REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER

REGOLAMENTO DIDATTICO
del
CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO
“Professione docente e disabilità”
Direttore del corso: Giuseppe Bertagna Direttore del Centro di Ateneo per la
Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento e
coordinatore del Dottorato in scienze pedagogiche
dell’università di Bergamo
Luigi D’Alonzo, ordinario di Pedagogia speciale,
università Cattolica del Sacro Cuore, docente del
Dottorato in scienze pedagogiche dell’università di
Bergamo
Commissione del Corso di Master: Giuseppe Vecchio, Paolina Mulé, Giuliana Sandrone,
Walter Fornasa, Elena Vaj, Giuseppe Bertagna, Luigi
D’Alonzo
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Art. 1 - Inquadramento tematico del Master
L’ Italia è, a livello europeo 1 , uno dei Paesi all’avanguardia nella normativa riguardante l’integrazione degli
studenti disabili nella vita ordinaria del sistema educativo nazionale. Ormai da decenni, infatti, ha optato per
l’inserimento totale degli allievi disabili nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado.
Questa scelta, tuttavia, soprattutto dopo la svolta istituzionale e ordinamentale introdotta con l’inserimento in
Costituzione del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale (art. 118), non è più pensabile, oggi, senza
una coerente politica anche sociale per l'educazione e l’inclusione delle persone disabili. Senza un
intenzionale coordinamento a rete delle politiche settoriali per la famiglia, per la scuola, per il lavoro, per la
sanità, per la cultura, infatti, l’obiettivo del «pieno sviluppo della persona umana» (art. 3 della Costituzione), e
di ogni persona umana, risulterebbe velleitario.
Allo stesso tempo, risulterebbe non meno velleitaria la scelta dell’integrazione e dell’inclusione scolastica degli
studenti disabili se essa non si accompagnasse all’introduzione di un nuovo paradigma pedagogico e
didattico: quello volto a fare parti disuguali tra disuguali, proprio per promuovere non solo la pari dignità di tutti,
ma anche e soprattutto un’uguaglianza effettiva delle occasioni di sviluppo delle capacità personali di
ciascuno. Solo all’interno di questo paradigma pedagogico e didattico, d’altra parte, sembra possibile
considerare la diversità personale sempre come ricchezza per tutti e non fermarsi mai alla compromissione
che proviene dai danni organici, psichici o intellettuali di cui gli studenti possono essere portatori, ma, proprio
perché se ne ha consapevolezza, assumere questa compromissione nell’ottica dell’unità della persona e del
«tutto» che trascende sempre ogni «parte».
Per realizzare concretamente questo scenario nella scuola, tuttavia, è necessario intervenire
significativamente sia sulla professionalità docente, vero snodo strategico della questione, sia sulla
dimensione logistico-organizzativa delle attività scolastiche, sia, infine, sulla più generale paidéia del nostro
tempo.
Purtroppo, a fronte di una normativa d’avanguardia ormai trentennale, in questi decenni:
a) non si è seguita una coerente politica di riqualificazione e di formazione iniziale dei docenti impegnati, nei
diversi ordini e gradi di scuola, ad affrontare ogni giorno il problema della disabilità nella scuola e nella
didattica;
b) ci si è poco preoccupati di mostrare l’impossibilità di affrontare in maniera efficace i processi universali di
inclusione all’interno di un’organizzazione della scuola e una logistica delle attività educative che restino
ancora improntate, su questi temi, ai paradigmi di oltre due secoli fa;
c) non si è compresa l’urgenza di togliere l’affrontamento di queste tematiche dal confino degli specialismi e
dei tecnicismi, per inserirlo nel più vasto e ordinario orizzonte della cultura educativa e della paidéia
pedagogica.
Il Master “Professione docente e disabilità” vuole contribuire a rovesciare in positivo le tre negatività che si
sono menzionate. In questa prospettiva:
a) intende fornire conoscenze, abilità e competenze volte al miglioramento della professionalità dei docenti in
servizio, sia che si occupino nello specifico di disabilità in quanto docenti di sostegno, sia che si trovino ad
affrontare questo problema come docenti ordinari;
b) desidera condividere strumenti epistemologici, pedagogici, didattici, organizzativi che consentano di mirare
all’obiettivo di una scuola che si adatti flessibilmente alle esigenze formative di ciascuno, senza prendere che
ciascuno si debba invece adattare alle rigidità di astratti disegni formativi e organizzativi predeterminati;
c) si propone di leggere e di far leggere il problema della disabilità come problema generale della cultura e
della paideia pedagogica del nostro tempo..
Il Master ha anche l’ambizione di anticipare, con il proprio qualificato modello pedagogico,
organizzativo e didattico, l’anno di specializzazione post laurea magistrale per l’insegnamento che
sarà obbligatorio per tutti i docenti che intenderanno inserirsi nelle graduatorie per il sostegno. In
questo senso, prevede l’acquisizione di 60 crediti formativi che faciliteranno in maniera significativa,
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http://www.european-agency.org
2
quando non quasi completa, l’ottenimento del titolo in questione non appena saranno resi noti i nuovi
regolamenti ministeriali sulla formazione iniziale dei docenti.
Il Master è organizzato in quattro aree, pedagogica, didattica, psico-medica, giuridico-sociologica, che hanno
il compito di definire ed inquadrare i seguenti aspetti del tema della disabilità e della sua integrazione
all’interno del sistema educativo nazionale:
Il quadro generale della disabilità
Persona umana, disabilità e pedagogia della scuola
L’arcipelago della disabilità nel sistema di istruzione e di formazione italiano: dati sugli alunni, sui docenti di
sostegno e sulle situazioni territoriali
L’evoluzione della normativa sulla disabilità nella scuola. Problemi italiani e comparazioni europee.
Il soggetto disabile
La prospettiva psicologica e neuropsichiatrica per l’analisi fenomenologica ed eziologica della disabilità.
La prospettiva pedagogica.
Il contesto ambientale ed organizzativo
Strumenti e metodi per l’individuazione delle risorse da impiegare per l’integrazione dei soggetti disabili a
livello di famiglia, gruppo classe, scuola, contesto ambientale e sociale.
I metodi e i linguaggi specifici
Le metodologie di processo, di prodotto e di relazione per l’apprendimento dei soggetti disabili.
Metodi per l’insegnamento ai soggetti con minorazioni visive, uditive, mentali e motorie
I linguaggi specifici in campo linguistico, storico, scientifico.
Collaborazione con altri Atenei
Il Master di II livello in “Professione docente e disabilità” è in collaborazione con l’Università degli Studi di
Catania.
Art. 2 - Obiettivi formativi e sbocchi professionali
La figura professionale che si intende formare è quella del docente professionista che, nell’istituzione
scolastica di ogni ordine e grado, è chiamato ad affrontare il problema della disabilità nell’integrazione
scolastica e nell’inclusione sociale a tre livelli:
1. come docente ordinario che affronta nei quotidiani rapporti educativi e didattici, nonché in quelli
istituzionali, territoriali,organizzative, la tematica della disabilità e dei processi che possono favorirne
l’integrazione scolastica;
2. come docente ordinario che è interessato ad acquisire in prospettiva una specializzazione
professionale per il sostegno nei gruppi-classe, nella scuola e nei rapporti interistituzionali tra scuola,
famiglia e territorio;
3. come docente già specializzato per le attività di sostegno che intende, tuttavia, aggiornare la propria
preparazione al fine di implementare le conoscenze acquisite e le competenze già sviluppate nel suo
esercizio professionale.
La figura professionale che il corso intende formare è quella di un docente che, avendo approfondito le ragioni
pedagogiche, didattiche, organizzative, culturali e normative che fanno della disabilità uno dei temi propri della
sua professionalità, inserisce questo tema nella propria antropologia di riferimento e lo colloca in una
prospettiva educativa che sappia tener conto della complessità che lo caratterizza.
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Il Master è indirizzato a tutti i laureati in possesso dei requisiti di ammissione (di cui al successivo articolo) e,
in particolare, ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado che desiderano confrontarsi con le esigenza di
questa problematica, nonché ai dirigenti scolastici e ai professionisti delle aree psico-pedagogiche che
intendessero approfondire e qualificare la loro preparazione in questo campo.
Art. 3 - Modalità di ammissione
Sono ammessi alla frequenza del corso Master di II livello i possessori di:
Laurea quadriennale o quinquennale (V.O.);
Laurea specialistica (N.O.).
Il numero massimo dei posti disponibili è 200.
Il numero minimo dei posti disponibili per assicurare la copertura finanziaria è 40.
Il Direttore si riserva di attivare il corso anche con un numero di partecipanti inferiore al minimo qualora si
presentassero motivate e particolari esigenze, nel rispetto comunque del numero minimo fissato dagli organi
accademici per i master di ateneo.
Art. 4 - Durata del Master e misura dei crediti
Un anno, per complessive 1500 ore così suddivise:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
400 ore di formazione in aula, di cui 80 in presenza e 320 in FAD (40 CFU)
350 ore di PW (14 CFU)
600 ore di formazione individuale
150 ore di elaborazione tesi finale (6)
Per le ore di FAD si costituiranno classi virtuali seguite da un tutor didattico con il compito di accompagnare in maniera
personalizzata l’apprendimento degli iscritti e di orientarli nell’uso e nella miglior valorizzazione possibile delle
diversificate occasioni formative collocate in piattaforma. Il tutor validerà il portfolio delle competenze personali elaborato
da ogni corsista. Una particolare cura sarà riservata al Project Work che costituisce parte qualificante del progetto
formativo e che ogni corsista articolerà con il supporto del tutor.
Il master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari
I possessori del Diploma di Master che intendessero proseguire gli studi presso l’Università di Bergamo potranno
chiedere il riconoscimento dei CFU acquisiti durante il master. L’eventuale riconoscimento totale o parziale dei CFU
acquisiti sarà oggetto di valutazione da parte della competente struttura didattica.
Art. 5 - Modalità relative all’obbligo di frequenza
La frequenza alle attività formative in presenza è obbligatoria. Sono ammesse assenze fino al 25 % del monte ore. Sono,
invece, obbligatorie tutte le attività previste in FAD e quelle relative al Project Work.
I Direttori si riservano di ammettere un numero superiore di assenze, previa valutazione delle assenze giustificate.
Le attività in FAD saranno svolte in classi virtuali, seguite da un tutor didattico che garantirà le funzioni tipiche dell’holding,
del counselling e del coaching sia in una relazione personale con il corsista, sia nei momenti di lavoro cooperativo nella
classe virtuale e nel Project work.
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Art. 6 - Articolazione didattica del Master
Insegnamenti
Ore
Area pedagogica
Persona umana, disabilità e
pedagogia della scuola.
L’ individuazione delle capacità e
dello sviluppo delle competenze nei
soggetti disabili:quadri teorici.
60
2
Area didattica
180
1
La prospettiva didattica e le
metodologie per l’apprendimento .
1
1
2
3
3
1
2
4
1
2
Metodi per l’insegnamento ai
soggetti con minorazioni visive,
uditive, mentali e motorie.
I linguaggi specifici (Lingue ed
attività espressive, Storia e studi
sociali).
Matematica, scienze sperimentali e
informatica.
60
SSD
CFU
6
M-PED/01
6
18
30
M-PED/03
3
120
M-PED/03
12
MAT/04
3
30
Area psico-medica
Strumenti e metodi per
l’individuazione delle capacità e per
lo sviluppo delle competenze di
soggetti disabili. Il punto di vista
psicologico.
Fenomenologia ed eziologia delle
disabilità
100
Area giuridico-sociologica
L’evoluzione della normativa sulla
disabilità nella scuola italiana, con
comparazioni europee.
Strumenti e metodi per
l’individuazione delle risorse da
impiegare per l’integrazione
sussidiaria dei disabili. La
prospettiva giuridica.
Strumenti e metodi per
l’individuazione delle risorse da
impiegare per l’integrazione
sussidiaria dei disabili. La
prospettiva sociologica.
60
50
50
40
20
10
M-PSI/04
5
MED/39
5
6
IUS/09
SPS/07
4
2
5
In allegato l’articolazione didattica per singole arre tematiche, insegnamenti, moduli suddivisa in ore aula e
Fad
Area 1 - Area pedagogica
1- Titolo Insegnamento
Persona umana, disabilità e pedagogia della scuola. L’ individuazione delle capacità e dello sviluppo delle
competenze nei soggetti disabili:quadri teorici.
Area 2 – Area didattica
1- Titolo Insegnamento
La prospettiva didattica e le metodologie per l’apprendimento.
2- Titolo Insegnamento
Metodi per l’insegnamento ai soggetti con minorazioni visive, uditive, mentali e motorie.
I linguaggi specifici (Lingue ed attività espressive, Storia e studi sociali).
3- Titolo Insegnamento
Matematica, scienze sperimentali e informatica
Area 3- Area psico-medica
1- Titolo Insegnamento
Strumenti e metodi per l’individuazione delle capacità e per la certificazione delle competenze di soggetti
disabili. Il punto di vista psicologico.
2- Titolo Insegnamento
Fenomenologia ed eziologia delle disabilità.
Area 4 - Area giuridico-sociologica
1- Titolo Insegnamento
L’evoluzione della normativa sulla disabilità nella scuola italiana, con comparazioni europee.
2- Titolo Insegnamento
Strumenti e metodi per l’individuazione delle risorse da impiegare per l’integrazione sussidiaria dei disabili. La
prospettiva giuridica.
Art. 7 - Modalità delle valutazioni di profitto
Al termine del percorso verranno effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento ai
seguenti settori disciplinari
Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode).
Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico,
superando con profitto (riportando una votazione di almeno 18/30simi) tutte le verifiche finali.
Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30
punti.
Art. 8 - Modalità di valutazione della tesi di master
La discussione della tesi di master avverrà in presenza della Commissione giudicatrice nominata dal Direttore
del Master.
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La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti
conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere.
L’elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione
Giudicatrice eventualmente assegna un voto (compreso entro i 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale.
E’ possibile prevedere modalità di redazione dell’elaborato di tesi come lavoro congiunto.
Il voto finale viene espresso in 110mi.
Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice
La Commissione Giudicatrice, nominata dal Direttore, è composta da min 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra
i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell’Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11
membri. Possono farne parte docenti a contratto dell’Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II
fascia.
A quanti avranno superato con esito positivo la prova finale verrà rilasciato il titolo di Master universitario di II
livello in “Professione docente e disabilità” con il riconoscimento di 60 CFU.
Art. 9 – Organi del Master e loro competenze
Sono organi del Master, nominati dalla Giunta del CQIA, il Direttore e la Commissione del Corso di Master.
Spetta ai Direttori:
Proporre l’eventuale Commissione di Selezione, composta dal Direttore e minimo altri 2 membri;
Nominare le Commissioni per le verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri tra i docenti del
Master, di cui uno titolare dell’insegnamento);
ƒ Dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi della Commissione del Corso di Master;
ƒ Rappresentare il Master nei rapporti con l’esterno per gli aspetti didattico-scientifici;
ƒ
ƒ
I due Direttori hanno pari responsabilità scientifica.
Il Direttore nominato dall’Università degli Studi di Bergamo:
ƒ svolge le funzioni amministrative connesse all’attuazione del Master,
ƒ presiede la Commissione del Master e ne convoca le riunioni
ƒ Predisporre la relazione finale del Master;
ƒ Proporre la nomina del Presidente e dei membri della Commissione Giudicatrice della prova finale per
il conseguimento del titolo di Master;
Spetta alla Commissione:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Individuare gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali;
Definire i requisiti curriculari per l’ammissione al Master;
Stabilire il numero min-max posti disponibili;
Predisporre il budget del Master, assieme al responsabile amministrativo;
Riconoscere eventuali crediti pregressi;
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ƒ
Predisporre la programmazione didattica del Master e proporre la copertura degli insegnamenti;
Art. 10 - Gestione amministrativa
La gestione amministrativa e contabile spetta al Centro per la Qualità dell’insegnamento e
dell’apprendimento (CQIA) ed al Servizio Ricerca, post laurea e internazionalizzazione per i rispettivi
adempimenti di competenza..
Il finanziamento verrà iscritto nel bilancio del Centro Autonomo di Spesa cui afferisce il Master.
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