Piero della Francesca e Michelangelo Pistoletto

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COMUNE DI BUCCINASCO
In collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti”
Associazione Culturale Teatrale
GLI ADULTI
SERATE CULTURALI 2016/2017
Il quattrocento e l’arte contemporanea
Piero della Francesca
Piero di Benedetto de’ Franceschi, noto come Piero della Francesca, nacque a Borgo Sansepolcro, in provincia
di Arezzo, il 12 settembre 1416 (o 1417). Suo padre, Benedetto de’ Franceschi, era un ricco mercante di tessuti;
sua madre, Romana di Perino da Monterchi, era una nobile di origini umbre. Il primo documento sulla sua
attività risale al 27 maggio 1430 e attesta il pagamento di alcuni stendardi e bandiere dipinti con le insegne del
comune e del governo papale. Il 7 settembre 1439 è citato tra gli aiutanti di Domenico Veneziano negli
affreschi, ora perduti, nella chiesa di Sant’Egidio a Firenze. Nel 1442 tornò a Borgo Sansepolcro. L’11 gennaio
1445 ricevette la commissione di un polittico per l’altare della chiesa della Confraternita della Misericordia.
L’opera, formata da 15 tavole, fu completata solo nel 1462. Negli anni Quaranta lavorò a Urbino, Ferrara e
probabilmente a Bologna. Nel 1450 è documentato ad Ancona. Nel 1451 fu chiamato a Rimini e dipinse
l’affresco con “San Sigismondo e Sigismondo Pandolfo Malatesta”. Tra il 1452 ed il 1458 affrescò le “Storie
della Vera Croce” in San Francesco ad Arezzo. Nel 1458-1459 lavorò a Roma per il Papa Pio II. Negli stessi
anni dipinse la “Resurrezione” oggi al Museo Civico di Sansepolcro. Nel 1466 dipinse l’affresco della
Maddalena nel Duomo di Arezzo. Nel 1467 è documentato a Perugia e nel 1468 a Bastia Umbra, dove si era
rifugiato per sfuggire alla peste. Tra il 1469 ed il 1472 soggiornò alla corte del duca di Urbino, Federico di
Montefeltro. Qui dipinse due dei suoi capolavori, la “Madonna di Senigallia” e la “Pala di Brera”, famosi per
l’ineguagliabile equilibrio e la rigorosa architettura. Dal 1477, con poche interruzioni, visse a Sansepolcro, dove
fece parte più volte del consiglio comunale. Nella sua bottega lavorarono numerosi artisti, tra cui Lorentino
d’Arezzo, Luca Signorelli e il Perugino. Durante un soggiorno a Rimini, nel 1482, scrisse un trattato dedicato
alla geometria, intitolato “Libellus de quinque corporibus regularibus”.
Negli ultimi anni fu colpito da una grave malattia agli occhi e smise di dipingere.
Piero della Francesca morì a Borgo Sansepolcro il 12 ottobre 1492, all’età di 76 anni.
Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto nasce il 23 giugno 1933 a Biella. La sua formazione artistica inizia nello studio del
padre, pittore e restauratore. In seguito frequenta la scuola grafica pubblicitaria diretta da Armando Testa. Dal
1955 partecipa ad alcune mostre collettive; nel 1958 riceve il Premio San Fedele a Milano; nel 1959 è presente
alla Biennale di San Marino; nel 1960 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Galatea di Torino. Nel
1961 crea la serie intitolata “Il presente”, in cui dipinge la propria figura su un fondo nero, reso riflettente da
uno strato di polvere trasparente. Nel 1962 inizia i “Quadri specchianti”, riporti fotografici su carta velina
applicata su lastra di acciaio inox lucidata a specchio, che espone per la prima volta nel marzo 1963 alla
Galleria Galatea. Nel 1964 presenta alla Galleria Sperone di Torino la serie “Plexiglass”. L’anno successivo
realizza la serie degli “Oggetti in meno”, considerati alla base dell’Arte Povera, il movimento artistico
teorizzato da Germano Celant nel 1967. Pistoletto espone alla Galleria Sonnabend di Parigi (1964), al Walker
Art Center di Minneapolis (1967), al Palais des Beaux Arts di Bruxelles (1967) e al Boijmans van Beuningen
Museum di Rotterdam (1969). Nel 1968 viene invitato alla Biennale di Venezia. Tra l’ottobre del 1975 ed il
settembre del 1976 progetta negli spazi della Galleria Stein di Torino dodici mostre, intitolate “Le stanze”. Nel
1978 soggiorna per un anno a Berlino, dove presenta una mostra alla Nationalgalerie e in altri 13 luoghi
pubblici della città. Nel 1979 espone in diverse città degli Stati Uniti. Nel 1984 espone opere in marmo di
grandi dimensioni al Forte del Belvedere di Firenze. Dal 1991 al 2000 è professore di scultura all’Accademia di
Belle Arti di Vienna. Nel 1998 inaugura a Biella “Cittadellarte-Fondazione Pistoletto”, ubicata in una
manifattura dismessa, all’interno della quale dirige le attività del “Progetto Arte”. Nel 2003 è insignito del
Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2010 pubblica il saggio “Il Terzo Paradiso”. Nel 2013
espone al Museo del Louvre di Parigi.
Il 10/11/2015, da Christie’s a New York “Biennale 66” è stato pagato 3.861.000 dollari.
A cura di Gabriele Crepaldi
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