La scelta del master guardando (anche)

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Martedì
23/02/2016
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Roberto Napoletano
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Dopo la laurea
La scelta del master
guardando (anche)
ai possibili stage
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«Uno dei profili maggiormente richiesti sarà il digital marketing & communication manager. Non meno significativa poi la richiesta di ecommerce manager» Fabrizio Travaglini (Page Personnel)
PAGINA A CURA DI Marzio Bartoloni Benedetta Pacelli n
master nel curriculum può fare la differenza. "Mette il turbo" a
chi cerca il primo lavoro (assicurato nell'85°/o dei casi a un anno
dalla conclusione del corso, secondo l'indagine del consorzio
Almalaurea). Ma può accelerare la carriera e arricchire lo
stipendio anche di chi un posto già ce l'ha. L'importante è usare
una buona bussola per fare la scelta giusta. Per chi punta
sull'ambito manageriale la laurea spesso non è sufficiente. Il
mercato richiede competenze professionalizzanti, spesso già
molto specifiche. Un percorso possibile è così quello dei master
in management, che possono essere frequentati da neolaureati,
normalmente senza esperienza di lavoro - qui in sostanza una
delle differenze con gli altrettanto gettonati Mba -, e aiutare a
trovare uno sbocco occupazionale. Macosabisogna valutare
primadi iscriversi? Va soppesato innanzitutto il nome e il
prestigio di chi eroga il corso e quindi una mano la possono dare
i ranking sul settore, ma non basta. Oggi a fare la differenza sono
tanti altri ingredienti presenti nell'offerta di molti master, a
cominciare ad esempio dalla presenza di convenzioni con
associazioni professionali, oltre che ovviamente con aziende.
Accordi che spesso aprono le porte a esperienze lavorative che
fanno parte del percorso formativo del master stesso. E stage e
tirocini
Politiche del lavoro
in tre casi su dieci - dati questi del consorzio
Almalaurea - si trasformano in un lavoro
stabile. Va inoltre valutato il tipo di
formazione che, per chi cerca uno sbocco
lavorativo, deve poter garantire competenze
e specializzazioni in linea con quanto
richiede il mercato. Può pesare anche
l'apertura internazionale (in diversi casi, ad
esempio, i corsi sono anche in inglese) così
come la presenza di tutor e uffici placement,
che possono guidare lo studente anche dopo
la conclusione del corso. Diverse le offerte
di master di I e II livello tra cui è possibile
scegliere. Qualche esempio? L'università
Alma Mater studiorum di Bologna, famosa
per l'insegnamento del diritto, offre 34
master solo per l'area sociale-economicogiuridica sui complessivi 83 (51 di I livello e
32 di II). Un master in management viene
organizzato dalla Bologna business school,
con due indirizzi specifici: Servizi avanzati,
pensato per i laureati in discipline
umanistico-sociali che desiderano entrare
nel marketing, nella comunicazione o nel
settore delle risorse umane; Attività
industriali, per i laureati in discipline
scientifico-tecnologiche che vogliono
operare nei settori della consulenza, della
gestione e dell'innovazione. Per chi invece
vuole specializzarsi alla Bocconi di Milano
può scegliere tra una decina di master, di cui
tre in management: un master di II livello
per la sanità e due di I livello, di cui uno in
Quantitative finance and risk management e
l'altro in Green management, energy and
corporate social responsibility. Quest'ultimo
è al
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Al traguardo. Cerimonia di consegna dei diplomi della Business School del Sole 24 Ore
primo posto nella classifica mondiale
Eduniversal dei migliori master per il
settore Sustainable development and
environmental management. Ricca poi
l'offerta di master di I e II livello della Sda
Bocconi School of management, che in
particolare propone corsi focalizzati su
alcune aree: food & beverage, arte, sanità.
La Cattolica di Milano offre la possibilità
di frequentare master in Credit risk
management e in International marketing
management (entrambi in inglese), in
Management e innovazione delle Pa, fino
ad arrivare al master in Management
agro-alimentare. Il più grande ateneo
d'Europa, l'università di Roma La
Sapienza, per l'area del management
copre diverse discipline: dal master in
Marketing management a quello in
Management e comunicazione in ambito
socio-sanitario, al master in Management
delle istituzioni scolastiche e formative,
fino al master in Management delle reti
per lo sviluppo sociale e a quello in
Management marketing e comunicazione
della musica. Ampio il ventaglio di corsi
offerti poi dal Politecnico di Milano, dove
sono 35 i master soltanto per quanto
riguarda l'area del management. Tra
questi quello
in Project management delle opere
strutturali e infrastrutturali. Ricca anche
l'offerta della Business School del Sole
24 Ore, attiva da oltre 20 anni e con oltre
mille aziende partner. Trenta i master full
time proposti nel 2016 con stage a fine
corso. Tra le novità, si segnala il master
in Food & wine management, proposto
nelle sedi di Milano e Roma. Tre i master
full time dedicati ai neolaureati che
puntano a lavorare nel settore del lusso:
due a Milano - sia in italiano (Luxury and
fashion management, che inizierà a
maggio) sia in inglese (International
luxury management, che comincerà a
novembre) - e uno a Roma (Luxury,
fashion & retail management, che inizierà
a novembre). Spazio anche ad arte e
sport, con due master full time: in
Economia e management dell'arte e dei
beni culturali e in Sport business
management. Per entrambi i settori
vengono offerti anche master part time.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Politiche del lavoro
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Le aziende guardano a
profili dell'era digitale
* S aster batte laurea di quindici lun i\ 'I
S'16226- A un armo dalla conclusioi ? JL ne
del master risultano occupati 83 diplomati su
cento; considerando anche chi è in
formazione retribuita la percentuale sale a
85,5 per cento. Oltre quindici punti in più
rispettoallapercentualedilaureatioccupati a 12
mesi dal titolo (70%). Inoltre chi ha un
master nel curriculum guadagna in media
1.503 euro mensili contro i 1.065 dei laureati.
Fin quii numeri - raccolti da una indagine del
consorzio Almalaurea-che naturalmente non
possono essere slegati da ciò che chiede il
mercato. Perché, come specifica Stefano
Moda, Candidate Management Director
Adecco Italia, società leader nella gestione
dellerisorse umane, un master«
pagadawerosolosesiscegliequellogiusto,
altrimentiè una perdita di tempo. Soprattutto
in un momento come questo, in cui le aziende
sono particolarmente attente e cercano solo
competenze in lineaconleesigenze attuali».
Su quali settori puntare? Secondo un'analisi
di Adecco il 2016 sarà un anno ricco di
opportunità per i professionisti del settore Ict
dove vengono ricercati in particolare
specialisti Crm (ottimizzazione e gestione
efficiente dei processi) o data scientist. E poi
ancora boom della domanda di ingegneri che
si occupano di controllo di gestione e design,
mentre nel settore marketing i visual
merchandiser «avranno più mercato» e in
quello del finance&legal bisognerà avere un
profilo da controller o responsabile di gestione.
Politiche del lavoro
Occupazione trainata nei primi tre mesi del
2016 da commercio e distribuzione e servizi
business&finance secondo la previsione
Manpower sull'occupazione (diffusa ogni
trimestre). «Nel complesso - spiega Stefano
Scabbio, Presidente area mediterranea ed
Europa orientale ManpowerGroup - è
evidente come dopo molti anni di
ristrutturazioni le aziende sembrano pronte ad
aumentare gli investimenti e a implementare
nuovi piani d'assunzione. Ora per restare
competitivi in un mondo del lavoro digitale e
in evoluzione Per Scabbio potrebbero pagare
specializzazioni nei servizi economici e
finanziari, con
siderando che il comparto bancario e
quello assicurativo richiederanno nuove
figure. Il web rappresenta il settore di
punta del lavoroperFabrizioTravaglini,
executivedirector di Page Personnel, «e
uno dei profili maggiormente richiesti sarà
il digital marketing& communication
manager, cioè colui che si occupa della
definizione e verifica delle strategie di
business e comunicazione online e
dell'acquisizione di prospect. Non meno
significativa poi la richiesta di ecommerce
manager a cui si richiede, di solito, una
preparazione in economia o in marketing».
Nell'area tecnica invece uno dei profili in
ascesa è il programmatic specialist, «una
professionalità nuova - dice Travaglini con una laurea in comunicazione o affini e
relativo master». ©RIPRODUZIONE
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