Azioni 4 TRANSREGIONALI 4 AGOSTO 2014 per il riposizionamento strategico delle aree industriali Visite di studio e seminario in Veneto: il valore delle aree industriali per un impulso contro la crisi All’interno del progetto “Azioni transregionali” si è proceduto alla organizzazione di un nuovo incontro “on the job traning” fra la Regione del Veneto e la Basilicata, al fine di trasferire le buone pratiche lucane ai consorzi del Veneto, e di un seminario con le imprese padovane e veronesi. Nei giorni 18 e 19 marzo si sono tenute delle riunioni tecni� che riservate ai tecnici dei consorzi durante le quali si è parlato di incubatori di impresa, gestione utilities e GIS, il sistema informa� tivo territoriale dedicato alle aree industriali. A conclusione degli incontri il 20 marzo si è tenuto un seminario presso la Scuola Italiana Design nel Parco Scientifico Tecnologico Galileo, a Pa� dova, dal titolo “Un consorzio a misura d’impresa” a cui hanno preso parte le imprese, analizzando i risultati dell’indagine che è stata fatta tra i consorzi e le imprese, ed illustrando gli orien� tamenti strategici dei consorzi delle aree industriali veneti per il futuro. Nel corso del seminario è emerso chiaramente come le aree industriali debbano cambiare volto, per aiutare le imprese a superare la crisi. Attorno allo stesso tavolo, tecnici e imprendi� tori hanno preso in esame le azioni da intraprendere, partendo dalla considerazione che il nostro Paese ha subito, e in parte sta subendo, le ripercussioni di una crisi internazionale che ha falci� diato molti sistemi economici. Questa crisi ha imposto un ripen� samento, un ridisegno delle strategie di sviluppo. In quest’ottica, la Regione del Veneto e la Regione Basilica� ta hanno concepito assieme un progetto di collaborazione che, unico in Italia, pone le basi per un contributo concreto alla solu� zione di molti problemi, mirando a delineare una serie di obietti� vi futuri che consentano di sviluppare reali sostegni alle imprese tramite gli enti strumentali che fino ad ora hanno gestito le aree industriali contribuendo alla crescita delle aziende stesse. continua a pag. 2 ASI MATERA: AVIOSUPERFICIE MATTEI ZAI VERONA E GLI INCUBATORI Entrerà in esercizio entro l’estate 2014 l’aviosuperficie “Enrico Mattei” di Pisticci. Il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Matera (Csi) ha aggiudicato�������������������������� in via ������������������ provvisoria la ge� stione, dopo l’espletamento di una gara d’appalto, alla Winfly srl. La società che ha sede legale a Fisciano (Sa) e sede operativa e di rappresentanza nel terminal dell’aeroporto Cosa d’Amalfi di Salerno. Esperite le formali� tà di verifica dei requi� siti dichiarati in sede di gara il Csi provvederà all������������������� ’aggiudicazione de� L’incubazione di startup, per offrire ulteriori opportunità ai consorzi, è stato l’argomento dell’on the job training tenutosi il 18 marzo a Verona presso il Consorzio ZAI. Attorno ad un tavolo i rappresentanti di Sviluppo Basilicata, Con� sorzio ZAI, Parco Scientifico STAR e Veneto Innovazione hanno discusso su politiche da attuare per agevolare la nascita di nuo� ve imprese all’interno dei Consorzi Indu� striali. Il problema maggiore, registrato soprattutto in Veneto, è che molti progetti di incubazione sono legati allo sviluppo immobiliare. Una volta che si perde il valo� continua a pag. 4 TRAINING NEEDS ANALYSIS: IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DI FORMAZIONE E DELLE PRIORITÀ STRATEGICHE DELLE AREE INDUSTRIALI 2 Regione del Veneto Il Veneto una Regione dell’Europa continua a pag. 3 3 FONDAZIONE FENICE PROGETTARE, DIMENSIONARE E INSTALLARE POMPE DI CALORE IL TEAM DI PROGETTO 4 Azioni 4 2 TRANSREGIONALI continua da pag. 1 Si ricorda che l’iniziativa prende in esame la gestione delle aree industriali delle due regioni, al fine di delineare buone pra� tiche da trasferire per favorire lo crescita economica dei territori, attraverso la cooperazione interregionale, focalizzandosi soprat� tutto verso coloro che gestiscono le aree industriali, siano azien� de, consorzi, agenzie o enti. ll progetto, denominato Azioni Transregionali per il riposizionamento strategico delle aree industriali, vede cooperare Regione del Veneto, in qualità di capofila, e Regio� ne Basilicata, come partner. I maggiori enti attuatori sono Veneto Innova� zione, Autorità di Gestione del PO FESR 2007/2013 e IMAA CNR Basilicata. I soggetti gestori delle aree industriali in� teressate dalle attività del progetto sono: per il Veneto, i Consorzi industriali ZIP e ZAI, e per la Basilicata i Consorzi ASI di Potenza e Matera; l’attività è finanziata nell’ambito del POR FESR 2007/2013 Veneto-Asse 5, linea di intervento 5.2, Azione 5.2.1 “Cooperazione Transregionale”. Il seminario, fortemente voluto dall’assessore regionale ai fondi FESR, Roberto Ciambetti, ha visto la presenza dei tecnici della Regione del Ve� neto e, in rappresentanza del partner lucano, di Carmelina Cosmi, referente progetto per il CNR, e Claudia Belviso, ricercatrice presso il CNR IMAA di Potenza che hanno presentato le tecnologie per la bonifica dei suoli delle aree industriali. Alessandra Pelizzaro di Veneto Innovazione, responsabile del progetto, ha illustrato i risultati di un’indagine conoscitiva che è stata svolta presso le imprese localizzate all’interno delle aree industriali di Padova, Verona, Ma� tera e Potenza e presso i consorzi che le gestiscono. Il professor Giancarlo Corò dell’Università Ca’ Foscari di Ve� nezia ha evidenziato i servizi che dovranno offrire i consorzi alle aziende per affrontare in maniera strategica e sostenibile il futu� ro economico del territorio. Training Needs Analysis: identificazione dei bisogni di formazione e delle priorità strategiche delle aree industriali Salvaguardia ambientale, monitorag� gio e bonifica dei siti industriali, gestione avanzata delle aree mediante sistemi GIS, semplificazione amministrativa e incuba� tori d‘impresa rappresentano le temati� che di maggiore interesse per la produ� zione di servizi innovativi ed il potenzia� mento delle capacità d‘impresa. Ciò è quanto è emerso dall‘analisi dei fabbisogni formativi per il supporto all’innovazione ed alla sostenibilità delle aree industriali di Basilicata e Veneto. In particolare, la valutazione e la ri� duzione degli impatti ambientali rap� presentano un caposaldo per l‘ottimiz� zazione e lo sviluppo sostenibile delle attività industriali mentre la semplifica� zione amministrativa è essenziale per la riduzione degli adempimenti posti a carico dei cittadini e la graduale libera� lizzazione delle attività private. In tale contesto un ruolo strategico è poi svolto dagli incubatori d’impresa, fi� nalizzati alla nascita e allo sviluppo di PMI innovative ed alla promozione di nuove attività imprenditoriali rivolte all’aumento del numero degli occupati e all’impiego di giovani (start-up). Per quanto attiene alla gestione delle aree industriali, i Sistemi Informativi Geo� grafici (GIS) rappresentano uno strumen� to di ampia applicabilità rivolto sia ad utenti pubblici che privati che permette l‘archiviazione e l’elaborazione dei dati di supporto ai processi di pianificazione territoriale, con i vantaggi della visua� lizzazione e dell’analisi geografica quali mappe tematiche ed applicazioni speci� fiche in cui la componente “territoriale” è valorizzata. Inoltre, nell‘ambito della formazione gli imprenditori hanno evi� denziato la necessità di disporre di figure professionali con competenze tecniche e gestionali nei settori specifici relativi alle attività delle aziende del territorio. A tale esigenza rispondono gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) che si configurano come “scuole speciali di tecnologia”, che costituiscono un canale formativo di li� vello post-secondario, parallelo ai percor� si accademici e diretto più specificamen� te alla formazione di personale tecnico altamente qualificato. Azioni 4 3 TRANSREGIONALI Fondazione Fenice Progettare, dimensionare e installare pompe di calore Nella magnifica cornice del Parco delle Energie Rinnovabili situato all’interno dell’area industriale di Padova, la Fondazione Fenice organizza un corso dal titolo “Progettare, dimensionare e installare pompe di calore” tenuto da ricercatori dell’Università di Padova e dell’Enea esperti nella tecnologia alimentata da pompe di calore. La recente evoluzione del mercato della Green Economy, ha realizzato da poco la fine degli incentivi del quinto conto energia per il Fotovoltaico, aprendo di fatto la stagione delle altre forme e fonti di energia alternativa. La pompa di calore, oggi rappresenta una soluzione utile per molti settori e collegabile al know-how che gli installatori hanno maturato nel campo del fotovoltaico sia dal punto di vista del marketing che dell’integrazione progettuale. Ovviamente le competenze richieste per realizzare un im� pianto di questo tipo richiedono conoscenze di base di elettro� tecnica, fisica tecnica, termoidraulica, nonché della gestione dei gas frigogeni. ZAI VERONA E GLI INCUBATORI continua da pag. 1 re immobiliare, cade anche l’attività di ricerca e sviluppo. Bisogna quindi creare un meccanismo di valore che soggiace all’innova� zione. I fenomeni di venture capital, che funzionano veramente, sono pochi in Italia in confronto all’estero. Nel caso di Verona siamo di fronte ad un Venture Incubator che segue l’azienda, investe su di essa e alla fine progetta uno sbocco attraverso la vendita ai soci o ad un investitore e, auspicabilmente, quota l’a� zienda stessa in borsa. Le startup veronesi, create da giovani provenienti dal mondo accademico veronese, si stanno rivelando casi di successo con prospettive molto buone. Sviluppo Basilicata ha invece presen� tato il proprio fondo di garanzia e di venture capital notificato a Bruxelles, per conto della Regione Basilicata. Molto interessante la partecipazione vincente della finanzia� ria a progetti europei anche per svolgere un’attività per lo svilup� po di un modello sostenibile. Sviluppo Basilicata può contare su un grande patrimonio di conoscenze e di risorse umane presenti in strutture come ad esempio il CNR e l’ENEA. L’incontro ha creato delle solide basi per future partnership tra l’incubatore veneto e quello lucano, per creare strumenti nor� mativi da proporre, rendere sostenibile l’azione degli incubatori e far emergere l’innovazione dai territori. Giornate on the job training e seminario di studio in Veneto Tuttavia, il pacchetto clienti maturato nell’era del fotovoltaico può essere facilmente mutuabile nel settore delle pompe di ca� lore, a maggior ragione se a supportarlo ci sono i validi incentivi del conto termico e del 65% per gli interventi di ristrutturazione degli impianti, le detrazioni per il settore residenziale e il nuovo panorama della tariffa “Flat”. Questo settore rappresenta un mer� cato in evoluzione e in costante aggiornamento tecnologico. Il corso è rivolto sia a coloro che intendano acquisire le cono� scenze e le competenze sugli impianti alimentati da pompe di calore, sia a professionisti e tecnici di settore che intendano spe� cializzarsi in materia di progettazione di impianti alimentati da pompe di calore, aumentando le proprie opportunità di lavoro. Tre sono gli obietti del corso: provvedere una formazione completa su tutti gli aspetti tecnici ed impiantistici riguardanti la tecnologia delle pompe di calore, fornire le competenze progettuali, tecniche e normative fondamentali per una corretta progettazione ed una efficace installazione degli impianti e sti� molare la conoscenza dei meccanismi di mercato del settore delle pompe di calore. Temi affrontati: - logistica; - ambiente; - servizi dei consorzi per le imprese. Seminario: Un consorzio industriale a misura d’impresa presso Aula Magna Parco Scientifico Galileo - Padova. La visita dei tecnici e funzionari della Regione Basilicata ha interessato: - per il Consorzio ZAI di Verona, il Centro logistico della Bayernland; la Saima Avandero, ora parte del gruppo danese DSV; il terminal ferroviario. - per il Consorzio ZIP di Padova l’azienda Schüco; la Fondazione Fenice, presso la quale è stato illustrato il funzionamento del Green Park Energy (considerato una buona pratica dalla Commissione Europea, nello specifico dal programma della Commissione EU Managenergy dell’European Agency for Competitiveness and innovation) e del Centro di formazione sulle energie alternative. Azioni 4 4 TRANSREGIONALI ASI MATERA: AVIOSUPERFICIE MATTEI continua da pag. 1 finitiva e quindi alla stipula del contratto di gestione che avrà una durata triennale con decorrenza dalla data di acquisizione dell’autorizzazione Enac all’attivazione dei voli. L’infrastruttura, fatta realizzare nei primi anni 60 dal fondatore dell’Eni Enrico Mattei e ora di proprietà del Consorzio per lo sviluppo industria� le, è stata di recente oggetto di rilevanti opere di ammoderna� mento e di adeguamento funzionale finalizzate ad ottenere il ri� conoscimento, dall’Ente nazionale aviazione civile, di aeroporto civile di categoria 2 strumentale. I lavori realizzati hanno interessato la costruzione di edifici a terra per ospitare passeggeri, personale di servizio e velivoli. Tra gli interventi più significativi figurano la costruzione dell’a� erostazione passeggeri, la realizzazione dell’hangar per i velivoli e la predisposizione per gli impianti di rifornimento carburante. Sono state inoltre acquistate tutte le apparecchiature radar e per il volo notturno necessarie al funzionamento dell’infrastrut� tura e che saranno installate non appena l’aviosuperficie entrerà in esercizio. È inoltre stato parzialmente realizzato l’allungamento della pista di atterraggio e decollo da 1.400 a 1.600 metri. L��������������������������������������������������������� ’�������������������������������������������������������� opera sarà �������������������������������������������������� completata dopo la definizione delle procedu� re legate alla bonifica di una parte dell’area di sedime dell’in� frastruttura che rientra nell’area Sin (sito di interesse nazionale) Valbasento da caratterizzare e sottoporre a interventi di ripristino ambientale. L’offerta gestionale prevede l’attivazione di voli su richiesta (aerotaxi con aeromobili jet/turbopropulsore di max 9 posti), di voli del segmento executive (con aeromobili di massimo 12 po� sti). In una seconda fase, che dovrebbe scattare entro il 2015, si lavorerà ad avviare l’offerta di voli di linea di collegamento tra bacini non serviti e le maggiori destinazioni nazionali (con ae� rei a turbopropulsione di 30-50 posti) oltre che di voli charter di natura prevalentemente turistica su richiesta o fitto da parte di un tour operator di un aereo con capacità di trasporto superiore a 12 passeggeri. Sarà inoltre istituita una scuola di volo, attivata la vendita di carburanti avio e l’avvio del servizio di ricovero e manutenzione degli aerei. L’iniziativa del Csi è stata finanziata dalla Regione Basilicata che ha deliberato un primo stanziamento di 600mila euro per il triennio 2014/2016. Un investimento che punta a rendere pro� duttiva l’infrastruttura che può diventare volano di sviluppo per il territorio lucano oltre a creare occasioni di lavoro. Parte così l’iter finale per la realizzazione dell’aeroporto della Basilicata che avrà un bacino di utenza vasto comprendente le province di Potenza, Matera, Taranto e Cosenza e che ha i nu� meri in regola per poter funzionare trovandosi in posizione ba� ricentrica rispetto agli scali aeroportuali attualmente esistenti e funzionanti. Il team di Progetto Il progetto Azioni Transregionali per il riposizionamento stra� tegico delle aree industriali del Veneto e della Basilicata è attuato da un partenariato che vede da un lato Veneto Innovazione su incarico della Regione del Veneto - Sezione programmazione e Autorità di Gestione FESR POR CRO parte FESR 2007/2013 e, per la parte lucana, l’Autorità di Gestione del PO FESR 2007/2013, con il supporto dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale, IMAA CNR di Tito (Potenza). Il team veneto è costituito da: Dott. ssa Alessandra Pelizzaro, responsabile di progetto; Ing. Matteo Ametis, vice direttore; Dott. Dario Perini responsa� bile amministrativo; Dott.ssa Francesca Maccatrozzo, respon� sabile della comunicazione; Dott. Pietro Cecchinato, Sezione programmazione e Autorità di Gestione FESR, Vice Presidente del co­mitato di progetto; Dott. Roberto Rognoni Sezione pro� grammazione e Autorità di Gestione FESR Regione del Veneto; Dott. Andrea Massarolli, Sezione programmazione e Autorità di Gestione FESR Regione del Veneto. Il team della Regione Basilicata: Dott. Antonio Bernardo, AdG PO FESR Basilicata, Presidente del comi� tato di progetto; Dott. Biagio Perretti, esperto presso AdG FESR Basilicata, membro del comitato di progetto; Dott. Vincenzo Lapenna, direttore del CNR IMAA; Dott.ssa Carmelina Cosmi, responsabile scientifico di progetto per il CNR-IMAA, Dott.ssa Simona Loperte, coordinamento ope� rativo per il CNR-IMAA, Dott.ssa Laura Figundio, Dott. Piero Marrese, Dott. Leonardo Tullio, collaboratori al pro� getto per il CNR-IMAA, Dott. Vincenzo Scalcione, giornalista responsabile della comunicazione, Consorzio Me� diterraneo. CONTATTI Veneto Innovazione • Via Torino, 105 • 30172 VENEZIA MESTRE • Tel. 041 8685301 - Fax 041 5322133 • [email protected] • www.venetoinnovazione.it Autorità di Gestione del PO FESR Basilicata 2007/2013 • Regione Basilicata • Dipartimento Presidenza della Giunta • Via Vincenzo Verrastro, 4 85100 POTENZA • www.porbasilicata.it • [email protected]