giugno 2011 Periodico dell’A.S.A.C. Veneto 31033 Castelfranco Veneto - via Vittorio Veneto, 10 Sped. abb. postale art.2 comma20/c L 662/96 Filiale di Venezia N° 99 Ogni arte aspira costantemente alla condizione della musica. Walter Pater, Saggi sulla storia del Rinascimento Dosso Dossi Allegoria con Pan (Pan e Siringa) 1529-1532 Olio su tela in questo numero N° 99 maggio 2011 Periodico dell’A.S.A.C. Veneto Iscritto al Tribunale di Venezia il 13/8/1985 al n. 833 R.S. Sede: Via Vittorio Veneto, 10 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022 www.asac-cori.it [email protected] 3 4 9 16 23 24 Direttore Responsabile Dino Bridda Direttore Editoriale Pier Vito Malusà Redazione Alessandro Cherubini Luca Fiorio Alberto Opalio Segreteria di Redazione Candy Cauilan Collaborazioni Commissione Artistica Segreteria Regionale Consulte Provinciali dell’A.S.A.C. Veneto Progetto grafico e Realizzazione CS point sas Stampa Tipografia DBS associazione per lo sviluppo delle attività corali Presidente Alessandro Raschi Editoriale La cronaca dell’assemblea La relazione del Presidente Coralità e tv Il concorso di Vittorio Veneto Alloro veneto al “Gaffurio” RUBRICHE 36 37 38 39 Recensioni Le Schede dei cori Concorsi Corsi di formazione INSERTO Partitura: Mo Manolo Da Rold N° 99 giugno 2011 La crescita senza sviluppo è un campanello d’allarme Editoriale di Piervito Malusà Se esaminiamo alcuni indicatori di qualità delle attività corali nel corso degli ultimi due o tre decenni non possiamo che rilevarne un graduale, ma costante miglioramento. La presenza di cori veneti e italiani fra i vincitori delle principali competizioni internazionali è certamente più frequente oggi che trent’anni or sono. Incisioni discografiche e attività concertistica in molti casi di elevata qualità artistica costituiscono ormai un dato costante nell’ambito della coralità regionale. Il numero dei direttori di coro che possono vantare una solida preparazione musicale accademica o conseguita sul campo si è moltiplicato: a capo della maggior parte dei nostri cori incontriamo oggi sempre più spesso direttori diplomati o docenti di conservatorio. Il numero e la qualità dei cori di voci bianche e dei cori scolastici, che costituiscono il futuro della coralità, è in rapida crescita. La qualità musicale anche delle più modeste rassegne è notevolmente migliorata ed è ormai difficile anche nei piccoli paesi e nelle parrocchie ascoltare cori vistosamente sgangherati come avveniva frequentemente fino a pochi lustri or sono. Altri indicatori però non sono altrettanto lusinghieri e dovrebbero essere attentamente valutati e considerati il campanello d’allarme del pericolo di un’involuzione o quanto meno di una stagnazione. Il livello medio della preparazione musicale dei coristi che partecipano realmente alle prove – senza considerare i cosiddetti ‘aggiunti’ – non è nel corso di questi anni significativamente migliorato, anzi – se si eccettuano le felici esperienze di pochissime compagini corali – forse non è migliorato per nulla. Il numero medio delle prove settimanali e la loro durata media sono sostanzialmente diminuite e al loro interno non è certamente aumentato il tempo dedicato alla formazione musicale e culturale dei coristi. La pratica del canto a cappella, che dovrebbe costituire il fulcro dell’attività di qualsiasi coro, rischia di divenire marginale, anche nell’attività di molti fra i migliori cori della nostra regione; così come si registra in molti casi un’evidente involuzione culturale ed artistica nelle scelte repertoriali. Un altro fatto nuovo che in questi ultimi anni ha assunto proporzioni gigantesche, in particolare nella nostra regione, è costituito da quello che definirei l’esercito industriale di riserva della coralità, che in sé potrebbe costituire un’importante risorsa e che invece si è trasformato un grave fenomeno distorsivo della vita di molti fra i nostri migliori cori: mi riferisco all’utilizzo sistematico di aggiunti in occasione di importanti concerti, concorsi o incisioni discografiche. Pochissimi sono ormai i cori che si possono vantare di non far ricorso a questa pratica. Per tentare di comprenderne le cause è però necessario capire come questa sorta di legione straniera si sia formata ed abbia assunto dimensioni macroscopiche in particolare in Veneto. Il Veneto, come è noto, è una delle regioni d’Italia con il maggior numero di conservatorî e scuole di musica in rapporto alla popolazione. E questo è senza dubbio un fatto positivo. Tali istituzioni hanno infatti formato e continuano a formare professionisti, ma hanno svolto e continuano a svolgere anche un importante ruolo di supplenza fornendo a migliaia di ragazzi e di adulti un’educazione musicale di base che scuola dell’obbligo ed associazioni musicali amatoriali nel nostro paese non hanno mai realmente fornito. Chi fa parte della legione straniera è dunque spesso un giovane o un adulto che da ragazzo si è avvicinato alla musica cantando nel coro del proprio paese, dove però non ha trovato sufficienti stimoli ad apprendere ed a ‘smontare il giocattolo’, dove magari gli è stato persino detto che per cantare non serve saper leggere la musica: deluso, si è iscritto al conservatorio, dove si è diplomato in canto o in uno strumento e oggi legge la musica a prima vista, spesso canta bene, anche se per campare fa un altro mestiere, ma per arrotondare o per rendere un favore all’amico direttore si rende talvolta disponibile come aggiunto in occasione di un importante impegno del coro. Compare alle ultime due prove, dove, grazie alla sua presenza e a quella di qualche altro suo collega, le incertezze del coro come d’incanto scompaiono, o meglio, vengono mascherate, partecipa al concerto (concorso, registrazione, ecc.) e poi, tanti saluti. Ritengo che non siano necessarie molte altre parole per comprendere quanto deleteria dal punto di vista artistico e sociale sia questa pratica per la vita e la crescita del coro. Pur considerandolo deplorevole, non mi sento però di demonizzare gli amici e i colleghi che si avvalgono di questo espediente, sono convinto infatti che al posto loro, in molti casi, sarei costretto a fare altrettanto e confesso che qualche volta l’ho fatto oppure ho contribuito a farlo. So che spesso le circostanze non permettono di agire diversamente... Anche se per parte mia preferisco decisamente tenere separati i due piani, lavorando con compagini formate esclusivamente da professionisti, quando se ne presenta l’occasione, e offrendo volentieri il mio contributo, quando mi viene richiesto, per far crescere cori autenticamente amatoriali. Crescita senza sviluppo potrebbe dunque essere il motto che meglio definisce l’attuale condizione della coralità nella nostra regione e più in generale nel nostro paese. Ma che fare per impedire che la crescita senza sviluppo si trasformi in stagnazione e poi rapidamente in declino in un futuro molto più prossimo di quanto oggi immaginiamo? Questa volta non dispenserò ricette, anche perché non ne ho in tasca. Sono infatti convinto che i fenomeni che ho tratteggiato e che testimoniano la fase di rapida trasformazione che la nostra coralità attraversa dovrebbero essere oggetto di studio approfondito. Inviterei a questo proposito l’ASAC a bandire un concorso per tesi di laurea e di dottorato su tali problematiche. Cari lettori, che ne pensate? 1-In altri paesi il miglioramento degli standard dell’educazione musicale di base e l’ampliamento dell’offerta formativa professionale hanno contribuito a far nascere nuove formazioni corali amatoriali – spesso di altissimo livello artistico – formate da giovani musicalmente istruiti, curiosi e fortemente motivati alla propria crescita artistica e culturale. Perché qualcosa di simile non è avvenuto anche nel nostro paese? Sarebbe utile analizzare le cause di questa opportunità che la nostra coralità non ha saputo cogliere, per capire come correre ai ripari. 3 N° 99 giugno 2011 All’assemblea nazionale della Feniarco Nel confronto un motivo di crescita per i cori italiani Sabato 12 e domenica 13 marzo si è tenuta a Castelfranco l’Assemblea Ordinaria della Feniarco, organizzata da Asac Veneto, ottemperando al dovere di ospitalità che a turno assolvono tutte le associazioni regionali che costituiscono la Federazione nazionale. Presenti tutti i Presidenti e i delegati delle regioni italiane, il Presidente Nazionale Sante Fornasier, ora anche alla presidenza di Europa Cantat, i Vicepresidenti, il Segretario e lo staff di Feniarco. In rappresentanza dell’ASAC, oltre al nostro Presidente, presenti in alcune fasi dei lavori anche il Vicepresidente ASAC Luca Fiorio, il Segretario Cimenti, i Consiglieri De Biasi e Vallata e il M° Mazzuccato. Due giornate d’intenso lavoro visto l’impegnativo ordine del giorno. L’analisi delle iniziative organizzate nel 2010 e nella prima parte del 2011 e di quelle in progetto ha occupato la prima fase dell’Assemblea, interrotta solo dalla gradita visita del Vicepresidente della Regione Veneto Marino Zorzato, che ha cortesemente risposto al gradito invito porto dall’ASAC a portare il saluto della Regione durante questa importante occasione. Castelfranco 12 e 13 marzo 2011 4 Tra le iniziative in fase di allestimento è stato trattato con particolare attenzione il Festival di Europa Cantat che si terrà a Torino nel 2012; molto puntuale ed interessante la relazione del Maestro Carlo Pavese, direttore artistico della manifestazione. E’ auspicata la presenza di almeno 100 cori italiani a questo evento e confidiamo che almeno 10 di questi possano essere veneti. La partecipazione sarà aperta a tutti con diverse possibilità di adesione sia per livello artistico che durata. Entro giugno sarà diffuso il bando di adesione e la scadenza sarà nel mese di ottobre. Uno dei progetti APS più interessanti esaminati dall’Assemblea è il pr ogetto CMT - Choral Management Today, dedicato alla formazione e all’aggiornamento dei responsabili territoriali e dei soci aderenti alle Associazioni Regionali e quindi a Feniarco e alla formazione di giovani manager in ambito corale-musicale con età compresa fra i 18 e i 30 anni. Si terranno vari incontri in diverse zone della penisola uno dei quali, per le regioni del nord est, si terrà proprio a Castelfranco, organizzato in collaborazione con l’ASAC, il prossimo 7 maggio; sarà dedicato a presidenti, segretari o ai coristi interessati e tratterà i temi della gestione, organizzazione e degli aspetti di comunicazione che noi tutti, ogni giorno, ci troviamo ad affrontare per le nostre realtà corali. La fase del progetto rivolta ai giovani dirigenti delle Associazioni regionali invece si svolgerà a Torino a fine giugno con una settimana d’intenso lavoro e formazione. Ci si augura che i partecipanti in futuro possano costituire i quadri delle nostre associazioni regionali e dare un decisivo impulso allo sviluppo.Terminata la prima fase dei lavori, l’Assemblea si è trasferita in serata a Piazzola sul Brenta nella splendida cornice di Villa Contarini ove i delegati nazionali, affiancati da numerosi Consiglieri, Commissari artistici e Maestri ASAC intervenuti, hanno potuto ascoltare un saggio della coralità veneta grazie al Coro Città di Piazzola sul Brenta, diretto dal M° Paolo Piana,. Il coro si è esibito nel Tempio del Temanza con uno splendido concerto che ha affascinato gli illustri ascoltatori, avvolti dal suono nella meravigliosa acustica del Tempio. Domenica mattina si è affrontato un importante punto dell’assemblea con il rinnovo delle cariche istituzionali della Federazione. Riconfermata ampia fiducia al Consiglio di presidenza uscente che guiderà la Federazione anche per il prossimo triennio. Si è auspicato allo stesso tempo che durante questo periodo si affaccino alla dirigenza nuove personalità in modo da poter garantire ricambio e rinnovamento sempre necessari alla crescita e progresso di tutti noi. Importanti le candidature venete, tutte confermate con l’elezione nella Commissione Artistica nazionale della Ma Maria Dal Bianco, nella Commissione nazionale giovanile del M° Matteo Valbusa, di Giuseppe Vezzari tra i Probiviri e la riconferma nel Comitato di redazione di Choraliter del M° Mauro Zuccante. L’esperienza delle assemblee nazionali mette le basi per un confronto positivo e può essere un aiuto per tutti per evolversi e migliorare. Anche l’Asac, sebbene sia una fra le più longeve e strutturate associazioni corali, è sempre aperta a nuove sollecitazioni e deve trarre spunto e stimolo dalle esperienze e dal confronto con le altre Associazioni Regionali e la Federazione nazionale. Credo che l’occasione dell’Assemblea nazionale in Veneto avrebbe dovuto incoraggiare la presenza di un maggior numero di Consiglieri ASAC durante i lavori, anche solo per poter assaporare insieme l’atmosfera di entusiasmo e passione che in questi due giorni si è potuta respirare. Una atmosfera che a me ha dato una ulteriore carica e soddisfazione nell’impegno in favore di una così bella realtà come la coralità veneta. Elena Vallata N° 99 giugno 2011 La cronaca dell’assemblea Come rendere più visibile la coralità? E’ stato uno dei temi più discussi nel corso dei lavori dell’assise regionale di Belluno del 27 marzo Alla presidenza dell’assemblea, tenutasi al Centro Congressi “Giovanni XXIII” di Belluno, è stato chiamato il M° Giorgio Susana che ha constatato la presenza di 99 delegati di complessi iscritti. Si è subito provveduto alla nomina del segretario, nella persona di Claudia Maschio, e degli scrutatori nelle persone di Marino Baldissera, Silvia Dall’Asta e Patrizia Brigato. Dopo la relazione morale del Presidente Alessandro Raschi, della quale diamo ampi stralci di resoconto in questo stesso numero, è intervenuto il consigliere dott. Dario Bond che ha portato il saluto della Regione del Veneto. IL CONSIGLIERE REGIONALE Il consigliere regionale Dario Bond ha esordito dicendo che, nel suo secondo giorno di attività a palazzo Ferro Fini, nel maggio del 2010, ha presentato un progetto di legge sulle manifestazioni storiche e sui palii, approvato dopo nove mesi, avendo fotografato tante piccole realtà venete del settore. Sulla scia di tale iniziativa quattro mesi fa, dopo ampia ricognizione conoscitiva sul territorio, il consigliere ha presentato una legge sulle attività corali che la settimana precedente era stata presentata in 6a Commissione riscuotendo notevole interesse. A tal proposito il dottor Bond ha chiesto all’Asac di rafforzare e far crescere la legge inserendo tutte le considerazioni che derivano dall’esperienza dell’Associazione al fine di rendere la legge stessa meno superficiale e maggiormente fruibile. Egli ha affermato che «bisogna dare sostegno ai cori in base alle meritocrazia, ad un riconoscimento verificato sul campo, ad una fotografia reale e non in base alla maggior forza politica dei vari cori. Per questi motivi chiedo all’Asac di diventare parte attiva nella creazione di questa legge. Dal canto mio metto a disposizione la mia buona volontà, perché alle vostre manifestazioni, che sono meritorie e tutt’altro che minori, prendono parte circa 12.000 persone che si ritrovano almeno due volte la settimana. Amo molto i cori alpini, della mia montagna, non ho frequentato i cori della realtà veneta e questa sarà un’occasione per farlo. Chiedo quindi sostegno al Presidente, all’Associazione, al Direttore del giornale per completare al meglio la legge in questione. Chiedo anche di sensibilizzare i consiglieri regionali del territorio ricordando loro che questa legge in 6a Commissione è priva di bandiera politica e che deve essere sostenuta, poiché vuole solo valorizzare l’attività culturale, lo stare assieme di persone che vogliono fare del bene e dare della felicità cantando in un coro». IL SEGRETARIO DELL’ASAC E’ seguito l’intervento del Segretario Alberto Cimenti che ha analizzato i contenuti del consuntivo 2010 e del preventivo del 2011. «Quest’anno parlare di finanza - ha esordito Cimenti - è più soddisfacente rispetto all’anno scorso: infatti la relazione finanziaria dell’anno scorso era abbastanza preoccupante, nel senso che in seguito a vicissitudini un po’ negative l’Associazione si era trovata con una perdita del sostegno finanziario da parte della Regione. Ora però il consigliere Dario Bond ci ha tranquillizzato, perché vede da parte della Regione la possibilità di risposte ben più positive, quindi siamo sicuri che il futuro avrà un percorso migliore. Di questi momenti un po’ sfavorevoli è risultato un bilancio 2009 molto negativo con un disavanzo di 21.529,45 euro, fatto che aveva preoccupato molto il Presidente e il Direttivo che si sono incontrati diverse volte per valutare tali risultanze drammatiche. In seguito a questa situazione, come molti di voi sanno, sono state prese decisioni drastiche: - trasferimento della sede dell’ASAC da Mestre a Castelfranco Veneto, dimezzando così la spesa dell’affitto da un costo mensile di euro 1.200,00; - riduzione dell’organico della segreteria, chiudendo la collaborazione con un’impiegata, che comporta sicuramente una maggior difficoltà di collegamenti con i cori, ma è stato un provvedimento necessario per migliorare la situazione del bilancio». Contributi: Cimenti ha fatto notare che alla voce “Contributi” per la legge regionale 52 gli importi ammontano a euro zero: buona parte delle province hanno azzerato i contributi ad eccezione di Verona che ha versato euro 2.500,00. Tutti gli zeri sono voci negative che pesano nell’attività. All’inizio la L.R. 52 era gestita direttamente dalla Regione e 5/6/7 anni fa dava all’Associazione qualcosa come 30/40 milioni delle vecchie lire quale sostegno alle attività svolte nelle province. In seguito con la L.R. 11 questi contributi sono stati delegati alle province che però in poco tempo li hanno incamerati per attività proprie e le risposte che abbiamo avuto sono state di valore zero. Nonostante i colloqui avuti con gli assessori non siamo riusciti a sbloccare niente. Anche ciò ha contribuito al saldo negativo accertato all’inizio d’anno. Nel 2010 è ripreso il dialogo con Regione e funzionari ottenendo la tranquillità di una convenzione a sostegno delle attività dell’Associazione svolte durante l’anno per un importo di euro 35.000,00, anche se non ancora riscossi. Festival della coralità veneta: «30.000,00 euro riconosciuti dalla Regione Veneto, ma nella precedente edizione ne avevamo ottenuti 45.000,00 euro, anche se a tutt’ora non sono ancora stati ricevuti, mentre la provincia di Vicenza, che ha ospitato la manifestazione, ha dato un sostegno di euro 6.000,00, che sono stati molto graditi. Venezia in coro: «Nessun sostegno è arrivato dalla Regione che negli anni scorsi erogava un contributo di 9.000,00 euro; in compenso è arrivato un sostegno dalla Provincia di Venezia per un importo di euro 2.500,00. I costi sono ben maggiori dei contributi erogati, perciò è necessario riaprire con la Regione il dialogo per far comprendere quanto sia importante questa manifestazione. I funzionari regionali, con i quali abbiamo colloquiato, hanno detto di vivere la realtà del momento e hanno riferito che i contributi sono stati ridotti del 30%. Poi, nella convenzione stipulata con la Regione per il 2011 (continua a pag. 6) 5 N° 99 giugno 2011 per euro 35.000.000,00 è stato ripreso anche il contributo per “Venezia in coro”. Contributo Feniarco: «La Associazione non ha accesso diretto a questo contributo, ma dando resoconto di tutte le attività realizzate, la Feniarco concede un contributo che ammonta ad euro 3.500,00 annui». Il Segretario ha poi ringraziato Giorgio Penzo per la sua collaborazione ed in modo particolare per il supporto contabile e per aver seguito la stesura del bilancio. IL PRESIDENTE DELL’ASAC Il Presidente è poi intervenuto ringraziando anch’egli Giorgio Penzo per il notevole aiuto che dà alla Segreteria ed ha sottolineato i dati più importanti delle entrate: dalle Province per la Legge 52 i contributi dovrebbero essere più sostenuti in parte dovuti all’Interreg (che si svolgerà anche nel 2011/12), i “contributi privati” sono un’ipotetica entrata che potrebbe giungere da una fondazione bancaria alla quale grande mole di lavoro nonostante l’aiuto dei collaboratori e del Segretario. Il Presidente Raschi ha fatto poi notare all’Assemblea che c’è la voce “Abruzzo-terremoto” di euro 953,40: questi sono i fondi raccolti solo nel 2010, gran parte erano già stati raccolti nel 2009; in realtà tutti i fondi raccolti per i terremotati sono stati euro 4.457,00. IL COLLEGIO DEI SINDACI Nell’introdurre la lettura della relazione del Collegio dei Sindaci, Giuseppe Vezzari, felicemente ritornato nell’Associazione dopo un periodo di assenza, ha espresso il plauso di tutto il Collegio per la saggezza con la quale, in questi momenti di crisi, è stata condotta la gestione dell’Associazione. «Già nella previsione 2011 - ha detto Vezzari - è stato programmato il pieno ripiano dei debiti pregressi ed è un atto di coraggio. Soprattutto è impostato sulle certezze, nel senso che le quote storiche degli associati 6 è stata presentata una domanda, una parte del corso estivo viene finanziata dal fondo Interreg. E’ stata inserita inoltre la voce “Personale aggiuntivo”, perché è nella speranza dell’Associazione di avere entrate sufficienti da poter permettere un incremento di qualche tipo del personale all’interno della segreteria. Con una sola dipendente in segreteria per diversi motivi si rischia di non poter sempre tenere aperti gli uffici, senza contare la mole di lavoro per la progettualità e per le domande che necessitano di un lavoro notevole. Ora la Segretaria è oberata da una vanno a coprire quelli che sono i costi che devono essere sostenuti. In questi momenti tristi se arrivano fondi si fa maggior attività, ma almeno dall’attuale andamento gestionale si evince serenamente che la struttura dell’Associazione è sana. Un bravo al Presidente e a tutto il Consiglio Direttivo». IL DIRETTORE DI “MUSICA INSIEME” Dino Bridda, direttore responsabile di “Musica insieme” ha esordito dicendo: «Siamo stati vittime, come giornale, di un momento difficile, ormai superato, abbiamo ritrovato dalla difficoltà il modo di risorgere. Sono molto contento di dirvi che abbiamo messo in piedi una piccola ed agile struttura che ci consente di tener fede al nostro impegno. Abbiamo trovato la soluzione di dividerci i compiti in modo tale che oltre al Direttore responsabile che è il sottoscritto, abbiamo individuato nella figura del maestro Piervito Malusà il Direttore editoriale e artistico, abbiamo individuato per il vice presidente Luca Fiorio il gravoso compito del coordinatore editoriale, che è anche colui che funge da filtro tra la redazione e i singoli cori e le singole Consulte, e poi abbiamo anche l’aiuto di Alberto Opalio e Alessandro Cherubini. Abbiamo così messo in piedi questa struttura che si ritrova 3-4 volte all’anno a Castelfranco Veneto dove concepiamo la rivista. L’intento è quello di fare sempre meno un mero e semplice notiziario e sempre più una rivista dai contenuti culturali musicali sempre più approfonditi ed elevati. Mi rendo conto che non è compito facile, ma cercheremo di farcela con l’aiuto di tutti. Chiedo la collaborazione di tutti i cori, sia sul piano della quantità nel mandare il materiale, sia sul piano della qualità, per non dover “cassare” parte del materiale che ci arriva». A proposito del “fragoroso silenzio” accennato dal Presidente circa la scarsa visibilità della coralità sui mass media, il Direttore Bridda ha continuato: «Io che sto anche dall’altra parte, sto nel mondo del corale ma per professione nel mondo dell’informazione, devo dire che effettivamente questo fragoroso silenzio è determinato dal fatto che nel mondo dell’informazione non c’è competenza sulla coralità. La maggior parte dei miei colleghi giornalisti non conosce la musica e tantomeno il mondo della coralità. Ne deriva quindi che il fragoroso silenzio è dovuto a questo motivo. Come già ho scritto nel numero precedente di “Musica insieme”, l’immagine della nostra coralità continua ad essere quella dei cori parrocchiali e di montagna che, purtroppo, risulta quasi essere dispregiativa, quindi c’è sicuramente della responsabilità anche da parte nostra. Noi sappiamo che ciò non corrisponde a verità, ma un minimo di verità c’è, dovremmo fare tutti quanti degli sforzi per migliorare la nostra immagine, perché la qualità di ciò che offriamo è molto N° 99 giugno 2011 buona. Però per convincere gli altri bisogna fare qualcosa di più. Temo che molto spesso sbagliamo noi nel rapporto che abbiamo con l’informazione, che molto spesso nella fase capillare, cioè nel rapporto 1:1 tra il coro ed il giornale di zona, ben che vada si instaura un rapporto d’amicizia e talvolta anche di connivenza. Ciò ottiene l’effetto contrario, il giusto, come sempre sta nel mezzo, ma come fare? Non lo chiederei al maestro del coro, che si occupa della parte artistica del coro, bensì alle strutture del coro di avere un addetto stampa all’interno dell’organico. Così come organizziamo corsi di aggiornamento sul piano musicale, proporrei al Presidente di inventarci un corso o un seminario, non solo per come presentare le varie tipologie di concerti (come mi era stato già più volte proposto dallo stesso Presidente), bensì anche come un coro dovrebbe rapportarsi all’esterno, con gli organi d’informazione e all’opinione pubblica, come curare l’informazione per evitare la possibilità di visioni distorte e, soprattutto, il fragoroso silenzio». Il Direttore Bridda ha così concluso il suo intervento: «Mi prendo l’impegno di presentare un progetto in questo senso già quest’anno, anche con la collaborazione di esperti della comunicazione. Dobbiamo renderci più conoscibili all’opinione pubblica in genere con una serie di meccanismi che ho appena anticipato e sui quali sia come Associazione, sia come “Musica Insieme” poter dare le “istruzioni per l’uso”. Resto a disposizione di tutti i cori che abbiano necessità ed interesse a sviluppare questo argomento. Cercheremo, lo dico a Luca Fiorio e Alessandro Cherubini, di utilizzare il più possibile anche gli strumenti tecnologici per cercare di uscire da questa impasse del fragoroso silenzio. Avrei un grande desiderio, quello di vedere un giorno su una qualsiasi rete televisiva nazionale un programma nel quale si rendesse finalmente giustizia a questo mondo della coralità amatoriale: se ciò succedesse, quel giorno sarei felicissimo, avrei concluso una lunga carriera al servizio del mondo corale e quel giorno forse potrei pensare di andare in pensione…!». IL COMMISSARIO ARTISTICO L’intervento del commissario artistico Cinzia Zanon è stato incentrato principalmente sul tema del “Tavolo nazionale” e del riconoscimento dei cori di interesse comunale. «Voi sapete che è stato istituito questo “Tavolo nazionale”, significa che la coralità amatoriale insieme con tutto l’ambito bandistico e folclorico sono stati radunati e sono stati ritenuti elementi interessanti per la comunità nazionale e per questo hanno guadagnato un posto a livello ministeriale come gruppi di valore culturale e quindi degni dell’attenzione del Ministero dei Beni Culturali a Roma. Questo ha contribuito a creare un tavolo di lavoro e io sono uno dei vari delegati della Feniarco a rappresentare la coralità, quella veneta in particolare. Ciò che mi preme sottolineare è che le associazioni regionali diventano interlocutori importanti per il Ministero. Come già accennava Bridda, anche al Ministero non sanno nulla di musica corale, brancolano nel buio ed è compito nostro poterli in qualche modo indirizzare. Quindi, essere associati Asac diventa un motivo di valore in più, perché un primo passo è stato fatto con questo attestato di riconoscimento di interesse nazionale. Tutti i Comuni d’Italia hanno ricevuto dal Ministero, nell’ambito tra l’altro dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, una precisa richiesta di inviare a Roma i nomi di quei gruppi artistici, corali e folclorici, ritenuti di interesse comunale. Qualora i Comuni non avessero fatto questa operazione, viene garantita da parte della Feniarco, e quindi dall’Asac, la consegna dell’attestato. Questa consegna dell’attestato non è solo un modo di fare un censimento, ma anche di avere il quadro veritiero della situazione corale, cosa che naturalmente la Feniarco possiede, ma solo per gli associati. Vedo che comunque già parecchi di voi, pur essendo associati, non hanno avuto questo tipo di contatto dal Comune, ciò mi lascia un po’ perplessa.». La maestra Zanon ha poi riferito di alcune successive iniziative: «La Giornata Nazionale della Musica vedrà convocati a Roma 5 cori, 5 gruppi folclorici e 10 bande a fare un’animazione; l’idea è quella di estendere questa giornata su tutto il territorio nazionale. La commissione che è stata preposta darà tramite Feniarco e poi a cascata con Asac tutte le informazioni necessarie. Vi comunico poi che è stato istituito il 1° Concorso nazionale bandito dal Ministero, il quale bando non è ancora stato formulato, che prevede un progetto/programma sulla musica italiana d’autore che va (continua a pag. 8) 7 N° 99 giugno 2011 8 dal 1861 al 2011, cioè nell’arco dei 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ un progetto decisamente ampio al quale tutte le formazioni possono partecipare (voci bianche, IL DIBATTITO TRA I DELEGATI Gran parte delle domande dei delegati si sono incentrate proprio sui temi proposti da Cinzia Zanon, soprattutto in merito al femminili, maschili, gruppi misti, ecc), per far sentire il più possibile la rappresentatività del mondo corale, che non si identifica magari solo con il coro alpino o con i gruppi folclorici. Il bando verrà pubblicato a breve. Ci sono delle Commissioni che stanno lavorando a questo bando, tra cui una è affidata anche alla sottoscritta: speriamo entro brevissimo tempo di farvi partecipi e che possiate aderire numerosi, perché credo sia una bella opportunità per far sentire il meglio di noi e non solo, ma per far vedere viva la coralità e dare un’immagine diversa di quella dei luoghi comuni dell’equazione “canto popolare=canto alpino”, senza nulla togliere alla validità delcanto alpino. Concludo dicendo che l’Asac, nei confronti delle istituzioni, deve essere interlocutore privilegiato per due motivi semplicissimi: primo, perché le persone che si danno da fare lo fanno per passione e soprattutto mettono a disposizione il loro tempo gratuitamente, senza interessi di partito, né economici. C’è solo grande passione che anima e produce “bello”; secondo, perché il “bello” appartiene al “welfare” come capacità di creare persone che stanno bene, che creano benessere e ciò è un grosso punto che va a favore della coralità veneta». riconoscimento del Comune e del Ministero. Sia la maestra Zanon che il Presidente Raschi hanno sottolineato che c’è stato un po’ di equivoco su questo attestato: «Non si dice che questi sono cori di qualità mentre gli altri non sono di qualità: si tratta di un attestato di carattere formale, che non ha nessun valore pratico, è però un attestato di riconoscimento di esistenza, di importanza, quindi è bene che tutti i cori ce l’abbiano». E’ stato ribadito che il valore del riconoscimento della Feniarco è equivalente a quello emesso dal Comune. Poi, di fronte a varie obiezioni sollevate da alcuni delegati («Nell’assoluto “fragoroso silenzio” anche a livello ministeriale e a livello di enti locali si capiscono come il due di coppe. Se si dà un input senza le esatte indicazioni, ognuno interpreta come vuole») la maestra Zanon ha risposto: «Giusta osservazione. Ritengo che la soluzione migliore da parte del coro sia quella di sollecitare il proprio Comune. La soluzione “diversa” che vi venga riconosciuta dalla Federazione è dovuta proprio al fatto che sono sorti alcuni di questi problemi. Il Presidente della nostra Commissione dice: “Ci sono Comuni come Roma dove Alemanno ha detto che lui non si mette proprio a fare queste cose”, allora va in automatico che la Federazione passi questa comunicazione, ma l’obiettivo del Ministero era quello di sensibilizzare le amministrazioni comunali con l’invio di un cd e di una comunicazione che avete letto tutti, per poter sollevare anche l’interesse da parte di quei comuni un po’ dormienti». A successive e ulteriori perplessità sul metodo ha poi risposto il Presidente Raschi: «Credo sia importante quello che dice Cinzia Zanon, che dicevo già anch’io nella mia relazione, cioè non condividiamo queste modalità operative del Ministero, che magari avranno un risultato che sarà quel che sarà, però è importante che intanto si siano mossi, che stiano facendo qualcosa a nostro favore. Speriamo nell’efficace intervento dei nostri delegati all’interno di questa commissione che è elefantiaca: sono 80 persone tra rappresentanti di vari ministeri, bande, 10 associazioni ed inoltre ci sono persone a titolo individuale, noi invece abbiamo una nostra delegazione unica con delegati inviati dalle sezioni regionali, selezionati per la qualità e per la proposta. Perciò portiamo avanti univocamente i nostri obiettivi a questo tavolo cercando di guidare al meglio possibile le proposte». Dopo la proiezione di una demo promozionale del grande evento nel 2012, che vedrà come protagonista N° 99 giugno 2011 la Feniarco con “Europa Cantat” a Torino, la delegata Francesca Iovine ha riferito: «Ogni anno sono andata ai vari festivals dell’’Europa Cantat’ ed ero l’unica italiana tra tanti francesi, tedeschi: facciamo sentire anche la nostra presenza, perché veramente gli italiani hanno la musica nel cuore ed essere l’unica italiana in mezzo a tutto questo popolo è stata un’esperienza comunque bellissima. Questi festivals sono qualcosa di speciale. Auguro a tutti di vivere nella loro vita questa esperienza che vi accompagnerà per sempre, perché vi ritroverete in tutto il mondo uniti nella musica, è una cosa indescrivibile!». E’ poi intervenuto il delegato Matteo Morgan: «Propongo di acquisire una sede dell’Asac in proprietà e questo potrebbe essere uno dei modi di risparmiare nelle uscite di bilancio perché vediamo quanto oggi sia difficoltoso mandare avanti una realtà bella come quella dell’Asac. Mi impegno in prima persona a reperire i fondi, e, se previsto dallo statuto, mi impegno nelle mie possibilità a costituire eventualmente un comitato o di lavorarci con una commissione per tale obiettivo. Avrei anche un’altra proposta che forse sarà futuristica e di più ampio respiro, cioè la creazione di una fondazione, una sorta di holding per l’Asac, che permetta di reperire i fondi per le nostre attività». LE CONCLUSIONI L’assemblea ha poi proceduto alle votazioni sulle relazioni morale, finanziaria e del Collegio dei Sindaci: tutte sono state approvate all’unanimità per alzata di mano. E’ seguita un’ulteriore informazione del Presidente Raschi: «Sollecito ad aggiornare le schede corali all’interno del sito. Dall’inizio dell’anno abbiamo inaugurato la nuova forma del sito che è entrata all’interno del portale della Feniarco che crea una relazione diretta tra tutte le comunicazioni che avvengono a livello locale, regionale e nazionale. Perciò tutti i cori iscritti all’Asac, di riflesso iscritti alla Feniarco, possono aprire una loro scheda all’interno del sito. Bisogna fare richiesta mandando mail all’Asac, chiedendo info sulla password e su come compilare questa scheda. E’ molto importante, perché attraverso questa scheda potete pubblicare le vostre manifestazioni a livello locale sul sito regionale e su quello nazionale: perciò chiunque sarà informato a livello nazionale della vostra attività». Sui problemi della scheda del coro ha infine ragguagliato l’assemblea il Vice Presidente Luca Fiorio: «Alcuni anni fa, in fase di censimento, la Feniarco aveva recepito sul cartaceo e poi provveduto a caricare la base dati da tutti i cori iscritti. In quel contesto erano state consegnate anche le credenziali per potervi accedere. Si tratta di uno spazio, non un sito, all’interno del quale potete inserire i vostri contenuti: fotografie del coro, dei vertici, il link del vostro sito, ecc. L’importante è, oltre ad avere i contenuti che caratterizzano l’attività del coro, disporre di una vetrina che continua a scorrere ricordando gli eventi. A livello nazionale vengono confluiti su un calendario, su una slide, anche sul sito e c’è un filtro a livello regionale sempre sugli stessi dati. In questo momento se ci si collega si trovano gli eventi di oggi. E’ la stessa base dati che viene visualizzata sia a livello nazionale che regionale. Le credenziali ci siamo accordati che vengano coordinate dalla segreteria dell’Asac, quindi come interlocutore considerate quest’ultima o addirittura l’indirizzo mail che è: [email protected]. Un abbraccio al Presidente Martedì 28 giugno nella chiesa arcipretale di Mel (BL) una grande folla ha reso l’ultimo omaggio a Gianfranco Raschi, padre del nostro Presidente Alessandro. Lo scomparso, generale dell’aviazione leggera dell’Esercito in quiescenza, è stato per lunghi anni corista, presidente e presentatore della “Corale Zumellese”, come ha ricordato con commosse parole il M° Nevio Stefanutti nel corso delle esequie. Da queste colonne giunga ad Alessandro un caloroso abbraccio dall’intero mondo della coralità veneta, in particolare dai componenti del Consiglio direttivo, del Collegio dei Sindaci, della Segreteria, dei direttivi delle Consulte provinciali, della Direzione e della Redazione di “Musica insieme”. 9 N° 99 giugno 2011 Dalla relazione morale del Presidente Continuiamo a fare buona musica diffondendo un messaggio di bellezza, armonia e pace 10 PREMESSA Inauguriamo quest’anno una nuova formula per l’Assemblea con l’obiettivo di avvicinarci sempre più al territorio, di coinvolgere a rotazione le Consulte Provinciali e di offrire l’occasione per una breve visita alle nostre bellissime città venete. Un ringraziamento sentito, pertanto, alla Consulta di Belluno e agli amici disponibili per le attività di supporto. L’Assemblea è momento di particolare importanza, ma mi accorgo che la nostra realtà associativa appare un concetto difficile da comprendere: l’ASAC non è un ente a se stante, ma l’”Associazione dei cori veneti”, all’interno della quale operare per perseguire gli scopi che tutti noi ci poniamo. Consulenti e commissari artistici costituiscono una formidabile risorsa da sfruttare sempre più, mentre coordinatori e segretari provinciali sono figure che completano il grande quadro organizzativo costruito in trent’anni. Entrare nell’ASAC, pertanto, vuol dire entrare di diritto in questo grande meccanismo sfruttandone potenzialità e servizi e diventandone parte operante e attiva. Il mondo corale è esempio raro sulla scena nazionale e internazionale delle associazioni musicali. Lo scopriamo con sorpresa da quando siamo entrati, ottenendone la presidenza, nel mondo corale europeo. Esempio raro, perché ha saputo darsi un’unica struttura di coordinamento con la FENIARCO, federazione che ha avuto sede in ASAC per moltissimi anni. IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI In ambito nazionale importanti passi in avanti sono stati fatti, ma il cammino è ancora lungo e difficile. Un fatto emerge con chiarezza: la coralità rappresentata dalle associazioni regionali e dalla federazione nazionale ha unità e chiarezza di intenti. Qui da noi non sempre otteniamo adeguato riscontro e assistiamo invece alla tendenza ad una polverizzazione degli interventi. Il progetto della Provincia di Treviso, che vorrebbe sposare in tutte le province la struttura di una “Rete eventi”, presenta il grave rischio di portarci ancor più ai margini di un ipotetico mosaico di manifestazioni di ogni genere e livello. Non so di quali risorse ogni provincia disporrà, ma non mi illudo che possano aumentare se non sottraendole ad altri capitoli di spesa - vedi i corsi di orientamento musicale - con ulteriore gravissimo danno per i nostri cori. Di certo per accedervi dovremo competere con altre associazioni che legittimamente aspirano a realizzare i propri programmi, ma anche con iniziative professionali e a fine di lucro. Mi auguro di sbagliare, ma non ci vedo una prospettiva di crescita culturale, tantomeno un riconoscimento e un sostegno del valore culturale e sociale della coralità. Temo invece che la programmazione, sempre attuata a fatica con le nostre stesse risorse, dovrà continuare ad autoalimentarsi. Oppure sempre più sarà necessario fare sistema per avere forza necessaria a far riconoscere la validità della nostra proposta artistica e culturale. A tutti i livelli associativi ciascuno di noi ha la responsabilità di far sentire forte le nostre istanze e di predisporre una valida programmazione portandola all’attenzione di chi di dovere per un adeguato sostegno. Siamo portatori di un messaggio forte: solo grazie alle sinergie create con la nostra unione siamo in grado di farlo pesare con la forza dei numeri, del lavoro e delle eccellenze artistiche che riusciamo ad esprimere, senza professionismo, ma con professionalità e passione. Quindi, quando mi sento chiedere da nuovi gruppi quali sono i motivi per entrare nell’ASAC, quelli appena citati ritengo siano fondamentali oltre a tariffe particolari SIAE, esenzione ENPALS, corsi e seminari per coristi e direttori, rassegne e concorsi, riviste regionale e nazionale, stampa di volumi di musica corale, ecc. Di ciò usufruiscono anche i cori non associati, ma è sempre grazie al sacrificio di alcuni che si progredisce e ritengo eticamente coerente e premiante essere parte attiva del processo piuttosto che parte passiva. LA RICERCA DELLE RISORSE Non è azzardato descrivere come recessivo l’attuale quadro economico per la cultura. La situazione colpisce duramente anche l’ASAC e l’intero mondo corale, pur rappresentando una piccolissima percentuale degli interventi già limitati destinati alla musica. Il finanziamento del nostro Festival regionale biennale 2010 ha subìto un taglio del 30% anche se c’è stato un importante sostegno del Comune di Vicenza, mentre ci è stato confermato il finanziamento della convenzione con la Regione Veneto anche per il 2010 e 2011, pur se per un importo veramente limitato. In Friuli, a Trento e Bolzano ottengono sostegni dieci volte maggiori del nostro. Oltretutto in Trentino Alto Adige i singoli cori ottengono contributi diretti molto elevati. In Friuli alcune province hanno inaugurato una politica di finanziamento diametralmente opposta a quella del Veneto, ovvero sostenendo il mondo corale attraverso la sua associazione che cura quindi le ripartizioni sul territorio. Si evitano così fenomeni di clientelismo e frammentazione e si punta invece all’autogestione delle risorse, pur con il dovuto controllo amministrativo. Con la dotazione economica concessaci dalla Regione Veneto non possiamo sostenere tutte le iniziative sul territorio come si poteva fare un tempo con oculatezza. Con quali criteri e come è possibile per Regione e Province gestire adeguatamente le richieste del territorio se non con sperequazioni e sprechi (ancor più dannosi in un momento difficile come l’attuale) che tutti noi ben conosciamo? Che fine hanno fatto i criteri di valutazione che la nostra ampia e democratica base rappresentativa ha soddisfatto fino a ieri? Se il mondo artistico professionale protesta giustamente per i tagli subiti, anche la coralità non può tacere mentre continua ad impegnare decine di migliaia di persone, realizzare migliaia di concerti ogni anno, portare N° 99 giugno 2011 la conoscenza di musica e cultura musicale e corale nelle case e in ogni angolo della terra veneta. Con le risorse di un’importante orchestra o di un ente lirico per pochi concerti o di un solo concerto rock, la coralità veneta può lavorare un intero anno impiegando centinaia di migliaia di ore di studio e impegno. Chiediamo un investimento relativamente limitato, ma che provoca ricadute mille volte superiori, grazie alla gratuità del nostro impegno amatoriale e dilettantistico, ma non per questo disprezzabile dal punto di vista artistico viste le eccellenze raggiunte da tanti nostri gruppi corali. Oculata gestione delle risorse, drastico taglio del personale e sacrificio di molti hanno consentito di recuperare risorse per ridurre i deficit causati dai tagli di questi anni. Se da una parte ne siamo orgogliosi, dall’altra va detto che ciò va a scapito dell’operatività della segreteria, ora poggiante su un’unica dipendente, e sull’impegno personale di altri volontari che ringrazio per la dedizione e passione dimostrate. Unica soluzione possibile per non ridurre le attività, che invece ho spinto sempre più perché si incrementassero, è stata la suddivisione dei pur limitati costi su quanti partecipano alle attività stesse. VENEZIA IN CORO 2010 La 34ma edizione si è tenuta domenica 13 giugno nella splendida cornice della città lagunare. Numerose le difficoltà incontrate, non ultimo il mancato finanziamento della Regione Veneto, in parte mitigato da quello della Provincia di Venezia, grazie alla sensibilità della Presidente Francesca Zaccariotto. Inoltre a pochi giorni dall’evento, durante un provvidenziale sopralluogo, ci accorgevamo dell’esistenza di un cantiere in Campo Santo Stefano, proprio dove lo stesso Comune ci aveva concessa la realizzazione del palco per la maratona corale e l’appuntamento finale. Siamo riusciti velocemente a spostare la manifestazione nel vicino campo di fronte al Conservatorio, invaso dai cori durante l’esecuzione finale dei brani d’insieme. 56 i cori partecipanti (uno ciascuno da Campania, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, quattro dal Friuli, cinque dal Trentino e quaranta dal Veneto), circa 2000 persone. Nonostante il limite numerico posto alla partecipazione non ho voluto escludere nessuno dei richiedenti riservando l’intervento al programma di animazione per alcuni cori che avevano già partecipato a edizioni precedenti. Tempo e spazi disponibili sono insufficienti per consentire a tutti di partecipare alla maratona corale, alle esibizioni nelle chiese e ai concerti di solidarietà. Un gradimento così considerevole, se fosse possibile il supporto organizzativo dei cori veneziani e delle province limitrofe, potrebbe portare ad un festival internazionale della durata di alcuni giorni: ci penso già da diversi anni e credo in un riscontro partecipativo oltre ogni aspettativa. Unici lati negativi: “fragoroso” silenzio dei media e assoluta assenza di autorità. Inoltre si sono verificati intralci, disagi e difficoltà di rapporto con i vigili urbani. A scanso di ulteriori equivoci quest’anno provvederemo a dotare ciascun coro di copia di permessi e autorizzazioni. Ringrazio il Comune di Venezia per la disponibilità con cui ogni anno accoglie le nostre richieste offrendoci una fattiva collaborazione. Un particolare ringraziamento va a quanti hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione e all’amico Mario Carron che ha presentato con instancabile verve e simpatia la maratona corale. Motivo di particolare soddisfazione la presenza di tre gruppi abruzzesi, terra duramente colpita dal terremoto. A questo proposito ringrazio, a nome dell’Associazione Regionale Cori Abruzzo e del suo Presidente Gianni Vecchiati, i cori che hanno aderito alla raccolta fondi per il sisma. I finanziamenti raccolti, uniti a quelli delle altre Regioni, sono stati messi a disposizione dell’ARCA per l’utilizzo sul territorio. CORSO RESIDENZIALE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER DIRETTORI E ALLIEVI DIRETTORI DI CORO Un grazie va al Comune di Mel per la concessione del Palazzo delle Contesse quale sede del corso. Quest’anno è stata rinnovata la docenza con l’inizio di un nuovo ciclo triennale affidato ai Maestri Marco Berrini e Giorgio Mazzucato. Il gradimento della proposta è stato testimoniato dal numero delle adesioni e la qualità raggiunta dal corso è testimoniata dai commenti dei musicisti intervenuti da tutta Italia. La presenza di tre cori laboratorio di elevato livello, messisi a disposizione con umiltà e spirito di servizio, ha consentito un proficuo lavoro e la realizzazione di un magnifico concerto finale diretto dai corsisti nella chiesa arcipretale di Lentiai. Un sentito ringraziamento ai cori “Città di Piazzola sul Brenta” (direttore M° Paolo Piana), “Castel” di Conegliano (direttore M° Giorgio Susana) e “Iris Ensemble” (direttore Ma Marina Malavasi) per la grande disponibilità e pazienza dimostrate. Un plauso ai docenti per professionalità, competenza e disponibilità dimostrate e un grazie particolare al M° Mauro Zuccante per l’affollato e apprezzato “Incontro con l’autore”. Dal 22 al 28 agosto 2011 si terrà il prossimo corso con il M° Giorgio Mazzucato e il M° Lorenzo Donati, docente toscano che sostituirà il M° Berrini indisponibile quest’anno per impegni professionali non procrastinabili. Inoltre, su indicazione della Commissione Artistica, sarà il bellunese M° Manolo Da Rold a tenere parallele lezioni individuali o a piccoli gruppi sulla tecnica di direzione. Un team formidabile quindi anche nel 2011 completato da tre cori laboratorio di adeguato livello: il “Monte Cimon” del M° Paolo Vian e il “San Biagio” di Montorso Vicentino del M° Francesco (continua a pag. 12) 11 N° 99 giugno 2011 Grigolo, oltre ad un terzo complesso ancora da definire. E’ una proposta formativa di grande interesse, alla quale i nostri direttori non possono mancare, ed è unica per qualità e offerta nel panorama di analoghi corsi sul territorio nazionale. Dai maestri dipende in gran parte la qualità dei nostri cori e l’ASAC investe molto in iniziative a servizio dell’importante lavoro direttoriale. 12 6° FESTIVAL DELLA CORALITA’ VENETA Con l’occasione per la prima volta l’ASAC ha attribuito un riconoscimento ad una figura di spicco del panorama corale regionale conferendolo alla memoria del M° Marco Crestani “per la sua prolifica attività di compositore riconosciuto a livello europeo e di didatta amato, stimato e apprezzato da tutta la coralità italiana e in particolare da quella veneta, membro tenace e instancabile propositore della commissione artistica dell’ASAC fin dalla sua fondazione”. Tantissimi i volontari al lavoro e a tutti va la nostra stima e gratitudine dato che, grazie a loro e alla diligenza dei cori, tutto si è svolto nel migliore dei modi. Si è respirato un clima sereno e di positivo confronto e nell’udire i cori esibirsi ho sentito in ciascuno la voglia di esprimersi al meglio e la profonda passione. Più volte mi sono commosso dei gesti studiati e degli ammiccamenti dei direttori, dei volti, dei sorrisi e tremori di mani dei coristi. Mi sono sentito orgoglioso di loro e mi complimento per il livello qualitativo dimostrato e per l’immagine positiva che hanno saputo dare della nostra coralità. Ne sono stati colpiti i membri della giuria, provenienti da altre Regioni, abituati a partecipare alle più autorevoli giurie e ad ascoltare i cori più prestigiosi. Uso le parole di uno di loro, “il piacere autentico del partecipare e del far musica, di cui il confronto con gli altri è un elemento di stimolo e di ricarica“, per sottolineare ciò che il Festival ha suscitato e ciò è per me motivo di grande soddisfazione. Una nota stonata, però, l’abbiamo udita, la stessa di “Venezia in coro”: il “fragoroso” silenzio dei media, se si escludono i giornali vicentini, e l’assoluta assenza di autorità. Prossimo appuntamento a Treviso 2012. Ci auguriamo che la Regione Veneto voglia sostenere ancora il nostro Festival e che Comune e Provincia di Treviso vogliano collaborare fattivamente. IL TAVOLO NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA MUSICA POPOLARE E AMATORIALE Su richiesta del Presidente del Tavolo Nazionale Musica Amatoriale e Popolare, il prof. Antonio Corsi, il 10 novembre 2010 nel Teatro Accademico di Castelfranco Veneto si è tenuto un dibattito al quale sono stati invitati i rappresentanti di cori e conservatori e i nostri consulenti e commissari artistici. Non numerosa la partecipazione, forse a testimonianza del disincanto di cori e musicisti verso questa iniziativa. Il dibattito è stato comunque intenso e gli intervenuti hanno ben delineato come al mondo corale, dopo tante parole e buoni propositi, sia giunto il momento di destinare risorse reali e proposte concrete. Io stesso ho più volte espresso le mie perplessità allo stesso prof. Corsi, ma sostengo tuttavia la necessità della presenza della nostra delegazione a Roma. E’ la prima volta che si parla di musica e coralità amatoriale a livello istituzionale nazionale: sarebbe un errore non essere presenti per guidare questo processo in divenire verso iniziative che siano realmente un passo in avanti per la coralità italiana. MEETING PER CORI GIOVANILI E DI VOCI BIANCHE Sempre maggiore importanza ha assunto questo Meeting realizzato dall’ASAC per la seconda volta a Bassano del Grappa con il coordinamento artistico della Ma Cinzia Zanon, la collaborazione del coro “Giovani Voci” di Bassano e il patrocinio del Comune. Docente del laboratorio per il coro giovanile il M° Mauro Marchetti di Roma e docente del laboratorio per il coro di voci bianche il M° Mario Giorgi, marchigiano. Circa centottanta (sedici dei quali direttori di coro) i partecipanti alle attività che, dopo due giorni di intenso lavoro, si sono concluse con il concerto finale al Teatro Remondini gremito di pubblico e ragazzi. Ancora una volta si è dimostrata la validità della proposta, che può crescere e migliorare ulteriormente nei prossimi anni per diventare punto di riferimento sempre più importante per la coralità giovanile e scolastica in continua crescita per la quale stiamo studiando altre importanti iniziative. ASSEMBLEA NAZIONALE FENIARCO Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, particolare significato simbolico ha assunto l’Assemblea, ospitata dall’Asac a Castelfranco, che ha visto la presenza dei rappresentanti di tutte le regioni italiane, legati oltre che dalla stessa Patria, dalla comune passione per la musica e il canto corale che diffondono un messaggio culturale di armonia, bellezza e amicizia. Ringraziamenti ci sono stati rivolti dal Presidente Sante Fornasier e da tutti i Presidenti e delegati delle Associazioni Regionali Corali. Particolarmente gradita ed apprezzata la breve visita del Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Veneto dott. Marino Zorzato, che ha promesso di concederci a breve un incontro, già richiesto alla sua segreteria. Durante l’Assemblea sono state rinnovate le cariche della Feniarco e mi complimento, quindi, con la Ma Maria Dal Bianco, eletta nella Commissione artistica nazionale, con il M° Matteo Valbusa, eletto nella Commissione nazionale giovanile, con Giuseppe Vezzari, membro del Collegio dei sindaci e già nostro Vicepresidente, eletto nel Comitato nazionale dei probiviri. Inoltre, riconfermato nel comitato di redazione della rivista nazionale “Choraliter”, il M° Mauro Zuccante. Nella cornice di Villa Contarini tutto si è concluso con il concerto d’eccezione del Coro “Città di Piazzola sul Brenta”, che ringrazio per la disponibilità. Sono certo che gli intervenuti hanno portato nelle regioni d’origine uno splendido ricordo della terra veneta e della qualità artistica espressa al massimo dalla nostra coralità. N° 99 giugno 2011 L’ATTIVITA’ EDITORIALE La presenza del nostro direttore responsabile mi consente di non parlarvi della nostra rivista, lasciando a lui questa incombenza, se non per complimentarmi con il comitato di redazione per la qualità del lavoro svolto. La realizzazione di un nuovo volume di musiche sarà resa possibile da un Progetto Interreg, presentato con la collaborazione dell’USCI Friuli, il Comune di Mel e un gruppo corale carinziano, che è risultato terzo classificato e ha ottenuto il massimo finanziamento possibile. La natura del progetto interessa esclusivamente il territorio della provincia di Belluno, ma non esclude la coralità ASAC nel suo complesso, poiché è previsto un concorso internazionale di composizione e di elaborazione il cui bando è in fase di completamento. Le composizioni vincitrici o segnalate verranno pubblicate e distribuite a tutti i cori. L’ATTIVITA’ DELLE CONSULTE Per ragioni di tempo voglio solo esprimere la mia stima e riconoscenza a quanti sono impegnati nelle moltissime iniziative realizzate dalle varie Consulte provinciali. Tutti i cori possono seguirle tramite il sito, la nostra rivista e nella propria provincia alle riunioni della loro Consulta. So che alcune Consulte hanno difficoltà di riunirsi e nel realizzare attività locali: invito i consiglieri ad attivarsi per lasciare nelle mani dei loro successori un apparato pronto ad avviare nuove iniziative. Invito le Consulte, che fino ad ora non lo hanno fatto, a prendere esempio e spunto dalle attività realizzate in altre province, sfruttando l’esperienza e la progettualità di quanto già positivamente realizzato. LE ISCRIZIONI PER L’ANNO 2011 La situazione ad oggi rispecchia quella dello scorso anno nello stesso periodo, anche se noto una certa “pigrizia” in alcune province rispetto ad altre già sui livelli dell’anno precedente. Circa trecento ad oggi i cori ASAC, numero che normalmente cresce durante l’anno, vista la possibilità di iscriversi in qualsiasi periodo pur non usufruendo di alcune possibilità, attuabili solo se si provvede entro gennaio. La lettura di alcuni semplici grafici può essere indicativa circa la composizione e distribuzione territoriale dei nostri cori. Un cordiale saluto ai gruppi nuovi iscritti e un invito a integrarsi al più presto nel meccanismo associativo usufruendo dei servizi offerti e arricchendo con il proprio apporto la crescita della nostra Associazione. Formulo i migliori auguri ai complessi che anche quest’anno hanno raggiunto anniversari importanti. Mi limito a citare solo i cinquantenari dei cori “Minimo Bellunese” di Belluno e “Amici della Montagna” di Trissino e a complimentarmi con tutti per la tenacia e coesione che hanno consentito il raggiungimento di un numero così elevato di anni di attività. Un omaggio poi ai cori veneti che si sono distinti in competizioni nazionali e internazionali e ai nostri compositori e musicisti, insigniti di prestigiosi riconoscimenti: tutti loro hanno tenuto alto il nome della nostra tradizione corale e artistica. Infine vorrei ringraziare i cori che hanno raccolto fondi durante i propri concerti per l’iniziativa in favore degli alluvionati del Veneto. Non appena completata la raccolta sarà pubblicato l’elenco sul sito e sulla rivista. (continua a pag. 14) 13 N° 99 giugno 2011 CONCLUSIONI Manca un anno prima del termine del mio secondo mandato e vi ringrazio per la fiducia e per i numerosi attestati di amicizia e stima che mi sono giunti, gradita ricompensa per il mio lavoro, arricchita dalle grandi soddisfazioni che sempre i nostri cori sanno donare. Al termine di questo mio impegno mi metterò volentieri a disposizione di chi volesse assumere questo prestigioso, ma impegnativo incarico. Grazie a quanti offrono tempo e competenze all’Associazione, rendendola così ricca, forte, dinamica e propositiva, in particolare al Vicepresidente Luca Fiorio, al segretario Alberto Cimenti, al Consiglio Direttivo, alla Commissione Artistica, ai Consulenti artistici, al collegio dei Sindaci, ai coordinatori e segretari provinciali, al Comitato di redazione della rivista e alla nostra segretaria Candy. Ringrazio Regione Veneto, Province e Comuni che ci hanno sostenuto e ci sostengono con finanziamenti e disponibilità di strutture. Concludo invitandovi a utilizzare al meglio l’essere parte della grande rete corale veneta e italiana, aprendovi alle nuove proposte con curiosità e attenzione, ponendovi sempre nuovi obiettivi e sfide con umiltà, determinazione e intelligenza senza mai stancarsi di imparare e crescere, partecipando ai concerti degli altri gruppi corali e invitando ai vostri concerti i gruppi più interessanti senza pregiudizi artistici e di repertorio. La nostra coralità è cresciuta enormemente in questi anni recuperando buona parte della distanza che ci separava dagli altri Paesi, grazie anche a tanti giovani che ogni anno entrano nei nostri complessi: diamo loro spazio e attenzione e creiamo le condizioni per un continuo rinnovamento e crescita senza mai dimenticare i nostri valori e le forti tradizioni culturali che sono la nostra più grande ricchezza. MUSICA INSIEME: ISTRUZIONI PER L’USO Per mantenere la regolarità della pubblicazione, la nostra rivista necessita della collaborazione di tutti, che si può concretizzare seguendo le indicazioni qui riportate, già proposte sugli ultimi numeri. 14 Musica Insieme è l’organo di stampa di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC. Ha periodicità quadrimestrale. Il materiale ricevuto verrà chiuso in redazione 30 giorni prima di ogni pubblicazione: successivamente potranno essere apportate correzioni o integrazioni solo nei limiti stabiliti dalla redazione stessa. Entro le date sotto indicate dovranno pervenire alla redazione notizie relative a: a) attività delle Consulte provinciali raccolte cronologicamente a partire dalla precedente pubblicazione b) nuove realtà corali c) attività concertistiche, celebrazioni e manifestazioni di ogni singola associazione corale d) eventi formativi e) concorsi f) pubblicazioni e iniziative editoriali o di-scografiche g) suggerimenti e proposte relative al re-pertorio ed ai nostri compositori h) schede dei cori Tutto il materiale inviato, per quanto possibile, dovrà essere corredato da documentazione fotografica. Per facilitare la scelta e la pubblicazione delle notizie, il materiale di testo dovrà essere inviato come comunicato stampa, in formato word (i programmi in formato pdf o pieghevoli di sala, ecc., sono utili, ma richiedono più tempo per la trascrizione). Indirizzi e termini: Il materiale cartaceo (comprese le foto stampate su qualunque supporto) deve pervenire alla Segreteria dell’ASAC (ASAC Veneto – Via Vittorio Veneto, 10 – 31033 Castelfranco Veneto – TV – tel 0423 498941) dieci giorni prima della data fissata per le spedizioni on line sotto indicate. Lo stesso termine vale per le “Lettere al Direttore” indirizzate on line al m° Piervito Malusà (v. a lato). Per la spedizione on line, il materiale deve pervenire all’indirizzo e-mail della Segreteria, [email protected] entro le date qui sotto indicate: • 15 novembre per il primo quadrimestre dell’anno successivo • 15 aprile per il secondo quadrimestre • 15 settembre per il terzo quadrimestre ATTENZIONE è consigliabile inoltrare contemporaneamente la spedizione ai seguenti indirizzi: [email protected] (Direttore editoriale, m° Piervito Malusà) [email protected] (Direttore responsabile) [email protected] (redazione, gestione spazi pubblicazione, impaginazione e grafica) [email protected] (coordinamento) come accelerare i tempi per il trasferimento delle notizie Il trasferimento delle notizie dalla fonte all’impaginato richiede alcuni passaggi necessari che, se non rispettati correttamente, possono allungare molto i tempi di pubblicazione. Ecco dunque alcune buone regole da tenere presenti quando si desidera pubblicare un articolo: 1) Rispettare i termini per la consegna (vedi a lato) 2) Inviare gli articoli in formato testo (word, page, rft) e non in pdf, dépliant pubblicitari o scansioni da altre pubblicazioni 3) Confezionare i testi in forma di articolo o di comunicato stampa e non: “potreste scrivere due righe su...” 4) Allegare, possibilmente, un’immagine (in jpg, minimo 100K) 5) Allegare un recapito anche telefonico per eventuali comunicazioni Per ogni chiarimento urgente, rivolgersi al n. 333 7975923 N° 99 giugno 2011 Quattro giorni di musica a Malcesine Grande festa di voci bianche a “Il Garda in Coro” Il 2011 consolida la partecipazione e la qualità proposta nella manifestazione L’intenso lavoro intrapreso ha fatto felicemente concludere la 6a edizione del Concorso nazionale di voci bianche “Il Garda in Coro”, svoltasi dal 19 al 22 maggio a Malcesine con la partecipazione di 19 complessi provenienti da Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo, Umbria, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Emilia Romagna, e Lombardia. Molte regioni erano rappresentate da più di una formazione a conferma dell’ottima fama di cui gode il concorso in Italia. Una conferma importante, rispetto alle precedenti edizioni nazionali, sia in numero che in qualità dei cori, che hanno dimostrato notevole valore nel corso delle numerose esibizioni di concorso. In giuria erano alcuni dei più importanti nomi a livello nazionale: Franco Monego (presidente), Mirko Ferlan, Luigi Marzola, Paolo Piana e Dario Tabbia, severamente impegnati per la definizione ed assegnazione di premi e riconoscimenti in palio. Fra i complessi in concorso si sono distinti in particolare il coro a voci bianche di Bastia Umbra “Aurora” diretto da Stefania Piccardi, vincitore del 1° premio in entrambe le categorie di repertorio sacro e profano, meritando così il “Gran Premio Il Garda in Coro” per aver raggiunto il punteggio più alto. Il coro parteciperà di diritto al concerto inaugurale della 7.a edizione nazionale 2013. La direttrice Stefania Piccardi ha ricevuto il premio speciale, offerto dalle Edizioni Musicali Europee, quale migliore direttore del concorso ed il complesso ha inoltre ricevuto il premio speciale Feniarco per l’esecuzione del brano “Oh pulce” tratto dalla raccolta “Giro Giro Canto”. Altri due complessi hanno dato grande prova di abilità, pur presentandosi per la prima volta a “Il Garda in Coro”: i “Carminis Cantores” di Puegnago del Garda (Bs) diretti da Ennio Bertolotti e i “Piccoli Cantori delle Colline di Brianza” di Rovagnate (Lc) diretti da Flora Anna Spreafico. Il coro di Puegnago si è classificato 2° nella categoria repertorio sacro e 3° ex-aequo nel profano; il coro di Rovagnate si è classificato 2° nella categoria repertorio profano e 3° ex-aequo nel sacro. Veneto e Trentino hanno infine consegnato al concorso i vincitori del 3° premio ex-aequo di entrambe le categorie: dal Veneto il “Kolbe Children’s Choir” di Mestre-Venezia diretto da Alessandro Toffolo e dal Trentino i Piccoli Cantori della Scuola musicale “C. Moser” di Pergine Valsugana (Tn) diretti da Carmen Sartori. Al “Kolbe Children’s Choir” è andato il premio speciale Asac Veneto come miglior coro proveniente dalla Regione Veneto con punteggio superiore ad 80/100 ed il direttore Alessandro Toffolo ha ricevuto il riconoscimento speciale quale direttore emergente. Al coro di Pergine è andato il premio speciale della Federazione cori del Trentino quale miglior coro proveniente dalla provincia di Trento. I premi speciali offerti dal Consorzio Funivia Malcesine-Monte Baldo, per il miglior repertorio proposto nella categorie profano e sacro, sono stati rispettivamente assegnati al coro “Aurora” di Bastia Umbra e ai “Carminis Cantores” di Puegnago del Garda, protagonisti di un emozionante concerto nell’auditorium a 1800 metri di altezza della funivia. Il premio speciale offerto dall’Associazione Albergatori di Malcesine per il coro proveniente dalla località più lontana è stato assegnato al coro calabrese di voci bianche della scuola secondaria di 1° grado “A. De Gasperi” diretto da Roberto Caridi per i 1263 km percorsi da Reggio Calabria ed il premio speciale per il coro più giovane (con un’età media di 9 anni e 5 mesi) al coro di voci bianche della scuola primaria di Longastrino di Argenta (Fe) diretto da Marco Baragli. Infine, miglior coro della scuola dell’obbligo è risultato il “Nuove Armonie” dell’Istituto comprensivo di Martinengo (Bg) diretto da Cristina Belotti ed il premio per particolari movimenti scenici e coreografie è stato assegnato al coro “Aurora” di Bastia Umbra. Numerose, sia a Malcesine che nei paesi limitrofi, le proposte di intrattenimento concertistico e di svago create per i bambini durante la manifestazione e tutte validamente supportate dallo staff dell’associazione “Il Garda in Coro” presieduta da Renata Peroni. Alla cerimonia di premiazione finale erano presenti la professoressa Maria Dal Bianco della Commissione artistica Feniarco e il vice presidente dell’Asac Veneto Luca Fiorio, mentre il coordinatore provinciale Tiziano Rigo aveva presenziato al concerto d’apertura. L’edizione nazionale tornerà a Malcesine nel maggio 2013, mentre la terza edizione internazionale è in programma dal 17 al 21 aprile 2012. Info sul sito www.ilgardaincoro.it. 15 N° 99 giugno 2011 A proposito della trasmissione Rai “24.000 voci” Andrea D’Alpaos: «La coralità amatoriale in tv? Se chiediamo migliore visibilità diamo più qualità» L’interessante testimonianza di chi ha vissuto da protagonista l’esperienza del discusso programma condotto da Milly Carlucci Nello scorso numero di “Musica insieme” avevamo proposto alcune perplessità a priori sull’annunciato programma televisivo nel quale sarebbero stati chiamati vari complessi corali italiani. “Chorus”, che poi si è chiamato invece “24.000 voci”, è andato in onda e così abbiamo chiesto al maestro Andrea D’Alpaos di raccontarci la sua esperienza personale in questa intervista. 16 Coralità amatoriale e tubo catodico: quali problemi per un coro in tv? «Innanzitutto dobbiamo capire che valore vogliamo dare al mezzo televisivo e, ancor prima, capire il linguaggio televisivo, ben diverso da quello discografico o radiofonico perché è anche e soprattutto un linguaggio “visivo”. Ritmi e tempi televisivi sono quanto di più distante ci sia dal tradizionale modo di esprimere la nostra coralità. Un semplice esempio: la staticità delle formazioni corali di fronte al pubblico durante un concerto. Ormai siamo abituati e abbiamo accettato, più o meno consciamente, le regole imposte dalla tv. Dialoghi serrati, rapidi cambi di inquadrature, immagini ed emozioni interrotte bruscamente dalla pubblicità, presentatori che bloccano gli intervistati a metà discorso perché “il tempo è tiranno…”. La musica, all’interno di questo linguaggio, deve adattarsi alle stesse regole. Un brano di musica pop viene generalmente ridotto a 2/3 dell’effettiva durata. Tutto quello che ci viene proposto, viene confezionato, tagliato, ridotto, condizionato. Pensiamo ad un normale concerto con il direttore che estrae dalla tasca il diapason, suggerisce le note al coro, attende ancora qualche istante. Per le regole televisive si sarebbe già giocato un terzo del tempo a disposizione. Tutti saremmo d’accordo sull’utilità/ opportunità di una trasmissione divulgativa e didascalica che non dovesse sottostare ai ritmi televisivi o alle regole di una gara dai tempi strettissimi come in un talent show. Ma non è così…». Allora, la tv ci sta stretta? «In base a quanto ho già detto, sì. Sarebbe bello poter proporre un programma accattivante che stimolasse la curiosità e l’interesse del pubblico. Però è ben difficile immaginare un programma “libero” che non si basi sul compromesso tra qualità e semplificazione/ banalizzazione per mantenere alti gli ascolti o “catturare” un pubblico più vasto. Ma nell’era dello “share “, la musica corale non è certo competitiva rispetto a isole dei famosi, tronisti, grandi fratelli, liti in diretta e casi umani, ecc.». In più, sembra che, se ci viene data un’occasione, non ci trovi pronti ad esprimerci al meglio… «Infatti, dobbiamo chiederci, ad esempio, quanto influisce negativamente il voler apparire a tutti i costi. Tante trasmissioni pseudo-gastronomiche o di costume con collegamenti in diretta da questa o quella piazza presentano immancabilmente il coro o il gruppo folkloristico di turno alle spalle del conduttore. Si aspetta da ore il collegamento per poi esibirsi per pochi secondi dividendo l’inquadratura con un cesto di sopresse o frittelle prima di venir “sfumato” con i titoli di coda. Qualcuno, forse la maggioranza, è felice comunque perché… “mi hanno visto in tv”. Altri, pochi, hanno pensato ad un’occasione persa». Insomma, non siamo attrezzati alla bisogna, non è vero? «Direi proprio di sì. In questa televisione non si perde un’occasione perché non danno un’occasione. Esistono dei contenitori all’interno dei quali si muovono tanti elementi. L’eventuale qualità del contenitore offre implicitamente un breve spazio-occasione per esprimere un valore artistico. Bisogna esser pronti a cogliere l’attimo. Ciò significa qualità e organizzazione. Il movimento corale è pronto e organizzato per affrontare un’esperienza che preveda nuovi linguaggi? «Ci sentiamo trascurati e poco valorizzati ma spesso, quasi con orgoglio, rifiutiamo i mezzi moderni in nome della tradizione. Perché non provare a raccontare la tradizione tramite i mezzi moderni?». Forse il mondo corale è troppo chiuso in se stesso e non si apre alla contemporaneità? «Più o meno è così. Se si parla di ’”ignoranza” da parte del mondo televisivo nei confronti della musica, dovremmo anche parlare di “ignoranza” della coralità nei confronti dell’esterno. Purtroppo è vero, gli altri non ci conoscono, ma ciò è forse dovuto a una nostra colpevole chiusura. Faccio un esempio: quanti cori nell’associazione non hanno ancora un sito-web? E’ vero che le risorse finanziarie dei cori amatoriali sono sempre esigue, ma non è pensabile una crescita qualitativa senza un minimo investimento economico e di energie. Poi: quanti cori si sono affidati a un buon fotografo per avere delle N° 99 giugno 2011 belle immagini che presentino e rappresentino la propria identità? Quanti cori hanno curato la grafica dei manifesti per poter attirare l’attenzione di possibili spettatori? Quanti invece si accontentano delle fotocopie in bianco e nero formato A3 perché “ così risparmiamo”?». Insomma, tutto ciò aiuterebbe molto, secondo il suo modo di vedere? «Sì. Facciamo l’esempio dei Joy Singers: perché sono stati scelti per il programma del quale stiamo parlando? Sono stati molto fortunati ad essere l’unico coro gospel scelto in tutta Italia, ma la scelta non è del tutto casuale. Sono stati notati dagli autori per l’eleganza e professionalità del sito-web durante una ricerca via internet. Hanno due responsabili quasi fulltime (Cristina e Marco) che curano l’attività del coro e hanno tenuto per mesi i contatti con la produzione organizzando l’esperienza in ogni minimo dettaglio. Hanno una “coreografa” (Francesca) e quindi l’abitudine a curare i movimenti di scena. Si affidano a un grafico che coordina la comunicazione. Spero comunque che siano stati scelti, oltre che per l’organizzazione, anche per la qualità! Di sicuro hanno dimostrato agli addetti ai lavori grande disciplina e spirito di adattamento. A volte gli arrangiamenti e le coreografie sono stati preparati o cambiati la sera prima e quindi imparati o modificati in poche ore!». Detto tutto ciò, possiamo affermare che la nostra coralità deve cambiare marcia? «Decisamente sì. E la cosa riguarda soprattutto la coralità italiana in genere. Intendiamoci: è un periodo difficile per la coralità, ma soprattutto è un periodo difficile per l’arte. All’estero c’è molta più attenzione, ma forse solo un maggior rispetto per questa forma espressiva. Sicuramente c’è più apertura verso nuovi stili e modi di interpretare la coralità. Poi, nella nostra realtà corale, legata alla tradizione, c’è ancora un atteggiamento diffidente nei confronti di cori che hanno scelto un percorso artistico che attinga dalla musica pop/rock/leggera. Chi ha superato questa diffidenza accostandosi a quei generi, ne ha sicuramente intuito la ricchezza espressiva, la qualità tecnica, la forte valenza comunicativa. Senza voler aprire dibattiti possiamo forse concordare sul fatto che un atteggiamento di maggior apertura e interesse reciproci renderebbe molto più compatto il panorama corale. Ben vengano varietà, sfumature, diversità di ambizioni e obiettivi artistici, ma possibilmente con unità d’intenti: migliorare la qualità e la comunicazione. Al di là della qualità di cori, repertori e organici, si può semplificare il tutto in due categorie: la musica fatta bene e la musica fatta meno bene». Tornando alla trasmissione della Carlucci, sembra di capire che una certa oggettiva inconciliabilità di linguaggi diversi sia stata determinante. «Guardate: credo che gli stessi autori del format siano scesi forzatamente a grandi compromessi con la Rai. Immaginate le difficoltà logistiche nel dover spostare per ben tre volte le date del programma e il numero di puntate, prove, trasferte dei cori, scelta degli ospiti, scaletta delle puntate, sciopero tecnici Rai, ecc. Però, credo che durante la realizzazione del programma abbiano intuito le ben più ampie potenzialità del mondo corale. Purtroppo, al contempo, hanno anche capito le oggettive difficoltà di intrecciare i due diversi linguaggi, quello televisivo e quello corale. Si pensi solo al far muovere dietro le quinte tutti i gruppi, microfonarli, truccarli, vestirli. Non so se la trasmissione abbia avuto un buon successo e se abbia portato un po’ più di attenzione verso la coralità. Sicuramente era nelle intenzioni della produzione». Quanto trasmesso in tv, comunque, ha avuto pochi punti di contatto con la nostra realtà corale. «Effettivamente è un peccato che non ci sia stato spazio per tutte le realtà corali e credo che la scelta sia stata ben ponderata, il casting è durato quasi due anni! Alla fine era più semplice e “televisivo” proporre anche e soprattutto gruppi vocali anziché dei cori veri e propri. Inoltre per ampliare il “target” si è scelto di semplificare la proposta proponendo formazioni “stereotipate” certamente meno spontanee. ma di impatto e riconoscibilità immediati. Sempre a proposito di linguaggio televisivo: secondo voi, dopo un’esibizione di due minuti, il pubblico ricorderà più dettagli di un gruppo di quaranta coristi vestiti in nero o di una “girlband” di cinque ragazze scatenate con vestiti dorati e tacco dodici ?». Se ci si deve uniformare alla novità, che cosa debbono fare in tal senso i nostri cori? «Ogni novità ha bisogno di tempo per farsi spazio. Ogni cosa va preparata in anticipo e coltivata con pazienza. Pensando in positivo, cosa si può fare per poter esprimere il valore culturale della coralità amatoriale? Non ci sono trucchi né scorciatoie, a meno che non si provi con un coro di veline…! Bisogna lavorare per avere qualità. Il concetto di amatoriale non è incompatibile con quello di professionale. Si può cantare per passione con professionalità. E poi bisogna esser preparati alle occasioni. Cito un simpatico consiglio di un mio compaesano, il comico Lino Toffolo: “Bisogna prendere al volo il treno che passa… ma bisogna anche andare alla stazione!”. Ecco, tanto per restare in tema: sono sicuro che ci saranno altre occasioni per testimoniare il nostro bagaglio artistico e culturale. Intanto, cominciamo a fare il primo passo verso la stazione». Per concludere, come è stata la sua esperienza personale? «E’ stata comunque una bellissima esperienza di vita. Comunque, concludendo, spero che nessuno si sia risentito per queste mie considerazioni e mi auguro che ci siano occasioni per confrontare, tra cori, le proprie esperienze facendoci trovare pronti alla stazione per il prossimo treno in partenza! Buon lavoro a tutti, anzi buon viaggio!». 17 Musica Insieme N° 99 giugno 2011 inostricompositori Manolo Da Rold Nato a Belluno nel 1976, dopo il diploma in Organo e Composizione organistica conseguito al Conservatorio di Castelfranco Veneto, ha frequentato vari corsi di perfezionamento di musica antica e di improvvisazione; attualmente è iscritto all’ultimo anno di Musica Sacra presso il conservatorio Santa Cecilia di Roma. Si è esibito sia come solista che in duo o in trio con cantanti e strumentisti in numerosi concerti e rassegne organistiche nazionali ed internazionali. Dal 1995 si dedica alla musica corale studiando con vari maestri (Graden, Busto, Durighello, Zotto, Kirschner, Stefanutti, Zagni). Ha diretto vari gruppi vocali e strumentali e dal 1998 è direttore della Corale Zumellese di Mel, coro polifonico misto con al suo attivo oltre 700 concerti in tutta Europa. Alla guida della Corale Zumellese ha conseguito primi premi, piazzamenti di prestigio e premi speciali a concorsi corali nazionali ed internazionali (Vittorio Veneto, Gorizia, Aosta, Biella, Montorio al Vomano ecc..) Come compositore ha conseguito premi a competizioni nazionali e internazionali e si dedica particolarmente alla musica corale sacra e alle elaborazioni di canti popolari provenienti dalla tradizione orale, suoi lavori sono stati pubblicati in raccolte musicali e riviste specializzate, collabora con la rivista “La Cartellina” ed. Musicali Europee. Svolge inoltre attività didattica come direttore del coro di voci bianche “Roberto Goitre” di Mel. E’ stato membro di giuria a concorsi di esecuzione corale. E’ direttore e insegnante nella scuola di musica di Mel. E’ direttore artistico della Rassegna Internazionale di Canto Corale di Mel e consulente artistico dell’ A.S.A.C. Veneto. Ha approfondito lo studio delle discipline teologiche e liturgiche all’”Istituto Superiore di Scienze Religiose Gregorio Magno” presso il Seminario “Gregoriano” di Belluno. E’ membro della Commissione della Musica Sacra della Diocesi di Belluno – Feltre. La Partitura: Ave Regina caelorum . Manolo Da Rold Piccolo madrigale del mattino . Musica: Manolo Da Rold Testo: Edoardo Comiotto Note d’autore Ave Regina Coelurum e Piccolo Madrigale del mattino sono due mie brevissime composizioni per coro di voci pari, la prima pensata per un gruppo giovanile femminile, la seconda per un coro virile. Si tratta di due partiture estremamente differenti scritte anche in momenti differenti della mia se pur breve storia di compositore. Il primo brano, su tema mariano, è caratterizzato da sonorità che richiamano alla scuola compositiva nord europea con evidenti riferimenti alla scuola minimalista baltica, è proprio l’impulso ritmico minimale a dare vivacità a tutto il brano concepito come una veloce esposizione di sequenze musicali; la partitura è nata per un gruppo giovanile femminile caratterizzato da una sonorità ‘fresca e morbida’, ma ‘brillante’. Piccolo Madrigale del mattino è nato su di un testo dell’amico Edoardo Comiotto eccellente poeta zumellese, mio conterraneo. La partitura verte esclusivamente sull’aderenza della musica al testo con l’ausilio di richiami madrigalistici ben riconoscibili, come per esempio nell’imitazione del movimento del carillon (bb. 13 e 17), nell’evidente madrigalismo, espresso anche graficamente e riferito all’apertura della finestra (bb. 16 e 17), o nel suono cullante di una dolce ninna nanna (bb. 9-13). Tutto si conclude con un radioso raggio di sole (bb. 25-26). Ave Regina caelorum Manolo Da Rold [ = 80] con gioia e serenità Soprano Soprano p gi d A Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC f A a na cae lo rum a d cae lo rum a na cae lo rum lux a ve lo rum a ve ve Do mi na est or ta Do mi na an ge Do Sal ve Do mi na lo rum mi naan ge Sal ve A lo rum ve Re A ve Re lo rum A ve Re gi na sal ve por ta ex qua mun do ra dix ge ve ra dix Sal ve ge lo rum an ve Do mi na an [pochi] sal ve por ta ex qua mun ra dix sal ve por ta ex qua mun do do a a a u u u u de e e e ga a a a a a a u u u u de e e e ga a a a est or ta p Ga lux A. ve Do mi na lux est or ta p Ga S. gi 12 S. ve Re ve Re gi na cae na cae lo rum gi A. a [tutti] 6 S. na cae lo rum p S. ve Re gi p Alto d A in evidenza Gau de Vir go glo ri o sa gau 2 17 u S. u u u u u spe S. A. f Gau e sa ci de Vir go glo ri f Gau de sa Vir o go o glo ri o sa r Va le, o val de oh de Va co ra et pro no bis leo val ve Do mi na an ge lo de de co rum a ve Do mi na an ge lo rum ve Do gi na cae lo cae lo ra ra ra rum a et pro no bis et pro no bis et nes pro no bis mi Chris tum ex Chri Chri naan ge o ra tum ex o ra tum ex o ra lo rum rum d A ve Re mf o val de mf Va le o val de le de Va le mf Va Chri stum ex o stum ex p Chri A ve Re più lento e con slancio p rall. p A ve Re gi na ra co ra om ra Chri stum ex o a de sa f su per o rum co na cae lo co per om nes spe ci go gi f su sa per om nes spe ci de A. e f su sa de S. o 32 S. de Vir go glo ri 28 S. f Gau e oh o A. e e sa de su per om nes spe ci o de Vir o S. e 22 S. de u A. u pp o val pp ra o o ra pp ra. Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC S. Piccolo madrigale del mattino Musica: Manolo Da Rold Testo: Edoardo Comiotto Molto adagio liberamente Tenore Tenore Baritono T. s Il T. - - Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC si T. mon T. mon B. di mon - - ti ro ti ro - ro - ti - - f - sa te - nue dell' al sa te - nue dell' al sa te - nue dell' al più lento, senza rigore di tempo pp pp ti ti. - ba p - Il ro - sa Dal - p sa. Dal p sa. Dal - - pp come sospeso al la tua cul la tua cul tua - - cul fi te - nu - e, i pp come sospeso - ba i la, dal la, dal la, i - co - lo - te - nu - e la ba poco più mosso cullante - co - lo - dell' p ba pp co - lo - te - nu - e sa. (do) - - te - nu - e f ro f ro ti ra - vail - cri - na - le dei mon 7 m Il ra - vail - cri - na - le dei mon B. - m Il ra - vail - cri - na - le dei mon ro p con dolcezza p con dolcezza 4 p con dolcezza pp - pp - pp dal - la tua la tua la tua agitato 12 cul - T. cul B. - cul - la s'è mos la s'è mos la s'è mos - so - so 16 so T. B. ca - ril - lon il ca - ril - lon il T. il il f T. f B. il T. B. ca - ril - lon ca - ril - lon il ca - ril - lon il p ca - ril - lon il ca - ril - lon p fi prir la tra, fi fi - del rall. moltissimo................. tin - tin - ni - oil tin - tin - ni tin - tin - ni po - che, 21 T. a agitato f il il nes all' 18 ca - ril - lon rall. moltissimo................. p ca - ril - lon si il f lentamente, quasi senza rigore di tempo T. il f - po - che, po - che, - oil tin - tin - ni - oil tin - tin - ni - - oil p tin - tin - ni - oil tin - tin - ni - oil p tin - tin - ni p - tin - tin - ni - o o di p con dolcezza o p con dolcezza p con dolcezza rit. molto p f p luminoso f di po - che no - te, di po - che no - te, ha ris - ve - ha ris - ve - glia to l'oc - chio del glia to l'oc - chio del di po - che no - te, ha ris - ve - so - le, so - le, del del so - le, so - le, f glia to l'oc - chio del so - le, del del so - le. del so - le. p so - le, del so - le. Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC T. f N° 99 giugno 2011 45° Concorso nazionale corale - 28 e 29 maggio 2011 A Vittorio Veneto coralità veneta protagonista Quale luogo più adatto dello splendido teatro “Da Ponte” di Ceneda, attrezzato di conchiglia acustica e fresco di restauri, per lo svolgimento della quarantacinquesima edizione del Concorso nazionale corale “Trofei Città di Vittorio Veneto”? Edizione, quella di quest’anno, caratterizzata da un livello qualitativo dei cori in competizione veramente straordinario, secondo l’analisi del direttore artistico della manifestazione, il maestro Stefano Da Ros. Anche il presidente della Feniarco Sante Fornasier ha espresso con orgoglio la propria gioia nel vedere come il livello delle competizioni nazionali sia ormai in linea con lo standard europeo affermando che tutti i cori vincitori delle varie categorie della kermesse vittoriese sarebbero stati meritevoli di partecipare di diritto ad una competizione internazionale. 34 i cori in gara e, dato il numero elevato dei partecipanti, le audizioni hanno avuto inizio venerdì sera, subito dopo un concerto dedicato al nostro amatissimo presidente fondatore, il M° Efrem Casagrande, nel ventennale della sua scomparsa. La giuria era composta da Mauro Pedrotti (presidente), Antonella Arnese, Maria Dal Bianco, Ilario Lavrenčič e Dario Tabbia. Questi i risultati delle varie categorie. Categoria A: - primo premio al coro“Musicanova” di Roma, diretto da Fabrizio Barchi, - secondo premio al coro “Estro Armonico” di Salerno, diretto da Silvana Noschese, - terzo premio alla “Corale Zumellese” di Mel (BL), diretta da Manolo Da Rold, ex aequo con il coro “La Rupe” di Quincinetto (TO), diretto da Domenico Monetta. Categoria B: - primo premio alla “Corale Zumellese” di Mel (BL), diretta da Manolo Da Rold, ex aequo con il coro “Bodeca Neža” di San Michele del Carso (GO), diretto da Mateja Cernic, - secondo premio al coro “La Rupe” di Quincinetto (TO), diretto da Domenico Monetta, - terzo premio al coro “Nuova Armonia” di Chiari (BS) diretto da Maurizio Ramera. Va rilevato che la “Corale Zumellese” ha presentato due progetti interessanti. Il primo, per la categoria polifonica, dal titolo: “Musica corale sacra nord europea e statunitense, due scuole accomunate da un sempre più preponderante gusto neoromantico”, mentre il titolo del secondo progetto presentato per la categoria popolare, recitava: “Il canto popolare come ponte sull’oceano Atlantico in grado di unire, grazie all’avvento dei coloni aglosassoni, irlandesi e scozzesi le tradizioni musicali di due continenti”. Si tratta della seconda vittoria della “Zumellese” al concorso di Vittorio Veneto e la quarta vittoria consecutiva ad una competizione nazionale. Categoria C: - primo premio al coro “La Rupe” di Quincinetto (TO) diretto da Domenico Monetta, - secondo premio non assegnato, - terzo premio al coro maschile “La Stele” di Rovere Veronese (VR) diretto da Matteo Valbusa. Categoria D: - primo premio al coro “Bodeca Neža” di San Michele del Carso (GO), diretto da Mateja Cernic, - secondo premio al coro “Musicanova” di Roma, diretto da Fabrizio Barchi, - terzo premio al “Coro Giovanile di Tiene” (VI), diretto da Silvia Azzolin. In queste righe vogliamo esprimere la gioia e l’orgoglio per gli eccellenti interventi dei cori veneti in concorso, a partire dai cori che si sono esibiti al concerto in memoria del maestro Casagrande, ossia la Corale Femminile Vittoriese, diretta da Patrizia Tomasi; il Coro Alpino “Col di Lana”, diretto da Sabrina Carraro; il Coro ANA di Vittorio Veneto, diretto da Pierangelo Calesella, e il Coro “Vittorio Veneto”, diretto da Giuseppe Borin. In concorso si sono succeduti nelle varie categorie i seguenti cori veneti: “Gruppo Vocale Novecento” di San Bonifacio (VR), direttore Maurizio Aldo Sacquegna; Coro maschile “La Stele” di Roverè Veronese (VR), direttore Matteo Valbusa; Corale “San Salvatore” di Susegana (TV), direttore Gianni Bortoli; “Corale Zumellese” di Mel (BL), direttore Manolo Da Rold; Coro “Antonio De Vecchi” di Cinto Caomaggiore (VE), direttore Luciano Bertuzzo; “Amazing Gospel Choir” di Este (PD), direttore Chiara Moro; Coro del Liceo “Marco Polo” di Venezia, direttore Nicola Ardolino; “Coro Giovanile di Thiene” di Thiene (VI), direttore Silvia Azzolin. Il premio speciale Asac, quale miglior coro veneto in concorso, è stato consegnato dal maestro Paolo Piana, componente della commissione artistica Asac, alla “Corale Zumellese” di Mel, vincitrice della categoria B con il rilevante punteggio di 9/10. Altro coro veneto premiato è stato il “Coro Giovanile di Thiene” di Thiene (VI), guidato da Silvia Azzolin, che oltre al terzo posto nella categoria D ha ottenuto il premio speciale della giuria per il miglior progetto programma. Eccellente, nella categoria C, il terzo posto del coro maschile veronese “La Stele”, diretto da Matteo Valbusa, e il premio speciale al miglior coro scolastico ex aequo al coro del Liceo “Marco Polo” di Venezia di Nicola Ardolino. Al Veneto anche il premio per il miglior direttore consegnato al bellunese Manolo Da Rold, direttore della “Corale Zumellese”, ex aequo con il piemontese Domenico Monetta del coro “La Rupe”. Domenica 29 si è poi disputato il 17° Gran Premio tra i cori migliori classificati e la giuria ha assegnato a maggioranza il prestigioso trofeo all’eccellente Coro “Musicanova” di Roma, diretto da Fabrizio Barchi, che quindi riporta, dalla trasferta veneta, un ricco palmares a conferma dell’eccezionalità del coro romano e delle grandi doti tecniche e musicali del suo direttore. “Corale Zumellese di Mel 1° premio ex aequo cat. B e 3° premio ex aequo cat.A Premio ex aequo miglior Direttore al M° Manolo Da Rold e premio ASAC miglior coro veneto in concorso” 23 N° 99 giugno 2011 29ma edizione del concorso della Pro Quartiano Al “Gaffurio” fascia oro ai “Cantori di Santomio” 24 Alla 29ma edizione del concorso corale “Franchino Gaffurio”, organizzato dalla Pro Quartiano, la coralità veneta si è particolarmente distinta con il successo dei “Cantori di Santomio” di Malo (VI). Questi i risultati nelle varie sezioni. Programma monografico della sezione polifonia sacra: il premio “Alleanza Toro assicurazioni” di Lodi è andato al “Coro da camera di Torino” diretto da Dario Tabbia. Programma storico della sezione polifonia sacra: il premio “Amministrazione comunale di Mulazzano” è andato al coro “I Cantori di Santomio” di Malo (VI), diretto da Nicola Sella. Il Premio della Banca di Credito Cooperativo di Borghetto Lodigiano per il coro con l’esecuzione del brano con la terza più alta votazione media è andato al “Coro da camera di Torino”, diretto da Dario Tabbia, che ha eseguito l’”Ave Maria” di Max Baumann. Il Premio “Centro M’interessi” di Quartiano per il coro con l’esecuzione del brano con la seconda più alta votazione media è stato assegnato ancora al “Coro da camera di Torino”, diretto da Dario Tabbia, per l’esecuzione del brano “Canite tuba” di Bruno Bettinelli. Il Premio A.N.C.R. di Quartiano per il coro con l’esecuzione del brano con la più alta votazione media è stato consegnato al coro “I cantori di Santomio” di Malo (VI), diretto da Nicola Sella, per l’esecuzione del brano “O magnum mysterium” di Giacomo Mezzalira. Il Premio “Rosangela Rossi” per il brano eseguito da sole voci femminili con la più alta votazione media è stato assegnato all’”Ensemble Fonte Gaia” di Rovagnate, diretto da Flora Anna Spreafico, per l’esecuzione del brano “Sanctus” di Andrè Càplet. Il Premio “Monsignor Alfredo BraviCeramiche artistiche Vecchia Lodi”, assegnato dalla giuria al direttore che ha espresso le migliori qualità tecniche, è andato a Dario Tabbia, direttore del “Coro da camera” di Torino. Il Premio “Pro Quartiano”, assegnato dalla giuria per l’impegno profuso nell’attività didattica a favore della coralità giovanile, è stato consegnato a Giuseppina Parisi, direttrice del coro “Arzolim de la tori” di Riva del Garda (TN). Alla Primavera Musicale Veronese Il coro della media di Cologna vince il “MaggioScuola” “MaggioScuola” è un evento di prestigio per la città e per la provincia di Verona, con esposizioni, nel palazzo della Gran Guardia, delle più significative produzioni annuali delle scuole veronesi, con mostre di libri e materiali didattici che richiamano scolaresche, insegnanti, educatori ed amministratori da tutta la regione ed oltre. All’interno della manifestazione si inserisce il Concorso di canto corale, promosso dall’Associazione Gruppi Corali Veronesi con il patrocinio del Comune di Verona e della Regione Veneto, giunto quest’anno alla dodicesima edizione. Sabato14 maggio la giuria, composta dai maestri Walter Marzilli, Giorgio Mazzucato, Carmen Menghini, Francesco Peruch, Felix Resch, Stefano Zilio e presieduta dal m° Giorgio Croci, ha assegnato la coppa del primo premio, consegnata dall’assessore all’istruzione del Comune di Verona Alberto Benetti, al coro della scuola media “Dante Alighieri” di Cologna Veneta, diretto da Annachiara Scapini. Il coro ha presentato un repertorio popolare di canti veneti integrati da danze e divertenti movimenti di scena e un canto risorgimentale “Rataplan-La bella Gigogin” per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia, concludendo con un omaggio all’Africa scatenato dalle percussioni che da anni caratterizzano questa compagine multietnica di cento ragazzi, impegnati nel recupero e nell’integrazione delle diversità culturali presenti nella scuola. Due settimane dopo, sabato 28, il coro di Cologna Veneta, invitato dal Comune di Legnago, è stato protagonista di un trascinante concerto dedicato alla Terra, sul palco del Teatro Salieri, nell’ambito del Festival di Maggio 2011, promosso dagli assessorati alla cultura e all’istruzione di Legnago con il patrocinio di Provincia e Regione e che ha visto coinvolti oltre 1300 ragazzi di tutte le scuole del territorio. A.C. N° 99 giugno 2011 L’esperienza di un nostro docente La musica corale italiana insegnata oltre Atlantico Un corso all’ Università di Colima in Messico In occasione del Primo Festival Corale Internazionale “Es a Voz”, organizzato dall’Università di Colima (Messico), ho avuto l’onore di essere stato invitato a tenere un corso per direttori sulla musica corale italiana. L’occasione è scaturita grazie alla ormai lunga collaborazione con il maestro italo-messicano Davide Nicolini e con il maestro Jaime Quintero Corona, direttore artistico del festival, insegnanti presso l’Istituto di Belle Arti (che comprende tutte le discipline musicali) dell’Università di Colima. In un Paese dove la violenza legata al narcotraffico segna le cronache della vita quotidiana, all’Università è affidato l’importantissimo ruolo di catalizzatore sociale, di promotore culturale, di salda guida formativa per i giovani messicani. Per questo è considerata l’istituzione più importante dopo il governo, e ad essa vengono dedicati ampi spazi, nuove strutture e sicuri fondi economici. È surreale - ma soprattutto triste – il risultato di un confronto con la nostra situazione italiana, dove cultura, ricerca e istruzione sono ai minimi storici in quanto a considerazione economica e sociale. Nello stato di Colima l’Università gestisce direttamente musei, una pinacoteca, un modernissimo teatro universitario con 1500 posti a sedere, oltre a campus e altre strutture legate allo studio e alla vita degli studenti. Il Festival “Es a Voz” si articolava nell’arco di una settimana, con un concerto programmato per ogni sera, in cui si sono esibiti con successo gli ottimi gruppi corali di Colima, ognuno nel suo particolare repertorio: L’Ensamble Vocal (musica popolare e canzoni messicane), il Coro de càmara (musica profana), i Niños Cantores (musica sacra), il Grupo Cantares (Quintetto maschile con pianoforte, già ospite in Italia al Festival Corale “Voce!”), il coro femminile Coral Divas (musica profana), e il Coro dell’Università di Colima (coro laboratorio dello stage sulla musica italiana). Il corso per direttori si è svolto nelle giornate dei concerti, con alta partecipazione degli allievi e grande impegno quotidiano del Coro dell’Università che aveva già preparato il repertorio per garantire un buon livello. Le lezioni si svolgevano il mattino con gli allievi direttori, con un lavoro di analisi dei brani e tecnica gestuale; i pomeriggi invece prevedevano la concertazione dei brani con il coro, in vista della serata di gala che chiudeva il Festival a fine settimana. Data l’occasione di lavorare per ben cinque giorni con gli allievi direttori e il Coro dell’Università, costituito da una trentina di giovani musicisti, ho approntato un repertorio di undici brani di autori italiani, in una prospettiva storica dal Rinascimento alla musica contemporanea. Per la musica sacra del ‘500 il celebre Sicut cervus di Palestrina (prima e seconda parte) e O magnum mysterium (doppio coro) di Giovanni Gabrieli, per far conoscere le scuole romana e veneziana. È stato interessante approfondire con gli allievi del corso un approccio alla partitura che parta da una attenta analisi musicologica e semiologica del testo, insieme alla contestualizzazione storico-stilistica degli autori e delle opere. Ho proposto inoltre il madrigale di Monteverdi Ecco mormorar l’onde. Musiche da noi molto eseguite, ma ben poco conosciute in Messico! Con il coro siamo riusciti a lavorare sul significato di ogni parola (cosa non semplice per i non italiani) e sul suo specifico suono, per capirne la realizzazione in musica del sommo compositore e provare a darne una degna interpretazione. Si è trattato poi il mottetto O sacrum convivium di Pergolesi per la musica barocca; O salutaris Hostia di Rossini e il Va pensiero di Verdi per la musica dell’Ottocento. Tre autori molto conosciuti anche all’estero, affrontati con entusiasmo e sicurezza dal gruppo corale e dai direttori. Per quanto riguarda la musica del ‘900 e contemporanea ho scelto alcuni importanti compositori per dare uno spaccato della coralità moderna e dei suoi stili in Italia: il madrigale moderno con il magnifico Cade la sera di Ildebrando Pizzetti, il mottetto contemporaneo con Aurora di Bruno Bettinelli; per l’improvvisazione sul canto gregoriano e la musica aleatoria Hodie Christus natus est di Pierpaolo Scattolin; per la musica sacra-liturgica O sacrum convivium di Molfino e Magna et mirabilia di Valtinoni. Dopo lunga preparazione, il coro si è destreggiato fra le difficoltà del repertorio interpretando i brani diretti dagli allievi direttori in un ottimo concerto di gala, applaudito con entusiasmo dal numeroso pubblico del festival (tutti i concerti erano con ingresso a pagamento). Naturalmente, oltre all’esperienza professionale, il viaggio si è rivelato un’occasione entusiasmante per conoscere da vicino le bellezze del Messico e il calore dei suoi abitanti. Accompagnato con squisita ospitalità dagli amici dell’Università, ho avuto l’occasione di visitare alcuni dei posti più caratteristici dello stato di Colima, di scoprine l’antica identità culturale preispanica che affonda le sue radici nella civiltà Maya, di gustarne i sapori (non solo chili) e vederne le bellezze naturali. Il Messico da noi è conosciuto ben poco, portato alle cronache esclusivamente per i suoi problemi sociali; tuttavia è un paese ricco di opportunità e aperto al mondo, grazie soprattutto alle sue Università, vero perno culturale artefice di iniziative ad apertura internazionale. Matteo Valbusa www.matteovalbusa.it I nostri più sinceri e ammirati complimenti al m° Battista Pradal Vincitore del primo premio al concorso “Contemporany Americana Festival” Di Boston negli Stati Uniti con il brano dal titolo “Aus Lieb” per coro misto 25 N° 99 giugno 2011 8-9-10 aprile 2011 Canthemus La tradizione degli Incontri Corali a Thiene 26 “CANTHEMUS” non è un’iniziativa nuova per la città: già tra il 1978 e il 1994 Thiene fu teatro di uno degli appuntamenti corali più prestigiosi del Veneto. In quegli anni infatti, grazie agli “Incontri Corali Internazionali” organizzati dal Coro “Città di Thiene” con il supporto logistico di cittadini ed amministratori thienesi, la città fu uno dei passaggi obbligati per le maggiori formazioni vocali mondiali esistenti all’epoca. Nella primavera 2010, sempre su iniziativa ed organizzazione della stessa Associazione Corale “Città di Thiene”, la coralità di eccellenza è tornata ad interessare la vita culturale del territorio thienese con il nome di “CANTHEMUS” (il “th” del nome vuole essere una ulteriore sottolineatura per un evento di peculiare matrice thienese). In quell’occasione furono nostri ospiti il giapponese Coro KODAMA, proveniente dalla città di Sendai, e il Coro “A.Tavagnacco” di Udine: due serate nelle quali il folto pubblico presente poté apprezzare con entusiasmo la proposta musicale, che ben ha saputo dare il via ad una grande ripresa dell’evento annuale di carattere corale ispirata ai fasti dei passati “Incontri Corali Internazionali”. L’ 8 e 9 aprile scorsi l’avventura di “CANTHEMUS” è continuata con altre due prestigiose formazioni nazionali ed internazionali: dalla vicina Piovene (VI) l’affascinante coro femminile ENSEMBLE LA ROSE, vincitore di numerosi riconoscimenti corali sotto la direzione di Jose Borgo, e da Lugano (Svizzera) il poderoso coro virile I CANTORI DELLE CIME diretto da Manuel Rigamonti. Entrambe le serate si sono tenute nell’Auditorium ex-Fonato in via C.Del Prete. Sono state aperte da un saluto musicale del Coro “Città di Thiene” sotto la direzione artistica di Lorenzo Fattambrini. Collateralmente alla manifestazione si sono tenute alcune iniziative volte a far conoscere ai cori ospiti le bellezze e i tesori culturali del nostro territorio, grazie anche alla collaborazione e l’alto patrocinio degli Assessorati alla Cultura e al Turismo di Thiene. A questo proposito è stata un’occasione prestigiosa ascoltare I CANTORI DELLE CIME di Lugano nel loro saluto corale offerto alla Città di Thiene domenica 10 aprile nella sala consiliare del Municipio. Inoltre la rassegna “CANTHEMUS” è stata inserita nel cartellone della manifestazione “Tracce sonore 2011” promossa ed organizzata dall’Ufficio Cultura del Comune di Thiene. In questo primo semestre 2011 il Coro “Città di Thiene” è stato impegnato in altri importanti eventi musicali. In particolare venerdì 6 maggio al Teatro Comunale, dove il coro thienese ha affrontato la monumentale partitura dei CARMINA BURANA di C.Orff, e domenica 22 maggio nella Chiesa della Pentecoste dove ha eseguito una messa-concerto dedicata al Mozart sacro (MISSA BREVIS K192, MAGNIFICAT K321 e altri brani). Lorenzo Fattambrini Vincitore del 22° grand prix seghizzi 2010 “Pilgrim Mission Choir” (Corea del Sud) Straordinaria tournée del Pilgrim Mission Choir in Veneto organizzata dall’ASAC in collaborazione con l’Associazione corale goriziana C.A.Seghizzi e ospite della XXXIX Rassegna Internazionale di Canto Corale di Mel Fondato nel 1980 dal Maestro Jae-Joon Lee, il “Pilgrim Mission Choir” rappresenta l’essenza della musica religiosa. Incentrato sulla musica sacra, il repertorio del coro spazia dal rinascimento al contemporaneo, dal barocco al classico, e comprende molti generi, fra cui spiritual, gospel e musica moderna. Nel 2003 il “Pilgrim Mission Choir” è stato invitato al “Manila World Choral Festival” nelle Filippine; nel 2005 al “Taiwanese World Choral Festival” in rappresentanza della Corea e come ospite al “Taipei National Theater”. Il coro è stato inoltre invitato allo “Spain International Choir Festival” (2006) e al “Puebla World Choral Festival” in Messico (2007). Il Maestro JaeJoon Lee si è laureato in Musica all’Università di Keimyung e si è specializzato in direzione corale alla “University of Southern California” di Los Angeles e in direzione d’orchestra e d’opera al “Novosibirsk National Music Conservatory”, in Russia. Il maestro Lee ha diretto il Pilgrim Mission Choir al “Second World Choir Olympics” nel 2002 e al “Third World Choir Olympics” svoltosi a Brema, in Germania. L’anno successivo il percorso artistico è stato coronato da un’eccellente risultato, sono risultati primi nella categoria “Musica Sacra a Cappella”. Nel 2004, il maestro Lee è stato direttore artistico del “Daegu International Choir Festival”. Ha diretto numerose opere tra cui La Boheme, La Traviata, Carmen, Aida e Rigoletto. Inoltre, ha anche diretto opere sinfoniche di Mozart, Beethoven, Tchaikovsky, Brahms e Mahler. Attualmente è direttore artistico di: “The Gala Orchestra”, “Deagu Genius Youth Orchestra”, “Pilgrim Mission Music Center”, I concerti 2011 1 luglio - Mel (BL) - Chiesa arcipretale 2 luglio - Romano d’Ezzelino (VI) - Ca’ Cornaro 3 luglio - Bosco Chiesanuova (VR) - Chiesa parrocchiale 4 luglio - San Martino di Castrozza (TN) - Chiesa parrocchiale 5 luglio - Agordo (BL) - Chiesa arcidiaconale 6 luglio - Cortina d’Ampezzo (BL) - Chiesa della Difesa “Yenoeul Music Center”, e insegnante al “Santo Tomas Music College” di Manila, Filippine e direttore artistico de “Daegu Educational Institute for Art-gifted Students”. Nel 2010, al 49° Concorso internazionale di canto corale Seghizzi, il Pilgrim Mission Choir ha vinto il 1° Premio nella categoria di musica polifonica dell’Ottocento, il 1° Premio per la miglior esecuzione del brano “Gloria” di Alessandro Kirschner, il 3° Premio nella categoria di musica contemporanea. Il successo musicale è stato infine coronato dal massimo premio del concorso Seghizzi: il 22 Grand Prix Seghizzi 2010. N° 99 giugno 2011 Per il 150° dell’Unità del nostro Paese L’Italia è… andata in scena a Feltre Non poteva certo mancare in questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia un concerto patriottico. Quello che si è tenuto a Feltre (Bl) lo scorso 16 marzo all’Auditorium Canossiano non è stato ‘patriottico’ in senso generico, ma ha voluto percorrere in modo necessariamente rapido e il più possibile esaustivo l’intero Risorgimento italiano (e feltrino nello specifico) dalle premesse culturali (la Rivoluzione francese e le conseguenze napoleoniche) fino a quello che alcuni storici hanno chiamato il ‘secondo Risorgimento italiano’ e cioè la guerra resistenziale. La piacevolissima ‘lezione’ di storia è stata tenuta dal vice presidente dell’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea) professor Francesco Piero Franchi che attraverso la lettura di brani tratti dall’antologia La penna, la spada, le bandiere, recentemente pubblicata sempre a cura dello stesso Istituto, e intercalata dall’esecuzione di brani musicali risorgimentali, ha disegnato un quadro della vicenda dell’unificazione del nostro Paese aggiungendo alle nostre conoscenze di storia patria (come si chiamava una volta) interessanti particolari riguardanti personaggi e fatti bellunesi forse noti a pochi. L’esecuzione dei nove brani corali tutti adattati da Piervito Malusà (più uno, Partire, partirò, adattato da Manolo Da Rold) è stata affidata al Trifolium Ensemble formato da Claudio Mei, Lorenzo Luciani e Franco Cisilino. L’Ensemble, abituato solitamente a un repertorio antico, si è cimentato qui con brani di tradizione popolare o popolaresca a cui l’armonizzazione ha talora cercato di dare nuova veste pur rispettando il più possibile lo spirito originario. Certo, in questo concerto non si sono ascoltati autentici capi d’arte, ma così si voleva e così doveva essere, ovvero la narrazione di un Risorgimento visto attraverso il movimento popolare e di conseguenza i brani che il popolo cantava e sentiva più comunemente come appartenergli. Così, accanto a brani noti o arcinoti come La Marseilleise, Il canto degli Italiani o Partire, partirò, si sono potute ascoltare autentiche curiosità storiche come l’Inno di Garibaldi o Camicia rossa garibaldina. La serata, inoltre, è stata preceduta da un’ampia introduzione sul Risorgimento di Gianmario Dal Molin e da un saluto in musica, sempre in tema, di due cori giovanili, quello del Liceo Dal Piaz diretto da Maria Canton e i Coristi per caso della scuola elementare e media di Sovramonte diretti da Sheila Rech, entrambe giovani formazioni che hanno già partecipato con successo a concorsi e rassegne corali. Alberto Opalio In breve CANTA ITALIA! Nell’ambito delle iniziative programmate per il 150° dell’Unità d’Italia, su suggerimento della Commissione Artistica Nazionale, si è deciso di invitare i cori associati alla Feniarco ad inviarci delle CLIP video della durata di circa un minuto che contengano un brano (o parte di esso) di repertorio italiano nello spirito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e che concludano con lo slogan “CANTA ITALIA” scandito da tutto il coro. Queste clip saranno inserite su Youtube. Premio per Giorgio Susana Il maestro Giorgio Susana ha vinto il primo premio al concorso internazionale di composizione per giovani compositori “Dolci parole e care”, indetto dalla Corale universitaria di Torino, con il brano “Luci serene e chiare” per coro misto. Incontro corale a Marostica (VI) La 23ma Primavera musicale e la 12ma edizione degli incontri corali internazionali di Marostica hanno ospitato, la scorsa domenica 22 maggio nella chiesa di S. Antonio, un concerto della “Gioventù In Cantata”, diretta da Cinzia Zanon, e del coro maschile “La stele”, diretto da Matteo Valbusa. Il primo complesso ha eseguito quattro brani sacri con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Massimo Zulpo, mentre il secondo ha proposto dapprima cinque brani sul tema “Il coro maschile nella musica contemporanea” e poi altre cinque sul tema “Vette della musica alpina”. “Neri per caso” a Caldierino (VR) Il complesso “Chorus” di Caldierino (Verona), gruppo corale e strumentale noto per le trascrizioni di musica pop, spiritual e leggera del suo direttore Carlo Bennati, organizza lo spettacolo “Chorus&friends”. Ospiti in concerto i “Neri per caso”, celebre e capace gruppo vocale col quale “Chorus” ha collaborato in occasione del concerto di Natale 2008 su Rai 2. Un migliaio di posti a sedere all’aperto vi aspettano la sera del 27 agosto a Caldierino. Biglietti solo in prevendita al 3398693607 o [email protected]. Info su www.chorus.verona.it. Il coro “Croda Rossa” di Mirano (VE) Lunedì 30 maggio al Teatro di Mirano (VE) il locale Coro “Croda Rossa” ha festeggiato il 40° della sua fondazione. Il concerto è stato una panoramica delle memorie musicali di questi quarant’anni di attività con la partecipazione di molti amici che hanno cantato nel complesso miranese nel corso dei suoi quattro decenni di vita. 27 N° 99 giugno 2011 I seminari metodo Rohmert 28 Si è concluso domenica 8 maggio a Villa San Fermo di Lonigo (Vicenza) la settima annualità del corso semiresidenziale di vocalità funzionale “Rohmert” (Metodo Lichtenberger® Institut). Organizzato dalla Consulta ASAC di Verona, in accordo con la Consulta di Vicenza e in collaborazione con l’Associazione MiniTeatro Immagina, il Corso è rivolto a coristi, direttori di coro, cantanti solisti, attori, insegnanti, logopedisti e quanti sono interessati all’uso della voce per motivi artistici o professionali. Le domande di iscrizione per l’anno 2011/12 dovranno pervenire entro il 31 luglio 2011 alla direzione organizzativa, curata dalla Consulente artistica ASAC prof.ssa Anna Chiara Scapini. La direzione didattica del corso è curata dal m° Luciano Borin (anch’egli Consulente artistico ASAC, oltre che docente presso il Conservatorio di Padova, compositore e direttore di coro) e si avvale della collaborazione di altri docenti formati al Lichtenberger Institut (D). Da quest’anno sono stati attivati specifici laboratori sul repertorio corale, condotti dal m° Borin. Presso la stessa sede di Villa San Fermo si è tenuto un seminario informativo, di presentazione del Metodo sabato 12 e domenica 13 giugno 2011. DOVE? - IL CORSO, ORGANIZZATO DALLA CONSULTA ASAC DI VERONA, È UBICATO A LONIGO (IN ACCORDO CON LA CONSULTA DI VICENZA) PER RAGIONI LOGISTICHE: SITUATA IN POSIZIONE PIÙ CENTRALE PER IL PUBBLICO DI DESTINAZIONE, PROVENIENTE DA VARIE LOCALITÀ DEL VENETO E DA FUORI REGIONE, VILLA SAN FERMO A LONIGO È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DALL’AUTOSTRADA ED OFFRE AMPI SPAZI DIDATTICI, DISPONIBILITÀ D’USO DEL PIANOFORTE E POSSIBILITÀ DI SOGGIORNO CON PERNOTTAMENTO E PENSIONE. Per informazioni e iscrizioni: ASAC Veneto - Consulta di Verona – Consulente artistico Anna Chiara Scapini [email protected] - cell. 338 2222141. METODO ROHMERT – LONIGO STRUTTURA DEI SEMINARI: 1 – 5 fine settimana da ottobre a marzo (circa 1 al mese) per un totale di 10 ore ciascuno, di cui 4 al sabato pomeriggio e 6 la domenica (mattina + pomeriggio) 2 – il corso si attiva con 6 iscritti effettivi 3 – sono ammessi uditori 4 – le lezioni si articolano in una parte introduttiva teorica e in una serie di lezioni individuali (circa 3 per ogni weekend) alle quali assiste tutto il gruppo. Le lezioni individuali sono riservate agli effettivi. Gli uditori partecipano alle parti collettive e assistono alle lezioni individuali degli altri corsisti 5 – per i frequentanti del terzo anno e successivi, il pomeriggio del sabato è dedicato ad attività collettive su repertorio corale condotte dal m° Luciano Borin 6 – a discrezione della direzione organizzativa, sulla base di eventuali avanzi di cassa, potrà essere aggiunto un seminario nel mese di maggio, senza ulteriori oneri per i corsisti Per chiarimenti e contatti: [email protected] cell. 338 2222141 Alla messa papale a Venezia dell’8 maggio I Polifonici Vicentini hanno cantato per Benedetto XVI Domenica 8 maggio ad animare la liturgia presieduta da Benedetto XVI a Venezia è stato un complesso corale vicentino. Si tratta dei “Polifonici Vicentini”, diretta sin dalla fondazione dal M° Pierluigi Comparin, titolare della cattedra d’organo e canto gregoriano al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. In un’intervista pubblicata il 7 maggio scorso su “La Domenica di Vicenza” il maestro Comparin ha ricordato che «i responsabili, don Gianandrea Di Donna e il M° Alessio Randon, preposti alla cura della parte musicale e liturgica dell’evento» li avevano scelti considerando le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il gruppo corale vicentino. Va ricordato che si tratta di un gruppo impostosi nel panorama musicale corale, non solo italiano, per la professionalità dimostrata nel rappresentare la grande musica sacra di tutti i tempi. Per la messa papale a Venezia avevano preparato la messa “Lux et Origo” composta dal M° Italo Bianchi appositamente per tale celebrazione eucaristica, in alternanza con sezioni di canto gregoriano. Sono stati eseguiti anche i due mottetti “Jubilate Deo” di Jakob Gallus e “O Sacrum Convivium” di Andrea Gabrieli quale doveroso omaggio alla terra veneta. Per i “Polifonici Vicentini” è stata la prima volta al cospetto di un Pontefice, perciò un’esperienza molto intensa, destinata a lasciare in loro un ricordo per tutta la vita. «Ma anche - ha sottolineato il M° Comparin - una soddisfazione umana che ci ha ricompensato, più di tante altre cose, del sacrificio compiuto, sempre con gioia ed entusiasmo nell’intento di migliorare sempre più nel servizio alla musica e al canto». N° 99 giugno 2011 Soave Festival Gospel ...e non solo Dopo l’annullamento della manifestazione del 2010, a causa delle alluvioni subite nelle zone intorno a Soave lo scorso novembre, la consulta Asac di Verona in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco intende riproporre per il 2011 la manifestazione “Soave Festival Gospel ... e non solo”. La rassegna prevede l’esibizione dei cori in quattro diversi luoghi presenti sul territorio di Soave, celebre località vinicola e centro turistico a ridosso delle colline orientali della provincia (casello autostradale sulla Milano-Venezia). A partire dal primo fine settimana di novembre si esibiranno con cadenza settimanale “The Soul Singers Gospel Choir” di Treviso (direttore Candy Caulian), “Tribù Gospel Singers” di Verona (direttore Josè Mezzanini), “Amazing Gospel Choir” di Padova (direttore Marica Fasolato). Il Festival si concluderà con il concerto del coro “Ecclesia Nova” di Verona, diretto da Matteo Valbusa). Maggiori informazioni saranno presenti nei prossimi mesi sul sito www.asac-cori.it. 29 Al Santuario del monte Miesna - FELTRE Musica e spiritualità a San Vittore Presso la splendida Basilica–Santuario dei Ss. Vittore e Corona, situata ad Anzù di Feltre (BL), si terrà da mercoledì 17 a domenica 21 agosto 2011 il secondo Seminario di musica e spiritualità. Inserito entro La via al Santuario (ideazione Elena Modena e Orazio Cirri), che da sei anni fa capo al Centro Studi Claviere di Vittorio Veneto, il seminario ha l’obiettivo di avvicinare al repertorio medievale letto sia in chiave liturgica e musicale sia nella ricchezza testuale e nelle implicazioni simboliche in esso racchiuse. In programma vi sono brani appartenenti al repertorio gregoriano, testi di Ildegarda di Bingen (1098-1179), ed esempi da uno dei codici più importanti dei secoli XIII–XIV, il codice Las Huelgas (monastero cistercense di Burgos). Sono previsti momenti di studio teorico (semiologia e modalità), analisi del testo, dei contenuti, delle immagini, pratica di lettura, apprendimento ed esecuzione, vocalità. Il seminario è aperto a quanti siano già indirizzati al canto gregoriano e alla monodia medievale, a soggetti forniti di competenze musicali a vario titolo, a interessati che desiderino accostarsi per la prima volta a un repertorio che è ad altissima valenza musicale e spirituale, a tutti coloro che sono interessati a tematiche teologiche. Due i docenti principali: Gianmartino Maria Durighello (Conservatorio di Musica “A. Steffani”, Castelfranco Veneto, Biennio di Musica Sacra: musicologia liturgica; spiritualità ed estetica del Canto Gregoriano) ed Elena Modena (Università Ca’ Foscari, Venezia), che tratterà di vocalità e repertorio. Ad essi si affiancano come docenti ospiti: Don Giorgio Maschio (Facoltà di Teologia del Triveneto); Lucia Tancredi (scrittrice, insegnante di Letteratura in Macerata); Paola Folicaldi (pittrice, Fermo); Flavio Franco (Studio Acropolis, Vittorio Veneto); Ilario Gregoletto (Conservatorio di Musica J. Tomadini, Udine). Fra i temi: Spiritus, flatus e musicalità del creato; Santa Ildegarda di Bingen: l’inudibile rivelato tramite l’intelligenza dei sensi; Le tavole miniate raccolte nel Lucca codex (Codex Latinum 1942, Lucca, Biblioteca Statale) nelle visioni di Ildegarda di Bingen (Liber divinorum operum); La dedicazione del luogo sacro. Per informazioni: Centro Studi Claviere: [email protected]; 0438 57614; 340 2122409; sulla Basilica–Santuario www.santivittoreecorona.it N° 99 giugno 2011 A Bassano del Grappa Meeting per cori giovanili e di voci bianche Una ricetta da ripetere - 3 giorni - 2 maestri - 124 voci bianche - 41 voci giovanili - 12 direttori di coro - 11 formazioni corali - tanta voglia di cantare insieme - un pizzico di coraggio - 1 coordinatore per amalgamare il tutto 30 questi gli ingredienti del 2° Meeting per cori giovanili e per cori di voci bianche - organizzato dall’ASAC con la collaborazione del coro “Giovani Voci Bassano” - svoltosi dal pomeriggio di venerdì 18 a domenica 20 febbraio 2011 presso l’Istituto Scalabrini di Bassano. del Grappa (VI) con il patrocinio della città. Il Meeting, curato dalla professoressa Cinzia Zanon, membro della Commissione Artistica dell’ASAC e coordinatrice della Commissione per la Coralità giovanile e infantile della stessa associazione, si è articolato in due laboratori corali - uno riservato ai cori di voci bianche e l’altro ai cori giovanili – e in un concerto finale che, tenutosi domenica pomeriggio presso il Teatro Remondini, ha offerto la possibilità di presentare, al numeroso pubblico presente in sala, i risultati ottenuti durante le tre intense giornate di lavoro. A condurre i cantori più piccoli il marchigiano M° Mario Giorgi, che, alla guida di diverse formazioni corali, ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti per le proprie doti musicali e interpretative nell’ambito delle direzione. Ad occuparsi delle voci giovanili, invece, il M° Mauro Marchetti, riconosciuto ed eclettico musicista romano, anch’egli distintosi per aver ricevuto, come miglior direttore, importati premi in concorsi internazionali. Ogni bambino, ogni ragazzo è entrato in aula venerdì pomeriggio portando con sé il proprio piccolo/grande bagaglio di esperienza musicale; ognuno di loro ha avuto la possibilità di confrontarsi con i propri “colleghi” e di osservare, provare, sperimentare nuovi metodi di insegnamento, nuove gestualità e tecniche di direzione, talvolta così distanti da quelle alle quali sono abituati da accoglierle, inizialmente, con diffidenza o con l’innocente sorriso sulla labbra di chi, divertito, si trova ad osservare una cosa così estranea da potersi ritenere buffa. Ognuno dei partecipanti al Meeting, a conclusione dell’itinerario formativo, breve ma estremamente concentrato, ha raccolto e portato con sé qualcosa di molto prezioso: l’arricchimento del proprio percorso di cantore, l’apertura verso nuove prospettive musicali e la consapevolezza che la forza della musica e la gioia del poter cantare insieme sono capaci di superare ostacoli a prima vista insormontabili. I componenti dei gruppi CESARE POLLINI di Padova, S. MARIA FONTANIS di Fontane di Villorba (TV), ARS NOVA di Carpenedol (BS), GIOVANIGES di Schio (VI), GIOVANI VOCI BASSANO di Bassano del Grappa (VI), GIOVENTÙ IN CANTATA di Marostica (VI), GIUSEPPE SARTO di Riese Pio X (TV), IRIS ENSEMBLE di Padova, MAGICHE NOTE di Selva del Montello (TV), PICCOLI CANTORI PATAVINI di Padova e VOCI GIOIOSE di Arsero (VI), per l’occasione si sono fusi in due grandi formazioni corali che, sotto la sapiente guida di due preparati maestri, sono state capaci, nonostante non avessero mai cantato insieme prima, di costruire un repertorio di tutto rispetto che, dal sacro al profano, dal colto al popolare, dal canto a cappella a quello accompagnato, ha spaziato nei tempi e nei luoghi della più variegata cultura musicale. Anche se, per rimanere nell’ambito delle metafore culinarie, durante la serata finale “non tutte le ciambelle sono riuscite col buco”, la soddisfazione da parte dei protagonisti, degli organizzatori e delle autorità coinvolte è stata elevatissima. L’iniziativa è talmente riuscita che sono già state fissate le date per la prossima edizione che si svolgerà dal 10 al 12 febbraio 2012. Katia Spoldi IL CORO MAGICHE NOTE ALLA SUA SECONDA PARTECIPAZIONE Seconda edizione di questo speciale appuntamento corale e seconda nostra partecipazione. La scelta di tornare a vivere questa esperienza è stata, per il nostro coro, che ha partecipato quasi al completo, spontanea e del tutto naturale. Molti sono i motivi che possono, e a nostro avviso “dovrebbero”, spingere un gruppo corale di bambini e ragazzi a vivere e ripetere questa momento: esperti di altissimo livello, proposte didattico-corali preziosissime per i direttori, repertorio ricco e vario sfruttabile in più occasioni. E di fondo, una straordinaria esperienza educativa in cui impegno, fatica, tenacia, ma anche unione, aggregazione, spirito di gruppo si concretizzano diventando mezzi eccezionali per il raggiungimento di obiettivi importanti. Le energie investite dai nostri piccoli coristi sono state tante e i momenti di stanchezza a volte ci sono stati, ma il coro Magiche Note è tornato a casa soddisfatto e sicuramente più “ricco”! CORO MAGICHE NOTE Selva del Montello Direttrice M° Elisa Gastaldon N° 99 giugno 2011 In Piazza dei Signori La prima edizione di CantaTreviso Lo diceva già Platone: “… la Musica è una legge morale, essa dà anima all’ universo, ali al pensiero, slancio all’ immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia e vita a tutte le cose…”, ma di sicuro lo hanno pensato anche i quasi 900 coristi che domenica 15 maggio si sono ritrovati, cartello in testa e perfetta divisa nonostante la pioggia, in Piazza dei Signori per dare il via alla prima edizione di CantaTreviso. La manifestazione, organizzata dalla Consulta di Treviso in collaborazione con il Comune, ha coinvolto 29 cori della consulta trevigiana, suddivisi tra voci bianche, femminili e maschili, misti polifonici e popolari, gospel che dalle 15 alle 18.30 si sono esibiti spostandosi ed alternandosi nelle chiese e nelle piazze della città, per poi ritrovarsi nella bellissima Piazza dei Signori per eseguire, come un unico gigantesco coro, il “Va pensiero” e il “Signore delle cime”. Totalmente raggiunti gli obiettivi della maratona vocale, che si riprometteva di avvicinare maggiormente il mondo della coralità alla gente offrendo la possibilità di ascoltare, nello stesso pomeriggio, tutti i generi di repertori, ma anche di creare occasioni di incontro e scambio per cori e coristi per rinsaldare antiche amicizie e per crearne di nuove. 31 A Piazzola sul Brenta La Festa della Musica Attiva a Villa Contarini Il 14 e 15 maggio scorsi, a Piazzola sul Brenta, si è svolta la 3 a edizione della “Festa della Musica Attiva”, manifestazione organizzata dalla Fondazione “G. E. Ghirardi” e che ha coinvolto oltre 400 musicisti provenienti dal Veneto, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dal Friuli e dalla Slovenia. Teatro della due giorni musicale è stata ancora una volta la splendida Villa Contarini, tra le più famose ville della Repubblica di San Marco, il cui corpo centrale palladiano venne costruito alla metà del ‘500 e fu completata il secolo successivo con estensioni laterali di chiara impronta barocca che la portarono ad un fronte di quasi 200 metri. In questo suggestivo scenario si sono esibiti cori di voci bianche, formazioni a voci pari e a voci miste, cori gospel, orchestre sinfoniche, quartetti, gruppi jazz, complessi pop, pianisti in erba e solisti affermati. Di rilievo assoluto la presenza del coro “Vokalna Akademia” di Ljubljana diretto da Stojan Kuret, vincitore nel 2010 del Gran Premio europeo di canto corale, il concorso corale più prestigioso al mondo. L’Asac è stata degnamente rappresentata dai complessi: “Iris Ensemble” di Padova, “Amazing Gospel Choir” di Este, “Ensemble la Rose” di Piovene Rocchette, Corale “Zumellese” di Mel, Coro “Mortalisatis” di Maserà di Padova, oltre al coro “Città di Piazzola sul Brenta” che ha curato anche l’accoglienza dei gruppi ospiti e il cui maestro, Paolo Piana, è il direttore artistico della manifestazione. N° 99 giugno 2011 Nella Basilica di Monte Berico a Vicenza Un maggio mariano all’insegna del canto corale Piena riuscita della 13.ma rassegna animata da cinque complessi vicentini 32 E’ noto che la messa delle 11 di ogni prima domenica del mese è un appuntamento ambito a Monte Berico, innanzitutto per i fedeli, che affollano letteralmente la navata della basilica, conferendo un tono solenne alla liturgia, celebrata di solito dal Padre priore della comunità dei Servi di Maria e accompagnata dai canti della Cappella musicale Monte Berico. Questa tradizione dura da molti anni, da quando P. Ruggero Pitton aveva fondato il Coro, che dalla basilica prende il nome, ed è tuttora molto viva e sentita, per la cura particolare con cui le cerimonie e i canti vengono predisposti ed eseguiti, in un contesto carico di fede semplice e di partecipazione, come si verifica sempre nei grandi santuari mariani. Da tredici anni la Consulta provinciale Asac di Vicenza ha pensato di inserire in questa affermata tradizione una rassegna corale, intesa come partecipazione allargata di cori della provincia, i quali intervengono ad animare la liturgia delle 11 di tutte le domeniche di maggio, mese mariano per eccellenza. Quest’anno si sono succeduti, da domenica 1 a domenica 29 maggio, cinque cori: la “Cappella Musicale Monte Berico”, diretta da Cristiano Lancerotto; la “Schola Cantorum Lorenzo Perosi” di Camisano Vicentino, diretta da Luciano Ferrari; il “Gruppo Corale di Bolzano Vicentino”, diretto da Francesco Grigolo; il “Gruppo Vocale Polifomnia” di Torri di Quartesolo, diretto da Silvia Fabbian e il “Coro Polifonico S. Biagio” di Montorso Vicentino, diretto da Francesco Grigolo. Tutti hanno fatto onore al ruolo che si erano assunti di guidare l’assemblea e di dare giusta luce al servizio liturgico cantato, come sarebbe conveniente fare in ogni tempo, ma soprattutto nell’attuale, allorché si sta smarrendo da più parti la traccia della grande tradizione gregoriana e polifonica, resa illustre dai maggiori compositori della musica sacra antichi e moderni. I cori partecipanti hanno dato un esempio di animazione liturgica eseguita con proprietà e dignità, sotto la guida di maestri preparati e competenti nella scelta degli autori e dei brani e nella prassi esecutiva. A coronamento dell’intera rassegna si è tenuto, sabato 21 maggio, sempre nella Basilica di Monte Berico, un concerto eseguito da due cori vicentini emergenti nel panorama regionale e nazionale: “Coenobium Vocale”, diretto da Maria Dal Bianco, e “Ensemble La Rose” diretto da Josè Borgo. Dopo una pregevole introduzione cantata, offerta dalla “Cappella Musicale Monte Berico” diretta da Cristiano Lancerotto, i cori ospiti si sono esibiti dapprima singolarmente e poi a ranghi uniti, in un repertorio prevalentemente mariano dal XV al XX secolo, con grandi autori, come de Penalosa, Croce, Grieg, Biebl, Bastian, Busto, Real, Kocsar, Nystedt, Alcaraz, Britten, Duruflé, Lauridsen e Bonato. La perizia tecnica e l’esperienza dei direttori, due donne straordinarie per dedizione e bravura, hanno condotto i cori ad offrire il meglio della vocalità e della espressività, in un crescendo di emozioni sonore, che hanno indotto nel numeroso pubblico presente una partecipazione entusiastica e calorosa. E’ veramente il caso di augurare “ad multos annos!…” a questa rassegna mariana di Monte Berico! A.B. Nella chiesa di Varago di Maserada Lacrymae Attraverso gli occhi di Maria Come nelle sacre rappresentazioni medievali, il martirio di Cristo e il dolore della Vergine vissuti nella loro dimensione più atroce e coinvolgente. Nella chiesa di Varago di Maserada, il 14 maggio alle 20.45, è andato in scena ‘Lacrymae’, spettacolo corale/teatrale che esplora il filone tematico del planctus Mariae: la morte e il sacrificio di Gesù viste attraverso gli occhi (e le lacrime) di Maria, costantemente in bilico tra la consapevolezza del valore trascendente della privazione del proprio figlio e, dall’altra parte, l’abbandono ad una disperazione materna cieca e furente, violenta e appassionata. Il progetto artistico dell’evento – patrocinato dalla Provincia di Treviso, dal Comune di Maserada sul Piave, dall’A.s.a.c. e dall’associazione Coro Le Sorgenti – si caratterizza per la sua dop- pia natura, per la fusione di gesto e musica in un flusso organico di emozioni e riflessioni. Da un lato, la compagnia teatrale Ex Persona – fondata e diretta da Federica Rosellini, allieva diplomanda della Scuola di Teatro del Piccolo di Milano – offrirà il contributo di una rappresentazione drammatica ispirata a testi di grande impatto e intensità spirituale (come il “Magnificat” di Alda Merini e il classico Jacopone), proposti da giovani interpreti con vivida intensità e raffinata regia scenica. Dall’altro lato vi è il centro propositivo del progetto, il Lassus Vocal Ensemble – fondato e diretto da Marco Barbon – il quale, in collaborazione con il Coro Le Sorgenti di Varago, proporrà un repertorio sacro che spazia dal XIII secolo ai giorni nostri, tutto incentrato sull’elemento della perdita subita dalla Madonna. I brani, incorniciati dall’azione teatrale e a questa contestuali, sapranno cogliere ogni sfumatura della tragedia del Cristo e di Maria, dalla finezza e potenza espressiva di grandi autori come Gesualdo e Monteverdi alle suggestioni solenni ed eteree dei contemporanei, come Sisask. ‘Lacrymae’ si presenta dunque come l’occasione per immergersi totalmente nello spettacolo umano del dolore: il baratro e la sensualità della disperata incomprensione della Madre-rosa per la morte del Figlio-giglio, attraverso la somma delle voci che nel corso della storia si sono accostate al mistero della Passione, rendendone l’incisività straziante e tentando di penetrarne il mistero. N° 99 giugno 2011 Momenti di musica corale tra le montagne dolomitiche I progetti e le manifestazioni della Consulta ASAC di Belluno, una provincia che dimostra grande capacità organizzativa e progettualità a 360° PROGETTO “UN CORO IN OGNI SCUOLA” L’Amministrazione Provinciale di Belluno e l’Ufficio Scolastico Territoriale in collaborazione con l’A.S.A.C. (Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali del Veneto) hanno promosso nelle scuole secondarie di primo e secondo grado un progetto per l’attivazione di laboratori corali rivolto agli alunni ed atto a sviluppare le potenzialità creative ed espressive dei ragazzi, oltre che a valorizzare le competenze dei docenti. I laboratori corali sono seguiti dagli insegnanti interni alla scuola con supporto in itinere da parte di esperti dell’ASAC, o da musicisti esterni indicati dalla stessa ASAC. Parallelamente sono state organizzate delle lezioni formative per gli insegnanti che stanno o intendono lavorare con un coro giovanile o di voci bianche; docenti: Alberto Da Ros, Manolo Da Rold, Gianmartino Durighello. RASSEGNA PROVINCIALE “Dolomiti in Coro” La manifestazione “Dolomiti in Coro” si propone anche quest’anno di creare un’occasione di incontro tra i gruppi provenienti dalle varie realtà della provincia, offrendo al pubblico bellunese la possibilità di apprezzare i risultati del loro lavoro. La manifestazione è biennale e vede la partecipazione di 25-30 cori suddivisi in concerti dislocati in varie località della provincia. STAGE DI VOCALITA’ E CONCERTAZIONE Sono tre gli stage organizzati dalla Consulta, aperti a tutti i cori della provincia di Belluno, con il m° Giorgio Mazzucato di Rovigo, importante direttore di coro e vocalista e già membro della Commissione Artistica dell’ASAC Veneto. I fine settimana previsti saranno suddivisi in sessioni di prova della durata di due ore, prenotabili da tutte le tipologie di coro (maschile, femminile, misto, giovanile, voci bianche...). CONCORSO INTERNAZIONALE DI COMPOSIZIONE E DI ELABORAZIONE In collaborazione con l’USCI Friuli e MGV Dellach della Carinzia, si sta programmando un concorso internazionale di elaborazione di brani tradizionali profani e tradizionali sacri, tipici delle aree interessate, e selezione di brani di autori locali di adeguato livello artistico. Con il materiale raccolto si procederà alla realizzazione e stampa di volumi dei brani risultati vincitori o segnalati al concorso e delle opere di autori locali, al fine di diffondere e stimolare l’esecuzione di questo repertorio. musica sacra oltre le montagne Un’intensa due giorni corale e strumentale ha animato varie contrade del Centro Cadore nelle giornate del 9 e 10 luglio scorsi per l’iniziativa “Musica sacra oltre le montagne 2011”. Nella serata di sabato 9 luglio nella Chiesa arcidiaconale di S. Maria Nascente a Pieve di Cadore si è tenuto un concerto “senza confini” con la partecipazione dei complessi: “Wiener Vokalensemble” di Vienna, diretto da Manfred Linsbauer; Corale “San Marco” di Venas di Cadore, diretta da Silvia Dall’Asta e Gruppo di fiati del Cadore, diretto da Sandro De Marchi. Domenica 10 luglio i già citati due complessi corali, oltre al coro “Teresina Unfer”, diretto da Dario Scrignaro; il coro “Comelico”, diretto da Luciano Casanova Fuga; il “Kirchenchor St. Lorenzen”, diretto da Michael Lexer, hanno animato la celebrazione delle messe in vallata nelle chiese di Grea di Domegge, Pozzale, Valle, Venas e Pieve di Cadore. Dopo l’incontro ufficiale con le autorità e una breve esibizione in piazza Tiziano a Pieve, la due giorni si è conclusa con concerto d’insieme e assai festoso nella chiesa di San Martino a Valle di Cadore suggellato dall’esecuzione a cori uniti e accompagnamento dei fiati di quattro brani: “Laudate omnes gentes” di Gerhard Lagrange; “Confirma hoc Deus” di Antonio Salieri; “Jesus bleibet meine Freude” di Johann Sebastian Bach e “Montagne addio” di Giancarlo Bregani. RASSEGNA PROVINCIALE DI MUSICA SACRA A FELTRE Rassegna corale di musica sacra che si svolge da ormai 12 anni nella Cattedrale di Feltre, consentendo ai gruppi bellunesi uno spazio prestigioso ove esibirsi e proporre i propri programmi di musica corale sacra. Ogni anno partecipano all’iniziativa 3-4 cori provenienti da tutta la provincia. Da quest’anno è previsto l’inserimento di un coro proveniente da altre località venete. Marino Baldissera 33 N° 99 giugno 2011 Progetto di “rete” tra i siti di Feniarco e delle associazioni regionali corali 34 Negli ultimi anni Feniarco ha presentato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali importanti e qualificati progetti nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla Legge 383/2000 per le Associazioni di Promozione Sociale iscritte nel registro nazionale. Particolare attenzione meritano le iniziative che, attraverso la predisposizione di strumenti tecnologicamente avanzati, sono volte all’informatizzazione dell’associazione con l’obiettivo di renderla al passo con i tempi odierni della “globalizzazione telematica” e di offrire contestualmente una proposta culturale in grado di soddisfare le esigenze di efficacia, efficienza e rapidità di reperimento delle informazioni da parte dei possibili fruitori. Nel 2006, con il progetto sperimentale “Coralmente”, sono state censite tutte le realtà corali aderenti a Feniarco facendo sì che i dati raccolti confluissero, per la prima volta, in un unico grande database reso disponibile online e consultabile, secondo livelli di profondità crescenti, da differenti categorie di utenti. A tutti i cori associati è stata riservata una pagina contenente i dati anagrafici e altre preziose informazioni autonomamente aggiornabili, tra le quali il calendario dei concerti in programma (richiamato poi nella home page del sito Feniarco). Nel 2008, il progetto denominato “Feniarco: solo coralità…” ha permesso di ampliare il database corale avviato in precedenza tramite l’inserimento di nuovi campi e nuove funzionalità ma, soprattutto, ha ideato un piano strategico per l’allestimento dei siti web di tutte le associazioni regionali corali. Infatti, è stata studiata e realizzata l’architettura di un sito base che potesse perfettamente integrarsi con i contenuti presenti e gli aggiornamenti effettuati nella banca dati Feniarco andando a costituire una sinergica rete informatica a disposizione della coralità nazionale. Sono stati realizzati ex novo i siti delle realtà territoriali che ne risultavano sprovviste e si è provveduto al rinnovo di quelli già attivi rendendoli omogenei e compatibili con il sistema generale. Il layout risulta analogo per tutti gli associati e si contraddistingue solo per alcuni elementi salienti legati alla varietà di cromia, all’immagine dell’header oltre, naturalmente, al logo (attualmente sono ben 15 i siti costruiti secondo queste caratteristiche, tra cui, di recente, quello dell’Asac). I cori hanno quindi la possibilità di consultare il sito web della propria associazione regionale per tenersi costantemente aggiornati sulle proposte formative, concertistiche ed editoriali attivate sul territorio “di casa”. Al tempo stesso hanno la possibilità di informarsi su quanto accade nelle altre regioni d’Italia e apprezzare l’ampia e variegata realtà del mondo corale amatoriale. Ma risulta ancor più importante la loro partecipazione attiva nell’aggiornamento costante delle informazioni e nell’inserimento dei propri appuntamenti affinchè questo strumento, apparentemente statico, diventi vivo, completo e puntuale, facilmente consultabile da tutti gli interessati. Un chiaro esempio di associazionismo svolto in maniera professionale e con alto profilo qualitativo, oltre che una testimonianza culturale e storica di prim’ordine L’angolo della biblioteca La rubrica “L’Angolo della Biblioteca”, oltre a prefiggersi lo scopo di informare i lettori sul materiale librario e nastro-discografico gentilmente offerto all’ASAC, vuole essere anche un incoraggiamento per coloro che, avendone la possibilità, vogliano collaborare ad incrementare la dotazione della nostra biblioteca. LIBRI RICEVUTI •A cura del Coro Bassano - Sessant’an de Cante a Bassan – pagg. 205 •Gerolimetto Cesare – Bassano Meravigliosa – pagg. 143 – Ed. Terraferma Vicenza NASTRO-DISCOGRAFICI RICEVUTI •CD – Corale “Melodie d’Abruzzo” - Le più belle canzoni d’amore d’Abruzzo – (una raccolta di canti folkloristici sul tema dell’amore. Un CD nato dalla creatività poetica di Chiara Severini e da quella musicale del M.o A. Piovane, due dei più prolifici artisti del folklore abruzzese). •CD – Coro Amici della Montagna di Vicenza – 25 Anni di Cante (una proposta di programma sulla storia del coro, che si snoda attraverso i 25 anni di attività, partendo dai primi canti imparati dai coristi fondatori fino al repertorio più attuale). •CD – Coro Amici dell’Obante – Momenti (“Cante nostre” sull’amore profano e sacro, sulla natura e sul lavoro). •CD – Joy Singers – Messa Gospel (La musica scritta da Andrea D’Alpaos segue due direzioni: da una parte l’idea di prendere in chiave moderna la messa sviluppandosi nel corso dei secoli fino alle grandiose e insuperate strutture della barocca e classica; l’altra direzione è quella della tradizione gospel nel desiderio di recuperare il dialogo e lo scambio di ruoli tra il celebrante ed il coro che rappresenta l’Assemblea). •CD - Orchestra e Coro Mortalisatis – Unico corpo – i giorni di Budapest (oratorio per soli, voce ricettante, coro ed orchestra, testo di Gaia Zanini e musica di Alessandro Kirschner; l’oratorio si propone le drammatiche vicende vissute a Budapest da Giorgio Per lasca nei giorni dell’occupazione nazista). •CD – Coro Conegliano – Gli Alpini, La Guerra, I Canti (canti alpini negli scenari delle battaglie dalle Dolomiti al Piave – un’ omaggio agli uomini e quelle gesta che hanno creato l’Epopea degli Alpini). •DVD – Coro Conegliano – “Era una notte che pioveva” (proposte dei canti degli Alpini per ricordare il 90° della vittoria nella Grande Guerra, con le riprese delle montagne che furono protagoniste di tanti combattimenti delle “penne nere”, sui luoghi che videro gli alpini combattere e morire per una Patria, con una monografia sulla storia degli alpini curata dal Generale C. d’A. Italica Cauteruccio). N° 99 giugno 2011 Notizie sul WEB Gentili amici e dirigenti dei cori associati all’ASAC, al fine di sfruttare appieno le sinergie e i vantaggi di una grande rete, L’ASAC ha deciso di convogliare il proprio sito all’interno del grande portale della Federazione Nazionale (FENIARCO). Questo portale è frutto di un progetto finanziato dal Ministero con i progetti A.P.S. e offre la possibilità di un collegamento in tempo reale fra le informazioni inserite da ciascuno degli “attori” presenti, siano essi cori o Associazioni Regionali. Il nuovo sito dell’ASAC, posizionandosi a fianco di quello della Feniarco, ne condivide alcuni servizi offrendo maggiori opportunità ai cori del Veneto. L’elenco dei cori si ottiene aprendo la pagina “cori associati” e usando il motore di ricerca si seleziona il coro ricercato. Ogni coro ha a disposizione una propria scheda, con dati, foto, programmi, link al proprio sito internet ecc., che va tenuta aggiornata dal coro stesso. Ad esempio le date e i luoghi dei concerti inseriti nella propria scheda da ciascun coro saranno contemporaneamente visibili nella home page, sotto la voce “Appuntamenti corali” e “Prossime Manifestazioni” sul sito ASAC e Feniarco. Per avere la possibilità di gestire la propria scheda gratuitamente e di aggiornarla autonomamente, i cori associati all’ASAC devono richiedere login e password a [email protected], se non l’hanno già ricevuta, dopo la compilazione dei questionari a suo tempo inviati a tutti. (Si consiglia ai tutti cori ASAC iscritti al 2011 di compilare i vari word file allegati per avere la propria scheda nel sito). E’ importante comunque per un coro, oltre a tenere aggiornata la propria scheda rintracciabile nei siti di ASAC e Feniarco, avere un proprio sito internet, con un indirizzo definito (esempio: www. nomecoro.it) da poter inserire nei propri biglietti da visita o carta intestata. I cori che non hanno un proprio sito internet, per essere comunque presenti in rete con un proprio indirizzo definito, l’ASAC offre la possibilità di avere gratuitamente una scheda corale, con foto, curriculum e dati, rintracciabile in internet all’indirizzo www.coriasac.it/nomecoro (esempio di scheda corale: www.coriasac.it/alicanto) Oppure, al costo annuo di € 35,00, avere un minisito di 5 pagine, sempre con un indirizzo simile (esempio di minisito: www.coriasac.it/coldilana) Convegno InDirection Domenica 27 marzo, al margine della annuale assemblea generale dell’Asac, è stato presentato il risultato del lavoro denominato InDirection elaborato e descritto nell’omonimo volume. Abbiamo già parlato e riportato in numeri precedenti di Musica Insieme alcune delle caratteristiche di questo lavoro, ma due riflessioni in seguito alla giornata di Belluno sono opportune. Permettetemi un plauso al dott. Simone Scerri che senza la collega Fabiana Gatti, assente per un imprevisto dell’ultima ora, è riuscito a mantenere vivo l’interesse della platea di direttori, presidenti e coristi intervenuti al dibattito, nonostante il “dopo pasto” incombesse sulle palpebre degli intervenuti. Per chi come me si sentiva “parte in causa” del racconto di Simone (per aver partecipato al progetto InDirection), riascoltare le premesse, le metodologie di analisi e di restituzione dei dati e stato un tuffo nei piacevoli ricordi di quei momenti condivisi con tanti altri colleghi provenienti da tutta Italia. Non so se molti degli intervenuti, ascoltate le premesse di metodo e vedendo i primi grafici proiettati, abbia pensato a noiosissime tabelle prive di senso, ma sta di fatto che appena il relatore ha aperto alle domande su un esempio concreto come i possibili modi per la riattivazione della concentrazione in quei momenti in cui il coro “si perde”, ecco che tantissimi sono stati gli interventi, molto sentiti (soprattutto dai direttori) ma anche dai coristi. Cambiare posizioni delle sezioni, far cantare per quartetti, spazializzare il coro, cantare “a staffetta”, cantare tutti una stessa parte, abbinare il movimento al canto, lavorare per piccoli obiettivi e dare feedback, invitare persone alle prove…cambiare maestro. Tanti i suggerimenti usciti, tutti validi e utili per un determinato gruppo, per una determinata situazione, per un determinato modo di condurre le prove. Il lavoro fatto dal progetto InDirection, è stato quello di svelare molte delle tecniche che i direttori utilizzano quotidianamente per rendere fruttuose e piacevoli le prove (e le serate di concerto) dei vari cori, portandole ad un livello di consapevolezza, passaggio fondamentale per ripetere i comportamenti virtuosi. Quante volte noi direttori diciamo “ottima prova stasera”….oppure “stasera proprio no se cava un ragno dal buso”. E da cosa dipende questo??? Solo dalla serata dei coristi? Può essere che in certe occasioni i direttori “estraggono dal cappello” una soluzione che funziona meglio delle altre? Per aprire o aggiornare una scheda corale o un minisito il coro dovrà inviare i dati e le foto a: [email protected] In fase transitoria nel 2011 l’ASAC tiene ancora aggiornato l’elenco dei concerti corali realizzati nel Veneto, all’indirizzo internet www.coriasac.it/appuntamenti/ appuntamenti.html Per vedere un proprio concerto o rassegna corale in questo elenco ogni coro dovrà inviare i dati relativi a: info@ coriasac.it oppure a: [email protected] Ringraziamo per eventuali o correzioni da apportare [email protected] consigli al sito: Non sarebbe fantastico “estrarre” la soluzione giusta ogni sera di prove, ad ogni riscaldamento pre-concerto? L’esperienza InDirection dice che più ci rendiamo consapevoli di quanti strumenti esistono per ottenere un determinato risultato, e più abbiamo l possibilità di riproporre momenti di successo e quindi di influire positivamente nello sviluppo del nostro coro. Come dire…. grandi direttori un po’ si nasce, ma molto si può fare per diventarlo. Ecco quindi uno spunto utile per tutte le consulte provinciali e per l’ASAC stessa: mettere a confronto i direttori, presidenti e quanti agiscono per una crescita corale del proprio gruppo, può solo che aiutare quanti amano fare coro. Nelle riunioni spesso “deserte” di tante consulte provinciali, proviamo ad inserire un momento, un tema proposto dal lavoro di InDirection per rendere l’incontro oltre che utile per la gestione sul territorio dei cori, anche un momento di crescita culturale per chi magari non frequenta molti “corsi” di aggiornamento, ma che intimamente cerca sempre di migliorare. I nostri referenti artistici potranno facilmente condurci su questa strada. 35 N° 99 giugno 2011 Recensioni Canti per la Settimana Santa,a 2, 3 e 4 voci Giuseppe Sarto (S. Pio X) (a c. di Paola Talamini) Edizioni Carrara 2006, pp. 60 36 Questo volumetto di composizioni dell’ancora chierichetto (1850-58) al Seminario di Padova Giuseppe Sarto (poi Papa Pio X, quindi Santo – 18351914), costituisce un’autentica curiosità storico-musicale e un’interessante testimonianza di un momento della cultura musicale sacra italiana che fu straordinariamente in linea, se non addirittura anticipatore, della cultura musicale più ‘progressista’ del periodo. O meglio concorre a testimoniare una cultura musicale (quella religiosa) che corse su due binari paralleli: quello della ‘tradizione’ del canto gregoriano e della musica polifonica sacra rinascimentale e quella del ‘vivere nel tempo’ costituito da tutte le contaminazioni con la cultura musicale ‘popolare’ allora dominante, cioè quella operistica. Sappiamo quanto il Papa Sarto cercò di far tornare la musica all’interno delle chiese degna di esservi eseguita, in altre parole che fosse rispondente a tre caratteristiche essenziali: «la santità, la bontà dell’arte e l’universalità.» In effetti la ‘mania’ operistica che allora pervadeva l’Italia intera aveva portato ad una contaminazione di generi che oggi può risultare anche estremamente ghiotta e piacevole per il musicista e l’ascoltatore ma sicuramente non proprio rispondente ai canoni di un sacro rito: ora, è vero che sarebbe buona cosa che il fedele che assiste a una Messa o rito religioso potesse anche musicalmente ‘divertirsi’, tuttavia tale congerie di musica di derivazione operistica poteva risultare effettivamente fuor di luogo; da ciò derivava la necessità di cambiare rotta. Ma era anche il segno di una tendenza più diffusa e ‘colta’ che si andava allora affermando in Italia: il recupero della musica del passato pre-ottocentesco. Proprio negli anni ’60 dell’Ottocento, in corrispondenza con una momento di crisi del mondo operistico, venne nascendo quella che è stata successivamente chiamata «rinascita della musica strumentale italiana». Si obietterà che si parla di musica strumentale e qui stiamo trattando di musica corale e per di più sacra. In realtà il passo dall’una all’altra è molto più breve di quanto non si possa immaginare; i compositori seisettecenteschi praticavano solitamente in modo più o meno equamente distribuito più generi musicali, da quello strumentale a quello vocale a quello operistico operando una sorta di contiguità linguistica che tuttavia non noceva alla musica sacra; anzi i costanti ammiccamenti, più o meno casti, al mondo dell’opera risultavano quasi emblema della Chiesa cantante e trionfante in un tripudio di angeli osannanti – ma anche qui sarebbe necessario operare una distinzione fra brani composti per le occasioni importanti (dalle caratteristiche appena accennate) e quelli per l’uso corrente (più ‘modesti’ e ‘dimessi’), ma sarebbe un discorso assai lungo. Furono proprio gli anni ’60-’70 del sec. XIX quelli che videro la riscoperta del patrimonio musicale cinque-seisettecentesco, la sua rivalutazione e il diventare, così, fonte d’ispirazione formale e linguistica. Si ponevano così le basi – nell’ambito della musica strumentale unitamente alla presa di possesso delle alchimie orchestrali tedesche – di quello che sarebbe stato il Novecento musicale italiano. Dunque anche l’operazione (apparentemente) ‘arcaicizzante’ del chierichetto Giovanni Sarto può essere letta agevolmente in quest’ottica e convenientemente inserita in questa corrente di pensiero. Tuttavia sarebbe del tutto furor di luogo cercare in queste composizioni scopertamente d’occasione qualsiasi intento ‘colto’: è una produzione che si inserisce in un quadro ancora più ampio della produzione musicale sacra dell’Ottocento in buona parte tutt’oggi da scoprire e valutare criticamente. Dicendo ciò non entriamo in contraddizione con quanto esposto poco sopra: ciò che animò il giovane compositore, oltre alla necessità pratica, fu sicuramente un misto fra un’idea di contrasto (o reazione) all’onnipresente mondo operistico e l’accettazione di una ‘tradizione’ (quella gregoriana e palestriniana) data per scontata in termini positivi; il tutto letto da un giovane che aveva ancora nelle orecchie il canto sacro popolare rurale (non dimentichiamo che nacque a Riese – TV – da una famiglia poverissima in un’area economicamente depressa) che riaffiora costantemente nelle composizioni in oggetto. Qui, naturalmente, non indagheremo sulla qualità dei brani, opera sostanzialmente di un dilettante poco più che ventenne e cariche di situazioni che potremmo definire ‘imbarazzanti’: vedi ad esempio la serie di quinte parallele del Gloria Laus «Pella Domenica delle Palme – Coro che si canta alla porta d e l l a Chiesa» che, se non fosse per il fatto che proprio il Sarto si scagliò contro l’uso di musica profana in ambito liturgico precorrerebbe direttamente certi di climi ‘impressionistici’ o pucciniani. O ancora triplicazioni di terze degli accordi che sembrano dirette anticipazioni della scrittura pianistica di un Modest Mussorgskij. In realtà non crediamo che il futuro Papa fosse animato da tali lampi musicalmente ‘rivoluzionari’ o di voluti arcaismi medievaleggianti (in quanto, come già accennato, la letteratura di riferimento era quella gregoriana o palestriniana) quanto piuttosto frutto dell’imperizia – e dell’ammirevole coraggio, comunque, di ‘fare’ – di un giovane studente di Seminario. Per concludere potremmo interrogarci sull’utilità dell’operazione di aver riportato alla luce queste composizioni: posto che alcune di essere potrebbero anche essere riproposte dalle nostre cantorie parrocchiali e che sicuramente tale pubblicazione colma una lacuna nella conoscenza della figura di Papa Pio X e ne spiega in qualche modo il retroterra culturale che portò il pontefice all’emanazione del «Motu proprio» in argomento musicale del 1903, il merito principale di tale fatica va ascritto al fatto di contribuire a ricostruire il panorama musicale sacro ottocentesco nei suoi più vari aspetti che sono ancora, come si diceva precedentemente, poco conosciuti o comunque non completamente indagati. La presente edizione, al di là del valore artistico delle singole composizioni, risulta per certi versi illuminante sul retroterra culturale della cosiddetta «Riforma ceciliana» e sulle contaminazioni fra ambito colto, tradizione popolare e recupero, spesso acritico, generico e fortemente ideologizzato, della musica del passato vista come strumento per dare dignità al rito ma anche come mezzo per affermare allegoricamente una sorta di atemporalità della Chiesa. Alberto Opalio N° 99 giugno 2011 Le schede dei cori Coro CADORE di Pieve di Cadore – BL Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare Direttore: Marta De Colle - Responsabile organizzativo: Giuseppe Cian Indirizzo coro: Piazza Mart. Libertà, 14 - 32044 Pieve di Cadore - BL Tel: 0435.72074 Cell: 333.9661180 - Email: [email protected] Schola Cantorum SAN DANIELE di Povegliano - TV Tipo corale: mista - Repertorio: polifonico Direttore: Angelo Zanatta - Responsabile organizzativo: Pierangelo Soligo Informazioni: Tel: 0422.870159 - Email: [email protected] I DÙ MUÌNI di Grantorto - PD Tipo corale: mista - Repertorio: popolare 37 Direttore: Luciano Rampazzo - Responsabile organizzativo: Maria Marchioron Indirizzo coro: Via Roma, 37 - 35010 Grantorto - PD Tel: 049.9425813 - Email: [email protected] Gruppo vocale POLIFOMNIA di Torri di Quartesolo - VI Tipo corale: mista - Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Silvia Fabbian - Responsabile organizzativo: Giovanni Munaro Indirizzo coro: Via Pascoli, 6 – 36050 Quinto Vicentino Tel: 0444.248270 Cell: 333.2678886 - Email: [email protected] Coro ALLEGRA PRIMAVERA di Pianiga - VE Tipo corale: femminile - Repertorio: popolare Direttore: Roberto Artusi - Responsabile organizzativo: Marina Rizzato Indirizzo coro: Via Roma, 175 - 30030 Pianiga - VE Tel: 041.5195092 - e-mail: [email protected] Coro Scaligero dell’Alpe - C.A.I Verona di Verona - VR Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare Direttore: Matteo Bogoni - Responsabile organizzativo: Alberto Paoletto Indirizzo coro: Via S.Toscana, 11 - 37129 Verona - VR Tel: 0471.353520 Cell: 338.6045978 - Email: [email protected] N° 99 giugno 2011 Concorso internazionale di elaborazione e composizione corale Scadenza: 29 ottobre 2011 38 REGOLAMENTO 1) Il Concorso, bandito dall’ASAC Veneto e dall’USCI Friuli Venezia Giulia, è aperto a tutti i compositori senza limiti d’età. 2) I lavori presentati potranno appartenere sia al genere profano che al genere sacro. a) Le elaborazioni dovranno ispirarsi ad una o più melodie di tradizione orale provenienti dalle aree programma previste da Interreg IV Italia Austria: Provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia) e Belluno (Veneto) e Carinzia (Oberkärnter, Austria). Sarà consentito utilizzare contemporaneamente più melodie. b) Le composizioni originali dovranno basarsi su testi poetici, anche inediti, nelle lingue e dialetti provenienti dalle aree programma previste da Interreg IV Italia Austria ( Provincie di Udine (Friuli Venezia Giulia) e Belluno (Veneto) e Carinzia (Oberkärnter, Austria)). In alternativa potranno basarsi su testi poetici di autori provenienti dalle stesse aree programma. Ogni compositore potrà partecipare con non più di tre elaborazioni e/o composizioni originali. 3) Le elaborazioni e le composizioni originali dovranno essere inedite, mai eseguite in pubblico e non premiate in altri concorsi. Dovranno essere destinate a cori amatoriali suddivisi in tre categorie: Sezione 1: elaborazioni corali Cat. A) Elaborazioni per Coro di Voci Bianche (durata max 3 min. ca.) - da 2 a 3 voci bianche a Cappella - da 1 a 3 voci bianche con accompagnamento di pianoforte, o altri strumenti musicali (max 3). Cat. B) Elaborazioni per Coro di Voci Miste (durata max 5 min. ca.) - voci miste a Cappella Cat. C) Elaborazioni per Coro di Voci pari (maschile o femminile) (durata max 5 min. ca.) - voci pari a Cappella Sezione 2: composizioni corali originali Cat. D) Composizioni per Coro di Voci Bianche (durata max 3 min. ca.) - da 2 a 3 voci bianche a Cappella - da 1 a 3 voci bianche con accompagnamento di pianoforte, o altri strumenti musicali (massimo 3). Cat. E) Composizioni per Coro di Voci Miste (durata max 5 min. ca.) - voci miste a Cappella Cat. F) Composizioni per Coro di Voci pari (maschile o femminile) (durata max 5 min. ca.) - voci pari a Cappella 4) Le partiture, in sei copie chiaramente leggibili (in formato A4), dovranno essere anonime. In copertina dovranno essere indicati: - il titolo del brano; - sezione e categoria; - l’organico; - per le elaborazioni dovrà essere compilata una scheda, parte integrante del presente regolamento, ove saranno indicate le informazioni riguardo il materiale musicale popolare utilizzato. - per le composizioni originali dovrà essere compilata una scheda, parte integrante del presente regolamento, con i dati relativi all’autore o la provenienza dei testi; - la durata complessiva della elaborazione o composizione; - il motto. Tale motto sarà riportato anche all’esterno di una busta sigillata contenente: - generalità del concorrente; - indirizzo; - recapito telefonico e/o di posta elettronica; - curriculum artistico; - una foto; - una dichiarazione attestante che l’opera non è edita, non è mai stata eseguita, registrata o premiata. La presenza di firme o altri segni d’identificazione sulle partiture comporterà l’esclusione dal concorso. Le opere inviate non saranno restituite. 5) I lavori dovranno pervenire, a mezzo raccomandata, indirizzata a : Concorso internazionale di elaborazione e composizione corale “ASAC Veneto - USCI Friuli Venezia Giulia” c/o Segreteria USCI Friuli Venezia Giulia Via Altan, 39 - 33078 - San Vito al Tagliamento (PN) entro il 29 ottobre 2011 (farà fede il timbro postale). 6) Il concorso prevede i seguenti premi (al lordo delle ritenute di legge) che la giuria avrà facoltà di assegnare in ciascuna delle due sezioni: Sezione 1: elaborazioni corali 1° premio Euro 1.500.00 2° premio Euro 750.00 3° premio Euro 300.00 Sezione 2: composizioni corali originali 1° premio Euro 1.500.00 2° premio Euro 750.00 3° premio Euro 300.00 La commissione giudicatrice, oltre alle premiate, ha facoltà di segnalare altre composizioni ritenute interessanti. 7) L’ASAC Veneto e l’ USCI Friuli Venezia Giulia pubblicheranno in un volume i brani vincitori e quelli segnalati. Il volume, completo di curriculum degli autori e schede descrittive, sarà realizzato nei primi mesi del 2012 e distribuito in ambito corale e culturale sia in Italia che all’estero 8) La commissione giudicatrice sarà composta da 6 personalità di rilievo nell’ambito della musica corale nazionale selezionati tra i consulenti e i commissari artistici di ASAC Veneto e USCI Friuli Venezia Giulia. La commissione si riserva la possibilità di non assegnare premi. La commissione si riserva la possibilità di assegnare premi ex aequo, in tal caso i riconoscimenti in denaro saranno suddivisi tra i vincitori del premio in questione. 9) I risultati saranno resi entro il 19 novembre 2011 e pubblicati sul sito www. asac-cori.it e www.uscifvg.it Agli autori delle opere premiate e segnalate nessun compenso è dovuto per eventuali pubblicazioni, registrazioni o trasmissioni radiotelevisive. 10) La Direzione artistica del Concorso spetta alle Commissioni artistiche di’ASAC Veneto e USCI Friuli Venezia Giulia che si riservano di apportare le modifiche ritenute necessarie al presente regolamento qualora intervengano cause di forza maggiore. L’invio delle composizioni comporta, da parte del concorrente, la totale accettazione del presente bando. In caso di contestazioni o controversie fa fede il testo italiano e il Foro competente è quello di Udine. Dal 22 al 28 agosto A Mel per formarsi e aggiornarsi insieme Programmata l’interessante edizione 2011 dell’annuale corso residenziale di formazione e aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro L’A.S.A.C. Veneto propone lo svolgimento di un corso residenziale per Direttori e Allievi Direttori di Coro volto alla formazione ed aggiornamento sulle materie indispensabili e fondamentali per migliorare la preparazione individuale indirizzata alla direzione di un coro e inserito nel progetto Interreg IV. La formazione riguarderà i seguenti argomenti: vocalità, tecnica di direzione, gestualità, intonazione e suono corale, gestione della prova, repertorio, analisi della partitura ed esecuzione. Saranno istituiti due corsi: • Corso A, propedeutico : 22 - 23- 24 (28) agosto - massimo 30 iscritti. Dedicato a coloro che desiderano avviarsi alla direzione non avendo mai diretto un coro o, pur avendo una certa esperienza di direzione e una certa conoscenza della musica, volessero rafforzare l’apprendimento delle basi della direzione corale ed apprendere elementi di vocalità. • Corso B, avanzato: 25-26-27-28 agosto - massimo 15 iscritti. Per i direttori di consolidata esperienza interessati ad affrontare ed analizzare nuovi repertori, vocalità e metodologie di gestione delle prove ed esecutive. La selezione dei due gruppi, ove necessaria, si baserà sui curriculum inviati. Le lezioni e le esercitazioni si svolgeranno sia in forma individuale che collettiva ed i corsisti avranno la possibilità di avvicendarsi anche nella direzione del coro-laboratorio con esecuzione di alcuni brani le cui partiture saranno fornite ad ogni corsista con la comunicazione di accettazione. I corsi si articoleranno, di massima, in n. 32 ore di lavoro cadauno, tenute anche parallelamente in ambienti diversi dai docenti in modo da ottimizzare al massimo il tempo impiegato e saranno condotti dai maestri: Mo Lorenzo Donati, Mo Giorgio Mazzuccato per il corso A; i docenti saranno affiancati dal Mo Manolo Da Rold per lezioni individuali di tecnica di direzione. Mo Marco Berrini e Mo Giorgio Mazzuccato per il corso B. Si evidenzia quindi un ulteriore sforzo organizzativo per diversificare ed ampliare la gamma di lezioni che parallelamente ed individualmente, in gruppo e con i singoli sono tenute dai diversi docenti. Ai due corsi sarà dedicato uno spazio per l’approfondimento del repertorio e incontro con importanti direttori. La giornata di domenica 28 Agosto è comune per i due corsi (facoltativa per il corso A) ed è riservata alla concertazione finale dei brani con i cori laboratorio per il concerto pubblico che si terrà alle 21,00 in un prestigioso luogo del bellunese. I corsisti selezionati dai docenti saranno impegnati nella direzione dei cori durante il concerto. Entrambi i corsi si avvarranno quindi della collaborazione di diversi cori laboratorio di ottimo livello artistico e di organico femminile, maschile e misto, con repertorio sacro, profano e popolare. I cori saranno: il Coro Polifonico San Biagio di Montorso Vicentino -VI (organico misto), direttore Mo Francesco Grigolo; il Coro Montecimon di Miane-TV (voci pari maschili), direttore Mo Paolo Vian; il Coro da Camera Trentino di Borgo Valsugana - TN (voci pari femminili), Giancarlo Comar. direttore Mo Sicuramente la presenza di questi cori rappresenta un grosso sforzo organizzativo ed economico per l’ASAC ma garantisce un salto di qualità notevole nel lavoro dei corsi. Sede del corso sarà il Palazzo delle Contesse, in piazza Papa Luciani a Mel (BL) e il vitto e alloggio sarà assicurato presso l’Albergo ‘Al Moro’ che si trova sempre in piazza Papa Luciani a Mel. Sono rese disponibili anche alcune camere singole in una vicina località, Stella Maris (Lentiai), per venire incontro a esigenze specifiche. Coloro che ne faranno richiesta potranno essere alloggiati in alberghi di categoria superiore, sostenendo la differenza di costi. Si prega di contattare la segreteria per ogni tipo di richiesta non specificata espressamente nella presente comunicazione. I corsisti che ne faranno richiesta potranno partecipare alla giornata di approfondimento del repertorio e prove al concerto di domenica 28, ove potranno essere chiamati alla direzione dei cori del proprio corso. Il concerto/saggio si terrà alle ore 21.00 in un luogo di prestigio di un importante centro della Valbelluna. E’ possibile la partecipazione ai corsi per gli uditori (non iscritti ai corsi) sia residenti che non ed è possibile prenotare l’alloggio per eventuali accompagnatori non partecipanti ai corsi. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate alla Segreteria dell’ASAC entro il 15 luglio tramite l’allegato modulo scaricabile dal sito ASAC: www.asac-cori.it Per ogni informazione rivolgersi alla segreteria ASAC Veneto: A.S.A.C. - Veneto (Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali) Via Vittorio Veneto, 10 31033 CASTELFRANCO VENETO - TV Tel: 0423.498941 - Fax: 0423.465022 Sito: www.asac-cori.it Email: asac.veneto-asac-cori.it http://www.facebook.com/pages/ ASAC-Veneto La segreteria è aperta con i seguenti orari: da lunedì a giovedì, dalle ore 11.00 alle ore 17.00 PROROGATE LE ISCRIZIONI FINO AL 31/07 ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ CORALI CORSO DI FORMAZIONE per Direttori e Allievi Direttori di Coro 2011 MEL (BELLUNO) PALAZZO DELLE CONTESSE 22-28 AGOSTO 2011 Docenti: M° Lorenzo Donati M° Giorgio Mazzuccato M° Marco Berrini M° Manolo Da Rold COMUNE di MEL CORO POLIFONICO SAN BIAGIO Montorso Vicentino (VI) direttore Mo Francesco Grigolo CORO MONTECIMON Miane (TV) direttore Mo Paolo Vian CORO DA CAMERA TRENTINO Borgo Valsugana (TN) direttore Mo Giancarlo Comar