DISMAMUSICA MAGAZINE - Gennaio 2004 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672
Stampa: Servizi Editoiriali - Rovigo - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Euro 0,50
dismamusica magazine - anno vi - n. xi - gennaio/febbraio 2004
Editoriale
A metà marzo, fate un salto a Rimini... Infatti, se passate da quelle
parti dal 13 al 16 marzo, possiamo
incontrarci direttamente in Fiera, dove si svolgerà l’atteso
DISMA MUSIC SHOW, per guardare in faccia il mercato, i
prodotti, le proposte e le suggestioni del vasto mondo degli
strumenti musicali e delle edizioni musicali.
Quest’anno, per la prima volta, l’appuntamento italiano con
lo strumento musicale è anche il primo appuntamento europeo del 2004 per l’intero settore, visto che precede la
MusikMesse e Prolight+Sound di Francoforte, di cui peraltro
condivide l’intero impatto merceologico, vista la contemporaneità con l’appuntamento biennale del SIB.
Tutto questo, secondo me, va letto in chiave positiva, come
punto di ripartenza del mercato nella sua globalità e come
importante momento di confronto e verifica sia per gli operatori (costruttori e distributori), sia per i rivenditori, chiamati a riconfermare, in questo 2004, il trend positivo già manifestatosi lo scorso anno.
Certo, guardando al mercato nella sua globalità non si possono nascondere alcuni segni di “sofferenza”, come il recente caso della chiusura di Mackie Designs Italia e il recupero dello storico marchio RCF. Ma in questo caso si tratta
di una “sofferenza” dai contorni davvero internazionali, poco legata al sistema Italia e, per questo, poco significativa.
Importante è invece una serie di segnali positivi, che vedono la pratica musicale riconfermata in numerosi ambiti
(l’esempio di Scuola Musicafestival è d’obbligo, ma non è il
solo), a partire dalla scuola, con iniziative anche autonomamente proposte da dirigenti scolastici illuminati (come nel
caso del liceo Berchet di Milano), per arrivare all’età adulta
e alla terza età, con il rifiorire di un “ritorno alla musica” che
ha fatto crescere un po’ ovunque anche la semplice esigenza di trovare luoghi in cui suonare, al di là delle umide cantine e delle cascine isolate (dove non si disturbano i vicini),
organizzando anche piccole registrazioni e un percorso di
progressiva crescita musicale.
In questo scenario i rivenditori e le scuole di musica assumono un ruolo-pilota, al quale non devono abdicare, e che
possono probabilmente svolgere in uno stretto rapporto di
collaborazione. Accade ad esempio a Vercelli, nella scuola
media a indirizzo musicale Gaudenzio Ferrari, ma sono certo
che questo è solo uno dei tanti esempi possibili in Italia.
E in questo scenario è importante confrontarci, per trovare
il modo migliore per far crescere la voglia di fare musica di
moltissimi italiani.
Non è che il Disma Music Show di Rimini potrebbe essere il
luogo e il momento adatto per questo incontro?
Gianni Cameroni
Prossima fermata:
RIMINI
L’APPUNTAMENTO CON IL MONDO DEGLI
STRUMENTI MUSICALI E DELLE EDIZIONI
MUSICALI SI CHIAMA DISMA MUSIC SHOW.
CON IN PIÙ IL SIB IN CONTEMPORANEA.
F
inalmente si riparte. E quest’anno
si riparte da Rimini,
dalle proposte che giungono al mercato attraverso gli operatori dell’Azienda Italia.
Il Disma Music Show è infatti il primo appuntamento europeo del settore, seguito poi a ruota da Francoforte e via via da altri
momenti espositivi minori. Ma il fatto è in sè significativo, visto che l’anno 2004 si apre di fatto da
un palcoscenico alternativo, arricchito dalla contemporaneità con l’altra
grande fetta del backstage: il SIB (biennale), le cui
date coincidono quest’anno con quelle del Salone
dello Strumento e delle
Edizioni Musicali.
L’esigenza di presidiare
Quando si sommano
coincidenze di questo tipo è bene riflettere sulla necessità, comunque,
di essere presenti. E se
vi concedete qualche minuto di tempo per navigare nel sito del salone
(www.dismamusicshow.it)
Segue a pag. 2
Dalla parte delle radici
Una caratteristica specifica di ogni albero, di ogni erba, di
ogni pianticella, è quella di affondare saldamente le proprie
radici nel terreno, per trarre da lì la forza vitale necessaria a
sopravvivere. Poi ci vogliono anche l’acqua, e molte altre cose.
Ma, prima di tutto, ci vogliono le radici.
Ebbene, su Amadeus di gennaio, Carlo Piccardi intitola un suo
pezzo (da leggere, assolutamente) “Le radici di tutti”. E parla
di Europa e di Musica. L’occhiello dice: “La disciplina che potenzialmente possiede la maggior carica di coscienza europea
è la musica: proprio la materia più marginale, per non dire assente, nei sistemi scolastici”. In altre parole, secondo Piccardi
il terreno veramente unitario che può essere il collante naturale di anglosassoni, greci, tedeschi, francofoni, slavi, svedesi,
iberici, italiani e via dicendo, non è un terreno linguistico-letterario (il perno di tutti i sistemi scolastici), perché difficilmente un ugro-finnico riuscirà a colloquiare nella propria lingua
con un lusitano (un finlandese con un portoghese, ndr). Ma il
collante culturale, il terreno unitario, l’humus dove affondare
le nostre comuni radici culturali può essere la musica: la musica europea è infatti il nostro linguaggio universale, che da
secoli si sta sedimentando come patrimonio comune degli europei (così come altre musiche formano il patrimonio culturale
di asiatici, africani e via discorrendo). Ma l’unicità del portato culturale della musica che dal medioevo ad oggi ci sta costruendo le cellule celebrali (dal madrigale ai Beatles, dal Gregoriano a Beethoven, da Grieg a Battisti, da Haendel ai Muse)
sembra sia stato dimenticato dai gestori del percorso culturale
da suggerire ai giovani di tutta Europa.
Possiamo gridare a squarciagola che vogliamo la musica a
scuola? La musica e la scuola sembrano oggi due entità lontanissime. Spieghiamo ai ministri dell’Istruzione che la via da seguire è diversa da quella che hanno imboccato. E badate bene,
il problema non è solo italiano…
Vecchia Volpe
S
O
M
M
A
R
I
O
4 NAMM 2004
5 SCUOLA
MUSICAFESTIVAL:
SMF, PER GLI AMICI
6
UNA GRANDE SERATA
7 NOTIZIE DALL’ITALIA
8
NOTIZIE DAL MONDO
9
LEGGENDO QUA E LÀ...
11 DALLE AZIENDE...
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
N. 11 - Gennaio/Febbraio 2004 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
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Hanno collaborato a questo numero: Alessandro De Cristoforis, Andrea Arnaldi, Caterina Cameroni, Marco Cristofaro, Gianluigi
Pezzera, Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti, Simona Gorgoglione, Caterina De Gregori - Grafica, impaginazione e coordinamento:
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Segue dalla prima pagina
vi accorgete subito di quanto tutto questo
sia vero. Il Salone è ricco di aziende, con
tutti i nomi che contano schierati a rappresentare il mercato (inclusi molti che da
alcune edizioni mancavano). E vi accorgerete che sono veramente pochissime le
eccezioni, a volte peraltro ritrovate come
per magìa nei padiglioni del SIB, dove ad
esempio l’amplificazione professionale
ha maggiore rilevanza merceologica.
L’esigenza di esserci
Non è molto differente il discorso per gli
operatori del settore. Rivenditori, commessi, agenti, insegnanti e, in genere,
musicisti professionisti dovrebbero considerare prioritaria l’idea di fare un salto a
Rimini per visitare il salone italiano di riferimento del loro settore.
E non è solo un discorso di opportunità generica, di sollecitazione a “fare numero”. È al contrario la sollecitazione a
sfruttare pienamente lo sforzo espositivo
e dimostrativo di costruttori e distributori
(che portano in fera non solo gli strumenti, ma anche raffinati esecutori, maestri e
dimostratori). Ed è allo stesso tempo la
sollecitazione a sfruttare a pieno le opportunità offerte dal ricco programma collaterale: incontri (anche di taglio “sindacale” per talune categorie), dibattiti, convegni e tavole rotonde, per capire meglio
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
il mercato, per esserne parte viva e vivace e, perché no, per contribuire a cambiarlo in meglio.
Le altre manifestazioni in Fiera
Occorre anche considerare che il Disma
Music Show non si esaurisce con i prodotti e con i convegni. Ma che offre anche
altre occasioni di crescita e di conoscenza per il settore. Ne è esempio la straordinaria manifestazione Scuola Musicafestival, alla sua quarta edizione, che porta a
Rimini migliaia di ragazzi con le loro famiglie e con le loro scuole. Migliaia di ragazzi e famiglie che considerano la musica
come uno dei fattori primari del percorso
educativo, e che stimolano altri ad avvicinarsi con gioia, con fiducia e con molte
aspettative alla pratica musicale fin dalla più verde età.
Ma c’è ancora dell’altro: scuole di liuteria, spettacoli live, clinics e mostre speciali, dimostrazioni presso gli stand, appuntamenti per il pubblico generico, artisti da tutto il mondo...
In altre parole, il Disma Music Show è
davvero il momento “clou” dell’anno per il
mercato italiano dello strumento musicale. E il fatto di esserci o non esserci stati
può davvero fare molta differenza, soprattutto per chi ha fatto dello strumento musicale il punto di riferimento della propria
vita professionale.
Vittorio Gallarotti
NAMM
di Vittorio Gallarotti
Se si dovessero usare gli “emoticons”, le faccine espressive alle quali ci
hanno abituato il cellulare e la posta elettronica, il commento al NAMM
2004 dovrebbe comportare un sorriso a 32 denti.
Che forse non basterebbero nemmeno…
C
he il NAMM sia un appuntamento
normalmente contraddistinto da un
atteggiamento di euforia e fiducia
nel futuro e nel mercato è cosa risaputa. Lo
era un po’ meno forse lo scorso anno, con
il vento di guerra che spirava da occidente
(l’Irak è a occidente della California…).
Ma il 2004 ha visto rispuntare il consueto
atteggiamento di positivo ottimismo, come
è dimostrato dal sito Internet, dai commenti dei manager, dai comunicati postfieristici
e dall’andamento globale della manifestazione.
Era peraltro previsto: il mercato interno degli USA è decisamente vivace, come sempre, ed è sostenuto da una cultura dello
strumento musicale ben diversa dalla nostra, fortemente radicata nel tessuto sociale americano, che ha trasformato questa
nazione nel maggior mercato mondiale del
settore.
Joe Lamond, Presidente e CEO della manifestazione, “ha un significato molto positivo per il mercato nella sua globalità. I nostri espositori sono venuti a proporre nuovi
prodotti e sono ripartiti con grandi quantità
di ordini già firmati. Ma l’aspetto più vero è
stato il modo di condividere fra tutti e con
tutti la passione per la musica. Era come
essere a una immensa riunione di famiglia!”.
Il salone
Una grande
soddisfazione
Secondo quanto viene affermato nei comunicati finali, le interviste volanti raccolte durante la manifestazione a vari livelli hanno
dimostrato che ancora una volta il salone
era pienamente centrato sulle aspettative del mercato, come stanno anche
a dimostrare i numeri definitivi:
74.236 visitatori (ricordiamoci
che il NAMM è riservato agli
addetti ai lavori) e 1.340
aziende presenti. Si tratta di un balzo in avanti,
rispetto alla scorsa edizione, di circa il 10 per cento.
“Iniziare l’anno con un successo evidente come questa
edizione del NAMM”, ha affermato
I dettagli sullo svolgimento del NAMM sono
stati riportati da alcune riviste specializzate. Noi non ci soffermiamo su questo aspetto, ma una cosa ci preme sottolineare. Che
tutto si è svolto secondo un copione decisamente ben costruito, a partire dallo slogan
di quest’anno che, sotto il marchio NAMM,
sottolineava “believe in music”, con quel
corsivo su “believe” che vuole far capire come la frase “credi nella musica” si possa
anche leggere “fidati della musica”, abbi fiducia nel mercato e in quello che la musica
e la pratica musicale rappresentano.
È uno slogan da copiare, che gli americani hanno anche potuto rafforzare grazie all’impiego dei personaggi dell’intramontabile
Muppett Show, importanti testimonial che
si rivolgono al mondo dei ragazzi, ma che
sanno strizzare l’occhio anche al mondo degli adulti.
Interessanti anche i convegni collaterali, peraltro legati ad aspetti tipici del grande mercato americano, e le vere e proprie
“lezioni” riservate agli operatori,
in un percorso di aggiornamento e di formazione che
spesso anima e arricchisce l’offerta globale del
Salone. Ne è un esempio
la serie di lezioni tenute,
per conto della NAMM University, da Alan Friedman,
apprezzato formatore e acuto
conoscitore del mercato e degli
aspetti gestionali e amministrativi legati allo strumento musicale.
Da sottolineare anche l’emozionante momento della premiazione a Lee Berk, insignito del 2004 Lifetime Achievement
Award. Lee Berk è stato negli ultimi 25 anni
il presidente del Berklee College,
il maggiore college musicale
indipendente del mondo. Un
solo dato che giustifica ampiamente questo riconoscimento: i suoi allievi (tra i quali possiamo citare Quincy Jones,
Diana Krall e Branford Marsalis) hanno conquistato circa 100 Grammy Award!
NAMM
e la ricerca
L’impegno della potente associazione statunitense nel campo della ricerca musicale
è ormai noto. Anche quest’anno sono stati
presentati nella cornice del NAMM numerosi studi sui positivi effetti della pratica musicale, e non si è persa l’occasione per promuovere la costante diffusione dello studio
dello strumento musicale nelle scuole, con
le iniziative Save music in Schools (che raccoglie forme e petizioni per il mantenimento
dello studio della musica nelle scuole americane) e Boys and Girls
Clubs Of America, che
si propone di offrire
l’opportunità di praticare la musica a un sempre crescente numero
di bambini.
ria del “circolo virtuoso” proposta da Paul
Heid, Presidente del NAMM e presidente
della Heid Music Company. Il suo suggerimento parte dalla riflessione relativa a un
possibile moto circolare che offre una costante crescita del mercato.
Di fatto Heid suggerisce di mantenere quanto è stato fino ad oggi proposto proprio dall’organizzazione statunitense, potenziandone però ogni singolo passaggio: con i fondi
raccolti con gli utili del salone si possono
sovvenzionare iniziative e programmi di supporto alla musica e alla scuola. Da queste
iniziative nasce una maggiore fiducia del
pubblico nel fatto musicale e si dà maggior
peso alla pratica musicale. La conseguenza
più diretta è un lievitare della domanda di
strumenti musicali, che a sua volta stimola
la crescita del mercato e, per conseguenza
diretta, la crescita del salone di riferimento,
il Namm Music Show, appunto. E da qui riparte il moto costante del “circolo virtuoso”, con maggiori
disponibilità per la ricerca e
il supporto alle iniziative e
così via.
Un’idea per l’Italia
L’idea di Heid è un suggerimento che
Dismamusica ha già fatto proprio da tempo
(e bastino gli esempi di Scuola Musicafestival, delle ricerche di mercato, della rilevazione dei dati di mercato, dei Summit periodici e dell’adesione a iniziative quali “Salva
la Musica” o “Suonale all’IVA”), commisurandosi con una dimensione di mercato che
certamente non è paragonabile a quella
americana.
L’idea è però quella giusta. E parafrasando
la conclusione dell’invito di Paul Heid al termine del recente NAMM (Believe in music
– Belong to NAMM) anche a noi viene spontaneo dire “Credete nella musica. Associatevi a Dismamusica”.
La proposta
del “circolo
virtuoso”
In conclusione del salone, e di queste poche riflessioni, è sicuramente da citare la teoDISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
Scuola Musicafestival
Scuola Musicafestival:
SMF per gli amici
Scuola Musicafestival, giunto quest’anno
alla sua quarta edizione, è ancora una volta
uno dei punti caldi del DISMA MUSIC SHOW.
D
opo la lunga sosta natalizia, sono ripresi a pieno ritmo gli impegni che gravitano intorno a Scuola
Musicafestival e la frenetica attività cui deve far fronte la segreteria in questo periodo
ne è una concreta prova. Ovviamente tutto questo trambusto non può che
renderci felici, in quanto dimostra la vasta adesione e l’alto
gradimento che Scuola Musicafestival continua ad ottenere di
anno in anno.
Tutti presenti
Per valutare meglio la portata dell’effettivo successo
del progetto, possiamo guardare i numeri (non ancora definitivi, visto
che numerose scuole richiedono di poter
partecipare nonostante la data di scadenza
sia stata superata da tempo!): 160 scuole
iscritte provenienti da tutta Italia, suddivise
tra sezione musica e sezione ricerca.
Il fenomeno di più grande rilievo per questa
edizione resta però il fatto che, per la prima volta, sono rappresentate, a livello di
iscrizione, tutte le regioni d’Italia, nessuna
esclusa. Lo scorso anno mancava all’appello la Val D’Aosta, che quest’anno ci ha invece confermato la sua presenza.
Questo significa che Scuola Musicafestival
è davvero rappresentativo di una realtà radicata sul territorio: una realtà fatta di impegno e di crescita nel campo musicale a
livello di scuola primaria (elementari e medie inferiori).
Come si è arrivati
a questo
Ovviamente questi risultati così positivi
sono frutto del capillare lavoro di promozione svolto dalla Segreteria della manifestazione, con il supporto di CORAM, Coordinamento Musica, e la collaborazione di
Dismamusica, Associazione Musica!
(Associazione Italiana Rivenditori Strumenti Musicali) e SIEM (Società Italiana per l’educazione musicale).
Naturalmente non dobbiamo dimenticare il
patrocinio del Ministero dell‘Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, garanzia importante per
una manifestazione che vuole rivolgersi al
mondo della scuola nella sua totalità per
proporre un momento di festa all’insegna
della Musica.
A che punto siamo
Da un punto di vista pratico ci stiamo avvicinando alla seconda fase del progetto
(la prima riguarda l’importante adesione di
ogni singola scuola attraverso il formale invio dell’atto d’iscrizione) che coinvolge in
modo diretto ed attivo tutti gli istituti scolastici partecipanti: per consentire la realizzazione delle selezioni, le scuole devono inviare alla Segreteria la registrazione
su cd, dvd o musicassetta del repertorio
scelto dalle singole formazioni, oltre naturalmente al pezzo d’obbligo (il cui titolo è
Ascol), appositamente composto dal Mae-
stro Javier Pérez Forte.
La scelta di ritornare per quest’anno alle selezioni senza
esecuzioni dal vivo è stata effettuata perché per molti istituti sarebbe
stato impossibile organizzare in tempi utili
la preparazione e l’uscita degli studenti: la
data “alta” dell’appuntamento di Rimini ha
infatti comportato quasi un mese di anticipo
sulla data delle finali rispetto agli scorsi anni, bruciando le possibilità tecniche di organizzare le selezioni regionali e interregionali
come lo scorso anno. Per questo motivo, e
considerando anche i costi che comunque
queste trasferte comportano, molte scuole
hanno accolto di buon grado questa formula di selezione, che ha permesso loro di partecipare a questo importantissimo evento
senza dover effettuare eccessivi sacrifici.
Altra novità:
l’informatizzazione
Quest’anno, attraverso una precisa e mirata
scelta comunicazionale dell’organizzazione,
si è deciso di affidare a Internet, ed al rinnovato sito www.scuolamusicafestival.it, tutto il lavoro relativo allo scambio di
informazioni ed al download
di file (compresa la modulistica e la partitura del pezzo
d’obbligo), pur mantenendo
e salvaguardando i rapporti
diretti con le scuole.
Questa modalità, che è riuscita a vincere
la diffidenza iniziale di molti insegnanti, ha
comportato
gli
innegabili
vantaggi della
velocità e dell’indipendenza dalle bizze della posta (molto materiale avrebbe dovuto viaggiare in periodo natalizio), facendo
guadagnare tempo prezioso e precisione.
Informatica e Internet si sono messi per
una volta al servizio della musica, per offrire di nuovo a Scuola Musicafestival la possibilità di presentare una grandissima varietà di strumenti musicali (che va ben oltre la
logica del flauto dolce).
L’attesa del
Concertone
E in questa ridda di novità e di impegno di
studenti, insegnanti e organizzatori, noi tutti attendiamo con una certa ansia il magico
momento della serata del Concertone finale,
che, rispettando il programma tradizionale,
sarà anche per questa edizione ricca di ospiti importanti del panorama istituzionale e
dello spettacolo, musicale e televisivo.
Ma come nelle passate edizioni saran-
Che cervello! Per forza, suona…
P
er imparare a suonare una tastiera, chiunque, adulto o bambino che sia, deve
innanzitutto imparare a leggere le note. Solo così sarà possibile tradurre in una
melodia riconoscibile brani musicali a prima vista assolutamente incomprensibili
nella loro forma scritta sul pentagramma.
Ma come fa a diventare naturale e meccanico il processo della lettura a vista? Come
fanno le aree del cervello ad addestrarsi a tale capacità?
Uno studio di recente pubblicato dalla rivista statunitense NeuroImage (settembre
2003) analizza proprio questo processo di apprendimento, esaminando scientificamente il comportamento di alcune persone che si sono sottoposte a un test frequentando una volta alla settimana, per 15 settimane,
lezioni di musica della durata di 90 minuti durante le quali è stato loro insegnato a leggere le note e a suonare la tastiera.
Lo studio è riportato in modo estremamente dettagliato all’indirizzo Internet www.sciencedirect.com. Senza addentrarci nei dettagli dell’indagine neurologica, che interesserà però sicuramente gli addetti ai lavori, noi ne riferiamo qui la conclusione, secondo la quale già
dopo 15 settimane di studio la notazione musicale si elabora automaticamente.
Come dire che imparare a leggere la musica comporta l’apprendimento automatico della capacità di tradurre un codice spaziale (la musica scritta) in una serie di risposte motorie (l’azionamento dei tasti). Imparare a suonare uno strumento musicale, insomma, vuol dire
anche imparare ad attivare le aree cerebrali preposte al controllo dei movimenti. E questo dimostra ancora una volta la straordinaria
capacità che la musica ha di favorire lo sviluppo del cervello.
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
no soprattutto gli studenti delle scuole elementari e medie provenienti da tutta Italia i
veri protagonisti di questa grandiosa e commovente manifestazione, una vera festa
della Musica che metterà insieme ancora
una volta a Rimini la più grande orchestra
del mondo, diretta, per la seconda volta
consecutiva, dal maestro Paolo De Lorenzi.
Scuola Musicafestival sarà quindi al centro
dell’attenzione di molti osservatori, e porterà anche in fiera i giovanissimi interpreti,
che animeranno il salone con la loro gioiosa e esuberante curiosità. Arrivederci dunque a Rimini!
Simona Gorgoglione
Flashback
Una
In questa pagina, alcune immagini dalla serata del 12 novembre. Si riconoscono Massimo
Boldi, i Pooh, Caterina Caselli, Pierluigi Ronchetti e Giorgio Amadessi di RockNoWar.
grande serata
Si è tenuta allo Spazio Antologico di Milano,
lo scorso novembre, la serata dedicata al
progetto Salva la musica! - promosso dal
comitato formato da Cose di Musica, De
Musica Fondazione, Gruppo Sugar, Rock
No War, Scuola Musicafestival e PierLuigi
Ronchetti (giornalista e autore) - per la
raccolta di fondi destinati a promuovere
la musica nelle scuole attraverso la
donazione di “aule di musica”.
è
stata una serata tutta a ritmo di musica, condotta
da Pierluigi Ronchetti, già direttore del settimanale Sorrisi & Canzoni.
Molti gli ospiti d’onore, a partire da illustri personaggi del
mondo politico e della pubblica amministrazione che non
hanno mancato di esprimere la gratitudine delle istituzioni per l’attenzione che l’iniziativa rivolge alla formazione
delle giovani generazioni.
Erano presenti inoltre naturalmente molti personaggi del
mondo dello spettacolo, quali Caterina Caselli, i Pooh, e
Massimo Boldi, oltre a Franco Cerri e Enrico Intra, i due
amatissimi protagonisti del jazz italiano.
Dopo le esibizioni dei ragazzi della scuola media Luini-Falcone di Rozzano, beneficiaria di una delle aule donate lo
scorso anno, della scuola media ad orientamento musicale Francesco Baracca di Magenta e dei ragazzi dei corsi
di jazz della Civica Accademia Internazionale di Musica di
Milano, è stata la volta di Franco Cerri e di Enrico Intra,
che hanno creato magiche atmosfere jazz suonando con
Lucio Terzano al contrabbasso e con Tony Arco alla batteria nella formazione battezzata “Double Trio”.
In chiusura della serata, Massimo Boldi,
per dimostrare il suo
attaccamento alla musica, ha preso il posto di Tony Arco alla batteria, rispolverando il suo antico amore per lo
strumento, per accompagnare Cerri, Intra e Terzano.
Molte le dichiarazioni “strappate” ad illustri presenti dal
brillante Ronchetti in merito all’importanza del fare musica per i giovani.
“Io avevo tredici anni e volevo assolutamente cantare.
Questa sera vedo negli occhi di questi ragazzi la stessa
passione che avevo io. Fare musica è meraviglioso. È una
compagnia per tutta la vita. Non si è mai soli”, ha affermato Caterina Caselli, ex “casco d’oro” e oggi imprenditrice discografica e talent scout, sottolineando l’importanza del fatto che sempre più ragazzi si avvicinino alle
note.
“Uno strumento ha salvato molti della nostra generazione”, ha ammesso Stefano D’Orazio, dei Pooh, che durante la loro tournée dello scorso anno hanno raccolto i fondi
per l’aula di musica di una scuola per ogni regione italiana: “Uno strumento ti tira fuori dall’idea che la vita sia il motorino davanti al bar
in attesa del giorno dopo”. E Red Canzian ha
aggiunto: “La musica insegna una cosa che tutte le altre discipline non insegnano: insegna ad
ascoltare gli altri”.
Lanciato nell’anno 2002, il progetto Salva la
musica! si propone di crescere in ambito sociale, culturale e scientifico, e di coinvolgere artisti, personaggi del mondo della cultura, della
scienza, della politica e dell’economia che, con il
loro nome e con le loro competenze, possano contribuire
alla causa dell’iniziativa portando la musica a un numero
sempre maggiore di scuole e di studenti.
Silvana Antonioli
Fare musica con i malati di Alzheimer
L
a malattia di Alzheimer è ancora inguaribile, ma esistono cure che possono migliorare la qualità di vita dei malati, e la musicoterapia sembra essere in questo senso la cura maggiormente accreditata.
Il volume di recente pubblicazione Musicoterapia con il malato di Alzheimer, realizzato da Federazione Alzheimer
Italia con la collaborazione di Associazione P.A.M. (Progetto Anziani Musicoterapia), riporta per la prima volta in
modo organico una serie di interessanti esperienze condotte in questo campo con risultati positivi a livello di risposta comportamentale e comunicativa dei malati.
Ma perché la musica può trovare uno spazio privilegiato nella nebulosa mente dei malati di Alzheimer, condannati
a un progressivo deterioramento delle loro facoltà cognitive e intellettuali? Probabilmente perché la musica “coinvolge l’individuo principalmente sul piano emozionale e non su quello cognitivo. E sono poi le emozioni a riportare
a galla le altre informazioni, come le parole di una canzone, l’uso di uno strumento”, si legge nella prefazione al
volume, curata da Gabriella Salvini Porro, Presidente della Federazione Alzheimer Italia.
Tra le esperienze raccolte, è decisamente particolare quella di un musicoterapeuta che realizza con i pazienti da
lui seguiti veri e propri strumenti musicali e che usa tali strumenti per le varie altre attività musicali del centro:
“Spesso tengo insieme ai pazienti delle vere e proprie ‘jamm’, dove in cinque o sei elementi improvvisiamo con i
suddetti strumenti su ritmi semplici (…) questa attività attira gli uomini, che in genere vengono coinvolti con maggiori difficoltà nelle iniziative del centro rispetto alle donne”.
Il volume, libro-documento e manuale, può essere uno strumento prezioso per le persone a vario titolo coinvolte
nel mondo della malattia di Alzheimer. Lo si può richiedere alla Federazione Alzheimer, Via T. Marino 7, 20121
Milano, Tel. 02 809767.
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Notizie dall’Italia
In breve...
Il Museo Stradivariano apre ai non vedenti
Di fronte al moltiplicarsi in tutto il mondo di
iniziative che propongono al non vedente la
fruizione dell’arte, ci è parso opportuno segnalare l’iniziativa del Museo Stradivariano,
inaugurata proprio a conclusione del 2003,
anno europeo del disabile. In quest’ultimo
decennio i servizi museali per i visitatori diversamente abili si sono evoluti con notevole rapidità: da esperienze frammentarie,
temporanee ed isolate ad un approccio
sempre più sistematico anche grazie all’orientamento legislativo europeo che ha
esplicitato in più occasioni i diritti culturali
delle persone disabili. Per soddisfare queste nuove esigenze, a livello museologico
italiano ed europeo si è dibattuto molto sul
tipo di fruizione possibile. In particolare, per
i non vedenti, si sono proposti da una parte un approccio inclusivo (musei accessibili anche ai disabili come il Museo Correr di
Venezia o il Museo Egizio di Torino) e dall’altra un approccio dedicato (musei per disabili come il Museo Omero di Ancona). Mancava dunque un’esperienza collocata a cavallo
delle soluzioni esistenti: quella inaugurata il
13 dicembre 2003 al Museo Stradivariano
di Cremona, che offre allo stesso tempo un
percorso inclusivo ed uno dedicato.
Accanto alla tradizionale esposizione di cimeli, disegni ed attrezzi nonché strumenti del
noto liutaio cremonese Antonio Stradivari è
stata allestita un’Aula Didattica con nove postazioni consequenziali che percorrono le fasi costruttive del violino: dall’albero al prodotto finito. Non vedenti e ipovedenti, ma anche
vedenti e scolaresche, possono “esplorare”
le varie fasi della realizzazione di un violino
secondo il metodo classico cremonese: tutti
i pezzi esposti possono essere manipolati e
alla fine del percorso è possibile montare un
violino appositamente predisposto.
L’intero percorso tattile è stato progettato da
Carlson-Cacciatori-Neumann e da Fedra Allestimenti.
Oltre al percorso tattile è stato predisposto
un catalogo in braille con testo nero a fronte,
Second Hand Guitar
Non tutte “di seconda mano”, non tutte di pregio, ma tutte chitarre capaci di esprimere un grande pathos per tutto il
giorno. Questo è stato il leit-motiv di Second Hand Guitar, la
manifestazione “cult” per gli appassionati della chitarra che
si è tenuta all’Alcatraz di Milano il 9 di novembre 2003.
Ci siamo stati, soprattutto per incontrare alcuni amici e per
respirare l’aria che solo manifestazioni di questo tipo sanno evocare. Tra dimostrazioni virtuosistiche di musicisti da
urlo, approcci
di neofiti, commenti di esperti
appassionati e
un caffè al bar
dell’Alcatraz,
abbiamo passato qualche
ora nella calca,
con la consapevolezza di esse-
realizzato dall’Istituto dei Ciechi di Milano,
dotato di tavole in rilievo per una maggiore ed approfondita conoscenza del Museo e
dei beni conservati. Il contenuto del catalogo è stato riversato su cassetta e compact
disc, a cura del Gruppo Vediamoci Insieme
della Croce Rossa di Cremona, per una più
agevole e diffusa fruizione.
Questo progetto, unica esperienza italiana
di fruizione organologica accessibile e dedicata a visitatori non vedenti ed ipovedenti,
offre la possibilità di fondere in una sintesi culturale le due componenti che normalmente costituiscono l’esperienza estetica di
ciascun individuo (quella percettiva e quella
intellettuale) attraverso l’esplorazione tattile, operazione di analisi di elementi percettivi ricomposti essenzialmente in modo intellettuale. Grazie a questa iniziativa ideata e
coordinata da Fabio Perrone e resa possibile dal generoso contributo della Fondazione
CARIPLO, il Comune di Cremona ha voluto
dare una risposta concreta ad un’esigenza
molto attuale: rendere fruibile il patrimonio
culturale anche a quei cittadini che, vivendo
una condizione di disagio, trovano difficoltà
ad entrare ed esplorare i luoghi che ospitano opere d’arte.
re capitati nel posto
giusto.
Privati,
rivenditori, costruttori, liutai
e musicisti, in una
gamma di persone
che passava dalla preadolescenza
alla quarta età, si
sono
avvicendati
per tutto il giorno,
curiosando, provando, acquistando riviste e scrutando accessori, tracolle, amplificazioni o valutando se approfittare
o no delle più o meno straordinarie occasioni proposte da
rivenditori e privati.
Le trattative sono state molte. Gli affari, forse, un po’ meno.
Ma si è parlato di musica e di strumenti musicali in modo
propositivo, e questo ha certamente un valore preciso.
Alimenta un po’ di fiducia nel mercato dello strumento musicale, e soprattutto della chitarra. A giudicare almeno dalla costante ressa che ha riempito di sé il pur vasto parterre
dell’Alcatraz!
Nuova grafica per
www.dismamusica.it
A partire dallo scorso primo gennaio, il sito internet di Dismamusica (www.dismamusica.it) si presenta ai visitatori con un look completamente nuovo.
Il nuovo design, studiato per facilitare la navigazione e per rendere
più facilmente leggibili i contenuti,
integra anche un motore di ricerca
interno e prevede la possibilità di
ospitare banner pubblicitari.
Luciano
Del Rio
riconfermato
presidente
AIARP
L’AIARP, Associazione italiana accordatori e riparatori di pianoforte,
si è riunita il 9 novembre scorso
a Sacile. In quell’occasione, l’assemblea ha riconfermato Luciano Del Rio come presidente per il
triennio 2004-2006.
Luciano Del Rio si trova al terzo
mandato consecutivo e in passato
è stato più volte intervistato da Dismamusica Magazine.
A lui vanno le congratulazioni e i migliori auguri della redazione e dell’associazione Dismamusica.
Lettera aperta al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Letizia Moratti
Milano, 4 febbraio 2004
Pregiatissimo Ministro,
in qualità di Presidente di DISMAMUSICA (Distribuzione Industria Strumenti Musicali e Artigianato), l’Associazione che
riunisce produttori e distributori di strumenti ed edizioni musicali, desidero farLe pervenire alcune sintetiche considerazioni in relazione alla riforma che gradualmente sta attuandosi attraverso delibere governative e circolari ministeriali e
nella quale il nostro settore pone legittime aspettative.
Nel progetto ambizioso di miglioramento complessivo del
sistema scolastico del Paese sembrava che la musica
avesse trovato, nell’ambito della riforma, una nuova dignità
come disciplina che obbligatoriamente la scuola deve offrire, per la formazione della persona, fin dalle classi del primo ciclo a tutta la popolazione scolastica, come avviene in
tutti Paesi del mondo.
All’enfasi data attraverso i media alla presenza dell’inglese
e dell’informatica (come nuove materie obbligatorie) ha cor-
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
risposto un assoluto silenzio sulla musica, genericamente e
sporadicamente citata solo fra le arti ed altre competenze.
Tutto questo è un sintomo preoccupante, a mio avviso, del
perdurare della scarsa percezione dell’importanza del ruolo della musica nell’educazione dei futuri cittadini “globali”, del suo essere strumento di “formazione integrale della persona” anziché semplice complemento formativo (sia
pure imprescindibile) come l’apprendimento di una lingua
straniera o dell’informatica.
In questo contesto, suscita forte preoccupazione anche
la paventata ipotesi di uscita dal nuovo ordinamento delle
scuole ad indirizzo musicale, che formano una piccola isola
felice e sono un fiore all’occhiello del sistema vigente come modello di eccellenza a livello internazionale. Tali scuole dovranno pertanto essere assolutamente salvaguardate
anche per garantire la formazione di base necessaria per
l’accesso ai costituendi licei musicali.
I dati sulla dispersione e sull’abbandono scolastico, e quel-
li sul disagio sociale e giovanile, da Lei più volte citati, così come le indagini OCSE e quelle recentemente svolte in
Italia in materia, unitamente a quella riferita al semianalfabetismo di una grande parte della popolazione italiana, riconfermano fortemente la necessità di utilizzo della musica nell’educazione. La musica a scuola consente infatti di
creare l’ambiente più favorevole all’apprendimento in generale facilitando grandemente la formazione culturale e comportamentale dei nostri ragazzi.
Nell’interesse delle future generazioni, e per non perdere
questa storica occasione di avvicinamento dell’Italia al resto del mondo, Le chiedo di impegnarsi a sostenere il ruolo
della musica nell’educazione (richiesta dal 93% della popolazione negli USA, secondo una recente ricerca Gallup, e
dal 73% della popolazione nel nostro Paese, secondo una
ricerca ISPO svolta nel 1998).
Con profonda stima, porgo un cordiale saluto.
Dismamusica - Antonio Monzino jr.
Notizie dal mondo
Australia: Music... Play for Life
La Australian Music Association (AMA) insieme a due dei suoi più importanti collaboratori (Music Council of Australia –MCAe Australian Society for Music Education ASME) lanciano a febbraio 2004 la campagna nazionale Music…Play for Life, tesa a
sollecitare gli australiani a impegnare il proprio tempo libero nella musica, suonando
uno strumento.
La campagna si prefigge quattro obiettivi
principali:
Offrire un forte supporto per un più efficace
insegnamento della musica a scuola, anche
attraverso la distribuzione di materiale promozionale e la formazione di gruppi di genitori e insegnanti, per sviluppare una presa
di coscienza dell’importanza dello studio
della musica anche negli amministratori e
nei gestori della scuola;
generare una spinta alla pratica musicale
nei più svariati ambiti, in ogni fascia di età,
in ogni forma di comunità, sottolineando
l’importanza dei benefici effetti della musi-
ca come attività per il tempo libero;
migliorare l’atteggiamento generale delle
persone nei confronti della pratica musicale e
sviluppare il dialogo con amministratori e burocrati per far capire e per sostenere l’elevatissimo valore sociale, educativo ed economico della pratica musicale.
La campagna è strutturata in modo che ogni
organizzazione o ogni persona in qualche
modo attivamente coinvolta in progetti di
musica dal vivo possono svolgere una parte
attiva nel progetto Music….Play for Life.
La scelta del periodo di lancio dell’iniziativa (febbraio 2004) non è casuale. Dobbiamo infatti pensare che in Australia in febbraio si è a metà del periodo estivo, e ci si
prepara ad affrontare l’autunno e l’inverno.
E, come da noi dell’emisfero settentrionale, è proprio in questo periodo che in Australia iniziano il nuovo anno scolastico e,
contemporaneamente, il nuovo anno parlamentare.
Canada: Making Music
Makes You Smarter
La canadese Coalition for Music Education in Canada (CMEC) ha lanciato una campagna pubblicitaria che ha saputo evidenziare “come l’educazione musicale garantisca ai
bambini un importante vantaggio competitivo”, richiamando contemporaneamente alla necessità di mantenere lo studio della musica all’interno delle
scuole canadesi.
Il tema della campagna è Making
Music Makes You Smarter ed è
sviluppato sia su spot televisivi
sia su annunci tabellari che sono
attualmente pubblicati e trasmessi sulla stampa e sulle TV locali.
Sono presenti sulle emittenti radio locali anche una serie di annunci promozionali realizzati grazie alla collaborazione di oltre 20
artisti canadesi, che hanno voluto
offrire il loro personale supporto a
favore dell’educazione musicale.
Meinl premiato
Lo scorso settembre,
Gerhard A. Meinl,
fondatore della nota
casa tedesca leader nel mondo delle
percussioni, è stato insignito dell’Ordine Federale al Merito, una della massime onoreficenze tedesche.
La motivazione sottolinea il grande valore dell’opera di Gerhard A. Meinl nelle arti e nell’imprenditoria musicale.
Questo riconoscimento premia anche
i risultati raggiunti dalal Meinl, che
negli ultimi dieci anni ha continuato a
crescere, raggiungendo e superando i
200 addetti e affermandosi come una
delle aziende trainanti dell’industria
musicale tedesca.
USA:
Music For
All Foundation
In concomitanza con l’apertura del Winter
NAMM, Robert Morrison ha tenuto a battesimo negli Stati Uniti una nuova realtà noprofit, la Music For All Foundation. Lo scopo sociale della Music For All Foundation è
quello di “allargare il ruolo che la musica e
le arti rivestono nell’educazione, di stimolare la percezione della positività di un’educazione musicale e artistica presso il grande
pubblico e di creare un ambiente sociale favorevole alle arti.”
Negli intenti del suo fondatore, già membro di VH1 Save The Music, la Music For All
Foundation non sarà solo un ente per la raccolta di fondi, ma agirà anche da catalizzatore fra le associazioni statunitensi di settore, in modo da aprire percorsi innovativi per
la promozione di una cultura dell’arte.
Tra i fondatori della fondazione ci sono la
American Music Conference, la Fondazione ASCAP, la International Foundation for
Music Research, la National Association
for Music Education, la NAMM, Americans
for the Arts, SupportMusic.com e Young Audiences.
Per informazioni è possibile visitare il sito
Internet della Fondazione, all’indirizzo music-for-all.org
Africa in musica con JMI
I due soggetti a stampa presentano, rispettivamente, l’immagine di un abaco (arricchito da
segni musicali, che lo trasformano in un curioso rigo musicale) e
l’immagine di una vaschetta chirirgica (con un’ancia inserita tra
bisturi e pinze). Nel primo caso
il testo evidenzia come solo 4
mesi di studio del pianoforte aumentino del 27% la resa in matematica. Nel secondo caso sottolinea che il 66% delle domande di
ammissione alla facoltà di medicina presentate da chi conosce la
musica sono accettate...
Dal 20 al 25 gennaio, Dar Es Salaam
(Tanzania) ha ospitato il quinto Interregional Music Crossroads Festival,
la manifestazione organizzata da Jeunesses Musicales International (JMI) e
dedicata alle band formate da giovani
musicisti. Durante i tre giorni (e le tre
serate) di svolgimento, il Festival ha
portato a Dar Es Salaam gruppi musicali giovanili provenienti da Zimbabwe,
Zambia, Mozambico e Malawi.
Fra i premi in palio per le formazioni
che hanno partecipato al festival c’erano strumenti musicali, buoni per l’uso
di sale d’incisione, registrazioni radiofoniche e tournée all’estero.
Per informazioniè possibile consultare
il sito JMI, all’indirizzo www.jmi.net
Fiere in Agenda
FEBBRAIO
10-12. Londra. SOUNDS EXPO.
Sound Recording and Music Technology Exhibition.
11-14. San Antonio. TMEA.
Texas Music Educators Association
Convention and Exhibition.
MARZO
13-16. Rimini. DISMA MUSIC SHOW SIB. Salone degli strumenti, delle edizioni musicali e della discografia. Tecnologie per eventi, spettacolo e locali.
APRILE
31.03-03.04. Francoforte. MUSIKMESSE
PROlight & sound.
8-11. Istanbul. PRO-SHOW - PRO-LIGHT & SOUND - PRO-IMAGE & SOUND.
International Trade Fair for Professional
Show Technologies, Image and Sound
Systems, Light and Sound Equipment.
16-18. Minneapolis. MUSIC AND
SOUND EXPO.
MAGGIO
28.04-02.05. Ginevra. MUSIC FAIR.
Salone nazionale della musica.
06-10. Parigi. MUSICORA.
Salone della Musica.
GIUGNO
15-18. Singapore.
Professional Audio Technology Asian International Trade Showcase.
LUGLIO
11-12. Birmingham. BRITISH MUSIC
FAIR. Salone nazionale della musica.
23-25. Nashville. NAMM Summer.
Sessione estiva del NAMM Show.
SETTEMBRE
15-19. San Paolo, Brasile. EXPOMUSIC.
21a Fiera Internazionale della Musica,
degli Strumenti musicali, dell’Audio,
dell’Illuminazione e affini.
OTTOBRE
30.09-3.10. Siviglia. FERIA MUNDIAL
DEL FLAMENCO.
5-8. Bratislava. EXPOMUSIC.
Salone Internazionale della Musica.
20-23. Shanghai. MUSIC CHINA. PROlight and sound SHANGHAI.
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
Rassegna Stampa
Rassegna Stampa
Leggendo qua e là...
a cura di Caterina de Gregori
La stampa nazionale ha affrontato il tema della musica e dello strumento
musicale attraverso una serie di interventi tecnici e di costume.
Abbiamo selezionato i più significativi fra quelli apparsi negli ultimi mesi.
A Nord-Est si fa musica pop
Sul numero di gennaio di SM Strumenti Musicali, Valter Poles pone l’attenzione sul ruolo
che la musica, soprattutto quella pop, sta assumendo all’interno della scuola italiana, e riporta interessanti “segnali dal Nord-Est”.
Secondo una statistica condotta sugli studenti delle aree di Udine e Pordenone, i giovani fra i 14 e i 24 anni sono per la maggior
parte interessati alla musica rock pop; pochi al jazz o alla musica classica. Proprio lavorando sul genere musicale preferito dai
ragazzi sono state quindi progettate varie iniziative per le scuole
medie superiori delle quattro province della regione Friuli-Venezia
Giulia con lezioni semindividuali di strumento, ascolti, composizioni, prove, musica d’insieme, concerti finali e registrazioni. È
inoltre allo studio un progetto di cooperazione transfrontaliera finalizzato alla costituzione di un Laboratorio di Istruzione e Sperimentazione (LIISM) che includa tra i suoi fruitori anche i ragazzi
sloveni delle scuole confinanti.
Musica per stare meglio
Il Corriere della Sera è sempre attento all’impatto
che la musica ha sul mondo giovanile. Ce lo confermano, tra gli altri, due interessanti articoli.
Il primo, del 5 ottobre, a firma di Rosella Redaelli,
parla delle scuole di musica dell’hinterland milanese:
sempre più iscritti, e con una fascia d’età sempre più
ampia, hanno portato ad incrementare corsi di vario
genere (da quelli che abbinano musica e gioco, rivolti ai bambini di 4-5 anni, a quelli di canto moderno,
per i giovani, a quelli dedicati a vari strumenti, per i
neopensionati).
Un vero e proprio boom, in particolare, si sarebbe registrato negli ultimi anni per i corsi di canto moderno.
Anche la musica classica, però, continua a essere
praticata e studiata con passione, come il jazz. Alcune scuole, scrive l’articolista, cercano anche di inserire i musicisti nel mondo del lavoro.
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
“Si impara meglio dove si sta meglio. E per stare
meglio ci vogliono spazi, momenti di aggregazione,
dialogo tra professori e studenti. E musica, tanta musica”: così Annachiara Sacchi riassume sul Corriere
del 10 gennaio la ricetta del preside del liceo classico Berchet di Milano, che si è fatto promotore del Music School contest, una gara a suon di note tra band
musicali aperta a tutti gli studenti delle scuole superiori di Milano e Provincia.
La finale della manifestazione, in programma per fine maggio, vedrà la presenza sul palco, accanto ai
vincitori, di un ex alunno dell’istituto, Enrico Ruggeri,
uno dei tanti tra i musicisti e i gruppi nati sui banchi
di una scuola: da “Elio e le storie tese” alla Pfm, dai
Lùnapop agli U2 e così via.
“Mi sembra interessante l’iniziativa del Berchet, come tutto quello che permette ai ragazzi di suonare”,
commenta Franco Mussida, intervistato da Annachiara Sacchi in merito all’iniziativa. Iniziativa che ha uno
scopo dichiaratamente sociale: in un ambiente che
spesso mette in crisi i giovani “la musica è forse un
modo per rendere più gradevole la vita dentro la scuola. E può essere anche un’occasione per migliorare
i rapporti tra docenti e studenti”, afferma il preside
del Berchet.
Il sax per imparare
a crescere
Massimo Iondini, su
Avvenire del 25 gennaio, firma un articolo
su Francesco Cafiso, il
14enne prodigio nuova star nel mondo del
jazz. A 7 anni ha sentito Charlie Parker e
non ha potuto più fare
a meno di quella musica. Così ha incominciato a studiare il sax
contralto, dal quale
non si è più separato.
Scoperto dal trombettista Wynton Marsalis,
ha suonato con Franco D’Andrea, Renato Sellani, Romano Mussolini, Roy Hargrove, Bob Willer, Cassandra Jones…
E poi Londra, Parigi, e infine New York: “Ma cosa si prova a suonare così giovani nella storica patria del jazz?”, gli ha chiesto Iondini, e lui: “Felicità, che altro si deve provare?”.
Gli amici e i compagni di scuola non comprendono la sua passione per il jazz, e dicono che non capisce niente di musica. Quanto
al resto (scuola, calcio, nuoto) si condivide tutto.
La sua passione per il jazz, però, è davvero eccezionale. “Fino a
un paio di anni fa, quando dovevo esibirmi mi emozionavo ancora
moltissimo. Ora non più. (…) Ma non riesco a spiegare a parole
quello che provo quando suono: per questo uso il sax”.
Il suo è un grande talento, che coltiva grazie anche ai genitori:
“loro mi aiutano a usare bene questa mia dote, per imparare a
crescere”.
All’Alcatraz
per amore
della chitarra
“Chi passa davvero non può
non fermarsi, guardare voglioso come fosse un bambino in
una pasticceria, con la differenza che può anche toccare, sia pure con discrezione e reverenza”. Così, su La Repubblica del 10 novembre, Luigi Bolognini commenta con una simpatica immagine l’appuntamento
Second hand guitar tenutosi presso l’Alcatraz a Milano.
Un appuntamento importantissimo per il popolo degli appassionati
della chitarra: oltre 6000 visitatori hanno riempito la mostra-mercato per toccare, sfiorare, ammirare, magari comprare, ma soprattutto
suonare, le chitarre esposte. Chitarre tutte usate, perché “solo così
si può trasmettere un’onda che non è solo quella sonora, ma è anche
quella della Musica, della passione, del cavare fuori da 6 o 12 corde
urla, sfoghi e qualcosa che può sembrare chiasso e che invece può
essere poesia senza parole”, scrive Bolognini, segnalando che però
mancava, fra i meravigliosi gioielli e pezzi rari esposti, la tanto attesa
e annunciata Telecaster in palissandro, gemella di quella suonata da
George Harrison.
Rassegna Stampa
MTV punta sulla
musica dal vivo
Clinic music, Ippocrate… la musica per la salute
Famiglia Cristiana del 9 novembre propone due articoli sul rapporto musica-salute.
I dottori fanno paura e il rapporto con loro non porta benessere ai pazienti?
Non la pensano così i quattro medici di Cagliari ai quali è dedicato l’articolo di Paolo
Matta. Essi arricchiscono infatti il loro impegno in corsia di una simpatica e a dir poco inconsueta connotazione proponendosi come vera e propria band musicale con il
sorriso sulle labbra e uno strumento tra le mani.
La loro “clinic music”, come amano definirla i medici cagliaritani, è la riproposta di brani famosi (e di altri composti da loro stessi)… riscritti in chiave “sanitaria” per
sdrammatizzare varie patologie. Così, nel loro spettacolo che porta il nome di Non solo Ippocrate, presentano,
ad esempio, Sogno che avrò l’ernia (Ti sogno California),
La dentiera (La pelle nera), Attenti al lupus (Attenti al lupo), ecc. Simpatica trovata per alleggerire le sofferenze dei malati e nuova medicina dal sapore tutt’altro che
amaro!
Anche la pagina Lo specchio della salute, curata da Sandro Spinsanti, sottolinea come assistere a un concerto, per i ricoverati in ospedale, possa essere una buona
terapia per alleviare la sofferenza. E segnala l’iniziativa
Giovani artisti per l’ospedale, promossa dalla Cattedra
di Igiene Mentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che vede esibirsi ogni settimana giovani musicisti di conservatorio al Policlinico Gemelli di fronte a un pubblico formato dai pazienti, dai loro familiari e amici e dai medici.
Dal western
al blues
“La strana coppia”
Il settimanale europeo di lingua inglese Time del 17 novembre propone un articolo dedicato a due giovani talenti del
mondo della musica che, seguendo percorsi completamente differenti, hanno fatto delle
note la propria ragione di vita.
Matt Savage, 11 anni, è il più
giovane dei due. Abilissimo
jazz-man, fa scivolare le sue
dita sulla tastiera, per suonare
melodie, aggiungendo trilli o furiose fantasie.
Il fatto è che a tre anni Matt
venne dichiarato autistico. Aveva particolari ossessioni, era
terrorizzato dai rumori forti, e
non voleva giocare con gli altri bambini. Spinto dai genitori, iniziò a studiare pianoforte e jazz, con
notevoli risultati nei suoi rapporti umani e
nella sua emotività. La musica a poco a poco l’ha aiutato
ad affrontare i
suoi problemi
e lentamente
a superarli. Attualmente ha alle spalle, dal
1998, 50 concerti e 5 CD.
“L’autismo” afferma il giovane
musicista “è come un muro altissimo, e se tu ne raggiungi la
sommità, allora ti senti proprio
bene.”
10
Il secondo musicista, Lang
Lang, ha invece alle spalle
una storia del tutto differente. Cinese, ha 21 anni e si è
recentemente esibito al Carnegie Hall con pezzi di Schumann, Chopin, Liszt.
La sua fatica è stata di carattere economico, ma la sua
maestria al pianoforte l’ha “tirato fuori” dalla povertà in
cui viveva nella città di Shenyang.
Sostenuto dai
genitori, ha vinto concorsi internazionali, ha
studiato
con
grandi maestri
e ha affinato la
sua straordinaria tecnica fino
a diventare un concertista di fama mondiale.
Un modello, aggiungiamo noi,
per i circa cinque milioni di
giovani cinesi che si cimentano attualmente con lo studio
del pianoforte.
In un articolo apparso su La Repubblica lo scorso 28 gennaio,
il direttore di MTV Italia, Antonio
Campo Dall’Orto, ha presentato
la nuova strategia dell’emittente televisiva, che prevede di ridurre il numero di videoclip per
privilegiare la musica suonata
dal vivo. “La musica live”, ha
dichiarato Dall’Orto, “ha un rapporto costo-risultato discutibile,
anche se secondo me è una visione miope: il rapporto non è
economico, il risultato lo dà l’intensità emotiva, la musica e il
pubblico giovane”. Il direttore
di MTV ha quindi aggiunto: “Vogliamo far crescere il concetto
di valore della musica.”
“Film elitario, tuttavia per gli intenditori è una vera festa”: è Piano
Blues, di Clint Eastwood, presentato
al Filmfestival di Torino e segnalato
da Alessandra Levantesi per La Stampa (18 novembre). Ambientato in uno studio di registrazione, il film vede susseguirsi
uno dopo l’altro alla tastiera, e sempre accanto al celeberrimo
protagonista dei più famosi western, i più grandi musicisti del
blues (Ray Charles, Dave Brubeck, Pete Jolly, Marcia Ball…),
che eseguono brani famosi rendendo omaggio a grandi artisti
scomparsi quali Art Tatum, Duke Ellington e Nat King Cole.
Per Eastwood “il blues e il jazz (…) non hanno bisogno di tante spiegazioni: è la musica che parla da sé”. Eastwood ritiene il blues “la musica
dell’anima”, e lo affianca al genere western quale caposaldo della cultura americana. Nei western non c’è bisogno di tante spiegazioni. Così nel
blues. Non servono molte parole: alla musica, basta la musica.
Che fracasso…
È musica!
Tra i primati più o meno bizzarri elencati dal Guinness Book of Records (più conosciuto in Italia come il Guinnes dei primati) ha trovato
posto anche la musica. Ce lo segnala il numero di dicembre della rivista Focus, proponendo anche l’immagine dei 10.102 percussionisti in erba che a Hong Kong hanno dato vita, suonando lo strumento
etnico a percussione detto guiro, al concerto più rumoroso (proprio
qui sta il record) che si sia fino ad oggi mai tenuto.
“Giocando
s’impara”
Con il gioco si sviluppano capacità relazionali e comunicative. Per questo a Milano l’Associazione per la Cultura e il
Tempo Libero, con la collaborazione di strutture pubbliche
e private, offre numerose e divertenti opportunità di gioco e
di incontro (tutte a partecipazione gratuita) ai bambini e ai
loro genitori fino al prossimo
aprile.
Marketpress, citando l’iniziativa, elenca i vari laboratori e,
tra di essi, la giornata dedicata alla musica (per prenotare:
[email protected]
ilano.it Tel. 02.83.389.236302-322), che prevede percorsi differenziati per bambini
e genitori. La giornata si terrà
il prossimo 14 marzo e vedrà
affiancati l’Actl e l’Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi. Dalle 15.30 alle 17.30,
mentre i genitori assisteranno
al “Primo Concerto Brandeburghese” di Bach, i bambini dai
3 ai 10 anni parteciperanno
prima ad un laboratorio musicale con le musiche di Bach e
poi cercheranno, giocando, di
riconoscere gli strumenti musicali, per passare quindi a
un momento di interpretazione
con giochi e movimento.
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
Dalle aziende...
Dalle aziende
Grande impegno UFIP
durante il prossimo
Disma Music Show
L’unione fa la forza, e in UFIP questo
lo sanno bene. I visitatori del prossimo Disma Music Show, a fianco del
prestigioso fabbricante di piatti, troveranno schierati alcuni dei nomi più
importanti del panorama musicale internazionale: BMG, il gruppo discografico che annovera tra i suoi marchi
nomi storici quali Ricordi, RCA, Ariola ed Arista; Le Soprano, che metterà a disposizione alcune delle proprie
batterie, tra le quali la magnifica Bionic e la nuovissima Pro Birch, e Boxy, che oltre a consentire l’utilizzo ai
musicisti presenti delle sue splendide cabine insonorizzate professionali, presenterà in anteprima mondiale
la sua nuova creatura: BoxyLab.
Pensata per un mercato più giovane,
BoxyLab è fornita di tutte le certificazioni necessarie per una sua installazione presso scuole ed abitazioni
private ed è distribuita con l’inedita
formula del noleggio a riscatto: un
modo davvero nuovo di pensare alla
possibilità di suonare a pieno volume
senza impensierire (e disturbare) i vicini di casa o altri studenti.
UFIP in questa avventura sarà supportata da un nutrito stuolo di batteristi, musicisti professionisti che
presenteranno e suoneranno le ultime novità prodotte e distribuite dalla
nota casa di Pistoia.
UFIP Italia srl
Tel. 0573 532066
Pistoia
www.ufip.com
Yamaha, la musica e lo stress.
Nello scorso
mese di novembre è stato presentato
un interessante studio coordinato dal neurologo Barry
Bittman (Meadville, Pennsylvania, nella foto) che ha evidenziato
come l’impiego di sessioni di Attività Musicale Ricreativa consentano
di contrastare lo stress che si crea
nel personale dipendente delle case
di riposo americane, abilitate anche
a prendersi cura di pazienti lungodegenti.
Secondo lo studio coordinato dal neurologo e sovvenzionato dalla Yamaha
Corporation of America e dalla REMO,
un programma di sei settimane di Attività Musicale Ricreativa rivolta ai dipendenti ha come risultato una drastica riduzione dei casi di esaurimento nervoso da stress e una riduzione
di oltre il 46% delle turbe comportamentali normalmente riscontrate in
questi ambienti.
L’esperimento del Dottor Bittman
è stato portato avanti all’interno di
una struttura di accoglienza per anziani e lungodegenti molto attrezzata, la Wesbury United Methodist Retirement Community di Meadville, e
la proiezione dei dati così ottenuti a
livello di applicazione del metodo in
tutti gli Stati Uniti ha disegnato una
prospettiva estremamente suggestiva. Il risparmio in termini di mobilità
lavorativa e costi sociali per i dipendenti di queste strutture potrebbe arrivare a un valore di quasi un miliardo e mezzo di dollari all’anno!
Invecchiamento e strutture
Le società che stanno investendo in
strutture per lungodegenti e per anziani sono sempre di più, anche perché
l’invecchiamento progressivo della popolazione rende necessarie queste
realtà, viste non più come luoghi dove
“parcheggiare” gli anziani, ma come residenze il più possibile amene ed attrezzate, capaci di accogliere sia gli anziani non autosufficienti, sia gli anziani
che vogliono organizzare la propria vita
in modo meno stressante, all’interno
di case-albergo dove siano presenti anche strutture infermieristiche e ospedaliere, e dove sia anche possibile esprimere la propria personalità e i propri
hobby.
Tutto questo dipende però in gran parte proprio dall’atteggiamento del personale, che, nel rapporto con gli anziani,
è spesso sottoposto a stress mentali
e a fatiche psicologiche davvero elevati. Da qui lo studio del Dottor Bittman e
il suo rimedio che passa attraverso la
pratica musicale.
Il nuovo protocollo
Sviluppato in collaborazione con i 112
dipendenti della struttura di Meadville,
il metodo di Bittman (Recreational Music Making, o RMM) si distingue dal tradizionale approccio alla musica a partire dalla sua motivazione, che deve,
appunto, essere di tipo ricreativo, deve
consentire ai partecipanti del gruppo
di raggiungere uno stato di benessere
psico-fisico, al di là e al di sopra di motivazioni artistiche o estetiche. In questo caso va sottolineato che non si richiedono particolari talenti o specifiche
conoscenze musicali. E non è tutto. Il
metodo RMM supera anche le barriere
linguistiche e culturali, in quanto la mu-
Quali altri ambiti di applicazione?
Secondo il Dottor Bittman, il suo metodo può essere esteso anche in altri
ambiti lavorativi, contribuendo in modo
molto significativo ad appianare difficoltà di rapporto, a risolvere fatiche
dovute a fenomeni di mobbing o altro,
a creare nuovi parametri interpersonali
tra i dipendenti di una stessa struttura
e a stemperare frizioni e fatiche.
Il costo sociale di questi disagi è altissimo, e lo si vede semplicemente valutando quello che è il tasso di rotazione
del personale in molti ambiti (in alcune case di cura si è raggiunto quasi il
100% all’anno!). Molto di questo disagio può essere curato proprio dalla musica, applicata come percorso terapeutico anti-stress capace di favorire una
diversa e positiva socializzazione.
Yamaha e REMO hanno il merito di aver
creduto nell’idea del Dottor Bittman,
che dopo la sperimentazione è stata
attentamente studiata da un gruppo di
consulenti indipendenti (Tripp Umbach
Healthcare Consulting di Pittsburgh). La
commissione ha confermato i risultati
del geniale medico di Meadville, rilevando anzi che proprio a Meadville i risultati dell’attività del dottor Bittman hanno superato ampiamente le aspettative
percentuali che erano state elaborate
sulla base dei dati nazionali…
Due nuovi mixer
Montarbo
Fra antico e moderno
Il catalogo delle pubblicazioni proposte da BMG si arricchisce di sei nuovi volumi che riguardano musica leggera, musica classica e didattica del pianoforte. La serie (riprodota dalle fotografie qui sotto) si apre con i tre volumi dedicati rispettivamente a Samuele Bersani, Lucio Dalla e Gigi D’Alessio. Mentre i primi due propongono gli ultimi successi (vale a
dire i pezzi contenuti in Caramella Smog di Bersani e in Lucio di Lucio Dalla), il volume dedicato a Gigi D’Alessio appare
particolarmente interessante perché, lungo le 175 pagine di cui è composto, ripercorre la storia del cantautore napoletano dal 1999 ad oggi. Le canzoni sono pubblicate nella versione melodia e accordi, e risultano quindi particolarmente
indicate per cantanti, chitarristi, tastieristi e pianisti.
A questi ultimi sono dedicati invece i due volumi intitolati rispettivamente Scuola di Pianoforte Acustico e Digitale (vol. II)
e Il compimento inferiore volume II. Il primo è un interessante metodo elaborato dall’editore Lizard, e propone un percorso di studio innovativo che introduce esercizi progressivi di tecnica pianistica basati su stili musicali moderni. Il secondo,
pensato per gli studenti di Conservatorio, ospita una raccolta di brani per l’esame di quinto anno del corso di pianoforte
principale, e può essere venduto con relativa facilità, dato che riassume in un unico tomo esercizi e brani di repertorio
altrimenti raggiungibili solo attraverso l’acquisto di volumi separati.
La serie si conclude con il quattordicesimo e ultimo volume dell’edizione completa delle romanze per canto e pianoforte
di Francesco Paolo Tosti. Come si può facilmente intuire, si tratta di una operazione editoriale particolarmente raffinata,
che si muove con intenti filologici per raggiungere un pubblico scelto con un prodotto di pregio.
BMG PUBLICATIONS srl
Tel. 02 988131
sica è un linguaggio universale, soprattutto, come in questo caso, la musica
prevalentemente ritmica.
San Giuliano Milanese (MI)
www.ricordi.it
MX20 ed MX28 rappresentano l’ultima evoluzione nella gamma dei mixer
Montarbo, e uniscono ad una estetica
completamente rinnovata un miglioramento ed un ampliamento della tradizionale funzionalità, comodità d’uso e
flessibilità per garantire la più ampia libertà di intervento sul suono. Consueta rimane l’attenzione ai dettagli ed alla qualità dei singoli componenti: circuiti in tecnologia SMD, manopole ergonomiche costruite su disegno originale Montarbo, fader da 100mm che,
uniti ad un LED di picco su ogni canale,
garantiscono un più accurato ed immediato controllo del mixaggio.
I due modelli si differenziano tra loro
solamente per le dimensioni del telaio: infatti, mentre MX20 alloggia 4
moduli di ingresso (disponibili sia in versione
mono che stereo) da 4
canali ciascuno, MX28 ne
alloggia 6.
MONTARBO Elettronica
Cadriano (BO)
Tel. 051 766437 www.montarbo.com
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
11
Dalle aziende...
Dalle aziende
Novità da PROEL
BMG
Publications: il
giro del mondo
in musica
Il prossimo DISMA MUSIC
SHOW di Rimini (13-16 marzo 2004) vedrà BMG Publications proporre il meglio
dell’editoria musicale proveniente da tutto il mondo,
con una vastissima offerta
composta da oltre 60 cataloghi di proprietà, rappresentati e distribuiti, e fra di
essi il fiore all’occhiello dell’editoria italiana: Ricordi.
Quest’anno l’attività allo
stand si arricchirà delle esibizioni live di artisti e musicisti. Una grande animazione verrà infatto organizzata
ogni giorno in collaborazione
con UFIP e Boxylab. Hanno
già dato la loro disponibilità,
tra gli altri, Mirco Bonucci,
Luca Capitani, Bruno Caudai, i 7 Maestri del Ritmo
con Adriano Lasagni, Cristiano Micalizzi, Andrea Morucci
e Paolo Patrignani.
Ma non è tutto. Durante il
salone verranno prese grandi iniziative anche per i più
piccoli, grazie soprattutto
alla presenza di Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo
Coro dell’Antoniano di Bologna, autrice per Ricordi del
fortunato Favole InCanto.
Forte attenzione sarà anche
riservata agli insegnanti,
con la presentazione delle
nuove linee di didattica musicale.
Offerte commerciali e sconti
riguarderanno infine tutti coloro che visiteranno lo stand
e che avranno la possibilità
di fare un vero e proprio “giro del mondo in musica”.
Milano
BMG Publications
Tel. 02 988131 www.ricordi.it
PROEL S.p.A. ha annunciato una raffica di
novità, a partire dalla nascita al proprio interno di una vera divisione interamente dedicata al marketing, diretta da Vincenzo Ametrano, con l’obiettivo di dare giusta visibilità
all’azienda sul mercato globale.
Ma molte sono anche le novità di prodotto,
che arricchiscono ulteriormente il già vasto
catalogo dell’azienda di Sant’Omero.
Nel campo dei cavi di segnale e dei cavi di
potenza è stata presentata la nuova linea
Die-Hard, per la cui descrizione PROEL sottolinea: “Questi dispositivi di trasmissione del
segnale raggiungono prestazioni allo stato
dell’arte mediante l’uso del rame lavorato in
assenza di ossigeno, che migliora sensibilmente il trasferimento
elettrico e produce una diffusione limpida del suono, che appare
trasparente, fluido e dinamico, escludendo qualsiasi alterazione
possibile”. A parte le interessanti considerazioni tecniche, che
non è nostro compito approfondire, crediamo che anche come
argomenti a supporto della vendita queste caratteristiche siano
molto importanti.
PROEL inoltre distribuirà in Italia l’intero catalogo dei prodotti
della MACKIE. L’azienda statunitense è leader nel campo della
produzione di mixer, casse acustiche, strumentazioni per studi
di broadcasting e recording, amplificatori e monitor da studio.
L’intesa commerciale, con decorrenza 8 gennaio 2004, è stata
siglata dal presidente della Proel SpA, Fabrizio Sorbi, e da Tony
Williams, responsabile commerciale MACKIE per l’Europa. L’accordo prevede la commercializzazione per l’Italia di tutte le linee
MACKIE, compresi i prodotti della TAPCO per il mercato entry level. La vendita di questa gamma sarà affidata alla nuova rete
commerciale “Pro Sound” che si comporrà di 12 agenzie e assicurerà la copertura di tutto il territorio nazionale.
PROEL spa
Tel. 0861 81241
Sant’Omero (TE)
www.proelgroup.com
Un Oscar
per Digidesign
Per la quinta volta nella storia,
la Academy of Motion Picture
Arts ha assegnato un premio Oscar ad una azienda che opera
nel settore delle tecnologie audio. Il prestigioso riconoscimento
è stato conferito a Digidesign in virtù del fatto che “gli algoritmi
particolarmente efficienti, l’architettura modulare e l’intuitività dell’interfaccia hanno reso il sistema ProTools lo standard mondiale per la creazione e l’editing delle colonne sonore cinematografiche.”
DIGIDESIGN ITALY srl
Tel. 02 5778971
Rinnovata la Ovation
Al Di Meola Signature
Migliorata sia nelle sue caratteristiche acustiche
che elettroacustiche, la nuova Ovation Al Di Meola Signature presenta il nuovo preamplificatore
OP Pro e una nuova struttura interna.
Lo stesso Al Di Meola è stato coinvolto nella riprogettazione di questo modello e nel test della nuova preamplificazione, e lo ha fatto sia in
fase di messa a punto del nuovo strumento
che con test dal vivo durante alcune sue esibizioni.
I nuovi modelli che portano la dicitura
Al Di Meola Signature sono proposti
con i pickup originali Ovation e con
finitura sia nera (nella foto) sia in
legno naturale.
MOGAR MUSIC
Tel. 02 935961
DISMAMUSICA MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2004
Lainate (MI)
www.mogarmusic.it
Assago (MI)
www.digidesign.com
Nuovo numero
telefonico per
Roland Italy
Il numero di telefono della
assistenza tecnica di Roland Italy è cambiato, e costa meno. Il servizio di assistenza è ora raggiungibile al numero 899.19.9016
ed è attivo dal lunedì al
venerdì, dalle 14.00 alle
17.00. Il costo della telefonata è di 0,52 euro + IVA
al minuto, mentre la consulenza via fax o via Internet rimane gratuita.
ROLAND ITALY Arese (MI)
www.roland.it
Tel. 02 937781
Ad Aprile, tre nuove “50th
Anniversary Stratocaster®”
La Fender Stratocaster festeggia quest’anno il suo mezzo secolo di vita. E lo fa presentando al mercato europeo, entro
Aprile 2004, ben tre nuovi modelli “50th Anniversary” Limited Edition che saranno presto
un vanto dei collezionisti.
La chitarra Stratocaster ha fatto il suo ingresso sul mercato
nel 1954, quando fu presentata come la più evoluta chitarra
elettrica solid body. Con i suoi tre pickup single coil e il rivoluzionario ponte tremolo, la Stratocaster ha offerto ai musicisti nuovi suoni, nuove caratteristiche e una straordinaria versatilità, che non erano mai appartenuti, tutti insieme, a un
singolo strumento musicale.
Da quel lontano 1954 la Stratocaster ha aperto nuove strade al suono più popolare, grazie all’impegno, alla passione
e alla forza artistica dei grandi interpreti che l’hanno scelta
come loro strumento: da Bill Carson a Buddy Holly, da Jimi
Hendrix a Eric Clapton, o da Stevie Ray Vaughan a John Frusciante.
Senza dimenticare tutta l’immensa schiera di chitarristi che
hanno accompagnato questi 50 anni di vita di uno strumento mitico, uno strumento che ha contribuito in modo determinante a creare e consolidare la storia del rock.
M. CASALE BAUER spa
Tel. 051 766648
Cadriano di Granarolo (BO)
www.casalebauer.com
Cambio al vertice
per Roland Europe spa
Nuovo management per Roland Europe, azienda italiana leader nella produzione di tastiere e pianoforti digitali.
All’indomani dell’OPA lanciata nell’autunno scorso da Roland Corporation e
riferita alle quote azionarie di Roland
Europe, l’ingegner Carlo Lucarelli, che
era stato a capo dell’azienda dal giorno della sua fondazione, ha lasciato
ogni incarico. Al suo posto è subentrato Bruno Barbini (nella foto), già presidente e amministratore delegato di Roland
Italy SpA.
Gibson e Baldwin:
molte le novità al NAMM
Gibson Guitar e Baldwin Piano hanno introdotto al recentissimo NAMM di Anaheim
un’ampia gamma di strumenti capaci di offrire qualcosa di nuovo praticamente a ogni
tipo di gusto musicale ed estetico.
Il gruppo di nuovi modelli offerti dalla
grande famiglia di marchi Gibson va da
Emily the Strange, personaggio cult su Internet, all’icona della batteria rock Carmine Appice, dal Mongoose digitale ai colorati Mandobirds, dalle chitarre low-down
Baritone Les Paul agli ambiziosi Mandobirds, dal pianoforte
B.B. King Baldwin al set di chitarra e amplificatore Les Paul,
a strumenti ideati e firmati da famosi artisti come Duane Eddy, Jimmy Page, Pete Townshend, Slash, Wayne Static, Alan
Bibey e molti altri.
“Tutti quelli che suonano, collezionano o semplicemente si divertono ad osservare strumenti come chitarre e pianoforti troveranno molto interessante il nuovo design di Gisbon/Baldwin presentato al NAMM” dice Henry Juszkiewicz (nella foto), presidente e
amministratore delegato della Gibson Guitar Corporation.
GIBSON MED
Tel. 02 98283838
San Giuliano Milanese (MI)
www.gibson.com/it
13
Dalle aziende...
NEUMANN M149 Jubilee
Raffinato e già destinato a entrare tra gli oggetti
da collezione o tra i modelli per professionisti esigentissimi, il Neumann M149 Jubilee è il modello
creato per commemorare il 75esimo anniversario
di fondazione della Neumann, azienda berlinese
leader nella produzione di microfoni di altissima
qualità.
Il modello M149 Jubilee va ad occupare il vertice
della gamma dei microfoni valvolari. Dal punto di
vista estetico si è voluta riproporre in parte la linea del classicissimo modello U47 degli anni ’50. La griglia e la parte inferiore, ad esempio,
appaiono come cromate, ma sono invece realizzate con una finitura di elevatissima qualità al
platino, mentre il corpo del microfono è realizzato con la tradizionale nichelatura Neumann.
Realizzati in soli 500 pezzi, questi microfoni commemorativi vengono forniti con una robusta
flying-case in alluminio dove trovano posto anche i cavi, l’alimentatore (con finitura martellata)
e una superba sospensione elastica con finitura lucidissima.
Inutile dire che, al di là dell’estetica, quello che ha colpito gli osservatori di tutto il mondo è
stata la qualità del suono di questo straordinario microfono…
EXHIBO
Tel. 039 20841
Monza (MI)
www.exhibo.it
Novità Outline
Outline, al SIB di Rimini e al ProLight+
Sound di Francoforte (che si tengono in
contemporanea rispettivamente al DISMA MUSIC SHOW e alla Musik Messe)
presenterà una gamma di nuovi prodotti
rivolti a una utenza molto diversificata.
Di particolare rilievo il sistema Butterfly Outlinearray, imponente ed estremamente efficiente. Il sistema, prossimo al
“battesimo del fuoco” in un tour di rilievo, verrà esposto naturalmente sia a Rimini sia a Francoforte. Ricordiamo, a proposito
della forma del modulo Hi-Pack, imitata su più fronti, che è questa l’unica tra le forme dei line array in commercio sul mercato
mondiale per la quale è stata ottenuta la registrazione di Modello internazionale n. DM/062394 (WIPO), mentre è in corso domanda di brevetto per Modello o Disegno negli Stati Uniti (U.S.
n. 70804). In aggiunta sono pendenti 3 domande di brevetto per
invenzione, nazionali ed internazionali, che interessano la guida
d’onda a doppia riflessione parabolica (D.P.R.W.G.), il funzionamento a cardioide o ipercardioide dell’unità Low-Pack e, infine,
l’hardware per la sospensione del sistema.
OUTLINE
Tel. 030 3581341
Flero (BS)
www.outline.it
Sanpaolo IMI
rileva il 30%
di PROEL
Il gruppo creditizio SANPAOLO IMI di Torino entra nella PROEL
Spa. Con la sottoscrizione, avvenuta il 18 dicembre nella sede
dell’azienda di Sant’Omero, leader nel settore della tecnologia
musicale, il colosso della finanza ha acquisito il 30% del pacchetto azionario della PROEL Spa, per un valore di 7,2 milioni di
euro. “Grazie a questo accordo”, ha sottolineato Fabrizio Sorbi,
presidente di PROEL Spa, “la nostra impresa potrà contare sull’apporto di qualificate competenze. Il nuovo importante partner
potrà garantire un sostegno concreto per portare a compimento, in tempi più rapidi, il piano di sviluppo pluriennale finalizzato
al potenziamento, alle acquisizioni e all’avvio di nuove divisioni
commerciali, per giungere alla quotazione in borsa”.
PROEL spa
Tel. 0861 81241
Sant’Omero (TE)
www.proelgroup.com
Per chitarra e pianoforte:
due volumi da Carisch
Carisch presenta due nuovi volumi didattici per chitarra e pianoforte. Il primo è curato da Roberto Fabbri ed è intitolato Chitarrista
classico autodidatta. Il metodo offre un’ampia scelta di brani, trascritti sia in notazione tradizionale che su tablature, di artisti che
spaziano da J. S. Bach ai Pink Floyd, per passare attraverso
gli ormai consueti Sor, Giuliani, Carulli, Tarrega.
I celebri brani proposti sono disposti in ordine di difficoltà,
e si rivolgono al chitarrista autodidatta già possessore di
una discreta manualità con lo strumento. Il volume ha inoltre in allegato l’incisione su cd dei brani proposti, eseguiti
da Fabbri stesso.
Il secondo volume è intitolato Passaporto pianistico per il
nuovo millennio ed è curato da Giuseppe Fricelli. Vengono
proposti 26 brani di media difficoltà, tutti composti da autori italiani del ‘900, un’interessante novità per il pianista
con buone capacità esecutive che predilige questo tipo di
repertorio, o che vuole scoprirne le interessanti sonorità.
Tra gli autori dei brani scelti per questa raccolta ricordiamo lo stesso Fricelli, Davide Anzaghi, Roberto Lupi, Luciano Chailly.
CARISCH srl
Tel. 02 98221224
San Giuliano Milanese (MI)
www.carisch.com
La tastiera incantata e Favole incanto: imparare la musica giocando
The Paul Stanley
Collection
Sono di Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna, i due nuovi metodi (uno per canto, l’altro per pianoforte)
editi da BMG Ricordi.
Rivolti ai bambini dai tre ai sette anni e ai loro insegnanti e genitori, i due metodi guidano i più piccoli nel magico mondo della musica passando attraverso
il mondo delle favole.
La tastiera incantata propone una simpatica avventura che vede coinvolti tre
tartarughe, i vanitosi Gnomi DO, i timidi Folletti MI-Bemolli e tanti altri personaggi ancora. Per procedere, l’avventura ha bisogno dell’esecuzione di semplici esercizi sulla tastiera. Vero protagonista della storia, spinto a suonare e
giocare con i tasti del pianoforte per aiutare i personaggi, è dunque il bambino, che si appassionerà al pianoforte e scoprirà in questo strumento un magico giocattolo dalle infinite possibilità creative.
Favole inCanto segue un percorso didattico analogo, muovendosi tra personaggi simpatici e divertenti (come la Gallina Pasqualina o Bassotto il cane poliziotto) per avvicinare i più piccoli al mondo incantato della vocalità. Anche
qui la narrazione può proseguire solo attraverso la partecipazione attiva dei
bambini.
Ottime proposte per i giovanissimi e per i loro educatori, entrambi i metodi sono accompagnati da un CD con gli esercizi proposti sulle pagine.
Due dei più conosciuti nomi della musica, Paul Stanley dei KISS e Silvertone Guitars, presentano una nuova linea di chitarre progettate da questa leggenda del rock.
Paul Stanley ha detto: “Io posso suonare
la chitarra che voglio. Ho scelto Silvertone.
Queste chitarre si suonano bene, hanno un
grande suono ed un grande look. Hanno lo
stile dei nostri giorni. La gamma Silvertone riesce a consentire a ogni chitarrista di
esprimersi al meglio. Io ve lo posso garantire.”.
BMG Publications srl
Tel. 02 988131
14
San Giuliano Milanese (MI)
www.ricordi.it
SISME
Tel. 071 7819666
Osimo Stazione (AN)
www.sisme.com
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