Alberto Bianchi, Riccio Evangelisti (Archimedia scrl Bergamo

Alberto Bianchi, Riccio Evangelisti (Archimedia scrl Bergamo) Pisogne e il suo territorio. Il sistema informativo sul Catasto Lombardo Veneto (1853) Il sistema informativo si basa sulla riproduzione e l’elaborazione dei documenti tratti da Catasto Lombardo‐Veneto, che entrò in vigore nel 1853 per i territori austriaci. Si tratta di documentazione di grande interesse, prodotta in origine dalle amministrazioni pubbliche con lo scopo di riorganizzare il sistema fiscale relativo ai beni immobili, ma che, grazie alle capillari rilevazioni e registrazioni che vennero effettuate, consente al moderno ricercatore di disporre di insostituibili rappresentazioni e dati territoriali. I dati interessano l’intero territorio del comune e sono affiancati da una cartografia che, per gran parte del territorio ex‐Veneto, costituisce, insieme a quella prodotta poco prima dall’amministrazione napoleonica, la più antica rappresentazione completa del territorio. La banca dati costituisce un importante strumento a supporto dello studio dell’abitato storico e del territorio di Pisogne. È utilizzabile in diversi campi d’applicazione: Interpretazione di documentazione storica più antica: la documentazione catastale rispecchia una situazione in genere creatasi nel corso dei secoli con modifiche di volta in volta di entità relativamente contenuta, e quindi il poter ricostruire l’assetto del territorio alla prima metà del XIX secolo costituisce uno strumento fondamentale per dare un riferimento spaziale alla documentazione più antica, in cui edifici e terreni venivano localizzati esclusivamente in base alla denominazione della località ed alla descrizione dei beni confinanti. Mappa toponomastica del territorio: la possibilità di documentare tutto il territorio di un comune con le informazioni geografiche relative alla toponomastica costituisce un fondamentale supporto ai lavori di ricerca, basati in genere su fonti orali o altre fonti storiche. Il lavoro svolto dai periti del catasto, in questo caso, si basava su vere e proprie interviste effettuate a persone del posto pratiche dei luoghi, che comunicavano di volta in volta i nomi tradizionali delle località. Storia sociale: grazie alla registrazione dei possessori, è possibile ricostruire le distribuzioni della proprietà alla metà dell’Ottocento; grazie alle banche dati realizzate per altri comuni e al sistema informativo in progetto per tutta la Valle Camonica, sarà possibile in un prossimo futuro ottenere mappe di diffusione dei gruppi famigliari su tutto il territorio della Valle. Storia economica: fra le informazioni è possibile ottenere descrizioni, coltura per coltura dei modi di conduzione dei fondi agricoli. Dei boschi, dei pascoli, con registrazione di prezzi di prodotti e, talvolta, esemplificazioni basate sulla contabilità di aziende campione. Paesaggio: le mappe tematiche che è possibile realizzare tramite le funzioni del sistema contribuiscono a delineare l’aspetto dell’ambiente vallivo, con l’estensione di boschi, degli alpeggi e degli altri elementi dell’antropizzazione. Supporto alla pianificazione territoriale: le informazioni relative agli abitati ed al territorio risultano interessanti per i soggetti coinvolti nella gestione del territorio, contribuendo alla creazione di un quadro di evoluzione storica di tali aspetti. Didattica per le scuole: la natura stessa della documentazione, basata sulla particella catastale, consente l’utilizzo della informazioni per la costruzione di laboratori per le scuole, a partire da quelle di primo grado, in cui molti aspetti dello studio del territorio trovano una base storica e cartografica; in Valle Camonica è in corso in numerosi istituti scolastici un progetto di recupero e mappatura della toponomastica storica, basato anche sulle fonti catastali storiche. Recupero di percorsi: il dettaglio della cartografia del catasto Lombardo‐Veneto consente, insieme ai dati contenuti nei registri, di delineare il quadro delle vie di comunicazione , recuperando anche le denominazioni in uso all’epoca. Ciò consente di preparare materiale utile alla individuazione e al recupero di vecchie vie, oppure di documentare meglio quelle tuttora in uso.