SPECIALE
ALLUMINIO
A cura di SPM Pubblicità
La ricerca. Ha più autonomia ed è in grado di ricaricarsi in un minuto
Alluminio meglio del litio
Arriva la super batteria
Alla Stanford University un gruppo di ricerca ha
sperimentato la prima batteria
agli ioni di alluminio in grado di
fornire performance inaspettate e di ricaricarsi nell’arco di
un minuto. Siamo ancora a uno
stadio sperimentale ma lo studio poterebbe davvero stravolgere il mondo degli smartphone, delle reti elettriche e, forse
in futuro, delle auto elettriche.
Si tratta di un nuovo tipo di
batteria flessibile agli ioni di
alluminio in grado di stoccare
la stessa energia delle batterie
tradizionali al piombo-acido e al
nickel-metallo idruro ma con la
capacità di ricaricarsi in appena
un minuto. La nuova batteria,
inoltre, è in grado di sopportare
un ciclo di vita molto più esteso
rispetto alle batterie realizzate con tecnologie tradizionali.
Il progetto della batteria, nata
nei laboratori della Stanford
University sotto la supervisione del professore di chimica
Hongjie Dai, potrebbe riservare
quindi interessanti applicazioni
commerciali nel campo dello
stoccaggio di energia a livello
di rete elettrica, così come nella
realizzazione di batterie per dispositivi indossabili o portatili.
Le batterie agli ioni di alluminio
La «bustina» è la batteria flessibile della Stanford University
sono un’alternativa interessante alle batterie agli ioni di litio
per una serie di ragioni. Anzitutto l’alluminio è disponibile in abbondanza e, per questo motivo,
è economico.
È un materiale abbastanza inerte, il che porta alla realizzazione
di batterie più sicure e con un
basso grado di infiammabilità.
Nella batteria di Stanford l’allu-
minio va a formare l’anodo, ovvero il polo negativo, ma la vera novità sta nel catodo (il polo
positivo): i chimici californiani
hanno scoperto che un foglio di
grafite come catodo, oltre che
economico, gestisce al meglio il
flusso di elettroni.
Il grande limite è, per adesso, il
voltaggio, attorno ai 2 volt. Sebbene si tratti del valore più alto
mai raggiunto fino a oggi nella
sperimentazione con l’alluminio, è il 50% di quello che serve
ai più diffusi prodotti di elettronica di consumo, come gli smartphone, ed è ancora molto lontano da ciò che potrebbe servire
ai componenti di una cosiddetta rete urbana intelligente. Per
Hongiie Dai la prossima sfida è
proprio questa.
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Serramenti. Infissi in alluminio ancora più convenienti grazie all’Ecobonus del 65%
Porte e finestre, il risparmio non è solo energetico
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Molte persone scelgono infissi in alluminio per migliorare l’efficienza energetica
della propria abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus del
65%. Ma cosa cos’è esattamente
l’alluminio? Pur essendo fra gli
elementi naturali maggiormente presenti sul pianeta Terra,
l’alluminio come materiale impiegato nell’edilizia spicca per
la sua relativa giovinezza, dato
che il suo utilizzo industriale
cominciò solo nel XIX secolo e
la sua scoperta in senso tecnologico avvenne nel 1807.
DUE CATEGORIE
Idealmente, i sistemi di serramento in alluminio si potrebbero suddividere in due categorie:
il cosiddetto «profilo freddo»,
più propriamente denominato
«a continuità termica», e l’ormai tecnologicamente avanzato «alluminio a taglio termico»
che trova sempre più larga
applicazione nelle ristrutturazioni domestiche e nelle opere
edilizie.
I serramenti in alluminio di og-
gi sono infatti finestre e portefinestre per le abitazioni ad
elevata efficienza energetica
e dall’aspetto moderno. Sono
dotati di vetrate isolanti grazie alle quali raggiungono prestazioni elevate in termini di
coibentazione sia termica che
acustica.
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LA DETRAZIONE DEL 65%
Grazie a tutti questi accorgimenti tecnici, quindi, i serramenti in alluminio di moderna
fattura garantiscono un buon
isolamento termico e acustico
e pertanto riescono a raggiungere la conformità rispetto alla
normativa sull’efficienza energetica con pieno diritto alla detrazione del 65%.
Sotto l’aspetto estetico, le colorazioni a tinta unita o le varie
sfumature particolari, come
pure i rivestimenti pellicolari
«effetto legno», soddisfano
necessità non solo funzionali
ma anche di design. Infine, le finestre e portefinestre in alluminio sono dotate di una longevità
notevole.
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ALLUMINIO
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I dati del Cial. Sono oltre 909 mila le tonnellate di rottami riciclati
Verniciatura. Per materiali fino a 13,5 mt
Riciclo dell’alluminio
Italia prima in Europa
L’alluminio è un materiale metallico che si presta
a una vastità di applicazioni e
possibilità di riutilizzo grazie
alle sue molteplici proprietà:
leggero, versatile, non tossico,
non magnetico, ottimo conduttore di elettricità e calore, duttile. La riciclabilità dell’alluminio
è una caratteristica peculiare
di questo metallo che garantisce costi energetici contenuti.
Il riciclo dell’alluminio, oltre a
evitare l’estrazione di bauxite,
consente infatti di risparmiare
il 95% dell’energia richiesta per
produrlo partendo dalla materia prima e in quest’ottica il Decreto Ronchi ha incentivato la
creazione, su tutto il territorio
nazionale, di Consorzi di filiera
che si occupano del recupero di
differenti frazioni merceologiche.
Per quanto riguarda il mercato
dell’alluminio, il Consorzio di
riferimento è il Cial che nelle
scorse settimane ha presentato i risultati di raccolta, recupe-
ro e riciclo degli imballaggi in
alluminio in Italia in occasione
dell’assemblea annuale delle
imprese consorziate al Consorzio nazionale per il recupero
e il riciclo degli imballaggi in
alluminio. I trend confermano
l’Italia al primo posto in Europa
con oltre 909 mila tonnellate di
rottami riciclati (nel dato sono
compresi anche gli imballaggi).
Nel 2014 sono state infatti recuperate 50.200 tonnellate di
imballaggi in alluminio, pari al
79,2% dell’immesso sul mercato (63.400 ton), segnando un +
6% rispetto all’anno precedente.
Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e agli accordi stipulati fra
Cial e gli enti locali di riferimento. Ad oggi, sono infatti 6.670 i
Comuni italiani nei quali è attiva
la raccolta differenziata degli
imballaggi in alluminio (l’83%%
del totale) con il coinvolgimento
di circa 52,5 milioni di abitanti
(l’88% della popolazione italiana).
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Il nuovo impianto dell’azienda di Grassobbio
Vafe Srl inaugura
un nuovo impianto
Nel 2014 recuperate 50.200 tonnellate di imballaggi in alluminio
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Un impianto di pretrattamento a immersione automatico e un impianto di verniciatura
semiautomatico: sono queste
le novità 2015 targate Vafe Srl,
azienda di Grassobbio che da 50
anni opera nel settore del pretrattamento e verniciatura industriale e che le consentiranno di
rispondere alle richieste di verniciatura per materiali lunghi fino
13,5 metri. L’azienda ha infatti
saputo distinguersi nel mercato
grazie ad un attenzione costante
rispetto degli standard di qualità
richiesti dal mercato, rendicontati
con report di lavorazione perso-
nalizzati, comprendenti analisi e
prove per certificare gli standard
richiesti. «Grazie al laboratorio
interno possiamo effettuare campionature e prove di resistenza in
tempi rapidi, per fornire al cliente
una prova del risultato finale –
spiega il titolare Giampietro Gritti
-. Per mettere al centro il cliente
abbiamo dedicato un ufficio che
si occupa esclusivamente della
programmazione delle lavorazioni rispondendo alle necessità
di estrema flessibilità richieste dal
mercato, oltre che alla presenza di
camion interni per il ritiro e consegna del materiale».
