Comfort respiratorio olfattivo e qualità dell’aria interna arch. Cristina Carletti Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” – Università di Firenze Benessere respiratorio olfattivo e IAQ Il benessere respiratorio olfattivo coinvolge due aspetti fondamentali della qualità ambientale e quindi della progettazione: la qualità dell’aria indoor (IAQ) le strategie di ventilazione degli ambienti Il problema della qualità dell’aria interna va considerato fin dalle prime fasi del progetto preliminare e deve necessariamente coinvolgere tutte le fasi: • progettazione • realizzazione •utilizzo e gestione • dismissione dell’edificio Alcuni concetti di base inerenti la I.A.Q. La qualità dell’aria che respiriamo è di fondamentale importanza ai fini del benessere e della salute delle persone negli ambienti confinati. A tal fine è importante che l’aria non sia inquinata Inquinamento interno “Qualsiasi alterazione delle caratteristiche chimico fisiche e biologiche dell’aria, determinata sia da variazioni di concentrazione dei suoi normali costituenti sia e soprattutto, dalla presenza di sostanze estranee alla sua composizione normale in grado di determinare effetti di danno e/o molestia all’uomo” (Ministero dell’Ambiente, 1991) Breve storia della IAQ studio aria esterna in seguito al manifestarsi di patologie correlate all’ambiente costruito, l’attenzione si è rivolta all’ambiente interno Building Related Illness (BRI) vere malattie le cui cause sono correlate all’edificio (febbre da umidificatore, legionellosi, tumore dovuto al radon, ecc.) Sick Building Sindrome (SBS) insieme di sintomi generali (mal di testa, difficoltà di concentrazione, irritazione degli occhi, senso di malessere generale) che colpiscono la maggioranza delle persone che soggiornano in determinati edifici; i sintomi spariscono abbandonando l’edificio. Cause dovute ad un senso di insoddisfazione generalizzato dell’edificio cui concorrono fattori diversi (inquinamento dell’aria interna, condizioni microclimatiche, illuminazione, rumore, stress, ecc.) studi hanno rilevato livelli di inquinamento interno >> esterno Principali cause di inquinamento degli ambienti interni politiche di risparmio energetico uso di nuovi materiali di derivazione chimica contenenti sostanze nocive scarsa attenzione progettuale alle soluzioni tecniche diverse abitudini di vita delle persone, che tendono a trascurare le normali operazioni di pulizia uso di prodotti che aumentano il carico inquinante (deodoranti, insetticidi, ecc.) le persone passano l’80% del loro tempo in ambienti confinati Principali effetti sull’uomo Funzione della concentrazione dell’inquinante e del tempo di esposizione dell’individuo Effetti irritativi su cute e mucose (laringiti, congiuntiviti,eritemi) Effetti sul sistema nervoso (emicranie) Effetti genotossici (alterazione delle cellule, cancro) Effetti respiratori (asma, allergie, bronchiti, infezioni) Effetti sensoriali (bruciore Effetti sul sistema riproduttivo alla gola, lacrimazione, cardiovascolare, effetti neuropsichici) gastrointestinale Classificazione inquinanti dell’aria indoor di natura chimica CO– CO2 NOx – SOx O3 TVOC ETS Pesticidi (mg/m3; μg/ m3; ppm) (μg/m3; ppm) (“ “) (“ “) (“ “) (“ “) di natura fisica Radon (I.R.) N.I.R. MMMF Asbesto Polveri (Bq/ m3; pCi/l; Bq/kg)* (Tesla) (f/l; f/m3) (“ “) (μg/m3; ppm) di natura microbiologica Virus e batteri Funghi e muffe Pollini Acari * [Ci: Curie; Bq: Bequerel] CFU/m3; CFU/cm2 Inquinanti di natura chimica Inorganici CO2 respirazione, prodotto combustione CO prodotto combustione, fumo tabacco NOx, SOx prodotto combustione, aria esterna O3 fotocopiatrici, stampanti, aria esterna Organici TVOC materiali da costruzione e finitura - aldeidi (formaldeide) - idrocarburi alogenati (pentaclorofenolo) - idrocarburi aromatici (benzene) - alcoli (etanolo) ETS Pesticidi miscela complessa (fumo da sigaretta) Inquinanti di natura fisica Radon (I.R.) suolo, acqua, materiali N.I.R. Campi e.m. (ELF – 50 Hz, alta frequenza – 300kHz÷300GHz) MMMF isolanti termici fibrosi Asbesto isolanti termici Polveri aria esterna, combustione, fumo da sigaretta Inquinanti di natura fisica: inquinamento e.m. Campi e.m. a 50 Hz – Extremely Low Frequencies: Linee ed impianti per trasporto e distribuzione energia elettrica -linee ad altissima tensione 380 kV - linee ad alta tensione 60-132 kV - cabine di trasformazione (primarie e MT/BT) Apparecchi e dispositivi elettrici (TV, asciugacapelli, video…) Normativa vigente: DPCM 23/4/1992 DM 10/09/98 n° 381 Strategie di controllo: cavi interrati, linee compatte, cavi schermati, disgiuntori rete, reti a stella Inquinanti di natura biologica Virus, Batteri impianti HVAC, esterno, uomo, animali Funghi, muffe strutture e prodotti umidi (substrato) Pollini aria esterna Acari materiali, arredi, animali Bacilli impianti HVAC (torri raffreddamento, umidificatori) e impianto idrico Concentrazioni massime ammissibili ppm = parti per milione = microgrammi su m3 di aria CFU/m3 = unità formanti colonie per m3 Bq/m3 = bequerel su m3 fibre/litro μg/m3 Inquinanti negli ambienti confinati e loro fonti Come si può definire l’accettabilità dell’aria interna? “la qualità dell’aria interna è considerata accettabile quando in essa non sono presenti contaminanti conosciuti in concentrazioni dannose, secondo quanto stabilito dalle autorità competenti, e rispetto alla quale una notevole quantità di persone, almeno l’80%, non esprime insoddisfazione” Standard ASHRAE 62/99 “Ventilation for acceptable indoor air quality” La normativa: effetti sul comfort (indicativa) Report prENV 1752 “Ventilation for Buildings: Design Criteria for the Indoor Environment” olf capacità inquinante di una sorgente. Un olf rappresenta il tasso di sostanze inquinanti emesso da una persona normale (adulto, attività sedentaria, condizioni di benessere termico, standard igienico); tutte le sorgenti possono essere espresse in persone equivalenti. 15% 1 decipol decipol Inquinamento dell’aria percepito dalle persone. Viene definito come l’inquinamento causato da una persona normale (1 olf) in un ambiente con ricambio d’aria di 10 l/s. La normativa italiana D.P.R. 246/’93 – Direttiva CEE 89/106 “Prodotti da costruzione” Requisito igiene – salute – ambiente: “L’edificio deve essere concepito e costruito in modo da non costituire una minaccia per l’igiene o la salute degli occupanti o dei vicini, causata, in particolare, dalla formazione di gas nocivi, dalla presenza nell’aria di particelle o di gas pericolosi, dall’emissione di radiazioni pericolose, dall’inquinamento o dalla contaminazione dell’acqua o del suolo, da difetti nell’evacuazione delle acque, dei fumi e dei residui solidi o liquidi, e dalla formazione di umidità in parti o sulle superfici interne dell’opera” Tale requisito si applica a tutti i prodotti da costruzione fabbricati al fine di essere incorporati o assemblati in modo permanente nell’edificio. Circ. Min. Sanità n. 57/’83 Concentrazione massima ammissibile di Formaldeide: 0,1 ppm Tale limite si applica sia alla nuova edilizia che a quella esistente. La normativa italiana L. n. 257/92 Concentrazione massima ammissibile di fibre di Amianto: assente Tale limite si applica sia alla nuova edilizia che a quella esistente. Raccomandazione Euratom n. 143/90 Concentrazione massima ammissibile di Radon DPCM 23.04.92, DM n. 381/1998 Inquinamento elettromagnetico: elettrico e magnetico Valori limite di campo Valutazione e certificazione dei materiali ecocompatibili In ambito europeo si tende ad adottare una visione quanto più ampia possibile, legata all’intero ciclo di vita seguendo la cosiddetta analisi del ciclo di vita (Life Cycle Analysis, Analysis LCA) flussi di materia energia ed emissioni Materiali e prodotti per l’edilizia rilasciano direttamente sostanze pericolose (VOC, radon, fibre, polveri, ecc.); adsorbono e poi rilasciano sostanze presenti nell’aria e derivanti da altre sostanze; favoriscono l’accumulo di sporco e la crescita di microrganismi; L’emissione dipende da: età superficie emittente stoccaggio fattori ambientali posizione del materiale e modalità di posa in opera Qualità dell’aria interna - Alcune strategie e tecniche di controllo - Strategie di controllo della qualità dell’aria indoor Le strategie di bonifica si possono suddividere in due grandi categorie: - strategie che intervengono sulla fonte inquinante; - strategie che intervengono sull’aria ambiente. Fra le prime si ricordano: la rimozione della fonte, il suo confinamento, l’esalazione localizzata, il trattamento della fonte (incapsulamento) Fra le seconde si ricorda il controllo della ventilazione degli ambienti ed il condizionamento ambientale nonché l’adozione di appropriate tecniche di filtrazione dell’aria. Esempio di incapsulamento di una manufatto contente amianto - copertura in cemento -amianto Aspirazione polveri (rifiuti speciali) Applicazione impregnante (primer) per mantenere corse le fibre Gli addetti indossano presidi di protezione personale Le polveri sono confinate nel contenitore e smaltite in discarica “speciale” Ventilazione come requisito fondamentale nel progetto di tutti gli edifici - per il controllo della qualità dell’aria interna; - per il benessere interno, specialmente nelle stagioni intermedie e durante l’estate; - contrasto con le esigenze di risparmio energetico; - vincoli dettati dalla necessità di integrazione dei sistemi di ventilazione nel progetto architettonico; Campi elettromagnetici dovuti all’impianto elettrico Biosensor: è un biointerruttore automatico. Stacca la tensione di 220 Volt che rimane nei fili elettrici anche quando ogni apparecchio è spento, causando campi elettrici Biointerruttore cavo Isolamento: a norme cei-20-11, senza PVC, a norme antincendio, fili di fase e neutro attorcigliato per ridurre il campo elettromagnetico Schermo: in alluminio con funzioni di schermatura elettrostatica filo di continuità longitudinale, dissensione adeguata Tecniche dio mitigazione del Gas Radon IL GAS RADON Il radon è un gas radioattivo che deriva dalla catena di decadimento dell’Uranio: •INCOLORE •INODORE •INSAPORE •PRESENTE NATURALMENTE NEL SUOLO (natura geologica) •CHIMICAMENTE NON REAGENTE •MOLTO PIU’ PESANTE DELL’ARIA, MA ESTREMAMENTE VOLATILE Tipi di radiazione Principali sorgenti di radon in un edificio SUOLO MATERIALI DA COSTRUZIONE ACQUA Fattori che influiscono sul radon indoor: - CARATTERISTICHE DEL SUOLO - PERMEABILITA’ DEI SUOLI DI FONDAZIONE - TIPOLOGIA DI COSTRUZIONE - STILE DI VITA DEGLI OCCUPANTI - CONDIZIONI METEREOLOGICHE - MICROCLIMA INTERNO Dinamiche di ingresso del radon La costruzione si comporta come un aspirapolvere creando una depressione che induce l’ingresso del radon all’interno Le aperture attraverso i piani favoriscono la distribuzione del gas ad opera di correnti d’aria calda che, più leggera, tende a risalire verso l’alto Strategie di controllo del radon RIDUZIONE DELLA QUANTITA’ IN INGRESSO DI RADON •ATTRAVERSO METODI DI RACCOLTA O SCARICO PRIMA DELL’INGRESSO NELLE ABITAZIONI •MODIFICANDO LA PRESSIONE DIFFERENZIALE INTERNA/ESTERNA RIDUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DOPO L’INGRESSO •ATTRAVERSO LA DILUIZIONE PER MEZZO DELLA VENTILAZIONE •ATTRAVERSO LA FILTRAZIONE DELL’ARIA La ventilazione naturale (tecnica passiva) e meccanica (tecnica attiva) INTERVENTI SULL’ATTACCO A TERRA Suzione del radon dal suolo mediante uso di tubazioni di drenaggio 1. CONDOTTO DRENANTE; 2.REGOLATORE DEL LIVELLO DELL’ACQUA; 3.SIFONE; 4.VENTILATORE PER EVACUAZIONE FORZATA DEL RADON ASPIRAZIONE DAL SUOLO TRAMITE IMPIANTO DI DRENAGGIO SOTTO LA BASE DELL’EDIFICIO SUZIONE DEL VESPAIO E DEL TERRENO SOTTOSTANTE LA PRIMA SOLETTA Pozzo di Radon Uso di materiali ecocompatibili Requisiti Idoneità all’applicazione Durevolezza, stabilità prestazionale nel tempo Resistenza al fuoco Riutilizzabilità riciclabilità o smaltimento senza causare alti impatti ambientali Marchi di qualità ambientale - (produzione, uso e smaltimento) Blauel-engel Tedesco dell’Ambiente (1977) approvato dal Ministero NF Environment Francese (1992) coinvolge anche l’organismo di certificazione nazionale AFNOR Umweilzichen Baume (1991) Ministero dell’Ambiente (Agenzia Federale dell’Ambiente + associazione consumatori) Marchio ANAB (Italia)- IBO (Austria)-IBN (Germania) gruppo europeo ECONcert Marchio Ecolabel, strumento volontario di politica ambientale, che si pone l’obiettivo di promuovere prodotti e servizi con minore impatto ambientale a parità di funzioni dichiarate in coerenza con quanto stabilito dalla Direttiva UE 106/89 La certificazione di processo Oggi è indispensabile combinare le procedure di ecolabeling riferite al prodotto con quelle riferite al processo edilizio quali ad esempio la famiglia delle ISO 14000 per certificare, come sta per avvenire in un prossimo futuro con la certificazione energetica, l’intero l’organismo edilizio lungo tutto il suo ciclo di vita certificazione del processo progettuale Prodotti ecocompatibili e prestazioni …non sempre “naturale” naturale vuole dire “sano”…infatti sano 9 esistono materiali naturali pericolosi 9 esiste una chimica più pulita 9 non tutti i materiali di sintesi devono essere rifiutati Integrazione fra i materiali sulla base delle prestazioni PRESTAZIONI TERMICHE + PRESTAZIONI ACUSTICHE + ECOLOGIA Materiali termoisolanti in fibre ed espansi Cocco (pannelli – feltri) Juta (riempimento – feltro) Lana naturale (riempimento – feltro) Fibra di cellulosa λ = 0,045 λ = 0,055 λ = 0,030 - 0,04 λ = 0,058 Vermiculite espansa Perlite espansa Argilla espansa Pomice naturale λ = 0,080 – 0,1 λ = 0,066 λ = 0,90 λ = 0,20 Vetro cellulare espanso Polistirene espanso (estruso) Fibre e materassini di vetro λ = 0,060 λ = 0,035- 0,058 λ = 0,040 - 0,053 λ = W/mK Fonte: Norme UNI e Verdeaureo dell’Architettura (S. Omodeo Salè)