AMBROGIO SPARAGNA E FRANCESCO DE GREGORI ospiti del Premio Nazionale Città di Loano COMUNICATO STAMPA (12/07/2012) Dal 23 al 27 luglio, a Loano, si accenderanno i riflettori sull’ottava edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana. Per cinque giorni la musica popolare e tradizionale sarà regina indiscussa con concerti, stage, ballo in piazza, incontri con musicisti e giornalisti. Nelle serate del festival, inoltre, saranno consegnati il Premio Miglior Album 2011 e il Premio Realtà Culturale 2012. Il Premio Città di Loano, sotto la direzione artistica del giornalista musicale John Vignola, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. Il festival rappresenta il coronamento di un laboratorio permanente, l’incontro annuale con il pubblico e l’occasione per far conoscere le tante espressioni musicali che animano la realtà culturale italiana. Il programma di questa edizione è dedicato al tema “La città e i suoi margini”. I concerti sul lungomare e in piazza, così come gli incontri pomeridiani, racconteranno la cultura musicale tradizionale del mondo contadino e gli intrecci con la canzone popolare della città industrializzata. Il tutto arricchito dalle contaminazioni etniche che i movimenti migratori hanno determinato. Un margine sempre più labile, quello delle città, dove le periferie si allargano fino a diventare tutto ciò che sta fuori, costringendoci a ripensare gli spazi e a riflettere sulle identità culturali che stiamo perdendo. Saranno protagonisti dei concerti: Antiche Ferrovie Calabro Lucane (23 luglio), Roberta Alloisio (24 luglio), Mascarimirì (25 luglio), Silvio Peron & Jouvarmoni, Stefano Valla & Daniele Scurati (26 luglio). Gli incontri pomeridiani saranno animati da Domenico Ferraro, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Bandajurona (23 luglio), Gianni Mura e Claudio Sanfilippo (24 luglio), Alessandro Nobis, Silvana Zanolli e Ensemble Righi (25 luglio), Mario Incudine e Antonio Vasta (26 luglio), Ambrogio Sparagna (27 luglio). Il festival si chiuderà, come sempre, con una produzione-evento, che quest’anno sarà “Vola vola vola” (27 luglio), con Ambrogio Sparagna, l’Orchestra Popolare Italiana e la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori. Nell’ambito del festival, quest’anno si è avviata una collaborazione con due strutture alberghiere loanesi, Loano 2 Village e Hotel Garden Lido, che ospiteranno il progetto “Stage-Vacanze a Loano” con corsi di introduzione alle danze tradizionali delle Valli Occitane Piemontesi e dell’Appennino delle Quattro Province. Il Premio è organizzato dall'Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari, e il patrocinio della Provincia di Savona, dell'ANCI e del MEI. Il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana ha ricevuto anche quest’anno il prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] I PREMI Premio Miglior Album 2011 - al disco "Janua" di Roberta Alloisio (CNI). Janua descrive molto bene le porte, ovvero i passaggi culturali di una città che non ha smesso di incrociare persone, destini, lingue. Nel dialetto genovese si riconoscono molti altri linguaggi, nelle canzoni che Roberta Alloisio porta avanti risuonano storie lontane e vicinissime, prese da una città dai confini talmente penetranti da lambire i nostri. Attraverso il recupero e la rielaborazione di temi tradizionali, madrigali, strambotti, antiche leggende marinare e le liriche dei poeti che hanno fatto grande la Liguria, “Janua” racconta una galleria strepitosa di figure femminili: dalla celebre Maria, prostituta che si aggirava vestita da marinaio nel porto di Genova sul finire del 1700 alla crudele Donna Serpente che nel ‘600 stregò Gian Giacomo Cavalli; dal dramma delle numerose Monache-Spose, ragazze costrette a lasciare lunghi capelli e innamorati per una vita di clausura alle Donne che aprono riviere, nell’immaginario strepitoso di Giorgio Caproni. Su tutte l’arte magica delle Venditrici di Vento, convincenti nel vendere a marinai senza nostalgia nodi pieni di vento… Donne insomma, tra amor sacro e amor profano per raccontare ancora una volta quella “porta” che è JANUA: Genova, una porta sul mare. Il riconoscimento alla migliore produzione musicale del 2011 è stato decretato da una prestigiosa giuria composta da oltre sessanta giornalisti musicali. La Giuria del Premio Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Simonetta Bellucci, Daniele Bergesio, Silvia Boschero, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Diego Carmignani, Giordano Casiraghi, Pietro Cheli, Gianni Ciaccio, Aldo Coppola Neri, Valerio Corzani, Enrico De Angelis, Paolo De Bernardin, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paola De Simone, Giuseppe De Trizio, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Salvatore Esposito, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Enzo Gentile, Mario Giovannini, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Gigi Masciullo, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Raffaele Pinelli, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Roberto G. Sacchi, Tito Saffioti, Annalisa Scarsellini, Giampiero Scazzola, Federico Scoppio, Stefano Starace, Salvatore Titolo, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Giovanni Vacca, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara. Premio alla Carriera 2012 - a Nanni Svampa Nanni Svampa è una delle figure più importanti della musica milanese: l’ha mescolata spesso con il cabaret (assieme ai Gufi) e la canzone d’autore (per esempio, traducendo in dialetto milanese molti pezzi di Georges Brassens), senza perdere una forte inclinazione per la ricerca. Le sue radici sono quelle degli operai e degli impiegati che vivono fianco a fianco nell’immediato dopoguerra in una Milano tutt’altro che luccicante, ferita e da ricostruire, scambiandosi sogni e frustrazioni. La sua antologia delle canzoni popolari milanesi, che si è espansa nel corso del tempo, fino a diventare una vera e propria enciclopedia sonora, spiega più di tante parole il suo lavoro di divulgatore, oltre che la sua identità di grande e originale artista in un’Italia che sta scomparendo, giorno dopo giorno. Premio Realtà Culturale 2012 - a Squilibri Editore Un editore romano che affianca da sempre la ricerca con la divulgazione: su questo binomio sono nati molti dei libri che Squilibri ha dedicato alla musica popolare, non solo laziale, documentando spesso il suo lavoro con supporti sonori o audiovisivi. Squilibri ha continuato nel corso degli anni ad essere un soggetto attivo e curioso, grazie al coinvolgimento costante, fra gli altri, di uno studioso come Sandro Portelli o all’apporto di un musicista e cronista del calibro di Otello Profazio, oltre che di un catalogo insigne e stimolante. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] PROGRAMMA Lunedì 23 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro IL PREMIO INCONTRA… etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali SQUILIBRI EDITORE E BANDAJORONA presentazione del volume e due CD “Mira la Rondondella. Musica, storia e storie dai Castelli Romani” a cura di Sandro Portelli (Squilibri Editore 2012) e dell’album “Mettece Sopra” di Bandajorona (Goodfellas, 2012) con Domenico Ferraro, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli, Bianca Giovannini, Ludovica Valori, Désirée Infascelli Conduce Ciro De Rosa ore 21.30 - Spazio Culturale Orto Maccagli – lungomare ANTICHE FERROVIE CALABRO LUCANE – concerto Consegna del Premio Realtà Culturale 2012 a Squilibri Editore Martedì 24 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro IL PREMIO INCONTRA… etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali GIANNI MURA E CLAUDIO SANFILIPPO “La roeuda la gira - La canzone milanese: da Nanni Svampa a Claudio Sanfilippo” Conduce Enrico de Angelis ore 21.30 - Spazio Culturale Orto Maccagli – lungomare ROBERTA ALLOISIO – concerto Consegna del Premio Miglior Album 2011 a Roberta Alloisio per il disco "Janua" (CNI, 2011) Martedì 24 luglio/ Giovedì 26 luglio 2012 ore 16/18 – Hotel Garden Lido - Loano 2 Village BALLANDO, BALLANDO… STAGE – VACANZA A LOANO INTRODUZIONE ALLE DANZE TRADIZIONALI: danze dell'Appennino delle Quattro Province (Alessandria-Genova-Pavia-Piacenza) con Annalisa Scarsellini e danze delle Valli Occitane piemontesi con Marisa Dogliotti e Silvio Peron Stage riservato agli ospiti delle due strutture alberghiere Mercoledì 25 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro IL PREMIO INCONTRA… etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali SILVANA ZANOLLI, ALESSANDRO NOBIS, ENSEMBLE RIGHI presentazione del volume “Ettore Scipione Righi: Il canto Popolare Veronese” a cura di Silvana Zanolli e Alessandro Nobis (CiErre Edizioni-MusicAcustica, 2011) Conduce Enrico de Angelis ore 21.30 - Spazio Culturale Orto Maccagli – lungomare MASCARIMIRI - concerto Giovedì 26 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro IL PREMIO INCONTRA … etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali MARIO INCUDINE E ANTONIO VASTA presentazione dell’album “Italia talìa” (Emarcy, 2012) Conduce Ciro De Rosa ore 21.30 – Piazza Rocca GRANDE FESTA DA BALLO IN PIAZZA: SILVIO PERON & JOUVARMONI – Danze delle Valli Occitane Piemontesi STEFANO VALLA & DANIELE SCURATI - Danze dell'Appennino delle Quattro Province Venerdì 27 luglio 2012 ore 18.30 – Arena Estiva Giardino del Principe IL PREMIO INCONTRA … etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali AMBROGIO SPARAGNA presentazione del progetto musicale “Vola vola vola” Conduce John Vignola ore 21.30 - Arena Estiva Giardino del Principe VOLA VOLA VOLA - Canti popolari e canzoni con AMBROGIO SPARAGNA, ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA con la partecipazione straordinaria di FRANCESCO DE GREGORI informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] I CONCERTI Il 23 luglio, alle ore 21.30, sul lungomare, nello Spazio Culturale Orto Maccagli, a dare il via all’ottava edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana sarà gruppo Antiche Ferrovie Calabro-Lucane, guidato da Ettore Castagna, musicista e ricercatore, impegnato in importanti esperienze in ambito etnoacustico. Con il progetto Àlaca, che il gruppo presenterà nella serata, si entrerà nel vivo del tema del festival con un viaggio sui trenini a scartamento ridotto delle ferrovie regionali Calabro-Lucane. Linee marginali, percorrenze lente fra boschi, fiumare, timpe. Periferie rese disabitate dall’emigrazione ma pure angoli di resistenza di una diversità culturale. Fra le pieghe della memoria contadina c’è un repertorio affascinante e poco conosciuto che è quello delle montagne al centro della Calabria: dallo Zomero, alle Serre, alla Sila. Gli strumenti che utilizzeranno Domenico Micu Corapi, Giuseppe Ranieri e Gianpiero Nitti saranno necessariamente quelli del mondo contadino e pastorale di quest’area: zampogna a chiave, ciaramella, lira, chitarra battente, rullante e grancassa. Nella serata sarà consegnato a Elena Salvatorelli e Domenico Ferraro (Squilibri Editore) il Premio Realtà Culturale 2012. Sempre in Orto Maccagli, il 24 luglio, alle ore 21.30, ospite del Premio sarà Roberta Alloisio, accompagnata da Fabio Vernizzi (pianoforte), Marco Fadda (percussioni), Riccardo Barbera (contrabbasso) e Roberto Izzo (violino). Roberta Alloisio rappresenta una delle figure più significative ed esemplari di quello che è il connubio tra l’appartenenza a una storia secolare e la contemporaneità della sua espressione poetica. L’artista presenterà l’ultimo suo lavoro “Janua”, un album dove la voce del folk, quella dei canti delle vie di una città multicolore e multietnica come Genova risuonano in maniera convincente e duratura. Nella serata l’artista riceverà il Premio Miglior Album 2011. Il festival proseguirà sul lungomare, il 25 luglio, con I Mascarimirì, gruppo salentino, da sempre impegnato nel riscrivere la tradizione musicale locale. Claudio “Cavallo” Giagnotti (voce, fiati etnici, tamburreddhu) e Cosimo Giagnotti (voce, fiati etnici, chitarra acustica) insieme a Vito Giannone (mandolino) e Beppe Branca (bassista) porteranno a Loano suoni mediterranei rivisitati. Il viaggio musicale con i Mascarimirì parte da una ricerca personale (considerando le origini ROM dei fratelli Giagnotti) ma anche culturale e artistica, volta a scoprire le famiglie Rom/Salentine e l’influenza che hanno dato alle musiche da ballo nel Mediterraneo. Pizziche Pizziche dal sapore arabo andaluso, bourreè e farandole occitane si mescolano alle tammurriate campane, echi flamenchi si sposano con le fanfare Balcaniche. Il 26 luglio il festival si sposterà in piazza Rocca, dove dalle ore 21.30, si svolgerà la festa da ballo conclusiva degli stage di introduzione alle danze popolari. La serata offrirà un’occasione di confronto tra la musica e la cultura del territorio delle Valli Occitane Piemontesi rappresentate da Silvio Peron & Jouvarmoni e dell'Appennino delle Quattro Province, che avrà come portavoce Stefano Valla & Daniele Scurati, Il 27 luglio, la chiusura del festival si svolgerà nell’Arena Estiva Giardino del Principe con la produzione “Vola vola vola” un grande concerto che vede complici Ambrogio Sparagna e Francesco De Gregori con l’Orchestra Popolare Italiana. Ambrogio Sparagna, da tempo è una figura di spicco della rivisitazione colta del grande patrimonio musicale popolare. Fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana, Sparagna è impegnato in progetti che hanno l’obiettivo di promuovere e valorizzare il repertorio della musica popolare italiana. Il sodalizio artistico con Francesco De Gregori ha portato alla rilettura di alcune delle sue canzoni più belle e meno conosciute con i suoni antichi e insoliti di Sparagna e della sua orchestra, fra mandole, tamburelli, zampogne, ghironde e ciaramelle. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] IL PREMIO INCONTRA… Il programma del festival sarà arricchito, anche quest’anno, dall'iniziativa il “Premio Incontra…”, organizzata in collaborazione con etichette, artisti, giornalisti ed operatori culturali che saranno a Loano per promuovere i loro progetti. Ospiti del primo appuntamento, il 23 luglio, alle ore 18.30, in piazza Palestro, saranno Domenico Ferraro (direttore editoriale Squilibri), Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli (Archivio Franco Coggiola del Circolo Gianni Bosio) e Bianca Giovannini, Ludovica Valori e Désirée Infascelli (Bandajorona). L’incontro con l’Editore Squilibri offrirà l’occasione di presentare il volume e i due CD “Mira la Rondondella. Musica, storia e storie dai Castelli Romani” a cura di Sandro Portelli (Squilibri Editore 2012), una ricerca “collettiva” sul campo che, dal 1968 ai giorni nostri, ha interessato Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Velletri e Lariano, toccando anche Frascati e Grottaferrata. Il libro ricostruisce una memoria storica e una cultura musicale forgiate dalla vicinanza con Roma e dal rapporto con la terra, nell’originale intreccio di cultura contadina ed echi urbani. Ed è proprio nella città di Roma, che si tornerà con la presentazione dell’album “Mettece Sopra” di Bandajorona (Goodfellas, 2012), un disco in cui la cultura popolare domina e incanta. Bandajorona scatta una fotografia della Roma che si vive ogni giorno: personaggi che vagano nei nuovi quartieri bohémien e popolari della capitale, invenzioni linguistiche inaspettate e incontri con i portatori di memorie antiche e di culture “altre”. L’incontro sarà condotto dal giornalista Ciro De Rosa. Sempre Piazza Palestro, ospiterà il 24 luglio, alle 18.30, l’incontro dal titolo “La roeuda la gira - La canzone milanese: da Nanni Svampa a Claudio Sanfilippo”. Enrico de Angelis, giornalista e direttore artistico del Club Tenco, converserà con un grande collega, Gianni Mura, cultore non solo di sport e di gastronomia ma anche di canzone e di milanesità. L’incontro sarà arricchito dalla performance musicale del cantautore Claudio Sanfilippo, che in milanese ha inciso un album dall’eloquente titolo “I paroll che fann volà”. Il 25 luglio, il Premio incontrerà in piazza Palestro, alle ore 18.30, Silvana Zanolli, Alessandro Nobis, Ensemble Righi per la presentazione del volume “Ettore Scipione Righi: Il canto Popolare Veronese” a cura di Silvana Zanolli e Alessandro Nobis (CiErre Edizioni-MusicAcustica, 2011). Il volume mette a disposizione per la prima volta nella sua completezza la cospicua parte del materiale etnografico - raccolto nel veronese tra il 1850 e il 1880 dall’Avvocato Ettore Scipione Righi -, dedicato al canto popolare, un preziosissimo affresco della vita nel contado e nella città di Verona durante questo periodo storico. L’ensemble Righi si presenterà a Loano in formazione trio: Giuliana Bergamaschi (voce solista), Paola Zannoni (violoncello), Alfredo Nicoletti (chitarra acustica e direzione musicale). L’incontro sarà condotto da Enrico de Angelis. Lo spazio il “Premio Incontra ...” ospiterà, giovedì 26 luglio, alle ore 18.30, in Piazza Palestro, Mario Incudine che, accompagnato dal musicista Antonio Vasta, presenterà l’album “Italia talìa” (Emarcy, 2012). L’artista siciliano, portabandiera nel mondo del sound siculo e autore di musiche per teatro e cinema, ancora una volta si affida alla lingua siciliana (non senza lasciare spazio anche a quella italiana) per rivolgersi al suo pubblico e raccontare – in un puzzle di luci e ombre – storie del nostro tempo. I suoni sono quelli sbocciati e miscelati nel bacino del Mediterraneo associati a batterie e chitarre elettriche che iscrivono il disco nella più contemporanea world music. A moderare l’incontro sarà il giornalista Ciro De Rosa. La rassegna pomeridiana si chiuderà, il 27 luglio, nel ridotto del Giardino del Principe, dove Ambrogio Sparagna racconterà il suo nuovo progetto, che lo vede al fianco di Francesco De Gregori, ennesima testimonianza che la musica popolare e quella cosiddetta d'autore sono vasi comunicanti. Nel corso della sua carriera Sparagna ha raccontato egregiamente ritmi e paesaggi del nostro territorio mescolando sempre influssi e culture anche differenti fra di loro. Con De Gregori sposta ulteriormente il limite di una curiosità che coniuga tradizione e modernità, in piena sintonia con lo spirito del Premio Nazionale di Loano. E' un preludio al concerto “Vola vola vola” che si terrà la sera stessa, dalle ore 21.30. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] Venerdì 27 luglio 2012 ore 21.30 - Arena Estiva Giardino del Principe VOLA VOLA VOLA Canti popolari e canzoni ======= Ambrogio Sparagna Orchestra Popolare Italiana con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori Il lavoro di Ambrogio Sparagna si colloca da sempre in maniera viva ed attuale all’interno del grande patrimonio della nostra musica tradizionale, unendo al rigore della ricerca sul campo la freschezza e la musicalità dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica Guidato dagli innumerevoli organetti del suo fondatore e direttore, questo Ensemble di giovani musicisti zampogna, ghironda, ciaramella, viola e violino a tromba, scacciapensieri e percussioni di ogni tipo ripropone e rivisita in una continua festa sonora (e al di fuori di ogni manierismo accademico) suoni e ritmi che da sempre appartengono alla nostra sensibilità e alla cultura della nostra terra. In questo contesto di assoluta contemporaneità non deve stupire la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori, che si è avvicinato spesso nel suo percorso artistico alle suggestioni della musica popolare italiana: Francesco proporrà nel corso dello spettacolo alcune delle sue canzoni più belle e meno conosciute, duetterà a tratti con Ambrogio, si cimenterà in una breve rilettura Dantesca al ritmo della pizzica. Le canzoni di De Gregori sono rimodellate con i suoni antichi e insoliti di Sparagna e della sua orchestra Per la prima volta, il repertorio meno conosciuto di uno dei più grandi cantautori italiani, si fonde con quello dell’alfiere della nuova musica popolare per due ore di spettacolo, allo stesso tempo, poetico ed energico. Il cantautore romano interpreterà non solo le sue canzoni ma anche altri brani ispirati alla tradizione così come Sparagna, che punteggerà lo spettacolo con i suoi brani ispirati ai cantastorie e ai balli popolari. Una occasione unica per attraversare l’Italia musicale. ARTISTI Ambrogio Sparagna Francesco De Gregori Raffaello Simeoni Cristiano Califano Valentina Ferraiuolo Antonio Vasta Antonello Di Matteo Lucia Cremonesi Diego Micheli Ottavio Saviano Erasmo Treglia voce, flauti, mandola chitarre tamburelli fisarmonica, zampogna, pianoforte clarinetto, zampogna viola contrabasso batteria violino a tromba, ghironda, ciaramella informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] IL PREMIO INCONTRA… … etichette, artisti, giornalisti e operatori culturali Lunedì 23 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro SQUILIBRI EDITORE E BANDAJORONA presentazione del volume e due cd “Mira la Rondondella. Musica, storia e storie dai Castelli Romani” a cura di Sandro Portelli (Squilibri Editore 2012) e dell’album “Mettece Sopra” di BandaJorona (Goodfellas, 2012) con Domenico Ferraro (direttore editoriale Squilibri), Omerita Ranalli ed Enrico Grammaroli (Archivio Franco Coggiola del Circolo Gianni Bosio), Bianca Giovannini, Ludovica Valori e Désirée Infascelli (Bandajorona) Conduce Ciro De Rosa “Mira la rondondella. Musica, storie e storia dai Castelli Romani” un volume con due cd allegati a cura di Alessandro Portelli Esito di una ricerca “collettiva” sul campo che, dal 1968 ai giorni nostri, ha interessato Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Velletri e Lariano, toccando anche Frascati e Grottaferrata, “Mira la rondondella” ricostruisce una memoria storica e una cultura musicale forgiate dalla vicinanza con Roma e dal rapporto con la terra, nell’originale intreccio di cultura contadina ed echi urbani. Tra saltarelli e canti rituali, stornelli e canzoni narrative, canzonette e parodie, racconti e aneddoti, prende forma uno straordinario racconto corale che restituisce il senso profondo delle trasformazioni che hanno investito i Castelli Romani negli ultimi decenni. Nell’incessante ricerca di significati in cui si muove la memoria, la narrazione si svolge tra figure emblematiche della militanza politica, da Garibaldi a Gramsci, e immagini di un abusato pittoresco, dal vino alla “gita ai Castelli”, soffermandosi su episodi di grande portata simbolica, dalle rivolte anticlericali di fine Ottocento alla Resistenza. Il volume, seconda uscita della collana “I giorni cantati” del Circolo Gianni Bosio, rinnova magistralmente la lezione di Gianni Bosio attorno all’idea di un ascolto globale in cui musica e racconti, storia e contesti, suoni di fondo e ambiente sonoro sono tutte componenti cruciali che, intrecciandosi inestricabilmente tra loro, restituiscono con grande efficacia non solo quello che le persone pensano e sentono ma anche tutto quanto gli sta attorno. La percezione soggettiva diventa un veicolo privilegiato per la comprensione dei grandi eventi sociali e politici che hanno cadenzato la storia di queste comunità che, per il tramite di sequenze fulminanti stabilite dalla fluidità di una memoria viva, si innestano a loro volta sul ricordo delle mobilitazioni di massa animate dalla speranza di una società diversa. Attraverso la viva voce dei protagonisti si delinea così un processo intergenerazionale in cui l’orgoglio di un’identità politica, entrato in crisi con i cambiamenti di fine millennio, rinasce oggi nelle lotte per l’ambiente e nel confronto con le culture migranti. I saggi di Ugo Mancini, Lidia Piccioni e Omerita Ranalli e la ricca sezione fotografica, a cura di Franco Portelli, forniscono ulteriori elementi di riflessione su un territorio e una cultura segnati da un dinamico rapporto tra tradizione e innovazione, memoria condivisa e creatività individuale. Squilibri Editore Casa editrice specializzatasi nell’ambito delle culture di tradizione orale, Squilibri, nell’arco di poco meno di un decennio, ha avuto il merito di restituire a una larga fruizione, in edizioni critiche di pregevole fattura, registrazioni di inestimabile valore storico ed artistico realizzate dai “padri” della moderna ricerca antropologica ed etnomusicologica, da Ernesto De Martino a Diego Carpitella, da Alberto Mario Cirese a Roberto Leydi, grazie anche alla collaborazione avviata con le principali strutture di settore, dagli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ad AESS-Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia. L’attenzione rivolta al recupero delle rilevazioni più antiche estese per tutto il territorio nazionale, dalla Brianza alla Calabria, si è accompagnata allo sforzo di rappresentare anche lo stato attuale delle musiche di tradizione in opere magistrali realizzate da specialisti e studiosi di fama come informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] Roberto De Simone. Senza trascurare le rivisitazioni dei repertori popolari ad opera di antesignani del cosiddetto folk revival come Otello Profazio, in altre operazioni di confine, segnate dall’ibridazione di stili musicali, registri ed ambiti espressivi diversi, Squilibri, offrendo indicazioni esemplari attorno a un possibile riuso dei materiali tradizionali, persegue di fatto la stessa identica missione: rappresentare, nel rispetto di rigorose differenze, quanto si muove o deve essere conservato in quel particolare universo in cui abita la musica degli uomini. “Mettece Sopra” di BandaJorona (Goodfellas, 2012) “Mettece Sopra”, il nuovo disco della BandaJorona è uno scrigno; aprendolo vi si trovano quattordici brani stupendi, in cui la cultura popolare domina ed incanta. È un disco tradizionale e moderno allo stesso tempo, in cui brani del passato sono posti al fianco di composizioni originali. È un disco prettamente acustico, ma con una forza espressiva notevole, con musicisti di grande valore ed esperienza, un pugno di ospiti straordinari, e su tutto la voce potente della “Jorona” Bianca Giovannini, autentica erede delle migliori cantanti che la cultura romanesca abbia espresso. Tra i brani tradizionali l’inedito “Angelina”, storia di un infanticidio raccontata alla maniera del “fattaccio” (dalla ricerca di Graziella Di Prospero). Tra le collaborazioni presenti nel disco: Giorgio Tirabassi, Filippo Gatti, gli Yo Yo Mundi, Tony Cattano, Lutte Berg, gli Evì Evàn, Remo Remotti, Alessandro Mazziotti, Giampaolo Felici degli Ardecore, Piergiorgio Faraglia, Marian Serban. L’intento della loro ricerca - un percorso artistico e umano tanto lungo quanto appassionante e pieno di sorprese - è quello di scattare una fotografia della Roma che si vive ogni giorno: personaggi che vagano nei nuovi quartieri bohémien e popolari della capitale, situazioni di precarietà lavorativa ed esistenziale e momenti di poesia imprevedibile, invenzioni linguistiche inaspettate e incontri con i portatori di memorie antiche - dagli anziani partigiani ai migranti delle generazioni passate e attuali - e di culture “altre”. Questo è il mondo che hanno cercato di raccontare nella serie di brani che costituiscono il loro nuovo repertorio. Martedì 24 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro GIANNI MURA E CLAUDIO SANFILIPPO “La roeuda la gira - La canzone milanese: da Nanni Svampa a Claudio Sanfilippo” Conduce Enrico de Angelis Se il tema quest’anno è “La città e i suoi margini”, non si poteva non parlare di Milano (con conseguente attribuzione a Nanni Svampa del Premio alla carriera). La musica tradizionale italiana a cui si intitola il festival è sempre stata, per lo più, musica contadina delle campagne; ma quando il canto popolare ha cominciato ad emigrare verso le città, forzando i “margini”, entrando nelle periferie e nelle osterie urbane, Milano si è subito posta in prima linea. Per inquadrare il fenomeno, Enrico de Angelis, giornalista e direttore artistico del Club Tenco, converserà con un grande collega, Gianni Mura, cultore non solo di sport e di gastronomia ma anche di canzone e di milanesità; e a dibattere se la canzone milanese sia o no ancora attuale, si aggiungerà, con una performance musicale, un cantautore dei giorni nostri, Claudio Sanfilippo, che in milanese ha inciso un album dall’eloquente titolo “I paroll che fann volà”. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] Martedì 24 luglio/ Giovedì 26 luglio 2012 ore 16/18 – Hotel Garden Lido - Loano 2 Village BALLANDO, BALLANDO… STAGE – VACANZA A LOANO INTRODUZIONE ALLE DANZE TRADIZIONALI Danze dell'Appennino delle Quattro Province (Alessandria-Genova-Pavia-Piacenza) con Annalisa Scarsellini Danze delle Valli Occitane piemontesi con Marisa Dogliotti e Silvio Peron Danze delle Quattro Province Il corso, che si svolgerà nell’Hotel Garden Lido, prevede l’apprendimento dei passi base e delle figure delle principali danze del repertorio (alessandrina, giga a due, giga a quattro, piana), Oltre a questi balli di origine più antica, saranno affrontati balli di coppia come valzer, mazurka e polca “a saltini”, interpretati secondo lo stile tradizionale della zona. La zona delle Quattro Province è un'area appenninica culturalmente omogenea ma suddivisa amministrativamente in quattro province di quattro differenti regioni: Alessandria (Piemonte), Genova (Liguria), Pavia (Lombardia) e Piacenza (Emilia-Romagna). Un territorio in cui il filo della memoria orale non si è mai interrotto, permettendo così a un ricco repertorio di canti e di musica da danza, suonata con gli strumenti tradizionali della zona, piffero e fisarmonica, di radicarsi ed evolversi nel tempo. Insegnante: Annalisa Scarsellini dal 1985 ha tenuto numerosi stages e corsi di danze delle Quattro Province in Italia e all'estero. Giornalista e ricercatrice, ha pubblicato contributi nei volumi: “Milano e il suo territorio” e “Pavia e il suo territorio” della collana Mondo Popolare in Lombardia, a cura del Servizio per la cultura del mondo popolare della Regione Lombardia. È tra i fondatori, nel 1979, del circolo Arci Laboratorio Danza, nato allo scopo di valorizzare e diffondere la danza popolare italiana e internazionale a Milano, attraverso l'organizzazione di corsi, seminari, concerti, feste a ballo, sfilate cittadine, rassegne estive e la creazione dello spazio Gabalo. Per il Laboratorio Danza ha svolto dal 1980 al 1985 attività di insegnamento, programmazione e segreteria organizzativa. Nel 1984 ha iniziato un lavoro di ricerca nell'Appennino delle Quattro Provincie (valli Staffora, Curone, Borbera, Grue, Boreca, Trebbia, Fontanabuona) con la collaborazione di Stefano Valla. Danze delle Valli Occitane piemontesi Nell'ambito dello stage, che si svolgerà a Loano 2 Village saranno insegnate le danze tradizionali di Sampeyre (Val Varaita). Per Valli Occitane del Piemonte si intendono quattordici valli comprese tra le province di Cuneo e Torino. In alcune di queste valli sono ancora diffusi, in occasione delle feste, i balli di tradizione locale. Un tempo le danze tradizionali venivano ballate in tutte le valli e quella più diffusa, pur con differenze stilistiche locali, era la courenta. Attualmente la danza è praticata soltanto in tre valli. In Val Vermenagna, quella più a sud, esistono circa 150 melodie per la curenta e il balet, che sono le due danze ballate in ogni occasione di festa (feste patronali, delle borgate, matrimoni, feste dei coscritti). In Val Varaita, la pratica della danza è meno diffusa e si concentra nel Comune di Sampeyre, dove si ballano ancora circa otto, nove danze. Insegnante: Marisa Dogliotti vive a Robilante (CN) in Valle Vermenagna e da anni tiene corsi di danze tradizionali delle valli occitane oltre che nella sua regione, anche presso varie associazioni che si occupano di cultura popolare in tutto il nord Italia. Dal 1996 collabora con le scuole elementari per diffondere la cultura delle valli, dal 1998 è stata inserita come insegnante di danza nel Progetto per la valorizzazione e la diffusione della cultura occitana nelle scuole elementari, organizzato dal Comune di Cuneo per le scuole del territorio. Ha partecipato come insegnante rappresentante delle Valli Occitane d’Italia a varie edizioni del Gran Bal dell’Europe di Gennetines e del Gran Bal Trad di Vialfré (Torino). Ha inoltre tenuto alcuni stages in Provenza e nel Delfinato (Nice, Valbonne, Grasse, Embrun, Peipin, La Tour du Pen) e uno, organizzato dal Conservatorio Occitano di Tolosa, a Samatan in Guascogna. Ha collaborato con Jan Peire de Bousquìer in stages sulle danze della Val Varaita. Negli ultimi anni ha approfondito particolarmente l’analisi e la didattica per l’insegnamento delle danze della Val Vermenagna. Sarà accompagnata dalla fisarmonica diatonica di Silvio Peron. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] Mercoledì 25 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro SILVANA ZANOLLI, ALESSANDRO NOBIS, ENSEMBLE RIGHI presentazione del volume “Ettore Scipione Righi: Il canto Popolare Veronese” a cura di Silvana Zanolli e Alessandro Nobis (CiErre Edizioni-MusicAcustica, 2011) Conduce Enrico de Angelis Nella seconda metà del 19° secolo - dal 1850 al 1880 circa – l’avvocato Ettore Scipione Righi ha organizzato una raccolta di materiale etnografico nel veronese, contemporaneamente a molti suoi colleghi italiani ed europei. Nato a Verona nel 1833 in una famiglia borghese, ciò che colpisce esaminando la sua attività è la sua curiosità intellettuale che lo portò per quasi tutta la vita a interessarsi non solo agli aspetti folklorici del popolo, ma anche di archeologia, di arte e di agricoltura e, come non bastasse ricoprendo anche incarichi amministrativi. Senza dimenticare la sua professione di avvocato, naturalmente. Righi si mosse nella Valpolicella, Verona e in poche altre zone della provincia, e facendo base nella sua villa estiva di San Pietro in Cariano con la collaborazione dei suoi numerosi amici "cittadini", incaricò un numero ristretto di scrivani di raccogliere canti, fiabe, proverbi, modi di dire e usanze della gente che lavorava e viveva in quelle contrade e paesi. Lo testimoniano le duecentoventi fiabe già pubblicate e questi milletrecento e più testi riguardanti il canto popolare. Il volume mette a disposizione per la prima volta nella sua completezza la cospicua parte del Fondo dedicata appunto al canto popolare, che ci dipinge un preziosissimo affresco della vita nel contado e nella città di Verona durante questo periodo storico. Righi ebbe inoltre l’importantissima intuizione di raccogliere anche un centinaio di melodie, "memorie musicali" che ci pongono nelle condizioni di potere "ascoltare" le musiche e le arie da danza in voga allora, trascritte da Alfredo Nicoletti (fondatore del Canzoniere Veronese che negli anni Settanta si è occupato della ricerca sul campo e della riproposizione della musica popolare veronese, e dei Folkamazurka con i quali ha pubblicato il cd “Varda che bela luna”) e da Marco Materassi, docente del Conservatorio dall’Abaco di Verona. Le "Indicazioni discografiche" danno anche lo spunto per scoprire cosa del materiale raccolto allora si sia conservato a tutt’oggi nella nostra memoria. L’Ensemble Righi si presenta a Loano in formazione trio: Giuliana Bergamaschi (voce solista), Paola Zannoni (violoncello), Alfredo Nicoletti (chitarra acustica e direzione musicale). SILVANA ZANOLLI Ha collaborato con l’Archivio della Comunicazione Orale della Regione Lombardia (ACO) e con l’Archivio Provinciale delle Tradizioni Orali della Provincia di Trento (APTO). Nel 1990 ha pubblicato il volume “Tradizioni popolari in Valpolicella” per il Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella e ha collaborato ai due volumi di “Musica e canto popolare in Val di Fassa” (Vigo di Fassa, 1995-1996). E’ cocuratrice dei tre volumi di “Fiabe e racconti veronesi” raccolti da Ettore Scipione Righi (2004 -2006) e del volume “Il canto popolare ladino nell’inchiesta “Das Volkslied Osterreich" 1904-1915 (Val di Non, 2007), con il quale ha vinto il "Premio Nigra" nel 2009. ALESSANDRO NOBIS È stato vicepresidente e direttore artistico dell’Associazione di Cultura Popolare MusicAcustica dal 1990 al 2011, anno di chiusura della stessa. Ha ideato e coordinato la realizzazione dei sette cd della serie "Le tradizioni musicali nel veronese"; dal 1984 al 1995 è stato collaboratore della Redazione Spettacoli del quotidiano "L’Arena di Verona", ed è tuttora collaboratore del mensile specializzato "Folk Bulletin". I suoi due brevi saggi scritti in collaborazione con Jamal El Wassini, "La musica arabo-andalusa di Marocco ed Algeria" e "L"Orchestra Andalusa di Tangeri", sono stati pubblicati rispettivamente nel 1997 e nel 1999 nei volumi "Di nuovo musica: Reggio Emilia Festival". informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected] Giovedì 26 luglio 2012 ore 18.30 - Piazza Palestro MARIO INCUDINE E ANTONIO VASTA presentazione dell’album “Italia talìa” (Emarcy, 2012) Conduce Ciro De Rosa “Italia talìa" è il nuovo progetto musicale di Mario Incudine che, dopo aver affrontato il tema dell’immigrazione con “Anime migranti” e quello dell’Unità d’Italia con “Beddu Garibbardi”, torna con un nuovo progetto originale di tredici brani con la produzione artistica di Mario Saroglia e Kaballà, la produzione esecutiva di Arturo Morano e la distribuzione di Universal. Il cantautore siciliano, portabandiera nel mondo del sound siculo e autore di musiche per teatro e cinema, ancora una volta si affida alla lingua siciliana (che in questo progetto lascia spazio anche a quella italiana) per rivolgersi al suo pubblico e raccontare – in un puzzle di luci e ombre – storie del nostro tempo. I suoni sono quelli sbocciati e miscelati nel bacino del Mediterraneo associati a batterie e chitarre elettriche che iscrivono il disco nella più contemporanea world music. “Italia talìa” significa “Italia guarda”. L’invito ad aprire gli occhi e a guardarsi intorno parte subito dal brano “Italia talìa” si fa speranza in “Forsi chiovi”, in “Camina e curri”, “I passi di dumani” e raggiunge poetica appassionata in “Duedinotte” e “Li culura, fino all’esaltante baccanale di “Notti di stranizza” che impone non solo alla vista, ma a tutti i sensi di rimanere vigili (“dammi una e centu mani, dammi ventu 'nte paroli, milli occhi ppi taliari, e sta vucca di vasari”). Lo sguardo sul nostro Paese non può che trasformarsi anche in un atto di denuncia, come nel requiem di “Fiat voluntas Fiat”, in “Malaerba” o come nel ritornello di “Duminica matina” (inno dell’antiracket che recita “l’occhi nun sunu occhi si non ponnu taliari”); liriche che interpretano le urla di sfinimento degli immigrati africani rimandati indietro dalle spiagge siciliane in “Salina” (“su un pozzu iri avanti un mi mannati arreri lassatimi muriri ammenzu ‘o mari”), che diventano frasi di scherno in “Lassa e passa” (“lassa, passa... tira a campà”) scritta e cantata con l’attore Nino Frassica. Da incorniciare la liricità e il pathos del racconto-ricordo di “Escusè muà pur mon franzè”, ritratto di un sopravvissuto al crollo della miniera di Marcinelle che il dolore e la vergogna di essere rimasto vivo rendono muto, costringendolo a scappare lasciando la sua innamorata belga (“mi nni scappai ppi lu gran scantu e la virgogna ca di triccentu, Diu mi salvau. Iu ti lassai, unica rosa intra 'u carbuni, unicu beni intra lu mali, unica cosa di ricurdari”). Al disco hanno preso parte gli artisti Antonio Vasta, Antonio Putzu, Massimo Germini, Placido Salamone, Emanuele Rinella, Riccardo Laganà, Mario Saroglia, Pino Ricosta, Franco Barbarino, Tony Canto, Giovanni Arena, Giorgio Rizzo, Piero Vasile, Maurizio Longo, Joanna Pawlic, Faisal Taher, Anita Vitale, Francesca Incudine, Mariangela Vacanti, Ketty Ragno, Mario Saroglia , Simona Sciacca, Daniele Zappalà, The Acappella Swingers (Dario Greco, Elisa Caudullo, Antonella Leotta, Marco Tinnirello), la grafica è di Marco Severino. Venerdì 27 luglio 2012 ore 18.30 – Arena Estiva Giardino del Principe AMBROGIO SPARAGNA presentazione del progetto musicale “Vola vola vola” Conduce John Vignola Ambrogio Sparagna racconterà il suo nuovo progetto, che lo vede al fianco di Francesco De Gregori, ennesima testimonianza che la musica popolare e quella cosiddetta d'autore sono vasi comunicanti. Nel corso della sua carriera Sparagna ha raccontato egregiamente ritmi e paeseggi del nostro territorio mescolando sempre influssi e culture anche differenti fra di loro. Con De Gregori sposta ulteriormente il limite di una curiosità che coniuga tradizione e modernità, in piena sintonia con lo spirito del Premio Nazionale di Loano. E' un preludio al concerto che si terrà la sera stessa alle ore 21.30 in chiusura dell’ottava edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana. informazioni alla stampa: Lucia Campana cell. 347.8334469 [email protected]