PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA Si svolge

LA CAMPAGNA IMPARARESICURI 2013
PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA
Si svolge
IN COLLABORAZIONE CON
Dipartimento della Protezione Civile
Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca
CON IL SOSTEGNO DI
Assosalute
CIA Confederazione Italiana Agricoltori
TNT
L’XI Rapporto è stato realizzato in collaborazione con
U.I.L.D.M
1
Indice
Premessa ....................................................................... 6
Capitolo 1 - Sicurezza e salute a scuola ......................... 9
1.1 Per non dimenticare............................................................. 9
1.2 Principali obiettivi della Campagna Impararesicuri ........ 11
1.3 Le fasi di lavoro ................................................................... 12
1.4 Le equipes ............................................................................ 14
1.5 La metodologia e gli strumenti utilizzati ........................... 17
Capitolo 2 - Informazioni generali e di contesto ...... 23
2.1 La tipologia degli edifici scolastici e l’area geografica di
appartenenza.............................................................................. 23
2.2 L’anno di costruzione .......................................................... 25
2.3 Gli enti proprietari ................................................................ 26
2.4 La popolazione scolastica .................................................. 27
2.5 Il contesto ambientale in cui sono collocati gli edifici..... 28
Approfondimenti al capitolo 2................................................... 31
Capitolo 3 - Lo stato degli edifici monitorati ............ 34
3.1 Le lesioni strutturali ............................................................. 34
3.2 I distacchi di intonaco ......................................................... 34
3.3 Gli altri segni di fatiscenza ................................................. 35
3.4 La manutenzione ................................................................. 36
2
3.5 La presenza di cantieri ....................................................... 38
Approfondimenti al capitolo 3................................................... 40
Capitolo 4 – Accessibilità e servizi per gli studenti
con disabilità ............................................................... 59
4.1 Barriere negli spazi adiacenti l’edificio scolastico .......... 59
4.2 Accesso all’edificio e agli spazi interni ............................. 60
4.3 Arredi, attrezzature e fruibilità di spazi ............................. 63
4.4 Bagni per studenti con disabilità ....................................... 64
4.5 Piani Educativi Individualizzati .......................................... 66
4.6 Docenti .................................................................................. 66
4.7 La somministrazione dei farmaci ...................................... 67
4.8 La gestione delle emergenze ............................................ 68
4.9 Segnaletica e bacheche .................................................... 69
Approfondimento al capitolo 4 ................................................. 70
Capitolo 5 - La sicurezza dei più piccoli ................... 72
5.1 Accesso e vigilanza ............................................................ 72
5.2 Salute, igiene e pulizia ....................................................... 73
5.3 Stato delle aule e della mensa .......................................... 75
5.4 Verde, giochi, attività motorie ............................................ 75
Capitolo 6 - La sicurezza interna ............................... 77
6.1 Le scale, le uscite di sicurezza, la larghezza dei
passaggi ...................................................................................... 77
3
6.2 I corrimano e gli anti scivolo .............................................. 77
6.3 Le porte anti panico ............................................................ 77
6.4 Le vetrate.............................................................................. 78
6.5 L’ impianto elettrico ............................................................. 79
6.6 L’impianto anti incendio ...................................................... 80
6.7 Gli incidenti ........................................................................... 82
6.8 Gli episodi di bullismo, vandalismo, criminalità .............. 83
Approfondimenti al capitolo 6................................................... 85
Capitolo 7 - La condizione dei servizi didattici ........ 88
7.1 Le aule .................................................................................. 88
7.2 I cortili .................................................................................... 93
7.3 Le palestre............................................................................ 95
7.4 Gli altri servizi didattici ........................................................ 96
7.5 I servizi generali e i percorsi comuni ................................ 98
7.6 I servizi aggiuntivi .............................................................. 100
Approfondimenti al capitolo 7................................................. 102
Capitolo 8 - La prevenzione e la vigilanza .............. 105
8.1 Le iniziative di formazione ............................................... 105
8.2 La vigilanza interna ........................................................... 107
8.3 La segnaletica: si può fare di più .................................... 109
8.4 La formazione del personale docente/non docente ..... 109
4
Capitolo 9 – Gli adeguamenti al Decreto Legislativo
81/08 e le certificazioni ............................................. 111
9.1 Gli adeguamenti previsti dal Decreto 81/2008.............. 111
9.2 Le certificazioni .................................................................. 112
Approfondimenti al capitolo 9................................................. 116
Capitolo 10 – L’igiene e la pulizia ............................ 120
10.1 I servizi igienici degli studenti ........................................ 120
10.2 La pulizia degli ambienti e degli arredi ........................ 121
10.3 I prodotti, le dotazioni tecniche, il personale di pulizia
.................................................................................................... 124
10.4 La frequenza nella pulizia degli ambienti .................... 126
Capitolo 11 – La graduatoria complessiva degli edifici
scolastici ................................................................... 128
Capitolo 12 – Considerazioni e proposte................ 138
ALLEGATO 1 - LA MAPPA DEI FATTORI E DEGLI
INDICATORI ............................................................... 152
ALLEGATO 2 – LE GRADUATORIE DELLE SCUOLE
DIVISE PER AMBITI TEMATICI ................................ 158
5
Premessa
La Campagna IMPARARESICURI ha scelto questo come suo
motivo conduttore fin dalla prima annualità: la difesa del diritto
alla sicurezza e alla salute di tutti coloro che ogni giorno
frequentano le scuole italiane, quasi dieci milioni tra studenti,
insegnanti, personale non docente. Ma poiché la scuola
italiana non si è dimostrata un luogo sicuro, il sottotitolo della
Campagna da subito è diventato “perché non accada ad
altri”, richiamandosi a quanto disse la mamma di Luigi, uno
dei 27 bambini morti nel crollo della Scuola “Jovine” di S.
Giuliano di Puglia il 31 ottobre 2002:“Chiedo una sola cosa,
che le nostre scuole siano più sicure affinché nessuna mamma
e nessun papà pianga più i suoi figli”.
Tra i primi definimmo la situazione della sicurezza nelle scuole
un’emergenza nazionale che come tale andava affrontata. La
situazione non sta migliorando in modo significativo ed il
difficile contesto economico, nazionale, europeo e mondiale,
inevitabilmente renderà più lenta e complessa la messa in
campo di risorse.
Ciononostante restiamo convinti che investire sull’edilizia
scolastica significherebbe, anche in tempo di crisi come
questo, non solo risolvere un’emergenza nazionale così grave
da mettere a repentaglio la vita dei nostri figli ma, allo stesso
tempo, contribuire alla ripresa economica del paese, alla
ripresa dell’occupazione considerando la scuola una grande
infrastruttura, una grande opera pubblica sulla quale investire.
Da undici anni Cittadinanzattiva ha fatto propria questa
battaglia di civiltà, raggiungendo anche cambiamenti concreti
significativi. Eppure, non possiamo dirci soddisfatti perché di
risultati che segnalino un’inversione di tendenza verso la
6
risoluzione del problema, ne abbiamo trovati davvero pochi, in
questi mesi, in giro per l’Italia.
E questa non è una buona notizia. Nonostante ciò, non ci
fermeremo, anzi, cercheremo nuove strade, nuove iniziative,
nuove strategie per onorare l’impegno che ci siamo presi 11
anni fa.
Questa Indagine è condotta su un campione di 165 edifici
scolastici di 18 regioni e vuole contribuire a tenere alto il
livello di attenzione sui diversi aspetti legati alla non
applicazione di diverse normative, tra cui quella sulla sicurezza
dei luoghi di lavoro, quelle relative all’abbattimento delle
barriere architettoniche negli edifici pubblici come le scuole,
quelle relative al diritto allo studio per tutti ivi compresi ragazzi
e ragazze con disabilità, ecc.
Le novità nel rapporto di quest’anno sono costituite da due
approfondimenti che riguardano la sicurezza, la qualità della
vita e la salute degli alunni con disabilità soprattutto motorie
e la sicurezza interna agli edifici vissuta dai bambini più
piccoli (3-11 anni), dell’Infanzia e della Primaria.
Nel primo caso, il coinvolgimento dell’associazione U.I.L.D.M.
(Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) con cui stiamo
conducendo la Campagna “Assente ingiustificato” per
l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole, in
questa attività di monitoraggio, ha prodotto l’ inserimento di
nuovi indicatori per far emergere, ed in qualche modo
“misurare, il livello di inclusione sociale; nel secondo caso
l’impegno pluriannuale di Cittadinanzattiva sui temi dei diritti
dei minori nell’ambito del Gruppo CRC (circa 80 associazioni)
che realizza un rapporto annuale sul monitoraggio della
Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza in Italia,
ha fatto sì che anche in questo Rapporto sulla sicurezza e sul
ben-essere a scuola si ponessero in maggiore evidenza che in
passato, alcuni aspetti di insicurezza, insalubrità ed invivibilità
7
che pesano maggiormente sui più piccoli e a cui si presta una
scarsissima attenzione.
In entrambi i casi citati quello che colpisce maggiormente è il
fatto che molte delle criticità riscontrate potrebbero essere
facilmente risolte e senza eccessivo esborso di risorse
economiche. Eppure, ciò non avviene o avviene di rado. Ecco
perché, accanto a questo lavoro di denuncia che
contraddistingue la prima parte delle attività annuali della
Campagna Impararesicuri, ne segue sempre un secondo,
quello della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole
(novembre 2013 ) che mira a far crescere nel nostro paese,
nei rappresentanti delle istituzioni nazionali,
negli
amministratori pubblici, nei tecnici locali, negli operatori della
scuola, negli studenti e nelle famiglie non solo una cultura
fondata sulla legalità e sulla tutela dei diritti fondamentali
come quelli della sicurezza e della salute, ma anche lo
sviluppo di una cultura civica attiva per la salvaguardia del
bene comune “scuola”.
8
Capitolo 1 - Sicurezza e salute a scuola
1.1 Per non dimenticare
Da anni nel Rapporto annuale di Cittadinanzattiva è presente
l’elenco delle vittime provocate dalla mancanza di sicurezza
degli edifici scolastici italiani perché siamo convinti che, così
facendo, si possa sottolineare l’importanza della memoria, del
ricordo di questi giovanissimi, morti mentre erano a scuola,
morti in quanto studenti che ottemperavano al diritto-dovere di
studiare. Lo facciamo anche per rinnovare, però, l’impegno a
rimuovere le cause che hanno determinato queste tragedie e
ad individuare le responsabilità. Questo XI Rapporto ci
consente di ricordare a tutti, cittadini ed istituzioni, quanto
ancora grave sia la condizione delle scuole in Italia non per
abbandonarsi al fatalismo, alla rassegnazione o alla denuncia
fine a se stessa ma per lavorare tutti, ciascuno per il proprio
ruolo, le proprie competenze e responsabilità affinché tutte le
scuole italiane diventino sicure, con il contributo di tutti.
Ricordare persone innocenti come Vito, come i bambini e la
maestra di S. Giuliano, come la bambina di Zagarolo, come gli
studenti de l’Aquila è un modo per ritrovare nuova energia ad
un impegno defatigante, difficoltoso, gigantesco, come è quello
della messa in sicurezza delle scuole italiane. Vuole essere
un’occasione per guardare in avanti ed impegnarsi, tutti,
ancora un po’di più.
Le morti bianche della scuola italiana
1. Astore Antonio (1994)
2. Borrelli Antonella (1996)
3. Buonaugurio Michela (1996)
4. Ciniglio Carmela (1955)
5. Colantuono Maria (1996)
6. De Lisio Melisa (1993)
7. Di Cera Sergio (1994)
8. Di Renzo Antonio (1994)
9. Di Renzo Maria (1995)
10. Francario Lorenzo (1992)
9
11. Iacurto Luca (1996)
12. Iacurto Paolo Romano (1996)
13. Ianiri Valentina (1996)
14. La Fratta Domenico (1992)
15. Morelli Morena (1996)
16. Nardelli Gianni (1993)
17. Nardelli Giovanna (1992)
18. Occhionero Luigi (1995)
19. Petacciato Luigi (1995)
20. Picanza Maria Celeste (1994)
21. Picanza Raffaele (1996)
22. Picanza Valentina (1996)
23. Riggio Gianmaria (1993)
24. Riggio Luca (1993)
25. Serrecchia Costanza (1992)
26. Vassalli Martina (1995)
27. Visconti Umberto (1993)
28. Ritucci Giovanna (1995)
(S. Giuliano di Puglia, ottobre
2002)
Nell’ottobre del 2004, un’altra giovane vittima, Ilaria
Raschiatore (2001) muore a 4 anni schiacciata dalla caduta di
un cancello nella scuola dell’Infanzia Colle dei Frati di
Zagarolo.
Il 22 novembre del 2008 crolla un controsoffitto di un’aula del
Liceo Darwin di Rivoli (Torino): perde la vita Vito Scafidi
(1991).
Al già lungo elenco, vanno aggiunti gli studenti e il giovane
vigilante morti nel crollo della Casa dello Studente, il 6 aprile
2009 a l’Aquila.
1. Davide Centofanti (1989)
2. Luciana Capuano (1989)
3. Luca Lunari (1989)
4. Marco Alviani (1988)
5. Hussein Hamade (1987)
6. Angela Antonia Cruciano (1987)
7. Alessio Di Simone (1984)
8. Danilo Ciolli (1983)
9. Francesco Esposito (1985) Vigilante nella Casa dello Studente
10
1.2 Principali obiettivi della Campagna Impararesicuri





Contribuire all’acquisizione e alla diffusione di dati
aggiornati ed analitici relativi allo stato dell’edilizia
scolastica italiana attraverso il monitoraggio di campioni di
edifici scolastici su tutto il territorio nazionale.
Evidenziare le situazioni di grave deficit dal punto di
vista della sicurezza, della salute e della qualità per
ottenere interventi celeri da parte degli enti proprietari o, al
contrario, pubblicizzare le scuole più sicure, più belle, più
attrezzate ed efficienti per dare riconoscimento a quanto è
stato fatto dai rispettivi enti proprietari magari con il
contributo di comitati di genitori, associazioni o soggetti
privati.
Avviare, con dati sempre aggiornati, una interlocuzione
puntuale con le istituzioni locali, regionali e nazionali
sul tema degli investimenti in materia di edilizia scolastica
e su tutti gli interventi volti al miglioramento delle strutture
e della qualità della vita di chi in essi studia e lavora.
Formare ogni anno decine di cittadini, i monitori civici
della sicurezza, che, grazie all’esperienza fatta nel
monitorare l’interno delle scuole, siano in grado di svolgere
il ruolo di osservatori, di “watch dog” sempre, non solo
nell’ambito scolastico ma nei diversi luoghi in cui si trovino,
per segnalare tempestivamente eventuali criticità e
diffondere la cultura della prevenzione e dell’auto
protezione.
Garantire alle scuole, come avviene da 11 anni, la
realizzazione di un percorso di informazione e
sensibilizzazione con la Giornata nazionale della sicurezza
per favorire il radicamento della cultura della sicurezza
attraverso prove di evacuazione, attività e giochi didattici,
diffusione di materiali di comunicazione e di strumenti
11



informativi, nelle migliaia di scuole che ogni anno si
iscrivono ad essa.
Offrire visibilità alle scuole e possibilità di collegarsi ad
altri soggetti istituzionali e non, sul proprio territorio
comunale, in occasione della Giornata Nazionale della
Sicurezza nelle Scuole (25 novembre) attraverso la
realizzazione di eventi (manifestazioni, convegni,
assemblee, ecc.) interni o esterni ad esse.
Dare riconoscimento, attraverso il Premio delle Buone
Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute “Vito
Scafidi”, alle scuole che realizzano progetti riguardanti la
sicurezza e la salute e diffondere buone pratiche su
queste tematiche affinché vengano emulate e si
moltiplichino.
Far emergere la reale situazione relativa allo stato degli
istituti e dei servizi scolastici grazie all’”innesto” della
Campagna
Impararesicuri
con
quella
“Assente
Ingiustificato” di U.I.L.D.M. aprendo il monitoraggio ancora
di più alle problematiche della disabilità e dell’inclusione
sociale a scuola.
1.3 Le fasi di lavoro
La prima fase, della durata di tre mesi (dicembre-febbraio
2013) è stata dedicata alla revisione e all’aggiornamento
degli strumenti di rilevazione a cura di un’equipe mista di
Cittadinanzattiva e UILDM.
La seconda fase, della durata di tre mesi (marzo-maggio
2013), ha riguardato la formazione dei monitori civici
12
attraverso la realizzazione di 13 seminari regionali1 (ai quali
hanno preso parte sia volontari di Cittadinanzattiva che di
UILDM oltre a insegnanti, genitori, gruppi di studenti, qualche
Dirigente scolastico e alcuni Responsabili del Servizio
Prevenzione e Protezione.
La terza fase, della durata di quattro mesi (marzo--giugno
2013), ha riguardato la realizzazione del monitoraggio
all’interno delle scuole disponibili alla realizzazione della
rilevazione.
La quarta fase, della durata di due mesi e mezzo (lugliosettembre 2013), è consistita nella raccolta dei dati da tutte le
sedi locali inviati alla sede nazionale, nell’inserimento e
nell’analisi dei dati, nella presentazione pubblica dell’ XI
Rapporto nazionale (18 settembre 2013) e nell’invio di fax ed
email alle oltre 5.000 scuole che nell’ ultimo anno hanno
aderito alla Campagna Impararesicuri per coinvolgerle
nuovamente nelle attività previste.
La quinta fase, (ottobre-novembre 2013), consisterà nella
presentazione dei dati nelle diverse città/regioni partecipanti
all’indagine e nella preparazione e realizzazione degli eventi
della XI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, che
si terrà il 22 novembre 2013 in centinaia di scuole italiane, in
collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.
Dal 23 novembre al 3 dicembre, invece, si realizzeranno
alcuni interventi di abbattimento di barriere o di altre
modifiche strutturali o di donazione diretta alle scuole di
attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici,
di arredi adattati (es. banchi ergonomici o sedie speciali con
braccioli) per favorire l’apprendimento e per migliorare le
1
Roma (15/02), Lamezia T. (16/02), Verona (22/02), Trento (23/02), Monfalcone
(28/02), Milano (01/03), Torino (02/03), Bologna (15/03), Napoli (15/03), Acireale
(18/03), Firenze (19/03), Oristano (20/03), Bari (22/03).
13
condizioni di vita all’interno dell’edificio scolastico degli
studenti con disabilità motorie e non solo.
Tali eventi avranno un impatto simbolico ma anche concreto,
sia perché provocheranno benefici pratici immediati agli
studenti con disabilità motorie sia perché saranno di stimolo
alle istituzioni competenti affinché considerino urgenti e
prioritarie la messa in sicurezza delle scuole, la rimozione di
ogni barriera fisica e la piena attuazione dell’integrazione degli
alunni con disabilità;
la sesta fase (novembre 2013-aprile 2014) consisterà nella
diffusione del Bando relativo alla VIII edizione del Premio
Buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute
“Vito Scafidi” nel corso del quale verranno premiati i progetti
più significativi realizzati dalle scuole in materia di sicurezza e
salute.
1.4 Le equipes
Questa indagine è stata realizzata grazie all’impegno dei
monitori civici della sicurezza, insegnanti, studenti, genitori,
che hanno scelto di realizzare il monitoraggio del proprio
edificio scolastico, previa apposita formazione, oltre ad alcuni
aderenti di Cittadinanzattiva ed UILDM.
Un grazie di cuore a ciascuno di loro.
PIEMONTE:
Ruffilli Paolo, Guarniero Lino, Lopatriello Maria Teresa, Strada
Gianna, Terzolo Sergio, Ippoloto Antonio, Altamura Pasquale, Di
Rocco Antonio, Puspan Vanda Maria, Musu Giancarlo, Patanti
Vanda, Zanchetta Roberto, Barbuscia Augusta, Balbi Paolo, Borelli
Giuliana, Marcello Gianni, Brugioni Giuseppe, Brugioni Anna.
14
LOMBARDIA:
Mentore Carra, Angelone Emilio, Paolo Messina, Franco Bombo,
Cristina Malatrasi, Pietro Bronzieri, Daniela Pelucchi, Annalisa
Cesani , Annalisa Cesani, Signori Claudio, Bronzieri Pietro, Carozzi
Angelo, Brancaccio, Bruzzi Rosa.
EMILIA ROMAGNA:
Romano Gualdi, Zani Fabio, Riatti Adriano, Gussoni Francesco,
Bertoldi Franco, Paolo Ferrarini, Mazzotti Iva.
VENETO:
Frizziero Luciano, Boscolo Marchi Angelo, Ampelio Boscolo
Meneguolo, Rigo Giuseppe.
TRENTINO ALTO ADIGE:
Mery Pederzolli , Italiano Giorgio, Mina Isabella, Graziella Zambotti,
Trenti Graziella, Conotter Laura.
FRIULI VENEZIA GIULIA:
Carlini Sergio, Franz Michele, Delneri Biancamaria.
TOSCANA:
Corona Luciano, Lorenzoni Aurora, Nigido Isabella, Fineschi Serena,
Delle Monache Laura, Michelangeli Clara, Reghin Giovanna, Platter
Maria, Volpini Claudia, Paxia Anna, Alajmo Franco, Biagi
Annunziata, Giusfredi Rossana, Martinucci Enzo, Prati Ivo.
LAZIO:
Vignozzi Anna, Buccini Giampiero, Pietrangeli Francesco, Regna
Assunta, Zaso Stella, Macchi Alfredo, Guitarrini Massimo,
Karagozyan Edmond, Fabroni Stefano, Bompan Mirella, Sangiorgi
Gianna.
15
UMBRIA:
Cattaneo Cristina, Minelli Giancarlo, Bellavita Danilo.
MARCHE:
Bartolucci Marika, Ceccarelli Mariella.
ABRUZZO:
Molini Anna Teresa, Sirolli Maria Caterina, Di Marzio Nino, Martini
Bruno, Alitelli Walter, Saltarin Emanuela, Mazzocca Amelia, Pulini
Luciano, La Cioppa Franco.
MOLISE:
Tripoli Francesca, Picucci Giuseppina, Speranza Mariateresa,
Ronzullo Christian, Torro Anna.
CAMPANIA:
Piscopo Gianna, Lombardi Virginia, Siotto Bachisio Antonio, Ctone
Franca, Ungaro Mariangela, Fresolone Assunta, Caracciolo
Giuseppe Giovanni.
BASILICATA:
Silvestri Lucia, Pasciucco Maria, Cosimo Jacovone, Loperfido Paolo,
De Marco Luigi Luca, Iacovone Cosimo.
PUGLIA:
Caputo Domenico, Consorti Giuseppe, La Monarca Daniela Ada,
Ferrara Nicola, Romito Sonja, Cezza Salvatore, Campobasso
Antonio, Zaccagnini Barbara, Noviello Maria, Palmisano Stefania,
Coppola Agata, Fontò Maria Rosaria, Andreano Salvatore, Puzzovio
Antonio.
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CALABRIA:
Tropeano Maria, Magliari Saveria, Pitascio Raffaella, Strangis Anna,
Savio Angela, Serratore Anna Maria, Tolomeo Patrizia, Gigliotti
Severina, Cappuccio Maddalena, Fimiani Teresa.
SICILIA:
Anzalone Rosa Maria, Scarantino Giuseppa, De Vita Alberto, Cimino
Maria Grazia, Di Blasi Angela , Carmelo Avarello, Mancuso
Giovanni, Greco Concetta, Catania Anna, Rellia Piera, Vincenti
Santina, Patane' Giuseppe, Torrisi Carmelo, Lo Presti Rita.
SARDEGNA:
Fichicelli Maria Grazia, Murru Maria Gabriella, Cocco Giuseppe,
Ballette Luigi, Fanari Iole, Marietta Dessanae.
L’elaborazione dei dati e la redazione dell’ XI Rapporto
nazionale è stata curata da Adriana Bizzarri, Coordinatrice
nazionale del settore Scuola di Cittadinanzattiva. Hanno
collaborato: Cira Solimene, direttore generale di U.I.L.D.M.,
Marilù Pacetta (staff della Scuola di cittadinanza attiva),
Aurora Avenoso (Ufficio Stampa), Valentina Condò (Ufficio
Relazioni Istituzionali), Tiziana Toto (Osservatorio Prezzi e
Tariffe) di Cittadinanzattiva.
1.5 La metodologia e gli strumenti utilizzati
La valutazione civica è un tipo di attività coordinata volta a
produrre un giudizio sulla realtà conforme al punto di vista dei
cittadini che si fonda su una raccolta di dati di primo e secondo
grado, su una autonoma produzione di informazioni e sulla
comparazione delle situazioni riscontrate con i sistemi
normativi e con l’esigenza di rafforzare la promozione e la
tutela dei diritti dei cittadini, in particolare quelli della sicurezza
e della salute a scuola.
17
Il metodo dell’audit civico, progettato e registrato come
marchio da Cittadinanzattiva e applicato in ambito sanitario in
diverse Regioni italiane da molti anni, da 11 anni è stato
applicato anche alle strutture scolastiche, partendo dalla
necessità e dalla possibilità di effettuare rilevazioni che
misurino quegli aspetti significativamente importanti per gli
utenti, i fattori della qualità riconosciuti e identificati dai cittadini
come caratteristici del loro rapporto di fruizione dell’istituto
scolastico.
La valutazione civica si propone di rappresentare il punto di
vista del cittadino, mediante il suo diretto coinvolgimento nelle
stesse attività di valutazione previste. Per comprendere meglio
la portata di ciò conviene riflettere sul fatto che l’espressione
“rappresentare il punto di vista del cittadino” ha un significato
ben preciso per le organizzazioni civiche.
Il punto di vista del cittadino non deve essere inteso come una
espressione di soggettività, ma come un modo di osservare (e
quindi di rappresentare) il servizio oggetto della valutazione
che è, poi, quello del destinatario del servizio stesso.
In altri termini, rappresentare il punto di vista del cittadino non
significa soltanto raccogliere un insieme di opinioni, ma
rendere visibile e direttamente verificabile il modo in cui il
servizio si presenta a coloro che lo utilizzano nelle diverse fasi
della loro esperienza. É proprio questa l’attività che può
essere direttamente svolta dalle organizzazioni civiche quando
intervengono per porre all’attenzione particolari fenomeni o per
spingere le amministrazioni pubbliche ad affrontare problemi
ritenuti prioritari, come quello della sicurezza delle strutture.
É opportuno chiarire che la valutazione civica, così come
Cittadinanzattiva la promuove e la sperimenta, NON É:
 un’attività investigativa o ispettiva;
 un’attività da condurre in maniera segreta o
clandestina;
18


un’attività realizzata per definizione, a priori, contro la
Pubblica Amministrazione, contro i Dirigenti scolastici o
gli altri operatori scolastici;
una forma di partecipazione civica basata sullo
spontaneismo e sull’improvvisazione.
Infatti, in nessun caso, la valutazione civica può essere
confusa con un’ attività ispettiva sul rispetto delle normative,
che compete ad organismi dotati di specifiche competenze e
ufficialmente individuati come tali. La finalità è piuttosto quella
di rendere rilevante il punto di vista – quello del cittadino – che
spesso subisce le conseguenze del cattivo (o assente)
governo dei rischi senza poter intervenire.
L’esigenza di interagire tempestivamente sulle situazioni in
atto richiede modalità di raccolta dei dati e di produzione delle
informazioni rapide e dal costo non eccessivo. Le tecniche
della statistica, quando si vuole davvero il rigore scientifico,
sono costose e comportano tempi alquanto lunghi (una
rilevazione sulla sicurezza condotta utilizzando queste
tecniche richiede, nel migliore dei casi, non meno di un anno
mentre l’osservazione civica giunge a conclusione in due - tre
mesi).
Nelle organizzazioni civiche sono presenti e si sviluppano
anche competenze di ordine tecnico. È bene ricordare, infatti,
che i cittadini attivi svolgono (o hanno svolto) funzioni
qualificate nei rispettivi luoghi di lavoro ma, soprattutto, che il
sistematico intervento sulle diverse questioni connesse con la
tutela dei diritti, anche in ambito scolastico, produce
esperienza, informazione e quindi competenza.
La struttura della valutazione adottata nel presente
monitoraggio
Per valutare il livello di sicurezza degli edifici scolastici
monitorati nel corso di questa XI Indagine è stato attribuito a
19
ciascun edificio un punteggio, il quale corrisponde, appunto, al
livello complessivo di sicurezza.
Si può definire la sicurezza come la risultante di quattro
componenti, articolate in fattori.
Le componenti o macro aree sono: edifici, qualità, prevenzione
e vigilanza, organizzazione.
La macro area rappresentata dagli edifici comprende tutte
quelle strutture in cui si svolgono le diverse attività della
scuola; la seconda è relativa alla qualità e vuole
rappresentare, da un lato, il livello di adeguatezza delle
strutture scolastiche e, dall’altro, il loro livello di comfort; la
terza macro area è la prevenzione/vigilanza: con essa si
vuole misurare il livello di attenzione che si pone nei confronti
di tutte le questioni legate alla sicurezza (potremmo dire che
indica il livello di diffusione di una cultura della sicurezza
all’interno della scuola); la quarta, ed ultima, macro area è
l’organizzazione, all’interno della quale rientrano fattori come
la certificazione e l’igiene (e non solo).
Il punteggio di ciascuna macro area è dato dai fattori, i quali si
misurano attraverso appropriati indicatori.
Il “fattore di qualità” è ciò che qualifica il rapporto tra chi lavora
o studia all’interno della struttura scolastica e la sicurezza
della struttura stessa, mentre gli indicatori sono variabili
quantitative e parametri qualitativi che servono per valutare il
fattore stesso.
Per la valutazione della sicurezza, qualità, igiene e comfort
degli edifici scolastici sono stati utilizzati 4 componenti o
macro aree (edifici, qualità, prevenzione e vigilanza,
organizzazione),21 fattori, 446 indicatori.
Gli strumenti utilizzati per il monitoraggio
In quasi tutti i casi la rilevazione è stata effettuata da coppie di
monitori. Si è calcolato che per effettuare un monitoraggio
completo di ciascuna scuola il tempo impiegato da ciascuna
20
coppia di monitori non sia stato mai inferiore alle 6 ore,
distribuite in almeno due giorni diversi: tra le 3 e le 4 ore in
media sono state impiegate per l’osservazione diretta (griglia
strutturale); 1-2 ore sono state impiegate per l’intervista al
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione che
spesso ha richiesto numerosi solleciti. 2 ore è il tempo
necessario per l’inserimento dei dati di ciascuna scuola. A
questo computo andrebbero aggiunte le ore dedicate alla
presentazione dell’ iniziativa al Dirigente scolastico e a suoi
collaboratori, la ricerca dell’appuntamento e l’intervista al
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, il ritiro
delle griglie, ecc.
1) La griglia di osservazione strutturale rappresenta lo
strumento principale affidato ai monitori.
La griglia serve a registrare le informazioni stabili nel tempo
che si possono acquisire durante il sopralluogo tramite
l’osservazione diretta oppure attraverso semplici domande
rivolte al personale presente. Contiene i dati generali relativi a
ciascuna scuola ed è articolata in sezioni.
2) Il questionario per il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione
Il questionario per il Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione della scuola si propone tre obiettivi:
 acquisire informazioni per l’indagine sulla sicurezza
non rilevabili con l’osservazione diretta;
 raccogliere elementi utili per sapere con quali
conoscenze le figure preposte dalla legge affrontano il
tema della sicurezza;
 acquisire informazioni generali sulla scuola monitorata.
Il questionario è diviso in sei sezioni: i dati generali della
scuola, la sicurezza ambientale, le iniziative di prevenzione, lo
stato di attuazione delle norme di sicurezza, il livello di
adeguamento alla Legge 81/08, la formazione e
l’aggiornamento del personale docente e non docente, oltre
21
alle sezioni riguardanti la pulizia e l’igiene degli ambienti, il
numero degli incidenti, la somministrazione dei farmaci, ecc.
Per la quantificazione dei punteggi sono stati adottati i
seguenti criteri:
 i valori dei singoli indicatori possono variare da 0
(totale inadeguatezza) a 100 (situazione ideale), con
opportune scale;
 i valori dei fattori corrispondono alla media dei valori
degli indicatori;
 le componenti sono state calcolate come media dei
fattori e di ciascuna è stata redatta una graduatoria;
 il punteggio finale della scuola è stato calcolato come
la media delle componenti.
22
Capitolo 2 - Informazioni generali e di
contesto
2.1 La tipologia degli edifici scolastici e l’area
geografica di appartenenza
Gli edifici monitorati sono 165 e comprendono le seguenti
tipologie di scuole:
Edifici scolastici monitorati nel 2013
Infanzia
Primaria
Istituto Comprensivo
Secondaria di primo grado
Secondaria di secondo grado
Non risposto
Totale
29
48
20
30
37
1
165
Tabella 1, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Regioni rappresentate (18)
Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, veneto, Friuli Venezia
Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Province (39)
Torino, Bergamo, Mantova, Milano, Trento, Venezia, Padova, Udine,
Gorizia, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Siena, Grosseto, Firenze,
Lucca, Ancona, Perugia, Roma, Latina, l’Aquila, Pescara,
Campobasso, Napoli, Salerno, Caserta, Foggia, Barletta-AndriaTrani, Bari, Lecce, Matera, Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro,
Caltanissetta, Agrigento, Catania, Siracusa, Oristano.
23
Città (68)
Albano, Albino, Andria, Bagnacavallo, Bagnolo San Vito, Bari,
Battipaglia, Bergamo, Brandizzo, Casoria, Castelfranco Emilia,
Cene, Chianciano Terme, Chioggia, Chiusi, Chivasso, Ciriè, Città di
Castello, Cittanova, Corciano, Crotone, Cupramontana, Dro, Este,
Fabbriche di Vallico, Firenze, Fiumicino, Gallicano, Gallipoli,
Gazzaniga, Giarre, Gorizia, Ivrea, L' Aquila, Lamezia Terme, Latina,
Licata, Lucca, Maglie, Manciano, Mantova, Matera, Melicucco,
Milano, Noto, Oristano, Palestrina, Pescara, Piedimonte Matese,
Pitigliano, Policoro, Portocannone, Reggio Emilia, Roma, S. Giusta,
S. Lorenzo in Banale, San Cataldo, San Leo Bastia, San Maurizio
Canavese, San Severo, Seriate, Siena, Sorano, Termoli, Torino,
Trento, Udine, Zogno.
Figura 1, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013Cittadinanzattiva
24
2.2 L’anno di costruzione
Figura 2, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Secondo l’aggiornamento del mese di marzo 2013 della banca
dati dell’edilizia scolastica in possesso del Ministero
dell’Istruzione, il 44% degli edifici scolastici sarebbero stati
costruiti tra il 1961 ed il 1980. Nel 1974, lo ricordiamo, fu
emanata la legge n. 62 “Provvedimenti per le costruzioni con
particolari prescrizioni per le zone sismiche”.
Il campione di questa Indagine si avvicina a questo valore ma
non è coincidente in quanto diversa è la suddivisione delle
fasce temporali.
Per quanto riguarda il rischio sismico nel campione monitorato
quest’anno, secondo quanto dichiarato dai Responsabili del
Servizio Prevenzione e Protezione 111 edifici insisterebbero in
territorio sismico. In particolare, questa sarebbe la loro
collocazione secondo la classificazione sismica attuale:
25
Classificazione sismica 111 scuole (su 165) Scuole
Zona 1
33
Zona 2
17
Zona 3
23
Zona 4
38
%
30%
15%
21%
34%
Tabella 2, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
A livello nazionale il numero di scuole presenti2, in territorio
sismico è così classificato:
Numero di istituti
scolastici pubblici
Zona 1
2.328
Zona 2
11.414
Zona 3
4.844
Zona 4
6.946
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, 2012
cioè il 54% del totale degli edifici scolastici pubblici ed il 67%
del campione monitorato da Cittadinanzattiva, si trovano in
zona sismica. Poiché la zona 1 e la zona 2 sono le più
pericolose in quanto nella prima si sono avuti danni gravissimi
a causa di forti terremoti e nella seconda terremoti abbastanza
forti, sommando gli edifici che insistono su queste due zone, si
arriva al numero di 13.742 edifici che rappresentano quasi il
30% del totale (45% in questo rapporto).
2.3 Gli enti proprietari
Gli enti proprietari dei 165 edifici monitorati
Comune
125 (75,5%)
Provincia
32 (19%)
Privato
3 (2%)
Istituto religioso
2 (1%)
2
La classificazione sismica si riferisce a 25.532 edifici scolastici in quanto per 21.781
edifici ad oggi essa non è ancora disponibile.
26
Altro
Non risposto
2 (1%)
1 (0,5%)
Tabella 3, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Rispetto alla proprietà degli immobili il campione dell’indagine
evidenzia come il 4% di essi sia di proprietà privata o
appartenente ad ente religioso , rispetto all’86% di proprietà
pubblica. Il dato coincide con quello nazionale (4%), secondo i
recenti dati forniti dal Ministero dell’Istruzione.
2.4 La popolazione scolastica
Studenti delle scuole monitorate
Studenti iscritti nell’anno in corso
58.854 (su 156 scuole)
Studenti con disabilità:
1.219 (su 130 scuole)
- possono muoversi senza l’aiuto
1.068 (su 107 scuole)
di un adulto
- necessitano dell’aiuto di un
175 (su 74 scuole)
adulto
Personale delle scuole monitorate
Docenti
6.117 (su 161 scuole)
Docenti con disabilità motorie
19 (su 13 scuole)
Docenti di sostegno
787
Personale non docente
2.276
Personale sanitario presente
2 scuole
Tabella 4, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
27
2.5 Il contesto ambientale in cui sono collocati gli
edifici
Dei 165 edifici monitorati
Con posti auto riservati a persone con
disabilità negli spazi pubblici adiacenti
Con posti auto riservati a persone con
disabilità nel cortile o nel parcheggio interno
Presenza del marciapiede davanti all’edificio
Con rampetta o bordo smussato
Con rampetta in prossimità del posto auto
Con percorso praticabile in carrozzina dal
marciapiede all’ingresso dell’edificio
Con accessi comunicanti direttamente su
strade
con semaforo in prossimità
con sistema di vigilanza
nell’attraversamento
con aree di sosta per le auto in prossimità
dell’edificio
con piste ciclabili in prossimità dell’edificio
Con rastrelliere per parcheggiare le bici
in zona a rischio sismico
in zone a rischio idrogeologico
in zone a rischio vulcanico
in zone a rischio industriale
con presenza di amianto
con presenza di radon
in zone ad elevato inquinamento acustico
se sì, misurazioni effettuate
in zone ad elevato inquinamento
elettromagnetico
se sì, misurazioni effettuate
in zone con problemi di ordine pubblico
28
N.
scuole
%
su totale
90
55%
48
29%
115
85
46
70%
52%
28%
128
78%
42
25%
9
5%
39
24%
48
29%
23
24
111
19
2
5
4
3
8
3
14%
15%
67%
12%
1%
3%
2%
2%
5%
4
2%
0
11
7%
con episodi di criminalità nei pressi della
scuola
con episodi di criminalità all’interno della
scuola
con episodi di bullismo nella scuola
3
con episodi di vandalismo nella scuola
- ad opera di soggetti “interni”
- ad opera di soggetti “esterni”
la scuola utilizza fonti di illuminazione a
basso consumo
la scuola utilizza pannelli solari o altre forme
di energia rinnovabile
11
7%
6
4%
18
55
18
42
11%
33%
76
46%
34
21%
Tabella 5, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Le scuole ed il risparmio energetico
Cresce costantemente negli anni il numero delle scuole che
utilizza sia fonti di illuminazione a basso consumo (46%) sia
quello con pannelli solari e altre fonti rinnovabili (21% nel
campione).
La presenza di amianto e radon
4 delle 165 scuole monitorate presentano tracce di amianto.
Sono state richieste maggiori informazioni alle amministrazioni
comunali circa le attività di bonifica o di rimozione.
3 scuole del campione segnalano la presenza di radon.
Sappiamo per certo, inoltre, che è poco diffuso il monitoraggio
per la rilevazione di questo pericoloso gas.
Testimonianze dei monitori
Adiacente all'edificio scolastico si trova un vecchio edificio
diroccato con all'interno residui di amianto
(I.C. "G.B. Grassi" - Fiumicino – Roma).
3
In alcuni casi gli autori di episodi di vandalismo sono stati interni ed esterni insieme.
29
Vi sono i cassoni dell'acqua in amianto chiusi a chiave in un
locale attiguo ad una piccola aula frequentata da bimbi
dell'asilo.
(I.C. "Porto Romano" plesso Coni Zugna - Fiumicino – Roma).
“L’edificio è stato recentemente ristrutturato, ha i pannelli solari
e l’impianto di aria ionizzata per la depurazione dell’aria. Ogni
piano è dotato di quadri elettrici tra loro indipendenti e in grado
di interrompere la corrente singolarmente. L’ascensore è
munito di telefono ad altezza carrozzina e collegato con un
sistema di emergenza. Le finestre hanno vetri oscuranti.”
(Scuola Primaria” Dino Liotta”-- Licata (Agrigento)
30
Approfondimenti al capitolo 2
Edifici per periodo di costruzione
Regione
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia
Romagna
Friuli V.G.
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Veneto
ITALIA
Ante
1900
16
9
22
134
19001945
92
29
74
168
19461960
215
97
252
463
19611980
466
211
963
1.678
Dopo
1980
264
170
606
1.168
90
384
329
959
522
36
72
103
181
84
3
295
54
11
100
154
45
108
1.517
136
279
174
726
115
17
596
254
69
249
296
94
368
4.120
157
423
163
680
228
36
319
305
250
683
424
110
509
5.643
394
1.222
290
2.355
437
112
1.145
995
611
1.323
1.057
317
1.337
15.872
165
718
110
1.030
313
128
479
699
388
1.000
461
180
666
9.067
Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013
Edifici in affitto
Regione
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli V. G.
N. edifici in
affitto
55
87
70
18
31
%
1.9
1.7
2.3
2.0
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
32
51
55
24
32
120
26
17
295
163
13
119
338
12
1.527
3.8
2.2
2.3
3.2
2.7
4.4
2.5
5.7
8.2
7.1
2.5
6.2
10.1
0,9
4.2
Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013
Proprietà degli edifici scolastici
Regione
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli V. G.
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Enti religiosi
0,9
1,1
1,4
1,6
2,3
1,2
0,8
2,0
1,3
0,8
1,0
1,7
2,0
1,6
0,8
32
Società o
Fondazioni private
1,2
0,8
0,5
1,2
2,3
1,1
1,6
2,1
1,5
3,5
1,5
4,1
5,3
4,7
0,4
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
0,7
2,1
0,5
1,3
5,4
8,0
0,2
2,8
Anagrafe Edilizia Scolastica- Rapporto Nazionale, Miur 2013
Il rischio idrogeologico
Secondo il rapporto sullo stato del territorio italiano realizzato
dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) in
collaborazione con il Cresme e pubblicato nell'ottobre 2010
risulta che sono ben 6 milioni gli italiani che vivono sui 29.500
km quadrati di territorio (9,8 per cento dell'intero territorio
nazionale) considerato ad alto rischio idrogeologico e gli edifici
minacciati da frane e alluvioni sono più di 1 milione 260.000, di
cui 6.000 scuole e 531 ospedali.
Seimila scuole rappresentano il 14% dell’insieme degli edifici
scolastici statali italiani.
La percentuale delle scuole a rischio idrogeologico del
presente rapporto è molto vicino alla media nazionale
attestandosi al 12%.
33
Capitolo 3 - Lo stato degli edifici monitorati
“Gli Stati si impegnano affinché i genitori e i minori ricevano
informazioni sulla salute (…) sull’igiene e sulla salubrità
dell’ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un
aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni”
(Articolo 24 della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, 1989)
3.1 Le lesioni strutturali
Sono state rilevate complessivamente nel 15% delle scuole (1
su 7). Nel 37% di esse le lesioni sono presenti sulla facciata
interna, nel 71% su quella esterna, nel 46% in altre parti
dell’edificio (grondaie, cornicioni, muretto di recinzione,
corridoio, pareti aule, tetto dei bagni, corpo della palestra,
ecc.).
3.2 I distacchi di intonaco
34
Figura 3, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
3.3 Gli altri segni di fatiscenza
Figura 4, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Percorsi comuni
Nell’esaminare l’ingresso e i corridoi delle scuole sono stati
ravvisati distacchi di intonaco e segni di fatiscenza nel 32%
delle pareti dei corridoi e dell’ingresso e del 29% sui soffitti
degli stessi ambienti.
Servizi generali e igienici
I distacchi di intonaco sono presenti in misura rilevante nei
bagni (28%), nelle segreterie (18%), nelle sale docenti
(15%). Più elevati i dati relativi alla presenza di altri segni di
fatiscenza ravvisati nei bagni del 31% delle scuole, mentre
risultano più bassi nelle sale dei docenti per il 6% e nelle
segreterie per l’8%.
35
Servizi didattici e aule
Tra i servizi didattici la situazione più grave è rappresentata
dalle aule degli studenti che presentano su soffitti e pareti del
20% delle scuole monitorate distacchi di intonaco e nel 25%
altri segni di fatiscenza, in buona parte delle aule.
I laboratori scientifici e le aule computer presentano il
fenomeno dei distacchi di intonaco rispettivamente nel 14% e
nel 13% ed altri segni di fatiscenza sono presenti nel 16% dei
laboratori e nel 12% delle aule computer.
Anche le palestre non godono di buona salute: presentano
distacchi di intonaco nel 19% a cui si aggiungono altri segni di
fatiscenza nel 24% delle scuole monitorate.
Nelle mense monitorate sono stati rilevati distacchi di intonaco
nell’11% delle scuole ed, in misura minore, altri segni di
fatiscenza (4% degli istituti scolastici).
Le biblioteche presentano distacchi di intonaco nel 12% dei
casi e segni di fatiscenza nel 9%.
3.4 La manutenzione
Questo è il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione
e Protezione sullo stato di manutenzione dell’edificio:
Pessimo
Mediocre
Discreto
Buono
Ottimo
7 scuole
58 scuole
33 scuole
47 scuole
19 scuole
4%
35%
20%
29%
12%
Tabella 6, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione
assolutamente inadeguato.
È stato necessario richiedere interventi manutentivi all’ente
proprietario per 138 scuole (84% del totale).
36
Secondo il Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione l’intervento di tipo manutentivo da parte dell’ente
proprietario è risultato:
Tempestivo
Con qualche ritardo
Con molto in ritardo
Non c’è stato intervento
41 scuole
61 scuole
30 scuole
12 scuole
29%
43%
21%
8%
Tabella 7, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
È stato necessario richiedere interventi di tipo strutturale
all’ente proprietario in 56 casi (34% del totale delle scuole).
Riguardo a questi interventi, l’ente è intervenuto:
Tempestivamente
Con qualche ritardo
Con molto in ritardo
Non è intervenuto
19 scuole
23 scuole
20 scuole
10 scuole
26%
32%
28%
14%
Tabella 8, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
I dati dell’indagine 2013 sottolineano il deficit di manutenzione
nel 39% delle scuole, e il notevole ritardo con cui gli enti
proprietari intervengono.
Eppure la sentenza del processo di Rivoli per la morte di Vito
Scafidi stabilisce con chiarezza che la manutenzione
rappresenta un obbligo per gli enti proprietari degli istituti
scolastici. Il Pubblico Ministero Gauriniello nel 2011, infatti,
dopo la sentenza del Tribunale di Torino (luglio 2011), che ha
ritenuto responsabile del crollo del controsoffitto in un’aula del
Liceo Darwin di Rivoli un funzionario della Provincia di Torino,
direttore dei lavori della scuola, ha affermato: “ Chi è stato
assolto e chi condannato oggi è secondario. L’importante è
che sia stato ribadito il principio dell’obbligatorietà degli
37
interventi di manutenzione all’interno degli edifici scolastici
(…). Il processo e la sentenza hanno affermato il principio per
cui la sicurezza delle scuole deve entrare nella responsabilità
dei proprietari delle strutture. Soprattutto sugli interventi di
manutenzione bisogna che gli enti investano sulla sicurezza,
che è ancora oggi piuttosto bassa nelle scuole italiane anche a
causa di verifiche fatte in maniera non adeguata”.
Una sentenza chiara in merito alla responsabilità riguardante
la manutenzione e che ha riconosciuto un risarcimento dei
danni anche a Cittadinanzattiva e Legambiente, che si erano
costituite parte civile.
3.5 La presenza di cantieri
Sono stati rinvenuti 6 cantieri in altrettante scuole delle 165
monitorate. Di questi 4 hanno previsto percorsi alternativi e 3
hanno adottato l’apposita segnaletica di sicurezza. 3 cantieri
producono polveri e rumori.
Testimonianze dei monitori
In diverse parti dell’edificio l’intonaco è cadente e vi sono
numerose tracce di umidità dovuta ad infiltrazioni di acqua
piovana.
(Scuola dell’ Infanzia - I.C. Gazzaniga – Bergamo)
Vi è un problema di impermeabilizzazione del tetto di
conseguenza vi sono numerose infiltrazioni che hanno reso
inagibile il primo piano dell’istituto. Il piano terra dove
attualmente sono collocate tutte le aule è periodicamente
monitorato.
(I. C. Chioggia – Venezia)
Quando piove in segreteria entra acqua dalle grondaie che
necessitano di manutenzione.
38
(Scuola Primaria "E. Frinta" - Gorizia).
E' un edificio del dopoguerra. Manca di ascensore, gli infissi
sono obsoleti, carenza di manutenzione, vetri rotti, stucchi
corrosi.
(Scuola Primaria "F. Rismondo" – Gorizia).
39
Approfondimenti al capitolo 3
I crolli nelle scuole attraverso la stampa nell’ultimo anno
Non si può più parlare di casualità o di fatalità. Ogni anno
troppi i casi di crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre,
solai, tetti, controsoffitti, che interessano le scuole del nostro
Paese, come dimostra anche la rassegna stampa da
settembre 2012 ad agosto 2013 di seguito proposta.
 Ostia (Roma), 13 luglio 2013 - Crolla un albero nel
giardino della scuola Capo delle Armi.
Crolla un albero nel giardino della Scuola “Capo delle Armi”,
abbattendo parte del muro perimetrale. “Ci chiediamo cosa
sarebbe successo se l’albero fosse caduto durante le attività
didattiche”, dichiara preoccupato un genitore. La scuola è
stata già sotto i riflettori della cronaca a causa di gravissimi atti
di vandalismo.(www.ostiatv.it)
 Minturno (Latina), 21 giugno 2013 - Crolli di intonaco in
una scuola.
Parti di intonaco cadute alla scuola dell’Infanzia di Via Cistrelli
“Cristoforo Sparagna” nell’area dove si trovano i servizi igienici
degli insegnanti. La zona è stata messa in sicurezza e per
questo la consegna della pagella agli alunni è stata spostata in
una scuola vicina (www.minturnet.it).
 Camposampiero (Padova), 27 maggio 2013 - Allarme
per crolli a scuola.
Un pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto cadendo sopra
la cattedra in un’aula al primo piano dell’ex liceo in Via Filipetto
e solo la fortuna ha fatto sì che non ci fosse nessuno in classe.
Sabato mattina, al loro arrivo a scuola, i ragazzi della quinta
hanno svolto la lezione adattandosi in un altro posto
(www.mattinopadova.gelocal.it).
40
 Agrigento, 14 maggio 2013 - Crolli di intonaco dal
soffitto dei bagni in una scuola elementare di Agrigento
Alcuni pezzi di intonaco del soffitto sono caduti nei bagni della
Scuola Elementare “Tortorelle” in Piazza Metelli ad Agrigento.
Nel bagni, al momento del cedimento, c’erano due alunni che
sono rimasti illesi anche se molto spaventati. I Vigili del Fuoco
hanno messo in sicurezza l’area e, insieme alla protezione
civile comunale, hanno interdetto alcune parti dell’edificio
scolastico:
oltre
ai
bagni,
alcune
aule
(www.agrigentoblogsicilia.it).

 Castellammare di Stabia (Napoli), 6 maggio 2013 Crolla una parte del solaio. Sospese le lezioni
Durante le prime ore del mattino è crollata una parte del sotto
solaio della Scuola Media “Giuseppe Bonito” al secondo piano,
nella classe 3 C. Tuttavia è l’intero secondo piano interessato
al crollo del soffitto. Non ci sono feriti perché il fatto è avvenuto
di mattina presto. Sono state sospese le lezioni in attesa della
verifica della staticità della struttura.(www.reportweb.tv).
 Lucca, 5 maggio 2013 - Crollo di calcinacci in una
scuola di Lucca. Il Comune interviene alla scuola “Carlo Del
Prete” dopo il crollo di calcinacci ed intonaco dal soffitto di un
corridoio al primo piano della scuola. I tecnici comunali hanno
effettuato un sopralluogo all'edificio scolastico, riscontrando
rischi nell'area. (www.luccaindiretta.it).
 Torino, 29 aprile 2013 - Cedono alcuni controsoffitti in
una scuola materna: fortunatamente nessun ferito
Nel pomeriggio la Scuola Materna “San Paolo”, situata
nell’omonima via, è stata fatta evacuare a causa del
cedimento di alcuni controsoffitti. Il crollo è avvenuto all’interno
di un’aula dell’istituto e, fortunatamente, non sono stati colpiti i
bambini. Secondo i primi rilievi, l’incidente non sarebbe stato
causato dal maltempo (www.torinotoday.it).
41
 Trieste, 19 aprile 2013 - Crollo l’intonaco di una scuola:
ferita una studentessa. Una ragazza di 13 anni è rimasta
ferita in modo non grave, mentre usciva, perché colpita in più
punti del corpo da alcuni calcinacci caduti nella scuola “Fonda
Savio” in Via Pascoli a Trieste. La parte della scuola
interessata dal crollo è stata chiusa e sono state spostate
anche le sezioni del seggio elettorale che si sarebbe dovuto
insediare in quella parte della scuola. (Il Piccolo).
 Roma, 16 marzo 2013 - Crolla una persiana a scuola:
ferito uno studente.
In un’aula del Liceo Orazio di Roma la cassa di una persiana
si è sganciata dal suo alloggiamento finendo su uno studente
di 16 anni che, oltre allo spavento, ha riportato un trauma
cranico e toracico. Pare che la finestra fosse rotta da tempo e
che per questo la persiana fosse stata bloccata. Quando lo
studente ha cercato di alzarla, però, la cassa della persiana è
caduta colpendolo. Il Preside della scuola parla di tragica
fatalità, mentre gli studenti parlano di scarsa manutenzione a
causa dei tagli continui (www.romatoday.it).
 Roma, 11 marzo 2013 - Scuola Elementare chiusa per
rischio crollo.
Da oggi la scuola elementare e materna “Romolo Balzani” in
via Dei Gordiani resterà chiusa. Trecentocinquanta alunni
sono stati trasferiti al Casilino, perché la scuola è stata
dichiarata inagibile a causa del cedimento di un pilastro. I vigili
del fuoco, dopo un sopralluogo assieme ai vigili urbani, ne
hanno disposto la chiusura, in via precauzionale. I pilastri
dell'istituto presentano ''schiacciamenti sul terreno'', per questo
il cedimento è strutturale. A scoprire il problema è stata una
squadra di speleologi, che domenica pomeriggio erano entrati
nelle grotte di tufo di Villa Gordiani, a pochi metri dalla scuola.
Oltre alla chiusura della scuola, i Vigili del Fuoco hanno anche
42
disposto l'inagibilità di un parco giochi e di un capannone
adiacenti.(www.paesesera.it).
 Nocera Inferiore (Salerno), 8 marzo 2013 - Crollano
pezzi di intonaco poco dopo l’uscita dei bambini.
Pericolo scampato alla Scuola Materna ed Elementare del I
Circolo, “Ugo Foscolo” di Via Gramsci. Pezzi di intonaco in
un’ala periferica dell’istituto sono crollati al suolo a causa di
una folata di vento. Fortuna ha voluto che il crollo sia avvenuto
qualche minuto prima dopo la conclusione delle lezioni
pomeridiane. La mattina seguente i Vigili del Fuoco hanno
effettuato un sopralluogo ed eseguito anche interventi di
“spicconaggio” lungo i cornicioni dell’edificio (www.agro24.it).
 Genova, 1 marzo 2013 - Lezioni al Pertini con …brivido.
Nella sede del Liceo “Pertini” in Via Magenta a Genova sono
state chiuse due aule, quella di Fisica e la biblioteca a causa
della caduta di pezzi di intonaco sui banchi e sulle sedie, sugli
armadietti contenenti le attrezzature e preziosi documenti
storici. La causa principale sembrerebbe data dall’infiltrazione
di acqua piovana nel vicino Centro Sociale. Ma è un’intera ala
dell’istituto ad essere praticamente inagibile ed in pericolo. Il
Dirigente scolastico ha scritto a tutte le istituzioni ed autorità
competenti.
 Catania, Febbraio 2013 - Crolla il controsoffitto di un
corridoio, nessun ferito.
Crollo nel corso della mattinata di oltre 20 metri quadrati del
controsoffitto di un corridoio del primo piano dell’Istituto
Magistrale “Turrisi Colonna” di Catania. Non ci sono stati feriti.
Gli studenti hanno subito lasciato la scuola riversandosi per
strada. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno
messo in sicurezza la parte dell’edificio interessata dai danni e
dichiarato inagibile, oltre al corridoio, anche quattro aule e i
bagni (Ansa.it).
43
 Terrasini (Palermo), 30 gennaio 2013 - Crollo di
calcinacci nella scuola media.
Dopo le pulci presso la scuola dell’Infanzia Don Milani e i topi
presso la Scuola Media Giovanni XXIII, è la volta dei cedimenti
strutturali alla Terrasini. Secondo quanto riferito da alcuni
genitori alcuni ragazzi sarebbero stati spostati dalle proprie
aule in altre a causa di crolli di calcinacci. "Si è staccato un
blocco grosso quanto un tavolo e sono rimasti scoperti i tubi di
ferro accanto alla classe di mia figlia. I bidelli hanno subito
tolto tutto ed i ragazzi sono stati spostati in una specie di
ripostiglio non sufficientemente grande per una classe",
afferma uno dei genitori. L'assessore alla Pubblica istruzione
conferma il fatto e spiega agli alunni scesi in protesta che sono
stati immediatamente attivati i lavori di messa in sicurezza del
tetto e che nella stagione estiva si provvederà alla
manutenzione dei cornicioni.(www.palermotoday.it).
 Lecco, 27 gennaio 2013 - Crollo in palestra. A pochi
giorni dal crollo del soffitto all’Elementare di Casatenovo, si è
verificato il distacco di calcinacci nella palestra della Scuola
Bertacchi. (www.laprovinciadilecco.it).
 Rogoredo di Casatenovo (Lecco), 18 gennaio 2013 Distacco di intonaco dal soffitto ferisce tre bambini.
Un’altra tragedia sfiorata. Tre bambini di prima elementare
sono rimasti feriti nell’Istituto Comprensivo di Cascina Grassi,
a Rogoredo di Casatenovo, in provincia di Lecco. Una
porzione di intonaco si è staccata dal soffitto della classe
prima al piano terra ed è finito su due bambini: uno si è
fratturato un braccio e l’altro un dito. Nella confusione un terzo
bambini si è fatto male ad una spalla. Il Sindaco ha chiuso la
scuola. Sono stati mobilitati subito il 118 per soccorrere i bimbi
44
e i Vigili del Fuoco per verificare la stabilità della struttura
(www.milano.repubblica.it).
 Provincia di Torino, 13 gennaio 2013 - Le perizie
strutturali confermano: 7 scuole del torinese cadono a
pezzi.
Le perizie strutturali commissionate dalla Procura su sette
istituti superiori del torinese confermano il quadro allarmante
emerso negli ultimi mesi. Le scuole “Curie” e “Vittorini” di
Grugliasco, il “Pascal” di Giaveno, il “Doria” e il “Galilei” di
Ciriè, l’istituto “Albert” di Lanzo Torinese, presentano gravi
problemi come la presenza di controsoffitti estremamente
pericolosi, di facciate che rischiano di perdere frammenti e di
muri solcati da fessure.
La gravità della situazione impone un immediato e ampio
piano di lavori ma, secondo il Presidente della Provincia
Saitta,
non
ci
sono
fondi
né
locali
né
nazionali.(www.piemontepress.it).
 Roma, 23 dicembre 2012 - Crolla il soffitto alla scuola
Franchetti. Proprio a ridosso delle vacanze natalizie alla
scuola Elementare “Franchetti” di San Saba ha ceduto
l’intonaco del corridoio. Fortuna ha voluto che nessuno dei
bambini rimanesse ferito perché il crollo è avvenuto di
pomeriggio ma dal giorno dopo la scuola è stata chiusa e non
si sa quando riaprirà. Il distacco dell’intonaco ha rivelato un
problema più grave: sembra che a causare il cedimento siano
stati i lavori di costruzioni mal eseguiti. Mancherebbe in tutto il
piano terra la cosiddetta “sbruffatura”, cioè lo strato di cemento
che si stende sui solai per far aderire l’intonaco. Il Presidente
del I Municipio di Roma ha dichiarato “il Campidoglio ha
trovato fondi per abbattere il muro dell’Ara Pacis ma non per la
manutenzione delle scuole”. (www.roma.repubblica.it).
45
 Miano, (Napoli), 20 dicembre 2012 – Distacco di pezzi di
intonaco. Chiusa la scuola.
Paura alla scuola Materna ed Elementare “Rosa Taddei” di via
Lazio dove si è verificato il crollo dell’intonaco dall’androne,
fortunatamente senza feriti. Sul posto sono subito giunti i Vigili
del Fuoco che ha fatto chiudere l’edificio scolastico. Appena
diffusa la notizia, le mamme si sono precipitate a prendere i
figli. L’evacuazione dei bambini, tuttavia, è avvenuta senza
problemi.
 Cardito (NA), 15 dicembre 2012 - Crolla intonaco e
laterizio: feriti due bimbi e due maestre
Un incidente avvenuto alle 11 di mattina alla Scuola
Elementare “Marco Polo” in Via Marconi, a Cardito, provincia
di Napoli.
Quattro i feriti in modo non grave: due maestre e due bambini
che sono stati portati all’Ospedale di Frattamaggiore. L’istituto
è stato evacuato e chiuso e sono state avviate le indagini da
parte della Magistratura. Il crollo, secondo una prima
ricostruzione, riguarda una parte dell’intonaco del solaio di
un’aula al primo piano della scuola. Tra le possibili cause:
infiltrazioni
di
acqua
e
condizioni
vetuste
dei
solai.(www.napoli.repubblica.it).
 Ciampino, 12 dicembre 2012 – Cede un controsoffitto,
bimba colpita, salva per miracolo
Nella scuola Materna “M.L. King”, situata in via Bologna a
Ciampino, è crollata una parte del controsoffitto di una delle
aule. Una bambina di cinque anni è stata colpita alla testa da
un pezzo di intonaco ed è rimasta ferita fortunatamente non in
modo grave. La maestra ha avuto un malore quando ha visto
che la bambina era ferita. La bambina è stata soccorsa dal
118 e portata all'ospedale di Albano. Il 6 novembre il sindaco
di Ciampino aveva firmato un'ordinanza di chiusura per un
giorno della scuola, poiché erano state in precedenza rilevate
46
delle infiltrazioni di acqua nel solaio a causa di un tubo
dell'impianto di riscaldamento che si era rotto. La scuola è
stata evacuata e chiusa fino al 14 dicembre per dare corso ai
rilievi per capire la causa dell'accaduto.(RomaToday).
 Cuneo, 1 dicembre 2012 – Crolla una parte del tetto. Per
fortuna nessuna vittima.
Poteva essere un’altra tragedia. L’intonaco del soffitto della 4A
dell’Istituto Commerciale “Grandis” è caduto e grossi pezzi di
calcinaccio hanno sfiorato una giovane studentessa. Per
fortuna solo un grosso spavento per i ragazzi, subito evacuati.
(www.huffingtonpost.it).
 Roma, 30 novembre 2012 – Ultimo piano inagibile
inagile per problemi strutturali. Un’ala dell’ultimo piano della
Scuola Elementare “Trento e Trieste” in Via dei Giubbonari
che ospita la scuola materna è stata chiusa e dichiarata
inagibile per problemi strutturali ai solai. Quattro classi sono
state trasferite con grossi disagi per le famiglie
(www.roma.repubblica.it).
 Grugliasco (TO), 24 novembre 2012 – Crollo all’ingresso
di una Scuola Media. Crollano 5 pannelli del controsoffitto
dell’ingresso della scuola media “66Martiri” di Grugliasco. Gli
studenti erano appena usciti dalla scuola e hanno assistito al
crollo dal cortile.(www.huffingtonpost.it).
 Foggia, 18 novembre 2012. - Crolla il soffitto in un’aula.
Genitori in rivolta. Nella Scuola media “Alfieri” in Via Bari, a
Foggia, durante la notte, sarebbe crollata un pezzo di
rivestimento del soffitto, lungo quasi un metro, piombando su
banchi e sedie della II E. La Dirigente scolastica ha spostato
gli alunni in un’altra aula(www.foggiatoday.it).
 Torino, 1 novembre 2012 – Cedimenti strutturali in die
scuole superiori. Gli istituti “Rosa Luxemburg” e “Copernico”
47
di Torino sono stati chiusi per quattro giorni per “cedimenti
strutturali” (www.huffingtonpost.it).
 Rivoli, 29 ottobre 2012 – Crollo vicino al Darwin
Si è verificato il cedimento di alcuni pannelli del controsoffitto
in un’aula dell’istituto Tecnico Commerciale “Romero” di Rivoli,
vicino al Liceo “Darwin”. Secondo quanto accertato l'acqua
piovana si è infiltrata tra i giunti attraverso la porzione di tetto
interessata dai lavori e ha raggiunto le controsoffittature che
hanno poi ceduto. Il crollo sarebbe avvenuto di mattina mentre
erano in corso le elezioni del Consiglio d’Istituto. Sono state
iscritte nel registro degli indagati 5 persone, tra cui due
funzionari della Provincia di Torino (www.huffingtonpost.it).
 Messina, 24 ottobre 2012 – Tre crolli a Messina negli
ultimi 15 giorni. Il primo crollo ha interessato la Scuola
Elementare “Cesare Battisti”, con allagamento del primo piano
e conseguente crollo di alcune parti del controsoffitto. Gli altri
due episodi sono più gravi e avvenuti in breve tempo l’uno
dall’altro e hanno riguardato l’Istituto Tecnico Commerciale
“A.M. Jaci”: prima la caduta di calcinacci in un’aula, poi il
cedimento in prossimità della porta centrale. Il caso ha voluto
che in nessuno dei tre episodi ci fossero lezioni in corso e
quindi non ci sono stati feriti (www.canicattiweb.com).
 Firenze, 8 ottobre 2012 – Prima il crollo di un
controsoffitto al Salvemini, poi di un soffitto al Galilei.
Lezioni sospese al Liceo “G. Galilei”, in via Martelli per il crollo
di 15 metri quadrati di controsoffitto in cannicciato e intonacato
in un corridoio al secondo piano dell’istituto. Il crollo è
avvenuto quando la scuola era chiusa e nessuno è rimasto
ferito. La Provincia di Firenze ha fatto sapere che si è trattato
di “un fatto imprevedibile in quanto l’edificio era stato
ispezionato due anni fa nell’ambito di un sopralluogo tecnico
su tutte le scuole”. La scorsa settimana un’aula dell’istituto
Salvemini, in via Giusti, era stata interessata dal crollo di una
48
porzione di controsoffitto di80 centimetri. Anche in quel caso
nessun ferito. (www.nove.firenze.it).
 Roma, 18 settembre 2012. – Scuola inagibile a Villa
Bonelli per cedimento di un pilastro. L’elementare
“Sciascia” di Via Lupatelli è stata dichiarata inagibile dal
Comune per il cedimento di un pilastro con la conseguente
evacuazione dei bambini dalla scuola. I bambini sono stati
dislocati in altre scuole con notevoli disagi per le famiglie. 


Il contributo delle famiglie alla manutenzione delle scuole.
Esempi concreti di sussidiarietà.
Come è noto, da parecchi anni le famiglie italiane
contribuiscono con beni materiali, con risorse economiche ed
umane a sostenere non soltanto lo svolgimento delle attività
didattiche ma anche a supplire alla diminuzione dei servizi
offerti e alla carenza di manutenzione e cura degli edifici
scolastici, a cominciare dalle aule. Abbiamo censito alcuni di
questi interventi riguardanti gli edifici scolastici.
 Milano, luglio 2013 - Detenuti e genitori imbiancano la
scuola.
Alcuni genitori dei bambini della Scuola Elementare “Rosmini”
e un gruppo di detenuti sono diventati imbianchini per
tinteggiare e rimettere a nuovo le classi dell’Istituto di Via Diaz,
a Bollate (MI) nel mese di luglio. L’assessore alle Politiche
Sociali del Comune di Bollate ha affermato che “far lavorare i
genitori degli studenti e i detenuti del carcere è un’iniziativa
utile sia dal punto di vista pragmatico che educativo. Ci
consente di risistemare il patrimonio pubblico ma anche di
contribuire a far cadere barriere che troppo spesso eleviamo
difronte a chi, nella vita, ha fatto degli errori”
(www.agenzia.redattoresociale.it).
49
 Roma, giugno 2013 - Un’associazione di genitori crea
un doposcuola e contribuisce alla manutenzione
Alla Scuola Elementare “Pisacane” di Roma (Tor Pignattara)
l’associazione dei genitori non si sono limitati a chiedere
l’intervento del Comune di Roma per migliorare le condizioni
dell’edificio scolastico in pessime condizioni, ma si sono
attivati in un’ottica di “partecipazione ad un bene comune”
ritinteggiando le aule. In precedenza avevano dato vita ad un
doposcuola, utilizzato in gran parte da bambini di origine
straniera che avevano difficoltà a fare i compiti a casa
(www.labsus.org).
 Palermo, 12 giugno 2013 - Genitori in ferie per dipingere
le aule della scuola
Alcuni genitori della scuola Materna “Cesare Abba” di Palermo
hanno raccolto fondi per l’acquisto di materiali per stuccare,
scartavetrare e tinteggiare le pareti delle classi sporche e
maleodoranti. Poi, presi alcuni giorni di ferie, si sono messi al
lavoro, perché, hanno detto “gli enti locali non hanno soldi per
la manutenzione delle aule”. Alcune insegnanti e la scuola
hanno dato un piccolo contributo economico (La Repubblica).
 Torino, 11 giugno 2013 - Flash mob e autotassazione
per risanare la scuola
1900 studenti del Liceo Scientifico Copernico e dell’istituto
Tecnico “Luxemburg” hanno creato una grande catena umana,
insieme a molti insegnanti, affinché la Provincia di Torino per
conoscere il destino delle loro scuole che dovranno essere
bonificate dalla lana di vetro. I ragazzi propongono soluzioni
diverse da quelle prospettate (per lotti e non chiudendo le
scuole per ul lungo periodo). Le famiglie degli alunni si sono
dichiarate disponibili ad autotassarsi pur di far proseguire i
lavori negli attuali edifici (La Stampa).

50
 Sanremo, 29 maggio 2013- I genitori donano un’area
giochi alla scuola.
I genitori dei bambini della scuola san Pietro dopo quattro
anni, a proprie spese e con un lavoro immane, sono riusciti a
creare 100 mq di campo giochi ricavati da un’area
abbandonata, che hanno donato alla scuola affinché possano
giocarvi i loro bambini ma, soprattutto, quelli che verranno.
(www.sanremonews.it).
 Stradella, 19 marzo 2013 - Sabato e domenica di lavoro
per ridipingere l’atrio della scuola
I genitori della Scuola primaria “De Amicis” di Stradella, che in
passato avevano risistemato l’aula del teatro, hanno messo
mano anche all’atrio dell’edificio scolastico, stuccandolo e poi
verniciandolo di azzurro. L’opera è stato poi completata dai
bambini che hanno decorato le pareti con un grande murales.
“Sacrifichiamo volentieri i nostri week end per migliorare
l’ambiente dove i nostri figli studiano e crescono”, ha detto uno
dei papà. La vernice è stata donata da una azienda locale.
(www.laprovinciapavese.gelocal.it).
 Palazzolo, 6 febbraio 2013 - “Alla scuola ci pensiamo
noi”
Il Comitato dei genitori della Scuola Primaria di Palazzolo
“presa consapevolezza dei bisogni di manutenzione e di
pericolo esistenti nell’edificio scolastico - dice uno dei
rappresentanti- i rappresentanti di classe hanno deciso di
coinvolgere anche gli altri genitori per risolvere alcuni dei
problemi rilevati. Il promo intervento ha visto dodici papà ben
attrezzati ed equipaggiati, sotto una pioggia persistente, pulire
il giardino. Successivamente poseranno una rete protettiva e
di contenimento sempre nello stesso giardino per limitare la
pericolosità
di
alcune
zone
franose
limitrofe.
(www.ilbacodaseta.org).
51
 Caltanissetta,
22
maggio
2013
Biodiesel
“autoprodotto” per garantire lo scuolabus
E’ l’iniziativa intrapresa da un gruppo di insegnanti e di genitori
dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Veneto”, alla periferia di
Caltanissetta. Fino a oggi per coprire i cinque kilometri di
distanza tra il centro e la scuola ogni giorno 60 bambini hanno
utilizzato il bus navetta, pagato prima dal Comune e negli
ultimi due anni dalla scuola. Poi, dopo i tagli, i soldi sono finiti.
Da qui l’idea di raccogliere oli esausti da frittura dalle famiglie
ma anche dalle friggitorie e pizzerie del circondario che il
Parco scientifico e Tecnologico della Sicilia trasformerà in
biodiesel che servirà da carburante per il pullmino messo a
disposizione dalla società di trasporto pubblico di
Caltanissetta. (www.ilfattoquotidiano.it)
 Subiaco, 3 dicembre 2012 - Occupano la scuola ma
tinteggiano le aule e puliscono il giardino
I 900 alunni dell’ Istituto Superiore Guarenghi-Volta di Subiaco
hanno occupato la scuola per quattro giorni contro i tagli alla
scuola. Il loro tempo è stato occupato però nel tinteggiare le
aule, dopo aver racimolato 600 euro per vernice e pennelli, e
nel ripulire il giardino della scuola.” Abbiamo protestato-hanno
affermato i ragazzi-per le condizioni di fatiscenza della
struttura, muffe, barriere architettoniche, classi pollaio,
riscaldamento insufficiente. Abbiamo reso più vivibile il posto
in cui trascorriamo gran parte delle nostre giornate , ridipinto le
classi e indetto una giornata ecologica per ripulire il cortile”.
(www.subnews.blogspot.it).
 Potenza, 9 febbraio 2013 - I ragazzi della III F: “Questa è
casa nostra”.
All’Istituto “Galileo Galilei” gli studenti della classe III F hanno
pensato di utilizzare il giorno dedicato all’assemblea di istituto,
muniti di mascherine e apposite tute, per stuccare e
ritinteggiare la propria aula. Alcuni di loro, poi, si sono presi
52
cura di banchi e sedie, ricoperte di gomme da masticare e non
solo. Alla fine della giornata, soddisfatti, hanno potuto
ammirare la loro aula rimessa a nuovo. (www.storiografia.org).
 Salerno, 2 febbraio 2013
Un gruppo di studenti salernitani volontari hanno occupato l’ex
scuola comunale “Mariele Ventre” nel quartiere Europa.
L’obiettivo dichiarato dagli occupanti è di creare uno spazio da
dedicare ad attività socio-culturali. (www.telecolore.it).

 Mestre, 26 febbraio 2012 - Assemblee e autogestioni
nelle scuole di Mestre
Gli studenti degli istituti Gritti e Stefanini hanno dato vita
sabato ad assemblee e sit in. Anche al Franchetti e al
Pacinotti ci sono stati sit in dei ragazzi. Ma al Gritti alcuni
studenti hanno utilizzato queste manifestazioni per sistemare
e
ripulire
le
pareti
nelle
aule
scolastiche.
(www.nuovavenezia.glocal.it).

 Ottaviano (NA), 27 marzo 2013 - Operazione Scuola
pulita. A seguito di un appello accorato del Dirigente
scolastico dell’Istituto Comprensivo D’Aosta un folto gruppo di
genitori si è reso disponibile a tinteggiare i cancelli della scuola
completamente arrugginiti, creare aiuole e staccionate,
piantare alberi e fiori. Non solo. A causa dei tagli recenti anche
alle spese di pulizia, i genitori hanno provveduto a lavare i
vetri, ripulire a fondo banchi e servizi igienici. L’edificio che
ospita la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo
grado, è tornata così a splendere. (www.metropolisweb.it).
 Trecase (NA), 4 settembre 2012 - Mamme “vulcaniche”
all’opera. Il Comune non ha risorse per sistemare l’Istituto
Comprensivo “Sancia D’Angiò” un agguerrito gruppo di
mamme e qualche papà si sono armate di pennelli, stucco,
colore, scope, messe a disposizione dal Preside, per
sistemare, dipingere e pulire le aule. Sono anche riusciti a
53
recuperare numerosi banchi e sedie dismesse grazie ad un
papà fabbro. “In questo edificio i nostri figli trascorrono gran
parte della giornata, -ha detto la responsabile del gruppo- ed è
dovere di ogni genitore renderlo più dignitoso”.
(www.metropolisweb.it).
 Cremona, 11 marzo 2013
Un gruppo di volontari dell’associazione nazionale Alpini
hanno ritinteggiato, in pochi giorni, i muri della scuola
Elementare Capra Plasio di Cremona, imbrattati con scritte
anarchiche e no Tav. (www.inviatoquotidiano.it).
 Modena, 11 febbraio 2012
Domenica 12 febbraio gruppi di volontari hanno ripulito
parcheggi ed ingressi delle scuole modenesi, coordinati
dall’Assessore comunale all’Ambiente e dalle Circoscrizioni. I
volontari sono stati assicurati e coadiuvati da tecnici comunali
e personale della Protezione civile. Tutto ciò per consentire la
riapertura delle attività scolastiche.(www.comune.modena.it).
 Monza, 17 marzo 2013 - Fight The Writers. Quaranta
ragazzi dell’Istituto Alberghiero Olivetti, insieme al locale
Rotary Club si sono muniti di spazzoloni per ripulire i muri
esterni imbrattati della loro scuola. E’ stato proposto, poi,
un’area
apposita
per
artisti
writers.
(www.
associazioneantigraffiti.it)
 Maddaloni (CE), 24 marzo 2013
Alcuni genitori della scuola Scuola Primaria “Don Lorenzo
Milani” hanno ripulito il giardino della scuola, stanchi di
aspettare l’intervento degli addetti del Comune, anche perché,
in assenza della palestra è quello l’unico spazio disponibile per
svolgere attività motorie e sportive. Capo dei lavori un papà
giardiniere di professione. Contemporaneamente all’azione di
pulizia i genitori hanno dato vita anche ad una raccolta fondi
54
per potare le piante, tagliare l’erba, rimuovere i rifiuti di ogni
genere presenti nel giardino.(www.casertanews.it).
 Milano, 22 marzo 2013 - Operazione scuole pulite. In una
scuola elementare di Milano i genitori si rimboccano le
maniche per pulire le classi dei loro figli e trovano aule
sporche e cadenti, provvedono a pulirle ed in alcuni casi ad
imbiancarle ma poi chiedono conto al Dirigente scolastico
dell’utilizzo del contributo scolastico erogato volontariamente
dalle famiglie.(www.tgcom24.mediaset.it).
 Roma 4 gennaio 2013 - Il Municipio chiede aiuto ai
genitori.
Il Municipio 18° della zona Cornelia di Roma, insieme ai
genitori, ha dato il via ad una vasta opera di ripulitura della
Scuola “Clementina Perone” in Via Cardinal Caprara.
Approfittando della chiusura della scuola per le festività
natalizie genitori volontari e operatori specializzati del
Municipio hanno effettuato potatura e pulizia nei cortili esterni,
nell’area giochi e nel campo sportivo, rinforzando anche parte
della recinzione esterna. (www.iltempo.it).
 Parma, 19 dicembre 2012 - Se la scuola cade a pezzi,
datti da fare.
E’ questo lo slogan degli studenti del Liceo Scientifico
Marconi, il più grande di Parma, che hanno deciso di
ritinteggiare le 20 aule e i due piani dell’Istituto con la vernice
in parte regalata dalla scuola e in parte acquistata con i propri
soldi. Hanno ritinteggiato tutto di verde, a suon di
musica.(www.parma.repubblica.it).
 Genova, 10 giugno 2013 – Studenti con la ramazza.
Gli allievi della “Deledda International School” di Genova
termineranno l'anno scolastico con un impegno di carattere
ecologico, un'iniziativa che si ripete ormai da alcuni anni e che
rientra nelle attività di volontariato svolte dalla scuola in diversi
55
settori. L’ultimo giorno di scuola, poi, alcune classi puliranno il
parco che circonda villa Croce, sede del museo d'arte
contemporanea. Altre classi si dedicheranno alla pulizia di una
spiaggia, nel tratto compreso tra la Foce e Boccadasse, e
uniranno l'attività socialmente utile all'osservazione del fondale
marino, a conclusione del programma di biologia svolto
quest'anno.

 Valguarnera (EN), 22 marzo 2013 - I see humans but not
humanity. Gli studenti dell’Istituto Professionale “Magno”
hanno
realizzato,
nell’ambito
della
Campagna
Nontiscordardime di Legambiente piccoli interventi di
riqualificazione del loro edificio scolastico. Muniti di tutto punto,
hanno rimosso le erbacce che ricoprivano il cortile della
scuola, ripulito le scale di emergenza e piantato fiori nelle
fioriere dell’istituto. Alla fine del lavoro, su un piccolo murales
hanno scritto “I see humans but not humanity” a sottolineare
maggiore attenzione da parte delle istituzioni nella cura delle
scuole. (www.valguarneracom.blogspot.it).
 Savona, 19 marzo 2013 - Genitori all’opera per ripulire la
scuola.
Alla scuola primaria “Goffredo Mameli” di Savona è scattata
l’operazione di pulizia delle scuole. Armati di pennelli genitori e
bambini hanno prima pulito e poi tinteggiato le aule
scolastiche. Il materiale per dipingere è stato fornito dal
Comune di Savona ma la mano d’opera è stata fornita
volontariamente dai genitori che hanno trasformato
completamente
l’aspetto
della
scuola.
(www.ricerca.repubblica.it).
 Perugia, 13 aprile 2013 - Il parco è di tutti e lo puliamo
noi.
Una cinquantina tra studenti, docenti e genitori del Liceo
scientifico “Galilei” di Perugia si è ritrovato di sabato mattina
presso la palestra della scuola per ripulire dai rifiuti io percorso
56
limitrofo alla scuola del Parco di Santa Margherita in
collaborazione con la Provincia di Perugia che in precedenza
aveva falciato l’erba, e della Gesenu, che aveva fornito sacchi
e attrezzatura per la raccolta differenziata.
(www.quiperugia.corrierenazionale.it)
 Milano, 13 maggio 2013 - Manualità, un gioco da
ragazzi. Nella Scuola primaria di Via Vespri Siciliani gli
studenti hanno tinteggiato la palestra, costruito oggetti di legni
e piantato fiori nelle aiuole. L’iniziativa è partita
dall’associazione Edibrico, con il sostegno di alcune aziende
che hanno messo a disposizione gratuitamente attrezzi e
materiali. L’iniziativa è stata estesa ad altre scuole e si avvale
di testimonial autorevoli.(Agenzia Dire).
 Colleferro, 16 aprile 2012 - I ragazzi dell’IPIA
ripuliscono la scuola. Un’iniziativa nata da molti anni, con la
collaborazione di numerosi docenti dell’IPIA “Parodi Delfino”,
anche quest’anno ha fatto sì che nell’ambito della giornata
ecologica indetta da Legambiente centinaia di studenti, muniti
dell’attrezzatura necessaria, hanno ripulito a fondo la scuola
sia
internamente
che
negli
spazi
esterni.
(Eccolanotiziaquotidiana.it).
 Roma, 27 novembre 2013. Prima si occupa, poi si
pulisce. Dopo i giorni di occupazione, in alcuni istituti superiori
di Roma si è dato il via alle grandi pulizie e agli interventi di
manutenzione. All’Istituto di Via Papareschi i ragazzi hanno
sistemato il giardino e tinteggiato 5 aule; al Liceo Classico
Virgilio gli studenti hanno ripitturato 10 aule. (www.tecnica
della scuola.it).
 Foggia, 23 marzo 2013 - Alunni, genitori, docenti
ripuliscono la scuola. Nell’ambito della Campagna “Scuola
pulita”, la scuola Pio X ha dato il via alla pulizia e alla
ritinteggiatura di corridoi ed aule. “La scuola come laboratorio
57
di bellezza – afferma la Dirigente scolastica- come spazio
creativo dove crescere ma non depotenziata né abbandonata
come
sta
accadendo
in
questi
ultimi
anni”.
(www.foggiatoday.it).
58
Capitolo 4 – Accessibilità e servizi per gli
studenti con disabilità
“Al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera
indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita,
gli Stati Parti adottano misure adeguate a garantire alle persone con
disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente
fisico (…).Queste misure, che includono l’identificazione e
l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, si applicano, tra
l’altro, a: edifici, viabilità, trasporti e altre strutture interne ed esterne,
comprese scuole..”
(art. 9 Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità)
4.1 Barriere negli spazi adiacenti l’edificio scolastico
Mancanza di posti auto
Posti auto per disabili negli spazi pubblici adiacenti
Posti auto per disabili nel cortile o nel parcheggio interno
Presenza di marciapiede
Marciapiede senza rampetta o bordo smussato
Marciapiede con rampetta distante dal posto auto o ingresso
scuola
Non praticabilità percorso marciapiede-ingresso con una
carrozzina
%
43%
64%
%
49%
72%
22%
Tabella 9, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Dai dati sopra indicati si evince chiaramente che, al di là
dell’oggettiva mancanza di posti auto dedicati all’interno
dell’area degli edifici o negli spazi adiacenti, anche laddove si
sia intervenuti per facilitare la fruibilità di questi spazi, il
superamento dell’ostacolo non è stato realizzato tenendo
conto realmente dei disagi quotidiani di una persona in
carrozzina (posti auto troppo lontani dall’ingresso,
pavimentazione del marciapiede non adatto ad un trasporto in
59
carrozzina, ecc.)questi non sono stati progettati tenendo conto
realmente dei disagi che una persona in carrozzina vive
quotidianamente.
4.2 Accesso all’edificio e agli spazi interni
Ingresso
L’accesso a scuola è reso difficile dalla presenza di scalini
all’ingresso in 44 edifici monitorati (27%) mentre in 119 (73%)
è reso possibile grazie all’istallazione di una rampa o di uno
scivolo (51%), di un servoscala (3%), o perché l’ingresso è al
livello della strada (34%).
In 94 scuole (58%) è stato predisposto un apposito ingresso
privo di ostacoli.
La porta di ingresso presenta un’apertura adeguata (75cm) in
quasi tutte le scuole (99%) e, nell’84% dei casi, si apre verso
l’esterno consentendo una rapida uscita dall’edificio.
Ascensore
Nel campione di scuole monitorate 12 sono a piano terra (7%).
Per quanto riguarda gli altri edifici il 58% dispone di ascensore
ma il 35% no.
Nelle scuole dotate di ascensore, però, nell’11% dei casi non è
funzionante e non sono disponibili altri sistemi di salita e
discesa.
Un’altra anomalia è rappresentata dal fatto che in oltre la metà
dei casi (55%) l’ascensore non raggiunge tutti i piani della
scuola.
La porta dell’ascensore è apribile dall’esterno o è scorrevole,
agevolando così l’accesso a tutti e presenta un’ampiezza di 75
cm o più nell’86% dei casi. Nel 14% dei casi, però, sarebbe
estremamente difficoltoso se non impossibile il suo utilizzo da
parte di una persona in carrozzina.
60
Solo in due casi la cabina dell’ascensore non è
sufficientemente ampia da consentire la presenza di una
carrozzina.
Le pulsantiere dell’ascensore, interne ed esterne ad esso, non
sono ad altezza carrozzina nel 13% dei casi.
Servizi generali
Nelle scuole dotate di segreteria (101) sono state riscontrate
barriere architettoniche nel 14% di esse; in quelle che
dispongono della sala professori (122 ) la percentuale è del
13%. Nei cortili, presenti in 149 scuole, la percentuale sale al
15%. In questo caso il dato è certamente più grave in quanto il
cortile rappresenta il luogo di raccolta della popolazione
scolastica in caso di emergenza per cui non debbono esserci
ostacoli di sorta.
Servizi didattici ed aule
Le mense, funzionanti in 79 scuole, presentano il minor
numero di barriere architettoniche: 3%. Primeggiano i
laboratori scientifici, presenti in 100 scuole, con il 19%,
seguono le palestre (68 in 54 scuole) con il 18%, le aule
computer presenti in 134 scuole, con il 14%, le biblioteche,
presenti in 103 scuole, con il 9%. Le aule degli studenti
hanno barriere architettoniche nel 13% delle scuole.
Troppo spesso si associa l’eliminazione delle barriere
architettoniche negli edifici con il superamento dell’ostacolo
fisico limitatamente all’ingresso dello stesso. Se fosse così, il
problema dell’eliminazione delle barriere a scuola come
altrove si ridurrebbe in modo significativo. Il problema assume
invece dimensioni ben più ampie se si considera la possibilità
di accedere liberamente a tutti gli spazi interni. In molte
scuole, poi, la presenza di scale e l’assenza o il mancato
funzionamento dell’ascensore rende impossibile l’accesso ai
piani alti. La soluzione adottata nella gran parte delle scuole,
quella di garantire spostare la classe con persona con
61
disabilità motoria temporanea o permanente al piano terra, si
preoccupa di garantire solo l’accessibilità all’aula e non agli
altri servizi didattici o spazi di socializzazione. Spesso, poi,
questa situazione viene vissuta negativamente dal gruppo dei
pari nei confronti del bambino o ragazzo con disabilità che ha
reso necessario il cambio di classe.
La situazione si complica se l’accesso negato riguarda i
laboratori, le biblioteche, le palestre, ecc. Nella maggior parte
dei casi, infatti, la soluzione prevede l’esclusione dell’alunno
da tali attività, provocando frustrazione ed emarginazione ed
influendo negativamente sulla crescita personale e sociale.
Figura 5, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
62
Testimonianze dei monitori
L’accesso al cortile per i ragazzi disabili è molto difficoltoso,
occorrerebbe una rampa per l’ascensore.
(Scuola Primaria "G. Deledda"- Succursale “I. Alpi” – Torino).
Il marciapiede davanti all'ingresso non ha la rampa per le
carrozzine. Tra marciapiede ed ingresso vi è uno spazio con la
ghiaia. Esiste uno scoiattolo montascale inutilizzabile per
scarsa sicurezza strutturale della scala e perché per essere
usato occorre una terza persona. I laboratori sono al primo
piano inaccessibili per un disabile motorio.
(Scuola Primaria "F. Rismondo" – Gorizia)
La scuola è situata al pian terreno, vi sono delle rampe per la
discesa e la risalita dall'auto per il disabile. Esistono parcheggi
per disabili all'interno dell'Istituto.
(Scuola Infanzia - I.C. F. Tozzi - Chianciano Terme)
4.3 Arredi, attrezzature e fruibilità di spazi
Aule
Nella gran parte delle aule del 26% delle scuole non c’è
sufficiente spazio per consentire la presenza di una carrozzina
per persone disabili.
Non ci sono banchi adatti o adattabili ad una persona in
carrozzina nel 44% delle aule.
Nelle aule del 57% delle scuole non sono istallate attrezzature
didattiche o tecnologiche che possano facilitare la
partecipazione effettiva alle lezioni per studenti con disabilità.
Solo in pochissime scuole troviamo computer e ipad, lavagne
multimediali, attrezzi per attività psicomotorie.
63
Laboratori didattici, biblioteca e mensa
Riguardo alla possibilità di utilizzare tavoli o postazioni ciò
risulta possibile nel 72% dei laboratori, nell’82% delle
biblioteche, nell’83% delle mense delle scuole monitorate.
Circa il fatto di disporre nei servizi didattici di uno spazio
sufficiente a garantire il movimento di una carrozzina (la
rotazione di 180°) ciò è possibile nell’88% dei laboratori, nel
91% delle biblioteche, nell’88% delle mense.
Aula computer
Riguardo alle aule computer, ormai presenti in quasi tutte le
scuole, ad eccezione dell’infanzia, le postazioni utilizzabili
dagli studenti in carrozzina sono il 57% delle scuole
monitorate. Ove presenti, hanno altezza ed ampiezza adeguati
(89%), consentono un agevole spostamento di una carrozzina
(87%). Solo nel 65% delle scuole, però, le aule computer sono
dotate di sussidi didattici adatti a persone con disabilità.
4.4 Bagni per studenti con disabilità
Il 23% delle scuole monitorate non ha bagni per studenti con
disabilità e, in alcuni casi, quelli esistenti non sono accessibili.
E anche quando ci sono bagni per studenti con disabilità,
riguardo al rispetto delle caratteristiche che la legge prevede
perché i bagni per disabili siano davvero funzionali, questi i
dati raccolti dal nostro campione che evidenziano numerose
criticità.
Caratteristiche dei bagni per studenti disabili
Distinti per sesso
Larghezza porta di almeno 75cm
Dimensioni bagno per consentire movimento carrozzina
Possibile accostamento laterale al wc
Presenza maniglioni orizzontale/verticale ai lati del wc
64
26%
96%
87%
83%
74%
Presenza catenella o pulsante emergenza accanto al wc
Possibilità di accostamento frontale al lavabo
Caratteristiche dei bagni nelle palestre
Bagno accessibile ad una carrozzina
Dimensioni del bagno che consentano il movimento di una
carrozzina
Possibile accostamento laterale al wc
Presenza maniglioni orizzontale/verticale ai lati del wc
Presenza catenella o pulsante emergenza accanto al wc
Possibilità di accostamento frontale al lavabo
77%
88%
60%
59%
54%
47%
43%
60%
Tabella 10, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
La mancanza di servizi igienici per ragazzi con disabilità,
anche se spesso dagli stessi genitori viene indicato come un
problema secondario, è indizio, forse più degli altri dati, della
scarsa attenzione che viene prestata alla persona e ai suoi
bisogni/diritti primari. Poter svolgere le normali funzioni
fisiologiche quotidianamente ed in maniera dignitosa equivale
al rispetto dell’intimità della persona e della cura della propria
persona. La mancanza, poi, di bagni per persone con disabilità
distinti per sesso, è un fattore altamente discriminante
considerato che in tutte le scuole questa distinzione per gli
alunni cosiddetti normodotati esiste da sempre.
Testimonianze dei monitori
La scuola è frequentata da 6 bimbi diversamente abili, uno in
carrozzina. Ha un apposito banco che potrà essere usato per
un altro anno al massimo, perché non idoneo alla crescita del
bambino. Ogni volta che si accede all'aula pc, viene portato il
tavolo ad hoc per il bambino disabile.
(Scuola Infanzia "C. Collodi"- Milano).
65
Gli accessi alla scuola sono diversi ed è facile l'accesso anche
ai disabili. L'ascensore è funzionante e l'uso è consentito
anche ai disabili, in palestra vi è anche un montascale.
Al primo piano vi è un’aula “protetta” per bambini con diabete
dove possono fare la misurazione della glicemia.
(Scuola Secondaria di I grado "Nuova Europa" Dro – Trento).
Nelle aule, nei corridoi, all’esterno, vi sono allarmi acustici e
visivi compatibili con dispositivi vibranti per audiolesi. Da oltre
5 anni non sono presenti allievi con gravi disabilità (sedia a
rotelle).
(Scuola Secondaria di I grado "G. Marconi" – Udine).
La scuola si trova su due piani, il piano superiore però è
inaccessibile ai disabili, non vi sono ascensori e montascale,
nonostante la scuola sia frequentata da 14 alunni disabili.
( I.C. Giarre plesso "Verga" Giarre – Catania).
4.5 Piani Educativi Individualizzati
Gli studenti con disabilità varie sono presenti in 130 scuole
monitorate. Vengono attuati i Piani educativi individualizzati in
117 di esse (90%).
4.6 Docenti
Docenti con disabilità motorie
19 delle 165 scuole monitorate hanno nel proprio organico
persone con disabilità motorie.
Questo dato consente una duplice riflessione: la prima,
positiva, testimonia quanto sia stato fatto nel nostro Paese in
tema di inclusione delle persone con disabilità che, se nel
secolo scorso neanche accedevano all’istruzione, oggi si
laureano e diventano docenti. La seconda riflessione,
66
negativa, è data dal fatto che il persistere di barriere fisiche
diventa discriminante per gli alunni ma anche per quei docenti
disabili che potrebbero incontrare così ulteriori difficoltà di
inserimento lavorativo.
Docenti di sostegno
Il 79% (130) delle scuole monitorate ha tra la popolazione
scolastica studenti con disabilità di diversa gravità (1.219) ed
insegnanti di sostegno (787) a loro dedicati.
Il rapporto numerico medio tra alunni con disabilità ed
insegnanti di sostegno risulta essere di 1,5.
4.7 La somministrazione dei farmaci
Della somministrazione dei farmaci a scuola poco si parla ma
riguarda un numero considerevole di studenti e di scuole: più
di 1 scuola su 3. E si tratta in prevalenza, come si vedrà nel
capitolo successivo, di scuole dell’Infanzia e Primaria (54%)
dei casi.
Il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione nel 2005 hanno
emanato, a questo proposito, delle Raccomandazioni rivolte al
personale scolastico.
L’esperienza di questi 8 anni, però, sta a dimostrare come
questa soluzione non abbia prodotto risposte soddisfacenti in
quanto non adatta a risolvere un problema che per
complessità, competenze e responsabilità richiederebbe un
impegno legislativo e organizzativo adeguato.
I dati dimostrano ancora una volta che il problema della
somministrazione dei farmaci ai minori durante l’orario
scolastico viene gestito nei modi più diversi: regolamentato da
protocolli di intesa regionali e comunali in alcuni casi, affidato
a personale specializzato pubblico in altri o alla disponibilità
volontaria del personale scolastico o dei familiari dello
studente in altri ancora.
67
La somministrazione dei farmaci a scuola
Viene effettuata
60 scuole (36%)
Vengono seguite le procedure previste da:
Linee guida del Ministero della
35 scuole
salute
Protocollo scuola-Asl
35 scuole
Altro
10 scuole
La somministrazione dei farmaci è effettuata da:
Personale della scuola:
52 scuole (87%)
- referente della salute
5 scuole
- docente dell’alunno
49 scuole
- personale non docente
24 scuole
Familiare
12 scuole (20%)
Personale sanitario esterno
2 scuole
Autosomministrazione
Da parte di studenti maggiorenni
4 scuole
Tabella 11, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
4.8 La gestione delle emergenze
Secondo quanto dichiarato dai Responsabili del Servizio
Prevenzione e Protezione le persone con disabilità motorie e
non, partecipano alle prove di evacuazione nel 96% dei casi.
Nel 24% delle scuole, però, non esistono percorsi sicuri e
praticabili da disabili motori che non comportino l’uso
dell’ascensore o del servoscala. Nel 97% delle scuole è stato
individuato chi si debba occupare dei ragazzi o del personale
con disabilità motorie presenti nella scuola in situazione di
emergenza.
I dati sulla partecipazione degli alunni con disabilità alle prove
di evacuazione e sull’individuazione di personale dedicato per
le emergenze, sono sicuramente positivi.
Tuttavia la mancanza diffusa di percorsi sicuri alternativi ad
ascensori e servo scala, la riduzione del personale ATA,
68
l’assenza di una seconda persona nel caso di disabili motori
adulti (es. ragazzi delle scuole secondarie) rende la gestione
delle emergenze comunque critica.
4.9 Segnaletica e bacheche
La piantina dei percorsi di evacuazione nei corridoi non è
visibile da persone in carrozzina nel 27% delle scuole.
Laddove presenti, le bacheche informative visibili da una
persona in carrozzina nell’85% dei casi.
Le bacheche informative per il personale sono visibili da una
persona in carrozzina nell’88% dei casi.
69
Approfondimento al capitolo 4
Le barriere architettoniche
Scuola Primaria
Regione
Piemonte
Valle d’A
Lombardia
Trentino
Veneto
Friuli VG
Liguria
Emilia R.
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Italia
Scale
Bagni
84,9
93,6
87,8
94,7
82,9
81,8
84,1
85,5
77,9
78,9
85,8
80,7
77,1
58,7
80,7
87,8
84,7
60,2
76,1
75,5
81,2
77,1
96,2
88,4
81,5
83,7
84,6
69,5
88,4
81,5
76,3
67,8
76,3
64,8
57
63,8
73,2
67,8
51
70,7
82,7
76
Per.
in
64,8
65,4
70,9
78,3
66,7
65,6
62,8
70,8
59,8
64,1
63,5
62
61,8
55,9
67,9
74,8
70,3
55,8
71,7
67
66,9
Scuola Secondaria I Grado
Perc.
es
55,5
68
67
71,7
66
66,6
55,1
69
56,3
57,7
57,6
59,8
52,2
49,2
62
71,4
61,2
47,6
64
61,1
61,9
Scale
Bagni
93,1
100
91,3
98,1
93,5
86,8
82,2
92,8
87
90,1
88,2
86,4
89
86,1
85
91,1
85,5
83,7
90
76,5
88,8
87,9
100
89,5
92,4
90,2
89,6
71
85,9
83,7
81,7
79,6
77,6
78,1
72,1
69,2
78,7
72,3
62,7
80,4
80,5
81,3
Per.
in
75,1
72,7
74,8
80
68,9
68,9
75,7
66,9
75,2
57,8
65,1
66,1
67,8
74,4
73,2
73,4
69,9
58,7
74,8
66,5
71,1
Per.
es
68,0
72,7
69,7
76,2
63,7
66
58,9
67,3
65,9
60,6
65,1
63,2
59,6
67,4
64,7
71,6
62,7
62
72,3
58,8
65,9
(Istat,“L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e
secondarie di I grado statali e non statali, 2012)
“In un decennio, il numero di alunni disabili che frequentano le
aule scolastiche è cresciuto del 56%. Nel 2001-2002 nelle
scuole statali erano presenti 120.781 alunni con handicap, nel
2010-2011 il loro numero è passato a 188.449. Nel 2012
siamo a quota 191.037 unità. Questo incremento ha fatto
lievitare l’organico di sostegno e i suoi costi connessi, a livelli
mai visti prima: da 64.298 a 96.089 posti per un costo diretto
che sfiora, solo per gli stipendi degli insegnanti, 2 miliardi di
euro l’anno. La presenza dei disabili nelle scuole non statali è
70
marginale. Come è stato evidenziato da alcune inchieste
giornalistiche le scuole paritarie “preferiscono” non avere
disabili in aula perché dovrebbero pagare di tasca propria un
insegnante in più: quello di sostegno. L’incremento del numero
di alunni disabili va interpretato come segno di crescita
culturale da parte delle famiglie che, anziché nascondere la
disabilità, preferiscono affrontarla, assicurando, laddove
possibile anche un’istruzione a bambini e ragazzi in situazione
di handicap”4.
4
SALVO INTRAVAIA, L’Italia che va a scuola, Laterza, 2012
71
Capitolo 5 - La sicurezza dei più piccoli
“Gli Stati vigilano affinché il funzionamento di istituzioni, servizi,
istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla
loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità
competenti in particolare nell’ambito della sicurezza e della salute e
per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale
nonché l’esistenza di un adeguato controllo”.
(Articolo 3, III comma della Convenzione Internazionale sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989, sottoscritta dall’Italia
nel1991.
97 dei 165 edifici scolastici monitorati ospitano scuole
dell’Infanzia, Primarie o Istituti Comprensivi. Questi edifici,
perciò, sono frequentati da bambini piccoli, dai 3 agli 11 anni,
che meritano particolare attenzione perché oltre a vivere le
stesse condizioni dei grandi, per la loro giovane età si trovano
in condizioni di particolare fragilità e rischio, per quanto attiene
alla loro sicurezza e alla loro salute.
Di seguito sono stati estrapolati alcuni dati, tra quelli a
disposizione, che meglio evidenziano lo stato delle cose.
5.1 Accesso e vigilanza
Una su quattro (25%) delle scuole monitorate ha accessi
comunicanti con strade statali, provinciali o con traffico
intenso.
Ma in tutti i casi è garantito un sistema di vigilanza
nell’attraversamento.
L’ingresso dell’edificio non è sorvegliato costantemente nel
16% delle scuole Infanzia e primaria. Oltre a ciò, i cancelli
sono stati trovati aperti durante l’orario scolastico nel 64% dei
casi.
Nel salire le scale (76 delle 97 scuole sono su più piani), molte
di esse, nel 17% delle scuole in oggetto, non presentano
72
antiscivolo sui gradini e nell’8% non ci sono corrimano.
Sulle scale con corrimano, il 14% di esse non hanno l’altezza
minima prevista per legge.
Ogni anno non manchiamo di sottolineare come il tema della
vigilanza all’esterno, all’ingresso e all’interno degli edifici sia
ancora troppo sottovalutato dai Dirigenti scolastici o per lo
meno considerato poco importante da chi è deputato a queste
funzioni. Eppure, ogni anno si registrano fughe di bambini
piccoli all’esterno degli edifici che non assurgono agli onori
delle cronache se non subiscono incidenti o se le famiglie non
sporgono denunce; o l’ingresso indisturbato di estranei.
Poiché quasi tutte le scuole sono dotate di recinzioni e cancelli
sarebbe davvero essenziale chiuderli durante le attività
scolastiche.
5.2 Salute, igiene e pulizia
La somministrazione dei farmaci ai piccoli
Viene effettuata
52 scuole (54%)
E’ effettuata in prevalenza da:
Docente dell’alunno
85%
Personale non docente
38%
Familiare
21%
Tabella 12, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
La somministrazione dei farmaci è prevista in oltre la metà
delle scuole dell’Infanzia e Primaria (54% di esse). E’
interessante rilevare come questa percentuale sia
decisamente più elevata rispetto a quella delle secondarie di I
e II grado perché maggiore è il numero dei bambini piccoli che
necessitano di farmaci o cibi specifici, nel corso dell’orario
scolastico.
Chi garantisce questo servizio sono in prevalenza i docenti dei
piccoli alunni (nell’85%), ma anche personale non docente
73
(38%) e familiari (21%). Nelle scuole coinvolte possono
esserci più casi che richiedono l’attivazione di una o più delle
figure citate.
Per quanto riguarda le condizioni dei bagni degli studenti più
piccoli, questa è la situazione:
Stato dei bagni dell’Infanzia e della Primaria
Tracce di sporcizia
Attrezzature e prodotti di pulizia incustoditi
Assenza di sapone sui lavandini
Assenza di asciugamano
Assenza di carta igienica nei bagni
8%
13%
38%
43%
40%
Tabella 13, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Se a questi dati si aggiunge che è sempre più difficile che le
scuole possano contare sull’aiuto del personale non docente
nell’accompagnare i bambini al bagno, si può facilmente
dedurre che le procedure igieniche adottate dai bambini non
siano delle più raccomandabili.
Tra i prodotti utilizzati per la pulizia, accanto a quelli
specializzati, vengono usati contemporaneamente candeggina
in 53 scuole (54%), ammoniaca in 26 scuole (27%), acido
muriatico in 3 scuole (3%).
74
5.3 Stato delle aule e della mensa
Stato delle aule dell’Infanzia e della Primaria
Banchi danneggiati
Sedie danneggiate
Armadi, librerie, ecc. non ancorati alle pareti
Mobili o termosifoni con spigoli vivi
Insufficienza di appendiabiti
Arredi non a norma UNI
Vetrate non conformi o no retinate (anche corridoi)
Arredi impolverati nelle aule
Pavimenti delle aule con polvere
Infissi impolverati nelle aule
Imbrattamenti sui banchi
23%
27%
42%
44%
26%
16%
55%
11%
8%
16%
12%
Tabella 14, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Mensa
62 delle 97 scuole Infanzia e Primaria hanno un locale
apposito adibito a mensa. A queste, però, si aggiungono 7
scuole che fanno pervenire i pasti dall’esterno e non
dispongono di un refettorio ma utilizzano a questo scopo le
stesse aule.
5.4 Verde, giochi, attività motorie
Come abbiamo visto, il cortile è presente in 141 scuole di
quelle monitorate e nella gran parte dei casi (62%) si tratta di
scuole dell’Infanzia e Primaria.
Le condizioni dei cortili sono in condizioni discrete.
Sono presenti aree verdi nell’85% di queste scuole ma nel
32% nelle scuole non sono adeguatamente curate. Solo nel
43% (un po’ meno di 1 scuola su 2) dei casi questi spazi sono
adeguatamente allestiti ad area gioco e dotate delle
attrezzature specifiche.
75
Le attività motorie, dunque, potrebbero essere garantite ma
solo all’aria aperta nei periodi di tempo buono. Infatti,
l’assenza di palestre in oltre la metà delle scuole, impone di
fatto la riduzione o la rinuncia delle attività fisiche per i più
piccoli. A meno di non fare ginnastica in aula.
Testimonianze dei monitori
I termosifoni delle parti comuni sono protetti da griglie prive di
spigoli.
(Scuola Secondaria di I grado "Tiepolo" Udine).
I caloriferi sono incassati ma le valvole sono sporgenti
.(Scuola Primaria "C. Poma"- Milano).
L’area gioco esterna è fatiscente. Non vi è la mensa e si
mangia nelle aule.
(Scuola infanzia e primaria "Badia Petroia" Città di Castello –
Perugia).
Il cortile è pericoloso perché pieno di radici. Giochi e
attrezzature didattiche sono obsolete.
(Scuola Primaria “S. Giacomo” - Istituto "D'Azeglio”- Torino)
Nel cortile vi è una recinzione con un cancello non automatico,
per tenerlo aperto si usa una grossa pietra o dei mattoni.
(Scuola Primaria "C. Battisti" – Torino).
76
Capitolo 6 - La sicurezza interna
6.1 Le scale, le uscite di sicurezza, la larghezza dei
passaggi
Scale e uscite di sicurezza
Negli edifici con più di un piano (126), le scale di sicurezza
risultano assenti, in tutto o in parte, nel 15% dei casi.
Non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi, in tutti o in parte di
essi, nel 15% delle scuole.
Larghezza dei passaggi di almeno cm 75
I Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione hanno
fornito questa risposta da cui risulta che la larghezza dei
passaggi è regolare praticamente ovunque (99%) delle scuole
monitorate.
6.2 I corrimano e gli anti scivolo
I corrimano lungo le scale sono assenti, in tutto o in parte, nel
10% delle scuole che hanno più piani.
Riguardo alla loro altezza, nel 14% dei casi non risultano
essere pari o superiori a 75 cm.
Poco costosi ed estremamente utili, gli anti scivolo non sono
presenti, però, nel 19% delle scuole con più piani.
6.3 Le porte anti panico
Le sale professori non possiedono porte anti panico nel 68%
delle scuole e le segreterie nel 62% di quelle che ne
dispongono.
Le porte con apertura antipanico nei bagni sono assenti
completamente per l’80% delle scuole; sono assenti in tutte o
77
nella gran parte delle aule degli studenti (71%), delle
biblioteche (62%), delle aule computer (65%), dei laboratori
scientifici (63%), delle mense (35%), , delle palestre (37%).
Anche se non costituiscono obbligo l’introduzione delle porte
anti panico nei servizi generali, nei bagni e nei servizi didattici
(aule comprese), certamente rappresenterebbe un elemento
migliorativo ai fini della sicurezza individuale e collettiva,
soprattutto a seguito dell’innalzamento numerico degli alunni
per classe.
Diverso è il caso dei cortili, che, insieme ai corridoi nei quali
sono situati le vie di fuga, devono essere obbligatoriamente
dotati di porte con apertura anti panico, proprio per favorire il
deflusso rapido degli studenti e del personale dalla scuola.
L’assenza di questa dotazione per il 10% delle scuole
rappresenta una grave inadempienza.
6.4 Le vetrate
Secondo quanto espresso dal Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione solo il 41% delle scuole presenta
vetrate retinate o conformi a quanto prevede la legge e, nel
7% dei casi, il Responsabile del Servizio Prevenzione e
protezione non ha fornito la risposta.
La rottura o il distacco di vetrate o semplicemente la
scheggiatura di un vetro sono causa di incidenti frequenti per il
personale e per gli studenti.
Questa grave inadempienza può essere affrontata mettendo in
campo soluzioni tecniche anche più economiche rispetto alla
sostituzione (estremamente costosa) di tutte le vetrate di una
scuola, tra le quali l’applicazione di pellicole speciali ai vetri
esistenti. Purtroppo, questo dato negativo si conferma negli
anni.
78
6.5 L’ impianto elettrico
Secondo il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione
e Protezione lo stato di adeguamento degli impianti elettrici
delle scuole monitorate è il seguente:
Circa
Non
a
Arretrato Nullo
risposto
metà
Completo Avanzato
Percorsi
71%
10%
5%
4%
1%
9%
comuni
Aule
70,5%
10%
5%
4%
2%
8,5%
5
Palestre
53%
10%
4%
4%
2%
27%
6
Mense
40%
8%
2,5%
2,5%
1%
46%
Altri locali ad
65%
10%
7%
3%
2%
13%
uso didattico
Altri locali
64%
9%
4%
4%
1%
18%
Tabella 15, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Lampade di emergenza
Il dato è positivo in quanto risultano presenti nell’84% delle
scuole monitorate.
Fili, prese ed interruttori, cavi elettrici
Corridoi
Segreterie
Sale professori
Laboratori
scientifici
Aule computer
5
6
Fili elettrici
scoperti
3%
2%
1%
Prese e interruttori
rotti o divelti
1%
0
3%
Cavi
volanti
0
8%
11%
2%
4%
15%
3%
2%
22%
I “non risposto” indicano il numero di scuole prive di palestre.
I “non risposto” indicano il numero di scuole che sono prive del locale mensa.
79
Biblioteche
Palestre
Mense
Aule
Bagni
7%
3%
1%
2%
3%
5%
4%
0
3%
0
14%
3%
0
8%
2%
Tabella 16, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Fili elettrici scoperti sono presenti soprattutto nelle
biblioteche (7%) dato assai rilevante se si pensa ai possibili
inneschi di incendi in un ambiente del genere.
Per quanto riguarda le prese e gli interruttori rotti desta
qualche preoccupazione la loro presenza soprattutto nelle
aule, dove transitano ragazzi ma anche bambini piccoli.
Per quanto riguarda i cavi volanti, sono presenti in numero
maggiore, come prevedibile, nelle aule computer (22%) ma
anche, in quantità considerevoli, nei laboratori scientifici (15%)
e nelle biblioteche (14%). Se a ciò si aggiunge che
mediamente l’impianto elettrico è a norma solo nel 60% delle
scuole, la situazione non è eccessivamente rassicurante.
6.6 L’impianto anti incendio
Secondo il giudizio del Responsabile del Servizio Protezione e
Prevenzione rispetto al livello di adeguamento alle norme antiincendio dei diversi ambienti dell’edificio scolastico la
situazione è la seguente:
Completo Avanzato
Percorsi
comuni
Aule
Palestre
Mense
Circa a
metà
Arretrato
Nullo
62%
17%
11%
7%
3%
58%
59%
62%
21%
20%
20%
11%
7%
6%
7%
9%
10%
3%
5%
2%
80
Altri locali
ad uso
didattico
Altri locali
61%
19%
10%
7%
3%
62%
17%
10%
8%
3%
Tabella 17, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
In questa annualità dell’indagine in media il 96% delle scuole
dichiara di avere, per bocca del suo Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione, l’impianto elettrico completato o in
avanzato stato di adeguamento, in tutti gli ambienti
dell’edificio. Questo dato, però, sembra cozzare con quello
dell’ assenza di certificazione di prevenzione incendi o visto di
conformità dei Vigili del Fuoco, che risulta essere presente
solo nel 37% dei casi. Si tratta solo di ritardi burocratici relativi
al rilascio della certificazione da parte degli organismi
competenti o di una sottovalutazione dello stato reale degli
impianti da parte dei Responsabili del Servizio Prevenzione e
Protezione?
Quadri elettrici
Molti i casi di scuole in cui, nei diversi ambienti esaminati, i
quadri elettrici sono stati trovati aperti. Tra questi,
nell’ordine: le palestre (24%), le aule computer (23%), i
laboratori scientifici (22%), le biblioteche e le mense (19%).
Gli estintori
Gli estintori risultano presenti in quasi tutti i corridoi delle le
scuole monitorate (99% dei casi), ad eccezione di 2 scuole.
Si segnala la presenza di alcuni estintori non segnalati in 11
scuole (7% delle scuole), per un totale di 52 estintori.
Nel 3% delle scuole (4) sono stati rinvenuti estintori con
etichetta scaduta per un totale di 10.
81
Testimonianze dei monitori
Le porte con apertura anti – panico hanno i sensori scollegati.
(Scuola Primaria "G. Deledda"- Succursale “I. Alpi” – Torino).
Nella segreteria, nella sala professori, vi sono cavi volanti
dovuti alla presenza di prese multiple tipo "ciabatta".
(Scuola Secondaria di I grado "Tiepolo" Udine).
Nei corridoi non sono presenti uscite di sicurezza.
( IC - Plesso Fabbriche Vallico – Lucca).
C'è una scala di sicurezza non fruibile per la non realizzazione
degli accessi dall'interno dell'edificio.
(Scuola Primaria "Parco di Veio" – Roma).
Le porte di emergenza sono in numero insufficiente, le luci di
emergenza sono fuori uso.
(I.C. "Padre Minozzi" Matera)
6.7 Gli incidenti
È stato chiesto al Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione di specificare il numero e la causa degli incidenti
avvenuti durante l’anno scolastico. Purtroppo un numero
rilevante di scuole (70) non ha fornito il dato. Queste le
risposte di 95 scuole.
Numero incidenti ad insegnanti
Numero incidenti a personale non docente
Numero incidenti a studenti
Totale incidenti
44
33
956
1.033
Tabella 18, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
82
Tra le cause più ricorrenti che hanno provocato incidenti tra gli
studenti:
Cause di incidente in ordine di frequenza
Cadute accidentali
Cadute durante le attività sportive
Malori improvvisi o legati a patologie croniche
Cattive condizioni degli infissi
Ferimenti o intossicazioni nei laboratori
Uso improprio o scorretto delle attrezzature
Cattive condizioni degli arredi e del mobilio
1°
2°
3°
4°
5°
5°
6°
Tabella 19, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Richiesta intervento del 118
Per 148 casi è stato richiesto l’intervento del 118. In 106 casi è
stato disposto il trasferimento in ospedale.
Cassette di pronto soccorso
Per quanto riguarda la presenza di cassette di pronto soccorso
adeguate alla natura dei rischi, non sono state trovate nel 52%
dei laboratori scientifici e nel 44% delle palestre.
6.8 Gli episodi di bullismo, vandalismo, criminalità
Oltre all’ubicazione fisica della scuola, dai dati del
monitoraggio emergono quelli relativi al contesto sociale, che
rientrano a pieno titolo nella trattazione del tema della
sicurezza della scuola. Ci riferiamo agli episodi di criminalità
dentro (4%) e nelle adiacenze (7%) delle scuole ma anche agli
episodi di bullismo (11%) e di vandalismo, 33%, in più di
una scuola su tre, di cui in 18 scuole ad opera di soggetti
interni e in 42 ad opera di soggetti esterni. Se si considera che
questi dati sono solo quelli noti al Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione (o al Dirigente Scolastico) ben più
elevato sarà, presumibilmente, il numero di episodi dovuti a
83
comportamenti violenti di diversa gravità che si consumano
spesso di nascosto o che vengono occultati e minimizzati da
insegnanti e Dirigenti scolastici.
Nella tabella sottostante, i dati degli ultimi cinque anni a
confronto. Si segnala, per entrambi i fenomeni, un aumento
significativo rispetto all’anno precedente.
2008
12%
Episodi di bullismo (raffronto ultimi sei anni)
2009
2010
2011
2012
11%
13%
8%
5%
2013
11%
Tabella 20, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
2008
35%
Atti di vandalismo (raffronto ultimi sei anni)
2009
2010
2011
2012
34%
41%
39%
31%
2013
33%
Tabella 21, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
84
Approfondimenti al capitolo 6
Il numero degli incidenti a scuola, secondo i dati ufficiali, è in
diminuzione rispetto allo scorso anno, sia per quanto riguarda
gli insegnanti che per gli studenti. E questo non succedeva da
diversi anni. Giova ricordare, però, che
I dati INAIL vengono ricavati sulla base delle denunce mentre
sappiamo che una miriade di incidenti, di diversa gravità,
spesso non vengono neppure denunciati.
INSEGNANTI
Piemonte
786
123
909
Confronto
2010
954
Valle d'Aosta
30
1
31
35
Lombardia
1.784
267
2.051
2.122
Trentino A. A.
250
69
319
375
Veneto
904
149
1.053
1.080
Friuli V.G.
208
28
236
284
Liguria
359
56
415
426
Emilia Romagna
975
149
1.124
1.297
Toscana
851
129
980
923
Umbria
191
30
221
251
Marche
317
52
369
385
Lazio
1.272
141
1.413
1.365
Abruzzo
301
52
353
366
Molise
64
10
74
65
Campania
858
117
975
1.080
Puglia
848
128
976
980
Basilicata
144
19
163
174
Regione
Femmine
Maschi
Totale 2011
85
Calabria
469
83
552
624
Sicilia
1.189
175
1.364
1.586
Sardegna
355
41
396
363
ITALIA
12.155
1.819
13.974
14.735
Dati Inail 2011
STUDENTI
Regione
Femmine
Maschi
Totale 2011
Confronto
2010
Piemonte
4.415
5.385
9.800
10.031
Valle d'Aosta
115
142
257
265
17.820
Lombardia
7.964
9.932
17.896
Trentino A. A.
1.770
2.285
4.055
4.338
Veneto
3.738
4.607
8.345
8.503
Friuli V.G.
822
993
1.815
1.968
Liguria
1.131
1.534
2.665
2.683
Emilia Romagna
4.297
5.243
9.540
9.742
Toscana
2.257
2.748
5.005
4.922
Umbria
834
1.079
1.913
1.881
Marche
1.171
1.538
2.709
3.045
Lazio
2.457
3.673
6.130
6.315
Abruzzo
956
1.193
2.149
2.244
Molise
245
365
610
634
Campania
2.010
3.856
5.866
6.270
Puglia
2.568
3.832
6.400
6.948
Basilicata
346
546
892
994
Calabria
858
1.317
2.175
2.093
Sicilia
2.215
3.523
5.738
5.885
Sardegna
793
995
1.788
1.848
86
ITALIA
Dati Inail 2011
40.962
54.786
87
95.748
98.429
Capitolo 7 - La condizione dei servizi didattici
7.1 Le aule
Stato della sicurezza in classe
Presenza di barriere architettoniche negli accessi
Presenza di distacchi di intonaco
Presenza di altri segni di fatiscenza
Assenza di porte con apertura anti panico
Presenza di difformità dei pavimenti
Mancato adeguamento impianti elettrici e norme anti incendio
(arretrato, a metà o nullo)
Presenza di fili elettrici scoperti
Presenza di prese e interruttori rotti o divelti (in alcune aule)
Presenza di cavi volanti
Pulizia di pavimenti, infissi, arredi delle aule
1 volta al giorno
2 volte al giorno
1 volta alla settimana
Presenza di polvere sugli infissi
Presenza di polvere sui pavimenti
Presenza di polvere sugli arredi
Presenza di imbrattamenti sugli infissi
Presenza di imbrattamenti sugli arredi
Presenza di imbrattamenti sui pavimenti
Stato di infissi e arredi
Assenza di finestre integre
Assenza di tapparelle e persiane
Presenza di tapparelle e persiane non integre
Presenza di banchi danneggiati
Presenza di sedie danneggiate
88
13%
20%
25%
71%
12%
11%
2%
3%
8%
80%
20%
0%
22%
13%
17%
15%
26%
1%
28%
51%
41%
10%
9%
Assenza di arredi a norma
Assenza di appendiabiti in quantità insufficiente
Presenza di armadi e librerie non ancorati alle pareti
Presenza di spigoli non protetti (mobili e termosifoni)
39%
28%
33%
30%
Tabella 22, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione rispetto all’adeguatezza del livello di aerazione,
temperatura ambientale e illuminazione delle aule:
Aerazione
Temperatura
Illuminazione
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
36%
48%
14%
1%
1%
15%
53%
27%
4%
1%
32%
54,5%
13%
0,5%
0
Tabella 23, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione rispetto al livello di pulizia delle aule:
Ottimo
20%
Buono
52%
Discreto
26%
Insufficiente
2%
Pessimo
0
Tabella 24, XI Rapporto Sicurezza e disabilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Anche quest’anno la situazione che emerge rispetto alle
condizioni delle aule non è delle migliori.
Innanzitutto il cattivo stato di manutenzione fa sì che siano
presenti in molte aule in 1 scuola su 4 (25% delle scuole)
segni di fatiscenza, come umidità, muffe, infiltrazioni di acqua
oltre che distacchi di intonaco visibili per 1 scuola su 5
(20%).
Le cattive condizioni dell’intonaco, oltre a rappresentare un
pericolo fisico reale per la popolazione scolastica, ed essere
indicatori di uno stato di degrado dell’edificio, rappresentano
un problema quotidiano per la salute di tutti in quanto
89
favoriscono l’insorgere di malattie correlate ad umidità, muffe e
funghi7 come le allergie, di cui soffrirebbe un gran numero di
studenti italiani.
La presenza di barriere architettoniche all’ingresso delle
aule (13%) unita alla pavimentazione sconnessa (12%) in 1
scuola su 9, rendono complicata la vita agli studenti con
disabilità (anche temporanea), che, come abbiamo visto, sono
presenti in numero crescente nelle scuole italiane.
L’assenza di tapparelle o persiane in oltre la metà delle
scuole monitorate (51%), e di finestre integre (28%) getta
qualche dubbio sulle affermazioni dei Responsabili della
Sicurezza intervistati i quali dichiarano che temperatura,
illuminazione, aerazione delle aule sono soddisfacenti in più
dell’72% dei casi.
Anche solo sedere per alcune ore al giorno sui banchi di
scuola può risultare dannoso alla salute sia per le cattive
condizioni dei banchi (10%) e delle sedie (9%), cioè in 1
scuola su 10 ma anche perché una gran parte di queste arredi
non sono a norma (39%) o sono insufficienti, come nel caso
degli appendiabiti, nel 28% delle scuole.
Ciò può significare diverse cose, tra cui:
 il mancato rispetto delle caratteristiche antropometriche
dell’attuale popolazione scolastica: gli studenti italiani, ma
anche europei, sono più alti che nel passato e pesano di più
ma spesso sono seduti su sedie troppo piccole o banchi
troppo stretti;
 l’assunzione di una postura errata: oltre alle misure corrette
banchi e sedie devono consentire il mantenimento della
schiena in posizione eretta, il corretto posizionamento delle
7
Lo sostiene anche l’OMS con apposite linee guide stilate nel 2006 secondo cui la
presenza di umidità degli spazi chiusi comporta la crescita microbica e favorisce la
proliferazione di muffe nocive che a loro volta liberano nell’aria spore, microtossine e
componenti organici volatili, responsabili di patologie e allergie.
90
ginocchia, il rilassamento delle spalle anche in previsione di un
aumentato utilizzo del computer o dei tablet a scuola;
 le possibilità di ferirsi con banchi e sedie scheggiate, prive
di arrotondamenti, con superfici parzialmente rotte, ecc.
 la presenza massiccia di formaldeide, agente cancerogeno,
molto presente nei mobili prodotti con pannelli di legno
truciolato o nei quali è usato come collante o come laminato
plastico.
Per quanto riguarda gli appendiabiti, è fondamentale non
solo che siano presenti nello stesso numero degli alunni ma
che siano posizionati all’esterno dell’aula.
Ad aggravare questo quadro relativo allo stato di salute delle
aule scolastiche, già di per sé non roseo, si aggiungono gli
effetti devastanti dovuti al peggioramento delle condizioni di
salubrità, di vivibilità, sfavorevoli anche per l’apprendimento,
provocati dal Regolamento attuativo della legge 133/2008,
articolo 64 che ha previsto l’innalzamento del numero
massimo di alunni per classi, nelle scuole di ogni ordine a
grado, ed in vigore da più di tre anni.
Nonostante sia specificato che l’applicazione di detto
regolamento possa avvenire solo laddove le condizioni di
sicurezza lo consentano, nei fatti assistiamo all’aumento
sconsiderato di classi “sovraffollate”.
Questa la situazione registrata dal nostro campione di scuole8:
Numero di alunni per classi
Infanzia
8
Fino a 25 alunni
Con 26 alunni
Con 27 alunni
Con 28 alunni
I dati sono stati forniti da 95 scuole.
91
N. Classi
198
9
1
9
Con 29 alunni (max per legge)
Con 30 alunni
Con più di 30 alunni
Fino a 25 alunni
Con 26 alunni
Con 27 alunni (max per legge)
Primaria
Con 28 alunni
Con 29 alunni
Con 30 alunni
Con più di 30 alunni
Fino a 25 alunni
Con 26 alunni
Con 27 alunni
Secondaria I grado
Con 28 alunni
Con 29 alunni
Con 30 alunni (max per legge)
Con più di 30 alunni
Fino a 25 alunni
Con 26 alunni
Con 27 alunni
Con 28 alunni
Secondaria II grado
Con 29 alunni
Con 30 alunni (max per legge)
Con più di 30 alunni
Totale
Tabella 25, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità
2013 – Cittadinanzattiva
4
0
1
561
13
8
3
0
0
0
345
26
23
15
8
3
0
562
69
57
79
25
21
43
2.082
scuola,
Dal prospetto emerge che secondo la Legge 133/2008, art.64,
ben 47 classi, risultano essere fuori norma: 1 della scuola
92
dell’infanzia, 3 della scuola primaria, 43 della scuola
secondaria di secondo grado.
Se ci riferiamo, poi, alla normativa della prevenzione incendi
(art. 5 D.M. 26/08/1992) le classi non a norma risultano essere
molto di più: 24 dell’Infanzia, 24 della Primaria, 75 della scuola
secondaria di I grado, 294 della scuola secondaria di II grado,
per un totale di 417 classi, cioè il 20% del totale delle aule. 1
classe su 5 risulta essere fuorilegge!
Testimonianze
Nelle aule non ci sono né tapparelle né persiane.
(I.T.I.S. Manciano – Grosseto).
Non tutti i mobili sono a norma UNI, alcuni hanno spigoli vivi.
(Scuola Infanzia "Volterrano". Città di Castello – Perugia).
Le serrande nelle aule sono rotte da mesi. Ci sono molti
banchi e sedie inservibili.
(Scuola Secondaria I grado "Carducci" plesso Balsamo - San
Cataldo – Caltanissetta)
In un corridoio al primo piano vi sono davanzali bassi con
finestre apribili dai ragazzi che possono salirci sopra e cadere
nel cortile.
(I.C. Racconigi – Plesso Casati, Torino)
7.2 I cortili
149 scuole delle 165 scuole monitorate possiedono un cortile.
I cortili presentano
Recinzione
- in cattive condizioni (ruggine, elementi rotti, altri segni di
precarietà)
93
95%
11%
Presenza di ingombri
Presenza rifiuti non rimossi
Presenza fonti di pericolo
Presenza spazi verdi
- cura delle aree verdi
Presenza di aree gioco/sportive attrezzate
Presenza di pavimentazione sconnessa
Presenza di barriere architettoniche
Assenza di porte anti panico
I cortili vengono usati
Come parcheggio (dal personale e dalle famiglie)
Dagli studenti
- per la ricreazione
- per le attività sportive
- come parcheggio
Per altro uso (area sicurezza, manifestazioni,
didattiche, ecc.)
10%
10%
14%
83%
65%
36%
29%
15%
10%
28%
85%
77%
47%
16%
attività
9%
Tabella 26, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Testimonianze dei monitori
Il cortile della scuola è pieno di rifiuti.
(Scuola Infanzia “S. Margherita” – Istituto “D'Azeglio” – Torino)
Nel cortile la pavimentazione è sconnessa. Talvolta in inverno
si ghiaccia ed è pericoloso l'attraversamento. E’ una piccola
scuola di campagna che, però, ha tanto spazio e giochi per
bambini.
(Scuola Infanzia "Volterrano" Città di Castello – Perugia)
Il cortile è molto curato e ricoperto di tartan, perciò anche
sicuro. Viene usato per l'attività motoria.
(Scuola Infanzia - I.C. F. Tozzi - Chianciano Terme).
94
7.3 Le palestre
Le scuole che non dispongono di una palestra propria sono 46
cioè il 28% del totale.
In questi casi le attività sportive o di educazione motoria si
svolgono nei cortili (14 scuole), nelle palestre esterne (16
scuole), o non vengono svolte (11 casi).
Stato di sicurezza delle palestre
Presenza di barriere architettoniche
Presenza di pavimentazione con difformità
Presenza di finestre non integre
Presenza di fonti di pericolo
Assenza di porte con apertura anti panico
Presenza di distacchi di intonaco
Presenza di altri segni di fatiscenza
Presenza di attrezzature danneggiate (in tutti o metà dei casi)
Assenza di qualunque tipo di attrezzature
Mancanza della cassetta di pronto soccorso
Assenza di spogliatoi
Assenza spogliatoi distinti per maschi e femmine
Stato degli impianti elettrici (nullo, arretrato, a metà)
Stato delle norme anti incendio (nullo, arretrato, a metà )
Apertura quadro elettrico
Presenza di fili elettrici scoperti
Presenza di prese e interruttori rotti o divelti
Presenza di cavi volanti
Utilizzo della palestra da ogni classe della scuola
2 volte alla settimana
1 volta alla settimana
saltuariamente
Pulizia della palestra
Presenza di polvere (su pavimenti ed infissi)
Presenza di sporcizia (su pavimenti, arredi, pareti)
95
18%
12%
15%
23%
10%
19%
24%
15%
8%
44%
17%
29%
10%
21%
24%
3%
4%
3%
46%
47%
7%
23%
10%
Presenza cattivi odori
In assenza di palestra, si ricorre a
Cortile
Palestre esterne alla scuola
Altro
4%
14%
16%
11%
Tabella 27, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Il giudizio sul livello di adeguatezza dei livelli di illuminazione,
aerazione e temperatura ambientale delle palestre da parte
del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione:
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
Aerazione
26%
48%
22%
2%
2%
Temperatura
9%
46%
33%
9%
3%
Illuminazione
27%
55%
16%
1%
1%
Tabella 28, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Il giudizio sulla pulizia delle palestre da parte del Responsabile
del Servizio Prevenzione e Protezione:
Pulizia
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
13%
55%
29%
3%
0
Tabella 29, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
7.4 Gli altri servizi didattici
Le mense: il 4% delle scuole con mense (79) presentano
pavimentazioni irregolari e il 6% finestre non integre.
In 10 scuole vengono adibite a mensa/refettorio le proprie
classi
Il giudizio sul livello di adeguatezza dei livelli di aerazione,
temperatura ed illuminazione delle mense:
96
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
Aerazione
22%
55%
17%
4%
2%
Temperatura
18%
49%
27%
4%
2%
Illuminazione
31%
54%
14%
1%
0%
Tabella 30, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Laboratori scientifici: tra le scuole che dispongono di
laboratori scientifici (100), il 7% di esse presenta una
pavimentazione con numerose difformità ed il 9% finestre non
integre.
Aule computer: tra le 134 scuole che dispongono di un’aula
computer presentano una pavimentazione non uniforme e
finestre non integre il 10% di esse.
Complessivamente sono state censite 2039 postazioni
computer per gli studenti (circa 15 per ciascuna scuola) di cui
393 fruibili da studenti in carrozzina o da loro utilizzabili (19%),
quasi in 1 scuola su 5.
Biblioteche: nelle 103 scuole che posseggono questo servizio
sono state riscontrate disconnessioni dei pavimenti nel 14% e
finestre in cattive condizioni per il 7%.
Il giudizio sul livello di adeguatezza dei livelli di aerazione,
temperatura ed illuminazione rispetto ai servizi didattici
(biblioteche, laboratori, aule computer):
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
Aerazione
33%
47%
18%
1%
1%
Temperatura
18%
48%
28%
5%
1%
Illuminazione
31%
54%
14%
1%
0%
Tabella 31, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
97
Testimonianze dei monitori
L'attività fisica mancando una vera palestra viene effettuata
nel salone. Il cortile ha una pavimentazione non adatta.
(Scuola Infanzia "C. Collodi"- Milano)
Il laboratorio si trova nel seminterrato e vi è qualche problema
di umidità.
(Scuola Primaria "R. Sanzio" – Trento).
L'attività fisica viene fatta nell’atrio della scuola.
(Scuola Primaria "F. Rismondo" – Gorizia)
Non vi è la palestra e le attività motorie vengono svolte nel
cortile e nelle aule.
(Scuola Infanzia di Bagnolo - Chiusi Scalo).
In palestra ci sono vetri rotti e su 4 bagni solo 2 sono
funzionanti; le docce non sono funzionanti. Non c'è ne
riscaldamento, né acqua.
(I.T.I.S. Manciano – Grosseto).
La scuola media usa una palestra comunale, l'elementare
utilizza un locale seminterrato adibito a tale scopo ma non a
norma.
(I.C. "L. Bartolini" Cupramontana – Ancona).
Esiste una palestra ma è chiusa perché non agibile.
(I. C. plesso "D. Milani" Melicucco – Reggio Calabria)
7.5 I servizi generali e i percorsi comuni
La pavimentazione non è uniforme, in tutto o in parte, nel
16% delle sale dei professori e nel 19% delle segreterie.
Le finestre non risultano integre nel 12% sia della sala docenti
che della segreteria.
98
Il giudizio del Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione rispetto all’adeguatezza del livello di aerazione, di
temperatura, di illuminazione ambientale dell’ingresso e dei
corridoi:
Aerazione
Temperatura
Illuminazione
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
38%
48%
13%
0,5%
0,5%
16%
49%
29%
5%
1%
29%
55%
15%
1%
0%
Tabella 32, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione, rispetto al livello di aerazione, temperatura
ambientale e illuminazione (segreteria, sala professori, servizi
igienici):
Aerazione
Temperatura
Illuminazione
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
35%
47%
17%
0,5%
0,5%
19%
49%
27%
3%
2%
31%
56%
13%
0%
0%
Tabella 33, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Testimonianze
La sala professori è posizionata su un soppalco per mancanza
di spazio.
(Scuola Primaria - I. C. "Pagliero" – Torino).
Come sala professori si usa un'aula vuota.
(Scuola Infanzia - I.C. F. Tozzi - Chianciano Terme).
Nella sala professori non ci sono finestre.
(Scuola Infanzia di Bagnolo - Chiusi Scalo).
99
7.6 I servizi aggiuntivi
Apertura pomeridiana delle scuole
Da questa indagine risulta che nel 95% delle scuole
monitorate è possibile utilizzare i locali scolastici da parte degli
studenti al di fuori dell’orario scolastico, anche se nell’81% di
esse si svolgono prevalentemente attività didattiche, nel 54%
anche attività culturali, sportive e ricreative e solo nel 7% è
possibile realizzare attività autogestite.
Dati incoraggianti . Garantire l’apertura delle scuole per tutto il
giorno significa contribuire a contrastare l’abbandono
scolastico, sopperire all’assenza di servizi e strutture sul
territorio, offrire un’alternativa alla strada, estendere l’utilizzo
dei locali scolastici a beneficio dell’intero comunità o quartiere.
Presenza di distributori automatici di bevande
Sono stati rilevati in107 scuole (65%).
Riguardo al tipo di bevande presenti i distributori
contenevano:





the e caffè (87 scuole)
bevande zuccherate (60 scuole)
acqua minerale (67 scuole)
bevande gassate (55 scuole)
succhi di frutta (51 scuole)
Presenza di distributori automatici di snack
Sono stati rilevati in 52 scuole ( 32%).
Riguardo al loro contenuto:
 merendine (52 scuole)
 crackers e schiacciatine (50 scuole)
 biscotti farciti (47 scuole)
 patatine (46 scuole)
10
0


barrette di cioccolata (43 scuole)
pop corn (16 scuole)
In 6 scuole soltanto è stata rilevata la presenza di distributori
contenenti prodotti naturali.
In 10 scuole c’è il servizio bar interno alla struttura. Le scuole
secondarie di II grado monitorate sono state 37.
I distributori sono utilizzati indifferentemente da personale
docente e non e da studenti in 54 scuole (33%).
Presenza di bacheche per gli studenti
Sono presenti bacheche informative per gli studenti nel 49%
delle scuole e di queste sono visibili da una persona in
carrozzina nell’85% dei casi
Presenza di bacheche per il personale docente e non
docente
Sono presenti bacheche informative per il personale nell’84%
delle scuole monitorate. visibili da una persona in carrozzina
nell’88% dei casi.
10
1
Approfondimenti al capitolo 7
Le norme tecniche degli arredi scolastici e l’illuminazione
degli ambienti
l’UNI, l’Ente Nazionale di Unificazione, fornisce le norme
tecniche relative ai requisiti che gli arredi scolastici e i sistemi
di illuminazione devono avere. Ogni sedia o banco “a norma”
deve superare una serie di prove di laboratorio tra le quali
quelle di stabilità, di resistenza, di durata e d’urto.
In relazione all’altezza dello studente (da 80 cm per i bambini
fino ai due metri per i ragazzi), le norme assegnano agli arredi
scolastici delle vere e proprie “taglie”. In questo modo le
norme intendono favorire l’adozione di una corretta postura
contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che
ormai trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.
Per una corretta postura, la norma prescrive che lo schienale
debba avere un’inclinazione compresa tra i 95° e i 110°,
questo indipendentemente dalla statura dello studente.
Lavagne: le lavagne rientrano nel campo di applicazione della
norma UNI EN 14434 che riguarda tutte le “superfici verticali di
scrittura”. La norma ha l’obiettivo di prevenire lesioni gravi
durante il normale utilizzo delle lavagne: per questo motivo
specifica, ad esempio, che nessuna parte della superficie
verticale deve costituire un potenziale pericolo per l’utente;
tutti i bordi e gli angoli accessibili devono essere arrotondati;
ecc.
Illuminazione: la UNI 10840 elenca i criteri generali per
l’illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri locali
scolastici, in modo da garantire condizioni che soddisfino il
benessere e la sicurezza degli studenti e degli altri utenti della
scuola. I locali scolastici vengono utilizzati prevalentemente
durante le ore diurne, perciò la UNI 10840:2007 fornisce le
prescrizioni generali sia per l’illuminamento artificiale sia per
l’illuminazione naturale. I requisiti illuminotecnici debbano
10
2
soddisfare tre esigenze fondamentali: il comfort visivo, cioè la
sensazione di benessere percepita; la prestazione visiva, cioè
la possibilità da parte degli studenti/lavoratori di svolgere le
proprie attività anche in condizioni difficili e al lungo nel tempo;
la sicurezza, cioè la garanzia che l’illuminazione non incida
negativamente sulle condizioni di sicurezza degli studenti.
Va ricordato che tra i principali parametri che caratterizzano
l’ambiente luminoso in relazione alla luce artificiale e a quella
diurna ci sono la distribuzione delle luminanze, la direzione
della luce, la sua variabilità, la resa dei colori, l’abbagliamento
e lo sfarfallamento.
Il regolamento attuativo che ha consentito l’innalzamento
del numero di alunni per classe
SCUOLA
Infanzia
Primaria
Sec I grado
Sec II grado
MINIMO
18
15
18
27
NORMALE
26
26
27
30
MASSIMO
29
27
30
30
Nella scuola dell’Infanzia (Materna) non possono esserci
meno di 18 alunni per classe ma non più di 26 con la
possibilità, però, di ripartire eventuali eccedenze fino a 29
alunni per classe.
Nella scuola Primaria (Elementare) non possono esserci
meno di 15 alunni per classe; il numero auspicato è 26 ma in
caso di eccedenze i bambini per aula possono essere al
massimo 27.
Nella scuola Secondaria di Primo Grado (Media) le classi
non possono avere meno di 18 alunni, il numero auspicato è
27 ma, in caso di eccedenze, il numero massimo può arrivare
fino a 30 alunni.
10
3
Nella scuola Secondaria di Secondo Grado (Superiore) le
classi non possono avere meno di 27 alunni. Il numero ritenuto
normale ma anche da non superare è di 30 alunni per classe.
Le altre norme esistenti per formare le classi prevedono,
però, anche che:
 Il massimo affollamento consentito in aula è di 26 persone,
di cui 25 studenti ed 1 insegnante (Norme relative alla
prevenzione degli incendi, art. 5 D.M. 26/08/1992).
L’inosservanza di questa norma comporta la decadenza dalla
validità del certificato di agibilità e del certificato di
prevenzione incendi, rilasciato sulla base dell’ effettiva
planimetria e delle dimensioni delle aule e della scuola;
 Lo spazio vitale previsto per ciascuno studente secondo il
tipo di scuola è indicato sotto e l’altezza delle aule non può
essere inferiore a 3 metri (D.M.18/12/1975).
Mq netti
Infanzia
Primaria
1,80
1,80
Secondaria
I Grado
1,80
Secondaria
II Grado
1,96
Secondo quanto prevede il sopra indicato D.M. del 18
dicembre 1975, il mancato rispetto di tale norma, previsto sulla
base di standard abitativi, determinano una cubatura di aria
pro-capite inadeguata che, se non rispettata, può causare
danni alla salute per un non corretto ricambio d'aria oltre che
incidere sul livello di vivibilità interna, sulla qualità delle
relazioni interpersonali ed anche sull’apprendimento.
 In presenza di uno studente con gravi disabilità il numero
massimo consentito è di 20 alunni per classe (Legge
20/08/01 n.333, D.M.24/07/98 n.331, D.M.03/06/99 n.141).
10
4
Capitolo 8 - La prevenzione e la vigilanza
8.1 Le iniziative di formazione
La diffusione dei sussidi sulla sicurezza
Nel corso dell’anno, secondo quanto dichiarato dal
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, sono
stati distribuiti sussidi riguardanti la sicurezza agli studenti nel
63% delle scuole, al personale non docente nel 75%, al
personale docente nel 79% dei casi.
La realizzazione di iniziative di formazione
 Studenti: non è stato realizzato alcun tipo di iniziativa nel
corso dell’anno scolastico nel 18% dei casi; è stato fatto
qualcosa in modo occasionale nel 23% delle scuole, con
periodicità, invece, nel 59%.
 Personale non docente: non sono state realizzate nel 3%
dei casi. Sono state realizzate iniziative formative periodiche
rivolte al personale non docente nell’83% delle scuole,
occasionalmente nel 14%.
 Personale docente: non sono state realizzate iniziative
rivolte agli insegnanti nel 3% delle scuole. Sono state
realizzate, invece, con periodicità nell’83% delle scuole ed
occasionalmente nel 14%.
Le prove di evacuazione
Vengono effettuate con regolarità nel 95% delle scuole,
occasionalmente nel 4%. Solo 2 scuole tra quelle monitorate
non hanno effettuato prove di evacuazione nel corso dell’anno
scolastico 2012-2013.
Si conferma come uno dei dati migliori del Rapporto.
Facendo un confronto con le indagini di Cittadinanzattiva delle
quattro annualità precedenti, emerge ancora di più come su
questo aspetto e su molti altri legati alla prevenzione si
10
5
riscontri un’attenzione costante negli anni da parte dei
Responsabili del Servizio Protezione e Prevenzione e da parte
dei Dirigenti scolastici.
PROVE DI
EVACUAZIONE
EFFETTUATE CON:
Regolarità (almeno 2 v.
all’anno)
Occasionalmente
Mai
2008 2009 2010 2011 2012 2013
87%
92%
93%
95%
93%
95%
8%
5%
8%
0%
5%
2%
5%
0%
7%
0%
4%
1%
Tabella 34, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Prove di evacuazione relative a:
Rischio sismico
Rischio incendio
Rischio idrogeologico
Altri rischi (es. industriale)
Rischio vulcanico
94%
100%
7%
7%
2%
Tabella 35, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
In 110 scuole (67%), secondo quanto dichiarato dai
Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione, viene
presentato a tutta la popolazione scolastica il responsabile
della sicurezza della scuola e, in egual percentuale (67%) i
diversi addetti di cui vengono illustrate le funzioni specifiche.
Il segnale di allarme
Secondo quanto dichiarato dal Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione è conosciuto da tutti nel 95% delle
scuole.
10
6
I ruoli all’interno delle classi in caso di evacuazione
Riguardo alla definizione e ripartizione dei ruoli tra gli studenti
all’interno della propria classe in caso di evacuazione dalla
scuola, questa procedura risulta applicata nel 99% delle
scuole.
Nel 93% delle scuole è stato stabilito chi si debba occupare
dei ragazzi con disabilità motorie e non solo, nei casi di
emergenza.
L’informazione ai genitori sulle procedure di sicurezza e
di primo soccorso
Solo nel 55% dei casi la scuola fornisce informazioni sulle
procedure di sicurezza e nozioni di primo soccorso da
utilizzare a scuola, a casa e nelle diverse situazioni.
8.2 La vigilanza interna
134 scuole (84%) dichiarano di avere un sistema di vigilanza
all’ingresso dell’edificio scolastico. In particolare la vigilanza
risulta svolta da:
Personale o strumentazione di vigilanza all’ingresso delle
9
scuole
Apposito incaricato
25%
Collaboratore scolastico
78%
Telecamera o simili
16%
Tabella 36, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
La chiusura dei cancelli esterni e la vigilanza durante
l’orario scolastico
È stato rilevato dai monitori durante la rilevazione effettuata in
più giorni che i cancelli erano aperti durante l’orario scolastico
nel 45% dei casi.
9
In alcuni casi vengono utilizzati più modalità contemporaneamente.
10
7
Può essere utile il raffronto dei dati relativi alla vigilanza
all’esterno e all’interno degli edifici degli ultimi 4 anni.
Vigilanza all’interno e all’esterno delle
scuole nel triennio
Apposito incaricato
Collaboratore scolastico
Telecamera o simili
Cancelli aperti durante l’orario scolastico
2010 2011 2012 2013
19%
77%
22%
50%
26% 9% 25%
76% 83% 78%
12% 27% 16%
60% 36% 45%
Tabella 37, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 –
Cittadinanzattiva
La cattiva abitudine di lasciare i cancelli esterni aperti
durante l’orario scolastico permane. Ciò rappresenta una
criticità notevole sia nel caso delle scuole dell’Infanzia e della
Primaria, dove il controllo fisico dei bambini risulta spesso
difficoltoso nelle classi numerose o con personale
insufficiente, sia nel caso delle scuole secondarie, dove può
risultare più agevole l’accesso da parte di malintenzionati o
persone estranee in genere.
Per quanto riguarda la vigilanza esterna diurna si conferma
l’utilizzo prevalente dei collaboratori scolastici dedicati a
questo compito la cui percentuale infatti rimane molto elevata.
Ovviamente l’assunzione di questa funzione distoglie
quotidianamente almeno una risorsa a tutte le altre necessità
della scuola. Rimane il grosso problema delle istallazione di
recinzioni adeguate o di sistemi di vigilanza notturna che
possano garantire una difesa contro gli episodi di vandalismo
ancora così numerosi nelle scuole di ogni ordine e grado.
10
8
8.3 La segnaletica: si può fare di più
La piantina con i percorsi di evacuazione
È presente nell’82% delle scuole in tutti i piani, nell’8% solo in
alcune parti dell’edificio. In tutti gli altri casi (10%) la piantina è
mancante.
Nel 27% dei casi, però, a causa dell’eccessiva altezza dal
suolo, non è visibile né da persone in carrozzina né da
bambini piccoli.
La segnalazione delle uscite di emergenza
Sono correttamente segnalate nell’86% delle scuole
monitorate. Sono segnalate solo alcune uscite nel 9% delle
scuole. Non sono segnalate nel 5%.
La presenza dei cartelli di divieto di fumo
E’ stata rilevata la presenza dei cartelli di divieto nel 65% dei
corridoi delle scuole. Nel 22% di esse sono totalmente
assenti, mentre nel restante 13% compaiono solo in alcune
parti dell’edificio scolastico.
La presenza di cartelli informativi relativi alle precauzioni
da osservare
Tra le scuole che hanno laboratori scientifici dispongono di
cartelli informativi sulle precauzioni da seguire (62%) mentre il
73% di quelle dotate di laboratori, dispongono anche di armadi
chiusi per riporre sostanze e attrezzature pericolose.
Nelle scuole che dispongono di aule computer, il cartello
informativo è presente nel 54% delle scuole.
8.4 La formazione del personale docente/non docente
Realizzazione di iniziative di formazione per il personale
docente e non docente
Per quanto riguarda i corsi di formazione rivolti al personale
docente e non, così come previsto dalla normativa vigente,
10
9
questa la situazione relativamente al campione di scuole
esaminato:
CORSO
SI
NO
Sicurezza del lavoro
Prevenzione incendi
Sicurezza elettrica
Prove di evacuazione
Primo soccorso
Altro
134 (87%)
96 (68%)
41 (33%)
142 (95%)
97 (71%)
19 (46%)
20 (13%)
45 (32%)
83 (77%)
8 (5%)
40 (29%)
22 (54%)
NON
RISPOSTO
11
24
41
15
28
124
Tabella 38, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Testimonianze dei monitori
La segnaletica è tutta a norma e sono affissi anche i numeri
utili per le diverse emergenze. Ogni aula è identificata con un
numero che corrisponde allo spazio del cortile da occupare in
caso di emergenza.
(Scuola Primaria – I.C. Rosmini, Crotone).
Non ci sono cartelli di segnalazione delle uscite di emergenza.
(Primaria S. Giacomo – Istituto D’Azeglio, Torino).
11
0
Capitolo 9 – Gli adeguamenti al Decreto
Legislativo 81/08 e le certificazioni
9.1 Gli adeguamenti previsti dal Decreto 81/2008
Nomina del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Risultano individuati nel 95% delle scuole monitorate.
Nomina del Medico competente
Ad esclusione delle scuole per le quali tali figure non sono
previste (62), risulta nominato nell’85% dei casi.
Nomina degli Addetti al primo soccorso
La squadra degli addetti a questo compito è stata nominata
nel 99% dei casi.
Nomina degli Addetti al servizio prevenzione incendi
Risultano nominati nel 98% delle scuole.
Piano di evacuazione
É presente in quasi tutte le scuole monitorate: 99%. Per
quanto riguarda il suo livello di diffusione e conoscenza, nel
90% delle scuole risulta conosciuto da tutti.
Documento di valutazione dei rischi
Risulta predisposto nel 96% delle scuole (il dato nazionale è
del 90%).
Riguardo alla sua diffusione e conoscenza, la situazione non è
altrettanto positiva: nel 40% tutti i soggetti (studenti, personale
docente e non, Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione) ne sono a conoscenza, nel 36% lo conosce solo il
personale, per il 21% è conosciuto solo dal Responsabile del
Servizio Prevenzione e Protezione. Nel 3% delle scuole,
infine, non è conosciuto da nessuno.
11
1
9.2 Le certificazioni
Secondo la nostra indagine, il certificato di agibilità statica è
assente nel 22% delle scuole.
Solo il 44% delle scuole monitorate, meno di 1 scuola su 2,
possiede questa certificazione. I Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione e/o i Dirigenti scolastici stessi nel
34% delle scuole non sanno (o non vogliono) rispondere. Ciò
è ancora più grave se si tiene conto che il 62% delle scuole
monitorate è situata in zone a rischio sismico.
Documento per attestare l’esistenza del Certificato di
agibilità statica
Per attestare l’esistenza della certificazione di agibilità statica
ai monitori sono stato mostrati: il documento stesso in 26
scuole; la fotocopia autenticata del documento in 16 scuole;
l’autocertificazione del Dirigente scolastico in 5 scuole.
Figura 6, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
11
2
Il certificato di agibilità igienico-sanitaria è presente nel
37,5% delle scuole monitorate, assente nel 20,5%%; per il
42% il dato non è noto al Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione.
Documento per attestare l’esistenza del Certificato di
agibilità igienico-sanitaria
È stato mostrato il documento stesso in 19 scuole; la fotocopia
autenticata del documento in 17 scuole e altri documenti in 3.
Figura 7 XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Il certificato di prevenzione incendi (o visto di conformità dei
Vigili del Fuoco) è presente nel 37% delle scuole monitorate,
assente nel 37%. Per il 26% il dato non è conosciuto dal
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
11
3
Documento per attestare l’esistenza del Certificato di
prevenzione incendi (o visto di conformità dei Vigili del
Fuoco)
98 scuole erano in possesso del documento stesso; in 84
scuole è stata mostrata la fotocopia autenticata del certificato;
in 68 casi è stato mostrata l’autocertificazione del Dirigente
scolastico che ne attestava il rilascio.
Figura 8, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Riguardo al possesso del documento di valutazione dei
rischi, il dato del presente Rapporto (96% delle scuole se ne
sono dotate) è un po’ più alto di quello nazionale (90%). Il
Rapporto, però, evidenzia anche come la conoscenza da parte
di una percentuale minoritaria della popolazione scolastica di
questo documento finisca per vanificare, per buona parte,
l’utilità dello stesso.
11
4
Si registra un ampio scostamento, invece, tra i dati ufficiali e
quelli del Rapporto riguardo al possesso della certificazione
di prevenzione incendi degli edifici scolastici, unico dato
disponibile al livello ufficiale e quindi confrontabile con quello
dell’indagine. Infatti, questa certificazione è presente secondo
il MIUR per il 17,7% delle scuole, mentre nel Rapporto il dato
è del 37%.
Per le altre certificazioni di agibilità statica ed igienico sanitaria oltre alla gravità del dato in sé va sottolineata l’ampia
percentuale dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e
Protezione che hanno dichiarato di non conoscere il dato o di
non rispondere: il 34% per l’agibilità statica ed il 26% per
quella igienico –sanitaria.
11
5
Approfondimenti al capitolo 9
Il Documento di valutazione dei rischi
Scuole con
Doc. Val. Rischi
90,9%
90%
89,9%
91,3%
88,4%
90%
91,4%
88,4%
85,9%
88,7%
88,7%
93,7%
94,3%
92,5%
93,3%
84,6%
87,8%
84,6%
89,9%
Regione
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli V.G.
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
Secondo i dati dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica diffusi dal
Ministero dell’Istruzione nel marzo di quest’anno e relativi a
33.750 edifici scolastici, la situazione relativa al possesso del
Certificato di Prevenzione incendi è la seguente:
Scuole con
Certificato Prevenzione
Incendi
15,5%
22,6%
29,2%
19,2%
Regione
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli V.G.
11
6
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
15,7%
36,5%
16,5%
22,5%
32,4%
6,8%
7,3%
17,4%
15,5%
11,1%
10,8%
6%
13,4%
4,6%
17,7%
I fondi a disposizione
Con la conversione in Legge 98/2013 del Decreto “Fare” e la
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 20
agosto, è partito il Piano di messa in sicurezza degli edifici
scolastici con una dotazione inziale di 150 milioni di euro per
il 2014. Questi fondi sono destinati a finanziare misure urgenti
in materia di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole
con particolare riferimento a quelle con presenza di amianto.
Gli enti locali (Comuni e Province) sono chiamati a presentare
alle regioni entro il 15 settembre 2013 i progetti esecutivi
immediatamente cantierabili di messa in sicurezza,
ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici
scolastici. Le Regioni dovranno presentare le graduatorie dei
progetti al Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca
entro il 15 ottobre 2013. Il Ministero effettuerà l’assegnazione
dei fondi entro il 30 ottobre 2013.I lavori dovranno essere
affidati entro il 28 febbraio 2014 pena la revoca del
finanziamento.
Questa la ripartizione dei fondi per Regione:
11
7
Regione
Valle d’Aosta
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Totale nazionale
Fondi disponibili
1.000.000
9.000.000
15.000.000
10.000.000
2.500.000
14.000.000
7.000.000
10.000.000
2.500.000
3.000.000
14.000.000
4.000.000
2.000.000
18.000.000
12.000.000
2.000.000
13.000.000
16.000.000
5.000.000
150.000.000
300 milioni dall’INAIL
L’INAIL finanzia, ai sensi della legge 35/2012, un programma
triennale per gli anni 2014-2016, destinando 100 milioni di
euro per ogni annualità agli interventi di edilizia scolastica,
concordato tra Presidenza del Consiglio, Ministero
dell’Istruzione, Ministero delle Infrastrutture, sentita la
Conferenza unificata Stato-Regioni.
3,5 milioni di euro per tre anni per la prevenzione del
rischio sismico
Sempre per il triennio 2014-2016sono previsti 3,5 milioni di
euro all’anno per l’individuazione, da parte del Centro di
Geomorfologia integrata di un modello unico di rilevamento e
potenziamento della rete di monitoraggio e prevenzione del
rischio sismico per le scuole.
11
8
Esiste una stima di quanti fondi servirebbero all’edilizia
scolastica?
I dati più recenti di cui si dispone risalgono al 2008 e sono
quelli ottenuti in base alle valutazioni fatte per la messa a
punto del Piano straordinario per la messa in sicurezza delle
scuole (art.80, comma 21, legge 289/2002, del Ministero delle
Infrastrutture sulla base della Banca dati del MIUR).
Le stime sono limitate agli edifici costruiti nelle attuali zone
1, 2, 3 prima del 1979 (e quindi progettati prima dei D.M. di
attuazione della legge 64/74 e soprattutto prima
dell’introduzione del coefficiente di importanza (1984) e della
riclassificazione sismica successiva al sisma del 1980),
considerabili come a vulnerabilità medio-alta e, perciò, a
rischio elevato.
Tale fabbisogno è stato stimato considerando gli interventi di
miglioramento i cui costi sono stati tratti dalla ricostruzione in
Umbria-Marche. Questo il quadro che ne deriva:
Numero Istituti scolastici
pubblici
Superficie stimata
(milioni mq)
Costo totale
(milioni di euro)
Zona 1
Zona 2
Zona 3
Totali
2.760
12.609
7.489
22.858
3.6
19.3
11.5
34.4
1.600
7.500
3.900
13.000
Ministero delle Infrastrutture, maggio 2004
Complessivamente il fabbisogno stimato per le scuole
vulnerabili delle tre zone sismiche è di circa 13 miliardi di
euro e deve ritenersi non comprensivo di lavori pesanti di
adeguamento sismico né di messa a norma degli impianti. Si
tratta in ogni caso di stime approssimative che danno solo
l’ordine di grandezza del fabbisogno per il miglioramento
sismico.
11
9
Capitolo 10 – L’igiene e la pulizia
10.1 I servizi igienici degli studenti
I pavimenti dei bagni presentano numerose disconnessioni e
irregolarità nell’11% delle scuole monitorate e, nella stessa
percentuale, finestre non integre in tutto o in parte (11%).
Riguardo alle porte sono state trovate in cattive condizioni e
non integre nel 19% delle scuole.
I bagni per studenti disabili sono presenti nel 77% delle
scuole monitorate.
WC
Risultano assenti gli scopini nei bagni del 48% delle scuole.
Nel 50% delle scuole (1 su 2) non c’è carta igienica nei bagni.
Nel 21% delle scuole i sanitari sono danneggiati o non
funzionanti.
Stato dei lavandini
Nel 41% dei lavandini non c’è il sapone. Il 53% di essi non
presenta alcun tipo di asciugamano.
Nei bagni di 1 scuola su 5 (20%) è sono state trovate tracce
evidenti di sporcizia, in 1 su 8 anche rifiuti fuori dai
contenitori e, nell’8%, sono stati rinvenuti mozziconi di
sigaretta e odore di fumo.
La cattiva abitudine di lasciare nei bagni attrezzi e prodotti
per la pulizia incustoditi (15%) e a portata di mano, può
rappresentare un vero pericolo per i bambini più piccoli che
spesso si recano al bagno non accompagnati.
Non è da sottovalutare il dato che quasi in 1 scuola su 5 (19%)
le porte dei bagni non consentano il rispetto di un minimo di
privacy in quanto sono rotte, bucate, difettose nella chiusura,
ecc.
12
0
Testimonianze dei monitori
Vi sono bagni senza acqua e parzialmente occupati da
materiali ingombranti.
(Secondaria 1 grado “Carducci” plesso Balsamo – San
Cataldo (CL).
Non ci sono ambienti per depositare le attrezzature e i prodotti
di pulizia e tutto viene lasciato in un sottoscala accessibile
anche agli studenti
(Primaria “F.Rismondo”. Gorizia).
10.2 La pulizia degli ambienti e degli arredi
Presenza della polvere
Figura 9, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
12
1
La polvere è un po’ dappertutto.
Per quanto riguarda i servizi didattici e le aule questa è la
situazione:
guidano la classifica, in negativo, le palestre in cui si ravvisa
polvere per il 23% delle scuole, seguono i laboratori con il
16%, le aule computer con il 13%, le biblioteche e i corridoi
(12%). Le mense presentano polvere solo nell’ 11% delle
scuole che ne dispongono.
Le aule (tutte o in parte) sono polverose relativamente agli
infissi nel 23%, agli arredi nel 17%, ai pavimenti nel 13%.
Sale professori e segreterie presentano polvere,
rispettivamente nell’8% e nel 7% dei casi.
Non solo polvere…
Figura 10, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
12
2
Il giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione riguardo al livello di pulizia degli ambienti scolastici:
30
(18%)
32
(20%)
87
(53%)
85
(52%)
46 (28%)
1 (1%)
0
Non
risposto
1
43 (26%)
4 (2%)
0
1
15
(13%)
26
(29%)
30
(20%)
66
(55%)
53
(59%)
71
(49%)
34 (29%)
4 (3%)
0
46
9 (10%)
0
2 (2%)
75
Ottimo Buono Discreto Insufficiente Pessimo
Percorsi
comuni
Aule
Palestre
Mense
Altri
41 (28%)
4 (3%)
0
19
locali
didattici
Altri
31
81
30 (21%)
3 (2%)
0
20
locali
(21%) (56%)
Tabella 39, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
Cattivi odori
In qualche caso nelle palestre (4%) e nelle mense (3%) “l’aria”
che tirava non era proprio delle migliori, secondo quanto
rilevato dai monitori.
Gli edifici scolastici vengono utilizzati molte ore al giorno. Oltre
alle attività legate al tempo pieno o a quelle integrative si deve
aggiungere il fatto che in molte scuole si effettuano attività
serali rivolte ad un pubblico adulto. La presenza di polvere nei
servizi didattici regna sovrana: nelle palestre (23%), nelle aule
computer (13%), nelle biblioteche e nei corridoi (12%) ma
soprattutto nelle aule (17% come valore medio) ove è
presente in gran quantità su infissi, pavimenti ed arredi.
La polvere è una delle principali responsabili di allergie e stati
asmatici in bambini e adolescenti predisposti. Non per niente
l’allergia e l’asma infantile occupano nel nostro Paese il terzo
12
3
posto come causa di malattia cronica. L’accumulo di polvere è
pericoloso perché porta con sé molti allergeni come gli acari.
Anche la presenza di imbrattamenti, rifiuti non rimossi,
tracce evidenti di sporcizia rilevati, è predominante nelle aule,
rispetto agli altri ambienti della scuola, soprattutto sui banchi
per il 26%. Questa situazione è indice di un deficit di pulizia
con prevedibili ripercussioni sull’igiene e sulla salute di tutti,
soprattutto dei più piccoli.
10.3 I prodotti, le dotazioni tecniche, il personale di
pulizia
La presenza della scheda di sicurezza sui prodotti
Riguardo alla presenza della scheda di sicurezza sui prodotti
utilizzati ne viene dichiarata l’esistenza nel 97% delle scuole.
Uso di dispositivi di protezione individuale durante la
pulizia
I Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione
dichiarano che durante le operazioni di pulizia il personale
addetto utilizzi dispositivi di protezione individuale nel 94%
delle scuole.
Si dichiara di utilizzare oltre a prodotti specializzati (nell’ %
delle scuole) anche i seguenti prodotti:
Prodotti usati quotidianamente nella pulizia dei locali scolastici
Candeggina
60%
Ammoniaca
27%
Acido muriatico
6%
Tabella 40, XI Rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
12
4
Figura 11, XI Rapporto Sicurezza e disabilità a scuola, 2013 Cittadinanzattiva
La tabella dei prodotti utilizzati quotidianamente dimostra, con
evidenza, la scarsa attenzione rispetto al loro utilizzo in
ambienti come le scuole, sia per chi li maneggia (collaboratore
scolastico o impresa di pulizia), sia per chi entra in contatto
con tali sostanze (utenti), sia per le modalità di custodia di tali
prodotti.
“Candeggina, alcol, ammoniaca, acido muriatico sono
sostanze inadatte ad essere utilizzate nelle scuole perché
rilasciano, come le cere liquide, i deodoranti, ecc., un elevato
numero di Voc (composti organici volatili). Si tratta di sostanze
chimiche in grado di evaporare facilmente a temperatura
ambiente che possono provocare in chi è esposto ad essi
irritazioni agli occhi, al naso, alla gola, mal di testa nausea,
vertigini, asma. (…) Personale delle pulizie e bidelli
dovrebbero sempre tenere presenti i pericoli provocati dai
12
5
“cocktail” di ammoniaca e altri detergenti. Mischiata alla
candeggina, per esempio, produce gas estremamente
pericolosi che possono portare il lavoratore all’ospedale per
edema della glottide”10.
L’uso dei macchinari e delle attrezzature per la pulizia
96 sono gli edifici scolastici dove si utilizzano macchinari e
attrezzature specifiche per effettuare le pulizie. In particolare,
in 49 di esse vengono usate macchine, in 46 attrezzature
specifiche, in 73 prodotti chimici.
Personale addetto alla pulizia
Il servizio di pulizia è affidato a personale interno alla scuola
nel 79% degli edifici scolastici; è dato in appalto esterno nel
29%. In alcuni casi c’è la compresenza di entrambi i servizi.
10.4 La frequenza nella pulizia degli ambienti
È stato chiesto al Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione di specificare quale fosse la frequenza con cui
vengono puliti aule, servizi igienici, servizi didattici, cucina e
mensa, corridoi e scale, vetrate e porte, cortile. Non tutte le
scuole hanno fornito i dati richiesti.
Le aule
Gli edifici scolastici nei quali si effettua la pulizia delle aule una
volta al giorno sono 98 (59%del totale), quelli in cui la pulizia
viene effettuata due volte al giorno sono 24 (15%). In nessun
caso la pulizia delle aule è settimanale.
I servizi igienici
Gli edifici scolastici nei quali si effettua la pulizia dei bagni una
volta al giorno risultano essere 80 (48%), quelli in cui la pulizia
10
RITA DALLA ROSA, Aria pulita a scuola, Terre di Mezzo, 2011
12
6
viene effettuata due volte al giorno sono 80 (48%). In nessun
caso la pulizia dei bagni viene effettuata settimanalmente.
I servizi didattici
Per quanto riguarda laboratori scientifici, aule computer,
biblioteca, palestre, la pulizia degli ambienti viene effettuata
una volta al giorno in 124 edifici scolastici (75%), due volte al
giorno in 22 edifici scolastici (13%), una volta alla settimana in
5 edifici scolastici (3%).
La mensa
La mensa è presente in 79 delle 165 scuole monitorate. Per
quanto riguarda la pulizia, questa viene effettuata una volta al
giorno in 71 edifici scolastici, 2 volte al giorno nei restanti 8
edifici scolastici.
I percorsi comuni
Nel caso di corridoi e scale, in 116 edifici (70%) la pulizia
viene effettuata una volta al giorno, in 18 (11%) due volte al
giorno. 9 scuole (5%)effettuano la pulizia una volta alla
settimana.
Le porte e le vetrate
In 8 scuole (5%) la pulizia di porte e vetrate viene effettuata
una volta al giorno; in 28 scuole (17%) la pulizia avviene una
volta alla settimana, in 19 edifici (12%) la pulizia è
quindicinale. In 31 (19%) è mensile e in 55 (33%) addirittura
trimestrale.
Il cortile
149 scuole dispongono del cortile. Si afferma di provvedere
alla sua pulizia una volta al mese in 82 (50%) edifici scolastici,
una volta ogni tre mesi in 23 scuole (14%). La pulizia del
cortile è semestrale per 10 scuole (6%) e addirittura annuale
per 9 scuole (5%).
12
7
Capitolo 11 – La graduatoria complessiva
degli edifici scolastici
Per completezza di informazione, si riporta la graduatoria delle
scuole, suddivise in base al giudizio complessivo raggiunto e
con la specifica del voto. Si tratta di un’operazione utile
soprattutto per fornire elementi di interpretazione del
problema. È bene tenere presente, tuttavia, che i giudizi e la
graduatoria delle scuole si riferiscono esclusivamente ai dati
relativi alle componenti già citate (sicurezza degli edifici, livello
di
qualità/comfort
delle
strutture,
attività
di
prevenzione/vigilanza e organizzazione), non alla valutazione
di altri elementi come la qualità del personale o la qualità
dell’insegnamento, né tanto meno al sistema scuola nel suo
complesso.
Per evitare, inoltre, un uso non appropriato dei dati contenuti
nel presente rapporto, si ribadisce, da un lato, quale sia il
significato da attribuire ai dati così come riportato nella nota
metodologica e si sottolinea, dall’altro, che l’obiettivo
dell’indagine promossa dalla Scuola di cittadinanza attiva, è
quello di sensibilizzare i soggetti coinvolti e tutta l’opinione
pubblica nei confronti di un tema particolarmente importante
come quello della sicurezza e non di penalizzare oltre
misura le scuole che hanno partecipato all’indagine solo
per il fatto di aver accettato di farlo.
Siamo certi, infatti, che soltanto il coinvolgimento attivo di
dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, operatori scolastici,
studenti, cittadini comuni e istituzioni locali e nazionali
consentirà di unire competenze, punti di vista diversi e risorse
economiche al fine di ottenere il rispetto degli standard di
sicurezza previsti dalle leggi e l’assunzione di comportamenti
che vadano al di là del solo rispetto burocratico di esse.
12
8
In base al punteggio ottenuto, gli edifici scolastici monitorati
sono stati suddivisi in cinque categorie diverse: buono,
discreto, appena sufficiente, insufficiente, pessimo.
La prima categoria comprende quegli edifici che ottengono
un punteggio compreso tra 80/100 e 100/100. Si tratta di 64
edifici scolastici in cui l’orientamento generale alla sicurezza,
alla qualità e al comfort può essere considerato buono.
Secondaria 2
Infanzia
Liceo Classico
"Socrate"
Infanzia "Don G.
Bronzini"
Primaria
Primaria "L. Guerra"
I.C.
Primaria
I.C. di Gallicano
Primaria "G. Rodari"
Secondaria 1
"G. Galilei"
Primaria "E. De
Amicis"
I.C. GallicanoFabbriche di V.
Secondaria 1
Primaria
Primaria
Infanzia/
Primaria
Infanzia
Primaria
Secondaria 2
Primaria
Secondaria 2
Primaria
Infanzia/Primaria
"S. Leo Bastia"
Infanzia "GrazieMorini-Pedrina"
Primaria plesso "D.
Liotta"- I.C. Marconi
Liceo
Classico/Scientifico
"Q. Ennio"
Primaria Via Stella I.C Gatto
Liceo Socio Psico
Ped."Q.Ennio"
Primaria "Giovanni
XXIII"- I.C. G.
Camozzi
12
9
Bari
(BA)
94
S. Lorenzo in
Banale
Bagnolo San
Vito
Gallicano
Chiusi Scalo
(TN)
94
(MN)
93
(LU)
(SI)
92
92
Chiusi
(SI)
91
Chiusi
(SI)
91
(LU)
91
(PG)
90
Este
(PD)
90
Licata
(AG)
90
Gallipoli
(LE)
89
Battipaglia
(SA)
88
Gallipoli
(LE)
88
Bergamo
(BG)
88
Fabbriche di
Vallico
San Leo Bastia
(Città di
Castello)
Secondaria 1
Secondaria 1
I.C.
Primaria
Primaria
I.C.
Primaria
Infanzia
Infanzia
Secondaria 1
Secondaria 2
Secondaria 2
Infanzia
Infanzia
I.C.
Secondaria 2
Primaria
Primaria
Secondaria 1
Secondaria 1
Secondaria 1
"Nuova Europa"
Secondaria 1 g. "A.
Frank"( I.C.
Rosmini)
IC - Plesso
Fabbriche Vallico
Primaria "Kennedy"
- I.C. Gatto
Primaria XI C.D. "S.
F. Neri"
I.C. Chioggia 1
Primaria "De
Amicis" - I.C. F.
Tozzi
Infanzia di Cene
(I.C. Gazzaniga)
Infanzia di Bagnolo
Secondaria 1
"P.A.Mattioli"
I.I.S. "Bodoni
Paravia"
Liceo Scientifico
"Mariano IV"
Infanzia "A. Di
Anzio"
Infanzia
"Montessori"
I.C. "L. Bartolini"
I.I.S. "David M.
Turoldo"
Primaria
"Calamandrei" - I.C.
Marconi
Primaria "R.
Sanzio"
Secondaria 1
"D. Alighieri"
Secondaria 1
I.C. "S.Gatti"
13
0
Dro
(TN)
88
Crotone
(KR)
88
Fabbriche di
Vallico
(LU)
88
Battipaglia
(SA)
88
Bari
(BA)
87
Chioggia
(VE)
87
Chianciano
Terme
(SI)
87
Cene
(BG)
87
Bagnolo - Chiusi
Scalo
(SI)
87
Siena
(SI)
87
Torino
(TO)
87
Oristano
(OR)
86
Torino
(TO)
86
Mantova
(MN)
86
Cupramontana
(AN)
86
Zogno
(BG)
86
Battipaglia
(SA)
85
Trento
(TN)
85
Andria
(BAT)
85
Lamezia Terme
(CZ)
85
Primaria
Secondaria 1
Infanzia
Secondaria 1
Secondaria 2
Secondaria 2
I.C.
Secondaria 1
Infanzia/Sec 1
Secondaria 2
Primaria
Secondaria 2
Secondaria 2
Secondaria 1
Infanzia
Primaria
Secondaria 1
Secondaria 1
Primaria
Primaria
Infanzia
I.C.
Secondaria 2
Primaria
"P. Ghilardini"
Secondaria 1
"P. Valussi"
Infanzia - I. C." A.
Rosmini"
Secondaria 1
"F. Tozzi"
I.I.S.
"L. Spallanzani"
Polo Scolastico
"Galvani - Iodi"
I.C."A. Moro"
Secondaria 1
CTP "Gabelli"
Infanzia/Sec.1
Gazzaniga
I.I.S. "U.Foscolo - V.
Da Feltre"
Primaria
"E. Pestalozzi"
I.I.S. "L. Nobili"
I. I. S. "T. D'Oria"
Secondaria 1
"Marconi"
Infanzia - I.C. F.
Tozzi
Primaria "C. Nigra"
Secondaria 1
"Tiepolo"
Secondaria 1 I.C.”L.Milani”
Primaria
"A. Gabelli"
Primaria - I. C.
"A. Rosmini"
Infanzia "Strozzi e
Valenti"
I. C. Chioggia 4
"Don Milani"
Liceo Ginnasio
13
1
Gazzaniga
(BG)
84
Udine
(UD)
84
Crotone
(KR)
84
(SI)
84
(MO)
84
Reggio Emilia
(RE)
83
Seriate
(BG)
83
Torino
(TO)
83
Gazzaniga
(BG)
83
Licata
(AG)
83
Torino
(TO)
83
Reggio Emilia
Ciriè
(RE)
(TO)
83
83
Udine
(UD)
82
Chianciano
Terme
Castelfranco
Emilia
Chianciano
Terme
Ivrea
(SI)
82
(TO)
82
Udine
(UD)
82
Policoro
(MT)
82
Torino
(TO)
82
Crotone
(KR)
82
Mantova
(MN)
81
Chioggia
(VE)
81
Latina
(LT)
81
Primaria
I.C.
Infanzia
Secondaria 1
Infanzia
Primaria
"D. Alighieri"
Primaria
"F.lli Bulandi"
I.C. "Balilla Imbriani" plesso
Balilla
Infanzia "O.
Visentini"
Secondaria 1
"G. Solari"
Infanzia
"G. Pizzigoni"
Infanzia/Primaria
"Badia Petroia"
Albano
(BG)
81
Bari
(BA)
80
Mantova
(MN)
80
Albino
(BG)
80
Castelfranco
Emilia
(MO)
80
Città di Castello
(PG)
80
La seconda categoria comprende tutti gli edifici scolastici, 69,
che raggiungono un punteggio compreso tra 70/100 e 79/100.
Il giudizio complessivo sull’orientamento alla sicurezza degli
edifici è, in questo caso, discreto.
Primaria
Primaria "Morra"
Primaria
Secondaria 1
"T. Flore"
Primaria "Perotti"
Infanzia
Infanzia "Scoiattolo"
Secondaria 1
Secondaria 2
Primaria
I.C.
Infanzia
Secondaria 2
Secondaria 1
Infanzia
Primaria
I.S.I.S.
"F. Zuccarelli"
Primaria
"A. Capitini"
I.C. Lucca 2
"Monterosso"
Istituto Magistrale"
B. Croce"
Secondaria 1
"M. D.Libertà"I.C. Rodari
Infanzia "C. Collodi"
Primaria "Don
13
2
Città di
Castello
(PG)
79
Bari
(BA)
79
Torino
Castelfranco
Emilia
(TO)
79
(MO)
79
Pitigliano
(GR)
79
Corciano
(PG)
79
Lucca
Bergamo
(LU)
(BG)
79
79
Oristano
(OR)
78
Brandizzo
(TO)
78
Milano
Castelfranco
(MI)
(MO)
78
78
Infanzia
Primaria
Secondaria 2
Secondaria 1
Secondaria 2
I.C.
Infanzia
Infanzia
Primaria
Primaria
Secondaria 2
Infanzia
Infanzia
Secondaria 2
Infanzia
I.C.
I.C.
Secondaria 1
Infanzia
Primaria
Secondaria 1
Bosco"
Infanzia "A.
Ferraro"- IC S. Gatti
Primaria "A. Davoli"
- I.C. Gatti
Liceo Scientifico
"A. Bafile"
Secondaria 1
"O. Bernacchia"
I. T.C."V. VenetoSalvemini"
I.C. "G.B. Grassi"
Infanzia "C.
Chaplin"
Infanzia "Nicholas
Green"
Primaria "E. Frinta"
Primaria - I. C.
"Pagliero"
Liceo
Class/Scientifico
"I. Newton"
Infanzia
"Risorgimento"
Infanzia "W.Disney"
I.S.I.S.S.Piedimonte
Matese
Infanzia "Papa
Giovanni Paolo II"
I.C II C. D. plesso"
D. Milani"
II I.C. "G. Melodia"
plesso D. Bosco
Secondaria1
"Mazzini-Patini"Sede Mazzini
Infanzia "Donna
Mazza"
Primaria Peruzzi
Secondaria 1
13
3
Emilia
Lamezia
Terme
Lamezia
Terme
(CZ)
78
(CZ)
78
L'Aquila
(AQ)
78
Termoli
(CB)
77
Latina
(LT)
77
Fiumicino
(RM)
77
Mantova
(MN)
77
Lamezia
Terme
Gorizia
San Maurizio
Canavese
(CZ)
77
(GO)
77
(TO)
77
Chivasso
(TO)
76
(MO)
76
(MO)
76
(CE)
76
San Cataldo
(CL)
76
Licata
(AG)
76
Noto
(SR)
76
L' Aquila
(AQ)
76
(CZ)
76
(SI)
(AQ)
76
75
Castelfranco
Emilia
Castelfranco
Emilia
Piedimonte
Matese
Lamezia
Terme
Siena
L'aquila
Primaria
Infanzia
Primaria
Primaria
Primaria
Primaria
Secondaria 1
Secondaria 2
I.C.
Secondaria 2
Primaria
Primaria
Primaria
Infanzia
Secondaria 1
I.C.
Secondaria 2
Primaria
Secondaria 2
"D. Alighieri"
Primaria "S.
Giacomo"- D.D.
D'Azeglio
Infanzia
"Volterrano"
Istituto
Comprensivo
Primaria "F.
Mancuso" - I.C.S.
Gatti
Primaria "Don
Bosco" - D.D.
D'Azeglio
Primaria - II C.D.
Secondaria 1 "L. Da
Vinci"
I.I.S. Viale Diaz
I.C. di
Portocannone
Liceo Scientifico "E.
Majorana"
Primaria "C. Poma"
Primaria "G.
Deledda"- Succ.I.
Alpi
Primaria "A. Manzi"
- I.C.S. Gatti
Infanzia "R. Tripodi"
- I.C. Gatti
Secondaria 1
"Remmert"
I.C. "Racconigi"Plesso Casati
I.I.S. "Ottavio
Colecchi"
Primaria
"S.D'Acquisto"Succ.I. Alpi
Istituto Magistrale
"T. Stigliani"
13
4
Torino
(TO)
75
Città di
Castello
(PG)
75
Cittanova
(RC)
75
Lamezia
Terme
(CZ)
75
Torino
(TO)
74
Termoli
(CB)
74
Ivrea
(TO)
74
Oristano
(OR)
74
Portocannone
(CB)
73
Torino
(TO)
73
Milano
(MI)
73
Torino
(TO)
73
(CZ)
73
(CZ)
73
(TO)
73
Torino
(TO)
73
L' Aquila
(AQ)
73
Torino
(TO)
73
Matera
(MT)
73
Lamezia
Terme
Lamezia
Terme
San Maurizio
Canavese
I.C.
Primaria
Infanzia
Infanzia
Secondaria 1
Secondaria 2
Secondaria 2
Secondaria 2
Secondaria 2
Secondaria 2
Primaria
Secondaria 2
I.C.
Primaria
Infanzia
Primaria
Secondaria 1
I. C. Chioggia 3
Primaria- D.D.
D'Azeglio
Infanzia "S. Filippo
Neri"
Infanzia "S.
Margherita" - D.D.
D'Azeglio
Secondaria 1
"E. Fermi"
Liceo Classico "F.
Capece" (Sede
cent.)
I.T.C.S. "A.
Fraccacreta"
I.T.I.S. "A. Savoja"
Liceo Scientifico "L.
Da Vinci"
I.I.S." I. Morra"
Primaria-I.C. Piazza
D. Sauli ex Battisti
I.I.S. "E.Majorana" Sez. tecnica
I.C. "Porto Romano"
plesso Coni Zugna
Infanzia/Primaria
"P. Basso"
Infanzia "Mons.
Moietta"
Primaria
"F. Rismondo"
Secondaria 1
"Guinizzelli"
Chioggia
(VE)
73
Torino
(TO)
72
San Cataldo
(CL)
72
Torino
(TO)
72
Udine
(UD)
72
Maglie
(LE)
72
San Severo
(FG)
71
L'Aquila
(AQ)
71
Firenze
(FI)
71
Matera
(MT)
70
Roma
(RM)
70
Torino
(TO)
70
Fiumicino
(RM)
70
Termoli
(CB)
70
Lamezia
Terme
(CZ)
70
Gorizia
(GO)
70
Castelfranco
Emilia
(MO)
70
Nella terza categoria sono stati inseriti gli edifici scolastici,
29, che ottengono un punteggio compreso tra 60/100 e
69/100. Il livello di attenzione e orientamento alla sicurezza,
alla qualità ed al comfort si può considerare sufficiente.
13
5
Secondaria 2
Primaria
Secondaria 2
Primaria
Infanzia
Secondaria 1
I.C.
Secondaria 2
Primaria
Primaria
Secondaria 1
Primaria
Secondaria 2
Secondaria 1
Secondaria 2
Secondaria 1
Secondaria 2
Infanzia
I.C.
Secondaria 1
Primaria
I.T.I. "G. Caso"
Primaria - I.C.
Piazza D.Sauli ex
Alonzi
Liceo Ginnasio
"Dante"
Primaria "San
Giuseppe" - II C.D.
lnfanzia "Giardino d.
Catalpe"
Secondaria 1
"Carducci" plesso
Balsamo
I.C.
"S. Giusta"
I.T.I.S.
Primaria "L.
Manara"
Primaria - V C. D.
Secondaria 1 "C.
Nigra"
Primaria "C.Battisti"
Liceo Classico "C.
Eliano"
Secondaria 1
"G.Carducci"
Liceo Linguistico
Sorano
III I.C. Giarre plesso
"Macherione"
I.T.C. Bilinguistico
"M. Polo"
Infanzia "F.
Quaranta"
D.D. "G. Leopardi"
plesso Leopardi
Secondaria 1"M.
Gizzio"
Primaria "S. Filippo
Neri"
13
6
Piedimonte
Matese
(CE)
69
Roma
(RM)
69
Firenze
(FI)
69
San Cataldo
(CL)
69
Chianciano
Terme
(SI)
68
San Cataldo
(CL)
68
S. Giusta
(OR)
68
Manciano
(GR)
68
Milano
(MI)
68
Casoria
(NA)
68
Torino
(TO)
67
Torino
(TO)
67
Palestrina
(RM)
67
San Cataldo
(CL)
66
Sorano
(GR)
66
Giarre
(CT)
66
Bari
(BA)
65
Torino
(TO)
65
Licata
(AG)
65
Roma
(RM)
65
San Cataldo
(CL)
65
I.C.
I.C.
I.C.
Secondaria 2
Secondaria 1
Secondaria 1
Secondaria 2
Primaria
I.C. "Racconigi"
I. C. Melicucco
plesso "D.Milani"
I.C. "Padre Minozzi"
Liceo "G. Marconi"
Secondaria 1
"Graziani" ( I.C.
Bagnacavallo)
III I.C. Giarre plesso
"Verga"
I.T.A.S. (MUSP)
Primaria "Parco di
Veio"
Torino
(TO)
64
Melicucco
(RC)
64
Matera
Pescara
(MT)
(PE)
63
63
Bagnacavallo
(RA)
63
Giarre
(CT)
62
L' Aquila
(AQ)
62
Roma
(RM)
61
La quarta categoria comprende gli edifici scolastici, 3, che
ottengono un punteggio compreso tra 50/100 e 59/100. Il
giudizio sull’orientamento alla sicurezza è insufficiente.
Secondaria 2
Secondaria 1
I.C.
Liceo Scientifico
Manciano
Sec 1- I.C. Piazza
D. Sauli ex Vivaldi
I.C."Borgoncini
Duca" plesso
Manetti
Manciano
(GR)
59
Roma
(RM)
58
Roma
(RM)
58
In questa annualità nessun edificio scolastico tra quelli
monitorati ha riportato il punteggio inferiore a 50/100, cioè il
giudizio pessimo.
13
7
Capitolo 12 – Considerazioni e proposte
I dati di questo XI Rapporto confermano quanto grave sia
ancora oggi lo stato degli edifici scolastici. Pur apprezzando il
notevole sforzo dell’attuale Governo, data la grave crisi
economica che attanaglia il Paese, di mettere a disposizione
risorse economiche e procedure di emergenza per far fronte
alle situazioni più critiche, riteniamo, però, che sia siderale la
distanza tra quanto stanziato e quanto effettivamente
necessario all’edilizia scolastica.
Se unanime è la voce delle istituzioni locali e nazionali nel
ritenere l’edilizia scolastica una emergenza nazionale, se
crescente è la consapevolezza dei cittadini, soprattutto dei
genitori e degli studenti, nel ritenere questa una delle priorità
da affrontare per la scuola italiana allora, occorre agire di
conseguenza. Per questo chiediamo un maggiore impegno da
parte di tutti per arrivare ad un quadro puntuale delle
necessità, per definire un programma decennale di interventi
(come avviene in altri paesi europei), per trovare ulteriori
risorse. Altrimenti nessuno potrà continuare a dire di aver fatto
il possibile ma, soprattutto, nessuno potrà dire di aver lavorato
per scongiurare altre tragedie, perché così non è.
Le proposte che seguono, sono state dettate, pensiamo, dal
realismo, dalla concretezza, dal senso di responsabilità.
1)
ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA: CONOSCERE
LO STATO DELLE SCUOLE E GLI INTERVENTI DA
REALIZZARE.
È unanime e generalizzata la convinzione che, senza una
completa e aggiornata mappatura dello stato degli edifici
scolastici italiani dal punto di vista strutturale e non, sia
impossibile
passare
dall’emergenza
ad
una
vera
programmazione degli interventi, sia impossibile individuare le
situazioni più gravi ed urgenti, sia impossibile valutare con
13
8
oggettività su quali immobili investire, quali demolire, quanti
costruire ex novo in nuove zone; e, cosa più drammatica di
tutte, sia impossibile, prevenire altre tragedie.
I risultati dell’Anagrafe derivante dall’applicazione della Legge
23 del 1996, che ha rilevato gli aspetti strutturali degli edifici
scolastici (agibilità, collaudo, prevenzione incendi, ecc.)
insieme alla mappatura degli elementi non strutturali, partita
nel 2009, ad oggi non sono stati pubblicati ad eccezione di
alcuni dati generali diffusi recentemente dal MIUR in modo
aggregato, per regioni.
La nostra richiesta, che rinnoviamo con insistenza, è che:
 i dati siano pubblicati in modo trasparente,
disaggregati non solo per regioni, ma per singole scuole, che
riguardino sia gli elementi strutturali che quelli non strutturali,
che siano liberamente e facilmente consultabili sul sito del
Ministero dell’Istruzione nella sezione “La scuola in chiaro”
dove
già
compaiono,
accessibili
a
tutti,
quelli
sull’organizzazione e sul personale di migliaia di scuole
italiane, ma non quelli relativi all’edilizia scolastica.
Se ciò non avverrà al più presto, Cittadinanzattiva si riserva di
mettere in campo azioni mirate al fine di raggiungere questo
obiettivo;
 sia previsto l’obbligo per l’ente proprietario di garantire un
aggiornamento costante dei dati relativi alle condizioni
strutturali e non, degli edifici scolastici che dovrebbe confluire
nella banca dati nazionale di cui sopra;
 sia previsto l’obbligo per l’ente proprietario di effettuare
sopralluoghi tecnici periodici anche in regime ordinario e
non solo emergenziale, nei periodi di chiusura prolungata delle
scuole, d’estate e, ove possibile anche nel periodo natalizio
per poter costantemente monitorare la situazione soprattutto
degli edifici con maggiori criticità, avvalendosi di tecnici
13
9
comunali e provinciali già in organico o con il supporto di
tecnici ed esperti della protezione civile, ecc.
2)
INTERVENTI SUGLI EDIFICI: SEMPLIFICARE LE
PROCEDURE, ACCENTRARE LE DECISIONI, GARANTIRE I
CONTROLLI
La vicenda emblematica del Il I stralcio dei fondi CIPE di 358
milioni di euro del 2010 per 1.700 interventi (di cui 7 segnalati
da Cittadinanzattiva) dimostra che a causa soprattutto della
farraginosità e delle lungaggini delle procedure, ma anche, in
qualche caso, per incapacità o inadempienza di alcune
amministrazioni locali, a distanza di tre anni solo una parte di
quei fondi sono stati effettivamente utilizzati, e solo
parzialmente gli interventi completati. Così come non si
conosce la sorte dell’ultima tranche dei fondi CIPE (parte
restante del miliardo di euro dei fondi FAS) riguardanti
prevalentemente le regioni “obiettivo: Calabria, Campania,
Puglia e Sicilia.
 Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture di rendere noti i
dati riguardanti gli interventi realizzati, con i fondi di cui sopra,
in corso di realizzazione e non realizzati, e, in quest’ultimo
caso, di conoscerne i motivi, per chiudere definitivamente
questa deludente pagina.
Semplificare le procedure e la normativa di riferimento
Ci sembra molto importante la decisione di attribuire poteri ai
Sindaci e ai Presidenti di Provincia di Commissari straordinari
per l’edilizia scolastica fino a dicembre 2014 inserita nel
Decreto del Fare (agosto 2013) per accelerare le procedure di
spesa e di apertura dei cantieri nelle scuole che necessitano di
interventi urgenti, a partire dai primi 150 milioni di euro già
stanziati (vedi approfondimento apposito nel capitolo 9 di
questo Rapporto). Se questo provvedimento, come tutti ci
auguriamo si dimostrerà efficace, allora si arriverà a dover
scegliere, tra poco più di un anno, se prorogarlo sino alla
14
0
“normalizzazione” della situazione dell’edilizia scolastica
italiana oppure se rivedere la normativa di riferimento
nell’ottica della semplificazione per facilitare l’utilizzo dei fondi
pubblici, ottimizzando i tempi.
Garantire controlli e misurare i risultati degli investimenti
Il nostro Paese, ed il mondo della scuola in particolare, è
ancora recalcitrante nei confronti di una pratica consolidata e
diffusa di valutazione dell’utilizzo delle risorse, dei risultati
raggiunti, ecc..
Eppure, essa è indispensabile e va applicata anche all’edilizia
scolastica sia per quanto riguarda gli adempimenti di
competenza dei Dirigenti scolastici (nomina delle figure
preposte, promozione delle iniziative di informazione e
formazione, programmazione e gestione delle emergenze,
richiesta degli interventi agli Enti Locali, redazione del
Documento di Valutazione dei Rischi e del Piano di
evacuazione, controllo degli impianti interni, ecc.), sia per
quelli dei Comuni e delle Province (manutenzione ordinaria e
straordinaria degli immobili, adeguamenti degli impianti
elettrici, termici, ecc. e rilascio delle certificazioni di agibilità
statica, agibilità igienico sanitaria e prevenzione incendi,
avvalendosi, negli ultimi due casi, delle Asl e dei Vigili del
Fuoco).
Chi controlla che ciò avvenga? Gli Ispettori del Ministero
dell’Istruzione attualmente in organico, ammesso e non
concesso che abbiano la competenza di occuparsi anche della
sicurezza interna dell’edificio scolastico sono davvero un
drappello sparuto: 301 in tutta Italia!. I cittadini possono fare la
loro parte, come dimostra questa indagine, ma è ancora
troppo poco.
3)
NUOVI EDIFICI SCOLASTICI: COSTRUIRE
ORDINARIA PREFABBRICATI “POST SISMA”.
14
1
IN
VIA
Se l’edilizia scolastica versa in condizioni emergenziali, se i
fondi a disposizione sono scarsi e le procedure di utilizzo
complesse e farraginose, se è urgente costruire nuovi edifici e
non solo intervenire su quelli preesistenti, ne consegue che
occorra trovare soluzioni alternative agili, veloci e convenienti
adatte alla gravità della situazione.
Le due recenti esperienze della ricostruzione delle scuole in
Abruzzo prima e nell’Emilia Romagna poi, hanno dimostrato
come sia possibile costruire M.U.S.P., Moduli ad Uso
Scolastico Provvisori (Abruzzo) o E.S.T , Edifici Scolastici
Temporanei (Emilia Romagna) in un tempo che va dai 30 ai 60
giorni, disponendo di strutture sicure, antisismiche, accessibili,
ecosostenibili, con risparmio energetico, esteticamente valide,
ad opera di imprese italiane tecnologicamente avanzate, con
non meno di 50 anni di vita garantiti e che costino comunque
meno di un edificio scolastico costruito secondo i parametri
“normali”.
E’ una di quelle rare esperienze positive che andrebbero
tesaurizzate. Questi, a nostro parere, alcuni dei vantaggi che
ci fa esprimere a favore dell’utilizzo di questo approccio
costruttivo anche in via ordinaria e non solo in situazioni di
emergenza:
- poter affrontare immediatamente le situazioni di
particolare
criticità
ed
urgenza,
abbattendo
drasticamente i tempi di edificazione;
- poter rispondere tempestivamente sia alla diminuzione
che all’aumento della popolazione scolastica;
- poter trasformare continuamente gli ambienti scolastici
seguendo il mutare delle esigenze didattiche, così
come prospettava l’ex Ministro Profumo con
l’emanazione delle nuove Linee guida per i nuovi edifici
scolastici;
- poter abbattere, in percentuali significative, i costi di
realizzazione ma anche quelli di consumo energetico;
14
2
-
4)
poter
facilmente
dismettere
la
costruzione,
smontandola e riutilizzandola altrove ad altri scopi,
qualora non dovesse più servire, come nel caso delle
zone o dei quartieri che si spopolano.
TROVARE ALTRI FONDI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA
I fondi sono pochi. I limiti imposti dal patto di stabilità non
agevolano le amministrazioni che vorrebbero continuare ad
investire sull’edilizia scolastica o almeno sulla manutenzione
ordinaria degli edifici.
Eppure, investire sull’edilizia scolastica, significherebbe
contribuire alla ripresa economica del paese, con la
creazione
di
nuove
opportunità
occupazionali,
considerando così la scuola una grande infrastruttura, una
grande opera pubblica sulla quale investire.
In attesa di una programmazione realistica e pluriannuale,
adeguata alle reali necessità proponiamo:
 la piccola manutenzione affidata direttamente alle
scuole con la gestione diretta dei fondi disponibili,
per ovviare a quanto evidenziato dal Rapporto circa la
mancanza di tempestività negli interventi manutentivi e,
spesso, l’assenza di essi. Le scuole o meglio, il Dirigente
scolastico ed i suoi stretti collaboratori, potrebbero riuscire
direttamente e tempestivamente a risolvere problemi di piccola
e media entità. Sarebbe un ulteriore tassello nella ridefinizione
dell’autonomia scolastica.
 il concorso sussidiario dei soggetti privati e delle
famiglie all’edilizia scolastica
Un principio fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione è
espresso dall’articolo 118 u.c., secondo il quale, cittadini
singoli e associati e, quindi, anche soggetti privati, devono
essere “favoriti” dallo Stato e da tutte le sue articolazioni, in
14
3
quanto risorsa irrinunciabile per le comunità territoriali e,
dunque anche per le scuole, quando agiscono nell’interesse
generale e secondo il principio di sussidiarietà. Si è ispirato a
questo principio anche l’art. 53 del Decreto “Semplificazioni”
del Governo Monti quando ha previsto modalità innovative di
interventi di aziende edili nell’edilizia scolastica pubblica.
Purtroppo, sono poche le esperienze fino ad oggi realizzate in
questo ambito, a causa della situazione economica difficile
anche per il comparto edile del nostro Paese.
Molto importante, invece, il sostegno economico e materiale
che le famiglie stanno fornendo alla scuola italiana, ancor di
più in questi anni critici, di cui andrebbe almeno preso atto
pubblicamente. Le famiglie già da molti anni sostengono la
scuola pubblica attraverso:
- il contributo “volontario” o “erogazione liberale”
annuale;
- la donazione di materiali didattici (carta per fotocopie,
colori, ecc.), igienici (scottex, carta igienica, sapone,
ecc.);di strumenti tecnologici (computer, stampanti,
ecc.) e di giochi;
- la messa in campo di competenze professionali a fini
didattici (dibattiti, incontri, ecc.);
- gli interventi di manutenzione, di abbellimento e di
pulizia negli edifici scolastici.
Sarebbe interessante quantificare il valore economico, oltre
che civico, di queste modalità di contribuzione “volontaria” per
capire quanto pesino sulla scuola italiana e cosa accadrebbe
se venissero meno. Senza dare giudizi di sorta, anche perché
in alcuni casi Cittadinanzattiva se ne è fatta diretta promotrice,
ci siamo limitati a riportare una trentina di esperienze (vedere
l’Approfondimento al capitolo 3), su tutto il territorio italiano,
che attestano questa prassi crescente di intervenire nella
manutenzione che comunque viene vissuta dai cittadini come
un modo concreto di reagire all’abbandono o all’impossibilità di
intervento del pubblico, alla rassegnazione diffusa che nulla
14
4
cambierà, o che le cose peggioreranno, dimostrando di
percepire la scuola come un bene comune di tutta la
collettività, da difendere e migliorare.
 8XMille alla scuola italiana
Tra le possibili iniziative per reperire risorse finanziarie da
dedicare al patrimonio edilizio scolastico, c’è quella di
trasformare in legge la proposta, già depositata in Parlamento,
di destinare ad interventi di valorizzazione e ammodernamento
del patrimonio immobiliare scolastico una quota dell’otto per
mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta
gestione statale, di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222.
Cittadinanzattiva, insieme ad altre organizzazioni civiche,
sostengono il Disegno di legge affinché venga approvato nel
minor tempo possibile.
 l’eliminazione degli sprechi a partire dalle scuole in
affitto
Ammonta ad un migliaio il numero degli edifici scolastici di
proprietà privata, sede di istituzioni scolastiche pubbliche.
Andrebbe colta l’opportunità di razionalizzare la spesa
eliminando i costi degli edifici in affitto e reinvestendoli, per
es., nella costruzione di nuovi edifici.
5)
PROTEGGERE I PIU’ PICCOLI
Le scuole dell’Infanzia e Primaria, che rappresentano il 59%
delle scuole monitorate e sono frequentate da bambini piccoli,
dai 3 agli 11 anni, meritano particolare attenzione. Infatti,
questi bambini oltre a vivere nelle scuole le stesse condizioni
precarie dei grandi, per la loro giovane età si trovano in
condizioni di particolare fragilità e rischio, per quanto attiene
alla loro sicurezza e alla loro salute.
Dati
come
l’inadeguata
sorveglianza
dell’ingresso
dell’edificio (16% delle scuole Infanzia e Primaria), i cancelli
aperti durante l’orario scolastico nel 64% dei casi, la scarsa
14
5
presenza di adulti durante la salita o la discesa delle scale
senza antiscivolo sui gradini (1 scuola su 6) e non sempre
dotate di corrimano dell’altezza minima prevista per legge,
possono destare qualche timore giustificato nei genitori che
lasciano al portone della scuola i propri figli.
Anche gli aspetti legati all’igiene lasciano molto a desiderare:
tracce di sporcizia rilevate nei bagni (8%), attrezzature e
prodotti incustoditi (13%), assenza di sapone, asciugamano e
carta igienica per il 40% dei bagni. Se a questo aggiungiamo
che è sempre più difficile poter contare sull’aiuto del personale
non docente che accompagni i bambini al bagno, si può
facilmente dedurre che le procedure igieniche adottate dai
bambini, lasciati a loro stessi, non siano delle più
raccomandabili.
Per quanto riguarda gli aspetti legati alla salute: la
somministrazione dei farmaci è prevista in oltre la metà delle
scuole dell’Infanzia e Primaria (54% di esse).
Tra i prodotti utilizzati per la pulizia, accanto a quelli
specializzati, vengono usati contemporaneamente candeggina
in 53 scuole (54%), ammoniaca in 26 scuole (27%), acido
muriatico in 3 scuole (3%), che, come sappiamo possono
nuocere sia a chi li utilizza ma anche a chi ne viene in qualche
modo in contatto.
Le condizioni delle aule, poi, dove i bambini trascorrono gran
parte del loro tempo, non sono certo ottimali: pur avendo
riscontrato in queste scuole un maggior numero di arredi a
norma rispetto alle scuole secondarie, in 1 scuola su 4 banchi
e sedie sono danneggiati e poco puliti nel 12% e gli
appendiabiti insufficienti. In aula, poi, in oltre il 40% delle
scuole gli armadi e le librerie non sono stati ancorati al muro e
sono presenti spigoli vivi (arredi e termosifoni). Le vetrate non
sono né conformi né retinate in oltre la metà delle scuole.
Molte delle criticità riscontrate potrebbero essere facilmente
risolte e senza eccessivo esborso di risorse economiche.
Eppure, ciò non avviene o avviene di rado.
14
6
Ciò dimostra:
- la scarsa consapevolezza circa aspetti che riguardino
la qualità, la sicurezza e la salute e la conseguente
disattenzione nell’adottare provvedimenti migliorativi in
relazione a questi problemi;
- la necessità di impegnarsi in attività di formazione e
informazione rivolta al personale scolastico e alla
dirigenza scolastica per far crescere la cultura della
sicurezza in tutto il personale docente e non.
6)
RITORNARE A PARAMETRI NUMERICI ADEGUATI ALLE
CARATTERISTCHE DELLE AULE
Erroneamente si pensa che un’aula sia sovraffollata ed in
sicura “solo” quando ci siano più di 30 alunni (circa lo 0,6%
delle classi).
A causa dell’applicazione nel triennio 2009-2011 dell’articolo
64 della legge 133/2008, che ha consentito l’innalzamento del
numero di studenti per classi ben oltre i limiti stabiliti dalla
normativa anti incendio, ben oltre i limiti imposti dalla
normativa sullo spazio vitale per ciascuno studente, ecc. come
evidenzia anche il nostro Rapporto finiscono per trovarsi in
una condizione di precarietà, invivibilità, insalubrità,
insicurezza almeno il 20% delle aule scolastiche, cioè 1 su 5!
(vedere approfondimento al capitolo 7).
Le maggiori criticità evidenziate quest’anno nelle aule tra cui:
le difficili condizioni di vita all’interno delle aule
(qualità/quantità di ossigeno, livelli di temperatura ed
illuminazione); la presenza di distacchi di intonaco, di
infiltrazioni di acqua, di muffe e di polvere, con danno degli
apparati respiratori degli alunni e non solo; la mancanza di
arredi a norma e a misura degli studenti che, insieme alle
condizioni ambientali incide non poco sulla qualità
dell’insegnamento e dell’apprendimento; il crescente disagio
per gli studenti disabili, per i quali non solo non è più rispettato
il rapporto numerico di 1 a 20 all’interno di ciascuna classe,
14
7
ecc.) dimostrano come la situazione sia ormai fuori controllo. Il
TAR del Molise è intervenuto ben quattro volte dando ragione
a chi presentava situazioni di mancato rispetto della legge di
prevenzione incendi e di quella dello spazio vitale nelle aule.
Dunque chiediamo di:
 rivedere l’art. 64 della legge 133/2008.
7)
ABBATTERE LE BARRIERE (architettoniche e non)
Molti dei quasi 200.000 studenti con disabilità iscritti nelle
scuole italiane vedono leso il loro diritto allo studio ogni giorno
perché impediti alla frequenza regolare per la riduzione dei
servizi (trasporti, orari degli insegnanti di sostegno, assenza
del personale ausiliario per andare in bagno o mangiare, ecc.),
perché parcheggiati nelle aule anche solo per il fatto che
l’ascensore non funziona o per la presenza diffusa di barriere
(il 50% di essi non partecipa d uscite, gite), soli o circondati a
volte dall’indifferenza di adulti e coetanei. La loro situazione si
aggrava a causa del contesto già difficile di molte scuole
perché sovraffollate o poco sicure, perché insalubri o perché
poco attrezzate Per questo chiediamo di:
 dare piena attuazione alle leggi sull’eliminazione di
barriere architettoniche e sull’inclusione effettiva degli alunni
con disabilità, sanzionando le amministrazioni pubbliche che
non lo fanno;
 prevedere per gli insegnanti di sostegno percorsi
formativi specifici in rapporto alle diverse disabilità tenendo
conto al momento dell’assegnazione del ragazzo;.
 prevedere criteri di classificazione delle disabilità e di
assegnazione degli insegnanti di sostegno omogenei in
tutto il territorio nazionale;
14
8
 rivedere i percorsi universitari per professionisti della
progettazione edile per migliorare l’acquisizione delle
conoscenze necessarie alla realizzazione di interventi
strutturali che tengano realmente conto dei bisogni legati alle
diverse disabilità e consentano di arrivare ad una
progettazione universalmente inclusiva.
8) FAVORIRE IL BEN-ESSERE A SCUOLA
Oltre il 35% dei bambini è sovrappeso, più di 900.000 giovani
under 16 fanno abitualmente uso di alcolici, un ragazzo su
cinque fuma la prima sigaretta prima dei 15 anni. E poi si fuma
all’interno della scuola, come dice il Rapporto, anche se è
vietato (tracce nei bagni). Positiva, a nostra parere, la recente
approvazione del Decreto che ha esteso il divieto di fumo nei
cortili e in tutti gli altri spazi comuni delle scuole. Occorre, a
questo punto che il personale della scuola vigili perché tali
provvedimenti siano rispettati a salvaguardia di tutti ma
soprattutto dei non fumatori e degli studenti più piccoli.
L’attività fisica andrebbe garantita a tutti, soprattutto a scuola
perché per molti studenti è l’unica possibilità di svolgere
attività motorie o sportive: come farlo se mancano le palestre
nelle scuole (in una scuola su due)?
Proponiamo a questo proposito di:
 investire nel recupero o nella costruzione di nuove
palestre. Le risorse investite potrebbero essere in breve
recuperate concedendo l’utilizzazione di queste strutture
anche ad esterni nella fascia pomeridiana o serale ma anche
organizzando corsi aggiuntivi pomeridiani per gli stessi
studenti, contribuendo ad arginare il fenomeno della
dispersione e a favorire l’attività fisica nei più giovani.
Si dovrebbe, però, anche ottimizzare le risorse di cui le scuole
dispongono, per es. i cortili. Nell’indagine di quest’anno le
14
9
scuole che hanno questi spazi sono 141, cioè l’85% del totale
e di questi 2 su 3 sono all’interno di scuole dell’infanzia,
primaria e Istituti Comprensivi. E’ necessario ed urgente,
perciò:
 migliorare le condizioni dei cortili e la loro utilizzazione per
attività motorie e sportive, per attività ricreative, allestendo
anche aree gioco e aree verdi per i più piccoli.
Un aspetto che può sembrare marginale ma che così non è, è
rappresentato dai tipi di prodotti presenti nei distributori
automatici di bevande (65%) e in quelli di snack (32%),
all’interno delle scuole monitorate quest’anno. Continuano ad
imperversare le bevande zuccherate e gassate e sono
praticamente scomparsi i prodotti naturali o poco calorici.
Proponiamo che:
 dal Ministero della Salute e da quello dell’Istruzione arrivino
consigli e suggerimenti alle scuole (Dirigenti scolastici e
Referenti per la Salute) affinché possano intervenire sulla
scelta di prodotti più adatti e salutari tra quelli in commercio.
La somministrazione dei farmaci. Non solo tale fenomeno
risulta in costante crescita, soprattutto nelle scuole dell’obbligo
ma anche nelle scuole monitorate quest’anno, ci si affida al
“fai da te” per la somministrazione dei farmaci per gli alunni
che ne necessitano utilizzando il personale della scuola (80%),
o ricorrendo ai familiari (20%) in una scuola su cinque.
Chiediamo che venga emanata al più presto, in sostituzioni
delle Raccomandazioni del 2005 del MIUR e del Ministero
della Salute attualmente vigenti:
 una normativa specifica che regolamenti sia la
somministrazione dei farmaci che l’osservanza di specifici
regimi alimentari in caso di patologie che lo richiedano,
all’interno delle scuole di ogni ordine e grado.
Dello stati degli arredi di è lungamente detto nel Rapporto.
Chiediamo che almeno in fase di acquisto degli arredi da parte
di Comuni e Province:
15
0
 si ponga particolare cura e attenzione nella scelta degli
arredi scolastici affinché siano prodotti di qualità, a norma, di
dimensioni adatte agli utenti.
Chiediamo ai Dirigenti scolastici che:
 sapone, asciugamano, carta igienica siano presenti in
tutti i bagni degli studenti e che si educhi tutti ad un corretto
lavaggio delle mani, ad un uso oculato, consapevole e
responsabile dei prodotti igienici, così come avviene in casa
propria, anche adottando sanzioni di utilità sociale per chi
adotti comportamenti vandalici.
15
1
ALLEGATO 1 - LA MAPPA DEI FATTORI E DEGLI
INDICATORI
Macro area 1: gli edifici
La sicurezza dei percorsi comuni: presenza di barriere
architettoniche (ingresso principale e corridoi, accesso agli
ascensori, accesso ai corridoi); presenza di uscite di emergenza;
presenza di ostacoli sulle uscite di emergenza; presenza di scale di
sicurezza nell’edificio; corridoi, scale, passaggi di almeno 120 cm di
larghezza. Presenza di distacchi di intonaco (ingresso principale,
corridoi). Presenza di altri segni di fatiscenza (ingresso principale,
corridoi).
La sicurezza dei servizi generali
Presenza di barriere architettoniche (segreteria, sala professori,
cortile, servizi igienici). Presenza di porte con apertura antipanico
(segreteria, sala professori, cortile, servizi igienici). Presenza di
distacchi di intonaco su pareti e soffitti (segreteria, sala professori,
cortile, servizi igienici). Presenza di altri segni di fatiscenza
(segreteria, sala professori, servizi igienici).
Cortile: presenza di una recinzione, condizione della recinzione,
presenza di ingombri, rifiuti, fonti di pericolo, crolli di intonaco; utilizzo
del cortile in generale e da parte degli studenti, presenza e cura degli
spazi verdi del cortile, presenza di aree di gioco attrezzate.
La sicurezza dei servizi didattici Dotazioni di aula computer,
palestra, biblioteca, mensa, laboratori.
Presenza di barriere architettoniche (laboratori, aula computer,
biblioteca, palestre, mensa) .Presenza di porte con apertura
antipanico (laboratori scientifici, aula computer, biblioteca, palestre,
mensa). Presenza di distacchi di intonaco (laboratori scientifici, aule
computer, biblioteca, palestra, mensa).
Presenza di altri segni di fatiscenza (laboratori scientifici, aula
computer, biblioteca, palestra, mensa).
15
2
La sicurezza delle aule
Presenza di barriere architettoniche (ingresso aule). Presenza di
porte con apertura antipanico. Presenza di distacchi di intonaco su
soffitti e pareti. Presenza di altri segni di fatiscenza su soffitti e pareti.
La sicurezza degli impianti Giudizio del Responsabile del
Servizio Protezione e Prevenzione sul livello di adeguamento degli
impianti elettrici (percorsi comuni, aule, palestra e mensa, altri locali
ad uso didattico, altri locali); dotazione di lampade di emergenza;
presenza di fili elettrici scoperti (corridoi, segreteria, sala professori
laboratori scientifici, aula computer, biblioteca, palestra, mensa, aule,
servizi igienici); presenza di prese e interruttori rotti o divelti (corridoi,
segreteria, sala professori, laboratori scientifici, aula computer,
biblioteca, palestra, mensa, aule, servizi igienici).
Presenza di cavi volanti (corridoi, segreteria, sala professori,
laboratori scientifici, aula computer, biblioteca, palestra, mensa, aule,
servizi igienici). Giudizio del Responsabile del Servizio Protezione e
Prevenzione rispetto al livello di adeguamento alle norme antiincendio (percorsi comuni, aule, locali ad uso didattico, altri locali).
Chiusura dei quadri elettrici (laboratori scientifici, aula computer,
biblioteca, palestra, mensa). Presenza di vetrate conformi.
Lo stato dell’edificio Presenza di lesioni strutturali (facciata
interna, facciata esterna). Giudizio del Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione sullo stato di manutenzione dell’edificio.
Lavori di manutenzione negli ultimi 3 anni. Richiesta di intervento
manutentivo all’ente proprietario. Tempistica nell’intervento da parte
dell’ente proprietario. Richiesta di intervento di tipo strutturale all’ente
proprietario. Tempistica dell’intervento dell’ente proprietario.
I cantieri
Cantieri che interferiscono con i normali percorsi; con percorsi
alternativi; con percorsi alternativi agibili; con segnaletica di
sicurezza adeguata; che producono polveri e rumori. Parti
dell’edificio interessate da cantieri.
15
3
Macro area 2: la qualità.
I percorsi comuni Uniformità dei pavimenti (ingresso principale,
corridoi). Integrità delle finestre (ingresso principale, corridoi).
Presenza degli adesivi anti-scivolo sui gradini. Presenza corrimano e
altezza minima di cm. 75. Giudizio del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione rispetto all’adeguatezza del livello di
illuminazione, di aerazione e di temperatura ambientale (ingresso,
corridoi).
Le aule Uniformità dei pavimenti. Integrità delle finestre, dotazione
di tendaggi, tapparelle e persiane e loro stato. Integrità dei banchi.
Integrità delle sedie Presenza e adeguatezza appendiabiti. Presenza
arredi a norma UNI ed ergonomici. Presenza di spigoli vivi,
armadietti non ancorati, ecc. Giudizio del Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione rispetto all’adeguatezza del livello di
aerazione, temperatura ambientale e illuminazione delle aule.
I servizi didattici
Uniformità dei pavimenti (laboratori scientifici, palestra, aula
computer, biblioteca, mensa). Integrità delle finestre (laboratori
scientifici, palestra, aula computer, biblioteca, mensa). Esistenza di
una o più palestre all’interno della scuola e frequenza nell’utilizzo;
altri luoghi dove si effettuano le attività sportive. Presenza di
attrezzature danneggiate in palestra e di attrezzature specifiche per
disabili.
Presenza di fonti di pericolo in palestra. Presenza di spogliatoi
Giudizio sul livello di adeguatezza dei livelli di illuminazione,
aerazione e temperatura ambientale (locali ad uso didattico).
Presenza dell’ impianto di condizionamento dell’aria.
Presenza di cassette di pronto soccorso adeguate alla natura dei
rischi (laboratori scientifici, palestre).
Servizi generali e servizi igienici
Uniformità della pavimentazione (segreteria, sala professori, cortile,
servizi igienici). Integrità delle finestre (segreteria, sala professori,
servizi igienici). Esistenza di bagni per disabili e bagni da loro
utilizzabili. Giudizio del Responsabile del Servizio Prevenzione e
15
4
Protezione. rispetto al livello di aerazione, temperatura ambientale e
illuminazione (segreteria, sala professori, cortile, servizi igienici).
Servizi aggiuntivi
Possibilità di utilizzo dei locali della scuola al di fuori dell’orario
scolastico. Presenza di distributori automatici di bevande. Presenza
di distributori automatici di snack. Utilizzo dei distributori da parte del
personale docente, non docente e degli studenti.
Macro area 3: la sicurezza interna - prevenzione e
vigilanza
Iniziative di prevenzione
Presenza di estintori e numero di estintori non segnalati e con
etichetta scaduta. Diffusione di sussidi sulla sicurezza a studenti,
insegnanti, personale non docente. Realizzazione di iniziative di
formazione per studenti, personale docente e non . Effettuazione
delle prove di evacuazione. Conoscenza del Responsabile del
Servizio Prevenzione e Protezione. Conoscenza del segnale di
allarme. Individuazione dei ruoli all’interno delle classi in caso di
evacuazione. Informazione ai genitori sulle procedure di sicurezza e
primo soccorso. Esistenza di sistemi di vigilanza all’ingresso
dell’edificio. Chiusura dei cancelli esterni durante l’orario scolastico.
Segnaletica
Affissione della mappa indicante i luoghi pericolosi dell'edificio.
Presenza dei segnali di avvertimento nei pressi dei punti pericolosi.
Presenza della piantina con i percorsi di evacuazione.
Segnalazione delle uscite di emergenza. Segnalazione delle vie di
fuga. Presenza di cartelli informativi relativi alle precauzioni da
osservare (laboratori scientifici, aule computer).
Formazione
del
personale
docente/non
docente
Realizzazione di iniziative di formazione per il personale docente e
non docente così come previste dalla 81/2008 (sicurezza del lavoro,
prevenzione incendi, sicurezza elettrica, prove di evacuazione,
elementi di primo soccorso, altro).
15
5
Incidenti a scuola Numero incidenti al personale docente, non
docente e agli studenti. Cause degli incidenti. Intervento del 118.
Somministrazione dei farmaci a scuola Procedura di
somministrazione. Auto somministrazione. Somministrazione da
parte di diversi soggetti (referente salute, docenti, personale non
docente, familiare, personale sanitario esterno).
Macro area 4: Certificazioni, adeguamento al Decreto
Legislativo 81/08, igiene e pulizia.
La certificazione
Esistenza del Certificato di agibilità statica e documento esibito per
mostrarne l’esistenza. Esistenza del Certificato di agibilità igienico
sanitaria e documento esibito per mostrarne l’esistenza. Esistenza
del Certificato di prevenzione incendi e documento esibito per
mostrarne l’esistenza.
Adeguamento al Decreto Legislativo 81/2008 Nomina del
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza . Nomina del Medico
competente.
Nomina degli Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi. Nomina
degli Addetti al Pronto Soccorso. Esistenza del piano di
evacuazione. Livello di diffusione e conoscenza del piano di
evacuazione. Esistenza del documento sulla valutazione dei rischi.
Livello di completezza e di diffusione e conoscenza del documento
sulla valutazione dei rischi.
Igiene e pulizia
Presenza dell'acqua potabile. Stato dei bagni degli studenti:
presenza di attrezzature e materiali di pulizia incustoditi, tracce di
sporcizia, rifiuti fuori dai contenitori, mozziconi di sigaretta e odore di
fumo; presenza della carta igienica, presenza degli asciugamano,
presenza del sapone, presenza degli scopini, presenza di sanitari e
porte danneggiati.
Presenza di polvere lungo i pavimenti di tutti gli ambienti, presenza
di polvere sugli arredi, e sugli infissi di ingresso, segreteria, sala
professori, laboratori, aule computer, biblioteche, palestre, mense;
15
6
presenza di imbrattamenti e rifiuti non rimossi (ingresso, segreteria,
sala professori, laboratori, aule computer, biblioteche, palestre;
presenza di imbrattamenti nelle aule). Giudizio sulla pulizia degli
ambienti da parte del Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione; personale addetto alla pulizia, frequenza della pulizia dei
diversi ambienti e orari in cui viene effettuata, uso di macchinari ed
attrezzature specifiche; tipologia dei fornitori dei prodotti di pulizia,
presenza della scheda di sicurezza sui prodotti, tipologia dei prodotti
utilizzati per la pulizia.
15
7
ALLEGATO 2 – LE GRADUATORIE DELLE SCUOLE
DIVISE PER AMBITI TEMATICI
Graduatoria delle scuole rispetto alla macro area 1
“edifici”
 Giudizio buono: 79 edifici scolastici
Primaria "L. Guerra"- Bagnolo San Vito (MN)
Infanzia "Montessori" - Mantova
Infanzia "O.Visentini" - Mantova
Secondaria 1 "A. Frank"( I.C. Rosmini) - Crotone
Primaria "P. Ghilardini" - Gazzaniga (BG)
Secondaria 2; Liceo Classico "Socrate" - Bari
Infanzia "Nicholas Green" - Lamezia Terme (CZ)
Secondaria 1 "Nuova Europa" - Dro (TN)
Liceo Scientifico "Mariano IV" - Oristano
Primaria "F.lli Bulandi" - Albano (BG)
Infanzia "Grazie-Morini-Pedrina" - Este (PD)
Primaria Via Stella - I.C Gatto - Battipaglia (SA)
Infanzia "A. Di Anzio" - Torino
Infanzia "Scoiattolo" - Castelfranco Emilia (MO)
I.C.Gallicano- Fabbriche di V. - Fabbriche di Vallico (LU)
I.C. "G.B. Grassi" – Fiumicino (RM)
Primaria "Calamandrei" - I.C.Marconi – Battipaglia (SA)
I.I.S. "L. Nobili" - Reggio Emilia
Infanzia "Don G. Bronzini" - S. Lorenzo in Banale (TN)
Secondaria 1 "Mazzini-Patini"- Sede Mazzini - L' Aquila
I.I.S. "David M. Turoldo" - Zogno (BG)
I. C. Chioggia 1 - Chioggia (VE)
Secondaria 1 - I.C. Milani –Policoro (MT)
Infanzia di Cene (I.C. Gazzaniga) - Cene (BG)
Secondaria 1. "P.A.Mattioli" - Siena
Liceo Classico/Scientifico "Q.Ennio" - Gallipoli (LE)
Secondaria 1 g - I.C. "S.Gatti" - Lamezia Terme (CZ)
Liceo Socio Psico Ped."Q.Ennio" - Gallipoli (LE)
Primaria "Giovanni XXIII"- I.C. G.Camozzi - Bergamo
IC - Plesso Fabbriche Vallico - Fabbriche di Vallico (LU)
15
8
99
96
96
95
94
94
93
92
92
92
92
92
91
91
91
91
90
90
90
90
90
90
89
89
89
89
89
88
88
88
Infanzia "Donna Mazza" - Lamezia Terme (CZ)
Secondaria 1. "G. Galilei" - Chiusi (SI)
Primaria - I. C. "Pagliero" - San Maurizio Canavese (TO)
Infanzia/Sec.1 Gazzaniga - Gazzaniga (BG)
I.C. di Gallicano – Gallicano - (LU)
Primaria "A. Davoli" - I.C. Gatti - Lamezia Terme CZ)
Polo Scol. "Galvani - Iodi" - Reggio Emilia
Infanzia "C.Collodi" - Milano
Primaria "G. Rodari" - Chiusi Scalo (SI)
Infanzia - I. C." A. Rosmini" - Crotone (KR)
I. I.S."L. Spallanzani" - Castelfranco Emilia (MO)
Primaria "C. Poma" - Milano
Primaria "Don Bosco" - Castelfranco Emilia (MO)
Infanzia "W.Disney" - Castelfranco Emilia (MO)
Infanzia di Bagnolo Bagnolo - Chiusi Scalo (SI)
Primaria Peruzzi - Siena
I.C."A. Moro" - Seriate (BG)
Primaria - I. C. "A. Rosmini"- Crotone
Infanzia/Primaria "S. Leo Bastia" (Città di Castello) (PG)
Secondaria 1 "M. D.Libertà"- I.C. Rodari - Brandizzo (TO)
Infanzia "Strozzi e Valenti" - Mantova
Primaria "E. De Amicis" - Chiusi (SI)
Primaria "De Amicis" -I.C. F.Tozzi - Chianciano Terme (SI)
I.C. "L. Bartolini" - Cupramontana (AN)
Infanzia "A. Ferraro"-IC S. Gatti - Lamezia Terme (CZ)
Primaria plesso "D. Liotta"- I.C. Marconi - Licata (AG)
Primaria "A. Gabelli" - Torino
Secondaria 1 "Remmert" - San Maurizio Canavese (TO)
Secondaria 1 "G. Solari" - Albino (BG)
Secondaria 1 "Guinizzelli" - Castelfranco Emilia (MO)
Secondaria 1 "T. Flore" - Bari
I.C. "Balilla - Imbriani" plesso Balilla - Bari
Primaria "Kennedy" - I.C.Gatto - Battipaglia (SA)
Secondaria 1 "D. Alighieri" - L'aquila
Infanzia "Monterosso" - Bergamo
Infanzia "G. Pizzigoni" - Castelfranco Emilia (MO)
I.T.A.S. (MUSP) - L' Aquila
Secondaria 1 "D. Alighieri" - Andria (BAT)
Primaria XI C.D. "S. F. Neri"- Bari
15
9
88
87
87
87
87
87
87
86
86
86
85
84
84
84
84
84
84
84
83
83
83
83
83
83
83
83
82
82
82
82
82
82
82
82
81
81
81
81
81
Primaria "E. Pestalozzi" - Torino
Istituto Magistrale" B. Croce"- Oristano
Secondaria 1 "Marconi" - Udine
Liceo Ginnasio "D. Alighieri"- Latina
Secondaria 1 CTP "Gabelli" - Torino
Primaria "A. Capitini" - Corciano (PG)
Istituto Magistrale "T. Stigliani" - Matera
I.S.I.S. "F.Zuccarelli" – Pitigliano (GR)
I.I.S. Viale Diaz - Oristano (OR)
I.T.C.S. "A. Fraccacreta" - San Severo (FG)
81
81
81
80
80
80
80
80
80
80
 Giudizio discreto: 50 edifici scolastici
I.I.S. "Ottavio Colecchi" - L' Aquila
Primaria "Perotti" -Torino
I.I.S. "Bodoni Paravia" - Torino
Primaria "L. Manara" - Milano
Secondaria 1 "P. Valussi" - Udine
Primaria "E. Frinta" - Gorizia
Liceo Scientifico "A. Bafile" - L'Aquila
I. C. Chioggia 4 "Don Milani" - Chioggia (VE)
I.C. "Racconigi" - Torino
I. I. S. "T. D'Oria" - Ciriè
Infanzia "F.Quaranta" - Torino
Primaria "R.Sanzio" - Trento
Primaria "F. Mancuso" - I.C.S. Gatti - Lamezia Terme (CZ)
I.T.C."V.Veneto-Salvemini" - Latina
Infanzia "C. Chaplin" - Mantova
Secondaria 1 g. "F. Tozzi" - Chianciano Terme (SI)
Primaria "C.Nigra" – Ivrea (TO)
Infanzia "S. Margherita" - D.D. D'Azeglio - Torino
Infanzia "Risorgimento" - Castelfranco Emilia (MO)
Secondaria 1 "Tiepolo" - Udine
Liceo "G. Marconi" - Pescara
Istituto Comprensivo – Cittanova (RC)
Infanzia "Papa Giovanni Paolo II" - San Cataldo (CL)
Primaria "S.Giacomo"- D.D. D'Azeglio - Torino
Liceo Class/Scientifico "I. Newton" - Chivasso (TO)
Liceo Classico "F.Capece" (Sede cent.) - Maglie
(LE)
I.I.S. "U. Foscolo - V. Da Feltre" - Licata (AG)
16
0
79
79
79
79
79
79
79
79
78
78
78
78
78
77
77
77
77
76
76
76
76
76
76
75
75
75
75
Liceo Classico "C. Eliano" - Palestrina (RM)
Liceo Scientifico "E. Majorana" - Torino
Infanzia "Volterrano" - Città di Castello (PG)
I.C. "Racconigi"- Plesso Casati - Torino
lnfanzia "Giardino d. Catalpe" - Chianciano Terme (SI)
Primaria-I.C. Piazza D. Sauli ex Alonzi - Roma
I.C. Lucca 2 - Lucca
Secondaria 1 "C. Nigra" - Torino
Primaria "A. Manzi" - I.C. S. Gatti - Lamezia Terme (CZ)
I.T.I.S. "A. Savoja" - L'Aquila
Primaria - V C. D. Casoria (NA)
Primaria "S. D'Acquisto"- Succ.I. Alpi - Torino
Liceo Scientifico "L. Da Vinci" - Firenze
Primaria "C. Battisti" - Torino
Infanzia "R. Tripodi" - I.C. Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Liceo Ginnasio "Dante" - Firenze
Secondaria 1 "L. Da Vinci" - Ivrea
(TO)
Primaria "G. Deledda" - Succ. I. Alpi - Torino
Primaria "San Giuseppe" - II C.D. San Cataldo (CL)
II I.C. "G. Melodia" plesso D. Bosco Noto
(SR)
Secondaria 1 "O. Bernacchia" Termoli (CB)
Primaria - I.C. Piazza D. Sauli ex Battisti
Roma
Infanzia "S. Filippo Neri" - San Cataldo (CL)
75
74
74
73
73
73
73
73
73
72
72
72
72
72
72
71
71
71
71
71
70
70
70
 Giudizio sufficiente: 26 edifici scolastici
Infanzia - I.C. F. Tozzi - Chianciano Terme (SI)
Primaria "Don Bosco" - D.D. D'Azeglio - Torino
Sec 1-I.C. Piazza D. Sauli ex Vivaldi - Roma
Secondaria 1 "M. Gizzio" - Roma
Secondaria 1 "Carducci" plesso Balsamo San Cataldo (CL)
I.C II C.D. plesso" D. Milani" - Licata (AG)
Secondaria 1 "G. Carducci" San Cataldo (CL)
Primaria- D. D. D'Azeglio
- Torino
I.C. Chioggia 3 - Chioggia (VE)
I.T.C. Bilinguistico "M. Polo" - Bari
Infanzia "Mons.Moietta" - Lamezia Terme
(CZ)
III I.C. Giarre plesso "Macherione" - Giarre
(CT)
I.C. "Padre Minozzi" - Matera
Secondaria 1 "E.Fermi" - Udine
16
1
69
69
69
69
68
67
66
66
66
66
66
66
66
65
I.I.S. "E.Majorana" -Sez. tecnica - Torino
65
I.C."Borgoncini Duca" plesso Manetti - Roma
65
I.T.I.S. – Manciano (GR)
64
I.C. "Porto Romano" plesso Coni Zugna - Fiumicino (RM)
64
I. C. Melicucco plesso "D. Milani" - Melicucco (RC)
64
Primaria "S. Filippo Neri" - San Cataldo (CL)
64
I.C. "S. Giusta" - S. Giusta (OR)
64
Primaria "Morra" - Città di Castello (PG)
63
I.C. di Portocannone – Portocannone (CB)
63
Primaria "F. Rismondo" - Gorizia
62
Secondaria 1 "Graziani"( I.C. Bagnacavallo) –Bagnacavallo(RA)61
Infanzia/Primaria "Badia Petroia" - Città di Castello (PG)
61
 Giudizio insufficiente: 10 edifici scolastici
I.I.S." I.Morra" - Matera
III I.C. Giarre plesso "Verga" - Giarre (CT)
Liceo Linguistico Sorano - Sorano
(GR)
D.D. "G. Leopardi" plesso Leopardi - Licata (AG)
I.T.I. "G. Caso" - Piedimonte Matese (CE)
Primaria - II C.D. Termoli (CB)
I.S.I.S.S. Piedimonte Matese - Piedimonte Matese
Infanzia/Primaria "P.Basso" - Termoli (CB)
Primaria "Parco di Veio" - Roma
(RM)
Liceo Scientifico Manciano - Manciano (GR)
(CE)
59
59
58
58
56
55
55
54
53
53
Graduatoria delle scuole rispetto alla macro area 2
“qualità”
 Giudizio buono: 60 edifici scolastici
Infanzia "Nicholas Green" - Lamezia Terme (CZ)
Liceo Classico "Socrate" – Bari (BA)
Infanzia/Primaria "S. Leo Bastia" - (Città di Castello) (PG)
Primaria "De Amicis" - I.C. F.Tozzi - Chianciano Terme (SI)
Infanzia - I.C. F. Tozzi - Chianciano Terme (SI)
Secondaria 1 g. "A. Frank"( I.C. Rosmini) - Crotone
Primaria "A. Davoli" - I.C. Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Primaria "Calamandrei" - I.C. Marconi – Battipaglia (SA)
Primaria "L. Guerra" - Bagnolo San Vito (MN)
16
2
93
92
92
91
90
89
89
89
89
Primaria "E. De Amicis" – Chiusi (SI)
Infanzia "Don G. Bronzini" - S. Lorenzo in Banale (TN)
Primaria - I. C. "A. Rosmini" - Crotone
I.C. "Racconigi"- Plesso Casati - Torino
I. I. S. "T. D'Oria" – Ciriè (TO)
IC - Plesso Fabbriche Vallico - Fabbriche di Vallico (LU)
I.C. Gallicano- Fabbriche di V. Fabbriche di Vallico (LU)
Primaria "C. Nigra" – Ivrea (TO)
Secondaria 1 "D. Alighieri" - Andria (BAT)
Infanzia - I. C." A. Rosmini" - Crotone
Primaria plesso "D. Liotta"- I.C. Marconi - Licata (AG)
Infanzia "R. Tripodi" - I.C. Gatti - Lamezia Terme (CZ)
I.C. di Gallicano - Gallicano (LU)
Secondaria 1 "M. D. Libertà"- I.C. Rodari - Brandizzo (TO)
Secondaria 1 - I.C. "S. Gatti" - Lamezia Terme (CZ)
I.I.S. "L. Nobili" - Reggio Emilia
Primaria "A. Gabelli" - Torino
Secondaria 1 "F. Tozzi" - Chianciano Terme (SI)
Liceo Socio Psico Ped."Q. Ennio" – Gallipoli (LE)
I.I.S. "U. Foscolo - V. Da Feltre" - Licata (AG)
Infanzia/Sec.1 Gazzaniga - Gazzaniga (BG)
Liceo Classico/Scientifico "Q.Ennio" - Gallipoli (LE)
Infanzia "W. Disney" - Castelfranco Emilia
(MO)
I.I.S. "Bodoni Paravia" Torino
I.I.S. "David M. Turoldo" - Zogno
(BG)
Secondaria 1"Mazzini-Patini"-Sede Mazzini - L' Aquila
Primaria Via Stella - I.C Gatto – Battipaglia (SA)
Primaria "G. Rodari" - Chiusi Scalo (SI)
I.S.I.S. "F. Zuccarelli" - Pitigliano (GR)
Primaria "C. Battisti" - Torino
Infanzia "Donna Mazza" - Lamezia Terme
(CZ)
I.T.I.S. - Manciano (GR)
Secondaria 1"G. Galilei" - Chiusi
(SI)
Secondaria 1 "P.A. Mattioli" - Siena
(SI)
Secondaria 1 "G. Solari" - Albino
(BG)
I.C. "Balilla - Imbriani" plesso Balilla - Bari
Primaria "E. Pestalozzi" Torino
Primaria- D.D. D'Azeglio
Torino
Primaria "R.Sanzio"
Trento
16
3
89
89
88
88
88
87
87
86
86
86
86
86
86
86
86
86
85
85
85
84
84
84
84
84
83
83
83
82
82
82
82
82
81
81
81
81
81
81
81
Primaria Peruzzi
Siena (SI)
I.C. "G.B. Grassi" Fiumicino (RM)
Infanzia "C. Collodi" Milano
Secondaria 1 "Carducci" plesso Balsamo; San Cataldo (CL)
Primaria "Perotti" - Torino
Liceo Scientifico "Mariano IV" Oristano
Infanzia "S. Margherita" - D.D. D'Azeglio
Torino
Infanzia "Strozzi e Valenti" Mantova
Infanzia "Grazie-Morini-Pedrina"- Este (PD)
D.D. "G. Leopardi" plesso Leopardi Licata
(AG)
Primaria "F.lli Bulandi" Albano (BG)
Infanzia "Montessori" Mantova
81
80
80
80
80
80
80
80
80
80
80
80
 Giudizio discreto: 68 edifici scolastici
Primaria "A. Capitini" - Corciano (PG)
Primaria "S. Giacomo"- D.D. D'Azeglio - Torino
Infanzia "A. Di Anzio" Torino
Primaria "Giovanni XXIII"- I.C. G.Camozzi) Bergamo
Secondaria 1 "L. Da Vinci" - Ivrea
(TO)
Primaria "P. Ghilardini" - Gazzaniga (BG)
III I.C. Giarre plesso "Macherione" - Giarre
(CT)
Secondaria 1 G. "Nuova Europa" - Dro (TN)
I.C II C.D. plesso" D. Milani" - Licata (AG)
Infanzia di Cene (I.C. Gazzaniga) - Cene
(BG)
Primaria "G. Deledda"- Succ. I. Alpi - Torino
(TO)
Infanzia "C. Chaplin" - Mantova
I.T.C. Bilinguistico "M. Polo" - Bari
I. I.S."L. Spallanzani" - Castelfranco Emilia
(MO)
Infanzia "Scoiattolo" Castelfranco Emilia
(MO)
Infanzia "Papa Giovanni Paolo II" - San Cataldo (CL)
Primaria XI C.D. "S. F. Neri" - Bari
Primaria "Morra" - Città di Castello
(PG)
III I.C. Giarre plesso "Verga" - Giarre (CT)
Liceo Ginnasio "D. Alighieri" - Latina
I.C. Chioggia 1 - Chioggia (VE)
Liceo Classico "C. Eliano" - Palestrina (RM)
Liceo Scientifico "L. Da Vinci" Firenze
Liceo Scientifico "A. Bafile" L'Aquila
Infanzia "Volterrano" - Città di Castello (PG)
16
4
79
79
79
79
79
79
79
79
79
78
78
78
78
78
78
78
78
78
78
78
77
76
76
76
76
Primaria - I. C. "Pagliero" - San Maurizio Canavese
(TO)
Primaria "S.D'Acquisto"-Succ.I. Alpi - Torino
I.I.S. "E.Majorana" -Sez. tecnica - Torino
Infanzia "G. Pizzigoni" Castelfranco Emilia (MO)
Secondaria 1 CTP "Gabelli" - Torino
Istituto Comprensivo Cittanova (RC)
I.C. "Racconigi" -Torino )
Polo Scol. "Galvani - Iodi" Reggio Emilia
Primaria "Kennedy" - I.C. Gatto - Battipaglia (SA)
I.C."A. Moro" - Seriate (BG)
I.C. Lucca 2 - Lucca
Liceo Scientifico "E.Majorana" - Torino
Secondaria 1 "Remmert" - San Maurizio Canavese (TO)
Secondaria 1 "Marconi" - Udine
Istituto Magistrale "T.Stigliani" - Matera
I. C. Chioggia 3 - Chioggia (VE)
Liceo Class/Scientifico "I. Newton" - Chivasso (TO)
Primaria "C. Poma" - Milano
Secondaria 1 "Tiepolo" - Udine
I.I.S." I .Morra" - Matera
Infanzia "Risorgimento" - Castelfranco Emilia (MO)
Secondaria 1 "P. Valussi" - Udine
Liceo "G. Marconi" - Pescara
I.T.C."V.Veneto-Salvemini" - Latina
(LT)
Infanzia di Bagnolo
Bagnolo - Chiusi Scalo (SI)
Secondaria 1 "Guinizzelli" - Castelfranco Emilia (MO)
Secondaria 1 "D. Alighieri"- L'aquila
(AQ)
Infanzia/Primaria "Badia Petroia" - Città di Castello
(PG)
I.T.C.S. "A. Fraccacreta" - San Severo (FG)
Liceo Linguistico Sorano - Sorano
(GR)
Primaria "Don Bosco" - D.D. D'azeglio Torino
Secondaria 1 "G.Carducci"
San Cataldo
(CL)
Infanzia "Mons.Moietta" Lamezia Terme (CZ)
Secondaria 1 "E.Fermi" Udine )
I.C."Borgoncini Duca" plesso Manetti Roma (RM)
Infanzia "Monterosso" - Bergamo
I.S.I.S.S. Piedimonte Matese Piedimonte Matese
(CE)
I.T.I.S. "A. Savoja" - L'Aquila
Primaria "L. Manara" - Milano
16
5
76
76
76
76
76
76
75
75
75
75
74
74
74
74
74
73
73
73
73
73
73
72
72
72
72
72
72
72
72
71
71
71
71
71
71
71
71
71
70
Primaria "San Giuseppe" - II C.D. San Cataldo (CL)
Liceo Classico "F.Capece" (Sede cent.) - Maglie (LE)
I.C. Chioggia 4 "Don Milani" - Chioggia (VE)
I.C. di Portocannone – Portocannone (CB)
70
70
70
70
 Giudizio sufficiente: 35 edifici scolastici
I.I.S. Viale Diaz - Oristano
(OR)
I.I.S."Ottavio Colecchi" - L' Aquila
Secondaria 1 "Graziani" I.C. Bagnacavallo
(RA)
Infanzia "A. Ferraro"-IC S. Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Secondaria 1 "T. Flore" - Bari
I.C. "S. Giusta" S. Giusta (OR)
Secondaria 1 g. "C. Nigra" - Torino
Primaria - II C.D. Termoli (CB)
Primaria "A. Manzi" - I.C. S.Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Infanzia/Primaria "P. Basso"
Termoli (CB)
Primaria-I.C. Piazza D. Sauli ex Battisti -Roma
I.C. "L. Bartolini" - Cupramontana
(AN)
Infanzia "O. Visentini" - Mantova
Primaria "Don Bosco" - Castelfranco Emilia (MO)
Liceo Ginnasio "Dante" - Firenze
II I.C. "G. Melodia" plesso D. Bosco - Noto
(SR)
Secondaria 1g."M. Gizzio" - Roma
(RM)
I.C. "Padre Minozzi" - Matera
Liceo Scientifico - Manciano (GR)
Primaria "Parco di Veio" - Roma
Istituto Magistrale" B. Croce" - Oristano
Primaria - I.C. Piazza D.Sauli ex Alonzi - Roma
lnfanzia "Giardino d. Catalpe" - Chianciano Terme
(SI)
Infanzia "S. Filippo Neri" - San Cataldo (CL)
Infanzia "F. Quaranta" - Torino
I.C. "Porto Romano" plesso Coni Zugna - Fiumicino (RM)
Primaria "F. Mancuso" - I.C.S. Gatti- Lamezia Terme
(CZ)
Primaria "S. Filippo Neri" - San Cataldo (CL)
Primaria "E. Frinta" - Gorizia
(GO)
I.T.A.S. (MUSP)
- L' Aquila
(AQ)
Sec 1- I.C. Piazza D. Sauli ex Vivaldi - Roma (RM)
Secondaria 1 - I.C. Policoro
(MT)
Primaria - V C. D. Casoria
(NA)
16
6
69
69
69
69
69
69
68
68
67
67
67
67
67
67
66
66
66
66
65
65
65
64
64
64
63
63
62
62
62
62
60
60
60
I.T.I. "G. Caso" Piedimonte Matese (CE)
60
 Giudizio insufficiente: 2 edifici scolastici
Primaria "F. Rismondo" - Gorizia
I.C. Melicucco plesso "D. Milani" - Melicucco (RC)
54
53
Graduatoria delle scuole rispetto alla macro area 3
“sicurezza interna: prevenzione e vigilanza”
 Giudizio buono: 82 edifici scolastici
Infanzia "Don G. Bronzini"
S. Lorenzo in Banale
Primaria "G. Rodari"
Chiusi Scalo
(SI)
Primaria plesso "D. Liotta"- I.C. Marconi
Licata
Secondaria 1 "O. Bernacchia" Termoli (CB)
I.C. di Gallicano Gallicano
(LU)
I.C. di Portocannone
Portocannone (CB)
Primaria - II C.D.
Termoli (CB)
Primaria "Kennedy" - I.C.Gatto Battipaglia
(SA)
Secondaria 1 - I.C.
Policoro
(MT)
Secondaria 1 "G. Galilei"
Chiusi (SI)
Secondaria 1 "T. Flore" Bari
(BA)
I.I.S. "L. Nobili" Reggio Emilia (RE)
Infanzia di Bagnolo
Bagnolo - Chiusi Scalo (SI)
Secondaria 1 CTP "Gabelli"
Torino (TO)
I.I.S. "Bodoni Paravia" Torino (TO)
Infanzia/Primaria "P.Basso"
Termoli (CB)
Liceo Classico "Socrate"
Bari
(BA)
I.C. "L. Bartolini"
Cupramontana (AN)
Polo Scol. "Galvani - Iodi"
Reggio Emilia (RE)
Primaria "E. De Amicis" Chiusi (SI)
Liceo Class/Scientifico "I. Newton"
Chivasso
Infanzia "Montessori" Mantova
(MN)
Secondaria 1 g. "Marconi"
Udine (UD)
I.C. Chioggia 4 "Don Milani"
Chioggia
(VE)
I.S.I.S.S. Piedimonte Matese Piedimonte Matese
Primaria XI C.D. "S. F. Neri"
Bari
(BA)
Infanzia "Grazie-Morini-Pedrina"
Este
(PD)
Primaria "Giovanni XXIII"- I.C. G.Camozzi) Bergamo
Liceo Classico/Scientifico "Q. Ennio"
Gallipoli
16
7
(TN)
(AG)
(TO)
(CE)
(LE)
100
100
100
99
98
98
98
98
98
98
97
96
96
96
95
95
95
95
94
94
94
93
93
93
92
92
92
92
92
Secondaria 1 "Tiepolo" Udine (UD)
Primaria "E. Frinta"
Gorizia (GO)
Infanzia "Risorgimento" Castelfranco Emilia
(MO)
I.I.S."L. Spallanzani"
Castelfranco Emilia
(MO)
II I.C. "G. Melodia" plesso D. Bosco
Noto (SR)
Primaria "L. Guerra"
Bagnolo San Vito
(MN)
Secondaria 1 g - I.C. "S.Gatti" Lamezia Terme (CZ)
I.C II C.D.plesso" D.Milani"
Licata (AG)
Secondaria 1 g. "P. Valussi"
Udine (UD)
I.C."Porto Romano" plesso Coni Zugna Fiumicino (RM)
Istituto Magistrale" B. Croce" Oristano
(OR)
I. C. Chioggia 1
Chioggia (VE)
"Monterosso" Bergamo
Infanzia "A. Ferraro"-IC S. Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Secondaria 1 G. "Nuova Europa"
Dro
(TN)
Primaria "R.Sanzio"
Trento
Infanzia/Primaria "Badia Petroia" - Città di Castello
(PG)
I.S.I.S. "F.Zuccarelli" Pitigliano (GR)
Liceo Scientifico "Mariano IV" Oristano
Infanzia "G. Pizzigoni" Castelfranco Emilia (MO)
I. C. Chioggia 3 - Chioggia (VE)
I.T.I. "G.Caso" Piedimonte Matese (CE)
Infanzia/Primaria "S. Leo Bastia" - (Città di Castello) (PG)
Liceo Socio Psico Ped."Q.Ennio"
Gallipoli
(LE)
I.I.S." I.Morra" Matera
Primaria "Perotti" Torino
Infanzia di Cene (I.C. Gazzaniga)
Cene (BG)
I.C.Gallicano- Fabbriche di V. Fabbriche di Vallico (LU)
Infanzia "S. Filippo Neri" -San Cataldo (CL)
I.C. Lucca 2
Lucca
I.C."A. Moro" Seriate (BG)
Primaria "F. Mancuso" - I.C.S. Gatti - Lamezia Terme (CZ)
I. C. Melicucco plesso "D.Milani"
Melicucco (RC)
Primaria - V C. D.Casoria (NA)
Infanzia "W.Disney" Castelfranco Emilia (MO)
Primaria "F. Rismondo" Gorizia
Istituto Magistrale "T.Stigliani" Matera
Secondaria 1 "E.Fermi" Udine
Liceo Classico "F.Capece" (Sede cent.)
Maglie (LE)
16
8
91
91
90
90
90
90
90
90
90
89
89
89
89
89
89
88
88
88
88
88
87
87
87
87
87
87
87
87
87
86
86
86
86
85
84
84
83
83
82
Infanzia "Scoiattolo"
Castelfranco Emilia
(MO)
Primaria Via Stella - I.C Gatto Battipaglia
(SA)
I.I.S. "David M. Turoldo" - Zogno
(BG)
Secondaria 1 "M. D.Libertà"- I.C. Rodari Brandizzo (TO)
Infanzia "Papa Giovanni Paolo II" San Cataldo (CL)
Secondaria 1 "D. Alighieri"
Andria (BAT)
Infanzia "A. Di Anzio" Torino (TO)
Infanzia "Volterrano"
Città di Castello (PG)
IC - Plesso Fabbriche Vallico Fabbriche di Vallico
(LU)
Primaria "Don Bosco" - D.D. D'azeglio Torino
Primaria "C.Nigra"
Ivrea (TO)
Infanzia/Sec.1 Gazzaniga
Gazzaniga
(BG)
Primaria "A. Gabelli"
Torino
I.I.S. Viale Diaz Oristano
(OR)
82
82
82
82
82
82
82
82
81
80
80
80
80
80
 Giudizio discreto: 38 edifici scolastici
I.C. "S. Giusta" S. Giusta
(OR)
Primaria "G. Deledda"- Succ.I.Alpi
Torino (TO)
Primaria "A. Manzi" - I.C. S. Gatti - Lamezia Terme
(CZ)
Liceo Ginnasio "D. Alighieri"
Latina (LT)
Secondaria 1 "P.A.Mattioli"
Siena (SI)
Primaria "Morra"
Città di Castello (PG)
I.T.I.S. "A. Savoja"
L'Aquila (AQ)
Primaria "E. Pestalozzi" Torino (TO)
I.I.S. "U.Foscolo - V.Da Feltre" Licata (AG)
I.I.S."Ottavio Colecchi" L' Aquila
(AQ)
I.T.C.S. "A. Fraccacreta"
San Severo
(FG)
Infanzia "O.Visentini" Mantova
(MN)
Infanzia "Mons. Moietta"
Lamezia Terme (CZ)
Liceo Scientifico "E. Majorana" Torino (TO)
Primaria "C. Poma"
Milano (MI)
Infanzia "C.Collodi"
Milano (MI)
Primaria Peruzzi
Siena (SI)
Secondaria 1 "D. Alighieri"
L'aquila (AQ)
Secondaria 1 "F.Tozzi" Chianciano Terme
(SI)
Primaria "De Amicis" -I.C. F.Tozzi Chianciano Terme (SI)
Primaria "Parco di Veio"
Roma (RM)
I. I. S. "T. D'Oria" Ciriè (TO)
Secondaria 1 g. "G.Carducci" San Cataldo
(CL)
16
9
79
79
79
79
78
78
77
77
76
76
76
76
76
75
75
75
75
73
73
73
73
73
73
Primaria "S.D'Acquisto"-Succ.I. Alpi Torino
Primaria "P. Ghilardini" Gazzaniga (BG)
Primaria- D.D. D'Azeglio
Torino (TO)
I.C. "Racconigi"- Plesso Casati Torino
Secondaria 1 g. "G. Solari" Albino
(BG)
Primaria "S.Giacomo"-D.D.D'Azeglio
Torino
I.I.S. "E.Majorana" -Sez. tecnica
Torino (TO)
Secondaria 1 g. "A. Frank"( I.C. Rosmini) - Crotone
I.C."Balilla - Imbriani" plesso Balilla
Bari
(BA)
Primaria - I. C. "Pagliero" - San Maurizio Canavese
D.D. "G.Leopardi" plesso Leopardi
Licata (AG)
Primaria "A. Davoli" - I.C. Gatti - Lamezia Terme
Liceo Linguistico Sorano
Sorano (GR)
Primaria-I.C. Piazza D. Sauli ex Battisti Roma (RM)
Infanzia - I.C." A. Rosmini"
Crotone
(KR)
(KR)
(TO)
(CZ)
 Giudizio sufficiente: 27 edifici scolastici
Secondaria 1 "M. Gizzio"
Roma (RM)
Infanzia - I.C. F. Tozzi Chianciano Terme
(SI)
Secondaria 1 "Carducci" plesso Balsamo San Cataldo (CL)
Secondaria 1 "C. Nigra"
Torino (TO)
Secondaria 1 "L. Da Vinci"
Ivrea (TO)
Primaria "San Giuseppe" - II C.D.
San Cataldo
(CL)
Infanza "Donna Mazza" Lamezia Terme (CZ)
Liceo Scientifico "A. Bafile"
L'Aquila(AQ)
Primaria "F.lli Bulandi" Albano (BG)
I.C. "G.B. Grassi"
Fiumicino
(RM)
I.T.C."V.Veneto-Salvemini"
Latina (LT)
Primaria "Don Bosco" Castelfranco Emilia
(MO)
Primaria-I.C. Piazza D.Sauli ex Alonzi Roma (RM)
I.C. "Padre Minozzi"
Matera (MT)
Liceo Ginnasio "Dante" Firenze (FI)
Infanzia "Strozzi e Valenti"
Mantova
(MN)
Infanzia "F.Quaranta" Torino (TO)
Primaria "S. Filippo Neri"
San Cataldo
(CL)
Liceo Scientifico "L. Da Vinci" Firenze (FI)
Primaria "Calamandrei" - I.C.Marconi Battipaglia
(SA)
Secondaria 1 g. "Guinizzelli"
Castelfranco Emilia
(MO)
Infanzia "C. Chaplin" Mantova
(MN)
17
0
73
73
72
72
72
72
71
71
71
71
71
70
70
70
70
69
69
69
68
68
68
67
67
67
67
67
66
65
65
65
65
64
64
64
63
63
63
I.T.I.S. Manciano
(GR)
Secondaria 1 "Graziani" ( I.C. Bagnacavallo) (RA)
III I.C. Giarre plesso "Macherione"
Giarre (CT)
Primaria - I. C. "A. Rosmini"
Crotone
(KR)
Primaria "A.Capitini"
Corciano
(PG)
61
61
61
60
60
 Giudizio insufficiente: 11 edifici scolastici
Primaria "L. Manara" Milano (MI)
Liceo "G. Marconi"
Pescara
(PE)
I.T.C. Bilinguistico "M. Polo"
Bari
(BA)
Infanzia "R. Tripodi" - I.C.Gatti - Lamezia Terme (CZ)
Infanzia "Nicholas Green"
Lamezia Terme (CZ)
lnfanzia "Giardino d. Catalpe" Chianciano Terme
(SI)
Primaria "C.Battisti"
Torino (TO)
Secondaria 1 g. "Remmert" - San Maurizio Canavese (TO)
III I.C. Giarre plesso "Verga"
Giarre (CT)
Liceo Classico "C. Eliano"
Palestrina
(RM)
Istituto Comprensivo
Cittanova
(RC)
59
58
58
57
57
57
56
56
51
50
50
 Giudizio pessimo: 7 edifici scolastici
Infanzia "S. Margherita" - D.D. D'Azeglio
I.C. "Racconigi" Torino (TO)
Secondaria 1 "Mazzini-Patini"-Sede Mazzini
I.C."Borgoncini Duca" plesso Manetti Roma
I.T.A.S. (MUSP)
L' Aquila
(AQ)
Sec 1 - I.C. Piazza D. Sauli ex Vivaldi Roma
Liceo Scientifico Manciano
Manciano
Torino (TO)
L' Aquila
(RM)
(RM)
(GR)
47
44
42
39
38
34
17
Graduatoria delle scuole rispetto alla macro area 4
“certificazioni, adeguamento al Decreto legislativo
81/08, igiene e pulizia”
 Giudizio buono: 71 edifici scolastici
Primaria "De Amicis" -I.C. F.Tozzi Chianciano Terme
I.C. Gallicano- Fabbriche di V. Fabbriche di Vallico
Secondaria 1 "F.Tozzi" Chianciano Terme
(SI)
Infanzia - I.C. F. Tozzi Chianciano Terme
(SI)
Primaria "Morra"
Città di Castello (PG)
17
1
(SI)
(LU)
100
100
100
99
99
Infanzia/Primaria "S. Leo Bastia"
(Città di Castello) (PG)
Liceo Scientifico Manciano
Manciano
(GR)
Infanzia "Strozzi e Valenti"
Mantova
(MN)
I.C. "L. Bartolini"
Cupramontana (AN)
Infanzia/Primaria "Badia Petroia" - Città di Castello
(PG)
Secondaria 1 g. "P.A.Mattioli" Siena (SI)
I.C. di Gallicano Gallicano
(LU)
Primaria XI C.D. "S. F. Neri"
Bari
(BA)
Primaria "G. Rodari"
Chiusi Scalo
(SI)
Primaria "A.Capitini"
Corciano
(PG)
Secondaria 1 "G. Galilei"
Chiusi (SI)
Istituto Comprensivo
Cittanova
(RC)
Primaria "Calamandrei" - I.C.Marconi Battipaglia
(SA)
Primaria "E. De Amicis" Chiusi (SI)
IC - Plesso Fabbriche Vallico Fabbriche di Vallico
(LU)
Primaria "Don Bosco" Castelfranco Emilia
(MO)
Primaria "Kennedy" - I.C.Gatto Battipaglia
(SA)
Primaria Via Stella - I.C Gatto Battipaglia
(SA)
Liceo Classico "Socrate"
Bari
(BA)
Infanzia "Grazie-Morini-Pedrina"
Este
(PD)
Infanzia di Bagnolo
Bagnolo - Chiusi Scalo (SI)
Primaria "Giovanni XXIII"- I.C. G.Camozzi) 34 Bergamo
Infanzia "Don G. Bronzini"
S. Lorenzo in Banale (TN)
Infanzia di Cene (I.C. Gazzaniga)
Cene (BG)
Primaria - I. C. "A. Rosmini"
Crotone
(KR)
Infanzia "A. Di Anzio" Torino (TO)
I.I.S. "U.Foscolo - V.Da Feltre" Licata (AG)
Secondaria 1 "A. Frank"( I.C. Rosmini)- Crotone
(KR)
Infanzia - I. C." A. Rosmini"
Crotone
(KR)
Secondaria 1 "P. Valussi"
Udine (UD)
Primaria "R.Sanzio"
Trento (TN)
Primaria plesso "D. Liotta"- I.C. Marconi
Licata (AG)
Liceo Socio Psico Ped."Q.Ennio"
Gallipoli
(LE)
Primaria "E. Pestalozzi" Torino (TO)
Secondaria 1 "D. Alighieri"
Andria (BAT)
I. C. Chioggia 1
Chioggia
(VE)
I. T.C."V.Veneto-Salvemini"
Latina (LT)
Primaria "P. Ghilardini" Gazzaniga
(BG)
Secondaria 1 G. "Nuova Europa"
Dro
(TN)
17
2
99
99
99
98
98
98
98
98
98
98
98
97
97
97
97
96
96
96
96
96
96
96
95
95
95
95
95
95
95
94
94
93
93
93
93
93
93
93
93
Primaria "L. Guerra"
Bagnolo San Vito
(MN)
Liceo Classico/Scientifico "Q.Ennio"
Gallipoli
(LE)
I. I. S. "T. D'Oria"
Ciriè
(TO)
I.I.S. "Bodoni Paravia" Torino (TO)
Secondaria 1 "Tiepolo" Udine (UD)
I.I.S. "David M. Turoldo"
Zogno (BG)
Secondaria 1 "Mazzini-Patini"-Sede Mazzini
L' Aquila
I.C."A. Moro" Seriate (BG)
Infanzia "C. Chaplin" Mantova
(MN)
Liceo Scientifico "A. Bafile"
L'Aquila(AQ)
I.C."Balilla - Imbriani" plesso Balilla
Bari
(BA)
Liceo Ginnasio "D. Alighieri"
Latina (LT)
Secondaria 1 g. "G. Solari"
Albino (BG)
I.S.I.S.S. Piedimonte Matese Piedimonte Matese
(CE)
Infanzia "S. Margherita" - D.D. D'Azeglio
Torino (TO)
Primaria "F.lli Bulandi" Albano (BG)
Primaria "C.Nigra"
Ivrea (TO)
Liceo Scientifico "Mariano IV" Oristano
(OR)
I.I.S."L.Spallanzani"
Castelfranco Emilia
(MO)
I.C. Chioggia 4 "Don Milani"
Chioggia
(VE)
Infanzia/Sec.1 Gazzaniga - Gazzaniga (BG)
Secondaria 1 "Marconi" Udine (UD)
Secondaria 1 - I.C.
Policoro
(MT)
Primaria "A. Gabelli"
Torino (TO)
Infanzia "O.Visentini" Mantova
I.C. Lucca 2
Lucca (LU)
Secondaria 1 "L. Da Vinci"
Ivrea (TO)
93
93
92
91
90
89
89
88
88
88
87
87
86
86
85
85
85
84
83
83
82
82
81
81
80
80
80
 Giudizio discreto: 35 edifici scolastici
Secondaria 1 "Remmert" - San Maurizio Canavese
Infanzia "R. Tripodi" - I.C. Gatti - Lamezia Terme
lnfanzia "Giardino d. Catalpe" Chianciano Terme
Secondaria 1 CTP "Gabelli" - Torino
Primaria "F. Rismondo" - Gorizia
Istituto Magistrale" B. Croce" Oristano
(OR)
Polo Scol. "Galvani - Iodi"
Reggio Emilia (RE)
Infanzia "G. Pizzigoni" Castelfranco Emilia
(MO)
Primaria "F. Mancuso" - I.C.S. Gatti - Lamezia Terme
Primaria "S.Giacomo"-D.D.D'Azeglio
Torino (TO)
17
3
(TO)
(CZ)
(SI)
(CZ)
79
79
79
78
78
78
77
77
76
76
Primaria - II C.D.
Termoli (CB)
II I.C. "G. Melodia" plesso D. Bosco
Noto (SR)
Primaria "E. Frinta"
Gorizia (GO)
Primaria "Don Bosco" - D.D. D'azeglio - Torino
Primaria-I.C. Piazza D.Sauli ex Alonzi Roma (RM)
Infanzia "Montessori" Mantova
(MN)
Primaria - I. C. "Pagliero" - San Maurizio Canavese
Liceo Ginnasio "Dante" Firenze (FI)
I.T.I. "G.Caso" Piedimonte Matese
(CE)
"Monterosso" Bergamo
(BG)
Secondaria 1 "D. Alighieri"
L'aquila (AQ)
Secondaria 1 - I.C. "S.Gatti"
Lamezia Terme (CZ)
Primaria-I.C. Piazza D. Sauli ex Battisti Roma (RM)
Primaria "A. Manzi" - I.C .S. Gatti - Lamezia Terme
Secondaria 1 "O. Bernacchia" Termoli (CB)
Infanzia "A. Ferraro"-IC S. Gatti - Lamezia Terme
Primaria "Perotti"
Torino
Infanzia "C.Collodi"
Milano (MI)
I.C. "G.B. Grassi"
Fiumicino
(RM)
Secondaria 1 "T. Flore" Bari
(BA)
I.C II C.D.plesso" D.Milani"
Licata (AG)
Primaria "S.D'Acquisto"-Succ.I. Alpi
Torino (TO)
Infanzia "S. Filippo Neri"
San Cataldo
(CL)
Primaria- D.D.D'Azeglio Torino (TO)
Primaria "S. Filippo Neri"
San Cataldo
(CL)
(TO)
(CZ)
(CZ)
76
76
75
75
75
75
74
74
74
74
74
74
73
73
73
72
72
71
71
71
70
70
70
70
70
 Giudizio sufficiente: 39 edifici scolastici
Liceo Scientifico "L. Da Vinci" Firenze (FI)
Infanzia "Papa Giovanni Paolo II"
San Cataldo
Sec 1-I.C. Piazza D. Sauli ex Vivaldi
Roma
Liceo Scientifico "E.Majorana" Torino
I.I.S. "E.Majorana" -Sez. tecnica
Torino
Secondaria 1 "E.Fermi" Udine
Infanzia "Donna Mazza"
Lamezia Terme (CZ)
Primaria "San Giuseppe" - II C.D.
San Cataldo
I.T.A.S. (MUSP)
L' Aquila
I.I.S. "Ottavio Colecchi" L' Aquila
Infanzia "Mons. Moietta"
Lamezia Terme (CZ)
I.I.S. Viale Diaz Oristano
(OR)
17
4
(CL)
(CL)
69
69
69
69
69
69
69
68
68
67
67
66
I.S.I.S. "F.Zuccarelli" Pitigliano
(GR)
Infanzia "Volterrano"
Città di Castello (PG)
Infanzia "Nicholas Green"
Lamezia Terme (CZ)
Infanzia "Risorgimento" Castelfranco Emilia
(MO)
Liceo Linguistico Sorano
Sorano (GR)
I.T.I.S. "A. Savoja"
L'Aquila (AQ)
I. C. Chioggia 3 Chioggia
(VE)
Secondaria 1 g. "Guinizzelli"
Castelfranco Emilia
Liceo Classico "C. Eliano"
Palestrina
(RM)
Primaria "A. Davoli" - I.C. Gatti - Lamezia Terme
Primaria Peruzzi
Siena
I.T.I.S. Manciano
(GR)
Infanzia/Primaria "P. Basso"
Termoli (CB)
Primaria "G. Deledda"- Succ.I. Alpi
Torino (TO)
Infanzia "Scoiattolo"
Castelfranco Emilia
(MO)
I.C. "Porto Romano" plesso Coni Zugna Fiumicino(RM)
I. C. di Portocannone Portocannone (CB)
I.I.S." I.Morra" Matera (MT)
Liceo Class/Scientifico "I. Newton"
Chivasso
Primaria "L. Manara" Milano (MI)
Secondaria 1g. "M. D.Libertà"- I.C. Rodari Brandizzo
III I.C. Giarre plesso "Verga"
Giarre (CT)
Secondaria 1 "Graziani" ( I.C. Bagnacavallo) (RA)
I.T.C. Bilinguistico "M. Polo"
Bari
I.I.S. "L. Nobili" Reggio Emilia
Primaria "C. Poma"
Milano (MI)
I.C. "S. Giusta" S. Giusta
(OR)
(MO)
(CZ)
(TO)
(TO)
66
66
66
65
65
65
65
65
65
64
64
64
64
64
64
63
63
63
62
62
62
61
60
60
60
60
60
 Giudizio insufficiente: 19 edifici scolastici
III I.C. Giarre plesso "Macherione"
Giarre (CT)
Primaria "C.Battisti"
Torino )
Liceo Classico "F.Capece" (Sede cent.)
Maglie (LE)
I.C. "Racconigi" Torino
I.T.C.S. "A. Fraccacreta"
San Severo
(FG)
Secondaria 1 g. "C. Nigra"
Torino
I. C. "Racconigi"- Plesso Casati Torino
I.C."Borgoncini Duca" plesso Manetti Roma
Infanzia "F.Quaranta" Torino (TO)
I.C. "Padre Minozzi"
Matera (MT)
17
5
59
59
59
59
59
59
58
57
56
56
Secondaria 1 g. "G.Carducci" San Cataldo
(CL)
Secondaria 1g."M. Gizzio"
Roma (RM)
Istituto Magistrale "T. Stigliani" - Matera
Primaria "Parco di Veio" - Roma
Secondaria 1 "Carducci" plesso Balsamo San Cataldo (CL)
Infanzia "W. Disney"
Castelfranco Emilia
(MO)
Primaria - V C. D. - Casoria (NA)
D.D. "G. Leopardi" plesso Leopardi - Licata
(AG)
I.C. Melicucco plesso "D. Milani" - Melicucco
(RC)
56
55
55
55
54
54
54
51
51
 Giudizio pessimo: 1 edificio scolastico
Liceo "G. Marconi" - Pescara
47
17
6