LE MIMOSE DI ANTONIA Disegni di Antonia Pozzi Scelta dei testi di Gilberto Zini © 2016 S.r.l. ÀNCORA EDITRICE Via B. Crespi, 30 - 20159 Milano Tel. 02.345608.1 - Fax 02.345608.66 [email protected] www.ancoralibri.it N.A. 5594 Stampa: Àncora Arti Grafiche - Milano ISBN 978-88-514-1666-9 ® Questo libro è stampato su carta certificata FSC , che salvaguarda le foreste, in uno stabilimento grafico con Catena di Custodia certificata FSC (Forest Stewardship Council ). ® “Questo dono non può farti del male, perché il cuore oggi ha il colore delle genzianelle” (Antonia Pozzi) Per l’otto marzo di quest’anno proponiamo alcuni frammenti – poesie, disegni e foto – di Antonia Pozzi figura di donna che, come luminosa meteora, – muore suicida a 26 anni – ha attraversato il cielo della poesia italiana del primo Novecento. Le poesie scelte hanno come tema i fiori. I fiori di Antonia fragili e ridenti. “Chi mi vende un fiore… che io possa donarlo a chi mi attende?” 3 Preghiera alla poesia Poesia, mi confesso con te che sei la mia voce profonda: tu lo sai, tu lo sai che ho tradito, ho camminato sul prato d’oro che fu mio cuore, ho rotto l’erba, rovinata la terra – poesia – quella terra dove tu mi dicesti il più dolce di tutti i tuoi canti, dove un mattino per la prima volta vidi volar nel sereno l’allodola e con gli occhi cercai di salire – Poesia, poesia che rimani il mio profondo rimorso, oh aiutami tu a ritrovare il mio alto paese abbandonato – Poesia che ti doni soltanto a chi con occhi di pianto si cerca – oh rifammi tu degna di te, poesia che mi guardi. Pasturo, 23 agosto 1934 4 Antonia Pozzi a Pasturo, Valsassina. […] I fiori Non c’è nessuno, non c’è nessuno che vende i fiori per questa strada maledetta? E questo mare nero e questo cielo livido e questo vento avverso – oh, le camelie di ieri le camelie bianche rosse ridenti nel chiostro d’oro – oh, l’illusione primaverile! Chi mi vende oggi un fiore? Io ne ho tanti nel cuore: ma serrati in grevi mazzi – ma calpesti – ma uccisi. Tanti ne ho che l’anima soffoca e quasi muore sotto l’enorme cumulo inofferto. 6 Ma in fondo al nero mare è la chiave del cuore – in fondo al nero cuore peserà fino a sera la mia inutile messe prigioniera – O chi mi vende un fiore – un altro fiore nato fuori di me in un vero giardino che io possa donarlo a chi mi attende? Non c’è nessuno, non c’è nessuno che vende i fiori per questo tristo cammino? 14 febbraio 1933 7 Flora alpina ad A.M.C.* Ti vorrei dare questa stella alpina. Guardala: è grande e morbida. Sul foglio, pare un’esangue mano abbandonata. Sbucata dalle crepe di una roccia, o sui ghiaioni, o al ciglio di una gola, là si sbiancava alla più pura luce. Prendila: è monda e intatta. Questo dono non può farti del male, perché il cuore oggi ha il colore delle genzianelle. Pasturo, 18 luglio 1929 * La sigla A.M.C. risponde al nome di Antonio Maria Cervi, professore di latino e greco. 8