Patologia generale 19 marzo 2013 Prof.ssa Batetta Mattia Piredda

Patologia generale
Prof.ssa Batetta
Lezione n° 44 – Parte 1
19 marzo 2013
Mattia Piredda
SOVRAPPESO E OBESITÀ
Per sovrappeso intendiamo un peso che è tra il 10 e il 20% al di sopra del peso ideale, al di sopra di questi
valori diventa obesità. Molto spesso già col sovrappeso si verifica l’aumento del tessuto adiposo viscerale.
Oggi vedremo l’alterazione del metabolismo energetico. Noi abbiamo una necessità quotidiana di energia
che si chiama fabbisogno energetico e il nostro peso rimane costante e in forma se la quota di alimenti che
assumiamo soddisfa il nostro fabbisogno energetico (la quota che assumiamo deve essere uguale alla quota
consumata). In esso è inclusa anche la quota per il metabolismo basale, per le funzioni vitali, condizionato a
sua volta da altri fattori come ad esempio gli ormoni tiroidei, dall’età. Si ha un’alterazione del metabolismo
quando un soggetto assume una quantità di alimenti in eccesso o in difetto rispetto al proprio fabbisogno. Il
fabbisogno dipende anche dal grado di attività fisica, dalla termogenesi (pasto, esposizione al freddo,
influenze psichiche ecc.), e aumenta in condizioni di stress fino ad diventare 6000-7000 calorie ad esempio
in soggetti che hanno subito ustioni gravi, che hanno sepsi o in soggetti con traumi o complicazioni
operatorie. In questi casi il fabbisogno energetico non può essere soddisfatto con l’introduzione di alimenti
per cui subentra una condizione catabolica che fa in modo che si utilizzino substrati energetici già presenti
nel nostro organismo, quindi il grasso del tessuto adiposo, il glicogeno presente nel fegato e gli
amminoacidi che vengono richiamati dal tessuto muscolare inducendo la peptolisi. Questi sono
metabolismi catabolici attivati dagli ormoni corticosteroidi, adrenalina ecc.
Non è importante solo la quantità ma anche la qualità di ciò che mangiamo: la dieta deve avere in
abbondanza verdura, frutta, cereali, uova, pesce legumi moderatamente carne magra, si suggerisce di
mangiare carne rossa meno frequentemente della magra, poco burro, poco olio e pochi zuccheri semplici.
Gli acidi grassi saturi sono più dannosi per il nostro organismo rispetto agli insaturi, perché sono in grado di
condizionare e aumentare la colesterolemia e sembra che gli insaturi aiutino addirittura ad abbassarla.
Esistono in tutto il mondo, anche in Europa, condizioni di carenza nutrizionale per deficit di alimenti. Una
categoria che va incontro a carenza sono gli anziani, poi abbiamo delle carenze secondarie frequenti
conseguenti a patologie, ad
Carenza nutrizionale
esempio la patologia tumorale;
Marasma nutrizionale: carenza del numero di calorie totali
poi condizioni in cui possiamo
• Grave deficit ponderale
avere un aumentato fabbisogno
• Assenza di tessuto adiposo
come la crescita, la convalescenza
• Grave riduzione della massa muscolare
e la gravidanza.
Kwashiorkor: mancanza di proteine nella dieta
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Ritardo di crescita
Edema
Zone cutanee di depigmentazione e desquamazione
Capelli sottili e scoloriti
Epatomegalia anemia
Stati di carenza nutrizionale
Carenze primarie (diete inadeguate)
Ignoranza e povertà (anziani)
Abitudini alimentari (vegetariani)
Inibizioni psicologiche (anoressia mentale)
Carenze secondarie
Diminuzione dell’utilizzazione di cibo (vomito, diarrea, difficoltà alla
masticazione, malattie a carico di vari organi)
Aumento delle richieste energetiche (crescita, convalescenza, gravidanza, ecc.)
Aumentata perdita:
Enteropatie emorragie
Ustioni, processi infiammatori
Il peso normale è il peso ideale (corretto per sesso, età, costituzione) ±10%. Il sovrappeso va dal 10 al 20%,
l’obesità al di sopra del 20% e può essere lieve, media e grave. Abbiamo varie possibilità di misurare questo
peso e vedere se apparteniamo alla categoria degli individui con peso normale oppure a quelli in
sovrappeso e obesità, uno di questi è il Body Mass Index che è determinato dal rapporto tra peso e altezza
al quadrato. Ci sono anche altre formule che vanno a considerare l’età, l’altezza, il sesso del soggetto. In
tutto ciò è importante anche il grasso bruno, sul quale ci soffermeremo tra poco.
IPERNUTRIZIONE
Condizione dovuta ad un eccessivo consumo di cibi specifici
Cibi di origine animale (carne e latticini)
Grassi (Ac. grassi saturi)
Zuccheri
Obesità: condizione morbosa in cui la proporzione relativa del
grasso corporeo è abnormemente aumentata
Obesità: eccedenza  20% rispetto al peso ideale
Obesità: lieve, media, grave
Malnutrizione: si parla di malnutrizione quando la proporzione tra i vari nutrienti non è
rispettata.
L’accumulo di adipe è responsabile di patologia aterosclerotica, ipertensione arteriosa e diabete di tipo 2 e
alcune malattie tumorali sono più frequenti nei soggetti obesi. Ricordiamo il cancro della mammella, il
tumore al colon, prostata. Vi sono problemi derivati dall’eccessiva compressione del tessuto adiposo sul
tessuto polmonare, malattie respiratorie. Vi sono alterazioni di tipo ortopedico: molto spesso le persone
obese soffrono di valgismo, le cosiddette gambe ad X, determinato da eccessivo peso.
A parte questi, la maggior parte dei problemi sono dati dal tessuto adiposo, poiché quest'ultimo ha varie
funzioni tra cui conservare i nutrienti, infatti un eccessivo apporto di cibo determina un aumento dei lipidi,
che si vede meno quando si è giovani ma che con l'avanzare dell'età tende a manifestarsi sotto forma di
aumento di peso.
TESSUTO ADIPOSO
Abbiamo due tipi di tessuto adiposo: il tessuto adiposo bianco, il più frequente, e il tessuto adiposo bruno
che tende a ridursi col progredire dell'età. La cellula adiposa bianca spinge in periferia il nucleo perché è
ricca di trigliceridi.
Il tessuto adiposo bruno è costituito da piccole gocciole lipidiche, ricche di acidi grassi, che sono prospicenti
ai mitocondri; questi ultimi possiedono delle proteine disaccoppianti soprattutto l'UCP-1 che è in grado di
dissociare la fosforilazione ossidativa, causando quindi la produzione di calore anziché di ATP. Dunque oggi
la progressiva diminuzione del grasso bruno con l'età è studiata dai ricercatori che stanno cercando il modo
di intervenire a questo livello per evitare l'eccessiva assunzione di grassi da parte del soggetto. Ricordiamo
che il tessuto adiposo bruno è innervato da nervi simpatici, per cui non bisogna stupirsi se un soggetto
nervoso sia tendenzialmente più magro; ricordiamo anche che il neurotrasmettitore implicato è soprattutto
la norepinefrina che andrà dunque a condizionare la sua attività.
Il tessuto adiposo bianco può essere presente nella forma sottocutanea e nella forma viscerale (questo sarà
diversamente distribuito nell'uomo e nella donna fertile). Essendo un tessuto adiposo che "conserva"
dovrebbe essere in grado teoricamente di percepire qual è lo stato delle riserve del nostro organismo. Solo
nel '94 è stato scoperto un ormone, la leptina, secreto dal tessuto adiposo, in grado di segnalare a livello
ipotalamico lo stato delle nostre riserve energetiche.
- Negli individui in cui si abbia un aumento di peso si ha la contemporanea secrezione di questo ormone, il
quale riesce ad agire a livello dell'ipotalamo e nello specifico del nucleo arcuato stimolando i melanociti e il
recettore per la melanocortina e inducendo una risposta periferica. La leptina funge praticamente da
"lipostato", si riduce l'assunzione di cibo, aumenta il dispendio energetico dovuto anche ad un'attivazione
dell'attività simpatica che, come abbiamo detto, risulta fondamentale nel dispendio di energia consentendo
all'adipe di tornare a livelli normali.
- Succede esattamente il contrario se c'è perdita di peso; in questo caso infatti diminuisce la leptina,
diminuisce la stimolazione a livello di ipotalamo e in maniera concomitante aumentano il neuropeptide A e
il recettore Y molecole oressizzanti che sono praticamente le molecole stimolanti l'appetito, poiché
l'obiettivo è quello di incrementare il tessuto adiposo. Questi peptidi agiscono al contrario di altri che sono
chiamati peptidi anoressizzanti il cui livello aumenta all'aumentare della leptina.
Quindi attraverso questo meccanismo di aumento-diminuzione abbiamo il tentativo del ripristino di un
tessuto adiposo normale. A digiuno avremo la produzione di peptidi oressizzanti, l'aumento dell'assunzione
di cibo, la diminuzione del dispendio energetico, diminuzione della temperatura e attivazione, o comunque
aumento dell'attività, del sistema parasimpatico.
Abbiamo visto le vie oressiche e anoressiche, vediamo ora invece delle vie centrali che possono essere
cataboliche e sono trascritte regolate da cocaina e anfetamina. Le anfetamine erano delle molecole
assunte soprattutto negli anni '60. Le anfetamine hanno un'attività anoressizzante, tengono svegli,
aumentano le proprietà intellettuali tanto che venivano utilizzate da molti studenti ma oggi sono state
vietate. Però c'è il rovescio della medaglia, perché oltre al dimagrimento e a tutte queste cose qui
determinano un aumento dell'impulso aggressivo tra i quali anche dell'impulso sessuale; proprio a causa di
questi effetti contrari sono stai tolti dal commercio o perlomeno somministrati solo in casi eccezionali.
Quindi abbiamo visto come ci sia una stretta correlazione tra tessuto nervoso e tessuto cerebrale.