13/04/2016 Seminari Work-Catt 7 aprile 2016 Spazio e tempo: spunti per una didattica laboratoriale Oltre la dimensione senso-motoria alla scoperta del territorio Paolo Molinari Università Cattolica del Sacro Cuore Una geografia “strategica” (esercito, politica e multinazionali); Una geografia “dei professori” (descrivere il mondo in modo istruttivo e rassicurante); Una geografia spettacolo dei media e dei promotori turistici. 1 13/04/2016 Che senso ha insegnare geografia oggi? “La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. È disciplina «di cerniera» per eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi”. (Indicazioni per il curricolo, 2012) 2 13/04/2016 Lo “spatial turn” delle scienze sociali • Lo spazio fisico, mentale e sociale sono elementi non separabili l’uno dall’altro. Lo spazio smette di essere descritto come un oggetto morto e inerte, ma come un qualcosa di vivo, di fluido e di organico che fluttua e collide con altri spazi (Lefebvre, 1974) • L’epistemologia contemporanea supera le rigide definizioni positivistiche delle scienze e delle regole oggettive di sviluppo. Si riconosce l'importanza del soggetto, del punto di vista, dell'errore, del caso, come parte inscindibile del corpo scientifico. Procede lungo molti percorsi di ricerca specialistici oppure, al contrario, intrecciati, che si “contaminano” con altre discipline filosofiche, scientifiche e umanistiche. Tutti questi percorsi però sono accomunati dal tentativo di interpretare la realtà della superficie terrestre nelle sue variegate manifestazioni. Oggi la geografia razionalista va integrata con quella umanistica, che prevede la costruzione di conoscenze geografiche per via emotiva > luoghi, simboli e condizioni esistenziali (aspetti comportamentali, culturali e morali dell’azione umana nei diversi luoghi) > pluralità di valori possibili 3 13/04/2016 Il territorio in una prospettiva umanistica Il territorio come spazio dell’abitare, dove realizzare il progetto di vita dei singoli e della società, nodo di relazioni e di flussi a scale geografiche diverse, tra locale e globale. Il territorio è il punto di riferimento nel quale ogni idea, norma, consuetudine, viene negoziata tra i singoli e la comunità, in una dimensione che non può prescindere da un confronto valoriale ma anche dalla conoscenza e dalla consapevolezza delle possibilità e dei limiti che il territorio offre, delle risorse umane e ambientali disponibili, delle criticità da affrontare e delle opportunità che possono essere colte (Dematteis, 2011). Il territorio come produzione sociale 4 13/04/2016 Il porto di Nantes nel 1900 Studio dei luoghi: narrazione nella quale ogni cosa assume un proprio significato in relazione alle altre (responsabilità dell’uomo) (E. Morin: il territorio va visto nella sua dimensione narrativa poiché ci parla del radicamento dell’uomo alla Terra come persona, come specie e come essere sociale) Una geografia che nasce da un rapporto prerazionale (empatico, estetico, simbolico, narrativo) con le cose, che si nutre di sentimenti e di emozioni, che aspira all’ignoto, al meraviglioso L’apprendimento della geografia del cuore precede quella dell’intelletto e dell’utile In passato dovevamo conoscere il mondo per conquistarlo e trasformarlo, oggi lo dobbiamo sentire nostro per prendercene cura, per sentirci parte di esso e di quegli altri sette milierdi di esseri umani che lo abitano assieme a noi. 5 13/04/2016 GEOGRAFIA La geografia non si occupa quindi solo di spazialità, orientamento, localizzazioni, spostamenti Orientarsi, nel suo senso più ampio e originario, è un’attività di conoscenza di luoghi e di organizzazione di essi in una trama di riferimenti visibili e non (La Cecla, 1988) 6 13/04/2016 La dimensione spaziale nel bambino • La padronanza con cui pensiamo e agiamo la dimensione spaziale è il risultato di un adattamento e di un’evoluzione culturale. La quotidianità dell’individuo si basa su una dimensione spaziale, fatta di un universo di concetti per l’orientamento (alto-basso, vicino-lontano …) e di valori simbolici (sicurezza-pericolo, pubblico-privato, radicamentoalienazione …) L’intelligenza spaziale L’abilità di orientarsi in un ambiente complesso o di disegnare una mappa è l’espressione di un tipo particolare di intelligenza distinguibile dalle altre, l’intelligenza spaziale (Gardner, 1987), legata alla dimensione concreta, al mondo degli oggetti e della loro posizione nel mondo. La teoria delle intelligenze multiple di Gardner dimostra scientificamente che l’intelligenza spaziale si può sviluppare in modo maggiore o minore in base alle esperienze di apprendimento. La scuola può, dunque, potenziare o trascurare tale intelligenza. 7 13/04/2016 8 13/04/2016 L’intelligenza spaziale Funzioni centrali dell’intelligenza spaziale sono: - percepire il mondo visivo con precisione (osservazione); - riuscire a ricreare aspetti dell’esperienza visiva (con il disegno o l’immaginazione; rappresentazione/orientamento); - riuscire a manipolare forme (modificare/trasformare uno spazio; progettazione) 9 13/04/2016 L’intelligenza spaziale Le funzioni centrali giocano un ruolo fondamentale nel processo di comprensione dell’ambiente spaziale del bambino. Tale processo si snoda in cinque livelli di capacità, la cui acquisizione non è necessariamente consequenziale: 1) rifare una strada già percorsa; 2) orientarsi in un luogo attraverso punti di riferimento vistosi nel paesaggio; 3) prevedere in quali tipi di cose ci si imbatterà in luoghi in cui non si è mai stati; L’intelligenza spaziale 4) rappresentare la pianta di un luogo (disegno o piantina); 5) coordinare la conoscenza di una pianta di un luogo, conseguita attraverso esperienze diverse, in un singolo sistema di riferimento organizzato (es. spiegazione verbale del rapporto tra vari luoghi). 10 13/04/2016 Sviluppare competenze generali La formazione spaziale (e quella scientifico-matematica) concorrono allo sviluppo di competenze generali (Piaget): - l’astrazione; - la simbolizzazione; - la progressiva padronanza di procedimenti scientifici. Aspetto creativo e costruttivo del pensiero > relativo a situazioni concrete e manipolabili Una geografia laboratoriale, ovvero un insegnamento incentrato sulla ricerca e la progettualità, rende gli studenti protagonisti consapevoli del percorso di costruzione delle proprie conoscenze Primo stadio: la suggestione, intesa come coinvolgimento emotivo Seconda fase: elaborazione analitica riflessiva Terza fase: visione sintetica, che combina intuizione e razionalità 11 13/04/2016 Immagine pubblicata sul quotidiano La Stampa. Quale messaggio veicola quest’immagine? 80% 20% 12 13/04/2016 L’approccio regionale Regionalizzazione, tipica operazione geografica volta all'individuazione di logiche di raggruppamento di unità territoriali elementari La "formazione regionale" va sviluppata in modo prerazionale fin dalla scuola dell’infanzia Sviluppare una "formazione regionale" consente di evidenziare alcune delle specificità della geografia (transcalarità, visioni di sintesi, approccio sistemico, ecc.), di utilizzare i casi di studio prescelti come "piattaforme territoriali" di riflessione utili in modo interdisciplinare e di sviluppare delle competenze di cittadinanza contestualizzate 13 13/04/2016 L’approccio regionale Nelle Indicazioni nazionali del 2012, tra gli Obiettivi di apprendimento troviamo che: Terza: eliminate ‘carte mentali’, introdotto ‘regione e sistema territoriale’ Quinta: eliminate ‘carte mentali’, da ‘regione’ e ‘territorio e regione’ a ‘regione e sistema territoriale’. Un esempio di metodo: l’uscita didattica Considerati i cambiamenti globali dell’ultimo decennio, che introducono meticciamenti e ibridazioni e che portano alle grandi sfide per l’umanità nel XXI secolo, tra le dimensioni della conoscenza è indicata la conoscenza fattuale, cioè l’inclusione di casi di studio in contesti e di visioni d’insieme interdipendenti. Commissione dell’UGI per l’Educazione Geografica, “Dichiarazione sull’Educazione geografica per lo Sviluppo Sostenibile”, in accordo con il Decennio UN per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile. 14 13/04/2016 15 13/04/2016 Declinare spazio e tempo Due discipline autonome… ma che possiedono tematiche, concetti e strumenti (carte, dati statistici) condivisi Legame con il mondo antico attraverso lo studio del patrimonio storico, artistico e culturale Città e campagna Le tappe dell’avventura umana sulla Terra (popolamento dei continenti e loro colonizzazione, costruzione di nuovi territori e paesaggi, migrazioni di ieri e di oggi, mobilità delle persone..) Evoluzione dei trasporti e dei collegamenti, la vittoria sulla distanza e sul tempo I luoghi come prodotto di incontri, scontri, mediazioni.. Geografia e storia economica: produzione, sviluppo e sottosviluppo Gli spazi politici del vivere insieme: istituzioni, stati, confini… Le crisi ambientali, economiche e sociali nel tempo e nello spazio: epidemie, carestie, eventi naturali, “catastrofi”; conflitti e guerre… Associazione Italiana Insegnanti di Geografia www.aiig.it Rivista «Ambiente Società Territorio. Geografia nelle scuole» 16 13/04/2016 Riferimenti bibliografici Dematteis G., in Giorda C., Puttilli M. (a cura di), Educare al territorio, educare il territorio: geografia per la formazione, Roma, Carocci, 2011, pp. 23-32. Gilardi T., Molinari P. (a cura di), L’uscita didattica come educazione alla geografia, alla storia e al turismo. Spunti di riflessione teorici e pratici, Milano, EduCatt, 2012. Giorda C., Il mio spazio nel mondo. Geografia per la scuola dell’infanzia e primaria, Carocci, Roma, 2014. La Cecla, F., Perdersi. L’uomo senza ambiente, Laterza, Roma-Bari, 1988. Magnaghi A. (a cura di), Il territorio degli abitanti: società locali e autosostenibilità, 1998. Molinari P., Squarcina E., “L’approccio regionale nella scuola primaria tra teoria e prassi”, Ambiente Società Territorio. Geografia nelle scuole, 5-6, 2015, pp. 42-45. Turco A,, Verso una teoria geografica della complessità, Milano, Unicopli, 1988. Vallega A., Geografia umana. Teoria e prassi, Firenze, Le Monnier, 2004. 17