FLAUTO TRAVERSO e OTTAVINO
Il flauto traverso è uno strumento musicale della
famiglia dei legni e quindi è un aerofono.
L'attribuzione del flauto - oggi quasi sempre
costruito in metallo - alla famiglia dei legni deriva
dal fatto che, fino al XIX secolo, la quasi totalità dei
flauti erano in legno.
Il suo nome deriva dal fatto che viene suonato “di
traverso”, ovvero in posizione trasversale con il
corpo delle strumento alla destra dell’esecutore. I
flauti traversi moderni sono composti da 3 parti:
▪ testata
▪ corpo centrale
▪ trombino (o, imitando l'inglese, piede)
I 3 pezzi vengono montati assieme tramite innesti a baionetta. Lo strumento montato è lungo circa 65
centimetri. La testata è inserita nel corpo tramite un innesto lungo alcuni centimetri, che viene usato come
dispositivo di accordatura: variando l'inserimento della testata nel corpo si regola la lunghezza complessiva
dello strumento e, di conseguenza, l'intonazione.
Il suono viene generato soffiando all’interno del foro posizionato sulla testa. L’aria viene indirizzata contro
uno spigolo, in modo che quest’ultimo funzioni come generatore di vibrazioni che si trasmettono alla colonna
d’ara contenuta nel tubo, producendo una vibrazione sonora di altezza determinata. L'emissione di note di
diversa altezza avviene chiudendo i fori, tramite le "chiavi" (i tasti)
Il Flauto in Do (il più comune) possiede un'estensione che va dal Do centrale (Do3) fino al Do6 e comprende
quindi 3 ottave, ha un suono limpido anche se un po' freddo, ma la brillantezza del suo timbro lo ha reso
adatto, per esempio, per imitare il canto degli uccelli.
Esistono svariati tipi di flauti che si differenziano,
oltre che per il materiale, per alcuni aspetti meccanici
ed estetici, tra questi troviamo l’ottavino, chiamato
anche “flauto piccolo o piccolino”. Viene realizzato in
metallo, in legno duro (ebano) o in grenadilla.
Le sue dimensioni sono pari alla metà di un flauto
traverso. È uno strumento traspositore, in quanto lo
strumentista, pur leggendo la partitura ed
impostando le posizioni nella stessa maniera del
flauto traverso, porta l'altezza delle note all'ottava superiore. Inoltre, possiede l'ottava più alta in assoluto fra
tutti gli strumenti musicali.
È lo strumento più agile ed acuto dell'orchestra. Viene generalmente suonato da un flautista, come strumento
principale o come secondo strumento (alternato al flauto). Questa soluzione richiede un particolare
allenamento al flautista per adattarsi rapidamente allo strumento in quanto il foro della testata dell'ottavino è
più piccolo rispetto a quella del flauto e le chiavi sono molto più piccole e ravvicinate.
e OTTAVINO
Le origini del Flauto Traverso vanno ricercate probabilmente nell’Asia Centrale. Compare inoltre sui rilievi del
tempio di Sanchi in India (I secolo a.c.) e investito di una funzione religiosa è forse il più importante strumento
a fiato Indiano. Infine esistono, sebbene molto raramente, rappresentazioni di Flauti traversi nelle suppellettili
del mondo Greco-Romano. Queste informazioni frammentarie non permettono comunque una completa
conoscenza della modalità di diffusione dello strumento nel mondo antico, in particolare in Europa. A partire
dalla fine del XV e lungo tutto il XVI secolo, i Flauti traversi compaiono infatti frequentemente in diversi dipinti
nell’Europa Occidentale e sono elencati e descritti da parecchie fonti scritte, sia letterarie che Musicali. Se
durante il Rinascimento il Flauto era ormai usato comunemente nella Musica di corte all’interno di piccoli
ensemble fu nel periodo Barocco che divenne parte integrante dell’Orchestra.