giugno 2011
Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
31033 Castelfranco Veneto - via Vittorio Veneto, 10
Sped. abb. postale art.2 comma20/c L 662/96
Filiale di Venezia
N° 99
Ogni arte aspira costantemente alla condizione della musica.
Walter Pater, Saggi sulla storia del Rinascimento
Dosso Dossi
Allegoria con Pan (Pan e Siringa)
1529-1532 Olio su tela
in questo numero
N° 99 maggio 2011
Periodico dell’A.S.A.C. Veneto
Iscritto al Tribunale di Venezia
il 13/8/1985 al n. 833 R.S.
Sede: Via Vittorio Veneto, 10
31033 Castelfranco Veneto (TV)
Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022
www.asac-cori.it
[email protected]
3
4
9
16
23
24
Direttore Responsabile
Dino Bridda
Direttore Editoriale
Pier Vito Malusà
Redazione
Alessandro Cherubini
Luca Fiorio
Alberto Opalio
Segreteria di Redazione
Candy Cauilan
Collaborazioni
Commissione Artistica
Segreteria Regionale
Consulte Provinciali
dell’A.S.A.C. Veneto
Progetto grafico e Realizzazione
CS point sas
Stampa
Tipografia DBS
associazione per lo sviluppo delle attività corali
Presidente Alessandro Raschi
Editoriale
La cronaca dell’assemblea
La relazione del Presidente
Coralità e tv
Il concorso di Vittorio Veneto
Alloro veneto al “Gaffurio”
RUBRICHE
36
37
38
39
Recensioni
Le Schede dei cori
Concorsi
Corsi di formazione
INSERTO
Partitura: Mo Manolo Da Rold
N° 99 giugno 2011
La crescita senza sviluppo è un
campanello d’allarme
Editoriale di Piervito Malusà
Se esaminiamo alcuni indicatori di
qualità delle attività corali nel corso
degli ultimi due o tre decenni non
possiamo che rilevarne un graduale,
ma
costante
miglioramento.
La
presenza di cori veneti e italiani fra i
vincitori delle principali competizioni
internazionali
è
certamente
più
frequente oggi che trent’anni or
sono. Incisioni discografiche e attività
concertistica in molti casi di elevata
qualità artistica costituiscono ormai un
dato costante nell’ambito della coralità
regionale. Il numero dei direttori di
coro che possono vantare una solida
preparazione musicale accademica o
conseguita sul campo si è moltiplicato:
a capo della maggior parte dei nostri
cori incontriamo oggi sempre più
spesso direttori diplomati o docenti di
conservatorio. Il numero e la qualità dei
cori di voci bianche e dei cori scolastici,
che costituiscono il futuro della
coralità, è in rapida crescita. La qualità
musicale anche delle più modeste
rassegne è notevolmente migliorata
ed è ormai difficile anche nei piccoli
paesi e nelle parrocchie ascoltare
cori vistosamente sgangherati come
avveniva frequentemente fino a pochi
lustri or sono.
Altri indicatori però non sono altrettanto
lusinghieri e dovrebbero essere
attentamente valutati e considerati il
campanello d’allarme del pericolo di
un’involuzione o quanto meno di una
stagnazione.
Il livello medio della preparazione
musicale dei coristi che partecipano
realmente
alle
prove
–
senza
considerare i cosiddetti ‘aggiunti’
– non è nel corso di questi anni
significativamente migliorato, anzi –
se si eccettuano le felici esperienze di
pochissime compagini corali – forse
non è migliorato per nulla. Il numero
medio delle prove settimanali e la loro
durata media sono sostanzialmente
diminuite e al loro interno non è
certamente aumentato il tempo
dedicato alla formazione musicale e
culturale dei coristi. La pratica del canto
a cappella, che dovrebbe costituire
il fulcro dell’attività di qualsiasi coro,
rischia di divenire marginale, anche
nell’attività di molti fra i migliori cori
della nostra regione; così come si
registra in molti casi un’evidente
involuzione culturale ed artistica nelle
scelte repertoriali.
Un altro fatto nuovo che in questi
ultimi anni ha assunto proporzioni
gigantesche, in particolare nella nostra
regione, è costituito da quello che
definirei l’esercito industriale di riserva
della coralità, che in sé potrebbe
costituire un’importante risorsa e
che invece si è trasformato un grave
fenomeno distorsivo della vita di molti
fra i nostri migliori cori: mi riferisco
all’utilizzo sistematico di aggiunti in
occasione di importanti concerti,
concorsi o incisioni discografiche.
Pochissimi sono ormai i cori che si
possono vantare di non far ricorso a
questa pratica.
Per tentare di comprenderne le
cause è però necessario capire come
questa sorta di legione straniera si sia
formata ed abbia assunto dimensioni
macroscopiche
in particolare in
Veneto. Il Veneto, come è noto, è una
delle regioni d’Italia con il maggior
numero di conservatorî e scuole di
musica in rapporto alla popolazione. E
questo è senza dubbio un fatto positivo.
Tali istituzioni hanno infatti formato e
continuano a formare professionisti, ma
hanno svolto e continuano a svolgere
anche un importante ruolo di supplenza
fornendo a migliaia di ragazzi e di adulti
un’educazione musicale di base che
scuola dell’obbligo ed associazioni
musicali amatoriali nel nostro paese
non hanno mai realmente fornito. Chi fa
parte della legione straniera è dunque
spesso un giovane o un adulto che
da ragazzo si è avvicinato alla musica
cantando nel coro del proprio paese,
dove però non ha trovato sufficienti
stimoli ad apprendere ed a ‘smontare
il giocattolo’, dove magari gli è stato
persino detto che per cantare non
serve saper leggere la musica: deluso,
si è iscritto al conservatorio, dove si è
diplomato in canto o in uno strumento
e oggi legge la musica a prima vista,
spesso canta bene, anche se per
campare fa un altro mestiere, ma per
arrotondare o per rendere un favore
all’amico direttore si rende talvolta
disponibile come aggiunto in occasione
di un importante impegno del coro.
Compare alle ultime due prove, dove,
grazie alla sua presenza e a quella di
qualche altro suo collega, le incertezze
del coro come d’incanto scompaiono, o
meglio, vengono mascherate, partecipa
al concerto (concorso, registrazione,
ecc.) e poi, tanti saluti. Ritengo che non
siano necessarie molte altre parole
per comprendere quanto deleteria dal
punto di vista artistico e sociale sia
questa pratica per la vita e la crescita
del coro.
Pur considerandolo deplorevole, non
mi sento però di demonizzare gli amici
e i colleghi che si avvalgono di questo
espediente, sono convinto infatti
che al posto loro, in molti casi, sarei
costretto a fare altrettanto e confesso
che qualche volta l’ho fatto oppure ho
contribuito a farlo. So che spesso le
circostanze non permettono di agire
diversamente... Anche se per parte
mia preferisco decisamente tenere
separati i due piani, lavorando con
compagini formate esclusivamente da
professionisti, quando se ne presenta
l’occasione, e offrendo volentieri il mio
contributo, quando mi viene richiesto,
per far crescere cori autenticamente
amatoriali.
Crescita senza sviluppo potrebbe
dunque essere il motto che meglio
definisce l’attuale condizione della
coralità nella nostra regione e più in
generale nel nostro paese. Ma che
fare per impedire che la crescita senza
sviluppo si trasformi in stagnazione e
poi rapidamente in declino in un futuro
molto più prossimo di quanto oggi
immaginiamo?
Questa volta non dispenserò ricette,
anche perché non ne ho in tasca.
Sono infatti convinto che i fenomeni
che ho tratteggiato e che testimoniano
la fase di rapida trasformazione che la
nostra coralità attraversa dovrebbero
essere oggetto di studio approfondito.
Inviterei a questo proposito l’ASAC a
bandire un concorso per tesi di laurea
e di dottorato su tali problematiche.
Cari lettori, che ne pensate?
1-In altri paesi il miglioramento degli
standard dell’educazione musicale di
base e l’ampliamento dell’offerta formativa
professionale hanno contribuito a far
nascere nuove formazioni corali amatoriali –
spesso di altissimo livello artistico – formate
da giovani musicalmente istruiti, curiosi e
fortemente motivati alla propria crescita
artistica e culturale. Perché qualcosa di
simile non è avvenuto anche nel nostro
paese? Sarebbe utile analizzare le cause
di questa opportunità che la nostra coralità
non ha saputo cogliere, per capire come
correre ai ripari.
3
N° 99 giugno 2011
All’assemblea nazionale della Feniarco
Nel confronto un motivo di crescita
per i cori italiani
Sabato 12 e domenica 13 marzo si è tenuta a
Castelfranco l’Assemblea Ordinaria della Feniarco,
organizzata da Asac Veneto, ottemperando al
dovere di ospitalità che a turno assolvono tutte
le associazioni regionali che costituiscono la
Federazione nazionale.
Presenti tutti i Presidenti e i delegati delle regioni
italiane, il Presidente Nazionale Sante Fornasier,
ora anche alla presidenza di Europa Cantat, i
Vicepresidenti, il Segretario e lo staff di Feniarco.
In rappresentanza dell’ASAC, oltre al nostro
Presidente, presenti in alcune fasi dei lavori anche
il Vicepresidente ASAC Luca Fiorio, il Segretario
Cimenti, i Consiglieri De Biasi e Vallata e il M°
Mazzuccato.
Due giornate d’intenso lavoro visto l’impegnativo
ordine del giorno. L’analisi delle iniziative
organizzate nel 2010 e nella prima parte del 2011
e di quelle in progetto ha occupato la prima fase
dell’Assemblea, interrotta solo dalla gradita visita
del Vicepresidente della Regione Veneto Marino
Zorzato, che ha cortesemente risposto al gradito
invito porto dall’ASAC a portare il saluto della
Regione durante questa importante occasione.
Castelfranco 12 e 13 marzo 2011
4
Tra le iniziative in fase di allestimento è stato
trattato con particolare attenzione il Festival di
Europa Cantat che si terrà a Torino nel 2012;
molto puntuale ed interessante la relazione del
Maestro Carlo Pavese, direttore artistico della
manifestazione. E’ auspicata la presenza di almeno
100 cori italiani a questo evento e confidiamo
che almeno 10 di questi possano essere veneti.
La partecipazione sarà aperta a tutti con diverse
possibilità di adesione sia per livello artistico
che durata. Entro giugno sarà diffuso il bando di
adesione e la scadenza sarà nel mese di ottobre.
Uno dei progetti APS più interessanti esaminati
dall’Assemblea è il pr ogetto CMT - Choral
Management Today, dedicato alla formazione e
all’aggiornamento dei responsabili territoriali e dei
soci aderenti alle Associazioni Regionali e quindi a
Feniarco e alla formazione di giovani manager in
ambito corale-musicale con età compresa fra i 18
e i 30 anni. Si terranno vari incontri in diverse zone
della penisola uno dei quali, per le regioni del nord
est, si terrà proprio a Castelfranco, organizzato
in collaborazione con l’ASAC, il prossimo 7
maggio; sarà dedicato a presidenti, segretari o ai
coristi interessati e tratterà i temi della gestione,
organizzazione e degli aspetti di comunicazione
che noi tutti, ogni giorno, ci troviamo ad affrontare
per le nostre realtà corali.
La fase del progetto rivolta ai giovani dirigenti delle
Associazioni regionali invece si svolgerà a Torino
a fine giugno con una settimana d’intenso lavoro
e formazione. Ci si augura che i partecipanti in
futuro possano costituire i quadri delle nostre
associazioni regionali e dare un decisivo impulso
allo sviluppo.Terminata la prima fase dei lavori,
l’Assemblea si è trasferita in serata a Piazzola sul
Brenta nella splendida cornice di Villa Contarini
ove i delegati nazionali, affiancati da numerosi
Consiglieri, Commissari artistici e Maestri ASAC
intervenuti, hanno potuto ascoltare un saggio della
coralità veneta grazie al Coro Città di Piazzola
sul Brenta, diretto dal M° Paolo Piana,. Il coro si è
esibito nel Tempio del Temanza con uno splendido
concerto che ha affascinato gli illustri ascoltatori,
avvolti dal suono nella meravigliosa acustica del
Tempio.
Domenica mattina si è affrontato un importante
punto dell’assemblea con il rinnovo delle cariche
istituzionali della Federazione. Riconfermata
ampia fiducia al Consiglio di presidenza uscente
che guiderà la Federazione anche per il prossimo
triennio. Si è auspicato allo stesso tempo che
durante questo periodo si affaccino alla dirigenza
nuove personalità in modo da poter garantire
ricambio e rinnovamento sempre necessari alla
crescita e progresso di tutti noi. Importanti le
candidature venete, tutte confermate con l’elezione
nella Commissione Artistica nazionale della Ma
Maria Dal Bianco, nella Commissione nazionale
giovanile del M° Matteo Valbusa, di Giuseppe
Vezzari tra i Probiviri e la riconferma nel Comitato
di redazione di Choraliter del M° Mauro Zuccante.
L’esperienza delle assemblee nazionali mette le
basi per un confronto positivo e può essere un
aiuto per tutti per evolversi e migliorare. Anche
l’Asac, sebbene sia una fra le più longeve e
strutturate associazioni corali, è sempre aperta a
nuove sollecitazioni e deve trarre spunto e stimolo
dalle esperienze e dal confronto con le altre
Associazioni Regionali e la Federazione nazionale.
Credo che l’occasione dell’Assemblea nazionale in
Veneto avrebbe dovuto incoraggiare la presenza
di un maggior numero di Consiglieri ASAC durante
i lavori, anche solo per poter assaporare insieme
l’atmosfera di entusiasmo e passione che in questi
due giorni si è potuta respirare. Una atmosfera che
a me ha dato una ulteriore carica e soddisfazione
nell’impegno in favore di una così bella realtà
come la coralità veneta.
Elena Vallata
N° 99 giugno 2011
La cronaca dell’assemblea
Come rendere più visibile la coralità?
E’ stato uno dei temi più discussi nel corso dei lavori dell’assise regionale di Belluno del 27 marzo
Alla presidenza dell’assemblea,
tenutasi al Centro Congressi
“Giovanni XXIII” di Belluno, è stato
chiamato il M° Giorgio Susana che
ha constatato la presenza di 99
delegati di complessi iscritti. Si è
subito provveduto alla nomina del
segretario, nella persona di Claudia
Maschio, e degli scrutatori nelle
persone di Marino Baldissera, Silvia
Dall’Asta e Patrizia Brigato.
Dopo la relazione morale del
Presidente
Alessandro
Raschi,
della quale diamo ampi stralci di
resoconto in questo stesso numero,
è intervenuto il consigliere dott.
Dario Bond che ha portato il saluto
della Regione del Veneto.
IL CONSIGLIERE REGIONALE
Il consigliere regionale Dario Bond
ha esordito dicendo che, nel suo
secondo giorno di attività a palazzo
Ferro Fini, nel maggio del 2010, ha
presentato un progetto di legge
sulle manifestazioni storiche e sui
palii, approvato dopo nove mesi,
avendo fotografato tante piccole
realtà venete del settore. Sulla scia
di tale iniziativa quattro mesi fa, dopo
ampia ricognizione conoscitiva sul
territorio, il consigliere ha presentato
una legge sulle attività corali che
la settimana precedente era stata
presentata in 6a Commissione
riscuotendo notevole interesse.
A tal proposito il dottor Bond ha
chiesto all’Asac di rafforzare e far
crescere la legge inserendo tutte
le considerazioni che derivano
dall’esperienza
dell’Associazione
al fine di rendere la legge stessa
meno superficiale e maggiormente
fruibile.
Egli ha affermato che «bisogna
dare sostegno ai cori in base alle
meritocrazia, ad un riconoscimento
verificato sul campo, ad una
fotografia reale e non in base alla
maggior forza politica dei vari cori.
Per questi motivi chiedo all’Asac
di diventare parte attiva nella
creazione di questa legge. Dal canto
mio metto a disposizione la mia
buona volontà, perché alle vostre
manifestazioni, che sono meritorie e
tutt’altro che minori, prendono parte
circa 12.000 persone che si ritrovano
almeno due volte la settimana.
Amo molto i cori alpini, della mia
montagna, non ho frequentato i
cori della realtà veneta e questa
sarà un’occasione per farlo. Chiedo
quindi sostegno al Presidente,
all’Associazione, al Direttore del
giornale per completare al meglio la
legge in questione. Chiedo anche di
sensibilizzare i consiglieri regionali
del territorio ricordando loro che
questa legge in 6a Commissione è
priva di bandiera politica e che deve
essere sostenuta, poiché vuole solo
valorizzare l’attività culturale, lo stare
assieme di persone che vogliono
fare del bene e dare della felicità
cantando in un coro».
IL SEGRETARIO DELL’ASAC
E’ seguito l’intervento del Segretario
Alberto Cimenti che ha analizzato i
contenuti del consuntivo 2010 e del
preventivo del 2011.
«Quest’anno parlare di finanza
- ha esordito Cimenti - è più
soddisfacente rispetto all’anno
scorso:
infatti
la
relazione
finanziaria dell’anno scorso era
abbastanza preoccupante, nel
senso che in seguito a vicissitudini
un po’ negative l’Associazione si
era trovata con una perdita del
sostegno finanziario da parte della
Regione. Ora però il consigliere
Dario Bond ci ha tranquillizzato,
perché vede da parte della Regione
la possibilità di risposte ben più
positive, quindi siamo sicuri che il
futuro avrà un percorso migliore. Di
questi momenti un po’ sfavorevoli
è risultato un bilancio 2009 molto
negativo con un disavanzo di
21.529,45 euro, fatto che aveva
preoccupato molto il Presidente
e il Direttivo che si sono incontrati
diverse volte per valutare tali
risultanze drammatiche. In seguito a
questa situazione, come molti di voi
sanno, sono state prese decisioni
drastiche:
- trasferimento della sede dell’ASAC
da Mestre a Castelfranco Veneto,
dimezzando così la spesa dell’affitto
da un costo mensile di euro 1.200,00;
- riduzione dell’organico della
segreteria,
chiudendo
la
collaborazione con un’impiegata,
che comporta sicuramente
una maggior difficoltà di
collegamenti con i cori, ma
è
stato
un
provvedimento
necessario per migliorare la
situazione del bilancio».
Contributi: Cimenti ha fatto notare
che alla voce “Contributi” per la
legge regionale 52 gli importi
ammontano a euro zero: buona
parte delle province hanno azzerato
i contributi ad eccezione di Verona
che ha versato euro 2.500,00.
Tutti gli zeri sono voci negative
che pesano nell’attività. All’inizio
la L.R. 52 era gestita direttamente
dalla Regione e 5/6/7 anni fa dava
all’Associazione qualcosa come
30/40 milioni delle vecchie lire
quale sostegno alle attività svolte
nelle province. In seguito con la
L.R. 11 questi contributi sono stati
delegati alle province che però in
poco tempo li hanno incamerati
per attività proprie e le risposte
che abbiamo avuto sono state di
valore zero. Nonostante i colloqui
avuti con gli assessori non siamo
riusciti a sbloccare niente. Anche
ciò ha contribuito al saldo negativo
accertato all’inizio d’anno. Nel 2010
è ripreso il dialogo con Regione e
funzionari ottenendo la tranquillità
di una convenzione a sostegno
delle attività dell’Associazione svolte
durante l’anno per un importo
di euro 35.000,00, anche se non
ancora riscossi.
Festival della coralità veneta:
«30.000,00
euro
riconosciuti
dalla Regione Veneto, ma nella
precedente edizione ne avevamo
ottenuti 45.000,00 euro, anche se a
tutt’ora non sono ancora stati ricevuti,
mentre la provincia di Vicenza, che
ha ospitato la manifestazione, ha
dato un sostegno di euro 6.000,00,
che sono stati molto graditi.
Venezia in coro: «Nessun sostegno
è arrivato dalla Regione che negli
anni scorsi erogava un contributo
di 9.000,00 euro; in compenso è
arrivato un sostegno dalla Provincia
di Venezia per un importo di euro
2.500,00. I costi sono ben maggiori
dei contributi erogati, perciò è
necessario riaprire con la Regione
il dialogo per far comprendere
quanto sia importante questa
manifestazione. I funzionari
regionali, con i quali abbiamo
colloquiato, hanno detto di vivere la
realtà del momento e hanno riferito
che i contributi sono stati ridotti
del 30%. Poi, nella convenzione
stipulata con la Regione per il 2011
(continua a pag. 6)
5
N° 99 giugno 2011
per euro 35.000.000,00 è stato ripreso
anche il contributo per “Venezia
in coro”. Contributo Feniarco: «La
Associazione non ha accesso
diretto a questo contributo, ma
dando resoconto di tutte le attività
realizzate, la Feniarco concede un
contributo che ammonta ad euro
3.500,00 annui».
Il Segretario ha poi ringraziato Giorgio
Penzo per la sua collaborazione ed
in modo particolare per il supporto
contabile e per aver seguito la
stesura del bilancio.
IL PRESIDENTE DELL’ASAC
Il Presidente è poi intervenuto
ringraziando
anch’egli
Giorgio
Penzo per il notevole aiuto che dà
alla Segreteria ed ha sottolineato
i dati più importanti delle entrate:
dalle Province per la Legge 52 i
contributi dovrebbero essere più
sostenuti in parte dovuti all’Interreg
(che si svolgerà anche nel 2011/12),
i “contributi privati” sono un’ipotetica
entrata che potrebbe giungere da
una fondazione bancaria alla quale
grande mole di lavoro nonostante
l’aiuto dei collaboratori e del
Segretario.
Il Presidente Raschi ha fatto poi
notare all’Assemblea che c’è la
voce “Abruzzo-terremoto” di euro
953,40: questi sono i fondi raccolti
solo nel 2010, gran parte erano già
stati raccolti nel 2009; in realtà tutti i
fondi raccolti per i terremotati sono
stati euro 4.457,00.
IL COLLEGIO DEI SINDACI
Nell’introdurre la lettura della
relazione del Collegio dei Sindaci,
Giuseppe
Vezzari,
felicemente
ritornato nell’Associazione dopo un
periodo di assenza, ha espresso
il plauso di tutto il Collegio per la
saggezza con la quale, in questi
momenti di crisi, è stata condotta
la gestione dell’Associazione. «Già
nella previsione 2011 - ha detto
Vezzari - è stato programmato il
pieno ripiano dei debiti pregressi ed
è un atto di coraggio. Soprattutto è
impostato sulle certezze, nel senso
che le quote storiche degli associati
6
è stata presentata una domanda,
una parte del corso estivo viene
finanziata dal fondo Interreg.
E’ stata inserita inoltre la voce
“Personale aggiuntivo”, perché è
nella speranza dell’Associazione
di avere entrate sufficienti da
poter permettere un incremento
di qualche tipo del personale
all’interno della segreteria. Con una
sola dipendente in segreteria per
diversi motivi si rischia di non poter
sempre tenere aperti gli uffici, senza
contare la mole di lavoro per la
progettualità e per le domande che
necessitano di un lavoro notevole.
Ora la Segretaria è oberata da una
vanno a coprire quelli che sono i
costi che devono essere sostenuti.
In questi momenti tristi se arrivano
fondi si fa maggior attività, ma
almeno dall’attuale andamento
gestionale si evince serenamente
che la struttura dell’Associazione
è sana. Un bravo al Presidente e a
tutto il Consiglio Direttivo».
IL DIRETTORE DI “MUSICA
INSIEME”
Dino Bridda, direttore responsabile
di “Musica insieme” ha esordito
dicendo: «Siamo stati vittime, come
giornale, di un momento difficile,
ormai superato, abbiamo ritrovato
dalla difficoltà il modo di risorgere.
Sono molto contento di dirvi che
abbiamo messo in piedi una piccola
ed agile struttura che ci consente
di tener fede al nostro impegno.
Abbiamo trovato la soluzione di
dividerci i compiti in modo tale che
oltre al Direttore responsabile che è
il sottoscritto, abbiamo individuato
nella figura del maestro Piervito
Malusà il Direttore editoriale e
artistico, abbiamo individuato per
il vice presidente Luca Fiorio il
gravoso compito del coordinatore
editoriale, che è anche colui che
funge da filtro tra la redazione e i
singoli cori e le singole Consulte,
e poi abbiamo anche l’aiuto di
Alberto Opalio e Alessandro
Cherubini. Abbiamo così messo in
piedi questa struttura che si ritrova
3-4 volte all’anno a Castelfranco
Veneto dove concepiamo la rivista.
L’intento è quello di fare sempre
meno un mero e semplice notiziario
e sempre più una rivista dai
contenuti culturali musicali sempre
più approfonditi ed elevati. Mi rendo
conto che non è compito facile, ma
cercheremo di farcela con l’aiuto
di tutti. Chiedo la collaborazione
di tutti i cori, sia sul piano della
quantità nel mandare il materiale,
sia sul piano della qualità, per non
dover “cassare” parte del materiale
che ci arriva».
A proposito del “fragoroso silenzio”
accennato dal Presidente circa la
scarsa visibilità della coralità sui
mass media, il Direttore Bridda
ha continuato: «Io che sto anche
dall’altra parte, sto nel mondo del
corale ma per professione nel
mondo dell’informazione, devo dire
che effettivamente questo fragoroso
silenzio è determinato dal fatto che
nel mondo dell’informazione non
c’è competenza sulla coralità. La
maggior parte dei miei colleghi
giornalisti non conosce la musica e
tantomeno il mondo della coralità.
Ne deriva quindi che il fragoroso
silenzio è dovuto a questo motivo.
Come già ho scritto nel numero
precedente di “Musica insieme”,
l’immagine della nostra coralità
continua ad essere quella dei cori
parrocchiali e di montagna che,
purtroppo, risulta quasi essere
dispregiativa, quindi c’è sicuramente
della responsabilità anche da parte
nostra. Noi sappiamo che ciò non
corrisponde a verità, ma un minimo
di verità c’è, dovremmo fare tutti
quanti degli sforzi per migliorare
la nostra immagine, perché la
qualità di ciò che offriamo è molto
N° 99 giugno 2011
buona. Però per convincere gli
altri bisogna fare qualcosa di più.
Temo che molto spesso sbagliamo
noi nel rapporto che abbiamo con
l’informazione, che molto spesso
nella fase capillare, cioè nel
rapporto 1:1 tra il coro ed il giornale
di zona, ben che vada si instaura
un rapporto d’amicizia e talvolta
anche di connivenza. Ciò ottiene
l’effetto contrario, il giusto, come
sempre sta nel mezzo, ma come
fare? Non lo chiederei al maestro
del coro, che si occupa della parte
artistica del coro, bensì alle strutture
del coro di avere un addetto
stampa all’interno dell’organico.
Così come organizziamo corsi
di aggiornamento sul piano
musicale, proporrei al Presidente di
inventarci un corso o un seminario,
non solo per come presentare
le varie tipologie di concerti
(come mi era stato già più volte
proposto dallo stesso Presidente),
bensì anche come un coro
dovrebbe rapportarsi all’esterno,
con gli organi d’informazione
e all’opinione pubblica, come
curare l’informazione per evitare
la possibilità di visioni distorte e,
soprattutto, il fragoroso silenzio».
Il Direttore Bridda ha così concluso
il suo intervento: «Mi prendo
l’impegno di presentare un progetto
in questo senso già quest’anno,
anche con la collaborazione di
esperti
della
comunicazione.
Dobbiamo renderci più conoscibili
all’opinione pubblica in genere
con una serie di meccanismi
che ho appena anticipato e sui
quali sia come Associazione, sia
come “Musica Insieme” poter
dare le “istruzioni per l’uso”. Resto
a disposizione di tutti i cori che
abbiano necessità ed interesse
a sviluppare questo argomento.
Cercheremo, lo dico a Luca Fiorio
e Alessandro Cherubini, di utilizzare
il più possibile anche gli strumenti
tecnologici per cercare di uscire
da questa impasse del fragoroso
silenzio. Avrei un grande desiderio,
quello di vedere un giorno su una
qualsiasi rete televisiva nazionale un
programma nel quale si rendesse
finalmente giustizia a questo
mondo della coralità amatoriale: se
ciò succedesse, quel giorno sarei
felicissimo, avrei concluso una
lunga carriera al servizio del mondo
corale e quel giorno forse potrei
pensare di andare in pensione…!».
IL COMMISSARIO ARTISTICO
L’intervento
del
commissario
artistico Cinzia Zanon è stato
incentrato
principalmente
sul
tema del “Tavolo nazionale” e del
riconoscimento dei cori di interesse
comunale.
«Voi sapete che è stato istituito
questo “Tavolo nazionale”, significa
che la coralità amatoriale insieme
con tutto l’ambito bandistico e
folclorico sono stati radunati e sono
stati ritenuti elementi interessanti
per la comunità nazionale e per
questo hanno guadagnato un
posto a livello ministeriale come
gruppi di valore culturale e quindi
degni dell’attenzione del Ministero
dei Beni Culturali a Roma. Questo
ha contribuito a creare un tavolo di
lavoro e io sono uno dei vari delegati
della Feniarco a rappresentare
la coralità, quella veneta in
particolare. Ciò che mi preme
sottolineare è che le associazioni
regionali diventano interlocutori
importanti per il Ministero. Come
già accennava Bridda, anche
al Ministero non sanno nulla di
musica corale, brancolano nel
buio ed è compito nostro poterli in
qualche modo indirizzare. Quindi,
essere associati Asac diventa un
motivo di valore in più, perché
un primo passo è stato fatto con
questo attestato di riconoscimento
di interesse nazionale. Tutti i
Comuni d’Italia hanno ricevuto
dal Ministero, nell’ambito tra l’altro
dei festeggiamenti dei 150 anni
dell’Unità d’Italia, una precisa
richiesta di inviare a Roma i nomi
di quei gruppi artistici, corali e
folclorici, ritenuti di interesse
comunale. Qualora i Comuni non
avessero fatto questa operazione,
viene garantita da parte della
Feniarco, e quindi dall’Asac, la
consegna dell’attestato. Questa
consegna dell’attestato non è solo
un modo di fare un censimento, ma
anche di avere il quadro veritiero
della situazione corale, cosa che
naturalmente la Feniarco possiede,
ma solo per gli associati. Vedo che
comunque già parecchi di voi, pur
essendo associati, non hanno avuto
questo tipo di contatto dal Comune,
ciò mi lascia un po’ perplessa.».
La maestra Zanon ha poi riferito di
alcune successive iniziative: «La
Giornata Nazionale della Musica
vedrà convocati a Roma 5 cori, 5
gruppi folclorici e 10 bande a fare
un’animazione; l’idea è quella
di estendere questa giornata
su tutto il territorio nazionale.
La commissione che è stata
preposta darà tramite Feniarco
e poi a cascata con Asac tutte le
informazioni necessarie.
Vi comunico poi che è stato
istituito il 1° Concorso nazionale
bandito
dal
Ministero, il
quale bando non è ancora
stato formulato, che prevede
un progetto/programma sulla
musica italiana d’autore che va
(continua a pag. 8)
7
N° 99 giugno 2011
8
dal
1861 al 2011, cioè nell’arco
dei 150 anni dell’Unità d’Italia. E’
un progetto decisamente ampio al
quale tutte le formazioni possono
partecipare
(voci
bianche,
IL DIBATTITO TRA I DELEGATI
Gran parte delle domande dei
delegati si sono incentrate proprio
sui temi proposti da Cinzia
Zanon, soprattutto in merito al
femminili, maschili, gruppi misti,
ecc), per far sentire il più possibile
la rappresentatività del mondo
corale, che non si identifica magari
solo con il coro alpino o con i gruppi
folclorici. Il bando verrà pubblicato
a breve. Ci sono delle Commissioni
che stanno lavorando a questo
bando, tra cui una è affidata
anche alla sottoscritta: speriamo
entro brevissimo tempo di farvi
partecipi e che possiate aderire
numerosi, perché credo sia una
bella opportunità per far sentire il
meglio di noi e non solo, ma per
far vedere viva la coralità e dare
un’immagine diversa di quella
dei luoghi comuni dell’equazione
“canto popolare=canto alpino”,
senza nulla togliere alla validità
delcanto alpino.
Concludo dicendo che l’Asac, nei
confronti delle istituzioni, deve
essere interlocutore privilegiato per
due motivi semplicissimi: primo,
perché le persone che si danno
da fare lo fanno per passione e
soprattutto mettono a disposizione
il loro tempo gratuitamente, senza
interessi di partito, né economici.
C’è solo grande passione che
anima e produce “bello”; secondo,
perché il “bello” appartiene al
“welfare” come capacità di creare
persone che stanno bene, che
creano benessere e ciò è un grosso
punto che va a favore della coralità
veneta».
riconoscimento del Comune e del
Ministero. Sia la maestra Zanon
che il Presidente Raschi hanno
sottolineato che c’è stato un po’
di equivoco su questo attestato:
«Non si dice che questi sono cori
di qualità mentre gli altri non sono
di qualità: si tratta di un attestato
di carattere formale, che non ha
nessun valore pratico, è però un
attestato di riconoscimento di
esistenza, di importanza, quindi è
bene che tutti i cori ce l’abbiano».
E’ stato ribadito che il valore del
riconoscimento della Feniarco
è equivalente a quello emesso
dal Comune. Poi, di fronte a varie
obiezioni sollevate da alcuni
delegati («Nell’assoluto “fragoroso
silenzio” anche a livello ministeriale
e a livello di enti locali si capiscono
come il due di coppe. Se si dà un
input senza le esatte indicazioni,
ognuno interpreta come vuole») la
maestra Zanon ha risposto: «Giusta
osservazione. Ritengo che la
soluzione migliore da parte del coro
sia quella di sollecitare il proprio
Comune. La soluzione “diversa”
che vi venga riconosciuta dalla
Federazione è dovuta proprio al
fatto che sono sorti alcuni di questi
problemi. Il Presidente della nostra
Commissione dice: “Ci sono Comuni
come Roma dove Alemanno ha
detto che lui non si mette proprio
a fare queste cose”, allora va in
automatico che la Federazione
passi questa comunicazione, ma
l’obiettivo del Ministero era quello
di sensibilizzare le amministrazioni
comunali con l’invio di un cd e
di una comunicazione che avete
letto tutti, per poter sollevare anche
l’interesse da parte di quei comuni
un po’ dormienti».
A successive e ulteriori perplessità
sul metodo ha poi risposto il
Presidente Raschi: «Credo sia
importante quello che dice Cinzia
Zanon, che dicevo già anch’io
nella mia relazione, cioè non
condividiamo queste modalità
operative del Ministero, che magari
avranno un risultato che sarà quel
che sarà, però è importante che
intanto si siano mossi, che stiano
facendo qualcosa a nostro favore.
Speriamo nell’efficace intervento
dei nostri delegati all’interno
di questa commissione che è
elefantiaca: sono 80 persone tra
rappresentanti di vari ministeri,
bande, 10 associazioni ed inoltre ci
sono persone a titolo individuale,
noi invece abbiamo una nostra
delegazione unica con delegati
inviati dalle sezioni regionali,
selezionati per la qualità e per la
proposta. Perciò portiamo avanti
univocamente i nostri obiettivi a
questo tavolo cercando di guidare
al meglio possibile le proposte».
Dopo la proiezione di una demo
promozionale del grande evento nel
2012, che vedrà come protagonista
N° 99 giugno 2011
la Feniarco con “Europa Cantat”
a Torino, la delegata Francesca
Iovine ha riferito: «Ogni anno
sono andata ai vari festivals
dell’’Europa Cantat’ ed ero l’unica
italiana tra tanti francesi, tedeschi:
facciamo sentire anche la nostra
presenza, perché veramente
gli italiani hanno la musica nel
cuore ed essere l’unica italiana
in mezzo a tutto questo popolo
è stata un’esperienza comunque
bellissima.
Questi
festivals
sono qualcosa di speciale.
Auguro a tutti di vivere nella
loro vita questa esperienza che
vi accompagnerà per sempre,
perché vi ritroverete in tutto il
mondo uniti nella musica, è una
cosa indescrivibile!».
E’ poi intervenuto il delegato
Matteo Morgan: «Propongo di
acquisire una sede dell’Asac
in proprietà e questo potrebbe
essere
uno
dei
modi
di
risparmiare nelle
uscite
di
bilancio perché vediamo quanto
oggi sia difficoltoso mandare
avanti una realtà bella come
quella dell’Asac. Mi impegno in
prima persona a reperire i fondi,
e, se previsto dallo statuto, mi
impegno nelle mie possibilità
a costituire eventualmente un
comitato o di lavorarci con una
commissione per tale obiettivo.
Avrei anche un’altra proposta
che forse sarà futuristica e di più
ampio respiro, cioè la creazione
di una fondazione, una sorta di
holding per l’Asac, che permetta
di reperire i fondi per le nostre
attività».
LE CONCLUSIONI
L’assemblea ha poi proceduto alle
votazioni sulle relazioni morale,
finanziaria e del Collegio dei
Sindaci: tutte sono state approvate
all’unanimità per alzata di mano.
E’ seguita un’ulteriore informazione
del Presidente Raschi: «Sollecito
ad aggiornare le schede corali
all’interno del sito. Dall’inizio
dell’anno abbiamo inaugurato
la nuova forma del sito che è
entrata all’interno del portale della
Feniarco che crea una relazione
diretta tra tutte le comunicazioni
che avvengono a livello locale,
regionale e nazionale. Perciò tutti i
cori iscritti all’Asac, di riflesso iscritti
alla Feniarco, possono aprire una
loro scheda all’interno del sito.
Bisogna fare richiesta mandando
mail all’Asac, chiedendo info sulla
password e su come compilare
questa
scheda.
E’
molto
importante, perché attraverso
questa scheda potete pubblicare
le vostre manifestazioni a livello
locale sul sito regionale e su
quello nazionale: perciò chiunque
sarà informato a livello nazionale
della vostra attività».
Sui problemi della scheda del coro
ha infine ragguagliato l’assemblea
il Vice Presidente Luca Fiorio:
«Alcuni anni fa,
in fase di censimento, la Feniarco
aveva recepito sul cartaceo e poi
provveduto a caricare la base
dati da tutti i cori iscritti. In quel
contesto erano state consegnate
anche le credenziali per potervi
accedere. Si tratta di uno spazio,
non un sito, all’interno del quale
potete inserire i vostri contenuti:
fotografie del coro, dei vertici, il link
del vostro sito, ecc. L’importante
è, oltre ad avere i contenuti che
caratterizzano l’attività del coro,
disporre di una vetrina che
continua a scorrere
ricordando gli eventi. A livello
nazionale vengono confluiti su un
calendario, su una slide, anche sul
sito e c’è un filtro a livello regionale
sempre sugli stessi dati. In questo
momento se ci si collega si trovano
gli eventi di oggi. E’ la stessa base
dati che viene visualizzata sia a
livello nazionale che regionale.
Le credenziali ci siamo accordati
che vengano coordinate dalla
segreteria
dell’Asac,
quindi
come interlocutore considerate
quest’ultima o addirittura l’indirizzo
mail che è:
[email protected].
Un abbraccio al Presidente
Martedì 28 giugno nella chiesa arcipretale di Mel (BL) una grande folla ha reso l’ultimo omaggio a Gianfranco Raschi, padre del nostro Presidente Alessandro.
Lo scomparso, generale dell’aviazione leggera dell’Esercito in quiescenza, è stato per lunghi anni corista, presidente e presentatore della “Corale Zumellese”, come ha ricordato con commosse parole il M° Nevio Stefanutti nel corso delle esequie.
Da queste colonne giunga ad Alessandro un caloroso abbraccio dall’intero mondo della coralità veneta, in particolare dai componenti del Consiglio direttivo, del Collegio dei Sindaci, della Segreteria, dei direttivi delle Consulte provinciali, della Direzione e della Redazione di “Musica insieme”.
9
N° 99 giugno 2011
Dalla relazione morale del Presidente
Continuiamo a fare buona musica
diffondendo un messaggio
di bellezza, armonia e pace
10
PREMESSA
Inauguriamo quest’anno una nuova
formula per l’Assemblea con l’obiettivo
di avvicinarci sempre più al territorio,
di coinvolgere a rotazione le Consulte
Provinciali e di offrire l’occasione per
una breve visita alle nostre bellissime
città venete. Un ringraziamento sentito,
pertanto, alla Consulta di Belluno e
agli amici disponibili per le attività di
supporto.
L’Assemblea è momento di particolare
importanza, ma mi accorgo che la
nostra realtà associativa appare un
concetto difficile da comprendere:
l’ASAC non è un ente a se stante,
ma l’”Associazione dei cori veneti”,
all’interno della quale operare per
perseguire gli scopi che tutti noi ci
poniamo.
Consulenti e commissari artistici
costituiscono una formidabile risorsa
da sfruttare sempre più, mentre
coordinatori e segretari provinciali
sono figure che completano il grande
quadro organizzativo costruito in
trent’anni. Entrare nell’ASAC, pertanto,
vuol dire entrare di diritto in questo
grande meccanismo sfruttandone
potenzialità e servizi e diventandone
parte operante e attiva. Il mondo corale
è esempio raro sulla scena nazionale
e internazionale delle associazioni
musicali. Lo scopriamo con sorpresa da
quando siamo entrati, ottenendone la
presidenza, nel mondo corale europeo.
Esempio raro, perché ha saputo darsi
un’unica struttura di coordinamento
con la FENIARCO, federazione che ha
avuto sede in ASAC per moltissimi anni.
IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI
In ambito nazionale importanti passi in
avanti sono stati fatti, ma il cammino è
ancora lungo e difficile. Un fatto emerge
con chiarezza: la coralità rappresentata
dalle associazioni regionali e dalla
federazione nazionale ha unità e
chiarezza di intenti. Qui da noi non
sempre otteniamo adeguato riscontro
e assistiamo invece alla tendenza ad
una polverizzazione degli interventi. Il
progetto della Provincia di Treviso, che
vorrebbe sposare in tutte le province la
struttura di una “Rete eventi”, presenta
il grave rischio di portarci ancor più
ai margini di un ipotetico mosaico di
manifestazioni di ogni genere e livello.
Non so di quali risorse ogni provincia
disporrà, ma non mi illudo che possano
aumentare se non sottraendole ad
altri capitoli di spesa - vedi i corsi di
orientamento musicale - con ulteriore
gravissimo danno per i nostri cori.
Di certo per accedervi dovremo
competere con altre associazioni che
legittimamente aspirano a realizzare
i propri programmi, ma anche con
iniziative professionali e a fine di lucro.
Mi auguro di sbagliare, ma non ci vedo
una prospettiva di crescita culturale,
tantomeno un riconoscimento e un
sostegno del valore culturale e sociale
della coralità. Temo invece che la
programmazione, sempre attuata a
fatica con le nostre stesse risorse,
dovrà continuare ad autoalimentarsi.
Oppure sempre più sarà necessario
fare sistema per avere forza necessaria
a far riconoscere la validità della nostra
proposta artistica e culturale.
A tutti i livelli associativi ciascuno di noi
ha la responsabilità di far sentire forte
le nostre istanze e di predisporre una
valida programmazione portandola
all’attenzione di chi di dovere per un
adeguato sostegno. Siamo portatori
di un messaggio forte: solo grazie alle
sinergie create con la nostra unione
siamo in grado di farlo pesare con la
forza dei numeri, del lavoro e delle
eccellenze artistiche che riusciamo ad
esprimere, senza professionismo, ma
con professionalità e passione.
Quindi, quando mi sento chiedere da
nuovi gruppi quali sono i motivi per
entrare nell’ASAC, quelli appena citati
ritengo siano fondamentali oltre a tariffe
particolari SIAE, esenzione ENPALS,
corsi e seminari per coristi e direttori,
rassegne e concorsi, riviste regionale e
nazionale, stampa di volumi di musica
corale, ecc. Di ciò usufruiscono anche i
cori non associati, ma è sempre grazie
al sacrificio di alcuni che si progredisce
e ritengo eticamente coerente e
premiante essere parte attiva del
processo piuttosto che parte passiva.
LA RICERCA DELLE RISORSE
Non è azzardato descrivere come
recessivo l’attuale quadro economico
per la cultura. La situazione colpisce
duramente anche l’ASAC e l’intero
mondo corale, pur rappresentando
una piccolissima percentuale degli
interventi già limitati destinati alla
musica.
Il finanziamento del nostro Festival
regionale biennale 2010 ha subìto un
taglio del 30% anche se c’è stato un
importante sostegno del Comune di
Vicenza, mentre ci è stato confermato
il finanziamento della convenzione con
la Regione Veneto anche per il 2010 e
2011, pur se per un importo veramente
limitato.
In Friuli, a Trento e Bolzano ottengono
sostegni dieci volte maggiori del
nostro. Oltretutto in Trentino Alto Adige
i singoli cori ottengono contributi
diretti molto elevati. In Friuli alcune
province hanno inaugurato una politica
di
finanziamento
diametralmente
opposta a quella del Veneto, ovvero
sostenendo il mondo corale attraverso
la sua associazione che cura quindi
le ripartizioni sul territorio. Si evitano
così fenomeni di clientelismo e
frammentazione e si punta invece
all’autogestione delle risorse, pur con
il dovuto controllo amministrativo. Con
la dotazione economica concessaci
dalla Regione Veneto non possiamo
sostenere tutte le iniziative sul territorio
come si poteva fare un tempo con
oculatezza. Con quali criteri e come
è possibile per Regione e Province
gestire adeguatamente le richieste del
territorio se non con sperequazioni
e sprechi (ancor più dannosi in un
momento difficile come l’attuale) che
tutti noi ben conosciamo? Che fine
hanno fatto i criteri di valutazione che
la nostra ampia e democratica base
rappresentativa ha soddisfatto fino a
ieri?
Se il mondo artistico professionale
protesta giustamente per i tagli subiti,
anche la coralità non può tacere
mentre continua ad impegnare decine
di migliaia di persone, realizzare
migliaia di concerti ogni anno, portare
N° 99 giugno 2011
la conoscenza di musica e cultura
musicale e corale nelle case e in ogni
angolo della terra veneta. Con le risorse
di un’importante orchestra o di un ente
lirico per pochi concerti o di un solo
concerto rock, la coralità veneta può
lavorare un intero anno impiegando
centinaia di migliaia di ore di studio e
impegno. Chiediamo un investimento
relativamente limitato, ma che provoca
ricadute mille volte superiori, grazie alla
gratuità del nostro impegno amatoriale
e dilettantistico, ma non per questo
disprezzabile dal punto di vista artistico
viste le eccellenze raggiunte da tanti
nostri gruppi corali.
Oculata gestione delle risorse, drastico
taglio del personale e sacrificio di
molti hanno consentito di recuperare
risorse per ridurre i deficit causati dai
tagli di questi anni. Se da una parte ne
siamo orgogliosi, dall’altra va detto che
ciò va a scapito dell’operatività della
segreteria, ora poggiante su un’unica
dipendente, e sull’impegno personale
di altri volontari che ringrazio per la
dedizione e passione dimostrate. Unica
soluzione possibile per non ridurre le
attività, che invece ho spinto sempre
più perché si incrementassero, è stata
la suddivisione dei pur limitati costi su
quanti partecipano alle attività stesse.
VENEZIA IN CORO 2010
La 34ma edizione si è tenuta domenica
13 giugno nella splendida cornice della
città lagunare. Numerose le difficoltà
incontrate, non ultimo il mancato
finanziamento della Regione Veneto, in
parte mitigato da quello della Provincia
di Venezia, grazie alla sensibilità della
Presidente Francesca Zaccariotto.
Inoltre a pochi giorni dall’evento,
durante un provvidenziale sopralluogo,
ci accorgevamo dell’esistenza di un
cantiere in Campo Santo Stefano,
proprio dove lo stesso Comune ci aveva
concessa la realizzazione del palco per
la maratona corale e l’appuntamento
finale. Siamo riusciti velocemente a
spostare la manifestazione nel vicino
campo di fronte al Conservatorio,
invaso dai cori durante l’esecuzione
finale dei brani d’insieme.
56 i cori partecipanti (uno ciascuno
da Campania, Toscana, Lombardia,
Emilia Romagna, Abruzzo, quattro dal
Friuli, cinque dal Trentino e quaranta
dal Veneto), circa 2000 persone.
Nonostante il limite numerico posto
alla partecipazione non ho voluto
escludere nessuno dei richiedenti
riservando l’intervento al programma di
animazione per alcuni cori che avevano
già partecipato a edizioni
precedenti. Tempo e spazi
disponibili sono insufficienti
per consentire a tutti di
partecipare alla maratona
corale, alle esibizioni nelle
chiese e ai concerti di
solidarietà. Un gradimento
così
considerevole,
se
fosse possibile il supporto
organizzativo
dei
cori
veneziani e delle province
limitrofe, potrebbe portare
ad un festival internazionale
della durata di alcuni giorni:
ci penso già da diversi anni
e credo in un riscontro
partecipativo
oltre
ogni
aspettativa.
Unici lati negativi: “fragoroso”
silenzio dei media e assoluta
assenza di autorità. Inoltre si
sono verificati intralci, disagi
e difficoltà di rapporto con
i vigili urbani. A scanso di
ulteriori equivoci quest’anno
provvederemo
a
dotare
ciascun coro di copia di
permessi e autorizzazioni.
Ringrazio il Comune di
Venezia per la disponibilità
con cui ogni anno accoglie
le nostre richieste offrendoci
una fattiva collaborazione.
Un particolare ringraziamento
va a quanti hanno collaborato
alla realizzazione della manifestazione
e all’amico Mario Carron che ha
presentato con instancabile verve e
simpatia la maratona corale.
Motivo di particolare soddisfazione la
presenza di tre gruppi abruzzesi, terra
duramente colpita dal terremoto. A
questo proposito ringrazio, a nome
dell’Associazione
Regionale
Cori
Abruzzo e del suo Presidente Gianni
Vecchiati, i cori che hanno aderito
alla raccolta fondi per il sisma. I
finanziamenti raccolti, uniti a quelli
delle altre Regioni, sono stati messi a
disposizione dell’ARCA per l’utilizzo sul
territorio.
CORSO RESIDENZIALE DI
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
PER DIRETTORI E ALLIEVI DIRETTORI
DI CORO
Un grazie va al Comune di Mel per la
concessione del Palazzo delle Contesse
quale sede del corso. Quest’anno è stata
rinnovata la docenza con l’inizio di un
nuovo ciclo triennale affidato ai Maestri
Marco Berrini e Giorgio Mazzucato.
Il gradimento della proposta è stato
testimoniato dal numero delle adesioni
e la qualità raggiunta dal corso è
testimoniata dai commenti dei musicisti
intervenuti da tutta Italia. La presenza
di tre cori laboratorio di elevato livello,
messisi a disposizione con umiltà e
spirito di servizio, ha consentito un
proficuo lavoro e la realizzazione di
un magnifico concerto finale diretto
dai corsisti nella chiesa arcipretale
di Lentiai. Un sentito ringraziamento
ai cori “Città di Piazzola sul Brenta”
(direttore M° Paolo Piana), “Castel”
di Conegliano (direttore M° Giorgio
Susana) e “Iris Ensemble” (direttore
Ma Marina Malavasi) per la grande
disponibilità e pazienza dimostrate.
Un plauso ai docenti per professionalità,
competenza e disponibilità dimostrate
e un grazie particolare al M° Mauro
Zuccante per l’affollato e apprezzato
“Incontro con l’autore”. Dal 22 al 28
agosto 2011 si terrà il prossimo corso
con il M° Giorgio Mazzucato e il M°
Lorenzo Donati, docente toscano che
sostituirà il M° Berrini indisponibile
quest’anno per impegni professionali
non procrastinabili.
Inoltre,
su
indicazione
della
Commissione Artistica, sarà il bellunese
M° Manolo Da Rold a tenere parallele
lezioni individuali o a piccoli gruppi
sulla tecnica di direzione. Un team
formidabile quindi anche nel 2011
completato da tre cori laboratorio
di adeguato livello: il “Monte Cimon”
del M° Paolo Vian e il “San Biagio” di
Montorso Vicentino del M° Francesco (continua a pag. 12)
11
N° 99 giugno 2011
Grigolo, oltre ad un terzo complesso
ancora da definire.
E’ una proposta formativa di grande
interesse, alla quale i nostri direttori
non possono mancare, ed è unica
per qualità e offerta nel panorama di
analoghi corsi sul territorio nazionale.
Dai maestri dipende in gran parte
la qualità dei nostri cori e l’ASAC
investe molto in iniziative a servizio
dell’importante lavoro direttoriale.
12
6° FESTIVAL DELLA CORALITA’ VENETA
Con l’occasione per la prima volta
l’ASAC ha attribuito un riconoscimento
ad una figura di spicco del panorama
corale regionale conferendolo alla
memoria del M° Marco Crestani “per
la sua prolifica attività di compositore
riconosciuto a livello europeo e di
didatta amato, stimato e apprezzato da
tutta la coralità italiana e in particolare
da quella veneta, membro tenace
e instancabile propositore della
commissione artistica dell’ASAC fin
dalla sua fondazione”.
Tantissimi i volontari al lavoro e a tutti
va la nostra stima e gratitudine dato
che, grazie a loro e alla diligenza dei
cori, tutto si è svolto nel migliore dei
modi. Si è respirato un clima sereno e
di positivo confronto e nell’udire i cori
esibirsi ho sentito in ciascuno la voglia
di esprimersi al meglio e la profonda
passione. Più volte mi sono commosso
dei gesti studiati e degli ammiccamenti
dei direttori, dei volti, dei sorrisi e tremori
di mani dei coristi. Mi sono sentito
orgoglioso di loro e mi complimento
per il livello qualitativo dimostrato e per
l’immagine positiva che hanno saputo
dare della nostra coralità.
Ne sono stati colpiti i membri della
giuria, provenienti da altre Regioni,
abituati a partecipare alle più autorevoli
giurie e ad ascoltare i cori più
prestigiosi. Uso le parole di uno di loro,
“il piacere autentico del partecipare e
del far musica, di cui il confronto con
gli altri è un elemento di stimolo e di
ricarica“, per sottolineare ciò
che il Festival ha suscitato e
ciò è per me motivo di grande
soddisfazione.
Una
nota
stonata,
però,
l’abbiamo udita, la stessa di
“Venezia in coro”: il “fragoroso”
silenzio dei media, se si
escludono i giornali vicentini, e
l’assoluta assenza di autorità.
Prossimo appuntamento a
Treviso 2012. Ci auguriamo
che la Regione Veneto voglia
sostenere ancora il nostro
Festival e che Comune e
Provincia di Treviso vogliano
collaborare fattivamente.
IL TAVOLO NAZIONALE PER LA
PROMOZIONE DELLA MUSICA
POPOLARE E AMATORIALE
Su richiesta del Presidente
del Tavolo Nazionale Musica
Amatoriale e Popolare, il prof.
Antonio Corsi, il 10 novembre
2010 nel Teatro Accademico di
Castelfranco Veneto si è tenuto
un dibattito al quale sono
stati invitati i rappresentanti di
cori e conservatori e i nostri
consulenti e commissari artistici. Non
numerosa la partecipazione, forse a
testimonianza del disincanto di cori
e musicisti verso questa iniziativa. Il
dibattito è stato comunque intenso e gli
intervenuti hanno ben delineato come
al mondo corale, dopo tante parole e
buoni propositi, sia giunto il momento
di destinare risorse reali e proposte
concrete.
Io stesso ho più volte espresso le mie
perplessità allo stesso prof. Corsi, ma
sostengo tuttavia la necessità della
presenza della nostra delegazione a
Roma. E’ la prima volta che si parla di
musica e coralità amatoriale a livello
istituzionale nazionale: sarebbe un
errore non essere presenti per guidare
questo processo in divenire verso
iniziative che siano realmente un passo
in avanti per la coralità italiana.
MEETING PER CORI GIOVANILI E DI
VOCI BIANCHE
Sempre maggiore importanza ha
assunto questo Meeting realizzato
dall’ASAC per la seconda volta
a Bassano del Grappa con il
coordinamento artistico della Ma
Cinzia Zanon, la collaborazione del
coro “Giovani Voci” di Bassano e il
patrocinio del Comune. Docente del
laboratorio per il coro giovanile il M°
Mauro Marchetti di Roma e docente del
laboratorio per il coro di voci bianche
il M° Mario Giorgi, marchigiano. Circa
centottanta (sedici dei quali direttori
di coro) i partecipanti alle attività che,
dopo due giorni di intenso lavoro, si
sono concluse con il concerto finale al
Teatro Remondini gremito di pubblico
e ragazzi.
Ancora una volta si è dimostrata
la validità della proposta, che può
crescere e migliorare ulteriormente
nei prossimi anni per diventare punto
di riferimento sempre più importante
per la coralità giovanile e scolastica in
continua crescita per la quale stiamo
studiando altre importanti iniziative.
ASSEMBLEA NAZIONALE FENIARCO
Nell’anno del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, particolare significato
simbolico ha assunto l’Assemblea,
ospitata dall’Asac a Castelfranco, che
ha visto la presenza dei rappresentanti
di tutte le regioni italiane, legati oltre
che dalla stessa Patria, dalla comune
passione per la musica e il canto
corale che diffondono un messaggio
culturale di armonia, bellezza e
amicizia. Ringraziamenti ci sono stati
rivolti dal Presidente Sante Fornasier
e da tutti i Presidenti e delegati
delle Associazioni Regionali Corali.
Particolarmente gradita ed apprezzata
la breve visita del Vice Presidente e
Assessore alla Cultura della Regione
Veneto dott. Marino Zorzato, che
ha promesso di concederci a breve
un incontro, già richiesto alla sua
segreteria.
Durante l’Assemblea sono state
rinnovate le cariche della Feniarco e mi
complimento, quindi, con la Ma Maria
Dal Bianco, eletta nella Commissione
artistica nazionale, con il M° Matteo
Valbusa, eletto nella Commissione
nazionale giovanile, con Giuseppe
Vezzari, membro del Collegio dei
sindaci e già nostro Vicepresidente,
eletto nel Comitato nazionale dei
probiviri. Inoltre, riconfermato nel
comitato di redazione della rivista
nazionale “Choraliter”, il M° Mauro
Zuccante.
Nella cornice di Villa Contarini tutto si è
concluso con il concerto d’eccezione
del Coro “Città di Piazzola sul Brenta”,
che ringrazio per la disponibilità. Sono
certo che gli intervenuti hanno portato
nelle regioni d’origine uno splendido
ricordo della terra veneta e della
qualità artistica espressa al massimo
dalla nostra coralità.
N° 99 giugno 2011
L’ATTIVITA’ EDITORIALE
La presenza del nostro direttore responsabile mi consente
di non parlarvi della nostra rivista, lasciando a lui questa
incombenza, se non per complimentarmi con il comitato di
redazione per la qualità del lavoro svolto.
La realizzazione di un nuovo volume di musiche sarà
resa possibile da un Progetto Interreg, presentato con la
collaborazione dell’USCI Friuli, il Comune di Mel e un gruppo
corale carinziano, che è risultato terzo classificato e ha
ottenuto il massimo finanziamento possibile. La natura del
progetto interessa esclusivamente il territorio della provincia
di Belluno, ma non esclude la coralità ASAC nel suo
complesso, poiché è previsto un concorso internazionale
di composizione e di elaborazione il cui bando è in fase
di completamento. Le composizioni vincitrici o segnalate
verranno pubblicate e distribuite a tutti i cori.
L’ATTIVITA’ DELLE CONSULTE
Per ragioni di tempo voglio solo esprimere la mia stima e
riconoscenza a quanti sono impegnati nelle moltissime
iniziative realizzate dalle varie Consulte provinciali. Tutti i cori
possono seguirle tramite il sito, la nostra rivista e nella propria
provincia alle riunioni della loro Consulta. So che alcune
Consulte hanno difficoltà di riunirsi e nel realizzare attività
locali: invito i consiglieri ad attivarsi per lasciare nelle mani
dei loro successori un apparato pronto ad avviare nuove
iniziative. Invito le Consulte, che fino ad ora non lo hanno
fatto, a prendere esempio e spunto dalle attività realizzate
in altre province, sfruttando l’esperienza e la progettualità di
quanto già positivamente realizzato.
LE ISCRIZIONI PER L’ANNO 2011
La situazione ad oggi rispecchia quella dello scorso anno
nello stesso periodo, anche se noto una certa “pigrizia”
in alcune province rispetto ad altre già sui livelli dell’anno
precedente. Circa trecento ad oggi i cori ASAC, numero che
normalmente cresce durante l’anno, vista la possibilità di
iscriversi in qualsiasi periodo pur non usufruendo di alcune
possibilità, attuabili solo se si provvede entro gennaio.
La lettura di alcuni semplici grafici può essere indicativa circa
la composizione e distribuzione territoriale dei nostri cori.
Un cordiale saluto ai gruppi nuovi iscritti e un invito a
integrarsi al più presto nel meccanismo associativo
usufruendo dei servizi offerti e arricchendo con il proprio
apporto la crescita della nostra Associazione. Formulo i
migliori auguri ai complessi che anche quest’anno hanno
raggiunto anniversari importanti. Mi limito a citare solo
i cinquantenari dei cori “Minimo Bellunese” di Belluno e
“Amici della Montagna” di Trissino e a complimentarmi
con tutti per la tenacia e coesione che hanno consentito il
raggiungimento di un numero così elevato di anni di attività.
Un omaggio poi ai cori veneti che si sono distinti in
competizioni nazionali e internazionali e ai nostri compositori
e musicisti, insigniti di prestigiosi riconoscimenti: tutti loro
hanno tenuto alto il nome della nostra tradizione corale e
artistica.
Infine vorrei ringraziare i cori che hanno raccolto fondi durante
i propri concerti per l’iniziativa in favore degli alluvionati del
Veneto. Non appena completata la raccolta sarà pubblicato
l’elenco sul sito e sulla rivista.
(continua a pag. 14)
13
N° 99 giugno 2011
CONCLUSIONI
Manca un anno prima del termine del mio secondo mandato e vi ringrazio per la fiducia e per i numerosi attestati di amicizia
e stima che mi sono giunti, gradita ricompensa per il mio lavoro, arricchita dalle grandi soddisfazioni che sempre i nostri
cori sanno donare. Al termine di questo mio impegno mi metterò volentieri a disposizione di chi volesse assumere questo
prestigioso, ma impegnativo incarico.
Grazie a quanti offrono tempo e competenze all’Associazione, rendendola così ricca, forte, dinamica e propositiva, in
particolare al Vicepresidente Luca Fiorio, al segretario Alberto Cimenti, al Consiglio Direttivo, alla Commissione Artistica,
ai Consulenti artistici, al collegio dei Sindaci, ai coordinatori e segretari provinciali, al Comitato di redazione della rivista e
alla nostra segretaria Candy. Ringrazio Regione Veneto, Province e Comuni che ci hanno sostenuto e ci sostengono con
finanziamenti e disponibilità di strutture.
Concludo invitandovi a utilizzare al meglio l’essere parte della grande rete corale veneta e italiana, aprendovi alle nuove
proposte con curiosità e attenzione, ponendovi sempre nuovi obiettivi e sfide con umiltà, determinazione e intelligenza senza
mai stancarsi di imparare e crescere, partecipando ai concerti degli altri gruppi corali e invitando ai vostri concerti i gruppi
più interessanti senza pregiudizi artistici e di repertorio.
La nostra coralità è cresciuta enormemente in questi anni recuperando buona parte della distanza che ci separava dagli altri
Paesi, grazie anche a tanti giovani che ogni anno entrano nei nostri complessi: diamo loro spazio e attenzione e creiamo le
condizioni per un continuo rinnovamento e crescita senza mai dimenticare i nostri valori e le forti tradizioni culturali che sono
la nostra più grande ricchezza.
MUSICA INSIEME: ISTRUZIONI PER L’USO
Per mantenere la regolarità della pubblicazione, la nostra rivista necessita della collaborazione di tutti,
che si può concretizzare seguendo le indicazioni qui riportate, già proposte sugli ultimi numeri.
14
Musica Insieme è l’organo di stampa
di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC.
Ha periodicità quadrimestrale.
Il materiale ricevuto verrà chiuso in
redazione 30 giorni prima di ogni
pubblicazione: successivamente
potranno essere apportate correzioni
o integrazioni solo nei limiti stabiliti
dalla redazione stessa.
Entro le date sotto indicate dovranno
pervenire alla redazione notizie
relative a:
a) attività delle Consulte provinciali
raccolte
cronologicamente
a partire dalla precedente
pubblicazione
b) nuove realtà corali
c) attività
concertistiche,
celebrazioni e manifestazioni di
ogni singola associazione corale
d) eventi formativi
e) concorsi
f) pubblicazioni
e
iniziative
editoriali o di-scografiche
g) suggerimenti
e
proposte
relative al re-pertorio ed ai nostri
compositori
h) schede dei cori
Tutto il materiale inviato, per quanto
possibile, dovrà essere corredato da
documentazione fotografica.
Per facilitare la scelta e la
pubblicazione
delle
notizie,
il
materiale di testo dovrà essere
inviato come comunicato stampa,
in formato word (i programmi in
formato pdf o pieghevoli di sala, ecc.,
sono utili, ma richiedono più tempo
per la trascrizione).
Indirizzi e termini:
Il materiale cartaceo (comprese
le foto stampate su qualunque
supporto)
deve
pervenire
alla
Segreteria dell’ASAC (ASAC Veneto
– Via Vittorio Veneto, 10 – 31033
Castelfranco Veneto – TV – tel 0423
498941) dieci giorni prima della data
fissata per le spedizioni on line sotto
indicate.
Lo stesso termine vale per le “Lettere
al Direttore” indirizzate on line al m°
Piervito Malusà (v. a lato).
Per la spedizione on line, il materiale
deve pervenire all’indirizzo e-mail
della Segreteria,
[email protected]
entro le date qui sotto indicate:
• 15 novembre per il primo
quadrimestre dell’anno successivo
• 15 aprile per il secondo quadrimestre
• 15 settembre per il terzo
quadrimestre
ATTENZIONE
è
consigliabile
inoltrare
contemporaneamente la spedizione
ai seguenti indirizzi:
[email protected]
(Direttore editoriale, m° Piervito
Malusà)
[email protected]
(Direttore responsabile)
[email protected]
(redazione,
gestione
spazi
pubblicazione,
impaginazione
e
grafica)
[email protected]
(coordinamento)
come accelerare i tempi per il
trasferimento delle notizie
Il trasferimento delle notizie dalla
fonte
all’impaginato
richiede
alcuni passaggi necessari che,
se
non rispettati correttamente,
possono allungare molto i tempi di
pubblicazione. Ecco dunque alcune
buone regole da tenere presenti
quando si desidera pubblicare un
articolo:
1) Rispettare i termini per la
consegna (vedi a lato)
2) Inviare gli articoli in formato
testo (word, page, rft) e non in pdf,
dépliant pubblicitari o scansioni da
altre pubblicazioni
3) Confezionare i testi in forma di
articolo o di comunicato stampa
e non: “potreste scrivere due righe
su...”
4) Allegare, possibilmente,
un’immagine (in jpg, minimo 100K)
5) Allegare un recapito anche
telefonico per eventuali
comunicazioni
Per ogni chiarimento urgente,
rivolgersi al n. 333 7975923
N° 99 giugno 2011
Quattro giorni di musica a Malcesine
Grande festa di voci bianche a
“Il Garda in Coro”
Il 2011 consolida la partecipazione e la qualità proposta nella manifestazione
L’intenso lavoro intrapreso ha fatto felicemente concludere
la 6a edizione del Concorso nazionale di voci bianche “Il
Garda in Coro”, svoltasi dal 19 al 22 maggio a Malcesine con
la partecipazione di 19 complessi provenienti da Calabria,
Puglia, Campania, Abruzzo, Umbria, Piemonte, Liguria,
Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Emilia Romagna,
e Lombardia. Molte regioni erano rappresentate da più di
una formazione a conferma dell’ottima fama di cui gode il
concorso in Italia.
Una conferma importante, rispetto alle precedenti edizioni
nazionali, sia in numero che in qualità dei cori, che hanno
dimostrato notevole valore nel corso delle numerose esibizioni di concorso.
In giuria erano
alcuni
dei
più
importanti nomi a
livello
nazionale:
Franco
Monego
(presidente), Mirko
Ferlan, Luigi Marzola, Paolo Piana e
Dario Tabbia, severamente impegnati
per la definizione
ed assegnazione
di premi e riconoscimenti in palio.
Fra i complessi in
concorso si sono
distinti in particolare il coro a voci
bianche di Bastia
Umbra
“Aurora”
diretto da Stefania
Piccardi, vincitore
del 1° premio in entrambe le categorie di repertorio sacro
e profano, meritando così il “Gran Premio Il Garda in Coro”
per aver raggiunto il punteggio più alto. Il coro parteciperà
di diritto al concerto inaugurale della 7.a edizione nazionale
2013. La direttrice Stefania Piccardi ha ricevuto il premio speciale, offerto dalle Edizioni Musicali Europee, quale migliore
direttore del concorso ed il complesso ha inoltre ricevuto il
premio speciale Feniarco per l’esecuzione del brano “Oh pulce” tratto dalla raccolta “Giro Giro Canto”.
Altri due complessi hanno dato grande prova di abilità, pur
presentandosi per la prima volta a “Il Garda in Coro”: i “Carminis Cantores” di Puegnago del Garda (Bs) diretti da Ennio
Bertolotti e i “Piccoli Cantori delle Colline di Brianza” di Rovagnate (Lc) diretti da Flora Anna Spreafico. Il coro di Puegnago si è classificato 2° nella categoria repertorio sacro e
3° ex-aequo nel profano; il coro di Rovagnate si è classificato
2° nella categoria repertorio profano e 3° ex-aequo nel sacro.
Veneto e Trentino hanno infine consegnato al concorso i vincitori del 3° premio ex-aequo di entrambe le categorie: dal
Veneto il “Kolbe Children’s Choir” di Mestre-Venezia diretto
da Alessandro Toffolo e dal Trentino i Piccoli Cantori della
Scuola musicale “C. Moser” di Pergine Valsugana (Tn) diretti
da Carmen Sartori.
Al “Kolbe Children’s Choir” è andato il premio speciale Asac
Veneto come miglior coro proveniente dalla Regione Veneto
con punteggio superiore ad 80/100 ed il direttore Alessandro
Toffolo ha ricevuto il riconoscimento speciale quale direttore
emergente. Al coro di Pergine è andato il premio speciale
della Federazione cori del Trentino quale miglior coro proveniente dalla provincia di Trento.
I premi speciali offerti dal Consorzio Funivia Malcesine-Monte
Baldo, per il miglior repertorio proposto nella categorie profano e sacro, sono stati rispettivamente assegnati al coro “Aurora” di Bastia Umbra e ai “Carminis Cantores” di Puegnago
del Garda, protagonisti di un emozionante concerto nell’auditorium a 1800
metri di altezza della funivia.
Il premio speciale
offerto dall’Associazione Albergatori di Malcesine
per il coro proveniente dalla località più lontana è
stato assegnato al
coro calabrese di
voci bianche della
scuola secondaria
di 1° grado “A. De
Gasperi” diretto da
Roberto Caridi per
i 1263 km percorsi
da Reggio Calabria ed il premio
speciale per il coro
più giovane (con
un’età media di 9
anni e 5 mesi) al coro di voci bianche della scuola primaria
di Longastrino di Argenta (Fe) diretto da Marco Baragli.
Infine, miglior coro della scuola dell’obbligo è risultato il “Nuove Armonie” dell’Istituto comprensivo di Martinengo (Bg) diretto da Cristina Belotti ed il premio per particolari movimenti
scenici e coreografie è stato assegnato al coro “Aurora” di
Bastia Umbra.
Numerose, sia a Malcesine che nei paesi limitrofi, le proposte di intrattenimento concertistico e di svago create per i
bambini durante la manifestazione e tutte validamente supportate dallo staff dell’associazione “Il Garda in Coro” presieduta da Renata Peroni.
Alla cerimonia di premiazione finale erano presenti la
professoressa Maria Dal Bianco della Commissione artistica
Feniarco e il vice presidente dell’Asac Veneto Luca Fiorio,
mentre il coordinatore provinciale Tiziano Rigo aveva
presenziato al concerto d’apertura.
L’edizione nazionale tornerà a Malcesine nel maggio 2013,
mentre la terza edizione internazionale è in programma dal
17 al 21 aprile 2012. Info sul sito www.ilgardaincoro.it.
15
N° 99 giugno 2011
A proposito della trasmissione Rai “24.000 voci”
Andrea D’Alpaos:
«La coralità amatoriale in tv?
Se chiediamo migliore visibilità
diamo più qualità»
L’interessante testimonianza di chi ha vissuto da protagonista l’esperienza del discusso programma condotto da Milly Carlucci
Nello scorso numero di “Musica
insieme” avevamo proposto alcune
perplessità a priori sull’annunciato
programma televisivo nel quale
sarebbero
stati
chiamati
vari
complessi corali italiani.
“Chorus”, che poi si è chiamato
invece “24.000 voci”, è andato in onda
e così abbiamo chiesto al maestro
Andrea D’Alpaos di raccontarci la
sua esperienza personale in questa
intervista.
16
Coralità amatoriale e tubo catodico:
quali problemi per un coro in tv?
«Innanzitutto
dobbiamo
capire
che valore vogliamo dare al mezzo
televisivo e, ancor prima, capire il
linguaggio televisivo, ben diverso
da quello discografico o radiofonico
perché è anche e soprattutto un
linguaggio “visivo”. Ritmi e tempi
televisivi sono quanto di più distante
ci sia dal tradizionale modo di
esprimere la nostra coralità. Un
semplice esempio: la staticità delle
formazioni corali di fronte al pubblico
durante un concerto.
Ormai siamo abituati e abbiamo
accettato, più o meno consciamente,
le regole imposte dalla tv. Dialoghi
serrati, rapidi cambi di inquadrature,
immagini ed emozioni interrotte
bruscamente
dalla
pubblicità,
presentatori che bloccano gli
intervistati a metà discorso perché
“il tempo è tiranno…”.
La musica, all’interno di questo
linguaggio, deve adattarsi alle
stesse regole. Un brano di musica
pop viene generalmente ridotto
a 2/3 dell’effettiva durata. Tutto
quello che ci viene proposto, viene
confezionato,
tagliato,
ridotto,
condizionato. Pensiamo ad un
normale concerto con il direttore
che estrae dalla tasca il diapason,
suggerisce le note al coro, attende
ancora qualche istante. Per le regole
televisive si sarebbe già giocato un
terzo del tempo a disposizione.
Tutti saremmo d’accordo sull’utilità/
opportunità di una trasmissione
divulgativa e didascalica che non
dovesse sottostare ai ritmi televisivi
o alle regole di una gara dai tempi
strettissimi come in un talent show.
Ma non è così…».
Allora, la tv ci sta stretta?
«In base a quanto ho già detto,
sì. Sarebbe bello poter proporre
un programma accattivante che
stimolasse la curiosità e l’interesse
del pubblico. Però è ben difficile
immaginare un programma “libero”
che non si basi sul compromesso
tra
qualità
e
semplificazione/
banalizzazione per mantenere alti
gli ascolti o “catturare” un pubblico
più vasto. Ma nell’era dello “share
“, la musica corale non è certo
competitiva rispetto a isole dei
famosi, tronisti, grandi fratelli, liti in
diretta e casi umani, ecc.».
In più, sembra che, se ci viene data
un’occasione, non ci trovi pronti ad
esprimerci al meglio…
«Infatti, dobbiamo chiederci, ad esempio,
quanto influisce negativamente il
voler apparire a tutti i costi. Tante
trasmissioni
pseudo-gastronomiche
o di costume con collegamenti in
diretta da questa o quella piazza
presentano immancabilmente il coro
o il gruppo folkloristico di turno alle
spalle del conduttore. Si aspetta da
ore il collegamento per poi esibirsi per
pochi secondi dividendo l’inquadratura
con un cesto di sopresse o frittelle
prima di venir “sfumato” con i titoli di
coda. Qualcuno, forse la maggioranza,
è felice comunque perché… “mi hanno
visto in tv”. Altri, pochi, hanno pensato
ad un’occasione persa».
Insomma, non siamo attrezzati alla
bisogna, non è vero?
«Direi proprio di sì. In questa
televisione non si perde un’occasione
perché non danno un’occasione.
Esistono dei contenitori all’interno
dei quali si muovono tanti elementi.
L’eventuale qualità del contenitore
offre implicitamente un breve
spazio-occasione per esprimere un
valore artistico. Bisogna esser pronti
a cogliere l’attimo. Ciò significa
qualità e organizzazione.
Il movimento corale è pronto
e organizzato per affrontare
un’esperienza che preveda nuovi
linguaggi?
«Ci sentiamo trascurati e poco
valorizzati ma spesso, quasi con
orgoglio, rifiutiamo i mezzi moderni
in nome della tradizione. Perché non
provare a raccontare la tradizione
tramite i mezzi moderni?».
Forse il mondo corale è troppo
chiuso in se stesso e non si apre
alla contemporaneità?
«Più o meno è così. Se si parla di
’”ignoranza” da parte del mondo
televisivo
nei
confronti
della
musica, dovremmo anche parlare di
“ignoranza” della coralità nei confronti
dell’esterno. Purtroppo è vero, gli
altri non ci conoscono, ma ciò è
forse dovuto a una nostra colpevole
chiusura. Faccio un esempio: quanti
cori nell’associazione non hanno
ancora un sito-web? E’ vero che le
risorse finanziarie dei cori amatoriali
sono sempre esigue, ma non è
pensabile una crescita qualitativa
senza un minimo investimento
economico e di energie.
Poi: quanti cori si sono affidati a
un buon fotografo per avere delle
N° 99 giugno 2011
belle immagini che presentino e
rappresentino la propria identità?
Quanti cori hanno curato la grafica
dei manifesti per poter attirare
l’attenzione di possibili spettatori?
Quanti invece si accontentano delle
fotocopie in bianco e nero formato
A3 perché “ così risparmiamo”?».
Insomma, tutto ciò aiuterebbe
molto, secondo il suo modo di
vedere?
«Sì. Facciamo l’esempio dei Joy
Singers: perché sono stati scelti
per il programma del quale stiamo
parlando? Sono stati molto fortunati
ad essere l’unico coro gospel scelto
in tutta Italia, ma la scelta non è del
tutto casuale. Sono stati notati dagli
autori per l’eleganza e professionalità
del sito-web durante una
ricerca via internet. Hanno
due responsabili quasi fulltime (Cristina e Marco) che
curano l’attività del coro
e hanno tenuto per mesi i
contatti con la produzione
organizzando l’esperienza in
ogni minimo dettaglio. Hanno
una “coreografa” (Francesca)
e quindi l’abitudine a curare
i movimenti di scena. Si
affidano a un grafico che
coordina la comunicazione.
Spero comunque che siano
stati scelti, oltre che per
l’organizzazione, anche per
la qualità! Di sicuro hanno dimostrato
agli addetti ai lavori grande disciplina
e spirito di adattamento. A volte gli
arrangiamenti e le coreografie sono
stati preparati o cambiati la sera
prima e quindi imparati o modificati
in poche ore!».
Detto tutto ciò, possiamo affermare
che la nostra coralità deve
cambiare marcia?
«Decisamente sì. E la cosa riguarda
soprattutto la coralità italiana in
genere. Intendiamoci: è un periodo
difficile per la coralità, ma soprattutto
è un periodo difficile per l’arte.
All’estero c’è molta più attenzione,
ma forse solo un maggior rispetto
per
questa
forma
espressiva.
Sicuramente c’è più apertura verso
nuovi stili e modi di interpretare la
coralità.
Poi, nella nostra realtà corale,
legata alla tradizione, c’è ancora
un atteggiamento diffidente nei
confronti di cori che hanno scelto
un percorso artistico che attinga
dalla
musica
pop/rock/leggera.
Chi ha superato questa diffidenza
accostandosi a quei generi, ne ha
sicuramente intuito la ricchezza
espressiva, la qualità tecnica, la forte
valenza comunicativa.
Senza voler aprire dibattiti possiamo
forse concordare sul fatto che un
atteggiamento di maggior apertura e
interesse reciproci renderebbe molto
più compatto il panorama corale.
Ben vengano varietà, sfumature,
diversità di ambizioni e obiettivi
artistici, ma possibilmente con unità
d’intenti: migliorare la qualità e la
comunicazione. Al di là della qualità
di cori, repertori e organici, si può
semplificare il tutto in due categorie:
la musica fatta bene e la musica fatta
meno bene».
Tornando alla trasmissione della
Carlucci, sembra di capire che una certa
oggettiva inconciliabilità di linguaggi
diversi sia stata determinante.
«Guardate: credo che gli stessi autori
del format siano scesi forzatamente
a grandi compromessi con la Rai.
Immaginate le difficoltà logistiche
nel dover spostare per ben tre volte
le date del programma e il numero
di puntate, prove, trasferte dei cori,
scelta degli ospiti, scaletta delle
puntate, sciopero tecnici Rai, ecc.
Però,
credo
che
durante
la
realizzazione del programma abbiano
intuito le ben più ampie potenzialità
del mondo corale. Purtroppo, al
contempo, hanno anche capito le
oggettive difficoltà di intrecciare i due
diversi linguaggi, quello televisivo
e quello corale. Si pensi solo al far
muovere dietro le quinte tutti i gruppi,
microfonarli, truccarli, vestirli. Non
so se la trasmissione abbia avuto un
buon successo e se abbia portato un
po’ più di attenzione verso la coralità.
Sicuramente era nelle intenzioni della
produzione».
Quanto trasmesso in tv, comunque,
ha avuto pochi punti di contatto
con la nostra realtà corale.
«Effettivamente è un peccato che
non ci sia stato spazio per tutte le
realtà corali e credo che la scelta
sia stata ben ponderata, il casting è
durato quasi due anni! Alla fine era
più semplice e “televisivo” proporre
anche e soprattutto gruppi vocali
anziché dei cori veri e propri. Inoltre
per ampliare il “target” si è scelto di
semplificare la proposta proponendo
formazioni “stereotipate” certamente
meno spontanee. ma di impatto e
riconoscibilità immediati.
Sempre a proposito di linguaggio
televisivo:
secondo
voi,
dopo
un’esibizione di due minuti, il
pubblico ricorderà più dettagli di un
gruppo di quaranta coristi vestiti in
nero o di una “girlband” di cinque
ragazze scatenate con vestiti dorati
e tacco dodici ?».
Se ci si deve uniformare alla
novità, che cosa debbono
fare in tal senso i nostri cori?
«Ogni novità ha bisogno di
tempo per farsi spazio. Ogni
cosa va preparata in anticipo
e coltivata con pazienza.
Pensando in positivo, cosa si
può fare per poter esprimere
il valore culturale della
coralità amatoriale? Non ci
sono trucchi né scorciatoie,
a meno che non si provi
con un coro di veline…!
Bisogna lavorare per avere
qualità. Il concetto di amatoriale
non è incompatibile con quello di
professionale. Si può cantare per
passione con professionalità. E
poi bisogna esser preparati alle
occasioni. Cito un simpatico consiglio
di un mio compaesano, il comico
Lino Toffolo: “Bisogna prendere al
volo il treno che passa… ma bisogna
anche
andare
alla
stazione!”.
Ecco, tanto per restare in tema:
sono sicuro che ci saranno altre
occasioni per testimoniare il nostro
bagaglio artistico e culturale. Intanto,
cominciamo a fare il primo passo
verso la stazione».
Per concludere, come è stata la
sua esperienza personale?
«E’ stata comunque una bellissima
esperienza di vita. Comunque,
concludendo, spero che nessuno
si sia risentito per queste mie
considerazioni e mi auguro che ci
siano occasioni per confrontare, tra
cori, le proprie esperienze facendoci
trovare pronti alla stazione per il
prossimo treno in partenza!
Buon lavoro a tutti, anzi buon
viaggio!».
17
Musica Insieme N° 99 giugno 2011
inostricompositori
Manolo Da Rold
Nato a Belluno nel 1976, dopo il
diploma in Organo e Composizione
organistica conseguito al Conservatorio
di Castelfranco Veneto, ha frequentato
vari corsi di perfezionamento di musica
antica e di improvvisazione; attualmente
è iscritto all’ultimo anno di Musica Sacra
presso il conservatorio Santa Cecilia di
Roma.
Si è esibito sia come solista che in duo
o in trio con cantanti e strumentisti
in numerosi concerti e rassegne
organistiche nazionali ed internazionali.
Dal 1995 si dedica alla musica corale
studiando con vari maestri (Graden,
Busto, Durighello, Zotto, Kirschner,
Stefanutti, Zagni). Ha diretto vari gruppi
vocali e strumentali e dal 1998 è direttore
della Corale Zumellese di Mel, coro
polifonico misto con al suo attivo oltre
700 concerti in tutta Europa. Alla guida
della Corale Zumellese ha conseguito
primi premi, piazzamenti di prestigio e
premi speciali a concorsi corali nazionali
ed internazionali (Vittorio Veneto, Gorizia,
Aosta, Biella, Montorio al Vomano ecc..)
Come compositore ha conseguito premi
a competizioni nazionali e internazionali
e si dedica particolarmente alla musica
corale sacra e alle elaborazioni di canti
popolari provenienti dalla tradizione
orale, suoi lavori sono stati pubblicati in
raccolte musicali e riviste specializzate,
collabora con la rivista “La Cartellina” ed.
Musicali Europee.
Svolge inoltre attività didattica come
direttore del coro di voci bianche
“Roberto Goitre” di Mel.
E’ stato membro di giuria a concorsi
di esecuzione corale. E’ direttore e
insegnante nella scuola di musica di
Mel. E’ direttore artistico della Rassegna
Internazionale di Canto Corale di Mel e
consulente artistico dell’ A.S.A.C. Veneto.
Ha approfondito lo studio delle discipline
teologiche e liturgiche all’”Istituto
Superiore di Scienze Religiose Gregorio
Magno” presso il Seminario “Gregoriano”
di Belluno.
E’ membro della Commissione della
Musica Sacra della Diocesi di Belluno –
Feltre.
La Partitura:
Ave Regina caelorum . Manolo Da Rold
Piccolo madrigale del mattino . Musica: Manolo Da Rold
Testo: Edoardo Comiotto
Note d’autore
Ave Regina Coelurum e Piccolo Madrigale del mattino sono due mie brevissime composizioni per coro di voci
pari, la prima pensata per un gruppo giovanile femminile, la seconda per un coro virile. Si tratta di due partiture
estremamente differenti scritte anche in momenti differenti della mia se pur breve storia di compositore.
Il primo brano, su tema mariano, è caratterizzato da
sonorità che richiamano alla scuola compositiva
nord europea con evidenti riferimenti alla scuola
minimalista baltica, è proprio l’impulso ritmico
minimale a dare vivacità a tutto il brano concepito
come una veloce esposizione di sequenze musicali;
la partitura è nata per un gruppo giovanile femminile
caratterizzato da una sonorità ‘fresca e morbida’, ma
‘brillante’.
Piccolo Madrigale del mattino è nato su di un testo
dell’amico Edoardo Comiotto eccellente poeta
zumellese, mio conterraneo. La partitura verte
esclusivamente sull’aderenza della musica al testo
con l’ausilio di richiami madrigalistici ben riconoscibili,
come per esempio nell’imitazione del movimento del
carillon (bb. 13 e 17), nell’evidente madrigalismo,
espresso anche graficamente e riferito all’apertura
della finestra (bb. 16 e 17), o nel suono cullante di una
dolce ninna nanna (bb. 9-13). Tutto si conclude con
un radioso raggio di sole (bb. 25-26).
Ave Regina caelorum
Manolo Da Rold
  
 
[ = 80]
con gioia e serenità
Soprano
Soprano
  
p

  
 

gi
d
A
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
f
A
a

na cae lo rum
 
a
d
cae
lo rum
    

     


a
na cae lo rum
     


lux
a
ve
 
 
lo rum
a
ve
ve Do mi na
est or ta
Do mi na
an ge
   
Do
Sal
 
ve Do mi na
lo rum
mi naan ge
Sal ve
A
 
lo rum
ve Re
 
A
ve Re
   
 
lo rum
A
ve Re gi na
sal
ve por ta
ex
qua mun do
       
  
ra
dix
  
ge
 
 
         
ve ra dix
Sal ve
 
ge lo rum
   

   
an
ve Do mi na
an
[pochi]
sal ve por ta
ex qua mun
       
ra
dix
sal ve por ta
ex qua mun

do

do
                               
               
a
a
a
u
u
u
u
de
e
e
e
ga
a
a
a
a
a
a
u
u
u
u
de
e
e
e
ga
a
a
a
           
                               
est or ta p Ga
lux
A.
ve Do mi na
 
         
lux est or ta p Ga
S.
gi

            
12
S.
ve Re
ve Re gi na cae
na cae lo rum
gi
A.
a
[tutti]
     
6
S.
na cae lo rum
 
       
p
S.
ve Re gi
     
   
p
Alto
d
A
 


 
   
        
in evidenza
Gau de Vir go glo ri
o
sa




gau
2
    

   
        
                

     

17
u
S.
u
u

  
u
u
u
spe
S.
A.
f Gau
e
sa
  
  
ci
de Vir go glo ri
  
  
f Gau de
sa
Vir
o


go
o
glo
  
  
ri
o



sa
r
Va le, o val de
oh
de


Va
co ra
et pro no bis



leo
val

  
 

  
ve Do
mi na
an
ge lo
de

de

co


 




rum
a
ve
Do
mi na
an
ge
lo
rum




 


ve
Do


 

gi
na cae lo
cae

lo
  
  

ra

     
ra
    


ra
rum
a
 
et
pro
no
bis
   
et
pro
no
bis
   
et
nes
pro
no
bis
mi
 

Chris tum ex

Chri

Chri
naan ge
 
o
ra
   
tum ex o
ra
   
tum ex o
ra
lo

rum
rum
d
A ve Re


mf
o val
de

  

mf
Va
le
o val
de

  

le
de
 
Va
le
mf
Va
Chri
stum ex
o
 
stum ex

 
p


Chri

A ve Re
più lento e con slancio
 

p
   
rall.

 
p A ve Re gi na
ra

co

ra




     


om
ra
Chri stum ex o
a
de
sa f su per
o
rum
co
  
  

 




na cae lo
co
per om nes spe ci
go
gi





f su
sa


per om nes spe ci

     
 

de
A.
e
f su
sa
  
de
S.
o



                 
32
S.
de Vir go glo ri
  

28
S.
f Gau
e
oh
 
o
A.
e
e

sa

  


 
de
su per om nes spe ci o
de
Vir
    

o
S.
e
       
         
22
S.
de

   

   
                        
u
A.
u
pp
o val
pp


ra

   
o

o
ra
pp


ra.
Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
S.
Piccolo madrigale del mattino
Musica: Manolo Da Rold
Testo: Edoardo Comiotto
  
 



  



Molto adagio liberamente
Tenore
Tenore
Baritono
  
 

T.
s
Il



T.
-
   
    
-
    
       
  

Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
   
 
si

T.
mon
T.

   

mon
B.
di
  


mon
-
-


ti
ro


ti
ro

-
ro



-
ti
-
-
f
-




sa
te - nue
dell'
al






sa
te - nue
dell'
al








sa
te - nue
dell'
al




più lento, senza rigore di tempo
pp



 


pp
ti


ti.



-
ba
 

p
-
Il
ro
-

sa
 
Dal
-

 
p
sa.
Dal

 p 
 
sa.
Dal
-
-
pp come sospeso

al



la
tua
cul




la
tua
cul




tua
-
-

cul


 
  


fi
te - nu - e,
i

 
  


pp come sospeso


-
ba
i


la,
dal


la,
dal
la,
i
 
  
  



-


co - lo -
te - nu - e

la
 
 
ba
poco più mosso cullante
-
co - lo -


dell'
p
  
  
ba
pp
  



co - lo -


 

 
  

te - nu - e
sa.
(do)
-
-


te - nu - e

f
ro


f
ro

ti

ra - vail - cri - na - le dei mon
7
m
Il

ra - vail - cri - na - le dei mon
B.
-

m
Il
ra - vail - cri - na - le dei mon
  
  

ro
p con dolcezza
    
  



p con dolcezza
  
  
4


p con dolcezza
pp
-
pp
-


pp
dal
-



la
tua



la
tua




la
tua
  


agitato
12
cul
-

  

T.
cul
B.

-
 
cul
-



la
s'è
mos




la
s'è
mos




la
s'è
mos

-
so
-
so
16
  
 

so
T.
B.
ca - ril - lon


il
ca - ril - lon
il
T.
  
 

il

 

il
f
T.

 

f
B.
il
T.
B.
ca - ril - lon
 

ca - ril - lon
  
  
il


ca - ril - lon
il
  
  
p
ca - ril - lon
il








ca - ril - lon
p




fi
prir




la
tra,




fi
fi



-
del
rall. moltissimo.................






tin - tin - ni
- oil












tin - tin - ni


tin - tin - ni
    
 

po - che,
21
T.






a
agitato
f
il
il


nes
all'
18
ca - ril - lon
rall. moltissimo.................
p






 

ca - ril - lon
si
 
 



 


il




  
  
f


lentamente, quasi senza rigore di tempo
T.
il
f
    

    


-


  


  
  
  
    

po - che,
   


po - che,


- oil






tin - tin - ni
- oil






tin - tin - ni

-




- oil








p
tin - tin - ni - oil








tin - tin - ni - oil
p






tin - tin - ni
p





 
-


tin - tin - ni
-
o


o
 





di


p con dolcezza
o
 


p con dolcezza








p con dolcezza




 rit. molto
                       
 p   

    
 
  
 

f
p








   



                        

 


luminoso
f
di po - che no - te,
di po - che no - te,
ha ris - ve -
ha ris - ve -
glia to l'oc - chio del
glia to l'oc - chio del

            
 
  

di po - che no - te,
ha ris - ve -


so - le,
so - le,
del
del
so - le,
so - le,
f
       
  
 

glia to l'oc - chio del
so - le,
del
del
so - le.
del
so - le.
 p
 



 
 

so - le,
del
so - le.


Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC
T.

  
f
N° 99 giugno 2011
45° Concorso nazionale corale - 28 e 29 maggio 2011
A Vittorio Veneto coralità veneta
protagonista
Quale luogo più adatto dello splendido teatro “Da Ponte” di
Ceneda, attrezzato di conchiglia acustica e fresco di restauri,
per lo svolgimento della quarantacinquesima edizione del
Concorso nazionale corale “Trofei Città di Vittorio Veneto”?
Edizione, quella di quest’anno, caratterizzata da un livello
qualitativo dei cori in competizione veramente straordinario,
secondo l’analisi del direttore artistico della manifestazione,
il maestro Stefano Da Ros.
Anche il presidente della Feniarco Sante Fornasier ha
espresso con orgoglio la propria gioia nel vedere come il
livello delle competizioni nazionali sia ormai in linea con lo
standard europeo affermando che tutti i cori vincitori delle
varie categorie della kermesse vittoriese sarebbero stati
meritevoli di partecipare di diritto ad una competizione
internazionale.
34 i cori in gara e, dato il numero elevato dei partecipanti,
le audizioni hanno avuto inizio venerdì sera, subito dopo
un concerto dedicato al nostro amatissimo presidente
fondatore, il M° Efrem Casagrande, nel ventennale della sua
scomparsa.
La giuria era composta da Mauro Pedrotti (presidente),
Antonella Arnese, Maria Dal Bianco, Ilario Lavrenčič e Dario
Tabbia.
Questi i risultati delle varie categorie.
Categoria A:
- primo premio al coro“Musicanova” di Roma, diretto da
Fabrizio Barchi,
- secondo premio al coro “Estro Armonico” di Salerno, diretto
da Silvana Noschese,
- terzo premio alla “Corale Zumellese” di Mel (BL), diretta da
Manolo Da Rold, ex aequo con il coro “La Rupe” di Quincinetto
(TO), diretto da Domenico Monetta.
Categoria B:
- primo premio alla “Corale Zumellese” di Mel (BL), diretta da
Manolo Da Rold, ex aequo con il coro “Bodeca Neža” di San
Michele del Carso (GO), diretto da Mateja Cernic,
- secondo premio al coro “La Rupe” di Quincinetto (TO),
diretto da Domenico Monetta,
- terzo premio al coro “Nuova Armonia” di Chiari (BS) diretto
da Maurizio Ramera.
Va rilevato che la “Corale Zumellese” ha presentato due
progetti interessanti. Il primo, per la categoria polifonica, dal
titolo: “Musica corale sacra nord europea e statunitense,
due scuole accomunate da un sempre più preponderante
gusto neoromantico”, mentre il titolo del secondo progetto
presentato per la categoria popolare, recitava: “Il canto
popolare come ponte sull’oceano Atlantico in grado di unire,
grazie all’avvento dei coloni aglosassoni, irlandesi e scozzesi
le tradizioni musicali di due continenti”. Si tratta della seconda
vittoria della “Zumellese” al concorso di Vittorio Veneto e la
quarta vittoria consecutiva ad una competizione nazionale.
Categoria C:
- primo premio al coro “La Rupe” di Quincinetto (TO) diretto
da Domenico Monetta,
- secondo premio non assegnato,
- terzo premio al coro maschile “La Stele” di Rovere Veronese
(VR) diretto da Matteo Valbusa.
Categoria D:
- primo premio al coro “Bodeca Neža” di San Michele del
Carso (GO), diretto da Mateja Cernic,
- secondo premio al coro “Musicanova” di Roma, diretto da
Fabrizio Barchi,
- terzo premio al “Coro Giovanile di Tiene” (VI), diretto da
Silvia Azzolin.
In queste righe vogliamo esprimere la gioia e l’orgoglio per
gli eccellenti interventi dei cori veneti in concorso, a partire
dai cori che si sono esibiti al concerto in memoria del
maestro Casagrande, ossia la Corale Femminile Vittoriese,
diretta da Patrizia Tomasi; il Coro Alpino “Col di Lana”, diretto
da Sabrina Carraro; il Coro ANA di Vittorio Veneto, diretto da
Pierangelo Calesella, e il Coro “Vittorio Veneto”, diretto da
Giuseppe Borin.
In concorso si sono succeduti nelle varie categorie i seguenti
cori veneti: “Gruppo Vocale Novecento” di San Bonifacio
(VR), direttore Maurizio Aldo Sacquegna; Coro maschile “La
Stele” di Roverè Veronese (VR), direttore Matteo Valbusa;
Corale “San Salvatore” di Susegana (TV), direttore Gianni
Bortoli; “Corale Zumellese” di Mel (BL), direttore Manolo Da
Rold; Coro “Antonio De Vecchi” di Cinto Caomaggiore (VE),
direttore Luciano Bertuzzo; “Amazing Gospel Choir” di Este
(PD), direttore Chiara Moro; Coro del Liceo “Marco Polo” di
Venezia, direttore Nicola Ardolino; “Coro Giovanile di Thiene”
di Thiene (VI), direttore Silvia Azzolin.
Il premio speciale Asac, quale miglior coro veneto in concorso,
è stato consegnato dal maestro Paolo Piana, componente
della commissione artistica Asac, alla “Corale Zumellese” di
Mel, vincitrice della categoria B con il rilevante punteggio di
9/10. Altro coro veneto premiato è stato il “Coro Giovanile di
Thiene” di Thiene (VI), guidato da Silvia Azzolin, che oltre al
terzo posto nella categoria D ha ottenuto il premio speciale
della giuria per il miglior progetto programma. Eccellente,
nella categoria C, il terzo posto del coro maschile veronese
“La Stele”, diretto da Matteo Valbusa, e il premio speciale al
miglior coro scolastico ex aequo al coro del Liceo “Marco
Polo” di Venezia di Nicola Ardolino.
Al Veneto anche il premio per il miglior direttore consegnato
al bellunese Manolo Da Rold, direttore della “Corale
Zumellese”, ex aequo con il piemontese Domenico Monetta
del coro “La Rupe”. Domenica 29 si è poi disputato il 17°
Gran Premio tra i cori migliori classificati e la giuria ha
assegnato a maggioranza il prestigioso trofeo all’eccellente
Coro “Musicanova” di Roma, diretto da Fabrizio Barchi, che
quindi riporta, dalla trasferta veneta, un ricco palmares a
conferma dell’eccezionalità del coro romano e delle grandi
doti tecniche e musicali del suo direttore.
“Corale Zumellese di Mel 1° premio ex aequo cat. B e 3° premio ex
aequo cat.A Premio ex aequo miglior Direttore al M° Manolo Da Rold e
premio ASAC miglior coro veneto in concorso”
23
N° 99 giugno 2011
29ma edizione del concorso della Pro Quartiano
Al “Gaffurio” fascia oro
ai “Cantori di Santomio”
24
Alla 29ma edizione del concorso corale
“Franchino Gaffurio”, organizzato dalla
Pro Quartiano, la coralità veneta si è
particolarmente distinta con il successo
dei “Cantori di Santomio” di Malo (VI).
Questi i risultati nelle varie sezioni.
Programma monografico della sezione
polifonia sacra: il premio “Alleanza Toro
assicurazioni” di Lodi è andato al “Coro
da camera di Torino” diretto da Dario
Tabbia.
Programma storico della sezione polifonia
sacra: il premio “Amministrazione
comunale di Mulazzano” è andato al coro
“I Cantori di Santomio” di Malo (VI), diretto
da Nicola Sella.
Il Premio della Banca di Credito
Cooperativo di Borghetto Lodigiano per
il coro con l’esecuzione del brano con la
terza più alta votazione media è andato
al “Coro da camera di Torino”, diretto
da Dario Tabbia, che ha eseguito l’”Ave
Maria” di Max Baumann.
Il Premio “Centro M’interessi” di
Quartiano per il coro con l’esecuzione
del brano con la seconda più alta
votazione media è stato assegnato
ancora al “Coro da camera di
Torino”, diretto da Dario Tabbia, per
l’esecuzione del brano “Canite tuba” di
Bruno Bettinelli.
Il Premio A.N.C.R. di Quartiano per
il coro con l’esecuzione del brano
con la più alta votazione media è
stato consegnato al coro “I cantori
di Santomio” di Malo (VI), diretto da
Nicola Sella, per l’esecuzione del brano
“O magnum mysterium” di Giacomo
Mezzalira.
Il Premio “Rosangela Rossi” per il
brano eseguito da sole voci femminili
con la più alta votazione media è stato
assegnato all’”Ensemble Fonte Gaia”
di Rovagnate, diretto da Flora Anna
Spreafico, per l’esecuzione del brano
“Sanctus” di Andrè Càplet.
Il Premio “Monsignor Alfredo BraviCeramiche artistiche Vecchia Lodi”,
assegnato dalla giuria al direttore che
ha espresso le migliori qualità tecniche,
è andato a Dario Tabbia, direttore del
“Coro da camera” di Torino.
Il Premio “Pro Quartiano”, assegnato
dalla giuria per l’impegno profuso
nell’attività didattica a favore della
coralità giovanile, è stato consegnato
a Giuseppina Parisi, direttrice del coro
“Arzolim de la tori” di Riva del Garda
(TN).
Alla Primavera Musicale Veronese
Il coro della media di Cologna vince
il “MaggioScuola”
“MaggioScuola” è un evento di prestigio per la città e per
la provincia di Verona, con esposizioni, nel palazzo della
Gran Guardia, delle più significative produzioni annuali delle
scuole veronesi, con mostre
di libri e materiali didattici
che richiamano scolaresche,
insegnanti,
educatori
ed
amministratori da tutta la
regione ed oltre. All’interno della
manifestazione si inserisce
il Concorso di canto corale,
promosso
dall’Associazione
Gruppi Corali Veronesi con
il patrocinio del Comune
di Verona e della Regione
Veneto, giunto quest’anno alla
dodicesima edizione.
Sabato14 maggio la giuria,
composta dai maestri Walter
Marzilli, Giorgio Mazzucato,
Carmen Menghini, Francesco
Peruch, Felix Resch, Stefano Zilio e presieduta dal m° Giorgio
Croci, ha assegnato la coppa del primo premio, consegnata
dall’assessore all’istruzione del Comune di Verona Alberto Benetti,
al coro della scuola media “Dante Alighieri” di Cologna Veneta,
diretto da Annachiara Scapini. Il coro ha presentato un repertorio
popolare di canti veneti integrati da danze e divertenti movimenti
di scena e un canto risorgimentale “Rataplan-La bella Gigogin”
per celebrare l’anniversario
dell’Unità d’Italia, concludendo
con un omaggio all’Africa
scatenato dalle percussioni che
da anni caratterizzano questa
compagine multietnica di cento
ragazzi, impegnati nel recupero
e
nell’integrazione
delle
diversità culturali presenti nella
scuola. Due settimane dopo,
sabato 28, il coro di Cologna
Veneta, invitato dal Comune di
Legnago, è stato protagonista
di un trascinante concerto
dedicato alla Terra, sul palco
del Teatro Salieri, nell’ambito
del Festival di Maggio 2011,
promosso dagli assessorati alla
cultura e all’istruzione di Legnago con il patrocinio di Provincia
e Regione e che ha visto coinvolti oltre 1300 ragazzi di tutte le
scuole del territorio.
A.C.
N° 99 giugno 2011
L’esperienza di un nostro docente
La musica corale italiana insegnata
oltre Atlantico
Un corso all’ Università di Colima in Messico
In occasione del Primo Festival Corale
Internazionale “Es a Voz”, organizzato
dall’Università di Colima (Messico), ho
avuto l’onore di essere stato invitato a
tenere un corso per direttori sulla musica corale italiana. L’occasione è scaturita grazie alla ormai lunga collaborazione con il maestro italo-messicano
Davide Nicolini e con il maestro Jaime
Quintero Corona, direttore artistico del
festival, insegnanti presso l’Istituto di
Belle Arti (che comprende tutte le discipline musicali) dell’Università di Colima.
In un Paese dove la violenza legata al
narcotraffico segna le cronache della
vita quotidiana, all’Università è affidato
l’importantissimo ruolo di catalizzatore
sociale, di promotore culturale, di salda
guida formativa per i giovani messicani. Per questo è considerata l’istituzione più importante dopo il governo, e
ad essa vengono dedicati ampi spazi,
nuove strutture e sicuri fondi economici. È surreale - ma soprattutto triste – il
risultato di un confronto con la nostra
situazione italiana, dove cultura, ricerca e istruzione sono ai minimi storici in
quanto a considerazione economica e
sociale. Nello stato di Colima l’Università gestisce direttamente musei, una
pinacoteca, un modernissimo teatro
universitario con 1500 posti a sedere,
oltre a campus e altre strutture legate
allo studio e alla vita degli studenti.
Il Festival “Es a Voz” si articolava nell’arco di una settimana, con un concerto
programmato per ogni sera, in cui si
sono esibiti con successo gli ottimi
gruppi corali di Colima, ognuno nel suo
particolare repertorio: L’Ensamble Vocal (musica popolare e canzoni messicane), il Coro de càmara (musica profana), i Niños Cantores (musica sacra),
il Grupo Cantares (Quintetto maschile
con pianoforte, già ospite in Italia al Festival Corale “Voce!”), il coro femminile
Coral Divas (musica profana), e il Coro
dell’Università di Colima (coro laboratorio dello stage sulla musica italiana).
Il corso per direttori si è svolto nelle
giornate dei concerti, con alta partecipazione degli allievi e grande impegno
quotidiano del Coro dell’Università che
aveva già preparato il repertorio per
garantire un buon livello. Le lezioni si
svolgevano il mattino con gli allievi direttori, con un lavoro di analisi dei brani
e tecnica gestuale; i pomeriggi invece
prevedevano la concertazione dei brani con il coro, in vista della serata di
gala che chiudeva il Festival a fine settimana. Data l’occasione di lavorare per
ben cinque giorni con gli allievi direttori
e il Coro dell’Università, costituito da
una trentina di giovani musicisti, ho approntato un repertorio di undici brani di
autori italiani, in una prospettiva storica
dal Rinascimento alla musica contemporanea.
Per la musica sacra del ‘500 il celebre
Sicut cervus di Palestrina (prima e seconda parte) e O magnum mysterium
(doppio coro) di Giovanni Gabrieli, per
far conoscere le scuole romana e veneziana. È stato interessante approfondire con gli allievi del corso un approccio
alla partitura che parta da una attenta
analisi musicologica e semiologica del
testo, insieme alla contestualizzazione
storico-stilistica degli autori e delle opere.
Ho proposto inoltre il madrigale di Monteverdi Ecco mormorar l’onde. Musiche
da noi molto eseguite, ma ben poco
conosciute in Messico! Con il coro siamo riusciti a lavorare sul significato di
ogni parola (cosa non semplice per i
non italiani) e sul suo specifico suono,
per capirne la realizzazione in musica
del sommo compositore e provare a
darne una degna interpretazione.
Si è trattato poi il mottetto O sacrum
convivium di Pergolesi per la musica
barocca; O salutaris Hostia di Rossini
e il Va pensiero di Verdi per la musica
dell’Ottocento. Tre autori molto conosciuti anche all’estero, affrontati con entusiasmo e sicurezza dal gruppo corale
e dai direttori.
Per quanto riguarda la musica del ‘900
e contemporanea ho scelto alcuni
importanti compositori per dare uno
spaccato della coralità moderna e dei
suoi stili in Italia: il madrigale moderno
con il magnifico Cade la sera di Ildebrando Pizzetti, il mottetto contemporaneo con Aurora di Bruno Bettinelli; per
l’improvvisazione sul canto gregoriano
e la musica aleatoria Hodie Christus
natus est di Pierpaolo Scattolin; per la
musica sacra-liturgica O sacrum convivium di Molfino e Magna et mirabilia di
Valtinoni.
Dopo lunga preparazione, il coro si è
destreggiato fra le difficoltà del repertorio interpretando i brani diretti dagli
allievi direttori in un ottimo concerto di
gala, applaudito con entusiasmo dal
numeroso pubblico del festival (tutti i
concerti erano con ingresso a pagamento).
Naturalmente, oltre all’esperienza professionale, il viaggio si è rivelato un’occasione entusiasmante per conoscere
da vicino le bellezze del Messico e il
calore dei suoi abitanti. Accompagnato con squisita ospitalità dagli amici
dell’Università, ho avuto l’occasione di
visitare alcuni dei posti più caratteristici
dello stato di Colima, di scoprine l’antica identità culturale preispanica che
affonda le sue radici nella civiltà Maya,
di gustarne i sapori (non solo chili) e
vederne le bellezze naturali. Il Messico
da noi è conosciuto ben poco, portato
alle cronache esclusivamente per i suoi
problemi sociali; tuttavia è un paese
ricco di opportunità e aperto al mondo,
grazie soprattutto alle sue Università,
vero perno culturale artefice di iniziative
ad apertura internazionale.
Matteo Valbusa
www.matteovalbusa.it
I nostri più sinceri e ammirati
complimenti al m° Battista Pradal
Vincitore del primo premio
al
concorso
“Contemporany
Americana Festival” Di Boston
negli Stati Uniti con il brano dal
titolo “Aus Lieb” per coro misto
25
N° 99 giugno 2011
8-9-10 aprile 2011
Canthemus
La tradizione degli Incontri Corali a Thiene
26
“CANTHEMUS” non è un’iniziativa nuova
per la città: già tra il 1978 e il 1994 Thiene
fu teatro di uno degli appuntamenti corali
più prestigiosi del Veneto.
In quegli anni infatti, grazie agli “Incontri
Corali Internazionali” organizzati dal Coro
“Città di Thiene” con il supporto logistico
di cittadini ed amministratori thienesi, la
città fu uno dei passaggi obbligati per
le maggiori formazioni vocali mondiali
esistenti all’epoca.
Nella primavera 2010, sempre su
iniziativa ed organizzazione della stessa
Associazione Corale “Città di Thiene”,
la coralità di eccellenza è tornata ad
interessare la vita culturale del territorio
thienese con il nome di “CANTHEMUS” (il
“th” del nome vuole essere una ulteriore
sottolineatura per un evento di peculiare
matrice thienese). In quell’occasione
furono nostri ospiti il giapponese Coro
KODAMA, proveniente dalla città di
Sendai, e il Coro “A.Tavagnacco” di
Udine: due serate nelle quali il folto
pubblico presente poté apprezzare con
entusiasmo la proposta musicale, che
ben ha saputo dare il via ad una grande
ripresa dell’evento annuale di carattere
corale ispirata ai fasti dei passati “Incontri
Corali Internazionali”.
L’ 8 e 9 aprile scorsi l’avventura di
“CANTHEMUS” è continuata con altre
due prestigiose formazioni nazionali ed
internazionali: dalla vicina Piovene (VI)
l’affascinante coro femminile ENSEMBLE
LA ROSE, vincitore di numerosi
riconoscimenti corali sotto la direzione
di Jose Borgo, e da Lugano (Svizzera) il
poderoso coro virile I CANTORI DELLE
CIME diretto da Manuel Rigamonti.
Entrambe le serate si sono tenute
nell’Auditorium ex-Fonato in via C.Del
Prete. Sono state aperte da un saluto
musicale del Coro “Città di Thiene” sotto la
direzione artistica di Lorenzo Fattambrini.
Collateralmente
alla
manifestazione
si sono tenute alcune iniziative volte a
far conoscere ai cori ospiti le bellezze
e i tesori culturali del nostro territorio,
grazie anche alla collaborazione e l’alto
patrocinio degli Assessorati alla Cultura e
al Turismo di Thiene. A questo proposito è
stata un’occasione prestigiosa ascoltare I
CANTORI DELLE CIME di Lugano nel loro
saluto corale offerto alla Città di Thiene
domenica 10 aprile nella sala consiliare
del Municipio. Inoltre la rassegna
“CANTHEMUS” è stata inserita nel
cartellone della manifestazione “Tracce
sonore 2011” promossa ed organizzata
dall’Ufficio Cultura del Comune di Thiene.
In questo primo semestre 2011 il Coro
“Città di Thiene” è stato impegnato in altri
importanti eventi musicali. In particolare
venerdì 6 maggio al Teatro Comunale,
dove il coro thienese ha affrontato la
monumentale partitura dei CARMINA
BURANA di C.Orff, e domenica 22 maggio
nella Chiesa della Pentecoste dove ha
eseguito una messa-concerto dedicata
al Mozart sacro (MISSA BREVIS K192,
MAGNIFICAT K321 e altri brani).
Lorenzo Fattambrini
Vincitore del 22° grand prix seghizzi 2010
“Pilgrim Mission Choir” (Corea del Sud)
Straordinaria tournée del Pilgrim Mission Choir in Veneto organizzata dall’ASAC in collaborazione con l’Associazione
corale goriziana C.A.Seghizzi e ospite della XXXIX Rassegna Internazionale di Canto Corale di Mel
Fondato nel 1980 dal Maestro Jae-Joon
Lee, il “Pilgrim Mission Choir” rappresenta
l’essenza della musica religiosa. Incentrato
sulla musica sacra, il repertorio del coro
spazia dal rinascimento al contemporaneo,
dal barocco al classico, e comprende molti
generi, fra cui spiritual, gospel e musica
moderna. Nel 2003 il “Pilgrim Mission
Choir” è stato invitato al “Manila World
Choral Festival” nelle Filippine; nel 2005
al “Taiwanese World Choral Festival” in
rappresentanza della Corea e come ospite
al “Taipei National Theater”. Il coro è stato
inoltre invitato allo “Spain International Choir
Festival” (2006) e al “Puebla World Choral
Festival” in Messico (2007). Il Maestro JaeJoon Lee si è laureato in Musica all’Università
di Keimyung e si è specializzato in direzione
corale alla “University of Southern California”
di Los Angeles e in direzione d’orchestra
e d’opera al “Novosibirsk National Music
Conservatory”, in Russia. Il maestro Lee ha
diretto il Pilgrim Mission Choir al “Second
World Choir Olympics” nel 2002 e al “Third
World Choir Olympics” svoltosi a Brema, in
Germania. L’anno successivo il percorso
artistico è stato coronato da un’eccellente
risultato, sono risultati primi nella categoria
“Musica Sacra a Cappella”. Nel 2004, il
maestro Lee è stato direttore artistico del
“Daegu International Choir Festival”. Ha
diretto numerose opere tra cui La Boheme,
La Traviata, Carmen, Aida e Rigoletto.
Inoltre, ha anche diretto opere sinfoniche di
Mozart, Beethoven, Tchaikovsky, Brahms e
Mahler. Attualmente è direttore artistico di:
“The Gala Orchestra”, “Deagu Genius Youth
Orchestra”, “Pilgrim Mission Music Center”,
I concerti 2011
1 luglio - Mel (BL) - Chiesa arcipretale
2 luglio - Romano d’Ezzelino (VI) - Ca’ Cornaro
3 luglio - Bosco Chiesanuova (VR) - Chiesa parrocchiale
4 luglio - San Martino di Castrozza (TN) - Chiesa parrocchiale
5 luglio - Agordo (BL) - Chiesa arcidiaconale
6 luglio - Cortina d’Ampezzo (BL) - Chiesa della Difesa
“Yenoeul Music Center”, e insegnante al
“Santo Tomas Music College” di Manila,
Filippine e direttore artistico de “Daegu
Educational Institute for Art-gifted Students”.
Nel 2010, al 49° Concorso internazionale
di canto corale Seghizzi, il Pilgrim Mission
Choir ha vinto il 1° Premio nella categoria
di musica polifonica dell’Ottocento, il 1°
Premio per la miglior esecuzione del brano
“Gloria” di Alessandro Kirschner, il 3° Premio
nella categoria di musica contemporanea. Il
successo musicale è stato infine coronato
dal massimo premio del concorso Seghizzi:
il 22 Grand Prix Seghizzi 2010.
N° 99 giugno 2011
Per il 150° dell’Unità del nostro Paese
L’Italia è… andata in scena a Feltre
Non poteva certo mancare in questo
150° anniversario dell’Unità d’Italia
un concerto patriottico. Quello che
si è tenuto a Feltre (Bl) lo scorso 16
marzo
all’Auditorium
Canossiano
non è stato ‘patriottico’ in senso
generico, ma ha voluto percorrere
in modo necessariamente rapido
e il più possibile esaustivo l’intero
Risorgimento italiano (e feltrino nello
specifico) dalle premesse culturali (la
Rivoluzione francese e le conseguenze
napoleoniche) fino a quello che alcuni
storici hanno chiamato il ‘secondo
Risorgimento italiano’ e cioè la guerra
resistenziale.
La piacevolissima ‘lezione’ di storia
è stata tenuta dal vice presidente
dell’Istituto storico bellunese della
Resistenza e dell’età contemporanea)
professor Francesco Piero Franchi
che attraverso la lettura di brani tratti
dall’antologia La penna, la spada, le
bandiere,
recentemente pubblicata
sempre a cura dello stesso Istituto,
e
intercalata
dall’esecuzione
di
brani musicali risorgimentali, ha
disegnato un quadro della vicenda
dell’unificazione del nostro Paese
aggiungendo alle nostre conoscenze
di storia patria (come si chiamava una
volta) interessanti particolari riguardanti
personaggi e fatti bellunesi forse noti a
pochi.
L’esecuzione dei nove brani corali tutti
adattati da Piervito Malusà (più uno,
Partire, partirò, adattato da Manolo
Da Rold) è stata affidata al Trifolium
Ensemble formato da Claudio Mei,
Lorenzo Luciani e Franco Cisilino.
L’Ensemble, abituato solitamente a
un repertorio antico, si è cimentato
qui con brani di tradizione popolare
o popolaresca a cui l’armonizzazione
ha talora cercato di dare nuova
veste pur rispettando il più possibile
lo spirito originario. Certo, in questo
concerto non si sono ascoltati autentici
capi d’arte, ma così si voleva e così
doveva essere, ovvero la narrazione
di un Risorgimento visto attraverso il
movimento popolare e di conseguenza
i brani che il popolo cantava e sentiva
più comunemente come appartenergli.
Così, accanto a brani noti o arcinoti
come La Marseilleise, Il canto degli
Italiani o Partire, partirò, si sono potute
ascoltare autentiche curiosità storiche
come l’Inno di Garibaldi o Camicia
rossa garibaldina.
La serata, inoltre, è stata preceduta da
un’ampia introduzione sul Risorgimento
di Gianmario Dal Molin e da un saluto
in musica, sempre in tema, di due
cori giovanili, quello del Liceo Dal Piaz
diretto da Maria Canton e i Coristi per
caso della scuola elementare e media
di Sovramonte diretti da Sheila Rech,
entrambe giovani formazioni che
hanno già partecipato con successo a
concorsi e rassegne corali.
Alberto Opalio
In breve
CANTA ITALIA!
Nell’ambito delle iniziative programmate per il 150° dell’Unità d’Italia, su suggerimento della Commissione Artistica Nazionale,
si è deciso di invitare i cori associati alla Feniarco ad inviarci delle CLIP video della durata di circa un minuto che contengano
un brano (o parte di esso) di repertorio italiano nello spirito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e che
concludano con lo slogan “CANTA ITALIA” scandito da tutto il coro.
Queste clip saranno inserite su Youtube.
Premio per Giorgio Susana
Il maestro Giorgio Susana ha vinto il primo premio al concorso internazionale di composizione per giovani compositori “Dolci
parole e care”, indetto dalla Corale universitaria di Torino, con il brano “Luci serene e chiare” per coro misto.
Incontro corale a Marostica (VI)
La 23ma Primavera musicale e la 12ma edizione degli incontri corali internazionali di Marostica hanno ospitato, la scorsa
domenica 22 maggio nella chiesa di S. Antonio, un concerto della “Gioventù In Cantata”, diretta da Cinzia Zanon, e del coro
maschile “La stele”, diretto da Matteo Valbusa. Il primo complesso ha eseguito quattro brani sacri con l’accompagnamento
al pianoforte del maestro Massimo Zulpo, mentre il secondo ha proposto dapprima cinque brani sul tema “Il coro maschile
nella musica contemporanea” e poi altre cinque sul tema “Vette della musica alpina”.
“Neri per caso” a Caldierino (VR)
Il complesso “Chorus” di Caldierino (Verona), gruppo corale e strumentale noto per le trascrizioni di musica pop, spiritual e
leggera del suo direttore Carlo Bennati, organizza lo spettacolo “Chorus&friends”.
Ospiti in concerto i “Neri per caso”, celebre e capace gruppo vocale col quale “Chorus” ha collaborato in occasione del
concerto di Natale 2008 su Rai 2.
Un migliaio di posti a sedere all’aperto vi aspettano la sera del 27 agosto a Caldierino. Biglietti solo in prevendita al 3398693607
o [email protected]. Info su www.chorus.verona.it.
Il coro “Croda Rossa” di Mirano (VE)
Lunedì 30 maggio al Teatro di Mirano (VE) il locale Coro “Croda Rossa” ha festeggiato il 40° della sua
fondazione.
Il concerto è stato una panoramica delle memorie musicali di questi quarant’anni di attività con la partecipazione
di molti amici che hanno cantato nel complesso miranese nel corso dei suoi quattro decenni di vita.
27
N° 99 giugno 2011
I seminari metodo Rohmert
28
Si è concluso domenica 8 maggio a Villa
San Fermo di Lonigo (Vicenza) la settima
annualità del corso semiresidenziale di
vocalità funzionale “Rohmert” (Metodo
Lichtenberger® Institut). Organizzato
dalla Consulta ASAC di Verona, in
accordo con la Consulta di Vicenza e
in collaborazione con l’Associazione
MiniTeatro Immagina, il Corso è rivolto
a coristi, direttori di coro, cantanti solisti,
attori, insegnanti, logopedisti e quanti
sono interessati all’uso della voce per
motivi artistici o professionali.
Le domande di iscrizione per l’anno
2011/12 dovranno pervenire entro il 31
luglio 2011 alla direzione organizzativa,
curata dalla Consulente artistica ASAC
prof.ssa Anna Chiara Scapini.
La direzione didattica del corso è
curata dal m° Luciano Borin (anch’egli
Consulente artistico ASAC, oltre che
docente presso il Conservatorio di
Padova, compositore e direttore di
coro) e si avvale della collaborazione
di altri docenti formati al Lichtenberger
Institut (D). Da quest’anno sono stati
attivati specifici laboratori sul repertorio
corale, condotti dal m° Borin.
Presso la stessa sede di Villa San Fermo
si è tenuto un seminario informativo, di
presentazione del Metodo sabato 12 e
domenica 13 giugno 2011.
DOVE? - IL CORSO, ORGANIZZATO DALLA CONSULTA ASAC DI VERONA, È
UBICATO A LONIGO (IN ACCORDO CON LA CONSULTA DI VICENZA) PER
RAGIONI LOGISTICHE: SITUATA IN POSIZIONE PIÙ CENTRALE PER IL PUBBLICO DI DESTINAZIONE, PROVENIENTE DA VARIE LOCALITÀ DEL VENETO
E DA FUORI REGIONE, VILLA SAN FERMO A LONIGO È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DALL’AUTOSTRADA ED OFFRE AMPI SPAZI DIDATTICI, DISPONIBILITÀ D’USO DEL PIANOFORTE E POSSIBILITÀ DI SOGGIORNO CON
PERNOTTAMENTO E PENSIONE.
Per informazioni e iscrizioni:
ASAC Veneto - Consulta di Verona
– Consulente artistico Anna Chiara
Scapini [email protected]
- cell. 338 2222141.
METODO ROHMERT – LONIGO
STRUTTURA DEI SEMINARI:
1 – 5 fine settimana da ottobre a marzo
(circa 1 al mese) per un totale di 10 ore
ciascuno, di cui 4 al sabato pomeriggio
e 6 la domenica (mattina + pomeriggio)
2 – il corso si attiva con 6 iscritti effettivi
3 – sono ammessi uditori
4 – le lezioni si articolano in una parte
introduttiva teorica e in una serie di
lezioni individuali (circa 3 per ogni weekend) alle quali assiste tutto il gruppo.
Le lezioni individuali sono riservate
agli effettivi. Gli uditori partecipano alle
parti collettive e assistono alle lezioni
individuali degli altri corsisti
5 – per i frequentanti del terzo anno e
successivi, il pomeriggio del sabato
è dedicato ad attività collettive su
repertorio corale condotte dal m°
Luciano Borin
6 – a discrezione della direzione
organizzativa, sulla base di eventuali
avanzi di cassa, potrà essere aggiunto
un seminario nel mese di maggio,
senza ulteriori oneri per i corsisti
Per chiarimenti e contatti:
[email protected]
cell. 338 2222141
Alla messa papale a Venezia dell’8 maggio
I Polifonici Vicentini hanno cantato per Benedetto XVI
Domenica 8 maggio ad animare la liturgia presieduta da Benedetto XVI a Venezia è stato un complesso corale vicentino. Si
tratta dei “Polifonici Vicentini”, diretta sin dalla fondazione dal M° Pierluigi Comparin, titolare della cattedra d’organo e canto
gregoriano al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.
In un’intervista pubblicata il 7 maggio scorso su “La Domenica di Vicenza” il maestro Comparin ha ricordato che «i responsabili,
don Gianandrea Di Donna e il M° Alessio Randon, preposti alla cura della parte musicale e liturgica dell’evento» li avevano
scelti considerando le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il gruppo corale vicentino. Va ricordato che si tratta
di un gruppo impostosi nel panorama musicale corale, non solo italiano, per la professionalità dimostrata nel rappresentare
la grande musica sacra di tutti i tempi.
Per la messa papale a Venezia avevano preparato la messa “Lux et Origo” composta dal M° Italo Bianchi appositamente per
tale celebrazione eucaristica, in alternanza con sezioni di canto
gregoriano. Sono stati eseguiti anche i due mottetti “Jubilate
Deo” di Jakob Gallus e “O Sacrum Convivium” di Andrea Gabrieli
quale doveroso omaggio alla terra veneta.
Per i “Polifonici Vicentini” è stata la prima volta al cospetto di
un Pontefice, perciò un’esperienza molto intensa, destinata
a lasciare in loro un ricordo per tutta la vita. «Ma anche - ha
sottolineato il M° Comparin - una soddisfazione umana che ci
ha ricompensato, più di tante altre cose, del sacrificio compiuto,
sempre con gioia ed entusiasmo nell’intento di migliorare
sempre più nel servizio alla musica e al canto».
N° 99 giugno 2011
Soave Festival Gospel ...e non solo
Dopo l’annullamento della manifestazione del 2010, a causa delle alluvioni subite nelle zone intorno a Soave lo scorso
novembre, la consulta Asac di Verona in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco intende riproporre
per il 2011 la manifestazione “Soave Festival Gospel ... e non solo”. La rassegna prevede l’esibizione dei cori in quattro
diversi luoghi presenti sul territorio di Soave, celebre località vinicola e centro turistico a ridosso delle colline orientali
della provincia (casello autostradale sulla Milano-Venezia).
A partire dal primo fine settimana di novembre si esibiranno
con cadenza settimanale “The Soul Singers Gospel Choir” di
Treviso (direttore Candy Caulian), “Tribù Gospel Singers” di
Verona (direttore Josè Mezzanini), “Amazing Gospel Choir” di
Padova (direttore Marica Fasolato). Il Festival si concluderà
con il concerto del coro “Ecclesia Nova” di Verona, diretto da
Matteo Valbusa).
Maggiori informazioni saranno presenti nei prossimi mesi sul
sito www.asac-cori.it.
29
Al Santuario del monte Miesna - FELTRE
Musica e spiritualità
a San Vittore
Presso la splendida Basilica–Santuario dei Ss. Vittore e
Corona, situata ad Anzù di Feltre (BL), si terrà da mercoledì
17 a domenica 21 agosto 2011 il secondo Seminario di
musica e spiritualità. Inserito entro La via al Santuario
(ideazione Elena Modena e Orazio Cirri), che da sei anni fa
capo al Centro Studi Claviere di Vittorio Veneto, il seminario
ha l’obiettivo di avvicinare al repertorio medievale letto sia in
chiave liturgica e musicale sia nella ricchezza testuale e nelle
implicazioni simboliche in esso racchiuse. In programma
vi sono brani appartenenti al repertorio gregoriano, testi
di Ildegarda di Bingen (1098-1179), ed esempi da uno dei
codici più importanti dei secoli XIII–XIV, il codice Las Huelgas
(monastero cistercense di Burgos). Sono previsti momenti di
studio teorico (semiologia e modalità), analisi del testo, dei
contenuti, delle immagini, pratica di lettura, apprendimento
ed esecuzione, vocalità. Il seminario è aperto a quanti siano
già indirizzati al canto gregoriano e alla monodia medievale,
a soggetti forniti di competenze musicali a vario titolo, a
interessati che desiderino accostarsi per la prima volta a un
repertorio che è ad altissima valenza musicale e spirituale, a
tutti coloro che sono interessati a tematiche teologiche.
Due i docenti principali: Gianmartino Maria Durighello
(Conservatorio di Musica “A. Steffani”, Castelfranco Veneto,
Biennio di Musica Sacra: musicologia liturgica; spiritualità ed
estetica del Canto Gregoriano) ed Elena Modena (Università
Ca’ Foscari, Venezia), che tratterà di vocalità e repertorio.
Ad essi si affiancano come docenti ospiti: Don Giorgio
Maschio (Facoltà di Teologia del Triveneto); Lucia Tancredi
(scrittrice, insegnante di Letteratura in Macerata); Paola
Folicaldi (pittrice, Fermo); Flavio Franco (Studio Acropolis,
Vittorio Veneto); Ilario Gregoletto (Conservatorio di Musica J.
Tomadini, Udine).
Fra i temi: Spiritus, flatus e musicalità del creato; Santa
Ildegarda di Bingen: l’inudibile rivelato tramite l’intelligenza
dei sensi; Le tavole miniate raccolte nel Lucca codex
(Codex Latinum 1942, Lucca, Biblioteca Statale) nelle
visioni di Ildegarda di Bingen (Liber divinorum operum); La
dedicazione del luogo sacro.
Per informazioni:
Centro Studi Claviere: [email protected]; 0438 57614; 340
2122409;
sulla Basilica–Santuario www.santivittoreecorona.it
N° 99 giugno 2011
A Bassano del Grappa
Meeting per cori giovanili
e di voci bianche
Una ricetta da ripetere
- 3 giorni
- 2 maestri
- 124 voci bianche
- 41 voci giovanili
- 12 direttori di coro
- 11 formazioni corali
- tanta voglia di cantare insieme
- un pizzico di coraggio
- 1 coordinatore per amalgamare il tutto
30
questi gli ingredienti del 2° Meeting
per cori giovanili e per cori di voci
bianche - organizzato dall’ASAC con la
collaborazione del coro “Giovani Voci
Bassano” - svoltosi dal pomeriggio di
venerdì 18 a domenica 20 febbraio 2011
presso l’Istituto Scalabrini di Bassano.
del Grappa (VI) con il patrocinio della
città.
Il Meeting, curato dalla professoressa
Cinzia
Zanon,
membro
della
Commissione Artistica dell’ASAC e
coordinatrice della Commissione per
la Coralità giovanile e infantile della
stessa associazione, si è articolato in
due laboratori corali - uno riservato
ai cori di voci bianche e l’altro ai cori
giovanili – e in un concerto finale che,
tenutosi domenica pomeriggio presso
il Teatro Remondini, ha offerto la
possibilità di presentare, al numeroso
pubblico presente in sala, i risultati
ottenuti durante le tre intense giornate
di lavoro.
A condurre i cantori più piccoli il
marchigiano M° Mario Giorgi, che,
alla guida di diverse formazioni
corali, ha ottenuto importanti premi
e riconoscimenti per le proprie doti
musicali e interpretative nell’ambito
delle direzione. Ad occuparsi delle
voci giovanili, invece, il M° Mauro
Marchetti, riconosciuto ed eclettico
musicista romano, anch’egli distintosi
per aver ricevuto, come miglior
direttore, importati premi in concorsi
internazionali.
Ogni bambino, ogni ragazzo è entrato in
aula venerdì pomeriggio portando con
sé il proprio piccolo/grande bagaglio
di esperienza musicale; ognuno di loro
ha avuto la possibilità di confrontarsi
con i propri “colleghi” e di osservare,
provare, sperimentare nuovi metodi
di insegnamento, nuove gestualità
e tecniche di direzione, talvolta così
distanti da quelle alle quali sono
abituati da accoglierle, inizialmente,
con diffidenza o con l’innocente sorriso
sulla labbra di chi, divertito, si trova ad
osservare una cosa così estranea da
potersi ritenere buffa.
Ognuno dei partecipanti al Meeting, a
conclusione dell’itinerario formativo,
breve ma estremamente concentrato,
ha raccolto e portato con sé qualcosa
di molto prezioso: l’arricchimento
del proprio percorso di cantore,
l’apertura verso nuove prospettive
musicali e la consapevolezza che
la forza della musica e la gioia del
poter cantare insieme sono capaci
di superare ostacoli a prima vista
insormontabili. I componenti dei gruppi
CESARE POLLINI di Padova, S. MARIA
FONTANIS di Fontane di Villorba
(TV), ARS NOVA di Carpenedol (BS),
GIOVANIGES di Schio (VI), GIOVANI
VOCI BASSANO di Bassano del
Grappa (VI), GIOVENTÙ IN CANTATA
di Marostica (VI), GIUSEPPE SARTO
di Riese Pio X (TV), IRIS ENSEMBLE
di Padova, MAGICHE NOTE di Selva
del Montello (TV), PICCOLI CANTORI
PATAVINI di Padova e VOCI GIOIOSE
di Arsero (VI), per l’occasione si sono
fusi in due grandi formazioni corali che,
sotto la sapiente guida di due preparati
maestri, sono state capaci, nonostante
non avessero mai cantato insieme
prima, di costruire un repertorio di
tutto rispetto che, dal sacro al profano,
dal colto al popolare, dal canto a
cappella a quello accompagnato, ha
spaziato nei tempi e nei luoghi della più
variegata cultura musicale. Anche se,
per rimanere nell’ambito delle metafore
culinarie, durante la serata finale “non
tutte le ciambelle sono riuscite col
buco”, la soddisfazione da parte dei
protagonisti, degli organizzatori e delle
autorità coinvolte è stata elevatissima.
L’iniziativa è talmente riuscita che sono
già state fissate le date per la prossima
edizione che si svolgerà dal 10 al 12
febbraio 2012.
Katia Spoldi
IL CORO MAGICHE
NOTE ALLA
SUA SECONDA
PARTECIPAZIONE
Seconda edizione di questo speciale
appuntamento corale e seconda nostra
partecipazione. La scelta di tornare a
vivere questa esperienza è stata, per il
nostro coro, che ha partecipato quasi
al completo, spontanea e del tutto
naturale.
Molti sono i motivi che possono, e a
nostro avviso “dovrebbero”, spingere
un gruppo corale di bambini e ragazzi
a vivere e ripetere questa momento:
esperti di altissimo livello, proposte
didattico-corali
preziosissime
per
i direttori, repertorio ricco e vario
sfruttabile in più occasioni. E di fondo,
una straordinaria esperienza educativa
in cui impegno, fatica, tenacia, ma
anche unione, aggregazione, spirito
di gruppo si concretizzano diventando
mezzi eccezionali per il raggiungimento
di obiettivi importanti.
Le energie investite dai nostri piccoli
coristi sono state tante e i momenti di
stanchezza a volte ci sono stati, ma il
coro Magiche Note è tornato a casa
soddisfatto e sicuramente più “ricco”!
CORO MAGICHE NOTE
Selva del Montello
Direttrice M° Elisa Gastaldon
N° 99 giugno 2011
In Piazza dei Signori
La prima edizione di CantaTreviso
Lo diceva già Platone: “… la Musica è una legge morale,
essa dà anima all’ universo, ali al pensiero, slancio all’
immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia
e vita a tutte le cose…”, ma di sicuro lo hanno pensato
anche i quasi 900 coristi che
domenica 15 maggio si sono
ritrovati, cartello in testa e
perfetta divisa nonostante la
pioggia, in Piazza dei Signori
per dare il via alla prima
edizione di CantaTreviso.
La
manifestazione,
organizzata dalla Consulta di
Treviso in collaborazione con
il Comune, ha coinvolto 29
cori della consulta trevigiana,
suddivisi tra voci bianche,
femminili e maschili, misti
polifonici e popolari, gospel
che dalle 15 alle 18.30 si sono esibiti spostandosi ed
alternandosi nelle chiese e nelle piazze della città,
per poi ritrovarsi nella bellissima Piazza dei Signori
per eseguire, come un unico gigantesco coro, il “Va
pensiero” e il “Signore delle
cime”.
Totalmente
raggiunti
gli
obiettivi
della
maratona
vocale, che si riprometteva
di avvicinare maggiormente
il mondo della coralità alla
gente offrendo la possibilità
di ascoltare, nello stesso
pomeriggio, tutti i generi
di repertori, ma anche di
creare occasioni di incontro e
scambio per cori e coristi per
rinsaldare antiche amicizie e
per crearne di nuove.
31
A Piazzola sul Brenta
La Festa della Musica Attiva
a Villa Contarini
Il 14 e 15 maggio scorsi, a Piazzola sul Brenta, si è
svolta la 3 a edizione della “Festa della Musica Attiva”,
manifestazione organizzata dalla Fondazione “G.
E. Ghirardi” e che ha coinvolto oltre 400 musicisti
provenienti dal Veneto, dalla Lombardia, dall’Emilia
Romagna, dal Friuli e dalla Slovenia.
Teatro della due
giorni musicale è
stata ancora una
volta la splendida
Villa Contarini, tra
le più famose ville
della Repubblica
di San Marco, il
cui corpo centrale
palladiano venne
costruito
alla
metà del ‘500 e
fu completata il
secolo successivo
con estensioni laterali di chiara impronta barocca che
la portarono ad un fronte di quasi 200 metri.
In questo suggestivo scenario si sono esibiti cori di
voci bianche, formazioni a voci pari e a voci miste,
cori gospel, orchestre sinfoniche, quartetti, gruppi
jazz, complessi pop, pianisti in erba e solisti affermati.
Di rilievo assoluto la presenza del coro “Vokalna
Akademia” di Ljubljana diretto da Stojan Kuret,
vincitore nel 2010 del Gran Premio europeo di canto
corale, il concorso corale più prestigioso al mondo.
L’Asac
è
stata
degnamente
rappresentata
dai
complessi:
“Iris Ensemble” di
Padova, “Amazing
Gospel Choir” di
Este, “Ensemble la
Rose” di Piovene
Rocchette, Corale
“Zumellese” di Mel,
Coro “Mortalisatis”
di
Maserà
di
Padova, oltre al
coro “Città di Piazzola sul Brenta” che ha curato anche
l’accoglienza dei gruppi ospiti e il cui maestro, Paolo Piana,
è il direttore artistico della manifestazione.
N° 99 giugno 2011
Nella Basilica di Monte Berico a Vicenza
Un maggio mariano all’insegna
del canto corale
Piena riuscita della 13.ma rassegna animata da cinque complessi vicentini
32
E’ noto che la messa delle 11 di ogni prima domenica del mese è un appuntamento ambito a Monte Berico, innanzitutto per
i fedeli, che affollano letteralmente la navata della basilica, conferendo un tono solenne alla liturgia, celebrata di solito dal
Padre priore della comunità dei Servi di Maria e accompagnata dai canti della Cappella musicale Monte Berico.
Questa tradizione dura da molti anni, da quando P. Ruggero Pitton aveva fondato il Coro, che dalla basilica prende il nome,
ed è tuttora molto viva e sentita, per la cura particolare con cui le cerimonie e i canti vengono predisposti ed eseguiti, in un
contesto carico di fede semplice e di partecipazione, come si verifica sempre nei grandi santuari mariani.
Da tredici anni la Consulta provinciale Asac di Vicenza ha pensato di inserire in questa affermata tradizione una rassegna
corale, intesa come partecipazione allargata di cori della provincia, i quali intervengono ad animare la liturgia delle 11 di tutte
le domeniche di maggio, mese mariano per eccellenza.
Quest’anno si sono succeduti, da domenica 1 a domenica 29 maggio, cinque cori: la “Cappella Musicale Monte Berico”,
diretta da Cristiano Lancerotto; la “Schola Cantorum Lorenzo Perosi” di Camisano Vicentino, diretta da Luciano Ferrari; il
“Gruppo Corale di Bolzano Vicentino”, diretto da Francesco Grigolo; il “Gruppo Vocale Polifomnia” di Torri di Quartesolo,
diretto da Silvia Fabbian e il “Coro Polifonico S. Biagio” di Montorso Vicentino, diretto da Francesco Grigolo.
Tutti hanno fatto onore al ruolo che si erano assunti di guidare l’assemblea e di dare giusta luce al servizio liturgico cantato,
come sarebbe conveniente fare in ogni tempo, ma soprattutto nell’attuale, allorché si sta smarrendo da più parti la traccia
della grande tradizione gregoriana e polifonica, resa illustre dai maggiori compositori della musica sacra antichi e moderni.
I cori partecipanti hanno dato un esempio di animazione liturgica eseguita con proprietà e dignità, sotto la guida di maestri
preparati e competenti nella scelta degli autori e dei brani e nella prassi esecutiva.
A coronamento dell’intera rassegna si è tenuto, sabato 21 maggio, sempre nella Basilica di Monte Berico, un concerto
eseguito da due cori vicentini emergenti nel panorama regionale e nazionale: “Coenobium Vocale”, diretto da Maria Dal
Bianco, e “Ensemble La Rose” diretto da Josè Borgo.
Dopo una pregevole introduzione cantata, offerta dalla “Cappella Musicale Monte Berico” diretta da Cristiano Lancerotto, i
cori ospiti si sono esibiti dapprima singolarmente e poi a ranghi uniti, in un repertorio prevalentemente mariano dal XV al XX
secolo, con grandi autori, come de Penalosa, Croce, Grieg, Biebl,
Bastian, Busto, Real, Kocsar, Nystedt, Alcaraz, Britten, Duruflé, Lauridsen e Bonato.
La perizia tecnica e l’esperienza dei direttori, due donne straordinarie per dedizione e bravura, hanno condotto i cori ad
offrire il meglio della vocalità e della espressività, in un crescendo di emozioni sonore, che hanno indotto nel numeroso
pubblico presente una partecipazione entusiastica e calorosa. E’ veramente il caso di augurare “ad multos annos!…” a questa
rassegna mariana di Monte Berico!
A.B.
Nella chiesa di Varago di Maserada
Lacrymae Attraverso gli occhi di Maria
Come nelle sacre rappresentazioni medievali, il martirio di Cristo e il dolore
della Vergine vissuti nella loro dimensione più atroce e coinvolgente.
Nella chiesa di Varago di Maserada, il
14 maggio alle 20.45, è andato in scena ‘Lacrymae’, spettacolo corale/teatrale che esplora il filone tematico del
planctus Mariae: la morte e il sacrificio
di Gesù viste attraverso gli occhi (e le
lacrime) di Maria, costantemente in bilico tra la consapevolezza del valore trascendente della privazione del proprio
figlio e, dall’altra parte, l’abbandono ad
una disperazione materna cieca e furente, violenta e appassionata.
Il progetto artistico dell’evento – patrocinato dalla Provincia di Treviso,
dal Comune di Maserada sul Piave,
dall’A.s.a.c. e dall’associazione Coro Le
Sorgenti – si caratterizza per la sua dop-
pia natura, per la fusione di gesto e musica in un flusso organico di emozioni
e riflessioni. Da un lato, la compagnia
teatrale Ex Persona – fondata e diretta
da Federica Rosellini, allieva diplomanda della Scuola di Teatro del Piccolo
di Milano – offrirà il contributo di una
rappresentazione drammatica ispirata a testi di grande impatto e intensità
spirituale (come il “Magnificat” di Alda
Merini e il classico Jacopone), proposti
da giovani interpreti con vivida intensità
e raffinata regia scenica.
Dall’altro lato vi è il centro propositivo
del progetto, il Lassus Vocal Ensemble – fondato e diretto da Marco Barbon – il quale, in collaborazione con il
Coro Le Sorgenti di Varago, proporrà
un repertorio sacro che spazia dal XIII
secolo ai giorni nostri, tutto incentrato
sull’elemento della perdita subita dalla
Madonna. I brani, incorniciati dall’azione teatrale e a questa contestuali, sapranno cogliere ogni sfumatura della
tragedia del Cristo e di Maria, dalla finezza e potenza espressiva di grandi
autori come Gesualdo e Monteverdi
alle suggestioni solenni ed eteree dei
contemporanei, come Sisask.
‘Lacrymae’ si presenta dunque come
l’occasione per immergersi totalmente
nello spettacolo umano del dolore: il
baratro e la sensualità della disperata
incomprensione della Madre-rosa per
la morte del Figlio-giglio, attraverso la
somma delle voci che nel corso della storia si sono accostate al mistero
della Passione, rendendone l’incisività
straziante e tentando di penetrarne il
mistero.
N° 99 giugno 2011
Momenti di musica corale
tra le montagne dolomitiche
I progetti e le manifestazioni della Consulta ASAC di Belluno, una provincia che dimostra grande capacità
organizzativa e progettualità a 360°
PROGETTO “UN CORO IN OGNI SCUOLA”
L’Amministrazione Provinciale di Belluno e l’Ufficio Scolastico
Territoriale in collaborazione con l’A.S.A.C. (Associazione per
lo Sviluppo delle Attività Corali del Veneto) hanno promosso
nelle scuole secondarie di primo e secondo grado un
progetto per l’attivazione di laboratori corali rivolto agli alunni
ed atto a sviluppare le potenzialità creative ed espressive dei
ragazzi, oltre che a valorizzare le competenze dei docenti.
I laboratori corali sono seguiti dagli insegnanti interni alla
scuola con supporto in itinere da parte di esperti dell’ASAC, o
da musicisti esterni indicati dalla stessa ASAC.
Parallelamente sono state organizzate delle lezioni formative
per gli insegnanti che stanno o intendono lavorare con un
coro giovanile o di voci bianche; docenti: Alberto Da Ros,
Manolo Da Rold, Gianmartino Durighello.
RASSEGNA PROVINCIALE “Dolomiti in Coro”
La manifestazione “Dolomiti in Coro” si propone anche
quest’anno di creare un’occasione di incontro tra i gruppi
provenienti dalle varie realtà della provincia, offrendo al
pubblico bellunese la possibilità di apprezzare i risultati
del loro lavoro. La manifestazione è biennale e vede la
partecipazione di 25-30 cori suddivisi in concerti dislocati in
varie località della provincia.
STAGE DI VOCALITA’ E CONCERTAZIONE
Sono tre gli stage organizzati dalla Consulta, aperti a tutti i
cori della provincia di Belluno, con il m° Giorgio Mazzucato
di Rovigo, importante direttore di coro e vocalista e già
membro della Commissione Artistica dell’ASAC Veneto. I fine
settimana previsti saranno suddivisi in sessioni di prova della
durata di due ore, prenotabili da tutte le tipologie di coro
(maschile, femminile, misto, giovanile, voci bianche...).
CONCORSO INTERNAZIONALE DI COMPOSIZIONE E DI
ELABORAZIONE
In collaborazione con l’USCI Friuli e MGV Dellach della
Carinzia, si sta programmando un concorso internazionale di
elaborazione di brani tradizionali profani e tradizionali sacri,
tipici delle aree interessate, e selezione di brani di autori
locali di adeguato livello artistico. Con il materiale raccolto
si procederà alla realizzazione e stampa di volumi dei brani
risultati vincitori o segnalati al concorso e delle opere di
autori locali, al fine di diffondere e stimolare l’esecuzione di
questo repertorio.
musica sacra oltre le montagne
Un’intensa due giorni corale e strumentale ha animato varie
contrade del Centro Cadore nelle giornate del 9 e 10 luglio
scorsi per l’iniziativa “Musica sacra oltre le montagne 2011”.
Nella serata di sabato 9 luglio nella Chiesa arcidiaconale di
S. Maria Nascente a Pieve di Cadore si è tenuto un concerto
“senza confini” con la partecipazione dei complessi: “Wiener
Vokalensemble” di Vienna, diretto da Manfred Linsbauer;
Corale “San Marco” di Venas di Cadore, diretta da Silvia
Dall’Asta e Gruppo di fiati del Cadore, diretto da Sandro De
Marchi. Domenica 10 luglio i già citati due complessi corali,
oltre al coro “Teresina Unfer”, diretto da Dario Scrignaro;
il coro “Comelico”, diretto da Luciano Casanova Fuga; il
“Kirchenchor St. Lorenzen”, diretto da Michael Lexer, hanno
animato la celebrazione delle messe in vallata nelle chiese
di Grea di Domegge, Pozzale, Valle, Venas e Pieve di Cadore.
Dopo l’incontro ufficiale con le autorità e una breve esibizione
in piazza Tiziano a Pieve, la due giorni si è conclusa con
concerto d’insieme e assai festoso nella chiesa di San
Martino a Valle di Cadore suggellato dall’esecuzione a cori
uniti e accompagnamento dei fiati di quattro brani: “Laudate
omnes gentes” di Gerhard Lagrange; “Confirma hoc Deus”
di Antonio Salieri; “Jesus bleibet meine Freude” di Johann
Sebastian Bach e “Montagne addio” di Giancarlo Bregani.
RASSEGNA PROVINCIALE DI MUSICA SACRA A FELTRE
Rassegna corale di musica sacra che si svolge da ormai
12 anni nella Cattedrale di Feltre, consentendo ai gruppi
bellunesi uno spazio prestigioso ove esibirsi e proporre
i propri programmi di musica corale sacra. Ogni anno
partecipano all’iniziativa 3-4 cori provenienti da tutta la
provincia. Da quest’anno è previsto l’inserimento di un coro
proveniente da altre località venete.
Marino Baldissera
33
N° 99 giugno 2011
Progetto di “rete” tra i siti di Feniarco
e delle associazioni regionali corali
34
Negli ultimi anni Feniarco ha presentato
al Ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali importanti e qualificati
progetti nell’ambito dei finanziamenti
previsti dalla Legge 383/2000 per le
Associazioni di Promozione Sociale
iscritte nel registro nazionale.
Particolare attenzione meritano le
iniziative che, attraverso la predisposizione
di strumenti tecnologicamente avanzati,
sono volte all’informatizzazione
dell’associazione con l’obiettivo di
renderla al passo con i tempi odierni
della “globalizzazione telematica” e di
offrire contestualmente una proposta
culturale in grado di soddisfare le
esigenze di efficacia, efficienza e rapidità
di reperimento delle informazioni da
parte dei possibili fruitori.
Nel 2006, con il progetto sperimentale
“Coralmente”, sono state censite
tutte le realtà corali aderenti a
Feniarco facendo sì che i dati raccolti
confluissero, per la prima volta, in un
unico grande database reso disponibile
online e consultabile, secondo livelli
di profondità crescenti, da differenti
categorie di utenti. A tutti i cori
associati è stata riservata una pagina
contenente i dati anagrafici e altre
preziose informazioni autonomamente
aggiornabili, tra le quali il calendario dei
concerti in programma (richiamato poi
nella home page del sito Feniarco).
Nel 2008, il progetto denominato
“Feniarco: solo coralità…” ha permesso
di ampliare il database corale avviato
in precedenza tramite l’inserimento
di nuovi campi e nuove funzionalità
ma, soprattutto, ha ideato un piano
strategico per l’allestimento dei siti web
di tutte le associazioni regionali corali.
Infatti, è stata studiata e realizzata
l’architettura di un sito base che
potesse perfettamente integrarsi con i
contenuti presenti e gli aggiornamenti
effettuati nella banca dati Feniarco
andando a costituire una sinergica rete
informatica a disposizione della coralità
nazionale. Sono stati realizzati ex novo
i siti delle realtà territoriali che ne
risultavano sprovviste e si è provveduto
al rinnovo di quelli già attivi rendendoli
omogenei e compatibili con il sistema
generale. Il layout risulta analogo per
tutti gli associati e si contraddistingue
solo per alcuni elementi salienti legati
alla varietà di cromia, all’immagine
dell’header oltre, naturalmente, al logo
(attualmente sono ben 15 i siti costruiti
secondo queste caratteristiche, tra cui,
di recente, quello dell’Asac).
I cori hanno quindi la possibilità di
consultare il sito web della propria
associazione regionale per tenersi
costantemente
aggiornati
sulle
proposte formative, concertistiche ed
editoriali attivate sul territorio “di casa”.
Al tempo stesso hanno la possibilità
di informarsi su quanto accade nelle
altre regioni d’Italia e apprezzare
l’ampia e variegata realtà del mondo
corale amatoriale. Ma risulta ancor
più importante la loro partecipazione
attiva nell’aggiornamento costante
delle informazioni e nell’inserimento
dei propri appuntamenti affinchè
questo strumento, apparentemente
statico, diventi vivo, completo e
puntuale, facilmente consultabile da
tutti gli interessati. Un chiaro esempio
di associazionismo svolto in maniera
professionale e con alto profilo
qualitativo, oltre che una testimonianza
culturale e storica di prim’ordine
L’angolo della biblioteca
La rubrica “L’Angolo della Biblioteca”, oltre a prefiggersi lo scopo di informare i lettori sul materiale librario e nastro-discografico gentilmente offerto all’ASAC, vuole essere anche un incoraggiamento per coloro che, avendone la possibilità, vogliano collaborare
ad incrementare la dotazione della nostra biblioteca.
LIBRI RICEVUTI
•A cura del Coro Bassano - Sessant’an de Cante a Bassan – pagg. 205
•Gerolimetto Cesare – Bassano Meravigliosa – pagg. 143 – Ed. Terraferma Vicenza
NASTRO-DISCOGRAFICI RICEVUTI
•CD – Corale “Melodie d’Abruzzo” - Le più belle canzoni d’amore d’Abruzzo – (una raccolta di canti folkloristici sul tema dell’amore.
Un CD nato dalla creatività poetica di Chiara Severini e da quella musicale del M.o A. Piovane, due dei più prolifici artisti del folklore
abruzzese).
•CD – Coro Amici della Montagna di Vicenza – 25 Anni di Cante (una proposta di programma sulla storia del coro, che si snoda
attraverso i 25 anni di attività, partendo dai primi canti imparati dai coristi fondatori fino al repertorio più attuale).
•CD – Coro Amici dell’Obante – Momenti (“Cante nostre” sull’amore profano e sacro, sulla natura e sul lavoro).
•CD – Joy Singers – Messa Gospel (La musica scritta da Andrea D’Alpaos segue due direzioni: da una parte l’idea di prendere in chiave
moderna la messa sviluppandosi nel corso dei secoli fino alle grandiose e insuperate strutture della barocca e classica; l’altra direzione
è quella della tradizione gospel nel desiderio di recuperare il dialogo e lo scambio di ruoli tra il celebrante ed il coro che rappresenta
l’Assemblea).
•CD - Orchestra e Coro Mortalisatis – Unico corpo – i giorni di Budapest (oratorio per soli, voce ricettante, coro ed orchestra, testo di
Gaia Zanini e musica di Alessandro Kirschner; l’oratorio si propone le drammatiche vicende vissute a Budapest da Giorgio Per lasca nei
giorni dell’occupazione nazista).
•CD – Coro Conegliano – Gli Alpini, La Guerra, I Canti (canti alpini negli scenari delle battaglie dalle Dolomiti al Piave – un’ omaggio agli
uomini e quelle gesta che hanno creato l’Epopea degli Alpini).
•DVD – Coro Conegliano – “Era una notte che pioveva” (proposte dei canti degli Alpini per ricordare il 90° della vittoria nella Grande
Guerra, con le riprese delle montagne che furono protagoniste di tanti combattimenti delle “penne nere”, sui luoghi che videro gli alpini
combattere e morire per una Patria, con una monografia sulla storia degli alpini curata dal Generale C. d’A. Italica Cauteruccio).
N° 99 giugno 2011
Notizie sul WEB
Gentili amici e dirigenti dei cori associati
all’ASAC, al fine di sfruttare appieno
le sinergie e i vantaggi di una grande
rete, L’ASAC ha deciso di convogliare
il proprio sito all’interno del grande
portale della Federazione Nazionale
(FENIARCO). Questo portale è frutto
di un progetto finanziato dal Ministero
con i progetti A.P.S. e offre la possibilità
di un collegamento in tempo reale fra
le informazioni inserite da ciascuno
degli “attori” presenti, siano essi cori o
Associazioni Regionali.
Il nuovo sito dell’ASAC, posizionandosi
a fianco di quello della Feniarco, ne
condivide alcuni servizi offrendo maggiori
opportunità ai cori del Veneto. L’elenco
dei cori si ottiene aprendo la pagina “cori
associati” e usando il motore di ricerca si
seleziona il coro ricercato.
Ogni coro ha
a disposizione una propria scheda, con
dati, foto, programmi, link al proprio sito
internet ecc., che va tenuta aggiornata
dal coro stesso. Ad esempio le date e i
luoghi dei concerti inseriti nella propria
scheda da ciascun coro saranno
contemporaneamente visibili nella home
page, sotto la voce “Appuntamenti corali”
e “Prossime Manifestazioni” sul sito ASAC
e Feniarco. Per avere la possibilità di
gestire la propria scheda gratuitamente
e di aggiornarla autonomamente, i cori
associati all’ASAC devono richiedere
login e password a [email protected],
se non l’hanno già ricevuta, dopo la
compilazione dei questionari a suo tempo
inviati a tutti. (Si consiglia ai tutti cori ASAC
iscritti al 2011 di compilare i vari word file
allegati per avere la propria scheda nel
sito). E’ importante comunque per un
coro, oltre a tenere aggiornata la propria
scheda rintracciabile nei siti di ASAC e
Feniarco, avere un proprio sito internet,
con un indirizzo definito (esempio: www.
nomecoro.it) da poter inserire nei propri
biglietti da visita o carta intestata. I cori
che non hanno un proprio sito internet,
per essere comunque presenti in rete
con un proprio indirizzo definito, l’ASAC
offre la possibilità di avere gratuitamente
una scheda corale, con foto, curriculum
e dati, rintracciabile in internet all’indirizzo
www.coriasac.it/nomecoro (esempio di
scheda corale: www.coriasac.it/alicanto)
Oppure, al costo annuo di € 35,00, avere
un minisito di 5 pagine, sempre con un
indirizzo simile (esempio di minisito:
www.coriasac.it/coldilana)
Convegno InDirection
Domenica 27 marzo, al margine della
annuale assemblea generale dell’Asac,
è stato presentato il risultato del lavoro
denominato InDirection elaborato e
descritto nell’omonimo volume.
Abbiamo già parlato e riportato in
numeri precedenti di Musica Insieme
alcune delle caratteristiche di questo
lavoro, ma due riflessioni in seguito alla
giornata di Belluno sono opportune.
Permettetemi un plauso al dott. Simone
Scerri che senza la collega Fabiana
Gatti, assente per un imprevisto
dell’ultima ora, è riuscito a mantenere
vivo l’interesse della platea di direttori,
presidenti e coristi intervenuti al dibattito,
nonostante il “dopo pasto” incombesse
sulle palpebre degli intervenuti.
Per chi come me si sentiva “parte in
causa” del racconto di Simone (per aver
partecipato al progetto InDirection),
riascoltare le premesse, le metodologie
di analisi e di restituzione dei dati e
stato un tuffo nei piacevoli ricordi di
quei momenti condivisi con tanti altri
colleghi provenienti da tutta Italia.
Non so se molti degli intervenuti,
ascoltate le premesse di metodo e
vedendo i primi grafici proiettati, abbia
pensato a noiosissime tabelle prive di
senso, ma sta di fatto che appena il
relatore ha aperto alle domande su un
esempio concreto come i possibili modi
per la riattivazione della concentrazione
in quei momenti in cui il coro “si perde”,
ecco che tantissimi sono stati gli
interventi, molto sentiti (soprattutto dai
direttori) ma anche dai coristi.
Cambiare posizioni delle sezioni, far
cantare per quartetti, spazializzare il
coro, cantare “a staffetta”, cantare tutti
una stessa parte, abbinare il movimento
al canto, lavorare per piccoli obiettivi
e dare feedback, invitare persone alle
prove…cambiare maestro.
Tanti i suggerimenti usciti, tutti validi
e utili per un determinato gruppo, per
una determinata situazione, per un
determinato modo di condurre le prove.
Il lavoro fatto dal progetto InDirection,
è stato quello di svelare molte delle
tecniche che i direttori utilizzano
quotidianamente per rendere fruttuose
e piacevoli le prove (e le serate di
concerto) dei vari cori, portandole
ad un livello di consapevolezza,
passaggio fondamentale per ripetere i
comportamenti virtuosi.
Quante volte noi direttori diciamo
“ottima prova stasera”….oppure “stasera
proprio no se cava un ragno dal buso”.
E da cosa dipende questo??? Solo
dalla serata dei coristi? Può essere che
in certe occasioni i direttori “estraggono
dal cappello” una soluzione che
funziona meglio delle altre?
Per aprire o aggiornare una scheda
corale o un minisito il coro dovrà inviare i
dati e le foto a: [email protected]
In fase transitoria nel 2011 l’ASAC tiene
ancora aggiornato l’elenco dei concerti
corali realizzati nel Veneto, all’indirizzo
internet www.coriasac.it/appuntamenti/
appuntamenti.html
Per vedere un proprio concerto o
rassegna corale in questo elenco ogni
coro dovrà inviare i dati relativi a: info@
coriasac.it oppure a:
[email protected]
Ringraziamo per eventuali
o correzioni da apportare
[email protected]
consigli
al sito:
Non sarebbe fantastico “estrarre” la
soluzione giusta ogni sera di prove, ad
ogni riscaldamento pre-concerto?
L’esperienza InDirection dice che più
ci rendiamo consapevoli di quanti
strumenti esistono per ottenere un
determinato risultato, e più abbiamo
l possibilità di riproporre momenti
di successo e quindi di influire
positivamente nello sviluppo del nostro
coro. Come dire…. grandi direttori un
po’ si nasce, ma molto si può fare per
diventarlo.
Ecco quindi uno spunto utile per tutte
le consulte provinciali e per l’ASAC
stessa: mettere a confronto i direttori,
presidenti e quanti agiscono per una
crescita corale del proprio gruppo, può
solo che aiutare quanti amano fare
coro. Nelle riunioni spesso “deserte”
di tante consulte provinciali, proviamo
ad inserire un momento, un tema
proposto dal lavoro di InDirection per
rendere l’incontro oltre che utile per la
gestione sul territorio dei cori, anche un
momento di crescita culturale per chi
magari non frequenta molti “corsi” di
aggiornamento, ma che intimamente
cerca sempre di migliorare. I nostri
referenti artistici potranno facilmente
condurci su questa strada.
35
N° 99 giugno 2011
Recensioni
Canti per la Settimana Santa,a 2, 3 e 4 voci
Giuseppe Sarto (S. Pio X) (a c. di Paola Talamini) Edizioni Carrara 2006, pp. 60
36
Questo volumetto di composizioni
dell’ancora chierichetto (1850-58) al
Seminario di Padova Giuseppe Sarto
(poi Papa Pio X, quindi Santo – 18351914), costituisce un’autentica curiosità
storico-musicale e un’interessante
testimonianza di un momento della
cultura musicale sacra italiana che
fu straordinariamente in linea, se non
addirittura anticipatore, della cultura
musicale più ‘progressista’ del periodo.
O meglio concorre a testimoniare una
cultura musicale (quella religiosa) che
corse su due binari paralleli: quello della
‘tradizione’ del canto gregoriano e della
musica polifonica sacra rinascimentale
e quella del ‘vivere nel tempo’ costituito
da tutte le contaminazioni con la
cultura musicale ‘popolare’ allora
dominante, cioè quella operistica.
Sappiamo quanto il Papa Sarto cercò
di far tornare la musica all’interno delle
chiese degna di esservi eseguita, in
altre parole che fosse rispondente a tre
caratteristiche essenziali: «la santità,
la bontà dell’arte e l’universalità.» In
effetti la ‘mania’ operistica che allora
pervadeva l’Italia intera aveva portato
ad una contaminazione di generi che
oggi può risultare anche estremamente
ghiotta e piacevole per il musicista
e l’ascoltatore ma sicuramente non
proprio rispondente ai canoni di un
sacro rito: ora, è vero che sarebbe
buona cosa che il fedele che assiste
a una Messa o rito religioso potesse
anche
musicalmente
‘divertirsi’,
tuttavia tale congerie di musica di
derivazione operistica poteva risultare
effettivamente fuor di luogo; da ciò
derivava la necessità di cambiare
rotta. Ma era anche il segno di una
tendenza più diffusa e ‘colta’ che si
andava allora affermando in Italia: il
recupero della musica del passato
pre-ottocentesco. Proprio negli anni
’60 dell’Ottocento, in corrispondenza
con una momento di crisi del mondo
operistico, venne nascendo quella che
è stata successivamente chiamata
«rinascita della musica strumentale
italiana». Si obietterà che si parla
di musica strumentale e qui stiamo
trattando di musica corale e per di più
sacra. In realtà il passo dall’una all’altra
è molto più breve di quanto non si
possa immaginare; i compositori seisettecenteschi praticavano solitamente
in modo più o meno equamente
distribuito più generi musicali, da
quello strumentale a quello vocale a
quello operistico operando una sorta
di contiguità linguistica che tuttavia
non noceva alla musica sacra; anzi i
costanti ammiccamenti, più o meno
casti, al mondo dell’opera risultavano
quasi emblema della Chiesa cantante
e trionfante in un tripudio di angeli
osannanti – ma anche qui sarebbe
necessario operare una distinzione
fra brani composti per le occasioni
importanti (dalle caratteristiche appena
accennate) e quelli per l’uso corrente
(più ‘modesti’ e ‘dimessi’), ma sarebbe
un discorso assai lungo.
Furono proprio gli anni ’60-’70 del
sec. XIX quelli che videro la riscoperta
del patrimonio musicale cinque-seisettecentesco, la sua rivalutazione e
il diventare, così, fonte d’ispirazione
formale e linguistica. Si ponevano
così le basi – nell’ambito della musica
strumentale unitamente alla presa di
possesso delle alchimie orchestrali
tedesche – di quello che sarebbe stato
il Novecento musicale italiano. Dunque
anche l’operazione (apparentemente)
‘arcaicizzante’ del chierichetto Giovanni
Sarto può essere letta agevolmente
in quest’ottica e convenientemente
inserita in questa corrente di pensiero.
Tuttavia sarebbe del tutto furor di
luogo cercare in queste composizioni
scopertamente d’occasione qualsiasi
intento ‘colto’: è una produzione che
si inserisce in un quadro ancora più
ampio della produzione musicale
sacra dell’Ottocento in buona parte
tutt’oggi da scoprire e valutare
criticamente. Dicendo ciò non entriamo
in contraddizione con quanto esposto
poco sopra: ciò che animò il giovane
compositore, oltre alla necessità
pratica, fu sicuramente un misto
fra un’idea di contrasto (o reazione)
all’onnipresente mondo operistico e
l’accettazione di una ‘tradizione’ (quella
gregoriana e palestriniana) data per
scontata in termini positivi; il tutto letto
da un giovane che aveva ancora nelle
orecchie il canto sacro popolare rurale
(non dimentichiamo che nacque a
Riese – TV – da una famiglia poverissima
in un’area economicamente depressa)
che riaffiora costantemente nelle
composizioni in oggetto.
Qui, naturalmente, non indagheremo
sulla
qualità
dei
brani,
opera
sostanzialmente di un dilettante poco più
che ventenne e cariche di situazioni che
potremmo definire ‘imbarazzanti’: vedi
ad esempio la serie di quinte parallele
del Gloria Laus «Pella Domenica delle
Palme – Coro che si canta alla porta
d e l l a
Chiesa»
che, se non
fosse per
il fatto che
proprio
il
Sarto
si
scagliò
contro l’uso
di musica profana in ambito liturgico
precorrerebbe direttamente certi di
climi ‘impressionistici’ o pucciniani.
O ancora triplicazioni di terze degli
accordi
che
sembrano
dirette
anticipazioni della scrittura pianistica
di un Modest Mussorgskij. In realtà
non crediamo che il futuro Papa fosse
animato da tali lampi musicalmente
‘rivoluzionari’ o di voluti arcaismi
medievaleggianti (in quanto, come già
accennato, la letteratura di riferimento
era quella gregoriana o palestriniana)
quanto piuttosto frutto dell’imperizia – e
dell’ammirevole coraggio, comunque,
di ‘fare’ – di un giovane studente di
Seminario.
Per concludere potremmo interrogarci
sull’utilità dell’operazione di aver
riportato alla luce queste composizioni:
posto che alcune di essere potrebbero
anche essere riproposte dalle nostre
cantorie parrocchiali e che sicuramente
tale pubblicazione colma una lacuna
nella conoscenza della figura di Papa
Pio X e ne spiega in qualche modo
il retroterra culturale che portò il
pontefice all’emanazione del «Motu
proprio» in argomento musicale del
1903, il merito principale di tale fatica
va ascritto al fatto di contribuire a
ricostruire il panorama musicale sacro
ottocentesco nei suoi più vari aspetti
che sono ancora, come si diceva
precedentemente, poco conosciuti
o comunque non completamente
indagati.
La presente edizione, al di là
del valore artistico delle singole
composizioni, risulta per certi versi
illuminante sul retroterra culturale
della cosiddetta «Riforma ceciliana»
e sulle contaminazioni fra ambito
colto, tradizione popolare e recupero,
spesso acritico, generico e fortemente
ideologizzato, della musica del passato
vista come strumento per dare dignità
al rito ma anche come mezzo per
affermare allegoricamente una sorta di
atemporalità della Chiesa.
Alberto Opalio
N° 99 giugno 2011
Le schede dei cori
Coro CADORE di Pieve di Cadore – BL
Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare
Direttore: Marta De Colle - Responsabile organizzativo: Giuseppe Cian
Indirizzo coro: Piazza Mart. Libertà, 14 - 32044 Pieve di Cadore - BL
Tel: 0435.72074 Cell: 333.9661180 - Email: [email protected]
Schola Cantorum SAN DANIELE di Povegliano - TV
Tipo corale: mista - Repertorio: polifonico
Direttore: Angelo Zanatta - Responsabile organizzativo: Pierangelo Soligo
Informazioni: Tel: 0422.870159 - Email: [email protected]
I DÙ MUÌNI di Grantorto - PD
Tipo corale: mista - Repertorio: popolare
37
Direttore: Luciano Rampazzo - Responsabile organizzativo: Maria Marchioron
Indirizzo coro: Via Roma, 37 - 35010 Grantorto - PD
Tel: 049.9425813 - Email: [email protected]
Gruppo vocale POLIFOMNIA di Torri di Quartesolo - VI
Tipo corale: mista - Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Silvia Fabbian - Responsabile organizzativo: Giovanni Munaro
Indirizzo coro: Via Pascoli, 6 – 36050 Quinto Vicentino
Tel: 0444.248270 Cell: 333.2678886 - Email: [email protected]
Coro ALLEGRA PRIMAVERA di Pianiga - VE
Tipo corale: femminile - Repertorio: popolare
Direttore: Roberto Artusi - Responsabile organizzativo: Marina Rizzato
Indirizzo coro: Via Roma, 175 - 30030 Pianiga - VE
Tel: 041.5195092 - e-mail: [email protected]
Coro Scaligero dell’Alpe - C.A.I Verona di Verona - VR
Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare
Direttore: Matteo Bogoni - Responsabile organizzativo: Alberto Paoletto
Indirizzo coro: Via S.Toscana, 11 - 37129 Verona - VR
Tel: 0471.353520 Cell: 338.6045978 - Email: [email protected]
N° 99 giugno 2011
Concorso internazionale di
elaborazione e composizione corale
Scadenza: 29 ottobre 2011
38
REGOLAMENTO
1) Il Concorso, bandito dall’ASAC Veneto
e dall’USCI Friuli Venezia Giulia, è aperto a
tutti i compositori senza limiti d’età.
2) I lavori presentati potranno appartenere
sia al genere profano che al genere sacro.
a) Le elaborazioni dovranno ispirarsi
ad una o più melodie di tradizione orale
provenienti dalle aree programma
previste da Interreg IV Italia Austria:
Provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia) e
Belluno (Veneto) e Carinzia (Oberkärnter,
Austria). Sarà consentito utilizzare
contemporaneamente più melodie.
b) Le composizioni originali dovranno
basarsi su testi poetici, anche inediti, nelle
lingue e dialetti provenienti dalle aree
programma previste da Interreg IV Italia
Austria ( Provincie di Udine (Friuli Venezia
Giulia) e Belluno (Veneto) e Carinzia
(Oberkärnter, Austria)). In alternativa
potranno basarsi su testi poetici di autori
provenienti dalle stesse aree programma.
Ogni compositore potrà partecipare
con non più di tre elaborazioni e/o
composizioni originali.
3) Le elaborazioni e le composizioni
originali dovranno essere inedite, mai
eseguite in pubblico e non premiate in
altri concorsi. Dovranno essere destinate
a cori amatoriali suddivisi in tre categorie:
Sezione 1: elaborazioni corali
Cat. A) Elaborazioni per Coro di Voci
Bianche (durata max 3 min. ca.)
- da 2 a 3 voci bianche a Cappella
- da 1 a 3 voci bianche con
accompagnamento di pianoforte, o altri
strumenti musicali (max 3).
Cat. B) Elaborazioni per Coro di Voci Miste
(durata max 5 min. ca.)
- voci miste a Cappella
Cat. C) Elaborazioni per Coro di Voci pari
(maschile o femminile) (durata max 5 min.
ca.)
- voci pari a Cappella
Sezione 2: composizioni corali originali
Cat. D) Composizioni per Coro di Voci
Bianche (durata max 3 min. ca.)
- da 2 a 3 voci bianche a Cappella
- da 1 a 3 voci bianche con
accompagnamento di pianoforte, o altri
strumenti musicali (massimo 3).
Cat. E) Composizioni per Coro di Voci
Miste (durata max 5 min. ca.)
- voci miste a Cappella
Cat. F) Composizioni per Coro di Voci pari
(maschile o femminile) (durata max 5 min.
ca.)
- voci pari a Cappella
4) Le partiture, in sei copie chiaramente
leggibili (in formato A4), dovranno essere
anonime.
In copertina dovranno essere indicati:
- il titolo del brano;
- sezione e categoria;
- l’organico;
- per le elaborazioni dovrà essere
compilata una scheda, parte integrante
del presente regolamento, ove saranno
indicate le informazioni riguardo il
materiale musicale popolare utilizzato.
- per le composizioni originali dovrà essere
compilata una scheda, parte integrante
del presente regolamento, con i dati
relativi all’autore o la provenienza dei testi;
- la durata complessiva della elaborazione
o composizione;
- il motto. Tale motto sarà riportato
anche all’esterno di una busta sigillata
contenente:
- generalità del concorrente;
- indirizzo;
- recapito telefonico e/o di posta
elettronica;
- curriculum artistico;
- una foto;
- una dichiarazione attestante che l’opera
non è edita, non è mai stata eseguita,
registrata o premiata. La presenza di firme
o altri segni d’identificazione sulle partiture
comporterà l’esclusione dal concorso. Le
opere inviate non saranno restituite.
5) I lavori dovranno pervenire, a mezzo
raccomandata, indirizzata a :
Concorso internazionale di elaborazione e
composizione corale
“ASAC Veneto - USCI Friuli Venezia Giulia”
c/o Segreteria USCI Friuli Venezia Giulia
Via Altan, 39 - 33078 - San Vito al
Tagliamento (PN) entro il 29 ottobre 2011
(farà fede il timbro postale).
6) Il concorso prevede i seguenti premi (al
lordo delle ritenute di legge) che la giuria
avrà facoltà di assegnare in ciascuna
delle due sezioni:
Sezione 1: elaborazioni corali
1° premio Euro 1.500.00
2° premio Euro 750.00
3° premio Euro 300.00
Sezione 2: composizioni corali originali
1° premio Euro 1.500.00
2° premio Euro 750.00
3° premio Euro 300.00
La commissione giudicatrice, oltre alle
premiate, ha facoltà di segnalare altre
composizioni ritenute interessanti.
7) L’ASAC Veneto e l’ USCI Friuli Venezia
Giulia pubblicheranno in un volume i
brani vincitori e quelli segnalati. Il volume,
completo di curriculum degli autori e
schede descrittive, sarà realizzato nei
primi mesi del 2012 e distribuito in ambito
corale e culturale sia in Italia che all’estero
8) La commissione giudicatrice sarà
composta da 6 personalità di rilievo
nell’ambito della musica corale nazionale
selezionati tra i consulenti e i commissari
artistici di ASAC Veneto e USCI Friuli
Venezia Giulia. La commissione si riserva
la possibilità di non assegnare premi. La
commissione si riserva la possibilità di
assegnare premi ex aequo, in tal caso
i riconoscimenti in denaro saranno
suddivisi tra i vincitori del premio in
questione.
9) I risultati saranno resi entro il 19
novembre 2011 e pubblicati sul sito www.
asac-cori.it e www.uscifvg.it
Agli autori delle opere premiate e
segnalate nessun compenso è dovuto
per eventuali pubblicazioni, registrazioni o
trasmissioni radiotelevisive.
10) La Direzione artistica del Concorso
spetta alle Commissioni artistiche di’ASAC
Veneto e USCI Friuli Venezia Giulia che si
riservano di apportare le modifiche ritenute
necessarie al presente regolamento
qualora intervengano cause di forza
maggiore. L’invio delle composizioni
comporta, da parte del concorrente, la
totale accettazione del presente bando.
In caso di contestazioni o controversie fa
fede il testo italiano e il Foro competente è
quello di Udine.
Dal 22 al 28 agosto
A Mel per formarsi e aggiornarsi insieme
Programmata l’interessante edizione 2011 dell’annuale corso residenziale di formazione
e aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro
L’A.S.A.C.
Veneto
propone
lo
svolgimento di un corso residenziale per
Direttori e Allievi Direttori di Coro volto
alla formazione ed aggiornamento sulle
materie indispensabili e fondamentali
per
migliorare
la
preparazione
individuale indirizzata alla direzione di
un coro e inserito nel progetto Interreg
IV. La formazione riguarderà i seguenti
argomenti: vocalità, tecnica di direzione,
gestualità, intonazione e suono corale,
gestione della prova, repertorio, analisi
della partitura ed esecuzione.
Saranno istituiti due corsi:
• Corso A, propedeutico : 22 - 23- 24
(28) agosto - massimo 30 iscritti.
Dedicato a coloro che desiderano
avviarsi alla direzione non avendo mai
diretto un coro o, pur avendo una certa
esperienza di direzione e una certa
conoscenza della musica, volessero
rafforzare l’apprendimento delle basi
della direzione corale ed apprendere
elementi di vocalità.
• Corso B, avanzato: 25-26-27-28 agosto
- massimo 15 iscritti. Per i direttori di
consolidata esperienza interessati ad
affrontare ed analizzare nuovi repertori,
vocalità e metodologie di gestione delle
prove ed esecutive.
La selezione dei due gruppi, ove
necessaria, si baserà sui curriculum
inviati. Le lezioni e le esercitazioni si
svolgeranno sia in forma individuale
che collettiva ed i corsisti avranno
la possibilità di avvicendarsi anche
nella direzione del coro-laboratorio
con esecuzione di alcuni brani le
cui partiture saranno fornite ad ogni
corsista con la comunicazione di
accettazione. I corsi si articoleranno,
di massima, in n. 32 ore di lavoro
cadauno, tenute anche parallelamente
in ambienti diversi dai docenti in modo
da ottimizzare al massimo il tempo
impiegato e saranno condotti dai
maestri: Mo Lorenzo Donati, Mo Giorgio
Mazzuccato per il corso A; i docenti
saranno affiancati dal Mo Manolo Da
Rold per lezioni individuali di tecnica
di direzione. Mo Marco Berrini e Mo
Giorgio Mazzuccato per il corso B.
Si evidenzia quindi un ulteriore sforzo
organizzativo per diversificare ed
ampliare la gamma di lezioni che
parallelamente ed individualmente, in
gruppo e con i singoli sono tenute dai
diversi docenti. Ai due corsi sarà dedicato
uno spazio per l’approfondimento del
repertorio e incontro con importanti
direttori. La giornata di domenica
28 Agosto è comune per i due corsi
(facoltativa per il corso A) ed è riservata
alla concertazione finale dei brani con
i cori laboratorio per il concerto pubblico
che si terrà alle 21,00 in un prestigioso
luogo del bellunese.
I corsisti selezionati dai docenti saranno
impegnati nella direzione dei cori
durante il concerto. Entrambi i corsi si
avvarranno quindi della collaborazione
di diversi cori laboratorio di ottimo
livello artistico e di organico femminile,
maschile e misto, con repertorio sacro,
profano e popolare. I cori saranno:
il Coro Polifonico San Biagio di
Montorso Vicentino -VI (organico
misto), direttore Mo Francesco Grigolo;
il Coro Montecimon di Miane-TV (voci
pari maschili), direttore Mo Paolo Vian;
il Coro da Camera Trentino di Borgo
Valsugana - TN (voci pari femminili),
Giancarlo
Comar.
direttore
Mo
Sicuramente la presenza di questi
cori rappresenta un grosso sforzo
organizzativo ed economico per l’ASAC
ma garantisce un salto di qualità
notevole nel lavoro dei corsi.
Sede del corso sarà il Palazzo delle
Contesse, in piazza Papa Luciani
a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà
assicurato presso l’Albergo ‘Al Moro’
che si trova sempre in piazza Papa
Luciani a Mel. Sono rese disponibili
anche alcune camere singole in una
vicina località, Stella Maris (Lentiai), per
venire incontro a esigenze specifiche.
Coloro che ne faranno richiesta
potranno essere alloggiati in alberghi
di categoria superiore, sostenendo la
differenza di costi. Si prega di contattare
la segreteria per ogni tipo di richiesta
non specificata espressamente nella
presente comunicazione.
I corsisti che ne faranno richiesta
potranno partecipare alla giornata
di approfondimento del repertorio e
prove al concerto di domenica 28, ove
potranno essere chiamati alla direzione
dei cori del proprio corso.
Il concerto/saggio si terrà alle ore 21.00
in un luogo di prestigio di un importante
centro della Valbelluna.
E’ possibile la partecipazione ai corsi
per gli uditori (non iscritti ai corsi)
sia residenti che non ed è possibile
prenotare l’alloggio per eventuali
accompagnatori non partecipanti ai
corsi.
Le domande di iscrizione dovranno
essere inviate alla Segreteria dell’ASAC
entro il 15 luglio tramite l’allegato modulo
scaricabile dal sito ASAC:
www.asac-cori.it
Per ogni informazione rivolgersi alla
segreteria ASAC Veneto:
A.S.A.C. - Veneto
(Associazione per lo Sviluppo delle
Attività Corali)
Via Vittorio Veneto, 10
31033 CASTELFRANCO VENETO - TV
Tel: 0423.498941 - Fax: 0423.465022
Sito: www.asac-cori.it
Email: asac.veneto-asac-cori.it
http://www.facebook.com/pages/
ASAC-Veneto
La segreteria è aperta con i seguenti
orari:
da lunedì a giovedì, dalle ore 11.00 alle
ore 17.00
PROROGATE LE ISCRIZIONI
FINO AL 31/07
ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ CORALI
CORSO DI FORMAZIONE
per Direttori
e Allievi Direttori di Coro
2011
MEL (BELLUNO)
PALAZZO DELLE CONTESSE
22-28 AGOSTO 2011
Docenti:
M° Lorenzo Donati
M° Giorgio Mazzuccato
M° Marco Berrini
M° Manolo Da Rold
COMUNE di MEL
CORO POLIFONICO SAN BIAGIO
Montorso Vicentino (VI)
direttore Mo Francesco Grigolo
CORO MONTECIMON
Miane (TV)
direttore Mo Paolo Vian
CORO DA CAMERA TRENTINO
Borgo Valsugana (TN)
direttore Mo Giancarlo Comar