Laboratorio di Progettazione Elettronica Esercitazione 4 In questa esercitazione riprenderemo in mano quanto visto nelle esercitazioni precedenti: in particolare progetteremo una PCB (fare riferimento al tutorial sull’utilizzo di orcad sulla progettazione delle PCB) che implementi il circuito analizzato nell’esercitazione 2 (circuito per leggere il segnale fotopletismografico). 1. Disegnare su Orcad Capture tutti i circuiti in Figura 1 e Figura 2. In Figura 1, sono inclusi i circuiti per l’alimentazione e il riferimento di tensione. Per quanto riguarda questa parte bisognerà includere nello schematico a. Un connettore a due poli per collegare la batteria. b. Un regolatore di tensione. Il regolatore ha tre terminali come vedete in Figura 1, dovete quindi aggiungere alla vostra libreria un nuovo componente con tre terminali come indicato in Figura 3. c. Le due capacità di bypass Cin e Cout da 100nF d. Un partitore di tensione utilizzando due resistenze da 68k (o un valore vicino) per generare la tensione di riferimento di 2.5V In Figura 2 invece sono inclusi tutti i componenti necessari per realizzare il nostro circuito per leggere il segnale fotopletismografico. La parte racchiusa da un rettangolo rosso che include i LED che generano la luce e il fotodiodo fanno parte della pinza che verrà connessa al vostro circuito, quindi NON devono essere inclusi nella vostra PCB, sarà solo necessario introdurre un connettore per connetterli in fase di test. Bisognerà quindi includere nello schematico: - - - Il componente OTA2137 La rete di resistenze e capacità che consentono di realizzare il convertitore correntetensione e l’amplificatore con le connessioni indicate in Figura 2. Una resistenza da 220 Ohm, connessa in serie con una resistenza programmabile che serve per polarizzare correttamente i diodi del pulsossimetro. La resistenza programmabile ha tre terminali: i due estremi e un terzo da cui si prende l’uscita variabile (create quindi una nuovo componente nella libreria). Un connettore a 6 poli per connettere la pinza (i segnali attivi sono in realtà solo 4 (PD+ PDIred- Ired+), usiamo comunque 6 poli perché ci sono due segnali in più non connessi nel connettore che abbiamo a disposizione. L’ordine con cui vanno connessi i segnali è indicato in Figura 4 (anche in questo caso vi serve un nuovo componente di libreria). Un connettore a due poli per visualizzare l’uscita del secondo stadio (PPG in Figura 2) e la massa. Cin(100nF) Figura 1 Pinza pulsossimetro Figura 2 Figura 3 Figura 4 2. Una volta effettuate tutte le connessioni su capture passare alla realizzazione dei footprint: dalla scorse esercitazione potete riutilizzare - i footprint dell’amplificatore operazionale - quelli della resistenza/capacità (utilizzate lo stesso footprint per tutte le R e le C) - quelli del connettore per connettere la batteria (utilizzate lo stesso footprint anche per il connettore delle uscite). Dovete quindi fare da zero i footprint di: - - - connettore a 6 poli per l’ingresso della pinza: dovete fare un semplice connettore a 6 vie in linea con distanza 2.54mm tra i piedini. Usate lo stesso PAD usato per gli altri connettori e per le resistenze (1mm con anello di 0.35 mm) resistore variabile: questo footprint è un po più particolare perché la resistenza ha 3 piedini sfalsati sempre a distanza di 2.54mm come rappresentato in Figura 5. SUGGERIMENTO: utilizzare lo strumento package symbol wizard con package type ZIP utilizzando 3 pin. Per questo componente è necessario un PAD un pochino più grande (foro di 1.2mm e anello di 0.35mm). regolatore di tensione. E’ un componente che ha tre piedini in linea posti a 2.54 mm di distanza. Vi serve quindi un footprint composto da tre fori in linea posti a una distanza di 2.54 mm l’uno dall’altro. Utilizzate lo stesso pad che avete appena progettato per la resistenza variabile. 2.54mm 2.54mm 2.54mm Figura 5 3. Esportate la scheda in OrCAD capture e sbrogliate il circuito, cercando di far passare tutte le piste sul bottom layer. Evitate di fare delle vie, se dovete fare delle connessioni sul top, sfruttate direttamente i fori dei componenti.