SELENE CENTRO STUDI Centro per lo studio e la formazione alla danza EKODANZA Compagnia professionale indipendente di produzione eventi danza La Street Dance e i giovani del Q. Savena L’arte di strada è un’espressione della cultura giovanile sempre più diffusa nelle nostre città, che si esprime principalmente attraverso la musica e la danza hip-hop, il rap, la breakdance, inoltre le forme d’arte del writing, lo skating e il parkour ma anche tramite la giocoleria e il circo di strada. Sono espressioni d’arte tese al riappropriarsi degli spazi urbani e all’utilizzo degli stessi come luogo di socializzazione ed espressione di sé, a fronte di una cronica carenza di luoghi di incontro e aggregazione per i ragazzi/e. Il progetto prevede un avvicinamento dei giovani 11-18 anni alla danza di strada attraverso i diversi stili della street dance. IL PERCHE’ DI QUESTO PROGETTO? Il corpo, sede dei principali cambiamenti nell’adolescenza, diviene, attraverso la danza alleato e compagno di svago, condivisione, benessere. Musica, danza e amici i cardini di questa esperienza che si vuole offrire ai ragazzi del Q. Savena. Depressione, stress, stanchezza e anche il mal di testa che affliggono le ragazze giovani possono essere alleviati dedicandosi regolarmente alla danza, secondo uno studio che ha monitorato 112 ragazze svedesi di età compresa tra i 13 e 19 anni. Lo studio, intitolato "Influencing Self-rated health among adolescent girls with dance intervention" (L’influenza della salute autovalutata tra le adolescenti con interventi di danza) è stato gestito da una fisioterapista, Anna Duberg dell'Ospedale Universitario di Örebro, Svezia. L'intervento esaminato, comprendeva lezioni di danza della durata di 75 minuti, due volte alla settimana per un periodo di 8 mesi, in cui ci si concentrava sulla gioia del movimento, piuttosto che sulle prestazioni. Il risultato principale di questo studio è stato che le ragazze che hanno partecipato all'attività di danza hanno migliorato la loro salute auto-valutata rispetto a quelle del gruppo di controllo che non avevano cambiato le loro abitudini e le loro percezioni. I risultati mostrano una forte partecipazione al progetto, motivata con una crescenze sensazione di benessere. Tutto questo suggerisce che un intervento con la danza può essere adatto per le ragazze adolescenti che internalizzano i loro problemi, faticano ad esternare le sensazioni ed emozioni, hanno difficoltà nell’affrontare il cambiamento del loro corpo; caratteristiche basilari della fase adolescenziale. PERCHE’? LA DANZA? La danza è una forma d'arte dotata di un suo linguaggio specifico che pone vari problemi interpretativi. Gli stessi danzatori incontrano difficoltà a esprimere la loro arte in parole; le fotografie fissano il movimento in un'immagine statica; i coreografi devono ricorrere a un sistema di notazione estremamente complesso per registrarlo. Agli spettatori, anche quando abbiano una vasta esperienza delle varie forme di danza popolare e delle loro caratteristiche, non viene richiesto di esprimere le proprie valutazioni in parole. Ogni danza appartiene a una particolare area culturale e il rapporto che si stabilisce tra danzatori, musicisti e spettatori è un aspetto dell'esecuzione difficilmente trasmissibile agli estranei. Anche i tentativi di definire la danza sono risultati particolarmente deludenti. Analogamente alla religione, la danza sembra sfuggire a ogni possibilità di definizione, così come risulta praticamente impossibile tradurla in parole o in un'altra forma d'arte. Un possibile approccio per comprendere questo fenomeno tanto elusivo consiste nel prendere in considerazione il più ampio contesto sociale e culturale al quale la danza appartiene, e ciò implica un'indagine antropologica ad ampio raggio. - Approccio antropologico alla danza La danza assume un'importanza particolare in cerimonie rituali di cui spesso costituisce uno degli elementi centrali sia per gli spettatori che per gli interpreti. Essa si fonde con il rituale e di conseguenza l'antropologia del comportamento rituale è strettamente connessa con l'antropologia della danza: pertanto, ogni analisi del rituale è, almeno in parte, un’ analisi della danza. - Interpretazioni psicologiche Le interpretazioni psicologiche generalmente sono state formulate in termini di catarsi: si ritiene cioè che la danza serva a sciogliere la tensione in situazioni di difficoltà o di ambiguità. Un approccio diffuso alla danza popolare è quello che sottolinea la sua dimensione ludica: la danza, cioè, è vista come un equivalente adulto delle più spontanee forme di gioco infantile. Questo approccio induce a cercare una spiegazione psicologica, a individuare, cioè, qualche fondamentale elemento che liberi la personalità profonda intrappolata sotto gli strati deposti dall'educazione. La danza, con il suo linguaggio alternativo, è in questo caso vista come una controparte della vita adulta quotidiana. La danza li unisce ma, nello stesso tempo, mette in luce le distanze tra i loro stili e orientamenti di vita. -Approccio funzionalista Le interpretazioni psicologiche lasciano però irrisolto un aspetto rilevante relativo alla danza, poiché non riescono a spiegare la varietà delle culture e neppure la varietà dei tipi di danza o la ricchezza di aspetti che la caratterizzano. Tale problema fu rilevato da Sachs (v., 1933, p. 12), il quale osservò che, se la danza fosse un'espressione necessaria dell'eccesso di energia e di gioia di vivere presso tutta l'umanità, "sarebbe di scarso interesse per l'antropologia e la storia sociale. Se però si dimostra che una predisposizione ereditaria si sviluppa in modi diversi nei diversi gruppi e che la direzione in cui si esplica è connessa ad altri fenomeni della civilizzazione, allora la storia della danza sarà di grande importanza per lo studio del genere umano". - Danza e spettacolo Nelle danze sceniche generalmente gli spettatori così come i danzatori sospendono la loro normale esistenza per vedere lo spettacolo a un diverso livello, uniti nella partecipazione all'evento e spesso consapevoli solo intuitivamente della sua attinenza con il loro stile di vita in tempi diversi dal momento presente. Espressa spesso in termini di esseri mitici o fittizi dotati di poteri soprannaturali, la fonte della loro stupefazione e lo stesso linguaggio attraverso cui essa si esprime derivano dalla loro società. Il linguaggio ambiguo della danza si presta a interpretazioni alternative da parte dei coreografi, dei danzatori e degli spettatori. - Il linguaggio strutturato della danza L'ultimo approccio considera il linguaggio della danza come analogo al linguaggio verbale, con le sue strutture profonde e le sue forme sintattiche, ed è particolarmente promettente in relazione ai temi precedentemente trattati della danza come spettacolo. Si sono cercati dei paralleli tra la danza e il linguaggio verbale: la danza in generale, con il suo insieme strutturato di possibilità e con il suo potenziale creativo; le danze in particolare, con la loro forma strutturale di fondo; infine la danza come attività di gruppo, con le sue modalità di comunicazione non verbale. La danza diventa comprensibile solo entro il suo contesto rituale e ogni struttura più profonda deve essere posta in relazione con la struttura profonda di tale contesto. Nessun singolo livello esplicativo - psicologico, funzionale e strutturale - può bastare a spiegare la danza, mentre tutti possono avere importanza. La danza è una forma di comportamento rituale e ogni studio della danza è anche, necessariamente, uno studio del rituale. TITOLO del progetto: La Street Dance e gli adolescenti del Q. Savena Durata: 1 Maggio 2016 - 31 Giugno 2016 Finalità del progetto: - aumentare la conoscenza della danza soprattutto della danza di strada e avvicinare molti ragazzi 11-18 anni a conoscerla e sperimentarla - migliorare la stima di sé e delle abilità sociali e comunicative, riferita anche alla capacità di affrontare i problemi quotidiani - sviluppare della fiducia in sè e conseguente calo dei timori relativi all'esibirsi davanti a un pubblico. - aumentare la flessibilità, la gamma di movimento, la forza fisica e la resistenza - i movimenti ripetitivi della danza possono anche migliorare il tono muscolare, correggere la postura, aumentare l'equilibrio, il coordinamento e in generale la salute cardiovascolare - indurre un sano stile di vita - prevenire e il trattare malumore e depressione Utenza: ragazzi e ragazze del Quartiere Savena 11-18 anni Sedi: Centro Sandro Pertini ( sede dell’Ass. Selene), Sede Q. Savena,Teatro Testoni Bologna (definito a breve) Strade e piazze Q. Savena Articolazione del progetto Maggio 1 lezione aperta introduttiva del progetto all’interno della festa del Baratto 2016 nell’ambito dei progetti sull’adolescenza del Q. Savena 7 Maggio 2016 1 momento di esibizione con i ragazzi che già frequentano il corso di street – dance, all’interno del quale ci sono i ragazzi segnati dai servizi sociali educativi del Quartiere che hanno per tutto l’anno frequentato gratuitamente il corso. lezioni GRATUITE a giovani 11-18 anni residenti nel Q. Savena Giugno 1 momento di esibizione presso un teatro cittadino con i ragazzi che già frequentano il corso di street – dance, all’interno del quale ci sono i ragazzi segnati dai servizi sociali educativi del Quartiere che hanno per tutto l’anno frequentato gratuitamente il corso e con la partecipazione dei ragazzi che partecipano da Maggio al progetto 2 interventi estivi in strade e piazze durante le feste di strada con la stessa formazione.