spesso biologici. Più semplice è invece il Brunnenmarkt. il mercato multiculturale è avvolto in un’atmosfera del sud e l’adiacente piazzetta Yppenplatz è un sobborgo pieno di vita. Qui si ama incontrarsi ad esempio ai ristoranti Wetter, Rasouli ed An-Do. il più noto ed anche il più esteso mercato di Vienna è il naschmarkt, incastonato tra suggestivi palazzi in stile liberty. Dal punto di vista culinario qui c’è di tutto: dalla Cucina Viennese al fast food asiatico. Locali trendy e tipici ritrovi viennesi convivono qui pacificamente. Chi ad esempio fa una sosta alla trattoria Zur Eisernen Zeit conoscerà Vienna dal suo lato più tradizionale. Chi vuole mettersi in mostra preferisce forse locali più trendy come il Do-An, il Naschmarkt Deli o il Neni. il weekend l’atmosfera è animata anche dai DJ di turno. e nei ritrovi attendono i visitatori pietanze esotiche, indiane, vietnamite o altro. il sabato accanto al naschmarkt ha luogo un mercatino delle pulci che è ormai cult. Si possono trovare qui piccole rarità ed oggetti antichi. un piacere dalla mattina alla sera Fast Food alla viennese: al “Würstelstand”, il chiosco delle salsicce, tutte le fasce della soclietà si ritrovano per gustare salsicce “Käsekrainer” & co. Nelle belle giornate i mercati di Vienna sono, dal mattino fino a tarda sera, un enorme caffè-ritrovo con tavolini all’aperto. Si sta seduti fuori, si gustano gli ottimi piatti e bibite e si osserva l’allegro andirivieni del mercato. il fascino dei mercati inoltre attira anche il mondo creativo: vi si sono stabiliti tanti artisti e designer, ne sono un esempio le numerose gallerie in Schleifmühlgasse, a due passi dal naschmarkt. www.VI E N NA.I N fo 17 In posizione idilliaca, nel bel mezzo dello Stadtpark, si trova il ristorante pluripremiato Steirereck. Atmosfera rilassata e cucina creativa all’Holy Moly sul battello balneare Badeschiff. una CuCina PreMiata Vienna, La DoLCe Vienna è una metropoli internazionale e non vi manca un’offerta gastronomica di gran classe: dalla creativa cucina in atmosfera confortevole fino al raffinato tempio per buongustai. I dolci a Vienna fanno capolino ovunque: nei caffè e nelle pasticcerie di quartiere e in quelle più eleganti, nelle graziose confetterie e, d’estate in numerose gelaterie. ottima cucina per tutte le tasche a Vienna la si può trovare praticamente ad ogni angolo, ad esempio nelle tipiche trattorie. in confronto ad altre metropoli qui però anche l’offerta culinaria più raffinata è avvicinabile. Ne sono un esempio i nuovi locali lungo il Canale del Danubio, tutti premiati e vicinissimi al centro storico. il Canale, un braccio laterale del Danubio, da percorso per jogging si è trasformato in una vivace arteria della città con tanto di ristoranti per buongustai: il Le Loft al 18esimo piano del nuovo grattacielo ideato da Jean Nouvel offre, oltre alla raffinata cucina francese, una stupenda vista sulla città. L’Holy Moly sul battello balneare Badeschiff è l’audace progetto di un grande chef de cusine e sorprende con una cucina ricca di idee in un ambiente rilassato (tavoli senza tovaglia!). Qualche passo più in là, all’imbarcadero del twin City Liner, ha sede l’elegante Motto am Fluss: sopra caffè, sotto un ristorante top allestito secondo il gusto degli anni Cinquanta. a Vienna non c’è bisogno di cercare a lungo i tipici dolci e torte viennesi: “gugelhupf”, “Sachertorte” ed “apfelstrudel” fanno parte dell’offerta standard di tanti caffè e pasticcerie. Luoghi di culto viennesi come Sacher, Demel e Gerstner celebrano la grande arte della pasticceria dall’epoca dell’imperatore. Dal pasticcere imperial-regio Demel a vendere e servire le leccornie è solo personale femminile, le cosiddette “Demelinerinnen”. accanto ai tradizionali negozi è anche il mondo tutto rosa della pasticceria Aida con le sue numerose filiali ed il fascino retrò degli anni Cinquanta e Sessanta a caratterizzare l’immagine di Vienna. Da provare sono i “süsse gläser”, i bicchieri dolci, e le paste della raffinata pasticceria Zum Schwarzen Kameel. Merita fare un salto anche all’incantevole Chocolaterie Fruth, i cui dessert, torte e tartufi sono tra i migliori di Vienna. al vertice dell’arte culinaria locale da anni c’è lo Steirereck, ai giardini dello Stadtpark. Di recente gli sono state assegnate due stelle Michelin per la sua cucina austriaca moderna e di altissimo livello. Michelin ha assegnato le sue stelle anche al ristorante Walter Bauer, alla cucina mediterranea del Novelli ed al Mraz & Sohn, un affascinante e creativo ristorante a conduzione familiare. Chi vuole spingersi fino al 20esimo distretto si potrà immergere, presso la famiglia Mraz, in un’opera d’arte totale con tanto di stupendo giardino. anche il Palais Coburg è sulla corsia di sorpasso dal punto di vista culinario: ambiente e cucina eccezionali offrono una lussuosa cultura del piacere. Le pietanze si accompagnano ai vini dell’enoteca, nota in tutto il mondo. Chi vuole immergersi completamente nel mondo del cioccolato e dei cioccolatini passi da Altmann & Kühne: i mini-cioccolatini fatti a mano inseriti in stupendi cofanetti sono piccole opere d’arte. Dal Schokoladekönig, il re del cioccolato, si vendono, in omaggio alla precedente funzione del negozio – qui si vendevano bottoni – bottoncini di cioccolato fatti a mano e specialità tra cui i “Wiener Herzen”, i cuori viennesi. Più moderna la Xocolat Manufaktur con le sue creazioni di cioccolatini e tartufi dal sapore innovativo. tradizionali negozi di dolciumi come Engelecke o anche Zum süssen Eck sono oggigiorno una rarità. Con la loro vastissima offerta sono un vero eldorado per i golosi. Vi si possono trovare classici dolci come le “Krachmandeln”, mandorle pralinate, “Fruchtzuckerl”, caramelle al gusto di frutta, e “Wiener Schichtnougat”, cremini alla nocciola, ma anche specialità da tutto il mondo. un classico sono i wafer alla nocciola “Mannerschnitten”, ormai popolari anche all’estero. Lí si trova anche, insieme ad altri oggetti dal design Manner, il negozio Manner, accanto al Duomo di Stanto Stefano. D’estate Vienna diviene la metropoli del gelato. Già alla fine del 19esimo secolo vi si installarono i primi gelatai italiani. ai giorni nostri Vienna vanta la maggiore densità di gelatai in europa, ed una qualità del gelato senza eguali. a Vienna nascono i nuovi trend del gelato, in rotenturmstrasse c’è ad es. anche un gelataio che vende gelato fatto solo con latte biologico. La Xocolat-Manufaktur apre nuove vie: ad es. con raffinate variazioni di tartufi e bastoncini di cioccolato fatti a mano. Alla pasticceria imperial-regio Demel dal 1786 le “Demelinerinnen” servono raffinatissimi dolci viennesi. SUGGERIMENTI • Settimana gastronomica Due volte all’anno il mondo delle buona cucina di Vienna partecipa alla Settimana gastronomica DiningCity: i migliori ristoranti di lusso propongono un menu ad un conveniente prezzo fisso. www.restaurantwoche.at • Festival del Piacere in maggio il Festival del Piacere presenta ai giardini dello Stadtpark specialità culinarie made in austria (11-13.5.2012). www.genuss-festival.at iL PiaCere DeL Vino: WorK in ProgreSS Che il vino a Vienna sia buono solo all’Heuriger al limite della città non è vero, e lo dimostra un numero crescente di winebar ed enoteche situate nel bel mezzo della città. D’altra parte anche il tradizionale Heuriger diviene sempre più moderno. Facciamo un sopralluogo. Sabato a pranzo nel centro storico di Vienna. Mentre nelle stradine è tutto un via vai di gente in giro per compere, nel winebar Zum Schwarzen Kameel l’atmosfera è tranquilla. al bancone il proprietario si adopera affinché tutti si sentano a loro agio. La luce indiretta rischiara le bottiglie verdi allineate dietro al bancone. ai tavolini si chiacchiera e si beve, le tartine fanno venire l’acquolina in bocca, ed in cantina sono sistemate ben 800 vini in bottiglia. il locale Zum Schwarzen Kameel è una delle circa 80 enoteche della città. nessuno ne conosce il numero esatto, le maggiori però sono note a tutti: ad esempio qualche metro più in là Meinl‘s Weinbar in Naglergasse, un raffinato locale sistemato in una cantina al di sotto del fornitissimo negozio di vini. Poi c’è Artner in Franziskanerplatz, un elegante tempio per buongustai con una stupenda illuminazione, 3-Hacken-Magazin, che propone diversi tipi di prosciutto appena affettato, per accompagnare il vino, Eulennest in operngasse, Vis-a-vis in una stretta stradina in pieno centro, ed i bar nelle filiali della catena di negozi di vini Wein & Co. che ricordano un po’ un bistro. a ciò si aggiungono i ristoranti con ampia offerta di vini tra cui Hajszan e Kulinarium 7, dove si sorseggia il vino, accompagnandolo ad ottime pietanze nel mezzo di un piacevolissimo ambiente. e non si dimentichi il Weinbar im Palais Coburg (al Basteigarten), con 60.000 bottiglie, che vanta una delle più fornite cantine di vini in europa, tra cui vini rari degli ultimi quattro secoli, ed il Wieno, di fronte al Municipio, che propone oltre 30 Vini Viennesi bianchi e rossi, anche sfusi. il volto nuovo dell’Heuriger il cortile nell’ottavo distretto, un distretto borghese della città, non dista molto dal Wieno. Qui le foglie di edera ricoprono le mura, da una costruzione in legno si scrosta un po’ di vernice, il muschio cresce sulla statuetta in pietra della fontana. alle semplici tavolate tra i nodosi alberi e gli arbusti di lillà stanno sedute Il vino arriva in città: raffinate enoteche ed eleganti winebar integrano l’offerta del tradizionale Heuriger. diverse persone. Si sente il rumore dei passi sulla ghiaia quando il proprietario della Weinstube Josefstadt porta le caraffe. anche questo è il mondo del vino a Vienna. Questo Heuriger, noto solo agli intenditori e poco distante dal centro, non ha nulla da invidiare alle classiche località vinicole alla periferia di Vienna grinzing, Sievering, Heiligenstadt, nussdorf e neustift. al limite della città la maggior parte dei 230 viticoltori viennesi hanno appeso una frasca alla porta, così segnalano che il locale è aperto. non dimentichiamo che Vienna è l’unica città al mondo con una viticoltura degna di nota all’interno dei limiti urbani. ogni anno si producono qui 1,7 milioni di litri di vino, soprattutto vino bianco. Viticoltori di spicco tra cui Fritz Wieninger ed i suoi colleghi del consorzio WienWein (Christ, edlmoser, Zahel, Cobenzl, rotes Haus) hanno dato alla cultura enologica locale un’immagine del tutto nuova. ed ai loro Heuriger un allestimento interno moderno. Così Zahel, in piazza Maurer Hauptplatz, ha ampliato l’antico e pittoresco edificio in legno della sua azienda vitivinicola, dotandolo di una moderna pressa, la cui parte frontale è tutta in vetro. Da Wiltschko, un moderno edificio dalle linee sobrie, situato al limite di un vigneto, nel sobborgo viennese di Mauer, ci si può godere la vista sulle colline a sud della città. La sobrietà è anche la caratteristica di Christ a grossjedlersdorf, dove in un winebar annesso al resto del complesso, si mettono perfettamente in scena i migliori vini. essenziale è anche lo stile del nuovo Heuriger Göbel, in alto alla viuzza Stammersdorfer Kellergasse. Lungo questa stradina lastricata le romantiche cantine si susseguono una dopo l’altra. e dopo qualche passo all’improvviso ci si trova nel bel mezzo dei vigneti che ricoprono la collina del Bisamberg. e si ha la città ai piedi... www.VI E N NA.I N fo iL riLanCio DeL CaFFÈ BeSt oF BarS Classico: Barfly‘s Club: american bar frequentato dal mondo trendy dove ha preso l’avvio l’attuale moda degli american bar a Vienna // Specialità: uno dei 1.200 whisky il profumo del caffè aleggia nell’aria ed un’abbagliante luce al neon illumina il bancone. Qualcuno aziona una slot machine appoggiata ad una parete. Sui tavoli tazze di caffè, bicchieri di birra e di vino. ad un tavolo occupato da avventori abituali si discute animatamente. È ciò che accade giorno dopo giorno in uno dei 600 bar anonimi di Vienna. un antipodo rispetto a tradizionali caffè come Central, Demel o Griensteidl, a cui si ispirano altri 1.500 altri caffè “come si deve”. il tradizionale caffè viennese è poliedrico e sempre al passo con i tempi. nel 2006 l’albergatore Manfred Stallmajer divenne gestore del Café Drechsler, lungo il mercato naschmarkt, ed incaricò il designer londinese Sir terence Conran di idearne il nuovo allestimento. “il nostro obiettivo per l’allestimento del Drechsler”, spiega Conran, “era in primo luogo quello di afferrare l’essenza del classico caffè viennese, per poter anche portare avanti la tradizione, creando al contempo un ambiente che fosse adeguato al 21esimo secolo.” La 25hours Lounge con la sua fantastica vista L’ambiente dei bar viennesi è svariato quanto il variopinto mondo dei cocktail. Chi si lancia alla loro scoperta, troverà certamente il ritrovo ideale... Tra il semplice baretto alla periferia di Vienna e gli eleganti caffè lungo la Ringstrasse il divario è enorme. Lo colmano tradizionali caffè, dal classico al moderno... La loro funzione principale è quella di offrire alla clientela abituale un’estensione del soggiorno di casa. Ciò vale ad esempio per il Westend, di fronte alla stazione ferroviaria Westbahnhof, per lo spazioso Hummel, per il Blaustern, un caffè trendy che propone tra l’altro un’eccellente prima colazione ed una marca di caffè proprio. Ma vale anche per il Weimar presso la Volksoper, dove talvolta in serata ci si rilassa al suono del pianoforte. o per il Theatercafé lungo la Wienzeile, dove all’architetto Hermann Czech è riuscito un perfetto mix tra caffè, american bar e bistro. 19 Con una ricchissima offerta: Planter‘s Club: 1.700 alcolici – probabilmente la più vasta offerta del genere in europa // Specialità: Planter‘s Punch (un drink fruttato al rum) Elegante: Onyx Bar: bar mondano in centro città con vista sul Duomo di Santo Stefano // Specialità: French Connection (champagne rosato, liquore al sambuco, almdudler) Futurististico: The Red Room: cocktail bar nella cantina del ristorante Comida // Specialità: Persian Mule (vodka, cetriolo, lemon grass) Grandangolo: 25hours Lounge: in realtà un attico da dove il giovane mondo stylish può godersi la vista panoramica sulla Vienna notturna // Specialità: creazioni attuali come il rhabarber Bellini (Bellini al rabarbaro) Sir Terence Conran ha dato al Drechsler un nuovo volto. Leggendario: Loos Bar: classico american bar, allestito nel 1908 da adolf Loos // Specialità: Bobe Special (un cocktail fruttato al gin) Notissimo: First Floor: un acquario senza pesci domina l’arredamento ideato da eichinger oder Knechtl // Specialità: Koriander Mojito (coriandro, gin) Ricco di prospettive: Sky Bar: grandi vetrate ed una terrazza con veduta sui tetti della città // Specialità: Skyline (gin, sciroppo di lampone, limette fresche) Trendy: Bar Italia: caffè, prosecco, drink e cocktail – bar e lounge dal design elegante // Specialità: gurke-Fizz (drink con gin e cetriolo) Universale: Lutz – die Bar: comprende un bar ed un club molto “in” // Specialità: tennessee rush (bourbon, liquore al mandarino, mirtillo, limette Stylish: il Blaustern.... Questa è stata anche la filosofia seguita per il recente riallestimento del Café Museum, di fronte alla Secessione. il caffè era stato arredato nel 1899 da adolf Loos in maniera forse un po’ troppo spartana, ora gli è stata riconferita la piacevole immagine degli anni trenta. “Volevamo rifarci ai modelli originali”, racconta irmgard Querfeld che gestisce il caffè, “per questo ci fu d’aiuto il Museo del Mobile. Poi trovammo fotografie alla Biblioteca nazionale austriaca, ma nessuna piantina.” il resto altro non fu che un’attenta ricostruzione guidata dall’antica famiglia di caffettieri Querfeld, che gestisce anche i caffè Landtmann, Mozart, Hofburg e Residenz. La continuità della cultura del caffè a Vienna è garantita. ...classico: il Demel Da più di cent’anni uno dei più raffinati american bar – il leggendario Loos Bar La Serra delle Palme nei giardini del Burggarten risale al 1822 ed é una delle più belle costruzioni in acciaio e vetro dell’epoca. QuanDo La natura e L’arCHitettura Vanno a BraCCetto Vienna, centro storico. È primavera. In piazza Morzinplatz delle piantine sbucano tra le pietre del selciato, delle erbe, persino degli alberelli, spuntano tra le fessure del muro. Negli angoli ombreggiati cresce il muschio. In piazza Freyung prospera il dente di leone. In Minoritenplatz fioriscono le rose selvatiche, l’olivello spinoso e la buddleja. Passeggiando attraverso Vienna si capisce: la natura conquista la città – ed anche alcuni edifici... esattamente 150 anni fa furono inaugurati a Vienna i giardini dello Stadtpark. il primo parco pubblico della città era un luogo particolare con una particolarità bizzarra: fino al 1956 la gente, per utilizzare le sedie del parco, doveva pagare! oggi una cosa impensabile. in fondo oltre la metà dell’area urbana viennese è zona verde. non sono solo i parchi però a formare questo polmone. anche le piante selvatiche danno il loro contributo. ne è un esempio tipico l’auer-Welsbach-Park, allestito nel 1890 secondo il gusto inglese, volutamente in contrapposizione ai giardini barocchi di Schönbrunn: qui la natura può crescere indisturbata su una superficie di 2.500 m²: un’area di verde selvatico in città che è un habitat irrinunciabile per flora e fauna… e nel bel mezzo di Vienna. riconciliazione tra grigio e verde una cosa è certa: ogni tipo di spazio verde migliora la qualità della vita. e così a Vienna si aiuta la natura a riconquistarsi la città con iniziative come “guerilla gardening”, giardini comunitarie e rinverdimenti dei tetti. L’idea di combinare la natura all’architettura non è nuova. già negli anni ottanta del secolo scorso Lo Stadtpark è il parco di Vienna più ricco di monumenti e sculture. Prati, specie erboree rare ed un esteso stagno ne fanno un’oasi verde in centro città. l’artista austriaco Friedensreich Hundertwasser fece furore con fiori sui tetti, pareti curve e facciate variopinte, creando opere uniche come l’“Hundertwasserhaus”, il “Kunst Haus Wien” o il termovalorizzatore di Spittelau. oggi il nuovo trend si chiama rinverdimento verticale. Di che cosa si tratta? La risposta non è molto lontana dall’“Hundertwasserhaus”, ma lungo la sponda opposta del Danubio: nel cortile interno dell’edificio progettato dall’architetto Jean Nouvel si trova una parete la cui superficie misura 600 m² e che è ricoperta di edera e vite vergine. L’ha ideata l’illustre botanico Patrick Blanc. naturalezza programmata Lungo il Canale del Danubio coesistono armoniosamente ambiente metropolitano e natura. Da un lato questo braccio del Danubio, un tempo chiamato “acque di Vienna”, avvicina molto la natura al centro storico: nelle prime ore del mattino ad esempio le anatre passeggiano qui lungo le rive; e non mancano nemmeno gli appassionati di pesca con l’amo, silenziosamente immersi nella loro attività. Dall’altro sono state qui erette negli ultimi anni delle costruzioni moderne e di grande interesse architettonico. ne è un esempio recente l’imbarcadero Wien-City, un porto fluviale urbano futuristico per il twin City Liner ed i battelli della compagnia DDSg. un’altro esempio di come natura ed architettura si coniughino perfettamente è il complesso therme Wien. Questo impianto termale urbano, il più esteso ed il più moderno in europa, è adagiato al centro dello stupendo parco termale di oberlaa, allestito nel 1974 in occasione della Mostra internazionale del giardinaggio; esso offre oggi su un’area di 850.000 m² relax allo stato puro. Un’altra zona naturale realizzata artificialmente è l’Isola del Danubio, forse la più nota tra tutte le aree ricreative. Questo progetto urbanistico, il maggiore mai attuato a Vienna, dagli anni Settanta del secolo scorso ha la funzione primaria di proteggere la città dalle inondazioni con un’isola creata dall’uomo. Con 42 km di rive, le piacevoli piste ciclabili, i romantici angoli grill e gli estesi prati l’isola ha conquistato ben presto il cuore dei Viennesi... a Vienna la natura e l’architettura vanno a braccetto! www.VI E N NA.I N fo 21 La ruota PanoraMiCa gira nei BoSCHi FLuViaLi “È un parco? No. È un prato? No. Un bosco? No. Un parco dei divertimenti? No! Ma cos’è? Il Prater è tutto ciò insieme!” Così Adalbert Stifter descrisse nel 1830 questo eccezionale spazio dedicato alla ricreazione ed al divertimento. Il Prater … parco dei divertimenti ed oasi verde al contempo. Qui si trova anche il nostalgico castelletto Lusthaus, menzionato spesso in canzoni viennesi, ad esempio nella canzone dei fiacre di Gustav Pick. Voglia di Vienna dall’alto? Dai 252 metri d’altezza della Torre del Danubio potete godervi una vista a 360 gradi sull’Isola del Danubio e su tutta Vienna. L’ex-riserva di caccia imperiale fu aperta al pubblico nel 1766. Da allora esiste anche il parco “Wurstelprater” che con le sue 250 attrazioni fa divertire grandi e piccini. un po’ più in là inizia il Prater verde, la cui idilliaca atmosfera funse da ispirazione per la canzone di robert Stolz, “al Prater rifioriscono gli alberi”. E infatti gli alberi non mancano: ai lati del viale Hauptallee (4,5 km) se ne trovano ben 2.500. Percorrono quotidianamente questo viale che conduce diritto al castelletto del Lusthaus, oggigiorno sede di un popolare ristorante, sia fiacre che centinaia di sportivi in bici o a piedi. Cosa offre ancora il Prater: dal 1878 corse al trotto all’ippodromo della Krieau con le più antiche tribune in cemento armato in europa, grandi eventi sportivi allo stadio Ernst Happel, tuffi in piscina allo stabilimento balneare Stadionbad, un romantico ambiente lungo le acque dell’Heustadlwasser… Volete vedere tutto in una volta questo parco grande ben sei milioni di m²? Fate un giro con la ruota panoramica e godetevi la vista su Vienna da un’altezza di 65 metri! In epoca barocca si voleva che la natura penetrasse anche all’interno degli edifici. Ne sono un esempio tipico le pitture paesaggistiche nelle Stanze Bergl di Schönbrunn: un viaggio in un mondo popolato da uccelli ed altri animali esotici. reggia e giarDini – una CoMBinaZione PerFetta Vienna FarFaLLona Vienna è la capitale mondiale delle farfalle. Qui danzano e svolazzano 135 specie protette che si possono vedere ovunque in città. Con Schönbrunn ed il Belvedere Vienna dispone di due tipici esempi dell’arte del giardinaggio barocca. La formula: i giardini e l’architettura sono indissolubilmente legati e si completano a vicenda. in ambedue i parchi regna una decisa rigidità formale: una raffinata suddivisione data da siepi e viali, sentieri a raggiera che attirano abilmente lo sguardo verso i pezzi forti del complesso. e nel mezzo non mancano le soprese: lo sapevate ad esempio che il Belvedere ospita il giardino alpino più antico del mondo in cui crescono 4.000 diverse specie vegetali alpine? o che la Serra delle Palme, nel mezzo dei giardini di Schönbrunn, è l’ultima e la più estesa del suo genere in europa? Se si continuano a seguire le vie abilmente tracciate dai giardinieri, si giunge in un favoloso mondo fatto di labirinti e di fontane, si passa di fianco alla rovina romana, la Casa del Deserto e l’orangerie. Per un momento di “bestiale” divertimento c’è il giardino zoologico di Schönbrunn con la sua superstar, il cucciolo di panda Fu Hu. già per la seconda volta lo zoo più antico del mondo è riuscito a far riprodurre naturalmente questa specie di orsi in via di estinzione, impresa non facile. Chi inoltre vuole godersi una bella vista ha due possibilità: percorrere il sentiero sopraelevato (10 m di altezza), tra le chiome degli alberi delle propaggini del Bosco Viennese, o recarsi sulla collinetta dove si erge la gloriette, per la cui costruzione si utilizzarono, su ordine di Maria teresa, parti del castello rinascimentale viennese di neugebäude. il premio per chi arriva in cima: lo sguardo potrà spaziare fino alla collina del Kahlenberg! • Nel loro habitat naturale: sul prato Himmelwiese, al giardino delle farfalle nei parchi fioriti di Hirschstetten o al Donaupark. • Sulle colline: lungo il sentiero dedicato alle farfalle del Cobenzl si può seguirne il ciclo di vita, dall’uovo all’insetto adulto. Vienna ha dato il nome ad una falena del tutto particolare, la saturnia del pero che qui si chiama occhio notturno del pavone viennese, “Wiener Nachtpfauenauge”. Questa falena della famiglia Saturniidae, con la sua apertura alare che arriva a 16 cm, è la più grande farfalla europea. • Nell’ambiente barocco: al giardino botanico del Belvedere si intrecciano i voli di cento famiglie di farfalle. • Nel fascino liberty: la Serra delle Palme nei giardini del Burggarten è un’oasi tropicale nel mezzo di Vienna ed ospita, oltre ad un caffè-ristorante, anche la Casa delle Farfalle con 600 diversi esemplari. SUGGERIMENTI • Salon Jardin al parco del Castello di Hetzendorf: 11-13.5.2012 • Giornate viennesi degli Agrumi all’orangerie di Schönbrunn: 17-20.5.2012 • Giornata della Biodiversità al Cobenzl: 15 e 16.6.2012 • Giornata viennese della Passeggiata enologica: 22 e 23.9. 2012 CoSa C’È Da SaPere Su Vienna informazioni su Vienna Conoscere Vienna Prima del viaggio Con i giri guidati in autobus, accompagnati da esperte guide viennesi, potrete conoscere le più note attrazioni della città. www.cityrama.at www.redbuscitytours.at www.viennasightseeing.at Wien Hotels & Info Informazioni sul soggiorno a Vienna e la prenotazione dell’hotel. Tel. +43-1-24 555 Fax +43-1-24 555-666 Tutti i giorni 9 – 19 e-mail: [email protected] a Vienna Tourist-Info Vienna Informazioni, prenotazioni hotel, Vienna Card, opuscoli, souvenir, allacciamento wi-�i gratuito. Vendita biglietti per spettacoli a Vienna e per visite guidate in città presso l’agenzia di vendita biglietti Jirsa. Last minute ticket per spettacoli che si svolgono la sera stessa dell’acquisto del biglietto per alcuni teatri e sale da concerto viennesi. Centro storico, primo distretto Albertinaplatz / angolo Maysedergasse Tutti i giorni 9 – 19 Tourist-Info aeroporto di Vienna Settore arrivi Tutti i giorni 6 – 23 Le linee di autobus Hop On Hop Off percorrono regolarmente tre itinerari sightseeing della città. Salite e scendete a piacere alle diverse fermate. www.viennasightseeing.at Le passeggiate guidate in città permettono di dare uno sguardo dietro le quinte della città e di assaporare l’atmosfera viennese. www.wienguide.at www.viennawalks.com www.verliebtinwien.at www.wienfuehrung.com www.wiensehen.at I fiacre sono semplicemente parte integrante di Vienna. Un modo romantico di scoprire la città. Stazioni di partenza dei calessi nel centro storico: Stephansplatz, Petersplatz, Albertinaplatz, Heldenplatz, Burgtheater in internet I giri in battello lungo il Danubio partono dall’imbarcadero Wien City. Imbarcatevi in piazza Schwedenplatz in un battello turistico che, passando per Marina Wien, giunge �ino al ponte Reichsbrücke. www.ddsg-blue-danube.at La guida ufficiale per Vienna fornisce informazioni su attrazioni ed eventi, nonché suggerimenti per il soggiorno a Vienna e le prenotazioni online. www.vienna.info Il Twin City Liner, un rapido catamarano che viaggia sul Danubio, parte dall’imbarcadero Wien City ed in 75 minuti vi conduce a Bratislava. www.twincityliner.com Venite a trovarci anche su: www.facebook.com/ViennatouristBoard www.facebook.com/gayfriendlyvienna www.youtube.com/ViennatB Il Vienna Ring Tram e l’unico tram che percorre un giro completo della Ringstrasse e propone inoltre anche informazioni audiovisive sui maestosi palazzi che costeggiano il magni�ico viale. www.wienerlinien.at informazioni del Comune di Vienna www.wien.at Conoscere Vienna con la Vienna Card Dal cellulare m.vienna.info il giornale di Vienna sull’iPad Scaricatevi il giornale di Vienna sull’iPad, gratuita all’appStore (in tedesco o inglese). Con in più video e fotogallerie, suggerimenti e link sulle manifestazioni attuali. La Vienna Card è la vostra tessera agevolazioni per la città. Essa prevede • Utilizzo gratuito di tutti i mezzi dei trasporti pubblici di Vienna per 72 ore • Riduzioni per oltre 210 esercizi convenzionati alla Vienna Card tra cui musei, caffè, Heuriger, negozi, teatri e sale da concerto • Acquistabile ai centri Tourist-Info, all’hotel ed agli sportelli dei trasporti pubblici “Wiener Linien” alle principali fermate del metrò • Prenotazione online in anticipo www.wienkarte.at • Prezzo: 18,50 € www.VI E N NA.I N fo i maggiori eventi del 2012 L’Incanto del Ghiaccio invita dal 19 gennaio al 4 marzo a lanciarsi in volteggi sul ghiaccio: su una pista di 6.000 m² situata davanti al Municipio e con tanto di sentieri di ghiaccio che si snodano per il parco. La Ruota panoramica è considerata il simbolo della città e si trova all’ingresso del Prater di Vienna, il popolarissimo parco dei divertimenti con le sue 250 attrazioni. Il Ballo dell’Opera il 16 febbraio è il culmine del Carnevale a Vienna: VIP del mondo della cultura, dell’economia e della politica si incontrano qui al ritmo di tre quarti. “Alles Walzer!” I celebri Lipizzani della Scuola di Equitazione spagnola si possono ammirare nella splendida ambientazione barocca della Ho�burg. Le visite guidate permettono di dare uno sguardo anche dietro le quinte di questa “istituzione” fondata ben 430 anni fa.. Ben 42 chilometri situati lungo le maggiori attrazioni della città attendono i partecipanti alla 29esima edizione della Vienna City Marathon, il 15 aprile. I 250.000 tifosi renderanno sicuramente vivacissima l’atmosfera lungo il tracciato. I Piccoli Cantori di Vienna sono gli ambasciatori musicali della città. A Vienna li si può ascoltare nelle più note sale da concerto. Inoltre, alla Cappella della Ho�burg, cantano ogni setttimana la messa domenicale. Il Festival di Vienna presenta dall’11 maggio al 17 giugno produzioni teatrali, di danza e performance contemporanei. La solenne inaugurazione l’11 maggio attira migliaia di spettatori sulla piazza di fronte al Municipio, che ospita la sezionemusicale del Festival. Al Musikverein, si esibiscono i migliori musicisti del mondo (6 maggio–17 giugno). nel 2010 il Giardino zoologico di Schönbrunn fu premiato come migliore zoo in europa. grazie all’esperta cura degli animali nello zoo più antico del mondo (1752) è avvenuta per due volte anche la riproduzione naturale di copppie panda: il cucciolo di panda Fu Hu è attualmente il pupillo dei visitatori. Af�luiscono ogni anno alla Festa dell’Isola del Danubio circa tre milioni di visitatori. 2.000 musicisti che propongono in totale 600 ore all’incirca di programma garantiranno anche nel 2012 un evento eccezionale (22.6-24.6). Al Capodanno Viennese si inizia in bellezza il nuovo anno lungo il Percorso di San Silvestro, nel centro storico di Vienna, con tanto di palcoscenici, tendoni, chioschi gastronomici e musica dal pop al dance�loor. Il 19 maggio tutta Vienna pulsa al ritmo del ventesimo Life Ball. Ogni anno sono presenti a questo evento di bene�icenza a favore della lotta contro l’AIDS divi e personaggi di spicco internazionali tra cui ad es. Bill Clinton, Janet Jackson, Heidi Klum, Naomi Campbell, Sharon Stone, Dita von Teese e Liza Minnelli. A partire dalla metà di novembre �ino a Natale la Magia dell’Avvento viennese con il mercatino di Gesù Bambino subito davanti al Municipio crea un’atmosfera da �iaba. Da non perdere: i mercatini dell’Avvento davanti alla Reggia di Schönbrunn, al Belvedere ed in piazza Maria-Theresien-Platz. 23 Edito da Ente per il Turismo di Vienna, A-1020 Vienna Obere Augartenstrasse 40 www.vienna.info Ideazione & redazione Ente per il Turismo di Vienna, Andrea Kostner; Consulenza PR: Paul Daniel Testi Susanna Burger, Paul Daniel, Susanne Kapeller, Andrea Krems, Robert Seydel, Susanne Sommer Selezione fotografie Anna-Elisabeth Menz Ricerca fotografie Elisabeth Freundlinger Art direction e veste grafica Christian Begusch (JvM/Donau) Stampato in Austria presso Druckerei Berger 2581 / 11 / 25 Fonti immagini Copertina: L’anelito alla felicità si placa con la poesia, il Fregio di Beethoven (dettaglio): Belvedere, Vienna (prestito alla Secessione, Vienna) Pag. 2: Foto di Norbert Kettner: WTV/Peter Rigaud Pag. 3: Dettagli delle immagini seguenti, vedi relative immagini Pag. 4: Moritz Nähr, Gustav Klimt, 1912 all’incirca: Belvedere, Vienna Pag. 5: Nuda Veritas (1899): KHM, Museo austriaco del Teatro; Il bacio (1907-1908): Belvedere, Vienna; Emilie Flöge (1902): Wien Museum; foto di Agnes Husslein: Belvedere, Vienna; Morte e Vita (1910-1915): Leopold Museum, Vienna; il Fregio di Beethoven (dettaglio), Questo bacio a tutto il mondo (1901/1902): Belvedere, Vienna (prestito alla Secessione, Vienna) Pag. 6: Entrambe le fotogra�ie WTV/Manfred Horvath Pag. 7: Chiesa am Steinhof: WTV/Karl Thomas; museo civico dedicato a Francesco Giuseppe, progetto 1903: Wien Museum; servizio da tè di Josef Hoffmann: Gerald Zugmann/MAK; foto di Dietmar Steiner: Pez Hejduk; vaso di Josef Hoffmann: Wolfgang Woessner/MAK; Casa di Loos: WTV/Peter Koller; Loos American Bar: WTV/Günther Ezsöl Pag. 8: Reggia di Schönbrunn: WTV/MAXUM; Grosse Galerie, lampadario: Schloss Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H. Pag. 9: Biblioteca nazionale austriaca: WTV/ MAXUM; la Saliera di Benvenuto Cellini: Kunsthistorisches Museum, Vienna; 20er Haus: Belvedere, Vienna; Giro del Terzo Uomo: Felicitas Matern; MuseumsQuartier: WTV/Peter Rigaud Pag. 10: Musikvereinssaal: WTV/Peter Rigaud; foto di Elīna Garanča: Gabo/Deutsche Grammophon Pag. 11: Maya Hakvoort nel ruolo di Elisabeth: VBW/Rolf Bock; Oper live Opera di Stato di Vienna/Michael Pöhn; Orf RadioSymphonieorchester: ORF/Thomas Ramstorfer; Festival della Musica su Schermo: WTV/Karl Thomas Pag. 12: Rote Bar al Volkstheater: WTV/Peter Rigaud; Pratersauna: Pratersauna; Tanzcafé Jenseits: WTV/Peter Rigaud; Motto am Fluss, Österreich Werbung Deutschland GmbH Pag. 13: Strandbar Herrmann: WTV/Peter Rigaud; ImPulsTanz Troubleyn/Jan Fabre (BE) Prometheus – Landscape II: Wonge Bergmann; Fête Impériale: Fête Impériale/Andreas Tischler Pag. 14: Jean Nouvel + Wittmann: Niels Stoltenborg; Augarten �lagshipstore: Augarten; Lobmeyr Basket M. Dessi: Lobmeyr/Klaus Fritsch; Wiener Musterzimmer 2009: Belvedere Wien/Eva Würdinger Pag. 15: Shopping, Mühlbauer: WTV/Peter Rigaud; Lena Hoschek Dirndl: Lena Hoschek; Lena at work: Lupi Spuma; Ulf Wallmann; superated/Josef Weiland Pag. 16: Wiener Schnitzel: WTV/Peter Rigaud; Naschmarkt: WTV/Peter Rigaud; chiosco delle salsicce: Bitzinger/Franco Winter Pag. 17: Steirereck; Holy Moly: Badeschiff/ Citronenrot; Xocolat-Manufaktur: xocolat/ Herbert Lehmann; dessert al cioccolato: WTV/ Peter Rigaud Pag. 18: Bottiglie di vino: WTV/Lukas Beck; wine bar: Julius Meinl am Graben; Schwarzes Kameel: WTV/Peter Rigaud Pag. 19: Facciata café Drechsler: Café Drechsler; 25hours hotels; Sir Terence Conran: John Parkinson Agency; Loos American Bar: WTV/ Peter Rigaud; Blaustern; Demel: WTV/Peter Rigaud Pag. 20: Burggarten con Serra delle Palme: WTV/Lois Lammerhuber; allo Stadtpark: WTV/ Peter Rigaud Pag. 21: Vista dalla Torre del Danubio su Vienna: WTV/Popp & Hackner; Lusthaus, Prater: WTV/ Popp & Hackner; stanze Berglzimmer: Schloss Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H./ Alexander Koller; saturnia del pero: MA 49/ Lammerhuber Pag. 22: Vista dal Justizcafé al Parlamento: WTV/ Peter Rigaud Pag. 23: Incanto del Ghiacco viennese: WTV/ Günther Ezsöl; Ballo dell’Opera: WTV/MAXUM; Vienna City Marathon: WTV/Peter Koller; Festival di Vienna: WTV/F 3; Life Ball: Jürgen Hammerschmid/Life Ball; Festa dell’Isola del Danubio: WTV/Karl Thomas; Ruota panoramica: WTV/Claudio Alessandri; Scuola di Equitazione spagnola: WTV/Lois Lammerhuber; Piccoli Cantori di Vienna: WTV/Daniela Stallinger; Giardino zoologico di Schönbrunn: Daniel Zupanc; Magia dell’Avvento viennese: WTV/Peter Rigaud; Capodanno viennese: V TB/Karl Thomas Whoopi Goldbergs Kultfilm jetzt als Musical in Wien! www.musicalvienna.at DIN_Plakate_SAV3_RZ.indd 1 22.09.11 16:29