PARIGI: XVIII° - XIX° E XX° SECOLO.
L'itinerario si svolgerà seguendo lo sviluppo artistico a Parigi nei secoli indicati. Essendo poco pratico ed
altamente riduttivo “schematizzare” in poche righe di programma i monumenti e le opere che si ammireranno,
abbiamo pensato di proporre un redazionale che serva da “traccia” illustrativa di quanto verrà approfondito con
la guida in loco. E' altresì riduttivo voler tracciare un “confine” tra secolo e secolo, poiché le influenze del
precedente secolo o del successivo, rendono difficile collocare l'opera strettamente dentro un “confine”.
Tra le opere elencate qui di seguito alcune saranno incluse nelle visite guidate, mentre altre, in base ai “tempi” di
visita, serviranno come traccia per visite individuali nella giornata a disposizione.
Le visite potranno subire variazioni, nel caso di chiusure non previste dei monumenti; sarà ns. cura provvedere
ad integrare con visite sostitutive, in accordo con la guida.
XVIII° SECOLO:
Il periodo artistico che si sviluppa in questo secolo, viene definito ARTE NEOCLASSICA.
Il Neoclassicismo riprende ideali e apparato formale dell'architettura classica greca e romana. Nella storia
dell'architettura, questo stile emerse successivamente al tardobarocco e al rococò, in anni in cui si evidenziava la
formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti e dell'intera classe aristocratica e dell'alta borghesia.
Il periodo di sviluppo di questo stile corrisponde a quello che gli storici dell'economia definiscono della
rivoluzione industriale. Comincia il distacco dell'architettura dai problemi della pratica costruttiva. Lo spirito
dell'Illuminismo individua due principi fondamentali: la corrispondenza ai modelli dell'architettura greca e
romana e la razionalità nelle forme stesse, assimilando gli elementi architettonici tradizionali a elementi
costruttivi.
Il Neoclassicismo vero e proprio cominciò dopo la metà del XVIII secolo, sviluppandosi quindi in tutti i paesi
occidentali e non mancando di influenzare la produzione architettonica in Russia, negli Stati Uniti e
nell'America Latina. Pur trattandosi di un fenomeno internazionale, l'architettura del neoclassicismo fu
caratterizzata da correnti diverse a seconda del periodo e delle diverse tradizioni stabilitesi in precedenza nei vari
paesi. A questo proposito è difficile stabilire una periodizzazione rigorosa: infatti, il Neoclassicismo, non solo
può essere inserito in una corrente più ampia fondata sullo studio dell'architettura classica (già a partire
dall'architettura cinquecentesca), ma restò in voga per tutto il XIX secolo, caratterizzandosi durante l'eclettismo
e finendo per lasciare le sue tracce nell'architettura più recente (si veda ad esempio il Monumentalismo).
PLACE DE LA CONCORDE.
L'architettura civile francese volge al Neoclassicismo a partire dalla metà del Settecento con la realizzazione di
impianti lucidi e sobri come Place de la Concorde a Parigi e il Petit Trianon di Versailles, entrambi di AngeJacques Gabriel, che trovano comunque le premesse nel classicismo barocco francese. I progetti per la Place de
la Concorde, all'epoca Place Louis XV, risalgono al 1753: i disegni originari definivano uno spazio assai diverso
da quello attuale, frutto di piani redatti in epoca napoleonica, con due palazzi che delimitavano uno spazio
chiuso da una serie di balaustre.
IL TEATRO DELL'ODEON DI PARIGI
innalzato tra il 1779 ed il 1782,
I lavori iniziarono nel maggio del 1779, Peyre sarà principalmente
responsabile degli esterni e De Wailly degli interni:
 L’esterno è di una sobrietà che confina con l’austerità. Ispirata dal
Palladio, due arcate di comunicazione, sotto le quali si poteva
stare al coperto, collegavano la facciata del teatro ai due padiglioni
laterali, come Villa Pisani.
 Di pianta semicircolare, la sala del teatro fu la prima sala
«all’italiana» avendo una platea (oggi chiamata orchestra) con panche; prima il pubblico di platea
assisteva alla rappresentazione in piedi. Questa innovazione, che rispondeva alle nuove teorie
concernenti l’architettura dei teatri, fu fortemente criticata all’epoca.
Il teatro doveva diventare il punto focale di un nuovo quartiere secondo il piano regolatore di Peyre e De Wailly
del 1794. Un fascio di cinque vie (le vie Racine, Casimir-Delavigne, Odéon, Crébillon e Regnard) che
convergono verso il portico d’entrata del teatro e che sboccano in una vasta piazza semicircolare, la piazza de
l'Odéon, che serve e mette in valore il fabbricato. Questo quartiere offriva facilità di circolazione e di sosta
notevoli per l’epoca.
CHIESA DI ST. SULPICE:
Nella trattazione delle principali opere neoclassiche del Settecento francese, vanno ricordati anche alcuni edifici
sacri. Una delle prime manifestazioni di reazione al Rococò è la facciata SAINT SULPICE, edificata in stile
classico dal fiorentino Giovanni Niccolò Servandoni e più volte alterata nel corso del tempo.
PANTHEON DI PARIGI:
Il maggior esempio nel campo dell'architettura sacra resta comunque il Pantheon di Parigi, originariamente sorto
come chiesa di Ste-Geneviève e successivamente trasformato in mausoleo della Nazione. Dell'edificio,
progettato da Jacques-Germain Soufflot e costruito tra il 1757 e il 1791, colpiscono la cupola ispirata a quella
della cattedrale londinese di San Paolo e l'audace struttura interna che ricorda, per la sua leggerezza, quella delle
antiche cattedrali gotiche. Infatti, durante la costruzione di Ste-Geneviève, Soufflot ed i suoi collaboratori
perlustrarono la Francia alla ricerca delle pietre più adatte ed allestirono un laboratorio per analizzarne le
caratteristiche di resistenza ed elasticità
EGLISE DE LA MADELEINE:
Tra le architetture neoclassiche del XIX secolo un posto di rilievo spetta invece alla chiesa della Maddalena,
costruita tra all'inizio dell'Ottocento in una Parigi fulcro del nuovo Impero napoleonico (si parla infatti di Stile
Impero). Destinata inizialmente ad essere una chiesa a pianta basilicale, nel 1806 Napoleone volle farne un
Tempio della Gloria, modificando radicalmente il progetto originario e rendendolo simile ad un colossale tempio
romano. Se per l'esterno questa relazione è evidentissima, per l'interno l'architetto si limitò ad articolare lo spazio
mediante una serie di volte a vela, ispirandosi vagamente alla modularità dell'architettura termale romana. In
sintesi è possibile affermare che, nell'architettura sacra di stampo neoclassico, il Pantheon parigino sta al
Settecento come l'Église de la Madeleine sta all'Ottocento e ai fasti del suo Impero.
EGLISE ST. PHILIPPE DU ROULE:
La costruzione della Chiesa si protrasse dal 1772 al 1784 fu eseguita su progetto dell'architetto Jean Chalgrin,
rappresentante di spicco della corrente neoclassica. Lo stile della chiesa è tipicamente inerente al periodo, con
pianta basilicale (preferita alla tradizionale pianta a croce).
LE PALAIS BRONGNIART (PALAZZO DELLA BORSA):
Alexandre-Théodore Bongniart (1739 – 1813), architetto francese della corrente neoclassica, è l'autore del
Palazzo della Borsa di Parigi (o Palazzo Brongniart), costruito in stile impero nel 1807 (ampliato nel 1895).
Oggi è sede di congressi e conferenze.
LE COUVENT DES CAPUCINS DE LA CHAUSEE D'ANTIN (LYCEE CONDORCET):
Alexandre-Théodore Brongniart è anche il progettista del LYCEE CONDORCET (LE COUVENT DES
CAPUCINS DE LA CHAUSSEE D'ANTIN), costruito nel 1803 e basato su preesistenti edifici neoclassici del
Convento dei Cappuccini di San Luigi d'Antin. Per la minore rigidità rispetto alle altre scuole, fu meta dei figli
della nuova borghesia progressista, che vide nei metodi di insegnamento del Condorcet una nuova via rispetto a
quella dell'ancien régime. A differenza di molti licei francesi, il Condorcet permetteva ai propri studenti di
mangiare e dormire presso le proprie famiglie o in pensioni del quartiere, senza bisogno di permanere all'interno
della scuola (che non possedeva, appunto, strutture come dormitori o refettori).
ROTONDE DE LA VILLETTE:
Questo sobrio edificio fu costruito nel 1780 da Claude-Nicolas
Ledoux, ad imitazione della Rotonda del Palladio a Vicenza ed è uno
degli antichi padiglioni del Dazio risalenti all'ancient régime. Oggi è
adibito a deposito per i reperti archeologici.
ARCHITETTI:
JACQUES GERMAIN SOUFFLOT (1713-1780)
CHARLES DE VALNY (1730 – 1798)
JEAN FRANCOIS THERESE CHALGRIN (1739 – 1811)
CLAUDE NICOLAS LEDOUX (1736 – 1828)
ANGE GABRIEL (1698- 1783)
XIX° SECOLO
Proprio l'ascesa di Napoleone III (1808-1873) coincise con la costruzione di altre imponenti opere pubbliche,
destinate a mutare il volto di Parigi. Di ritorno da un soggiorno a Londra, impressionato dai quartieri della
capitale inglese, decise di cambiare lo schema medioevale a strade strette parigine, concentrandosi su uno
slancio urbanistico moderno. Le parole faro di questo progetto furono: estetica razionale ed igiene, prospettiva
ed unità.
Nel 1855 il nuovo prefetto Georges HAUSMANN (1809-1891) gestì i lavori di costruzione della GARE De
l'EST E DE LA GARE DE LYON (1865), per “collegare” la città in modo snello e veloce con altre città, con
l'anticipazione di una prima bozza progettistica di metro.
Nel 1806 fu iniziato l'Arc de Triomphe, progettato da Jean Chalgrin; nei medesimi anni François-Joseph
Bélanger coprì il cortile della Halle aux Blés con una cupola in ghisa; Alexandre-Théodore Brongniart disegnò
la sede della Borsa di Parigi e, tra il 1806 ed il 1810, fu innalzata la Colonna Vendôme. Inoltre, è doveroso
citare il principale intervento urbanistico di matrice neoclassica nella Parigi d'inizio Ottocento. Si tratta della
sistemazione di Rue de Rivoli, avviata nel 1801 ad opera di Charles Percier e Pierre-François-Léonard Fontaine.
I due progettisti realizzarono un lunghissimo rettilineo uniformato da prospetti continui degli edifici porticati;
l'opera sarà portata a termine solo sotto Napoleone III, modificando però i disegni originari con l'aggiunta di
grandi coperture mansardate.[
Alcune innovazioni si registrano nell'opera di Jakob Ignaz Hittorff, sostenitore della teoria secondo la quale
l'architettura greca doveva essere ricca di colore. Egli si occupò del riassetto di Place de la Concorde, dove
aggiunse statue, innalzò l'obelisco e pose la fontana di ghisa. Nel 1859 progettò la Gare de Paris Nord, la sua
maggiore realizzazione, la cui facciata presenta però un miscuglio di motivi classici in scala sproporzionata.
Furono costruiti su incarico del Barone Hausmann tra il 1860 ed il 1862, secondo il nuovo piano di
ristrutturazione della città, 2 Teatri gemelli: il Teatro de la Ville ed il Teatro du Chatelet che si trovano in Place
du Chatelet, sulla riva destra della Senna. Il Teatre du Chatelet è luogo di rappresentazione di opere liriche e
concerti di musica classica e sinfonica. Il Teatro de la Ville è divenuto uno dei luoghi di maggior importanza
per la danza contemporanea ed i giovani artisti.
Teatro de la Ville.
Teatro du Chatelet
PROGRESSO TECNICO E NUOVI MATERIALI: ACCIAIO, FERRO, VETRO
LES HALLES:
Lo slancio urbanistico moderno comprendeva anche il desiderio di sperimentare nuovi materiali, dando avvio ad
un progresso tecnico che arriva fino ai giorni nostri. L'uso del metallo (ferro) e del vetro, porta ad una
concezione nuova di architettura, di cui abbiamo un magnifico esempio ne FORUM DES HALLES, i vecchi
mercati parigini, che oggi costituiscono la piu' grande stazione sotterranea del mondo (stazione RER- Chatelet)
e forniscono un grande collegamento per tutta la regione parigina.
I mercati esistevano già fin dal 1183 quando il re – FILIPPO II – allargo' i mercati e creò dei ripari per i mercanti
che arrivavano da ogni luogo per vendere i loro prodotti a Parigi. Nel 1854, l'architetto Victor Ballard riprogetto'
l'area, allargando il mercato, realizzando una struttura modulare a padiglioni in acciaio e vetro. Essendo l'area
non piu' adatta ad ospitare i mercati (che vennero trasferiti a Rungis, alla periferia di Parigi), i mercati coperti
furono demoliti e questo vasto spazio è stato occupato da un parco, da un centro commerciale sotterraneo, il
Forum des Halles e da numerosi locali che comprendono un cinema ed una piscina.
TOUR EIFFEL:
Con l'esposisione Universale del 1889, viene costruita la TORRE EIFFEL (1887), oggi il simbolo di Parigi,
magnifico esempio di architettura legata al ferro. La torre è alta 324 mt, compresa la sua antenna e pesa circa
8.000 tonnellate, ma le sue fondamenta discendono appena 15 mt al di sotto del terreno. Per 40 anni è stata la
struttura piu' alta del mondo
L'esposizione Universale del 1900 legherà il GRAND PALAIS (foto) e le
PETIT PALAIS, insieme al ponte ALESSANDRO III alla storia parigina
degli inizi del XX° secolo. La facciata del Grand Palais è un tipico
esempio di architettura di quel periodo, poiché il tetto principale è una
lunga estensione di vetro ed acciaio. La parte estrena combina un misto
di Art Nouveau in ferro battuto, con alcuni gruppi di statue e due
quadrighe di bronzo che chiudono le ali della facciata principale. Il Petit
Palais ospita oggi il Museo delle Belle arti
MUSEO JACQUEMART ANDREE:
Ospita la collezione d'arte riunita tra il 1864 ed il 1912 dai coniugi
Edouard Andrée e Nellie Jacquemart, in un palazzo/residenza privata
del 1869. L'edificio, realizzato con felici soluzioni architettoniche
interne ed esterne, quali la facciata rialzata rispetto al piano stradale e
lo scalone a doppia elica ospita, nella seconda metà del XIX° secolo,
una ricca collezione d'arte (pittura, scultura, arti applicate) che i
coniugiJacquemart Andrée andarono raccolgiendo durante i loro
viaggi in Europa e, soprattutto, in Italia. Al pian terreno è presente
l'arte francese dell'Ancient Régime, oltre alla pittura olandese e la
ritrattistica inglese, mentre il 1° piano è dedicato all'arte italiana del
Rinascimento (Botticelli, Paolo Uccello, Mantegna ecc). Inoltre, tra le
superfici affrescate, spiccano le opere di Giovan Battista Tiepolo,
provenienti da Villa Contarini Pisani di Mira.
ARTE E PITTURA MODERNA:
Con ARTE MODERNA si intende il periodo che va dal 1860 al 1970, e cioè il periodo di transizione tra
romanticismo e realismo. Il periodo artistico posteriore al 1970, viene considerato l'inizio dell'arte postmoderna. L'ARTE MODERNA nasce in un periodo in cui c'è il rifiuto del passato e l'inizio della
sperimentazione (nuove concezioni della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi “piu'
realisti” a periodi piu' “simbolisti” o espressionisti, fino all'astrazione.
PITTURA: Il 1863 è l'anno in cui si considera convenzionalmente l'inizio della pittura moderna con Edouard
Manet - “Colazione sull'erba”.
I pionieri dell'arte moderna sono i ROMANTICI – REALISTI – IMPRESSIONISTI.
ARTE ROMANTICA si distingue per l'attenzione alla natura, al sublime/infinito (paesaggi di Turner e
Constable) oppure al nazionalismo di Delacroix (La Libertà che guida il popolo)
ARTE REALISTA prende ispirazione dai moti popolari conseguenti alla Rivoluzione francese – con
riproduzione della realtà, a volte con espressioni grottesche (vedasi Courbet) oppure con la rappresentazione di
personaggi umili e popolari (Le spigolatrici di Jena Francois Millet, “ Il vagone di terza classe” di Honoré
Daumier) a scopo di polemica e di denuncia.
IMPRESSIONISTI prende ispirazione dal romanticismo, soprattutto per i paesaggi en plein air e le variazioni
cromatiche, dal realismo, per la scelata dei soggetti e la naturalezza della composizione (reinterpretato anche
attraverso l'opera dei Macchiaoli). Gli impressionisti volevano cogliere l'impressione, la percezione della natura
(en plein air) nelle diverse ore del giorno, secondo le varie condizioni di luce.
NEL TARDO DICIANNOVESIMO SECOLO, altri movimenti influenzarono l'arte moderna come il POST
IMPRESSIONISMO ( compresa la corrente del Puntinismo) ed il SIMBOLISMO.
Post impressionismo carica la sola impressione di significati piu' profondi e soggettivi, vedi VINCENT VAN
GOGH. (precursore in parte dell'Espressionismo e del Fauvismo) – PAUL CEZANNE (anticipatore in parte del
Cubismo) e GEORGE SEURAT (capostipite, in parte, del Puntinismo).
MUSEO D'ORSAY:
Celebre per i numerosi capolavori dell'impressionismo e del post-impressionismo, è situato in una ex stazione
ferroviaria, la GARE D'ORSAY, costruita in stile eclettico alla fine dell'Ottocento.
Il museo è famoso soprattutto per i quadri degli impressionisti (Claude Monet, Paul Cézanne, Edouard Manet,
Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, ecc.)
e post-impressionisti (Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, ecc.), ma contiene anche opere che partono dalla
seconda metà del XIX secolo (Eugène Antoine Durenne, ecc.) e non espone esclusivamente dipinti, ma anche
importanti lavori di architetti, scultori, fotografi e creatori d'arte decorativa ed industriale dal 1848 al 1914. Una
galleria è interamente dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, un'altra a Gustave Courbet e ci sono anche sculture
di Auguste Rodin. La direzione del museo ha scelto di esporre opere che si collocano tra due limiti storici:
l'inizio della Seconda Repubblica (1848) e l'inizio della grande guerra (1914). In questo modo il museo d'Orsay
va a colmare la lacuna esistente tra la collezione del Louvre e quella esposta al Museo Nazionale d'Arte
Moderna, che si trova nel Centre Pompidou.
XX° SECOLO
Generalmente si indica col termine ARTE POST-MODERNA o CONTEMPORANEA., il periodo artistico che
va dal 1970 in avanti.
La prima metà del XX° secolo è caratterizzata da movimenti artistici che hanno l'esigenza di spezzare e
riassettare l'essere umano in forme astratte. Da qui il Cubismo (Picasso), movimento nato a Parigi nel 1905,
oppure il Fauvismo (sviluppatosi in Italia grazie all'opera di Filippo Tommaso Marinetti), l' Espressionismo, il
Futurismo, il Dadaismo (poi dissolto nel Surrealismo), la Pittura metafisica (nacque nel 1912 durante la
permanenza di De Chirico a Parigi), il Suprematismo. Anche il Surrealismo nacque negli anni 20 a Parigi, con
l'esigenza di scrutare attraverso l'arte la profondità dell'inconscio e del sogno. Gli anni 50 e 60 videro il
propagarsi dell'arte astratta.
Sotto il governo del Presidente Francese Francois Mitterand (1916 – 1996) sono state inaugurate molte
importanti opere:
PIRAMIDE DEL LOUVRE:
Il cortile centrale del museo, allineato con gli Champs-Élysées, ospita la Piramide Louvre, che serve da entrata
principale del museo stesso. Si tratta di una piramide di vetro commissionata dall'ex presidente francese François
Mitterrand, disegnata da Ieoh Ming Pei e il cui progetto è stato firmato e approvato dall'ingegnere Peter Rice: è
stata inaugurata nel 1989. Si è trattato della prima parte del progetto di rinnovamento chiamato Grand Louvre.
Anche il Salon Carré, dove era esposta la Gioconda, è stato restaurato. La Piramide ricopre il mezzanino del
museo ed è parte integrante della sua nuova entrata. La piramide è stata oggetto di feroci critiche ed è stata
approvata perché compresa nel più ampio progetto di Pei. Originariamente la piramide era l'unico accesso al
museo, causando lunghe code per l'ingresso; in seguito vennero aperti ingressi secondari posteriormente,
lateralmente e anteriormente, affinché le code fossero più scorrevoli.
L'ISTITUTO DEL MONDO ARABO:
Aperto al pubblico dal dicembre 1987, è stato costruito da un gruppo di architetti (Jean Nouvel e Architecture
Studio) che ha qui tentato una sintesi tra la cultura araba e la cultura occidentale. La costruzione di questo
edificio, giustamente iscritto nella politica delle grandi opere voluta da François Mitterrand, è stata decisa sotto
il settennato di Valéry Giscard d'Estaing nel 1973, con l'intenzione di migliorare le relazioni diplomatiche tra la
Francia e i Paesi arabi.
La facciata settentrionale, che simboleggia il rapporto con la città antica, è rivolta verso la Parigi storica con cui
si amalgama perfettamente. La facciata meridionale riprende i temi storici della geometria araba con l'ideazione
di 240 moucharabieh che la compongono e che si aprono e si chiudono ogni ora.
CENTRO GEORGES POMPIDOU (BEAUBOURG):
Il centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou, conosciuto anche come Beaubourg, nacque dalla
volontà del Presidente della Repubblica – Georges Pompidou (che esercito’ la sua carica dal 1969 al 1974) che
volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale interamente dedicata all'arte moderna e contemporanea a
cui si affiancassero anche libri, design, musica, cinema. Per questo il Centro comprende una grande biblioteca
pubblica, la Bibliothèque publique d'information, il Musée national d'art moderne, e IRCAM, un centro,
quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche acustiche. Collocato all'interno dell'edificio è anche il Centro
del design industriale. La struttura è aperta al pubblico dal 31 gennaio 1977.
Attualmente custodisce una collezione di circa 70 mila opere, in cui accanto alle arti visive trovano posto il
design, l'architettura, la fotografia e le opere multimediali. Queste opere vengono proposte attraverso forme
espositive costantemente rinnovate e vengono spesso accompagnate da cicli di conferenze, incontri, dibattiti,
concerti e spettacoli.
Ogni anno il Centro organizza una trentina di esposizioni monografiche o tematiche, raccogliendo in mostre
temporanee anche materiale proveniente da altre collezioni.
Il Centro Pompidou è stato progettato da Gianfranco Franchini, Renzo Piano, Richard Rogers e Sue Rogers,
assieme all'ingegnere britannico Edmund Happold e all'ingegnere strutturista irlandese Peter Rice.
ARCO DELLA DEFENSE:
Il nome ufficiale in francese è Grande Arche de la Fraternité (letteralmente "Grande Arcata della Fraternità"),
L'Arco è un cubo quasi perfetto, svuotato al centro (altezza di 110 m, larghezza di 112 m e profondità di 108 m).
All'esterno è ricoperto in marmo di Carrara, in granito grigio e in vetro. La struttura è costituita da 12 pilastri con
martinetti idraulici.
È stato progettato dall'architetto danese Johann Otto von Spreckelsen, che l'ha concepito come una versione del
XX secolo dell'Arco di trionfo dell'Étoile, perché fosse un monumento consacrato all'umanità e agli ideali
umanitari, piuttosto che alle vittorie militari. Dopo la sua morte, nel 1987 la realizzazione fu completata
dall'architetto Paul Andreu.
La progettazione fu effettuata dopo un concorso (Tête Défense) lanciato dal presidente François Mitterrand, per
il prolungamento dell'asse storico di Parigi, dal Louvre alla place de la Concorde, all'Arco di trionfo.
I lavori di costruzione furono iniziati nel 1983 e affidati all'impresa francese di lavori pubblici Bouygues. L'Arco
fu inaugurato nel 1989, nel bicentenario della Rivoluzione francese, in occasione di un vertice del G7.
OPERA BASTILLE:
L'Opéra Bastille è il secondo teatro dell'Opéra National de Paris, insieme al Palais Garnier che dal 1990 ospita
prevalentemente spettacoli di danza e opere barocche. Con una capienza complessiva di 2.703 posti è
considerato il più grande teatro d'Europa e il secondo al mondo dopo il Metropolitan Opera House di New York.
LA TRES GRANDE BIBLIOTEQUE:
A partire dal 1988 la Biblioteca nazionale entra in una fase di importanti mutamenti. Il 14 luglio François
Mitterrand, su consiglio di Jacques Attali, annuncia la costruzione di una fra le maggiori o della maggiore e
moderna biblioteca del mondo ... (che) dovrà coprire tutti i campi del sapere, essere a disposizione di tutti,
disporre delle tecnologie più moderne di trasmissione dei dati, poter essere consultabile a distanza e entrare in
relazione con altre biblioteche europee. Il luogo prescelto si trova nel nuovo quartiere Tolbiac (XIII
arrondissement di Parigi), nel cuore della ZAC Rive-Gauche, all'epoca la principale area di rinnovo urbano della
città. Viene adottato il progetto architettonico di Dominique Perrault. La nuova Biblioteca nazionale di Francia
apre le sue porte al pubblico il 20 dicembre 1996 e, dopo il trasferimento della maggior parte delle collezioni
dalla rue Richelieu, accoglie i suoi primi ricercatori nell'ottobre 1998.
LA TOUR MONTPARNASSE:
La torre è stata costruita tra 1969 e 1972 sul luogo della vecchia stazione di Montparnasse e inaugurata nel 1973;
la gare Montparnasse attuale si trova di fronte alla torre. L'altezza del grattacielo è di 210 metri con 59 piani, e
ospita fra l'altro un ristorante al 56º piano. Sulla cima del grattacielo si trova una terrazza con parapetti, che
possono essere smontati in due minuti per creare una piattaforma di atterraggio per elicotteri. La torre ospita
uffici che occupano 90.000 m² su 52 livelli e danno lavoro a 5.000 persone.
LA CITE DES SCIENCES:
La Cité des sciences et de l'industrie, in italiano Città delle scienze e dell'industria, è una grande struttura
pubblica situata a Parigi, in Francia, specializzata nella diffusione della cultura scientifica e tecnica, finalizzata a
suscitare nei cittadini l'interesse per le questioni legate alla scienza, alla ricerca e all'industria.
Creata su iniziativa del presidente francese Valéry Giscard d'Estaing, ha come obiettivo la diffusione, soprattutto
ai bambini e agli adolescenti, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
La città è situata nel Parc de la Villette, nel XIX arrondissement di Parigi, insieme alla Città della Musica e al
Conservatorio nazionale superiore di musica e di danza di Parigi.